Casomai (film) e Santuario della Madonna della Consolazione (Mascalucia): differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{Film
|Nome = Santuario della Madonna della Consolazione
|titolo italiano = Casomai
|Immagine =
|immagine = Casomai.JPG
|Larghezza =
|didascalia = [[Fabio Volo]] e [[Stefania Rocca]] in una scena del film
|Didascalia =
|titolo originale = Casomai
|SiglaStato = ITA
|paese = [[Italia]]
|Regione = {{IT-SIC}}
|anno uscita = [[2002]]
|Città = {{simbolo|Mascalucia-Stemma.png}} [[Mascalucia]]
|genere = Commedia
|Religione = [[Cattolicesimo]]
|genere 2 = Drammatico
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Madonna della Consolazione]]
|genere 3 = Sentimentale
|Ordine =
|regista = [[Alessandro D'Alatri]]
|AnnoConsacr =
|soggetto = [[Alessandro D'Alatri]]
|AnnoSconsacr =
|sceneggiatore = [[Alessandro D'Alatri]], [[Anna Pavignano]]
|Fondatore =
|attori =
|Architetto =
*[[Fabio Volo]]: Tommaso
|StileArchitett =
*[[Stefania Rocca]]: Stefania
|InizioCostr = [[XII secolo]] (ric. dopo il 1693)
*[[Gennaro Nunziante]]: Don Livio
|FineCostr =
*[[Mino Manni]]: Rino
|Demolizione =
*[[Maurizio Scattorin]]: Fausto
|Sito =
*[[Andrea Jonasson]]: Christel
*[[Sara D'Amario]]: Laura
*[[Davide Colavini]]: Antonio
*[[Edoardo Stoppa]]: Ruolo minore
*[[Youma Diakite]]: Youma
*[[Mario Scarabelli]]:
|fotografo = [[Agostino Castiglioni]]
|montatore = [[Osvaldo Bargero]]
|effetti speciali = [[Pasquale Croce]], [[Francesco Grisi]]
|musicista= [[Pivio e Aldo De Scalzi]]
|scenografo = [[Paolo Monzeglio]]
|casa produzione = [[Rai Cinema]]
|casa distribuzione italiana = [[01 Distribution]]
}}
Il '''Santuario della Madonna della Consolazione''', altresì nota come '''Chiesa Madre''', è un [[luogo di culto]] [[cattolico]] sito in [[Mascalucia]], in [[provincia di Catania]].
'''''Casomai''''' è un [[film]] del [[2002]], diretto dal regista [[Alessandro D'Alatri]], con [[Fabio Volo]] e [[Stefania Rocca]].
== TramaStoria ==
L'edificazione di una chiesa nel medesimo luogo in cui sorge il Santuario, risalrebbe al [[XII secolo]], e fu intitolata al culto di [[San Nicola di Bari]], all'epoca patrono di Mascalucia.<ref name=snicola">{{cita web|url=http://win.lafrecciaverde.it/n97/articolo2/articolo.htm#7|titolo=CHIESA MADRE|accesso=}}</ref> Dopo l'infeudamento del casale da parte di [[Giovanni Andrea Massa]] avvenuta nel 1645, il titolo della parrocchia fu cambiato in quello della [[Madonna|Madonna della Consolazione]]: il Massa, regalò alla Chiesa Madre una pala d'altare raffigurante la Madonna della Consolazione ed un dipinto attribuito a [[Pietro Novelli]] raffigurante la [[Madonna delle Grazie]].<ref name="massa">{{cita news|autore=G. Pappa|url=https://mascaluciadoc.org/2017/08/07/chiesa-madre-santa-maria-della-consolazione/|titolo=Chiesa Madre, Santa Maria della Consolazione|pubblicazione=Mascalucia DOC|data=7 agosto 2017|accesso=27-07-2019}}</ref>
 
L'[[eruzione dell'Etna del 1669]], che seppellì molti borghi a ridosso del vulcano, risparmiò il centro cittadino mascaluciese e la Chiesa Madre, che invece venne completamente distrutta dal violento [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]], ad eccezione dell'altare, oltrechè il [[campanile]] donato nel 1690 dal principe Nicolò Placido Branciforte, feudatario del paese col titolo di Duca di Santa Lucia.<ref name=snicola"/> Agli inizi del [[XVIII secolo]], il tempio venne ricostruito nell'attuale forma, a cui fu dato un aspetto più imponente.<ref name=snicola"/> I [[monaci benedettini]], che a quel tempo soggiornavano a Mascalucia al monastero di Sant'Antuneddu, arredarono gli interni della sacrestia, costruirono i confessionali e il coro ligneo, tutti in stile [[rococò]].<ref name=snicola"/><ref name="massa"/>
== Trama ==
Tommaso e Stefania sono una coppia che si intende sposare, ma vogliono che il loro matrimonio, sia la cerimonia che la vita futura, siano speciali. La futura sposa propone come paragone del loro rapporto l'esibizione di pattinaggio in coppia: entrambi i pattinatori devono avere fiducia in sé stessi, ma soprattutto devono avere fiducia nel compagno; l'unico modo per non cadere è restare insieme e lottare. Il giorno della cerimonia il prete allora si adopera perché il tutto sia qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno ha mai visto.
 
Ai primi del [[XX secolo]], il vicario sacerdote Vito Longo, dirigendo personalmente i lavori, ampliò la chiesa con la costruzione delle due navate laterali e del secondo campanile lasciato però incompleto.<ref name=snicola"/> Fu l'unica [[parrocchia]] di Mascalucia fino al 1944, con l'elevazione a rango parrocchiale della [[Chiesa di San Vito Martire]], e il 15 agosto 1986, l'[[Arcivescovo di Catania]] la elevò a [[santuario]].<ref name="santuario">{{cita web|url=http://www3.comunemascalucia.it/index.php/turismo-e-cultura/luoghi-di-culto/244-santuario-della-madonna-della-consolazione.html|titolo=Santuario della Madonna della Consolazione|accesso=27-07-2019}}</ref>
Una volta sposati nasce un bambino e il loro resta un amore sincero, passionale, sano. Sono una coppia fortunata: giovani, carini, innamorati ed entrambi occupati nel mondo della pubblicità, lei [[truccatore|truccatrice]], lui [[direttore artistico (pubblicità)|direttore artistico]]. Intorno a loro un mondo di amici, parenti, conoscenti, che si emoziona, consiglia, partecipa. Dovranno tuttavia affrontare frustrazioni sul lavoro, i soldi che non bastano mai, un isolamento sociale imprevisto la progressiva mancanza di supporto dai familiari. Gradualmente Stefania e Tommaso diventano una coppia come tante altre: non lottano più, non comunicano, litigano senza sapere perché, la narrazione termina con un tradimento ed un astioso divorzio.
 
== Descrizione ==
Questo triste epilogo tuttavia si rivela solo un'ipotesi del parroco: casomai Tommaso e Stefania siano esposti a un tale scenario di coppia, chiede assurdamente al resto della gente ad impegnarsi a non lasciare che ciò si verifichi, perché paradossalmente il rapporto tra due persone resta sempre condizionato dalla presenza di tutti gli altri. Per quanto triste, il fallimento di un rapporto di coppia resta una realtà a cui tutti si sono ormai abituati, quindi per renderlo speciale ci si potrebbe impegnare tutti quanti a mantenerlo integro. Ovviamente molti si dichiarano contrari all'agire così, dato che il matrimonio alla fine resta un evento privato, e allora il parroco a sorpresa chiede a tutti gli invitati di uscire, in modo che lui possa celebrare la cerimonia con i due sposi soltanto. Terminata la cerimonia, gli invitati vedono i neosposi uscire, ancora fiduciosi del loro futuro.
Il Santuario della Madonna della Consolazione, è situato in pieno [[centro storico]] di Mascalucia. Della Chiesa originaria sono ancora visibili i resti di un antico [[altare]] oggi posto nella cappella dell'[[abside]].<ref name="descrizione">{{cita web|url=https://digilander.libero.it/gigi_friends/chiesa_madre.htm|titolo=Storia sulla Chiesa Madre di Mascalucia|accesso=27-07-2019}}</ref> La facciata principale, orientata a est, è realizzata in [[muratura]] intonacata di colore chiaro, ed è ripartita in tre grandi settori definiti da quattro [[lesena|lesene]] in [[pietra lavica]] che tracciano la struttura interna a tre navate di tipo [[basilica]]le. In ognuno dei partiti laterali rispettivamente si osservano una [[finestra]] rettangolare a cui fa seguito verso il basso una piccola finestra tonda che risulta come la prima bordata in pietra lavica; in basso infine un grosso [[torrione]] contribuisce a rendere severo tutto l'insieme architettonico.<ref name="descrizione"/>
 
Al centro del prospetto il [[portale]] in pietra lavica, caratterizzato da due colonne basaltiche ed arricchito da [[arabesco|arabeschi]] in tema vegetale e da volute sui [[capitello|capitelli]] e sulle cornici, vi è l'unico accesso alla Chiesa dalla piazza antistante.<ref name="descrizione"/> Il portale d'ingresso è sormontato da una finestra litica, al cui interno è posta una statua della Madonna.<ref name="massa"/> La facciata si chiude in alto con un cornicione sempre in pietra lavica dal quale spicca la [[torre campanaria]] che termina con un'elegante [[guglia]] rivestita di [[mosaico|mosaici]] policromi in [[ceramica]].<ref name="descrizione"/>
==Riconoscimenti==
*[[David di Donatello 2003|2003]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
**''Nomination [[David di Donatello per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Anna Pavignano]] e [[Alessandro D'Alatri]]
**''Nomination [[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a [[Stefania Rocca]]
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]]'' a [[Fabio Volo]]
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior musicista|Miglior colonna sonora]]'' a [[Pivio e Aldo De Scalzi]]
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior fonico di presa diretta|Miglior sonoro]]'' a [[Maurizio Argentieri]]
*[[Nastri d'argento 2002|2002]] - '''[[Nastro d'argento]]'''
**''[[Nastro d'argento al migliore sonoro in presa diretta|Migliore sonoro]]'' a [[Maurizio Argentieri]]
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a [[Stefania Rocca]]
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore colonna sonora|Migliore colonna sonora]]'' a [[Pivio e Aldo De Scalzi]]
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore canzone originale|Migliore canzone originale]]'' (''Dancing'' e ''Heaven Out of Hell'') a [[Elisa (cantante 1977)|Elisa]]
**''Nomination [[Nastro d'argento al migliore montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Osvaldo Bargero]]
*[[2003]] - '''[[Globo d'oro]]'''
**''Nomination [[Globo d'oro alla miglior attrice|Migliore attrice]]'' a [[Stefania Rocca]]
 
L'interno è a pianta basilicale con tre [[navata|navate]] a transetto: la navata principale risulta bordata da colonne con capitelli corinzi e si conclude con un abside semicircolare; il soffitto è infine con volta a botte lunettate, decorato con cornicioni e [[stucchi]].<ref name="descrizione"/> In origine la struttura presentava una sola navata, ampliata a tre agli inizi del Novecento.<ref name="massa"/> Il pavimento è in [[marmo]] policromo.<ref name="massa"/>
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Casomai''}}
 
Al suo interno la chiesa contiene delle opere d'arte di un certo pregio tra cui: la [[balaustra]] dell'altare maggiore con colonnine monolitiche in marmo; quattro altari a scultura ed a intarsio in marmo; il cancelletto della balaustra in legno dorato; il [[pulpito]] e l'[[organo (strumento musicale)|organo]] sempre in legno. Nella Cappella del Sacro Cuore si trovano un altare della Esposizione, in legno dorato, un quadro sopra tavola raffigurante la Madonna delle Grazie attribuita a Pietro Novelli, una tela di Michele Rapisardi raffigurante la Madonna Addolorata, e il dipinto ''L'Estasi di Sant'Antonio'' di Giuseppe Consoli Guardo.<ref name="santuario"/>
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
== Note ==
{{Portale|cinema}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
[[Categoria:Film commedia]]
*{{cita libro | autore= M. G. Pesce | titolo= Mascalucia. Vicende, monumenti, curiosità. | anno= 1998| editore= Maimone|città= Catania}}
[[Categoria:Film sentimentali]]
 
[[Categoria:Film diretti da Alessandro D'Alatri]]
[[Categoria:FilmChiese ambientatidi in LombardiaMascalucia]]
[[Categoria:Film ambientati a Milano]]