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{{Carica pubblica
| nome = Mario Monti
| immagine = Mario Monti 2012.jpg
| didascalia =
| carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri<br />della Repubblica Italiana]]
| mandatoinizio = 16 novembre [[2011]]
| mandatofine = 28 aprile [[2013]]
| capo di stato = [[Giorgio Napolitano]]
| predecessore = [[Silvio Berlusconi]]
| successore = [[Enrico Letta]]
| carica2 = [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]]<br /><small>(''ad interim'')</small>
| mandatoinizio2 = 26 marzo [[2013]]
| mandatofine2 = 28 aprile [[2013]]
| presidente2 = Mario Monti
| predecessore2 = [[Giulio Terzi di Sant'Agata]]
| successore2 = [[Emma Bonino]]
| carica3 = [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana|Ministro dell'economia e delle finanze]]
| mandatoinizio3 = 16 novembre [[2011]]
| mandatofine3 = 11 luglio [[2012]]
| presidente3 = Mario Monti
| predecessore3 = [[Giulio Tremonti]]
| successore3 = [[Vittorio Grilli (economista)|Vittorio Grilli]]
| carica4 = Presidente di [[Scelta Civica]]
| mandatoinizio4 = 16 marzo [[2013]]
| mandatofine4 = 17 ottobre [[2013]]
| predecessore4 = [[Andrea Riccardi]]
| successore4 = [[Alberto Bombassei]]
| carica5 = [[Commissario europeo per la concorrenza]]
| mandatoinizio5 = 15 settembre [[1999]]
| mandatofine5 = 30 ottobre [[2004]]
| presidente5 = [[Romano Prodi]]
| predecessore5 = [[Karel van Miert]]
| successore5 = [[Neelie Kroes]]
| carica6 = [[Commissario europeo per il mercato interno e i servizi|Commissario europeo per il mercato interno]]
| mandatoinizio6 = 18 gennaio [[1995]]
| mandatofine6 = 15 marzo [[1999]]
| presidente6 = [[Jacques Santer]]
| predecessore6 = [[Raniero Vanni d'Archirafi]] (Questioni istituzionali, imprese e mercato interno)
| successore6 = [[Frits Bolkestein]] (Mercato interno, fiscalità e unione doganale)
| carica7 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]<br />[[Senatore a vita (ordinamento italiano)|Senatore a vita]]
| mandatoinizio7 = 9 novembre [[2011]]
| mandatofine7 =
| legislatura7 = [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]], [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII]]
| gruppo parlamentare7 = '''XVI:''' [[Gruppo Misto]]<br />'''XVII:''' [[Scelta Civica per l'Italia]] (''da inizio legislatura al 25/02/2015'')<br />[[Gruppo Misto]] (''dal 26/02/2015 a fine legislatura'')<br />'''XVIII:''' [[Gruppo Misto]]
| tipo nomina7 = [[Senatore a vita (ordinamento italiano)#Nominati da Giorgio Napolitano|Nomina presidenziale di Giorgio Napolitano]]
| incarichi7 = * XVI legislatura, membro:
** 10ª Commissione (Industria)<br />dal 30 novembre 2011 al 14 marzo 2013<ref>sostituito da [[Nicola Rossi]] fino al 14 marzo 2013</ref>
* XVII legislatura, membro:
** 3ª Commissione (Affari esteri, emigrazione)<br />dal 7 maggio 2013
* XVIII legislatura, membro:
** 3ª Commissione (Affari esteri, emigrazione)<br />dal 21 giugno 2018
| sito7 = http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Attsen/00028543.htm
| partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]] <small>(fino al 2013; dal 2015)</small><br />[[Scelta Civica]] <small>(2013-2015)</small>
| tendenza = [[Liberalismo]]<br />[[Europeismo]]
| titolo di studio = Laurea in Economia
| professione = Professore universitario
| firma = Mario Monti signature.svg
}}
{{Bio
|Nome = Mario
|Cognome = Monti
|Sesso = M
|LuogoNascita = Varese
|GiornoMeseNascita = 19 marzo
|AnnoNascita = 1943
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = economista
|Attività2 = accademico
|Attività3 = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
}}
È [[Senatore a vita (ordinamento italiano)|senatore a vita]] dal 9 novembre [[2011]]<ref>{{Cita web|url = http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=12536|titolo = Il presidente Napolitano ha nominato senatore a vita il prof. Mario Monti|editore = [[Presidenza della Repubblica Italiana]]|sito= [http://www.quirinale.it www.quirinale.it]|data=9 novembre 2011|accesso=13 novembre 2011}}</ref>, e dal 16 novembre [[2011]] fino al 28 aprile [[2013]] è stato [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]] a capo del rispettivo [[governo Monti]], conservando inizialmente l'incarico anche di [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana|Ministro dell'economia e delle finanze]] dello stesso governo<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=12582 Giuramento del Governo Monti], Comunicato della Presidenza della Repubblica, 16 novembre 2011.</ref>, lasciato a [[Vittorio Grilli]] l'11 luglio [[2012]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-11/grilli-nuovo-ministro-economia-141527.shtml?uuid=Ab8uXD6F Grilli nuovo ministro dell'Economia, Monti lascia l'interim. Arriva comitato per coordinare politica economica - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.lenovae.it/monti-lascia-linterim-alleconomia-vittorio-grilli-nuovo-ministro/|titolo=Monti lascia l’interim all’Economia, Vittorio Grilli nuovo ministro|editore=Le Novae.it|data=11 luglio 2012|accesso=11 luglio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121227083132/http://www.lenovae.it/monti-lascia-linterim-alleconomia-vittorio-grilli-nuovo-ministro/|dataarchivio=27 dicembre 2012}}</ref>. Il 21 dicembre dello stesso anno rassegna le sue dimissioni da capo del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo]]<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_21/berlusconi-dichiarazioni_e8a019e0-4b48-11e2-b8d2-bbed1fc21916.shtml|titolo=Monti si è dimesso, il Colle avvia le consultazioni] Monti si è dimesso, il Colle avvia le consultazioni|editore=corriere.it|data=21 dicembre 2012|accesso=21 dicembre 2012}}</ref>, rimanendo in carica per il disbrigo degli affari correnti; a seguito delle dimissioni di [[Giulio Terzi di Sant'Agata]], assume ''[[ad interim]]'' l'incarico di [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]] dal 26 marzo al 28 aprile [[2013]].
Presidente dell'[[Università Commerciale Luigi Bocconi|Università Bocconi]] dal [[1994]], Monti è stato [[Commissario europeo per il mercato interno e i servizi|commissario europeo per il mercato interno]] tra il [[1995]] e il [[1999]] nella [[Commissione Santer]]; sotto la [[Commissione Prodi]] ha rivestito il ruolo di [[commissario europeo per la concorrenza]] fino al [[2004]].
== Biografia ==
=== Attività accademica e amministrativa ===
Figlio del banchiere Giovanni Battista Monti, noto come Giovanni Monti<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/01/morto-giovanni-monti-uno-dei-fondatori.html|titolo=E' MORTO GIOVANNI MONTI UNO DEI FONDATORI DELL' IBI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2019-05-22}}</ref>, e di Lavinia Capra, Mario Monti ottiene la maturità classica all'[[Istituto Leone XIII]] di [[Milano]]. Nel [[1965]] consegue la laurea in [[Economia]] presso l'[[Università commerciale Luigi Bocconi]] di Milano e trascorre un anno all'[[Università di Yale]] ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]), con una borsa di studio<ref>{{Cita web|url=http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/Il_boss|titolo=il boss|autore=[[Alberto Bisin]]|accesso=30 novembre 2012|editore=[[noiseFromAmeriKa]].org}}</ref>, avendo come professore [[James Tobin]], [[Premio Nobel per l'economia]] nel [[1981]]<ref>{{Cita web|url=https://www.imf.org/external/pubs/ft/fandd/2005/06/people.htm|titolo=Super Mario and the Temple of Learning|autore=Jeremy Clift|mese=giugno| anno=2005|sito=Finance and Development|editore=[[International Monetary Fund]]}}</ref>. Nel [[1969]] è professore ordinario presso l'[[Università degli Studi di Trento]]. Dal [[1970]] è docente presso l'[[Università degli Studi di Torino]]<ref>{{Cita web |url=http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/429298/ |titolo=La Torino del prof. Monti un decennio a Economia- LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=11 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111113065633/http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/429298/ |dataarchivio=13 novembre 2011 |urlmorto=sì }}</ref>, che lascia nel [[1985]] per diventare professore di [[economia politica]] presso l'Università Bocconi di Milano, dove diventa direttore dell'Istituto di economia politica e dove, dal [[1985]] al [[1995]], è anche direttore del [[Giornale degli economisti e Annali di economia]].
Monti è chiamato a rivestire incarichi di rilievo in commissioni governative e parlamentari: è relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'[[inflazione]] ([[1981]]), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario ([[1981]]-[[1982]]) e membro della [[Mario Sarcinelli|Commissione Sarcinelli]] ([[1986]]-[[1987]]).
Nel [[1988]] viene nominato dal [[Governo De Mita]] e dal ministro del Tesoro [[Giuliano Amato]] membro del [[Luigi Spaventa|Comitato Spaventa]] sul [[debito pubblico]] ([[1988]]-[[1989]])<ref>{{cita web|url=http://www.giornalettismo.com/archives/166649/mario-monti-il-tecnico-diventato-politico/|titolo=Mario Monti, il tecnico diventato politico|editore=Giornalettismo|data=24 novembre 2011|accesso=7 dicembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111214011856/http://www.giornalettismo.com/archives/166649/mario-monti-il-tecnico-diventato-politico|dataarchivio=14 dicembre 2011}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Marco Ruffolo|titolo=Svolta di Amato sul debito|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/05/05/svolta-di-amato-sul-debito.html/|accesso=6 gennaio 2013|data=5 maggio 1988|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>.
Nel medesimo [[1988]] viene designato come membro del consiglio di amministrazione della [[Fiat Group|Fiat Auto S.p.A.]] e della [[Banca Commerciale Italiana]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/mario-monti_%28Enciclopedia_Italiana%29/|titolo=Mario Monti|editore=Enciclopedia Treccani}}</ref><ref>{{cita web|url=http://blog.panorama.it/economia/2011/11/21/chi-e-davvero-mario-monti-i-segreti-dell%E2%80%99uomo-dei-tagli/|titolo=chi-e-davvero-mario-monti-i-segreti|editore=Panorama|accesso=1º maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120426072416/http://blog.panorama.it/economia/2011/11/21/chi-e-davvero-mario-monti-i-segreti-dell%E2%80%99uomo-dei-tagli/|dataarchivio=26 aprile 2012|urlmorto=sì}}</ref>. Sempre alla Bocconi assume la carica di rettore ([[1989]]-[[1994]]) e successivamente quella di presidente ([[1994]]), alla morte di [[Giovanni Spadolini]]. Dal novembre [[2011]], a seguito della nomina alla Presidenza del Consiglio, ha richiesto la sospensione temporanea, tra le altre, anche dalla carica di presidente dell'Università<ref name="ReferenceA">{{cita web |url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2011/11/24/visualizza_new.html_14787592.html |titolo= Monti lascia la Bocconi e altri incarichi |editore=ansa.it |accesso=24 novembre 2011}}</ref>; carica che, nelle more, è stata ricoperta dal professor [[Luigi Guatri]]<ref>{{cita web|url=http://www.mnews.it/2011/11/24/mario-monti-si-sospende-da-presidente-della-bocconi/|titolo=Mario Monti, si sospende da presidente della Bocconi.|editore=MNews.it|data=24 novembre 2011|accesso=7 dicembre 2011|urlmorto=sì}}</ref>.
È editorialista de ''[[Il Corriere della Sera]]'' da oltre vent'anni e autore di numerose pubblicazioni di carattere economico e politico.
=== Commissario europeo ===
[[File:Mario monti.gif|thumb|left|Mario Monti, [[Commissario europeo]] dal 1995 al 2004.]]
Nel [[1994]] Monti viene designato per la nomina a [[commissario europeo]] dal [[governo Berlusconi I]]<ref>Libero.it, ''[http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1071176/Monti-usa-Silvio-a-fini-elettorali---Il-Cav-l-ho-raccomandato-io-al-Ppe-.html Monti usa Silvio a fini elettorali: "Il Cav l'ho raccomandato io al Ppe"]'': «''"Quando sono stato designato Commissario europeo, dal governo italiano dell'epoca, presieduto dall'onorevole Silvio Berlusconi''»</ref>, assieme alla [[Partito Radicale Italiano|radicale]] [[Emma Bonino]]. [[Jacques Santer]], presidente della commissione, gli assegna le deleghe a [[Commissario europeo per il mercato interno e i servizi|Mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria]], [[Commissario europeo per la fiscalità e l'unione doganale|fiscalità e unione doganale]]. Nel [[1999]] la [[Commissione Santer]] si dimette in blocco, a causa di uno scandalo legato a cattive pratiche di gestione e amministrazione da parte di alcuni commissari ma non coinvolge Mario Monti<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/experts/pdf/reportit.pdf|titolo=rapporto}}</ref>. Nel [[1999]] Monti viene confermato commissario europeo dal [[governo D'Alema I]], che indica [[Romano Prodi]] come secondo rappresentante per la [[Commissione Prodi|Commissione UE]], di cui lo stesso Prodi diviene presidente, e riceve la delega alla [[Commissario europeo per la concorrenza|Concorrenza]].
Sotto la sua guida la [[Commissione europea]] approfondisce il ruolo di controllo della concorrenza, inaugurando il procedimento contro la [[Microsoft]] (tuttora in corso) e bloccando nel [[2001]] la proposta di fusione tra [[General Electric]] e [[Honeywell]], considerata contraria alle normative [[antitrust]]. Nel [[2010]], su incarico del [[presidente della Commissione europea]] [[José Barroso|Barroso]], ha redatto un [[libro bianco]] (''Rapporto sul futuro del mercato unico'') contenente misure considerate necessarie per il completamento del [[mercato unico europeo]]<ref>{{Cita web|url=http://ec.europa.eu/bepa/pdf/monti_report_final_10_05_2010_it.pdf|titolo=Una nuova strategia per il mercato unico: al servizio dell'economia e della società europea|autore=Mario Monti|editore=Commissione europea|data=9 maggio 2010|accesso=10 novembre 2011}}</ref>.
=== Attività scientifica ===
Uno dei risultati più importanti della sua attività di ricerca in campo economico è il [[modello di Klein-Monti]] che descrive il comportamento di una banca in regime di [[monopolio]], risultato degli studi paralleli di Monti e del [[Vincitori del premio Nobel per l'economia|premio Nobel]] [[Lawrence Klein]]. Tale modello ha assunto una notevole importanza ed è stato studiato e ampliato dagli anni Settanta fino ad oggi.
=== Collaborazioni con organismi internazionali ===
È stato, tra il 2005<ref>{{en}}[http://www.bruegel.org/download/parent/2-2005-annual-report/file/971-2005-annual-report/ Bruegel.org - Annual report 2005]</ref> e il 2008<ref>{{en}}[http://www.bruegel.org/download/parent/5-2008-annual-report/file/968-2008-annual-report/ Bruegel.org - Annual report 2008] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121130023146/http://www.bruegel.org/download/parent/5-2008-annual-report/file/968-2008-annual-report/ |date=30 novembre 2012 }}</ref>, il primo presidente del [[Bruegel (organizzazione)|Bruegel]]<ref>{{en}}[http://www.bruegel.org/ Bruegel.org]</ref>, un comitato di analisi delle politiche economiche (''[[think-tank]]''), nato a [[Bruxelles]] nel [[2005]]. Nel [[2010]] è inoltre divenuto presidente europeo della [[Commissione Trilaterale]], un [[Think tank|gruppo di interesse]] di orientamento neoliberista fondato nel [[1973]] da [[David Rockefeller]]<ref>{{cita web|url=http://www.trilateral.org/go.cfm?do=Page.View&pid=32#eg|titolo=Leadership European Group|editore=Commissione trilaterale|lingua=EN|accesso=10 novembre 2011}}</ref> e membro del comitato direttivo del [[Gruppo Bilderberg]]<ref>{{Cita web|url=http://bilderbergmeetings.org/governance.html|titolo=Steering committee|editore=Gruppo Bilderberg|lingua=EN|accesso=10 novembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111109000703/http://www.bilderbergmeetings.org/governance.html|dataarchivio=9 novembre 2011}}</ref>. Da questi incarichi si è dimesso il 24 novembre [[2011]], a seguito della nomina a [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]]<ref name="ReferenceA"/>.
Tra il 2005 e il 2011 è stato ''international advisor'' per [[Goldman Sachs]] e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute<ref>{{Cita news|titolo=Goldman Sachs, Monti nell'«advisory board»|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/14/Goldman_Sachs_Monti_nell_advisory_co_9_051214069.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121103170302/http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/14/Goldman_Sachs_Monti_nell_advisory_co_9_051214069.shtml|accesso=6 gennaio 2013|data=14 dicembre 2005|pubblicazione=Corriere della Sera|urlmorto=sì|dataarchivio=3 novembre 2012}}</ref><ref name=ecspeakers>[http://ec.europa.eu/economy_finance/bef2009/speakers/mario-monti/index.html Scheda biografica di Mario Monti] dal sito ufficiale della Commissione europea.</ref>, presieduto dalla economista statunitense [[Abby Joseph Cohen]]. Tra gli organismi internazionali di cui fa parte, Monti è membro del comitato esecutivo dell'[[Aspen Institute|Aspen Institute Italia]], un'organizzazione internazionale non profit, fondata nel [[1950]]<ref>{{cita web|url=http://www.aspeninstitute.it/istituto/comunita-aspen/comitato-esecutivo|titolo=Comitato esecutivo Aspen Institute Italia}}</ref>. È stato inoltre ''[[advisor]]'' della [[Coca Cola Company]]<ref name=ecspeakers/>, membro del "Senior European Advisory Council" di [[Moody's]]<ref>[http://sternalumni.nyu.edu/s/1068/GroupBus/3col.aspx?sid=1068&gid=2&verbiagebuilder=1&pgid=1008 Moody's]</ref> ed è uno dei presidenti del "Business and Economics Advisors Group" dell'[[Atlantic Council]]<ref>[http://www.acus.org/people/beag Atlantic Council] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120106072611/http://www.acus.org/people/beag |data=6 gennaio 2012 }}</ref>.
== Carriera politica ==
=== La nomina a senatore a vita ===
Il 9 novembre [[2011]], durante la [[XVI legislatura della Repubblica Italiana]], è nominato [[senatore a vita (ordinamento italiano)|senatore a vita]] dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]], ai sensi del secondo comma dell'[[s:Costituzione della Repubblica italiana#Art. 59|articolo 59]] [[Costituzione della Repubblica Italiana|Cost.]], avendo illustrato la Patria per altissimi meriti in campo scientifico e sociale<ref>{{Cita web|url=http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201111091921-ipp-rt10260-quirinale_napolitano_nomina_monti_senatore_a_vita|titolo=Mario Monti senatore a vita, per molti è investitura|editore=[[Agenzia Giornalistica Italia|AGI-Agenzia Giornalistica Italia]]|data=9 novembre 2011|accesso=10 novembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web
|url = http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=12536
|titolo = Il Presidente Napolitano ha nominato Senatore a vita il prof. Mario Monti
|editore = [[Presidenza della Repubblica Italiana]]
|sito= [http://www.quirinale.it www.quirinale.it]
|data=9 novembre 2011
|accesso=13 novembre 2011
}}</ref>.
=== Presidente del Consiglio dei ministri ===
{{vedi anche|Governo Monti}}
[[File:Mario Monti - Quirinale.jpg|thumb|right|Mario Monti, al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], presenta il nuovo [[Consiglio dei ministri]] (2011).]]
[[File:Monti Cabinet with Giorgio Napolitano.jpg|thumb|Il governo Monti, al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] dopo il giuramento.]]
[[File:Alte cariche 2011.JPG|thumb|Da sinistra: Mario Monti, l'ex presidente del Senato [[Renato Schifani]], [[Giorgio Napolitano]] e l'ex presidente della Camera [[Gianfranco Fini]].]]
Il 13 novembre [[2011]], a seguito delle dimissioni di [[Silvio Berlusconi]], riceve da Napolitano l'incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/11/13/news/monti_napolitano_dopo_incarico-24963634/|titolo=Incarico a Monti: "Occorre crescita ed equità". Napolitano: "Serve fiducia, basta faziosità"|editore=repubblica.it|accesso=12 novembre 2012}}</ref>. Il 16 novembre scioglie la riserva e propone al Presidente della Repubblica la lista dei ministri per la nomina, priva di personalità politiche<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-16/monti-quirinale-lista-ministri-101024.shtml|titolo=Monti scioglie la riserva, ecco la lista dei ministri|editore=Il Sole 24 Ore|accesso=16 novembre 2011}}</ref>. Oltre alla carica di [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]], Monti ha ricoperto anche quella di [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana|Ministro dell'economia e delle finanze]] ad interim da novembre 2011 a luglio 2012.
Nel pomeriggio del 16 novembre [[2011]], alle ore 17 circa, in ossequio all'[[s:Costituzione della Repubblica italiana#Art. 93|articolo 93]] Cost., Mario Monti ha prestato [[Giuramento del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|giuramento]] con i ministri incaricati presso il [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/11/16/visualizza_new.html_638343974.html|titolo=Monti ha giurato al Quirinale|editore=ANSA.it|accesso=16 novembre 2011}}.</ref>.
Ottiene la fiducia al [[Senato della Repubblica|Senato]] il 17 novembre [[2011]] con 281 sì, 25 no e nessun astenuto<ref>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/politica/11_novembre_17/monti-dichiarazioni-programmatiche-senato_2f81542e-1110-11e1-b811-fb0a2ca90bde.shtml|titolo = Monti: fiducia in Senato con 281 sì. "Non siamo i poteri forti. Divisi falliremo"|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 17 novembre 2011|accesso = 19 novembre 2012}}</ref> e alla [[Camera dei deputati|Camera]] il 18 novembre [[2011]] con 556 sì, 61 no e nessun astenuto<ref>{{Cita news|url = http://www.repubblica.it/politica/2011/11/18/news/monti_fiducia_anche_alla_camera_il_nuovo_premier_tra_rigore_e_ironia-25222167/|titolo = Monti, fiducia record alla Camera; il nuovo premier tra rigore e ironia|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 18 novembre 2011|accesso = 19 novembre 2012}}</ref>. La maggioranza ottenuta in occasione del voto di fiducia è la più alta mai registrata nella storia repubblicana. Infatti la [[Lega Nord]] è l'unico partito che non vota la fiducia, tuttavia dal 16 dicembre anche l'[[Italia dei Valori]] si unisce ai leghisti e negherà da allora l'appoggio al governo<ref>{{Cita news|url = http://qn.quotidiano.net/politica/2011/12/16/638259-manovra_monti_dichiarazioni_voto_sulla_fiducia.shtml|titolo = Manovra Monti, fiducia alla Camera con 495 sì|pubblicazione = [[Quotidiano Nazionale]]|data = 16 dicembre 2011|accesso = 19 novembre 2012}}</ref>. Il successivo 4 dicembre viene emanata dal governo, mediante [[decreto-legge]], la manovra fiscale anticrisi, che si articola in tre capitoli: bilancio pubblico, previdenza e sviluppo. La manovra prevede un gettito lordo di circa 30 miliardi di euro in 3 anni.
Le maggiori modifiche sono state attuate in campo fiscale. Il d.l. è stato approvato rispettivamente dalla Camera e dal Senato il successivo 16 e 22 dicembre. Il 16 aprile 2012 [[Christine Lagarde]], il direttore del Fondo monetario, elogia gli sforzi del Governo Monti in materia di interventi strutturali e di risanamento dei conti pubblici, ma chiede che «la riforma del mercato del lavoro affronti l'incertezza sui licenziamenti, in modo che le imprese e i datori di lavoro possano sentirsi più fiduciosi al momento di assumere»<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-04-17/fmi-italia-ue-intervista-lagarde-080946.shtml?uuid=Ab1q1HPF|titolo=Lagarde: l'Fmi raccoglierà 400 miliardi $ per salvare i Paesi euro. L'Italia non è più sorvegliata speciale|editore=ilsole24ore|data=17 aprile 2012|accesso=17 aprile 2012}}</ref>. Per evitare l'aumento di 2 punti delle aliquote IVA previsto dal DDL "salva Italia", il 9 maggio [[2012]] Monti nomina un commissario che affiancherà il [[Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento|ministro per i rapporti col Parlamento]] [[Dino Piero Giarda]] nella ''[[revisione della spesa pubblica]]'' per reperire 4,2 miliardi del mancato gettito IVA.
L'incarico viene affidato a [[Enrico Bondi]], commissario straordinario per il risanamento [[Parmalat]] dopo il crac del 2003. Inoltre il Governo nomina l'ex premier [[Giuliano Amato]] consulente per la disciplina dei partiti e l'economista ed editorialista del [[Corriere della Sera]] [[Francesco Giavazzi]] consulente per gli aiuti alle imprese. Nel vertice europeo del 28 e 29 giugno [[2012]] la forte determinazione, tra gli altri, di Monti porta all'adozione del cosiddetto ''scudo anti-spread'' (misura che prevede l'intervento dell'[[European Financial Stability Facility]] per moderare le oscillazioni dello [[spread#Credit spread|spread]] tra i titoli del debito pubblico degli stati membri)<ref>{{Cita web|url=http://www.lenovae.it/accordo-su-crescita-e-anti-spread-vince-lasse-hollande-monti/|titolo=Accordo su crescita e anti-spread: vince l’asse Hollande-Monti|editore=LeNovae.it|data=29 giugno 2012|accesso=29 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121225045531/http://www.lenovae.it/accordo-su-crescita-e-anti-spread-vince-lasse-hollande-monti/|dataarchivio=25 dicembre 2012}}</ref>. L'11 luglio [[2012]] Monti lascia l'incarico di Ministro dell'economia e delle finanze, che viene assunto da [[Vittorio Grilli (economista)|Vittorio Grilli]]<ref>{{cita news|url=http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=68673|titolo=Economia, Grilli nominato ministro: giuramento al Quirinale|pubblicazione=Governo.it|data=11 luglio 2012|accesso=11 luglio 2012}}</ref>, che sino a quel momento aveva ricoperto la carica di viceministro del medesimo dicastero.
Il 31 ottobre [[2012]] viene approvata la riforma generale delle [[Province d'Italia|province]], che ne riduce il numero e muta l'organizzazione interna riducendo nel contempo le competenze, e istituisce le dieci [[Città metropolitane d'Italia|Città metropolitane]]. L'8 dicembre 2012 annuncia le sue dimissioni dopo aver incontrato il [[presidente della repubblica]] al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]]<ref>{{cita news|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=14378|titolo=Il Presidente Napolitano ha ricevuto il Presidente del Consiglio Monti|pubblicazione=Presidenza della Repubblica|data=8 dicembre 2012|accesso=9 dicembre 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/12/08/news/monti_al_quirinale-48347300/|titolo=Monti: "Dimissioni dopo la legge di stabilità". Svolta dopo due ore di incontro con Napolitano|pubblicazione=la Repubblica|data=8 dicembre 2012|accesso=9 dicembre 2012}}</ref>, dimissioni rassegnate il 21 dicembre successivo, al termine dell'iter di approvazione della [[legge di stabilità]]<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2012/12/21/news/berlusconi_legislatura_sprecata_e_colpa_di_monti-49197336/|titolo=Monti si è dimesso da Presidente del Consiglio.Berlusconi: "Se si candida, niente Quirinale"|pubblicazione=la Repubblica|data=21 dicembre 2012|accesso=21 dicembre 2012}}</ref>. Tra le riforme approvate dal [[governo Monti]], va ricordata la riforma del sistema pensionistico che accelera il passaggio a un metodo di calcolo contributivo a capitalizzazione simulata sulla crescita [[Pro rata temporis|pro-rata]] per tutti i lavoratori, innalzando i requisiti necessari al pensionamento<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2012-12-28/riforma-pensioni-regime-nuovo-155506.shtml Pensioni, la riforma Fornero a regime. Con il nuovo anno assegni più lontani per tutti i dipendenti privati: per gli uomini la soglia sale a 66 anni e tre mesi - Il Sole 24 OR...<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
La riforma porta la firma del [[Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali|ministro del lavoro e delle politiche sociali]] [[Elsa Fornero]] ed è stata oggetto di critiche da più parti<ref>{{cita web |url=http://www.corriere.it/economia/12_luglio_17/financial-times-riforma-lavoro-italia_1ea39aae-cfe7-11e1-85ae-0ea2d62d9e6c.shtml |titolo=Il Financial Times e la riforma Fornero «I giovani italiani generazione senza lavoro» |autore=Fabio Savelli |editore=Corriere della Sera.it |data=17 luglio 2012}}</ref>, in particolar modo per la vicenda dei cosiddetti [[esodato|esodati]], cioè di coloro che avevano usufruito di forme di prepensionamento in aziende in crisi, ma poi ritrovatisi privi di copertura pensionistica a seguito dell'innalzamento dei requisiti d'accesso. Il 16 maggio 2012 è stata approvato dal Consiglio dei ministri il riordino della [[Protezione civile]]. Il 31 ottobre [[2012]] viene approvato un decreto legge volto a riordinare l'assetto territoriale dello Stato, in particolar modo coinvolgendo le [[Province d'Italia|province]], che vengono ridotte da 86 a 51 e mutate in ente di secondo livello<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/12_ottobre_31/province-approvato-riordino_af46c2a6-2353-11e2-b95f-a326fc4f655c.shtml|titolo=Sì al riordino: Province ridotte a 51|editore=corriere.it|accesso=19 novembre 2012}}</ref> e le città metropolitane, che vengono finalmente istituite, a più di dieci anni dalla loro introduzione in [[Costituzione]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-31/addio-province-regioni-ordinarie-063654.shtml?uuid=AbG8CbyG|titolo=Province, il Governo approva la riforma: gli enti diventano 51 (35 in meno). Abolite le giunte. Via dal 2014|editore=ilsole24ore.com|accesso=19 novembre 2012}}</ref>; il decreto, tuttavia, non è stato convertito in legge a seguito dello scioglimento anticipato delle camere<ref>[http://www.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-178bec53-fb54-4e58-ae1e-7b7157f181b3.html Tg3 - Salta il taglio delle province<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Il 26 marzo [[2013]] assume ad interim l'incarico di [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]] dopo le dimissioni del ministro [[Giulio Terzi]] per gli sviluppi della [[Crisi diplomatica fra India e Italia del 2012-2013]]. Il 28 aprile successivo, dopo la formazione, la presentazione e il giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica del [[Governo Letta|nuovo esecutivo]] guidato da [[Enrico Letta]], termina ufficialmente il Governo Monti con la tradizionale cerimonia del passaggio di consegne a [[Palazzo Chigi]].
=== Elezioni 2013 ===
{{vedi anche|Elezioni politiche italiane del 2013}}
[[File:Mario Monti - Festival Economia 2013.JPG|thumb|Mario Monti al [[Festival dell'economia di Trento]] nel 2013]]
Il 28 dicembre [[2012]], dopo aver inizialmente dichiarato di non volersi candidare<ref>{{cita web |url=http://www.corriere.it/politica/12_settembre_25/monti-cnn-io-senatore-non-candidato-elezioni_73f724ae-0745-11e2-8daa-75c6fff9e45c.shtml |titolo=Monti: «Io senatore a vita, non mi candido» |editore=Corriere della Sera |data=7 gennaio 2013}}</ref>, ha presentato la sua candidatura in vista delle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche]] alla guida della coalizione centrista [[Con Monti per l'Italia]], che comprende [[Unione di Centro (2008)|Unione di Centro]], [[Futuro e Libertà per l'Italia]] e la lista [[Scelta Civica]], da lui stesso fondata e presieduta.
L'8 gennaio [[2013]], durante un'intervista a [[TGcom24]], ha annunciato che nella sua lista saranno candidati la pluricampionessa olimpica [[Valentina Vezzali]], il presidente di [[Brembo (azienda)|Brembo S.p.A.]] [[Alberto Bombassei]], il direttore del quotidiano ''[[Il Tempo]]'' [[Mario Sechi]] e la presidente del [[Fondo per l'Ambiente Italiano|FAI]] [[Ilaria Borletti Buitoni]]<ref>{{cita news|autore= |url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/01/07/Monti-Finita-emergenza-finanziaria-economica-_8043909.html|titolo=Monti, sono con la gente. Sinistra soffoca crescita|pubblicazione=[[ANSA]]|giorno=9|mese=gennaio|anno=2013|accesso=9 gennaio 2013}}</ref>.
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni del 2013]] alla [[Camera dei deputati|Camera]] la sua lista Scelta Civica ha ottenuto l'8,3% dei voti (mentre la coalizione il 10,5%), al [[Senato della Repubblica|Senato]] la lista Con Monti per l'Italia il 9,1%. A causa dei dissidi emersi con diversi esponenti di Scelta Civica al Senato, il 17 ottobre 2013 Mario Monti si dimette dal ruolo di Presidente del partito.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-17/mario-monti-si-dimette-presidente-scelta-civica-195055.shtml?uuid=AB8NmNX Monti si dimette da Scelta civica: «Sfiduciato da 11 senatori, contro di me anche Casini e Mauro» - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Monti oggi è a capo del gruppo internazionale sulle risorse dell'[[Unione europea]].<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/24/europee-a-bruxelles-si-dividono-gia-le-poltrone-ma-litalia-e-fuori-dal-toto-nomi/997224/ Europee, a Bruxelles si dividono già le poltrone. Ma l'Italia è fuori dal toto-nomi]</ref>
Nel [[2015]], in seguito a continui dissidi con i vertici del partito, abbandona Scelta Civica ed il gruppo parlamentare al Senato, passando così al [[Gruppo Misto]]<ref>[http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Attsen/00028543.htm Scheda di Mario Monti - XVII Legislatura] sul sito del Senato</ref>.
=== XVII legislatura ===
Da febbraio 2015, dopo aver abbandonato il gruppo Scelta Civica e dopo aver aderito al Gruppo Misto del Senato, ha continuato la sua attività politica parlamentare.
== Idee e iniziative politiche ==
[[File:Con Monti per l'Italia.svg|miniatura|Il simbolo della coalizione ''Con Monti per l'Italia''.]]
In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici<ref>{{Cita web|url=http://ansa.it/web/notizie/rubriche/protagonisti/2011/11/09/visualizza_new.html_641830361.html|titolo=Mario Monti|editore=ANSA|data=9 novembre 2011|accesso=10 novembre 2011}}</ref>; in particolare, si è fatto promotore in Italia dell'[[Economia sociale di mercato]]<ref>[http://www.banchedati.ilsole24ore.com/doc.get?uid=sole-SS20080822003AAA "Intervista a Mario Monti - SCENARI D'AUTUNNO", Il Sole 24 ore, 22-08-2008]</ref>. Si è espresso a favore delle riforme portate avanti, nei rispettivi campi, dall'ex [[Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca della Repubblica Italiana|Ministro dell'istruzione]] [[Mariastella Gelmini]] ([[Il Popolo della Libertà|PdL]]) e dall'[[amministratore delegato]] di [[FIAT]] [[Sergio Marchionne]]<ref name=autogenerato1>{{cita web|url=http://www.corriere.it/editoriali/11_gennaio_02/monti-meno-illusioni-per-dare-speranza-editoriale_07bad636-1648-11e0-9c76-00144f02aabc.shtml|titolo=Meno illusioni per dare speranza|editore=''Corriere.it''|data=2 gennaio 2011|accesso=13 novembre 2011}}</ref>. Dell'ex premier [[Silvio Berlusconi]] ([[Il Popolo della Libertà|PdL]]) ha criticato il ''magnetismo comunicativo'' con cui ''è riuscito ad alimentare, in moltissimi italiani, un sogno sul presente''<ref name=autogenerato1 />. Intervistato da ''[[The Independent]]'', il 15 ottobre [[2012]] Monti ha dichiarato<ref name=maggie>[http://www.ilgiornale.it/news/interni/monti-convinsi-thatcher-dei-benefici-maastricht-846937.html Monti: "Convinsi la Thatcher dei benefici di Maastricht" - IlGiornale.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> di provare stima nei confronti di [[Margaret Thatcher]] nonostante i due abbiano (testuali parole) "visioni antitetiche" su molti temi<ref name=maggie/>, tra cui quelli relativi all'[[Unione europea]] e all'integrazione europea<ref name=maggie/> (Monti favorevole, Thatcher contraria). Il 15 settembre [[2010]] Monti ha dato il suo appoggio all'iniziativa del [[gruppo Spinelli]], fondato per rinvigorire la spinta federalista nell'[[Unione europea]]: assieme a lui, hanno dichiarato il proprio sostegno [[Jacques Delors]], [[Daniel Cohn-Bendit]], [[Guy Verhofstadt]], [[Andrew Duff]], [[Elmar Brok]]. È particolarmente indicativo del pensiero del professore Monti la sua dichiarazione: "quando c’è la casa di proprietà, c’è meno mobilità nel paese, il mercato del lavoro è meno mobile" (Rai 3 – Agorà, 28 luglio 2015), secondo la quale, quindi, la casa di proprietà è un male per la società italiana che deve essere nomade. Va detto che i coniugi Monti "possiedono appartamenti e negozi a Milano, Bruxelles, Varese, e una amena casa di campagna con giardino a Lesa, in provincia di Novara." (Il sole 24 ore, 22 febbraio 2012), "Patrimonio immobiliare di tutto rispetto del premier Monti, che tra Milano e Varese, ha 10 case e diversi negozi." (Milano today, 19 marzo 2012).
=== Diritti LGBT ===
Sui diritti per le persone omosessuali Monti ha ribadito la sua contrarietà al [[matrimonio tra persone dello stesso sesso]] e ha anche espresso una posizione analoga per quanto riguarda l'[[adozione da parte di coppie dello stesso sesso]]:<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/01/16/news/export_monti_bacchetta_berlusconi_all_estero_non_vedevano_ministri_italiani_da_anni-50656254/|titolo=Monti : "La famiglia? Uomo e donna" "All'estero Italia senza premier da anni" - Repubblica.it|pubblicazione=La Repubblica|accesso=1º luglio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Redazione|cognome=Online|url=http://www.corriere.it/politica/13_gennaio_16/monti-ho-votato-berlusconi_a058c448-6015-11e2-9e33-1d7fb906e25e.shtml|titolo=Monti:«Dico no ai matrimoni gay»|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=1º agosto 2017}}</ref>
{{citazione|Il mio pensiero è che la famiglia sia costituita da un uomo e una donna, credo che sia fondata sul matrimonio e ritengo necessario che i figli crescano con un padre e una madre. Il Parlamento può certamente trovare delle soluzioni convincenti per regolare altre forme di unioni e convivenze|Mario Monti, gennaio [[2013]]<ref>{{cita web|accesso=1° agosto 2017|titolo=Mario Monti sui matrimoni gay (min 56:00)|url=https://www.youtube.com/watch?v=yE-xavgXORg l}}</ref>}}
== Vita privata ==
È sposato dal [[1970]] con Elsa Antonioli<ref>{{Cita web | url=http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/monti-secchione-padre-uberto-ceroni-1114152/ | titolo=Monti “non era un secchione”: parla Padre Uberto Ceroni, suo ex prof | editore=Blitz | data=10 febbraio 2012 | accesso=10 febbraio 2012 }}</ref> (nata il 22 ottobre [[1944]]), volontaria della [[Croce Rossa Italiana]]<ref>{{cita web |url=http://www.style.it/news/dall-italia/2011/11/15/elsa--una-first-lady-crocerossina.aspx |titolo=Elsa, una first lady crocerossina. |editore=style.it |accesso=17 novembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111117020142/http://www.style.it/news/dall-italia/2011/11/15/elsa--una-first-lady-crocerossina.aspx |dataarchivio=17 novembre 2011 }}</ref>, dalla quale ha avuto due figli, Federica e Giovanni<ref name="M">{{cita web|url=http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cronaca/13_gennaio_21/monti-scelta-civica-professore-premier-kilometro-bombassei-2113634446844.shtml|titolo= Monti: mi è venuta la passione Voglio cambiare il Paese|accesso=21 gennaio 2013}}</ref>; ha quattro nipoti, nati a partire dal [[2003]]<ref name="M"/><ref>{{Cita web|titolo=''Monti: "Servono riforme radicali". Ma FT: non è l'uomo giusto per l'Italia''|url=http://qn.quotidiano.net/politica/2013/01/20/833124-elezioni2013-mario-monti-bergamo-campagna-elettorale.shtml|editore=[[Quotidiano Nazionale]]|accesso=21 gennaio 2013|data=21 gennaio 2013}}</ref>. In occasione della sua nomina a [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]], Mario Monti ha reso pubblica la propria dichiarazione dei redditi<ref>{{Cita web|titolo=Governo.it: biografia di Mario Monti|url=http://www.governo.it/Presidente/patrimoniale/unico_2011_presidente_monti.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Governo.it: biografia di Mario Monti|url=http://www.governo.it/Presidente/patrimoniale/Dichiarazione_Monti.pdf}}</ref>. Ha dichiarato per il 2010 un reddito di 1.515.744 euro e un patrimonio depositato in conti correnti, depositi, titoli e gestioni patrimoniali per un totale di 11.522.000 euro<ref>[http://www.corriere.it/economia/12_febbraio_21/online-redditi-ministri_776500d4-5c73-11e1-beff-3dad6e87678a.shtml Online i redditi dei ministri. Severino la più ricca Per Monti 1,5 milioni e patrimonio da 11,5 - Corriere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
== Opere ==
* ''Problemi di economia monetaria'', a cura di, Milano, Etas Kompass, 1969.
* ''Gli obiettivi delle banche, i tassi di interesse e la politica monetaria'', Milano, Tamburini, 1970.
* ''Analisi degli effetti monetari e finanziari delle politiche di bilancio regionale e locali. Un rapporto metodologico'', Milano, Tamburini, 1974.
* ''Per un'analisi mensile della politica monetaria e finanziaria italiana'', Milano, O. Capriolo, 1974.
* ''Ricerca sul sistema creditizio'', I, ''Quadro generale'', con [[Tommaso Padoa-Schioppa]], Roma, Ente per gli studi monetari, bancari e finanziari Luigi Einaudi, 1976.
* ''Che cosa si produce come e per chi. Manuale italiano di microeconomia'', con [[Onorato Castellino]], [[Mario Deaglio]], [[Elsa Fornero]], [[Sergio Ricossa]], [[Giorgio Rota]], Torino, Giappichelli, 1978.
* ''Il sistema creditizio e finanziario italiano. Relazione della Commissione di studio istituita dal Ministro del tesoro'', Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982.
* ''L'Italia e la Repubblica federale di Germania in cammino verso l'unione economica e monetaria europea'', con [[Franco Bruni]], Milano, Centro di economia monetaria e finanziaria, Università commerciale Luigi Bocconi, 1989.
* ''Autonomia della Banca centrale, inflazione e disavanzo pubblico: osservazioni sulla teoria e sul caso italiano'', con Franco Bruni, in [[Mario Arcelli]] (a cura di), ''Il ruolo della banca centrale nella politica economica'', Bologna, Il Mulino, 1992. ISBN 88-15-03754-3.
* ''Il governo dell'economia e della moneta. Contributi per un'Italia europea, 1970-1992'', Milano, Longanesi, 1992. ISBN 88-304-1099-3.
* ''Il mercato unico e l'Europa di domani. Rapporto della Commissione europea'', presentato da, Milano, Il Sole-24 Ore libri, 1997. ISBN 88-7187-815-9.
* ''Intervista sull'Italia in Europa'', Roma-Bari, Laterza, 1998. ISBN 88-420-5090-3.
* ''La Democrazia in Europa: guardare lontano'', con [[Sylvie Goulard]], [[Rizzoli]], novembre 2012. ISBN 978-88-17-06427-9.
=== Introduzione, prefazioni, presentazioni ===
* ''Introduzione'' a [[Luigi Einaudi]], ''Il mestiere della moneta'', Torino, UTET libreria-Ed. di banche e banchieri, 1990. ISBN 88-7750-045-X.
* ''Prefazione'' con [[Paolo Mieli]] a ''Spadolini a Milano. Il Corriere della Sera e la Bocconi. Articoli e discorsi, 1968-1994'', Milano, Rizzoli, 1995. ISBN 88-17-84435-7.
* ''Postfazione'' a [[Enrique Barón Crespo]], ''L'Europa all'alba del terzo millennio'', Venezia, Marsilio, 1997. ISBN 88-317-6623-6.
* ''Prefazione'' a [[Vincenzo Visco]], ''Il fisco giusto. Una riforma per l'Italia europea'', Milano, Il Sole-24 Ore, 2000. ISBN 88-8363-058-0.
* ''Prefazione'' a [[Alberto Alesina]], ''Senso non comune. L'economia oltre i pregiudizi'', Milano, EGEA, 2002. ISBN 88-8350-019-9.
* ''Prefazione'' a [[Marzio Achille Romani]] (a cura di), ''Luigi Einaudi-Luigi Albertini. Lettere (1908-1925)'', Milano. Fondazione Corriere della Sera, 2007.
* ''Presentazione'' con [[Franco Bassanini]] di Commission pour la libération de la croissance française présidée par Jacques Attali, ''Liberare la crescita. 300 decisioni per cambiare la Francia'', Milano, Università Bocconi-Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-8350-132-6.
* ''Prefazione'' a [[Kishore Mahbubani]], ''Nuovo emisfero asiatico. L'irresistibile ascesa dell'Est'', Milano, EGEA-Università Bocconi, 2011. ISBN 978-88-8350-156-2.
* ''Prefazione'' a [[Lorenzo Cuocolo]] (a cura di), ''[https://www.unibocconi.it/wps/wcm/connect/Site/Boroli/Europeans/Il+progetto+editoriale/ The State of Europeans]'', Milano, EGEA-Università Bocconi, 2017, ISBN 978-88-238-5140-5.
==Onorificenze==
===Onorificenze italiane===
{{Onorificenze
|immagine=ITA OMRI 2001 GC BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|data=29 novembre 2004<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=144247 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|data=27 dicembre 1992<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=195207 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
===Onorificenze straniere===
{{Onorificenze
|immagine=JPN Kyokujitsu-sho 1Class BAR.svg
|nome_onorificenza=Gran Cordone dell'Ordine del Sol Levante
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sol Levante
|motivazione=
|data=12 novembre 2015<ref>http://www.ambtokyo.esteri.it/ambasciata_tokyo/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/onoreficenza-monti-2015.html</ref>
}}
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Commissione Prodi]]
* [[Commissione Santer]]
* [[Commissione Trilaterale]]
* [[Con Monti per l'Italia]]
* [[Elezioni politiche italiane del 2013]]
* [[Governo Monti]]
* [[Governo tecnico]]
* [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana]]
* [[Modello di Klein-Monti]]
* [[Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
* [[Scelta Civica]]
* [[Università commerciale Luigi Bocconi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.unibocconi.eu/wps/wcm/connect/bocconi/sitopubblico_en/navigation+tree/home/about+us/organization/international+advisory+council/monti+iac_greenslade+2010+06+07+03+13|titolo=UniBocconi.it - biografia di Mario Monti sul sito web dell'Università Bocconi|lingua=en|4=|5=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161020173233/http://www.unibocconi.eu/wps/wcm/connect/bocconi/sitopubblico_en/navigation+tree/home/about+us/organization/international+advisory+council/monti+iac_greenslade+2010+06+07+03+13|dataarchivio=20 ottobre 2016}}
* {{cita web|http://ec.europa.eu/bepa/expertise/visitor-programs/mario_monti/index_fr.htm|Ec.Europa.eu - Commission Européenne, Bureau des Conseillers de Politique Européenne (Bepa): Mission du professeur Mario Monti|lingua=fr}}
* {{cita web|http://ec.europa.eu/economy_finance/bef2010/speakers/mario-monti/index.html|Ec.Europa.eu - Commission Européenne, Economic and Financial Affairs: biography of Mario Monti|lingua=en}}
{{Box successione
|tipologia = incarico accademico
|carica = Presidente dell'[[Università Bocconi]]
|immagine = Bocconilogo.jpg
|precedente = [[Giovanni Spadolini]]
|successivo = ''in carica''
|periodo = dal [[1994]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
|immagine = Flag of the Prime Minister of Italy.svg
|periodo = 16 novembre [[2011]] - 28 aprile [[2013]]
|precedente = [[Silvio Berlusconi]]
|successivo = [[Enrico Letta]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]]<br />''(ad interim)''
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 26 marzo [[2013]] - 28 aprile [[2013]]<br />([[Governo Monti]])
|precedente = [[Giulio Terzi di Sant'Agata]]
|successivo = [[Emma Bonino]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana|Ministro dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 16 novembre [[2011]] - 11 luglio [[2012]]<br />([[Governo Monti]])
|precedente = [[Giulio Tremonti]]
|successivo = [[Vittorio Grilli (economista)|Vittorio Grilli]]
}}
{{box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = Presidente di [[Scelta Civica]]
|immagine = Scelta Civica.svg
|periodo = 16 marzo [[2013]] - 17 ottobre [[2013]]
|precedente = [[Andrea Riccardi]]
|successivo = [[Alberto Bombassei]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Commissario europeo per la concorrenza]]
|immagine = Flag of Europe.svg
|precedente = [[Karel van Miert]]
|successivo = [[Neelie Kroes]]
|periodo = 16 settembre [[1999]] - 21 novembre [[2004]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Commissario europeo dell'Italia]]
|immagine = Flag of Italy.svg
|precedente = [[Antonio Ruberti]]<br />[[Raniero Vanni d'Archirafi]]
|successivo = [[Franco Frattini]]
|periodo = [[1995]] - 21 novembre [[2004]]<br />''con [[Emma Bonino]] fino al 15 settembre [[1999]], poi con [[Romano Prodi]]''
}}
{{Box successione
|immagine = Flag of Europe.svg
|carica = [[Commissario europeo per il mercato interno]]
|precedente = [[Raniero Vanni d'Archirafi]]
|successivo = [[Frits Bolkestein]]
|periodo = [[1995]] - 15 settembre [[1999]]
}}
{{Box successione
|immagine = Bocconilogo.jpg
|carica = Rettore dell'[[Università Bocconi]]
|tipologia = incarico accademico
|periodo = [[1989]] - [[1994]]
|precedente = [[Luigi Guatri]]
|successivo = [[Roberto Ruozi]]
}}
{{presidenti del Consiglio}}
{{senatori a vita}}
{{controllo di autorità}}
{{portale|biografie|economia|politica|Unione europea}}
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:Commissari europei per il mercato interno e i servizi|Monti]]
[[Categoria:Commissione Prodi]]
[[Categoria:Commissione Santer]]
[[Categoria:Rettori dell'Università commerciale Luigi Bocconi]]
[[Categoria:Senatori a vita italiani]]
[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri dell'Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XVI legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XVII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Senatori della XVIII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Politici di Scelta Civica]]
[[Categoria:Governo Monti]]
[[Categoria:Rettori italiani]]
[[Categoria:Studenti dell'Università commerciale Luigi Bocconi]]
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[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Trento]]
[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Torino]]
[[Categoria:Professori all'Università commerciale Luigi Bocconi]]
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