Norma giuridica e Ponte della Costituzione: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|le omonime opere stradali|Ponti di Calatrava a Reggio Emilia|Ponte di Calatrava}}
Una '''norma giuridica''', in [[diritto]], indica un insieme di regole che concorrono a disciplinare la vita organizzata. Dal punto di vista linguistico si costituisce di un ''[[precetto]]'' e di un ''[[testo]]'' , da non confondere l'uno con l'altro, avente la capacità di determinare, in maniera tendenzialmente stabile, l'[[ordinamento giuridico]] generale (ossia il [[diritto oggettivo]]).
{{nota disambigua|il ponte di Calatrava di Cosenza |Ponte San Francesco di Paola}}
{{Ponte
|nome=Ponte della Costituzione
|immagine=Quarto ponte sul Canal Grande.jpg
|nazione=ITA
|città=[[Venezia]]
|latitudine=45.43881389
|longitudine=12.31947222
|tipologia=arco ribassato
|materiale=[[acciaio]] e [[vetro]]
|lunghezza=94
|luce=80.8
|hluce=7.05
|larghezza=da 5.58 a 9.38
|altezza=9.28
|progettista=[[Santiago Calatrava]]
|data_inizio=2002
|data_fine=2008
}}
 
Il '''ponte della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]]'''<ref>{{cita web|url=http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19537|titolo=Comunicato stampa del Comune di Venezia sull'approvazione del toponimo da parte della giunta comunale.|accesso=31-01-2009}}</ref> (in fase di progetto '''Quarto ponte sul Canal Grande''' e meglio noto dopo la costruzione come '''ponte di Calatrava'''<ref name=Calatrava>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/12_aprile_29/maledizione-ponte-panza_e9d1b53c-91c4-11e1-af61-83f104d3d381.shtml|titolo=Venezia, la maledizione del ponte di Calatrava su chi l'ha fatto nascere|accesso=29-12-2012}}</ref>) è il [[ponte]] che attraversa il [[Canal Grande]] di [[Venezia]] fra [[piazzale Roma]] e la [[Stazione di Venezia Santa Lucia|stazione ferroviaria Venezia Santa Lucia.]]
== Descrizione ==
Una norma è una proposizione volta a stabilire un [[comportamento]] condiviso e i valori presenti all'interno di un [[gruppo sociale]]. Essa è finalizzata a regolare il comportamento dei singoli appartenenti al gruppo, per assicurare la sua sopravvivenza e perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti.
 
Il ponte, disegnato dall'architetto spagnolo [[Santiago Calatrava]] e realizzato utilizzando principalmente [[acciaio]] e [[vetro]], è stato aperto al traffico pedonale la notte dell'11 settembre [[2008]].
In linea generale, la norma giuridica viene assimilata a una "regola di condotta", ovvero a un comando, che impone all'individuo un determinato comportamento. Il carattere "coattivo" della norma giuridica è, dunque, imprescindibile. Questo elemento centrale della norma giuridica contribuisce in modo determinante a differenziarla da altri tipi di norme, come quelle morali o religiose, che appartengono a una sfera non coattiva. L'individuo è libero o meno di assecondare un comando religioso o morale. Può sentirsi perfino obbligato a farlo, ma tale obbligo non è generalizzabile.
 
==La struttura e i materiali==
Affini alle norme giuridiche vere e proprie possono considerarsi quelle regole che appartengono più alla sfera morale, ma che, quando sono inserite in disciplinari di ordini professionali o di associazioni di produttori, possono prevedere anche sanzioni in caso di violazione.
[[File:Pontedellacostituzione.JPG|thumb|left|In questa foto si notano il pavimento in vetro, il corrimano in ottone e i parapetti in vetro]]
[[File:Venezia Venice Italy - Creative Commons by gnuckx (5022241341).jpg|thumb|left|Dettaglio del parapetto del ponte.]]
Il progetto mostra un ponte dalla forma arcuata con una campata di 81 metri, larghezza di 6 metri alla base e 9 al centro per un'altezza di 10 metri al culmine; la struttura è in acciaio, i pavimenti in vetro della [[Saint-Gobain (gruppo)|Saint-Gobain]], [[pietra d'Istria]] e [[Trachite euganea|Trachite]] Grigia Classica di [[Cervarese Santa Croce#Montemerlo|Montemerlo]]. Anche i parapetti sono in vetro, con corrimano in ottone. All'interno dei corrimano sono installate lampadine a [[LED|led]] che dissipano il raggio di luce nei parapetti in vetro.
 
Il ponte è lungo dagli scalini 94 metri mentre ha una ampiezza centrale di 81 metri. La larghezza varia da 5,58 metri fino a 9,38 metri nella parte centrale. L'altezza varia da 3,20 metri sulle sponde fino a 9,28 metri nella parte centrale. L'arco centrale in acciaio, elemento strutturale del ponte ha un raggio di 180 metri.<ref>[http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19502 Città di Venezia - Ponte della Costituzione - i dati dell'opera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Caratteristiche ==
Le caratteristiche fondamentali di una norma giuridica sono:
 
Il giornale inglese ''[[The Independent]]'' ha così commentato il ponte:
# generalità: in quanto non è riferita a un singolo soggetto ma si riferisce a una pluralità di soggetti, ovvero a tutti coloro che si trovano nella situazione disciplinata<ref>L'Agente di Polizia municipale e provinciale, Maggioli Editore 2012, p. 35</ref>;
# astrattezza: in quanto la norma fa riferimento a un'ipotesi astratta e non al singolo caso concreto;
# novità: in quanto ogni norma viene emanata per regolare un comportamento che fino a ieri si riteneva non dovesse essere regolato, oppure allo scopo di modificare un regolamento di quel tale comportamento già esistente;
# imperatività (o coazione): in quanto accanto a una norma che contiene un [[precetto]], esiste una norma che prevede la sanzione;
# positività: in quanto la norma è predisposta da un'autorità (lo Stato);
# bilateralità: in quanto la norma riconosce un diritto a un soggetto e in contrapposizione impone un dovere o un obbligo a un altro soggetto;
# esteriorità: oggetto della disciplina dovrà essere l'azione esterna del soggetto, non gli stati psichici interiori.<ref>L'Agente di Polizia municipale e provinciale, Maggioli Editore 2012, p. 36</ref>
# coattività: la norma giuridica è coattiva in quanto deve essere rispettata obbligatoriamente e la sua inosservanza viene punita applicando una sanzione al trasgressore;
# relatività: la norma giuridica è relativa perché varia nel tempo e nello spazio, cioè all'interno dello Stato stesso e da Stato a Stato. Il diritto di uno Stato infatti non è sempre uguale a sé stesso, ma si modifica nel corso del tempo per effetto delle trasformazioni della società.
 
{{citazione|Un progetto squisitamente moderno <nowiki>[…]</nowiki> ma stilisticamente non fa a pugni con lo scenario, aiutato dal fatto di essere costruito in vetro e marmo dell’Istria, il materiale più usato a Venezia. <nowiki>[…]</nowiki> Progettato da Santiago Calatrava, l’architetto spagnolo i cui progetti da Dublino ad Atene, passando per Buenos Aires hanno cambiato la nostra idea circa l’aspetto che deve avere un ponte, quello di Venezia è molto diverso dalle opere che lo hanno reso famoso. È l’essenza della discrezione: nessuna rete di cavi, nessuna rievocazione di arpe, lire o liuti, solo una semplice campata a forma di freccia da sponda a sponda, senza nessun supporto visibile.|[[The Independent]]}}
Gli atti o fatti da cui scaturiscono le norme giuridiche costituiscono le [[fonti del diritto]], e, più esattamente, le fonti di produzione giuridica. Va detto che, in senso lato, possono considerarsi norme anche quelle che mancano dei caratteri della generalità e astrattezza, le quali, peraltro, non sono prodotte da fonti del diritto ma con [[Atto giuridico|atti giuridici]] in virtù di [[potere (diritto)|poteri]] dalle stesse attribuiti (si tratti di atti privati, come i [[contratto|contratti]], o pubblici, come un [[provvedimento amministrativo]] o una [[sentenza]]). La norma non va in nessun caso confusa con la [[legge]]. Mentre la legge è un [[Atto giuridico|atto]], la norma è la conseguenza di questo. La [[legge]] è una delle [[fonti del diritto]], la norma è [[diritto]]. La norma è un comando che si ricava dall'interpretazione delle [[fonti del diritto]]. Le norme sono solitamente desumibili da una formulazione linguistica scritta ([[costituzione]], [[legge]], [[regolamento]]...) al fine di conferire alla stessa un alto grado di certezza e durevolezza nel tempo.
 
==Il nome==
Diverse dalle norme giuridiche, che prescrivono comportamenti vincolanti per il diritto, sono le norme etiche, morali, sociali, che vincolano solo nel cosiddetto ''foro interno'' (della coscienza) ovvero sotto il profilo meramente sociale, di pura cortesia. In sintesi si può definire "norma giuridica", una prescrizione generale e astratta che identifica ed enuncia gli interessi vigenti in un gruppo sociale e appresta le procedure per la loro tutela e il loro concreto soddisfacimento e della quale, pertanto, deve essere garantita l'osservanza.
Nell'agosto del 2008 il sindaco [[Massimo Cacciari]] propose di denominare l'opera dell'architetto spagnolo (cui ci si riferiva fino ad allora ufficialmente utilizzando l'espressione "Quarto ponte sul Canal Grande") "ponte della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione"]] in omaggio alla [[Costituzione|legge fondamentale]] dello Stato italiano, approvata dall'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]] il 22 dicembre 1947, [[Promulgazione|promulgata]] dal [[capo provvisorio dello Stato]] [[Enrico De Nicola|De Nicola]] il 27 dicembre seguente ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948, della quale si celebrava per l'appunto in quell'anno il sessantesimo anniversario. Con l'occasione, il sindaco propose altresì di ribattezzare [[piazzale Roma]] (toponimo assegnato in epoca [[Fascismo|fascista]]) con il nome dell'antifascista [[Silvio Trentin]], notando però le difficoltà conseguenti al mutamento di un nome fortemente radicato e conosciuto<ref>{{cita web|url=http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19372|titolo=Comunicato stampa del Comune di Venezia del 27 agosto 2008|accesso=31-01-2009}}</ref>.
 
In precedenza il sindaco aveva proposto in sede di [[Consiglio comunale (Italia)|Consiglio comunale]] il nome di "ponte de la Zirada" dato che il ponte si trova in corrispondenza della curva iniziale del Canal Grande, anticamente denominata ''zirada'' in [[Dialetto veneziano|lingua veneziana]] (a poca distanza si trova infatti la [[chiesa di Sant'Andrea della Zirada]], ora completamente inglobata nel ''terminal'' automobilistico di piazzale Roma). La proposta ricalca quella che era la volontà dell'Amministrazione comunale negli anni trenta<ref>{{cita web|url=http://nuovavenezia.repubblica.it/dettaglio/Calatrava-Cacciari-propone-Ponte-de-la-Zirada/1379439?edizione=EdRegionale|titolo=Articolo da "la Nuova Venezia" del 22 ottobre 2007|accesso=31-01-2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080123194206/http://nuovavenezia.repubblica.it/dettaglio/Calatrava-Cacciari-propone-Ponte-de-la-Zirada/1379439?edizione=EdRegionale|dataarchivio=23 gennaio 2008|urlmorto=sì}}</ref> di chiamare il campo di fronte alla stazione di Santa Lucia campo de la Zirada, ma durante il periodo fascista si preferì dare un nome che richiamasse la centralità del potere, per cui prese il nome che tutti ormai conoscono, veneziani e turisti, di piazzale Roma.
== Analisi strutturale ==
Dopo la posa in opera dei conci del ponte erano circolate altre ipotesi sul nome, tra cui "ponte delle Due Sante", in riferimento al nome delle due fondamenta unite dal ponte, quella di Santa Chiara e quella di Santa Lucia; "ponte Sabbadino", in onore del [[Proto (Venezia)|proto]] che nel [[XVI secolo]] concepì l'idea di un nuovo ponte sul Canal Grande all'incirca nella stessa collocazione).
La più semplice struttura della prescrizione è "A deve B", laddove A è un [[soggetto di diritto|soggetto]], il destinatario della prescrizione, mentre B è l'oggetto della prescrizione, il comportamento dovuto da A. Questa formula identifica quindi la norma giuridica con il comando (imperativo). Gli studi del grande [[giurista]] [[Hans Kelsen]], d'impostazione antimperativistica, ribaltano questa concezione della norma e pongono la [[sanzione]] in posizione centrale; secondo questa nuova concezione la formula può essere riscritta come "se A, deve essere B", ove A rappresenta l'azione illecita, mentre B configura la sanzione che ne consegue. In questo modo [[Hans Kelsen|Kelsen]] vuole asserire che il [[fatto illecito]] A è considerato tale solo perché l'[[ordinamento giuridico]] ha predisposto una sanzione B per esso e a esso conseguente. Come detto, questa formula stravolge le vecchie concezioni della norma e per questo è fra i temi principali di dibattito fra i giuristi. Oggi il significato di norma si è peraltro ampliato, precisamente in due direzioni: attraverso l'abbandono del significato di "normativo" come prescrittivo (precettivo, imperativo) e attraverso la rinuncia al carattere della [[normalità]]. Infatti nel linguaggio giuridico "norma" non viene più utilizzato solo per indicare proposizioni prescrittive, ma anche permissive e attributive; tant'è che sono state "scoperte" nuove norme chiamate appunto permissive (negano gli effetti di norme imperative precedenti, quindi danno il permesso esclusivo e momentaneo di fare una cosa prima impedita da un'altra norma), attributive (attribuiscono un [[potere]]), privative (tolgono un potere).
 
Il 4 settembre [[2008]] il sindaco annunciò che per decisione presa all'unanimità dalla [[giunta comunale]] il nuovo ponte si sarebbe chiamato "ponte della Costituzione"<ref name=nome>Articolo dell{{'}}''Ansa'' del 2 settembre 2008</ref>. Nell'uso comune, invece, per indicare il ponte è prevalso l'utilizzo del nome del progettista e, dunque, la denominazione "ponte di Calatrava"<ref name=Calatrava/>.
Anche riguardo al significato principale, quello appunto di norma come prescrizione, va rilevato che la forza prescrittiva non è esplicata con uguale intensità da tutte le norme giuridiche: esistono infatti norme incondizionate, poiché l'obbligo a cui è sottoposto il destinatario non è subordinato al verificarsi o meno di una condizione, e norme condizionate, nelle quali l'obbligo è invece subordinato a una condizione. Esistono inoltre norme strumentali che prevedono un comportamento non buono in sé stesso, ma buono al raggiungimento di un dato scopo, e norme finali, che stabiliscono il fine che deve essere raggiunto ma non i mezzi, che sono quindi lasciati alla discrezione del destinatario. Esistono inoltre le direttive, norme non obbliganti ma soltanto accompagnate dall'obbligo di tenerle presenti e di non discostarsene se non per motivi plausibili.
 
==Storia==
== Nell'Unione Europea ==
===Premesse===
Va tenuto presente che nel [[diritto dell'Unione Europea]] si parla invece di [[Direttiva dell'Unione europea|direttive]] con riferimento ad atti degli organi comunitari che gli stati membri hanno l'obbligo di recepire con leggi ordinarie nazionali e che, in alcuni casi, possono anche produrre effetti diretti negli ordinamenti degli stessi pur in assenza di recepimento.
[[File:Cristoforo_sabbadino_-_progetto_per_venezia_del_1557.jpg|thumb|left|upright=0.7|Pianta del progetto del [[Cristoforo Sabbadino|proto Sabbadino]] del 1557 per l'ampliamento delle Fondamenta di margine veneziane, in cui si vede chiaramente la collocazione di un nuovo ponte tra le sponde di Santa Chiara e Santa Lucia]]
Fino al [[1850]] il Canal Grande era oltrepassato solamente dal [[ponte di Rialto]]: nel giro di dieci anni gli austriaci realizzarono due ponti in ferro, uno davanti alle [[Gallerie dell'Accademia]] e uno di fronte alla stazione ferroviaria, definiti entrambi dai veneziani "orridi bislunghi" per la forma che li caratterizzava. I due ponti in ghisa, oltre ad essere notevolmente deteriorati dal salso, condizionavano eccessivamente la navigazione sul Canal Grande, così furono entrambi sostituiti tra il [[1934]] e il [[1938]], rispettivamente dal ponte provvisorio in legno all'[[Ponte dell'Accademia|Accademia]] e dal [[ponte degli Scalzi]] realizzato interamente in [[pietra d'Istria]], entrambi su progetto dell'ingegnere [[Eugenio Miozzi]] (1889-1979), all'epoca a capo della direzione lavori e servizi pubblici del Comune di Venezia.
 
Nel tempo, l'eccezionale sviluppo del turismo internazionale ha condotto spesso l'attenzione sul centro lagunare da parte dei più noti e famosi progettisti: si sono così interessati alla progettazione nella città lagunare (senza che alcunché sia mai andato in porto) [[Le Corbusier]], [[Louis Kahn]], [[Frank Lloyd Wright]] e più recentemente [[Álvaro Siza]].
Alcuni tipi di norme:
 
===Il progetto di Calatrava===
* [[norma dispositiva|norme dispositive]], che integrano o sostituiscono una volontà che sia stata dichiarata in modo incompleto o insufficiente, sicché possono sempre essere derogate dalla diversa volontà delle parti, a differenza delle norme imperative che sono inderogabili.
Nel [[1997]] il famoso [[architetto]] [[scultore]] ed [[ingegnere]] [[Santiago Calatrava]] regalò alla città di Venezia il progetto esecutivo per un quarto [[ponte]] sul Canal Grande di collegamento tra l'area di arrivo a Venezia ([[piazzale Roma]]) e la zona della [[Stazione di Venezia Santa Lucia|stazione di Santa Lucia]]. Calatrava è autore di altri ponti famosi, come ad esempio il ''[[puente de la Mujer]]'' di [[Buenos Aires]], il ''[[puente del Alamillo]]'' sul [[Guadalquivir]] e l'''[[Oberbaumbrücke]]'' di [[Berlino]].
* norme di conflitto, sono disposizioni strumentali non finalizzate alla disciplina materiale del rapporto giuridico ma alla risoluzione di controversie aventi come oggetto situazioni non totalmente interne. Esse agiscono in maniera indiretta richiamando la norma straniera. L'oggetto delle norme di conflitto sono le fattispecie stesse che presentano elementi di estraneità. Dunque la norma di conflitto ha la funzione di individuare la legge (diritto secondo la legge di riforma italiana n. 218/1995) applicabile. In tal senso la concezione di norma di conflitto può essere bilaterale (richiamo di un ordinamento straniero) o unilaterale (richiamo del diritto del proprio ordinamento interno).
 
===Il progetto definitivo e l'affidamento dei lavori===
Un discorso a parte meritano le raccomandazioni, che non sono vere e proprie norme in quanto non danno origine a un obbligo di uniformarsi a una statuizione ma, più propriamente, a un obbligo secondario, cioè quello di prendere le misure necessarie all'attuazione di un obbligo primario. Le raccomandazioni sono tipiche del [[diritto internazionale]] non adatto ai soggetti di [[minore età]].
Nel 1999 il Comune di Venezia affidò a Santiago Calatrava la preparazione della documentazione relativa al ''Disegno di Ingegneria architettonica e strutturale del IV Ponte sul Canal Grande''. Il progetto venne elaborato in collaborazione con tutti gli enti coinvolti ([[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]], [[Actv|ACTV]], Associazione delle Persone Disabili, Vigili del Fuoco, Polizia, ecc.) e sottoposto a revisioni da parte dell'Associazione per la Protezione della Città di Venezia e della Sovrintendenza ai Beni Artistici e Culturali di Venezia.
[[File:Pontedella costituzione1.JPG|thumb|Il ponte della Costituzione]]
L'[[ICMQ]], [[Organismo di certificazione|organismo indipendente]], approvò il progetto valutando il disegno come valido e adeguato alle norme legali.
Successivamente il [[progetto esecutivo]] venne approvato dal Comune.
 
L'incarico dell'esecuzione dei lavori fu affidato, dopo la gara d'appalto, alla [[Rovigo|rodigina]] Cignoni, che si è avvalsa della collaborazione di professori universitari, quali l'ingegner Francesco Colleselli (dell'[[Università di Brescia]]) e l'ingegner Renato Vitaliani (dell'[[Università di Padova]]), della società Mastropasqua-Zanchin & Associates Structural Engineering per la statica strutturale dell'impalcato metallico e dell'ingegner Giorgio Romaro (dell'[[Università di Padova]]) per il progetto di montaggio.
==Note==
 
Il trasporto e la messa in opera dei [[Concia|conci]] è stato eseguito dalla ditta Fagioli. Lavori di carpenteria metallica sono stati eseguiti dalla ditta Lorenzon Techmec System, che ha aperto un aspro contenzioso con la Cignoni, come emerso anche durante i lavori di un'apposita commissione d'inchiesta istituita dal Consiglio comunale.
 
===I lavori===
I lavori cominciarono nel 2003<ref>[http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19501 Città di Venezia - Ponte della Costituzione - la storia del progetto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
I tempi previsti per la realizzazione erano stati stimati nel 2002 in 456 giorni, ovvero circa 1 anno e mezzo. I lavori durarono invece quasi 6 anni.
 
==== Trasporto dei conci e loro posa in opera ====
[[File:ConcioCentraleRialto.JPG|left|thumb|Il passaggio del concio centrale sotto al ponte di Rialto alla mezzanotte dell'8 agosto 2007.]]
Dopo anni di rinvii, dubbi sulla stabilità del ponte e polemiche sulla lievitazione dei costi, i lavori di posa in opera del ponte iniziarono il 28 luglio [[2007]] con la posa dei due conci laterali e si conclusero l'11 agosto 2007 con la posa del concio centrale sui due sostegni provvisori dopo il suo trasporto lungo il Canal Grande nella notte tra il 7 e l'8 agosto.
 
In particolare si trattò di trasportare il ponte, diviso in tre conci, via acqua da [[Marghera]] alla sede definitiva. Furono organizzati pertanto due trasporti distinti, uno per i due conci laterali e uno per il concio centrale. Partendo da Porto Marghera, percorsero il Canal della Giudecca e imboccarono il [[Canal Grande]] a [[punta della Dogana]], per poi risalirlo fino al punto di posa. Per limitare i disagi dovuti alla chiusura del Canal Grande, entrambi i trasporti furono effettuati di notte.
 
Il primo trasporto, quello dei conci laterali, avvenne la notte tra il 27 e 28 luglio 2007. I due conci, entrambi di dimensioni 15,1 x 7,9 x 1,5 m e di peso 85 t, furono collocati sul pontone "Susanna" di dimensioni 16 x 50 m, che percorse il Canal Grande in 2 ore e 10 minuti, arrivando nella zona di piazzale Roma alle 2:05 del 28 luglio 2007, in anticipo rispetto alle previsioni grazie alle ottimali condizioni meteomarine.
 
La mattina del 28 luglio si provvide a porre in opera il concio laterale verso piazzale Roma, mentre la mattina successiva fu posizionato quello lato ferrovia.
 
[[File:PosaConcioCentrale.JPG|thumb|La posa del concio centrale avvenuta l'11 agosto 2007.]]
 
Nella notte tra il 7 e 8 agosto 2007 avvenne il trasporto del concio centrale, di dimensioni 55,2 x 9,05 x 3,7 m e peso 250 t, anch'esso trasportato sul pontone Susanna.
Il Canal Grande fu percorso in circa 3 ore e un quarto, giungendo a destinazione intorno alle 3 dell'8 agosto 2007, con un anticipo di 3 ore e 30 minuti rispetto al previsto. Particolarmente impegnativo e spettacolare fu il passaggio del concio sotto il [[ponte di Rialto]].
 
La posa del concio centrale avvenne la mattina dell'11 agosto 2007: inizialmente fu posizionata la chiatta e il concio sopra di essa fu ruotato di 90 gradi; successivamente il concio fu sollevato e calato dall'alto appoggiandolo, con notevole precisione, sui due supporti provvisori che già sostenevano i conci laterali. L'intera operazione durò circa cinque ore: la conclusione, annunciata da tre suoni di sirena, avvenne alle ore 14:32.
 
==== Fasi successive ====
Tra agosto e settembre fu saldato il concio centrale ai laterali, e, una volta completate le saldature, il 21 settembre si poterono allentare i tiranti e abbassare gli appoggi delle pile provvisorie, così da prendere in forza sulle spalle il ponte, controllando con martinetti l'entità del carico e con sensori eventuali cedimenti delle spalle. La prova di carico, avvenuta nel novembre del 2007, ebbe esito positivo. Furono infine posti in opera i gradini (in parte di vetro e in parte di [[Trachite euganea|trachite grigia classica di Montemerlo]], tutti di forma trapezoidale e diversi uno dall'altro, che dovevano essere tagliati con precisione millimetrica) e i parapetti.
 
==== Battesimo e apertura ====
Alla fine del mese di agosto del 2008 il sindaco rinunciò all'inaugurazione ufficiale del ponte<ref name=inaugurazione>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/08/calatrava-venezia.shtml?uuid=1228774c-7422-11dd-87a2-6de32e860729&DocRulesView=Libero|titolo=Articolo de "Il sole 24 ore" del 27 agosto 2008.|accesso=31-01-2009}}</ref>, inizialmente prevista in occasione della visita del 18 settembre 2008 del [[presidente della Repubblica]], che presenziava ad una manifestazione per il sessantesimo anniversario della Costituzione italiana. Ciò fu conseguenza delle annunciate manifestazioni di alcune parti politiche per il forte incremento dei costi e di alcune associazioni di disabili per il sussistere delle barriere architettoniche, che ne impedivano la fruizione a persone con disabilità motorie e visive<ref name=disabili>Articolo de "Il gazzettino" del 30 settembre 2008.</ref>, ipotizzando la violazione delle vigenti normative in materia che prevedono la possibilità di approvare e finanziare esclusivamente di progetti privi di barriere architettoniche<ref>{{cita web|url=http://www.handylex.org/stato/l050292.shtml|titolo=Testo della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, da handylex.org|accesso=31-01-2009}}</ref>.
 
L'apertura del ponte avvenne in sordina alle ore 23:44 di giovedì 11 settembre [[2008]]<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_12/venezia_calatrava_584c18a4-80c6-11dd-b38b-00144f02aabc.shtml|titolo=Articolo del "Corriere della Sera" del 12 settembre 2008|accesso=31-01-2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://nuovavenezia.repubblica.it/dettaglio/Ponte-aperto-sfidando-la-sorte-Alle-23-laddio-alle-transenne/1512023?edizione=EdRegionale|titolo=Articolo de "la Nuova Venezia" del 12 settembre 2008|accesso=31-01-2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080915174348/http://nuovavenezia.repubblica.it/dettaglio/Ponte-aperto-sfidando-la-sorte-Alle-23-laddio-alle-transenne/1512023?edizione=EdRegionale|dataarchivio=15 settembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>. Nella serata si svolse un piccolo rinfresco con le maestranze del cantiere iniziato verso le ore 21:00, al quale parteciparono membri della giunta, il sindaco stesso ed alcuni giornalisti.
 
==Accessibilità ai portatori di handicap e "ovovia"==
 
[[File:Wheelchair elevator Ponte della Costituzione 06 2017 2605.jpg|thumb|Il dispositivo traslante (la cosiddetta ovovia) installato sul ponte della Costituzione.]]
 
L'"ovovia" è il dispositivo traslante che dalle 8.00 alle 22.00 (dalle 9.30 alle 20.00 nei giorni festivi) permetterebbe di trasportare i disabili (anche con accompagnatore), gli anziani con problemi di mobilità e le donne in avanzato stato di gravidanza o con passeggini, senza dover attraversare il ponte.
 
Il tempo minimo di percorrenza è previsto in circa 7 minuti.
 
Il costo previsto inizialmente era pari a € 1.043.603,04<ref>[http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19687 Città di Venezia - Ponte della Costituzione - Dati particolari sull'ovovia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> poi aumentato a 1,8 milioni<ref>[http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2013/02/22/news/parte-l-ovovia-e-arrivano-gli-sciatori-di-venessia-com-1.6581792 L'ovovia non parte, ma arrivano gli sciatori di Venessia.com - Cronaca - la Nuova di Venezia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
L'infrastruttura è formata da due elevatori denominati piloni di attacco e da due guide posizionate sotto il ponte nel lato che si affaccia verso il [[ponte della Libertà]]. La cabina di trasporto (la cosiddetta [[ovovia]]) invece è il mezzo che utilizza l'infrastruttura. Ad esempio, se la cabina si trova nella riva desiderata, dopo essere entrati a bordo, la cabina si alza per mezzo dell'elevatore fino alle rotaie, utilizza le rotaie fino all'altro elevatore e poi scende per mezzo dell'altro elevatore.
 
Chi deve utilizzare il dispositivo di trasporto agevolato deve premere il bottone di un [[videocitofono]] collegato con il personale di [[Azienda Veneziana della Mobilità|Avm]], che, verificato al video che il richiedente sia effettivamente impossibilitato a oltrepassare il ponte in altro modo, azionerà l'ovovia.
 
L'ovovia, che può portare al massimo due passeggeri per viaggio, è dotata di una [[scocca]] su cui prendono posto i passeggeri, di una parte trasparente per la visione esterna e di una cupola resistente in [[fibra di carbonio]]. Saliti a bordo, dopo aver azionato il tasto di avvio, le porte si chiudono, la cabina viene sollevata da suolo da un elevatore e depositata sulla slitta traslante che si avvia verso l'altro capo del ponte. Quando arriva a fine corsa, si ripete la manovra di scambio in senso inverso e i passeggeri possono scendere attraverso una rampa che raccorda l'ascensore alla pavimentazione.
 
Purtroppo l'ovovia non è mai entrata in servizio, se non per il collaudo, come documentato nel servizio di Andrea Agresti del programma ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'' su [[Italia 1]], andato in onda l'11 marzo 2018. La volontà della giunta sarebbe di smantellarla definitivamente ma la questione, per non rischiare l'accusa di danno erariale, è al vaglio della Corte dei Conti.<ref>http://www.veneziatoday.it/attualita/inizio-lavori-ponte-calatrava.html</ref>
 
==Costi e controversie==
Il costo di tale opera si aggira intorno agli 11,3 milioni di euro<ref>{{cita web|url=http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19471|titolo=Comunicato stampa del Comune di Venezia del 2 settembre 2008.|accesso=31-01-2009}}</ref>, a cui vanno aggiunti 1,8 milioni di euro per l'ovovia. La cifra finale supera nettamente i 6,7 milioni di euro previsti nella gara d'appalto<ref>[http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19504 Città di Venezia - Ponte della Costituzione - quadro di spesa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Inoltre, altri costi sono previsti per la manutenzione ed il controllo del ponte.
 
Per tutti questi motivi, dopo che anche la Corte dei Conti si era interessata della vicenda, nel febbraio 2008 il procuratore aggiunto Carlo Mastelloni ha disposto l'acquisizione della documentazione sulla gara d'appalto e dei progetti tecnici del ponte. L'inchiesta conoscitiva, durata due anni e curata anche da un altro procuratore aggiunto (Carlo Nordio), è stata archiviata perché non sono stati rilevati reati. Tuttavia il procuratore aggiunto Carlo Nordio ha comunque sottolineato<ref>[http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2010/01/21/VM1PO_VM102.html In archivio l'inchiesta sul quarto ponte - la Nuova Venezia dal 2003.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>:
 
{{citazione|[...] i gravissimi errori caratterizzanti sia la fase progettuale sia quella esecutiva, sia quella relativa allo stesso bando di gara, errori rappresentativi di una radicale incapacità [...] di comprendere la complessità tecnica di un’opera così ambiziosa, errori ripetutisi in una sorta di clonazione esponenziale hanno dilatato i tempi di realizzazione e i costi dell’opera. [...]|Procuratore aggiunto<ref>[http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2010/03/12/VM1PO_VM101.html «Ponte Calatrava, incapaci e cinici» - la Nuova Venezia dal 2003.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
 
Il ponte della Costituzione è stato fatto oggetto di accertamenti tecnici da parte ministeriale, per presunte omissioni da parte del progettista in merito alla reale esecutività del progetto a suo tempo presentato. In particolare, il ponte della Costituzione pareva essere interessato da problemi statici<ref>[http://cityblog.100x100venezia.it/2011/09/22/ponte-di-calatrava-rilevati-problemi-statici-si-prosegue-con-il-monitoraggio/ Ponte di Calatrava, rilevati problemi statici] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304235643/http://cityblog.100x100venezia.it/2011/09/22/ponte-di-calatrava-rilevati-problemi-statici-si-prosegue-con-il-monitoraggio/ |data=4 marzo 2016 }} in 100X100 Venezia, cityblog.</ref>. Tuttavia il collaudatore, con una nota inviata al Comune di Venezia il 9 settembre 2009, ha confermato la completa agibilità del ponte<ref>{{cita web|url=http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/29812|titolo=Comunicato stampa del Comune di Venezia del 9 settembre 2009|accesso=10-09-2009}}.</ref>.
 
Nel febbraio 2013 un dossier messo a punto dalla Procura Generale della Corte dei Conti imputa la levitazione dei costi, quantificata in 3,467 milioni di euro, a "comportamenti colpevoli del progettista e del direttore dei lavori"<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/10/corte-dei-conti-truffe-e-sprechi-in-italia-nel-2012-per-300-milioni/494961/}}.</ref>.
 
Il processo, fissato per il 13 novembre 2013 poi rinviato al 12 novembre 2014, ha visto citato in giudizio l'architetto [[Valencia|valenzano]] per 3,886 milioni di euro che sarebbero, secondo il Procuratore della Corte dei Conti del Veneto, i danni erariali imputabili agli errori di progettazione che hanno determinato la levitazione di costi e tempi, nonché esigenze straordinarie di manutenzione dovute soprattutto alla scivolosità della superficie e alla mobilità per disabili<ref>Articolo de "Il Sole 24 Ore", ''Lo Stato contro Calatrava,''http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-08-21/venezia-stato-chiede-calatrava-152326.shtml, Giovedì 22 agosto 2013, p. 33
</ref><ref>[http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2014/11/13/news/corte-dei-conti-al-via-il-processo-a-calatrava-1.10302219. Corte dei Conti, al via il processo a Calatrava] in "La Nuova" di Venezia e Mestre, 13 novembre 2014.</ref>
Con sentenza del 17 marzo 2015 però, il giudice "non ha ravvisato colpe gravi" per i quattro imputati (oltre a Calatrava anche i tre tecnici dell'ufficio Lavori pubblici del Comune che hanno seguito negli anni il cantiere)<ref>[http://www.veneziatoday.it/cronaca/processo-corte-conti-calatrava-assolto.html Processo corte dei conti, Calatrava assolto] in veneziatoday.it.</ref>.
 
Altre critiche sul ponte riguardano l'alzata e la pedata irregolari dei gradini<ref>{{Cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/notizia_3127981201802a.shtml|titolo=Venezia, i cittadini denunciano: "Il ponte di Calatrava è troppo pericoloso"|sito=Tgcom24|lingua=IT|accesso=2019-02-24}}</ref> che costringono ad un continuo aggiustamento del passo da parte dei passanti<ref name=":0">{{Cita web|url=https://edilizia-in-un-click.starbuild.it/2018/05/ponte-della-costituzione-venezia.html|titolo=Il ponte della Costituzione a Venezia: il quarto ponte sul Canal grande|autore=Giovanni Breda|sito=Edilizia in un click|accesso=2019-02-24}}</ref> e la porzione del calpestio in vetro che tende a danneggiarsi con facilità<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/03/17/news/calatrava-in-frantumi-i-gradini-di-vetro-1.16602782|titolo=Ponte Calatrava, in frantumi i gradini di vetro|sito=La Nuova di Venezia|data=2018-03-17|lingua=it-IT|accesso=2019-02-24}}</ref> e a diventare sdrucciolevole al verificarsi di alcune condizioni meteo (precipitazioni o umidità elevata)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2018/10/27/ponte-calatrava-venezia-difetti/|titolo=Tutti i guai del ponte di Calatrava a Venezia|sito=Il Post|data=2018-10-27|lingua=it-IT|accesso=2019-02-24}}</ref>. Di fronte alle numerose lamentele, richieste di risarcimento danni per cadute e per contenere i costi di manutenzione, il Comune di Venezia ha avviato un progetto sperimentale per la sostituzione del vetro con la [[trachite]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/italia/venezia_via_le_lastre_di_vetro_il_ponte_di_calatrava_sara_di_pietra-4284406.html|titolo=Venezia, via le lastre di vetro: il ponte di Calatrava sarà di pietra|sito=www.ilmessaggero.it|lingua=it|accesso=2019-02-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/18_ottobre_10/venezia-ponte-calatrava-troppe-cadute-via-gradini-vetro-bf55a046-ccca-11e8-9efd-d2634f6d8e14.shtml|titolo=Venezia, ponte di Calatrava: troppe cadute, via i gradini in vetro|autore=Francesco Bottazzo|sito=Corriere del Veneto|data=2018-11-10|lingua=it|accesso=2019-02-24}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlateBibliografia ==
* ''Santiago Calatrava. Il quarto ponte sul Canal Grande. Venezia'', in ''[[Casabella]]'', anno LXXII, n. 9 (settembre 2008), pp.&nbsp;108–127.
* [[Atto normativo]]
* Paolo Legrenzi, ''[https://www.rivistailmulino.it/journal/article/index/Article/Journal:RWARTICLE:28040 Ponti reali e ponti percepiti]'', in ''[[Il Mulino (rivista)|il Mulino]]'', n. 6/2008 (ottobre-dicembre), Doi: 10.1402/28040
* [[Atipicità]]
 
* [[Disposizione (diritto)]]
== Voci correlate ==
* [[Generalità (carattere della norma)]]
* [[Fonte delPiazzale dirittoRoma]]
* [[FattispeciePonte degli Scalzi]]
* [[LeggePonte di Rialto]]
*[[Ponte dell'Accademia]]
* [[Normazione]]
*[[Stazione di Venezia Santa Lucia]]
* [[Norma morale]]
* [[NormaSantiago penaleCalatrava]]
* [[Norma tecnica]]
* [[Ordinamento giuridico]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=regola}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19500/|Pagina del sito del Comune di Venezia dedicata al ponte della Costituzione}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9933|Documentazione e foto delle fasi di trasporto e varo (sito del Comune di Venezia)}}
* {{Treccani|norma-giuridica}}
* {{cita web | 1 = http://www.hbgroup.it/calatrava/ | 2 = Documenti sul ponte di Calatrava | accesso = 25 maggio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080530112255/http://www.hbgroup.it/calatrava/ | dataarchivio = 30 maggio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.architettiroma.it/archweb/notizie/10565.aspx|Rassegna stampa sull'apertura del ponte della Costituzione, dal sito dell'Ordine degli Architetti di Roma}}
* {{cita web|https://luigimonzo.wordpress.com/2013/01/12/vecchio-e-nuovo-a-venezia/|Il ponte della Costituzione nel dibattito sull'architettura contemporanea a Venezia: Luigi Monzo: Vecchio e nuovo a Venezia. (15/01/2013)}}
* {{cita web|http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/03/16/681960-ponte-calatrava-venezia-corte-dei-conti-danno-erariale.shtml/|Ponte Calatrava, chiesti 3,4 milioni di danni. La Corte dei Conti: "Aumento dei costi sconsiderato"}}
 
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