The Who e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 22: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
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|tipo artista = Gruppo
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|immagine = Who - 1975.jpg
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|didascalia = The Who dal vivo nel 1975. Da sinistra, [[Roger Daltrey]], [[John Entwistle]], [[Keith Moon]] e [[Pete Townshend]]
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 6 |voce = Scooby Gang |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 22 |multipla = |argomenti = Televisione |temperatura = 27 }}
|nazione = Inghilterra
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|genere = Rock and roll
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|genere2 = Hard rock
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|genere3 = Psychedelic rock
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|genere4 = Progressive rock
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|nota genere = <ref name="AM">{{Allmusic|artist|mn0000577627/biography|autore=Stephen Thomas Erlewine}}</ref>
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{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
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|anno inizio attività = 1964
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|anno fine attività = 1983
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|anno inizio attività 2 = 1988
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|anno inizio attività 3 = 1996
|anno fine attività 3 = 1997
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|anno fine attività 4 = in attività
|numero totale album pubblicati = 18
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|logo= The Who Logo.svg
}}
 
'''The Who''' sono uno storico [[gruppo musicale]] [[Rock and roll|rock]] [[Regno Unito|britannico]] originario di [[Londra]], considerato tra le maggiori band [[Rock and roll|Rock 'n Roll]] di tutti i tempi, con oltre 100 milioni di dischi venduti.<ref>{{cita web |url= http://www.rockhall.com/inductee/the-who |titolo= Rock and Roll Hall of Fame |accesso= 4 settembre 2007 |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100117043556/http://www.rockhall.com/inductee/the-who |dataarchivio= 17 gennaio 2010 }}</ref> Le prime apparizioni dal vivo degli Who risalgono al [[1964]],<ref>{{cita web|url= http://www.thewholive.de/konzerte/zeige_konzert.php?GroupID=1&Jahr=1964|titolo= I concerti degli Who nel 1964|accesso= 4 settembre 2007|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110727235347/http://www.thewholive.de/konzerte/zeige_konzert.php?GroupID=1&Jahr=1964|dataarchivio= 27 luglio 2011}}</ref> con quella che è considerata la storica formazione del gruppo: [[Pete Townshend]] ([[chitarrista]], e autore della maggior parte delle canzoni), [[Roger Daltrey]] ([[Canto|voce]]), [[John Entwistle]] ([[basso elettrico]]) e [[Keith Moon]] ([[Batteria (strumento musicale)|batteria]]).
 
Dopo un breve periodo da portabandiera del movimento [[Mod]] inglese, gli Who raggiungono il successo nel [[1965]], con l'uscita dell'[[album discografico|album]] ''[[My Generation (album The Who)|My Generation]]'', il cui omonimo brano si dimostra essere il primo ''inno generazionale'',<ref>[http://www.rockol.it/news-85232/Miglior-inno-generazionale--%C3%A8--My-generation--degli-Who Rockol.it: miglior inno generazionale è My generation degli Who]</ref> nonché uno dei pezzi ancor oggi più conosciuti e rappresentativi della band,<ref name=MyGeneration>{{cita web|url= http://www.thewho.net/discography/songs/MyGeneration.html | titolo=Review su ''My Generation'' | accesso=11 novembre 2007}}</ref> oltre ad essere inserito nel 2004 dalla rivista ''Rolling Stone'' all'undicesimo posto tra [[le 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone]].<ref>[https://www.rollingstone.com/news/coverstory/500songs The Rolling Stone 500 greatest songs of all time]</ref> Gli Who nel corso della loro carriera hanno piazzato 27 singoli nei primi 40 posti delle classifiche di vendita britanniche e statunitensi, oltre a raggiungere la top ten con 17 album (ottenendo nel contempo 18 dischi d'oro, 12 di platino, e 5 multi-platino solamente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]).
 
Gli Who raggiungono il grande pubblico a partire dal [[1965]] con una serie di singoli di successo, grazie anche alle trasmissioni di alcune [[radio pirata]] di oltremanica come [[Radio Caroline]], tra i quali vanno ricordati ''[[I Can't Explain]]'' e ''[[Substitute (The Who)|Substitute]]''. In ''[[A Quick One]]'', pubblicato nel [[1966]], è possibile notare il progredire della ricerca musicale di Townshend verso la realizzazione di un'''[[opera rock]]'' a carattere teatrale, che si concretizzerà poi in ''[[Tommy (album)|Tommy]]'' ([[1969]]) e nella più matura ''[[Quadrophenia]]'' ([[1973]]), nel cui ''[[Quadrophenia (film)|film associato]]'' si fece notare un giovanissimo [[Sting]].
 
Del [[1979]] è anche il documentario sulla storia del gruppo ''[[Uragano Who]]'' (''The Kids Are Alright''). Tra i protagonisti della ''[[Swinging London]]'', furono molto influenzati dalla musica dei loro contemporanei [[The Beatles|Beatles]] e [[The Rolling Stones|Rolling Stones]], di cui continuarono il fenomeno della [[British invasion]]. Ebbero una notevole influenza su altre band a loro volta, lasciando un'onda lunga che va dai [[Led Zeppelin]]<ref>{{cita web|url=http://it.music.yahoo.com/ar-255425-similar--Led-Zeppelin|titolo=Artisti simili ai Led Zeppelin su Yahoo! Musica|accesso=7 ottobre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061126112706/http://it.music.yahoo.com/ar-255425-similar--Led-Zeppelin|dataarchivio=26 novembre 2006}}</ref> ai [[Sex Pistols]],<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&searchlink=SEX{{!}}PISTOLS&sql=11:kifoxqr5ldke~T0|titolo=Pagina sui Sex Pistols su All Music Guide|accesso=7 ottobre 2007}}</ref> dagli [[U2]]<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5723|titolo=Pagina sugli U2 su All Music Guide|accesso=7 ottobre 2007}}</ref> agli [[Oasis]]<ref name="AM"/> passando per i [[Pearl Jam]].<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5118|titolo=Pagina sugli Pearl Jam su All Music Guide|accesso=7 ottobre 2007}}</ref>
 
È particolarmente discusso l'inserimento degli Who all'interno del genere [[proto-punk]], ovvero a quella derivazione del [[garage rock]] che a metà [[Anni 1970|anni settanta]] porterà [[Ramones]], [[Sex Pistols]], [[The Clash]]<ref name="AM"/> ed altre band a creare il [[punk rock]] ed in particolare il [[Origini del punk rock|punk rock delle origini]]. La distanza stilistica degli Who con altre band appartenenti al proto punk è evidente, tuttavia le innovazioni stilistiche apportate dagli Who al rock, soprattutto nell'uso della [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] fanno propendere alcune fonti<ref name=protopunk1>{{cita web|url=http://www.infoplease.com/biography/var/who.html | titolo=Scheda sugli Who dal sito infoplease | accesso=9 luglio 2007}}</ref> a ritenere che la band possa essere considerata come seminale rispetto al genere suddetto.
 
Dopo la scomparsa di Keith Moon, morto nel [[1978]], e di John Entwistle, nel [[2002]], Townshend e Daltrey continuano a proporre dal vivo i loro brani più classici, accompagnati da [[Pino Palladino]] al basso e [[Zak Starkey]] (figlio di Richard, meglio conosciuto come [[Ringo Starr]]) alla batteria. Nel [[2006]], gli Who hanno pubblicato il loro primo disco registrato in studio da ''[[It's Hard]]'' del [[1982]], intitolato ''[[Endless Wire]]''.
 
Il gruppo appare alla posizione 29 della [[lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/lists/100-greatest-artists-of-all-time-19691231/the-who-20110420|titolo=100 Greatest Artists: The Who|editore=[[Rolling Stone]]|accesso=21 dicembre 2013}}</ref>
Tutti i membri della band fanno inoltre parte individualmente di una delle classifiche di [[Rolling Stone]], di cui tre nella top ten del proprio strumento: Roger Daltrey alla posizione 61 della [[lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone]],<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/lists/100-greatest-singers-of-all-time-19691231/roger-daltrey-19691231|titolo=100 Greatest Singers: Roger Daltrey|editore=[[Rolling Stone]]|accesso=21 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120712021537/http://www.rollingstone.com/music/lists/100-greatest-singers-of-all-time-19691231/roger-daltrey-19691231|dataarchivio=12 luglio 2012}}</ref> Pete Townshend alla 10ª della [[lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone|lista dei 100 migliori chitarristi]],<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/lists/100-greatest-guitarists-20111123/pete-townshend-20111122|titolo=100 Greatest Guitarists: Pete Townshend|editore=[[Rolling Stone]]|accesso=21 dicembre 2013}}</ref> Keith Moon alla 2ª tra i migliori batteristi di tutti i tempi scelti dai lettori della rivista<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/pictures/rolling-stone-readers-pick-best-drummers-of-all-time-20110208/2-keith-moon-0397214|titolo=Rolling Stone Readers Pick Best Drummers of All Time Pictures - 2. Keith Moon|editore=[[Rolling Stone]]|accesso=21 dicembre 2013}}</ref> e John Entwistle è al primo posto nella classifica dei migliori bassisti di tutti i tempi scelti dai lettori.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/pictures/rolling-stone-readers-pick-the-top-ten-bassists-of-all-time-20110331/1-john-entwistle-0795723|titolo=Rolling Stone Readers Pick the Top Ten Bassists of All Time Pictures - 1. John Entwistle|editore=[[Rolling Stone]]|accesso=21 dicembre 2013}}</ref>
 
== Storia del gruppo ==
=== Anni sessanta ===
[[File:Roger Daltrey -left and Keith Moon-right 1967.jpg|thumb|left|Roger Daltrey e Keith Moon nel 1967]]
Amici di vecchia data, Townshend ed Entwistle formarono nel 1962 un gruppo [[Dixieland (musica)|Dixieland]], The Confederates. Townshend suonava il [[banjo]] mentre Entwistle era al Corno Francese, che aveva imparato a suonare a scuola. Un giorno, Roger Daltrey incontrò Entwistle per strada con un basso appeso alla spalla, e gli chiese di unirsi al suo gruppo, The Detours, formati un anno prima. Entwistle suggerì di aggregare anche Townshend come seconda chitarra (il primo chitarrista era Daltrey stesso). Quando il cantante dei Detours se ne andò, Daltrey lo sostituì e Townshend, appoggiato da Entwistle, ne divenne il chitarrista principale.
 
Iniziarono a scrivere del materiale proprio come all'epoca avevano già iniziato a fare i [[The Beatles|Beatles]] e i [[The Rolling Stones|Rolling Stones]]. Con l'entrata di Keith Moon nel gruppo, la formazione classica degli Who era al completo. Nella formazione embrionale nel periodo [[1962]] e [[1963]], il gruppo si chiamava dunque The Detours<ref name=Beginnings>{{cita web|url= http://www.thewho.net/history/Index.htm|titolo= L'inizio degli Who|accesso= 4 settembre 2007|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070929095353/http://www.thewho.net/history/Index.htm|dataarchivio= 29 settembre 2007}}</ref> e suonava per lo più pezzi [[rhythm and blues]]. Cambiarono il loro nome in The Who nel [[1964]].
 
Per i seguenti 14 anni gli Who sarebbero dunque stati: [[Roger Daltrey]] alla [[Canto|voce]], [[Pete Townshend]] alla [[chitarra elettrica]], [[John Entwistle]] al [[Basso elettrico|basso]], e [[Keith Moon]] alla [[Batteria (strumento musicale)|batteria]]. Per un breve lasso di tempo durante il [[1964]], sotto la direzione di Peter Meaden, cambiarono il nome in The High Numbers.<ref name= Beginnings />{{Collegamento interrotto}} In questo periodo pubblicarono un [[Singolo (musica)|singolo]] che non riscosse alcun successo, ''Zoot Suit''/''I'm The Face''. Visto il fallimento del lavoro, il gruppo licenziò Meaden e riprese il nome The Who. Il primo successo del gruppo fu il singolo ''I Can't Explain'' del [[1965]], seguito subito dopo da ''Anyway, Anyhow, Anywhere''. Ma la band conobbe il vero successo dopo la pubblicazione del primo album, ''[[My Generation (album The Who)|My Generation]]'' (nella versione statunitense intitolato ''The Who Sings My Generation''), avvenuta sempre nel [[1965]].
 
L'album includeva molti classici della musica [[mod]],<ref name=MyGeneration /> come ''[[The Kids Are Alright (singolo)|The Kids Are Alright]]'' e la traccia omonima ''[[My Generation (singolo The Who)|My Generation]]'', che conteneva il famoso verso "Hope I die before I get old" ("spero di morire prima di diventare vecchio"). Altri pezzi di successo del periodo furono il singolo del [[1966]] ''Substitute'', ''I'm a Boy'' (sempre del [[1966]]), ''Happy Jack'' (che trattava di un giovane con disturbi mentali) e ''Pictures of Lily'' del [[1967]], un tributo alla [[masturbazione]],<ref>{{cita web|url= http://everything2.com/index.pl?node_id=421597| titolo= Il significato di Pictures of Lily| accesso=4 settembre 2007}}</ref> seguiti subito da ''I Can See for Miles'' e ''Magic Bus''. Benché avessero già raggiunto una notevole fama grazie ai numerosi singoli di successo pubblicati, gli Who, o per meglio dire Pete Townshend, avevano degli obiettivi più ambiziosi, e durante gli anni la loro musica sarebbe diventata sempre più complessa, ed i testi sempre più provocatori.
 
Townshend voleva inoltre trattare gli album degli Who come un [[concept album|lavoro unico]], non come una serie di canzoni apparentemente non connesse tra di loro. Il primo segno di questa tendenza lo si avvertirà nell'album ''[[A Quick One]]'' del [[1966]], che include il medley ''A Quick One While He's Away'', che successivamente verrà etichettato dallo stesso Townshend come una mini opera.<ref>{{cita web|url= http://www.thewho.net/discography/songs/AQuickOneWhileHesAway.html | titolo= Review di ''A Quick One While He's Away'' | accesso=11 novembre 2007}}</ref> ''A Quick One'' sarà seguito da ''[[The Who Sell Out]]'' del [[1967]], un [[concept album]] che suona come una stazione radio pirata, inclusi gli stacchi pubblicitari umoristici. Questo lavoro include un'altra mini opera rock, chiamata ''Rael'', ed anche il miglior singolo statunitense del gruppo, ''I Can See for Miles''.
 
Gli Who erano noti al tempo anche per la loro abitudine di distruggere gli strumenti durante le esibizioni. Famosa fu quella del [[Festival di Monterey|Monterey Pop Festival]] del [[1967]], fatto che si ripeterà anche nel programma ''Smothers Brothers Comedy Hour'', con dei risultati letteralmente esplosivi, dato che la batteria di Keith Moon esplose realmente sul palco, causando una temporanea perdita dell'udito a Pete Townshend.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=d9-JdubfUCw the who - my generation (Smothers Brothers comedy hour) - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101013012008/http://www.youtube.com/watch?v=d9-JdubfUCw |data=13 ottobre 2010 }}</ref> Il successo e le situazioni precedentemente descritte risulteranno nella prima intervista di Townshend alla rivista statunitense ''[[Rolling Stone]]''. Townshend rivelò in questa intervista che il gruppo stava lavorando per la realizzazione di un'[[opera rock]] completa: "''So che non mi crederà nessuno, ma io sto davvero pensando di scrivere un'opera rock che abbia per protagonista un giocatore di flipper sordo, muto e cieco. Non sto scherzando, anche se per ora è solo un'idea che ho in testa. Non c'è niente di definito''". Questa idea si concretizzerà nell'album ''[[Tommy (album)|Tommy]]'' del [[1969]], la prima opera rock di successo mai registrata.
 
Durante questo periodo gli insegnamenti spirituali di [[Meher Baba]]<ref>{{cita web|url= http://delrock.it/24000_dischi/p/pete_townshend_1.php|titolo= L'influenza di Meher Baba|accesso= 4 settembre 2007|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20080203153602/http://delrock.it/24000_dischi/p/pete_townshend_1.php|dataarchivio= 3 febbraio 2008}}</ref> (cui sarà anche intitolata la canzone ''[[Baba O'Riley]]'') iniziarono ad influenzare i testi di Townshend, ed infatti nell'album ''Tommy'' egli viene accreditato come "Avatar". Oltre al successo commerciale, ''Tommy'' ricevette dei riscontri molto positivi anche dalla critica. ''[[Life (rivista)|Life Magazine]]'' dichiarava che «per la chiara potenza, l'invenzione e la brillantezza della performance, Tommy surclassa qualsiasi cosa sia mai uscita da uno studio di registrazione».<ref>{{cita web|url= http://www.sanctuarygroup.com/index.php?page=1&l1=6&l2=10&l3=0&getArticleId=466|titolo= Life Magazine su Tommy|accesso= 4 settembre 2007|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20060405083057/http://www.sanctuarygroup.com/index.php?page=1&l1=6&l2=10&l3=0&getArticleId=466|dataarchivio= 5 aprile 2006}}</ref> ''[[Melody Maker]]'' dichiarava invece: «sicuramente The Who sono adesso il gruppo di riferimento secondo il quale giudicare tutti gli altri»<ref>[http://www.kennedy-center.org/explorer/artists/?entity_id=20531&source_type=A Recensione sulla band dal sito kennedycenter.org] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131224133639/http://www.kennedy-center.org/explorer/artists/?entity_id=20531&source_type=A |data=24 dicembre 2013 }}</ref>.
 
Gli Who eseguiranno buona parte di ''Tommy'' al [[festival di Woodstock]] del [[1969]]. Questa performance, ed il susseguente [[film]], lanceranno gli Who come superstar anche negli [[Stati Uniti d'America]].<ref name=RIAA>{{Cita web|url=https://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?resultpage=1&table=SEARCH_RESULTS&action=&title=&artist=The%20Who&format=&debutLP=&category=&sex=&releaseDate=&requestNo=&type=&level=&label=&company=&certificationDate=&awardDescription=&catalogNo=&aSex=&rec_id=&charField=&gold=&platinum=&multiPlat=&level2=&certDate=&album=&id=&after=&before=&startMonth=1&endMonth=1&startYear=1958&endYear=2007&sort=CertificationDate&perPage=50|titolo=Certificazioni per vendite dei The Who sul sito della RIAA.|accesso=5 ottobre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924151606/http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?resultpage=1|dataarchivio=24 settembre 2015}}</ref>
Peraltro la loro performance fu interrotta da [[Abbie Hoffman]], un attivista e politico statunitense, esponente della sinistra radicale degli Stati Uniti (New Left), cofondatore dello [[Youth International Party]] (Yippies) per fare un discorso di protesta contro l'imprigionamento di [[John Sinclair (poeta)|John Sinclair]] del [[Partito delle Pantere Bianche]] (White Panther Party). Il chitarrista degli Who [[Pete Townshend]] non prese bene l'interruzione dell'esibizione del suo gruppo, ebbe un breve ma duro scambio di parole con Hoffman ed infine lo colpì con la sua chitarra. [[Pete Townshend]] affermò successivamente di essere d'accordo con Hoffman riguardo l'imprigionamento di John Sinclair.
 
=== Anni settanta ===
[[File:Daltrey and Townshend.jpg|thumb|Daltrey e Townshend (1976)]]
 
Nel [[1970]] gli Who pubblicano ''[[Live at Leeds]]'', che viene spesso indicato come "best live rock album" di sempre. Sempre nello stesso anno iniziarono a lavorare per la realizzazione di un nuovo disco in studio, che non verrà però portato a termine. Le motivazioni sono da ricondurre principalmente al fatto che Townshend dopo aver scritto il pezzo ''Pure and Easy'', indicato come il perno intorno a cui avrebbe dovuto girare l'ambizioso [[concept album]]/progetto ''Lifehouse'', distrasse se stesso e gli altri componenti del gruppo dal lavoro per il nuovo album in studio.
 
''Lifehouse'' non fu mai completato nella forma in cui fu progettato (fu invece adattato per la trasmissione via [[Radio (mass media)|radio]], cosa che avvenne alla BBC nel [[2000]], e molto del materiale fu successivamente pubblicato da Townshend in un album composto da 6 [[CD]] e fruibile direttamente attraverso il sito ufficiale dello stesso Townshend). Nel marzo del [[1971]] il gruppo iniziò le registrazioni del materiale disponibile di ''Lifehouse'' con Kit Lambert a [[New York]], registrazioni che vennero successivamente continuate con Glyn Johns ad aprile.
 
Il materiale selezionato andrà a formare l'album ''[[Who's Next]]'', che diverrà l'album di maggior successo sia di critica che di pubblico, ma che di fatto farà terminare il progetto ''Lifehouse''. Altre tracce di ''Lifehouse'' si troveranno come singoli non compresi in album, e in altri lavori durante i seguenti anni, come in ''[[Odds & Sods]]'', e anche nel disco solista di Townshend ''[[Who Came First]]''. ''Who's Next'' diventerà uno dei primi album rock di successo a presentare l'utilizzo massiccio dei [[Sintetizzatore|sintetizzatori]].<ref>{{cita web|url= http://www.superseventies.com/who2.html| titolo= Sintetizzatori in Who's Next| accesso=4 settembre 2007}}</ref> Il lavoro raggiunse la posizione 4 nelle classifiche pop statunitensi e la prima posizione in quelle inglesi.<ref>{{cita web|url= http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&searchlink=THE{{!}}WHO&sql=11:fifwxqr5ldfe~T5|titolo= Classifiche su All Music Guide|accesso= 4 settembre 2007|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20061228041713/http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg|dataarchivio= 28 dicembre 2006}}</ref> Il singolo ''[[Won't Get Fooled Again]]'' diverrà il primo singolo di successo contenente il suono dei sintetizzatori.<ref>{{cita web|url= http://findarticles.com/p/articles/mi_m2822/is_n1_v21/ai_20633222|titolo= Review di Won't Get Fooled Again|accesso= 4 settembre 2007|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20060519221821/http://www.findarticles.com/p/articles/mi_m2822/is_n1_v21/ai_20633222|dataarchivio= 19 maggio 2006}}</ref>
[[File:Keith Moon.jpg|thumb|left|Keith Moon (1976)]]
 
''Who's Next'' fu seguito nel [[1973]] da ''[[Quadrophenia]]'', disco che si avvicina più a un monologo che a un'opera rock (troviamo infatti al suo interno solo poche parti cantate da altri elementi); nonostante ciò è forse l'album in assoluto più famoso della band dopo ''Tommy''. Il filo conduttore di ''Quadrophenia'' è la storia di un adolescente di nome Jimmy, riguardante la sua ricerca d'identità e i connessi problemi mentali, i quali vengono inseriti nel contesto della lotta tra Mods e Rockers dei primi [[Anni 1960|anni sessanta]] in [[Inghilterra]], in particolar modo delle lotte tra le due fazioni di [[Brighton]]. Il disco riprende circa cinque giorni della vita del ragazzo, fino a che, disperato perché i suoi tentativi di costruirsi una vita sociale sono vani, viene cacciato di casa dai genitori quando essi scoprono che il figlio conservava del ''blues'' (una sorta di droga sconosciuta).
 
Successivamente iniziano le sue disavventure che, contrariamente a quel che di solito si crede, non terminano in modo tragico. Infatti, nella scena finale del film tratto dall'opera rock, che è poi la stessa scena iniziale, Jimmy si allontana dalla scogliera dopo aver catapultato in mare la Vespa di "Asso" (un idolo dei mod), simbolo del sogno impossibile di realizzare un'identità mod, alludendo così a un possibile ritorno alla responsabilità individuale. Il lavoro raggiunse la 2ª posizione nella classifica statunitense di Billboard. Durante il tour promozionale del disco negli Stati Uniti, nel corso del concerto del 20 novembre 1973 a [[San Francisco]], [[Keith Moon]] collassò per due volte sul palco a causa di un sovradosaggio di tranquillante per cavalli, e fu sostituito per gli ultimi due pezzi dello show da un diciannovenne del pubblico, Scott Halpin.
 
Gli ultimi dischi del gruppo contenevano al loro interno diversi contenuti incentrati sulle vicende personali di Townshend, e questa sarebbe stata una caratteristica anche negli album solisti del [[chitarrista]], come in ''[[Empty Glass]]''. Anche l'album del [[1975]], ''[[The Who by Numbers]]'', contiene molti pezzi dai toni introspettivi,<ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/reviews/album/321543/review/5945897?utm_source=Rhapsody&utm_medium=CDreview | titolo=Review di Rolling Stone su ''The Who by Numbers'' | accesso=11 novembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> compreso il singolo ''Squeeze Box''. Nello stesso anno venne realizzata la versione cinematografica dell'album ''[[Tommy (album)|Tommy]]'', diretta da [[Ken Russell]], avente come protagonista Roger Daltrey, e che valse a Pete Townshend una nomination all'Academy Award come "Best Original Score". Nel [[1976]] gli Who suonarono al Charlton Athletic Football Ground, concerto che fu inserito per oltre un decennio nel [[Guinness dei primati]] come "concerto dal volume più alto di sempre".
[[File:John Entwisle.jpg|thumb|John Entwistle (1976)]]
 
Nel [[1978]] il gruppo pubblicò ''[[Who Are You]]'', caratterizzato da un suono più orientato alle radio. L'album conteneva comunque una canzone da una rock opera incompleta di John Entwistle. La pubblicazione del lavoro fu oscurata dalla morte del [[batterista]] [[Keith Moon]], avvenuta improvvisamente nel sonno a causa di un avvelenamento da tranquillanti, poche ore dopo un party organizzato da [[Paul McCartney]]. [[Kenney Jones]], ex [[Small Faces]] e [[Faces]], si unì al gruppo in sostituzione di Moon. Nel [[1979]] gli Who ritornarono ad esibirsi con diversi concerti al Rainbow Theatre di [[Londra]], al [[Festival di Cannes|Cannes Film Festival]] in [[Francia]], ed al [[Madison Square Garden]] di [[New York]]. Nell'[[autunno]] dello stesso anno il gruppo acconsentì ad effettuare un mini tour degli Stati Uniti. La serie di concerti venne funestata da una tragedia avvenuta il 3 dicembre [[1979]] a [[Cincinnati]], [[Ohio]].
 
Una tribuna del Riverfront Coliseum crollò prima dell'inizio del concerto, causando la morte di undici persone del pubblico.<ref>{{cita web|url= http://oldies.about.com/od/oldieshistory/a/december3.htm| titolo= La tragedia del Riverfront Coloseum| accesso=4 settembre 2007}}</ref> Il gruppo venne avvertito del fatto solo a concerto concluso, dato che le autorità preventivarono molti più problemi nel caso il concerto venisse cancellato. I componenti del gruppo rimasero molto colpiti da quella notizia. Sempre nel [[1979]] vennero realizzati il [[documentario]] ''[[Uragano Who]]'' (''The Kids Are Alright'') e il film ''[[Quadrophenia (film)|Quadrophenia]]'', che riscosse un notevole successo in Inghilterra. Il 17 dicembre del [[1979]] gli Who divennero il terzo gruppo, dopo [[The Beatles|Beatles]] e [[The Band]], a essere ospitati sulla copertina della rivista ''[[TIME]]''.<ref>{{cita web|url= http://www.time.com/time/magazine/0,9263,7601791217,00.html| titolo= Gli Who su Time Magazine| accesso=4 settembre 2007}}</ref> L'articolo, scritto da Jay Cocks, trattava in maniera positiva i componenti del gruppo e la loro posizione nella musica rock.
 
=== Anni ottanta ===
 
Gli Who realizzarono altri due album in studio con Jones come batterista, e precisamente ''[[Face Dances]]'' nel [[1981]] e ''[[It's Hard]]'' nel [[1982]]. La perdita di Keith Moon costituì un duro colpo per la sezione ritmica del gruppo.<ref name=OndaRock>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/who.htm | titolo=Gli Who su Onda Rock | accesso=11 novembre 2007}}</ref> I due album registrati con Jones segnarono una svolta decisa verso il [[Musica pop|pop]].<ref name=OndaRock /> Nonostante buoni riscontri di vendita, con la rivista [[Rolling Stone]] che attribuì addirittura cinque stelle a ''It's Hard'', molti fan non apprezzarono il nuovo sound del gruppo.<ref name=OndaRock /> Dopo la pubblicazione di ''It's Hard'' il gruppo partì per la tournée di addio. L'evento venne organizzato dopo che Townshend rivelò il suo [[alcolismo]] e la sua successiva disintossicazione. L'artista infatti affermò che avrebbe voluto realizzare un ultimo tour con la band prima che divenisse un gruppo dedito solo a lavori di studio. La richiesta di biglietti, dopo tali dichiarazioni, diventò naturalmente frenetica. Fu il più lungo tour dell'anno, che avrebbe fatto registrare il tutto esaurito in numerosi stadi e arene del nord America.<ref>{{cita web |url=http://www.thewholive.de/konzerte/zeige_konzert.php?GroupID=1&Jahr=1982 |titolo=I sold-out nel 1982 |accesso=4 settembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719095332/http://www.thewholive.de/konzerte/zeige_konzert.php?GroupID=1&Jahr=1982 |dataarchivio=19 luglio 2011 }}</ref>
 
Dopo il completamento del tour in nord America nel dicembre [[1982]], Townshend passò parte del [[1983]] nel tentativo di scrivere materiale per l'ennesimo album in studio del gruppo, previsto dal contratto firmato con la [[Warner Bros.]] nel [[1980]]. fine del [[1983]], tuttavia, Townshend dichiarò di non essere in grado di produrre il materiale per il nuovo album, e in una dichiarazione pubblica del dicembre [[1983]] annunciò la sua decisione di lasciare il gruppo. Townshend si concentrò allora sul suo lavoro da solista, e pubblicò gli album ''[[White City: A Novel]]'', ''[[The Iron Man: A Musical]]'' (che ospita apparizioni di Daltrey ed Entwistle, nonché due canzoni accreditate agli Who) e ''[[Psychoderelict]]'', precursore del lavoro per la radio ''[[Lifehouse]]'', una sorta di opera rock [[Fantascienza|sci-fi]]. Il 13 luglio [[1985]], i componenti degli Who incluso Kenney Jones si riformarono per esibirsi al [[Live Aid]] allo stadio di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]].<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0261024/ | titolo=LiveAid 1985 | accesso=4 settembre 2007}}</ref> Il gruppo eseguì ''My Generation'', ''Pinball Wizard'', ''Love Reign O'er Me'', e ''Won't Get Fooled Again''.
 
Per un problema tecnico della [[British Broadcasting Corporation|BBC]] presentatosi all'inizio di ''My Generation'', la maggior parte del pezzo non verrà ascoltato dai telespettatori. Nel [[1988]] il gruppo fu insignito dalla British Phonographic Industry del Lifetime Achievement Award.<ref>{{cita web|url=http://www.everyhit.com/awardbrit.html|titolo=Brit Awards|accesso=17 settembre 2007}}</ref> Il gruppo suonò un breve set di pezzi durante la cerimonia di consegna del premio. Questa sarà anche l'ultima esibizione di Kenney Jones con gli Who. Il loro tour di reunion più noto fu quello del [[1989]], incentrato principalmente su ''Tommy''. Durante questo tour il ruolo di batterista verrà ricoperto da [[Simon Phillips]], collaboratore di vecchia data di Townshend. Anche in questo caso la richiesta di biglietti fu notevole, e portò un'altra volta al tutto esaurito negli stadi del nord America, incluse quattro serate di seguito al Giants Stadium.<ref>{{cita web |url=http://www.thewholive.de/konzerte/zeige_konzert.php?GroupID=1&Jahr=1989 |titolo=Le serate al Giant Stadium |accesso=4 settembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110728022523/http://www.thewholive.de/konzerte/zeige_konzert.php?GroupID=1&Jahr=1989 |dataarchivio=28 luglio 2011 }}</ref> In tutto vennero venduti 2 milioni di biglietti.
 
=== Anni novanta ===
 
Nel [[1990]], il primo anno in cui potessero essere proposti, gli Who vennero nominati per l'inserimento nella [[Rock and Roll Hall of Fame]].<ref>{{cita web|url=http://www.rockhall.com/inductee/the-who|titolo=Pagina sui The Who sul sito della Rock and Roll Hall of Fame|accesso=7 ottobre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100117043556/http://www.rockhall.com/inductee/the-who|dataarchivio=17 gennaio 2010}}</ref> Gli Who vennero descritti come i primi candidati ad aspirare al titolo di "World's Greatest Rock Band". Solo i [[The Beatles|Beatles]] ed i [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] ricevettero la stessa presentazione alla Rock Hall. Nel [[1991]] il gruppo registrò una [[cover]] del pezzo di [[Elton John]] ''[[Saturday Night's Alright for Fighting]]'' per un album tributo. Questa fu anche l'ultima incisione in studio di John Entwistle con gli Who. Pete Townshend andò in tour nel [[1993]] per promuovere il suo album ''Psychoderelict'', ed Entwistle partecipò ad una serata suonando in molti pezzi insieme a Townshend. Nel [[1994]] si diffuse la notizia che gli Who avrebbero fatto un tour per il loro trentesimo anniversario dalla fondazione del gruppo.
 
Poi il tour non si fece, ma Roger Daltrey compì 50 anni e celebrò l'evento con due concerti alla [[Carnegie Hall]]. Queste esibizioni inclusero come ospiti sia John Entwistle che Pete Townshend, anche se i tre non suonarono insieme.<ref>{{cita web|url=https://www.rottentomatoes.com/m/roger_daltrey_a_celebration/|titolo=Pagina sul concerto per i 50 anni di Roger Daltrey|accesso=7 ottobre 2007}}</ref> Daltrey andò in tour lo stesso anno con l'accompagnamento di un'[[orchestra]] e con Entwistle come ospite speciale. La formazione per questo tour comprendeva anche [[John Bundrick|John "Rabbit" Bundrick]] alle [[Tastiera elettronica|tastiere]], [[Zak Starkey]] alla [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] e [[Simon Townshend]] alla [[chitarra]] in sostituzione del fratello Pete. Sebbene Pete Townshend diede il consenso a Daltrey di chiamare questo gruppo The Who, Daltrey non accettò. Il tour, chiamato Daltrey Sings Townshend, non ebbe comunque il successo sperato.
 
Nel [[1996]] fu chiesto a Townshend di riformare il gruppo per esibirsi ad un concerto ad [[Hyde Park]].<ref name=Quadrophenia96>{{cita web|url=http://www.kathyszaksite.com/ted.html|titolo=Pagina sul concerto ad Hyde Park del 1996|accesso=7 ottobre 2007}}</ref> Egli contattò quindi Entwistle e Daltrey, che accettarono la proposta. L'idea di Townshend consisteva nell'esecuzione di ''Quadrophenia'' in chiave acustica,<ref name=Quadrophenia96 /> con l'utilizzo di parti del [[film]] da proiettare sugli schermi. Al gruppo si unì Zak Starkey alla batteria<ref name=Quadrophenia96 /> (benché fosse inizialmente riluttante all'idea), Bundrick alle tastiere e Simon Townshend alla seconda chitarra. Venne inoltre incluso [[Jon Carin]] come tastierista aggiunto, una sezione [[aerofoni|fiati]], diversi coristi, e molti ospiti furono invitati a partecipare alla performance (tra gli altri [[David Gilmour]], [[Adrian Edmondson|Ade Edmondson]], il giornalista Trevor McDonald e Gary Glitter (che colpì incidentalmente Daltrey ad un [[occhio]] con l'asta di un [[microfono]] proprio il giorno prima del concerto). L'intera rappresentazione fu narrata da Phil Daniels che impersonò Jimmy, il [[mod]] protagonista della storia.
 
Nonostante qualche difficoltà tecnica, lo spettacolo ebbe un buon successo,<ref name=Quadrophenia96 /> tanto da essere replicato per sei serate consecutive (che registrarono il tutto esaurito) al [[Madison Square Garden]] di [[New York]]. Queste esibizioni non verranno comunque eseguite sotto il nome The Who.<ref name=Quadrophenia96 /> Il successo di queste esibizioni portò ad un tour negli Stati Uniti e in Europa. Lo show venne riadattato per il tour ed includeva molti classici degli Who come bis. Il tour venne eseguito sotto il nome dei componenti del gruppo, e a volte sotto il nome The Who, probabilmente per aiutare la vendita dei biglietti.
 
Dopo il successo del tour, gli Who si sciolsero per l'ennesima volta. Townshend si dedicò ad esibizioni principalmente in acustico, Entwistle si dedicò ad esibirsi con il suo gruppo, The John Entwistle Band, e Daltrey andò in tour con The British Rock Symphony eseguendo brani degli Who ed altri pezzi classici del rock accompagnato da un'orchestra. Verso la fine del [[1999]], gli Who si riunirono in formazione a cinque con Bundrick e Starkey, e si esibirono per diversi concerti di [[beneficenza]] in piccoli locali. Molti dei pezzi eseguiti in questo periodo erano estratti da ''Who's Next'' ed includevano anche pezzi non eseguiti da oltre 30 anni.
 
=== 2000 - presente ===
[[File:The Who, Oakland, CA, May 2016.jpg|thumb|Roger Daltrey e Pete Townshend nel 2016]]
Il successo delle esibizioni del [[1999]] portò allo svolgimento di un tour negli Stati Uniti nell'[[estate]] del [[2000]], e nel novembre dello stesso anno ad un tour in Inghilterra. Il tour terminò con un concerto per beneficenza alla Royal Albert Hall in favore della fondazione per la ricerca sul [[tumore|cancro]] nei giovani. All'esibizione (che venne poi realizzata su CD e DVD) parteciparono anche altri artisti. Grazie alle numerose recensioni positive ricevute, i tre componenti rimanenti degli Who discussero della possibilità di entrare in studio per la registrazione di un nuovo album.
Le canzoni ''Who are you'', ''Baba O'Riley'' e ''Won't Get Fooled Again'' sono state usate per le sigle rispettivamente di CSI:Scena del crimine, CSI:NY e CSI:Miami.
 
Nell'ottobre [[2001]] ci fu l'esibizione al [[Concerto per New York City]], e durante lo stesso anno ricevettero il Grammy Lifetime Achievement Award.<ref>{{cita web|url=http://www.grammy.com/Recording%5FAcademy/Awards/Lifetime%5FAwards/|titolo=Grammy Awards|accesso=17 settembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927195854/http://www.grammy.com/Recording_Academy/Awards/Lifetime_Awards/|dataarchivio=27 settembre 2007}}</ref> Prima dell'inizio del tour dell'[[estate]] del [[2002]], il [[bassista]] [[John Entwistle]] venne trovato morto nella sua stanza all'Hard Rock Hotel di [[Las Vegas]], [[Nevada]]. L'[[autopsia]] rivelò che benché non avesse subito un'overdose, una modesta quantità di [[cocaina]] venne trovata nel suo organismo e questo contribuì al fatale [[Infarto|attacco di cuore]] che Entwistle ebbe.
 
Questo fu in pratica il risultato di anni di uso regolare di cocaina, ipertensione, e gli anni passati a fumare sigarette. Dopo un breve ritardo, il tour iniziò con [[Pino Palladino]] in sostituzione di John Entwistle. Molti concerti del tour vennero poi realizzati ufficialmente su CD per la Encore Series 2002. Prima dell'inizio del tour vennero provati dei nuovi pezzi (''Real Good Looking Boy'' e ''Certified Rose''), come anche vecchi classici come ''I Can See for Miles'', ma a causa della morte di Entwistle non vennero eseguiti. Nel settembre [[2002]] il periodico [[Q (rivista)|Q]] inserì gli Who nella lista dei "50 gruppi da vedere prima di morire" ("50 Bands to See Before You Die").<ref>{{cita web|url=http://www.rocklistmusic.co.uk/qlistspage2.html#Die%E2%80%A6 | titolo=50 Bands to See Before You Die | accesso=4 settembre 2007}}</ref>
 
Nel [[2004]] gli Who registrarono due nuove canzoni (''Old Red Wine'' e ''Real Good Looking Boy'', con al basso Pino Palladino nella prima e [[Greg Lake]] nella seconda), che andarono a far parte della raccolta di singoli ''[[The Who: Then and Now]]''. Dopo la pubblicazione di questa raccolta, il gruppo fece una mini tournée mondiale di 18 date, toccando il [[Giappone]], l'[[Australia]], l'Inghilterra e gli Stati Uniti. Anche in questo caso i concerti vennero pubblicati su CD come parte delle Encore Series 2004. Il gruppo fece anche da ''headliner'' al festival dell'isola di Wight, e il periodico [[Rolling Stone]] li inserì alla posizione 29 della lista dei 100 migliori gruppi di sempre (the 100 Greatest Artists of All Time).<ref>{{cita web |url=https://www.rollingstone.com/news/story/5939214/the_immortals_the_first_fifty |titolo=The 100 Greatest Artists of all Time |accesso=4 settembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://www.webcitation.org/613BoR3H3?url=http://www.rollingstone.com/music/lists/100-greatest-artists-of-all-time-19691231 |dataarchivio=19 agosto 2011 }}</ref>
 
Gli Who annunciarono quindi di voler pubblicare nella [[primavera]] del [[2005]] un nuovo album da studio, il primo da 23 anni a questa parte (album che ebbe il titolo provvisorio di "WHO2"). Nel marzo del [[2005]], il sito web di Pete Townshend annunciò che la pubblicazione dell'album era stata rinviata a data da definirsi, e che i programmati tour in Inghilterra e Stati Uniti erano da considerarsi anch'essi annullati. Le cause di questi rinvii furono in parte dovute alla lentezza nella registrazione del nuovo materiale, ed in parte al coinvolgimento di Zak Starkey nel tour degli [[Oasis]]. Nel luglio del [[2005]] il gruppo si esibì al [[Live 8]] dal palco di [[Londra]], eseguendo ''Who Are You'' e ''Won't Get Fooled Again'', con alla batteria [[Steve White]] (batterista di [[Paul Weller]] e fratello maggiore dell'ex batterista degli Oasis [[Alan White (batterista 1972)|Alan White]]) e al basso [[Damon Minchella]] (bassista negli [[Ocean Colour Scene]]) che sostituì Pino Palladino (in tour in sud America con [[Jeff Beck]]). Sempre nel [[2005]] il gruppo viene inserito nella UK Music Hall of Fame.<ref>{{cita web|url=http://www.everyhit.com/halloffame.html | titolo=UK hall of Fame | accesso=17 settembre 2007}}</ref>
 
Roger Daltrey eseguì un pezzo commissionato per l'occasione, ''Highbury Highs'', alla cerimonia di addio allo stadio di Highbury dopo l'ultima partita dell'[[Arsenal Football Club|Arsenal]] tenutasi in quello stadio contro il [[Wigan]] il 7 maggio [[2006]]. Il 3 ottobre [[2006]], tramite il portale [[iTunes]] vennero pubblicati due singoli prima della pubblicazione del nuovo album ''[[Endless Wire]]''. I pezzi hanno il titolo di ''Tea & Theatre'' e ''It's Not Enough''. ''Endless Wire'' verrà pubblicato il 30 ottobre [[2006]], e sarà il primo album in studio del gruppo dopo ''[[It's Hard]]'' del [[1982]]. Durante il [[2006]] vincono il Freddie Mercury Lifetime Achievement ai Live Music Award.<ref>{{cita web|url=http://www.vodafonemusic.co.uk/index.cfm?action=tba_event/awards2006/12b_tba_news|titolo=Vodafone Music|accesso=17 settembre 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927202524/http://www.vodafonemusic.co.uk/index.cfm?action=tba_event%2Fawards2006%2F12b_tba_news|dataarchivio=27 settembre 2007}}</ref>
 
Il 6 novembre [[2007]] verranno pubblicati due DVD, ''Amazing Journey: The Story of the Who'' e ''Amazing Journey: Six Quick Ones''. Il primo DVD comprende nuove interviste ai componenti sulla storia del gruppo e rari spezzoni di esibizioni dal vivo, mentre il secondo traccia il profilo individuale dei componenti e include il filmato di registrazione del pezzo del [[2003]] ''Real Good Looking Boy''.<ref>{{cita web |url=https://www.rollingstone.com/rockdaily/index.php/2007/08/30/50-cent-and-akon-join-vmas-performer-lineup-whitney-houstonbobby-brown-custody-battle-heats-up-the-who-plan-two-fall-dvds/ |titolo=Rollingstone.com |accesso=4 settembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070904040122/http://www.rollingstone.com/rockdaily/index.php/2007/08/30/50-cent-and-akon-join-vmas-performer-lineup-whitney-houstonbobby-brown-custody-battle-heats-up-the-who-plan-two-fall-dvds/ |dataarchivio=4 settembre 2007 }}</ref> La [[National Football League]] ha annunciato il 26 novembre [[2009]] durante la trasmissione sul canale [[CBS#CBS Sports|CBS Sports]] della partita [[Oakland Raiders]]-[[Dallas Cowboys]] che gli Who si esibiranno durante lo [[Halftime Show (Super Bowl)|show di metà gara]] in occasione del [[Super Bowl XLIV]] presso il [[Sun Life Stadium]] di [[Miami]] il 7 febbraio [[2010]].<ref>{{cita web| url = http://www.nfl.com/superbowl/story?id=09000d5d8147baad&template=with-video-with-comments&confirm=true| titolo = Long live rock: The Who si esibiranno nell'intervallo del Super Bowl XLIV| accesso = 26 gennaio 2010| urlmorto = sì| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100123141407/http://www.nfl.com/superbowl/story?id=09000d5d8147baad&template=with-video-with-comments&confirm=true| dataarchivio = 23 gennaio 2010}}</ref>
 
Roger Daltrey e Pete Townshend si sono esibiti in ''[[Baba O'Riley]]'', ''[[Pinball Wizard]]'', alcune parti scelte dell'album ''[[Tommy (album)|Tommy]]'', ''[[Who Are You]]'' e ''[[Won't Get Fooled Again]]''.<ref>{{cita web |url=https://www.billboard.com/#/events/the-who-reveals-super-bowl-set-list-1004061611.story |titolo=The Who rivelano la scaletta per lo show del Super Bowl |accesso=26 gennaio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100811001824/http://www.billboard.com/#/events/the-who-reveals-super-bowl-set-list-1004061611.story |dataarchivio=11 agosto 2010 }}</ref> Il 18 luglio [[2012]] è stato annunciato il ritorno sulle scene con un tour di 36 date in Nord America nel quale sarà eseguita integralmente l'[[opera rock]] [[Quadrophenia]].<ref>http://thewho.com/story/tickets-on-sale-beginning-friday-july-20-general-public-on-sale-july-27/ Announced Quadrophenia Tour</ref> Il 12 agosto [[2012]], hanno suonato durante la cerimonia di chiusura dei [[Giochi della XXX Olimpiade|XXX Giochi Olimpici]], svoltasi nella capitale [[Londra|londinese]]. Insieme a [[Roger Daltrey]] e [[Pete Townshend]], hanno suonato anche [[George Michael]], [[Kate Bush]] e i [[Muse (gruppo musicale)|Muse]].<ref>[http://thewho.com/story/who-will-it-be/ Who Will It Be? - The Who<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il 12 giugno 2015 Roger Daltrey si è esibito assieme a [[Liam Gallagher]] durante la trasmissione televisiva condotta da Chris Evans ''[[TFI Friday]]'' proponendo una versione dal vivo di ''[[My Generation (singolo The Who)|My Generation]]''. Ad accompagnare i due musicisti, oltre a [[Paul Arthurs|Bonehead]], chitarrista nella prima formazione degli [[Oasis]], sono saliti sul palco il figlio dell'ex Beatle [[Ringo Starr]], [[Zak Starkey]], con un passato da batterista sia per gli Oasis che per gli Who, e [[Ian Broudie]] dei [[The Lightning Seeds|Lightning Seeds]].
 
== Influenza sulla musica rock ==
[[File:Thejam.gif|thumb|left|upright=1.4|I [[The Jam]], esponenti del [[Origini del punk rock|punk 77]] e del [[mod revival]], uno dei gruppi maggiormente influenzati dagli Who.]]
 
{{Citazione|Gli Who restano probabilmente il più grande gruppo dal vivo di sempre.|[[Eddie Vedder]] su ''[[Rolling Stone]]''<ref>[[Eddie Vedder]]. ''[https://www.rollingstone.com/news/story/5939229/the_immortals__the_greatest_artists_of_all_time_29_the_who The Immortals - The Greatest Artists of All Time: 29) The Who]'', «[[Rolling Stone]]», 2007, 949, p. 115. ISSN 0035-791X. {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100412114808/http://www.rollingstone.com/news/story/5939229/the_immortals__the_greatest_artists_of_all_time_29_the_who |date=12 aprile 2010 }}</ref>|lingua=en|The Who quite possibly remain the greatest live band ever.}}
 
Gli Who sono stati tra i gruppi più influenti della musica rock: con il loro approccio ''[[Rock progressivo|progressive]]'' nella scrittura degli album ed i loro concerti emozionanti si sono confrontati molti artisti; lo stile hard rock che hanno preso dalla scena musicale inglese è stato in grado di aprire il palcoscenico per gruppi come i [[Led Zeppelin]], [[Queen]] e [[The Clash]]. Con il loro periodo iniziale nel [[Mod]], gli Who hanno inizialmente favorito la nascita del [[mod revival]] influenzando molto gruppi come i [[The Jam]]; in seguito ciò ha ispirato molti, se non tutti, i maggiori gruppi dell'ondata [[Britpop]] di metà degli [[anni 1990|anni novanta]] britannici.
 
Gruppi come [[Blur]], [[Oasis]], [[Stereophonics]], [[Supergrass]] e [[Ash (gruppo musicale)|Ash]] hanno trovato una grande fonte d'ispirazione nei lavori dei quattro di [[Londra]], specialmente nell'ideale della ''[[Cool Britannia]]'', che esprimeva un orgoglio britannico, espresso da molti artisti degli anni novanta e associato ai primi anni del governo [[Partito Laburista (Regno Unito)|New Labour]] di [[Tony Blair]]. Gli Who sono stati anche chiamati ''The Godfathers of Punk'' (i Padrini del [[Punk rock|Punk]]) in molte pubblicazioni,<ref>{{cita web |url=http://www.thewho.net/articles/townshen/rs_encyc.htm |titolo=The New Rolling Stone Encyclopedia of Rock and Roll |accesso=4 settembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929083704/http://www.thewho.net/articles/townshen/rs_encyc.htm |dataarchivio=29 settembre 2007 }}</ref> così come nel film di [[Spike Lee]] ''[[S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York|Summer of Sam]]''.
 
Parte della nascita del movimento [[punk (cultura)|punk]] e del [[punk rock]] si deve alla loro aggressività, violenza ed al loro atteggiamento arrogante sul palco. Gli [[MC5]], i [[Ramones]], i [[Sex Pistols]], i [[The Clash|Clash]], i [[Generation X (gruppo musicale)|Generation X]] e molte altre band punk e [[proto-punk]] hanno subito fortemente il loro ascendente. Anche il gruppo punk rock [[Green Day]] non ha mai fatto mistero di ammirare moltissimo la band di Townshend&co, tanto da fare le cover di My Generation, A Quick on While He's Away, Won't Get Fooled Again e Baba O' Riley. Al gruppo è attribuita la realizzazione di un<nowiki>'</nowiki>''[[opera rock]]'' e di uno dei primi ''[[concept album]]'' di rilievo.
 
Seguendo le orme di ''Tommy'', si sono realizzati, tra gli altri, ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars]]'' di [[David Bowie]], ''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]'' dei [[Genesis]], ''[[Thick as a Brick]]'' dei [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]] e ''[[The Wall]]'' dei [[Pink Floyd]]. Recentemente, l'idea è stata adottata dai [[The Flaming Lips|Flaming Lips]] in ''[[Yoshimi Battles the Pink Robots]]'' e dai [[Green Day]] con ''[[American Idiot]]''. Nel [[1967]] Pete Townshend ha coniato la frase ''power pop'' per descrivere il suono dei singoli degli Who degli [[anni 1960|anni sessanta]].<ref>{{cita web|url=http://www.rocksbackpages.com/article.html?ArticleID=2844 | titolo=Rock'sBackPages - Library | accesso=4 settembre 2007}}</ref>
 
Gli artisti principali del power pop degli [[anni 1970|anni settanta]], dai [[The Raspberries|Raspberries]] ai [[Cheap Trick]], hanno preso molta della loro ispirazione dagli Who.<ref>{{cita web |url=http://www.popmatters.com/pm/features/article/47713/all-by-himself-no-more-an-interview-with-eric-carmen/ |titolo=Intervista su PopMatters di Eric Carmen |accesso=4 settembre 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930222438/http://www.popmatters.com/pm/features/article/47713/all-by-himself-no-more-an-interview-with-eric-carmen/ |dataarchivio=30 settembre 2007 }}</ref> La loro influenza può essere anche vista nel loro utilizzo innovativo dei [[sintetizzatore|sintetizzatori]] nella musica rock<ref>{{cita web|url=http://store.acousticsounds.com/browse_detail.cfm?Title_ID=15326 | titolo=Acoustic Sounds Inc | accesso=4 settembre 2007}}</ref> con ''Who's Next'', dove lo strumento veniva utilizzato cospicuamente, in particolare nel singolo ''Won't Get Fooled Again'', che divenne il primo singolo ad essere spinto da una traccia sintetizzata.{{cn| ''My Generation'' è probabilmente la canzone del gruppo a contare il maggior numero di cover: l'hanno cantata gli [[Iron Maiden]], gli [[Oasis]], i [[Pearl Jam]], [[Patti Smith]], i [[Green Day]], i [[McFly]] ed [[Hilary Duff]]. Gli Oasis l'hanno utilizzata come traccia conclusiva nel tour del [[2005]]. I [[The Zimmers]], conosciuti come ''la più vecchia rock band'', ne hanno realizzato una versione scherzosa e utilizzata come loro primo singolo, che sarebbe poi divenuto una hit nel [[Regno Unito]]. David Bowie ha fatto cover di ''I Can't Explain'', ''Pictures of Lily'' ed ''Anyway, Anyhow, Anywhere''. I Sex Pistols hanno cantato ''Substitute'' nei loro primi concerti. I Clash hanno utilizzato il riff di ''I Can't Explain'' in ''Clash City Rockers'' e ''Guns on the Roof''. Perfino [[Vasco Rossi]] ha utilizzato il riff di ''Baba O'Riley'' in ''[[Colpa d'Alfredo]]''. I [[Pearl Jam]] hanno suonato ''Baba O'Riley'' e ''The Kids Are Alright'' nei tour degli [[anni 1990|anni novanta]] e [[anni 2000|Duemila]]. Hanno suonato anche altre canzoni degli Who come ''Leaving Here'', ''Blue, Red, & Grey'', ''Naked Eye'' e ''Love, Reign O'er Me'', di cui anche [[Graziano Romani]] ha eseguito una reinterpretazione nel [[2002]], inclusa poi nell'album ''[[Lost and Found: Songs for the Rocking Chairs]]''.}}
 
Il gruppo tedesco [[Scorpions]] ha realizzato una [[cover]] di ''I Can't Explain'', mentre la band [[Shock rock]] [[W.A.S.P.]] ha cantato ''The Real Me''. I [[Van Halen]] hanno suonato ''Won't Get Fooled Again'' nell'[[Album discografico#Album live|album live]] del [[1993]] ''[[Live: Right Here, Right Now]]'', definendola esplicitamente come un ''tributo agli Who'' e, nel [[1995]], i [[Phish]] hanno eseguito ''[[Quadrophenia]]'' per il loro secondo concerto annuale di [[Halloween]] nel quale per tradizione eseguono l'album di un altro gruppo per intero. L'esibizione è stata poi pubblicata nel disco dal titolo ''[[Live Phish Volume 14]]''. Anche i [[Grateful Dead]] hanno suonato ''Baba O'Riley'' all'inizio degli anni novanta, così come i [[Nirvana (gruppo musicale)|Nirvana]]. I [[Rush (gruppo musicale)|Rush]] hanno pubblicato una versione di ''The Seeker'' nell'[[Extended play|EP]] del [[2004]] ''[[Feedback (Rush)|Feedback]]'' e suonata nel tour ''R30'' dello stesso anno. I [[Limp Bizkit]] hanno pubblicato una reinterpretazione di ''[[Behind Blue Eyes]]'' mixata con la canzone dei [[The Verve]] ''Bittersweet Symphony'' nell'album del [[2004]] ''Results May Vary''. ''[[Pinball Wizard]]'' è diventata un classico nei concerti di [[Elton John]], che l'aveva interpretata nella versione cinematografica di ''Tommy'' del 1975, e i [[McFly]] l'hanno pubblicata come [[Lato B|B-side]] del singolo dello stesso anno ''I'll Be Ok'' e suonata anche nel loro tour del [[2005]].
 
[[Fish (cantante)|Fish]] (ex [[Marillion]]) ha cantato ''The Seeker'' nel periodo di ''[[Songs from the Mirror]]''. Molti altri artisti, da [[Buddy Rich]] a [[Richard Thompson (musicista)|Richard Thompson]], dagli [[U2]] a [[Petra Haden]] (che ha cantato ''[[The Who Sell Out]]'' nella sua interezza), hanno realizzato cover degli Who. La musica degli Who è ancora eseguita in pubblico da molte tribute band, come The Wholigans, Who's Next USA, Bargain, The Relay e The Ohm, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], Who's Next UK, Who's Who UK e The Whodlums nel [[Regno Unito]], I Sostituti in [[Italia]]. Il cantante italiano [[Luciano Ligabue]] rende omaggio al gruppo nel brano "Chissà se in cielo passano gli Who", dall'album ''[[Fuori come va?]]''.
 
La canzone ''Eminence Front'' appare nella [[colonna sonora]] del [[Videogioco|videogame]] ''[[Grand Theft Auto: San Andreas]]''. La [[serie televisiva]] ''[[CSI - Scena del crimine]]'' ha per colonna sonora alcune canzoni degli Who: ''Who Are You'' (''[[CSI - Scena del crimine]]''), ''Won't Get Fooled Again'' (''[[CSI: Miami]]''), ''[[Baba O'Riley]]'' (''[[CSI: NY]]'', ''[[Dr. House - Medical Division]]''). La serie ''[[CSI: Cyber]]'', terzo [[spin-off (mass media)|spin-off]] di ''CSI - Scena del crimine'', ha come sigla iniziale e finale ''[[I Can See for Miles]]''. [[Michael Moore]] ha chiesto a Pete Townshend l'utilizzo di ''Won't Get Fooled Again'' per il suo [[documentario]] ''[[Fahrenheit 9/11]]'', utilizzo che gli è stato negato, in quanto il cantante lo trova "borioso" e perché favorevole alla guerra in [[Iraq]], a differenza del regista.<ref>{{Cita web|url=http://film.guardian.co.uk/news/story/0,12589,1261143,00.html|titolo=Il The Guardian sulla richiesta di Moore per l'utilizzo di Won't Get Fooled Again|accesso=4 ottobre 2007}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.mtv.com/chooseorlose/voter101/news.jhtml?id=1489389|titolo=Mtv.com sulla richiesta di Moore per l'utilizzo di Won't Get Fooled Again|accesso=4 ottobre 2007}}</ref> Tuttavia, va aggiunto che in tempi successivi, Townshend ha dichiarato che, sebbene innegabilmente era stato favorevole all'intervento militare, ora, «come milioni di altre persone, non sono più così sicuro che fosse la scelta giusta» ("like millions of others, I am less sure we did the right thing").<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/3893265.stm|titolo=BBC NEWS sulla richiesta di Moore per l'utilizzo di Won't Get Fooled Again e sulla posizione di Townshend sulla guerra in Iraq|accesso=23 marzo 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070102064943/http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/3893265.stm|dataarchivio=2 gennaio 2007}}</ref>
Gli Who compaiono anche in un episodio della dodicesima stagione de [[I Simpson]], dove cantano la canzone ''Won't Get Fooled Again''.
 
== Formazione ==
=== Attuale ===
* [[Roger Daltrey]] – [[Canto|voce]] (1963-presente), [[Chitarra elettrica|chitarra]] ritmica (1996-presente)
* [[Pete Townshend]] – chitarra solista, tastiere, voce (1962-presente)
* [[Simon Townshend]] – chitarra ritmica e solista, cori (1996-1997, 2002-presente)
* [[Pino Palladino]] – [[Basso elettrico|basso]] (2002-presente)
* [[Zak Starkey]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1996-presente)
* [[John Corey]] – [[Tastiera (musica)|tastiere]], [[Coro (musica)|cori]] (2012–presente)
* [[Mick Talbot]] – tastiere (2014)
 
=== Ex componenti ===
* [[Colin Dawson]] - voce (1962-1963)
* [[Gabby Connolly]] - voce (1963)
* [[Steve Bolton]] - chitarra (1989) (collaboratore)
* [[John Entwistle]] - basso, cori (1962-2002)
* [[Nicky Hopkins]] - pianoforte (1965-1975) (collaboratore)
* [[Doug Sandom]] - batteria (1962-1964)
* [[Keith Moon]] - batteria (1964-1978)
* [[Kenney Jones]] - batteria (1979-1988, 2014)
* [[Simon Phillips]] - batteria (1989) (collaboratore)
* [[Scott Devours]] - batteria (2013) (collaboratore)
* [[John Bundrick]] - [[Tastiera elettronica|tastiere]], cori (1979-1981, 1985-2012) (collaboratore)
* [[Tim Gorman]] - tastiere (1982) (collaboratore)
* [[Paul Schaffer]] - tastiere (1990) (collaboratore)
* [[Jon Carin]] - tastiere (1996-1997) (collaboratore)
* [[Frank Simes]] - tastiere (2012-2015) (collaboratore)
* [[Loren Gold]] - tastiere (2012-2015) (collaboratore)
* [[John Corey]] - tastiere (2012-2015) (collaboratore)
* [[Howie Casey]] - [[sassofono]] (1979) (collaboratore)
* [[Dick Parry]] - sassofono (1980) (collaboratore)
* [[Simon Clarke (sassofonista)|Simon Clarke]] - sassofono (1989) (collaboratore)
* [[Tim Sanders]] - sassofono (1989) (collaboratore)
* [[David Caswell]] - [[tromba]] (1979-1980) (collaboratore)
* [[Roddy Lorimer]] - tromba (1989) (collaboratore)
* [[Simon Gardner]] - tromba (1989, 1996-1997) (collaboratore)
* [[Reg Brooks]] - [[trombone]] (1979-1980) (collaboratore)
* [[Neil Sidwell]] - trombone (1989, 1996-1997) (collaboratore)
* [[Jody Linscott]] - [[Strumento a percussione|percussioni]] (1989, 1996-1997) (collaboratore)
* [[Dennis Farias]] - [[Ottoni (musica)|ottoni]] (1996-1997) (collaboratore)
* [[Nick Lane]] - ottoni (1996-1997) (collaboratore)
* [[Roy Wiegand]] - ottoni (1996-1997) (collaboratore)
* [[J. Greg Miller]] - ottoni (2012-2013) (collaboratore)
* [[Reggie Grisham]] - ottoni (2012-2013) (collaboratore)
* [[Chyna Gordon]] - [[Coro (musica)|cori]] (1989) (collaboratore)
* [[Cleveland Watkiss]] - cori (1989) (collaboratore)
* [[Billy Nicholls]] - cori (1989, 1996-1997) (collaboratore)
* [[CBS Orchestra]] - [[orchestra]] (collaboratori)
 
=== Timeline componenti ===
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== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia dei The Who}}
=== Album in studio ===
*1965 - ''[[My Generation (album The Who)|My Generation]]'' (la versione USA venne intitolata ''The Who Sings My Generation'')
*1966 - ''[[A Quick One]]'' (la versione USA venne intitolata ''Happy Jack'')
*1967 - ''[[The Who Sell Out]]''
*1969 - ''[[Tommy (album)|Tommy]]''
*1971 - ''[[Who's Next]]''
*1973 - ''[[Quadrophenia]]''
*1975 - ''[[The Who by Numbers]]''
*1978 - ''[[Who Are You]]''
*1981 - ''[[Face Dances]]''
*1982 - ''[[It's Hard]]''
*2006 - ''[[Endless Wire]]''
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
<!-- Inserire i libri in ordine alfabetico per COGNOME dell'autore, grazie -->
; in lingua italiana
* Eleonora Bagarotti. ''The Who''. Editori Riuniti, 2002. ISBN 978-88-359-5174-2.
* Eleonora Bagarotti. ''Who. Pure and Easy. Testi Commentati'', prefazione di Ernesto Assante. Italia, Arcana edizioni, 2011. ISBN 978-88-6231-159-5.
* Giacomo Mazzone. ''The Who''. [[Arcana Editore]], 1980
* Pete Townshend. ''The Who''. [[Arcana Editore|Arcana]], 1990. ISBN 978-88-85008-62-5.
; in lingua inglese
* {{en}} Rich Bogovich, Cheryl Posner. ''The "Who". A Who's Who''. Stati Uniti, McFarland & Co Inc.,U.S., 2003. ISBN 978-0-7864-1569-4.
* {{en}} Alan Clayson. ''Keith Moon. Instant Party. Musings, Mermories and Minutiae''. Regno Unito, Chrome Dreams, 2005. ISBN 978-1-84240-310-5.
* {{en}} Tim Ewbank, Stafford Hildred. ''Roger Daltrey. The Biography''. Regno Unito, Portrait, 2004. ISBN 978-0-7499-5029-3.
* {{en}} Tony Fletcher. ''Dear Boy. The Life of Keith Moon''. Regno Unito, Omnibus Press, 2005. ISBN 978-1-84449-807-9.
* {{en}} Noa Flynn. ''The Who''. Stati Uniti, Mason Crest Publishers, 2007. ISBN 978-1-4222-0196-1.
* {{en}} Dave Marsh. ''Before I Get Old!. Story of "The Who"''. Regno Unito, Plexus Publishing Ltd, 1989. ISBN 978-0-85965-083-0.
* {{en}} Andy Neill, Matthew Kent. ''Anyway Anyhow Anywhere. The Complete Chronicle of the "Who" 1958-1978''. Regno Unito, Virgin Books, 2007. ISBN 978-0-7535-1217-3.
* {{en}} Alan Parker, Steve Grantley. ''The "Who" By Numbers''. Regno Unito, Helter Skelter Publishing, 2007. ISBN 978-1-900924-91-7.
* {{en}} Karl Sydow. ''Bass Culture. The John Entwistle Guitar Collection''. Regno Unito, Sanctuary Publishing Ltd, 2004. ISBN 978-1-86074-593-5.
* {{en}} Pete Townshend. ''Tommy''. Stati Uniti, Hal Leonard Publishing, 2005. ISBN 978-0-7119-5805-0.
* {{en}} Mark Wilkerson. ''Who Are You: The Life of Pete Townshend ''. Omnibus Press, 2008. ISBN 978-1-84772-243-0.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.thewho.com/|The Who Sito Ufficiale|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.music-city.org/The-Who/discography/|The Who discographia|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.the-who.net/|The Who Information Center|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.thewholive.de/|The Who live, guida a tutti i concerti tenuti dagli Who sin dal loro debutto|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.quadrophenia.net/|Quadrophenia.net|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.johnentwistle.com/|The John Entwistle home page|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.keithmoon.co.uk/|The Keith Moon home page|lingua=en}}
 
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