Tangenziale Est di Roma e Diocesi di Ischia: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
[[File:Schermata 2013-02-26 alle 17.50.36.png|upright=2|thumb|Tracciato della Tangenziale Est con evidenziate le uscite e i quartieri che attraversa]]
|nome=[[Diocesi]] di [[Ischia (Italia)|Ischia]]
La '''Tangenziale Est di Roma''' è un arco di strada a scorrimento veloce, interna alla città, situata nella zona orientale e settentrionale di [[Roma]], collegante le vie intorno [[Porta Maggiore]] con l'area settentrionale della città (in particolare la [[Foro Italico (zona di Roma)|zona del Foro Italico]] e il quartiere [[Trionfale]]), attraversando diverse e importanti aree urbane. Assieme al [[Grande Raccordo Anulare]], a [[Via Cristoforo Colombo (Roma)|Via Cristoforo Colombo]] e alle [[via consolare|consolari]], è un'importante arteria per la viabilità della Capitale.
|latino=Dioecesis Isclana
|immagine=Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia) 2.JPG
|titolo=[[vescovo]]
|titolare=[[Pietro Lagnese]]
|emeriti=
|vicario=Agostino Iovene
|stato=Italia
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|eretta=[[XII secolo]]
|stemma=
|mappa=Diocesi di Ischia.png
|mappacollocazione=
|mappaprovincia=
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Napoli]]
|regione=[[Regione ecclesiastica Campania|Campania]]
|battezzati=60.282
|popolazione=70.043
|proporzione=86,1
|sacerdotisecolari=30
|sacerdotiregolari=6
|sacerdoti=36
|battezzatipersacerdote=1.674
|diaconi=9
|religiosi=6
|religiose=24
|vicariati=4
|parrocchie=25
|superficie=46
|cattedrale=[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|Santa Maria Assunta]]
|patroni=[[Restituta d'Africa|Santa Restituta]]<br />[[Giovan Giuseppe della Croce|San Giovan Giuseppe della Croce]]
|indirizzo=Via Seminario 26, 80070 Ischia [Napoli], Italia
|sito=www.chiesaischia.it
|anno=2017
|ch=isch
|gc=isch0
}}
 
La '''diocesi di Ischia''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Isclana'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Napoli]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Campania]]. Nel [[2016]] contava 60.282 battezzati su 70.043 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Pietro Lagnese]].
Pur venendo comunemente indicata da segnaletica e informazioni stradali con il toponimo di Tangenziale Est<ref name=sopu/>, l'arteria stradale non ha mai ufficialmente assunto questa denominazione risultando l'unione logica di più tratti viari, con toponimi e tempi di costruzione differenti.
 
==Territorio==
== Caratteristiche ==
La diocesi comprende tutti i sei comuni dell'[[isola d'Ischia]]: [[Ischia (Italia)|Ischia]], [[Casamicciola Terme]], [[Lacco Ameno]], [[Forio]], [[Serrara Fontana]] e [[Barano d'Ischia]].
[[File:Roma Tangenziale Est Ingresso Via Prenestina.png|thumb|Cartello all'ingresso in [[via Prenestina]], segnalante il nome della strada con lo sfondo verde di norma utilizzato per i segnali [[autostrada]]li.]]
Pur trattandosi dell'unione logica di più strade urbane (le cui caratteristiche, come la larghezza delle carreggiate, la presenza della [[corsia d'emergenza]] e i limiti di velocità, variano a seconda del tratto), la Tangenziale Est di Roma è classificata ''tecnicamente'' come [[strada urbana]] di scorrimento e ''amministrativamente'' come [[strada comunale]], composta da due [[corsia di marcia|corsie per senso di marcia]] e interdetta ad alcune categorie di veicoli (mezzi non motorizzati, ciclomotori e, in alcuni tratti, motocicli non superanti i {{M|150|c|m3}}, [[autobus]] e veicoli per trasporto merci con massa complessiva di oltre 3,5 [[tonnellata|tonnellate]]).
 
Sede vescovile è la città di Ischia, dove si trova la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|cattedrale di Santa Maria Assunta]]. In diocesi sorgono quattro [[Basilica minore|basiliche minori]]: la basilica del Sacro Cuore di Gesù e Santa Maria Maddalena Penitente a Casamicciola Terme, la basilica di Santa Restituta a Lacco Ameno, e le basiliche della Beata Vergine Maria Incoronata e di San Vito a Forio.
Nel tratto che va da Via Della Pineta Sacchetti a via del Foro Italico, la strada è interamente in galleria, mentre, a partire dall'uscita per viale Castrense fino a largo Settimio Passamonti, è interamente sopraelevata per permettere l'attraversamento dello scalo merci di San Lorenzo e dello snodo ferroviario per la [[Stazione di Roma Termini|Stazione Termini]].<ref name=sopu/><ref name=trentd>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/ind/ind02.gif La tangenziale Est di Roma], pag. 32</ref><ref>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/ind/ind05.gif La tangenziale Est di Roma], pag. 38-41</ref>
 
Il territorio si estende su 46&nbsp;km² ed è suddiviso in 25 [[parrocchie]] e 53 chiese, raggruppate in quattro [[Vicariato|decanati]]: Ischia, Casamicciola-Lacco Ameno, Forio e Barano-Serrara Fontana.
=== Segmentazione ===
Il tracciato include cinque assi viari:
 
==Storia==
* '''[[Galleria Giovanni XXIII]]''', detta anche ''Passante a Nord Ovest'', che collega il [[Policlinico Gemelli]] e i quartieri a ridosso del nosocomio con il [[Foro Italico]].
Incerte sono le origini della diocesi di Ischia. Il primo vescovo documentato è Pietro, che partecipò al [[Concilio Lateranense III|terzo concilio lateranense]] nel [[1179]]. La diocesi tuttavia sembra sia stata eretta molto prima di questa data. Infatti il [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] dei canonici è già attestato in due documenti del [[1084]] e [[1108]]; inoltre, in un documento del [[1036]] si parla della ''terra Episcopatui nostri Sanctae Sedis ipsius nostrae insule'', espressione che secondo alcuni storici ''«potrebbe far pensare proprio all'esistenza di una sede episcopale già organizzata intorno alla data del 1036»''.<ref>Di Lustro, ''op. cit.'', p. 33.</ref> L'assoluta mancanza di documenti non può però confermare queste ipotesi.
* '''Via del Foro Italico''', detta anche ''via Olimpica'', collegante il Foro Italico e l'area di [[Ponte Milvio]] con la [[via Salaria]].
* '''Circonvallazione Salaria''', prosegue sino a [[via Nomentana]] costeggiando il [[Trieste (quartiere di Roma)|quartiere Africano]].
* '''Circonvallazione Nomentana''', che sottopassa l'omonima via consolare e raggiunge l'area della [[stazione di Roma Tiburtina]], dove è presente un imponente svincolo multiplanare che consente l'intersezione con la [[via Tiburtina]]<ref>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/ind/ind04.gif La tangenziale Est di Roma], pag. 36</ref>.
* '''Nuova Circonvallazione Interna''', sostituisce il vecchio tracciato della Tangenziale Est con una lunga galleria compresa tra lo svincolo Batteria Nomentana e l'allaccio con la A24
* '''Circonvallazione Tiburtina''', che raggiunge viale Castrense costeggiando il [[cimitero del Verano]] (dove è presente uno svincolo che consente l'allaccio con l'[[Autostrada A24 (Italia)|Autostrada A24]]) e sovrappassando, con un tratto sopraelevato che parte da largo Settimio Passamonti, l'area ferroviaria che include lo scalo merci di San Lorenzo e la Stazione Termini.
 
Il 4 febbraio [[1255]] [[papa Alessandro IV]] conferma ai [[canonico|canonici]] della [[cattedrale]] il diritto di elezione del vescovo, di cui questi godevano ''ab immemorabili''. Questa consuetudine tuttavia dovette durare ancora per poco tempo, perché nelle nomine successive sembra che la [[Santa Sede]] abbia iniziato ad esercitare la sua autorità anche sulla Chiesa di Ischia.<ref>Di Lustro, ''op. cit.'', p. 35.</ref>
=== Divieti di transito notturni ===
 
Il 18 gennaio [[1301]] cominciò un'[[eruzione vulcanica]], durata alcuni anni, che distrusse la [[cattedrale]] e il palazzo vescovile. A seguito di ciò, il vescovo Pietro II, assieme alla popolazione, si rifugiò nel [[Castello Aragonese (Ischia)|Castello Aragonese]], che rimase la dimora vescovile fino all'inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Nello stesso castello si trovavano il [[convento]] delle [[monache clarisse|clarisse]], l'[[abbazia]] dei [[monaci basiliani]] di [[Grecia]], la sede del [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] con la cattedrale e, più tardi, il [[seminario]].
Per tutelare la vivibilità dei cittadini che abitano negli edifici a ridosso della Tangenziale in alcuni tratti della stessa vige il divieto di transito 7 giorni su 7 dalle 23 alle 6 per i mezzi privati, il divieto non riguarda i veicoli la cui targa è collegata a un contrassegno disabili, i mezzi [[Atac]] e [[Cotral]], i mezzi di soccorso, Ama e i taxi. Le nuove gallerie della Circonvallazione Interna che si trovano, una per senso di marcia, tra l'A24 e Batteria Nomentana, sono transitabili senza alcuna restrizione anche di notte. Dal dicembre 2013 inoltre, non è più in vigore il divieto notturno, percorrendo il vecchio tracciato della Tangenziale, tra Nomentana e Tiburtina, in entrambi i sensi di marcia.<ref>[http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=75 Ztl, preferenziali e Tangenziale: info utili per evitare multe<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> I tratti attualmente soggetti a chiusura notturna in entrambi i sensi di marcia sono:
* da Largo Passamonti a Viale Castrense (compresi gli accessi da Via Prenestina e Viale Castrense)
* da Ponte delle Valli a Nomentana (Uscita obbligatoria a "Viale Libia" in direzione Passamonti e a "Nomentana" in direzione Foro Italico)
Il divieto è presidiato con una serie di telecamere fisse poste a:
* Viale Castrense (altezza Via Acireale)
* Via Prenestina (altezza Via Colleoni)
* Largo Passamonti (altezza Viale dello Scalo di San Lorenzo e Circonvallazione Tiburtina)
 
Durante il periodo dello [[scisma d'Occidente]], la chiesa di Ischia visse per un certo periodo sotto l'obbedienza avignonese dell'[[antipapa Clemente VII]], che fece deporre il vescovo Bartolomeo Bussolaro e nominò al suo posto il chierico isclano Paolo Strina. Nei primi anni del [[XV secolo]] fu [[amministratore apostolico]] di Ischia Baldassarre Cossa, futuro [[antipapa Giovanni XXIII]], che allontanò il legittimo vescovo ed impedì la nomina del suo successore.
=== Tabella delle uscite ===
 
[[File:Sopraelevata.jpg|thumb|upright=1.4|Lo svincolo tra [[via Prenestina]] e viale Castrense.]]
Il vescovo Iñigo de Avalos ([[1590]]-[[1635]]) dette avvio all'attuazione in diocesi delle direttive riformatrici del [[concilio di Trento]], convocando per la prima volta un [[sinodo]] diocesano nel [[1599]]. Un altro importante sinodo venne convocato dal vescovo Luca Trapani nel [[1716]], i cui atti tuttavia non trovarono valida applicazione per l'opposizione delle università locali. Niccolò Schiaffinati istituì il seminario diocesano nel [[1740]].
{| class="wikitable"
 
! !! Carreggiata interna !! Carreggiata esterna !! ↓km↓ !! ↑km↑ !! Note
Il 13 ottobre [[1770]], tramite un decreto legge del re di Napoli, Ischia cedette l'isola di [[Ventotene]] alla [[Arcidiocesi di Gaeta|diocesi di Gaeta]]; quest'isola faceva parte della diocesi di Ischia da diversi secoli, documentata già nella prima metà del [[XIII secolo]].<ref>Agostino Lauro, [http://www.larassegnadischia.it/rassegna2010/rass02-10/documenti.pdf ''Ischia in alcuni documenti pontifici del Duecento''], in ''La Rassegna d'Ischia'' 2 (2010), p. 44.</ref>
 
Nel periodo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], durante il quale la diocesi rimase [[Sede vacante|vacante]] per 19 anni, lo scontro tra francesi e anglo-borbonici portò al saccheggio, alla distruzione e all'abbandono della cattedrale nel Castello Aragonese.<ref>L'edificio si presenta oggi come uno spazio semiaperto, senza soffitto, e ospita concerti di musica classica e letture di prosa e di poesia.</ref> Nel [[1818]] il nuovo vescovo Giuseppe D'Amante pose la sua residenza nel centro di [[Ischia (Italia)|Ischia]] dove, con rescritto della [[Santa Sede]] del 5 settembre [[1818]], fu elevata al rango di [[cattedrale]] la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|chiesa di Santa Maria Assunta]], dell'ex convento [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniano]] di Santa Maria alla Scala.
 
Nel [[XX secolo|Novecento]] la diocesi fu [[sede vacante]] per un decennio, dal 1970 al 1980, durante il quale fu soggetta ad amministrazione apostolica, fino alla nomina di un nuovo vescovo residenziale, il [[Missionari Comboniani del Cuore di Gesù|comboniano]] Diego Parodi. Momento rilevante nella storia della chiesa isclana è stata la visita di [[papa Giovanni Paolo II]] il 5 maggio 2002.
 
==Cronotassi dei vescovi==
* Pietro I † (menzionato nel [[1179]])
* Amenio † (menzionato nel [[1206]])<ref>Un vescovo di nome Sergio III viene inserito da G. d'Ascia tra Pietro e Amenio (''Storia dell'Isola d'Ischia'', Napoli 1867, p. 280), ma senza alcuna documentazione a conferma; la sua esistenza è perciò ''«destituita di qualsiasi fondamento storico»'' (Di Lustro, ''op. cit.'', pp. 33-34).</ref>
* Matteo I † (prima del [[1218]] - dopo il [[1239]])<ref>Considerato da [[Ferdinando Ughelli]], e dagli autori che ne dipendono, come vescovo di [[Diocesi di Isola|Isola]] in [[Calabria]], il vescovo Matteo I è stato attribuito alla diocesi di Ischia da studi più recenti. Giovanni Minasi, ''Di un preteso vescovo di Isola'', in ''Rivista Storica Calabrese'', 1903, pp. 318-324. Agostino Lauro, ''Ischia in alcuni documenti pontifici'', p. 40-45.</ref>
* Magno † (menzionato nel [[1243]])
* Matteo II † (menzionato nel [[1270]])
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1271]], [[1273]], [[1277]] e [[1278]])<ref>Queste date fanno riferimento a quattro documenti dove però non è citato il nome del vescovo di Ischia; potrebbero riferirsi a Matteo II o a R.</ref>
* R. † (menzionato nel [[1283]])
* Salvo † (prima del [[1295]] - circa [[1305]] deceduto)
* Pietro II † (menzionato nel [[1306]])
* Ugolino da Osimo, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (menzionato nel [[1340]])
* Guglielmo † (? - [[1348]] deceduto)
* Tommaso † (22 dicembre [[1348]] - ?)
** [[Giacomo da Itri]] † (circa [[1358]] - 22 marzo [[1359]] nominato vescovo di [[diocesi di Martirano|Martirano]]<ref>Il trasferimento avvenne prima ancora che Giacomo avesse ricevuto la consacrazione episcopale. (S. Fodale, «Giacomo da Itri». In: ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Vol. LIV, ''ad vocem'', [http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-da-itri_%28Dizionario_Biografico%29/ on-line])</ref>) (vescovo eletto)
* Bartolomeo Bussolaro, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (22 marzo [[1359]] - [[1389]] deceduto)
** Paolo Strina † (13 aprile [[1384]] - ?) (antivescovo)
** [[Baldassarre Cossa]] (?) † (amministratore apostolico)
* Nicola Tinti, O.E.S.A. † (7 marzo [[1389]] - ? deceduto)
* Andrea † ([[1410]] - ?)
* Lorenzo de' Ricci † (10 gennaio [[1419]] - 18 febbraio [[1435]] nominato vescovo di [[Diocesi di Ravello|Ravello]])
* Giovanni, O.S.A. † (28 marzo [[1436]] - [[1453]] deceduto)
* Miguel Cosal, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (27 giugno [[1453]] - [[1464]] deceduto)
* Giovanni II de Cico † (9 luglio [[1464]] - dopo il [[1479]] deceduto)
* Marco Antonio Fioda † ([[1494]] - ?)<ref>Vescovo menzionato da Gams.</ref>
** Bernardino de Leis, [[Canonici Regolari della Congregazione del Santissimo Salvatore Lateranense|C.R.L.]] † (27 ottobre [[1501]] - 8 gennaio [[1504]] nominato vescovo di [[diocesi di Castro di Puglia|Castro di Puglia]]) (vescovo eletto)
* Donato Strineo † (8 gennaio [[1504]] - [[1534]] deceduto)
* [[Agostino Falivene]], [[Servi di Maria|O.S.M.]] † (24 aprile [[1534]] - [[1548]] deceduto)
* Francisco Gutiérrez † (24 settembre [[1548]] - [[1554]] deceduto)
* [[Virgilio Rosario]] † (27 agosto [[1554]] - 22 maggio [[1559]] deceduto)
* Filippo Geri † (26 gennaio [[1560]] - 1º marzo [[1564]] nominato vescovo di [[diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Assisi]])
* Fabio Polverino † (6 luglio [[1565]] - [[1589]] deceduto)
* Iñigo de Avalos, C.R.L. † (29 gennaio [[1590]] - [[1635]] deceduto)
* Francesco Tontori o Tontolo, [[Chierici Regolari di Somasca|C.R.S.]] † (15 gennaio [[1638]] - [[1663]] dimesso)
* Gian Antonio de' Vecchi † (12 febbraio [[1663]] - 14 aprile [[1672]]<ref>La data esatta del decesso in: C. D'Ambra, ''Ischia tra fede e cultura'', Torre del Greco 1998, p. 79.</ref> deceduto)
* Gerolamo Rocca † (3 ottobre [[1672]] - 6 giugno [[1691]] deceduto)
* Michelangelo Cotignola † (24 marzo [[1692]] - 11 dicembre [[1698]] dimesso)
* Luca Trapani † (22 dicembre [[1698]] - 24 gennaio [[1718]] nominato vescovo di [[diocesi di Tricarico|Tricarico]])
* Gianmaria Capecelatro, C.R.S. † (11 febbraio [[1718]] - 8 dicembre [[1738]] deceduto)
* Niccolò Schiaffinati, O.S.A. † (4 maggio [[1739]] - prima del 12 luglio [[1743]] deceduto)
* Felice Amati † (15 luglio [[1743]] - 22 gennaio [[1764]] deceduto)
* Onofrio Rossi † (9 aprile [[1764]] - 17 luglio [[1775]] nominato vescovo di [[diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti|Sant'Agata de' Goti]])
* [[Sebastiano de Rosa]] † (13 novembre [[1775]] - 26 marzo [[1792]] nominato vescovo di [[Diocesi di Avellino|Avellino e Frigento]])
* Pasquale Sansone † (26 marzo [[1792]] - [[1799]] deceduto)
** ''Sede vacante (1799-1818)''
* Giuseppe D'Amante † (26 giugno [[1818]] - 17 novembre [[1843]] deceduto)
* Luigi Gagliardi † (21 aprile [[1845]] - 31 maggio [[1854]] dimesso)
* Felice Romano † (23 giugno [[1854]] - 3 agosto [[1872]] deceduto)
* Francesco di Nicola † (3 agosto [[1872]] succeduto - 11 febbraio [[1885]] deceduto)
* [[Gennaro Portanova]] † (11 febbraio [[1885]] succeduto - 16 marzo [[1888]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova|Reggio Calabria]])
* [[Giuseppe Candido]] † (1º giugno [[1888]] - 4 febbraio [[1901]] nominato vescovo titolare di [[diocesi di Cidonia|Cidonia]])
* Mario Palladino † (15 aprile [[1901]] - 4 giugno [[1913]] nominato vescovo di [[diocesi di Caserta|Caserta]])
* Pasquale Ragosta † (25 maggio [[1914]] - 5 maggio [[1925]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]])
** ''Sede vacante (1925-1928)''
* Ernesto de Laurentiis † (10 novembre [[1928]] - 4 gennaio [[1956]] deceduto)
* Antonio Cece † (3 maggio [[1956]] - 6 agosto [[1962]] nominato [[vescovo coadiutore]] di [[diocesi di Aversa|Aversa]] e [[vescovo titolare]] di [[Diocesi di Damiata|Damiata]])
* Dino Tomassini † (17 agosto [[1962]] - 23 agosto [[1970]] nominato vescovo di [[diocesi di Tursi-Lagonegro|Anglona-Tursi]])
** ''Sede vacante (1970-1980)''
* Diego Parodi, [[Missionari Comboniani del Cuore di Gesù|M.C.C.I.]] † (11 febbraio [[1980]] - 9 gennaio [[1983]] deceduto)
* Antonio Pagano † (18 dicembre [[1983]] - 25 novembre [[1997]] ritirato)
* [[Filippo Strofaldi]] † (25 novembre [[1997]] - 7 luglio [[2012]] dimesso)
* [[Pietro Lagnese]], dal 23 febbraio [[2013]]
 
==Statistiche==
La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 70.043 persone contava 60.282 battezzati, corrispondenti all'86,1% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1949 || 32.780 || 32.800 || 99,9 || 72 || 63 || 9 || 455 || || 12 || 31 || 18
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|colspan="2"|<center>via della Pineta Sacchetti</center>
|<center>0
|<center>15
|
|-
| 1970 || 39.198 || 39.246 || 99,9 || 64 || 56 || 8 || 612 || || 10 || 50 || 24
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|viale Cortina d'Ampezzo<br />via Mario Fani<br />via Pieve di Cadore<br />via della Camilluccia
|<small>''solo interna''</small>
|<center>0,3
|<center>***
|
|-
| 1980 || 41.000 || 41.000 || 100,0 || 59 || 51 || 8 || 694 || || 10 || 55 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|<small>''solo esterna''</small>
|[[via Trionfale]]
|<center>***
|<center>14,3
|
|-
| 1990 || 45.000 || 46.000 || 97,8 || 52 || 43 || 9 || 865 || 1 || 10 || 45 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|via Mario Fani
|via Mario Fani<br />via Pieve di Cadore<br />viale Cortina d'Ampezzo<br />via della Camilluccia
|<center>1
|<center>13,3
|<small>''L'accesso all'uscita su carreggiata interna è consentito ai soli mezzi di soccorso.''</small>
|-
| 1999 || 50.000 || 52.700 || 94,9 || 47 || 40 || 7 || 1.063 || 3 || 7 || 29 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|[[File:Italian traffic signs - icona stadio.svg|20px]] [[Stadio Olimpico di Roma|Stadio Olimpico]]<br />[[Ponte Milvio]]
|<small>''solo interna''</small>
|<center>3
|<center>***
|
|-
| 2000 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 43 || 37 || 6 || 1.232 || 3 || 6 || 44 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|<small>''solo esterna''</small>
|[[File:Italian traffic signs - icona stadio.svg|20px]] Stadio Olimpico<br />viale dello Stadio Olimpico<br />piazzale Clodio<br />piazzale degli Eroi<br />
|<center>***
|<center>12
|
|-
| 2001 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 42 || 35 || 7 || 1.261 || 3 || 8 || 44 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|colspan="2"|<center>[[File:Strada Statale 2 Italia.svg|45px]] [[Strada statale 2 Via Cassia|via Cassia]]<br />[[File:Strada Statale 3 Italia.svg|45px]] via Flaminia<br />[[corso di Francia]]</center>
|<center>4,1
|<center>10,9
|
|-
| 2002 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 41 || 34 || 7 || 1.292 || 3 || 9 || 41 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|[[File:Strada Statale 3 Italia.svg|45px]] [[Strada statale 3 Via Flaminia|via Flaminia]]<br />viale di [[Tor di Quinto]]<br />Ponte Milvio
|[[File:Strada Statale 3 Italia.svg|45px]] via Flaminia<br />viale di Tor di Quinto<br />Ponte Milvio
|<center>4,6
|<center>9,9
|
|-
| 2003 || 53.000 || 55.300 || 95,8 || 40 || 33 || 7 || 1.325 || 5 || 9 || 43 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|colspan="2"|<center>via dei Campi Sportivi<br />[[Stazione di Campi Sportivi|Campi Sportivi]] [[Ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo|{{BoxArrotondato|RmVt|White|#535d6c|#535d6c}}]]<br />[[File:Italian traffic signs - icona stadio.svg|20px]] [[Stadio Flaminio]]<br />[[Parioli]]</center>
|<center>5,6
|<center>9,3
|
|-
| 2004 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 43 || 35 || 8 || 1.232 || 5 || 10 || 42 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|viale della Moschea<br />[[Stazione di Monte Antenne|Monte Antenne]] [[Ferrovia Roma-Civitacastellana-Viterbo|{{BoxArrotondato|RmVt|White|#535d6c|#535d6c}}]]
|<small>''solo interna''</small>
|<center>6,2
|<center>***
|
|-
| 2006 || 55.000 || 58.300 || 94,3 || 46 || 35 || 11 || 1.195 || 5 || 13 || 41 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|colspan="2"|<center>[[File:Strada Statale 4 Italia.svg|45px]] [[Strada statale 4 Via Salaria|via Salaria]]<br />[[File:Autostrada A90 Italia.svg|25px]][[File:Italian traffic signs - strada europea 80.svg|25px]] [[Grande Raccordo Anulare]]<br />via dei Prati Fiscali</center>
|<center>7
|<center>7,5
|
|-
| 2013 || 57.000 || 62.000 || 91,9 || 35 || 33 || 2 || 1.628 || 9 || 3 || 30 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|piazza Vescovio<br />Prato della Signora
|<small>''solo interna''</small>
|<center>7,5
|<center>***
|
|-
| 2016 || 60.282 || 70.043 || 86,1 || 36 || 30 || 6 || 1.674 || 9 || 6 || 24 || 25
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|viale Libia<br />viale Somalia<br />corso Trieste
|via delle Valli<br />[[Conca d'Oro (zona di Roma)|Conca d'Oro]]<br />[[val Melaina]]
|<center>8,5
|<center>6,1
|''Uscita obbligatoria in direzione Passamonti dalle ore 23 - alle ore 6 per inizio tratto con chiusura notturna''
|-
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|viale Etiopia<br />via delle Valli<br />via Nomentana
|viale Etiopia<br />viale Libia<br />corso Trieste
|<center>9,1
|<center>5,8
|''Tratto con chiusura notturna 23 - 6''
|-
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|[[File:Strada Provinciale 22a Italia.svg|45px]] [[Via Nomentana]]<br />via Batteria Nomentana<br />[[Monte Sacro]]<br />(Vecchio tracciato tangenziale)
|via Nomentana<br />Monte Sacro
|<center>9,3
|<center>5,5
|''Uscita obbligatoria in direzione Foro Italico dalle ore 23 - alle ore 6 per inizio tratto con chiusura notturna''
|-
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|colspan="2"|<center>via dei Monti Tiburtini<br />[[File:Italian traffic signs - icona ospedale.svg|20px]] [[Ospedale Sandro Pertini]]</center>
|<center>10,2
|<center>4,4
|
|-
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|[[File:Strada Statale 5 Italia.svg|45px]] [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina]]<br />[[File:Italian traffic signs - icona stazione fs.svg|20px]] [[Stazione di Roma Tiburtina|Stazione Roma Tiburtina]]
|[[File:Strada Statale 5 Italia.svg|45px]] via Tiburtina<br />[[File:Italian traffic signs - icona stazione fs.svg|20px]] Stazione Roma Tiburtina<br />piazza Bologna<br />(Vecchio tracciato tangenziale)
|<center>11,7
|<center>2,5
|
|-
|[[File:AB-Kreuz-blaugrün.svg]]
|colspan="2"|<center>[[File:Autostrada A24 Italia.svg|23px]][[File:Italian traffic signs - strada europea 80.svg|25px]] [[Autostrada A24 (Italia)|L'Aquila - Teramo]]<br />[[File:Autostrada A90 Italia.svg|25px]][[File:Italian traffic signs - strada europea 80.svg|25px]] [[Grande Raccordo Anulare]]</center>
|<center>12,5
|<center>2,1
|
|-
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|largo Settimio Passamonti<br />[[Porta Maggiore]]
|piazzale del Verano
|<center>13,5
|<center>1,2
|<small>''Uscita obbligatoria in direzione Passamonti dalle ore 23 - alle ore 6 per inizio tratto con chiusura notturna''</small>
|-
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|[[File:Strada Provinciale 49a Italia.svg|45px]] [[via Prenestina]]
|[[File:Strada Statale 6 Italia.svg|45px]] [[via Casilina]]
|<center>14,5
|<center>0,3
|<small>''Tratto con chiusura notturna 23 - 6''</small>
|-
|[[File:AB-AS-blau.svg]]
|colspan="2"|<center>viale Castrense<br />piazza Lodi</center>
|<center>15
|<center>0
|<small>''Tratto con chiusura notturna 23 - 6''</small>
|}
 
== Storia Note==
<references/>
=== Le origini e la via del Foro Italico (1960-1962) ===
Le origini della Tangenziale Est risalgono agli [[anni 1950|anni cinquanta]] quando, in concomitanza con lo [[Urbanistica a Roma tra il 1870 e il 2000#La capitale democratica e cristiana|sviluppo urbanistico del secondo dopoguerra]], si iniziò a ipotizzare la costruzione di un asse viario a scorrimento veloce che potesse collegare i quartieri settentrionali a quelli meridionali di Roma. Già nel [[1946]] un comitato di urbanisti costituito presso il Comune di Roma aveva tracciato un'ipotesi di grande viabilità che, allontanandosi dalle previsioni dell'allora vigente piano regolatore del [[1931]], prevedeva due assi di scorrimento tangenziali al centro cittadino, uno a Ovest e l'altro a Sud.<ref>[[Italo Insolera]]: ''Roma moderna'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], prima edizione 1962, ultima edizione 2011 con i contributi di [[Paolo Berdini]].</ref> Il secondo, appunto, ricalca in parte il tracciato dell'attuale Tangenziale Est. Nel [[1960]], in occasione delle [[Giochi della XVII Olimpiade|Olimpiadi tenutesi a Roma]], fu costruita un'arteria a scorrimento veloce che collegava la [[via Salaria]] con l'area del [[Foro Italico]] e dello [[Stadio Olimpico]] attraversando [[Monte Antenne]], [[Tor di Quinto]], [[Ponte Milvio]] e le colline della Farnesina. Tale strada, realizzata sfruttando l'area di sedime e le gallerie originariamente destinate per l'[[Cintura Nord#Prima linea|arco settentrionale]] di un anello ferroviario<ref name=an/><ref name=ric17>Morando, ''Ricordi di Rotaie'' (Ns Roma 17/27)</ref><ref name=abb/>, denominata via del Foro Italico ma più nota come via Olimpica,<ref>La strada faceva parte di un'operazione promossa dal Comune di Roma con il finanziamento del Ministero dei Lavori pubblici, che prevedeva la realizzazione di una serie di infrastrutture viarie a servizio degli impianti sportivi. La "via Olimpica" ricomprendeva alcuni tratti stradali già esistenti (ad esempio, le circonvallazioni Clodia e Trionfale, viale Cipro, circonvallazione Gianicolense, via Oderisi da Gubbio, viale Marconi, ecc.), la ristrutturazione di quelli esistenti (lo snodo tra via Anastasio II e via Aurelia e tra viale Marconi e viale Cristoforo Colombo, il cavalcavia di via Quirino Maiorana, ecc.) e la creazione di nuovi assi di scorrimento (via del Foro Italico, via Leone XIII) ([[Italo Insolera]] : ''Roma moderna'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], prima edizione [[1962]], ultima edizione [[2011]] con i contributi di [[Paolo Berdini]]).</ref> costituì il primo tratto di quella ''circonvallazione urbana'', che poi sarebbe stata in seguito identificata come Tangenziale Est. Il tracciato eseguito fu poi recepito dal [[Piano Regolatore Generale]] del [[1962]].
 
==Bibliografia==
=== La costruzione (1963-1975) ===
* {{catholic encyclopedia|Ischia}}
Il [[Piano Regolatore Generale|Piano Regolatore]] del [[1962]]<ref name=trent>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/ind/ind01.gif La Tangenziale Est di Roma], pag. 31</ref> prevedeva la prosecuzione della ''circonvallazione urbana'' fino alla zona di [[Porta San Giovanni (Roma)|Porta San Giovanni]], con diverse interconnessioni con la viabilità esistente o in progetto<ref>In realtà, per quanto riguarda il prosieguo della Tangenziale dalla [[via Salaria]] fino alla [[via Nomentana]], si trattava di previsioni in linea di massima già presenti in alcuni strumenti urbanistici attuativi predisposti dal Comune di Roma tra il [[1953]] e il [[1962]] per l'attuazione del piano regolatore del [[1931]]. Tra il [[1960]] e il [[1965]], nelle more dell'approvazione del nuovo piano regolatore, il Comune di Roma inizierà a predisporre gli atti che porteranno all'esproprio delle aree occorrenti. È da notare che il piano regolatore del 1962 non prevedeva il potenziamento della Tangenziale dall'attuale galleria dietro al Ministero degli Esteri fino a piazzale Clodio, operazione che si tenterà di mettere sulla pista di lancio in occasione del [[Campionato mondiale di calcio 1990]] e che sarà poi abbandonata per la ristrettezza dei tempi a disposizione.</ref>. Ma essa costituiva un elemento complementare di una ben più ampia azione di sviluppo e recupero urbanistico della Capitale, inserita contestualmente in quel Prg, che - almeno nelle intenzioni - avrebbe dovuto portare ad una poderosa riqualificazione della periferia est. Ciò sarebbe avvenuto grazie allo ''Sdo'' (''Sistema Direzionale Orientale'') che, realizzando il decentramento della città con il trasferimento di ministeri ed altri uffici, avrebbe rigenerato quella parte di città piagata dalla cementificazione selvaggia avvenuta tra il [[Secondo dopoguerra italiano|dopoguerra]] e la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]]. Nel [[1986]], il ''progetto Sdo'' fu affidato ad uno dei più grandi urbanisti mondiali del Novecento, il giapponese [[Kenzō Tange|Kenzo Tange]], che individuò quattro grandi assi stradali di scorrimento "fluidi", cioè privi di [[Intersezione a raso|attraversamenti a raso]]. Ma quell'idea-cardine, la cui piena applicazione avrebbe comportato la creazione di un complesso e vasto reticolo di [[Intersezione a livelli sfalsati|incroci ''multi-livello'']] ed ''anelli intercarreggiata di inversione'' fu subito attenuata in un meno impegnativo obiettivo tendenziale del Sistema (che in compenso aggiungeva una quinta "corda" verticale esterna). L'unica direttrice per la quale non si ammettevano deroghe all'idea portante era quella definita ufficiosamente ''[[Tangenziale Est dello Sdo di Roma|Tangenziale Est]]'', quasi un sottile omaggio "fonetico" verso Tange, e che si segnalava per essere la più interna ed al contempo - essendo lunga oltre 25 kilometri - la più estesa del progetto Sdo.
*{{la}} [[Ferdinando Ughelli]], [https://books.google.it/books?id=JQYqpWjvucMC&pg=PA288 ''Italia sacra''], vol. VI, seconda edizione, Venezia 1720, coll. 230-242
* [[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.co.uk/books?id=JdUCAAAAQAAJ&pg=PA549 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. XIX, Venezia 1864, pp.&nbsp;549–559
*Vincenzio d'Avino, [http://books.google.it/books?id=fUIsAAAAYAAJ&pg=PA269 ''Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili e prelatizie (nullius) del Regno delle Due Sicilie''], Napoli 1848, pp.&nbsp;269–271
*{{la}} Paul Fridolin Kehr, [https://web.archive.org/web/20150929133957/http://collections.stanford.edu/publicdomain/bin/detail?fileID=282406448 ''Italia Pontificia''], vol. VIII, Berlino 1935, p.&nbsp;475
*Agostino Di Lustro, [http://www.larassegnadischia.it/Rassegna%202006/rass4-06/episcopi.pdf ''Antiquiores Insulani Episcopi''], in ''La Rassegna d'Ischia'' 4 (2006), pp.&nbsp;33–40
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://archive.org/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/885/mode/1up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, p.&nbsp;885
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;286; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;169; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;214; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;211; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/230/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;230; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/246/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;246
 
==Voci correlate==
In sintesi, la Tangenziale Est scaturita dalle indicazioni dell'urbanista si configurava come una ''penetrazione autostradale urbana'', i cui estremi, posti sul [[Autostrada A90|Grande Raccordo Anulare]], corrispondevano a nord all'attacco dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada del Sole]] per Firenze (a [[Settebagni]]), e a sud con l'inizio della [[Strada statale 148 Pontina|via Pontina]] (poco oltre l'[[EUR]]), rendendoli così entrambi dei ''nodi passanti''. In questo modo, insinuandosi tra i quartieri (ed avvantaggiandosi del fatto che agli albóri degli [[anni 1960|anni sessanta]] molte zone del supposto itinerario non erano ancora urbanizzate) avrebbe intersecato la futura autostrada per [[Autostrada A24 (Italia)|L'Aquila/Pescara]] nei pressi di via Galla Placidia, e nella zona del [[Quadraro]] avrebbe generato il tratto urbano dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada del Sole]] che porta a Napoli. Inoltre a nord, nella zona di [[Vigne Nuove]] (al tempo aperta campagna) essa si sarebbe congiunta con l'''Asse di Supporto esterno''<ref>In seguito definito ''Asse di Supporto 2''</ref> oppure - secondo una versione successiva dello Sdo - con l'estensione (declassata in [[Strada urbana#In Italia|strada urbana di scorrimento]]) dell'Asse Attrezzato.
*[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)]]
 
== Altri progetti ==
Per tutti gli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]] le mutazioni della "gronda interna" (la ''circonvallazione urbana''), prevista come strada di collegamento tra quartieri e di adduzione alla prima direttrice dello Sdo<ref>La "gronda interna" avrebbe dovuto agevolare l'accesso alla Tangeziale Est dello Sdo per il traffico proveniente dalla via Salaria e via del Foro Italico (via Olimpica) attraverso lo svincolo ''Monti di Pietralata'', mentre dalle zone S. Giovanni, San Lorenzo e Stazione Tiburtina sarebbe stato più rapido raggiungerla utilizzando come "tramite" il tronco urbano dell'autostrada Roma-L'Aquila (entrandovi dallo svincolo ''Galla Placidia'' previsto su codesta).</ref> si accompagnano alla convinzione che Roma avrebbe comunque dovuto dotarsi, prima o poi, almeno di una delle tre principali infrastrutture di grande viabilità - Tangenziale Est, Asse Attrezzato e Asse di Supporto esterno - che esso richiedeva. Tra queste, l'itinerario della Tangenziale Est appariva preferibile, perché il più prossimo al perimetro delle [[Mura aureliane]]<ref>Dall'inizio degli anni sessanta e fino agli ottanta, in alcuni casi l'ipotizzata presenza della Tangenziale Est dello Sdo (qualunque fosse l'effettiva denominazione che la individuasse) ha motivato delle soluzioni urbanistiche a volte anche arbitrarie: ad esempio, quando, appena varato il Prg del 1962, fu autorizzata l'edificazione del nuovo quartiere ''Talenti'', un cospicuo tratto di viale Jonio - quello prospiciente il previsto svincolo dell'arteria - non fu intaccato (e questo inaspettato "vuoto" permane ancora oggi); oppure quando, addirittura agli inizi degli anni ottanta, poté avviarsi il cantiere di un nuovo polo direzionale (oggi viale Londra e adiacenti), sorto in mezzo alla campagna tra via Ardeatina e via di Grotta Perfetta e totalmente privo di strade, perché contemplato dallo Sdo, che lo aveva inserito lungo la Tangenziale Est (e dunque dotato - sulla carta, almeno - di apposito svincolo di accesso).</ref>. Ma essendo rimasto l'unico tracciato superstite di un progetto urbanistico nel frattempo decisamente ridimensionato<ref>Il Prg del 1962 prevedeva, nelle aree Sdo, una cantierizzazione di opere direzionali, residenziali e viarie pari ad oltre 40 milioni di m³, ridotti - per effetto di successive varianti - ad un quarto dopo neppure dieci anni.</ref>, fu coinvolto in un'operazione di maquillage [[Odonomastica|odonomastico]]: era l'Asse Attrezzato che si spostava sul percorso dell'originaria Tangenziale Est. Così questo "titolo" poteva essere a sua volta ceduto alla "gronda", che grazie alla sede protetta e separata dalle strade circostanti avrebbe consentito per lunghi tratti una velocità massima di 70&nbsp;km/h (quindi superiore a quella ammessa sulla viabilità ordinaria), e dunque era ritenuta meritevole di un più stentoreo appellativo.
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
Trasferendoci nel tempo presente, se da un lato la completata saturazione di quella periferia est che s'intendeva riqualificare con lo Sdo avvalora l'esigenza - ancora più pressante rispetto a cinquant'anni fa - di dover munire la Capitale di un vero asse viario longitudinale di scorrimento interno al Gra e tuttora mancante<ref>Secondo alcuni urbanisti, tale funzione è stata assunta, seppur in modo non pienamente soddisfacente, da viale Palmiro Togliatti, che occupa integralmente, da via Tiburtina a via Tuscolana, lo spazio destinato all'autentico ''Asse Attrezzato''. Tuttavia l'attuale viale Togliatti, dove non sono distinti i flussi veicolari di medio-lungo raggio da quelli di prossimità, si caratterizza per un elevatissimo numero di intersezioni stradali quasi tutte regolate da impianti semaforici (un vero ''asse di scorrimento'' dovrebbe limitare il più possibile gli uni e gli altri). Inoltre la corsia riservata ai mezzi pubblici è stata realizzata (solo nel 2008) a detrimento delle carreggiate veicolari esistenti (ridotte entrambe da 3 a 2 corsie), tranne che per il tratto via Papiria-via Quinto Publicio, dove transitano nell'area posta al centro delle due carreggiate (area che avrebbe dovuto accogliere la metropolitana di superficie dell'Asse Attrezzato).</ref>, dall'altro va anche sottolineato che se nel frattempo fosse stato possibile reperire le ingenti risorse necessarie per costruire la "vera" Tangenziale Est (o ''nuovo'' Asse Attrezzato che dir si voglia), oggi la presenza di una simile opera, immaginata all'epoca con lunghi tratti in sopraelevazione o rilevato<ref>Il segmento da [[Bufalotta|via della Bufalotta]] a via Appia Nuova, di circa 12 kilometri, era sommariamente impostato tutto ''a vista'', non disdegnandosi l'ipotesi di "spettacolari" - ed oppressivi - attraversamenti sulla [[via Nomentana]], la [[Via Tiburtina Valeria|via Tiburtina]], la [[via Prenestina]] e la [[via Casilina]] ad altezze di 8-10 metri (se non oltre), e rimandando a tempi successivi una escogitazione per il tratto di [[Porta Furba]] (per il quale il buon senso imponeva il ricorso ad una galleria sotterranea di bassa profondità, e tuttavia a forte rischio di ritrovamenti archeologici).</ref> e l'attraversamento sotterraneo dell'[[Parco regionale dell'Appia antica|Appia Antica]] a meno di un kilometro di distanza dalla [[Mausoleo di Cecilia Metella|Tomba di Cecilia Metella]], verrebbe - quasi certamente - pesantemente stigmatizzata come uno sfregio indelebile al paesaggio urbano e suburbano della città.
* [[Annuario pontificio]] del 2017 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
 
* [http://www.chiesaischia.it/ Sito ufficiale] della diocesi
Ritornando al 1962, a seguito di una variante urbanistica adottata per l'occasione, il tratto tra [[via Tiburtina]] e [[via Casilina]] della "gronda" fu interamente rimodulato, prevedendo di congiungere le due consolari per mezzo di una sopraelevata (come poi avvenne). Nell'ottobre [[1963]] furono avviati i lavori di costruzione per il tratto collegante via Tiburtina e via Nomentana, aperto nel settembre [[1965]] con il nome di circonvallazione Nomentana. e che però s'interrompeva bruscamente poco oltre via S. Angela Merici<ref name=sopu>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/costr76/costr76_01.gif La Sopraelevata di San Lorenzo a Roma], pag. 1</ref><ref name=mess/><ref name=mesinv/>. Tra il [[1968]]<ref name=dieci/><ref name=com>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/costr93/costr93_01.gif Costruzioni Metalliche, pag. 24]</ref> e il [[1969]]<ref name=sopu/> iniziarono invece i lavori di realizzazione per il segmento meridionale, collegante la circonvallazione Nomentana a viale Castrense, con un allaccio all'Autostrada A24 in corrispondenza del cimitero del Verano (il cosiddetto "tronchetto", completato solo nel [[1979]]<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1979_04/19790411_0010.pdf&query=%22tangenziale%20est%22%20roma Tangenziale-est, ultimo atto: per il traffico un po' d'ossigeno], [[L'Unità]], 11 aprile [[1979]]</ref>): la costruzione di tali opere (tra cui il tratto sopraelevato da largo Passamonti a viale Castrense e l'intersezione con via Tiburtina) ebbe sin dall'inizio un enorme impatto sul paesaggio circostante dato che, per consentire il prosieguo dei lavori, furono eliminate via della Ranocchia (una strada poco battuta che correva sotto i muri perimetrali del cimitero, indicata come esistente dagli stradari fino alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]]<ref>''Tuttocittà '87'' (pag. 102) con ''Tuttocittà '90'' (pag. 100), ediz. [[Pagine gialle]]</ref>) e parte di via Goffredo di Buglione (una scalinata che metteva in comunicazione il piazzale della stazione di Roma Tiburtina con l'omonima via)<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1974_09/19740913_0010.pdf&query=%22via%20goffredo%20di%20buglione%22 Cambia la disciplina del traffico a Portonaccio], [[L'Unità]], 13 settembre [[1974]]</ref>.
*{{gcatholic|isch0}}
 
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/173/Diocesi+di+Ischia La diocesi di Ischia] su ''Beweb - Beni ecclesiastici in web''
Il progetto esecutivo del segmento meridionale aggiunse in più, lungo tutta la "gronda", la predisposizione di aree di fermata<ref>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/ind/ind01.gif La tangenziale Est di Roma], pag. 31</ref>, che richiesero anche la realizzazione di sottopassaggi e-o sovrapassaggi, per consentirvi poi l'effettuazione di una ''linea bus veloce''. La futura linea, i cui estremi non vennero però definiti, avrebbe favorito lungo il percorso gli interscambi con le altre linee ordinarie grazie alle fermate: ''via Casilina'', ''Scalo S. Lorenzo'', ''Cimitero Verano/nuovo ingresso est'', ''via Tiburtina/ponte ferroviario'', ''Stazione Tiburtina''<ref>Disponibile solo per la direzione viale Castrense; la fermata bus ed i relativi accessi sono stati effettivamente realizzati in occasione del completamento del tratto multiplanare nel 1977. In direzione via Nomentana - a causa della conformazione di tale tratto multiplanare - la fermata è prevista sul piazzale della Stazione Tiburtina, obbligando così i mezzi della ''linea bus veloce'' ad uscire, per un breve tratto, dalla "gronda" (poi definita Tangenziale Est).</ref>, ''via Livorno'', ''ponte Lanciani'', ''Batteria Nomentana''<ref>La fermata bus ed i relativi accessi sono stati effettivamente realizzati in occasione del completamento del tratto via S. Angela Merici-via Salaria nel 1988-89; a seguito dei lavori di innesto della Nci, Nuova Circonvallazione Interna (lato nord), alcuni manufatti sono stati eliminati ed quindi la stessa non è più - neppure teoricamente - utilizzabile.</ref> e ''via Nomentana''<ref>La fermata bus ed i relativi accessi sono stati effettivamente realizzati in occasione del completamento del tratto via S. Angela Merici-via Salaria nel 1988-89.</ref>. Queste fermate - talvolta progettate come "installazioni" di una certa complessità (è il caso di ''Cimitero Verano/nuovo ingresso est'' e ''via Nomentana'') ma il più delle volte modeste pedane collocate ai margini della carreggiata - apparivano tutte isolate e disagevoli da raggiungere. Ed infatti, a dimostrazione che l'idea della ''linea bus veloce'' era stata concepita come un maldestro succedaneo della metropolitana di superficie che doveva dispiegarsi sull'Asse Attrezzato (quello originale), essa non vedrà mai la luce.
 
=== L'esercizio e i prolungamenti (1975-2004) ===
[[File:2012-06-27 Roma Tangenziale Est da via delle Valli.jpg|Un tratto della Tangenziale che sottopassa [[ponte di via delle Valli|via delle Valli]], tra i quartieri Trieste e Monte Sacro|thumb]]
Il segmento meridionale fu aperto nel maggio [[1975]]<ref name=dieci>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1985_03/19850324_0019.pdf&query=%22tangenziale%20est%22%20roma La sopraelevata ha dieci anni], [[L'Unità]], 24 marzo [[1985]]</ref><ref name=dar/> con il nome di circonvallazione Tiburtina. Fu in quel momento che la "gronda", ovvero le circonvallazioni Tiburtina-Nomentana abbinate (sebbene non comunicanti: doveva infatti essere ancora completato il tratto multiplanare che superasse prima in trincea la via Tiburtina e successivamente su viadotto l'area della [[Stazione di Roma Tiburtina|Stazione Tiburtina]]) venne presentata ufficialmente (anche nella segnaletica stradale) come Tangenziale Est, e questa "appropriazione del titolo" chiariva, più di tante rassicurazioni politiche<ref>Al pari di tutte le giunte a guida Democrazia Cristiana dal 1962 in poi, anche la nuova giunta comunale di sinistra insediatasi nel [[1976]] (la prima a guida [[Partito Comunista Italiano|Pci]] con sindaco [[Giulio Carlo Argan]]), ribadì - in piena "continuità istituzionale" - il valore strategico per la città contenuto nella realizzazione dello Sdo, sebbene in "formato ridotto".</ref> che il progetto Sdo poteva considerarsi, a quel punto, definitivamente abortito.
 
Nel [[1977]] venne quindi aperto il tratto multiplanare che rendeva finalmente fruibile senza soluzione di continuità il tragitto viale Castrense-ponte Lanciani. Sin dall'apertura l'opera fu criticata per l'enorme livello di degrado estetico e ambientale che causava il paesaggio circostante<ref name=dar>[http://www.mediatecaroma.it/mediatecaRoma/directory/I_sindaci_capitolini/Clelio_Darida.html?show=14&index=0&jsonVal&filter&query&id=IL5000044204&refId=2 Italia - Inaugurato a Roma un tratto della tangenziale est]</ref>: in alcuni tratti (in particolare quello sopraelevato) la strada lambisce le abitazioni distanziandosene di pochi metri<ref name=phantozzi/>, aumentando ulteriormente il livello di [[inquinamento ambientale]] e [[inquinamento acustico|acustico]]<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1994_02/19940201_0023.pdf&query=tangenziale%20est Tangenziale est o del rumore], [[L'Unità]], 1º febbraio [[1994]]</ref>. Sin dagli [[anni 1980|anni ottanta]] si iniziò pertanto ad ipotizzare la costruzione della strada a cento metri di distanza dalle abitazioni<ref name=phantozzi/>: {{Citazione necessaria|i progetti proposti furono tuttavia bocciati a causa della presenza della [[ferrovia]] che impedisce la posa delle [[Fondazioni|fondamenta]]}}.
 
Uno degli effetti negativi dell'apertura della nuova arteria stradale fu di creare degli ingorghi quasi permanenti all'altezza della confluenza della Tangenziale Est con la zona di S.Giovanni. L'attuale attestamento con viale Castrense, infatti, rappresentava fin dall'inizio una soluzione soltanto provvisoria, in attesa della realizzazione di un tracciato parzialmente in sottovia studiato nel [[1965]] e da allora rimasto sulla carta, soprattutto a causa del notevole impatto con le preesistenze archeologiche e ambientali.<ref>Proposte organizzative rete viaria primaria - USPR Documenti 2 [[1981]], pagg. 43 e 44.</ref>
 
A partire dal [[1988]]<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1988_06/19880630_0019.pdf&query=tangenziale%20est Mondiale anche la Tangenziale Est], [[L'Unità]], 30 giugno [[1988]]</ref><ref name=vist>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1990_06/19900612_0019.pdf&query=tangenziale%20est Sveglia con tangenziale E subito la prova traffico], [[L'Unità]], 13 giugno [[1990]]</ref>, in vista del [[Campionato mondiale di calcio 1990|campionato mondiale di calcio del 1990]] la Tangenziale Est fu oggetto di alcuni importanti lavori: oltre alla realizzazione di aree per sosta d'emergenza e ad alcune modifiche strutturali dei piloni del tratto sopraelevato<ref name=com/><ref name=coc>[http://www.amicidelmostro.org/m_stori/data/immarti/costr93/costr93_02.gif Costruzioni Metalliche, pag. 25]</ref>, furono rinnovati alcuni svincoli (tra cui quello dell'A24<ref name=batt>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1990_06/19900613_0021.pdf&query=tangenziale%20est Battesimo di tangenziale - Tre chilometri di ingorgo], [[L'Unità]], 14 giugno [[1990]]</ref><ref name=unit>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1994_06/19940629_0019.pdf&query=tangenziale%20est Tangenziale con il silenziatore], [[L'Unità]], 29 giugno [[1994]]</ref> e per la via Nomentana<ref name=vist/>) e si provvide al completamento dei lavori per il tratto da via Salaria alla via Nomentana, battezzato circonvallazione Salaria<ref name=an>[http://www.ilmondodeitreni.it/anello.html La storia dell'anello ferroviario di Roma] su [http://www.ilmondodeitreni.it/anello.html ilmondodeitreni.it]</ref><ref name=abb>[http://www.ferrovieabbandonate.it/stato_dismessa.php?table=incompiuta&type=search&r=Lazio&g=&s=&l=&id=174&start=0 Linea incompiuta Roma Nomentana (vecchia) - Roma S. Pietro (stato attuale)]</ref><ref name=vist/><ref name=unit/><ref name=ric18>Morando, ''Ricordi di Rotaie'' (Ns Roma 18/27)</ref>, realizzato utilizzando le aree di sedime espropriate almeno trent'anni prima<ref>Il tratto della tangenziale da via Salaria a via Nomentana, deliberato e finanziato nel [[1966]], non era stato mai appaltato giacché l'amministrazione comunale non era riuscita a entrare nella disponibilità delle aree. Una sorte analoga era toccata allo svincolo tra la via Salaria e l'Olimpica (l'attuale "quadrifoglio"), deliberato, finanziato e appaltato nel [[1974]] e infine messo in ''stand-by'' a seguito alla decisione presa dall'amministrazione Comunale nel [[1977]] di dirottare i fondi su opere fognarie più urgenti. Un altro tratto della Tangenziale espunto dall'elenco delle opere da cantierare fu quello tra la via Nomentana e via Lanciani, deliberato fin dal 1966 e appaltato in parte soltanto nel 1974 a causa della presenza di strutture militari difficilmente trasferibili. I lavori per tutte queste opere riprenderanno dopo il [[1982]]. Non sarà mai realizzata la "bretella" con piazzale del Verano, di difficile attuazione a causa della presenza di un massiccio insediamento di attività artigiane.</ref>. Sempre nel 1990, fu portato a termine il raddoppio nel tratto tra viale Tor di Quinto e il ministero degli Esteri originariamente a una corsia per senso di marcia, con la costruzione di una nuova galleria parallela a quella esistente sotto la collina Fleming<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1990_05/19900529_0023.pdf&query=%22tangenziale%20est%22%20roma Un colosso in 10 mesi], [[L'Unità]], 30 maggio [[1990]]</ref> Contemporaneamente, nello spazio adiacente alla stazione di Roma Tiburtina, si procedeva alla realizzazione di una galleria che, correndo sotto alla ferrovia, avrebbe costituito una variante della tangenziale nel tratto tra San Giovanni e l'autostrada A24. I lavori, iniziati nel [[1986]], {{Citazione necessaria|vennero interrotti e abbandonati poco prima del [[1990]], quando si era arrivati a realizzare solo piccola parte del tracciato previsto}}.
 
Nel corso degli [[anni 1990|anni novanta]], le continue proteste da parte degli abitanti per gli elevati livelli di inquinamento ambientale e acustico<ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1990_11/19901118_0022.pdf&query=tangenziale%20est Decibel raddoppiati per il traffico «Bloccheremo la Tangenziale»], [[L'Unità]], 18 novembre [[1990]]</ref> spinsero il [[Comune di Roma]] a prendere alcuni provvedimenti come l'installazione di [[barriere antirumore]] e l'imposizione di blocchi della viabilità che vietavano la circolazione notturna in alcuni tratti<ref name=unit/><ref name=conf>[http://www.conflittiambientali.it/abs/abs11.html Caso: Lo smantellamento del tratto sopraelevato San Lorenzo-Prenestino della Tangenziale Est di Roma]</ref>, nonché a riconsiderare l'ipotesi di ricostruire la strada lontano dalla sede originaria<ref name=unit/><ref name=conf/>; a quel periodo risalì inoltre la presentazione dei primi progetti per la costruzione di una galleria (denominata Passante a Nord-Ovest e poi, ufficialmente, [[Galleria Giovanni XXIII]]) che avrebbe collegato via della Pineta Sacchetti con via del Foro Italico<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/03/21/2001-passaggio-nord-ovest.html 2001, passaggio a nord-ovest], [[La Repubblica]]</ref>, i cui lavori di costruzione iniziarono nell'ottobre [[2001]] per concludersi il 22 dicembre [[2004]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/12/20/mercoledi-il-taglio-del-nastro-per-la.html Mercoledì il taglio del nastro per la galleria Giovanni XXIII]</ref><ref>[http://www.architettiroma.it/archivio.aspx?id=6536 Il «Passante a nord ovest» è finito]</ref><ref>[http://www.consiglicomunali.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810122&IdDett=3780 (ADNKRONOS) -ROMA: PASSANTE A NORD OVEST, DOMANI INAUGURAZIONE CON VELTRONI E CASINI]</ref><ref>[http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_2004_12.pdf/23RIIIA.PDF&query=tangenziale%20est Ora si fa in 3 minuti il viaggio che durava ore], [[L'Unità]], 23 dicembre [[2004]]</ref>.
 
=== Il rinnovo - La Nuova Circonvallazione Interna (NCI) ===
{{Tunnel
|Nome = Nuova Circonvallazione Interna
|Immagine =
|Didascalia =
|Tipo =
|Nome ufficiale =
|Nazione = ITA
|Nazione2 =
|Localizzazione = [[Roma]]
|Gestore =
|Linea =
|Arteria =
|Portali =
|Lunghezza = 3.2 (di cui 2.2 km in galleria)
|Attraversa =
|Altitudine =
|Altitudine estesa =
|Veicoli ammessi = Mezzi motorizzati e motocicli con [[cilindrata]] superiore ai {{M|125|c|m3}}
|Traffico =
|Anno traffico =
|Canne =
|Binari =
|Corsie = Due per senso di marcia
|Scartamento =
|Tensione =
|Frequenza =
|Diametro =
|Inizio dei lavori = Giugno [[2008]]
|Apertura = 20 aprile [[2012]]
|Chiusura =
|Pedaggio =
|Anno pedaggio =
|Note =
|Mappa =
}}
 
Nel [[2005]], dopo alcuni anni di sperimentazioni dei blocchi della viabilità e l'emissione di decreti che autorizzavano lo smantellamento del tratto sopraelevato fu presentato, assieme alla [[Regione Lazio]], il progetto della costruzione di una variante di percorso interamente in galleria che avrebbe by-passato il tracciato compreso tra via della Batteria Nomentana e lo svincolo dell'[[autostrada A24 (Italia)|autostrada A24]], sottopassando l'area della [[Stazione di Roma Tiburtina]]<ref name=mesinv/><ref name=acj>[http://www.acj.it/tangest/images/Comune%20di%20Roma%20_%2023%20giugno08.pdf Stazione Tiburtina e nuova tangenziale est, lavori al via]</ref><ref>[http://online.stradeeautostrade.it/articolo/000012032813001 La nuova circonvallazione interna della Capitale]</ref>.
I lavori per la realizzazione della variante, iniziati nel giugno [[2008]]<ref name=acj/><ref>[http://www.romavisibile.it/mobilita/partono-i-lavori-per-la-nuova-tangenziale-est.roma Partono i lavori per la nuova Tangenziale Est Roma]</ref>, hanno riguardato lo sfruttamento di alcune opere già esistenti come il segmento di galleria costruito già nel [[1990]]; l'apertura del nuovo tracciato (il cui costo complessivo è di 168 milioni di euro<ref name=cen>[http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/04/20/news/aperta_la_nuova_tangenziale_tante_le_auto_in_circolazione-33626781/ Aperta la nuova tangenziale tante le auto nel tunnel], [[La Repubblica]], 20 aprile [[2012]]</ref><ref name=tratt>[http://www.iltempo.it/roma/2012/04/10/1333818-nuova_tangenziale_pronto_taglio_nastro.shtml?refresh_ce Nuova Tangenziale Est Pronto il taglio del nastro - Inaugurazione il 21 aprile con Alemanno e Moretti], [[Il Tempo]]</ref>), è avvenuta il 20 aprile [[2012]] con un giorno di anticipo<ref name=cen/><ref name=tra>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=191876&sez=HOME_ROMA Oggi apre la nuova tangenziale ma mancano ancora gli svincoli], [[Il Messaggero]], 20 aprile [[2012]]</ref> sulle previsioni<ref name=mess/><ref name=cen/><ref name=tratt/> e dopo numerosi rinvii<ref name=mesinv>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=181655 Tangenziale est ancora nel caos. Nuovo rinvio per il tracciato interrato], [[Il Messaggero]]</ref>, contemporaneamente c'è stata la riconversione di parte del vecchio percorso in una [[strada urbana]] riservata al traffico locale<ref name=mess>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=189683 Pronta la nuova tangenziale est - Inaugurazione il 21 aprile], [[Il Messaggero]]</ref><ref name=acj/><ref name=tra/>, salvo il tratto dello svincolo multiplanare, destinato alla demolizione<ref name=mess/><ref>[http://www.romatoday.it/cronaca/tangenziale-est-inaugurazione-21-aprile-2012.html Pronta la nuova Tangenziale Est: il 21 aprile l'inaugurazione]</ref>.
 
== Nei media ==
La Tangenziale Est è stata utilizzata come ___location di diversi film. Sul tratto sopraelevato in via di ultimazione sono state ambientate alcune scene dei film ''[[Fantozzi (film)|Fantozzi]]'' (in cui il [[Ugo Fantozzi|protagonista]] prende l'[[autobus]] saltando dal terrazzino dell'abitazione, che si affaccia su un tratto della strada)<ref name=phantozzi>[http://www.romatoday.it/cronaca/via-degli-orti-variani-case-tangenziale-est.html Via degli Orti Variani: gli inquilini col balcone a pochi metri dalla Tangenziale est]</ref> e ''[[Roma violenta]]'' (dove è ambientata la parte finale della sequenza di un inseguimento automobilistico)<ref>[http://davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=325&Itemid=79 LE LOCATION ESATTE DI "ROMA VIOLENTA"]</ref>, entrambi usciti nel [[1975]]. Si utilizzò il tratto sopraelevato di via Prenestina ancora in costruzione per filmare [[Gabriella Ferri]] che canta [[Dove sta Zazà?]]<ref>[http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=RRNE9ewFgRQ#t=42s Video su YouTube: Ferri Gabriella - Dove sta Zaza'(Seconda versione)]</ref>. L'infrastruttura viene inoltre citata in alcune opere underground come il film autoprodotto ''Tangenziale Est''<ref>[http://www.tangenzialeest.com/ Sito ufficiale del film ''Tangenziale Est'']</ref> o il brano ''Progetto Tangenziale'' del gruppo [[ska]] [[Filo da torcere (gruppo musicale)|Filo da torcere]].
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Ennio Morando. ''Ricordi di rotaie''. Il Prato, [[Padova]], 1997. ISBN 88-87243-00-X
 
== Voci correlate ==
=== Informazione storica ===
* [[Cintura Nord]]
 
=== Strade incrociate ===
* [[corso di Francia]]
* [[viale di Tor di Quinto]]
* [[via dei Campi Sportivi]]
* [[viale della Moschea]]
* [[viale Libia]]
* [[via Salaria]]
* [[via Nomentana]]
* [[via dei Monti Tiburtini]]
* [[via Tiburtina]]
* [[autostrada A24 (Italia)|autostrada A24]]
* [[via Prenestina]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tangenziale Est di Roma}}
 
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[[Categoria:Roma Q. VII Prenestino-Labicano|Tangenziale Est]]