Rosetta Loy e Lorenzo Fazzini: differenze tra le pagine

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{{F|scrittori italiani|marzo 2019|}}
{{Bio
|Nome = RosettaLorenzo
|Cognome = LoyFazzini
|Sesso = FM
|LuogoNascita = RomaVieste
|GiornoMeseNascita = 1519 maggiogennaio
|AnnoNascita = 19311787
|NoteNascita = <ref>I biografi di Lorenzo Fazzini hanno tradizionalmente riportato come sua data di nascita il 17 gennaio. La data corretta è stata ricavata da Raffaele Santoro in base a informazioni contenute nel registro dei Battezzati della Cattedrale di Vieste, vol. 12, p. 236 ({{Cita|Santoro}}, p. 1). Dalla stessa fonte risulta, inoltre, che Fazzini venne battezzato col nome completo di ''Laurentius Maria Antonius'' ({{Cita|Santoro}}, p. 1).</ref>
|LuogoMorte =
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =
|GiornoMeseMorte = 4 maggio
|AnnoMorte =
|EpocaAnnoMorte = 19001837
|Attività = matematico
|Epoca2 = 2000
|Attività2 = fisico
|Attività = scrittrice
|Attività3 = filosofo
|Nazionalità = italiana
|Epoca = 1800
|PostNazionalità = che fa parte della "[[Generazione degli anni trenta]]", insieme ad alcuni dei più conosciuti nomi della letteratura italiana
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , un divulgatore di materie scientifiche e filosofiche e il fondatore dell'omonima scuola privata, una delle più celebri nel [[Regno delle Due Sicilie]]
|Immagine = Lorenzo Fazzini.jpg
}}
Autrice di numerosi romanzi, è anche vincitrice di premi letterari.
 
== Biografia ==
[[File:Via dedicata a Lorenzo Fazzini a Vieste.jpg|miniatura|Via dedicata a Lorenzo Fazzini a Vieste]]
Rosetta Loy (nome di nascita Provera) è ultima dei quattro figli, nati dal matrimonio tra un ingegnere piemontese e una impiegata romana. Scrisse all'età di nove anni il suo primo racconto, ma la ferma determinazione di diventare una scrittrice si è manifestata verso i venticinque anni. Tuttavia, l'affermazione di Rosetta Loy è avvenuta solo nel [[1974]], con la sua prima pubblicazione, ''La bicicletta''.<ref>{{Cita web|url = http://www.letteratura.rai.it/articoli-programma-puntate/rosetta-loy-le-difficolt%C3%A0-di-pubblicare-il-primo-libro/2611/default.aspx|titolo = Rosetta Loy: le difficoltà di pubblicare il primo libro|sito = letteratura.rai.it|accesso= 7 marzo 2019}}</ref>
Lorenzo Fazzini nacque a Vieste, in provincia di [[Foggia]], da Tommaso e Porzia Medina. La sua era all'epoca una delle famiglie agiate della città.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 1.</ref>. Ebbe tre fratelli minori, Gaetano,<ref>{{Cita|LaTosa}}.</ref> Antonio e Matteo, che collaborarono alla scuola da lui fondata a Napoli.
 
=== Formazione ===
Sono seguiti numerosi altri romanzi, ben accolti dalla critica e insigniti di prestigiosi premi letterari. La produzione di Rosetta Loy è interamente tradotta in francese, oltre che in altre lingue. Dal francese inoltre, ha tradotto, per la collana «Scrittori tradotti da scrittori» di Einaudi, il ''Dominique'' di [[Fromentin]] (1990) e ''La principessa di Clèves'' di [[Madame de La Fayette]] (1999).
 
Lorenzo Fazzini trascorse la sua infanzia a Vieste. Il suo talento per la matematica fu però notato fin dai primi anni e i genitori decisero di fargli proseguire gli studi in ambienti che potessero garantirgli una formazione adeguata. Fazzini si trasferì così a Foggia, poi a [[Benevento]] e in ultimo nel seminario di [[Nusco]], in provincia di [[Avellino]]. Qui trascorse l'adolescenza approfondendo lo studio delle lettere latine e dei classici, materie basilari a quell'epoca per la formazione degli studenti. Terminato a diciotto anni il suo percorso in seminario, tornò a Vieste.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 3.</ref>
Proveniente da una ricca famiglia dall'impostazione cattolica, Rosetta Loy appartenne a una certa borghesia italiana che, pur non essendo apertamente schierata a favore del fascismo, non si schierò contro [[le leggi razziali]], forse perché all'oscuro della tragedia che si stava compiendo. Sono, questi argomenti, al centro della trama di uno dei suoi lavori: ''La parola ebreo'' del [[1997]]. La scrittrice ha dedicato molte interviste per sensibilizzare i giovani ad affrontare tematiche tanto spinose, giungendo sino a tracciare un parallelo tra lei stessa e [[Anna Frank]], rilevando la casualità dei loro destini così differenti.<ref>{{Cita web|url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/11/25/ai-giovani-lasciatemi-dire-non-chiudete-mai.html|titolo = 'Ai giovani lasciatemi dire non chiudete mai gli occhi'|sito = ricerca.repubblica.it|accesso = 6 marzo 2019}}</ref>
 
Il rientro nella città natale fu di breve durata: desiderando continuare i suoi studi, Fazzini si trasferì infatti a Napoli.<ref>Taddei, p. 54.</ref> Lì nel 1809 venne ordinato sacerdote<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 4.</ref> e nello stesso anno ebbe come insegnante di matematica il napoletano [[Nicola Fergola]].<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 8-9.</ref> La scuola di quest'ultimo era un rinomato centro per la formazione di matematici e un punto di incontro per studiosi e ricercatori del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]]; Fazzini ne fu uno degli allievi più illustri.
Nel [[1955]], dopo una lunga frequentazione, sposa Beppe Loy, fratello del regista [[Nanni Loy]]. I coniugi hanno quattro figli e l'unione dura per trent'anni, fino alla morte di Beppe nel [[1985]].<ref name=vita>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/cultura/2016/03/06/news/rosetta_loy_nella_mia_vita_ho_amato_due_uomini_e_la_letteratura_-134884545/|titolo = Rosetta Loy: "Nella mia vita ho amato due uomini e la letteratura"|sito = repubblica.it|accesso = 7 marzo 2019}}</ref> Ma negli stessi anni, Rosetta Loy conosce anche [[Cesare Garboli]], con il quale intesse un rapporto molto complesso (fisico e intellettuale) di cui non fa mistero.<ref name=vita/> Tuttavia, con la vedovanza, la donna rifiuta un legame maritale con Garboli e i due rimangono amici sino alla scomparsa dello stesso Garboli, nel [[2004]].<ref name=vita/>
 
Fazzini proseguì anche gli studi in teologia, diritto canonico, storia della Chiesa, filosofia, scienze fisico-matematiche. Nel frattempo, tuttavia, si era avvicinato alla [[Sensismo|filosofia sensista]]. Nel 1817 ottenne dalla Chiesa il permesso di acquisire testi proibiti su questa corrente filosofica, a patto che non ne divulgasse i contenuti.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 10.</ref> Questo aspetto della formazione filosofica di Fazzini influirà sulla sua docenza e sulla sua personalità, determinando una contraddizione che, secondo le testimonianze di allievi e amici, lo accompagnò per tutta la vita.<ref>{{Cita|De Sanctis}}, pp. 31-38.</ref>
=== La formazione letteraria ===
Erede di una cultura fortemente cattolica, Rosetta Loy ha trovato come punti di riferimento autori come [[Marcel Proust]], [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij]] e [[Virginia Woolf]]. Perno nella sua cultura letteraria si riveleranno anche i classici tra i quali ''Guerra e Pace'' di [[Lev Tolstoj]].
Tra gli autori italiani, Loy si ispira a [[Elsa Morante]], della quale apprezza particolarmente i romanzi ''La storia'' e ''Menzogna e sortilegio''.
Altra fonte d'ispirazione fu [[Natalia Ginzburg]], apprezzata soprattutto per la semplicità del linguaggio dei suoi scritti. Fu proprio la Ginzburg ad accompagnare, con una nota personale, la pubblicazione del primo romanzo della Loy, ''La bicicletta'' (1974), in cui descrisse con toni elogianti il lavoro della debuttante scrittrice romana.
 
=== Attività come insegnante ===
Sul tema dell'Olocausto, Loy ha definito ''I sommersi e i salvati'' di [[Primo Levi]] uno dei libri più importanti, che ha saputo trattare nel modo più delicato possibile, pur rivelandosi al tempo stesso estremamente efficiente, la tragedia vissuta dagli ebrei. Secondo la scrittrice, Primo Levi ha saputo analizzare con estrema chiarezza alcuni temi così fortemente fragili e spinosi dello sterminio, portando ''la sonda della letteratura, dopo varie riflessioni dello stesso autore, a toccare il punto dolente, la domanda estrema: perché qualcuno si è salvato e altri no?'', rivelando uno degli aspetti più atroci e al contempo suggestivi del genocidio ebraico; altri elogi vanno a ''La tregua'' di Levi e al ''[[Diario di Anna Frank]]''.
 
Nel 1810, Fazzini aprì una scuola privata in cui venivano insegnate filosofia, matematica e fisica. La scuola aveva sede nella Strada nuova dei Pellegrini, nel quartiere di [[Montecalvario]], e divenne uno dei centri di studio più rinomati di Napoli. Nel periodo di maggior successo la scuola arrivò a contare tra i 300 e i 400 allievi. In una data non precisabile, Fazzini dovette quindi spostare la scuola in una sede più grande, in via Magnacavallo, nello stesso quartiere.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 12.</ref>
=== [[La bicicletta]] ===
Il libro, pubblicato da Einaudi nel 1974 e ripubblicato poi in una seconda edizione nel 2007, è il romanzo d'esordio della Loy.
È la storia di una famiglia dell'alta borghesia italiana, ambientata durante e dopo la seconda guerra mondiale; il tema portante del racconto è l'adolescenza e il trascorrere del tempo.
Questa è l'opera che l'ha consacrata come scrittrice e che le ha permesso la vittoria del premio Viareggio Opera Prima, riscontrando anche grandi consensi da parte della critica e del pubblico.
L'autrice Natalia Ginzburg, la quale aveva accompagnato la prima pubblicazione del libro con una sua nota personale, lo aveva definito: ''un sommesso bisbiglio corale. Un libro di cui rimane subito impressa la voce, capace di rischiarare la vita anche nelle sue pieghe e trame più minute''.
 
Anche dopo aver aperto la propria scuola, comunque, Fazzini insegnò presso altre scuole private. Secondo diverse testimonianze del tempo, dedicava quindi all'insegnamento sei o sette ore al giorno.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 12-13.</ref> Uno dei suoi allievi fu [[Francesco De Sanctis]], che nella sua autobiografia ''[[La giovinezza (De Sanctis)|La giovinezza]]'' ha lasciato una descrizione molto vivace di Fazzini e del suo insegnamento, particolarmente coinvolgente per quanto riguardava la fisica.<ref>{{Cita|De Sanctis}}, pp. 31-38.</ref>
=== [[La porta dell'acqua]] ===
Anche il secondo romanzo della Loy fu pubblicato prima da Einaudi, nel 1976, e poi in una seconda edizione dalla casa editrice Rizzoli, nel 2001.
Questo libro è un salto indietro nel tempo, un tuffo nei ricordi dell'infanzia della scrittrice e nelle inquietudini che, molto comunemente, questa fase della crescita comporta. È una breve storia che si consuma nell'arco di una stagione, anch'essa narrante le vicende di una famiglia della ricca borghesia italiana. Il lettore è reso testimone del disagio di una bambina alle prese con i primi rapporti oltre l'ambiente domestico: l'asilo, i suoi coetanei, e persino la cognizione della morte.
Narrate in prima persona, tali vicende dipingono la fragilità della fanciulla in quella vita che le appare come una rigida e sontuosa gabbia, in cui ella è prigioniera dei suoi riti e delle sue formule ben precise: il risveglio, la scuola dalle suore, le passeggiate, le lezioni di pianoforte, una madre quasi sempre assente e ossessionata dalle malattie. Tutto sempre estremamente scandito dalla monotonia di vuote giornate e dalla rigidità di gesti e comportamenti. È in questo teatro che la bambina cerca una via di fuga, la salvezza dalla solitudine dorata che la opprime, bramando sempre di più un ampio respiro che attenui la sofferenza causata dal vuoto e dal silenzio che esasperano i suoi giorni.
È la ricerca di un sollievo anche lieve, che si potrebbe rivelare in un amore.
E riuscirà a scovare un antidoto alla sua noia proprio grazie a un amore, ma che ben presto sarà costretto a scontrarsi con il muro degli affetti convenzionali e dell'indifferenza.
 
Sembra comunque che la maggior parte del tempo di insegnamento di Fazzini fosse dedicata alla matematica.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 34.</ref> Al servizio di questa attività Fazzini pubblicò tre volumi, riediti più volte e dedicati rispettivamente all'aritmetica, alla geometria piana e alla geometria solida. Questi lavori non avevano tuttavia solo finalità didattiche: in particolare, secondo Raffaele Santoro, nei due volumi dedicati alla geometria piana e alla geometria solida, traduzione degli ''[[Elementi (Euclide)|Elementi]]'' di [[Euclide]], Fazzini tenne conto di diverse traduzioni precedenti, esaminandole in modo critico anche alla luce degli sviluppi recenti della geometria.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 35.</ref>
=== [[L'estate di Letuche]] ===
Questo terzo romanzo di Rosetta Loy è uno spaccato di storia italiana, che va dal fervore che caratterizza gli [[anni 1950|anni cinquanta]] alle agitazioni sessantottine.
La protagonista è una restauratrice, che si trova ad affrontare la confusione e il disordine di un'epoca riflessi, nella sua vita personale e familiare.
Sposata e madre di un bambino, rimane fortemente coinvolta nelle contestazioni del Sessantotto, a causa di un giornalista di cui si innamora perdutamente a tal punto da decidere di abbandonare il marito e il figlio, rinunciando così al suo solido matrimonio e a tutti i suoi affetti domestici.
Viene completamente coinvolta dal suo nuovo compagno e dal suo gruppo di amici, dall'animo infervorato come la contestazione di quegli anni. Rimarrà però delusa dal suo amante che, se dapprima sembrava nutrire per lei un sincero amore, la allontanerà da sé.
Il romanzo fu pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nel 1982, riscuotendo, come fecero le altre opere, grandi favori.
Proprio dopo la pubblicazione di questo libro, lo scrittore Cesare Garboli esaltò il lavoro della Loy, definendo l'autrice come ''la sola scrittrice italiana che abbia cercato di leggere la nostra storia con continuità, andando a stanare sotto la crosta di un decennio tragicamente euforico, gli anni Cinquanta, il seme di tutto ciò che è avvenuto dopo''.
 
=== [[All'insaputa della notte]]Laboratorio ===
Oltre all'insegnamento della filosofia e delle materie scientifiche, Fazzini si dedicava alla ricerca e alla divulgazione . Al servizio di queste tre attività allestì anche un laboratorio scientifico, considerato all'epoca uno dei migliori di Napoli. Dopo la morte di Fazzini, le attrezzature del laboratorio vennero acquistate dall'Università di Napoli.<ref>De Sanctis, p. 529.</ref>
Romanzo del 1984, edito da Garzanti, è una storia ambientata nell'estate del [[1939]]. In realtà si tratta di molteplici storie che si intrecciano tra di loro; l'opera si compone di nove racconti, e ognuno dei quali rappresenta un desiderio andato perduto. L'ambiente che fa da sfondo alle varie narrazioni viene descritto in maniera impietosa, costituendo una matrice comune per le avventure de i personaggi della narrazione. Assidui viaggiatori, essi si trovano a compiere le proprie vicende in diverse zone del mondo, tra cui [[Parigi]] e [[Cortina d'Ampezzo|Cortina]], dove, a causa dell'approssimarsi di una devastante tempesta che travolgerà l'[[Europa]], vengono tutti ad incontrarsi ed a confrontarsi vicendevolmente.
 
=== Morte ===
Nella prefazione scritta per una ristampa del libro, sempre Cesare Graboli aveva commentato la particolarità che contraddistingueva quest'opera della Loy, differenziandola dai suoi libri precedenti, e affermando che per ''chi ha letto ''Le strade di polvere'',''- il romanzo che ha dato improvvisa notorietà a Rosetta Loy - ''farà forse un po' fatica a riconoscere in questi nove racconti romani, crudeli e borghesi, l'autrice di quell'album di vita e di storia piemontese così simile alla fuga di un corale... La mia opinione è che Rosetta Loy non abbia cambiato affatto stile, cambiando marcia; anzi, io la ritrovo uguale, quasi più simile a se stessa, al suo narrare con gli occhi, in fretta, di corsa, col fiato in gola, in questi rapidi scorci di vita raffinata tagliati con la violenza del coltello da cucina, che non nel passo annalistico e negli allegretti intermittenti coi quali è stato cucito il falso adagio del romanzo-fiume''.
Il 4 maggio del 1837 Fazzini morì di colera, durante la [[Storia del colera#Il contagio in Italia|prima grande epidemia]] del morbo in [[Italia]].
 
La salma fu provvisoriamente depositata nella chiesa di [[Complesso di San Tommaso d'Aquino|S. D’Aquino]] e successivamente, al termine dell’epidemia, venne trasferita in quella di [[Chiesa di Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori|Nostra Signora De’ Sette Dolori]]. Qui furono celebrate le solenni esequie con eccezionale partecipazione dei giovani allievi e amici che manifestarono la loro venerazione e gratitudine per il maestro; per la cerimonia venne composta una musica da [[Gaetano Donizetti]] e venne recitato un [[elogio]] del defunto dall'amico [[Basilio Puoti]]. Nei mesi successivi, numerose commemorazioni a stampa esaltarono le qualità di Fazzini come persona e come scienziato.
=== [[Le strade di polvere]] ===
==== Il successo dell'opera ====
Scritto nel 1987, ed edito da Einaudi, è considerato il capolavoro di Rosetta Loy. È il romanzo che le ha regalato un'improvvisa notorietà e grazie al quale nel 1988 ha vinto numerosi premi letterari: premio Campiello e premio Supercampiello, premio Viareggio, premio Città di Catanzaro e premio Rapallo. Poi, nel 1990, anche a distanza di tre anni dalla prima pubblicazione del libro, la Loy si guadagnerà il premio Montalcino.
 
Dopo la sua morte, l'attività della sua scuola venne proseguita per un certo periodo dai fratelli Lorenzo e Gaetano.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 52.</ref>
==== La struttura e la trama dell'opera ====
Il romanzo tratta la storia di una famiglia monferrina, dall'età napoleonica ai primi anni dell'Italia unita, e tutte le vicissitudini della vita contadina: la miseria, la povertà, le tasse troppo elevate, il freddo, i raccolti non soddisfacenti, il colera, gli straripamenti dei corsi d'acqua, le guerre.
 
== Ricerche scientifiche ==
La saga familiare che costituisce l'ossatura dell'opera parte dal capostipite Gran Masten, un vecchio proprietario terriero, arricchitosi durante le guerre del [[XVIII secolo|XVIII]], e prosegue con i suoi due figli, Pietro e Giuseppe.
Fazzini si occupò a lungo di ricerche scientifiche in vari campi della fisica. In particolare, studiò l'induzione elettromagnetica, il magnetismo e la relazione tra luce e magnetismo. Non pubblicò però nulla a proposito di queste ricerche, che sono note solo attraverso le testimonianze di Emanuele Tellini e di Gaetano Fazzini.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 57.</ref>
L'amore per una stessa donna finirà per dividere per sempre i due fratelli: Pietro, detto il Pidren, partirà al seguito delle armate napoleoniche, giungendo fino in [[Russia]], mentre Giuseppe, detto il Giai, resterà nella casa di famiglia dove troverà una prematura morte. Nella stessa casa dal Gran Masten si dipanano le vicende dei figli di Pietro, Gavriel e Luìs, e poi di quelli di Luìs:
un susseguirsi di generazioni che finiscono sempre col ritrovarsi nella casa fondata dal vecchio patriarca.
 
Fazzini era convinto che diverse delle forze naturali allora note, e in particolare il calorico, la luce, l’elettricismo, il galvanismo e il magnetismo, fossero in realtà diverse manifestazioni di un'unica forza.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 63.</ref> In linea con questa idea di base, studiò quindi il [[magnetismo]], e in particolare due fenomeni che erano stati appena scoperti:
=== [[La parola ebreo]] ===
Questo libro è considerato tuttora uno dei romanzi più amati della Loy. Scritto nel 1997, fu pubblicato da Einaudi.
 
* il '''magnetismo di rotazione''', scoperto nel [[1825]] da [[François Arago|Arago]]: un ago magnetico posto sopra un disco di rame in rotazione inizia a sua volta a ruotare
La storia incomincia nel 1938 quando [[Mussolini]] dà avvio alla campagna antisemita in Italia. Al dramma che si stava per compiere si contrappone l'inerzia della famiglia borghese della scrittrice, che non aveva accennato nessuna forma di dissenso, pur non appoggiando la linea politica del fascismo. Le ragioni di un tale comportamento risiedono nella permanenza di un clima accondiscendente nei confronti della forza politica emergente da parte di una borghesia che non aveva compreso a pieno la politica di Mussolini. E anche qui la Loy ci ripropone i ricordi di un'infanzia dolce e innocente, che si intrecciano inevitabilmente con i ricordi ben più aspri e inquietanti suscitati dall'ombra incombente del secondo conflitto mondiale. È una descrizione lineare delle immagini impresse nella sua memoria, le immagini dei volti delle persone che improvvisamente, a causa del decreto fascista, apparivano come ''altre persone'', ''nuove e diverse persone'' che davanti ai suoi occhi, quelli di una bambina, diventavano solo dei perseguitati, perdendo quasi completamente la loro identità di uomini.
* l''''induzione tellurica''', scoperta nel [[1831]] da [[Faraday]]: la generazione di una corrente elettrica indotta in un circuito che si muove attraverso il [[campo geomagnetico]]
 
Per quanto riguarda il magnetismo di rotazione, Fazzini ripeté e approfondì le esperienze di Arago notando che la rotazione dell'ago magnetico si verificava anche in presenza di meteriale isolante al di sopra del disco di rame mentre non si verificava se al disco di rame veniva sostituito un disco di materiale isolante.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 68-69.</ref>
In questo libro l'infanzia e la quotidianità sono vissute al riparo dalla storia, lontano dagli orrori e dalla tragicità della guerra. L'autrice ha comunque saputo abilmente ricostruire questa tragica barriera epocale, anche con l'aiuto di lettere, discorsi, e dichiarazioni di un intero periodo, in cui neppure la [[diplomazia vaticana]], nella persona di [[Pio XII]], era stata capace di opporsi alle barbarie nazista. [[Memoria|Memoria individuale]] e [[memoria collettiva]] si sovrappongono, elemento caratteristico delle narrazioni della Loy, scoprendo così i nodi di un dilemma storico e morale.
 
Per quanto riguarda l'induzione tellurica, Fazzini ne identificò con maggiore chiarezza le modalità e cercò di combinare la ricerca con quella sul magnetismo di rotazione. Descrisse inoltre una delle sue esperienze in una lettera scritta, in francese, a Faraday e datata 3 aprile 1832; pubblicata postuma,<ref>L. Pearce Williams (a cura di), ''The Selected correspondence of Michael Faraday'', Cambridge University Press, 1971. vol.1 - 1812-1848, p. 219.</ref> questa lettera è l'unica descrizione lasciata da Fazzini riguardo ai propri esperimenti.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 69-81.</ref>
[[David Bidussa]] lo ha definito ''un piccolo grande libro civile'', e anche [[Cesare Segre]] e [[Furio Colombo]] si sono espressi con toni di grande entusiasmo nei confronti di questo romanzo, definendolo, rispettivamente, «''non un atto d'accusa ma un ammirevole esame di coscienza''», e «'' un piccolo libro, scritto con apparente semplicità, che non era mai stato scritto prima''».
 
Fazzini eseguì inoltre esperimenti sul rapporto tra luce e magnetismo, ma le testimonianze rimaste, tutte indirette, non permettono di ricostruire chiaramente le sue intenzioni e i risultati da lui ottenuti.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 82-94.</ref>
=== [[Cioccolata da Hanselmann]] ===
Questo è il secondo romanzo scritto dalla Loy basato sul tema delle persecuzioni ebraiche durante la seconda guerra mondiale. La storia è infatti ambientata negli anni Trenta e ruota intorno alla vicenda di un giovane scienziato ebreo di cui due sorellastre, Isabella e Margot, sono entrambe innamorate.
Una contesa amorosa che si scandisce sullo sfondo di un tranquillo rifugio in [[Svizzera]], dove la tragicità degli orrori della guerra è nuovamente riproposta, soffermando lo sguardo, anche questa volta, sulla drammaticità delle persecuzioni razziali.
Il libro è stato pubblicato nel 1997 dalla casa editrice Rizzoli.
 
=== [[Ahi,Opere Paloma]] ===
* ''I primi sei libri degli elementi di Euclide tradotti in Italiano dall'abate Fazzini'' (''Geometria piana''), Napoli, dalla stamperia francese, 1825 (ripubblicato nel 1828 presso la stessa stamperia e nel 1834 presso la stamperia del Fibreno).
Edito da Einaudi nel 2000, è un romanzo che si articola nuovamente nel clima del secondo conflitto mondiale, anche se questa volta è ambientato nel paese di [[Brusson (Italia)|Brusson]], dove la tragedia della guerra viene vissuta in modo meno intenso rispetto ad altri luoghi.
* ''I libri undecimo, e duodecimo degli elementi di Euclide tradotti in italiano dall'abate Fazzini ed i teoremi scelti di Archimede sulla sfera e sul cilindro, e la misura del cerchio aggiunti dal medesimo'' (''Geometria solida''), Napoli, dalla stamperia di C. Cataneo, 1825 (ripubblicato nel 1829 presso la stamperia francese e nel 1843 presso la stamperia di Gennaro Agrelli).
Le note di ''Paloma'' si diffondono malinconiche nell'aria, da un grammofono a manovella, e sembrano in qualche modo dare l'illusione di alleviare la fame e la penuria di un gruppo di ragazzi sfollati che condividono le sventure di quei difficili momenti.
* [https://books.google.it/books?id=Id9yIQA0aUIC&pg=PP5&lpg=PP5&dq=abate+lorenzo+fazzini&source=bl&ots=2i92A5zb9b&sig=ACfU3U1ERQ0cfJzradGPrIMRlQUyfNnF3g&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwje-62PxpviAhWO2KQKHQFcClYQ6AEwD3oECBAQAQ#v=onepage&q=abate%20lorenzo%20fazzini&f=false ''Elementi di aritmetica''], Napoli, dalla stamperia francese, 1827 (ripubblicato nel 1829 presso la stessa stamperia e nel 1834 presso la stamperia del Fibreno).
Saranno queste note ad accompagnare gli innamoramenti e le minime gioie della vita che persistono nonostante la devastazione e la miseria portate dalla guerra. Nel contempo, quasi ad indicare la straziante durezza di quella situazione, queste note si riveleranno anche la colonna sonora di una morte sicura.
 
== Bibliografia ==
L'8 settembre sarà poi una data spartiacque: tutto ciò che è accaduto durante la guerra da quel momento in poi costituirà solo un insieme di ricordi, agghiaccianti reminiscenze che rievocheranno immagini lucide e vive dei momenti trascorsi. Saranno immagini drammatiche e raccapriccianti, come quella di ''un ragazzo che cammina veloce, agitando una manica vuota simile alla bandierina di un paese inghiottito da un'antica catastrofe; una donna mutilata che si trascina, scarmigliata e berciante, nella polvere''. Immagini che anche dopo il conflitto mondiale continuano a straziare il paesaggio alpino.
 
* {{Cita libro
Rosetta Loy basa interamente il suo ricordo, la sua memoria, su un gioco di rievocazione e suggestione, che si svincola tra volti, gesti, parole e discutibili scelte morali.
|titolo = La giovinezza. Ricordi
|autore = Francesco De Sanctis
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|curatore = Gennaro Savarese
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|editore = Guida editori
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*{{Cita libro
|titolo = Elogi
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*{{Cita pubblicazione
|titolo = Necrologia di Lorenzo Fazzini
|autore = Emanuele Taddei
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|rivista = Annali Civili del Regno delle Due Sicilie
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* {{Cita pubblicazione
|titolo = Necrologia di Lorenzo Fazzini
|autore = Carlo Tortora Brayda
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|rivista = [[Il progresso delle scienze, delle lettere e delle arti]]
|volume = XVI
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* {{Cita pubblicazione
|titolo = Necrologia di Lorenzo Fazzini
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|rivista = [[Poliorama pittoresco]]
|volume = II
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* Guido Oldrini, ''La cultura filosofica napoletana dell'Ottocento'', Bari, Laterza, 1973. Domenico Simeone Oliva, ''Sonetto alla memoria dell'egregio professore D. Lorenzo Fazzini'' in [[Poliorama Pittoresco]], II (1837), p.343.
* Luigi Valpolicella, in De Tipaldo Emilio (a cura di): ''Biografie degli Italiani illustri nelle Scienze, Lettere ed Arti, del secolo XVIII, e de' contemporanei - Compilata da Letterati Italiani di ogni provincia'', Venezia, dalla Tipografia di Alvisopoli, 1841, Vol. 8.
* [[Alfredo Zazo]], ''L'istruzione pubblica e privata nel napoletano'' (1767-1860), Il Solco, Città di Castello, 1923, p.182. - ''Le scuole private unviersitarie a Napoli dal 1799 al 1860'', Napoli, ITEA, 1926.
* Gaetano Fazzini, ''Bibliografia degli elementi di fisica sperimentale...del sig. Puoillet voltati in italiano e annotati dal professore Gaetano Fazzini'', in ''Il lucifero'', anno II, pp. 22-23.
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/lorenzo-fazzini_(Dizionario-Biografico) Dizionario biografico italiano Treccani].
* {{Cita libro
|titolo = Lorenzo Fazzini
|autore = Raffaele Santoro
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* {{DBI|nome = |volume = |anno = |autore= Raffaele Santoro}}
* {{DBI
|nome = Fazzini, Gaetano Emanuele
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|autore = Giuseppe La Tosa
|anno = 1995
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}}
 
== Voci correlate ==
=== [[Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria]] ===
* [[Michael Faraday]]
Pubblicato da Einaudi nel 2004, il libro è una carrellata di un lungo e intenso periodo storico che va dal [[1941]] e che termina negli anni Sessanta. L'albero dei ricordi a cui accenna il titolo è ispirato a un verso della poetessa [[Sylvia Plath]], un albero che germoglia intorno a un nucleo tragico: quello della guerra e lo stravolgimento epocale che essa comporta. Tratta anche il devastante impatto che il conflitto mondiale avrà nell'urto con una famiglia felice, che ben presto dovrà fare i conti con il drammatico e devastante solco nero del ''prima'' e del ''dopo''.
* [[Francesco De Sanctis]]
Le vicende dei personaggi si intrecciano all'atmosfera delle varie fasi della guerra: dai primi mesi del conflitto, in un clima inconsapevolmente euforico, all'occupazione tedesca, fino alle battaglie nel Nordafrica. E alla fine di tutto ciò il romanzo si riaccende con le vive speranze del dopoguerra, che sfociano nell'apparente ordine degli anni Sessanta e del [[miracolo economico italiano|boom economico]].
*[[Interazione elettromagnetica]]
È un itinerario che si sposta nel tempo, ma anche nello spazio, muovendosi da [[Venezia]], città in cui la famiglia vive il suo ultimo periodo felice, al [[deserto libico]], dove un soldato cerca di proteggere e difendere un amore tra il frastuono delle bombe e lo scempio dei corpi. E poi ancora la [[Versilia]], Roma bombardata e occupata, [[Sant’Anna di Stazzema]], luogo di una delle più insensate e atroci stragi naziste.
 
L'amore è il centro del romanzo, l'amore vissuto in tutte le sue forme e colori: amori adolescenziali, trasgressivi, passionali e senza futuro.
 
Questo libro ha ottenuto il [[Prix Jean Monnet de Littérature Européenne]], vinto in Francia, paese in cui l'autrice è da sempre molto apprezzata.
 
=== [[La prima mano]] ===
Questo romanzo è sostanzialmente la storia dell'infanzia dalla scrittrice romana; è infatti ambientato nella sua città natale, Roma, prima e durante la seconda guerra mondiale.
Si tratta dell'ultimo lavoro della Loy, pubblicato originariamente in francese nel [[2007]], e pensato appositamente per il pubblico transalpino, su invito di [[Colette Fellous]], che dirige la collana ''Traits et portraits'' per l'editore [[Mercure de France]]. In Italia è stato pubblicato nel 2009 da Rizzoli.
La storia è incentrata sulla sua infanzia con particolare attenzione alla storia del padre, amato profondamente dalla narratrice; infatti è la sua la mano a cui il titolo fa riferimento.
La narrazione parte con il fidanzamento del padre, un ingegnere piemontese, con la sua giovane impiegata; un fidanzamento fortemente contrastato dalla madre di lui, ma che alla fine porterà i due protagonisti fino al matrimonio, dalla cui unione nasceranno un figlio maschio e tre femmine, l'ultima delle quali è l'autrice stessa.
 
Successivamente, nel romanzo, si avviano i ricordi diretti della Loy, quelli tipici dello sguardo di una bambina che vive una vita privilegiata; rievoca infatti le vacanze al mare e in montagna con la famiglia, le cameriere e le balie, la scuola. Ma a queste immagini si sommano inevitabilmente anche quelle della seconda guerra mondiale, con i problemi della scarsità di cibo e le varie privazioni che ogni guerra comporta. Quindi scorrono inesorabili i ricordi del conflitto: la fame, l'occupazione, le stragi naziste, i bombardamenti su Roma, fino all'arrivo degli americani.
E tra i primi disagi che l'adolescenza comporta e le scene belliche di desolazione, continua un'inarrestabile carrellata di ricordi, permettendo così alla narratrice la descrizione di una realtà che, ai suoi occhi di bambina prima, e di adolescente dopo, si stava sgretolando tutto intorno.
Già dopo la sua prima pubblicazione in [[Francia]], il libro è stato giudicato un capolavoro, acclamato con grande entusiasmo dal pubblico e dalla critica; [[Livres Hebdo]] lo ha definito ''un memoir alle radici del suo essere, nostalgia intelligente, pudica e senza effusioni, eppure carica di una tenerezza violenta e sensuale''.
 
== Opere ==
* ''[[La bicicletta]]'', Torino, Einaudi, 1974, (Premio Viareggio Opera prima);
* ''[[La porta dell'acqua]]'', Torino, Einaudi, 1976;
* ''[[L'estate di Letuche]]'', Milano, Rizzoli, 1982;
* ''[[All'insaputa della notte]]'', Milano, Garzanti, 1984.;
* ''[[Le strade di polvere]]'', Torino, Einaudi, 1987. (Premi: Viareggio Répaci, Campiello, Città di Catanzaro, Rapallo e Montalcino);
* ''[[Sogni d'inverno]]'', Milano, Mondadori, 1995;
* ''[[Cioccolata da Hanselmann]]'', Milano, Rizzoli, 1995. (Premio Grinzane Cavour per la narrativa italiana);
* ''[[La parola ebreo]]'', Torino, Einaudi, 1997; (Premio Fregene);
* ''[[Ahi, Paloma]]'', Torino, Einaudi, 2000;
* ''[[Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria]]'', Torino, Einaudi, 2004. (Premio Bagutta, Premio Brancati, Premio Rhegium Julii);
* ''[[La prima mano]]'', Milano, Rizzoli, 2009;
* ''Cuori infranti'', Roma Nottetempo 2010;
* ''Gli anni fra cane e lupo. 1969-1994. Il racconto dell'Italia ferita a morte'', Milano, Chiarelettere, 2013.
* {{Cita libro|titolo=Cesare|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2018|isbn=978-88-0623-850-6}}
 
== Premi e riconoscimenti ==
* 1974: [[Premio Viareggio]] opera prima; <ref name=PVDS>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio Viareggio, albo d'oro|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 6 marzo 2019}}</ref>
* 1988: [[Premio Campiello]];<ref>{{Cita web|url = https://libreriamo.it/curiosiamo/premio-campiello-lalbo-doro-dei-vincitori/|titolo = Premio Campiello, l’albo d’oro dei vincitori|sito = libreriamo.it|accesso = 6 marzo 2019}}</ref>
* 1988: [[Premio Viareggio]]; <ref name=PVDS/>
* 1988: '''Premio Catanzaro'''; <ref>{{Cita web|url = https://web.archive.org/web/20070321024317/http://www.festivaletteratura.it/archivio/schedaautore.php?autid=238|titolo = Rosetta Loy|sito = web.archive.org|accesso = 6 marzo 2019}}</ref>
* 1988: [[Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice]],<ref>{{Cita web|url = https://www.gruppocarige.it/grpwps/portal/it/gruppo-carige/cultura/rapallo-carige|titolo = Rapallo Carige|sito = gruppocarige.it|accesso = 6 marzo 2019}}</ref>
* 1990: '''Premio Montalcino'''; <ref name=LOY>{{Cita web|url = http://www.centopagine.it/node/195?page=4|titolo = Rosetta Loy|sito = centopagine.it|accesso = 6 marzo 2019}}</ref>
* 1996: [[Premio Grinzane Cavour]] per la narrativa italiana;<ref name=LOY/>
* 1997: '''Premio Fregene''';<ref>{{Cita web|url = http://web.tiscali.it/premiofregene/album%20storico.htm|titolo = Album storico del Premio Fregene|sito = web.tiscali.it|accesso = 7 marzo 2019}}</ref>
* 2004: [[Premio Bagutta]];<ref>{{Cita web|url = http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/11/25/Cultura/PREMI-BAGUTTA-E-LA-SCRITTRICE-ROSETTA-LOY-LA-VINCITRICE-2004_121721.php|titolo = PREMI: ''BAGUTTA'', E' LA SCRITTRICE ROSETTA LOY LA VINCITRICE 2004|sito = adnkronos.com|accesso = 7 marzo 2019}}</ref>
* 2005: [[Premio Brancati]], <ref>{{Cita web|url = http://www.comune.zafferana-etnea.ct.it/Manifestazioni/Albo_doro_brancati.aspx|titolo = Albo d'oro Premio Brancati|sito = comune.zafferana-etnea.ct.it|accesso = 7 marzo 2019}}</ref>
* 2005: '''Premio Rhegium Julii''',<ref>{{Citaw web|url = https://circolorhegiumjulii.wordpress.com/i-premi/premio-rhegium-julii-edito/albo-doro/|titolo = Albo d’oro Rhegium Julii|sito = circolorhegiumjulii.wordpress.com|accesso = 7 marzo 2019}}</ref>
* 2017: [[Premio Campiello|Premio Fondazione Campiello]] alla carriera;<ref>{{Cita web|url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/07/19/a-rosetta-loy-il-premio-campiello-alla-carriera30.html|titolo = A Rosetta Loy il Premio Campiello alla carriera|sito = ricerca.repubblica.it|accesso = 6 marzo 2019}}</ref>
 
==Note==
<references />
 
== Bibliografia ==
{{Cita libro|autore=[[Giulio Ferroni]]|titolo=Profilo storico della letteratura italiana, Volume II|editore=Einaudi Scuola|città=Milano|anno=1992}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://web.tiscali.it/itcvieste/viestani/fazzini.htm|Pagina dedicata a Lorenzo Fazzini}}
* {{Cita web|url = http://www.italialibri.net/interviste/0311-2.html|titolo = Intervista con Rosetta Loy|curatore = Paolo Di Paolo|sito = italialibri.net}}
* {{cita web|http://www.retegargano.it/index.php/notizie/cultura/item/25889|Vieste - LORENZO FAZZINI, IL PIU' FAMOSO DEI VIESTANI ILLUSTRI}}
* {{Cita web|url = https://web.archive.org/web/20070321024317/http://www.festivaletteratura.it/archivio/schedaautore.php?autid=238|titolo = Rosetta Loy|sito = web.archive.org}}
* {{Cita web|url = http://www.wuz.it/archivio/cafeletterario.it/interviste/loy.html|titolo = Per Rosetta Loy la memoria é anche assunzione di responsabilità|sito = wuz.it}}
 
{{Premio Campiello}}
{{Premio Bagutta}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteraturafilosofia|fisica|matematica}}
 
[[Categoria:Vincitori del Premio Bagutta]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Viareggio]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Grinzane Cavour]]