Pane e tulipani e Diocesi di Ischia: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Superninobot (discussione | contributi)
m aggiornamento parametro audio template film
 
Matty Leone (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
Riga 1:
{{diocesi della chiesa cattolica
{{Film
|nome=[[Diocesi]] di [[Ischia (Italia)|Ischia]]
|titoloitaliano = Pane e tulipani
|latino=Dioecesis Isclana
|titolooriginale = Pane e tulipani
|immagine=Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia) 2.JPG
|linguaoriginale = [[lingua italiana|italiano]]
|paese titolo= [[Italiavescovo]]
|paese2 titolare= [[SvizzeraPietro Lagnese]]
|emeriti=
|immagine = Pane_e_tulipani.png
|vicario=Agostino Iovene
|didascalia = Marina Massironi, Licia Maglietta e Bruno Ganz in una scena del film
|stato=Italia
|annouscita = [[1999]]
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|durata = 114 minuti
|eretta=[[XII secolo]]
|tipocolore = colore
|stemma=
|genere = Commedia
|mappa=Diocesi di Ischia.png
|regista = [[Silvio Soldini]]
|mappacollocazione=
|soggetto = [[Doriana Leondeff]], [[Silvio Soldini]]
|mappaprovincia=
|sceneggiatore = [[Doriana Leondeff]], [[Silvio Soldini]]
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Napoli]]
|casaproduzione = Mogatari, [[Istituto Luce]], [[RAI]]
|regione=[[Regione ecclesiastica Campania|Campania]]
|distribuzioneitalia = [[Istituto Luce]]
|battezzati=60.282
|attori =
|popolazione=70.043
* [[Licia Maglietta]]: Rosalba Barletta
|proporzione=86,1
* [[Bruno Ganz]]: Fernando Girasole
|sacerdotisecolari=30
* [[Giuseppe Battiston]]: Costantino Caponangeli
|sacerdotiregolari=6
* [[Antonio Catania]]: Mimmo Barletta
|sacerdoti=36
* [[Marina Massironi]]: Grazia Reginella
|battezzatipersacerdote=1.674
* [[Felice Andreasi]]: Fermo
|diaconi=9
* [[Don Backy]]: il cantante
|religiosi=6
* [[Vitalba Andrea]]: Ketty
|religiose=24
* [[Tatiana Lepore]]: Adele
|vicariati=4
* [[Tiziano Cucchiarelli]]: Nic
|parrocchie=25
* [[Matteo Febo]]: Salvo
|superficie=46
* [[Lina Bernardi]]: Nancy
|cattedrale=[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|Santa Maria Assunta]]
* [[Mauro Marino]]: Lello
|patroni=[[Restituta d'Africa|Santa Restituta]]<br />[[Giovan Giuseppe della Croce|San Giovan Giuseppe della Croce]]
* [[Antonia Miccoli]]: Sami
|indirizzo=Via Seminario 26, 80070 Ischia [Napoli], Italia
* [[Ludovico Paladin]]: Eliseo
|sito=www.chiesaischia.it
* [[Silvana Bosi]]: La madre di Costantino
|anno=2017
* [[Manrico Gammarota]]: uomo alla stazione
|ch=isch
* [[Massimiliano Speziani]]: Goran
|gc=isch0
* [[Fausto Russo Alesi]]: l'Uomo dell'auto
* [[Paola Brolati]]: cliente del negozio dei fiori
* [[Giselda Volodi]]: cameriera della pensione
* Nunzio Daniele: guida di Paestum (sé stesso)
* [[Pierantonio Micciarelli]]: il venditore di pentole
* [[Daniela Piperno]]: donna dell'auto
|fotografo = [[Luca Bigazzi]]
|montatore = [[Carlotta Cristiani]]
|effettispeciali =
|musicista = [[Giovanni Venosta]]
|scenografo = [[Paola Bizzarri]], [[Alessandra Mura]], [[Stafania Pasinato]]
|premi =
}}
'''''Pane e tulipani''''' è un [[film]] del [[1999]] diretto da [[Silvio Soldini]]<ref>[[Silvio Soldini]] ama circondarsi dei medesimi membri di cast e troupe nei suoi film: prima (e dopo...) Pane e tulipani avevano già lavorato con lui la co-sceneggiatrice [[Doriana Leondeff]], il direttore della fotografia [[Luca Bigazzi]] e alcuni attori del cast, tra cui [[Licia Maglietta]], [[Giuseppe Battiston]], [[Tatiana Lepore]] e [[Felice Andreasi]]</ref>, vincitore di numerosi riconoscimenti: ben nove [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], cinque [[Nastro d'argento|Nastri d'argento]], sette [[Ciak d'oro]] e un [[Globo d'oro]] e candidato a tre [[European Film Awards]] nel 2000.
 
La '''diocesi di Ischia''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Isclana'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Napoli]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Campania]]. Nel [[2016]] contava 60.282 battezzati su 70.043 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Pietro Lagnese]].
È stato presentato nella [[Quinzaine des Réalisateurs]] del [[Festival di Cannes 2000|53º Festival di Cannes]].<ref>{{cita web| http://www.quinzaine-realisateurs.com/archives/2000/|titolo=Quinzaine 2000|editore=quinzaine-realisateurs.com|accesso=11 agosto 2011|lingua=fr}}</ref>
 
== Trama Territorio==
La diocesi comprende tutti i sei comuni dell'[[isola d'Ischia]]: [[Ischia (Italia)|Ischia]], [[Casamicciola Terme]], [[Lacco Ameno]], [[Forio]], [[Serrara Fontana]] e [[Barano d'Ischia]].
Rosalba è una casalinga [[Pescara|pescarese]] di origini [[napoli|napoletane]], madre di due adolescenti e moglie di Mimmo, titolare di una ditta d'idraulica e sanitari, piuttosto grossolano e infedele. Assieme alla famiglia e agli amici, partecipa a una squallida gita a [[Paestum]] organizzata da una ditta di venditori di pentole ed elettrodomestici. Mentre rientra a Pescara con l'autobus, Rosalba viene dimenticata in un [[autogrill]]. Decide di far ritorno a casa con un passaggio in auto, ma il viaggio le dà l'occasione per una fuga improvvisata verso [[Venezia]].
 
Sede vescovile è la città di Ischia, dove si trova la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|cattedrale di Santa Maria Assunta]]. In diocesi sorgono quattro [[Basilica minore|basiliche minori]]: la basilica del Sacro Cuore di Gesù e Santa Maria Maddalena Penitente a Casamicciola Terme, la basilica di Santa Restituta a Lacco Ameno, e le basiliche della Beata Vergine Maria Incoronata e di San Vito a Forio.
Nella città lagunare la donna, rimasta presto senza denaro, è ospitata da Fernando, un cameriere islandese di un piccolo ristorante dimesso che parla però un italiano forbito e letterario, e stringe una tenera amicizia con Grazia, una massaggiatrice olistica vicina di casa di Fernando. Rosalba trova lavoro presso un piccolo negozio di fiori gestito da Fermo, un anziano e bisbetico anarchico che viene conquistato dai modi garbati della donna.
 
Il territorio si estende su 46&nbsp;km² ed è suddiviso in 25 [[parrocchie]] e 53 chiese, raggruppate in quattro [[Vicariato|decanati]]: Ischia, Casamicciola-Lacco Ameno, Forio e Barano-Serrara Fontana.
Mimmo non tollera la lunga assenza di Rosalba, soprattutto perché oberato dai lavori domestici, e decide di indagare assumendo un investigatore, ma in vena di risparmi non si rivolge a un professionista bensì a Costantino, un giovane volenteroso che si era presentato presso la sua ditta in cerca di un impiego come idraulico. Costantino, suo malgrado, è costretto a partire per Venezia, dove cerca di mettersi sulle tracce di Rosalba fingendosi investigatore, ma incontra invece Grazia, di cui s'innamora istantaneamente, ampiamente corrisposto. Nel frattempo Rosalba è attratta sempre più dalla personalità delicata, romantica e misteriosa del discreto cameriere, e tra i due si instaura un rapporto fatto di piccoli gesti quotidiani e di tenere attenzioni.
 
==Storia==
Lontano da casa, la vita di Rosalba ritrova una dimensione nuova, e la donna riscopre interessi, spazi, rapporti che sembrava aver dimenticato; fin quando irrompe sulla scena l'amante di Mimmo, amica di famiglia, che piomba a Venezia per riportare Rosalba finalmente a casa, anche lei stanca di occupare spazi e ruoli lasciati vacanti dalla moglie del commerciante; non è più l'amante che divide i momenti belli con il marito di Rosalba, ma deve sopportare sulle sue spalle la mancanza della donna.
Incerte sono le origini della diocesi di Ischia. Il primo vescovo documentato è Pietro, che partecipò al [[Concilio Lateranense III|terzo concilio lateranense]] nel [[1179]]. La diocesi tuttavia sembra sia stata eretta molto prima di questa data. Infatti il [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] dei canonici è già attestato in due documenti del [[1084]] e [[1108]]; inoltre, in un documento del [[1036]] si parla della ''terra Episcopatui nostri Sanctae Sedis ipsius nostrae insule'', espressione che secondo alcuni storici ''«potrebbe far pensare proprio all'esistenza di una sede episcopale già organizzata intorno alla data del 1036»''.<ref>Di Lustro, ''op. cit.'', p. 33.</ref> L'assoluta mancanza di documenti non può però confermare queste ipotesi.
 
Il 4 febbraio [[1255]] [[papa Alessandro IV]] conferma ai [[canonico|canonici]] della [[cattedrale]] il diritto di elezione del vescovo, di cui questi godevano ''ab immemorabili''. Questa consuetudine tuttavia dovette durare ancora per poco tempo, perché nelle nomine successive sembra che la [[Santa Sede]] abbia iniziato ad esercitare la sua autorità anche sulla Chiesa di Ischia.<ref>Di Lustro, ''op. cit.'', p. 35.</ref>
Rosalba torna a Pescara e ritrova un mondo per nulla cambiato, nel quale ognuno è desideroso solo di riprendere la squallida routine interrotta dalla sua assenza. Fernando, rimasto solo a Venezia, trova finalmente il coraggio di dichiarare il proprio amore a Rosalba: con l'aiuto di Costantino e Grazia intraprende il viaggio per Pescara, viaggio che si concluderà con il ritorno definitivo di Rosalba a Venezia, accompagnata questa volta dal figlio minore, l'unico con il quale la donna condivide affinità e sentimenti e che l'assenza materna aveva lasciato in uno stato di silenziosa sofferenza.
 
Il 18 gennaio [[1301]] cominciò un'[[eruzione vulcanica]], durata alcuni anni, che distrusse la [[cattedrale]] e il palazzo vescovile. A seguito di ciò, il vescovo Pietro II, assieme alla popolazione, si rifugiò nel [[Castello Aragonese (Ischia)|Castello Aragonese]], che rimase la dimora vescovile fino all'inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Nello stesso castello si trovavano il [[convento]] delle [[monache clarisse|clarisse]], l'[[abbazia]] dei [[monaci basiliani]] di [[Grecia]], la sede del [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] con la cattedrale e, più tardi, il [[seminario]].
== Il film ==
''Pane e tulipani'' è il quarto [[lungometraggio]] del regista [[Silvio Soldini]] e probabilmente il suo film più celebre, considerato il notevole successo internazionale di pubblico e di critica e i numerosi premi ottenuti: in particolare il film ha ottenuto tutti i principali riconoscimenti alla edizione [[2000]] del [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], vincendo per il miglior film, la miglior [[regia cinematografica|regia]], la migliore sceneggiatura e per le quattro categorie di recitazione (attori e attrici protagonisti e non).<ref>Si tratta della prima commedia per [[Licia Maglietta]] e [[Bruno Ganz]], noti più che altro come attori drammatici. Nell'incipit del film la guida turistica è interpretata non da un attore, ma da una vera guida turistica del luogo, che ha scritto personalmente il monologo da lui recitato.</ref>
 
Durante il periodo dello [[scisma d'Occidente]], la chiesa di Ischia visse per un certo periodo sotto l'obbedienza avignonese dell'[[antipapa Clemente VII]], che fece deporre il vescovo Bartolomeo Bussolaro e nominò al suo posto il chierico isclano Paolo Strina. Nei primi anni del [[XV secolo]] fu [[amministratore apostolico]] di Ischia Baldassarre Cossa, futuro [[antipapa Giovanni XXIII]], che allontanò il legittimo vescovo ed impedì la nomina del suo successore.
Il titolo del film deriva dal fatto che ogni mattina Fernando lascia a Rosalba la colazione (tra cui emerge in primo piano un'abbondante fetta di pane) e lei ogni sera gli porta un mazzo di fiori dal negozio, e gli ultimi che porta prima di tornare a Pescara sono proprio tulipani. I tulipani del titolo fanno riferimento a una frase detta da Fermo, in cui spiega che tutti pensano che questi fiori provengano dall'Olanda, mentre sono persiani. Da qui il paragone con la protagonista, che appare a tutti in un modo, mentre la sua vera essenza è totalmente opposta e viene riscoperta solo dalle persone che veramente si interessano a lei.
 
Il vescovo Iñigo de Avalos ([[1590]]-[[1635]]) dette avvio all'attuazione in diocesi delle direttive riformatrici del [[concilio di Trento]], convocando per la prima volta un [[sinodo]] diocesano nel [[1599]]. Un altro importante sinodo venne convocato dal vescovo Luca Trapani nel [[1716]], i cui atti tuttavia non trovarono valida applicazione per l'opposizione delle università locali. Niccolò Schiaffinati istituì il seminario diocesano nel [[1740]].
{{citazione necessaria|Nel soggetto originale era prevista anche una scena di passione tra Rosalba e Fernando, mai girata perché avrebbe "stonato" con la frase conclusiva del film}}: «Non vorrei sembrarle precipitosa, ma... se ci dessimo del tu?».
 
Il 13 ottobre [[1770]], tramite un decreto legge del re di Napoli, Ischia cedette l'isola di [[Ventotene]] alla [[Arcidiocesi di Gaeta|diocesi di Gaeta]]; quest'isola faceva parte della diocesi di Ischia da diversi secoli, documentata già nella prima metà del [[XIII secolo]].<ref>Agostino Lauro, [http://www.larassegnadischia.it/rassegna2010/rass02-10/documenti.pdf ''Ischia in alcuni documenti pontifici del Duecento''], in ''La Rassegna d'Ischia'' 2 (2010), p. 44.</ref>
==Riconoscimenti==
*[[David di Donatello 2000|2000]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
**''[[David di Donatello per il miglior film|Miglior film]]'' a [[Silvio Soldini]]
**''[[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]]'' a [[Silvio Soldini]]
**''[[David di Donatello per la migliore sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]]'' a [[Doriana Leondeff]] e Silvio Soldini
**''[[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a [[Licia Maglietta]]
**''[[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Migliore attore protagonista]]'' a [[Bruno Ganz]]
**''[[David di Donatello per la migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]]'' a [[Marina Massironi]]
**''[[David di Donatello per il miglior attore non protagonista|Migliore attore non protagonista]]'' a [[Giuseppe Battiston]]
**''[[David di Donatello per il miglior direttore della fotografia|Migliore fotografia]]'' a [[Luca Bigazzi]]
**''[[David di Donatello per il miglior fonico di presa diretta|Miglior sonoro]]'' a [[Maurizio Argentieri]]
*[[Nastri d'argento 2000|2000]] - '''[[Nastro d'argento|Nastri d'argento]]'''
**''[[Nastro d'argento al regista del miglior film|Regista del miglior film]]'' a Silvio Soldini
**''[[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]]'' a Doriana Leondeff e Silvio Soldini
**''[[Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a Licia Maglietta
**''[[Nastro d'argento al migliore attore non protagonista|Migliore attore non protagonista]]'' a [[Felice Andreasi]]
**''[[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]]'' a Marina Massironi
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore fotografia|Migliore fotografia]]'' a Luca Bigazzi
**''Nomination [[Nastro d'argento al migliore montaggio|Miglior montaggio]]'' a [[Carlotta Cristiani]]
*[[2000]] - '''[[Globo d'oro]]'''
** ''[[Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione|Miglior attrice rivelazione]]'' a [[Licia Maglietta]]
** ''Nomination [[Globo d'oro al miglior film|Miglior film]]'' a [[Silvio Soldini]]
** ''Nomination [[Globo d'oro alla miglior attrice|Miglior attrice]]'' a Licia Maglietta
*[[2000]] - '''[[Ciak d'oro]]'''
**''[[Ciak d'oro|Miglior film]]''
**''[[Ciak d'oro|Miglior regista]]'' a Silvio Soldini
**''[[Ciak d'oro|Migliore attore protagonista]]'' a Bruno Ganz
**''[[Ciak d'oro|Migliore attrice protagonista]]'' a Licia Maglietta
**''[[Ciak d'oro|Migliore attore non protagonista]]'' a Giuseppe Battiston
**''[[Ciak d'oro|Migliore colonna sonora]]'' a Giovanni Venosta
**''[[Ciak d'oro|Miglior manifesto]]'' a internozero
**''Nomination [[Ciak d'oro|Migliore attrice non protagonista]]'' a [[Marina Massironi]]
*[[2000]] - '''[[Premio Flaiano]]'''
**''[[Premio Flaiano#Vincitori del Flaiano Film Festival#Premio per la miglior regia|Premio per la miglior regia]]'' a Silvio Soldini
**''[[Premio Flaiano#Premio all'interprete femminile|Premio all'interprete]]'' a Licia Maglietta
**''[[Premio Flaiano#Premi del Pubblico#Premio agli Sceneggiatori|Premio agli Sceneggiatori]]'' a Doriana Leondeff e Silvio Soldini
*[[European Film Awards 2000|2000]] - '''[[European Film Awards]]'''
**''Nomination [[European Film Awards per il miglior film|Miglior film]]''
**''Nomination [[European Film Awards per il miglior attore|Miglior attore]]'' a Bruno Ganz
**''Nomination [[European Film Awards per la miglior sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]]'' a Doriana Leondeff e Silvio Soldini
*[[2001]] - '''Premio del cinema svizzero'''
**''[[Premi cinematografici|Migliore attore]]'' a [[Bruno Ganz]]
**''Nomination [[Premi cinematografici|Miglior film]]'' a Silvio Soldini
 
Nel periodo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], durante il quale la diocesi rimase [[Sede vacante|vacante]] per 19 anni, lo scontro tra francesi e anglo-borbonici portò al saccheggio, alla distruzione e all'abbandono della cattedrale nel Castello Aragonese.<ref>L'edificio si presenta oggi come uno spazio semiaperto, senza soffitto, e ospita concerti di musica classica e letture di prosa e di poesia.</ref> Nel [[1818]] il nuovo vescovo Giuseppe D'Amante pose la sua residenza nel centro di [[Ischia (Italia)|Ischia]] dove, con rescritto della [[Santa Sede]] del 5 settembre [[1818]], fu elevata al rango di [[cattedrale]] la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|chiesa di Santa Maria Assunta]], dell'ex convento [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniano]] di Santa Maria alla Scala.
== Note ==
 
Nel [[XX secolo|Novecento]] la diocesi fu [[sede vacante]] per un decennio, dal 1970 al 1980, durante il quale fu soggetta ad amministrazione apostolica, fino alla nomina di un nuovo vescovo residenziale, il [[Missionari Comboniani del Cuore di Gesù|comboniano]] Diego Parodi. Momento rilevante nella storia della chiesa isclana è stata la visita di [[papa Giovanni Paolo II]] il 5 maggio 2002.
 
==Cronotassi dei vescovi==
* Pietro I † (menzionato nel [[1179]])
* Amenio † (menzionato nel [[1206]])<ref>Un vescovo di nome Sergio III viene inserito da G. d'Ascia tra Pietro e Amenio (''Storia dell'Isola d'Ischia'', Napoli 1867, p. 280), ma senza alcuna documentazione a conferma; la sua esistenza è perciò ''«destituita di qualsiasi fondamento storico»'' (Di Lustro, ''op. cit.'', pp. 33-34).</ref>
* Matteo I † (prima del [[1218]] - dopo il [[1239]])<ref>Considerato da [[Ferdinando Ughelli]], e dagli autori che ne dipendono, come vescovo di [[Diocesi di Isola|Isola]] in [[Calabria]], il vescovo Matteo I è stato attribuito alla diocesi di Ischia da studi più recenti. Giovanni Minasi, ''Di un preteso vescovo di Isola'', in ''Rivista Storica Calabrese'', 1903, pp. 318-324. Agostino Lauro, ''Ischia in alcuni documenti pontifici'', p. 40-45.</ref>
* Magno † (menzionato nel [[1243]])
* Matteo II † (menzionato nel [[1270]])
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1271]], [[1273]], [[1277]] e [[1278]])<ref>Queste date fanno riferimento a quattro documenti dove però non è citato il nome del vescovo di Ischia; potrebbero riferirsi a Matteo II o a R.</ref>
* R. † (menzionato nel [[1283]])
* Salvo † (prima del [[1295]] - circa [[1305]] deceduto)
* Pietro II † (menzionato nel [[1306]])
* Ugolino da Osimo, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (menzionato nel [[1340]])
* Guglielmo † (? - [[1348]] deceduto)
* Tommaso † (22 dicembre [[1348]] - ?)
** [[Giacomo da Itri]] † (circa [[1358]] - 22 marzo [[1359]] nominato vescovo di [[diocesi di Martirano|Martirano]]<ref>Il trasferimento avvenne prima ancora che Giacomo avesse ricevuto la consacrazione episcopale. (S. Fodale, «Giacomo da Itri». In: ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Vol. LIV, ''ad vocem'', [http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-da-itri_%28Dizionario_Biografico%29/ on-line])</ref>) (vescovo eletto)
* Bartolomeo Bussolaro, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (22 marzo [[1359]] - [[1389]] deceduto)
** Paolo Strina † (13 aprile [[1384]] - ?) (antivescovo)
** [[Baldassarre Cossa]] (?) † (amministratore apostolico)
* Nicola Tinti, O.E.S.A. † (7 marzo [[1389]] - ? deceduto)
* Andrea † ([[1410]] - ?)
* Lorenzo de' Ricci † (10 gennaio [[1419]] - 18 febbraio [[1435]] nominato vescovo di [[Diocesi di Ravello|Ravello]])
* Giovanni, O.S.A. † (28 marzo [[1436]] - [[1453]] deceduto)
* Miguel Cosal, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (27 giugno [[1453]] - [[1464]] deceduto)
* Giovanni II de Cico † (9 luglio [[1464]] - dopo il [[1479]] deceduto)
* Marco Antonio Fioda † ([[1494]] - ?)<ref>Vescovo menzionato da Gams.</ref>
** Bernardino de Leis, [[Canonici Regolari della Congregazione del Santissimo Salvatore Lateranense|C.R.L.]] † (27 ottobre [[1501]] - 8 gennaio [[1504]] nominato vescovo di [[diocesi di Castro di Puglia|Castro di Puglia]]) (vescovo eletto)
* Donato Strineo † (8 gennaio [[1504]] - [[1534]] deceduto)
* [[Agostino Falivene]], [[Servi di Maria|O.S.M.]] † (24 aprile [[1534]] - [[1548]] deceduto)
* Francisco Gutiérrez † (24 settembre [[1548]] - [[1554]] deceduto)
* [[Virgilio Rosario]] † (27 agosto [[1554]] - 22 maggio [[1559]] deceduto)
* Filippo Geri † (26 gennaio [[1560]] - 1º marzo [[1564]] nominato vescovo di [[diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Assisi]])
* Fabio Polverino † (6 luglio [[1565]] - [[1589]] deceduto)
* Iñigo de Avalos, C.R.L. † (29 gennaio [[1590]] - [[1635]] deceduto)
* Francesco Tontori o Tontolo, [[Chierici Regolari di Somasca|C.R.S.]] † (15 gennaio [[1638]] - [[1663]] dimesso)
* Gian Antonio de' Vecchi † (12 febbraio [[1663]] - 14 aprile [[1672]]<ref>La data esatta del decesso in: C. D'Ambra, ''Ischia tra fede e cultura'', Torre del Greco 1998, p. 79.</ref> deceduto)
* Gerolamo Rocca † (3 ottobre [[1672]] - 6 giugno [[1691]] deceduto)
* Michelangelo Cotignola † (24 marzo [[1692]] - 11 dicembre [[1698]] dimesso)
* Luca Trapani † (22 dicembre [[1698]] - 24 gennaio [[1718]] nominato vescovo di [[diocesi di Tricarico|Tricarico]])
* Gianmaria Capecelatro, C.R.S. † (11 febbraio [[1718]] - 8 dicembre [[1738]] deceduto)
* Niccolò Schiaffinati, O.S.A. † (4 maggio [[1739]] - prima del 12 luglio [[1743]] deceduto)
* Felice Amati † (15 luglio [[1743]] - 22 gennaio [[1764]] deceduto)
* Onofrio Rossi † (9 aprile [[1764]] - 17 luglio [[1775]] nominato vescovo di [[diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti|Sant'Agata de' Goti]])
* [[Sebastiano de Rosa]] † (13 novembre [[1775]] - 26 marzo [[1792]] nominato vescovo di [[Diocesi di Avellino|Avellino e Frigento]])
* Pasquale Sansone † (26 marzo [[1792]] - [[1799]] deceduto)
** ''Sede vacante (1799-1818)''
* Giuseppe D'Amante † (26 giugno [[1818]] - 17 novembre [[1843]] deceduto)
* Luigi Gagliardi † (21 aprile [[1845]] - 31 maggio [[1854]] dimesso)
* Felice Romano † (23 giugno [[1854]] - 3 agosto [[1872]] deceduto)
* Francesco di Nicola † (3 agosto [[1872]] succeduto - 11 febbraio [[1885]] deceduto)
* [[Gennaro Portanova]] † (11 febbraio [[1885]] succeduto - 16 marzo [[1888]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova|Reggio Calabria]])
* [[Giuseppe Candido]] † (1º giugno [[1888]] - 4 febbraio [[1901]] nominato vescovo titolare di [[diocesi di Cidonia|Cidonia]])
* Mario Palladino † (15 aprile [[1901]] - 4 giugno [[1913]] nominato vescovo di [[diocesi di Caserta|Caserta]])
* Pasquale Ragosta † (25 maggio [[1914]] - 5 maggio [[1925]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]])
** ''Sede vacante (1925-1928)''
* Ernesto de Laurentiis † (10 novembre [[1928]] - 4 gennaio [[1956]] deceduto)
* Antonio Cece † (3 maggio [[1956]] - 6 agosto [[1962]] nominato [[vescovo coadiutore]] di [[diocesi di Aversa|Aversa]] e [[vescovo titolare]] di [[Diocesi di Damiata|Damiata]])
* Dino Tomassini † (17 agosto [[1962]] - 23 agosto [[1970]] nominato vescovo di [[diocesi di Tursi-Lagonegro|Anglona-Tursi]])
** ''Sede vacante (1970-1980)''
* Diego Parodi, [[Missionari Comboniani del Cuore di Gesù|M.C.C.I.]] † (11 febbraio [[1980]] - 9 gennaio [[1983]] deceduto)
* Antonio Pagano † (18 dicembre [[1983]] - 25 novembre [[1997]] ritirato)
* [[Filippo Strofaldi]] † (25 novembre [[1997]] - 7 luglio [[2012]] dimesso)
* [[Pietro Lagnese]], dal 23 febbraio [[2013]]
 
==Statistiche==
La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 70.043 persone contava 60.282 battezzati, corrispondenti all'86,1% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1949 || 32.780 || 32.800 || 99,9 || 72 || 63 || 9 || 455 || || 12 || 31 || 18
|-
| 1970 || 39.198 || 39.246 || 99,9 || 64 || 56 || 8 || 612 || || 10 || 50 || 24
|-
| 1980 || 41.000 || 41.000 || 100,0 || 59 || 51 || 8 || 694 || || 10 || 55 || 25
|-
| 1990 || 45.000 || 46.000 || 97,8 || 52 || 43 || 9 || 865 || 1 || 10 || 45 || 25
|-
| 1999 || 50.000 || 52.700 || 94,9 || 47 || 40 || 7 || 1.063 || 3 || 7 || 29 || 25
|-
| 2000 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 43 || 37 || 6 || 1.232 || 3 || 6 || 44 || 25
|-
| 2001 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 42 || 35 || 7 || 1.261 || 3 || 8 || 44 || 25
|-
| 2002 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 41 || 34 || 7 || 1.292 || 3 || 9 || 41 || 25
|-
| 2003 || 53.000 || 55.300 || 95,8 || 40 || 33 || 7 || 1.325 || 5 || 9 || 43 || 25
|-
| 2004 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 43 || 35 || 8 || 1.232 || 5 || 10 || 42 || 25
|-
| 2006 || 55.000 || 58.300 || 94,3 || 46 || 35 || 11 || 1.195 || 5 || 13 || 41 || 25
|-
| 2013 || 57.000 || 62.000 || 91,9 || 35 || 33 || 2 || 1.628 || 9 || 3 || 30 || 25
|-
| 2016 || 60.282 || 70.043 || 86,1 || 36 || 30 || 6 || 1.674 || 9 || 6 || 24 || 25
|}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{catholic encyclopedia|Ischia}}
*{{la}} [[Ferdinando Ughelli]], [https://books.google.it/books?id=JQYqpWjvucMC&pg=PA288 ''Italia sacra''], vol. VI, seconda edizione, Venezia 1720, coll. 230-242
* [[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.co.uk/books?id=JdUCAAAAQAAJ&pg=PA549 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. XIX, Venezia 1864, pp.&nbsp;549–559
*Vincenzio d'Avino, [http://books.google.it/books?id=fUIsAAAAYAAJ&pg=PA269 ''Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili e prelatizie (nullius) del Regno delle Due Sicilie''], Napoli 1848, pp.&nbsp;269–271
*{{la}} Paul Fridolin Kehr, [https://web.archive.org/web/20150929133957/http://collections.stanford.edu/publicdomain/bin/detail?fileID=282406448 ''Italia Pontificia''], vol. VIII, Berlino 1935, p.&nbsp;475
*Agostino Di Lustro, [http://www.larassegnadischia.it/Rassegna%202006/rass4-06/episcopi.pdf ''Antiquiores Insulani Episcopi''], in ''La Rassegna d'Ischia'' 4 (2006), pp.&nbsp;33–40
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://archive.org/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/885/mode/1up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, p.&nbsp;885
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;286; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;169; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;214; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;211; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/230/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;230; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/246/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;246
 
==Voci correlate==
*[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|etichetta=''Pane e tulipani''}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [[Annuario pontificio]] del 2017 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* {{Imdb}}
* [http://www.chiesaischia.it/ Sito ufficiale] della diocesi
* {{Cinematografo|titolo|36598}}
*{{gcatholic|isch0}}
* {{cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?option=com_content&task=view&id=552&Itemid=79|titolo=Speciale sulle ___location del film}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/173/Diocesi+di+Ischia La diocesi di Ischia] su ''Beweb - Beni ecclesiastici in web''
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cinemaCampania|diocesi}}
 
[[Categoria:FilmDiocesi di Ischia| commedia]]
[[Categoria:Film diretti da Silvio Soldini]]
[[Categoria:David di Donatello per il miglior film]]
[[Categoria:Film ambientati a Venezia]]
[[Categoria:Film ambientati in Abruzzo]]
[[Categoria:Film girati a Venezia]]