Rasanze e Muhammad Ali: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
{{Sportivo
|Nome = Rasanze
|Nome ufficiale = {{hr}} ''Ražanac''Muhammad Ali
|Immagine = Muhammad Ali NYWTS.jpg
|Panorama = Razanac - city walls and harbour.jpg
|CodiceNazione = {{USA}}
|Didascalia =
|Peso= 97-110
|Bandiera =
|Disciplina= Pugilato
|Stemma =
|Categoria= [[Pesi mediomassimi]]<br />[[Pesi massimi]]
|Stato = HRV
|TermineCarriera = 11 dicembre [[1981]]
|Grado amministrativo = 2
|Incontri =
|Divisione amm grado 1 = Zaratina
{{Carriera pugile
|Amministratore locale =
|Partitodisputati = 61
|vinti= 56 (40)
|Data elezione =
|persi= 5 (1)
|Data istituzione =
|pareggiati=
|Data soppressione =
}}
|Latitudine decimale =
|Vittorie=
|Longitudine decimale =
{{Carriera sportivo
|Latitudine gradi = 44
|[[1964]]|Titolo mondiale unificato|[[Pesi massimi|massimi]]
|Latitudine minuti = 16
|[[1964]]-[[1969]]|Titolo mondiale [[World Boxing Council|WBC]]|[[Pesi massimi|massimi]]
|Latitudine secondi = 55
|[[1974]]-[[1978]]|Titolo mondiale [[World Boxing Association|WBA]]|[[Pesi massimi|massimi]]
|Latitudine NS = N
|[[1974]]-[[1978]]|Titolo mondiale [[World Boxing Council|WBC]]|[[Pesi massimi|massimi]]
|Longitudine gradi = 15
}}
|Longitudine minuti = 20
{{Carriera sportivo
|Longitudine secondi = 53
|[[1978]]-[[1979]]|Titolo mondiale [[World Boxing Association|WBA]]|[[Pesi massimi|massimi]]
|Longitudine EW = E
}}
|Altitudine =
{{MedaglieCompetizione|Olimpiadi}}
|Superficie =
{{MedaglieOro
|Note superficie =
|[[Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]]| [[Pesi mediomassimi|mediomassimi]]
|Abitanti = 3107
}}
|Note abitanti =
}}
|Aggiornamento abitanti = 2001
{{Citazione|Vola come una farfalla, pungi come un'ape|Muhammad Ali<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Boxe/04-06-2016/boxe-frasi-famose-ali-vola-come-farfalla-pungi-come-un-ape-150953524403.shtml|titolo=Boxe, le frasi famose di Ali|accesso=4 giugno 2016}}</ref>}}
|Sottodivisioni =
{{Bio
|Divisioni confinanti =
|LingueNome = Muhammad
|Cognome = Ali
|Codice postale =
|PostCognomeVirgola = nato '''Cassius Marcellus Clay Jr.'''
|Prefisso = 023
|Fuso orarioSesso = M
|LuogoNascita = Louisville
|Codice statistico =
|LuogoNascitaLink = Louisville (Kentucky)
|Codice catastale =
|GiornoMeseNascita = 17 gennaio
|Targa =
|AnnoNascita = 1942
|Nome abitanti =
|LuogoMorte = Scottsdale
|Patrono =
|LuogoMorteLink = Scottsdale (Arizona)
|Festivo =
|GiornoMeseMorte = 3 giugno
|Mappa = Ražanac map-Croatia.PNG
|AnnoMorte = 2016
|Didascalia mappa = Localizzazione del comune di Ražanac nella regione zaratina
|NoteMorte = <ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2016/06/04/ansa-morto-muhammad-ali-il-pugilato-perde-il-piu-grande_48847ebf-3c39-4a75-a66b-4847e1c02f30.html|titolo=Morto Muhammad Alì. Luci spente sul ring, "il più grande" non danza più|sito=ansa.it|autore=Piercarlo Presutti|data=4 giugno 2016|accesso=4 giugno 2016}}</ref>
|Sito = http://www.opcina-razanac.hr
|Attività = pugile
}}
|Nazionalità = statunitense
'''Rasanze'''<ref>Dario Alberi, ''Dalmazia. Storia, arte, cultura'', Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 228-229.</ref><ref name="austriaco">[http://das.hr/adm_doc/files/536/razance_uv_XIII.jpg Rasanze e Jovich in ''Allegato alla Mappa originale di Rasanze''] – catasto austriaco franceschino</ref> (in [[Lingua croata|croato]] '''Ražanac''') è un [[comune della Croazia]] della [[regione zaratina]]. Al censimento del [[2001]] possedeva una popolazione di 3.107 abitanti.<ref name="statMunicipalité">{{cita web|url=http://www.dzs.hr/Eng/censuses/Census2001/Popis/E01_01_01/e01_01_01_zup13-3719.html|titolo=Censimento della popolazione 2001 - Ražanac|accesso=14-08-2009}}</ref>
|PostNazionalità = , considerato il miglior peso massimo di tutti i tempi e tra i maggiori e più apprezzati atleti della storia
}}
Sin dagli inizi di carriera, Ali si contraddistinse come una figura carismatica, controversa e polarizzante sia dentro sia fuori dal ring di pugilato.<ref>{{Cita web|url=http://history1900s.about.com/od/people/a/muhammadali_2.htm |titolo=Muhammad Ali – Biography of Muhammad Ali – Page 2 |editore=History1900s.about.com |accesso=5 settembre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|cognome=Cagle |nome=Jess |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1001498,00.html |titolo=Ali: Lord of the Ring |pubblicazione=TIME |data=17 dicembre 2001 |accesso=5 settembre 2011}}</ref> Il suo enorme impatto mediatico e soprattutto sociale non ebbe precedenti nel mondo agonistico. È tra gli sportivi più conosciuti di tutti i tempi, essendo stato nominato "sportivo del secolo" da periodici quali ''[[Sports Illustrated]]'' e "personalità sportiva del secolo" dalla [[BBC]].<ref>{{Cita news |url=http://sportsillustrated.cnn.com/features/cover/news/1999/12/02/awards |titolo=CNN/SI – SI Online – This Week's Issue of Sports Illustrated – Ali named SI's Sportsman of the Century – Friday December&nbsp;03, 1999 12:00&nbsp;AM |pubblicazione=Sports Illustrated |accesso=5 settembre 2011 |data=3 dicembre 1999 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110819000437/http://sportsillustrated.cnn.com/features/cover/news/1999/12/02/awards/ |dataarchivio=19 agosto 2011 }}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Ali crowned Sportsman of Century |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/sport/561352.stm |editore=BBC News |data=13 dicembre 1999}}</ref> Fu inoltre autore di diversi [[best seller]] come ''The Greatest: My Own Story'' e ''The Soul of a Butterfly''.
 
Ali, inizialmente conosciuto con il nome di battesimo Cassius Clay, incominciò ad allenarsi all'età di 11 anni. Vinse l'oro olimpico ai [[Giochi della XVII Olimpiade|Giochi di Roma]] nel [[1960]] e nel [[1964]], all'età di 22 anni, conquistò il titolo mondiale dei [[pesi massimi]] sconfiggendo a sorpresa il temuto e potente campione in carica [[Sonny Liston]]. Successivamente si unì alla setta afroamericana [[Nation of Islam]] (NOI) di [[Elijah Muhammad]], cambiando legalmente il suo nome in Muhammad Ali e promuovendo inizialmente il concetto di separatismo nero. Con una visione d'insieme profondamente influenzata dalla sua ammirazione per il mentore [[Malcolm X]],<ref>{{cita news|autore=Maria Alessia Biancalana|url=http://www.huffingtonpost.it/2016/02/04/muhammad-ali-incontro-malcomx_n_9157812.html|titolo=Quando Muhammad Ali incontrò Malcom X per la prima volta e la sua vita cambiò per sempre|editore=''[[The Huffington Post]]''|data=4 febbraio 2016|accesso=17 gennaio 2017}}</ref> più tardi anche Ali lasciò la NOI, aderendo prima al [[sunnismo]] e poi praticando il [[sufismo]], oltre a sostenere l'idea di integrazione razziale.
==Località==
Il comune di Rasanze è diviso in 8 insediamenti<ref>[http://www.opcina-razanac.hr/dokumenti/statut.pdf Statuto comune di Ražanac] – in lingua croata</ref> (''naselja''):
{|
|-
| valign="top"|
* Jovići (''Jovich''<ref name="austriaco"/>)
* Krneza
* Ljubač (''Gliuba''<ref>[http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/53/Zara_-_33-44.jpg ''Ljubač'' (''Gliuba'') in Blatt 33-44 der Generalkarte von Mitteleuropa 1:200.000 der Franzisco-Josephinischen Landesaufnahme, Österreich-Ungarn, ab 1887]</ref>)
* Ljubački Stanovi
* Podvršje
* Radovin
* Ražanac (''Rasanze'')
* Rtina
|}
 
Nel [[1967]], tre anni dopo la conquista del campionato mondiale, Ali si rifiutò di combattere nella [[Guerra del Vietnam]] per via della sua religione e della sua opposizione al conflitto. Per questo, fu arrestato e accusato di [[renitenza alla leva]], oltre a essere privato del titolo iridato. Non combatté per i successivi tre anni. L'appello di Alì fece strada sino alla [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America]], che annullò la sua condanna nel [[1971]]. La sua battaglia come [[Obiezione di coscienza|obiettore di coscienza]] lo rese un'icona nella controcultura degli [[anni sessanta]].<ref>{{Cita news|cognome=Hallett |nome=Alison |url=https://www.portlandmercury.com/portland/not-so-fast/Content?oid=10883366 |titolo=Not So Fast &#124; Film |giornale=Portland Mercury |accesso=27 dicembre 2013}}</ref><ref name="nytimes1">{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2013/06/21/sports/in-alis-voice-from-the-past-a-stand-for-the-ages.html?_r=0 |pubblicazione=The New York Times |nome=William C. |cognome=Rhoden |titolo=In Ali's Voice From the Past, a Stand for the Ages |data=20 giugno 2013}}</ref>
==Note==
 
<references />
È l'unico peso massimo ad essere stato campione lineare per tre occasioni: nel 1964, [[1974]] ed infine nel [[1978]]. Tra il 25 febbraio ed il 19 settembre 1964 fu inoltre campione indiscusso della divisione. Detiene il maggior numero di premi "[[Ring Magazine Fighter of the Year|pugile dell'anno]]", assegnato da ''[[The Ring (rivista)|The Ring]]'', avendo vinto tale riconoscimento nel [[1963]], [[1966]], [[1972]], [[1974]], [[1975]] e [[1978]].
 
Soprannominato "''The Greatest''" (''Il più grande''), Ali è stato protagonista di alcuni dei più importanti e famosi eventi del mondo pugilistico.<ref>{{Cita news|url=http://espn.go.com/sports/boxing/topics/_/page/muhammad-ali |pubblicazione=ESPN |titolo=Muhammad Ali |data=20 gennaio 2012 |accesso=29 gennaio 2012}}</ref> Tra questi vi furono la prima controversa sfida contro Sonny Liston, i tre aspramente combattuti match con l'irriducibile rivale [[Joe Frazier]], ed il cosiddetto ''[[Rumble in the Jungle]]'', il drammatico incontro nel 1974 in [[Zaire]] contro il campione in carica [[George Foreman]], dove riconquistò i titoli persi sette anni prima.
 
In un'era dove molti pugili lasciavano parlare i propri manager, Alì, ispirato dal [[wrestler]] [[Gorgeous George]], si ritagliò il proprio spazio divenendo famoso come personaggio provocatorio e stravagante.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=KTr-p-Y4P00 |titolo=Muhammad Ali - press conference 1974 |editore=YouTube |data=26 settembre 2012 |accesso=5 novembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=JwPPM_vaNrI |titolo=Muhammad Ali - Pre Liston Poetry & Highlights |editore=YouTube |data=12 febbraio 2011 |accesso=5 novembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=J6Hey54O6Qs |titolo=Muhammad Ali Famous Interview After Defeating Foreman |editore=YouTube |data=6 gennaio 2010 |accesso=5 novembre 2013}}</ref> Prese infatti il controllo di numerose conferenze stampa ed interviste, parlando liberamente anche di problemi non legati al pugilato.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=YTeudEWOL4w |titolo=among many examples |editore=YouTube |accesso=5 novembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=t2IcnB0rhUc |titolo=Muhammad Ali vs Floyd Patterson Pre-fight hype and interview |editore=YouTube |data=21 aprile 2007 |accesso=5 novembre 2013}}</ref> Con il proprio carisma si contraddistinse inoltre come uno dei principali innovatori della pratica del [[trash-talking]] nel mondo sportivo.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Regina F. Graham|url=https://www.dailymail.co.uk/news/article-3624652/The-30-best-quotes-Muhammad-Ali-original-trash-talking-self-aggrandizing-motormouth-sport.html|titolo=The 30 best quotes Muhammad Ali, the original trash talking, self-aggrandizing motormouth of sport|editore=[[Daily Mail]]|data=4 giugno 2016|accesso=4 giugno 2016}}</ref> Trasformò profondamente il ruolo e l'immagine dell'atleta [[afroamericano]] negli Stati Uniti, diventando punto di riferimento del [[Potere Nero]].<ref>See {{YouTube|nKGdopYDIWU}} where he stated that the United States was the most racist country in the world; see also Joyce Carol Oates article reprinted in {{cita web |url=https://www.usfca.edu/jco/muhammadali/ |titolo=Copia archiviata |accesso=4 giugno 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150628043402/http://www.usfca.edu/jco/muhammadali/ |dataarchivio=28 giugno 2015 }}</ref><ref>see quotes on Ali's influence on African Americans in essay by Thomas Hauser reprinted in www.gilderlehrman.org/history-by-era/civil-rights-movement/essays/importance-muhammad-ali</ref><ref name="thegrio.com">{{Cita web|cognome=Garcia |nome=Courtney |url=https://thegrio.com/2013/09/06/trials-of-muhammad-ali-highlights-boxers-anti-war-opposition/ |titolo='Trials of Muhammad Ali' highlights boxer's anti-war opposition |editore=theGrio |data=6 settembre 2013 |accesso=5 novembre 2013}}</ref> Secondo la scrittrice [[Joyce Carol Oates]], fu uno dei pochi atleti a "definire con i suoi termini la propria reputazione pubblica".<ref>Joyce Carol Oates, On Boxing</ref>
 
Nel [[1984]] gli fu diagnosticata la [[Malattia di Parkinson|sindrome di Parkinson]], attribuita alla sua professione e che lo portò ad un graduale declino fisico nel corso dei decenni successivi. Malgrado tali disagi, anche dopo il suo ritiro dal mondo sportivo, Alì rimase impegnato in numerose azioni umanitarie, sino alla morte avvenuta il 3 giugno 2016.
 
== Biografia ==
Cassius Marcellus Clay nacque il 17 gennaio 1942 a [[Louisville (Kentucky)|Louisville]], nel [[Kentucky]], e gli fu imposto lo stesso nome di suo padre, Cassius Marcellus sr. (1912-1990), che a sua volta portava nome e cognome di un [[Cassius Marcellus Clay (politico)|politico abolizionista]] del [[XIX secolo]].
 
Per parte di padre Cassius Clay era di origine [[Madagascar|malgascia]] e nativo statunitense di terza generazione, mentre per quella di madre, Odessa Lee Grady (1917-1994), era di ascendenza [[Afroamericano|afroamericana]] con un nonno bianco, un bisnonno [[irlanda (isola)|irlandese]] di [[Ennis]] ([[Contea di Clare (Irlanda)|Clare]]), località di cui ottenne la cittadinanza onoraria nel 2009<ref name="Irlanda">{{Cita news | lingua = en | url = https://www.irishtimes.com/sport/just-how-irish-was-muhammad-ali-1.2673316 | titolo = Just how Irish was Muhammad Ali? | pubblicazione = The Irish Times | data = 5 giugno 2016 | autore = Ruaidhri Croke | accesso = 7 giugno 2016 }}</ref>, e un lontano ascendente di origine [[italia]]na, un non meglio specificato Bartolomeo Taliaferro, vissuto nella [[Repubblica di Venezia]] nel 1500 e successivamente emigrato in [[Inghilterra]]. Benché Cassius Marcellus sr. fosse [[Metodismo|metodista]], acconsentì che Odessa crescesse i figli nel [[Battismo|credo battista]].<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Ali campione per sempre|rivista=[[Selezione dal Reader's Digest]]|mese=marzo|anno=2002|p=36}}</ref>
Cassius Marcellus jr. aveva un fratello minore, Rudolph Valentine, poi noto come Rahman Ali dopo la sua conversione all'[[Islam]]. Crebbe in un contesto di [[segregazione razziale]]. La madre Odessa ripercorse un episodio in cui fu negato al figlio di comprare una bottiglietta d'acqua ad un negozio: "Non gli diedero la bottiglietta per via del suo colore. Quella vicenda lo colpì profondamente". Fu particolarmente scosso anche dal brutale assassinio di [[Emmett Till]] nel [[1955]], il che portò Clay ed un amico di colore a tirar fuori la loro frustrazione compiendo atti vandalici su una [[stazione di smistamento]] locale.<ref>Hampton, Henry, Fayer, S. (1990). ''Voices of Freedom: An Oral History of the Civil Rights Movement from the 1950s through the 1980s'', p. 321. [[Bantam Books]]. ISBN 978-0-553-05734-8.</ref><ref>Gorn, Elliott (1998). ''Muhammad Ali: The People's Champ'', p. 76–77, University of Illinois Press. ISBN 978-0-252-06721-1.</ref>
 
Fu indirizzato alla boxe dal poliziotto di Louisville Joe E. Martin,<ref>{{Cita news |url=http://www.articleclick.com/Article/Boxing-Legend---Muhammad-Ali/938509 |titolo=Boxing Legend – Muhammad Ali |cognome=Kandel |nome=Elmo |data=1º aprile 2006 |pubblicazione=Article Click |editore=Elmo Kandel |accesso=9 marzo 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080611174640/http://www.articleclick.com/Article/Boxing-Legend---Muhammad-Ali/938509 |dataarchivio=11 giugno 2008 }}</ref> che lo incontrò mentre, dodicenne, inveiva contro chi aveva rubato la sua bicicletta minacciando di malmenarlo. Il poliziotto gli consigliò di imparare prima a boxare e lo portò alla palestra Columbia, dove iniziò a mettere in mostra il suo talento.<ref>{{Cita web|accesso=20 maggio 2008|url=http://iml.jou.ufl.edu/projects/Spring05/Shaffer/clay.html|titolo=Muhammad Ali|editore=[[University of Florida]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080531151410/http://iml.jou.ufl.edu/projects/Spring05/Shaffer/clay.html|dataarchivio=31 maggio 2008|urlmorto=sì}}</ref>
 
Ali nella sua vita si sposò quattro volte ed ebbe sette figlie e due figli. Si sposò la prima volta con Sonji Roi nel 1964, una donna conosciuta solo un mese prima, ed ebbe due figlie da relazioni extra-coniugali: Miya e Kualiah. Muhammad e Sonji divorziarono nel 1966 perché lei rifiutava di cambiare il suo stile di pettinatura e vestiario all'occidentale, in particolare si stirava i capelli e questo era visto da lui come retaggio della schiavitu dove i capelli crespi erano considerati antiestetici.
Nel 1967 Ali si sposò con Belinda Boyd, una ragazza di otto anni più giovane. Ebbero quattro figli: Maryum, nata nel 1968, Jamillah e Liban, nate entrambe nel 1970 e Muhammad Ali Jr., nato nel 1972.
 
Nel 1976 i due divorziarono, a causa di una relazione tra Ali e Veronica Porsche, un'attrice e modella e nel 1977 il pugile sposò Veronica ed insieme ebbero due figlie, Hana, nata un paio di anni prima, e [[Laila Ali|Laila]], nata nel dicembre del 1977, che divenne un'eccellente pugile professionista e si laureò campionessa mondiale dei pesi Supermedi nel 2002. Si ritirò nel 2006 da imbattuta, vincendo tutti i 24 incontri disputati, di cui 21 per KO.
 
Nel 1986 Muhammad e Veronica divorziarono e alla fine di quell'anno l'ex-campione si sposò con Yolanda 'Lonnie' Ali, la figlia di due vecchi amici dei suoi genitori. Qualche anno dopo adottarono un bambino di nome Asaad Amin.
 
Il 20 dicembre 2014, Ali venne ricoverato in ospedale per un caso delicato di polmonite. Venne poi curato ancora una volta il 15 gennaio 2015, per un'infezione del tratto urinario. È stato dimesso il giorno successivo.
 
L'ultima visita in ospedale di Ali fu proprio il 2 giugno 2016 a [[Scottsdale (Arizona)|Scottsdale]], in [[Arizona]], per delle complicazioni respiratorie, e rimase ricoverato per due giorni. Nonostante le sue condizioni fossero definite normali, sono poi peggiorate: il giorno dopo, alle 6.30 del mattino, ora italiana, l'ex campione del mondo dei pesi massimi moriva a 74 anni per uno [[shock settico]], sopraggiunto in seguito all'aggravarsi del suo stato di salute.<ref>[http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Boxe/04-06-2016/morto-muhammad-ali-cassius-clay-complicazioni-respiratorie-parkinson-phoenix-150952558953.shtml È morto a 74 anni Muhammad Ali: complicazioni respiratorie]</ref> {{senza fonte|Subito dopo il decesso la figlia, Laila Ali, ha detto che il suo cuore ha continuato a battere per mezz'ora, quasi come se si rifiutasse di fermarsi}}.
 
Ali è stato commemorato a livello globale e un portavoce ha detto che la sua famiglia "crede certamente che Muhammad era un cittadino del mondo ... e sanno che il mondo piange con lui." Greg Fischer, il sindaco di Louisville, ha dichiarato: "Muhammad Ali appartiene al mondo. Ma lui ha una sola città natale." Si sono uniti al cordoglio anche gli sportivi e i personaggi famosi che lo avevano conosciuto e amato.
 
I funerali sono iniziati a Louisville il 9 giugno 2016, con la Ṣalāt al-Janāzah, la tipica preghiera funebre islamica, alla Freedom Hall del ''Kentucky Exposition Center''. Un corteo funebre ha attraversato le strade di [[Louisville (Kentucky)|Louisville]], [[Kentucky]], il 10 giugno, terminando al cimitero di Cave Hill Cemetery, dove si è svolta una cerimonia di sepoltura privata. Un servizio commemorativo pubblico per Ali al ''Louisville KFC Yum! Centre'' si è tenuto nel pomeriggio del 10 giugno, dove hanno reso omaggio al campione l'ex Presidente [[Bill Clinton]], il giornalista televisivo Bryan Gumbel e l'attore [[Billy Crystal]], amico intimo di Ali da 42 anni.
 
== Carriera ==
=== La carriera amatoriale e le Olimpiadi di Roma 1960 ===
[[File:Cassius Clay - Olimpiadi di Roma.JPG|thumb|Cassius Clay premiato con la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Roma nel [[1960]]]]
 
Clay compì il suo debutto da dilettante nel [[1954]].<ref name="BBC-obit">{{Cita news|url= https://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-10985926|titolo=Obituary: Muhammad Ali|pubblicazione=BBC News|data=4 giugno 2016|accesso=4 giugno 2016}}</ref> Vinse sei Kentucky [[Golden Gloves]], due Golden Gloves nazionali ed un titolo [[Amateur Athletic Union]]. Negli ultimi quattro anni da dilettante ebbe al suo angolo il [[cutman]] [[Chuck Bodak]].<ref>[https://ringtalk.com.lhost9.atlantic.net/index.php?action=fullnews&showcomments=1&id=1553 "GODFATHER" OF CUTMEN-CHUCK BODAK SUFFERS STROKE] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150414160235/http://ringtalk.com.lhost9.atlantic.net/index.php?action=fullnews&showcomments=1&id=1553 |data=14 aprile 2015 }} September 2, 2007 by Pedro Fernandez, ringtalk.com</ref>
 
Dopo una brillante carriera da dilettante si mise in luce alle [[Giochi della XVII Olimpiade|Olimpiadi di Roma]] del [[1960]] conquistando l'oro nella categoria dei [[pesi mediomassimi]].<ref name="Ward">[https://web.archive.org/web/20130825021232/http://www.americanheritage.com/articles/magazine/ah/2006/5/2006_5_48.shtml Nathan Ward] "'A Total Eclipse of the Sonny'" , ''American Heritage'', Oct. 2006.</ref> Il suo record amatoriale finale fu di 100 vittorie e 5 sconfitte. Nella sua autobiografia del 1975, affermò di aver gettato la medaglia nel [[Ohio (fiume)|fiume dell'Ohio]] come plateale gesto di protesta verso il suo Paese e la perdurante discriminazione razziale: di ritorno in patria dopo i fasti romani, un ristoratore si rifiutò di servirlo, perché nero.<ref>{{cita news|autore=Piero Mei|url=http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/muhammad_ali_oro_roma_fiaccola_atlanta-1776339.html|titolo=Muhammad Ali: dall’oro di Roma ‘60 alla fiaccola di Atlanta|editore=[[Il Messaggero]]|data=5 giugno 2016|accesso=5 giugno 2016}}</ref> La storia fu contestata e molti amici del pugile, tra cui [[Drew Bundini Brown|Bundini Brown]] ed il fotografo [[Howard Bingham]], negarono la veridicità del fatto. Secondo [[Thomas Hauser (scrittore)|Thomas Hauser]], invece, Clay gli raccontò che la vicenda del ristorante era veritiera e di aver smarrito la medaglia d'oro un anno dopo la sua vittoria.<ref name="Hauser 2004">{{Harvnb|Hauser|2004}}</ref> Il pugile di Louisville ricevette una medaglia sostitutiva alle [[Giochi della XXVI Olimpiade|Olimpiadi di Atlanta 1996]], dove fu lui stesso ad accendere il tripode.
 
=== La carriera professionistica ===
==== Esordi ====
Clay passò al professionismo il 29 ottobre [[1960]], sconfiggendo ai punti [[Tunney Hunsaker]]. Da lì in poi, sino al [[1963]], accumulò un record di 19 vittorie e nessuna sconfitta, con 15 successi prima del limite. Tra i suoi primi avversari vi furono Tony Esperti, [[Jim Robinson (boxer)|Jim Robinson]], Donnie Fleeman, Alonzo Johnson, George Logan, Willi Besmanoff, Lamar Clark, [[Doug Jones (pugile)|Doug Jones]] e [[Henry Cooper]]. Il giovane pugile batté anche l'ex allenatore e veterano [[Archie Moore]] nel [[1962]].<ref>{{Cita news|cognome=Calkins|nome=Matt|url=http://www.sandiegouniontribune.com/news/2014/nov/17/archie-moore-the52-boxing-heavyweight/|titolo=Archie Moore was the KO king|pubblicazione=[[U-T San Diego]]|data=17 novembre 2014|accesso=15 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=mgDK3q6GWI8C|titolo=Ali in Action: The Man, the Moves, the Mouth|nome=Les|cognome=Krantz|data=1º gennaio 2008|editore=Globe Pequot|accesso=15 giugno 2016|via=Google Books}}</ref>
 
Questi primi combattimenti non si rivelarono comunque semplici. Clay fu atterrato sia da [[Sonny Banks]] che da Cooper. Nella sfida con quest'ultimo, Clay cadde al tappeto dopo un poderoso gancio sinistro al termine del quarto round e fu salvato dalla campanella. La battaglia con il temuto Doug Jones del 13 marzo 1963 fu probabilmente la più difficile mai affrontata dal nativo di Louisville sino a quel momento. Rispettivamente contendenti numero due e tre, Clay e Jones si sfidarono al [[Madison Square Garden]] di [[New York]]. Jones mise in difficoltà Clay già al primo round e la vittoria del giovane di Louisville per decisione unanime dei giudici fu pesantemente contestata dal pubblico, che non esitò a lanciare oggetti di ogni tipo sul quadrato. L'acceso match fu in seguito nominato "incontro dell'anno" da ''[[Ring Magazine]]''.<ref>{{Cita news|cognome=Velin|nome=Bob|url=https://www.usatoday.com/story/sports/2016/06/04/muhammad-ali-fight-by-fight-career/85341622/|titolo=Fight by fight: Muhammad Ali's legendary career|pubblicazione=[[USA Today]]|data=4 giugno 2016|accesso=15 giugno 2016}}</ref>
 
In ognuno di questi primi incontri, Clay sminuiva vocalmente i suoi avversari e si vantava delle proprie abilità sul ring. Definì Jones "un piccolo uomo brutto" e Cooper "un inesperto". Affermò inoltre di essere imbarazzato ad entrare sul ring con Alex Miteff e reputò il Madison Square Garden come un'arena "troppo piccola" per lui.<ref name=Mee>Bob Mee, ''Ali and Liston: The Boy Who Would Be King and the Ugly Bear'', 2011.</ref> Questi atteggiamenti allora inusuali causarono l'ira di molti appassionati della nobile arte.<ref>{{Cita news|url=https://www.dailymail.co.uk/news/article-3622439/Boxing-great-Muhammad-Ali-hospital-respiratory-issue.html|titolo=Boxing legend Muhammad Ali, 74, hospitalized with respiratory issue – but spokesman says he's 'in fair condition'|data=2 giugno 2016|accesso=3 giugno 2016|pubblicazione=The Daily Mail}}</ref> Il suo comportamento provocatorio e stravagante sul ring fu ispirato dal [[wrestler]] [[Gorgeous George]], che Alì ammirava molto.<ref name="SI">{{Cita web |url=//sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1114630/index.htm |titolo=King Strut |autore=John Capouya |editore=[[Sports Illustrated]] |accesso=4 maggio 2008 |data=12 dicembre 2005 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110603232105/http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1114630/index.htm |dataarchivio=3 giugno 2011 }}</ref> Durante questa prima fase di carriera mostrò velocità di mani e di piedi eccezionali per qualcuno della sua stazza:<ref name="Simply The Greatest">{{cita news|lingua=en|autore=Larry Schwartz|url=https://espn.go.com/sportscentury/features/00014063.html|titolo=He is simply ... The Greatest|editore=[[ESPN]]|data=|accesso=16 giugno 2016}}</ref> era solito tenere le mani basse ed evitava i colpi alla testa con frequenti spostamenti di direzione. Col passare del tempo sviluppò un jab pungente e migliorò la potenza dei suoi destri.
 
==== Campione dei pesi massimi ====
{{Vedi anche|Sonny Liston vs. Cassius Clay}}
{{Vedi anche|Muhammad Ali vs. Sonny Liston}}
Nel 1964 il campione in carica dei pesi massimi era [[Sonny Liston]], pugile potente e aggressivo. Egli sconfisse [[Floyd Patterson]], celebre pugile che, però, venne battuto appunto alla prima ripresa.
 
Cassius Clay riuscì ad ottenere il posto di sfidante e nel febbraio dello stesso anno affrontò il campione Liston, sfavorito però sia dal pubblico che dalla stampa. Il match però non fu come tutti si aspettavano, grazie all'agilità e alla velocità di Clay, che riuscì a schivare parecchi colpi e a colpire ripetutamente Liston. Quando i secondi del campione lo videro in difficoltà, {{citazione necessaria|misero del sale sui suoi guantoni in modo da colpire il volto di Clay, accecandolo}}. Il pugile di Louisville iniziò ad accusare le conseguenze di questa mossa scorretta, ma durante i round successivi si riprese, fino a quando non riuscì a battere Liston per abbandono all'inizio della settima ripresa, stupendo la gente e tutto il mondo sportivo.<ref>{{Cita web|url=http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:19594#The_Fight|titolo=Sonny Liston vs. Cassius Clay (1st meeting)|sito=boxrec.com|accesso=10 settembre 2012|lingua=en}}</ref>
 
[[File:Muhammad Ali 1966.jpg|thumb|left|295x295px|Muhammad Ali nel 1966]]
 
Il giorno dopo la conquista del titolo, nel [[1964]] Clay si convertì alla [[Islam|fede islamica]], aderì alla [[Nation of Islam]] e cambiò legalmente il suo nome in Muhammad Ali.
 
Rifiutato dalle principali sedi pugilistiche americane e da Las Vegas, il match di rivincita con Liston si disputò nel [[1965]] a [[Lewiston (Maine)|Lewiston]] nel [[Maine]]. Il 25 maggio Ali, detentore della corona dei massimi, e Liston si incontrarono di nuovo. Alla prima ripresa dopo appena un minuto il campione del mondo colpì l'avversario con un colpo d'incontro apparentemente innocuo, passato alla storia come il cosiddetto pugno fantasma (''the phantom punch'').<ref>{{Cita web|url=http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:19595|titolo=Muhammad Ali vs. Sonny Liston (2nd meeting)|sito=Boxrec.com|accesso=10 settembre 2012|lingua=en}}</ref> Liston rimase al tappeto apparentemente tramortito; Ali sembrò consapevole di non aver colpito così duramente lo sfidante e lo invitò con veemenza ad alzarsi per continuare il combattimento.
 
Secondo gli esperti che hanno visionato al rallentatore la ripresa, il colpo di Ali, assestato da brevissima distanza e quasi invisibile, sembra aver colpito la tempia dell'avversario, che in quel momento stava portando un attacco con il suo caratteristico stile ed era fortemente sbilanciato in avanti. L'immagine del campione del mondo che sovrasta Liston al tappeto è divenuta una delle icone della nostra epoca.
 
[[File:Ali MalcolmX 1964.jpg|thumb|left|upright=1.6|[[Malcolm X]] fotografa Cassius Clay (Muhammad Alí)]]
La mafia riuscì a guadagnare enormi somme di denaro scommettendo sull'allora sfavorito Muhammad Ali, inoltre l'ascesa del giovane campione sembrava poter aumentare la popolarità della boxe più di quanto il poco pubblicamente apprezzato Liston potesse fare.
Ciò nonostante, a giochi ormai fatti, mentre Ali viene osannato e festeggiato, nessuno si interessa di Liston che gira sconsolato sul ring ed all'incontro con un suo assistente, lo si nota chiaramente vacillare ed ondeggiare come se non si fosse ancora pienamente ripreso dal pugno subito.
 
Nel [[2004]] Ali è tornato sull'argomento nella sua ultima intervista ufficiale, cui ha risposto con l'aiuto dei familiari.
 
{{Citazione|Voglio bene a Sonny. Era un brav'uomo. Ed il pugno l'ha colpito. Non so bene quanto buono fosse il colpo, sebbene io abbia sentito il contatto. Se avesse voluto fingere un KO, non l'avrebbe mai fatto al primo round.
|
|I love Sonny. He was a good man. And the punch did connect. I don't know how good the punch was, although I felt the connection. If he took a dive, he wouldn't have done it in the first round.
|lingua=en}}
In seguito affrontò altri grandi pugili. Batté due volte [[Floyd Patterson]]: nel primo incontro Ali lo mise a dura prova, mettendolo anche in ginocchio al sesto round, ma l'ex campione si rialzó per poi però essere comunque sconfitto al dodicesimo round per KO; nel secondo match Patterson fu di nuovo battuto sempre per KO tecnico. Poi affrontò altri, tra cui Zora Folley, [[Cleveland Williams]], [[George Chuvalo]], [[Brian London]]. Quest'ultimo fu battuto al terzo round: secondo alcuni è stato anche il KO più bello di Ali, dato che fu velocissimo e colpì l'avversario in maniera provvidenziale fino a farlo cadere. In definitiva, dopo esser diventato campione mondiale Ali affrontó tutti i pugili più quotati dell'epoca, rimanendo sempre imbattuto.
 
==== Il ritorno dopo una lunga assenza ====
 
Ali difese il titolo per otto volte, poi la sua carriera fu interrotta quando si rifiutò di combattere in [[Guerra del Vietnam|Vietnam]]. Ciò nel [[1967]] gli costò il ritiro della licenza da parte delle commissioni atletiche pugilistiche statunitensi. Note sono le sue battute al riguardo:
 
{{Citazione|Ali, sai dov'è il Vietnam? — Sì, in TV.
|
|Ali, you know where is Vietnam? — Yes, on TV.
|lingua=en
}}
 
{{Citazione|Non ho niente contro i [[Vietcong]], loro non mi hanno mai chiamato "[[negro]]".
|
|I got nothing against the Vietcong, they never called me "nigger".
|lingua=en
}}
 
Nel [[1971]] tornò sul ring vincendo 2 incontri per KO tecnico con [[Jerry Quarry]] e con [[Oscar Bonavena]]. Il successivo incontro, valido per il titolo mondiale dei pesi massimi fu contro il detentore del titolo [[Joe Frazier]] in quello che è stato all'epoca definito come "l'incontro del secolo". Joe Frazier aveva vinto il titolo durante la pausa di Ali per le questioni politiche, il match si svolse a New York, e fu seguito da milioni di persone. Ali però non si impose su Frazier, che anzi riuscì a metterlo al tappeto al 15º round dopo averlo fatto barcollare diverse volte nel corso dell'incontro. Ali si rialzò ma perse comunque ai punti e conobbe la sua prima sconfitta.<ref>{{Cita web
|url = http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:17957
|titolo = Joe Frazier vs. Cassius Clay
|sito = Boxrec.com
|accesso = 25 agosto 2013
|lingua = en
}}</ref> Dopo 10 vittorie, Ali conobbe la seconda sconfitta contro [[Ken Norton (pugile)|Ken Norton]] ai punti, ma sempre ai punti si prese la rivincita. Il 28 gennaio [[1974]] si tenne anche la rivincita tra Ali e Frazier dove, dopo 12 riprese, Ali vinse ai punti.
 
==== ''The Rumble in the Jungle'' ====
[[File:Muhammad Ali 1971 Ajman stamp.jpg|thumb|Francobollo raffigurante il campione Muhammad Ali]]
{{vedi anche|The Rumble in the Jungle}}
Nel 1973 Joe Frazier aveva perso il titolo inaspettatamente per mano di un avversario allora poco noto: [[George Foreman]]. L'incontro fu disputato a [[Kingston]] capitale della Giamaica, dove Frazier venne nettamente ma dignitosamente sconfitto, finendo due volte al tappeto; in una occasione i colpi del suo avversario quasi lo sollevarono da terra. Così al quinto round, dopo una serie di violentissimi colpi Frazier venne atterrato da un terrificante montante destro, in seguito al quale dovette abbandonare la lotta e venne dichiarato sconfitto per KO tecnico. Successivamente George Foreman affrontò Ken Norton e lo mise al tappeto in due round. Avendo battuto gli unici due pugili capaci di sconfiggere Alì, Foreman decise di voler dare una dimostrazione al mondo intero di chi era effettivamente il più forte, così nel 1974 si organizzó lo scontro tra Ali e Foreman, noto come ''[[The Rumble in the Jungle]]''. Ali era di nuovo sfavorito dalla stampa 3 a 1.
 
Il 30 ottobre dello stesso anno Muhammad Ali affrontò quindi George Foreman a [[Kinshasa]], nello [[Zaire]]. Prima del match Ali cercò di innervosire il suo avversario con del [[trash-talking]], insultandolo pesantemente e irritandolo con i suoi comportamenti provocatori. Il pubblico manifestò il suo forte sostegno ad Alì e la sua ostilità verso Foreman; la gente gridava: "Ali boma ye" ovvero "Ali uccidilo".
 
Il match iniziò alle 4 di mattina: nel primo round Ali dimostrò un'inattesa aggressività e colpì ripetutamente Foreman al volto ma venne poi costretto alle corde e dovette subire i colpi dell'avversario. Foreman per i successivi round continuò a mettere sotto pressione Ali e stringerlo alle corde. Alì diversamente dalle previsioni della vigilia, non ricorse alla sua classica tattica basata sulla mobilità ma sembrò limitarsi a subire, stretto alle corde, i colpi dell'avversario. Egli, mentre era costretto a parare i continui colpi dell'avversario, peraltro non diede segni di cedimento e continuò a provocare e insultare Foreman cercando di scuotere la sua sicurezza. Gli osservatori non compresero la tattica apparentemente rinunciataria di Alì, ma con il trascorrere dei round l'azione di Foreman apparve più disordinata e il pugile diede i primi segni di stanchezza fisica. Alí ne approfittò e nel quinto round una serie velocissima al volto colpì il campione facendolo barcollare. All'ottavo round George Foreman apparve stremato e Alí poté infine prendere l'iniziativa e con una serie rapidissima di colpi culminata con un diretto destro, mise al tappeto il campione, mentre il pubblico esultava per l'esito inatteso del confronto. George Foreman non riuscì a rialzarsi in tempo e venne dichiarato sconfitto per KO all'ottava ripresa.<ref name="40 anni"/>
 
Ali vinse l'incontro grazie ad una tattica sorprendente e del tutto inattesa chiamata ''[[rope-a-dope]]''; persino i suoi allenatori erano stupefatti e sul momento furono increduli per l'andamento dello scontro. Dopo aver proclamato per settimane che avrebbe "ballato" sul ring e che Foreman non lo "avrebbe mai colpito", Alí invece rimase alle corde per quasi tutti gli otto round e subì quasi costantemente i colpi dell'avversario, facendo sfogare tutta la potenza di cui disponeva Foreman contro un bersaglio inaspettatamente "elastico" costituito dal corpo di Ali e le corde del ring: l'azione elastica delle corde attenuava la potenza dei colpi di Foreman. Alì riuscì infine a vincere, divenendo campione del mondo per la seconda volta.<ref name="40 anni">{{cita news|autore=|url=http://www.gazzetta.it/Sport-Vari/Boxe/29-10-2014/boxe-ali-vs-foreman-40-anni-fa-sfida-epica-90883470552.shtml|titolo=Boxe: Ali vs Foreman, 40 anni fa la sfida epica|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=30 ottobre 2014|accesso=4 giugno 2016}}</ref>
 
==== ''The Thrilla in Manila'' ====
{{vedi anche|Thrilla in Manila}}
[[File:Gatti, Reutemann, Cap, Clay y Frazier - El Gráfico 2831 3.jpg|miniatura|destra|Ali vs. Frazier in uno scatto pubblicitario]]
Il 1º ottobre del [[1975]] Ali affrontò Frazier per la terza ed ultima volta, mettendo in palio il suo titolo mondiale, per stabilire chi dei due fosse definitivamente il più forte. L'incontro si tenne a [[Manila]], nelle [[Filippine]], e fu denominato ''[[Thrilla in Manila]]''. Fu un match drammatico che vide i pugili combattere con enorme ardore, senza risparmiarsi un istante. Tutti e due combatterono in maniera estenuante tanto che i critici in seguito votarono quel match come il più brutale mai visto. Prima dell'inizio della quindicesima e ultima ripresa l'allenatore di Frazier ritirò il suo atleta, messo in grande difficoltà dai jab di Ali. Comunque al momento del ritiro del rivale, il Campione era in vantaggio ai punti.
 
==== Il declino e gli ultimi match ====
{{Vedi anche|Muhammad Ali vs. Larry Holmes}}
{{Vedi anche|Drama in Bahama}}
Dal [[1976]] la velocità di Ali cominciò a diminuire, probabilmente a causa dell'avanzare dell'età, e dal 1977 non riuscì più a mettere KO i suoi avversari. Un segnale dell'evidente declino di Ali fu la vittoria unanime ai punti (anche se molto deludente) contro [[Alfredo Evangelista]], un pugile poco dotato.
Nel 1977 Ali affrontò [[Earnie Shavers]], battendolo per decisione unanime ai punti in un incontro spettacolare. Ali dichiarò in seguito che Shavers fu il più potente pugile che avesse mai affrontato. In molti attribuiscono alla violenza di questo incontro la malattia che qualche anno dopo lo avrebbe colpito.
 
Nel 1978 perse il titolo per decisione non unanime ai punti contro [[Leon Spinks]], il quale perse subito dopo il titolo [[World Boxing Council|WBC]] per essersi rifiutato di combattere contro [[Ken Norton (pugile)|Ken Norton]], contendente numero uno a quel tempo per il titolo unificato. Ali vinse per decisione unanime ai punti la rivincita contro Spinks, riottenendo il titolo [[World Boxing Association|WBA]], ma subito dopo annunciò il suo ritiro.
 
Ritornò nel 1980 per tentare di riconquistare il titolo WBC contro [[Larry Holmes]]; per arrivare preparato all'incontro assunse una grande quantità di diuretici, ma non fecero altro che appesantirlo. Resistette fino alla decima ripresa, finché Dundee gettò la spugna e lo ritirò dal match. Combatté per l'ultima volta l'11 dicembre 1981 alle [[Bahamas]] contro [[Trevor Berbick]] e perse per decisione unanime ai punti dopo dieci round. In quel combattimento Ali apparve molto lento nei movimenti e il suo allenatore [[Angelo Dundee]] notò che parlava più lentamente del solito: erano i primi sintomi della [[Sindrome di Parkinson]].
 
Su 61 incontri disputati, vanta un record di 56 vittorie, 37 delle quali per KO. Ha perso per KO una sola volta.
 
=== Stile di combattimento ===
Prima del ritiro della licenza, lo stile di combattimento di Alì era incentrato su un notevole gioco di gambe, atto a consentirgli una elevata dinamicità, prontezza di riflessi nello schivare i colpi degli avversari (qualità che gli permetteva addirittura di combattere con la guardia perennemente abbassata) e velocità esecutiva nel finalizzare l'attacco. Al ritorno sul ring, Ali non era più capace di "ballare" come prima e dovette concentrarsi di più sui pugni che sul lavoro di gambe. Inoltre acquisì notevoli capacità di incassatore, dimostrate sia nell'incontro di Kinshasa che in quello di Manila. La sua [[boxe]] basata sul movimento di gambe resta comunque inimitabile per qualsiasi pugile di categoria "pesante". Di lui si disse: "Vola come una farfalla e punge come un'ape", per sottolineare la leggerezza dei suoi movimenti, coadiuvata da una tecnica sopraffina.
 
== Periodo successivo al ritiro ==
Ritiratosi definitivamente dall'attività agonistica nel 1981, nel 1984 gli fu diagnosticata la [[malattia di Parkinson]]. e commosse il mondo apparendo come ultimo [[Fiamma olimpica|tedoforo]] alle [[Giochi della XXVI Olimpiade|Olimpiadi di Atlanta]] del 1996; in quell'occasione gli fu anche riconsegnata la medaglia d'oro vinta a Roma nel 1960.
 
Nel 1998, Ali cominciò a collaborare con l'attore [[Michael J. Fox]], anche lui affetto da Parkinson, per aumentare la consapevolezza nella gente e per aiutare la ricerca di fondi per la malattia. Hanno fatto un'apparizione insieme davanti al Congresso degli Stati Uniti nel 2002. Nel 2000, Ali aveva poi lavorato con la ''Michael J. Fox Foundation for Parkinson's Disease'' per sensibilizzare e incoraggiare le donazioni per la ricerca.
 
Nel 1985 prese parte alla prima edizione di [[WrestleMania]] come Special Enforcer nel Main Event [[Hulk Hogan]] & [[Mr. T]] vs. [[Roddy Piper]] & [[Paul Orndorff]].<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.wwe.com/videos/mr-t-and-muhammad-ali-make-an-impact-in-main-event-wrestlemania-1-25059392|titolo = Mr. T and Muhammad Ali make an impact in main event: Wrestlemania 1 (1:52)|accesso = |data =|lingua=en }}</ref>
 
[[File:Muhammad Ali and President Bush.jpg|thumb|Muhammad Ali riceve la [[Medaglia presidenziale della libertà]] dal presidente [[George W. Bush|Bush]], 9 novembre 2005]]
 
Nel 2012 presenziò alle [[Olimpiadi di Londra 2012|Olimpiadi di Londra]] e fu uno dei portatori ufficiali della bandiera olimpica alla cerimonia d'apertura, nonostante fosse evidente lo stadio avanzato del Parkinson: infatti fu assistito da sua moglie Lonnie per portarla nello stadio.
 
La sua ultima apparizione pubblica definitiva è stata il 9 aprile 2016 ad un evento di beneficenza a [[Phoenix]], in cui è apparso visibilmente indebolito.
 
== Riconoscimenti ==
[[File:BoxingHallOfFame 6 MikeTysonadmiringaMuhammadAliRobe.jpg|thumb|264x264px|[[Mike Tyson]] nella Boxing Hall of Fame, visita il reparto dedicato a Muhammad Ali]]
Fu eletto ''[[Fighter of the year]]'' (Pugile dell'anno) dalla rivista statunitense ''[[Ring Magazine]]'' nel [[1963]], [[1972]], [[1974]], [[1975]] e [[1978]].
 
Sono stati dichiarati ''[[Ring Magazine fight of the year]]'':
* 1963 - Cassius Clay W 10 [[Doug Jones (pugile)|Doug Jones]]
* 1964 - Muhammad Ali KO 7 [[Sonny Liston]] I — vedi Muhammad Ali versus [[Sonny Liston]]
* 1971 - [[Joe Frazier]] W 15 Muhammad Ali I — vedi [[Fight of the Century]]
* 1974 - Muhammad Ali KO 8 [[George Foreman]] — vedi [[The Rumble in the Jungle]]
* 1975 - Muhammad Ali KO 14 [[Joe Frazier]] III — vedi [[Thrilla in Manila]]
* 1978 - [[Leon Spinks]] W 15 Muhammad Ali I
 
La [[International Boxing Hall of Fame]] e la [[World Boxing Hall of Fame]] lo hanno riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo.
 
Detiene anche i prestigiosi allori di ''Sportman Of The Century'' per ''[[Sports Illustrated]]'', ''Miglior Peso Massimo di sempre'' per ''The Ring'' e secondo miglior pugile di sempre per ''ESPN.com''.
 
Oltre a questi riconoscimenti in campo pugilistico, nel 1974 è stato premiato dall'[[Associated Press]] come ''[[Atleta dell'anno dell'Associated Press|Atleta maschile dell'anno]]''. Inoltre è stato scelto dalla rivista ''[[TIME]]'' come una delle 100 persone più influenti del [[XX secolo]] nella categoria ''Heroes And Icons'', unico sportivo insieme a [[Pelé]] e [[Bruce Lee]].
 
Ha ricevuto la [[Medaglia presidenziale della libertà]] nel 2005<ref>{{cita web|url=https://www.whitehouse.gov/news/releases/2005/11/20051103-5.html|lingua=en|titolo=Presidential Medal of Freedom Recipients|editore=Sito ufficiale della [[Casa Bianca]]|accesso=4 giugno 2016|data=3 novembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080306114811/http://www.whitehouse.gov/news/releases/2005/11/20051103-5.html|dataarchivio=6 marzo 2008|urlmorto=sì}}</ref>; nello stesso anno Muhammad Ali è stato insignito a Berlino della [[Medaglia Otto Hahn per la Pace]] in oro dalla "Deutsche Gesellschaft für die Vereinten Nationen" (Società Tedesca per le Nazioni Unite).
 
Nel 2009, in un sondaggio condotto dal sito internet del mensile ''[[Focus Storia]]'', Muhammad Ali è stato eletto ''Sportivo del Novecento''<ref>{{cita news|url=http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200910articoli/23378girata.asp|titolo=Focus Storia, gli italiani votano Muhammad Ali "Sportivo del 900"|pubblicazione=[[La Stampa]]|accesso=29 ottobre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091031064406/http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200910articoli/23378girata.asp|dataarchivio=31 ottobre 2009}}</ref>.
 
== Nella cultura di massa ==
{{Vedi anche|Apollo Creed|Rocky (serie di film)|Alì (film)|The Bleeder}}
Il personaggio cinematografico [[Apollo Creed]], appartenente alla saga dei film di [[Rocky (serie di film)|Rocky]], è modellato a immagine e somiglianza di Ali: infatti lo stile di combattimento di Apollo è identico a quello del pugile da cui è ispirato, cioè un mix di agilità e potenza. Anche lo stile canzonatorio e provocatorio di Apollo Creed durante le conferenze e prima del match sembra imitare quello di Ali.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.rogerebert.com/interviews/watching-rocky-ii-with-muhammad-ali|titolo = Watching Rocky II with Muhammad Ali|accesso = |data = |lingua=en}}</ref>
 
Nel 1978 la [[DC Comics]] pubblicò un fumetto [[Glossario dei fumetti|one-shot]] dal titolo ''Superman vs. Muhammad Alì'', dove il famoso [[supereroe]] e il pugile si battono sul ring per fermare un'invasione aliena della [[Terra]].<ref>{{Cita web|autore = |url = https://thestacks.deadspin.com/the-greatest-comic-book-of-em-all-superman-vs-muhamm-1283511231|titolo = The Greatest Comic Book Of 'Em All: Superman Vs. Muhammad Ali|accesso = |data =|lingua=en }}</ref>
 
Nel [[2001]] [[Michael Mann]] ha diretto il film ''[[Alì (film)|Ali]]''. La pellicola racconta la vita del pugile (interpretato da [[Will Smith]]) dal match che gli valse per la prima volta il titolo mondiale dei pesi massimi fino alla riconquista, a Kinshasa nello Zaire, nel 1974 contro George Foreman.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=EdwardVIIICoronationMedal.png
|nome_onorificenza=Ellis Island Medal of Honor
|collegamento_onorificenza=Ellis Island Medal of Honor
|motivazione=
|luogo=[[New York]], 27 ottobre [[1986]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Presidential Medal of Freedom (ribbon).png
|nome_onorificenza=Medaglia Presidenziale della Libertà
|collegamento_onorificenza=Medaglia Presidenziale della Libertà
|motivazione=
|luogo=[[Washington]], 9 novembre [[2005]]
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Rivalità Ali-Frazier]]
* [[Lista dei campioni del mondo dei pesi massimi di boxe]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ražanacq}}
 
== Filmografia ==
* ''[[Io sono il più grande]]'' (''The Greatest''), regia di [[Tom Gries]] ([[1977]])
* ''[[Il mio amico Arnold]]'' (''Diff'rent Strokes'') - serie TV, 1 episodio ([[1979]])
* ''[[La strada della libertà]]'' (''Freedom Road'') - film TV (1979)
* ''[[Il tocco di un angelo]]'' (''Touched by an Angel'') - serie TV, 1 episodio ([[1999]])
* ''[[The 2nd Annual 'A Home for the Holidays']]'' - film TV ([[2000]])
* ''[[Alì (film)|Alì]]'' (''Ali'') - film TV, regia di [[Michael Mann]] ([[2001]])
* ''[[Muhammad Ali Tribute - Celebrity Fight Night & Fighting Irishmen]]'', cortometraggio, regia di [[Dan Weecks]] ([[2013]])
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20071114110627/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=208 Intervista di Minoli a Gianni Minà su Muhammad Ali] tratto da "La storia siamo noi"
 
{{Box successione
|carica = [[tedoforo|Ultimo tedoforo ai Giochi olimpici estivi]]
|immagine = Olympic flag.svg
|periodo = [[Giochi della XXVI Olimpiade|Atlanta 1996]]
|precedente = [[Antonio Rebollo]]
|successivo = [[Cathy Freeman]]
}}
 
{{CampioniOlimpiciMediomassimi}}
{{Ring Magazine Fighter of the Year}}
{{Sugar Ray Robinson Award}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|islam|pugilato}}
 
[[Categoria:Pugili italoamericani]]
{{Regione zaratina}}
[[Categoria:Sportivi afroamericani]]
{{portale|Croazia|Venezia Giulia e Dalmazia}}
[[Categoria:Comuni della regione zaratinaIrlando-americani]]
[[Categoria:Decorati con la Medaglia presidenziale della libertà]]
[[Categoria:Statunitensi vincitori di medaglia d'oro olimpica]]
[[Categoria:Personalità impegnate contro il razzismo|Ali, Muhammad]]
[[Categoria:Razzismo negli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Ultimi tedofori dei Giochi olimpici estivi]]
[[Categoria:Membri dell'International Boxing Hall of Fame]]