Pensavo fosse amore... invece era un calesse e Diocesi di Ischia: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
{{Film
|nome=[[Diocesi]] di [[Ischia (Italia)|Ischia]]
|titoloitaliano = Pensavo fosse amore... invece era un calesse
|latino=Dioecesis Isclana
|immagine =Pensavo fosse amore.png
|immagine=Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia) 2.JPG
|didascalia =[[Francesca Neri]] e [[Massimo Troisi]]
|paese titolo= [[Italiavescovo]]
|titolare=[[Pietro Lagnese]]
|annouscita = [[1991]]
|emeriti=
|durata = 113 min
|vicario=Agostino Iovene
|genere = Commedia
|stato=Italia
|genere2 = Romantico
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|regista = [[Massimo Troisi]]
|eretta=[[XII secolo]]
|soggetto = [[Anna Pavignano]], Massimo Troisi
|stemma=
|sceneggiatore = Anna Pavignano, Massimo Troisi
|mappa=Diocesi di Ischia.png
|produttore = [[Gaetano Daniele]], [[Mario Cecchi Gori]], [[Vittorio Cecchi Gori]]
|mappacollocazione=
|attori =
|mappaprovincia=
* [[Massimo Troisi]]: Tommaso
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Napoli]]
* [[Francesca Neri]]: Cecilia
|regione=[[Regione ecclesiastica Campania|Campania]]
* [[Marco Messeri]]: Enea
|battezzati=60.282
* [[Angelo Orlando]]: Amedeo
|popolazione=70.043
* [[Natalia Bizzi]]: Flora
|proporzione=86,1
* [[Vittorio Viviani]]: giovane scrittore
|sacerdotisecolari=30
* [[Alessia Salustri]]: Chiara
|sacerdotiregolari=6
* [[Antonio Sigillo]]: zio
|sacerdoti=36
* [[Corrado Taranto]]: Giorgio
|battezzatipersacerdote=1.674
* [[Anna Teresa Rossini]]: mamma di Cecilia
|diaconi=9
* [[Nuccia Fumo]]: la maga
|religiosi=6
* [[Giovanni Febraro]]: il barbiere
|religiose=24
* [[Pia Velsi]]: zia
|vicariati=4
|fotografo = [[Camillo Bazzoni]]
|parrocchie=25
|montatore = [[Angelo Nicolini (montatore)|Angelo Nicolini]]
|superficie=46
|effettispeciali =
|cattedrale=[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|Santa Maria Assunta]]
|musicista = [[Pino Daniele]]
|patroni=[[Restituta d'Africa|Santa Restituta]]<br />[[Giovan Giuseppe della Croce|San Giovan Giuseppe della Croce]]
|scenografo = [[Francesco Frigeri]]
|indirizzo=Via Seminario 26, 80070 Ischia [Napoli], Italia
|premi =
|sito=www.chiesaischia.it
|casaproduzione = [[Esterno Mediterraneo Film]], [[Cecchi Gori Group]]}}
|anno=2017
|ch=isch
|gc=isch0
}}
 
La '''diocesi di Ischia''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Isclana'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Napoli]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Campania]]. Nel [[2016]] contava 60.282 battezzati su 70.043 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Pietro Lagnese]].
'''''Pensavo fosse amore... invece era un calesse''''' è un [[film]] del 1991 diretto da [[Massimo Troisi]]. L'ultima regia di Troisi di cui è anche sceneggiatore e protagonista con [[Francesca Neri]] e [[Marco Messeri]].
 
== Trama Territorio==
La diocesi comprende tutti i sei comuni dell'[[isola d'Ischia]]: [[Ischia (Italia)|Ischia]], [[Casamicciola Terme]], [[Lacco Ameno]], [[Forio]], [[Serrara Fontana]] e [[Barano d'Ischia]].
Tommaso e Cecilia sono due giovani fidanzati napoletani. Fanno una vita regolare con i soliti amici e frequentazioni: lui ha una trattoria nel Borgo Marinari accanto a [[Castel dell'Ovo]], vicino alla libreria del loro amico Amedeo, celibe e bigotto, con una sorella adolescente innamorata di Tommaso. Il [[matrimonio]] dei due è alle porte, ma la gelosia di Cecilia rischia di rovinare tutto: durante un momento di intimità crede di sentir pronunciare da Tommaso il nome di un'altra donna, in un'altra occasione lo prende per i capelli quando viene a sapere che un'altra donna lo ha cercato al telefono, infine durante la scelta delle bomboniere fa una scenata pensando ai fantasmi di queste rivali ipotetiche, fino a quando gli comunica, per citofono, che intende lasciarlo, di non sposarsi più e di sparire.
 
Sede vescovile è la città di Ischia, dove si trova la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|cattedrale di Santa Maria Assunta]]. In diocesi sorgono quattro [[Basilica minore|basiliche minori]]: la basilica del Sacro Cuore di Gesù e Santa Maria Maddalena Penitente a Casamicciola Terme, la basilica di Santa Restituta a Lacco Ameno, e le basiliche della Beata Vergine Maria Incoronata e di San Vito a Forio.
Frattanto Amedeo si fidanza con Flora, ex fidanzata di Giorgio, un amico comune. La sorella di Amedeo, non riuscendo a conquistare Tommaso, tenta di avvelenarlo con il veleno per topi nel caffè, ed in un'altra occasione, per gelosia, darà anche fuoco alla [[motocicletta]] di Enea, nuovo fidanzato di Cecilia. Raccogliendo le voci di amici, Tommaso viene a sapere che Cecilia si è fidanzata con Enea, un avventuriero molto più grande di lei, dedito a molte attività, che le promette grandi orizzonti ma un modesto, se non inconsistente, presente. Questo ovviamente agli occhi di Tommaso, il quale si chiede come faccia Cecilia a innamorarsi di un uomo di non bell'aspetto e per giunta con un nome che trova ridicolo.
 
Il territorio si estende su 46&nbsp;km² ed è suddiviso in 25 [[parrocchie]] e 53 chiese, raggruppate in quattro [[Vicariato|decanati]]: Ischia, Casamicciola-Lacco Ameno, Forio e Barano-Serrara Fontana.
Tommaso tenta anche la via della magia bianca presso una sedicente fattucchiera per sistemare le cose. I due alla fine tornano insieme, e si fanno trovare in flagrante effusioni amorose dallo stesso Enea, il quale con rassegnazione rivela a Tommaso di adorare Cecilia al punto di non riuscire a sfiorarla con un dito. I due giovani, ritrovatisi, riprendono ad organizzare il loro matrimonio. Tuttavia il giorno delle nozze è Tommaso a non presentarsi all'altare: con il vestito da cerimonia si reca dalla fattucchiera per chiederle "Come mai non la amo più?". Manda una lettera a Cecilia dandole appuntamento in un bar, dove giunge anch'essa in abito nuziale. Qui le confida che uomo e donna non sono assolutamente fatti per il matrimonio. Lei si trova d'accordo, e i due si organizzano per uscire la sera.
 
==RiconoscimentiStoria==
Incerte sono le origini della diocesi di Ischia. Il primo vescovo documentato è Pietro, che partecipò al [[Concilio Lateranense III|terzo concilio lateranense]] nel [[1179]]. La diocesi tuttavia sembra sia stata eretta molto prima di questa data. Infatti il [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] dei canonici è già attestato in due documenti del [[1084]] e [[1108]]; inoltre, in un documento del [[1036]] si parla della ''terra Episcopatui nostri Sanctae Sedis ipsius nostrae insule'', espressione che secondo alcuni storici ''«potrebbe far pensare proprio all'esistenza di una sede episcopale già organizzata intorno alla data del 1036»''.<ref>Di Lustro, ''op. cit.'', p. 33.</ref> L'assoluta mancanza di documenti non può però confermare queste ipotesi.
*[[David di Donatello 1992|1992]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
**''[[David di Donatello per il miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Angelo Orlando]]
**''Nomination [[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a [[Francesca Neri]]
**''Nomination [[David di Donatello per il miglior musicista|Miglior colonna sonora]]'' a [[Pino Daniele]]
*[[Nastri d'argento 1992|1992]] - '''[[Nastro d'argento]]'''
**''[[Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]]'' a [[Francesca Neri]]
**''[[Nastro d'argento alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]]'' a [[Pino Daniele]]
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]'' a [[Massimo Troisi]] e [[Anna Pavignano]]
**''Nomination [[Nastro d'argento al migliore attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]]'' a [[Angelo Orlando]]
**''Nomination [[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]]'' a [[Nuccia Fumo]]
*[[1992]] - '''[[Globo d'oro]]'''
**''[[Globo d'oro alla miglior musica|Miglior musica]]'' a [[Pino Daniele]]
**''Nomination [[Globo d'oro al miglior attore|Miglior attore]]'' a [[Massimo Troisi]]
 
Il 4 febbraio [[1255]] [[papa Alessandro IV]] conferma ai [[canonico|canonici]] della [[cattedrale]] il diritto di elezione del vescovo, di cui questi godevano ''ab immemorabili''. Questa consuetudine tuttavia dovette durare ancora per poco tempo, perché nelle nomine successive sembra che la [[Santa Sede]] abbia iniziato ad esercitare la sua autorità anche sulla Chiesa di Ischia.<ref>Di Lustro, ''op. cit.'', p. 35.</ref>
== La critica ==
{{Quote|Di cosa parliamo quando parliamo d'amore? È la domanda chiave che l'autore con questo film intende porsi e porre. E la sua risposta è, nel film e a voce (in realtà più a voce, nelle intenzioni per esempio espresse nell'intervista di Maria Pia Fusco su Repubblica di pochi giorni fa), che occorrerebbe la stessa attenzione e lo stesso amore tanto per conquistare che per lasciare qualcuno.|[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/12/22/non-passione-senza-gelosia.html|titolo=NON C' E' PASSIONE SENZA GELOSIA - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2017-04-07}}</ref>
 
Il 18 gennaio [[1301]] cominciò un'[[eruzione vulcanica]], durata alcuni anni, che distrusse la [[cattedrale]] e il palazzo vescovile. A seguito di ciò, il vescovo Pietro II, assieme alla popolazione, si rifugiò nel [[Castello Aragonese (Ischia)|Castello Aragonese]], che rimase la dimora vescovile fino all'inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Nello stesso castello si trovavano il [[convento]] delle [[monache clarisse|clarisse]], l'[[abbazia]] dei [[monaci basiliani]] di [[Grecia]], la sede del [[Capitolo (cristianesimo)|capitolo]] con la cattedrale e, più tardi, il [[seminario]].
== Commento del regista ==
{{Quote|Perché calesse?... per spiegare al meglio la delusione di un qualcosa le cui aspettative non sono state mantenute, poteva essere usato un qualsiasi altro oggetto, una sedia o un tavolo, che si contrappone come oggetto materiale all'amore spirituale che non c'è più. Mi piaceva e poi si possono trovare tante cose con il [[calesse]]: si va piano, si va in uno, si va in due, ci sta pure il cavallo...Quando non è più amore ma «calesse», bisogna avere il coraggio della fine, piano piano, con dolcezza, senza fare male...ci vuole lo stesso impegno e la stessa intensità dell'inizio. Le storie d'amore non mancano mai nei film, quindi farne un'altra mi sembrava una cosa né stupida, né eccezionale ma raccontata in questi termini mi incuriosiva.''|{{Citazione necessaria|[[Massimo Troisi]]}}}}
 
Durante il periodo dello [[scisma d'Occidente]], la chiesa di Ischia visse per un certo periodo sotto l'obbedienza avignonese dell'[[antipapa Clemente VII]], che fece deporre il vescovo Bartolomeo Bussolaro e nominò al suo posto il chierico isclano Paolo Strina. Nei primi anni del [[XV secolo]] fu [[amministratore apostolico]] di Ischia Baldassarre Cossa, futuro [[antipapa Giovanni XXIII]], che allontanò il legittimo vescovo ed impedì la nomina del suo successore.
== Curiosità ==
 
* La colonna sonora del film è "[[Quando (Pino Daniele)|Quando]]" di [[Pino Daniele]] e le musiche sono dello stesso cantante napoletano che scrisse questa canzone apposta per il film.
Il vescovo Iñigo de Avalos ([[1590]]-[[1635]]) dette avvio all'attuazione in diocesi delle direttive riformatrici del [[concilio di Trento]], convocando per la prima volta un [[sinodo]] diocesano nel [[1599]]. Un altro importante sinodo venne convocato dal vescovo Luca Trapani nel [[1716]], i cui atti tuttavia non trovarono valida applicazione per l'opposizione delle università locali. Niccolò Schiaffinati istituì il seminario diocesano nel [[1740]].
* Uscito il 21 dicembre del 1991, {{Citazione necessaria|incassa 1 miliardo e mezzo al botteghino}}. In seguito {{Citazione necessaria|diventa uno dei film più visti nel 1992 con 15 miliardi di incasso}}, anche grazie ad uno spot pubblicitario che vede protagonista un Troisi ironicamente antimeridionale che parla in dialetto lombardo: «Massimo Troisi nun ghe piàse no. Ma andùmm a veder el suo film, e dopo, ma solo dopo, mi raccomàn, dicìmm: è 'na schifezza».
 
* Girato a Napoli dal 13 luglio 1991 per nove settimane (in particolare Borgo Marinari, vicino Castel dell'Ovo), e nel bar Meridiana di Roma per la scena finale; per gli interni stabilimenti De Paolis. Costo 5 miliardi. Il film conquista, nel 1992, un David di Donatello, due Nastri d'Argento e un Ciak d'Oro.
Il 13 ottobre [[1770]], tramite un decreto legge del re di Napoli, Ischia cedette l'isola di [[Ventotene]] alla [[Arcidiocesi di Gaeta|diocesi di Gaeta]]; quest'isola faceva parte della diocesi di Ischia da diversi secoli, documentata già nella prima metà del [[XIII secolo]].<ref>Agostino Lauro, [http://www.larassegnadischia.it/rassegna2010/rass02-10/documenti.pdf ''Ischia in alcuni documenti pontifici del Duecento''], in ''La Rassegna d'Ischia'' 2 (2010), p. 44.</ref>
* Viene citata dai TSP (gruppo rap romano) in circostanza dell'album "Eclissi".
 
Nel periodo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], durante il quale la diocesi rimase [[Sede vacante|vacante]] per 19 anni, lo scontro tra francesi e anglo-borbonici portò al saccheggio, alla distruzione e all'abbandono della cattedrale nel Castello Aragonese.<ref>L'edificio si presenta oggi come uno spazio semiaperto, senza soffitto, e ospita concerti di musica classica e letture di prosa e di poesia.</ref> Nel [[1818]] il nuovo vescovo Giuseppe D'Amante pose la sua residenza nel centro di [[Ischia (Italia)|Ischia]] dove, con rescritto della [[Santa Sede]] del 5 settembre [[1818]], fu elevata al rango di [[cattedrale]] la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)|chiesa di Santa Maria Assunta]], dell'ex convento [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniano]] di Santa Maria alla Scala.
 
Nel [[XX secolo|Novecento]] la diocesi fu [[sede vacante]] per un decennio, dal 1970 al 1980, durante il quale fu soggetta ad amministrazione apostolica, fino alla nomina di un nuovo vescovo residenziale, il [[Missionari Comboniani del Cuore di Gesù|comboniano]] Diego Parodi. Momento rilevante nella storia della chiesa isclana è stata la visita di [[papa Giovanni Paolo II]] il 5 maggio 2002.
 
==Cronotassi dei vescovi==
* Pietro I † (menzionato nel [[1179]])
* Amenio † (menzionato nel [[1206]])<ref>Un vescovo di nome Sergio III viene inserito da G. d'Ascia tra Pietro e Amenio (''Storia dell'Isola d'Ischia'', Napoli 1867, p. 280), ma senza alcuna documentazione a conferma; la sua esistenza è perciò ''«destituita di qualsiasi fondamento storico»'' (Di Lustro, ''op. cit.'', pp. 33-34).</ref>
* Matteo I † (prima del [[1218]] - dopo il [[1239]])<ref>Considerato da [[Ferdinando Ughelli]], e dagli autori che ne dipendono, come vescovo di [[Diocesi di Isola|Isola]] in [[Calabria]], il vescovo Matteo I è stato attribuito alla diocesi di Ischia da studi più recenti. Giovanni Minasi, ''Di un preteso vescovo di Isola'', in ''Rivista Storica Calabrese'', 1903, pp. 318-324. Agostino Lauro, ''Ischia in alcuni documenti pontifici'', p. 40-45.</ref>
* Magno † (menzionato nel [[1243]])
* Matteo II † (menzionato nel [[1270]])
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1271]], [[1273]], [[1277]] e [[1278]])<ref>Queste date fanno riferimento a quattro documenti dove però non è citato il nome del vescovo di Ischia; potrebbero riferirsi a Matteo II o a R.</ref>
* R. † (menzionato nel [[1283]])
* Salvo † (prima del [[1295]] - circa [[1305]] deceduto)
* Pietro II † (menzionato nel [[1306]])
* Ugolino da Osimo, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (menzionato nel [[1340]])
* Guglielmo † (? - [[1348]] deceduto)
* Tommaso † (22 dicembre [[1348]] - ?)
** [[Giacomo da Itri]] † (circa [[1358]] - 22 marzo [[1359]] nominato vescovo di [[diocesi di Martirano|Martirano]]<ref>Il trasferimento avvenne prima ancora che Giacomo avesse ricevuto la consacrazione episcopale. (S. Fodale, «Giacomo da Itri». In: ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Vol. LIV, ''ad vocem'', [http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-da-itri_%28Dizionario_Biografico%29/ on-line])</ref>) (vescovo eletto)
* Bartolomeo Bussolaro, [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] † (22 marzo [[1359]] - [[1389]] deceduto)
** Paolo Strina † (13 aprile [[1384]] - ?) (antivescovo)
** [[Baldassarre Cossa]] (?) † (amministratore apostolico)
* Nicola Tinti, O.E.S.A. † (7 marzo [[1389]] - ? deceduto)
* Andrea † ([[1410]] - ?)
* Lorenzo de' Ricci † (10 gennaio [[1419]] - 18 febbraio [[1435]] nominato vescovo di [[Diocesi di Ravello|Ravello]])
* Giovanni, O.S.A. † (28 marzo [[1436]] - [[1453]] deceduto)
* Miguel Cosal, [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (27 giugno [[1453]] - [[1464]] deceduto)
* Giovanni II de Cico † (9 luglio [[1464]] - dopo il [[1479]] deceduto)
* Marco Antonio Fioda † ([[1494]] - ?)<ref>Vescovo menzionato da Gams.</ref>
** Bernardino de Leis, [[Canonici Regolari della Congregazione del Santissimo Salvatore Lateranense|C.R.L.]] † (27 ottobre [[1501]] - 8 gennaio [[1504]] nominato vescovo di [[diocesi di Castro di Puglia|Castro di Puglia]]) (vescovo eletto)
* Donato Strineo † (8 gennaio [[1504]] - [[1534]] deceduto)
* [[Agostino Falivene]], [[Servi di Maria|O.S.M.]] † (24 aprile [[1534]] - [[1548]] deceduto)
* Francisco Gutiérrez † (24 settembre [[1548]] - [[1554]] deceduto)
* [[Virgilio Rosario]] † (27 agosto [[1554]] - 22 maggio [[1559]] deceduto)
* Filippo Geri † (26 gennaio [[1560]] - 1º marzo [[1564]] nominato vescovo di [[diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Assisi]])
* Fabio Polverino † (6 luglio [[1565]] - [[1589]] deceduto)
* Iñigo de Avalos, C.R.L. † (29 gennaio [[1590]] - [[1635]] deceduto)
* Francesco Tontori o Tontolo, [[Chierici Regolari di Somasca|C.R.S.]] † (15 gennaio [[1638]] - [[1663]] dimesso)
* Gian Antonio de' Vecchi † (12 febbraio [[1663]] - 14 aprile [[1672]]<ref>La data esatta del decesso in: C. D'Ambra, ''Ischia tra fede e cultura'', Torre del Greco 1998, p. 79.</ref> deceduto)
* Gerolamo Rocca † (3 ottobre [[1672]] - 6 giugno [[1691]] deceduto)
* Michelangelo Cotignola † (24 marzo [[1692]] - 11 dicembre [[1698]] dimesso)
* Luca Trapani † (22 dicembre [[1698]] - 24 gennaio [[1718]] nominato vescovo di [[diocesi di Tricarico|Tricarico]])
* Gianmaria Capecelatro, C.R.S. † (11 febbraio [[1718]] - 8 dicembre [[1738]] deceduto)
* Niccolò Schiaffinati, O.S.A. † (4 maggio [[1739]] - prima del 12 luglio [[1743]] deceduto)
* Felice Amati † (15 luglio [[1743]] - 22 gennaio [[1764]] deceduto)
* Onofrio Rossi † (9 aprile [[1764]] - 17 luglio [[1775]] nominato vescovo di [[diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti|Sant'Agata de' Goti]])
* [[Sebastiano de Rosa]] † (13 novembre [[1775]] - 26 marzo [[1792]] nominato vescovo di [[Diocesi di Avellino|Avellino e Frigento]])
* Pasquale Sansone † (26 marzo [[1792]] - [[1799]] deceduto)
** ''Sede vacante (1799-1818)''
* Giuseppe D'Amante † (26 giugno [[1818]] - 17 novembre [[1843]] deceduto)
* Luigi Gagliardi † (21 aprile [[1845]] - 31 maggio [[1854]] dimesso)
* Felice Romano † (23 giugno [[1854]] - 3 agosto [[1872]] deceduto)
* Francesco di Nicola † (3 agosto [[1872]] succeduto - 11 febbraio [[1885]] deceduto)
* [[Gennaro Portanova]] † (11 febbraio [[1885]] succeduto - 16 marzo [[1888]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova|Reggio Calabria]])
* [[Giuseppe Candido]] † (1º giugno [[1888]] - 4 febbraio [[1901]] nominato vescovo titolare di [[diocesi di Cidonia|Cidonia]])
* Mario Palladino † (15 aprile [[1901]] - 4 giugno [[1913]] nominato vescovo di [[diocesi di Caserta|Caserta]])
* Pasquale Ragosta † (25 maggio [[1914]] - 5 maggio [[1925]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]])
** ''Sede vacante (1925-1928)''
* Ernesto de Laurentiis † (10 novembre [[1928]] - 4 gennaio [[1956]] deceduto)
* Antonio Cece † (3 maggio [[1956]] - 6 agosto [[1962]] nominato [[vescovo coadiutore]] di [[diocesi di Aversa|Aversa]] e [[vescovo titolare]] di [[Diocesi di Damiata|Damiata]])
* Dino Tomassini † (17 agosto [[1962]] - 23 agosto [[1970]] nominato vescovo di [[diocesi di Tursi-Lagonegro|Anglona-Tursi]])
** ''Sede vacante (1970-1980)''
* Diego Parodi, [[Missionari Comboniani del Cuore di Gesù|M.C.C.I.]] † (11 febbraio [[1980]] - 9 gennaio [[1983]] deceduto)
* Antonio Pagano † (18 dicembre [[1983]] - 25 novembre [[1997]] ritirato)
* [[Filippo Strofaldi]] † (25 novembre [[1997]] - 7 luglio [[2012]] dimesso)
* [[Pietro Lagnese]], dal 23 febbraio [[2013]]
 
==Statistiche==
La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 70.043 persone contava 60.282 battezzati, corrispondenti all'86,1% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1949 || 32.780 || 32.800 || 99,9 || 72 || 63 || 9 || 455 || || 12 || 31 || 18
|-
| 1970 || 39.198 || 39.246 || 99,9 || 64 || 56 || 8 || 612 || || 10 || 50 || 24
|-
| 1980 || 41.000 || 41.000 || 100,0 || 59 || 51 || 8 || 694 || || 10 || 55 || 25
|-
| 1990 || 45.000 || 46.000 || 97,8 || 52 || 43 || 9 || 865 || 1 || 10 || 45 || 25
|-
| 1999 || 50.000 || 52.700 || 94,9 || 47 || 40 || 7 || 1.063 || 3 || 7 || 29 || 25
|-
| 2000 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 43 || 37 || 6 || 1.232 || 3 || 6 || 44 || 25
|-
| 2001 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 42 || 35 || 7 || 1.261 || 3 || 8 || 44 || 25
|-
| 2002 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 41 || 34 || 7 || 1.292 || 3 || 9 || 41 || 25
|-
| 2003 || 53.000 || 55.300 || 95,8 || 40 || 33 || 7 || 1.325 || 5 || 9 || 43 || 25
|-
| 2004 || 53.000 || 55.700 || 95,2 || 43 || 35 || 8 || 1.232 || 5 || 10 || 42 || 25
|-
| 2006 || 55.000 || 58.300 || 94,3 || 46 || 35 || 11 || 1.195 || 5 || 13 || 41 || 25
|-
| 2013 || 57.000 || 62.000 || 91,9 || 35 || 33 || 2 || 1.628 || 9 || 3 || 30 || 25
|-
| 2016 || 60.282 || 70.043 || 86,1 || 36 || 30 || 6 || 1.674 || 9 || 6 || 24 || 25
|}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{catholic encyclopedia|Ischia}}
*{{la}} [[Ferdinando Ughelli]], [https://books.google.it/books?id=JQYqpWjvucMC&pg=PA288 ''Italia sacra''], vol. VI, seconda edizione, Venezia 1720, coll. 230-242
* [[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.co.uk/books?id=JdUCAAAAQAAJ&pg=PA549 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. XIX, Venezia 1864, pp.&nbsp;549–559
*Vincenzio d'Avino, [http://books.google.it/books?id=fUIsAAAAYAAJ&pg=PA269 ''Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili e prelatizie (nullius) del Regno delle Due Sicilie''], Napoli 1848, pp.&nbsp;269–271
*{{la}} Paul Fridolin Kehr, [https://web.archive.org/web/20150929133957/http://collections.stanford.edu/publicdomain/bin/detail?fileID=282406448 ''Italia Pontificia''], vol. VIII, Berlino 1935, p.&nbsp;475
*Agostino Di Lustro, [http://www.larassegnadischia.it/Rassegna%202006/rass4-06/episcopi.pdf ''Antiquiores Insulani Episcopi''], in ''La Rassegna d'Ischia'' 4 (2006), pp.&nbsp;33–40
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://archive.org/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/885/mode/1up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, p.&nbsp;885
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], p.&nbsp;286; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;169; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;214; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;211; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/230/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;230; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/246/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;246
 
==Voci correlate==
*[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ischia)]]
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
* [[Annuario pontificio]] del 2017 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* {{Imdb|titolo=Pensavo fosse amore invece era un calesse}}
* [http://www.chiesaischia.it/ Sito ufficiale] della diocesi
*{{gcatholic|isch0}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/173/Diocesi+di+Ischia La diocesi di Ischia] su ''Beweb - Beni ecclesiastici in web''
 
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