Papa e Santuario della Madonna della Consolazione (Mascalucia): differenze tra le pagine

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{{Edificio religioso
{{Nota disambigua}}
|Nome = Santuario della Madonna della Consolazione
{{Monarca
|Immagine =
|nome = Sommo pontefice
|Larghezza =
|immagine = Pope Francis in March 2013.jpg
|Didascalia =
|legenda = [[Papa Francesco|Francesco]], papa dal 13 marzo [[2013]].
|SiglaStato = ITA
|stemma =Emblem of the Papacy SE.svg
|Regione = {{IT-SIC}}
|titolo = Sovrano della [[Città del Vaticano]]
|Città = {{simbolo|Mascalucia-Stemma.png}} [[Mascalucia]]
|altrititoli = Vescovo di Roma<br />Vicario di Gesù Cristo<br />Successore del principe degli apostoli<br />Sommo pontefice della Chiesa universale<br />Primate d'Italia<br />Arcivescovo e metropolita della Provincia Romana<br />Sovrano dello Stato della Città del Vaticano<br />Servo dei servi di Dio<br />Capo del Collegio dei Vescovi
|Religione = [[Cattolicesimo]]
|trattamento = Santo Padre<br />Sua Santità<br />Santità
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Madonna della Consolazione]]
|religione = Cattolicesimo
|Ordine =
|AnnoConsacr =
|AnnoSconsacr =
|Fondatore =
|Architetto =
|StileArchitett =
|InizioCostr = [[XII secolo]] (ric. dopo il 1693)
|FineCostr =
|Demolizione =
|Sito =
}}
Il '''Santuario della Madonna della Consolazione''', altresì nota come '''Chiesa Madre''', è un [[luogo di culto]] [[cattolico]] sito in [[Mascalucia]], in [[provincia di Catania]].
Il '''papa''' (detto più formalmente '''romano pontefice''' o '''sommo pontefice'''), è la più alta autorità religiosa riconosciuta nella [[Chiesa cattolica]]. I suoi [[Trattamento d'onore|trattamenti]] possono essere ''santo padre'', ''sua santità'', ''santità''.
== Storia ==
L'edificazione di una chiesa nel medesimo luogo in cui sorge il Santuario, risalrebbe al [[XII secolo]], e fu intitolata al culto di [[San Nicola di Bari]], all'epoca patrono di Mascalucia.<ref name=snicola">{{cita web|url=http://win.lafrecciaverde.it/n97/articolo2/articolo.htm#7|titolo=CHIESA MADRE|accesso=}}</ref> Dopo l'infeudamento del casale da parte di [[Giovanni Andrea Massa]] avvenuta nel 1645, il titolo della parrocchia fu cambiato in quello della [[Madonna|Madonna della Consolazione]]: il Massa, regalò alla Chiesa Madre una pala d'altare raffigurante la Madonna della Consolazione ed un dipinto attribuito a [[Pietro Novelli]] raffigurante la [[Madonna delle Grazie]].<ref name="massa">{{cita news|autore=G. Pappa|url=https://mascaluciadoc.org/2017/08/07/chiesa-madre-santa-maria-della-consolazione/|titolo=Chiesa Madre, Santa Maria della Consolazione|pubblicazione=Mascalucia DOC|data=7 agosto 2017|accesso=27-07-2019}}</ref>
 
L'[[eruzione dell'Etna del 1669]], che seppellì molti borghi a ridosso del vulcano, risparmiò il centro cittadino mascaluciese e la Chiesa Madre, che invece venne completamente distrutta dal violento [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]], ad eccezione dell'altare, oltrechè il [[campanile]] donato nel 1690 dal principe Nicolò Placido Branciforte, feudatario del paese col titolo di Duca di Santa Lucia.<ref name=snicola"/> Agli inizi del [[XVIII secolo]], il tempio venne ricostruito nell'attuale forma, a cui fu dato un aspetto più imponente.<ref name=snicola"/> I [[monaci benedettini]], che a quel tempo soggiornavano a Mascalucia al monastero di Sant'Antuneddu, arredarono gli interni della sacrestia, costruirono i confessionali e il coro ligneo, tutti in stile [[rococò]].<ref name=snicola"/><ref name="massa"/>
Secondo il [[diritto canonico]] è il [[vescovo]] della diocesi di [[Roma]], capo del [[Collegio episcopale|Collegio dei vescovi]], primate d'Italia, vicario di [[Cristo]] e pastore in terra della [[Chiesa cattolica|Chiesa universale]]<ref>[http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_331-335_it.html Codice Di Diritto Canonico, Libro II,Il Popolo Di Dio, Parte II, La Costituzione Gerarchica Della Chiesa, Sezione I, La Suprema Autorità Della Chiesa, (Cann. 330 – 367), Capitolo I (Cann. 331- 335), Il Romano Pontefice E Il Collegio Dei Vescovi, Articolo 1,]</ref>, possedendo anche i titoli di sommo pontefice della [[Chiesa cattolica]]<ref>[http://www.vaticanstate.va/IT/Stato_e_Governo/StrutturadelGovernatorato/Organigramma/organigramma_stato.htm Organigramma Stato Città del Vaticano] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120602195908/http://www.vaticanstate.va/IT/Stato_e_Governo/StrutturadelGovernatorato/Organigramma/organigramma_stato.htm |data=2 giugno 2012 }}</ref><ref>{{Citazione|The office of the pope is described in the Annuario pontificio (official directory of the HOLY SEE) by the following titles: ‘‘Bishop of Rome, Vicar of Jesus Christ, Successor of the Chief of the Apostles, Supreme Pontiff of the Universal Church, Patriarch of the West, Primate of Italy, Archbishop and Metropolitan of the Roman Province, Sovereign of the State of Vatican City.’’ Of these titles, the basis of all the rest is the third, Successor of the Chief of the Apostles. VATICAN COUNCIL I defined that Christ constituted St. PETER chief of all the APOSTLES and visible head of the whole Church militant, granting him a PRIMACY not merely of honor but of true jurisdiction; that Christ established that Peter should have perpetual successors in this primacy; and that the Roman bishops are these successors (Enchiridion symbolorum 3055, 3058). |F. A. SULLIVAN. ''Pope'' in ''The New Catholic Encyclopedia'', vol.11. NY, Gale, 2002, pag.495-6}} Il titolo di [[patriarca d'Occidente]] è stato soppresso nel 2006; cfr. [http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/general-docs/rc_pc_chrstuni_doc_20060322_patriarca-occidente_it.html sito del Vaticano].</ref>, nonché, a seguito dei [[Patti Lateranensi]], [[Sovrano|sovrano assoluto]] dello [[Stato della Città del Vaticano]]<ref> vedasi l'articolo 1 della [http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/sp_ss_scv/informazione_generale/legge-fondamentale_it.html Legge Fondamentale] del 26 novembre 2000</ref>.
 
Ai primi del [[XX secolo]], il vicario sacerdote Vito Longo, dirigendo personalmente i lavori, ampliò la chiesa con la costruzione delle due navate laterali e del secondo campanile lasciato però incompleto.<ref name=snicola"/> Fu l'unica [[parrocchia]] di Mascalucia fino al 1944, con l'elevazione a rango parrocchiale della [[Chiesa di San Vito Martire]], e il 15 agosto 1986, l'[[Arcivescovo di Catania]] la elevò a [[santuario]].<ref name="santuario">{{cita web|url=http://www3.comunemascalucia.it/index.php/turismo-e-cultura/luoghi-di-culto/244-santuario-della-madonna-della-consolazione.html|titolo=Santuario della Madonna della Consolazione|accesso=27-07-2019}}</ref>
L'ufficio del papa prende il nome di papato, mentre la sua [[giurisdizione]] ha il nome di [[Santa Sede]] (o [[Sede Apostolica]]) ed è ente di [[diritto internazionale]].
 
== Descrizione ==
La particolare preminenza del papa sulla Chiesa cattolica deriva dall'essere considerato successore dell'[[apostolo]] [[San Pietro|Pietro]], al quale, secondo l'interpretazione cattolica dei [[Vangeli]], [[Cristo]] ha conferito l'incarico di pastore della [[Chiesa universale]]<ref>{{passo biblico|Mt16,17-19;Lc21,31-32;Gv21,15-18}}</ref>. Pietro, secondo la tradizione, avrebbe retto negli ultimi anni di vita la comunità cristiana di Roma, divenendone il primo vescovo e subendovi il [[Martirio (cristianesimo)|martirio]] nell'anno [[67]].
Il Santuario della Madonna della Consolazione, è situato in pieno [[centro storico]] di Mascalucia. Della Chiesa originaria sono ancora visibili i resti di un antico [[altare]] oggi posto nella cappella dell'[[abside]].<ref name="descrizione">{{cita web|url=https://digilander.libero.it/gigi_friends/chiesa_madre.htm|titolo=Storia sulla Chiesa Madre di Mascalucia|accesso=27-07-2019}}</ref> La facciata principale, orientata a est, è realizzata in [[muratura]] intonacata di colore chiaro, ed è ripartita in tre grandi settori definiti da quattro [[lesena|lesene]] in [[pietra lavica]] che tracciano la struttura interna a tre navate di tipo [[basilica]]le. In ognuno dei partiti laterali rispettivamente si osservano una [[finestra]] rettangolare a cui fa seguito verso il basso una piccola finestra tonda che risulta come la prima bordata in pietra lavica; in basso infine un grosso [[torrione]] contribuisce a rendere severo tutto l'insieme architettonico.<ref name="descrizione"/>
 
Al centro del prospetto il [[portale]] in pietra lavica, caratterizzato da due colonne basaltiche ed arricchito da [[arabesco|arabeschi]] in tema vegetale e da volute sui [[capitello|capitelli]] e sulle cornici, vi è l'unico accesso alla Chiesa dalla piazza antistante.<ref name="descrizione"/> Il portale d'ingresso è sormontato da una finestra litica, al cui interno è posta una statua della Madonna.<ref name="massa"/> La facciata si chiude in alto con un cornicione sempre in pietra lavica dal quale spicca la [[torre campanaria]] che termina con un'elegante [[guglia]] rivestita di [[mosaico|mosaici]] policromi in [[ceramica]].<ref name="descrizione"/>
Papa deriva dal [[greco antico|greco]] πάππας (''pàppas''), espressione familiare per "[[padre]]" attestata a partire dal [[III secolo]], contestualmente a un analogo uso fatto per indicare il [[patriarcato di Alessandria|vescovo di Alessandria]], in [[Egitto (provincia romana)|Egitto]].
 
L'interno è a pianta basilicale con tre [[navata|navate]] a transetto: la navata principale risulta bordata da colonne con capitelli corinzi e si conclude con un abside semicircolare; il soffitto è infine con volta a botte lunettate, decorato con cornicioni e [[stucchi]].<ref name="descrizione"/> In origine la struttura presentava una sola navata, ampliata a tre agli inizi del Novecento.<ref name="massa"/> Il pavimento è in [[marmo]] policromo.<ref name="massa"/>
Con il [[nome pontificale]] di Francesco, dal 13 marzo [[2013]] il papa è [[Jorge Mario Bergoglio]], 266º vescovo di Roma<ref>{{cita web|url=
http://www.repubblica.it/speciali/esteri/conclave-papa-elezioni2013/2013/03/13/news/fumata_bianca_eletto_il_nuovo_papa-54494392/?ref=HREA-1. |titolo=Repubblica.it|data=13-03-2013|accesso=10 marzo 2013}}</ref>.
 
Al suo interno la chiesa contiene delle opere d'arte di un certo pregio tra cui: la [[balaustra]] dell'altare maggiore con colonnine monolitiche in marmo; quattro altari a scultura ed a intarsio in marmo; il cancelletto della balaustra in legno dorato; il [[pulpito]] e l'[[organo (strumento musicale)|organo]] sempre in legno. Nella Cappella del Sacro Cuore si trovano un altare della Esposizione, in legno dorato, un quadro sopra tavola raffigurante la Madonna delle Grazie attribuita a Pietro Novelli, una tela di Michele Rapisardi raffigurante la Madonna Addolorata, e il dipinto ''L'Estasi di Sant'Antonio'' di Giuseppe Consoli Guardo.<ref name="santuario"/>
Secondo i dati della [[Chiesa cattolica]], il [[Soglio di Pietro]] ha visto 47 pontefici provenire da oltre gli odierni confini politici italiani; più precisamente, la storia ha visto 47 papi non italiani su 266.
 
== Cenni storici ==
{{Vedi anche|Città del Vaticano|Stato Pontificio}}
Vi sono diverse ipotesi sull'esistenza di una forma di [[primato di Pietro|primato petrino]] nella Chiesa antica, sebbene alcuni storici sostengano che prima della metà del [[II secolo]], e forse anche più tardi, non venisse riconosciuto alcun primato al vescovo di Roma<ref>Cambridge History of Christianity, volume 1, 2006, page 418</ref>.
 
[[Ireneo di Lione]] nell<nowiki>'</nowiki>''Adversus haereses'' stila una lista di quelli che furono i successori della Chiesa «somma ed antichissima ed a tutti nota, fondata e costituita in Roma dai gloriosissimi Apostoli Pietro e Paolo. A questa Chiesa, per la sua peculiare principalità (propter potiorem principalitatem), è necessario che convenga ogni Chiesa, cioè i fedeli dovunque sparsi, poiché in essa la tradizione degli Apostoli è stata sempre conservata».<ref>''Adversus haereses'', III, 3, 2 (''PG'' 7, 848).</ref>
 
[[Ambrogio da Milano]] conia la famosa espressione "Ubi Petrus, ibi Ecclesia" (la Chiesa esiste unicamente ove è riconosciuto il primato di Pietro, cioè del papa).<ref>''In Psalmum XL enarratio'', 30 (''PL'' 14, 1082).</ref>
 
Altri padri della Chiesa parlano di Roma come sede verso cui l'intera Cristianità deve convergere.
 
Inoltre, tale primazia è indicata già nei primissimi Concili della Chiesa: al [[Primo concilio di Nicea]] (19 giugno [[325]]) venne riconosciuta la preminenza di alcune sedi [[patriarcato (cristianesimo)|patriarcali]] in modo canonico tra le quali Roma ha un particolare primato: «In [[Egitto]], nella [[Libia]] e nella [[Pentapoli libica|Pentapoli]] siano mantenute le antiche consuetudini per cui il vescovo di Alessandria abbia autorità su tutte queste province; anche al vescovo di Roma infatti è riconosciuta una simile autorità. Ugualmente ad [[Antiochia]] e nelle altre province siano conservati alle chiese gli antichi privilegi.»<ref>Concilio di Nicea I, canone VI.</ref>
 
Infine, durante il [[primo concilio di Costantinopoli]] (tenutosi dal maggio al luglio del [[381]]) si decise che «Il vescovo di Costantinopoli avrà il primato d'onore dopo il Vescovo di Roma, perché tale città è la nuova Roma».<ref>Concilio di Costantinopoli I, canone III.</ref> Il medesimo canone venne ribadito dal [[Concilio di Calcedonia]]<ref>Canone 28 del concilio di Calcedonia (cfr. [http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/0451-0451,_Absens,_Concilium_Chalcedonense,_IT.doc testo in italiano] dei canoni conciliari).</ref>, ma non venne, però, accettato dai papi [[Papa Damaso I|Damaso I]], [[Papa Leone I|Leone I]] e [[Papa Gregorio I|Gregorio I]] in quanto ritennero che l'affermazione del primato papale rispetto al patriarca di Costantinopoli fosse troppo debole. I papi cioè ritennero che la supremazia del vescovo di Roma non dovesse essere determinata da cause storiche, ma da motivazioni telologiche e dottrinali, le stesse che poi porteranno allo [[Scisma d'Oriente]] del 1054.
 
Mentre la [[sedi apostoliche|sede]] di Roma sarebbe stata fondata da [[Pietro apostolo]] e da [[Paolo di Tarso]], che qui furono martirizzati nel primo secolo, quella di [[Patriarcato di Alessandria|Alessandria]] risalirebbe a [[Marco evangelista]]; la sede di [[Patriarcato di Antiochia|Antiochia]] sarebbe una Chiesa fondata anch'essa da Pietro e il [[Patriarcato di Costantinopoli]], per tradizione, si fa discendere da [[Andrea apostolo]], fratello di Pietro, anche se, in realtà, la sede vescovile costantinopolitana è sorta soltanto nel IV secolo.
 
== Il ruolo e il titolo ==
[[File:Facade San Giovanni in Laterano 2006-09-07.jpg|thumb|La [[basilica di San Giovanni in Laterano]] a Roma, la sede del papa quale vescovo dell'Urbe.]]
[[File:Gesupietrochiave.jpg|thumb|Gesù dona a Pietro le chiavi sacre.]]
 
Il titolo di ''papa'' è attestato sin dal [[III secolo]], a quando viene fatta risalire un'[[epigrafe]] nelle [[catacombe di San Callisto]] situate in Roma, nella quale un certo [[diacono]] Severo, avendo scavato un cubicolo doppio per sé e la sua famiglia poiché gli era morta la figlia di dieci anni, dice di essere stato autorizzato da "papae sui Marcellini", ossia il suo [[papa Marcellino]] ([[296]]-[[304]]). Nel corso dei secoli vari sono stati i titoli attribuiti al romano pontefice; negli atti ufficiali in cui il nome del papa è posto all'inizio (tale ad esempio è una [[costituzione apostolica]]) in modo costante al nome del papa senza ordinale (ad esempio "Paolo") segue solo il titolo di [[vescovo]] e quello di servo dei servi di Dio.
 
Nella [[Chiesa cattolica]] il papa ha compiti, titoli ed autorità, sia a livello locale che universale:
 
* Il papa è [[vescovo]] di [[diocesi di Roma|Roma]], per quanto il governo pastorale della [[diocesi]] di Roma viene delegato al [[Cardinale vicario]]. Secondo la tradizione cristiana Gesù Cristo conferì a Pietro il primato di giurisdizione sull'intera Chiesa di Dio (Mt 16,16-19) e (Gv 21,15-17), da cui ne consegue che chiunque succeda a Pietro nella sua cattedra ottiene il primato di Pietro su tutta la Chiesa, così come definito dalla costituzione dogmatica [[Pastor Aeternus]] approvata ed emanata durante il [[concilio Vaticano I]] convocato da [[papa Pio IX]]<ref>[http://www.totustuustools.net/magistero/p9pastor.htm capitolo I e II]</ref>, L'autorità stessa del papa, come scrive [[Giovanni Paolo I]], deriva dall'essere «vescovo di Roma, cioè successore di Pietro in questa città».<ref>Ricca è la documentazione in materia. Alcuni testi:
Discorso di [[papa Paolo VI]] in occasione della presentazione della costituzione apostolica ''Vicariae potestatis'' (AAS 69, 1977, p. 54): «Promulgando la nuova Costituzione, noi intendiamo attestare la nostra consapevolezza di Vescovo di Roma, che giustifica e sostiene quella Pontificia. È infatti proprio in quanto Successore del Beato Pietro in questa Sede romana che noi ci sappiamo investiti del compito formidabile di Vicario di Cristo in terra e perciò di Supremo Pastore e Capo visibile della Chiesa universale».<br />
Omelia di Giovanni Paolo I del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/homilies/documents/hf_jp-i_hom_23091978_it.html 23 settembre 1978]: «È noto a tutti che il Papa acquista autorità su tutta la Chiesa in quanto è vescovo di Roma, successore cioè, in questa città, di Pietro.»<br />
Costituzione dogmatica conciliare [[Pastor Aeternus]], [http://www.totustuustools.net/magistero/p9pastor.htm capitolo II] (1870): «Egli (San Pietro), fino al presente e sempre, vive, presiede e giudica nei suoi successori, i vescovi della santa Sede Romana, da lui fondata e consacrata con il suo sangue. Ne consegue che chiunque succede a Pietro in questa Cattedra, in forza dell'istituzione dello stesso Cristo, ottiene il Primato di Pietro su tutta la Chiesa.»<br />
Discorso di Giovanni Paolo II al clero di Roma del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781109_clero-roma_it.html 9 novembre 1978]: «Desidero adempiere al fondamentale dovere del mio pontificato, cioè prendere possesso di Roma come diocesi, come Chiesa di questa Città, assumere ufficialmente la responsabilità di questa Comunità, di questa tradizione alle origini della quale sta San Pietro Apostolo. Sono profondamente consapevole di essere diventato Papa della Chiesa universale, perché Vescovo di Roma. Il ministero (“munus”) del Vescovo di Roma, quale Successore di Pietro, è la radice della universalità.»<br />
Omelia di Paolo VI in occasione della presa di possesso della cattedra di Roma ([http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/documents/hf_p-vi_hom_10111963_it.html 10 novembre 1963]): «Oggi questa basilica accoglie … tutto l'Episcopato del mondo, quasi al completo, e si apre splendida e solenne all'ultimo dei suoi Pontefici, il più piccolo e il più umile fra quanti l'hanno preceduto, che non ha alcun merito per qui incedere maestro e signore, se non quello irrefragabile d'essere stato canonicamente eletto Vescovo di Roma. Vescovo di Roma: perciò successore di San Pietro, perciò Vicario di Cristo, Pastore della Chiesa Universale, Patriarca dell'Occidente e Primate d'Italia.»<br />
Costituzione apostolica [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_01011998_ecclesia-in-urbe_it.html ''Ecclesia in Urbe''] (1998): «Alla Chiesa di Roma appartengono a proprio titolo i membri del Collegio Cardinalizio, ai quali spetta di eleggere, a norma di diritto, il Vescovo di Roma.» (cfr. la medesima espressione nella [http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_19770106_vicariae-potestatis_it.html ''Vicariae potestatis''] di Paolo VI del 1977).<br />
Primo saluto del nuovo papa Giovanni Paolo II al fedeli riuniti in piazza San Pietro ([http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781016_primo-saluto_it.html 16 ottobre 1978]): «Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano...»<br />
Catechesi di Giovanni Paolo II del [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1993/documents/hf_jp-ii_aud_19930127_it.html 27 gennaio 1993]: «Il Concilio Vaticano I ha pure definito che “il Romano Pontefice è successore del Beato Pietro nel medesimo primato”. Questa definizione vincola il primato di Pietro e dei suoi successori alla sede romana, che non può essere sostituita da nessun'altra sede.»<br />
Cfr. anche [[Codice di diritto canonico]] nn. 331-332 ([http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_331-335_it.html#CAPITOLO_I]) e [[Catechismo della Chiesa cattolica]] n. 882 ([http://www.vatican.va/archive/ITA0014/_P28.HTM#VY Catechismo della Chiesa Cattolica - IntraText]).</ref>
* L'appellativo Sommo Pontefice o [[Romano pontefice]] indica in modo particolare nel diritto canonico, il papa, il quale, come successore di Pietro sulla cattedra di Roma, detiene ''"la potestà piena e suprema"'' di guida pastorale della Chiesa cattolica, che si fonda nella Scrittura e nella sacra Tradizione. Il termine ''pontefice'', mutuato dall'ambiente culturale e religioso dell'epoca romana (''Pontifex maximus''), è l'appellativo per il quale lo si designa come "costruttore di ponti" (''pontem facere'') fra i fedeli e Cristo in virtù della sua funzione vicaria di Pastore. Questo aspetto è stato sottolineato da papa Francesco, nel suo primo discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede (22 marzo 2013): ''«Uno dei titoli del Vescovo di Roma è Pontefice, cioè colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini»''. Nell'uso e nella documentazione pontificia spesso il termine Romano pontefice viene interscambiato con quello di Sommo pontefice, benché quest'ultima espressione sia spesso accompagnata dall'espressione complementare: della Chiesa universale. L'aggettivo ''Romano'' fa riferimento alla diocesi di Roma, sede propria dei Pontefici.
* Il papa è [[arcivescovo]] [[metropolita]] della [[provincia ecclesiastica]] romana, una delle antiche [[sedi apostoliche]].
* Il papa è anche il [[Primate (ecclesiastico)|primate]] d'[[Chiesa cattolica in Italia|Italia]].
* Nella storia della Chiesa cattolica, è anche il [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] della [[Chiesa latina]], la più estesa fra le [[Chiese cattoliche particolari]]. Questo ruolo viene riconosciuto anche dalle [[Chiese ortodosse]] separate da Roma. Da questo ruolo patriarcale derivano i titoli condivisi con altri patriarchi di «Sua Santità» o «Santo Padre». Il titolo di [[Patriarca d'Occidente]] è stato omesso da [[papa Benedetto XVI]] nel [[2005]]. Il Papa ha così deciso, sia per tentare un riavvicinamento con le Chiese separate che non riconoscono questo titolo, sia perché ''l'Occidente'' a cui il titolo fa riferimento si è esteso anche all'America e all'Oceania, uscendo così dal significato originario che esso aveva in riferimento alla sola Europa<ref>{{cita web|url=http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/18125.php?index=18125&po_date=22.03.2006&lang=it|titolo=Sulla recente rinuncia al titolo di «patriarca»|accesso=3 maggio 2010|opera=L'Annuario Pontificio|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080308111855/http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/18125.php?index=18125&po_date=22.03.2006&lang=it|dataarchivio=8 marzo 2008}}</ref>.
* Nella Chiesa cattolica, al papa viene assegnato un ruolo universale, non accettato dalle altre Chiese. Poiché [[san Pietro]] fu a capo della Chiesa di Roma, dove fu [[martire|martirizzato]], il papa viene anche detto successore di Pietro, il principe degli apostoli. I cattolici ritengono che il [[Primato di Pietro|primato che san Pietro]] avrebbe esercitato sugli apostoli si sia trasmesso anche ai suoi successori, così come il ministero del sacerdozio. Egli è pertanto il capo del [[collegio episcopale]] ed è una fonte del [[magistero della Chiesa cattolica]] che può esercitare da solo o con i [[vescovo|vescovi]] nel [[Concilio ecumenico]]; in particolare, egli è infallibile quando definisce ''[[ex cathedra]]'' verità essenziali circa la fede e la morale. Nell'esercizio del [[primato papale|suo potere]] il papa è coadiuvato dal collegio dei cardinali e dalla [[Curia romana]].
* Fra gli altri titoli usati dal papa, che in realtà non sono specifici del papato ma comuni a tutti i vescovi, vi è quello di "[[pontefice (storia romana)|pontefice]]" (termine derivato dal [[lingua latina|latino]] che indica il ruolo di sacerdote) e «[[vicario di Cristo]]», che indica il compito di governo della Chiesa proprio di ogni vescovo.
* Secondo il [[Codice di diritto canonico]], il papa, in quanto «capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale», «ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente»<ref>Codice di diritto canonico, [http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P16.HTM canone n. 331].</ref>, e in lui si assommano i poteri legislativo, esecutivo e amministrativo; oggetto della sua giurisdizione sono: la [[fede]], i costumi e la disciplina ecclesiastica; la sua giurisdizione si estende a tutte le singole chiese, a tutta la gerarchia ecclesiastica e a tutti i fedeli. In questa veste viene anche chiamato "sommo pontefice della Chiesa Universale" e "servo dei servi di Dio".
* Il papa riveste anche un ruolo "secolare" in quanto sovrano dello [[Stato della Città del Vaticano]], che è una [[monarchia assoluta]] elettiva, l'ultima in [[Europa]] e una delle poche rimaste nel mondo.
 
L'[[Annuario pontificio]] del [[2010]] elenca questi titoli dei Papi e nell'ordine che segue:
* [[Diocesi di Roma|Vescovo di Roma]]
* [[Vicario di Cristo|Vicario di Gesù Cristo]]
* Successore del principe degli apostoli
* Sommo pontefice della Chiesa universale
* Primate d'Italia
* Arcivescovo e metropolita della Provincia Romana
* Sovrano dello Stato della [[Città del Vaticano]]
* Servo dei servi di Dio.
 
== Caratteristiche del papato ==
=== Il primato papale ===
{{vedi anche|Primato papale}}
Il primato papale è l'autorità apostolica del vescovo della [[diocesi di Roma]] su tutte le [[Chiese cattoliche particolari|chiese particolari]] della Chiesa cattolica, sia di [[rito latino]] che di riti orientali.
 
La [[Chiesa ortodossa]] riconosce un primato di onore al Vescovo di Roma, ma non di giurisdizione.
 
Le [[Chiese protestanti]] non riconoscono alcuna autorità superiore poiché la ritengono non conforme alle [[Bibbia|Sacre Scritture]]. Al giorno d'oggi molte Chiese protestanti mantengono questa opinione, mentre altre non escludono una forma di ministero papale, in prospettiva ecumenica, {{chiarire|sostanzialmente diversa dal primato papale attuale.}} La chiesa anglicana ritiene che "Entro il suo più ampio ministero, il vescovo di Roma offre un ministero specifico riguardante il discernimento della verità, come un'espressione del primato universale." Tuttavia "Questo servizio particolare è stato fonte di difficoltà e di fraintendimenti tra le chiese."<ref>{{Cita web|url=http://www.anglicani.it/texts/Ildonoautorit.pdf|titolo=Il Dono dell'Autorità – Dichiarazione dei copresidenti|autore=[[Mark Santer]] e [[Cormac Murphy-O'Connor]]|editore=ARCIC|data=1999|accesso=11 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100415143450/http://www.anglicani.it/texts/Ildonoautorit.pdf|dataarchivio=15 aprile 2010|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== L'infallibilità papale ===
{{vedi anche|Infallibilità papale}}
Il [[dogma]] dell'infallibilità papale, contenuto nella costituzione dogmatica della Chiesa ''[[Pastor Aeternus]]'' approvato dal [[Concilio Vaticano I]] il 18 luglio [[1870]], nell'imminenza della fine del potere temporale, afferma che il magistero del papa deve essere considerato infallibile quando viene espresso ''ex cathedra'', cioè solo quando il papa esercita il «suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani» e «<nowiki>[</nowiki>...<nowiki>]</nowiki> definisce una dottrina circa la fede e i costumi». Pertanto, quanto da lui stabilito «vincola tutta la Chiesa cattolica».
 
Finora il dogma dell'infallibilità è stato utilizzato due volte, da [[papa Pio IX]] per affermare l'[[Immacolata Concezione]] di Maria, e da [[papa Pio XII]] per affermare l'[[Assunzione della Vergine Maria]].
 
== Elezione ==
{{vedi anche|Conclave}}
[[File:Fumo branco.jpg|miniatura|destra|La fumata bianca, che annuncia ai fedeli l'avvenuta elezione del papa.]]
 
Le modalità di elezione del papa hanno subìto numerose trasformazioni nel corso dei secoli. Inizialmente veniva eletto dal popolo e dal clero romano. Alcuni vennero nominati dall'[[imperatore del Sacro Romano Impero]], che si avvaleva di questa facoltà attraverso il ''[[Privilegium Othonis]]'', un documento stipulato il 1º febbraio del [[962]] dall'[[imperatore]] [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] e del quale si avvalsero anche i suoi successori, fino a [[Enrico III il Nero|Enrico III]]. Nel caso di [[papa Fabiano]], l'elezione avvenne allorché una colomba si posò sul suo capo. Questo venne considerato come un inequivocabile segno della designazione divina.
 
Nella chiesa delle origini il papa veniva eletto come tutti gli altri vescovi, con il concorso del clero e della comunità locale. Col passare degli anni la componente laica venne eliminata dall'elettorato attivo. Ciò nonostante l'influenza del potere temporale non venne meno, si pensi al fatto che la nomina del vicario di Pietro era ratificata con proprio placet dall'imperatore<ref>L'imperatore bizantino delegò questo potere all'[[Esarcato d'Italia|esarca d'Italia]].</ref>. Solo con il Decreto di Niccolò II del 1059 il clero e il popolo romano vengono definitivamente espulsi dal processo di elezione del papa e l'elettorato attivo viene riservato ai cardinali-vescovi.
 
L'elezione del papa viene decisa dai [[Cardinale|cardinali]] riuniti in [[conclave]] (diritto risalente al [[1059]], stabilito con un sinodo in Laterano voluto da [[papa Niccolò II]]) tramite votazione segreta che richiede la maggioranza dei due terzi. Il conclave si riunisce non prima di quindici giorni e non oltre i venti dall'inizio della sede apostolica vacante<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_22021996_universi-dominici-gregis_it.html Universi Dominici Gregis, n. 37]</ref>. I cardinali durante tutta la durata del conclave non possono avere alcun contatto con l'esterno. Per gli scrutini si tengono quattro votazioni al giorno e il loro esito è segnalato ai fedeli all'esterno con una [[Fumata nera e fumata bianca|fumata]], nera se negativo, bianca se positivo. Qualsiasi [[maschio]] [[battesimo|battezzato]] [[celibe]], secondo il diritto canonico, cioè che non ha contratto un matrimonio cattolico, può essere eletto papa (sebbene l'elezione di un non vescovo sia avvenuta raramente) e se non ha ancora ricevuto gli ordini sacri gli vengono subito conferiti e viene consacrato [[vescovo]]. Le norme in vigore per la [[sede vacante]], per lo svolgimento del conclave e per l'elezione del nuovo papa sono state promulgate nella [[costituzione apostolica]] ''[[Universi Dominici Gregis]]'' da [[papa Giovanni Paolo II]] nel [[1996]].
 
Benedetto XVI con un ''[[motu proprio]]'' del 26 giugno [[2007]] ha stabilito che la maggioranza necessaria all'elezione del papa sarà di due terzi dei votanti per tutti gli scrutini e che a partire dal tredicesimo giorno di conclave si debba procedere al ballottaggio, sempre mantenendo la maggioranza dei due terzi per la validità dell'elezione, tra i due cardinali più votati nell'ultimo scrutinio. Questi ultimi perdono il diritto di voto: è stata così abolita la norma stabilita da Giovanni Paolo II, che prevedeva una riduzione del ''quorum'' alla maggioranza assoluta dei votanti a partire dal trentaquattresimo scrutinio (o trentacinquesimo se si era votato anche il giorno di apertura del Conclave).
 
=== Inizio del pontificato e presa di possesso della diocesi ===
 
Alla presentazione del nuovo pontefice, eseguita attraverso il tradizionale annuncio dell'[[Habemus Papam]], segue, solitamente dopo pochi giorni, la solenne cerimonia di inizio del ministero petrino del vescovo di Roma, nella [[basilica di San Pietro]] in [[Città del Vaticano|Vaticano]], caratterizzato, secondo il nuovo ''Ordo rituum pro ministerii petrini initio Romae episcopi'' (in [[Lingua italiana|italiano]]: Rituale per l'inizio del ministero petrino del vescovo di Roma) promulgato da [[papa Benedetto XVI]] il 20 aprile [[2005]]<ref>[http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2006/documents/ns_lit_doc_20061221_ministero-petrino_it.html Presentazione] del nuovo ''Ordo''.</ref>, dalla imposizione del [[Pallio (cattolicesimo)|pallio]] e la consegna dell'[[anello del Pescatore]]. Il nuovo ''Ordo'' non prevede più [[Incoronazione#L'incoronazione papale|l'incoronazione papale]].
 
Questa celebrazione dà avvio al complesso delle cerimonie di insediamento, che comprendono, nei giorni successivi, le visite alle [[basiliche patriarcali]] di [[basilica di San Paolo fuori le mura|San Paolo fuori le mura]] e [[basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]] e che si concludono con la solenne cerimonia di [[presa di possesso]] dell'[[Basilica di San Giovanni in Laterano|Arcibasilica lateranense]], [[cattedrale]] della [[diocesi di Roma]].
 
=== Rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice ===
{{vedi anche|Rinuncia all'ufficio di romano pontefice}}
Come stabilito dal [[codice di diritto canonico]], Libro II "Il [[popolo di Dio]]", parte seconda "La suprema autorità della Chiesa", capitolo I "Il Romano Pontefice e il Collegio dei Vescovi" è contemplata la rinuncia all'ufficio di romano pontefice<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P16.HTM|titolo=Codice di Diritto Canonico|editore=vatican.va|accesso=3-5-2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rassegna.it/2002/esperti/carte%20vaticane/baku.htm|titolo=Ancora viaggi ma si parla di dimissioni|editore=rassegna.it|autore=Franck Barretti|accesso=3-5-2010|data=23-5-2002}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rassegna.it/2005/esperti/cartevaticane/articoli/papa.htm|titolo=Se il Papa non governa più|editore=rassegna.it|autore=Franck Barretti|accesso=3-5-2010|data=11-2-2005}}</ref>:
{{citazione|Can. 332 - §2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti.}}
 
I casi storici di rinuncia ci sono stati soprattutto nei tempi più remoti del papato: [[Papa Clemente I|san Clemente]], arrestato ed esiliato per ordine di [[Nerva]] nel lontano [[Chersoneso Taurico|Chersoneso]], abdicò dal sommo pontificato indicando come suo successore [[Papa Evaristo|Evaristo]], affinché i fedeli non restassero senza pastore. Verso la prima metà del [[III secolo]], [[Papa Ponziano|Ponziano]] lo imitò poco prima di essere spedito in esilio in [[Sardegna]]; al suo posto venne eletto [[Papa Antero|Antero]]. [[Papa Silverio|Silverio]], deposto da [[Belisario]], in punto di morte rinunciò in favore di [[Papa Vigilio|Vigilio]], fino ad allora considerato un usurpatore. Vi sono poi molti altri casi, più problematici, in cui si discute se vi sia stata rinuncia o addirittura rinuncia tacita, come nel caso di [[Papa Martino I|Martino]]<ref>''Che cosa succede quando muore il papa'', di José-Apeles Santolaria, edito da PIEMME a Casale Monferrato nel 2001, Parte I, Cap. "Papi che hanno deposto la tiara", pagg. 106-107</ref>. Altro caso più difficilmente inquadrabile è quello di [[Benedetto IX]], che prima venne deposto in favore di [[Silvestro III]], salvo poi riassumere la carica per poi rivenderla a [[Gregorio VI]], il quale, accusato di [[simonia]], fece atto di rinuncia dopo aver ammesso le sue colpe.
 
Il più celebre caso di rinuncia all'ufficio di Romano Pontefice fu quello di [[Celestino V]], detto anche ''"il papa del gran rifiuto"'', che portò all'elezione di [[Papa Bonifacio VIII|Bonifacio VIII]]; poiché quest'ultimo fu un pontefice non affine a [[Dante Alighieri]], egli nella sua [[Divina Commedia]] pone, probabilmente, [[Celestino V]] nell'Antinferno tra gli [[ignavi]]: non è però certo chi volesse trattare il [[Dante Alighieri|Sommo Poeta]] nel seguente passo, potrebbe trattarsi infatti, secondo alcuni critici di [[Ponzio Pilato]], [[Esaù]], [[Giano della Bella]] oppure [[Matteo Rubeo Orsini]] che nel [[conclave del 1294]] venne eletto al primo scrutinio ma rinunciò, portando appunto all'elezione di Bonifacio VIII:
 
{{citazione|Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto,<br />
vidi e conobbi l'ombra di colui<br />
che fece per viltade il gran rifiuto.|[[Dante Alighieri]], [[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] [[Inferno - Canto terzo|III]], [[:s:Divina Commedia/Inferno/Canto III|58-60]]}}
 
Celestino, prima di abdicare, si consultò con il cardinale [[Benedetto Caetani]], e si fece confermare dal [[concistoro#Cattolicesimo|concistoro]] dei cardinali che un'abdicazione dal soglio pontificio era possibile, quindi, in data 10 dicembre [[1294]], emanò una costituzione sull'abdicazione del papa, confermò la validità delle disposizioni in materia di [[Conclave]] anche in caso di rinuncia, ed appena tre giorni dopo rese note le sue intenzioni ed abdicò<ref>''Storia della Chiesa'', di Hans Wolter ed Hans-Georg Beck, Edito da Verlag Herder KG, Friburgo in Brisgovia 1968, Edizione Italiana Editoriale Jaca Book, Milano 1972, Vol. V/1, Cap. XXXV ''Celestino V e Bonifacio VIII'', pag. 388</ref>.
 
Nel [[1415]] un altro papa, [[Papa Gregorio XII|Gregorio XII]], eletto all'epoca dello [[Scisma d'Occidente]] a [[Roma]], dopo molti anni di lotte e di contese giuridiche, belliche e diplomatiche, fece atto di sottomissione ai decreti emessi dai padri conciliari, durante il [[Concilio di Costanza]], che era stato convocato dall'[[antipapa]] [[Antipapa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII (XXII)]] e presieduto dall'[[Sigismondo di Lussemburgo|Imperatore Sigismondo]] per dirimere ogni questione. Uno di questi decreti intimava a tutti i contendenti di abdicare, nel caso che non si trovasse una soluzione e non si raggiungesse l'accordo fra i tre pretendenti al Soglio. Davanti al rifiuto di [[Antipapa Benedetto XIII|Benedetto XIII]] (rappresentante dell'obbedienza avignonese) e alla fuga di Giovanni XXIII (poi ricondotto in Concilio e deposto), alla fine Gregorio XII acconsentì ad abdicare, dopo aver riconvocato con una sua bolla il medesimo Concilio. All'abdicazione però non seguì l'elezione di un nuovo papa, che si verificò passati due anni e solo successivamente alla scomparsa di Gregorio, dopo la quale venne convocata un'assemblea mista di cardinali e di padri conciliari, che elesse [[Martino V]]<ref>''Storia della Chiesa'', di Ludwig Hertling ed Angiolino Bulla, edito da Città Nuova a Milano nel 2001, Cap. IX "L'esilio di Avignone e il Grande Scisma", pag. 273</ref><ref>''Che cosa succede quando muore il papa'', di José-Apeles Santolaria, edito da PIEMME a Casale Monferrato nel 2001, Parte I, Cap. "La via cessionis", pp. 109-110</ref>.
 
In epoca moderna l'unico papa che ha rinunciato all'ufficio di romano pontefice è stato [[Benedetto XVI]] che, l'11 febbraio [[2013]], ha annunciato di lasciare vacante la sede di Pietro con effetto dalle ore 20:00 del giorno 28 febbraio [[2013]]<ref>[http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/30470.php?index=30470&po_date=11.02.2013&lang=it#DECLARATIO%20DEL%20SANTO%20PADRE Concistoro ordinario pubblico - declaratio del santo padre Benedetto xvi sulla sua rinuncia al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro, 11.02.2013] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130215051359/http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/30470.php?index=30470&po_date=11.02.2013&lang=it |data=15 febbraio 2013 }}</ref>.
 
=== Il nome dei papi ===
{{vedi anche|Nome pontificale}}
È tradizione che il nuovo papa scelga per sé un nuovo nome. Il primo a cambiare il suo [[nome proprio|nome]] di battesimo fu, nel [[533]], [[papa Giovanni II|Giovanni II]] che in realtà si chiamava [[Mercurio (nome)|Mercurio]] e ritenne perciò inappropriato che il vescovo di Roma avesse il nome di una divinità pagana. Dopo di lui anche altri papi scelsero un nuovo nome, o perché avevano nomi sgradevoli o perché non [[italia]]ni. Nessuno di nome [[Pietro]], come [[papa Giovanni XIV|Giovanni XIV]] o [[papa Sergio IV|Sergio IV]], volle poi chiamarsi Pietro II in segno di rispetto verso [[Pietro apostolo]]. Il cambio del nome divenne una regola, la quale ebbe tuttavia qualche eccezione; ad esempio, Adriaan Florenszoon Boeyens scelse il nome di [[papa Adriano VI|Adriano VI]], Marcello Cervini quello di [[papa Marcello II|Marcello II]].
 
== Dati cronologici storici ==
{{Vedi anche|Diocesi di Roma#Storia|Stato Pontificio}}
 
=== Durata dei pontificati ===
==== I pontificati più lunghi ====
Secondo i dati della [[Chiesa cattolica]] (in ordine decrescente di durata gli undici pontificati più lunghi):
 
# [[Pietro apostolo]] (dal [[33]] al [[67]]): circa 34 anni (circa {{formatnum:12418}} giorni)
# [[papa Pio IX]] (dal [[1846]] al [[1878]]): 31 anni, 7 mesi e 23 giorni ({{formatnum:11560}} giorni)
# [[papa Giovanni Paolo II]] (dal [[1978]] al [[2005]]): 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ({{formatnum:9665}} giorni)
# [[papa Leone XIII]] (dal [[1878]] al [[1903]]): 25 anni, 4 mesi e 29 giorni ({{formatnum:9280}} giorni)
# [[papa Pio VI]] (dal [[1775]] al [[1799]]): 24 anni, 6 mesi e 14 giorni ({{formatnum:8962}} giorni)
# [[papa Adriano I]] (dal [[772]] al [[795]]): 23 anni, 10 mesi e 25 giorni ({{formatnum:8738}} giorni)
# [[papa Pio VII]] (dal [[1800]] al [[1823]]): 23 anni, 5 mesi e 6 giorni ({{formatnum:8559}} giorni)
# [[papa Alessandro III]] (dal [[1159]] al [[1181]]): 21 anni, 11 mesi e 2 giorni ({{formatnum:8029}} giorni)
# [[papa Silvestro I]] (dal [[314]] al [[335]]): 21 anni, 11 mesi e 1 giorno ({{formatnum:8005}} giorni)
# [[papa Leone I]] (dal [[440]] al [[461]]): 21 anni, 1 mese e 13 giorni ({{formatnum:7713}} giorni)
# [[papa Urbano VIII]] (dal [[1623]] al [[1644]]): 20 anni, 11 mesi e 23 giorni ({{formatnum:7663}} giorni)
La Chiesa cattolica definisce [[Pietro apostolo]] il primo papa. Occorre considerare che il papa è il vescovo di Roma, e quindi {{cn|secondo alcuni}} il pontificato di Pietro non dovrebbe avere inizio subito dopo l'ascensione di Gesù al cielo, ma solo da quando Pietro si stabilì a Roma, divenendo il capo (vescovo) dei cristiani di Roma. In tal caso il periodo di papato di Pietro apostolo si riduce a circa venticinque anni (il periodo che si presume sia stato quello della sua permanenza nell'Urbe). Pertanto la classifica dei pontificati più lunghi inizia con Pio IX e prosegue con Giovanni Paolo II al secondo posto. Pietro si porterebbe al quarto posto, dopo papa Leone XIII.
 
{{vedi anche|Pietro apostolo|Lista dei papi}}
 
==== I pontificati più brevi ====
Secondo i dati della Chiesa cattolica (in ordine crescente di durata gli undici pontificati più brevi):
 
# [[papa Urbano VII]] (15 settembre - 27 settembre [[1590]]): 13 giorni
# [[papa Bonifacio VI]] (aprile [[896]]): 16 giorni
# [[papa Celestino IV]] (25 ottobre - 10 novembre [[1241]]): 17 giorni
# [[papa Sisinnio]] (15 gennaio - 4 febbraio [[708]]): 21 giorni
# [[papa Teodoro II]] (dicembre [[897]]): 21 giorni
# [[papa Marcello II]] (10 aprile - 1º maggio [[1555]]): 22 giorni
# [[papa Damaso II]] (17 luglio - 9 agosto [[1048]]): 24 giorni
# [[papa Pio III]] (22 settembre - 18 ottobre [[1503]]): 27 giorni
# [[papa Leone XI]] (1º aprile - 27 aprile [[1605]]): 27 giorni
# [[papa Giovanni Paolo I]] (26 agosto - 28 settembre [[1978]]): 33 giorni
# [[papa Benedetto V]] (22 maggio - 23 giugno [[964]]): 33 giorni<ref>Nella cronologia viene dopo Giovanni Paolo I, perché non si sa il giorno dell'elezione papale e quindi dovrebbe essere oltre i 33 giorni.</ref>
 
Il primato di pontificato più breve sarebbe in realtà da attribuire a [[Papa Stefano (eletto)|papa Stefano (II)]] e non a [[papa Urbano VII]], poiché la sua durata fu di soli 3 giorni: morto per [[ictus]], Stefano II non fece in tempo ad essere consacrato. Fu escluso dalla [[lista dei papi]] per secoli, reinserito, e di nuovo escluso dal 1961, provocando a volte qualche incongruenza nell'elenco dei papi di nome Stefano che lo hanno seguito.
 
Tra i pontificati più brevi è da ricordare anche quello di [[papa Celestino V|Celestino V]], che rinunciò al suo ruolo pastorale dopo appena 100 giorni dalla elezione.
 
Si narra pure che il nipote di [[papa Gregorio X]], il cardinale [[Vicedomino Vicedomini]], fosse stato eletto papa il 5 settembre [[1276]], nel terzo conclave susseguente alla morte dello zio (dopo [[papa Innocenzo V|Innocenzo V]] e [[papa Adriano V|Adriano V]] eletti e morti lo stesso anno), ma che non avesse accettato subito il suo ministero, chiedendo un giorno per decidere ma manifestando a priori l'intenzione di voler prendere il nome di Gregorio XI. La notte stessa, però, morì. Giustamente non è annoverato nella storiografia ufficiale dei Pontefici della [[Chiesa cattolica]], non avendo egli ancora accettato l'ufficio apostolico prima di morire, anche se il decesso subito dopo l'elezione è stato fino ad ora un fatto unico nella storia del papato<ref>Se fosse vissuto almeno un giorno in più forse avrebbe accettato, e, in tal caso, il [[1276]] avrebbe visto ben cinque papi in successione. Coloro che ci narrano questa vicenda parlano - forse riferendosi alla stessa fonte - per sentito dire, ma non portano documentazione storica, ed è difficile credere che in due giorni - dal 6 all'8 settembre - si sia potuto eleggere un altro papa, Pedro "Ispano" Iuliani, [[papa Giovanni XXI|Giovanni XXI]] ([[1276]]-[[1277]]). Ciò avvalora la tesi che il Vicedomini sia in effetti morto durante il conclave e che la sua avvenuta elezione sia solo leggenda. La notizia della sua elezione e della sua subitanea morte può essere reperita nel ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'' di G. Moroni ed nelle ''Vitae et res gestae Pontificum Romanorum et S. R. E. Cardinalium'' del Chacon</ref>.
 
[[Papa Adriano V|Adriano V]], papa per 39 giorni nel 1276, morì prima di poter essere ordinato sacerdote.
 
==== Pontificati per secolo ====
Secondo i dati della Chiesa cattolica (in ordine decrescente il numero di papi vissuti per secolo):
 
# [[X secolo]]: 23 papi
# [[IX secolo|IX]] e [[XI secolo]]: 22 papi (''cadauno'')
# [[VII secolo]]: 21 papi
# [[XIII secolo|XIII]] e [[XVI secolo]]: 18 papi (''cadauno'')
# [[XII secolo]]: 17 papi
# [[III secolo]]: 15 papi
# [[VI secolo]]: 14 papi
# [[V secolo|V]] e [[VIII secolo]]: 13 papi (''cadauno'')
# [[XV secolo|XV]] e [[XVII secolo]]: 12 papi (''cadauno'')
# [[II secolo|II]], [[IV secolo|IV]] e [[XIV secolo]]: 11 papi (''cadauno'')
# [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XX secolo]]: 9 papi (''cadauno'')
# [[XIX secolo]]: 6 papi
# [[I secolo]]: 5 papi
# [[XXI secolo]]: 3 papi
 
Essendo stato eletto in tre diversi pontificati (tutti svoltisi nell'[[XI secolo]]), portando inoltre il medesimo nome in tutte e tre le occasioni, [[Papa Benedetto IX|Benedetto IX]] è da considerarsi come tre distinti pontefici.
 
==== Papi venerati come santi ====
Nell'attualità, la Chiesa cattolica ricorda 81 papi, su 266, che sono venerati con il titolo di [[santo]]:
{{div col}}
*[[Pietro apostolo]]
*[[Papa Lino|Lino]]
*[[Papa Anacleto I|Anacleto I (o Cleto)]]
*[[Papa Clemente I|Clemente I]]
*[[Papa Evaristo|Evaristo]]
*[[Papa Alessandro I|Alessandro I]]
*[[Papa Sisto I|Sisto I]]
*[[Papa Telesforo|Telesforo]]
*[[Papa Igino|Igino]]
*[[Papa Pio I|Pio I]]
*[[Papa Aniceto|Aniceto]]
*[[Papa Sotero|Sotero]]
*[[Papa Eleuterio|Eleuterio]]
*[[Papa Vittore I|Vittore I]]
*[[Papa Zefirino|Zefirino]]
*[[Papa Callisto I|Callisto]]
*[[Papa Urbano I|Urbano I]]
*[[Papa Ponziano|Ponziano]]
*[[Papa Antero|Antero]]
*[[Papa Fabiano|Fabiano]]
*[[Papa Cornelio|Cornelio]]
*[[Papa Lucio I|Lucio I]]
*[[Papa Stefano I|Stefano I]]
*[[Papa Sisto II|Sisto II]]
*[[Papa Dionisio|Dionisio]]
*[[Papa Felice I|Felice I]]
*[[Papa Eutichiano|Eutichiano]]
*[[Papa Caio|Caio]]
*[[Papa Marcellino|Marcellino]]
*[[Papa Marcello I|Marcello I]]
*[[Papa Eusebio|Eusebio]]
*[[Papa Milziade|Milziade (o Melchiade)]]
*[[Papa Silvestro I|Silvestro I]]
*[[Papa Marco|Marco]]
*[[Papa Giulio I|Giulio I]]
*[[Papa Damaso I|Damaso I]]
*[[Papa Siricio|Siricio]]
*[[Papa Anastasio I|Anastasio I]]
*[[Papa Innocenzo I|Innocenzo I]]
*[[Papa Zosimo|Zosimo]]
*[[Papa Bonifacio I|Bonifacio I]]
*[[Papa Celestino I|Celestino I]]
*[[Papa Sisto III|Sisto III]]
*[[Papa Leone I|Leone I Magno]]
*[[Papa Ilario|Ilario]]
*[[Papa Simplicio|Simplicio]]
*[[Papa Felice III|Felice III (II)]]
*[[Papa Gelasio I|Gelasio I]]
*[[Papa Simmaco|Simmaco]]
*[[Papa Ormisda|Ormisda]]
*[[Papa Giovanni I|Giovanni I]]
*[[Papa Felice IV|Felice IV (III)]]
*[[Papa Agapito I|Agapito I]]
*[[Papa Silverio|Silverio]]
*[[Papa Gregorio I|Gregorio I Magno]]
*[[Papa Bonifacio IV|Bonifacio IV]]
*[[Papa Adeodato I|Adeodato I (o Deusdedit)]]
*[[Papa Martino I|Martino I]]
*[[Papa Eugenio I|Eugenio I]]
*[[Papa Vitaliano|Vitaliano]]
*[[Papa Agatone|Agatone]]
*[[Papa Leone II|Leone II]]
*[[Papa Benedetto II|Benedetto II]]
*[[Papa Sergio I|Sergio I]]
*[[Papa Gregorio II|Gregorio II]]
*[[Papa Gregorio III|Gregorio III]]
*[[Papa Zaccaria|Zaccaria]]
*[[Papa Paolo I|Paolo I]]
*[[Papa Leone III|Leone III]]
*[[Papa Pasquale I|Pasquale I]]
*[[Papa Leone IV|Leone IV]]
*[[Papa Niccolò I|Niccolò I]]
*[[Papa Adriano III|Adriano III]]
*[[Papa Leone IX|Leone IX]]
* [[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]] ([[1606]], da [[papa Paolo V]])
* [[Papa Celestino V|Celestino V (Pietro Celestino)]] (5 maggio [[1313]], da [[papa Clemente V]])
* [[Papa Pio V|Pio V]] (22 maggio [[1712]], da [[papa Clemente XI]])
* [[Papa Pio X|Pio X]] (29 maggio [[1954]], da [[papa Pio XII]])
* [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] (27 aprile [[2014]], da [[papa Francesco]])
* [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] (14 ottobre [[2018]], da [[papa Francesco]])
* [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] (27 aprile [[2014]], da [[papa Francesco]])
{{div col end}}
 
== Onorificenze pontificie ==
{{Vedi anche|Onorificenze pontificie}}
 
Il papa concede varie onorificenze, appartenenti a ordini e non.
 
Degli ordini il pontefice è il capo in quanto sovrano, mentre il gran magistero delle singole onorificenze può essere mantenuto direttamente dal pontefice o concesso ad una persona di fiducia, solitamente un [[cardinale]].
 
Per antica tradizione al sommo pontefice non si conferiscono titoli (di alcun genere né cavallereschi né nobiliari), ciò perché la sua carica è al di sopra di ogni onore, anzi da lui tutti gli onori discendono (il pontefice, assieme al Sacro Romano Imperatore, era uno dei due poteri universali, ma al primo competeva incoronare il secondo). Come tale il papa non indossa mai le decorazioni di cui pure è sovrano e non è mai insignito di nessun grado.
 
Un cardinale che, avendo ricevuto onorificenze, diventa pontefice, automaticamente decade da tutte le onorificenze ricevute in quanto esse vengono soppiantate dal titolo di sommo pontefice.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlateBibliografia ==
*{{cita libro | autore= M. G. Pesce | titolo= Mascalucia. Vicende, monumenti, curiosità. | anno= 1998| editore= Maimone|città= Catania}}
* [[Anello del pescatore]]
* [[Bacio della pantofola]]
* [[Conclave]]
* [[Città del Vaticano]]
* [[Diocesi di Roma]]
* [[Enciclica]]
* [[Lista dei papi]]
* [[Habemus Papam]]
* [[Infallibilità papale]]
* [[Primato papale]]
* [[Profezia sui papi]]
* [[Papa della Chiesa ortodossa copta]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=papa|q|q_preposizione=sul|commons_preposizione=sui|commons_etichetta=papi|wikt=papa|s=Categoria:Papi|s_preposizione=redatte da|s_etichetta=papi}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://w2.vatican.va/content/vatican/it/holy-father.html Elenco dei Papi] dal sito della [[Santa Sede]]
* [http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/spope0.html Papi] su ''Catholic-Hierarchy''
* [http://www.gcatholic.org/hierarchy/pope/index.htm Lista dei papi] su ''GCatholic''
* {{cita web|http://www.santiebeati.it/papi.htm|Lista dei Papi}}
* {{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/speciali/2011/beatificazione-giovanni-paolo/PAPI.swf|titolo=Tutti i Papi della storia|accesso=26 agosto 2016}}
* [http://www.tuttipapi.it Tuttipapi.it] cronologia - ritratti, cenni biografici, stemmi dei sommi pontefici, palazzi, tombe, epitaffi, mausolei e curiosità
* [https://web.archive.org/web/20080929194745/http://www.cristomaestro.it/catechesi/chiesa/credo_1.html Cristomaestro.it] L'istituzione del papato e le sue basi scritturali.
* {{cita web|http://www.cesnur.org/2009/tesi_papi_foto.htm|Margheriti, La morte del papa - Riti, cerimonie e tradizioni dal medioevo all'età contemporanea}}
{{Papi}}
 
{{Conclavi}}
{{Politica Città del Vaticano}}
{{Clero cattolico}}
{{Decorazioni pontificie}}
 
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