Marozia e Melito di Porto Salvo: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{F|storia d'Italia|agosto 2008|arg2=nobili romani}}
|Nome=Melito di Porto Salvo
{{Bio
|Nome ufficiale={{it}}Melito di Porto Salvo<br>{{el}}Μελιτος
|Nome = Maria
|Panorama=Melito.jpg
|Cognome =
|Didascalia=
|PostCognomeVirgola = detta '''Mariozza''' e poi nota come '''Marozia'''
|Bandiera=Melito di Porto Salvo-Gonfalone.png
|Sesso = F
|Voce bandiera=
|LuogoNascita = Roma
|Stemma=Melito di Porto Salvo-Stemma.png
|GiornoMeseNascita =
|Voce stemma=
|AnnoNascita = [[892]] circa
|Stato=ITA
|LuogoMorte = Roma
|Grado amministrativo=3
|GiornoMeseMorte = 28 giugno
|Divisione amm grado 1=Calabria
|AnnoMorte = ''ante'' [[936]]
|Divisione amm grado 2=Reggio Calabria
|Attività =
|Amministratore locale= Meduri Giuseppe
|Nazionalità =
|Data elezione=maggio 2015
|Categorie = no
|Data istituzione=
|FineIncipit = era figlia di [[Teodora (X secolo)|Teodora]] e del [[Senatore di Roma]] [[Teofilatto]]. È stata ritenuta, senza fonti certe, sorella di [[Adalberto II di Toscana]]. Fu [[consorti dei sovrani d'Italia#Bosonidi (926 – 950)|Regina consorte d'Italia]]
|Altitudine=
|Immagine = Marozia bertolini.jpg
|Abitanti=11247
|Didascalia = Marozia con [[Ugo di Provenza]]
|Note abitanti={{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html |titolo=ISTAT - Bilancio demografico mensile agosto 2018 |accesso=28 dicembre 2018}}
|Aggiornamento abitanti=31-8-2018
|Sottodivisioni=Annà (in [[Dialetto Greco-Calabro|greco-calabro]]: Anne), Lacco (Làkos), Lembo, Musa (Mùssa), Musupuniti (Mussopunites), [[Pallica]] (Pallikè), [[Pentedattilo]] (Pentadàttilo), Pilati, [[Prunella (frazione)|Prunella]], San Leonardo, Sbarre, Marina, Concessa, Paese Vecchio, Caredia (Karedia), Porto Salvo, Armà
|Divisioni confinanti=[[Montebello Jonico]], [[Roghudi]], [[San Lorenzo (Italia)|San Lorenzo]]
|Zona sismica=1
|Gradi giorno=805
|Nome abitanti= Melitesi
|Patrono=Concezione della Beata Vergine Maria
|Festivo=8 dicembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Melito di Porto Salvo (province of Reggio Calabria, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Melito di Porto Salvo all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria
|Diffusività=
}}
 
'''Melito di Porto Salvo''' (''Mèlitu'' in [[Dialetto calabrese|calabrese]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 389}}</ref>, ''Mèlitos'' in [[Dialetto greco-calabro|greco-calabro]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:11247}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Reggio Calabria]] in [[Calabria]]. È il comune più a sud della [[Calabria]] e dell'[[Italia]] continentale, escluse le isole.
Si racconta che fosse donna molto bella e spregiudicata. Dominò per un ventennio su [[Roma]] e sulla [[Chiesa Cattolica]] del [[X secolo]]. Nonostante fosse, come la madre, analfabeta, Marozia con l'astuzia e la seduzione riuscì a stringere forti alleanze e potenti amicizie per costruire il suo potere.
 
== BiografiaGeografia fisica ==
Il centro storico di Melito, posto a circa 28&nbsp;km da [[Reggio Calabria]], sorge su una collina a 85 metri s.l.m., detta colle Calvario, che digrada dolcemente verso il [[Mar Ionio]].
Appena quindicenne fu la [[Concubinato|concubina]] di [[papa Sergio III]], suo cugino, conosciuto quando era vescovo di Caere (l'attuale [[Cerveteri]]). L'esistenza stessa della relazione, che si daterebbe intorno al [[907]], è controversa: gran parte degli autori ha accettato il racconto di [[Liutprando di Cremona]]; altri, tra cui [[Pietro Fedele]] e il Brezzi, considerano invece il concubinaggio una maldicenza senza fondamento.<ref name=DBI>{{Cita|DBI}}.</ref>
 
Melito fa parte dell'[[Area metropolitana di Reggio Calabria]].
Marozia si sposò tre volte e tutti i suoi matrimoni furono politici. Nel [[909]], già incinta, sposò [[Alberico I di Spoleto|Alberico di Spoleto]]; il figlio fu poi legittimato<ref>Pietro Fedele, ''Ricerche per la storia di Roma e del papato nel secolo X'', in «Archivio della R. Società Romana di Storia Patria», voll. XXXIII-XXXIV</ref>. Alberico e Marozia ebbero un altro figlio, cui fu dato il nome di [[Alberico II di Spoleto|Alberico]] (911/912-954). Marozia si era unita al marito, molto più anziano, per due caratteristiche del consorte che lei apprezzava molto: la posizione di potere e l'ambizione di accrescerlo ulteriormente. Nel 914 Alberico si alleò con [[papa Giovanni X]] e nel 916, insieme alle truppe pontificie, sconfisse i [[Saraceni]] al [[Battaglia del Garigliano (915)|Garigliano]]. Venne nominato [[Console (storia romana)|console]] di Roma, ma lasciò presto Marozia vedova in quanto fu ucciso a [[Orte]] nel 924.
 
=== Idrografia ===
Nel [[926]] Marozia ritentò la scalata al potere sposando [[Guido di Toscana|Guido]], [[marchese di Toscana]], un oppositore del Pontefice. Da questo momento Marozia diventò la principale nemica di Giovanni X. Nel maggio [[928]] a Marozia riuscì l'assalto della residenza del Papa (il [[Basilica di San Giovanni in Laterano|Laterano]]), che fu imprigionato e deposto. Giovanni X morì poco dopo in prigione, probabilmente soffocato. Guido diventò il signore di Roma. Marozia pilotò l'elezione dei tre papi successivi: tra il 928 e il [[929]] furono eletti [[papa Leone VI|Leone VI]] e [[papa Stefano VII|Stefano VII]].
Il territorio comunale è attraversato da alcune [[Fiumara (idrografia)|fiumare]]: il torrente Tuccio, ad est, separa il capoluogo comunale dalla frazione di Pilati; la fiumara Tabacco, ad ovest, è interposta tra il capoluogo e la frazione di Annà. Il torrente Marosimone, di più modesta importanza, attraversa il paese.
 
== Storia ==
Nel [[931]] Marozia riuscì ad imporre sul trono pontificio il suo primogenito, appena ventunenne, che prese il nome di [[papa Giovanni XI|Giovanni XI]]. Il nuovo Papa, di carattere debole, fu un docile strumento nelle mani di Marozia, che fu considerata la padrona di Roma. Quasi contemporaneamente alla consacrazione di Giovanni XI moriva il secondo marito, Guido. Infine, nel [[932]] Marozia si sposò per la terza volta col cognato [[Ugo di Provenza]] ([[Re d'Italia]] dal [[926]] al [[947]]). Ugo, fratello di Guido, non avrebbe potuto sposare Marozia ma, spergiurando, dichiarò d'essere figlio illegittimo del proprio padre.
Secondo gli storici locali (tra cui R. Cotroneo) la località era sicuramente abitata in epoca tardo-romana, anche se la conferma di tale assunto è data solamente dal ritrovamento nella parte più antica (presso la collinetta ''Calvario'') di una necropoli del [[V secolo|V]]-[[VI secolo]] d.C. si suppone inoltre che in tale periodo il posto fosse una stazione di scambio e riposo per chi viaggiava da [[Reggio Calabria]] a [[Locri]] (Decastadium).
 
{{Vedi anche|Pentedattilo}}
Marozia progettò l'incoronazione di Ugo a imperatore, sfruttando la propria influenza sul figlio Papa. I suoi progetti furono sventati da [[Alberico II di Spoleto|Alberico II]], suo secondo figlio e fratellastro di Giovanni XI. Alberico II cacciò Ugo dall'Urbe, fece arrestare la madre e confinò Giovanni XI nel [[Palazzo del Laterano|palazzo papale del Laterano]], rimanendo così padrone incontrastato di Roma dal [[932]] alla morte, avvenuta nel [[954]]. Da quel momento non si ebbero più notizie di Marozia. Secondo alcuni, venne imprigionata a [[Castel Sant'Angelo]] e finì i suoi giorni reclusa in convento. Morì presumibilmente il 28 giugno di un anno precedente il [[936]] e fu sepolta nel [[monastero dei Santi Ciriaco e Nicola]] sulla [[via Lata]].<ref name=DBI />
 
Secondo la Storia popolare, nel 1600 un quadro con l'effigie della Vergine Maria, è stato trovato sulla spiaggia, giunto dal mare e ritrovato da marinai di quel tempo, e sul luogo del ritrovamento i Melitesi edificarono un Santuario. Il quadro fu tenuto nei pressi del ritrovamento,in una edicola posta dove oggi sorge una nicchia, e poi fu portato nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Pentedattilo durante i lavori di costruzione del Santuario. E così nel 1680 fu costruito il Santuario e per un antico voto del marchese Domenico Alberti fu deciso che il quadro della Madonna ritorni a Pentedattilo ogni 25 marzo di ogni anno per poi scendere l'ultimo Sabato del mese di Aprile.
Lo storico [[Edward Gibbon]] sostenne che la storia dell'ambiziosa Marozia abbia ispirato la leggenda della [[Papessa Giovanna]], alla quale si diede credito per secoli, fino alla [[Riforma protestante]].
 
Con l'[[eversione della feudalità]], le terre di Melito e [[Pentedattilo]] furono acquistate dai Ramirez, famiglia di origine spagnola che intensificò la produzione agricola introducendo agrumeti e vigneti, dunque colture più pregiate come quella del [[bergamotto]].
== Giudizi storici ==
Secondo [[Liutprando da Cremona]]: «Mariozza, bella come una dea e focosa come una cagna, viveva nel [[cubicolo]] del Papa e non usciva mai dal Laterano»; giudizio pedissequamente ripreso da [[Cesare Baronio]]. È tuttavia impensabile estrapolare acriticamente tale giudizio dal contesto storico e dal ruolo politico centrale che ebbero Marozia e la sua famiglia durante il X secolo nella lotta tra fazioni romane, Papato, Impero e altri sovrani che si contendevano il potere a Roma. Non è da escludere che, almeno in età giovanile, fosse strumento della sua stessa famiglia, volto alla gestione e conservazione del potere.
 
Nella seconda metà del [[XIX secolo]] fu ultimato il trasferimento di tutte le istituzioni civili e religiose da [[Pentedattilo]] a Melito.
La storiografia più recente, tenendo conto di altre dichiarazioni diametralmente opposte e ad essa favorevoli, ha formulato un giudizio più equilibrato: «Gli studiosi più aggiornati, senza giurare che Marozia fosse un esempio di cristiana modestia, sono convinti che la sua autorità dovesse posare su una base più solida della lussuria e del vizio. Marozia doveva avere molto ingegno, molta abilità e pochi scrupoli»<ref name=DBI /><ref>[[Gina Fasoli]], ''I re d’Italia (888-962)'', Firenze 1949, p. 108</ref>.
{{Vedi anche|sbarco a Melito}}
Sulla spiaggia melitese di Rumbolo il 19 agosto [[1860]] avvenne lo sbarco dei Mille di [[Giuseppe Garibaldi]], che dopo aver occupato la Sicilia puntavano alla conquista delle terre del Regno borbonico "al di qua del Faro". Un secondo, meno fortunato, sbarco dei garibaldini avvenne il 25 agosto [[1862]], quando giunsero in [[Calabria]] con l'intento di muovere alla conquista di [[Roma]] ancora soggetta al Papa: una stele commemorativa ed un mausoleo ricordano questo secondo sbarco. Il piroscafo a vapore ''Torino'', affondato dai [[Borbone di Napoli|Borboni]] durante lo sbarco dei garibaldini, giace sul fondale a 12&nbsp;m di profondità.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Melito di Porto Salvo - Casina Ramirez (anche “dei Mille”)03-1.jpg|thumb|Casina Ramirez (anche “dei Mille”) dove sostò Garibaldi, in alto a destra il colpo di cannone della nave borbonica ''[[Fulminante]]''.]]
 
=== Architetture religiose ===
* Santuario di Maria SS di Porto Salvo;
* Chiesa Arcipretale dell'Immacolata Concezione;
* Chiesa di San Giuseppe;
* Chiesa di San Giuseppe (in frazione Annà);
* Chiesa di San Giovanni Battista (in frazione Prunella);
* Chiesa dell'Addolorata (in frazione Prunella);
* Chiesa Protopapale dei Santi Pietro e Paolo (in frazione Pentedattilo);
* Chiesa della Candelora (in frazione Pentedattilo);
* Chiesa della Madonna del Carmine (in frazione Pilati);
* Chiesa della Madonna delle Grazie (in frazione Caredia).
 
=== Architetture civili e militari ===
* Torre Saracena (sulla parte più alta del Paese Vecchio, del 1550 circa);
* Torre di Musa (anch'essa risalente a circa il 1550);
* Museo Garibaldino;
* Casina dei Mille, dove soggiornarono i garibaldini nel 1861, e furono cannoneggiati dalle truppe della marina borbonica;
* Mercato Coperto, costruito nel periodo fascista;
* Palazzo Alberti (del 1667).
 
=== Statue ===
[[File:Melito di Porto Salvo - Stele commemorativa sbarco Garibaldi.jpg|upright=0.9|thumb|Stele commemorativa dello sbarco garibaldino]]
La stele garibaldina, costruita sul lungomare in contrada Rumbolo in sostituzione di una più antica, ricorda il luogo in cui i Mille di [[Giuseppe Garibaldi]] sbarcarono il 19 agosto 1860. Ai caduti di tutte le guerre sono dedicati il monumento in corso Garibaldi e la lapide in viale delle Rimembranze.
Sul lungomare di fronte al Santuario di Porto Salvo, si trova una scultura ritraente la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Melito di Porto Salvo}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 602 persone. Le comunità nazionali più numerose sono:
* [[India]] 167 1,46%
* [[Romania]] 164 1,43%
 
== Cultura ==
 
=== Eventi ===
==== Festività religiose ====
* [[Immacolata Concezione]] - 8 dicembre (Santa Patrona del paese)
* Maria S.S. di Porto Salvo - ultimo Sabato del mese di aprile e Domenica seguente (Santa Protettrice del paese)
* Festa di [[San Giuseppe]] - 19 marzo: viene celebrata in entrambe le chiese di Melito che in quella della frazione Annà
* Festa di [[San Giovanni Battista]] - 24 giugno: viene celebrata a Prunella
* Festa della Madonna Addolorata - ultima domenica di settembre: anch'essa si tiene a Prunella
* Festa della Madonna della Candelora (Presentazione di Gesù Bambino al Tempio)- 2 febbraio a Pentedattilo
* Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo - 29 giugno a Pentedattilo
* Festa di Sant'Antonio Abate - 17 gennaio a Pentedattilo
 
==== Ricorrenze civili ====
Nel periodo estivo si verificano manifestazioni che si svolgono in tutto il territorio comunale a partire da giugno fino al mese di settembre; si tratta di sagre paesane, concerti in piazza o mostre d'arte ed esposizioni. Fra gli eventi maggiori si ricordano le sagre della melanzana ad Annà, della crespella a Prunella, del pane caldo a Pallica, della polpetta al Paese Vecchio, del pesce alla Marina e il Pentedattilo Film Festival, gara internazionale di cortometraggi che si svolge nel grande teatro all'aperto di Pentedattilo verso metà settembre.
 
== Geografia antropica ==
Negli anni settanta parte del territorio comunale di ''Melito di Porto Salvo '' è stato conferito al comune di [[Roghudi]], allo scopo di costruire un abitato di nuova fondazione (denominato [[Roghudi|Roghudi Nuovo]]) dove trasferire gli abitanti e la sede comunale di [[Roghudi]] (Vecchio), situato sulle pendici meridionali dell'[[Aspromonte]] e abbandonato a seguito di due alluvioni verificatosi nel [[1971]] e nel [[1973]].
L'abitato che va da Musa e Annà fino a Pilati e che raggiunge il quartiere Pallica costituisce un vero e proprio agglomerato urbano che raccoglie la maggior parte delle abitazioni e dei servizi del comune.
 
=== Divisione del territorio ===
Melito di Porto Salvo è suddivisa nelle seguenti contrade e frazioni (tra parentesi il nome in greco-calabro):
* Melito centro (Melitos)
* Paese Vecchio
* Marina
* Sbarre
* Porto Salvo
* Rumbolo
* Lembo (Lemvos)
* San Leonardo
* Annà (Anne)
* Musa (Mussa)
* Placanica (Plakanike)
* Giachindi
* Pentedattilo (Pentadattilo)
* Pilati
* Pallica (Pallike)
* Armà
* Prunella
* Caredia (Karydia)
* Lacco (Lakkos)
* Musupuniti (Mussuponites)
 
== Economia ==
Nonostante i cospicui investimenti pubblici susseguitisi fino agli anni settanta, il comune non è riuscito a sviluppare un tessuto economico industriale. All'agricoltura, che durante gli [[Anni 1970|anni settanta]] ha puntato sulla coltivazione del [[bergamotto]], si affianca oggi una timida apertura al turismo balneare.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il comune è servito dalla [[Strada statale 106 Jonica]] [[Reggio Calabria]]-[[Taranto]], il cui vecchio tracciato attraversava il centro abitato e ancora oggi porta il nome di via Nazionale; è inoltre il punto di arrivo della [[Strada statale 183 Aspromonte-Jonio|strada statale 183]] e della strada provinciale 3 Aspromonte - Jonio.
 
=== Ferrovie ===
La stazione di Melito Porto Salvo fa parte della [[Ferrovia Jonica|linea ionica]] [[Reggio Calabria]]-[[Metaponto]]-[[Taranto]], a doppio binario ed elettrificata fino a Melito, mentre per il restante tratto è a singolo binario e non dotata di elettrificazione. La stazione di Melito è la prima stazione sul lato ionico del Servizio ferroviario suburbano di [[Reggio Calabria]]. Dalla fine del [[2007]] è stato istituito il servizio ferroviario suburbano di [[Reggio Calabria]] che garantisce una corsa ogni 30 minuti verso [[Reggio Calabria]] una corsa ogni ora fino a [[Rosarno]].
 
== Istruzione ==
A seguito della delibera della Giunta Regionale della Calabria n. 657 del 31.12.2018 relativa l' organizzazione della rete scolastica della regione Calabria, per l'a.s. 2019/2020 in essa contenente la Delibera della Città Metropolitana di Reggio Calabria n. 86 del 13.12.2018 concernente
l’approvazione del Piano di razionalizzazione della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa anno 2019/2020, l' organizzazione dell' della rete scolastica del Comune di Melito di Porto Salvo con decorrenza 01.09.2019 è costituita come di seguito indicata:
 
== Amministrazione ==
Il Consiglio dei Ministri n. 74 del 27/03/[[2013]], su proposta del ministro dell'Interno [[Anna Maria Cancellieri]], ha deliberato lo scioglimento, (per la terza volta) del Consiglio comunale di Melito di Porto Salvo ai sensi della normativa antimafia. Tale scioglimento è avvenuto in seguito all'arresto del sindaco Gesualdo Costantino il 12 febbraio [[2013]] per associazione mafiosa<ref>{{cita web|url=http://www.ntacalabria.it/area-grecanica/operazione-ada-scarcerato-gesualdo-costantino.html}}</ref>, Costantino è stato scarcerato, in attesa di processo, a giugno del [[2016]]<ref>{{cita web|url=http://www.ildispaccio.com/reggio-calabria/113998-ritorna-in-liberta-l-ex-sindaco-di-melito-porto-salvo-gesualdo-costantino}}</ref>.
 
Tale provvedimento scaturisce da indagini portate avanti della Procura della Repubblica di [[Reggio Calabria]], che informato il Prefetto di [[Reggio Calabria]] Dott. Vittorio Piscitelli ha disposto la gestione della Commissione Straordinaria, poi confermata con decreto del CdM n. 74 del 27/03/[[2013]].
Secondo la [[DDA]] ([[Direzione Distrettuale Antimafia]]) la cosca [['Ndrina Iamonte|Iamonte]] controlla il traffico di armi e di sostanze stupefacenti nel basso [[Mar Ionio|Jonio]] [[Provincia di Reggio Calabria|reggino]] e ha realizzato un'infiltrazione pervasiva all'interno del palazzo Comunale creando una grande emorragia socio-politica.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1809]]
|[[1810]]
|CURATOLA Fortunato
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1811]]
|[[1812]]
|CILEA Giuseppe
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1812]]
|[[1816]]
|MANDALARI Antonio Maria
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1817]]
|[[1818]]
|DE BLASIO Giuseppe Maria
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1819]]
|[[1821]]
|CILEA Francesco
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1822]]
|[[1830]]
|MALAVENDA Bruno
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1831]]
|[[1834]]
|SQUILLACI Mario
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1835]]
|[[1839]]
|MALAVENDA Gian Battista
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1840]]
|[[1843]]
|ALATI Antonino
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1844]]
|[[1846]]
|MALAVENDA Gian Battista
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1847]]
|[[1850]]
|ALATI Antonino
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1851]]
|[[1855]]
|TROPEA Tommaso
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1856]]
|[[1860]]
|VIOLA Domenico
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1860]]
|[[1869]]
|AMATO Antonino
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1870]]
|[[1872]]
|TROPEA Pietro
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1873]]
|[[1876]]
|ALATI Domenico
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1876]]
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|TROPEA Alessandro
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1878]]
|[[1879]]
|CASILE Saverio
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
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{{ComuniAmminPrec
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|[[1884]]
|ALATI Domenico
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
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|ZEMA Giovanni
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
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|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
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{{ComuniAmminPrec
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|
|ALATI Domenico
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
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{{ComuniAmminPrec
|[[1893]]
|[[1895]]
|ZEMA Giovanni
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
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{{ComuniAmminPrec
|[[1896]]
|
|ALATI Domenico
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1897]]
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|PATAMIA Salvatore
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
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{{ComuniAmminPrec
|[[1898]]
|[[1899]]
|FAMILIARI Pietro
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1900]]
|[[1901]]
|EVOLI Edoardo
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1902]]
|[[1903]]
|TROPEA Luigi
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1905]]
|[[1912]]
|PATAMIA Salvatore
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1914]]
|[[1915]]
|NAMIA Pasquale
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1916]]
|[[1920]]
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1920]]
|[[1922]]
|SERGI Paolo
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1923]]
|[[1926]]
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1927]]
|[[1930]]
|LAGANA' Paquale
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1931]]
|[[1934]]
|SURFARO Giuseppe
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1935]]
|[[1936]]
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1937]]
|[[1941]]
|TROPEA Francesco
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1942]]
|[[1943]]
|LASCO Vincenzo
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1944]]
|[[1945]]
|RAMIREZ Antonio
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1946]]
|[[1951]]
|CURATOLA Gaetano Giuseppe
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1953]]
|[[1955]]
|SERGI Bruno
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1956]]
|
|ORLANDO Paolo
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1957]]
|
|PANSERA Salvatore
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1958]]
|[[1961]]
|FAMILIARI Antonino
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1962]]
|[[1964]]
|ZAMPAGLIONE Antonio
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1965]]
|[[1959]]
|ORLANDO Paolo
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|[[1976]]
|FAMILIARI Antonino
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|Ottobre [[1978]]
|Luglio [[1979]]
|''Commissario Dott.D.co MANNINO''
|''Prefettura di Reggio Calabria''
|''Gestione Commissariale''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1979]]
|[[1983]]
|ALOI Antonino
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1983]]
|[[1991]]
|IARIA Giuseppe
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1991]]
|[[1993]]
|''Gestione Commissariale''<ref>http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-10-02&atto.codiceRedazionale=091A4364&elenco30giorni</ref>
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1993]]
|[[1996]]
|LAFACE Umberto
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1996]]
|[[1998]]
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1998]]
|[[2002]]
|TRIPODI Mario
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2002]]
|[[2007]]
|IARIA Giuseppe
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2007]]
|[[2012]]
|IARIA Giuseppe
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2012]]
|[[2013]]
|COSTANTINO Gesualdo
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|febbraio [[2013]]
|marzo [[2013]]
|FORTUNA Salvatore
|''Gestione Commissariale''
|''Vice Prefetto''
|}}
{{ComuniAmminPrec
|marzo [[2013]]
|maggio [[2015]]
|''Gestione Commissariale''|''Gestione Commissariale''
|''Gestione Commissariale''
|}}
{{ComuniAmminPrec
|maggio [[2015]]
| ''in carica''
|MEDURI Giuseppe Salvatore
|[[Lista Civica]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Paola Toscano, ''Straordinaria e scellerata vita di Marozia che volle farsi imperatrice'', Mondadori, 1998. ISBN 9788804436201.
* Vittoria Calabri, Marco Poli, ''Intrighi e misfatti. Marozia fra storia e leggenda'', Nuova S1, 2012. ISBN 9788889262382.
* Giovanni Di Capua, ''Marozia. La pornocrazia pontificia intorno all'anno Mille'', Scipioni, 2013. ISBN 9788883640544.
* {{DBI |nome=Marozia |nomeurl=marozia |autore=Tommaso di Carpegna Falconieri |anno=2008 |volume=70 |accesso=24 settembre 2018}}
 
== Voci correlate ==
* [[CrescenziSbarco a Melito]]
* [[Pentedattilo]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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{{Portale|biografie|medioevo|Roma|Stato Pontificio}}
 
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