Fulgencio Batista e Strzyża: differenze tra le pagine

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{{S|Pomerania}}
{{Carica pubblica
{{Divisione amministrativa
|nome = Fulgencio Batista
|Nome = Strzyża
|immagine = Batista2.png
|Nome ufficiale =
|didascalia = Ritratto di Batista come presidente nel [[1940]]
|Panorama =
|carica = [[Presidenti di Cuba|Presidente di Cuba]]
|Didascalia =
|mandatoinizio = 10 marzo [[1952]]
|Bandiera =
|mandatofine = 1º gennaio [[1959]]
|Stemma =
|vicepresidente = [[Rafael Guas Inclán]]
|Stato = POL
|primoministro = [[Andrés Domingo y Morales del Castillo]]<br /> [[Jorge García Montes]]<br /> [[Andrés Rivero Agüero]]<br /> [[Emilio Núñez Portuondo]]<br /> [[Gonzalo Güell]]
|Grado amministrativo = 4
|predecessore = [[Carlos Prío Socarrás]]
|Divisione amm grado 1 = Pomerania
|successore = [[Anselmo Alliegro y Milá]]
|Divisione amm grado 2 = Danzica
|mandatoinizio2 = 10 ottobre [[1940]]
|Divisione amm grado 3 = Danzica
|mandatofine2 = 10 ottobre [[1944]]
|Divisione amm grado 4 =
|vicepresidente2 = [[Gustavo Cuervo Rubio]]
|Capoluogo =
|primoministro2 = [[Carlos Saladrigas Zayas]]<br /> [[Ramón Zaydín]]<br /> [[Anselmo Alliegro y Milá]]
|Amministratore locale = [[Aleksandra Dulkiewicz]]
|predecessore2 = [[Federico Laredo Brú]]
|Partito = [[Piattaforma Civica|PO]]
|successore2 = [[Ramón Grau San Martín]]
|Data elezione =
|carica3 = Senatore di Cuba
|Data istituzione =
|mandatoinizio3 = 2 giugno [[1948]]
|Latitudine gradi = 54
|mandatofine3 = 10 marzo [[1952]]
|Latitudine minuti = 22
|collegio3 = [[Provincia di Santa Clara|Las Villas]]
|Latitudine secondi =
|partito = [[Partito d'Azione Progressista]] (1952-1959)<br /> [[Partito d'Azione Unita]] (1949-1952)<br /> [[Partito Liberale di Cuba]] (1948-1949)
|Latitudine NS = N
|tendenza = [[Nazionalismo cubano]]<br /> [[Anticomunismo]]<br /> [[Militarismo]]
|Longitudine gradi = 18
|professione = Militare
|Longitudine minuti = 38
}}
|Longitudine secondi =
{{Infobox militare
|Longitudine EW = E
|Nome = Fulgencio Batista
|Altitudine =
|Immagine = Fulgencio Batista, 1938.jpg
|Superficie = 1.09
|Didascalia = Fulgencio Batista in uniforme nel [[1938]]
|SoprannomeNote superficie =
|Abitanti = 5759
|Data_di_nascita = 16 gennaio [[1901]]
|Note abitanti =
|Nato_a = [[Banes]]
|Aggiornamento abitanti = 2011
|Data_di_morte = 6 agosto [[1973]]
|Sottodivisioni =
|Morto_a = [[Marbella|Guadalmina]]
|Divisioni confinanti =
|Cause_della_morte = [[Tumori delle ossa]] e [[leucemia]]
|Lingue =
|Luogo_di_sepoltura =
|EtniaCodice postale =
|Prefisso = (+48) 58
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
|Codice ISO =
|Nazione_servita = {{bandiera|CUB|dim=21}} [[Cuba]]
|Codice statistico =
|Forza_armata = [[Forze Armate Rivoluzionarie cubane|Esercito cubano]]
|ArmaNome abitanti =
|Immagine localizzazione =
|Corpo =
|Mappa = Gdansk strzyza.svg
|Specialità =
|UnitàSito =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1921]]-[[1959]]
|Grado = [[Generale]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Rivoluzione cubana]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Nemici = [[Fidel Castro]]<br /> [[Che Guevara]]
|Comandante_di = [[Forze Armate Rivoluzionarie cubane|Esercito cubano]] (Comandante in capo 1952-1959)
|Decorazioni = {{simbolo|GER Bundesverdienstkreuz 9 Sond des Grosskreuzes.svg|40}}
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = [[politico]]
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = "fonti nel corpo del testo"
}}
{{Bio
|Nome = Fulgencio
|Cognome = Batista y Zaldívar
|Sesso = M
|LuogoNascita = Banes
|GiornoMeseNascita = 16 gennaio
|AnnoNascita = 1901
|LuogoMorte = Guadalmina
|LuogoMorteLink = Marbella
|GiornoMeseMorte = 6 agosto
|AnnoMorte = 1973
|Epoca = 1900
|Attività = generale
|Attività2 = politico
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = cubano
|PostNazionalità =
}}
'''Strzyża''' (in [[Lingua tedesca|tedesco]]: ''Striess, Strūss'') è una [[Frazioni della Polonia|frazione]] di [[Danzica]], situata nella parte centro-occidentale della città.
 
==Altri progetti==
Fu presidente ''[[de facto]]'' di [[Cuba]] dal [[1933]] al [[1940]], ''[[de iure]]'' dal [[1940]] al [[1944]] e nuovamente dal [[1952]] al [[1959]]. Fu rovesciato da [[Fidel Castro]], ponendo fine al suo regime dittatoriale responsabile della morte di 20.000 cubani.
{{interprogetto|commons=Category:Strzyża (Gdańsk)}}
 
== BiografiaCollegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
=== Gioventù e prima dittatura ===
Batista nacque a [[Banes]], nella [[provincia di Holguín]], il 16 gennaio del [[1901]] da una modestissima famiglia di origini [[Spagna|spagnole]], [[Taino (popolo)|taíno]], [[Cina|cinesi]] ed [[Afro-latinoamericano#Cuba|afro-cubane]]<ref>{{cita web|url=http://www.historyofcuba.com/history/batista.htm|titolo=Fulgencio Batista, from army sergeant to dictator|nome=Jerry A.|cognome=Sierra|sito=www.historyofcuba.com}}</ref><ref>Havana
By Brendan Sainsbury [https://books.google.com/books?id=Nts8mp9megcC&pg=PA91].</ref><ref>[https://books.google.com/books?id=XkJqAAAAMAAJ&q=Batista+fulgencio+indian+spanish+chinese&dq=Batista+fulgencio+indian+spanish+chinese Fidel Castro's Road to Power, Volume 1].</ref>. A quanto risulta, è stato il primo ''leader'' cubano d'origine non esclusivamente europea. A vent'anni entrò nell'esercito e il 5 settembre [[1933]], divenuto ormai sergente, Batista guidò il colpo di Stato detto appunto "dei sergenti" con cui rovesciò il governo provvisorio di [[Carlos Manuel de Céspedes y Quesada]], il quale aveva in precedenza abbattuto quello di [[Gerardo Machado]] ([[1871]]-[[1939]]). L'intellettuale [[Ramón Grau San Martín]] divenne presidente ma Batista, nominato Capo di stato maggiore dell'esercito, finì per avere il potere effettivo, pur in totale assenza di consenso popolare.
 
Grau rimase per cento giorni, durante i quali la situazione gli sfuggì sempre più di mano. Non riconosciuto dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], il presidente perse anche il favore di comunisti e radicali a causa della sua moderazione. Infine gli studenti, che erano il [[gruppo sociale]] a lui più favorevole, gli voltarono le spalle. Venne così sostituito da [[Carlos Mendieta y Montefur]] (per undici mesi), poi da [[Jose Barnet y Vinajeras]] (per cinque mesi) e da [[Miguel Gomez y Arias]] (per sette mesi), fino a che [[Federico Laredo Brú]] riuscì a tenere la carica dal dicembre [[1936]] all'ottobre [[1940]]. Brú iniziò timide riforme, proclamò l'amnistia per i rifugiati politici e promosse i lavori di una nuova Assemblea Costituente, presieduta da Grau.
 
La nuova costituzione fu varata nel [[1940]]. Era un documento progressista: veniva sancita la totale sovranità del paese (in precedenza, gli Stati Uniti avevano avuto un diritto d'ingerirsi negli affari interni cubani costituzionalmente garantito), la non rieleggibilità del presidente, il sussidio di disoccupazione, il diritto a una paga minima e alle ferie pagate. Nell'ottobre [[1940]], Batista, a soli 39 anni, venne eletto Presidente.
 
Batista era intimamente legato a elementi di gangsterismo, come [[Meyer Lansky]] o Luigi Trafficante Jr. I suoi primi contatti con la mafia risalivano al 1933, quando si autoproclamò colonnello e gli si avvicinarono Charles "Lucky" Luciano e Santo Trafficante senior. Il mondo del gioco, estremamente redditizio, era controllato da Lansky, numero due della mafia USA, uno dei principali gangster USA, che "aveva creato per il dittatore Batista l'organizzazione attuale dei giochi dell'Avana", secondo il quotidiano francese ''[[Le Monde]]''.
 
La prima presidenza di Batista venne funestata dall'aggravarsi dei problemi economici, dai malumori dell'esercito, dal basso prezzo della canna da zucchero (e dall'indisponibilità statunitense ad aumentarlo), dai problemi sociali, dallo scoppio della [[seconda guerra mondiale]]. Batista si dimostrò un buon alleato degli americani: dichiarò guerra alla [[Germania nazista]], all'[[Storia del fascismo italiano|Italia fascista]] e all'[[Impero giapponese]] fin dal dicembre [[1941]], concesse nuove basi sull'isola alla [[United States Navy|US Navy]] per la lotta contro i sommergibili tedeschi, ruppe i rapporti con la [[Governo di Vichy|Francia di Vichy]] ed espulse diversi diplomatici della [[Spagna franchista]]. Nel [[1942]], primo tra i paesi dell'[[America Latina]], stabilì relazioni diplomatiche con l'[[Unione Sovietica]].
 
Le elezioni del [[1942]] videro la riconferma della maggioranza governativa, in cui entrarono anche partiti prima all'opposizione, tra cui i comunisti. Batista non riuscì, stante il limite costituzionale, a ripresentarsi per un secondo mandato e, alle elezioni del [[1944]], venne eletto il suo maggiore avversario, Grau. Di conseguenza Batista lasciò il paese, rifugiandosi in [[Florida]]. L'ambasciatore USA Spruille Braden denunciò "un furto sistematico di fondi del Tesoro" e segnalò che "il Dottor Grau troverà le casse vuote quando prenderà il potere".
 
=== Ritorno al potere: la seconda dittatura ===
Grau cercò di lottare contro la corruzione e di applicare le riforme sociali che, stabilite dalla costituzione del 1940, erano rimaste lettera morta. Istituì il Ministero del lavoro, ottenne dagli Stati Uniti un prezzo più favorevole per le esportazioni di canna da zucchero e tentò la diversificazione delle colture e di attirare capitali stranieri sull'isola. L'opposizione dei militari, il crescere della violenza politica e una serie di catastrofi naturali resero vane quasi tutte le sue riforme.
 
Batista ritornò al potere il 10 marzo [[1952]] con un colpo di Stato che abbatté il presidente eletto nel [[1948]], [[Carlos Prío Socarrás]]: il nuovo governo fu subito riconosciuto dagli USA. Batista sospese il Congresso e consegnò il potere legislativo al Consiglio dei Ministri, abolì il diritto di sciopero, ripristinò la pena di morte e sospese le garanzie costituzionali. La stessa popolazione, nella speranza che Batista desse all'isola più stabilità e facesse cessare corruzione e violenze, appoggiò, in un certo qual modo, il golpe. Batista stabilì un ferreo controllo su sindacati ed esercito, reprimendo ogni opposizione.
 
Gli investimenti americani e il fiorire del turismo diedero, in effetti, una prosperità che Cuba non aveva mai conosciuto, ma la crisi economica degli anni cinquanta, la corruzione di Batista e i rapporti che il dittatore intratteneva con la [[mafia]] fecero crescere l'opposizione al regime, soprattutto tra gli strati più poveri della popolazione, favorevoli a una democrazia [[Liberalismo|liberale]], che consideravano la sua dittatura illegale, e tra i pensatori [[marxismo|marxisti]] della classe media. Secondo l'economista britannico Dudley Seers, nel 1958, la situazione era "intollerabile".
{{citazione|Ciò che era intollerabile, era un tasso di disoccupazione tre volte più alto che negli USA. Dall'altro lato, in campagna, le condizioni sociali erano pessime. Circa un terzo della nazione viveva nella sporcizia, mangiando riso, fagioli, banane e ortaggi (raramente carne, pesce, uova o latte), vivendo in baracche, spesso senza elettricità o servizi igienici, vittima di malattie parassitarie e non erano beneficiari d'un servizio sanitario. Gli veniva negata l'istruzione (i figli andavano a scuola un anno al massimo). La situazione dei precari, installati in capanne provvisorie nelle terre collettive, era particolarmente difficile [...]. Una percentuale significativa della popolazione urbana era anche molto miserabile|Dudley Seers}}
 
=== Rivoluzione cubana ===
[[File:BatistaMarch1957.jpg|300px|miniatura|Fulgencio Batista, 1957]]
Tra gli oppositori vi era [[Fidel Castro]], un giovane avvocato proveniente da una famiglia agiata. Castro aveva inizialmente cercato di contrastare il colpo di Stato nei tribunali, denunciando Batista per attentato alla costituzione, ma questa via giudiziaria fallì. Il 26 luglio [[1953]], a [[Santiago di Cuba]], Castro guidò l'[[assalto alla caserma Moncada]]: l'attacco fallì disastrosamente e Castro fu condannato a quindici anni di prigione. Batista, nel tentativo di scoraggiare ulteriori rivolte, ebbe l'infelice idea di mostrare in televisione i cadaveri dei guerriglieri uccisi dall'esercito. Quelle immagini crudeli, più che terrorizzare i cubani, aumentarono ulteriormente l'impopolarità del regime.
 
Nel [[1954]] si tennero nuove elezioni presidenziali, che Batista vinse agevolmente in quanto unico candidato. Su pressione dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], Batista decise di liberare Castro prima del tempo. Fidel, rilasciato nel maggio del [[1955]] in occasione di un'[[amnistia]], si recò quindi in esilio, prima negli Stati Uniti e poi in [[Messico]], dove progettò nuovi tentativi rivoluzionari. Il ritorno di Castro a Cuba, nel [[1956]], non cominciò sotto i migliori auspici: i castristi, sbarcati il 2 dicembre dalla nave [[Granma]], vennero immediatamente intercettati dall'esercito e dispersi. Solo una quindicina riuscirono a rifugiarsi con Castro sulla [[Sierra Maestra (catena montuosa)|Sierra Maestra]].
 
Nei mesi seguenti, le formazioni castriste crebbero lentamente (all'inizio dell'offensiva decisiva su [[L'Avana]], nell'agosto del [[1958]], i castristi erano ancora poco più di duemila), non preoccupando Batista in maniera eccessiva. Nell'aprile del 1958 uno sciopero generale fallì clamorosamente. Il giornalista USA Jules Dubois, uno dei migliori specialisti della realtà cubana dell'epoca con Herbert L. Matthews, descrisse il regime di Batista: "Batista ritornò al potere il 10 marzo 1952 e iniziò allora la fase più sanguinosa della storia cubana dalla guerra d'indipendenza, quasi un secolo prima. Le rappresaglie da parte delle forze repressive di Batista costarono la vita a molti prigionieri politici. Per ogni bomba che esplodeva, prendevano due prigionieri dal carcere che sommariamente venivano giustiziati. Una notte in Marianao, un quartiere dell'Avana, si ritrovarono i corpi di 98 prigionieri politici nelle strade, crivellati di colpi''.
 
Nonostante ciò, il regime aveva i giorni contati, minato dalla corruzione, dalla stanchezza dei militari, dall'impopolarità del dittatore, dalla sfiducia degli americani nei suoi confronti. All'inizio del 1958, Batista ricevette una pessima notizia: gli statunitensi avevano deciso di sospendere le forniture al suo esercito. Malgrado tutto, il dittatore si sforzò per lasciar trasparire un'immagine di tranquillità e prosperità, pretendendo anche l'organizzazione di un Gran Premio di Formula 1.
 
=== La caduta e l'esilio ===
Per risolvere una volta per tutte il problema dei guerriglieri, Batista decise allora l'inizio di una pesante offensiva contro i castristi e gli altri gruppi. Le colonne che il 24 maggio 1958 vennero indirizzate sulla [[Sierra Maestra (catena montuosa)|Sierra Maestra]] avevano un'enorme superiorità numerica (diecimila uomini contro trecento), ma si sfaldarono per le diserzioni. Castro iniziò a mietere successi, mentre gli Stati Uniti abbandonarono definitivamente Batista. Impedito — per la sopra citata norma costituzionale — a presentarsi per un nuovo mandato presidenziale alle elezioni del [[1958]], Batista assistette alla vittoria del suo candidato favorito, [[Carlos Rivero Aguero]], sul suo vecchio nemico Grau.
 
Ma ormai il regime viveva i suoi ultimi giorni: il 24 dicembre 1958 la guarnigione di [[Santa Clara (Cuba)|Santa Clara]] [[battaglia di Santa Clara|si arrese]], aprendo ai castristi la via per la capitale. Il 1º gennaio [[1959]], dopo aver festeggiato l'anno nuovo, il dittatore fuggì nella [[Repubblica Dominicana]] e le forze di Castro presero L'Avana.<ref>{{cita web|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/il-che-e-la-rivoluzione-cubana/11716/default.aspx|titolo=Il "Che" e la rivoluzione cubana|editore=raistoria.rai.it|accesso=4 gennaio 2015}}</ref> Batista non tornò più a Cuba: si rifugiò prima in [[Portogallo]] e poi nella Spagna di [[Francisco Franco]], trovando la morte il 6 agosto [[1973]] a [[Guadalmina]], nei pressi di [[Marbella]]. In esilio, Batista scrisse diversi libri, tra cui ''Cuba tradita'' e ''Ascesa e caduta della Repubblica Cubana''. È sepolto nel cimitero Sacramentale di San Isidro, a [[Madrid]].
 
== Influenza sui media ==
Batista appare nel [[film]] ''[[Il padrino - Parte II]]'' di [[Francis Ford Coppola]], in cui stringe affari con [[Hyman Roth]] e [[Michael Corleone]], massimi esponenti della Mafia a stelle e strisce. Viene anche citata la rivolta del ''Lìder Maximo'', che, vittoriosa, strappa Cuba agli interessi azionari dei mafiosi e degli imprenditori del resto d'America.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 9 Sond des Grosskreuzes.svg
|nome_onorificenza=Classe speciale della Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
|data=28 maggio 1957
}}
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Fidel Castro]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Fulgencio Batista}}
 
{{Box successione
|carica = [[Presidenti di Cuba|Presidente di Cuba]]
|immagine= Flag of the President of Cuba.svg
|periodo = 10 ottobre [[1940]] - 10 ottobre [[1944]]
|precedente = [[Federico Laredo Brú]]
|successivo = [[Ramón Grau San Martín]]
|periodo2 = 10 marzo [[1952]] - 1º gennaio [[1959]]
|precedente2 = [[Carlos Prío Socarrás]]
|successivo2 = [[Anselmo Alliegro]] <br />''(reggente)''
}}
 
{{Danzica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica|seconda guerra mondialePolonia}}
 
[[Categoria:StoriaQuartieri di CubaDanzica]]
[[Categoria:Personalità della seconda guerra mondiale]]