Contrada Capitana dell'Onda e Campioni italiani assoluti di atletica leggera - Salto in lungo femminile: differenze tra le pagine

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{{Campioni italiani atletica leggera}}
{{Vaglio|arg=storia}}
{{Torna a|Campionati italiani assoluti di atletica leggera}}
{{Contrada_di_Siena|
Questa pagina raccoglie un elenco di tutte le campionesse italiane dell'[[atletica leggera]] nel [[salto in lungo]], specialità che entrò nel programma dei campionati nel 1923. Non fu presente nell'edizione 1929..
nomecontrada =Contrada Capitana dell'Onda
|stemma =Stemma d'[[argento]]: un [[delfino]] coronato alla reale, natante nel mare [[azzurro]].
|colori =[[Bianco]] e [[celeste (colore)|celeste]]
|motto =''Il colore del cielo, la forza del mare''
|nometerzo =Terzo di Città
|compagnie =Casato di Sotto, San Salvadore
|capitano = Riccardo Coppini
|annoCapitano =2010
|priore = Massimo Castagnini
|annoPriore = 2012
|sede =Via Giovanni Duprè, 111
|chiesa =[[Chiesa di San Giuseppe (Siena)|Chiesa di San Giuseppe]]
|nomepatrono =[[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione di Maria Santissima]]
|datapatrono =[[2 luglio]] (celebrata la quarta domenica di giugno)
|vittoriecontrada =43<small>1/2</small>
|vittoriecomune =37<sup>1/2</sup>
|ultimavittoria =[[2 luglio]] [[1995]]
|museo =Via Giovanni Dupré 111
|contradealleate = {{nicchio}} {{tartuca}}<br>{{montone}}
|contradeavversarie ={{torre}}
|nomeabitanti =Ondaioli
|sito =[http://www.contradacapitanadellonda.it/ contradacapitanadellonda.it]
|siti =
|periodico =[http://www.contradacapitanadellonda.it/pdownload.htm ''Malborghetto'']
}}
:"''Onda. n. 6. - Dall'arco di San Giuseppe per tutta la strada di San Salvatore colla metà del Mercato vecchio da detta parte entri in piazza presso il palazzo dell'Eccelsa Signorìa e quello comprenda fin dove abita il signor Capitano di Giustizia, salga nel Casato, prenda a man sinistra tutte le case fino atta Costa larga e da quella in su cammini per ambe le parti, comprendendo tutti i vicoli che sono verso. San Salvatore, passi la svolta del Casato e prendendo le case a man sinistra passi pell'arco di Sant'Agostino, tenendo per quella parte fino a San Giuseppe, ed appartenga ad essa la strada di Fontanella fino a porta Tufi.''"
 
{| class="wikitable sortable" width=40%
Il [[letterato]] e [[drammaturgo|commediografo]] senese [[Girolamo Gigli]] ([[1660]]-[[1722]]) così riportò nel suo ''Diario Sanese'', pubblicato postumo nel [[1723]]<ref>{{cita libro|Girolamo | Gigli|wkautore=Girolamo Gigli| Diario Sanese, in cui si veggono tutti gli avvenimenti della città, e stato di Siena, con la notizia di molte nobili famiglie di Essa. Parte seconda|anno= 1723|ed=1| [[Lucca]]|Leonardo Venturini}}</ref>:
!Anno
 
!Atleta<br/><small>(società)</small>
{{Quote|''L'Onda contiene Malborghetto, cioè dall'Osteria della Lupa per San Salvadore fino all'Archetto, mezzo il Mercato vecchio, la Costa fino alla Porta Sant'Agata, oggi Portone di San Giuseppe, il Chiasso del Sambuco, il Chiasso delle Lombarde, il Chiasso Porcinese, che conduce alla Fonte, che si chiama Fonte Serena, il Casato di sopra e di sotto con tutti gli altri vicoli, che in San Salvadore vanno a riuscire.''|[[Girolamo Gigli]], ''Diario Sanese''}}
!Prestazione
 
=== Le strade ai nostri giorni ===
[[Immagine:ViaDupre.jpg|thumb|left|250px|Via Giovanni Duprè, la strada principale dell'Onda, imbandierata in occasione del Palio del [[16 agosto]] [[2009]].]]
''Via di Malborghetto'' è l'antico nome di Via Giovanni Duprè, così ribattezzata in seguito alla morte dell'[[Giovanni Duprè|omonimo scultore]], nato proprio in quella strada. La casa natìa dell'artista si trova in prossimità dell'angolo con il Vicolo di San Salvadore ed è indicata da una targa commemorativa.
[[Immagine:Territorio_Onda_Siena.png|250px|thumb|right|Il territorio della Contrada Capitana dell'Onda.]]
In riferimento all'antico nome della sua via principale, la Contrada Capitana dell'Onda viene tutt'oggi chiamata anche "Contrada di Malborghetto"<ref name="rivalità storica">{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/privalita.htm|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Rivalità storica|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
L'''Osteria della Lupa'' (altresì nota come "''Hosteria della Lupa''") era un'antica [[osteria]] senese, oggi non più esistente, che sorgeva all'inizio dell'attuale via Duprè, in prossimità di Piazza del Campo. Traeva il nome da una lupa dorata fusa nel [[1429]] e collocata innanzi al Palazzo della Signoria, al fine di renderne meglio riconoscibile l'ingresso ai forestieri<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/pagina5.htm|opera=Il Palio.org|titolo=Osterie e locande dei secoli passati|accesso=03-02-2011}}</ref>.
 
Il ''Palazzo dell'Eccelsa Signorìa'' altro non è che l'edificio oggi noto come [[Palazzo comunale (Siena)|Palazzo Pubblico]], presso il quale ha sede il Comune di Siena.
 
All'Onda appartiene la porzione del Palazzo Pubblico adiacente a Via Duprè, inclusa la Sala del Mappamondo<ref name="territorio"/>.
 
La ''Fonte Serena'' è oggi meglio conosciuta come Fonte del Casato e sorge a fianco della scalinata tramite la quale si scende da Via del Casato di Sotto nel sottostante Vicolo della Fonte, in prossimità dell'angolo con Via della Fonte. Risalente al [[1539]], fu edificata in pietra a seguito di una petizione presentata dagli abitanti della zona al governo della Repubblica nel [[1532]]<ref name="territorio">{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/pterritorio.htm|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Territorio|accesso=03-02-2011}}</ref>.
 
La strada di Fontanella prende il nome dall'omonima fonte, ancor più antica della precedente, essendo la sua esistenza testimoniata già nel [[1263]]. Altresì nota come Fonte degli Eremiti o Fonte di Sant'Agostino, sorge ai piedi del colle dominato dal Prato di Sant'Agostino e dalla Chiesa di Sant'Agata<ref name="territorio"/>.
[[Immagine:542SienaPzaMercato.JPG|thumb|right|300px|Piazza del Mercato vista dal lato ondaiolo. Sullo sfondo il [[Palazzo Comunale (Siena)|Palazzo Pubblico]] e la [[Torre del Mangia]]. Al centro il "Tartarugone".]]
Il territorio della Contrada, interamente ricompreso del [[Terzo di Città]], è oggi costituito dalle seguenti vie e piazze<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/InfoContrade/ON/Territorio.ashx?ln=it|accesso=03-02-2011|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Onda: il territorio}}</ref>:
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Vie:
*''via [[Giovanni Dupré]]''
*''Casato di Sotto'' (parte)<ref>Rientra nel territorio dell'Onda il lato sinistro del Casato di Sotto, provenendo da Piazza del Campo. Il lato destro appartiene, invece, all'[[Nobile Contrada dell'Aquila|Aquila]].</ref>
*''Casato di Sopra''
*''via di [[Pietro apostolo|San Pietro]]'' (parte)<ref>Ricade nel territorio dell'Onda il lato sinistro di Via di San Pietro, tra il Casato di Sopra e l'Arco di Sant'Agostino. Il lato di via di San Pietro frontistante a quello appartenente all'Onda, ricade invece in territorio [[Contrada della Tartuca|tartuchino]].</ref>
*''via di Fontanella''
*''via delle Lombarde''
*''via della Fonte''
*''via del Mercato''
*''via del Sambuco''
*''via di [[Sant'Agata]]'' (parte)<ref>È ricompreso nel territorio ondaiolo il lato sinistro di Via di Sant'Agata, partendo dall'Arco di Sant'Agostino fino all'Arco di San Giuseppe. L'altro lato appartiene alla Tartuca.</ref>
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Vicoli:
*''delle Pietre''
*''di San Salvadore''
*''della Stufa''
*''degli Ugurgieri''
*''della Fonte''
Piazze:
*''piazza del Mercato'' (parte)<ref>Appartiene all'Onda il lato di Piazza del Mercato adiacente a Via Duprè. Il lato adiacente a via di Salicotto costituisce parte, invece, del territorio [[Contrada della Torre|torraiolo]].</ref>
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[[Immagine:Onda-Aquila-Confine.JPG|thumb|right|300px|Emblemi dell'Onda (a sinistra) e dell'Aquila (a destra) nell'angolo tra il Casato di Sopra e la Costa Larga, punto di confine tra i territori delle due Contrade.]]
Il territorio ondaiolo confina con quello di altre quattro Contrade:
* a sud-ovest con la [[Contrada della Tartuca]], da cui è separata da Via di San Pietro e Via di Sant'Agata. Il territorio dell'Onda comprende l'intera Via di Fontanella fino allo sbocco della medesima in via Pier Andrea Mattioli, che invece è ricompresa per entrambi i lati in territorio tartuchino. Inoltre, in forza di una convenzione stipulata il [[29 novembre]] [[2000]], l'Onda è autorizzata a fare uso di una piccola porzione del territorio tartuchino, corrispondente al piazzale della [[Chiesa di Sant'Agostino (Siena)|Chiesa di Sant'Agostino]], nella parte sottostante al Prato<ref>{{Cita web|url=http://www.tartuca.it/joomla/contrada/territorio|opera=Contrada della Tartuca|titolo=I confini della Tartuca|accesso=14-06-2012}}</ref>;
* ad ovest con la [[Nobile Contrada dell'Aquila]], da cui è separata dal Casato di Sotto. Proprio nel Casato di Sotto, ai numeri civici da 82 a 88, sorge la sede storico-museale dell'Aquila, che dunque si affaccia direttamente sul confine con l'Onda. Nella seconda metà del [[XVII secolo]], a seguito della momentanea scomparsa dell'Aquila dalla compagine delle Contrade senesi, l'Onda, come gli altri rioni confinanti, ne assorbì parte del territorio: questa situazione si protrasse fino al [[1718]], anno in cui l'Aquila fu riammessa al Palio<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/rivali_aqupan.htm|opera=Il Palio.org|titolo=Le rivalità fra le contrade: Aquila - Pantera|accesso=03-02-2011}}</ref>;
* ad est con la [[Contrada della Torre]], con la quale si divide Piazza del Mercato. La linea di demarcazione del confine tra le due Contrade è costituita da una costruzione consistente in un'ampia tettoia e una serie di colonne, chiamata comunemente a Siena "Tartarugone" ed edificata nel [[XIX secolo]] per ospitare i venditori che ivi si recavano, per l'appunto, per il mercato cittadino<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.siena.it/main.asp?id=1532|opera=Comune di Siena|titolo=La gastronomia e i suoi vicoli curiosi - 6. Piazza del Mercato|accesso=03-02-2011}}</ref>. Stante la plurisecolare rivalità tra le due Contrade, Piazza del Mercato è stata anche teatro di frequenti scontri tra i due popoli, documentati almeno fino dal [[XVII secolo]]<ref name="rivalità">{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/rivali_ondtor.htm|opera=Il Palio.org|titolo=Le rivalità fra le contrade: Onda - Torre|accesso=03-02-2011}}</ref>;
* a sud-est con la [[Contrada di Valdimontone]], con cui confina per gran parte per la strada sterrata che inframezza l'Orto de' Pecci. I territori delle due Contrade si toccano anche per un brevissimo tratto nel punto in cui Via di Porta Giustizia, interamente compresa in territorio montonaiolo, sbocca sul lato ondaiolo di Piazza del Mercato.
 
Il territorio dell'Onda si affaccia direttamente anche su [[Piazza del Campo]], che però il Bando non assegna ad alcuna Contrada<ref>{{Cita web|url=http://www.sienafree.it/palio-e-contrade/palio/4157-decisione-storica-del-comune-di-siena-la-civetta-festeggera-la-vittoria-in-piazza-del-campo|opera=Siena Free|titolo=Decisione storica del Comune di Siena, la Civetta festeggerà la vittoria in Piazza del Campo|data=09-09-2009|accesso=04-02-2011|autore=Giulia Maestrini}}</ref>.
 
Per motivi storici, l'Onda ricomprende nel proprio territorio anche la cittadina di [[Talamone]] (nel Comune di [[Orbetello]], in [[provincia di Grosseto]]), antico porto della [[Repubblica di Siena]], il quale era presidiato dalle Compagnie militari (poi confluite nell'Onda) di San Salvadore e del Casato di sotto. Gli abitanti di Talamone che siano anche protettori<ref>È "protettore" chi, contradaiolo o meno, sulla base di un impegno morale, partecipa alla vita dela Contrada con una periodica contribuzione in denaro, dall'importo non inferiore a quanto stabilito dal competente organo contradaiolo.</ref> sono considerati, ai sensi dell'art. 3, comma 2, dello Statuto della Contrada, appartenenti al popolo dell'Onda e titolari dei relativi diritti e doveri<ref>{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/utility/contrada/statuto-contrada2011.pdf|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Statuto Contrada 2011|accesso=11-06-2012}}</ref>.
 
=== Luoghi di Contrada ===
{{vedi anche|Chiesa di San Giuseppe (Siena)|Contrada di Siena}}
[[Immagine:OratorioOnda.jpg|thumb|right|190px|La Chiesa di San Giuseppe, Oratorio della Contrada dal [[1787]].]]
[[Immagine:Società Duprè Onda Siena.JPG|thumb|right|200px|L'ingresso della Società "Giovanni Duprè".]]
* ''Sede storico-museale''
:La sede storico-museale dell'Onda sorge esattamente sotto l'Oratorio della Contrada, la [[Chiesa di San Giuseppe (Siena)|Chiesa di San Giuseppe]], di cui costituisce la [[cripta]]. Vi si accede, oltre che dalla Chiesa, dal numero 111 di Via Giovanni Duprè<ref name="Archivio">{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/InfoContrade/ON.ashx|titolo=Info Contrade - Onda|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=05-02-2011}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/musei_di_contrada2.htm|opera=Il Palio.org|titolo=I musei di Contrada|accesso=05-02-2011}}</ref>. Oltre alla sala delle vittorie, nella quale sono esposti i [[Drappellone|drappelloni]] vinti dalla Contrada, la sede ospita una collezione di lavori di Giovanni Duprè: trattasi di gessi originali, realizzati dallo scultore in preparazione delle definitive opere in marmo o in bronzo<ref name=museo>{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/luoghi/pmuseo.htm|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Il Museo|accesso=05-02-2011}}</ref>. Nel salone centrale della sede, ove sono altresì esposte antiche bandiere e le monture indossate dai figuranti (chiamati "[[monturato|monturati]]") della [[Corteo storico (Palio di Siena)|Passeggiata storica]] (il corteo storico del Palio), hanno luogo le riunioni dell'Assemblea e degli altri organi della Contrada.
 
* ''Oratorio''
:L'Oratorio<ref>La chiesa di Contrada è detta ''Oratorio''. L'officiatura dell'Oratorio è affidata ad un sacerdote, che ha il titolo di "Correttore" (cfr.:{{cita web|url=http://palio.comune.siena.it/main.asp?id=3559|titolo=L'Oratorio|editore=Sito ufficiale del Palio di Siena|accesso=05-02-2011}})</ref>, cioè la Chiesa di Contrada, è intitolato a [[San Giuseppe]] e l'ingresso principale si trova in via di Fontanella, a fianco dell'Arco che porta il nome del medesimo Santo. La Chiesa fu edificata, ad opera dell'Arte dei Legnaioli (ovvero i falegnami, corporazione poi divenuta l'Arte della Contrada dell'Onda)<ref name=sangiuseppe>{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/testo/utility/malborghetto.pdf|titolo=Il restauro, l'arte e la memoria|autore=Simonetta Losi|opera=Malborghetto|accesso=21-06-2012|data=marzo 2007|pagina=3}}</ref>, a partire dal [[1522]] e i lavori si protrassero fino al [[1653]], quando fu ultimata la facciata<ref name="Chiesa">{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/luoghi/pchiesa.htm|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=La Chiesa|accesso=05-02-2011}}</ref>. L'edificio è a forma di [[croce greca]] ed è ricoperto da una cupola ottagonale sormontata da una [[lanterna (architettura)|lanterna]].
:Data la sua edificazione da parte della citata Arte, l'Oratorio porta ufficialmente il nome di "San Giuseppe dei Legnaioli"<ref name="Chiesa"/>.
:La Chiesa di San Giuseppe costituisce l'Oratorio dell'Onda dal [[1787]], quando le venne assegnata con un [[rescritto]] dal [[Granducato di Toscana|Granduca di Toscana]] [[Leopoldo II del Sacro Romano Impero|Pietro Leopoldo]]<ref name="Comune">{{Cita web|url=http://palio.comune.siena.it/main.asp?id=3541|opera=Comune di Siena|titolo=Il Palio di Siena - Le 17 Contrade - Onda|accesso=05-02-2011}}</ref>. Gli ondaioli tennero la prima adunanza in San Giuseppe il [[22 giugno]] di quello stesso anno<ref name="Chiesa"/>.
 
* ''Chiesino'' (ex-Oratorio)
:Fino al [[1787]], l'Oratorio della Contrada era stato il cosiddetto "Chiesino", un piccolo luogo di culto realizzato nel [[1589]] con la chiusura del portico di accesso della preesistente Chiesa di San Salvadore (anteriore al [[1230]]), nell'attuale Via Duprè. Il Chiesino, che ai propri piani superiori ospitò per due secoli la prima sede della Contrada, esiste ancora, ma è chiuso da una cancellata<ref name="chiesino">{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/luoghi/pchiesino.htm|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Il Chiesino|accesso=05-02-2011}}</ref>. Con il trasferimento della sede della Contrada nella cripta della Chiesa di San Giuseppe e con la trasformazione di quest'ultima nel nuovo Oratorio dell'Onda, il Chiesino passò in proprietà all'[[Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino]], che lo possiede tutt'oggi<ref name="chiesino"/>.
 
* ''Fontanina battesimale''
:La fontanina battesimale, raffigurante un delfino, è stata realizzata nel [[1972]] dallo scultore [[Algero Rosi]] ed è ornata di stemmi realizzati da [[Vittorio Conti]], nonché di bronzi opera di [[Alfonso Buoninsegni]]<ref name="Comune"/>. È situata di fronte all'Oratorio, all'inizio di via di Fontanella.
:Presso la fontanina, avviene il "battesimo contradaiolo", che l'Onda officia annualmente in occasione della Festa Titolare, la quarta domenica di giugno.
 
* ''Società di Contrada''
:La Società dell'Onda è intitolata a Giovanni Duprè e si trova in vicolo San Salvadore, al numero 24. Venne costituita il [[6 novembre]] [[1890]] come "Società di Mutuo Soccorso Giovanni Duprè"<ref name="Statuto Società">{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/utility/contrada/statuto-societ%C3%A0.pdf|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Statuto della Società|accesso=05-02-2011}}</ref>, divenendo nel [[1937]] "Dopolavoro Giovanni Duprè"<ref name="Archivio"/>. Dal [[1944]] ha l'attuale nome<ref name="Archivio"/>.
:Ai sensi dell'art. 6 dello Statuto della Società, sono soci tutti i contradaioli dell'Onda<ref name="Statuto Società"/>.
 
* ''Casa del Cavallo''
:La Casa del Cavallo, ovvero la stalla ove viene accudito il cavallo ricevuto in sorte alla [[Tratta]], si trova in via delle Lombarde al numero 30<ref name="Archivio"/><ref name="Comune"/>.
:Precedentemente, sorgeva nel vicino Vicolo delle Pietre<ref>{{Cita web|url=http://www.eventisiena.it/wordpress/contrada-onda-agenda-dicembre-2010.html|titolo=Contrada Onda: Agenda dicembre 2010|opera=Eventi Siena|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
== Origini, scelta dello stemma e del nome ==
{{Nota
|allineamento =
|larghezza = 250px
|titolo = Compagnie militari
|dim-testo = 90%
|contenuto =
Così vengono definite nel [[1723]] da Giovanni Antonio Pecci le due [[Compagnie militari di Siena|Compagnie militari]], dall'aggregazione dei cui popoli ha avuto origine la Contrada Capitana dell'Onda<ref name=pecci>
{{cita web|autore=Giovanni Antonio Pecci| url=http://www.ilpalio.siena.it/InfoContrade/ON/CompagnieMilitari.ashx?ln=it|titolo=Onda: le Compagnie Militari|opera=Relazione distinta delle quarantadue contrade solite far comparsa agli spettacoli, nelle quali vien distribuito tutto il popolo di Siena|editore=Betti|anno=1723|accesso=05-02-2010}}</ref>:
*''Casato di Sotto''
:«''La strada del Casato, si divide in due Contrade, cioè Casato di sopra, e di sotto, quella di sopra, come s'è detto, va unita sotto la Macchina dell'Aquila, e quella di sotto, s'unisce colla Contrada di S. Salvadore, la quale principia dalla Piazza. grande a mano sinistra, fino alla Porta all'Arco, accanto a Casa Bargagli, fa per insegna campo rosso con lista d'oro a traverso, con tre stelle rosse''».
*''San Salvadore''
:«''La Contrada di S. Salvadore, che prende tal denominazione dalla Chiesa Parrocchiale, s'estende dal canto di Malborghetto all'Ostaria della Lupa fino al Portone di S. Agata, dove è adesso la Chiesa di S. Giuseppe, e dalla parte verso il Casato occupa tutte le strade, dette delle Lombarde, de' Percennesi, e del Sambuco; fa per arme campo a onde bianche, e nere''».
}}
[[Immagine:Talamone panorama top.jpg|thumb|left|270px|Talamone ([[Provincia di Grosseto|GR]]). Ai sensi del proprio Statuto, l'Onda considera ancora oggi Talamone parte integrante del suo territorio e i relativi abitanti, che siano protettori, parte del popolo della Contrada.]]
[[File:Silvano Mulas.JPG|160px|left|thumb|Fantino dell'Onda (in questo caso, [[Silvano Mulas]] detto ''Voglia'') con il costume della Passeggiata storica. Si notano i [[tridente|tridenti]] (nella mitologia, l'arma di [[Poseidone]]) trapuntati sull'abito, in riferimento al [[mare]].]]
Le origini della Contrada affondano nel [[XV secolo]]. L'Onda nacque dall'aggregazione dei popoli delle antiche [[Compagnie militari di Siena|compagnie militari]] del ''Casato di Sotto'' e di ''San Salvadore'', battenti rispettivamente bandiera rossa con banda diagonale gialla con tre stelle rosse a otto punte e bandiera a onde bianche e nere.
 
Tra gli incarichi delle due compagnie, vi era il presidio del litorale [[Mar Tirreno|tirrenico]] della Repubblica di Siena, il cui porto principale era la cittadina di [[Talamone]], a 25 km a sud di [[Grosseto]], presso il [[Promontorio dell'Argentario]].
 
Verosimilmente fu questo il motivo per cui i popoli delle due compagnie militari suddette, allorché presero a partecipare uniti alle Pubbliche Feste a partire dal [[XV secolo]], scelsero come emblema un [[delfino]] natante tra le onde del [[mare]]. La testimonianza più antica di ciò risale al [[1494]], quando - come attestato dal Pecci - l'Onda presentò, in occasione di un [[Gioco delle pugna]], una "macchina" (carro allegorico) raffigurante un delfino<ref name="pecci"/>.
 
Quanto sopra lascerebbe supporre che anche il nome "''Onda''" sia stato scelto in riferimento al mare. Secondo il Pecci, invece, il motivo risiederebbe nell'orientamento ondeggiante delle strade della Contrada, che avrebbe a suo tempo ispirato anche la compagnia di San Salvadore nella scelta del proprio stemma<ref name="pecci"/>.
 
== Il titolo di "Capitana" ==
Al pari di altre sette Contrade senesi<ref>Le altre sette Contrade sono l'Aquila, il Bruco, il Nicchio e l'Oca (che vantano il titolo di "Nobile"), nonché la Civetta ("Priora"), la Giraffa ("Imperiale") e l'Istrice ("Sovrana").</ref>, l'Onda si fregia di un titolo, quello di "Capitana".
 
Tale riconoscimento è dovuto ad un'altra funzione che le Compagnie militari di San Salvadore e del Casato di Sotto possedevano al tempo della [[Repubblica di Siena]], quella di montare la guardia al Palazzo Pubblico, presso la cui porzione adiacente all'attuale Via Duprè (porzione che, come detto, a seguito del Bando del [[1730]] fu ricompresa nel territorio ondaiolo) aveva sede il ''Capitano di Giustizia''<ref name="cenni">{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/pcenni.htm|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Cenni Storici|accesso=03-02-2011}}</ref><ref name="Comune"/>.
 
Quest'ultimo fu un antico organo di magistratura senese, istituito durante la Repubblica ed avente, fino al [[1777]], la giurisdizione penale di primo grado (per un certo periodo, anche in appello) sulla città e sulle podesterie comprese nel relativo "Territorio del Capitanato".
 
Soppresso nel [[1481]], fu ripristinato nella prima metà del [[XVI secolo]] e, anche dopo la caduta della Repubblica e il passaggio di Siena sotto [[Firenze]], venne mantenuto in funzione.<br/>
 
Nel 1777, fu trasformato nel "Tribunale di Giustizia" con un [[editto]] del [[Granducato di Toscana|Granduca di Toscana]] [[Leopoldo II del Sacro Romano Impero|Pietro Leopoldo]], per poi essere definitivamente abolito nel [[1808]]<ref>{{Cita web|url=http://www.storia.unisi.it/index.php?id=1019|accesso=03-02-2011|opera=[[Università degli Studi di Siena]]-Dipartimento di Storia|titolo=Glossario - C}}</ref>.
 
== Arte ==
[[File:Banchetto onda.jpg|Le tradizionali tavolate lungo Via Duprè, in occasione della cena della Prova Generale del palio di agosto [[2009]].|thumb|right|250px]]
Ad ogni Contrada è riferita una [[Corporazioni delle arti e mestieri]] presenti a Siena in epoca medievale e moderna.
 
All'Onda è riferita l'antica "Arte dei Legnaioli" (soppressa nel [[1778]]<ref name=sangiuseppe/>), che nel XVI secolo aveva edificato la Chiesa di San Giuseppe (attuale Oratorio) proprio in territorio ondaiolo, anche perché molti dei [[falegname|falegnami]] senesi risiedevano e lavoravano all'epoca proprio nel rione di Malborghetto<ref name=sangiuseppe/>.
 
== Festività ==
La Festività ufficiale dell'Onda è la [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione di Maria Santissima]], che la Contrada celebra la quarta domenica di giugno<ref name="Archivio"/>. In tale data, la Contrada effettua il "giro", cioè visita le altre Consorelle (tranne la Torre, in quanto Contrada avversaria) con la propria Comparsa e i contradaioli al seguito.
 
Nella medesima giornata, avvengono anche i battesimi dei nuovi contradaioli.
 
Altra festività molto sentita nell'Onda è quella di [[San Giuseppe]], patrono dei falegnami e, dunque, dell'Arte dei Legnaioli e al quale è consacrato l'Oratorio della Contrada.
 
Ogni [[19 marzo]], giorno in cui ricorre la festività cristiana del Santo, le vie dell'Onda (in particolare, Via Giovanni Duprè) ospitano una grande festa in suo onore.
 
Nell'occasione, vengono realizzati i tradizionali "carretti di San Giuseppe", costituiti da una piccola tavola di [[compensato]], dipinta con i colori di una Contrada e sormontata da tre fantini a cavallo di carta (con indosso i giubbetti di quella e di altre due Contrade), sorretti da molle. Il carretto è completato da quattro [[strobilo|pigne]], a fungere da ruote, e da un'asticella per il traino<ref>{{Cita web|url=http://www.comitatoamicidelpalio.it/public/giornalini/malborghetto_0610.pdf|data=giugno 2010|accesso=21-06-2012|autore=Sara Rosselli|pagina=15|titolo=Oh che bel mestiere fare il carrettiere!|opera=Malborghetto}}</ref>.
 
== Araldica ==
[[File:Siena Contrade.JPG|Giovani tamburini ondaioli|250px|thumb|right]]
Lo stemma attuale dell'Onda è costituito da un [[delfino]], [[corona (araldica)|coronato alla reale]], natante nel mare<ref>{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/paraldica.htm|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Araldica|accesso=11-06-2012}}</ref>.
 
Gli attuali colori della Contrada sono il bianco e il celeste e, nel corso degli anni, hanno subito diverse modifiche, soprattutto tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento.
 
Inizialmente, l'Onda inalberava una bandiera a liste bianco-nere ondulate.
 
Nel [[1694]], il delfino fece la prima comparsa nella bandiera, che divenne completamente bianca<ref name=araldon/>.
 
Il bianco e il nero riapparvero ben presto, nel [[1702]], finché, nel [[1715]], il nero fu sostituito con il celeste.
 
Già nel [[1717]] si tornò al bianco-nero, che fu definitivamente abbandonato, a vantaggio degli attuali colori, solo nel [[1739]]<ref name=araldon>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Araldica/Onda.aspx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Araldica della Contrada Capitana dell'Onda|accesso=11-06-2012}}</ref>.
 
== L'Onda nel Cinquecento e nella prima metà del Seicento ==
Dopo la citata Pugna del 1494, la prima manifestazione in cui sia documentata la presenza dell'Onda è la [[Caccia dei tori]]. L'Onda prese parte alle Cacce del [[1506]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/150608150/IngressoCanape.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Caccia dei tori di mercoledì 15 agosto 1506|accesso=05-06-2011}}</ref>, del [[1507]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/150708150/IngressoCanape.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Caccia dei tori di giovedì 15 agosto 1507|accesso=05-06-2011}}</ref>, del [[1532]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/153208150/IngressoCanape.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Caccia dei tori di lunedì 15 agosto 1532|accesso=05-06-2011}}</ref>, del [[1536]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/153608150/IngressoCanape.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Caccia dei tori di sabato 15 agosto 1536|accesso=05-06-2011}}</ref>, del [[1541]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/154108150.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Caccia dei tori di venerdì 15 agosto 1541|accesso=05-06-2011}}</ref>, del [[1546]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/154608150/IngressoCanape.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Caccia dei tori di giovedì 15 agosto 1546|accesso=05-06-2011}}</ref> e del [[1567]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/156708150/IngressoCanape.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Caccia dei tori di martedì 15 agosto 1567|accesso=05-06-2011}}</ref>. Celebre rimase la partecipazione dell'Onda alla Caccia del 1546, nella quale presentò una sontuosa Comparsa composta da un centinaio di figuranti vestiti da [[pastore|pastori]] e da [[ninfa (mitologia)|ninfe]] che lanciavano fiori, accompagnati da una "macchina" raffigurante la dea [[Diana (divinità)|Diana]], le Ninfe e [[Cupido]]<ref name="pecci"/><ref name="cenni"/>.
[[Immagine:Vincenzo Rustici.jpg|300px|thumb|left|Vincenzo Rustici, ''Corteo delle Contrade del 15 agosto 1546'', olio su tela, [[1600]].]]
Imponente anche l'opera presentata il [[15 agosto]] [[1525]] in occasione della festività dell'[[Assunzione di Maria]]. Su proposta del proprio Capitano Iacomo Buoninsegni, l'Onda realizzò per l'evento una grande nave in legno, dipinta e munita di ruote<ref>{{Cita news|autore=Alberto Cornice|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/utility/malborghetto/malborghetto53.pdf|titolo=Il galeone? Già fatto nel '500.|pubblicazione=Malborghetto|mese=-giugno|anno=2009|pagina=22|accesso=06-02-2011}}</ref>.
 
La vita della Contrada si intensificò notevolmente nel corso del [[XVI secolo]]. Le testimonianze di quel periodo provengono dai verbali contenuti nel "''Libro primo di deliberazioni e memorie della Contrada dell'Onda''", il cui documento più antico risale al [[1524]]<ref name="cenni"/>.
 
Già nella prima metà del Cinquecento, l'Onda risulta celebrare la propria festa titolare in occasione della [[Visitazione della Beata Vergine Maria]] a [[Elisabetta (madre del Battista)|Elisabetta]]<ref name="cenni"/>. Nel [[1565]], l'Onda fu la prima Contrada senese a chiedere ed ottenere di portare in [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Siena)|Duomo]], in occasione della processione della [[In albis|domenica ''in albis'']], l'immagine di [[Maria (Madre di Gesù)|Maria]] che aveva nel proprio Oratorio<ref>{{Cita news|autore=Caterina Cataldo|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/utility/malborghetto/malborghetto53.pdf|titolo=Una storia in miniatura|pubblicazione=Malborghetto|mese=-giugno|anno=2008|pagina=8|accesso=06-02-2011}}</ref>.
 
Come detto, nel [[1589]] l'Onda ottenne il proprio oratorio nell'attuale "Chiesino", ricavato dalla chiusura del portico di accesso della duecentesca Chiesa di San Salvadore. Le prime adunanze della Contrada avvenivano ai piani superiori dell'Oratorio, in locali di modeste dimensioni<ref name="chiesino"/><ref>{{Cita news|autore=Cecilia Mori|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/utility/malborghetto/malborghetto50.pdf|titolo=Il 2 luglio fra il serio e il faceto|pubblicazione=Malborghetto|mese=-giugno|anno=2007|pagina=19|accesso=06-02-2011}}</ref>. Solo a partire dal [[1787]], l'Onda avrebbe ricevuto la più spaziosa Chiesa di San Giuseppe, attuale Oratorio.
 
Il [[6 agosto]] [[1581]], l'Onda riportò la prima vittoria documentata. Si tratta di un Palio rionale indetto dalla [[Contrada della Torre|Torre]], a cui parteciparono, oltre all'Onda, l'[[Nobile Contrada dell'Oca|Oca]], la [[Contrada della Lupa|Lupa]] e il [[Contrada di Valdimontone|Montone]]<ref name=primavitt>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/158108060.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio di giovedì 6 agosto 1581|accesso=05-06-2011}}</ref>.
[[File:Vincenzo Rustici - Caccia ai tori nel Campo di Siena.jpg|300px|thumb|right|Vincenzo Rustici, ''Caccia ai tori nel Campo di Siena'', olio su tela, [[1585]] circa.]]
Nove giorni dopo, il [[15 agosto]], l'Onda si aggiudicò il "Palio alla lunga" indetto dall'[[Nobile Contrada dell'Aquila|Aquila]]; del fantino è noto solo che fosse "un ragazzo piccolo"<ref name=pallung>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/158108150/IngressoCanape.ashx|autore=AA.VV.|titolo=L'immagine del Palio-Storia cultura e rappresentazione del rito di Siena|editore=[[Banca Monte dei Paschi di Siena|MPS]]|anno=[[2001]]|accesso=05-02-2011}}</ref>, com'era del resto usuale in quel tipo di corsa in quel periodo<ref name="virginia"/>. Fu la carriera passata alla storia per la decisione del [[Contrada del Drago|Drago]] di far disputare il Palio alla quindicenne [[Virginia Tacci]], prima donna a correre a Siena. L'Onda, come da tradizione, presentò, prima della corsa, una composizione poetica dedicata all'Aquila e alle donne senesi<ref name="virginia">{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/gabrielli_virginia.htm|opera=Il Palio.org|titolo=Virginia|accesso=05-02-2011}}</ref> e sfoggiò una comparsa con donne vestite in foggia [[cipro|cipriota]], guidate dal Dio Amore e da un carro a forma di nave<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/158108150/Cronaca.ashx|autore=AA.VV.|titolo=L'immagine del Palio-Storia cultura e rappresentazione del rito di Siena|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
Il [[25 luglio]] [[1599]], l'Onda, con il nome di "''Delfino''", conquistò la più antica [[bufalata]] documentata, organizzata dalla [[Contrada della Torre|Torre]], all'epoca nota come "''Elefante''"<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/161210000/Cronaca.ashx|autore=Virgilio Grassi|titolo=Le Contrade di Siena e le loro feste|accesso=14-06-2012}}</ref>.
L'Onda ricevette in premio un drappo di velluto rosso<ref name=primabuf>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/159907250.ashx|titolo=Bufalata di domenica 25 luglio 1599|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
Nel [[1609]], l'Onda si aggiudicò la sua seconda bufalata<ref name=secondabuf>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/160900000.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Bufalata del 1609|accesso=05-02-2011}}</ref>, seguita, nell'ottobre del [[1612]] dalla vittoria di una "asinata" indetta per volere del Granduca [[Cosimo III de' Medici]]. Come riportato dal "Libro di memorie" dell'Onda, citato da Virgilio Grassi ne "''Le Contrade di Siena e le loro feste''", l'Onda ricevette in premio un «''palio di damasco cremisi con suo fregio di broccato trinato, il fregio et il palio attorno d'oro e con fodera di [[taffetà]] di color capello, con suo fregio ed aste''»<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/161210000/Cronaca.ashx|autore=Virgilio Grassi|titolo=Le Contrade di Siena e le loro feste|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
Nel [[1614]], l'Onda prese parte ad un nuovo Gioco delle Pugna in Piazza del Carmine (corrispondente all'attuale Piano dei Mantellini). Parteciparono a quella Pugna 12 Contrade, 4 per ogni Terzo cittadino. L'Onda rappresentava il [[Terzo di Città]] unitamente ad Aquila, [[Contrada della Selva|Selva]] e [[Contrada della Pantera|Pantera]] e le quattro Contrade vinsero la Pugna<ref name=pugna>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/161400000/IngressoCanape.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Pugna del ??/??/1614|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
Tre nuovi successi giunsero con altrettante bufalate, conquistate nel [[1623]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/162300000.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Bufalata del ??/??/1623|accesso=05-02-2011}}</ref>, nel [[1630]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/163000000.ashx|titolo=Bufalata del ??/??/1630|accesso=05-02-2011}}</ref> e nel [[1639]]<ref name=buftrentanove>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/163900000.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Bufalata del ??/??/1639|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
Nel [[1643]], l'Onda vinse il suo primo Palio alla tonda in Piazza del Campo, ivi disputato il [[7 maggio]] alla presenza del Governatore [[Mattias de' Medici]]<ref name=mattias>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/164305070.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio di giovedì 7 maggio 1643|accesso=05-02-2011}}</ref>. Dopo la vittoria, le vie della Contrada furono illuminate da torce, mentre il popolo ondaiolo formò un corteo recatosi dapprima nell'alleata Oca e poi nelle altre Contrade<ref name=torce>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/164305070.ashx|autore=AA.VV.|titolo=L'immagine del Palio-Storia cultura e rappresentazione del rito di Siena|editore=[[Banca Monte dei Paschi di Siena|MPS]]|anno=[[2001]]|accesso=05-02-2011}}</ref>. Quel Palio, tuttavia, non è riconosciuto ufficialmente nell'[[Elenco delle vittorie del Palio di Siena]], che inizia dal successo ottenuto dall'Oca il [[14 luglio]] dell'[[1644|anno seguente]], in una carriera alla quale prese parte la stessa Onda<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/164407140.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio di giovedì 14 luglio 1644|accesso=05-02-2011}}</ref>.
 
== L'Onda nel Palio ==
=== Seicento ===
{{Nota
|allineamento =
|larghezza = 300px
|titolo = Alessandro VII, il papa ondaiolo
|dim-testo = 90%
|contenuto = [[File:Alexander VII.jpg|100px|left]] L'ondaiolo storicamente più noto è senza dubbio [[papa Alessandro VII]], al secolo Fabio Chigi ([[1599]]-[[1667]]), che nacque e trascorse i primi anni della propria vita in un palazzo posto sul lato di via del Casato di sotto appartenente all'Onda<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/InfoContrade/ON.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=13-06-2012|titolo=Onda-Storia}}</ref>.
 
Creato cardinale da [[papa Innocenzo X]] nel [[1652]], salì al soglio pontificio alla morte dello stesso, nel [[1655]].
 
Amante della [[letteratura]] e della [[filosofia]], Alessandro VII incoraggiò particolarmente l'[[architettura]] e le arti in generale, soprintendendo al rinnovamento urbanistico e artistico della città di [[Roma]].
}}
Con la seconda metà del Seicento, le Bufalate (l'ultima delle quali fu disputata il [[3 novembre]] [[1650]], vinta dalla [[Contrada della Chiocciola|Chiocciola]]) lasciarono definitivamente il posto al Palio alla tonda in Piazza del Campo, che, come dimostrato dagli stessi grandi festeggiamenti dell'Onda nel 1643, aveva ormai assunto un ruolo di primissimo piano nel panorama delle Feste senesi.
 
Di quell'epoca, l'Onda si attribuisce due vittorie conquistate il [[2 luglio]] [[1666]] (fantino Pier Domenico da Barberino, cavallo sconosciuto)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/166607021.ashxhttp://www.ilpalio.siena.it/Palio/166607021.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 2 luglio 1666|accesso=10-06-2012}}</ref> e il 2 luglio [[1669]] (fantino e cavallo ignoti)<ref name=oca>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/166907021.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 2 luglio 1669|accesso=10-06-2012}}</ref>. Di tali successi risulterebbe prova in una delibera, contenuta nell'Archivio della Contrada, datata [[12 agosto]] [[1669]], nella quale si stabilisce di vendere i relativi premi; il tutto sarebbe suffragato anche da una menzione di questo fatto contenuta nell'Archivio della Nobile Contrada dell'Oca<ref name=oca/>. I due Palii, in ogni caso, non sono stati mai riconosciuti ufficialmente dal Comune di Siena, stante l'incertezza se siano mai stati effettivamente corsi o meno.
 
La prima vittoria ufficiale dell'Onda nel Palio risale al 2 luglio [[1671]], ottenuta con il fantino ''Bacchino'' (cavallo sconosciuto)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/167107020.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 2 luglio 1671|accesso=10-06-2012}}</ref>. ''Bacchino'' bissò il successo per il rione di Malborghetto il [[7 giugno]] [[1676]], montando il cavallo Barberino<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/167606070.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 7 giugno 1676|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
A tre anni dopo, precisamente al 2 luglio [[1679]], risalirebbe un'ulteriore vittoria che l'Onda si attribuisce, sempre firmata da ''Bacchino''. Per il riconoscimento di tale carriera è attualmente pendente un apposito procedimento dinanzi al Comune di Siena<ref name=bacch>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/167907020/Cronaca.ashx|autore=Enrico Giannelli, Maurizio Picciafuochi|titolo=Ora come allora - Carriere e fantini dalle origini del Palio ad oggi|anno=[[2006]]|editore=Cantagalli}}</ref>.
 
Il [[17 settembre]] [[1684]], l'Onda vinse un Palio nella [[Villa Cetinale|Villa di Cetinale]] (in frazione Ancaiano, presso [[Sovicille]]) della nobile famiglia Chigi<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/168409170.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 17 settembre 1684|accesso=10-06-2012}}</ref>. Anch'esso (come tutti i Palii corsi a Cetinale) non è riconosciuto ufficialmente.
 
Il 2 luglio [[1692]], l'Onda si aggiudicò, con ''Monco'', il suo terzo Palio "ufficiale", alla presenza dell'ultimo Granduca mediceo, [[Gian Gastone de' Medici|Gian Gastone]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/169207020.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 2 luglio 1692|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
=== Settecento ===
Il 2 luglio [[1703]] l'Onda ottenne la sua prima vittoria nel [[XVIII secolo]], con il fantino [[Giuseppe Galardi]] detto ''Pelliccino'' sul cavallo Leprino, di proprietà della Posta di [[Buonconvento]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/170307020.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1703|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Sei anni dopo, il 2 luglio [[1709]], il fantino Pier Maria conquistò per l'Onda un successo insperato, battendo in volata la rivale Torre, la quale, oltre che sul cavallo ritenuto il migliore, in quella carriera aveva potuto contare anche sull'inusuale aiuto del fantino dell'Oca, vendutosi alla Contrada di Salicotto. Le cronache riportano, infatti, come quest'ultimo avesse afferrato le briglie del cavallo ondaiolo (un leardo della Posta di Siena), per impedire all'Onda di raggiungere la Torre, partita in testa. Pier Maria, allora, sfilò le briglie dal proprio cavallo, che rimasero in mano al fantino ocaiolo, mentre il fantino dell'Onda, aggrappatosi alla criniera del proprio barbero, spinse quest'ultimo fino a superare la Torre, vincendo il Palio tra il tripudio della Piazza<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/170907020/Cronaca.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1709 - Cronaca|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Il [[16 agosto]] [[1713]], l'Onda riportò una anomala vittoria "a metà", in condivisione con la Tartuca. L'Onda, con [[Giovan Battista Pistoi]] detto ''Cappellaro'' su Barbarino, giunse prima al terzo e ultimo bandierino, ma il fantino fermò il cavallo non appena superato il bandierino stesso, e cioè in corrispondenza di circa metà del Palco dei Giudici. Sopraggiunse a quel punto la Tartuca, che, tagliato il bandierino, oltrepassò l'intero Palco. Ne nacque una lite tra i due popoli: l'Onda si attribuiva la vittoria essendo giunta prima al bandierino, mentre la Tartuca pretendeva la squalifica dell'Onda, opponendo che una Contrada avrebbe dovuto superare per intero il Palco dei Giudici, come invece prescritto obbligatoriamente all'epoca dal Regolamento. Stante la grande incertezza, i Giudici della Vincita, dopo aver inizialmente consegnato il drappellone all'Onda, ne imposero la restituzione, rimettendo la decisione finale alla [[Biccherna]], l'organo di magistratura finanziaria. Il [[10 settembre]], l'Auditore Fiscale, in presenza del Cancelliere di Biccherna Marcello Martini, nonché dei Protettori e dei Camerlenghi delle due Contrade, decise per l'assegnazione di una vittoria a metà, attribuendo il drappellone ad ambedue le Contrade e dividendo tra le stesse i 40 [[scudo (moneta)|scudi]] di premio<ref>{{Cita web|url=http://www.lacorazzadelrospo.it/assets/storia/mezzo_palio.html|titolo=16 agosto 1713, il "mezzo" Palio|opera=La corazza del rospo|accesso=10-06-2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/cronache700.htm|titolo=Cronache settecentesche|opera=Il Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>. Sarebbe rimasta l'unica vittoria assegnata a due Contrade nella storia del Palio di Siena.
 
Un anno dopo, il 16 agosto [[1714]], ''Morino'' su un morello della Posta di Siena ottenne per l'Onda una nuova vittoria<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/171408160.ashx|titolo=Palio del 16 agosto 1714|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>. Da quel momento, però, si aprì per la Contrada di Malborghetto un lungo periodo senza successi.
 
Solo il [[3 luglio]] [[1757]], Antonio Giovannetti detto ''Bastianone'' e Trappolino spezzarono un digiuno di ben 43 anni<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/175707030.ashx|titolo=Palio del 3 luglio 1757|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>. L'Onda, tuttavia, non ricevette mai la "cuffia" in quel periodo, data l'ancor più lunga astinenza del [[Contrada del Leocorno|Leocorno]] (che rimase senza vittorie per ben 72 anni, dal [[1704]] al [[1776]]).
 
Il Settecento proseguì, comunque, in tono minore per l'Onda, che, dopo la vittoria del 1757, andò incontro ad altri 22 anni di digiuno.
 
Nel [[1779]], la sfortuna fu spezzata con la conquista di uno storico "[[cappotto (Palio di Siena)|cappotto]]", grazie alle vittorie a luglio con [[Mattia Mancini]] detto ''Bastiancino'' (uno dei due fantini più vittoriosi nella storia del Palio, insieme al ''[[Gobbo Saragiolo]]'') sullo stornello di Stefano Ricci e ad agosto con Giuseppe Brecchi detto ''Brecchino'' sul baio di Pietro Nepi<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/177907020.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1779|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>. Quello del 1779 resta, ad oggi, l'unico "cappotto" realizzato dall'Onda.
 
La grande impresa aprì un periodo particolarmente felice per l'Onda, che nei Palii di agosto del [[1783]] (sul morello bruciato di Lodovico Dei)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/178308180.ashx|titolo=Palio del 18 agosto 1783|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref> e di luglio del [[1784]] (sul baio scuro di Lorenzo Bazzani)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/178407020.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1784|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref> e del [[1790]] (sul baio chiaro di Giuseppe Manetti)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/179007020.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1790|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref> conquistò tre vittorie con [[Isidoro Bianchini]] detto ''Dorino'', ad oggi il fantino più vittorioso dell'Onda nei Palii ufficiali<ref name=fedeli/>.
 
=== Ottocento ===
{{Nota
|allineamento =
|larghezza = 250px
|titolo = Giovanni Duprè
|dim-testo = 90%
|contenuto = [[File:Targa casa natale di giovanni duprè, via g. duprè 35.JPG|100px|left]] L'ondaiolo ottocentesto più famoso fu lo [[scultore]] [[Giovanni Duprè]] ([[1817]]-[[1882]]), nato nella via che oggi porta il suo nome (all'epoca via di Malborghetto).
 
Autore di celeberrime opere (dall'''Abele moribondo'', oggi custodito presso il museo dell'[[Ermitage]] a [[San Pietroburgo]], al ''Giotto'', esposto alla [[Galleria degli Uffizi]] di [[Firenze]], al ''Monumento a Cavour'' a [[Torino]]), Duprè è oggi ricordato persino nell'inno della Contrada (''...Per te Siena nel mondo si onora / del Duprè che alla fede innamora / con la bella immortale pietà...''<ref>{{Cita web|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/pinno.htm|accesso=11-06-2012|opera=Contrada Capitana dell'Onda|titolo=Inno}}</ref>).
 
In via Duprè, sulla facciata della casa natìa dello scultore, è stata apposta una lapide commemorativa, mentre la sede storico-museale della Contrada ospita gessi originali, realizzati dal Duprè in preparazione delle proprie opere.
}}
Il 16 agosto [[1802]], dodici anni dopo l'ultimo successo, l'Onda riportò la prima vittoria dell'Ottocento, con ''[[Matteo Marzi|Mattiaccio]]'' su Novano<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/180208160.ashx|titolo=Palio del 16 agosto 1802|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Nuovi Palii furono vinti con una certa regolarità. ''[[Niccolò Chiarini|Caino]]'' e il morello balzano di Stanislao Pezzuoli firmarono la vittoria del luglio [[1810]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/181007020.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1810|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>, mentre ''Vecchia'' sul morello di Galgano Parranchi conquistò per l'Onda la carriera di luglio del [[1819]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/181907020.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1819|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>. Sei anni dopo, il 16 agosto [[1825]], ''Caino'' sul morello maltinto di Giovanni Bianciardi vinse per l'Onda un nuovo Palio, alla presenza del [[Granducato di Toscana|Granduca]] [[Leopoldo II di Toscana]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/182508160.ashx|titolo=Palio del 16 agosto 1825|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>, incoronato l'anno prima.
 
Si aprirono, da quel momento, altri 23 anni di digiuno. La vittoria del ''[[Gobbo Saragiolo]]'' sullo storno di Assunto Grassellini nel Palio del [[15 agosto]] [[1848]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/184808150.ashx|titolo=Palio del 15 agosto 1848|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref> aprì, tuttavia, un nuovo periodo particolarmente roseo per l'Onda, contraddistinto da 8 vittorie in 22 anni. Il ''Gobbo Saragiolo'' si ripetè l'[[1849|anno dopo]] sul morello di Leonardo Barbetti<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/184908160.ashx|titolo=Palio del 16 agosto 1849|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>, mentre nel [[1851]], sempre ad agosto, fu la volta di [[Antonio Guaschi]] detto ''Folaghino'', al suo ultimo Palio, e della morella di Santi Franci a portare al successo l'Onda<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/185108170.ashx|titolo=Palio del 17 agosto 1851|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Cinque anni dopo, il 15 agosto [[1856]], l'Onda, con Angiolo Fabbri detto ''Spagnoletto'' sul morello di Guglielmo Micheli, vinse il Palio di "recupero" di quello dell'Assunta del [[1855]], che non era stato disputato a causa di un'epidemia di [[colera]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/185608150.ashx|titolo=Palio del 15 agosto 1856|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>. Fu l'ultimo Palio vinto dall'Onda durante il [[Granducato di Toscana]].
 
Il [[27 aprile]] [[1860]], a poco più di un mese dal [[plebiscito]] con cui, il [[15 marzo]], i Toscani avevano scelto l'annessione al [[Regno di Sardegna]] (dall'anno successivo, [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]), a Siena giunse in visita proprio re [[Vittorio Emanuele II d'Italia|Vittorio Emanuele II]]. In suo omaggio, fu indetto un Palio straordinario, da disputarsi il [[26 aprile]], data dell'arrivo del sovrano. Tuttavia, un violento acquazzone costrinse il rinvio della carriera al giorno seguente. Dovendo il re ripartire alle 10.30 circa, il Palio fu corso alle 8.30 di mattina, in condizioni oltremodo proibitive, visto che il tufo, trasformato in fanghiglia dal rovescio, non aveva avuto ancora modo di asciugarsi<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/186004270/Cronaca.ashx|autore=Antonio Zazzeroni||titolo=Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914|anno=[[1982]]|editore=Edizioni Periccioli|accesso=10-06-2012]}}</ref>. L'Onda, con Giuseppe Buoni detto ''Figlio di Bonino'' sul morello stellino di Federigo Bandini conquistò la vittoria<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/186004270.ashx|titolo=Palio del 27 aprile 1860|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>.
[[File:Mario Bernini.jpg|200px|left|thumb|[[Mario Bernini]] detto ''Bachicche'', che vinse per l'Onda la carriera straordinaria del settembre [[1862]].]]
Due anni dopo, l'Onda riportò un nuovo successo in un Palio straordinario. Trattasi della carriera disputatasi il [[28 settembre]] [[1862]], in occasione del X Congresso delle Scienze tenutosi a Siena. [[Mario Bernini]] detto ''Bachicche'' e il morello di Santi Franci furono gli artefici della vittoria ondaiola, sapendosi ben difendere dai ripetuti attacchi dell'Oca e dell'Istrice<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/186209280.ashx|autore=Antonio Zazzeroni||titolo=Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914|anno=[[1982]]|editore=Edizioni Periccioli|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Sei anni dopo, nel luglio [[1868]], all'Onda toccò in sorte il forte storno di Luigi Grandi, già vittorioso a luglio del [[1863]] per la Pantera. La dirigenza ne affidò la monta ad uno dei migliori fantini dell'epoca, [[Pietro Locchi]] detto ''Paolaccino''. L'ingresso dell'Oca, di rincorsa, lasciò ferme ai canapi cinque Contrade, ma la mossa non venne invalidata. I popoli delle altre Contrade chiesero a gran voce l'annullamento della mossa, tanto che le guardie comunali scesero sulla pista, cercando di fermare le Contrade che erano partite. Ciononostante, l'Onda, non essendo stato sparato il mortaretto (che avrebbe indicato l'annullamento della mossa), non si fermò, concludendo facilmente i tre giri e vincendo il Palio.
[[File:Ulisse Betti.jpg|right|thumb|200px|[[Ulisse Betti]] detto ''Bozzetto'', vincitore per l'Onda a luglio [[1892]] e nello straordinario del maggio [[1893]].]]
Mentre l'Onda usciva dalla Piazza senza il Drappellone, le altre nove Contrade tentarono di schierarsi nuovamente alla mossa. Il tentativo di improvvisarsi mossieri da parte di alcuni popolani fallì miseramente, facendoli desistere dal proposito di ricorrere il Palio e, il giorno seguente, il Drappellone fu consegnato all'Onda<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/186807020/Cronaca.ashx|titolo=Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914|autore=Antonio Zazzeroni|editore=Periccoli|anno=[[1982]]|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Le polemiche della vittoria del 1869 furono subito spente da una nuova vittoria dell'Onda, il 15 agosto [[1870]], ancora con ''Paolaccino'', in groppa alla baia di Leopoldo Venturini. L'Onda uscì prima dai canapi e condusse tutta la gara, nonostante al terzo San Martino ''Paolaccino'' avesse rischiato di cadere dopo aver battutto sul colonnino<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/187008150.ashx|autore=Antonio Zazzeroni||titolo=Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914|anno=[[1982]]|editore=Edizioni Periccioli|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
L'ottava vittoria in 22 anni aprì, però, un periodo altrettanto lungo senza trionfi. Le vittorie successive di tutte le altre Contrade cagionarono, addirittura, la prima (e, finora, unica) "cuffia" della storia dell'Onda, ottenuta il [[16 luglio]] [[1887]] a seguito della vittoria della [[Imperiale Contrada della Giraffa|Giraffa]].
 
Cinque anni dopo, [[Ulisse Betti]] detto ''Bozzetto'' sulla baia di Genesio Sampieri, considerata la migliore del lotto, "scuffiò" l'Onda in un'altra carriera decisamente anomala. La Contrada di Malborghetto fu, infatti, sorteggiata al sesto posto tra i canapi, ma Bozzetto, al momento di entrare, lanciò la cavalla di gran carriera. Per non far cadere l'Onda, il mossiere Tito Sarrocchi abbassò i canapi e non invalidò la mossa, nonostante vi fossero ancora quattro Contrade fuori dai canapi. L'Onda mantenne la testa per tutta la carriera e vinse, cedendo la "cuffia" alla Pantera<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/189207030.ashx|autore=Antonio Zazzeroni||titolo=Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914|anno=[[1982]]|editore=Edizioni Periccioli|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Anche in tal caso, ad una vittoria ''sui generis'' dell'Onda seguì il bis, con lo stesso fantino, appena un anno dopo. Il [[29 maggio]] [[1893]], in occasione del Palio straordinario per l'inaugurazione del Monumento in onore degli universitari senesi e [[pisa]]ni morti a [[Battaglia di Curtatone e Montanara|Curtatone e Montanara]], ''Bozzetto'', sulla favorita baia marrone di Vincenzo Ramalli, partì in testa e dominò l'intera carriera<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/189305290.ashx|autore=Antonio Zazzeroni||titolo=Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914|anno=[[1982]]|editore=Edizioni Periccioli|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Fu la quattordicesima e ultima vittoria dell'Onda nell'Ottocento, un secolo estremamente felice per la Contrada di Malborghetto, malgrado la prima "cuffia" ricevuta.
 
=== Novecento ===
Il Novecento regalò quasi subito una nuova vittoria all'Onda. Nel [[1902]], a luglio, [[Francesco Menchinelli]] detto ''Pallino'' su Ponona riportò il drappellone in Malborghetto, dopo aver resistito per tutta la carriera alle violente nerbate di ''Chiccone'' e ''[[Angelo Meloni|Picino]]'', fantini rispettivamente del [[Nobile Contrada del Bruco|Bruco]] e del Leocorno, che cercavano di favorire la [[Contrada della Lupa|Lupa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/190207020/Cronaca.ashx|titolo=Sul tufo - Almanacco delle vittorie dal 1900 al 1914|autore=Roberto Filiani - Natale Zaffaroni|editore=Betti editrice|anno=[[2006]]|accesso=10-06-2012}}</ref>. La carriera ebbe esiti drammatici, con violenti scontri tra ondaioli e brucaioli dopo il Palio e nei giorni seguenti, in occasione del giro della vittoria, tanto da costringere l'Onda a interrompere le celebrazioni<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/190207020/Cronaca.ashx|titolo=Annali delle Contrade e del Palio (1969-1970)|autore=Magistrato delle Contrade|editore=Tipografia Ancora|anno=[[1970]]|accesso=10-06-2012}}}</ref>.
 
Gli anni successivi saranno, comunque, poveri di festeggiamenti per l'Onda, per la quale si aprirà un periodo sfortunato.
[[File:Alduino_Emidi.jpg|200px|right|thumb|[[Alduino Emidi]] detto ''Zaraballe'', protagonista del turbolento dopopalio del luglio 1908.]]
Nel luglio [[1908]], all'Onda non fu sufficiente l'apporto dell'abile fantino [[Alduino Emidi]] detto ''Zaraballe'', che, sulla forte Gobba, partiva alla mossa dalla prima posizione<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/190807030.ashx|accesso=10-06-2012|titolo=Palio del 3 luglio 1908|opera=Archivio del Palio di Siena}}</ref>. L'Onda, nettamente favorita, compì invece una carriera mediocre, e la vittoria arrise all'Oca con ''Picino'' su Stella. Gli ondaioli non digerirono la scialba corsa di Zaraballe, accusandolo di essersi venduto: la notte dopo il Palio, addirittura, un folto gruppo di contradaioli si radunò sotto l'abitazione del fantino, che si trovava proprio in via Duprè, e iniziò a lanciare a ''Zaraballe'' critiche, insulti e pure qualche sasso. Una delle pietre colpì la moglie del fantino, che si era affacciata alla finestra, e ''Zaraballe'' rispose con un colpo di fucile. Nessuno venne colpito, ma, per motivi di sicurezza, il fantino passò la notte in Questura<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/aneddoti_onda01.htm|opera=[[La Nazione]]|titolo=Aspettando il Palio|data=29-06-2004|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
I tumulti del 1908 furono, comunque, la spia del periodo nero dell'Onda. L'anno seguente, il [[17 agosto]] [[1909]], si disputò il primo "Palio a sorpresa"<ref>Il Palio a sorpresa fu un particolare tipo di Palio straordinario introdotto nel [[1909]]. Si disputava, dietro incarico di un determinato committente, il [[17 agosto]], all'indomani dell'ordinaria carriera dell'Assunta. Al mattino, oltre all'estrazione delle dieci Contrade partecipanti, venivano abbinati a ciascuna di esse, sempre mediante sorteggio, i cavalli e i fantini che avevano preso parte al Palio del 16 agosto. Furono disputati due Palii a sorpresa, il 17 agosto 1909 e il 17 agosto [[1919]], ambedue vinti dall'Oca.</ref> della storia. L'Onda ricevette in sorte il forte storno di Adamo Mattii (già vittorioso tre anni prima per l'Aquila) e Angelo Meloni detto ''Picino'', fantino di Contrada dell'Oca<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/190908170.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 17 agosto 1909|accesso=10-06-2012}}</ref>. Per l'Onda si materializzò una nuova corsa incolore da favorita, mentre la vittoria andò nuovamente all'Oca (per giunta con ''Zaraballe'', su Farfalla). L'episodio raffreddò particolarmente i rapporti fra le dirigenze di Onda e Oca, alleate dalla prima metà del Seicento<ref name="rivalità"/>.
 
L'anno seguente, a luglio del [[1910]], si concretizzò una nuova delusione per l'Onda. La Tratta assegnò in sorte al rione biancoceleste la veloce Calabresella, la cui monta fu affidata a [[Guido Sampieri]] detto ''Fulmine''. L'Onda partì prima, ma perse a breve il comando e la carriera<ref>{{Cita news|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/191007030/Cronaca.ashx|pubblicazione=La Vedetta Senese|data=04-07-1910|titolo=Palio del 3 luglio 1910|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Ad agosto [[1910]], Calabresella toccò nuovamente in sorte all'Onda. Questa volta fu chiamato il quotato [[Alfonso Menichetti]] detto ''Nappa'', che tuttavia non riuscì a interrompere il digiuno ondaiolo<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/191008160.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 16 agosto 1910|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Nel [[1912]], la sorte regalò un'altra grande cavalla all'Onda, Gobba. Tuttavia, alla terza prova la cavalla si infortunò e, pur non venendo esclusa dal Palio, vide le proprie possibilità di vittoria compromesse<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/191207020/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Trascorsero quindi gli [[anni 1910|anni '10]] e la [[prima guerra mondiale]], che impedì lo svolgimento del Palio dal [[1915]] al [[1918]]. Gli anni che seguirono sarebbero stati tra i più sfortunati per l'Onda, che colse, nel luglio [[1921]], un beffardo secondo posto<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/192107020/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
[[File:Fernando Leoni.jpg|200px|left|thumb|[[Fernando Leoni]] detto ''Ganascia'', autore della vittoria ondaiola del luglio [[1932]].]]
Ad agosto [[1925]], parve presentarsi l'occasione giusta, con la Tratta che assegnò all'Onda la velocissima Lola, vittoriosa a luglio con Picino nel Montone. L'Onda chiese Picino all'Oca, puntando così a ricostituire il binomio vittorioso di luglio, ma la Contrada di Fontebranda rispose negativamente. L'Onda dovette allora ricorrere a [[Edoardo Furi]] detto ''Randellone'' (che su Lola aveva vinto nel [[1923]] con la Giraffa), ma la vittoria arrise alla Chiocciola<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/192508160/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>. Nel dopopalio, la dirigenza ondaiola, in risposta al rifiuto dell'Oca di girarle Picino (e a seguito, anche, dei fatti del 1909) ruppe il plurisecolare rapporto di allenza con Fontebranda, portandosi, addirittura, negli anni a seguire, nell'orbita dello schieramento guidato dalla Torre (Contrada alla quale era del resto molto legato ''Randellone''), con cui i contrasti si erano (provvisoriamente) sopiti da alcuni decenni<ref name="rivalità"/>.
 
Nel [[1928]], l'Onda fu estratta a sorte tra le Contrade partecipanti al Palio straordinario indetto per il [[15 settembre]], in occasione del VI Festival internazionale di musica moderna, e ricevette alla Tratta la fortissima [[Giacca (cavallo)|Giacca]]. Autore di una grande intuizione fu l'abile mangino Antonio Minutelli detto "Tono", che riuscì a strappare il giovane [[Romolo Maggi]] detto ''lo Sgonfio'' al Montone. ''Lo Sgonfio'', che aveva corso la prima prova per il Leocorno, si trovava in compagnia di alcuni contradaioli del Montone, quando Minutelli gli si avvicinò, facendogli dei cenni e, conseguentemente, suscitando nei montonaioli il sospetto che il fantino fosse venduto all'Onda<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/aneddoti_onda05.htm|titolo=Antonio Minutelli|accesso=10-06-2012|opera=Il Palio.org}}</ref>. "Scaricato" dal Montone, ''lo Sgonfio'' si accordò necessariamente con l'Onda e vinse il Palio dopo una strenua lotta con la Chiocciola<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/192809140/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>. Per l'Onda si chiudeva un digiuno di 26 anni, durante il quale aveva la Contrada di Malborghetto aveva seriamente rischiato la seconda "cuffia" della propria storia (solo la Civetta, a secco dal [[1893]], non era riuscita a vincere dopo il successo ondaiolo del [[1902]]). La Torre, ormai molto vicina all'Onda, la aiutò nell'allestimento della Festa della Vittoria<ref name="rivalità"/>.
[[File:Giuseppe Gentili detto Ciancone.jpg|[[Giuseppe Gentili]] detto ''Ciancone''. Con 12 Palii disputati (di cui 2 vinti), è il fantino che ha corso più carriere con l'Onda nella storia del Palio<ref name=fedeli>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/notizie125.htm|titolo=Fantini più fedeli|opera=Il Palio.org|accesso=15-06-2012}}</ref>.|thumb|250px|right]]
Due anni dopo, a luglio del [[1930]], le due Contrade ricevettero in sorte i due cavalli migliori: Burattino finì alla Torre, mentre Lina toccò all'Onda. La Torre si attendeva un aiuto dall'Onda per tornare alla vittoria (che le mancava dal [[1910]]), ma a quest'ultima pervenne l'inattesa proposta di uno scambio di fantini da parte dell'Oca, che intendeva scongiurare la vittoria torraiola. L'Onda accettò, girandole, poche ore prima della Prova Generale, ''lo Sgonfio'' per ''Picino''. La Torre avvertì la mossa ondaiola come un tradimento e tra i due popoli scoppiò una furibonda rissa<ref name=sgonfio>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/193007030/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=15-06-2012}}</ref>: l'Onda dichiarò unilateralmente la propria rivalità verso la Torre e si alleò nuovamente con l'Oca, entrando a far parte del formidabile schieramento, composto anche da Tartuca e [[Nobile Contrada del Nicchio|Nicchio]], denominato "TONO" (dalle iniziali delle quattro Contrade che ne fecero parte)<ref name="rivalità"/>. L'Onda conquistò la vittoria, che suggellò l'efficacia del TONO nei Palii di quel periodo.
 
La Contrada biancoceleste colse un nuovo successo nella carriera di luglio del [[1932]] con la giovane promessa del Palio, [[Fernando Leoni]] detto ''Ganascia'', su Gobba di Vescona<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/193207030.ashx|accesso=10-06-2012|titolo=Palio del 3 luglio 1932|opera=Archivio del Palio di Siena}}</ref>.
 
Ma, nel [[1934]], la traumatica rottura tra Nicchio e Oca portò a conclusione il "TONO". Per l'Onda si aprì un nuovo periodo sfortunato, con 18 anni di digiuno, complice anche la lunga pausa di cinque anni imposta dalla [[seconda guerra mondiale]].
 
La vittoria sarebbe tornata solo a luglio del [[1950]], grazie al nuovo fantino di Contrada [[Giuseppe Gentili]] detto ''Ciancone'' e alle strategie delle dirigenze contradaiole.
[[File:Vittorinoterni.jpg|[[Giorgio Terni]] detto ''Vittorino'' (qui con lo zucchino della Chiocciola), che portò l'Onda alla vittoria nel luglio 1954.|thumb|200px|left]]
Nel Palio straordinario del [[28 maggio]], la Lupa si era, infatti, affidata proprio all'Onda, con ''Ciancone'' su Miranda, per fermare l'Istrice, favorito con ''[[Primo Arzilli|Il Biondo]]'' su Popa: ''Ciancone'' aveva ostacolato ''il Biondo'' con una serie di nerbate e per la Lupa il pericolo di una vittoria della nemica era stato scongiurato<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/195005280/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
A luglio, la Contrada di Vallerozzi ricambiò il favore. L'Onda, che confermava ''Ciancone'' sull'esordiente Gioia, rintuzzò gli attacchi di ''[[Remo Antonetti|Rompighiaccio]]'', fantino del Drago, grazie anche all'aiuto di ''[[Albano Nucciotti|Ranco]]'', fantino della Lupa<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/195007020/Cronaca.ashx|autore=Luca Luchini|titolo=Palio XX secolo-Una città fra realtà e leggenda|editore=Tipografia Senese Editore|anno=1985|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Ad agosto, tuttavia, ''Rompighiaccio'', nel Leocorno, ebbe la sua rinvincita su ''Ciancone'' e sull'Onda. La Contrada di Malborghetto, partita nettamente prima, fu superata all'ultimo Casato dal Leocorno, che le impedì, in tal modo, di conquistare il secondo cappotto della sua storia<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/195008160/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Nel [[1953]], ''Ciancone'', su Tarantella, fu nuovamente il il grande favorito per la vittoria. Il Palio finì, invece, nella Selva, mentre gli ondaioli non perdonarono la nuova sconfitta a ''Ciancone''<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/195308160/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
''Ciancone'', fantino di Contrada dal 1950, e al quale l'Onda si era affidata per ben sette Palii consecutivi, fu così scaricato dal rione di Malborghetto. In occasione del Palio di luglio [[1954]], mentre il "Professore" (com'era soprannominato ''Ciancone'') finì alla rivale Torre, l'Onda si affidò ad una giovane promessa, [[Giorgio Terni]] detto ''Vittorino'', che aveva esordito l'anno precedente.
 
In groppa all'inarrestabile [[Gaudenzia]] (che avrebbe vinto tutti e tre i Palii disputati quell'anno), ''Vittorino'' si aggiudicò, per l'Onda, il primo Palio trasmesso in televisione<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/195407020/IngressoCanape.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1954 - Cronache|accesso=10-06-2012|opera=Archivio del Palio di Siena}}</ref>.
 
Gli anni seguenti non portarono, però, nuovi successi all'Onda. Mentre anche ''Vittorino'' passò alla Torre (che avrebbe condotto alla vittoria nell'agosto del [[1961]]), per l'Onda l'occasione di tornare alla vittoria si ripresentò ad agosto del [[1966]], quando ricevette in sorte la veloce Sambrina. Affidatasi inizialmente a ''[[Giuseppe Vivenzio|Peppinello]]'', l'Onda richiamò proprio ''Ciancone'', in occasione della Provaccia<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/196608170/Prove.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012|titolo=Palio del 17 agosto 1966 - Le prove}}</ref>. Il Palio, rinviato al [[17 agosto]] per tumulti, si concluse con la beffarda sconfitta dell'Onda, che perse la lotta con la Chiocciola, con ''[[Antonio Trinetti|Canapetta]]'' su Beatrice<ref name=sessantasei>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/196608170/Cronaca.ashx|titolo=Le 10 al Canape-Palio del 16 agosto 1966|anno=[[1999]]|editore=Extempora|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
L'accoppiata ''Ciancone''-Sambrina si ripresentò con i colori biancocelesti nel luglio del [[1969]]. Stavolta, il fantino di [[Manziana]] non deluse le attese degli ondaioli, vincendo il suo nono e ultimo Palio dopo aver condotto la carriera sin dalla mossa<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/196907020.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1969|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>.
[[File:Mauro Matteucci.jpg|left|330px|thumb|''[[Mauro Matteucci|Marasma]]'' e Miura in testa al Palio del 2 luglio [[1980]].]]
Dopo un'ultimo Palio con ''Ciancone'', ormai all'epilogo della propria carriera paliesca, l'Onda voltò pagina. La fine degli [[anni 1960|anni '60]] e l'inizio degli [[anni 1970|anni '70]] erano stati, infatti, contraddistinti dall'arrivo, nella compagine paliesca, di numerosi fantini [[sardegna|sardi]], sulla scia del più celebre di tutti, [[Andrea Degortes]] detto ''Aceto''. L'Onda si affidò al [[Nuoro|nuorese]] [[Antonio Zedde]] detto ''Valente'', che esordì al Palio, proprio col giubbetto biancoceleste, il 2 luglio [[1971]].
 
Ad agosto dell'[[1972|anno seguente]], ''Valente'', in groppa al forte Orbello, riportò al successo l'Onda, sfruttando un errore di ''Aceto'' nell'Oca, partito in testa e caduto al terzo San Martino dopo aver battuto su un colonnino<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/197208160/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
[[File:Cianchino.jpg|thumb|350px|right|''[[Salvatore Ladu (fantino)|Cianchino]]'' e Benito vittoriosi il [[16 agosto]] [[1985]].]]
Gli anni '70 non portarono ulteriori successi all'Onda, nel frattempo affidatasi ad un altro fantino, [[Adolfo Manzi]] detto ''Ercolino''.
 
Si giunse così al Palio del 2 luglio [[1980]], carriera passata alla storia per la decisione dei capitani di far correre un lotto di cavalli di basso livello. L'Onda, a cui toccò in sorte l'esordiente Miura, vinse con il fantino [[Mauro Matteucci]] detto ''Marasma'', al termine di una carriera dominata pressoché interamente dal rione biancoceleste<ref>{{Cita news|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/198007020/Cronaca.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1980|pubblicazione=Il Cittadino|data=23-06-1994|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
''Marasma'' fu protagonista anche del Palio successivo, quando ostacolò in maniera decisiva, nelle fasi della mossa, la favorita Torre, con ''Spillo'' su Zalia<ref name=marasma>{{Cita news|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/197208170/Cronaca.ashx|titolo=Palio del 16 agosto 1980|pubblicazione=Il Cittadino|data=24-06-1994|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Nel [[1984]] l'Onda montò per la prima volta un altro grande protagonista di quegli anni, [[Salvatore Ladu (fantino)|Salvatore Ladu]] detto ''Cianchino''. In groppa a Benito, tra i più forti cavalli del Novecento, ''Cianchino'' conquistò per l'Onda il Palio dell'agosto [[1985]], in un'altra carriera condotta dalle prime battute alla conclusione dal rione di Malborghetto<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/198508160/Cronaca.ashx|titolo=Palio del 16 agosto 1985 - Cronache|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
A luglio dell'[[1986|anno seguente]], ''Cianchino'', su Amore, sfiorò il bis per l'Onda, ma fu beffato a pochi metri dal bandierino dal Drago, con ''[[Roberto Falchi|Falchino]]'' su Ogiva<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/198607020/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Per l'Onda si aprì un decennio non facile, interrotto dalla carriera di luglio [[1995]]. Fantino ondaiolo era di nuovo ''Cianchino'', protagonista in quegli anni di un acceso dualismo con ''[[Giuseppe Pes|Il Pesse]]''. L'Onda, con il potente Oriolu de Zamaglia, vinse un Palio condotto in testa sin dalla mossa, vanificando ogni tentativo di recupero della Pantera, con La Fanfara montata proprio dal ''Pesse''<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/199507020/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=10-06-2012}}</ref>.
[[File:Guadalupe onda ago09.JPG|Guadalupe, il settimo esordiente consecutivo ricevuto in sorte dall'Onda, durante la Passeggiata storica prima del Palio del 16 agosto 2009.|thumb|right|200px]]
Fu l'ultimo successo nel Novecento per l'Onda, per la quale si sarebbe aperto un periodo sfortunato.
 
=== Duemila ===
Il nuovo millennio non si aprì nel migliore dei modi per l'Onda, che subì una beffarda sconfitta nel Palio di luglio [[2002]]. Con ''[[Alberto Ricceri|Salasso]]'' su Zilata Usa, l'Onda si trovava a un passo dalla vittoria, ma l'urto del fantino con il colonnino, all'ultimo Casato, consentì all'Istrice di strappare il cencio alla coppia biancoceleste<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/200207020/Cronaca.ashx|titolo=Palio un anno, 2002|autore=Daniele Magrini|editore=Edizioni Master Graphics|anno=[[2002]]|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Sette cavalli esordienti consecutivi, dal Palio di luglio [[2004]] a quello di agosto [[2009]] (di tali soggetti, solo uno, Choci, ricevuto in sorte ad agosto [[2005]], ha poi vinto un Palio, a luglio [[2006]], per la [[Contrada della Pantera|Pantera]]), e la sfortunata carriera del luglio [[2010]], culminata con l'infortunio del forte Giove Deus (montato da ''[[Jonathan Bartoletti|Scompiglio]]''), in testa per due giri, a vantaggio della Selva, costringono l'Onda a dover ancora attendere la vittoria del primo Palio del [[XXI secolo]].
 
== Rapporti con le altre Contrade ==
=== Rivalità ===
La Contrada rivale dell'Onda è la [[Contrada della Torre|Torre]]. Quella fra i due rioni è una delle rivalità senesi più antiche, risalendo al [[XVI secolo]]<ref name=alriv>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/InfoContrade/ON/Rivalita.ashx?ln=it|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Onda: le alleanze e le rivalità|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Complici la vicinanza territoriale, la condivisione di Piazza del Mercato, tradizionale luogo di scontro<ref name="rivalità"/> fra i due popoli, nonché la forte alleanza (durata oltre tre secoli e conclusasi nel [[1966]]) fra Onda e Oca (storica rivale della Torre), l'inimicizia fra Onda e Torre raggiunse il picco tra la metà del [[XVII secolo|XVII]] e l'inizio del [[XVIII secolo]].
[[File:Mossa_Palio_di_Siena_agosto_2000_(2.a_prova).jpg|Torre e Onda (prima e terza da destra) tra i canapi in occasione di una prova del Palio di agosto [[2000]].|thumb|300px|left]]
Nel [[1641]], in occasione dell'asinata indetta per il [[15 agosto]] dal principe Mattias de' Medici, l'Onda subì un grave smacco da parte dei torraioli. Ricevuto, infatti, l'asino, l'Onda lo affidò alla Torre, che ne promise la restituzione in tempo per la corsa. Ma la Contrada di Salicotto non fece fede alle proprie promesse<ref>{{Cita libro|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/privalita.htm|titolo=Libro secondo di deliberazioni (1604-1673)|autore=Contrada Capitana dell'Onda|accesso=15-06-2012}}</ref> e, al danno di non poter partecipare, si aggiunse per l'Onda la beffa della vittoria proprio della Torre<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/164108150.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Asinata di giovedì 15 agosto 1641|accesso=15-06-2012}}</ref>.
 
In risposta, tempo dopo, un gruppo di ondaioli sottrasse un [[tamburo]] di [[ottone]] alla Torre, che ne avrebbe chiesto per molti anni la restituzione<ref name="rivalità"/>.
 
Nei decenni successivi, la rivalità tra le due Contrade raggiunse livelli preoccupanti. Al Palio del 2 luglio [[1688]], l'Onda fu duramente ostacolata dalla Torre, il cui fantino ne trattenne per le redini il cavallo al Casato, consegnandolo, poi, a un alfiere torraiolo. Per vendetta, un monturato ondaiolo, al termine della carriera, impugnò un'[[alabarda]], con cui colpì l'alfiere torraiolo, uccidendolo. Mentre l'ondaiolo scampò all'arresto, dandosi alla fuga, tra i due popoli i rapporti si fecero tesisissimi, con sfratti e licenziamenti reciproci<ref>{{Cita libro| Antonio| Zazzeroni| Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914|anno=[[1982]]}}</ref><ref name="rivalità"/>.
 
L'avvento del nuovo secolo non produsse alcun miglioramento nelle relazioni tra Onda e Torre, che, nel [[1713]], furono protagoniste di un nuovo gravissimo episodio. Il [[26 luglio]] di quell'anno, in occasione della Festa titolare della Torre, scoppiò un alterco tra un ondaiolo e il capitano della Torre. Seguito l'ondaiolo, il torraiolo fu da questi colpito a morte con una pugnalata. Anche in tal caso, l'ondaiolo si dette alla fuga, mentre diversi torraioli invasero Malborghetto, cercando di farsi giustizia. L'intervento della polizia granducale (che condusse all'arresto di diverse persone) non fu sufficiente a riportare la calma. Dovettero intervenire le due dirigenze, le quali, consapevoli che era stato oltrepassato ogni limite, decisero di porre fine alla rivalità con un gesto simbolico, la restituzione del tamburo di ottone dall'Onda alla Torre<ref name="rivalità"/>.
 
Malgrado alcuni contrasti a livello prettamente paliesco, i rapporti tra Onda e Torre furono decisamente migliori nei due secoli a seguire.
 
Ai primi del Novecento, dopo i fatti del [[1909]] e del [[1925]], che portarono alla (momentanea) fine dell'alleanza tra Oca e Onda, quest'ultima si avvicinò decisamente alla Torre. L'inattesa alleanza ''de facto'' culminò con l'aiuto che i torraioli prestarono agli ondaioli in occasione dell'allestimento della Festa della vittoria del Palio del [[28 settembre]] [[1928]].
{{Nota
|larghezza = 300px
|titolo = Il "TONO"
|dim-testo = 90%
|contenuto = [[File:Bandiere contrade siena.jpg|left|80px]]Uno fra i più efficaci patti di alleanza nella storia del Palio di Siena fu il TONO, [[acronimo]] derivante dalle iniziali delle quattro Contrade che lo formarono: la [[Contrada della Tartuca|Tartuca]], l'Onda, il [[Nobile Contrada del Nicchio|Nicchio]] e l'[[Nobile Contrada dell'Oca|Oca]].
 
Il funzionamento del TONO era semplice: di volta in volta, a seconda del livello dei cavalli toccati in sorte, veniva scelta la Contrada da favorire (talora, per i motivi che saranno detti, poteva scegliersi di far vincere una Contrada esterna al TONO). Quest'ultima godeva così dell'aiuto, anche economico, delle altre tre consorelle.
 
I primi passi del TONO furono compiuti nel [[1928]]<ref name=nicoca>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/rivali_nicoca.htm|opera=Il Palio.org|autore=Roberto Filiani|titolo=Le rivalità estinte: Nicchio-Oca|accesso=11-06-2012}}</ref>, quando Oca e Nicchio vinsero i due Palii ordinari di luglio e di agosto.
 
Poi, dopo l'ingresso nell'aggregazione da parte dell'Onda, il TONO impose un autentico monopolio nel panorama paliesco. Dopo la vittoria ondaiola a luglio del [[1930]] (con ''[[Angelo Meloni|Picino]]'' su Lina), fu la volta della Tartuca, che vinse ad agosto con ''[[Fernando Leoni|Ganascia]]'' su Carnera.
 
Nel [[1931]], dopo la vittoria [[Nobile Contrada dell'Aquila|aquilina]] a luglio, l'Oca si aggiudicò il Palio di agosto, con ''[[Aldo Mantovani|Bubbolo]]'' su Tordina.
 
Nel [[1932]] vinsero a luglio l'Onda (con ''Ganascia'' su Gobba) e ad agosto il Nicchio, con ''[[Tripoli Torrini|Tripolino]]'' su Ruello.
 
Nel [[1933]] il TONO permise all'accoppiata ''Ganascia''-[[Folco (cavallo)|Folco]] di conquistare uno storico cappotto per la Tartuca.
 
Il [[1934]] si aprì con il Palio di luglio, che l'Oca scelse di far vincere a una Contrada esterna al TONO, la [[Contrada Priora della Civetta|Civetta]], allo scopo di far prendere la cuffia alla Torre<ref name>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/rivali_ocator.htm|opera=Il Palio.org|autore=Roberto Filiani|titolo=Le rivalità: Oca-Torre|accesso=11-06-2012}}</ref>.
 
Ad agosto, Nicchio e Oca, le uniche Contrade del TONO che partecipavano al Palio, decisero di puntare sul binomio di Fontebranda, composto da ''[[Corrado Meloni|Meloncino]]'' su Wally, ritenendo quest'ultimo soggetto superiore a Lampo, toccato in sorte al Nicchio. Durante le prove, tuttavia, Lampo si dimostrò un ottimo soggetto, tanto che i nicchiaioli si illusero in un cambio di strategie. La vittoria ocaiola, con la palese trattenuta di Lampo da parte del fantino nicchiaiolo ''[[Pietro De Angelis (fantino)|Pietrino]]'', scatenò l'ira dei contradaioli del Nicchio. Sfiduciata la dirigenza, i nicchiaioli, riunitisi in assemblea, proclamarono la rivalità con l'Oca (sopitasi solo negli [[anni 1970|anni '70]] e ufficialmente cessata solo nel [[1984]]), che condusse inevitabilmente alla fine il TONO<ref name=nicoca/>.
}}
Al Palio di luglio [[1930]], si presentò l'occasione per rinsaldare i rapporti tra l'Onda e la Torre. Quest'ultima, a secco di vittorie dal [[1910]], aveva ricevuto in sorte il veloce Burattino e, per tornare al successo, confidava sull'aiuto dell'Onda, che poteva contare su un'altra cavalla molto quotata, Lina. Al fine di scongiurare la vittoria torraiola, intervenne l'Oca, che, con il proprio storico dirigente Ettore Fontani, propose all'Onda uno scambio di fantini. La dirigenza ondaiola accettò e [[Romolo Maggi]] detto ''Sgonfio'', fantino che aveva portato l'Onda al successo nel 1928, passò all'Oca, da cui giunse il blasonatissimo [[Angelo Meloni]] detto ''Picino''<ref name=sgonfio/>.
 
Lo scambio di monte non fu preso bene dai torraioli e un banale diverbio durante la Prova Generale scatenò una furibonda rissa tra i due popoli<ref name=sgonfio/>.
 
L'Onda vinse quel Palio ed entrò a far parte della rete di alleanze comprendente Oca, Tartuca e Nicchio, denominata "TONO" (dalle iniziali delle quattro Contrade). Ma, soprattutto, da quel momento, l'Onda tornò a considerare la Torre quale propria nemica ufficiale.
 
A tale dichiarazione, non ha, però, fatto seguito nulla di analogo da parte della Torre. La Contrada di Salicotto, infatti, non ha mai considerato, a partire dagli scontri del 1930, l'Onda quale propria nemica, concentrandosi esclusivamente sulla rivalità con l'Oca<ref name="rivalità"/>.
 
Tale situazione ha prodotto una rivalità dai connotati del tutto particolari. Da un lato, l'Onda dà molta rilevanza alla rivalità con la Torre: ne ha dato dimostrazione, tra gli altri episodi, con il durissimo ostacolo di ''[[Francesco Cuttoni|Mezz'etto]]'', fantino ondaiolo, a ''Vittorino'', nella Torre, durante la mossa del Palio straordinario del [[4 settembre]] [[1960]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/196009040/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|editore=Computer Copy|anno=[[2000]]|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|accesso=10-06-2012}}</ref>; o con l'ostacolo del fantino ondaiolo ''Marasma'' a ''Spillo'', prima della mossa del Palio di agosto del [[1980]]<ref name=marasma/>.
 
Dall'altro lato, invece, la Torre ha pressoché sempre snobbato la rivalità con l'Onda, trattandola al più alla stregua di una "vicina molesta"<ref name=nostra/>. Nel Numero Unico edito dalla Torre in occasione della propria vittoria dell'agosto [[1961]] (patita dall'Onda come una vera e propria "purga"<ref>{{Cita news|autore=Simonetta Losi|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/utility/malborghetto/malborghetto59.pdf|titolo=Aldo: la divisa e la montura|pubblicazione=Malborghetto|mese=-giugno|anno=2010|pagina=35|accesso=11-06-2012}}</ref>), per esempio, non appaiono riferimenti all'Onda, venendo unicamente schernita l'Oca<ref name="rivalità"/>. Ancor più eloquente fu quanto accadde in occasione del Palio dell'agosto [[1972]], quando l'Onda vinse, approfittando di un errore del fantino ocaiolo ''[[Andrea Degortes|Aceto]]'': i torraioli, felici per la sconfitta ocaiola, celebrarono la vittoria dell'Onda<ref name=nostra>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/aneddoti_torre06.htm|titolo=La nostra nemica è l'Oca|opera=Il Palio.org|accesso=16-08-2012}}</ref>.
 
=== Alleanze ===
L'Onda intrattiene attualmente rapporti di alleanza con tre Contrade: sono il [[Contrada di Valdimontone|Valdimontone]], il [[Nobile Contrada del Nicchio|Nicchio]] e la [[Contrada della Tartuca|Tartuca]].
 
Antichissime sono le alleanze con il Nicchio, in auge dal [[1684]], e con il Valdimontone, risalente al [[1781]]<ref name=alriv/><ref>{{Cita news|autore=Simonetta Losi|url=http://www.contradacapitanadellonda.it/utility/malborghetto/malborghetto57.pdf|titolo=Un'alleanza antica|pubblicazione=Malborghetto|mese=-dicembre|anno=2009|pagina=9|accesso=11-06-2012}}</ref>. Particolare è il fatto che queste due Contrade siano tra loro nemiche<ref>L'Onda non è, comunque, l'unico rione senese ad essere alleato con due Contrade tra loro nemiche. Analoghi sono i casi della [[Contrada Priora della Civetta]], alleata sia dell'[[Nobile Contrada dell'Aquila|Aquila]] che della [[Contrada della Pantera|Pantera]]), la Pantera, alleata al tempo stesso della Civetta e del [[Contrada del Leocorno|Leocorno]], nonché della [[Contrada della Selva|Selva]], alleata sia della [[Contrada della Chiocciola|Chiocciola]] che della [[Contrada della Tartuca|Tartuca]].</ref>, pur non essendolo all'epoca in cui divennero alleate dell'Onda. Anzi, allorché la Contrada di Malborghetto si alleò con il Valdimontone, fra quest'ultimo e il Nicchio vigeva un'alleanza nata nel settembre [[1685]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/rivali_nicmon.htm|opera=Il Palio.org|autore=Roberto Filiani|titolo=Le rivalità: Nicchio-Montone|accesso=11-06-2012}}</ref>.
 
Il deterioramento dei rapporti tra la Contrada dei Pispini e quella dei Servi, intensificatosi nell'Ottocento e, soprattutto, nella seconda metà del Novecento, non ha influito sulle relazioni fra i due rioni e l'Onda.
 
L'alleanza con la Tartuca è, invece, molto più recente, essendo stata formalizzata nel [[1933]]<ref name=alriv/>, anche se, ''de facto'', esistente sin dal [[1930]], quando l'Onda, insieme al rione di Castelvecchio, al Nicchio e all'Oca, dette vita al formidabile patto d'alleanza passato alla storia come TONO.
 
Inoltre, fino al [[1966]], l'Onda ha intrattenuto una forte alleanza con l'Oca. Trattavasi, peraltro, di un legame molto antico, risalendo sicuramente a prima del [[1643]], anno in cui l'Onda vinse il Palio alla tonda del 7 maggio, e, subito dopo, il popolo si recò per i festeggiamenti nel territorio dell'alleata Oca<ref name=torce/>.
 
Dopo oltre due secoli di ottimi rapporti, le relazioni tra le due Contrade si raffreddarono notevolmente in occasione del Palio a sorpresa del 17 agosto [[1909]]. L'Onda aveva ricevuto in sorte il veloce storno di Adamo Mattii e il fantino più quotato del lotto, Angelo Meloni detto ''Picino'', fantino di Contrada dell'Oca. La carriera di ''Picino'' fu, però, mediocre e mai l'Onda insidiò la corsa della vittoriosa Oca. I sospetti di un previo accordo tra ''Picino'' e l'Oca condussero la dirigenza ondaiola a vibranti proteste contro il rione di Fontebranda<ref name="rivalità"/>.
 
Sedici anni dopo, al Palio di agosto [[1925]], l'Onda, che aveva ricevuto in sorte la fortissima Lola, chiese ''Picino'' all'Oca. Da Fontebranda giunse un secco rifiuto e, mentre la Chiocciola vinse il Palio, l'Onda dichiarò la rottura della plurisecolare alleanza con l'Oca.
 
Nuovamente ''Picino'', sarebbe stato protagonista, nel luglio [[1930]], stavolta del ravvicinamento tra le due Contrade, con il citato scambio di monte tra Oca e Onda e la seguente vittoria biancoceleste.
 
La fine del TONO nel 1934 e la conseguente rivalità tra Oca e Nicchio non guastarono i rapporti dell'Onda con l'Oca. Le due Contrade, condividendo anche la rivalità con la Torre, proseguirono in una proficua collaborazione, tuttavia terminata bruscamente al Palio di agosto [[1966]].
 
I fatti di quel Palio affondano le proprie radici in quello di agosto del [[1961]], quando vinse la Torre, entrata di rincorsa, approfittando dell'Oca, che si fece sorprendere tra i canapi rigirata con ''Ciancone'' su Capriola. A fine Palio, ''Ciancone'' fu malmenato dagli ocaioli e non osò ripresentarsi più a Siena per molto tempo<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/196108160/Cronaca.ashx|autore=Luca Luchini|titolo=Palio XX secolo-Una città fra realtà e leggenda|editore=Tipografia Senese Editore|anno=1985|accesso=10-06-2012}}</ref>.
 
Ma, nel [[1966]], fu proprio l'Onda a richiamare ''Ciancone'' (a tredici anni dall'ultimo Palio corso da Gentili per l'Onda), per montare la favorita Sambrina. Il fantino di Manziana giunse alla Provaccia e il barbaresco dell'Oca, quando lo riconobbe nell'Entrone, lo schiaffeggiò. Lo screzio suscitò la reazione del barbaresco ondaiolo e, di lì a poco, una rissa tra ocaioli e ondaioli, che terminò con la decisione dell'Onda di chiudere definitivamente l'alleanza con l'Oca<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/196608170/Cronaca.ashx|autore=Roberto Filiani|titolo=Daccelo! Cronache, personaggi e numeri di un secolo di Palio|editore=Computer Copy|anno=2000|accesso=15-06-2012}}</ref>.
 
== Gemellaggi ==
* [[Talamone]]
 
== Vittorie ==
=== Vittorie ufficiali ===
Le seguenti sono le vittorie riconosciute ufficialmente all'Onda dal [[Siena|Comune di Siena]] ed attestate nell'"[[Elenco delle vittorie del Palio di Siena]]".
 
{| class="wikitable" style="text-align: center; width: 100%; "
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1923|1923]]
!width="10%" |N° vittoria
|{{Società atletica|?}} [[Maria Piantanida]]<br/><small>''?''</small>
!width="15%" |Data
|4,56 m
!width="40%" |Fantino
!width="35%" |Cavallo
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1924|1924]]
| 1 || [[2 luglio]] [[1671]] || ''Bacchino'' || ?
|{{Società atletica|?}} [[Maria Piantanida]]<br/><small>''?''</small>
|4,63 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1925|1925]]
| 2 || [[7 giugno]] [[1676]] || ''Bacchino'' || Barberino
|{{Società atletica|?}} [[Andreina Sacco]]<br/><small>''?''</small>
|4,51 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1926|1926]]
| 3 || [[2 luglio]] [[1692]] || ''Monco'' || ?
|{{Società atletica|?}} [[Luigia Bonfanti]]<br/><small>''?''</small>
|4,62 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1927|1927]]
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Elenco delle vittorie del Palio di Siena (XVII secolo)|Vittorie nel XVII secolo]]: 3'''''
|{{Società atletica|?}} [[Vittorina Vivenza]]<br/><small>''?''</small>
|4,81 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1928|1928]]
| 4 || [[2 luglio]] [[1703]] || [[Giuseppe Galardi]] detto ''Pelliccino'' || Leprino di Buonconvento
|{{Società atletica|?}} [[Derna Polazzo]]<br/><small>''?''</small>
|5,05 m
|-
|align=center height=38px | 1929
| 5 || [[2 luglio]] [[1709]] || ''Piermaria'' || Leardo della Posta
|align=center colspan=2 | ''Gara non in programma''
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1930|1930]]
| 5<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1713]] || [[Giovan Battista Pistoi]] detto ''Cappellaro'' || Barbarino
|{{Società atletica|?}} [[Giovanna Viarengo]]<br/><small>''?''</small>
|4,75 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1931|1931]]
| 6<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1714]] || ''Morino'' || Morello di Siena
|{{Società atletica|Virtus Bologna}} [[Claudia Testoni]]<br/><small>[[Atletica Virtus Bologna]]</small>
|4,985 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1932|1932]]
| 7<small>1/2</small> || [[3 luglio]] [[1757]] || Antonio Giovannetti detto ''Bastianone'' || Trappolino
|{{Società atletica|Virtus Bologna}} [[Claudia Testoni]]<br/><small>[[Atletica Virtus Bologna]]</small>
|4,90 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1933|1933]]
| 8<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1779]] || [[Mattia Mancini]] detto ''Bastiancino'' || Stornello del Ricci
|{{Società atletica|Virtus Bologna}} [[Claudia Testoni]]<br/><small>[[Atletica Virtus Bologna]]</small>
|5,11 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1934|1934]]
| 9<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1779]] || Giuseppe Brecchi detto ''Brecchino'' || Baio del Nepi
|{{Società atletica|Virtus Bologna}} [[Claudia Testoni]]<br/><small>[[Atletica Virtus Bologna]]</small>
|5,145 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1935|1935]]
| 10<small>1/2</small> || [[18 agosto]] [[1783]] || [[Isidoro Bianchini]] detto ''Dorino'' || Morello bruciato del Dei
|{{Società atletica|Virtus Bologna}} [[Claudia Testoni]]<br/><small>[[Atletica Virtus Bologna]]</small>
|5,46 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1936|1936]]
| 11<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1784]] || [[Isidoro Bianchini]] detto ''Dorino'' || Baio scuro del Bazzani
|{{Società atletica|?}} [[Jolanda Colombo]]<br/><small>''?''</small>
|5,06 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1937|1937]]
| 12<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1790]] || [[Isidoro Bianchini]] detto ''Dorino'' || Baio chiaro del Manetti
|{{Società atletica|Virtus Bologna}} [[Claudia Testoni]]<br/><small>[[Atletica Virtus Bologna]]</small>
|5,33 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1938|1938]]
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Elenco delle vittorie del Palio di Siena (XVIII secolo)|Vittorie nel XVIII secolo]]: 9<small>1/2</small>'''''
|{{Società atletica|Virtus Bologna}} [[Claudia Testoni]]<br/><small>[[Atletica Virtus Bologna]]</small>
|5,53 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1939|1939]]
| 13<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1802]] || [[Matteo Marzi]] detto ''Mattiaccio'' || Novano
|{{Società atletica|Venchi Unica Torino}} [[Amelia Piccinini]]<br/><small>[[Venchi Unica Torino]]</small>
|5,25 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1940|1940]]
| 14<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1810]] || [[Niccolò Chiarini]] detto ''Caino'' || Morello balzano del Pezzuoli
|{{Società atletica|Venchi Unica Torino}} [[Amelia Piccinini]]<br/><small>[[Venchi Unica Torino]]</small>
|5,33 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1941|1941]]
| 15<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1819]] || Filippo Rossi detto ''Vecchia'' || Morello del Parranchi
|{{Società atletica|?}} [[Lidia Zanuttigh]]<br/><small>''?''</small>
|5,33 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1942|1942]]
| 16<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1825]] || [[Niccolò Chiarini]] detto ''Caino'' || Morello maltinto del Bianciardi
|{{Società atletica|?}} [[Elda Franco]]<br/><small>''?''</small>
|5,31 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1943|1943]]
| 17<small>1/2</small> || [[15 agosto]] [[1848]] || [[Francesco Santini]] detto ''Gobbo Saragiolo'' || Storno del Grassellini
|{{Società atletica|Venchi Unica Torino}} [[Amelia Piccinini]]<br/><small>[[Venchi Unica Torino]]</small>
|5,20 m
|-
|align=center height=38px | 1944
| 18<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1849]] || [[Francesco Santini]] detto ''Gobbo Saragiolo'' || Morello del Barbetti
|align=center colspan=2 | ''Edizione non disputata''
|- bgcolor=#C0C0C0
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1945|1945]]<ref>L'edizione dei campionati italiani del 1945, sia maschile che femminile, fu programmata a Torino per il 16 settembre. Alle gare presero parte solo atlete provenienti da Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia, in quanto la Federazione si trovava ancora suddivisa in due tronconi: furono definiti "Campionati dell'Alta Italia". A differenza di quanto fatto per le analoghe gare maschili, la FIDAL non accettò di inserire i nomi delle vincitrici nella cronologia ufficiale delle campionesse italiane.</ref>
|{{Società atletica|Venchi Unica Torino}} [[Amelia Piccinini]]<br/><small>[[Venchi Unica Torino]]</small>
|5,10 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1946|1946]]
| 19<small>1/2</small> || [[17 agosto]] [[1851]] || [[Antonio Guaschi]] detto ''Folaghino'' || Morella con piccola stella
|{{Società atletica|Venchi Unica Torino}} [[Amelia Piccinini]]<br/><small>[[Venchi Unica Torino]]</small>
|5,30 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1947|1947]]
| 20<small>1/2</small> || [[15 agosto]] [[1856]] || Angiolo Fabbri detto ''Spagnoletto'' || Morello del Micheli
|{{Società atletica|?}} [[Lidia Zanuttigh]]<br/><small>''?''</small>
|5,10 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1948|1948]]
| 21<small>1/2</small> || [[27 aprile]] [[1860]] || Giuseppe Buoni detto ''Figlio di Bonino'' || Morello stellino del Bandini
|{{Società atletica|?}} [[Silvana Pierucci]]<br/><small>''?''</small>
|5,30 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1949|1949]]
| 22<small>1/2</small> || [[28 settembre]] [[1862]] || [[Mario Bernini]] detto ''Bachicche'' || Morello del Franci
|{{Società atletica|?}} [[Silvana Pierucci]]<br/><small>''?''</small>
|5,57 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1950|1950]]
| 23<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1868]] || [[Pietro Locchi]] detto ''Paolaccino'' || Storno del Grandi
|{{Società atletica|?}} [[Silvana Pierucci]]<br/><small>''?''</small>
|5,31 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1951|1951]]
| 24<small>1/2</small> || [[15 agosto]] [[1870]] || [[Pietro Locchi]] detto ''Paolaccino'' || Baia del Venturini
|{{Società atletica|?}} [[Silvana Pierucci]]<br/><small>''?''</small>
|5,44 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani femminili assoluti di atletica leggera 1952|1952]]
| 25<small>1/2</small> || [[3 luglio]] [[1892]] || [[Ulisse Betti]] detto ''Bozzetto'' || Baia striscia in fronte
|{{Società atletica|?}} [[Maria Gabriella Pinto (atleta)|Maria Gabriella Pinto]]<br/><small>''?''</small>
|5,25 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1953|1953]]
| 26<small>1/2</small> || [[29 maggio]] [[1893]] || [[Ulisse Betti]] detto ''Bozzetto'' || Baia marrone del Ramalli
|{{Società atletica|?}} [[Maria Gabriella Pinto (atleta)|Maria Gabriella Pinto]]<br/><small>''?''</small>
|5,49 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1954|1954]]
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Elenco delle vittorie del Palio di Siena (XIX secolo)|Vittorie nel XIX secolo]]: 14'''''
|{{Società atletica|?}} [[Maria Musso]]<br/><small>''?''</small>
|5,39 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1955|1955]]
| 27<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1902]] || [[Francesco Menchinelli]] detto ''Pallino'' || Ponona
|{{Società atletica|?}} [[Piera Fassio]]<br/><small>''?''</small>
|5,70 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1956|1956]]
| 28<small>1/2</small> || [[14 settembre]] [[1928]] || [[Romolo Maggi]] detto ''Sgonfio'' || [[Giacca (cavallo)|Giacca]]
|{{Società atletica|?}} [[Piera Fassio]]<br/><small>''?''</small>
|5,42 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1957|1957]]
| 29<small>1/2</small> || [[3 luglio]] [[1930]] || [[Angelo Meloni]] detto ''Picino'' || Lina
|{{Società atletica|?}} [[Piera Fassio]]<br/><small>''?''</small>
|5,39 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1958|1958]]
| 30<small>1/2</small> || [[3 luglio]] [[1932]] || [[Fernando Leoni]] detto ''Ganascia'' || Gobba di Vescona
|{{Società atletica|?}} [[Piera Fassio]]<br/><small>''?''</small>
|5,42 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1959|1959]]
| 31<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1950]] || [[Giuseppe Gentili]] detto ''Ciancone'' || Gioia
|{{Società atletica|?}} [[Piera Tizzoni]]<br/><small>''?''</small>
|5,60 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1960|1960]]
| 32<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1954]] || [[Giorgio Terni]] detto ''Vittorino'' || [[Gaudenzia]]
|{{Società atletica|?}} [[Piera Tizzoni]]<br/><small>''?''</small>
|5,78 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1961|1961]]
| 33<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1969]] || [[Giuseppe Gentili]] detto ''Ciancone'' || Sambrina
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Magaly Vettorazzo]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
|5,82 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1962|1962]]
| 34<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1972]] || [[Antonio Zedde]] detto ''Valente'' || Orbello
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Magaly Vettorazzo]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
|5,89 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1963|1963]]
| 35<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1980]] || [[Mauro Matteucci]] detto ''Marasma'' || Miura
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Magaly Vettorazzo]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
|6,08 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1964|1964]]
| 36<small>1/2</small> || [[16 agosto]] [[1985]] || [[Salvatore Ladu (fantino)|Salvatore Ladu]] detto ''Cianchino'' || Benito III
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Magaly Vettorazzo]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
|6,11 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1965|1965]]
| 37<small>1/2</small> || [[2 luglio]] [[1995]] || [[Salvatore Ladu (fantino)|Salvatore Ladu]] detto ''Cianchino'' || Oriolu de Zamaglia
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Maria Vittoria Trio]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
|6,03 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1966|1966]]
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Elenco delle vittorie del Palio di Siena (XX secolo)|Vittorie nel XX secolo]]: 11'''''
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Magaly Vettorazzo]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
|5,85 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1967|1967]]
|colspan=4 style="background-color:#ffdead; text-align: center" |'''''[[Elenco delle vittorie del Palio di Siena (XXI secolo)|Vittorie nel XXI secolo]]: nessuna'''''
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Magaly Vettorazzo]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
|5,76 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1968|1968]]
|}
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Maria Vittoria Trio]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
 
|6,48 m
==== Statistiche ====
* Il fantino più vittorioso per l'Onda, nella storia del Palio, è ''[[Isidoro Bianchini|Dorino]]'' con 3 successi<ref name=fedeli/>. Seguono ''Bacchino'', ''[[Niccolò Chiarini|Caino]]'', il ''[[Gobbo Saragiolo]]'', ''[[Pietro Locchi|Paolaccino]]'', ''[[Ulisse Betti|Bozzetto]]'', ''[[Giuseppe Gentili|Ciancone]]'' e ''[[Salvatore Ladu (fantino)|Cianchino]]'' con 2.
* ''Ciancone'' è anche il fantino che ha corso più Palii per l'Onda: 12<ref name=fedeli/>.
* Nessun cavallo ha mai vinto più di un Palio per l'Onda.
* I cavalli che hanno corso più carriere per la Contrada di Malborghetto sono Piero (che corse entrambe la carriere del [[1948]]), [[Gaudenzia]] (agosto [[1952]] e luglio [[1954]]), Velka (luglio [[1955]] e luglio [[1957]]) e Sambrina (agosto [[1966]] e luglio [[1969]]), con due Palii disputati ciascuno<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/cavalli_piu_fedeli_onda.htm|opera=Il Palio.org|titolo=I cavalli più fedeli - Onda|autore=Orlando Papei|accesso=20-06-2012}}</ref>.
* L'Onda ha "fatto [[cappotto (Palio di Siena)|cappotto]]", cioè ha vinto entrambi i Palii ordinari dello stesso anno, una volta, nel [[1779]].
* Con 37 vittorie e mezza, l'Onda è all'ottavo posto tra le Contrade per numero di Palii vinti.
* L'Onda ha vinto 32 e ½ Palii ordinari, ripartiti nel numero di 21 a luglio e 11 e ½ ad agosto.
* I Palii straordinari vinti dall'Onda sono, invece, 6.
* L'Onda non ha mai vinto con il [[cavallo scosso]].
* L'Onda ha ricevuto una volta la "cuffia" (cioè, è stata la Contrada che non vinceva da più tempo), dal [[16 luglio]] [[1887]] (quando la ricevette dalla [[Contrada Imperiale della Giraffa|Giraffa]])<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/188707160.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 16 luglio 1887|accesso=20-06-2012}}</ref> al [[3 luglio]] [[1892]] (quando la cedette alla [[Contrada della Pantera|Pantera]])<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/189207030.ashx|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Palio del 3 luglio 1892|accesso=20-06-2012}}</ref>.
* Il periodo più lungo senza vittorie per l'Onda fu dal [[16 agosto]] [[1714]] al [[2 luglio]] [[1757]], per un totale di 43 anni. Nello stesso periodo, la Contrada stabilì il suo record negativo di Palii persi consecutivamente: 43<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.org/persiultimavittoriabis.htm|opera=Il Palio.org|autore=Orlando Papei|titolo=Massimo numero di Palii persi consecutivamente|accesso=20-06-2012}}</ref>.
 
=== Vittorie attribuite ===
L'Onda si attribuisce 43 vittorie e mezza, e dunque ulteriori sei vittorie rispetto a quelle riconosciutele dal Comune:
 
{| class="wikitable" style="text-align: center; width: 100%; "
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1969|1969]]
!width="10%" |N° vittoria
|{{Società atletica|Libertas Torino}} [[Magaly Vettorazzo]]<br/><small>[[Libertas Torino]]</small>
!width="15%" |Data
|5,75 m
!width="20%" |Fantino
!width="15%" |Cavallo
!width="40%" |Note
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1970|1970]]
| 1 || [[6 agosto]] [[1581]] || ? || ? || Palio rionale indetto dalla Torre<ref name=primavitt/>
|{{Società atletica|?}} [[Mariella Baucia]]<br/><small>''?''</small>
|5,82 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1971|1971]]
| 2 || [[15 agosto]] [[1581]] || ''un ragazzo piccolo'' || ? || Palio "alla lunga"<ref>Il "Palio alla lunga" si svolgeva attraversando le vie cittadine fino a giungere al Duomo Vecchio.</ref> corso da sette [[Contrade di Siena|Contrade]]<ref name=pallung/>
|{{Società atletica|?}} [[Barbara Ridi]]<br/><small>''?''</small>
|5,96 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1972|1972]]
| 3 || [[7 maggio]] [[1643]] || ? || ? || Palio indetto dalla [[Balìa]] per celebrare il complenno del principe [[Mattias de' Medici]], governatore di Siena<ref name=mattias/>
|{{Società atletica|?}} [[Barbara Ridi]]<br/><small>''?''</small>
|6,04 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1973|1973]]
| 4 || [[2 luglio]] [[1666]] || Pier Domenico da Barberino || ? || Palio a 16 Contrade, che l'Onda si attribuisce, sulla base di una delibera del [[1669]], contenuta nel proprio archivio, la quale dispone la vendita di questo e del Palio vinto nel 1669. Il dato trova conferma anche nell'archivio dell'Oca<ref name=oca/>.<br/>
|{{Società atletica|?}} [[Manuela Martinelli]]<br/><small>''?''</small>
Altre fonti attribuiscono il Palio al Leocorno, al Nicchio e al Valdimontone<ref name=oca/>.
|5,77 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1974|1974]]
| 5 || [[2 luglio]] [[1669]] || ? || ? || Palio attribuito per gli stessi motivi di quello del 1666.<br/>Altre fonti lo attribuiscono all'Istrice e alla Torre<ref name=oca/>.
|{{Società atletica|?}} [[Ambra Colombo]]<br/><small>''?''</small>
|5,88 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1975|1975]]
| 6 || [[2 luglio]] [[1679]] || ''Bacchino'' || ? || Palio a 13 Contrade, non riconosciuto dal Comune.<ref name=bacch/>
|{{Società atletica|?}} [[Laura Santini]]<br/><small>''?''</small>
|5,89 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1976|1976]]
|}
|{{Società atletica|?}} [[Laura Nappi]]<br/><small>''?''</small>
 
|6,04 m
=== Altre vittorie ===
Seguono le vittorie, documentate, dell'Onda in manifestazioni diverse dal Palio alla tonda o alla lunga.
{| class="wikitable" style="text-align: center; width: 100%; "
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1977|1977]]
!width="20%" |Tipologia
|{{Società atletica|?}} [[Graziella Clemente]]<br/><small>''?''</small>
!width="20%" |Data
|6,11 m
!width="60%" |Note
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1978|1978]]
| [[Bufalata]] || [[25 luglio]] [[1599]] || Prima bufalata, organizzata dalla Torre<ref name=primabuf/>
|{{Società atletica|?}} [[Emanuela Nini]]<br/><small>''?''</small>
|6,28 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1979|1979]]
| [[Bufalata]] || [[1609]] || -
|{{Società atletica|?}} [[Barbara Norello]]<br/><small>''?''</small>
|6,00 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1980|1980]]
| [[Asinata]] || [[1612]] || Asinata indetta per volere del granduca [[Cosimo II de' Medici]]<ref name=secondabuf/>
|{{Società atletica|?}} [[Giusy Albanese]]<br/><small>''?''</small>
|6,22 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1981|1981]]
| [[Gioco delle pugna]] || [[1614]] || Pugna vinta insieme ad Aquila, Pantera e Selva<ref name=pugna/>
|{{Società atletica|?}} [[Elena Cafaro]]<br/><small>''?''</small>
|6,21 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1982|1982]]
| [[Bufalata]] || [[1623]] || -
|{{Società atletica|?}} [[Alessandra Oldani]]<br/><small>''?''</small>
|5,95 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1983|1983]]
| [[Bufalata]] || [[1630]] || -
|{{Società atletica|?}} [[Alessandra Becatti]]<br/><small>''?''</small>
|6,13 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1984|1984]]
| [[Bufalata]] || [[1639]] || Bufalata con 21 Contrade, indetta dal Leocorno<ref name=buftrentanove/>
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
|6,17 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1985|1985]]
|}
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
 
|6,40 m
== Masgalani ==
|-
[[File:Palio_-_Onda.JPG|thumb|right|250px|Parte della Comparsa dell'Onda durante il Corteo storico. In primo piano il ''Duce'' (con la spada), seguito dal ''Paggio Maggiore'' e da uno dei due ''Paggi vessilliferi''.]]
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1986|1986]]
{{vedi anche|Masgalano}}
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
L'Onda ha vinto per quattro volte<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Masgalani/default.aspx?Con=ON|opera=Archivio del Palio di Siena|titolo=Elenco Masgalani-Onda|accesso=12/06/2012}}</ref> il [[Masgalano]], ovvero il premio destinato alla [[Comparsa (Palio di Siena)|Comparsa]] ritenuta, dall'apposita giuria, la migliore per eleganza, dignità di portamento e coordinazione nella [[Corteo storico (Palio di Siena)|Passeggiata]] che precede ciascuno dei due Palii disputati nello stesso anno.
|6,47 m
 
|-
{| class="wikitable" style="text-align: center; width: 60%; "
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1987|1987]]
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
|6,40 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1988|1988]]
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
|6,50 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1989|1989]]
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
|6,43 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1990|1990]]
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
|6,44 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1991|1991]]
|{{Società atletica|Oristano}} [[Valentina Uccheddu]]<br/><small>[[Atletica Oristano]]</small>
|6,53 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1992|1992]]
!width="10%" |Numero
|{{Società atletica|Oristano}} [[Valentina Uccheddu]]<br/><small>[[Atletica Oristano]]</small>
!width="15%" |Anno
|6,64 m
!width="25%" |Committente
!width="25%" |Autore
!width="25%" |Dedica
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1993|1993]]
| 1 || [[1955]] || Comitato Amici del Palio || Bottega orafa italiana || -
|{{Società atletica|?}} [[Antonella Capriotti]]<br/><small>''?''</small>
|6,70 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1994|1994]]
| 2 || [[1977]] || [[Banca Monte dei Paschi di Siena]] || Oscar Staccioli || III centenario della nascita di [[Sallustio Bandini]]
|{{Società atletica|Cento Torri}} [[Fiona May]]<br/><small>[[Atletica Cento Torri Pavia]]</small>
|6,70 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1995|1995]]
| 3 || [[1989]] || [[Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa|CNA]] - Siena || artigiani senesi || -
|{{Società atletica|Oristano}} [[Valentina Uccheddu]]<br/><small>[[Atletica Oristano]]</small>
|6,62 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1996|1996]]
| 4 || [[2000]] || Consorzio elettricisti senesi || Vittoria Marziari Donati || XXV anniversario della fondazione del CEIS
|{{Società atletica|Cento Torri}} [[Fiona May]]<br/><small>[[Atletica Cento Torri Pavia]]</small>
|{{Risultato|7,12 m|nota=W}}
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1997|1997]]
|
|
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1998|1998]]
|{{Società atletica|?}} [[Maria Chiara Baccini]]<br/><small>''?''</small>
|6,34 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 1999|1999]]
|{{Società atletica|Oristano}} [[Valentina Uccheddu]]<br/><small>[[Atletica Oristano]]</small>
|6,46 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2003|2003]]
|{{Società atletica|?}} [[Thaimi O’Reilly Causse Messieri]]<br/><small>''?''</small>
|6,32 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2004|2004]]
|
|
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2005|2005]]
|{{Società atletica|Cento Torri}} [[Fiona May]]<br/><small>[[Atletica Cento Torri Pavia]]</small>
|{{Risultato|6,50 m|nota=W}}
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2006|2006]]
|{{Società atletica|Fiamme Azzurre}} [[Valeria Canella]]<br/><small>[[Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre]]</small>
|6,29 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2007|2007]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,50 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2008|2008]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,06 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2009|2009]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,45 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2010|2010]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,36 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2011|2011]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,26 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2012|2012]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|{{Risultato|6,65 m|nota=W}}
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2013|2013]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,47 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2014|2014]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Tania Vicenzino]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,51 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2015|2015]]
|{{Società atletica|CUS Pisa}} [[Martina Lorenzetto]]<br/><small>[[CUS Pisa Atletica Cascina]]</small>
|6,49 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2016|2016]]
|{{Società atletica|Vicentina}} [[Laura Strati]]<br/><small>[[Atletica Vicentina]]</small>
|6,49 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2017|2017]]
|{{Società atletica|Vicentina}} [[Laura Strati]]<br/><small>[[Atletica Vicentina]]</small>
|6,59 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2018|2018]]
|{{Società atletica|Vicentina}} [[Laura Strati]]<br/><small>[[Atletica Vicentina]]</small>
|6,41 m
|-
|align=center|[[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2019|2019]]
|{{Società atletica|Esercito}} [[Laura Strati]]<br/><small>[[Centro Sportivo Esercito]]</small>
|6,46 m
|}
 
== Squalifiche ==
L'Onda ha subito una sola squalifica nella propria storia. La sanzione le fu inflitta nel [[1988]], a seguito di un tafferuglio scoppiato tra ondaioli e torraioli in occasione della Prova Generale del Palio dell'agosto di quell'anno, durante la quale un ondaiolo colpì un [[Polizia municipale|vigile urbano]] intervenuto per sedare la rissa<ref name="rivalità"/>. La squalifica riguardava un solo Palio e l'Onda la scontò solo nella carriera di luglio del [[1990]], quando correva di diritto<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpalio.siena.it/Palio/199007020/IngressoCanape.ashx|titolo=Palio del 2 luglio 1990|opera=Archivio del Palio di Siena|accesso=23-06-2012}}</ref>.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Onda (Palio di Siena)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.sportolimpico.it/attachments/article/224/CAMPIONI%20ITALIANI_D.pdf|titolo=Campionati "Assoluti" - Donne. Tutti i campioni italiani - 1923-2013|accesso=14 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131211231807/http://www.sportolimpico.it/attachments/article/224/CAMPIONI%20ITALIANI_D.pdf|dataarchivio=11 dicembre 2013}}
*{{lingue|en|it}} [http://www.ocaioloextramoenia.it/Palio/Contrade/ONDA/ondahome.htm Contrada Capitana dell'Onda. ''Cenni storici, Territorio e Vittorie.'']
*[http://www.ilpalio.siena.it/InfoContrade/ON.ashx Contrada Capitana dell'Onda. ''Cenni storici, araldica, territorio, compagnie militari, inno, alleanze, rivalità e Vittorie'' su www.ilpalio.siena.it];
 
{{Palio di Siena}}
 
{{Portale|atletica leggera}}
[[Categoria:Contrade di Siena|Onda]]
 
[[Categoria:Campioni italiani assoluti di atletica leggera|Salto in lungo]]
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[[Categoria:Salto in lungo]]