Regione (Italia) e Il mistero del cadavere scomparso: differenze tra le pagine

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{{Film
Le '''regioni''' sono, assieme ai [[Comuni d'Italia|comuni]], alle [[Province d'Italia|province]], alle [[città metropolitane]] e allo [[Stato]], uno dei cinque elementi costitutivi della [[Italia|Repubblica Italiana]].
|titolo italiano = Il mistero del cadavere scomparso
|titolo alfabetico = Mistero del cadavere scomparso, Il
|immagine = Il mistero del cadavere scomparso.png
|titolo originale = Dead Men Don't Wear Plaid
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = [[1982]]
|durata = 89 min
|tipo colore = B/N
|genere = Thriller
|genere 2 = Commedia
|regista = [[Carl Reiner]]
|soggetto = [[Carl Reiner]], [[George Gipe]] e [[Steve Martin (attore)|Steve Martin]]
|sceneggiatore = [[Carl Reiner]], [[George Gipe]] e [[Steve Martin (attore)|Steve Martin]]
|produttore = [[David Picker]], [[William E. McEuen]]
|attori =
*[[Steve Martin (attore)|Steve Martin]]: Rigby Reardon
*[[Rachel Ward]]: Juliet Forrest
*[[Alan Ladd]]: pistolero a Cheese Factory (immagini d'archivio)
*[[Carl Reiner]]: /Field Marshall Wilfred von Kluck
*[[Barbara Stanwyck]]: Leona Hastings (immagini d'archivio)
*[[Ray Milland]]: Sam Hastings (immagini d'archivio)
*[[Ava Gardner]]: Kitty Collins (immagini d'archivio)
*[[Burt Lancaster]]: Swede Anderson (immagini d'archivio)
*[[Humphrey Bogart]]: Marlowe (immagini d'archivio)
*[[Cary Grant]]: Uomo nello scompartimento (immagini d'archivio)
*[[Ingrid Bergman]]: F.X. Huberman (immagini d'archivio)
*[[Veronica Lake]]: Monica Stillpond (immagini d'archivio)
*[[Bette Davis]]: Doris Devermont (immagini d'archivio)
*[[Lana Turner]]: Jimmie Sue Altfeld (immagini d'archivio)
*[[Edward Arnold]]: Padre di Jimmie Sue(immagini d'archivio)
*[[Kirk Douglas]]: Boss (immagini d'archivio)
*[[Fred MacMurray]]: Walter Neff (immagini d'archivio)
*[[James Cagney]]: Cody Jarrett (immagini d'archivio)
*[[Joan Crawford]]: Margaret Kroy (immagini d'archivio)
*[[Reni Santoni]]: Capitano Carlos Rodriguez
*[[Charles Laughton]]: Uomo nel Bar di Carlotta (immagini d'archivio)
*[[Vincent Price]]: Rice (immagini d'archivio)
*[[George Gaynes]]: John Hay Forrest
*[[Francis X. McCarthy]]: Waiter (Frank McCarthy)
*[[William Conrad]]: Uomo che spara a Swede Anderson (immagini d'archivio)
*[[Brian Donlevy]]: (immagini d'archivio)
*[[Edmond O'Brien]]: prigioniero (immagini d'archivio)
|doppiatori italiani =
*[[Ferruccio Amendola]]: Rigby Reardon
*[[Maria Pia Di Meo]]: Juliet Forrest
*[[Nando Gazzolo]]: Marlowe
*[[Vittoria Febbi]]: Kitty Collins
*[[Giorgio Piazza]]: Uomo nello scompartimento
*[[Luciano De Ambrosis]]: Capitano Carlos Rodriguez
*[[Cesare Barbetti]]: Boss / Walter Neff
*[[Renato Mori]]: Uomo nel bar di Carlotta
|fotografo = [[Michael Chapman (direttore della fotografia)|Michael Chapman]]
|montatore = [[Bud Molin]]
|effetti speciali= [[Glen Robinson]]
|musicista = [[Steve Goodman]], [[Miklós Rózsa]]
|scenografo= [[John DeCuir]], [[Richard C. Goddard]]
|costumista= [[Edith Head]]
|truccatore= [[Ric Saglione]], [[E. Thomas Case]]
}}
'''''Il mistero del cadavere scomparso''''' (''Dead Men Don't Wear Plaid'') è un [[film]] di [[parodia|genere parodico]] e [[satira|satirico]] del filone del [[film noir]] girato nel [[1982]] da [[Carl Reiner]]. È interpretato da [[Steve Martin (attore)|Steve Martin]] e [[Rachel Ward]].
 
Particolarità del film è che, grazie ad artifici di montaggio, gli attori riescono a "dialogare" con attori famosi della prima metà del [[XX secolo]], presenti con [[cameo]] attraverso immagini estrapolate da film da loro interpretati: [[Alan Ladd]], [[Humphrey Bogart]], [[Ava Gardner]], [[Bette Davis]], [[James Cagney]], [[Barbara Stanwyck]], [[Lana Turner]], [[Burt Lancaster]] e altri ancora.
Ogni regione è un [[ente territoriale]] con propri [[statuto (diritto)|statuti]], poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], come stabilito dall'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 114|art. 114, secondo comma]] del testo. Le regioni non sono considerate [[ente locale|enti locali]] ([[comune (Italia)|comuni]], [[provincia (Italia)|province]], [[città metropolitana|città metropolitane]] ecc...) disciplinate invece dal [[Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267]] (TUEL). {{Italia2 - Mappa attiva}}
 
È l'ultimo film della lunga carriera della celebre costumista hollywoodiana [[Edith Head]], morta nel [[1981]]. La pellicola è a lei dedicata.
Le regioni, secondo quanto indicato dall'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 131|art. 131]], sono venti. Cinque di queste sono dotate di uno [[Regione autonoma a statuto speciale|statuto speciale di autonomia]] e una di queste (il [[Trentino-Alto Adige]]), è costituita dalle uniche due [[province italiane|province autonome]], dotate cioè di poteri legislativi analoghi a quelli delle regioni a statuto speciale, dell'ordinamento italiano ([[Provincia autonoma di Trento|Trento]] e [[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]]). Nel rispetto delle minoranze linguistiche, il Trentino-Alto Adige e la [[Valle d'Aosta]] sono riportati con le denominazioni bilingui di ''Trentino-Alto Adige/Südtirol'' e ''Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste'' all'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 116|art. 116]], come modificato nel [[2001]].
 
==Descrizione Trama ==
La storia narra dell'indagine condotta dall'investigatore privato Rigby Reardon intento a ritrovare una persona scomparsa. Alla fine si comprenderà che dietro alla scomparsa vi è un complotto intento a distruggere il mondo utilizzando la muffa dei latticini.
=== Caratteristiche ===
{{Vedi anche|Simboli delle regioni d'Italia}}
Nell'[[ordinamento giuridico]] italiano la regione è:
* un ''ente di rilievo costituzionale'', cioè previsto come necessario dalla costituzione;
* un ''[[ente autonomo]]'', visto che è dotato di autonomia in diversi ambiti;
* un ''ente autarchico'', dato che opera in regime di [[diritto amministrativo]] e dispone di potestà pubbliche;
* un ''ente ad appartenenza necessaria'', dato che tutti i cittadini residenti ne fanno parte.
Tutte le regioni posseggono stemma e gonfalone ufficiale.
 
== Film citati ==
=== Organizzazione amministrativa ===
L'elenco dei film da cui sono stati tratti alcuni spezzoni:
 
* ''[[Il fuorilegge (film 1942)|Il fuorilegge]]'' (1942)
{{vedi anche|Legge Tatarella}}
* ''[[La chiave di vetro (film)|La chiave di vetro]]'' (1942)
Gli [[Organo (diritto)|organi]] della regione sono indicati dall'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 121|art. 121]] della Costituzione e sono:
* ''[[La fiamma del peccato]]'' (1944)
* il [[consiglio regionale (Italia)|consiglio regionale]];
* la ''[[giuntaGiorni regionaleperduti]];'' (1945)
* ''[[I gangsters]]'' (1946)
* il [[presidente della giunta regionale]].
* ''[[Sorvegliato speciale (film 1941)|Sorvegliato speciale]]'' (1941)
 
* ''[[Prigioniera di un segreto]]'' (1942) (uncredited)
La regione è rappresentata dal presidente della giunta regionale (anche detto presidente della regione) che dal [[2000]] viene eletto direttamente e democraticamente tramite [[elezioni amministrative|elezioni regionali]] a [[suffragio]] universale tra tutti i cittadini dei [[comune (Italia)|comuni]] della regione aventi diritto al voto (età maggiore di 18 anni), a meno che lo statuto regionale non preveda l'elezione da parte del Consiglio regionale. Se il presidente della regione viene sfiduciato o si dimette volontariamente con effetti immediati o muore o è impedito permanentemente il Consiglio regionale viene sciolto e vengono indette al più presto nuove elezioni. Fino a che siano instaurati i nuovi organi della regione sono prorogati i poteri dei precedenti organi per il compimento degli atti di ordinaria amministrazione.
* ''[[Il prezzo dell'inganno]]'' (1946)
 
* ''[[Humoresque (film)|Humoresque]]'' (1946)
Le funzioni amministrative sono attribuite alla giunta regionale, formata dagli [[Assessore (enti territoriali italiani)|assessori]] nominati dal presidente della regione in rappresentanza delle forze politiche che lo hanno appoggiato, oltre che allo stesso presidente della regione (equivalente del [[capo del governo]] e del [[consiglio dei ministri]] a livello statale).
* ''[[Il grande sonno (film)|Il grande sonno]]'' (1946)
 
* ''[[Il postino suona sempre due volte (film 1946)|Il postino suona sempre due volte]]'' (1946)
La regione è dotata di un consiglio regionale, eletto dai cittadini maggiorenni residenti nella regione, organo collegiale equivalente del [[Parlamento]] a livello statale, composto da [[consiglio regionale (Italia)|consiglieri regionali]] in rappresentanza di tutte le forze politiche del territorio con funzioni di approvazione del [[bilancio degli enti locali|bilancio regionale]], delle [[delibera provinciale|delibere]] e provvedimenti emessi dal presidente/giunta. In Sicilia, regione autonoma, prende il nome di ''parlamento regionale'' e i suoi membri sono detti deputati e non consiglieri. Il consiglio esercita il [[potere legislativo]] per le materie che la [[Costituzione]] e gli statuti speciali per le regioni autonome demandano alla potestà legislativa esclusiva o concorrente.
* ''[[La fuga (film 1947)|La fuga]]'' (1947)
 
* ''[[Corruzione (film)|Corruzione]]'' (''The Bribe'') (1949)
Questi sono organi necessari delle regioni, per cui gli statuti e le leggi regionali non possono disporre diversamente dal dettato costituzionale.
* ''[[La furia umana]]'' (1949)
 
* ''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]'' (1941)
== Tipologie ==
* ''[[Notorious - L'amante perduta]]'' (1946)
[[File:Autonomous Regions of Italy.svg|thumb|Le regioni a statuto speciale sono evidenziate in rosso]]
* ''[[Le vie della città (film 1948)|Le vie della città]]'' (1947)
In base allo statuto, che è per le regioni quello che è per lo stato la sua costituzione, è possibile distinguere due grandi categorie:
* ''[[Il terrore corre sul filo]]'' (1948)
* [[regioni a statuto ordinario]];
* ''[[Il diritto di uccidere (film 1950)|Il diritto di uccidere]]'' (1950)
* [[regioni a statuto speciale]].
 
=== Regioni a statuto ordinario ===
{{vedi anche|Regione italiana a statuto ordinario}}
Quindici delle venti regioni italiane sono a statuto ordinario. Lo statuto è approvato e modificato dal [[Consiglio regionale (Italia)|Consiglio regionale]] con legge approvata a [[maggioranza assoluta]] dei suoi componenti, con due deliberazioni successive adottate con intervallo non minore di due mesi. Lo statuto è sottoposto a [[referendum popolare]] qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi.
 
L'autonomia legislativa di queste regioni è stata notevolmente ampliata dalla [[Costituzione della Repubblica Italiana#La riforma costituzionale del 2001 confermata dal referendum del 7 ottobre 2001|riforma costituzionale del 2001]], approvata sotto il [[governo Amato II]] e confermata dal voto popolare durante il [[governo Berlusconi II]].
 
Tuttavia l'[[#Autonomia finanziaria|autonomia finanziaria]], il cosiddetto [[federalismo fiscale]], pure prevista dall'art. 119 della costituzione riformata, non è ancora operativa, per cui le regioni dipendono ancora dai trasferimenti dello stato centrale. Le regioni dispongono comunque dell'[[IRAP]] (imposta regionale sulle attività produttive), di un'addizionale regionale all'[[IRPEF]], di una compartecipazione all'IVA e di altri tributi minori.
 
Le regioni a statuto ordinario furono istituite soltanto nel [[1970]].
 
=== Regioni a statuto speciale ===
{{Vedi anche|Regione italiana a statuto speciale}}
Cinque regioni sono a [[statuto speciale]], approvati con legge costituzionale nel [[1948]] (il Friuli-Venezia Giulia nel 1963), come previsto dall'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 116|art. 116]] della Costituzione.
 
Lo statuto speciale garantisce una particolare forma di autonomia, ciò è tangibile nell'autonomia impositiva. Il Friuli-Venezia Giulia trattiene per sé il 60% della maggior parte dei tributi riscossi nel territorio regionale, la Sardegna il 70%, la Valle d'Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano il 90% e la Sicilia il 100% (il cui diritto sancito dallo [[Statuto speciale]] del [[1946]] non è stato ancora pienamente attuato). Tali regioni dispongono di notevoli poteri legislativi e amministrativi, come nei settori scuola, sanità, infrastrutture e di conseguenza debbono provvedere al relativo finanziamento principalmente con le proprie risorse, mentre nelle regioni a statuto ordinario le spese sono principalmente a carico dello stato.
 
Di conseguenza, le province autonome di Trento e Bolzano (mezzo milione di abitanti ciascuna) dispongono di un bilancio corrispondente a quello del [[Veneto]], sebbene quest'ultimo abbia 4,8 milioni di abitanti. Anche per questo diversi comuni di confine chiedono il passaggio alle più ricche regioni a statuto speciale, come permesso dalla Costituzione (vedi anche [[progetti di aggregazione di comuni italiani ad altra regione|progetti di aggregazione di comuni ad altra regione]] e [[progetti di aggregazione di comuni al Trentino-Alto Adige]]).
 
La prima regione ad essere istituita fu la [[Sicilia]] nel [[1946]], con il regio decreto del 15 maggio, prima del [[Nascita della Repubblica Italiana|referendum istituzionale]], e confermato con la legge costituzionale n. 2/1948.
Tre regioni a statuto speciale furono istituite dalla stessa [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea costituente]] nel [[1948]]: la [[Sardegna]], date le forti spinte autonomistiche, se non [[Indipendentismo sardo|indipendentistiche]] come in Sicilia, la [[Valle d'Aosta]] per proteggere la minoranza francofona, il [[Trentino-Alto Adige]], per la tutela dei germanofoni ai sensi dell'accordo di Parigi.
Nel [[1963]] fu costituita la regione a statuto speciale [[Friuli-Venezia Giulia]].
 
Nel [[1972]] entrò in vigore il nuovo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, che trasferì la maggior parte dei poteri regionali alle due province autonome di Trento e Bolzano.
 
==== Province autonome ====
La regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle province autonome di [[provincia autonoma di Trento|Trento]] e di [[provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]] (art 116, secondo comma). Tali province sono dotate di poteri, anche legislativi, corrispondenti a quelli di una regione.
 
La regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è stata ampiamente esautorata. La presidenza viene assunta a turno dai presidenti delle province di Trento e di Bolzano. Anche il ruolo di Trento come capoluogo è stato ridimensionato, dal momento che la Giunta e il Consiglio si riuniscono anche a Bolzano.
 
== Autonomia ordinaria ==
=== Statutaria ===
{{Vedi anche|Statuto regionale}}
L'autonomia statutaria viene riconosciuta alle sole regioni a [[statuto regionale|statuto ordinario]]. Ciascuna regione ordinaria adotta con legge regionale uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali.
 
Le regioni a statuto speciale sono prive di tale autonomia (cioè del potere-dovere di darsi uno statuto), visto che gli statuti speciali sono leggi costituzionali dello Stato. Tuttavia la legge costituzionale 31 gennaio 2001, n. 2, ha modificato gli statuti delle cinque regioni speciali, attribuendo a una legge statutaria la determinazione della forma di governo della regione e delle province autonome di Trento e di Bolzano. Solo per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol la forma di governo continua a essere disciplinata dallo statuto regionale.
 
=== Legislativa ===
{{Vedi anche|Potestà legislativa in Italia}}
In seguito alla revisione costituzionale del [[2001]], la potestà legislativa appartiene allo Stato e alle regioni, posti sullo stesso piano; la competenza è attribuita per materie.
 
La competenza a legiferare può essere:
* esclusiva dello Stato;
* concorrente (o ripartita) tra lo Stato e le regioni;
* residuale delle regioni (interpretata come esclusiva).
 
Per l'art. 127 della [[Costituzione]] "Il Governo, quando ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della Regione, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione". Così come la Regione " quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge leda la sua sfera di competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale entro 60 giorni dalla pubblicazione di una legge o dell'atto avente valore di legge" (art.127 co.2)
 
=== Regolamentare ===
L'autonomia regolamentare della regione è definita dall'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 117|art. 117]] della Costituzione, 6° comma.
 
La regione ha potestà regolamentare nelle materie su cui ha competenza esclusiva e su quelle in cui la competenza tra Stato e regione è di tipo concorrente. Ha potestà regolamentare nelle materie di competenza esclusiva dello Stato in quanto sia ad essa delegata.
 
La titolarità della potestà regolamentare della regione non è definita a livello costituzionale. La corte costituzionale, nella sentenza n. 313/2003<ref>{{Cita pronuncia costituzionale|tipo=sentenza|numero=313|anno=2003|nolink=si}}</ref>, ha infatti sostenuto la teoria della libertà di scelta degli Statuti delle Regioni, affermando che spetta alla singola Regione, nell'ambito della sua autonomia, decidere quale deve esser l'organo che in concreto svolge la funzione regolamentare.
 
Il Consiglio Regionale esercita la potestà regolamentare nelle materie di competenza esclusiva statale delegate alle Regioni in base all'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 117|art. 117]] comma 6 della Costituzione.
 
=== Amministrativa ===
L'autonomia amministrativa della regione è stabilita con l'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 118|art. 118]] della Costituzione.
 
L'autonomia amministrativa della regione, come di tutte le pubbliche amministrazioni, deve aderire ai principi di [[principio di sussidiarietà|sussidiarietà]], [[principio di differenziazione|differenziazione]] e [[principio di adeguatezza|adeguatezza]].
 
La regione, con legge regionale, può delegare le funzioni amministrative di cui è titolare ai [[Comune (Italia)|Comuni]], alle [[Provincia italiana|Province]] o alle [[Città metropolitana|Città metropolitane]].
 
Prima della modifica costituzionale per opera della legge n. 3/2001 vigeva il principio del parallelismo tra funzione legislativa e funzione amministrativa. Quindi alle regioni spettavano le funzioni amministrative in riferimento alle materie di cui all'art. 117 (anch'esso previgente alla riforma del titolo V).
 
Inoltre
# lo Stato poteva delegare funzione amministrative alle regioni in materie di propria competenza legislativa
# lo Stato poteva attribuire direttamente funzioni agli enti locali, qualora si trattasse di funzioni di interesse strettamente locale
# lo Stato poteva trattenere funzioni presso di sé, qualora si ravvisasse un interesse nazionale
# le regioni avrebbero dovuto utilizzare le proprie funzioni amministrative tramite comuni e province utilizzando lo strumento della delega e dell'avvalimento.
 
=== Finanziaria e fiscale ===
{{Vedi anche|Federalismo fiscale}}
L'autonomia finanziaria della regione è stabilita con l'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 119|art. 119]] della Costituzione, contenente i principi del federalismo fiscale (finora attuati soltanto in parte).
 
La regione ha autonomia finanziaria di entrata e di spesa. Stabilisce e applica tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispone di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al proprio territorio.
 
La regione ha un proprio patrimonio.
 
Può ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento.
 
Per disposizione dell'art. 120 della Costituzione la regione non può stabilire dazi sul commercio con le altre regioni.
 
== Autonomia differenziata ==
Nell'ambito dell'organizzazione della [[Giudice di pace (ordinamento italiano)|giustizia di pace]], delle norme generali sull'[[Istruzione in Italia|istruzione]] e della tutela dell'[[Ambiente (biologia)|ambiente]], dell'[[ecosistema]] e dei [[beni culturali]], nonché di tutte le materie attinenti alla [[Potestà_legislativa_in_Italia#Competenza_concorrente_di_Stato_e_Regioni|competenza concorrente]], le [[Regione_italiana_a_statuto_ordinario|regioni a statuto ordinario]] possono conseguire - su propria iniziativa, con legge statale approvata a maggioranza assoluta previa intesa con lo Stato - ulteriori forme e condizioni particolari di [[Autonomia (politica)|autonomia]]<ref>Art. 116, c. 3, della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]].</ref>.
 
== Controlli ==
=== Statali ===
La legge costituzionale n. 3/2001 ha abolito i controlli sugli atti (amministrativi e anche di legge) della regione, esercitati sino ad allora da cosiddetti ''commissari del governo''. Nei capoluoghi delle regioni speciali e nelle Province autonome essi continuano tuttavia a esercitare (almeno in parte) i loro uffici. Nelle altre regioni una parte dei poteri dei commissari viene esercitata dai Prefetti dei capoluoghi regionali, in qualità di rappresentanti dello Stato nei rapporti con il sistema delle autonomie.
 
Quanto al controllo sugli organi regionali, l'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 120|art. 120]] II prevede: «Il Governo può sostituirsi a organi delle regioni … nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.»
 
L'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 126|art. 126]] stabilisce: «Con decreto motivato del presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del presidente della giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge.». Lo scioglimento è deliberato dal [[Consiglio dei ministri]], previo parere della Commissione Parlamentare sugli affari regionali.
 
Passando poi alla legislazione regionale, l'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 127|art. 127]] della Costituzione stabilisce: «Il Governo, quando ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della regione, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione.»
 
Quanto allo statuto delle regioni ordinarie, l'[[s:Italia, Repubblica - Costituzione#Art. 123|art. 123]] della Costituzione recita: "Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità costituzionale sugli statuti regionali dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla loro pubblicazione".
 
=== Regionali ===
La regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge dello Stato o di un'altra regione leda la sua sfera di competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla pubblicazione della legge o dell'atto avente valore di legge (art. 127 Cost.).
 
La regione, oltre a ricorrere alla giustizia amministrativa, può sollevare un conflitto di attribuzioni di fronte alla Corte costituzionale se vengono lese le sue competenze amministrative.
 
==Amministrazione e costi==
=== Bilanci ===
Nel 2010 il bilancio consuntivo delle regioni italiane è stato di 208 [[miliardi]] di [[euro]], di cui 111 per la sanità, 12,4 per l'amministrazione, 12 per i trasporti, 8,9 per lo sviluppo economico, 8,2 per l'istruzione, 7,5 per il territorio, 6 per l'assistenza sociale, 2,6 per l'edilizia abitativa e 39,9 di altre spese<ref>{{cita web|url=http://www.cgiamestre.com/wp-content/uploads/2012/09/22settembre.pdf|titolo=Le spese delle Regioni sono cresciute di 89 miliardi|editore=CGIA Mestre|data=22 settembre 2012|accesso=12 marzo 2013}}</ref>.
 
Il costo stimato di consigli e giunte regionali nel 2012 è stato di 1,15 [[miliardi]] di [[euro]]<ref>{{cita web|url=http://www.uilpensionati.it/Documents/Iniziative/Costi_della_politica/2costi-politica2012%2520(1).pdf|titolo=2º rapporto UIL sui costi della politica|editore=UIL Pensionati|data=luglio 2012|accesso=12 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130228015044/http://www.uilpensionati.it/Documents/Iniziative/Costi_della_politica/2costi-politica2012%20(1).pdf|dataarchivio=28 febbraio 2013}}</ref>. Benché la critica alla spesa per servizi pubblici spesso si intrecci con quella al clientelismo con cui essi vengono erogati<ref>http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2014/1/19/SPRECHI-IN-REGIONE-Altro-che-mutande-e-scontrini-ecco-dove-nascono-i-veri-buchi-/459387/</ref>, tecnicamente si deve considerare "costo della politica" regionale la sola spesa dei gabinetti assessoriali, del presidente di regione e dei gruppi consiliari regionali, tra i quali è sorto lo ''scandalo di rimborsopoli''.
 
=== ''Rimborsopoli'' ===
 
Dopo [[Franco Fiorito|lo scandalo]], la voce di spesa dei [[consiglio regionale (Italia)|consigli regionali]] è stata più attentamente monitorata, sia dall'opinione pubblica<ref>Di Davide, Iandiorio, "Rimborsi alle Regioni: ecco la mappa completa degli sprechi, di ieri e di oggi." International Business Times: Italian Edition (Italy), April 04, 2014.</ref> che dalla magistratura (anche contabile)<ref>Redazione Ibtimes, Italia. "Rimborsopoli Piemonte: 18 fra condanne e patteggiamenti." International Business Times: Italian Edition (Italy) 14 July 2014.</ref> che dal Legislatore: quest'ultimo ha convertito il decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, con cui il governo Monti aveva emanato una rigorosa disciplina di controlli della Corte dei conti sulle spese dei gruppi all'interno dei consigli e delle assemblee regionali, con sanzioni anche di revoca degli emolumenti pubblici in caso di inadempimento degli obblighi<ref>Giampiero Buonomo, [https://www.academia.edu/10805546/Sulle_spese_dei_consigli_regionali Tra sprechi, ruberie ed equivoci legislativi], in L'ago e il filo, dicembre 2012.</ref>.
 
I princìpi che governano il diritto intertemporale si sono dimostrati sfavorevoli all'applicazione della nuova disciplina ai casi anteriori al decreto del governo Monti, come ha statuito Corte costituzionale nella sentenza n. 130/2014: ciò nondimeno la sentenza n. 235/2015 della medesima Corte ha ribadito che - dopo l'entrata in vigore del decreto - si applicano le nuove e più rigorose discipline sul controllo delle spese dei gruppi consiliari, che non possono ritenersi sottratte alla giurisdizione.
 
Ciò potrebbe riguardare i nuovi casi, verificatisi o accertati, dopo le vicende del 2012 che innescarono lo scandalo. Più in generale, la tematica dei rimborsi si è presentata anche ad altri livelli istituzionali, sia superiori che inferiori<ref>Giampiero Buonomo, [https://www.academia.edu/17532529/Tovaglie_pulite ''Tovaglie pulite'', Mondoperaio, 10/2015]</ref>: essa per certi aspetti va ricondotta alla degenerazione che ha fatto seguito all'abuso nel [[finanziamento pubblico ai partiti]].
 
== Dati politico-istituzionali ==
[[File:Presidenza Regioni Italiane 10feb2019 3.png|alt=|miniatura|Regioni colorate per appartenenza politica dei presidenti (immagine aggiornata al 10 febbraio 2019) '''Coalizione di centrosinistra'''{{legend|#FF0000|Articolo 1 - MDP}}{{legend|#FF7F2A|Partito Democratico}}'''Coalizione di centrodestra'''{{legend|#008000|Lega}}{{legend|#00AAD4|Forza Italia}}{{legend|#0044AA|Fratelli d'Italia}}{{legend|#000080|#DiventeràBellissima}}{{legend|#000000|Partito Sardo d'Azione}}'''Coalizione autonomista'''{{Legenda|#008080|Pour Notre Vallée}}]] '''{{legend|#916F6F|Partito Popolare Sudtirolese}}
{| class="wikitable sortable"
|-
! Regione!! Capoluogo !! Presidente !! Anno di<br />insediamento !! Partito politico<br />del presidente
|-
| {{IT-VAO}} || {{Band div|ITA|Aosta|3}} || [[Antonio Fosson]] || [[2018]] || [[Pour Notre Vallée]]
|-
| {{IT-PMN}} || {{Band div|ITA|Torino|3}} || [[Sergio Chiamparino]] || [[2014]] || [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-LIG}} || {{Band div|ITA|Genova|3}} || [[Giovanni Toti]] || [[2015]] || [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]
|-
| {{IT-LOM}} || {{Band div|ITA|Milano|3}} || [[Attilio Fontana (politico)|Attilio Fontana]] || [[2018]] || [[Lega Nord|Lega]]
|-
| {{IT-TAA}} || {{Band div|ITA|Trento|3}} || [[Arno Kompatscher]] || [[2016]] || [[Südtiroler Volkspartei]]
|-
| {{IT-VEN}} || {{Band div|ITA|Venezia|3}} || [[Luca Zaia]] ||[[2010]]||[[Lega Nord|Lega]]
|-
| {{IT-FVG}} || {{Band div|ITA|Trieste|3}} || [[Massimiliano Fedriga]] || [[2013|2018]] || [[Lega Nord|Lega]]
|-
| {{IT-EMR}} || {{Band div|ITA|Bologna|3}} || [[Stefano Bonaccini]] || [[2014]] || [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-TOS}} || {{Band div|ITA|Firenze|3}} || [[Enrico Rossi]] ||[[2010]]||[[Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista]]
|-
| {{IT-MAR}} || {{Band div|ITA|Ancona|3}} || [[Luca Ceriscioli]] || [[2015]] || [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-UMB}} || {{Band div|ITA|Perugia|3}} || [[Catiuscia Marini]] ||[[2010]]||[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-LAZ}} || {{Band div|ITA|Roma|3}} || [[Nicola Zingaretti]] || [[2013]] ||[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-ABR}} || {{Band div|ITA|L'Aquila|3}} || [[Marco Marsilio]] || [[2019]] || [[Fratelli d'Italia (partito)|Fratelli d'Italia]]
|-
| {{IT-MOL}} || {{Band div|ITA|Campobasso|3}} || [[Donato Toma]] || [[2018]] || [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]
|-
| {{IT-CAM}} || {{Band div|ITA|Napoli|3}} || [[Vincenzo De Luca (1949)|Vincenzo De Luca]] || [[2015]] || [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-BAS}} || {{Band div|ITA|Potenza|3}} || ''[[Flavia Franconi]]''<br>''(vicepresidente f.f.)'' || [[2018]] ||[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-PUG}} || {{Band div|ITA|Bari|2}} || [[Michele Emiliano]] || [[2015]] || [[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[centro-sinistra]]
|-
| {{IT-CAL}} || {{Band div|ITA|Catanzaro|3}} || [[Mario Oliverio]] || [[2014]] || [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|-
| {{IT-SIC}} || {{Band div|ITA|Palermo|3}} || [[Nello Musumeci]] || [[2017]] || [[DiventeràBellissima|#DiventeràBellissima]]
|-
| {{IT-SAR}} || {{Band div|ITA|Cagliari|3}} || [[Christian Solinas]] || [[2019]] || [[Partito Sardo d'Azione]]
|}
 
==Rappresentanti in [[Parlamento italiano|Parlamento]] per regioni==
[[File:Italian senators.png|thumb|Numero di senatori attualmente assegnati a ciascuna Regione.]]
 
L'Articolo 57 della [[Costituzione italiana]] stabilisce che il [[Senato della Repubblica]] è eletto a base regionale (escludendo i senatori eletti all'estero e un piccolo numero di [[senatori a vita]]) dai cittadini italiani con più di 25 anni.
I 309 senatori sono stabiliti proporzionalmente alla popolazione che compone ciascuna regione. In più, l'Articolo 57 della Costitutione stabilisce che nessuna regione può avere meno di sette senatori, eccetto la [[Valle d'Aosta]] (che ne ha uno) e il [[Molise]] (due).
Per quanto riguarda la [[Camera dei Deputati]] è eletta in base a circoscrizioni in cui è suddivisa ciascuna regione dai cittadini italiani maggiorenni. I rappresentanti di ciascuna circoscrizione sono stabiliti proporzionalmente alla popolazione residente.
 
{| class=wikitable style=text-align:left
|-
!Regione
!Seggi Senato<ref>{{Cita web|url=http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Attsen/Regioni/01.html|titolo=senato.it - XVII Legislatura - Senatori eletti nella regione Piemonte|sito=www.senato.it}}</ref>
!Seggi Camera
!Regione
!Seggi Senato
!Seggi Camera
!Regione
!Seggi Senato
!Seggi Camera
|-
| {{flag|Abruzzo}} [[Abruzzo]]
| align=right|7
| align=right|14
| {{flag|Friuli-Venezia Giulia}} [[Friuli-Venezia Giulia]]
| align=right|7
| align=right|13
| {{flag|Sardegna}} [[Sardegna]]
| align=right|8
| align=right|17
|-
| {{flag|Valle d'Aosta}} [[Valle d'Aosta]]
| align=right|1
| align=right|1
| {{flag|Lazio}} [[Lazio]]
| align=right|28
| align=right|59
| {{flag|Sicilia}} [[Sicilia]]
| align=right|25
| align=right|49
|-
| {{flag|Puglia}} [[Puglia]]
| align=right|20
| align=right|43
| {{flag|Liguria}} [[Liguria]]
| align=right|8
| align=right|16
| {{flag|Trentino-Alto Adige}} [[Trentino-Alto Adige]]
| align=right|7
| align=right|11
|-
| {{flag|Basilicata}} [[Basilicata]]
| align=right|7
| align=right|6
| {{flag|Lombardia}} [[Lombardia]]
| align=right|49
| align=right|101
| {{flag|Toscana}} [[Toscana]]
| align=right|18
| align=right|39
|-
| {{flag|Calabria}} [[Calabria]]
| align=right|10
| align=right|21
| {{flag|Marche}} [[Marche]]
| align=right|8
| align=right|16
| {{flag|Umbria}} [[Umbria]]
| align=right|7
| align=right|9
|-
| {{flag|Campania}} [[Campania]]
| align=right|29
| align=right|58
| {{flag|Molise}} [[Molise]]
| align=right|2
| align=right|2
| {{flag|Veneto}} [[Veneto]]
| align=right|24
| align=right|50
|-
| {{flag|Emilia-Romagna}} [[Emilia-Romagna]]
| align=right|22
| align=right|45
| {{flag|Piemonte}} [[Piemonte]]
| align=right|22
| align=right|46
| Circoscrizione estero
| align=right|6
| align=right|12
|}
 
== Dati demografici e geografici ==
Di seguito si riporta una tabella contenente popolazione<ref>{{cita web| url=http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html|titolo=Bilancio demografico mensile anno 2018 e popolazione residente al 31/03/2018| accesso=11 agosto 2018}}</ref>, superficie, densità abitativa, capoluogo, numero di comuni e province delle 20 regioni italiane.
 
{| class="wikitable sortable" width=100% border=1 cellpadding=2 cellspacing=0 style="margin-left:0.5em; margin-bottom:0.5em; background: #f9f9f9; border: 1px #aaaaaa solid; border-collapse: collapse;"
! width="18%" | Regione
! width="4%" | Capoluogo
! width="7%" | Popolazione (ab)
! width="7%" | Superficie (km²)
! width="7%" | Densità (ab./km²)
! width="53%" | Province e città metropolitane<ref>In corsivo.</ref>
! width="4%" | Comuni
|-
| '''{{IT-LOM}}'''
| align=center|[[Milano]]
| align=right|{{formatnum:10041828}}
| align=right|{{formatnum:23861}}
| align="right" |421
| align=left|[[Provincia di Bergamo|Bergamo]], [[Provincia di Brescia|Brescia]], [[Provincia di Como|Como]], [[Provincia di Cremona|Cremona]], [[Provincia di Lecco|Lecco]], [[Provincia di Lodi|Lodi]], [[Provincia di Mantova|Mantova]], ''[[Città metropolitana di Milano|Milano]]'', [[Provincia di Monza e Brianza|Monza e Brianza]], [[Provincia di Pavia|Pavia]], [[Provincia di Sondrio|Sondrio]], [[Provincia di Varese|Varese]]
| align=right|{{formatnum:1507}}
|-
| '''{{IT-LAZ}}'''
| align=center|[[Roma]]
| align=right|{{formatnum:5891290}}
| align=right|{{formatnum:17236}}
| align=right|341
| align=left|[[Provincia di Frosinone|Frosinone]], [[Provincia di Latina|Latina]], [[Provincia di Rieti|Rieti]], ''[[Città metropolitana di Roma|Roma]]'', [[Provincia di Viterbo|Viterbo]]
| align=right|378
|-
| '''{{IT-CAM}}'''
| align=center|[[Napoli]]
| align=right|{{formatnum:5816713}}
| align=right|{{formatnum:13590}}
| align="right" |429
| align=left|[[Provincia di Avellino|Avellino]], [[Provincia di Benevento|Benevento]], [[Provincia di Caserta|Caserta]], ''[[Città metropolitana di Napoli|Napoli]]'', [[Provincia di Salerno|Salerno]]
| align=right|550
|-
| '''{{IT-SIC}}'''
| align=center|[[Palermo]]
| align=right|{{formatnum:5013024}}
| align=right|{{formatnum:25711}}
| align=right|197
| align=left|[[Provincia di Agrigento|Agrigento]], [[Provincia di Caltanissetta|Caltanissetta]], ''[[Città metropolitana di Catania|Catania]]'', [[Provincia di Enna|Enna]], ''[[Città metropolitana di Messina|Messina]]'', ''[[Città metropolitana di Palermo|Palermo]]'', [[Provincia di Ragusa|Ragusa]], [[Provincia di Siracusa|Siracusa]], [[Provincia di Trapani|Trapani]]
| align=right|390
|-
| '''{{IT-VEN}}'''
| align=center|[[Venezia]]
| align=right|{{formatnum:4902741}}
| align=right|{{formatnum:18399}}
| align="right" |267
| align=left|[[Provincia di Belluno|Belluno]], [[Provincia di Padova|Padova]], [[Provincia di Rovigo|Rovigo]], [[Provincia di Treviso|Treviso]], ''[[Città metropolitana di Venezia|Venezia]]'', [[Provincia di Verona|Verona]], [[Provincia di Vicenza|Vicenza]]
| align=right|563
|-
| '''{{IT-EMR}}'''
| align=center|[[Bologna]]
| align=right|{{formatnum:4455444}}
| align=right|{{formatnum:22446}}
| align="right" |198
| align=left|''[[Città metropolitana di Bologna|Bologna]]'', [[Provincia di Ferrara|Ferrara]], [[Provincia di Forlì-Cesena|Forlì-Cesena]], [[Provincia di Modena|Modena]], [[Provincia di Parma|Parma]], [[Provincia di Piacenza|Piacenza]], [[Provincia di Ravenna|Ravenna]], [[Provincia di Reggio Emilia|Reggio Emilia]], [[Provincia di Rimini|Rimini]]
| align=right|328
|-
| '''{{IT-PMN}}'''
| align=center|[[Torino]]
| align=right|{{formatnum:4365882}}
| align=right|{{formatnum:25402}}
| align=right|174
| align=left|[[Provincia di Alessandria|Alessandria]], [[Provincia di Asti|Asti]], [[Provincia di Biella|Biella]], [[Provincia di Cuneo|Cuneo]], [[Provincia di Novara|Novara]], ''[[Città metropolitana di Torino|Torino]]'', [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]], [[Provincia di Vercelli|Vercelli]]
| align=right|{{formatnum:1181}}
|-
| '''{{IT-PUG}}'''
| align=center|[[Bari]]
| align=right|{{formatnum:4038252}}
| align=right|{{formatnum:19358}}
| align=right|209
| align=left|''[[Città metropolitana di Bari|Bari]]'', [[Provincia di Barletta-Andria-Trani|Barletta-Andria-Trani]], [[Provincia di Brindisi|Brindisi]], [[Provincia di Lecce|Lecce]], [[Provincia di Foggia|Foggia]], [[Provincia di Taranto|Taranto]]
| align=right|258
|-
| '''{{IT-TOS}}'''
| align=center|[[Firenze]]
| align=right|{{formatnum:3734416}}
| align=right|{{formatnum:22994}}
| align=right|163
| align=left|[[Provincia di Arezzo|Arezzo]], ''[[Città metropolitana di Firenze|Firenze]]'', [[Provincia di Grosseto|Grosseto]], [[Provincia di Livorno|Livorno]], [[Provincia di Lucca|Lucca]], [[Provincia di Massa e Carrara|Massa e Carrara]], [[Provincia di Pisa|Pisa]], [[Provincia di Pistoia|Pistoia]], [[Provincia di Prato|Prato]], [[Provincia di Siena|Siena]]
| align=right|273
|-
| '''{{IT-CAL}}'''
| align=center|[[Catanzaro]]
| align=right|{{formatnum:1951927}}
| align=right|{{formatnum:15081}}
| align=right|130
| align=left|[[Provincia di Catanzaro|Catanzaro]], [[Provincia di Cosenza|Cosenza]], [[Provincia di Crotone|Crotone]], ''[[Città metropolitana di Reggio Calabria|Reggio Calabria]]'', [[Provincia di Vibo Valentia|Vibo Valentia]]
| align=right|404
|-
| '''{{IT-SAR}}'''
| align=center|[[Cagliari]]
| align=right|{{formatnum:1643561}}
| align=right|{{formatnum:24100}}
| align=right|69
| align=left|[[Città metropolitana di Cagliari|''Cagliari'']], [[Provincia di Nuoro|Nuoro]], [[Provincia di Oristano|Oristano]], [[Provincia di Sassari|Sassari]], [[Provincia del Sud Sardegna|Sud Sardegna]]<ref>[http://consiglio.regione.sardegna.it/XVLegislatura/Leggi%20approvate/lr2016-02.asp LR 2/2016 sul riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna]</ref>
| align=right|377
|-
| '''{{IT-LIG}}'''
| align=center|[[Genova]]
| align=right|{{formatnum:1553244}}
| align=right|{{formatnum:5422}}
| align="right" |292
| align=left|''[[Città metropolitana di Genova|Genova]]'', [[Provincia di Imperia|Imperia]], [[Provincia della Spezia|La Spezia]], [[Provincia di Savona|Savona]]
| align=right|234
|-
| '''{{IT-MAR}}'''
| align=center|[[Ancona]]
| align=right|{{formatnum:1527873}}
| align=right|{{formatnum:9366}}
| align=right|165
| align=left|[[Provincia di Ancona|Ancona]], [[Provincia di Ascoli Piceno|Ascoli Piceno]], [[Provincia di Fermo|Fermo]], [[Provincia di Macerata|Macerata]], [[Provincia di Pesaro e Urbino|Pesaro e Urbino]]
| align=right|228
|-
| '''{{IT-ABR}}'''
| align=center|[[L'Aquila]]
| align=right|{{formatnum:1313256}}
| align=right|{{formatnum:10763}}
| align=right|123
| align=left|[[Provincia di Chieti|Chieti]], [[Provincia dell'Aquila|L'Aquila]], [[Provincia di Pescara|Pescara]], [[Provincia di Teramo|Teramo]]
| align=right|305
|-
| '''{{IT-FVG}}'''
| align=center|[[Trieste]]
| align=right|{{formatnum:1215280}}
| align=right|{{formatnum:7858}}
| align=right|156
| align=left|[[Provincia di Udine|Udine]]<ref>Le province di [[Provincia di Gorizia|Gorizia]], [[Provincia di Pordenone|Pordenone]] e [[Provincia di Trieste|Trieste]] sono state abolite il 30 settembre [[2017]] con L.R. 26/2014</ref>
| align="right" |215
|-
| '''{{IT-TAA}}'''
| align=center|[[Trento]]
| align=right|{{formatnum:1068656}}
| align=right|{{formatnum:13607}}
| align=right|77
| align=left|[[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]], [[Provincia autonoma di Trento|Trento]]
| align=right|291
|-
| '''{{IT-UMB}}'''
| align=center|[[Perugia]]
| align=right|{{formatnum:883065}}
| align=right|{{formatnum:8456}}
| align=right|105
| align=left|[[Provincia di Perugia|Perugia]], [[Provincia di Terni|Terni]]
| align=right|92
|-
| '''{{IT-BAS}}'''
| align=center|[[Potenza (Italia)|Potenza]]
| align=right|{{formatnum:565509}}
| align=right|{{formatnum:9995}}
| align=right|57
| align=left|[[Provincia di Matera|Matera]], [[Provincia di Potenza|Potenza]]
| align=right|131
|-
| '''{{IT-MOL}}'''
| align=center|[[Campobasso]]
| align=right|{{formatnum:307222}}
| align=right|{{formatnum:4438}}
| align=right|70
| align=left|[[Provincia di Campobasso|Campobasso]], [[Provincia di Isernia|Isernia]]
| align=right|136
|-
| '''{{IT-VAO}}'''
| align=center|[[Aosta]]
| align=right|{{formatnum:125946}}
| align=right|{{formatnum:3263}}
| align=right|39
| align=left|[[Aosta]]<ref>Per la Valle d'Aosta le competenze provinciali vengono espletate dalla regione, per cui non esiste l'amministrazione provinciale.</ref>
| align=right|74
|-
! align=left| '''{{ITA}}'''
! align=center|Roma
! align=right|'''{{formatnum:60415129}}'''
! align=right|'''{{formatnum:301340}}'''
! align=right|'''201'''
! align=right|'''104'''
! align=right|'''7915'''
|}
 
== Dati economici ==
=== Prodotto interno lordo ===
La tabella sottostante riporta il PIL in milioni di euro e il PIL pro-capite delle regioni e macroregioni italiane nel [[2012]] secondo i dati territoriali [[ISTAT]].
 
Nella tabella il PIL pro-capite non corrisponde al rapporto tra PIL totale e abitanti della tabella precedente.
 
{| class="wikitable sortable" border="1"
! Regione o macroregione
! [[PIL]] totale (mln €)<ref>[http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_VALPROCAPT Conti economici e aggregati territoriali; prodotto interno lordo, lato produzione (in mln di [[euro]]), [[2012]].]</ref>
! [[PIL]] pro-capite (€)<ref>[http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCN_VALPROCAPT Valori pro capite, dati territoriali; edizioni febbraio [[2012]] e successive; [[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]].]</ref>
! [[PIL]] pro-capite <small>(ITA=100)</small>
|-
| [[Piemonte]]
| 114.817
| 27.941
| 108
|-
| [[Valle d'Aosta]]
| 4.083
| 34.464
| 134
|-
| [[Liguria]]
| 43.100
| 27.308
| 106
|-
| [[Lombardia]]
| 319.979
| 33.065
| 128
|-
| '''[[Italia nord-occidentale|Nord-Ovest]]'''
| '''481.981'''
| '''31.093'''
| '''121'''
|-
| [[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]]
| 18.273
| 37.316
| 145
|-
| [[Provincia autonoma di Trento|Trento]]
| 16.148
| 30.338
| 118
|-
| [[Veneto]]
| 134.026
| 29.531
| 115
|-
| [[Friuli-Venezia Giulia]]
| 32.190
| 29.106
| 113
|-
| [[Emilia-Romagna]]
| 129.571
| 31.538
| 122
|-
| '''[[Italia nord-orientale|Nord-Est]]'''
| '''330.210'''
| '''30.629'''
| '''119'''
|-
| [[Marche]]
| 35.763
| 25.601
| 99
|-
| [[Toscana]]
| 97.018
| 28.100
| 109
|-
| [[Umbria]]
| 19.525
| 23.315
| 90
|-
| [[Lazio]]
| 167.792
| 29.194
| 113
|-
| '''[[Italia centrale|Centro]]'''
| '''320.099'''
| '''27.940'''
| '''108'''
|-
| [[Abruzzo]]
| 28.506
| 22.322
| 87
|-
| [[Molise]]
| 5.637
| 20.034
| 78
|-
| [[Campania]]
| 88.350
| 16.368
| 63
|-
| [[Puglia]]
| 62.736
| 17.208
| 67
|-
| [[Basilicata]]
| 9.654
| 17.963
| 70
|-
| [[Calabria]]
| 28.448
| 16.575
| 64
|-
| [[Sicilia]]
| 76.645
| 16.825
| 65
|-
| [[Sardegna]]
| 29.049
| 19.722
| 76
|-
| '''[[Italia meridionale|Sud]] '''
| '''329.029'''
| '''17.415'''
| '''67'''
|-
! Italia
! 1.462.787
! 25.728
! 100
|-
|}
 
=== Rating ===
==== Moody's ====
{| class="wikitable sortable" border="1"
! Regione
! Rating
! Outlook
|-
| [[Piemonte]]
| Ba1
| Negativo
|-
| [[Valle d'Aosta]]
| –
| –
|-
| [[Liguria]]
| Baa2
| Negativo
|-
| [[Lombardia]]
| Baa1
| Negativo
|-
| [[Trentino-Alto Adige]]
| A3
| –
|-
| [[Veneto]]
| Baa2
| Negativo
|-
| [[Friuli-Venezia Giulia]]
| –
| –
|-
| [[Emilia-Romagna]]
| –
| –
|-
| [[Marche]]
| A3
| Negativo
|-
| [[Toscana]]
| A3
| Negativo
|-
| [[Umbria]]
| Baa2
| Negativo
|-
| [[Lazio]]
| Ba2
| Negativo
|-
| [[Abruzzo]]
| Baa3
| Negativo
|-
| [[Molise]]
| Baa3
| Negativo
|-
| [[Campania]]
| Ba1
| Negativo
|-
| [[Puglia]]
| Baa2
| Negativo
|-
| [[Basilicata]]
| Baa2
| Negativo
|-
| [[Calabria]]
| Baa3
| Negativo
|-
| [[Sicilia]]
| Ba1
| Negativo
|-
| [[Sardegna]]
| Baa2
| Negativo
|-
! Italia
! Baa2
! Negativo
|-
|}
 
== Origine ed evoluzione delle regioni italiane ==
{{vedi anche|Modifiche dei confini regionali dall'Unità d'Italia}}
Le Regioni italiane nascono come Ente nel 1948 con la Costituzione, ma la loro esistenza come semplice circoscrizione territoriale interprovinciale nasce con l'Unità d'Italia nel 1861. Infatti il neonato [[Regno d'Italia]] fu in quella fase storica suddiviso in ''Compartimenti'', antesignani delle attuali Regioni.<br/>
Dopo una primissima fase in cui i Compartimenti ricalcavano i confini degli antichi stati preunitari, fin dal 1871 questi presero la forma che avrebbero avuto le successive Regioni, con alcune eccezioni. <br/>Infatti in una primissima fase, nella suddivisione del 1864 i Compartimenti erano: [[Piemonte]] (che comprendeva anche le attuali [[Valle d'Aosta]] e [[Liguria]]), [[Lombardia]], ''ex'' [[Ducato di Parma]] (attuali [[provincia di Parma]] e [[provincia di Piacenza]]), ''ex'' [[Ducato di Modena]] (attuali [[provincia di Modena]] e [[Provincia di Reggio nell'Emilia]]), [[Romagna]], [[Toscana]], [[Umbria]] (comprendente anche l'attuale [[provincia di Rieti]]), [[Marche]], [[Lazio]], ''ex'' [[Regno di Napoli]] (attuali [[Abruzzo]], [[Molise]], [[Campania]], [[Puglia]], [[Basilicata]], [[Calabria]]), [[Sicilia]], [[Sardegna]], mentre mancava tutto il [[Triveneto]] ancora non entrato a far parte del [[Regno d'Italia]].<br/>
Mentre circa dieci anni dopo, nel 1871, i Compartimenti italiani, in tutto 16, avevano già assunto grossomodo la forma delle attuali Regioni: [[Piemonte]] (che comprendeva anche la [[Valle d'Aosta]]), [[Liguria]], [[Lombardia]], [[Veneto]] (che comprendeva anche l'attuale [[Friuli-Venezia Giulia]]), [[Emilia]] (attuale [[Emilia-Romagna]]), [[Toscana]], [[Umbria]] (comprendente anche l'attuale [[provincia di Rieti]]), [[Marche]], [[Lazio]], [[Abruzzi e Molise]], [[Campania]], [[Puglia]], [[Lucania]] (attuale [[Basilicata]]), [[Calabria]], [[Sicilia]], [[Sardegna]].
Questa suddivisione rimase grossomodo immutata salvo l'aggiunta, nel 1921, di due nuovi Compartimenti: [[Venezia Tridentina]] (attuali [[provincia di Trento]] e [[provincia di Bolzano]]) e [[Venezia Giulia]] (composta da territori oggi parte della [[Slovenia]] e della [[Croazia]], quindi da non confondere con l'attuale [[Friuli-Venezia Giulia]] che invece ricalca quasi del tutto il solo [[Friuli]] allora parte del [[Veneto]]).
=== Le regioni nell'Assemblea Costituente ===
{{Vedi anche|Regionalismo (Italia)|Le regioni nella Costituzione}}
Il 31 gennaio [[1947]] la seconda sottocommissione della [[Commissione per la Costituzione]], aveva stabilito che le nuove Regioni sarebbero dovute essere 22: [[Piemonte]], [[Lombardia]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Veneto]], [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Liguria]], [[Emilia]], [[Romagna]], [[Toscana]], [[Umbria]], [[Marche]], [[Lazio]], [[Abruzzo]], [[Molise]], [[Campania]], [[Puglia]], [[Salento]], [[Lucania]], [[Calabria]], [[Sicilia]], [[Sardegna]], [[Valle d'Aosta]].<br/>
Tuttavia, il testo coordinato dal comitato di redazione prima della votazione finale in [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea]] e distribuito ai deputati il 20 dicembre [[1947]] all'articolo 31 recitava:
{{citazione|Sono costituite le seguenti Regioni: [[Piemonte]]; [[Valle d'Aosta]]; [[Lombardia]]; [[Trentino-Alto Adige]]; [[Veneto]]; [[Friuli-Venezia Giulia]]; [[Liguria]]; [[Emilia-Romagna]]; [[Toscana]]; [[Umbria]]; [[Marche]]; [[Lazio]]; [[Abruzzi e Molise]]; [[Campania]]; [[Puglia]]; [[Basilicata]]; [[Calabria]]; [[Sicilia]]; [[Sardegna]]}}
Rispetto alla bozza il numero delle regioni era sceso a 19: era stato mutato in Basilicata il nome della [[Lucania]], il [[Salento]] era stato inglobato nella Puglia, si accorpavano l'[[Emilia]] con la [[Romagna]] e l'[[Abruzzo]] con il [[Molise]].
<br/>Solo nel [[1963]] con l'approvazione di un'apposita legge di modifica costituzionale in deroga all'art. 132 grazie a una disposizione transitoria che aggirava il limite del milione di abitanti e il referendum tra i cittadini interessati, sarebbe stata concessa l'autonomia al [[Molise]].
 
Fatta eccezione per quelle a statuto speciale, le regioni ordinarie in quanto enti si costituirono solo nel [[1970]] con la prima elezione dei consigli regionali.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione | autore = [[Sabino Cassese]] | titolo = Il finanziamento delle regioni: aspetti costituzionali | rivista = Rivista trimestrale di diritto pubblico | anno =1963 | numero = 2 | pp = 323–344 }}
* {{cita libro | autore = Vittorio Lugani | url = https://books.google.it/books?id=F3bFtAEACAAJ | titolo = Meravigliosa Italia - Enciclopedia delle Regioni | editore = Edizioni Aristea | anno = 1960 | oclc = 13892602 | volume = 20 voll.}}
 
== Voci correlate ==
{{div col|2}}
* [[Bandiere delle regioni italiane]]
* [[Triplici confini tra regioni italiane]]
* [[Modifiche dei confini regionali dall'Unità d'Italia]]
* [[Progetti di aggregazione di comuni italiani ad altra regione]]
* [[Etimologia dei toponimi delle regioni italiane]]
* [[Gruppi di regioni italiane]]
* [[Lista di euroregioni]]
* [[NUTS:IT]]
* [[Regione autonoma a statuto speciale]]
* [[Autonomia speciale]]
* [[Polizia regionale]]
* [[Conferenza Stato-regioni]]
* [[Diritto pubblico regionale]]
* [[Continuità normativa]]
* [[Comune (Italia)]]
* [[Provincia italiana]]
{{div col end}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=regioni d'Italia|commons=Category:Regions of Italy|preposizione=sulle}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.normattiva.it/ Normattiva], portale istituzionale ove sono consultabili tutte le leggi vigenti, sia quelle pubblicate nella [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]], sia quelle facenti parte la legislazione regionale, sia le leggi approvate in attesa di pubblicazione.
 
{{Elezioni regionali in Italia}}
{{Elezioni in Italia}}
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{{Sistema politico della Repubblica italiana}}
 
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[[Categoria:Film ambientati negli anni 1940]]