Medicina dello sport e Cartiera papale: differenze tra le pagine

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{{Museo
{{F|medicina|novembre 2013}}
|Nome=Cartiera papale
[[File:Bishop Loughlin Games - Armory - Track & Field (11609407975).jpg|thumb|right|291px|Medicina dello sport]]
|Fondatori= Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno
|Località = [[Ascoli Piceno]]
|Indirizzo= via della Cartiera, 1
|Latitudine = 42.84952
|Longitudine = 13.5697
|Tipologia= Scientifico-Industriale
|Immagine= Cartiera Papale Ascoli Piceno.jpg
|Didascalia= Palazzo della Cartiera papale
}}
La '''Cartiera papale''' di [[Ascoli Piceno]] è un complesso architettonico realizzato in robusti conci regolari squadrati di [[travertino]]. La vocazione polifunzionale del fabbricato ha accolto, nel corso del tempo, varie attività lavorative, quali: la [[cartiera]], i [[mulino|mulini]] ad acqua, la concia delle stoffe e la ferriera, tutte svolte con l'inseparabile e preziosa simbiosi della forza motrice delle acque del vicino [[Castellano (torrente)|torrente Castellano]].
 
Attualmente trova sede il polo museale permanente dei '''Musei della Cartiera papale'''.
La '''medicina dello sport''', conosciuta anche come '''medicina dello sport e dell'esercizio fisico''' è una branca della [[medicina]] che si occupa dello [[sport]], dell'esercizio fisico e delle [[patologia|patologie]] ad essi correlate.
 
==Storia==
La medicina dello sport ha ormai assunto un ruolo indispensabile nella preparazione degli atleti professionisti che hanno spesso uno staff medico sofisticatissimo, composto oltre che dal medico dello sport, anche [[dietologo|dietologi]], [[psicologo|psicologi]], [[fisioterapia|fisioterapisti]] ed [[ortopedico|ortopedici]].
Le prime notizie certe sull'esistenza di questo sito risalgono all'anno [[1104]], quando nei pressi del Castellano furono elevate delle costruzioni utilizzate come mulini per la [[macinazione]] di [[cereale|cereali]] e la cui proprietà apparteneva al monastero ascolano di Sant'Angelo Magno.<ref name= "V. Borzacchini, art. cit. p. 23" >V. Borzacchini, ''art. cit.,'' p. 23.</ref> Ricompaiono altri dati storici alla fine del [[Medioevo|periodo medioevale]], nel [[1377]], quando si era insediata all'interno del mulino l'attività della produzione della [[carta]]. Questa informazione, però, non è considerata certa poiché nel [[1381]] il catasto ascolano riporta solo l'esistenza di un mulino ad acqua.<ref name= "V. Borzacchini, art. cit. p. 23" /> Lo sviluppo industriale del fabbricato, che continuava comunque ad accogliere i mulini, ospitava anche una [[gualchiera]] che serviva per battere stoffe e [[tessuto|tessuti]]. L'autore ascolano Giuseppe Marinelli scrive che questa macchina preindustriale poteva essere stata costruita dai [[ordine cistercense|monaci cistercensi]], che avevano il convento nelle vicinanze. La certezza della produzione della carta risale ai primi anni del [[Quattrocento]]. Una fonte documentale, che reca la data [[1414]], riporta la cessione in [[locazione]] a imprenditori privati delle macchine per la produzione della carta. In questo periodo in città si erano trasferiti dei cartai provenienti da [[Fabriano]] e Pioraco che, con le loro competenze, coadiuvavano gli ascolani. L'edificio, nel corso del tempo, è stato sede di diverse attività lavorative e ha attirato anche l'interesse di papi come [[Giulio II]] e [[Clemente VII]]. Nel [[1508]] una violenta piena del torrente Castellano lesionò il fabbricato che al tempo era già di proprietà della [[Camera Apostolica]]. Giulio II della Rovere, dalla fama di essere un papa guerriero, ma anche amante dell'arte e della cultura, nel [[1511]], dette incarico all'ingegnere idraulico [[Alberto da Piacenza]] di restaurare l'intero complesso.
Nel [[1525]], a seguito di un nuovo straripamento del vicino torrente, [[papa Clemente VII]] incaricò [[Nicola Filotesio|Cola dell'Amatrice]] per un nuovo recupero della parete [[nord-ovest]] verso il Castellano.
 
L'anno [[1646]] segnò l'inizio del declino della produzione della carta. Nell'anno [[1794]]<ref>G. Marinelli. ''op. cit.,'' p. 74.</ref> la Camera Apostolica concesse in [[enfiteusi]] il fabbricato a Luigi Merli che ne divenne proprietario nel [[1862]]. Lo stesso Merli elevò il fabbricato di un piano e consolidò il resto dell'opificio senza alterare le linee architettoniche [[Cinquecento|cinquecentesche]]. Negli anni compresi tra il [[1890]] e il [[1920]] appartenne a Venenzio Galanti, ultimo cartaio.<ref name= "V. Borzacchini, art. cit. p. 23" /> Il complesso della Cartiera continuò a ospitare l'attività del mulino fino al [[1940]].
== Storia ==
Nell'[[antica Grecia]] i medici ponevano in primissimo piano i precetti di ordine igienico, soprattutto la ginnastica e i massaggi; in [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]] troviamo le prime tracce della mai sopita disputa tra sostenitori e detrattori dell'attività fisica. Uguale diffusione ebbe nella [[Roma antica]] l'interesse per gli aspetti medici della ginnastica; merita di essere ricordata l'opera di [[Galeno]], cui si deve, fra l'altro, la prima descrizione delle malattie professionali degli atleti.
 
Dopo un periodo di abbandono e decadimento, nel [[1980]], gli edifici passarono di proprietà alla [[Comunità Montana del Tronto]] che recuperò parte dei fabbricati per collocarci gli uffici. Attualmente la Cartiera papale è di proprietà dell'[[Provincia di Ascoli Piceno|Amministrazione Provinciale ascolana]] che, dopo averla acquistata dalla Comunità Montana, ha provveduto a un attento restauro, concluso nel [[2002]], e ha destinato gli spazi interni alle esposizioni museali nel [[2006]].
Dopo la parentesi del [[Medioevo]] rifiorisce, nel [[Rinascimento]], l'interesse per l'esercizio fisico e, parallelamente, per la medicina ad esso applicata. [[Girolamo Mercuriale]] ([[1530]] - [[1606]]), professore prima a Padova e poi a Bologna e Pisa, scrive il ''De arte gymnastica'', che può essere considerato come il primo trattato di medicina sportiva. Pressappoco nello stesso periodo [[Giovanni Alfonso Borelli]] ([[1608]] - [[1679]]) con il suo trattato ''De motu animalium'' pone una pietra miliare nello studio della meccanica del corpo umano ed anticipa di qualche secolo una delle branche più in auge al giorno d'oggi tra le discipline applicate allo sport: la [[biomeccanica]].
 
==Architettura==
Anche nei secoli successivi, le osservazioni sugli effetti della ginnastica sull'organismo umano sono numerose e sempre ad opera di studiosi italiani: per esempio, si deve a [[Bernardino Ramazzini]] ([[1633]] - [[1714]]) il primo studio sistematico delle malattie del lavoro, tra le quali sono comprese quelle dei fantini, degli atleti e dei corridori.
L'intero sito della Cartiera papale è da considerare come una rappresentativa testimonianza di un complesso architettonico e industriale concepito per uso lavorativo. La costruzione del fabbricato si sviluppa in più piani edificati in diversi periodi. Il pianterreno è del [[XVI secolo]] e beneficiò dell'ingegno di Alberto da Piacenza e forse di Cola dell'Amatrice quali attenti restauratori. Al suo interno ci sono ampie [[vasca|vasche]], realizzate in [[pietra]], usate per la macerazione degli stracci, dai quali si otteneva la poltiglia che poi stesa su telai e asciugata diventava carta.
 
La zona laterale custodisce le macine in pietra che erano movimentate dalle acque del torrente Castellano. Il corso d'acqua, canalizzato a monte, raggiungeva le [[turbina idraulica|turbine idrauliche]].
È però soprattutto nella seconda metà dell'[[Ottocento]] che inizia il progressivo sviluppo di esperienze di fisiologi, collegate direttamente o indirettamente agli esercizi fisici e sportivi, o nelle quali vennero impiegati atleti, sviluppo che ha poi portato alle più recente conquiste della medicina sportiva.
 
I piani che si sopraelevano sono del [[XVIII secolo]], realizzati al tempo in cui la proprietà della Cartiera passò dallo [[Stato Pontificio]] alla famiglia Merli di Ascoli che ne fu espropriata durante l'[[epoca fascista]].
Pioniere di questi studi di fisiologia applicata, è [[Angelo Mosso]], il cui pensiero ha influenzato gli orientamenti didattici nel campo dell'educazione fisica in numerosi paesi e al quale si devono opere celebri come: ''La fatica'', ''L'educazione fisica della gioventù'', ''L'uomo sulle Alpi''.
 
L'edificio fu sottoposto a un importante intervento di restauro incominciato nel [[1511]], durante il papato di Giulio II della Rovere. Il pontefice affidò ad Alberto da Piacenza i lavori per cancellare i segni della piena del Castellano del [[1508]]. Il 17 ottobre 1511 i lavori erano quasi giunti ad ultimazione e l'ingegnere piacentino chiedeva al vice tesoriere della Camera Apostolica Ascolana, Scipione Parisani da [[Tolentino]], il compenso per i lavori stimati che riguardavano: lo scavo di una [[galleria (ingegneria)|galleria]], la costruzione di una condotta per le acque, la costruzione di muri nonché la lavorazione di [[porta|porte]], [[finestra|finestre]] e [[modanatura|modanature]] architettoniche. Il 6 dicembre 1511 rilasciò quietanza per quanto realizzato. Da questo si comprende come la Cartiera papale rappresentò un esempio di “[[archeologia industriale]]” del [[Rinascimento]].
L'estendersi della pratica sportiva a strati sempre più vasti della popolazione ha infine incrementato notevolmente l'aspetto medico-preventivo della Medicina dello Sport.
=== Nascita delle federazioni medico-sportive in Europa ===
Per sopperire a necessità scientifiche, organizzative ed assistenziali, sono nate varie società medico-sportive. La prima fu quella [[Svizzera]] ([[1922]]) a cui seguirono: [[Germania]] ([[1924]]), [[Francia]] ([[1929]]) ed [[Italia]] ([[1929]]) (Federazione Italiana Medici degli Sportivi) poi "Federazione Medico Sportiva Italiana" (FMSI) affiliata al Coni.<ref>http://www.fmsi.it</ref>
Il [[CONI]] inoltre ha istituito un [[Istituto di Medicina e Scienza per lo Sport]].
A livello internazionale le federazioni medico-sportive sono affiliate alla [[FIMS]], nata nel [[1928]] <ref>http://www.fims.org/about/</ref>.
====La FMSI====
{{Federazione sportiva
|tipo = nazionale
|nome = Federazione Medico Sportiva Italiana
|logo =
|dimensione =
|sport = Medicina dello Sport
|sport2 =
|fondazione = 1929
|scioglimento =
|giurisdizione =
|nazione = ITA
|affiliati =
|confederazione = FIMS
|confederazione_link = Fédération Internationale de Médécine du Sport
|anno_affiliazione =
|confederazione2 = CONI
|confederazione2_link = Comitato Olimpico Nazionale Italiano
|anno_affiliazione2 =
|confederazione3 =
|confederazione3_link =
|anno_affiliazione3 =
|naz_sede = ITA
|sede = Roma
|sede_link =
|naz_presidente = ITA
|presidente = [[Maurizio Casasco]]
|motto =
}}
La '''Federazione Medico Sportiva Italiana''' è una [[Federazione sportiva]] riconosciuta dal CONI.
Secondo lo statuto ha la funzione "di assicurare la tutela della salute degli atleti anche per garantire il regolare e corretto svolgimento delle gare, delle competizioni e dei campionati di ogni ordine e grado".
 
La [[facciata]] principale dell'[[opificio]] ha, al primo piano, 4 finestre realizzate secondo il gusto del [[Brunelleschi]], attribuibili a Bernardino di Pietro da Carona. Ogni [[finestra]] ha un architrave e una lunetta decorata da palmette come [[acroterio|acroteri]], la stessa tipologia usata, nella città di Ascoli, per le finestre degli edifici porticati di [[Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)|piazza del Popolo]].
Nata come Federazione nel 1929, con presidente [[Augusto Turati]]<ref>{{cita web |url=http://www.fmsitv.org/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=46 |titolo=Copia archiviata |accesso=9 dicembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305115837/http://www.fmsitv.org/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=46 |dataarchivio=5 marzo 2016 }}</ref>, e nel 1940 la Federazione fu trasformata in Servizio medico del Coni. Nel 1945, ai sensi della legge istitutiva dell'ente, veniva costituita la Federazione Medico Sportiva Italiana, e confermata Federazione del C.O.N.I. nel 1986 e nel 2000.
Dipende dalla federazione il Laboratorio Antidoping dell'Acqua Acetosa a Roma.
I "Centri di medicina sportiva" territoriali affiliati con la FMSI possono rilasciare l'idoneità all'[[visita medico sportiva agonistica|attività sportiva agonistica]].
 
Al primo piano c'è un ingresso con il [[portale]] in [[travertino]], tipico della seconda metà del [[XV secolo]], architravato e sormontato da una lunetta con un concio di chiave decorato con un [[bassorilievo]] di sculture a fogliami. La [[trabeazione]] ha la cornice sporgente, un fregio con l'iscrizione: ''"IULIUS II PONT MAX MCCCCCXII"'', che ricorda papa Giulio II e l'[[anno]] in cui si conclusero i lavori. Sopra alla cornice, alla base dell'inizio dell'arco della lunetta, sono poggiati due cubi con gli stemmi araldici della famiglia dei [[Della Rovere]] composti di foglie di [[quercia]] e una [[ghianda]] centrale. Sull'architrave sono visibili 3 stemmi a testa di [[cavallo]] che recano le insegne della città di Ascoli, come nello [[stemma di Ascoli Piceno|stemma comunale]], quello papale seguito da quello che dovrebbe appartenere al governatore Raniero de Ranieri, non essendovi però certezza di quest'ultima attribuzione.
===Legislazione italiana===
{{Vedi anche|Visita medico sportiva agonistica}}
L'[[Italia]] possiede norme molto rigorose di tutela della salute, {{cn|promossa da [[Leonardo Vecchiet]]}}, relativa all'idoneità fisica per la pratica dell'attività sportiva agonistica con il [[Decreto Ministeriale|D.M.]] 18/02/1982 (e quella non agonistica con il D.M. 24/04/2013), che prevede una certificazione medico-legale susseguente a controlli clinici e strumentali obbligatori (visita generale, valutazione antropometrica, [[spirometria]], [[Elettrocardiogramma|ECG]] basale, ECG dopo sforzo, [[esame delle urine]]), con cadenza annuale, atti a scoprire eventuali patologie che potrebbero aumentare il rischio di morte improvvisa o provocare danni fisici importanti nell'atleta agonista.
 
Il portale principale del pianterreno della Cartiera presenta un [[arco (architettura)|arco]] a tutto sesto. La descrizione redatta da Baldassarre Orsini, unita al ritrovamento, ha dato la possibilità di ridisegnarlo così come appariva in origine. Era costituito da conci cubici, le facce esterne presentavano incassi a piramide con foglie di quercia e una ghianda centrale. La scultura ricordava i simboli araldici dei Della Rovere negli anni del pontificato di Giulio II. Anche l'arco era formato da conci e quello centrale proponeva scolpita la testa del pontefice. L'iscrizione: ''"IVLIVS II PONT MAX M D XII",'' ricorda il papa Giulio II e l'anno di conclusione dei lavori di restauro cui fu sottoposto l'intero complesso. Vi sono anche due stemmi cardinalizi nei pennacchi dell'arco. Quello di destra rappresenta l'insegna di [[Antonio Maria Ciocchi del Monte|Antonio Del Monte]] di [[Monte San Savino]], [[cardinale]] nel 1512; quello di sinistra non molto leggibile, poiché quasi del tutto perduto, si può ipotizzare che abbia riprodotto l'insegna di [[Raffaele Riario]], cardinale di San Giorgio al Velabro e vescovo di Ostia dal [[1511]]. Il [[capitello]] di sinistra raffigura [[2 (numero)|due]] [[Cornucopia|cornucopie]], simbolo di abbondanza, fiammeggianti, come amore ardente, secondo F. Benzi abbondanza e amore alludono alla [[carità]]. A destra si dovrebbero riconoscere le [[sfinge|sfingi]] che, secondo Orsini, sono l'allegoria del [[silenzio]] e del mistero e siccome reggono il vaso fiammeggiante dovrebbero rappresentare i misteri della Fede stessa. Questa simbologia è sicuramente riferita a papa Giulio II che si definiva “difensor fidei” e che trovava nella Carità la forza per sconfiggere i nemici.
== Compiti dello specialista in medicina dello sport ==
Lo specialista in medicina dello sport ha il compito di valutare la condizione fisica di un soggetto e fornirgli prescrizioni basate sulle evidenze circa l'attività fisica e sportiva: se è un giovane che pratica o vuole praticare sport, indicazioni per una corretta pratica dello stesso, consigli sull'alimentazione e sui mezzi di prevenzione e cura delle patologie ad insorgenza giovanile (eccesso ponderale, [[scoliosi]], piede piatto o cavo ecc.); se è un adulto che non ha mai fatto sport o lo riprende dopo anni di inattività, indicazioni relative al tipo di attività a cui può sottoporsi senza rischi. Aiuta a prevenire o a curare adeguatamente malattie derivate da una pratica sportiva compiuta in modo scorretto. Vigila sulle possibilità di frode nel mondo dello sport, come il [[doping]]. Si occupa di educazione alla salute rivolta a studenti, genitori, operatori tecnici finalizzata a far conoscere i benefici dell'attività fisica correttamente praticata, sia nei confronti dell'individuo sano sia in quelli di chi ha molte importanti patologie curabili con il movimento programmato.
 
== Musei della Cartiera papale ==
In linea generale possono essere indicati schematicamente nella maniera seguente:
Il polo museale nasce dalla volontà dell'[[Provincia di Ascoli Piceno|Amministrazione provinciale ascolana]], proprietaria dell'immobile che, dopo averne curato il restauro concluso nel [[2002]], ne ha destinato gli spazi interni alle esposizioni a tema scientifico-industriale dei materiali e delle collezioni raccolte. L'inaugurazione è avvenuta il 26 novembre [[2006]].<ref>{{cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/11/23/Cultura/ASCOLI-PICENO-INAUGURAZIONE-DEI-MUSEI-DELLA-CARTIERA-PAPALE_165812.php|titolo=Adnkronos. ASCOLI PICENO: INAUGURAZIONE DEI MUSEI DELLA CARTIERA PAPALE|accesso=27 luglio 2019}}</ref>
 
=== Museo della carta ===
* Studio della biologia dello sport e delle reazioni dell'atleta durante l'attività sportiva, dal punto di vista antropologico, fisiologico e clinico.
Il complesso monumentale della Cartiera ospita le ricostruzioni degli strumenti che sono stati usati in passato per la fabbricazione della [[carta]] e per la macinazione del [[grano]]. Al piano terra dell'edificio, nelle ''Sale della Cartiera'', si trova l'allestimento delle ricostruzioni dei macchinari d'epoca con cui si produceva la “[[Carta di Amalfi|carta bambagina]]”, con stracci di [[lino]] e di [[cotone]]. I magli, grandi martelli destinati alla follatura degli stracci per la realizzazione della pasta di carta, venivano messi in funzione con la forza dell’acqua del torrente Castellano, arrivata alla Cartiera.
* Selezione medica presportiva e indirizzo attitudinario dei giovani verso lo sport più adatto alle loro doti costituzionali.
 
* Controllo sanitario dell'atleta durante gli allenamenti e le gare, sia a scopo preventivo contro i possibili danni sia per migliorarne il rendimento sportivo.
Il percorso museale realizzato nel [[2006]], permette ai visitatori di rivivere l’interessante procedimento con cui per circa settecento anni è stata prodotta la carta nel territorio ascolano.
* Educazione sanitaria: alimentare, sessuale, psicologica, dei giovani praticanti attività ginnico-addestrativa e sportiva.
 
* Esecuzione dei soccorsi d'urgenza e delle cure specializzate ed insieme guida per la riabilitazione motoria degli infortunati sportivi.
=== Sala delle macine ===
* Funzioni di ufficiale tecnico (medico di gara) in incontri di pugilato, MMA ([[Mixed martial arts]]) e lotta e nell'ammissione a competizioni particolari (maratona, marcia, sollevamento pesi, sport motoristici ecc.)
Nella sala, al primo piano del fabbricato, vi sono le [[Macina|macine in pietra]] con cui si lavoravano i [[cereali]] nei [[mulino ad acqua|mulini ad acqua]] ospitati, in tempi passati, dall'[[opificio]] della Cartiera. L'acqua del torrente Castellano veniva prelevata tramite delle canalizzazioni che attraverso un sistema di vasche e chiuse azionava con la sua forza motrice le macine. Alcune macine in pietra esposte sono originali e altre ricostruite.
* Prescrizione dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia delle malattie.
 
=== Museo di storia naturale "Antonio Orsini" ===
Il museo è stato intitolato al [[farmacista]] e [[naturalista]] ascolano [[Antonio Orsini]] ([[1788]]-[[1870]]). La collezione, un tempo privata, è attualmente di proprietà dell'Ente Provincia.
 
Negli spazi del terzo piano del polo museale è stata allestita l'esposizione che mostra la vasta raccolta ottocentesca dei reperti rinvenuti in lunghi anni di escursioni scientifiche condotte dal ricercatore in Italia e all'estero. Parte del materiale è contenuto in bacheche originali dell'epoca e suddiviso nelle sezioni di:
*Geognostica, dedicata alle rocce soprattutto del territorio ascolano, con tipi di rocce [[Magma|magmatiche]],[[Roccia sedimentaria| sedimentarie]] e [[Roccia metamorfica|metamorfiche]];
*Orittognostica, comprende [[minerali]] da tutto il mondo, in particolare dai monti [[Urali]] e dal [[Brasile]], presenti numerosi minerali di tipo [[Vulcano|vulcanico]];
*Paleontologica, per i [[fossile|fossili]] del [[paleolitico]] e del [[mesozoico]].<ref>Scheda informativa sul Museo di Storia naturale A. Orsini sul sito ufficiale del [http://www.comune.ascolipiceno.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1394 Comune di Ascoli Piceno]. URL consultato il 25 gennaio 2011.</ref>
Vi sono un ricco [[erbario]] con più di 11.500 piante essiccate e catalogate, due raccolte di fossili: una su [[travertino]] e l'altra di reperti rinvenuti nel [[Piceno (territorio)|Piceno]] e in [[Austria]], la collezione [[malacologia|malacologica]] che conta circa 1.500 esemplari di [[conchiglie]], circa 1.260 [[minerale|minerali]], 2.300 [[roccia|rocce]] e anche una collezione di legni e di semi.<ref>C. Panichi, ''art. cit.,'' p. 29.</ref>
 
Appartengono all'esposizione anche strumenti usati dallo scienziato nel corso delle sue ricerche e il suo ampio epistolario che annovera oltre 4.000 lettere di corrispondenza intercorsa con altri scienziati del suo tempo.
 
==== Storia del museo "Antonio Orsini" ====
Antonio Orsini lasciò le sue collezioni di naturalista alla famiglia ascolana dei Mariotti i quali le donarono all'Istituto Tecnico Agrario Statale della città.<ref>G. Marinelli, ''op. cit.,'' p. 231.</ref> L'Amministrazione provinciale ascolana, divenuta in seguito proprietaria della scuola, ha spostato la consistenza delle raccolte presso Palazzo Catenacci, edificio che si affaccia sul corso [[Giuseppe Mazzini]]. Da questa collocazione, nel [[2006]], tutto il materiale scientifico è stato trasferito presso l'attuale sede.
 
=== Museo dell'acqua "Tutta l'acqua del mondo" ===
La mostra permanente è stata aperta al pubblico nel novembre del [[2012]]<ref>[http://www.provincia.ap.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_565.html Inaugurato alla Cartiera Papale il Museo high tech dell'Acqua - Sito ufficiale della Provincia di Ascoli Piceno] URL consultato il 28 novembre 2012.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.primapaginaonline.it/2012/11/13/mostre-cartiera-papale-museo-acqua/ |titolo=Prima Pagina Online. Cartiera, inaugurato museo dell’Acqua|accesso=27 luglio 2019}}</ref> e consiste in una esposizione museale dedicata all'[[acqua]], composta da un percorso interattivo di schermi ''touchscreen'', video, mappe tridimensionali e allestimenti in ''plexiglas''.
 
Si descrive l'importanza e il ruolo dell’acqua nello sviluppo delle attività umane e nella trasformazione del paesaggio sul pianeta. Le caratteristiche dell’acqua, i suoi stati e le sue proprietà vengono illustrate attraverso immagini a scorrimento che mostrano il cosiddetto ''Oro blu'' in diversi luoghi della Terra e in varie forme, come [[fiumi]], [[laghi]], [[paludi]], [[mari]], [[piscine]], ma anche [[ghiacciai]] e [[nuvole]]. Una sezione dell'esposizione mostra delle bottiglie luminose che informano sul consumo domestico medio di acqua a persona in diversi paesi del mondo.
 
=== Esposizioni temporanee ===
Il polo museale ospita, nelle due sale dove si asciugava la carta, mostre temporanee di scienza, di arte e di tecnologia.
 
==Biblioteca "Ugo Toria"==
All'interno dell'antico complesso architettonico c'è la Biblioteca provinciale di storia contemporanea "Ugo Toria". La biblioteca, conta la presenza di circa 18.000 volumi soprattutto di storia contemporanea.
 
Fa parte del Polo SIP costituito da ventinove biblioteche delle province di Ascoli Piceno e [[Fermo]].
 
<gallery>
File:Cartiera Papale AP portale 02.jpg|Portale del pianterreno
File:Cartiera Papale AP portale 01.jpg|Portale del primo piano
File:Cartiera Papale AP finestra.jpg|Finestra rinascimentale
File:Torrente Castellano (ansa della Cartiera).jpg|Ansa del vicino torrente Castellano
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
== Voci correlate ==
*Valerio Borzacchini e Maria Serena Vitali,'' La ex Cartiera papale. Una importante testimonianza di “Archeologia industriale” per la città di Ascoli Piceno'' in Flash Ascoli - mensile di vita Picena, anno 1985, N. 82, pp.&nbsp;22–24;
* [[Terapista dello sport]]
*Adriano Ghisetti Giavarina, ''Opus, quaderno di storia dell'architettura e restauro'', Carsa Edizioni, 6/1999, pp.&nbsp;71–82;
* [[Traumatologia]]
*Giuseppe Marinelli, ''Dizionario Toponomastico Ascolano'' - ''La Storia, i Costumi, i Personaggi nelle Vie della Città'', D'Auria Editrice, Ascoli Piceno, marzo 2009, pp.&nbsp;73–74, 231;
* [[Visita medico sportiva agonistica]]
*Chiara Panichi, ''Fianalmente il Museo Orsini'' in Flash Ascoli - mensile di vita Picena, anno 1990, n. 147, pp.&nbsp;28–29;
 
==Voci correlate==
*[[Antonio Orsini]]
*[[Torrente Castellano]]
*[[Carta di Amalfi|Carta bambagina]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{CulturaItalia}}
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.ascolimusei.it/_museicartierapapale/|Musei della Cartiera papale}}
*{{cita web|cognome=Borzacchini|nome=Valerio|url=http://www.enciclopediapicena.it/pdf/M_82-22-1985.pdf|titolo=Enciclopedia picena. La ex Cartiera papale. Una importante testimonianza di "Archeologia industriale" per la città di Ascoli Piceno||accesso=24 gennaio 2011|formato=pdf|sito=Flash Ascoli|pagina=22|anno=1985}}
*{{cita web|cognome=Borzacchini|nome=Valerio|url=http://www.enciclopediapicena.it/pdf/M_82-23-1985.pdf|titolo=Enciclopedia picena. La ex Cartiera papale. Una importante testimonianza di "Archeologia industriale" per la città di Ascoli Piceno||accesso=24 gennaio 2011|formato=pdf|sito=Flash Ascoli|pagina=23|anno=1985}}
*{{cita web|cognome=Borzacchini|nome=Valerio|url=http://www.enciclopediapicena.it/pdf/M_82-24-1985.pdf|titolo=Enciclopedia picena. La ex Cartiera papale. Una importante testimonianza di "Archeologia industriale" per la città di Ascoli Piceno||accesso=24 gennaio 2011|formato=pdf|sito=Flash Ascoli|pagina=24|anno=1985}}
*{{cita web|cognome=Panichi|nome=Chiara|url= http://www.enciclopediapicena.it/pdf/M_147-28-1990.pdf|titolo=Enciclopedia picena. Finalmente il Museo Orsini||accesso=25 gennaio 2011|formato=pdf|sito=Flash Ascoli|pagina=28|anno=1990}}
*{{cita web|cognome=Panichi|nome=Chiara|url= http://www.enciclopediapicena.it/pdf/M_147-29-1990.pdf|titolo=Enciclopedia picena. Finalmente il Museo Orsini||accesso=25 gennaio 2011|formato=pdf|sito=Flash Ascoli|pagina=29|anno=1990}}
 
{{Ascoli Piceno}}
{{Musei delle Marche}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Marche|architettura|musei}}
{{Portale|medicina|sport}}
 
[[Categoria:MedicinaPalazzi sportiva|di Ascoli Piceno]]
[[Categoria:Musei di Ascoli Piceno]]
[[Categoria:Musei scientifici d'Italia|Cartiera Papale]]
[[Categoria:Musei della carta|Ascoli Piceno]]