Tempio di Nettuno (Roma) e Strzyża: differenze tra le pagine

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{{S|Pomerania}}
[[File:Sea thiasos Amphitrite Poseidon Glyptothek Munich 239 front n3.jpg|thumb|Tiaso marino di Anfitrite e Poseidone. Glyptothek di Monaco di Baviera. 239, fronte]]
{{Divisione amministrativa
Il '''tempio di Nettuno''' ({{latino|Aedes Neptuni}}) era un [[Tempio romano|tempio]] di [[Antica Roma|Roma antica]] dedicato a [[Nettuno (divinità)|Nettuno]], situato in prossimità del [[Circo Flaminio]], nella [[Regio IX Circus Flaminius|IX regione augustea]].
|Nome = Strzyża
|Nome ufficiale =
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stemma =
|Stato = POL
|Grado amministrativo = 4
|Divisione amm grado 1 = Pomerania
|Divisione amm grado 2 = Danzica
|Divisione amm grado 3 = Danzica
|Divisione amm grado 4 =
|Capoluogo =
|Amministratore locale = [[Aleksandra Dulkiewicz]]
|Partito = [[Piattaforma Civica|PO]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Latitudine gradi = 54
|Latitudine minuti = 22
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 18
|Longitudine minuti = 38
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW = E
|Altitudine =
|Superficie = 1.09
|Note superficie =
|Abitanti = 5759
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2011
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso = (+48) 58
|Codice ISO =
|Codice statistico =
|Nome abitanti =
|Immagine localizzazione =
|Mappa = Gdansk strzyza.svg
|Sito =
}}
'''Strzyża''' (in [[Lingua tedesca|tedesco]]: ''Striess, Strūss'') è una [[Frazioni della Polonia|frazione]] di [[Danzica]], situata nella parte centro-occidentale della città.
 
==Altri Storia progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Strzyża (Gdańsk)}}
[[File:Plan temple neptune.png|thumb|left|Pianta del tempio di Nettuno, con indicazione della posizione probabile dell'Ara di Domizio Enobarbo]]
Il tempio di Nettuno fu edificato nel 220 a.C., anche se la prima menzione di un tempio o altare dedicato a Nettuno risale al 206 a.C.; Livio e Cassio Dione citano le sue porte e l'altare a proposito del prodigio della sudorazione dell'altare<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe Condita Libri]]'', XXVIII.1.4.</ref><ref>[[Cassio Dione]], 17 fr. LVII.60: ἱδρῶτι πολλῷ αἵ τε θύραι τοῦ Ποσειδωνίου καὶ ὁ βωμὸς ἐρρύη.</ref><ref name="Plat">Samuel Ball Platner (completato e rivisto da Thomas Ashby), ''[http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Places/Europe/Italy/Lazio/Roma/Rome/_Texts/PLATOP*/Neptunus.html A Topographical Dictionary of Ancient Rome]'', Oxford University Press, Londra, 1929, pp. 360‑361.</ref>.
 
== Collegamenti esterni ==
Un nuovo tempio fu edificato dal console [[Gneo Domizio Enobarbo (console 32 a.C.)|Gneo Domizio Enobarbo]] per commemorare la sua vittoria navale a [[Battaglia di Filippi|Filippi]] contro [[Gneo Domizio Calvino]] (potrebbe aver fatto voto di un tempio a Nettuno la sera della vigilia della battaglia affinché ne uscisse vittorioso).
* {{Collegamenti esterni}}
Intraprese la costruzione del tempio poco dopo il suo ritorno a Roma nel 32 a.C. e vi pose una scultura di [[Scopas]] raffigurante Nettuno, [[Teti (Nereide)|Teti]] e [[Achille]] circondati da [[Nereidi]], [[Tritone (mitologia)|Tritoni]] e mostri marini<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Storia naturale (Plinio il Vecchio)|Naturalis Historia]]'', XXXVI.26.: ''in delubro Cn. Domitii in circo Flaminio''.</ref><ref name="Plat"/>.
Non è però possibile stabilire se Gneo Domizio avesse edificato un tempio ex novo o se avesse restaurato quello già esistente nel circo Flaminio<ref name="Plat"/>.
 
{{Danzica}}
Il tempio di Nettuno in circo Flaminio è citato in un'iscrizione dell'[[Dinastia flavia|età Flavia]]<ref>{{CIL|06|8423}}: ''Abascanti Aug. lib. aedituo aedis Neptuni quae est in circo Flaminio''.</ref>.
{{Portale|Antica RomaPolonia}}
 
[[Categoria:PoseidoneQuartieri di Danzica]]
Una moneta di Gneo Domizio Enobarbo, coniata tra il 42 e il 38 a.C., rappresenta un tempio tetrastilo e riporta la legenda ''Nept. Cn. Domitius M. f. Imp.'', indicando che il tempio fu votato almeno in questo periodo; non può però essere stato edificato prima del 32, quando Gneo Domizio si riconciliò con [[Augusto]] e ottenne il consolato<ref name="Plat"/>.
Il gruppo di Scopas fu da lui trasportato a Roma probabilmente dalla [[Bitinia e Ponto|Bitinia]], provincia di cui era stato governatore.
 
Il giorno di dedicazione di questo tempio era il I dicembre<ref>Fasti Amiternini: ''ad Kal. Dec.'', CIL I2 p. 245, 335</ref>.
 
=== Fregio ===
{{vedi anche|Ara di Domizio Enobarbo}}
Probabilmente, proviene da questo tempio un grande fregio che raffigura una ''[[lustratio]]'' dell'esercito romano del periodo antecedente [[Gaio Mario]] (forse era un memoriale della vittoria dell'antenato del costruttore del tempio) e un [[tiaso]] marino (questo fregio è in parte conservato al [[Museo del Louvre]] e in parte alla [[Glyptothek]] di [[Monaco di Baviera]]), che era custodito presso Palazzo Santacroce<ref name="Plat"/>. Per stile e tecnica esecutiva il fregio risale alla seconda metà del I secolo a.C. e doveva racchiudere o un altare o, più probabilmente, un piedistallo, all'interno del tempio<ref name="Plat"/>.
 
== Ubicazione ==
Si ignora l'esatta posizione del tempio, che doveva però sorgere in prossimità del Circo Flaminio. Resti di sostruzioni e di sei colonne di un tempio picnostilo, molto verosimilmente appartenenti al tempio di Nettuno, furono rinvenuti a nordovest di Piazza San Salvatore in Campo<ref name="Plat"/>.
 
{{Planimetria del Campo Marzio meridionale}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* L. Richardson, jr, ''A New Topographical Dictionary of Ancient Rome'', Baltimora - Londra, 1992, ISBN 0801843006, p.&nbsp;267.
* Samuel Ball Platner (completato e rivisto da Thomas Ashby), ''[http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Places/Europe/Italy/Lazio/Roma/Rome/_Texts/PLATOP*/Neptunus.html A Topographical Dictionary of Ancient Rome]'', Oxford University Press, Londra, 1929, pp. 360‑361.
* Alessandra Valentini, ''[https://www.openstarts.units.it/dspace/bitstream/10077/10841/1/Valentini_StoriaRomana4.pdf Mari potens: Gneo Domizio Enobarbo e l'aedes Neptuni]'', in: Tomaso Maria Lucchelli, Francesca Rohr Vio, ''VIRI MILITARES. Rappresentazione e propaganda tra Repubblica e Principato'', EUT Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2015, ISBN 9788883036248, pp. 131-155.
 
== Voci correlate ==
* [[Ara di Domizio Enobarbo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{coord|41.8946|N|12.4742|E|source:wikidata|display=title}}
 
{{Regio IX Circus Flaminius}}
{{Portale|Antica Roma}}
 
[[Categoria:Templi antichi di Roma|Nettuno]]
[[Categoria:Poseidone]]