Otto Dix e Partito dei Lavoratori Polacchi: differenze tra le pagine

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{{F|pittoripartiti tedeschipolitici polacchi|agostogiugno 20142019}}
{{S|comunismo|partiti politici polacchi}}
{{Bio
{{Partito politico
|Nome = Otto
|Cognomecolore = DixRed
|nome = Partito dei Lavoratori Polacchi
|Immagine = Otto Dix on April 12, 1957.jpg
|nome2 = Polska Partia Robotnicza (PPR)
|Sesso = M
|nome3 =
|LuogoNascita = Gera
|nome4 =
|GiornoMeseNascita = 2 dicembre
|AnnoNascitanome5 = 1891
|logo = Hammer and sickle red on transparent.svg
|LuogoMorte = Singen
|dimensione logo =
|LuogoMorteLink = Singen (Hohentwiel)
|leader = [[Władysław Gomułka]]
|GiornoMeseMorte = 25 luglio
|confluito in = [[Partito Operaio Unificato Polacco]]
|AnnoMorte = 1969
|Epocasegretario = 1900
|presidente =
|Attività = pittore
|vicesegretario =
|Nazionalità = tedesco
|vicepresidente =
|PostNazionalità = , esponente di spicco della "Neue Sachlichkeit" ([[Nuova oggettività]])<ref name=":1">{{Cita|Michalski|p. 53}}.</ref>
|coordinatore =
|portavoce =
|stato = Polonia
|fondazione = [[1942]]
|dissoluzione = [[1948]], confluito nel [[Partito Operaio Unificato Polacco]]
|sede =
|partito =
|ideologia = [[Comunismo]] <br /> [[Marxismo-leninismo]]
|internazionale = [[Comintern]] <br /> (1942-1943) <br /> [[Cominform]] <br /> (1947-1948)
|collocazione = [[Estrema sinistra]]
|coalizione =
|partito europeo =
|gruppo parlamentare europeo =
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|anno iscritti =
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|sito =
|categorie =
}}
il '''Partito dei Lavoratori Polacchi''' ([[Lingua polacca|polacco]]: Polska Partia Robotnicza, '''PPR'''), è stato un [[partito comunista]] [[Polonia|polacco]] esistito in Polonia dal [[1942]] al [[1948]].
 
== Storia ==
Dipinse le sue opere più note durante gli anni della fragile [[Repubblica di Weimar]], incentrate su temi forti e rappresentati con crudezza: la guerra e la morte al fronte, i reduci storpi nelle città del dopoguerra, le deformità, il rapporto tra eros e morte, oltre a numerosi ritratti e gli autoritratti che realizzerà con costanza per tutta la vita.
Il partito venne fondato nel [[1942]] come una ricostituzione del [[Partito Comunista di Polonia]], costituendo il braccio politico della [[Gwardia Ludowa]] e della [[Armia Ludowa]]. Dalla fine della [[seconda guerra mondiale]] il PPR governo la [[Polonia]], mentre i sovietici prendevano il controllo della nazione e un [[Paesi socialisti|sistema socialista]] veniva stabilito al suo interno, confluendo nel [[1948]], insieme al [[Partito Socialista Polacco]], nel [[Partito Operaio Unificato Polacco]], che avrebbe poi governato la [[Repubblica Popolare di Polonia|Polonia]] fino al [[1989]].
 
== Gli esordi del pittoreEredità ==
Nel [[XXI secolo]] la sua eredità politica è stata rivendicata dal nuovo [[Partito Comunista Polacco (2002)|Partito Comunista Polacco]] fondato del [[2002]].
Di origini proletarie, il padre era operaio in fonderia<ref>{{Cita|Huppauf|p. 242}}.</ref>, nel [[1909]] entrò alla Scuola d'Arti Decorative di [[Dresda]] e più tardi all'[[Accademia]] di Belle Arti<ref name=":1" />. La frequentazione di gallerie e mostre di pittura (sempre a Dresda, nel [[1912]], visitò una mostra di [[Vincent van Gogh]], restandone fortemente colpito) fu determinante per il suo perfezionamento anche come autodidatta.
 
{{Controllo di autorità}}
== Il trauma della guerra ==
{{Portale|comunismo|politica|Polonia|storia}}
Allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]], Dix si arruolò entusiasticamente volontario nell'esercito tedesco. In qualità di sottufficiale combatté sia sul fronte occidentale, contro l'esercito inglese e francese, che sul [[Fronte Orientale (Prima guerra mondiale)|Fronte Orientale]], contro l'esercito russo; nel corso della guerra fu ferito e decorato più volte.
 
[[Categoria:Partiti politici polacchi del passato]]
L'esperienza della guerra scioccò profondamente Dix<ref name=":1" />, trasformandolo in un convinto pacifista: una parte importante dell'opera di Dix rifletterà proprio quel tragico periodo. Solo dopo alcuni anni arriverà a realizzare su quel tema la sua opera più intensa e significativa. Si tratta del polittico su legno intitolato "La guerra", realizzato a Dresda nel [[1932]], dopo un lungo periodo di incubazione, appena un anno prima che [[Adolf Hitler|Hitler]] ottenesse la carica di cancelliere.
 
Nel pannello centrale, tra corpi maciullati ed in decomposizione, emerge una unica figura viva, uno spettrale soldato con maschera antigas; sovrasta il tutto uno scheletro impigliato fra travi d'acciaio, che sembra puntare l'indice della mano destra verso qualcuno o qualcosa. Successivo cronologicamente è "Le Fiandre", dipinto nel [[1936]], ultima opera sulla grande guerra, una drammatica esemplificazione della vita dei soldati in trincea.
 
== Tra espressionismo e dadaismo ==
Al termine della [[Prima guerra mondiale]], Dix tornò a [[Dresda]]. Nel [[1919]] aderì al gruppo [[espressionismo|espressionista]] della Secessione di Dresda (Dresdner Sezession) ma ben presto, con [[George Grosz]], [[Rudolf Schlichter]] e [[John Heartfield]], diede vita al gruppo [[dadaismo|dadaista]] tedesco, che prendeva ispirazione da quello di Zurigo, organizzando nel [[1920]] a [[Berlino]] la Prima fiera internazionale dada. In questo periodo Dix iniziò a produrre i dipinti che rappresentano gli ex combattenti orribilmente mutilati, le prostitute, i mendicanti. Dal punto di vista formale egli sperimentava l'intreccio di tecniche figurative diverse. Con questa scelta, Dix si proponeva di comunicare esplicitamente il suo rifiuto della tradizione.
 
Nel [[1922]] si trasferì a [[Düsseldorf]], dove nella locale accademia perfezionò il suo tipico stile: un realismo acuto, narrativo e morale, pieno di significati simbolici. Dix si mostrava estremamente critico nei confronti della società tedesca del tempo e le sue opere ne esprimevano gli aspetti più squallidi; tra questi, particolare enfasi è data al tema della guerra e alla conseguente emarginazione sociale dei reduci, temi sviluppati anche in ambito letterario da scrittori come [[Erich Maria Remarque]].
 
Come modelli usava spesso immagini reali di soldati sfigurati, raffigurando corpi squartati e decomposti in trincee e in campi di battaglia, servendosi di un realismo crudo e tragicamente impietoso per lanciare un violento atto d'accusa antimilitarista.
Nella [[Germania]] del tempo, queste tele causavano un tale turbamento che spesso venivano rimosse dai musei e dalle gallerie d'arte dove erano esposte. Esemplare in tal proposito il caso del dipinto ''La trincea'': realizzato nel [[1920]] e ripetuto nel 1923<ref>{{Cita|Demicheli|p. 125}}.</ref>, fu acquistato da un Museo di Colonia nel 1923, ma venne restituito dal Direttore nel 1925 a seguito del giudizio scandalizzato dei critici. I nazisti nel 1937 la esposero come [[arte degenerata|opera degenerata]] con l'indicazione "Sabotaggio alla difesa dipinto dal pittore Otto Dix"; il quadro finirà per scomparire, probabilmente bruciato.
 
Nel [[1925]] Dix partecipò alla mostra della [[Nuova oggettività]] a [[Mannheim]]<ref name=":2">{{Cita|Dantini|p. 90}}.</ref> e nel [[1927]], dopo due anni di soggiorno a [[Berlino]]<ref name=":2" />, fu chiamato a insegnare all'Accademia di [[Dresda]]<ref name=":1" />.
 
== L'emarginazione durante il nazismo ==
Nel [[1933]], con la presa del potere da parte di Adolf Hitler, Dix fu considerato un [[arte degenerata|artista degenerato]]<ref name=":3">{{Cita|Piper|p. 130}}.</ref>, perse l'incarico di professore all'Accademia di [[Dresda]] e gli venne proibito di esporre le proprie opere, alcune delle quali furono esibite nell'[[mostra d'arte degenerata|esposizione nazista d'arte degenerata]]<ref name=":3" /> e furono poi bruciate. Trasferitosi sul [[lago di Costanza]], fu costretto a dedicarsi esclusivamente alla pittura di paesaggio, evitando i temi sociali.
 
In quanto veterano pluridecorato della [[Prima guerra mondiale]], allo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]] Dix fu nuovamente richiamato nell'esercito tedesco; catturato dalle truppe francesi, fu rilasciato nel [[1946]]. Nel dopoguerra riprese l'attività artistica realizzando soprattutto allegorie religiose e scene di sofferenze legate alla guerra. Otto Dix morì a [[Singen]], in [[Germania]], il 25 luglio [[1969]].
 
== Opere celebri ==
* ''Il venditore di fiammiferi''
* ''Invalidi di guerra giocano a carte''
* ''I sette peccati capitali''
* ''Fiandre dopo il fuoco''
* ''La Guerra''
* ''Il Carro del raccolto''
* ''Trittico della guerra''
* ''Ritratto della giornalista Sylvia von Harden''
* ''La guerra durante un attacco di gas''
 
== Otto Dix nei musei ==
* [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]] GAM di [[Torino]]
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore=Sergiusz Michalski|titolo=''Neue Sachlichkeit: Malerei, Graphik und Photographie in Deutschland 1919-1933''|lingua=en|isbn=978-3822804445|cid=Michalski}}
* {{cita libro |autore=Bernd Hüppauf|titolo=''War, Violence and the Modern Condition''|lingua=en|isbn=978-3110147025|cid=Huppauf}}
* {{cita libro |autore=Michele Dantini|titolo=''Modern & Contemporary Art''|lingua=en|isbn=978-1402759215|cid=Dantini}}
* {{cita libro|autore=Mario De Mario|titolo=''Le avanguardie artistiche del Novecento''|lingua=it|isbn=978-8807884092|cid=Demicheli}}
* {{cita libro |autore=David Towry Piper|titolo=''Dizionario illustrato dell'arte e degli artisti''|lingua=it|isbn=978-8877424228|cid=Piper}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.gera.de/sixcms/detail.php?id=15558|titolo=Otto-Dix-Haus Gera}}
* {{cita web|http://www.tendreams.org/dix.htm|Ten Dreams Galleries}}
* http://barbarainwonderlart.com/2014/10/17/otto-dix-un-reazionario-di-sinistra/
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}