Werner Bätzing e Lorenzo Fazzini: differenze tra le pagine

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{{Bio
|Nome = WernerLorenzo
|Cognome = BätzingFazzini
|ForzaOrdinamento = Batzing, Werner
|Sesso = M
|LuogoNascita = KasselVieste
|GiornoMeseNascita = 2419 giugnogennaio
|AnnoNascita = 19491787
|NoteNascita = <ref>I biografi di Lorenzo Fazzini hanno tradizionalmente riportato come sua data di nascita il 17 gennaio. La data corretta è stata ricavata da Raffaele Santoro in base a informazioni contenute nel registro dei Battezzati della Cattedrale di Vieste, vol. 12, p. 236 ({{Cita|Santoro}}, p. 1). Dalla stessa fonte risulta, inoltre, che Fazzini venne battezzato col nome completo di ''Laurentius Maria Antonius'' ({{Cita|Santoro}}, p. 1).</ref>
|LuogoMorte =
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =
|GiornoMeseMorte = 4 maggio
|AnnoMorte =
|EpocaAnnoMorte = 19001837
|Attività = geografomatematico
|Attività2 = accademicofisico
|Attività3 = filosofo
|Nazionalità = tedesco
|Epoca = 1800
|PostNazionalità = , professore di [[Geografia culturale]] presso l'[[Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga]] e esperto dell'ambiente [[alpi]]no
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , un divulgatore di materie scientifiche e filosofiche e il fondatore dell'omonima scuola privata, una delle più celebri nel [[Regno delle Due Sicilie]]
|Immagine = Lorenzo Fazzini.jpg
}}
 
== Biografia ==
[[File:Via dedicata a Lorenzo Fazzini a Vieste.jpg|miniatura|Via dedicata a Lorenzo Fazzini a Vieste]]
Lorenzo Fazzini nacque a Vieste, in provincia di [[Foggia]], da Tommaso e Porzia Medina. La sua era all'epoca una delle famiglie agiate della città.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 1.</ref>. Ebbe tre fratelli minori, Gaetano,<ref>{{Cita|LaTosa}}.</ref> Antonio e Matteo, che collaborarono alla scuola da lui fondata a Napoli.
 
=== Formazione ===
Dopo la maturità nel [[1968]] studia teologia protestante e filosofia presso l'Accademia Ecclesiastica Bethel a [[Bielefeld]] e l'[[Università di Tubinga]] e [[Università di Heidelberg|Heidelberg]], laureandosi nel [[1974]]. Ispirato dal suo maestro, Wilhelm Anz, discepolo di [[Heidegger]], è molto presto confrontato con le questioni ambientali anche prima della comparsa dei movimenti ambientalisti. Nel frattempo, progressivamente si avvicina a questioni socio-politiche. Dopo la laurea, si trasferìsce a [[Berlino]] nel [[1974]] dove lavora per un anno come professore di religione in una scuola media. A quel punto non si riconosce più nel [[cristianesimo]] ed è alla ricerca di un posto di tirocinio. Dal [[1976]] al [[1978]], completa la sua formazione in una libreria (la sua specializzazione: mappe e guide) e lavora fino al [[1981]] in diverse librerie e case editrici a [[Berlino]].
 
Lorenzo Fazzini trascorse la sua infanzia a Vieste. Il suo talento per la matematica fu però notato fin dai primi anni e i genitori decisero di fargli proseguire gli studi in ambienti che potessero garantirgli una formazione adeguata. Fazzini si trasferì così a Foggia, poi a [[Benevento]] e in ultimo nel seminario di [[Nusco]], in provincia di [[Avellino]]. Qui trascorse l'adolescenza approfondendo lo studio delle lettere latine e dei classici, materie basilari a quell'epoca per la formazione degli studenti. Terminato a diciotto anni il suo percorso in seminario, tornò a Vieste.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 3.</ref>
Nel [[1976]], scopre le [[Alpi]], l'[[Ötztal]], nel [[Tirolo]] ma non corrispondono alle sue aspettative. Nel [[1977]], egli si reca per la prima volta nel sud delle Alpi Piemontesi che lo affascinano ancora oggi. Per tre mesi Bâtzing le percorre a piedi da [[Mentone]] alla [[Val d'Aosta]]. Dal [[1983]] al [[1987]] studia [[geografia]] presso l'Università Tecnica di [[Berlino]] per approfondire la sua conoscenza delle [[Alpi]] laureandosi con una tesi sulla [[Valle Stura]].
 
Il rientro nella città natale fu di breve durata: desiderando continuare i suoi studi, Fazzini si trasferì infatti a Napoli.<ref>Taddei, p. 54.</ref> Lì nel 1809 venne ordinato sacerdote<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 4.</ref> e nello stesso anno ebbe come insegnante di matematica il napoletano [[Nicola Fergola]].<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 8-9.</ref> La scuola di quest'ultimo era un rinomato centro per la formazione di matematici e un punto di incontro per studiosi e ricercatori del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]]; Fazzini ne fu uno degli allievi più illustri.
Esso si destina alla fine a una carriera come geografo specializzato della regione alpina. Nel [[1984]], pubblica la prima versione del suo libro sulle Alpi, attraverso il quale ottiene già una fama nazionale. Nel [[1988]], il Prof. Paul Messerli lo porta all'Istituto geografico dell'[[Università di Berna]] ([[Svizzera]]) come assistente prima e come docente poi dove consegue il dottorato in breve tempo. Dal 1995 insegna presso l'Università di Erlangen-Norimberga, come professore di [[geografia culturale]], pur continuando la sua ricerca in materia di ambiente alpino. È stato “visiting professor” nelle università di Vienna e di Genova.
 
Fazzini proseguì anche gli studi in teologia, diritto canonico, storia della Chiesa, filosofia, scienze fisico-matematiche. Nel frattempo, tuttavia, si era avvicinato alla [[Sensismo|filosofia sensista]]. Nel 1817 ottenne dalla Chiesa il permesso di acquisire testi proibiti su questa corrente filosofica, a patto che non ne divulgasse i contenuti.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 10.</ref> Questo aspetto della formazione filosofica di Fazzini influirà sulla sua docenza e sulla sua personalità, determinando una contraddizione che, secondo le testimonianze di allievi e amici, lo accompagnò per tutta la vita.<ref>{{Cita|De Sanctis}}, pp. 31-38.</ref>
È membro del consiglio consultivo dell'Associazione Internazionale Pro Vita Alpina, consulente scientifico della [[CIPRA]], svolge lavori per la [[Convenzione delle Alpi]] (il suo studio sulla "tipologia dei comuni alpini in base alle categorie di studio l'evoluzione diacronica della popolazione dal 1870-2000 per il progetto 200 11 226 ''Applicazioni della sostenibilità socio-economica ed ecologica'' nel trattamento del tema ''Popolazione e cultura'' della [[Convenzione delle Alpi]], di portata internazionale). È 'membro dell'International Advisory Network Community Project - Alleanza nelle Alpi ".
 
=== Attività come insegnante ===
Il suo lavoro si concentra su:
 
Nel 1810, Fazzini aprì una scuola privata in cui venivano insegnate filosofia, matematica e fisica. La scuola aveva sede nella Strada nuova dei Pellegrini, nel quartiere di [[Montecalvario]], e divenne uno dei centri di studio più rinomati di Napoli. Nel periodo di maggior successo la scuola arrivò a contare tra i 300 e i 400 allievi. In una data non precisabile, Fazzini dovette quindi spostare la scuola in una sede più grande, in via Magnacavallo, nello stesso quartiere.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 12.</ref>
sviluppo regionale sostenibile nelle aree rurali, la geografia della popolazione, la geografia agricola, la geografia del tempo libero e del turismo, la [[geografia economica]], scienze regionali, geografia di alta montagna, uso del suolo, la spazio regionale, del paesaggio, dei cambiamenti strutturali socio-economici nei paesi sviluppati (terziario), la filosofia della scienza, della filosofia naturale, l'ecologia umana.
 
Anche dopo aver aperto la propria scuola, comunque, Fazzini insegnò presso altre scuole private. Secondo diverse testimonianze del tempo, dedicava quindi all'insegnamento sei o sette ore al giorno.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 12-13.</ref> Uno dei suoi allievi fu [[Francesco De Sanctis]], che nella sua autobiografia ''[[La giovinezza (De Sanctis)|La giovinezza]]'' ha lasciato una descrizione molto vivace di Fazzini e del suo insegnamento, particolarmente coinvolgente per quanto riguardava la fisica.<ref>{{Cita|De Sanctis}}, pp. 31-38.</ref>
 
Sembra comunque che la maggior parte del tempo di insegnamento di Fazzini fosse dedicata alla matematica.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 34.</ref> Al servizio di questa attività Fazzini pubblicò tre volumi, riediti più volte e dedicati rispettivamente all'aritmetica, alla geometria piana e alla geometria solida. Questi lavori non avevano tuttavia solo finalità didattiche: in particolare, secondo Raffaele Santoro, nei due volumi dedicati alla geometria piana e alla geometria solida, traduzione degli ''[[Elementi (Euclide)|Elementi]]'' di [[Euclide]], Fazzini tenne conto di diverse traduzioni precedenti, esaminandole in modo critico anche alla luce degli sviluppi recenti della geometria.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 35.</ref>
 
=== Laboratorio ===
Oltre all'insegnamento della filosofia e delle materie scientifiche, Fazzini si dedicava alla ricerca e alla divulgazione . Al servizio di queste tre attività allestì anche un laboratorio scientifico, considerato all'epoca uno dei migliori di Napoli. Dopo la morte di Fazzini, le attrezzature del laboratorio vennero acquistate dall'Università di Napoli.<ref>De Sanctis, p. 529.</ref>
 
=== Morte ===
Il 4 maggio del 1837 Fazzini morì di colera, durante la [[Storia del colera#Il contagio in Italia|prima grande epidemia]] del morbo in [[Italia]].
 
La salma fu provvisoriamente depositata nella chiesa di [[Complesso di San Tommaso d'Aquino|S. D’Aquino]] e successivamente, al termine dell’epidemia, venne trasferita in quella di [[Chiesa di Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori|Nostra Signora De’ Sette Dolori]]. Qui furono celebrate le solenni esequie con eccezionale partecipazione dei giovani allievi e amici che manifestarono la loro venerazione e gratitudine per il maestro; per la cerimonia venne composta una musica da [[Gaetano Donizetti]] e venne recitato un [[elogio]] del defunto dall'amico [[Basilio Puoti]]. Nei mesi successivi, numerose commemorazioni a stampa esaltarono le qualità di Fazzini come persona e come scienziato.
 
Dopo la sua morte, l'attività della sua scuola venne proseguita per un certo periodo dai fratelli Lorenzo e Gaetano.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 52.</ref>
 
== Ricerche scientifiche ==
Fazzini si occupò a lungo di ricerche scientifiche in vari campi della fisica. In particolare, studiò l'induzione elettromagnetica, il magnetismo e la relazione tra luce e magnetismo. Non pubblicò però nulla a proposito di queste ricerche, che sono note solo attraverso le testimonianze di Emanuele Tellini e di Gaetano Fazzini.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 57.</ref>
 
Fazzini era convinto che diverse delle forze naturali allora note, e in particolare il calorico, la luce, l’elettricismo, il galvanismo e il magnetismo, fossero in realtà diverse manifestazioni di un'unica forza.<ref>{{Cita|Santoro}}, p. 63.</ref> In linea con questa idea di base, studiò quindi il [[magnetismo]], e in particolare due fenomeni che erano stati appena scoperti:
 
* il '''magnetismo di rotazione''', scoperto nel [[1825]] da [[François Arago|Arago]]: un ago magnetico posto sopra un disco di rame in rotazione inizia a sua volta a ruotare
* l''''induzione tellurica''', scoperta nel [[1831]] da [[Faraday]]: la generazione di una corrente elettrica indotta in un circuito che si muove attraverso il [[campo geomagnetico]]
 
Per quanto riguarda il magnetismo di rotazione, Fazzini ripeté e approfondì le esperienze di Arago notando che la rotazione dell'ago magnetico si verificava anche in presenza di meteriale isolante al di sopra del disco di rame mentre non si verificava se al disco di rame veniva sostituito un disco di materiale isolante.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 68-69.</ref>
 
Per quanto riguarda l'induzione tellurica, Fazzini ne identificò con maggiore chiarezza le modalità e cercò di combinare la ricerca con quella sul magnetismo di rotazione. Descrisse inoltre una delle sue esperienze in una lettera scritta, in francese, a Faraday e datata 3 aprile 1832; pubblicata postuma,<ref>L. Pearce Williams (a cura di), ''The Selected correspondence of Michael Faraday'', Cambridge University Press, 1971. vol.1 - 1812-1848, p. 219.</ref> questa lettera è l'unica descrizione lasciata da Fazzini riguardo ai propri esperimenti.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 69-81.</ref>
 
Fazzini eseguì inoltre esperimenti sul rapporto tra luce e magnetismo, ma le testimonianze rimaste, tutte indirette, non permettono di ricostruire chiaramente le sue intenzioni e i risultati da lui ottenuti.<ref>{{Cita|Santoro}}, pp. 82-94.</ref>
 
== Opere ==
* ''I primi sei libri degli elementi di Euclide tradotti in Italiano dall'abate Fazzini'' (''Geometria piana''), Napoli, dalla stamperia francese, 1825 (ripubblicato nel 1828 presso la stessa stamperia e nel 1834 presso la stamperia del Fibreno).
* ''I libri undecimo, e duodecimo degli elementi di Euclide tradotti in italiano dall'abate Fazzini ed i teoremi scelti di Archimede sulla sfera e sul cilindro, e la misura del cerchio aggiunti dal medesimo'' (''Geometria solida''), Napoli, dalla stamperia di C. Cataneo, 1825 (ripubblicato nel 1829 presso la stamperia francese e nel 1843 presso la stamperia di Gennaro Agrelli).
* [https://books.google.it/books?id=Id9yIQA0aUIC&pg=PP5&lpg=PP5&dq=abate+lorenzo+fazzini&source=bl&ots=2i92A5zb9b&sig=ACfU3U1ERQ0cfJzradGPrIMRlQUyfNnF3g&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwje-62PxpviAhWO2KQKHQFcClYQ6AEwD3oECBAQAQ#v=onepage&q=abate%20lorenzo%20fazzini&f=false ''Elementi di aritmetica''], Napoli, dalla stamperia francese, 1827 (ripubblicato nel 1829 presso la stessa stamperia e nel 1834 presso la stamperia del Fibreno).
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita libro
* Werner Bätzing/[[Manfred Perlik]]: Le Alpi tra urbanizzazione e spopolamento. In: G. Scaramellini (a cura di): Montagne a confronto - Alpi e Appennini nella transizione attuale. G. Giappichelli Editore, Torino 1998
|titolo = La giovinezza. Ricordi
* Die Alpen 1980 - 1990. Eine Auswahlbibliographie. In: W. Bätzing/P.Messerli (Hrsg.): Die Alpen im Europa der neunziger Jahre. Bern 1991, S. 292-315 (= Geographica Bernensia P 22)
|autore = Francesco De Sanctis
*{{Cita pubblicazione|nome=Manfred|cognome=Perlik|data=agosto 2001|titolo=Towns in the Alps: Urbanization Processes, Economic Structure, and Demarcation of European Functional Urban Areas (EFUAs) in the Alps|rivista=[[International Mountain Society|Mountain Research and Development]]|editore=[[International Mountain Society]]|volume=21|numero=3|pp=243-252|lingua=en|url=https://www.jstor.org/stable/3674076|nome2=Paul|cognome2=Messerli|nome3=Werner|cognome3=Bätzing|JSTOR=3674076}}
|wkautore =
* Les Alpes. Un foyer de civilisation au coeur de l'Europe. Tradotto e adatto a l'edizione francese a cura di [[Henri Rougier]]. Editions Loisirs et Pédagogie/LEP, Le-Mont-sur-Lausanne/Suisse 2005, 514 pages. Questo libro è l'edizione francese "Die Alpen" edito nel 2003.
|curatore = Gennaro Savarese
* Bildatlas Alpen. Eine Kulturlandschaft im Portrait; Primus Verlag, Darmstadt 2005
|traduttore =
* Le Alpi - una regione unica al centro dell'Europa. Edizione italiana a cura di [[Fabrizio Bartaletti]]. Bollati Boringhieri editore, Torino 2005, 485 pag.
|illustratore =
* Grande Traversata delle Alpi/GTA – der große Weitwanderweg durch die Alpen es Piemont. 5., vollständig überarbeitete und aktualisierte Auflage. Rotpunktverlag, Zürich 2006
|altri =
* Nove articoli in: Il Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi. Edizione italiana a cura di [[Enrico Camanni]]. [[Priuli & Verlucca]], Ivrea 2007, 12 volumi:
|url = https://books.google.it/books?id=nk6I4zcyaVoC&pg=PA32&lpg=PA32&dq=abate+lorenzo+fazzini&source=bl&ots=GjhMD-dPUN&sig=ACfU3U2wJ6bFSPY3MscS-eHCiYX2Gg-qZA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjMkKjfmKPiAhXK0KQKHd8nCnEQ6AEwEXoECA0QAQ#v=onepage&q=abate%20lorenzo%20fazzini&f=false
** Aurea, Via: Vol. 1, p.&nbsp;76
|via =
** Centrali, Alpi: Vol. 2, p.&nbsp;70-71
|editore = Guida editori
** Hohe Tauern, miniere d'oro: Vol. 4, p.&nbsp;67-68
|città = Napoli
** Occidentali, Alpi: Vol. 5, p.&nbsp;105-106
|anno = 1983
** Orientali, Alpi: Vol. 5, p.&nbsp;112-113
|lingua = italiano
** Stura di Demonte: Vol. 7, p.&nbsp;54
|annooriginale = 1889
** Unione Europea: Vol. 7, p.&nbsp;112
|volume =
** Demografia: Vol. 8, p.&nbsp;51-63
|opera =
** Definire le Alpi: Vol. 9, p.
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*{{Cita libro
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|autore = [[Basilio Puoti]]
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*{{Cita pubblicazione
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|rivista = Annali Civili del Regno delle Due Sicilie
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* {{Cita pubblicazione
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|rivista = [[Il progresso delle scienze, delle lettere e delle arti]]
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* {{Cita pubblicazione
|titolo = Necrologia di Lorenzo Fazzini
|autore = Cesare Malpica
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|rivista = [[Poliorama pittoresco]]
|volume = II
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}}
* Guido Oldrini, ''La cultura filosofica napoletana dell'Ottocento'', Bari, Laterza, 1973. Domenico Simeone Oliva, ''Sonetto alla memoria dell'egregio professore D. Lorenzo Fazzini'' in [[Poliorama Pittoresco]], II (1837), p.343.
* Luigi Valpolicella, in De Tipaldo Emilio (a cura di): ''Biografie degli Italiani illustri nelle Scienze, Lettere ed Arti, del secolo XVIII, e de' contemporanei - Compilata da Letterati Italiani di ogni provincia'', Venezia, dalla Tipografia di Alvisopoli, 1841, Vol. 8.
* [[Alfredo Zazo]], ''L'istruzione pubblica e privata nel napoletano'' (1767-1860), Il Solco, Città di Castello, 1923, p.182. - ''Le scuole private unviersitarie a Napoli dal 1799 al 1860'', Napoli, ITEA, 1926.
* Gaetano Fazzini, ''Bibliografia degli elementi di fisica sperimentale...del sig. Puoillet voltati in italiano e annotati dal professore Gaetano Fazzini'', in ''Il lucifero'', anno II, pp. 22-23.
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/lorenzo-fazzini_(Dizionario-Biografico) Dizionario biografico italiano Treccani].
* {{Cita libro
|titolo = Lorenzo Fazzini
|autore = Raffaele Santoro
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|editore = Vecchiarelli Editore
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}}
* {{DBI|nome = |volume = |anno = |autore= Raffaele Santoro}}
* {{DBI
|nome = Fazzini, Gaetano Emanuele
|nomeurl = gaetano-emanuele-fazzini
|autore = Giuseppe La Tosa
|anno = 1995
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|volume = 45
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|cid = LaTosa
}}
 
== Voci correlate ==
Nella "revue de géographie alpine":
* [[Michael Faraday]]
* Werner Bätzing/Paul Messerli/Thomas Scheurer: La convention alpine entre législation internationale et mise en oeuvre fédéraliste: obstacles et perspectives./The Alp Convention between international law and implementation in federal structures - obstacles and perspectives. Revue de Géographie Alpine - Journal of alpine research (Grenoble) 92/2004, no. 2, p.&nbsp;107-117 (texte francais), 118- 126
* [[Francesco De Sanctis]]
* Werner Bätzing/ Yven Dickhörner: Die Bevölkerungsentwicklung im Alpenraum (le développement de la population dans les Alpes) 1870 - 1990 aus der Sicht von Längsschnittanalysen aller Alpengemeinden (sur toutes les communes alpines). Revue de Géographie Alpine (Grenoble) 89/2001, No. 1, S
*[[Interazione elettromagnetica]]
* De la "géographie régionale" à une recherche scientifique coordonnée au sein de la "Convention alpine".Revue de Géographie Alpine (Grenoble) 89/2001, no. 4, S. 211-220 ("Les géographes inventent les Alpes").
* Manfred Perlik/W. Bätzing (Hrsg.): L'avenir des villes des Alpes en Europe/Die Zukunft der Alpenstädte in Europa. Tagungsband Konferenz Villach 19.-20.6.1998. Grenoble/Bern 1999, 231 S. (= Revue de Géographie Alpine 87/1999,
 
==Note==
Nella rivista della cipra
<references />
* Bätzing und AG GIS (Y. Dickhörner, V. Kleiter, J. Römheld, M. Schneider, S. Sommer, A. Werwein): Bevölkerungsdynamische Prozesse im Alpenraum (processus dynamique de la population dans les régions alpines). In: CIPRA (Hrsg.): Jung sein - alt werden im Alpenraum. Zukunftsperspektiven und Generationendialog. Tagungsband zur CIPRA- Jahresfachtagung 28.-30.10.1999 in Benediktbeuern. Schaan 1999
* La nature et les paysages ne suffisent pas !? Pourquoi les Alpes doivent-elles constamment etre mises en scène ? Dans : Alpes Scène – la revue de la CIPRA no. 91, juin 2009, p.&nbsp;5-7
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.aurora-magazin.at/gesellschaft/interview_baetzing_1_frm.htm|Intervista di Werner Bätzing|lingua=de}}
* {{cita web|http://web.tiscali.it/itcvieste/viestani/fazzini.htm|Pagina dedicata a Lorenzo Fazzini}}
* {{cita web|1=http://www.geographie.uni-erlangen.de/pers/wbaetzing/einleitung.html#fr|2=Pagina di presentazione del sito Werner Bätzing dell'Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Nuremberg|lingua=en, fr, it, sl|accesso=13 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100514073255/http://www.geographie.uni-erlangen.de/pers/wbaetzing/einleitung.html#fr#fr|dataarchivio=14 maggio 2010|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.retegargano.it/index.php/notizie/cultura/item/25889|Vieste - LORENZO FAZZINI, IL PIU' FAMOSO DEI VIESTANI ILLUSTRI}}
* {{cita web|url=http://www1.rsi.ch/trasm/media-alp/welcome.cfm?idg=0&ids=874&idc=8630|titolo=Presentazione dell' "Alpi: una regione unica al centro dell'Europa" con una corta intervista|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.settoreweb.com/fondazione/ita/pagine.php?s=&pg=316|titolo=Alpi. Quale futuro, dopo la grande trasformazione?-Fondazione Benetton Studi Ricerche}}
* {{cita web|http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rga_0035-1121_2001_num_89_4_3067|De la « géographie régionale » à une recherche scientifique coordonnée au sein de la « Convention alpine » in Persée- Revue de Géographie Alpine|lingua=fr}}
* {{cita web|url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rga_0035-1121_1999_num_87_2_2952?luceneQuery=%28%2B%28content%3Abätzing+title%3Abätzing%5E2.0+fullContent%3Abätzing%5E100.0+fullTitle%3Abätzing%5E140.0+summary%3Abätzing+authors%3Abätzing%5E5.0+illustrations%3Abätzing%5E4.0+bibrefs%3Abätzing%5E4.0+toctitles%3Abätzing%5E4.0+toctitles1%3Abätzing%5E3.0+toctitles2%3Abätzing%5E2.0+toctitles3%3Abätzing%29%29+AND+%28+%2Baccess_right%3A%28free%29+%29&words=bätzing&words=100&words=140&words=free|titolo=Villes des Alpes in Persée-Revue de Géographie Alpine|lingua=fr}}
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