Jacques Berenguer e Castel Campo: differenze tra le pagine

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{{Infobox struttura militare
{{Bio
|Nome = JacquesCastel RenéCampo
|Nome originale =
|Cognome = Berenguer
|Parte di =
|PostCognomeVirgola = detto Jacki
|Posizione geografica =
|Sesso = M
|Struttura = Castello
|LuogoNascita = Saint-Maigrin
|Immagine = Castel Campo (Fiavé).jpg
|GiornoMeseNascita = 27 ottobre
|AnnoNascitaDidascalia = 1936
|Nomemappa = Trentino-Alto Adige
|LuogoMorte = Nizza
|Stato =
|GiornoMeseMorte =
|Stato attuale = ITA
|AnnoMorte = 1990
|Suddivisione = {{IT-TAA}}
|Attività = criminale
|Città = {{simbolo|Fiavè-Stemma.png}} [[Fiavé]]
|Nazionalità = francese
|Tipologia = Castello
|PostNazionalità = , fondatore dell'organizzazione malavitosa romana denominata [[Clan dei marsigliesi]], attiva in [[Italia]] nel corso degli [[Anni 1970|anni settanta]]
|Utilizzatore =
|Primo proprietario =
|Stile =
|Funzione strategica =
|Termine funzione strategica =
|Inizio costruzione = [[XII secolo]]
|Termine costruzione =
|Costruttore =
|Materiale =
|Armamento =
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale = Privato
|Proprietario attuale = Famiglia Rasini
|Visitabile = Sì
|Presidio =
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|Occupanti =
|Azioni di guerra =
|Eventi =
==|Note= =
|Sito web =
|Ref =
}}
 
'''Castel Campo''' è un maniero medievale risalente al [[XII secolo]] ubicato nel comune di [[Fiavé]], in [[Provincia autonoma di Trento|provincia di Trento]].
==Biografia==
===L'arrivo a Roma===
Malavitoso di alto livello, ricercato dalle polizie di mezzo mondo sin dagli anni sessanta, Berenguer fece il suo arrivo a [[Roma]] nel 1971. Accusato dell'omicidio di una prostituta e sospettato nel 1972 di aver ucciso con quattro colpi di pistola il pregiudicato tunisino Gaspard Orland, ritrovato poi fuori dai cancelli dell'ospedale San Giovanni, è costretto alla fuga dalla capitale.
 
== Cenni storici ==
Arrestato a Genova, nel [[1973]], inscenò una protesta di 96 ore sul tetto del carcere per sollecitare la concessione della libertà provvisoria. Liberato, in quello stesso anno, si trasferisce di nuovo a [[Roma]] dove giunse con la notorietà di un grande malavitoso e riuscì a introdursi ben presto nella malavita capitolina, prendendo contatti con i più noti criminali della città. In particolare, però, Berenguer strinse amicizia con l'altro marsigliese [[Albert Bergamelli]] e con il bresciano [[Maffeo Bellicini]] con i quali mise in piedi un gruppo criminale conosciuto come [[Clan dei marsigliesi|la banda delle tre B]] e, più tardi, come il [[Clan dei marsigliesi]].<ref>{{cita|Armati, 2006|p. 181}}.</ref>
[[File:Castel Campo.jpg|thumb|left|Castel Campo immerso nel panorama trentino.]]
Il castello è citato per la prima volta nel 1163 quando era già feudo della famiglia dei Campo che ottennero poi anche l'investitura di [[castel Toblino]] e [[castel Merlino]].
 
Nel 1439 a causa delle lotte tra feudatari il castello fu quasi completamente distrutto. Fu ricostruito da Graziadeo da Campo tra il 1444 e il 1457 che chiamò anche i [[Maestri comacini]] per creare la decorazione interna ricca di affreschi con scene di caccia. Alla morte di Graziadeo il maniero invece che essere trasmesso al cugino Mattia Galasso come da lui richiesto, fu trattenuto dal vescovo Hack per motivi politici. Nel 1468 i [[Trapp]] furono investiti del feudo di castel Campo che rimase tra i loro possedimenti fino al 1891 quando venne venduto al tedesco Teodor Rautenstrauch. Egli ristrutturò il castello e vi fondò una fiorente azienda agricola.
===Il Clan dei marsigliesi===
{{vedi anche|Clan dei marsigliesi}}
Specializzati inizialmente in rapine a mano armata e nel traffico di stupefacenti, attraverso una serie di sequestri di persona, la banda diventerà un'autentica industria del crimine.<ref name="voci">[http://www.vocidallastrada.com/2011/11/il-romanzo-di-un-delitto-di-verita-34.html Vocidallastrada.com, Il Romanzo di un Delitto di Verità]</ref>
 
Dopo la fine della [[prima guerra mondiale]] e il passaggio del Trentino all'Italia, Teodor Rautenstrauch fu costretto a lasciare il castello, che nel 1920 fu poi rilevato dalla famiglia Rasini di Milano che da allora ne è la proprietaria. Cesare Rasini incaricò l'architetto Livio Provasoli di avviarne il restauro, chiamando inoltre il pittore [[Verona|veronese]] [[Carlo Donati]] per affrescarne gli interni nello stile a lui più caro, l'[[Art Nouveau]]<ref>{{Cita|italiadiscovery.it|Castel Campo}}.</ref>.
Il 22 febbraio del 1975, si resero responsabili di una rapina all'interno dell'ufficio postale di Piazza dei Caprettari a [[Roma]] risoltosi con un magro bottino di sole 400 mila lire e con l'uccisione dell'agente Giuseppe Marchisella.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/aprile/20/cella_Lallo_ultimo_boss_Dai_co_10_040420029.shtml Il Corriere della Sera, In cella «Lallo» l'ultimo boss Dai Caprettari ai sequestri, la scia di sangue del boss]</ref>
 
Il castello, pur essendo di proprietà privata, è sede di vari eventi pubblici ed è visitabile su appuntamento.
L'ascesa dei Marsigliesi raggiunse i massimi livelli attraverso una serie di sequestri di persona che frutteranno loro un bottino totale di circa 4 miliardi. Il 13 marzo 1975, rapiscono [[Gianni Bulgari]], erede di una delle più famose gioiellerie del mondo, che verrà rilasciato dopo un mese di prigionia dietro il pagamento di un riscatto.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/smista.php?IDCategoria=1479 La Gazzetta del Mezzogiorno, 1975: Cronaca di un anno] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
== Note ==
Tra il giugno e l'ottobre del [[1975]] sequestrano l'imprenditore [[Amedeo Maria Ortolani]]<ref>E. Di Francesco, G. Michelangeli, ''Dolseur e altri racconti'', Teti, 2009, p. 101</ref> e il ''re del caffè'' Alfredo Danesi, entrambi rilasciati, rispettivamente, dopo undici e venti giorni sempre dietro pagamento di un riscatto<ref>[https://sites.google.com/site/sentileranechecantano/cronologia/1975 da Senti le rane che cantano]</ref>.
<references />
 
== Bibliografia ==
Grazie all'inchiesta portata avanti dal magistrato romano [[Vittorio Occorsio]], le serie di reati della banda venne interrotta con gli arresti, da parte delle forze dell'ordine, dei più importanti boss.
* {{cita libro|autore=Gorfer A.|titolo=Guida dei castelli del Trentino|città=Trento|anno=1972}}
* {{cita libro|autore1=Tabarelli G.M.|autore2=Conti F.|titolo=Castelli del Trentino|città=Novara|anno=1981}}
 
== Altri progetti ==
Berenguer riuscì a fuggire a [[New York]] dove venne poi catturato nel 1980 ed estradato in Italia.<ref>{{cita|Selvetella, 2010|p. 90}}.</ref>
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Il 25 febbraio del 1981, per la rapina di piazza dei Caprettari, venne condannato all'ergastolo e giocò la strada della semi-infermità mentale. Nonostante la falsa perizia del criminologo [[Aldo Semerari]], restò comunque in carcere mettendo fine alla propria attività criminale. Venne poi ucciso, nel 1990, nel carcere di [[Nizza]].
* {{Cita web|url=http://www.italiadiscovery.it/arte/castel-campo.html|titolo=Castel Campo|sito=italiadiscovery.it|accesso=1º gennaio 2019|cid=italiadiscovery.it}}
 
{{CastelliTN}}
==Note==
{{Portale|architettura|medioevo}}
<references/>
 
[[Categoria:Castelli della provincia di Trento|Campo]]
==Bibliografia==
*{{Cita libro|autore=Cristiano Armati|titolo=Italia criminale: Personaggi, fatti e avvenimenti di un'Italia violenta|url=http://books.google.it/books/about/Italia_criminale_Personaggi_fatti_e_avve.html?id=BwF2PQAACAAJ&redir_esc=y|editore=Newton Compton|pagine=347|anno=2006|ISBN=88-541-0726-3|cid=Armati, 2006}}
 
*{{Cita libro|autore=Yari Selvetella|titolo=Banditi, criminali e fuorilegge di Roma|url=http://books.google.it/books?id=zFA8RQAACAAJ&dq=banditi+criminali+e+fuorilegge+di+roma&source=bl&ots=h2fd1KfYt4&sig=VQ6EMxD4HUev0ec-KtOFJl_1dtA&hl=it&sa=X&ei=qmdsUMWUIKnb4QS--YDoCQ&ved=0CC8Q6AEwAA|editore=Newton Compton|pagine=208|anno=2010|ISBN=88-541-2001-4|cid=Selvetella, 2010}}
 
==Voci correlate==
*[[Albert Bergamelli]]
*[[Maffeo Bellicini]]
*[[Milieu marsigliese]]
 
{{Portale|Biografie}}
 
[[Categoria:Clan dei marsigliesi|B]]