Problemi di privacy di Google e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 luglio 19: differenze tra le pagine

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Per quanto riguarda i '''problemi di privacy''' con la società tecnologica [[Google LLC]], la modifica della privacy di Google (1 marzo 2012) consente all'azienda di condividere i dati tra un'ampia varietà di servizi.<ref>{{Cita web|url=https://policies.google.com/privacy/archive/20120301|titolo=Privacy Policy – Privacy & Terms|cognome=|nome=|data=|sito=Google|urlarchivio=|accesso=24 marzo 2019}}</ref> Questi servizi incorporati includono milioni di siti web di terze parti che utilizzano [[Adsense]] e [[Google Analytics|Analytics]]. La politica è stata ampiamente criticata per la creazione di un ambiente che scoraggia l'innovazione di Internet rendendo gli utenti di Internet più diffidenti nei confronti di ciò che mettono online.<ref>{{Cita news|url=http://ideas.time.com/2012/03/05/will-we-ever-get-strong-internet-privacy-rules/?xid=gonewsedit|titolo=Will We Ever Get Strong Internet Privacy Rules?|data=5 marzo 2012|opera=Time}}</ref>
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Start|20:33, 28 lug 2019 (CEST)}}
 
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 1 |voce = Premio Rhegium Julii |turno = |tipo = votazione |data = 2019 luglio 19 |durata = 24 giorni |multipla = }}
Intorno al dicembre 2009, dopo che furono sollevati dubbi sulla privacy, l'amministratore delegato di Google, [[Eric Schmidt]], dichiarò: "Se hai qualcosa che non vuoi far sapere a nessuno, forse non dovresti farlo in primo luogo. Sulla privacy, la realtà è che i motori di ricerca, incluso Google, conservano queste informazioni per un po' di tempo ed è importante, ad esempio, che siamo tutti soggetti negli Stati Uniti al Patriot Act ed è possibile che tutte queste informazioni possano essere messe a disposizione delle autorità."<ref>{{Cita news|url=https://www.theregister.co.uk/2009/12/07/schmidt_on_privacy/|titolo=Google chief: Only miscreants worry about net privacy |cognome=Cade|nome=Metz |data=7 dicembre 2009 |opera=The Register}}</ref>
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 2 |voce = Saint Paul Central High School |turno = |tipo = consensuale |data = 2019 luglio 19 |durata = 13 giorni |multipla = }}
 
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 3 |voce = Responsible Labelling |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 19 |durata = 7 giorni |multipla = }}
''Privacy International'' sollevò preoccupazioni in merito ai pericoli e alle implicazioni per la privacy di avere un data warehouse di milioni di ricerche su Internet in una posizione centrale e ampiamente diffusa, e come sotto la controversa legge statunitense esistente, Google può essere costretta a consegnare tutte queste informazioni al governo statunitense.<ref name=BBC11June2011>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/technology/6740075.stm |opera=BBC News |titolo=Google ranked 'worst' on privacy |data=11 giugno 2007}}</ref> Nella sua relazione di consultazione del 2007, Privacy International ha classificato Google come "ostile alla privacy", la sua valutazione più bassa sul suo rapporto, rendendo Google l'unica azienda nella lista a ricevere tale classifica.<ref name=BBC11June2011/><ref>[http://www.privacyinternational.org/issues/internet/interimrankings.pdf "Consultation Report: Race to the Bottom? 2007"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070612031502/http://www.privacyinternational.org/issues/internet/interimrankings.pdf |date=2007-06-12 }}, Privacy International, June 9, 2007</ref><ref>Delichatsios, Stefanie Alki; Sonuyi, Temitope, [http://groups.csail.mit.edu/mac/classes/6.805/student-papers/fall05-papers/google.pdf "Get to Know Google...Because They Know You"], MIT, Ethics and Law on the Electronic Frontier, 6.805, December 14, 2005</ref>
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 4 |voce = Moguri |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 19 |durata = 7 giorni |multipla = }}
 
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 5 |voce = Allenatori di calcio femminile |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 19 |durata = 7 giorni |multipla = 1 }}
Alla conferenza ''Techonomy'' del 2010, [[Eric Schmidt]] predisse che "la vera trasparenza e l'assenza di anonimato" fosse la via da seguire per Internet: "In un mondo di minacce asincrone è troppo pericoloso non esserci un modo per identificarti. Abbiamo bisogno di un servizio di nomi [verificati] per le persone, i governi lo chiederanno". Disse anche: "Se guardo abbastanza dei tuoi messaggi e della tua posizione, e usi l'intelligenza artificiale, possiamo prevedere dove andrai. Mostraci 14 foto di te stesso e possiamo identificare chi sei; non hai 14 foto di te stesso su internet? Hai le foto di Facebook!".<ref name="thinq.co.uk">{{Cita news|url=http://www.thinq.co.uk/2010/8/5/no-anonymity-future-web-says-google-ceo/ |titolo=No anonymity on future web says Google CEO |editore=THINQ.co.uk |accesso=7 agosto 2010 |data=5 agosto 2010}}</ref>
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 6 |voce = Marco Lusvarghi |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 19 |durata = 7 giorni |multipla = }}
 
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 7 |voce = Wolfram & Hart |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 19 |durata = 7 giorni |multipla = }}
Nell'estate del 2016, Google ritirò il divieto delle informazioni personali identificabili nel proprio servizio di annunci ''DoubleClick''. La politica sulla privacy di Google venne modificata per dichiarare che "potrebbe" combinare i record di navigazione web ottenuti tramite DoubleClick con ciò che l'azienda impara dall'uso di altri servizi Google. Mentre i nuovi utenti optano automaticamente per l'accesso, agli utenti esistenti è stato chiesto se volessero partecipare, e rimane la possibilità di rifiutare andando ai "Controlli di attività" nella pagina "Il mio account" di un account Google. ''ProPublica'' afferma che "Il risultato pratico del cambiamento è che gli annunci DoubleClick che seguono le persone sul web possono ora essere personalizzati per loro in base al tuo nome e altre informazioni che Google conosce su di te. Ciò significa anche che Google potrebbe ora, se volesse, costruire un ritratto completo di un utente per nome, basandosi su tutto ciò che scrivono in email, su ogni sito web che visitano e sulle ricerche che conducono." Google contattò ProPublica per correggere il fatto che "attualmente" non usa le parole chiave di Gmail per indirizzare gli annunci web.<ref name="2016 DoubleClick change"/>
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Voce|i = 8 |voce = Gaston Camara |turno = 3 |tipo = semplificata |data = 2019 luglio 19 |durata = 7 giorni |multipla = }}
 
{{Conteggio cancellazioni/Concluse/Stop}}
Shona Ghosh, giornalista di ''Business Insider'', notò che un crescente movimento di resistenza digitale contro Google fosse cresciuto. Un importante centro per i critici di Google al fine di astenersi dall'utilizzare prodotti Google è la pagina Reddit [[subreddit]]/r/degoogle.<ref>{{Cita web|url=https://www.businessinsider.com/profile-reddit-de-google-community-2019-3|titolo=Thousands of Reddit users are trying to delete Google from their lives, but they're finding it impossible because Google is everywhere}}</ref>
 
Google decise di concludere la personalizzazione degli annunci Gmail, dato che secondo loro non fosse un cambiamento sostanziale.<ref>{{Cita web|url=http://fortune.com/2017/06/28/gmail-google-account-ads-privacy-concerns-home-settings-policy/|titolo=Google Still Doesn’t Care About Your Privacy|sito=Fortune|lingua=en|accesso=8 maggio 2019}}</ref>
 
Google Glass decise di non utilizzare il riconoscimento facciale nel dispositivo Google Glass. La scelta di non includere è quella di evitare di mettere in discussione la privacy.<ref>{{Cita web|url=https://login.ezp.mesacc.edu/login?qurl=http://go.galegroup.com%2fps%2fi.do%3fp%3dAONE%26u%3dmcc_mesa%26id%3dGALE%257CA421626601%26v%3d2.1%26it%3dr%26sid%3dsummon|titolo=Off-Campus eResource Access - Paul A. Elsner Library @ Mesa Community College|sito=login.ezp.mesacc.edu|accesso=8 maggio 2019}}</ref>
 
== Potenziale per la divulgazione dei dati ==
 
=== Perdite di dati ===
Il 10 marzo 2009, Google riferì che un bug in Documenti Google aveva consentito l'accesso involontario ad alcuni documenti privati. Si riteneva che lo 0,05% di tutti i documenti archiviati tramite il servizio fossero interessati dal bug. Google dichiarò successivamente che il bug era stato corretto.<ref>{{Cita news|titolo=Google software bug shared private online documents |url=https://www.smh.com.au/technology/google-software-bug-shared-private-online-documents-20090310-8tup.html |opera=The Sydney Morning Herald |data=10 marzo 2009 |lingua=en}}</ref>
 
===Cookie===
Google inserisce uno o più cookie sul computer di ciascun utente, che vengono utilizzati per tracciare la navigazione web di una persona su un numero elevato di siti web non collegati e tracciare la cronologia delle ricerche. Se si è connessi a un servizio Google, Google utilizza anche i cookie per registrare quale account Google accede a ciascun sito web e ad effettuare ciascuna ricerca. Originariamente il cookie non scade fino al 2038, sebbene possa essere cancellato manualmente dall'utente o rifiutato impostando una preferenza del browser.<ref name=agger>{{Cita web|url=http://www.slate.com/id/2175651/
|titolo=Google's Evil Eye: Does the Big G know too much about us?
|nome=Michael
|cognome=Agger
|data=10 ottobre 2007
|accesso=23 ottobre 2007}}</ref> A partire dal 2007, il cookie di Google scadeva in due anni, ma si rinnovava ogni volta che venisse utilizzato un servizio di Google.<ref name=agger/> Nel 2011, Google dichiarò di anonimizzare i dati dell'indirizzo IP che raccoglie, dopo nove mesi, e l'associazione tra cookie e accessi web dopo 18 mesi.<ref name=privacyfaq>[https://www.google.com/privacy_faq.html "Privacy FAQ"], Google, accessed October 16, 2011 and December 20, 2016</ref> A partire dal 2016, la politica sulla privacy di Google non promette nulla se e quando i suoi record sulla tua navigazione o ricerca web vengono cancellati dai suoi record.<ref name=privacyfaq />
 
Il gruppo non profit ''Public Information Research'' lanciò Google Watch, un sito web pubblicizzato come "uno sguardo al monopolio di Google, agli algoritmi e ai problemi di privacy."<ref name="Sherman">{{Cita libro|cognome1=Sherman |nome1=Chris |titolo=Google power: unleash the full potential of Google |url=https://books.google.com/books?id=SRadJIuhVjAC&dq=Google+Power;+Unleash+the+Full+Potential+of+Google&q=Daniel+Brandt#v=snippet&q=Daniel%20Brandt |accesso=13 giugno 2010 |anno=2005 |editore=McGraw-Hill |città=Emeryville, California |isbn=0-07-225787-3 |p=415 |citazione=...a look at Google's monopoly, algorithms, and privacy issues.}}</ref><ref name="theage">{{Cita news|url=http://www.theage.com.au/news/Breaking/Google-critic-releases-source-code-for-proxy/2005/01/12/1105423537735.html |titolo=Google critic releases source code for proxy |opera=The Age |nome=Sam |cognome=Varghese |data=12 gennaio 2005 |accesso=11 ottobre 2008 |città=Melbourne, Australia}}</ref> Il sito sollevò domande relative all'archiviazione di cookie di Google, che nel 2007 aveva una durata di oltre 32 anni e includeva un ID univoco che consentiva la creazione di un registro dati utente.<ref name=agger /> Google criticò con la sua versione di Google Buzz, la versione di social networking di Google, in cui gli utenti di Gmail hanno reso automaticamente pubbliche le loro liste di contatti a meno che non abbiano scelto di non farlo.<ref>{{Cita news|url=http://content.usatoday.com/communities/technologylive/post/2010/02/google-buzz--facebook-in-gmail/1 |opera=USA Today |titolo=Google adds Facebook-like features to Gmail |data=9 febbraio 2010 |accesso=30 aprile 2010 |nome=Jefferson |cognome=Graham}}</ref>
 
Google condivide queste informazioni con le forze dell'ordine e altri enti governativi dopo aver ricevuto una richiesta. La maggior parte di queste richieste non comporta la revisione o l'approvazione di alcun tribunale o giudice.<ref>[https://www.google.com/transparencyreport/userdatarequests/ "Transparency Report: User Data Requests"], Google. Retrieved December 20, 2016.</ref>
 
===Tracciamento===
Google è sospettata di raccogliere e aggregare dati sugli utenti di Internet attraverso i vari strumenti che fornisce agli sviluppatori, come [[Google Analytics]], Google Fonts e le API di Google. Ciò potrebbe consentire a Google di determinare il percorso di un utente attraverso Internet monitorando l'indirizzo IP utilizzato attraverso siti successivi (monitoraggio di più domini). Collegato ad altre informazioni rese disponibili tramite le API di Google, che sono ampiamente utilizzate, Google potrebbe essere in grado di fornire un profilo utente web abbastanza completo collegato a un indirizzo IP o utente. Questo tipo di dati è inestimabile per le agenzie di marketing e per Google stesso aumenta l'efficienza delle proprie attività di marketing e pubblicità.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Andrienko|nome=Gennady|cognome2=Gkoulalas-Divanis|nome2=Aris|cognome3=Gruteser|nome3=Marco|cognome4=Kopp|nome4=Christine|cognome5=Liebig|nome5=Thomas|cognome6=Rechert|nome6=Klaus|data=19 luglio 2013|titolo=Report from Dagstuhl: the liberation of mobile ___location data and its implications for privacy research|url=http://dl.acm.org/citation.cfm?doid=2505395.2505398|rivista=SIGMOBILE Mobile Computing and Communications Review|lingua=en|editore=ACM|volume=17|numero=2|pp=7|doi=10.1145/2505395.2505398}}</ref>
 
Google incoraggia gli sviluppatori a utilizzare i loro strumenti e a comunicare gli indirizzi IP dell'utente finale a Google: "Gli sviluppatori sono anche incoraggiati a utilizzare il parametro ''userip'' per fornire l'indirizzo IP dell'utente finale per conto del quale si sta facendo la richiesta dell'API. Ciò consentirà di distinguere questo traffico lato server legittimo dal traffico che non proviene da un utente finale."<ref>[https://developers.google.com/web-search/docs/ "Developer's Guide"], ''Google Web Search API'', July 26, 2012. Retrieved October 4, 2013.</ref>
 
Google ha molti siti e servizi che rendono difficile tracciare dove le informazioni potrebbero essere visualizzate online. <ref>{{Cita web|url=https://login.ezp.mesacc.edu/login?qurl=https://search.proquest.com%2fdocview%2f1732752709%3fpq-origsite%3dsummon|titolo=Off-Campus eResource Access - Paul A. Elsner Library @ Mesa Community College|sito=login.ezp.mesacc.edu|accesso=8 maggio 2019}}</ref>
 
===Gmail===
{{vedi anche|Gmail|Gmail#Critiche}}
 
[[Steve Ballmer]],<ref>[http://www.crn.com/software/202300583 Microsoft's Ballmer: Google Reads Your Mail] ChannelWeb, October 2007</ref> [[Liz Figueroa]],<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/3621169.stm "Google's Gmail could be blocked"], BBC News, April 13, 2004</ref> [[Mark Rasch]],<ref>[https://www.theregister.co.uk/2004/06/15/gmail_spook_heaven/ "Google Gmail: Spook Heaven"], Mark Rasch, The Register, June 15, 2004</ref> e gli editori di Google Watch<ref>{{Cita web|url=http://www.google-watch.org/gmail.html |titolo=Gmail is too creepy |opera=Google Watch |accesso=17 ottobre 2011 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/61rOfd8To?url=http://www.google-watch.org/gmail.html |dataarchivio=21 settembre 2011 |urlmorto=yes }}</ref> ritengono che l'elaborazione del contenuto dei messaggi di posta elettronica dal servizio Gmail di Google vada oltre l'uso corretto.
 
Google LLC afferma che la posta inviata da o verso Gmail non viene mai letta da un essere umano diverso dal titolare dell'account e il contenuto letto dai computer viene utilizzato solo per migliorare la pertinenza degli annunci pubblicitari e bloccare le e-mail di spam.<ref>{{Cita web|url=https://www.google.com/privacypolicy.html|titolo=Privacy Policy|accesso=12 febbraio 2015}}</ref> Le politiche sulla privacy di altri noti servizi di posta elettronica, come Outlook.com e Yahoo, consentono di raccogliere e utilizzare le informazioni personali degli utenti a scopi pubblicitari.<ref>{{Cita web|url=http://info.yahoo.com/privacy/us/yahoo/details.html|titolo=Yahoo Privacy Policy|accesso=12 febbraio 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://privacy.microsoft.com/en-us/fullnotice.aspx#collection|titolo=Microsoft Privacy Statement|editore=Microsoft|accesso=12 febbraio 2015}}</ref>
 
Nel 2004, trentuno organizzazioni per la privacy e le libertà civili scrissero una lettera invitando Google a sospendere il suo servizio Gmail fino a quando le questioni relative alla privacy non fossero adeguatamente trattate.<ref>{{Cita web|url=http://privacyrights.org/ar/GmailLetter.htm|editore=Privacy Rights Clearinghouse|titolo=Thirty-One Privacy and Civil Liberties Organizations Urge Google to Suspend Gmail|accesso=12 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160107021333/https://www.privacyrights.org/ar/GmailLetter.htm|dataarchivio=7 gennaio 2016|urlmorto=sì}}</ref> La lettera invitò Google a chiarire le sue politiche di informazione scritta riguardanti la conservazione dei dati e la condivisione dei dati tra le sue unità operative. Le organizzazioni espressero le loro preoccupazioni sul piano di Google di eseguire la scansione del testo di tutti i messaggi in arrivo ai fini del posizionamento degli annunci, osservando che la scansione di e-mail riservata per l'inserimento di contenuti pubblicitari di terze parti viola la fiducia implicita di un provider di servizi di posta elettronica.
 
Nel 2013 Microsoft lanciò una campagna pubblicitaria per attaccare Google per la scansione dei messaggi di posta elettronica, sostenendo che la maggior parte dei consumatori non è a conoscenza del fatto che Google monitora i propri messaggi personali per pubblicare annunci mirati.<ref name="nytimes1">{{Cita web|cognome=Wingfield |nome=Nick |url=http://bits.blogs.nytimes.com/2013/02/06/microsoft-attacks-google-on-gmail-privacy/?smid=tw-nytimesbits&seid=auto |titolo=Microsoft Attacks Google on Gmail Privacy - NYTimes.com |editore=Bits.blogs.nytimes.com |data=6 febbraio 2013 |accesso=14 giugno 2013}}</ref> Microsoft afferma che il suo servizio di posta elettronica Outlook non esegue la scansione del contenuto dei messaggi e un portavoce di Microsoft definì il problema della privacy "kryptonite di Google."<ref name="nytimes1"/> Altre preoccupazioni includono il periodo illimitato per la conservazione dei dati consentito dalle norme di Google e il potenziale per usi secondari indesiderati delle informazioni raccolte e archiviate da Gmail.<ref>[http://epic.org/privacy/gmail/faq.html#13 "What privacy risks are presented by Gmail?"], ''Gmail Privacy FAQ'', Electronic Privacy Information Center (EPIC). Retrieved October 4, 2013.</ref>
 
Un fascicolo giudiziario scoperto dal gruppo di difesa Consumer Watchdog nell'agosto 2013 rivelò che Google dichiarò in un processo giudiziario che non esiste alcuna "ragionevole aspettativa" tra gli utenti di Gmail in merito alla confidenzialità garantita delle loro e-mail. Secondo il British Newspaper, The Guardian, "il deposito del tribunale di Google si riferiva agli utenti di altri provider di posta elettronica che inviavano email agli utenti Gmail e non agli utenti di Gmail".<ref name="Rushe" /> In risposta a una causa intentata nel maggio 2013, Google spiegò:
 
{{quote|... tutti gli utenti di e-mail devono necessariamente aspettarsi che le loro e-mail siano soggette ad elaborazione automatica ... Proprio come un mittente di una lettera a un collega di lavoro non può essere sorpreso che l'assistente del destinatario apra la lettera, le persone che usano le e-mail web-based di oggi non possono sorprendersi se le loro comunicazioni vengono elaborate dal fornitore ECS [fornitore di servizi di comunicazione elettronica] del destinatario nel corso della consegna.<ref name="Rushe" />}}
Un portavoce di Google dichiarò ai media il 15 agosto 2013 che la società prendesse molto seriamente le preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza degli utenti di Gmail."<ref name="Rushe">{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/technology/2013/aug/14/google-gmail-users-privacy-email-lawsuit|titolo=Google: Gmail users shouldn't expect email privacy|cognome=Rushe|nome=Dominic|data=15 agosto 2013|giornale=The Guardian|accesso=14 agosto 2013}}</ref>
 
Un giudice federale rifiutò di sciogliere una causa intentata da utenti di Gmail che si sono opposti all'utilizzo dell'analisi del contenuto del messenger vendendo prodotti di scarto. <ref>{{Cita web|url=https://www.salon.com/2014/02/05/4_ways_google_is_destroying_privacy_and_collecting_your_data_partner/|titolo=4 ways Google is destroying privacy and collecting your data|data=5 febbraio 2014|sito=Salon|lingua=en|accesso=8 maggio 2019}}</ref>
 
=== Legami CIA e NSA ===
Nel febbraio 2010, Google avrebbe lavorato a un accordo con la National Security Agency (NSA) per indagare sui recenti attacchi contro la sua rete. E, mentre l'accordo non diede alla NSA l'accesso ai dati di Google sulle ricerche degli utenti o sulle comunicazioni e gli account di posta elettronica e Google non condivideva i dati proprietari con l'agenzia, la privacy e i difensori dei diritti civili.<ref>{{Cita news|url=https://www.wired.com/2010/02/google-seeks-nsa-help/|titolo=Google Asks NSA to Help Secure Its Network|cognome=Zetter|nome=Kim|data=4 febbraio 2010|opera=Wired|accesso=24 marzo 2019|issn=1059-1028}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.wired.com/2010/02/from-dont-be-evil-to-spy-on-everyone/|titolo='Don't Be Evil,' Meet 'Spy on Everyone': How the NSA Deal Could Kill Google|cognome=Shachtman|nome=Noah|data=4 febbraio 2010|opera=Wired|accesso=24 marzo 2019|issn=1059-1028}}</ref>
 
Nell'ottobre 2004, Google acquisì Keyhole, una società di cartografia 3D. Nel febbraio 2004, prima dell'acquisizione da parte di Google, Keyhole ricevette un investimento da In-Q-Tel, la divisione finanziaria della CIA.<ref>[https://www.theregister.co.uk/2004/10/28/google_buys_keyhole/ "Google buys CIA-backed mapping startup"], Andrew Orlowski, ''The Register'', October 28, 2004</ref> E a luglio 2010 è stato riferito che le armi di investimento sia della CIA (In-Q-Tel) che di Google (Google Ventures) stavano investendo in Recorded Future, una società specializzata in analisi predittiva, monitorando il web in tempo reale e usando quello informazioni per prevedere il futuro. E, mentre le società private utilizzavano sistemi simili dagli anni '90, il coinvolgimento di Google e della CIA con i loro grandi archivi di dati sollevò problemi di privacy.<ref>{{Cita news|url=https://www.wired.com/2010/07/exclusive-google-cia/|titolo=Exclusive: Google, CIA Invest in 'Future' of Web Monitoring|cognome=Shachtman|nome=Noah|data=28 luglio 2010|opera=Wired|accesso=24 marzo 2019|issn=1059-1028}}</ref><ref>[http://www.huffingtonpost.com/bob-jacobson/google-and-cia-invest-in_b_664525.html "Google and CIA Invest in a Minority Report-Like Technology That May Make Our World a Less Certain Place"], Bob Jacobson, ''Huffington Post'', July 30, 2010</ref>
 
Nel 2011, un giudice del tribunale distrettuale federale negli Stati Uniti respinse una richiesta del Freedom of Information Act, presentata dal Centro informazioni sulla privacy elettronica. Nel maggio 2012, una Corte d'appello confermò la sentenza. La richiesta tentò di divulgare i record NSA relativi all'attacco informatico del 2010 sugli utenti di Google in Cina. L'NSA affermò che rivelare tali informazioni renderebbe vulnerabili agli attacchi i sistemi di informazione del governo degli Stati Uniti. L'NSA rifiutò di confermare o negare l'esistenza degli archivi o l'esistenza di qualsiasi rapporto tra l'NSA e Google.<ref name=USAToday-nsa-spy-china>{{Cita news|titolo=Court rules that Google-NSA spy ties can remain secret|url=https://www.usatoday.com/tech/news/story/2012-05-11/court-google-nsa-spy-china/54912902/1|accesso=14 maggio 2012|data=11 maggio 2012|editore=The Associated Press|opera=USA Today}}</ref>
 
Documenti NSA trapelati ottenuti dal ''Guardian''<ref>{{Cita news|cognome=Greenwald|nome=Glenn|titolo=NSA taps in to internet giants' systems to mine user data, secret files reveal|opera=The Guardian|url=https://www.theguardian.com/world/2013/jun/06/us-tech-giants-nsa-data|accesso=6 giugno 2013|data=6 giugno 2013}}</ref> e dal ''Washington Post''<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/investigations/us-intelligence-mining-data-from-nine-us-internet-companies-in-broad-secret-program/2013/06/06/3a0c0da8-cebf-11e2-8845-d970ccb04497_story.html?hpid=z1 |titolo=U.S. intelligence mining data from nine U.S. Internet companies in broad secret program |opera=The Washington Post |data=6 giugno 2013 |accesso=6 giugno 2013}}</ref> nel giugno 2013 includeva Google nell'elenco delle società che collaborano con il programma di sorveglianza PRISM della NSA, che autorizza il governo ad accedere segretamente a dati di cittadini non statunitensi ospitati da compagnie americane senza un mandato. Dopo la fuga, i funzionari governativi hanno riconosciuto l'esistenza del programma.<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2013/06/07/us/nsa-verizon-calls.html|titolo=U.S. Confirms That It Gathers Online Data Overseas|cognome=Savage|nome=Charlie|data=6 giugno 2013|opera=The New York Times|accesso=24 marzo 2019|cognome2=Wyatt|nome2=Edward|lingua=en|issn=0362-4331|cognome3=Baker|nome3=Peter}}</ref> Secondo i documenti trapelati, la NSA ha accesso diretto ai server di tali società e la quantità di dati raccolti attraverso il programma è cresciuta rapidamente negli anni precedenti alla perdita. Google negò l'esistenza di qualsiasi "backdoor governativa".<ref>{{Cita web|url=https://techcrunch.com/2013/06/06/google-facebook-apple-deny-participation-in-nsa-prism-program/ |titolo=Google, Facebook, Dropbox, Yahoo, Microsoft And Apple Deny Participation In NSA PRISM Surveillance Program |opera=Tech Crunch |data=6 giugno 2013 |accesso=6 giugno 2013}}</ref>
 
=== Richieste del governo ===
Google è stato criticato sia per aver divulgato troppe informazioni ai governi troppo rapidamente sia per non aver rivelato informazioni che i governi hanno bisogno per applicare le loro leggi. Nell'aprile 2010, Google, per la prima volta, pubblicò dettagli su quanto spesso i Paesi di tutto il mondo chiedono di consegnare i dati degli utenti o di censurare le informazioni.<ref name=Shiels-20Apr2010>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/8633642.stm "Google reveals government data requests and censorship"], Maggie Shiels, ''BBC News'', April 20, 2010</ref> Gli strumenti online rendono disponibili i dati aggiornati a tutti.<ref>[https://transparencyreport.google.com/user-data/overview "Government Requests"], Google Transparency Report, accessed January 28, 2019</ref>
 
Tra luglio e dicembre 2009, il Brasile era in cima alla lista delle richieste di dati degli utenti con 3.663 richieste, mentre gli Stati Uniti raggiunsero 3.580, il Regno Unito 1.166 e l'India 1.061. Anche il Brasile fece il maggior numero di richieste di rimozione dei contenuti con 291, seguita dalla Germania con 188, l'India con 142 e gli Stati Uniti con 123. Google, che smise di offrire servizi di ricerca in Cina un mese prima della pubblicazione dei dati, disse che potrebbe non pubblicare informazioni su richieste del governo cinese perché tali informazioni sono considerate come un segreto di stato.<ref name=Shiels-20Apr2010/>
 
Il capo legale di Google dichiarò: "La stragrande maggioranza di queste richieste è valida e le informazioni necessarie sono per indagini penali legittime o per la rimozione di materiale pedopornografico".<ref name=Shiels-20Apr2010/>
 
Il 20 marzo 2019 la Corte Suprema degli Stati Uniti mise a rischio un accordo di 8,5 milioni che Google costituì per risolvere una causa con le pretese di invadere la loro privacy. <ref>{{Cita web|url=https://login.ezp.mesacc.edu/login?qurl=https://search.proquest.com%2fdocview%2f2194449126%3fpq-origsite%3dsummon|titolo=Off-Campus eResource Access - Paul A. Elsner Library @ Mesa Community College|sito=login.ezp.mesacc.edu|accesso=7 maggio 2019}}</ref>
 
===Google Chrome===
Nel 2008, Consumer Watchdog produsse un video che mostrava come Google Chrome registra ciò che un utente digita nel campo dell'indirizzo web e inviasse tali informazioni ai server di Google per popolare i suggerimenti di ricerca. Il video include discussioni riguardanti le potenziali implicazioni sulla privacy di questa funzione.<ref>[http://www.govtech.com/security/Consumer-Watchdog-Exposes-Google-Privacy-Problems.html "Consumer Watchdog Exposes Google Privacy Problems "], Digital Communities, November 5, 2008</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=ncerhCLi2o0 "How Google Chrome Doesn't protect Privacy"], YouTube</ref><ref>{{Cita web |cognome=Thompson |nome=Chris |url=http://www.consumerwatchdog.org/story/chrome-spying-you |titolo=Is Chrome Spying on You? |editore=Consumer Watchdog |data=4 novembre 2008 |accesso=14 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130605141652/http://www.consumerwatchdog.org/story/chrome-spying-you |dataarchivio=5 giugno 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Modalità di navigazione in incognito ===
Google Chrome include una funzionalità di navigazione privata denominata "modalità di navigazione in incognito" che impedisce al browser di memorizzare in modo permanente le informazioni di navigazione o di download o i cookie. L'utilizzo della modalità di navigazione in incognito impedisce il tracciamento da parte del browser. Tuttavia, i singoli siti Web visitati possono ancora tracciare e memorizzare informazioni sulle visite. In particolare, qualsiasi ricerca eseguita mentre è stato firmato un account Google verrà salvata come parte della cronologia web dell'account.<ref>{{Cita web|url=https://www.google.com/support/chrome/bin/answer.py?answer=95464&hl=en |titolo=Incognito Mode (browse in private) |editore=Google |accesso=4 novembre 2013}}</ref> Inoltre, altri programmi come quelli utilizzati per lo streaming di file multimediali, richiamati da Chrome, potrebbero comunque registrare informazioni sulla cronologia, anche quando viene utilizzata la modalità di navigazione in incognito. Inoltre, una limitazione della piattaforma iOS 7 di Apple consente a alcune informazioni provenienti dalle finestre del browser in incognito di filtrare alle normali finestre del browser Chrome.<ref>[https://www.theverge.com/2013/10/3/4797968/chrome-for-ios-incognito-mode-not-private-bug "Chrome for iOS' incognito mode isn't private, bug reveals"], Tom Warren, ''The Verge'', [[Vox Media, Inc.]], October 3, 2013. Retrieved November 4, 2013.</ref> Vi sono preoccupazioni sul fatto che queste limitazioni possano aver portato gli utenti di Chrome a credere che la modalità di navigazione in incognito offra più protezione della privacy di quanto non sia in realtà.<ref>[http://vpnexpress.net/google-chrome-incognito-mode/ "Google Chrome Incognito Mode"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190202231526/http://vpnexpress.net/google-chrome-incognito-mode/ |date=2 febbraio 2019 }}, VPN Express, August 8, 2013. Retrieved November 4, 2013.</ref>
 
==Street View==
{{vedi anche|Google Street View}}
 
Il servizio di mappe online di Google, "Street View", è stato accusato di fotografare e guardare troppo lontano nelle case private delle persone e/o troppo vicino alle persone per strada quando non sanno di essere fotografate.<ref>[https://www.theregister.co.uk/2007/06/13/google_grills_privacy_buff/ "EFF lawyer is smokin' on Google Street View"], Dan Goodin, The Register, June 13, 2007</ref><ref>[http://www.thetimes.co.uk/tto/technology/article1858476.ece "All-seeing Google Street View prompts privacy fears"], Times Online, June 1, 2007</ref>
 
== Raccolta di informazioni sulle reti WiFi ==
Durante il 2006-10, le macchine fotografiche di Google Streetview hanno raccolto circa 600 gigabyte di dati da utenti di reti Wi-Fi pubbliche e private non criptate in più di 30 paesi. Nessuna informativa o informativa sulla privacy è stata data alle persone interessate, né ai proprietari delle stazioni Wi-Fi.<ref>{{Cita web|url=http://finance.yahoo.com/news/Google-grabs-personal-info-apf-2162289993.html?x=0 |titolo="Google grabs personal info off of Wi-Fi networks" |accesso=17 luglio 2011 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100528181755/http://finance.yahoo.com/news/Google-grabs-personal-info-apf-2162289993.html?x=0 |dataarchivio=28 maggio 2010 }}, Michael Liedtke, AP, May 14, 14, 2010</ref>
 
Google si scusò e dichiarò di essere "acutamente consapevole del fatto che qui abbiamo fallito miseramente" in termini di protezione della privacy, che non erano a conoscenza del problema fino a quando non è stata ricevuta un'indagine da parte dei regolatori tedeschi, che i dati privati sono stati raccolti inavvertitamente e che nessuno dei dati privati è stato utilizzato nel motore di ricerca di Google o in altri servizi. Un rappresentante del Consumer Watchdog rispose: "Ancora una volta, Google dimostrò una mancanza di preoccupazione per la privacy: i suoi ingegneri informatici sono impazziti, spingono la busta e raccolgono tutti i dati possibili finché le loro dita non sono intrappolate nel barattolo dei biscotti". In un segno che potrebbero derivare sanzioni legali, Google disse che non distruggerà i dati fino a quando non sarà consentito dalle autorità di regolamentazione.<ref>{{Cita web|url=http://finance.yahoo.com/news/Google-grabs-personal-info-apf-2162289993.html?x=0 |titolo="Google grabs personal info off of Wi-Fi networks" |accesso=17 luglio 2011 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100528181755/http://finance.yahoo.com/news/Google-grabs-personal-info-apf-2162289993.html?x=0 |dataarchivio=28 maggio 2010 }}, Michael Liedtke (AP), Yahoo! Finance, May 14, 2010</ref><ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/technology/8684110.stm |titolo=Google admits wi-fi data blunder |data=15 maggio 2010 |opera=BBC News |nome=Maggie |cognome=Shiels}}</ref>
 
La raccolta di dati di Streetview spinse diverse cause negli Stati Uniti. I semi sono stati riuniti in un caso davanti a un tribunale federale della California. La proposta di Google di archiviare il caso, affermando che le comunicazioni Wi-Fi catturate erano "prontamente accessibili al pubblico" e quindi non una violazione delle leggi sulle intercettazioni federali, è stato respinto nel giugno 2011 dalla Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto settentrionale di California e in appello nel settembre 2013 dalla Corte d'appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito. La sentenza è vista come una grave battuta d'arresto legale per Google e consente al caso di tornare in tribunale per il processo.<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2013/09/11/technology/court-says-privacy-case-can-proceed-vs-google.html|titolo=Court Says Privacy Case Can Proceed vs. Google|cognome=Streitfeld|nome=David|data=10 settembre 2013|opera=The New York Times|accesso=24 marzo 2019|lingua=en|issn=0362-4331}}</ref><ref>[https://www.nytimes.com/interactive/2013/09/10/technology/google-streetview-appeal-opinion.html?ref=technology ''Joffe v. Google''], Opinion by Judge Jay S. Bybee, U.S. Court of Appeals for the Ninth Circuit, No. 11-17483, D.C. No. 5:10-md-02184-JW, September 10, 2013. Retrieved November 17, 2013.</ref><ref>[http://www.leagle.com/decision/In%20FDCO%2020110630A55.xml/IN%20RE%20GOOGLE%20INC.%20STREET%20VIEW%20ELECTRONIC%20COMM. ''In re Google Inc. Street View Electronic Communication Litigation''], Chief Judge James Wade, United States District Court, N.D. California, San Francisco Division, C 10-MD-02184 JW, 794 F.Supp.2d 1067, June 29, 2011.</ref>
 
Al momento Google non raccoglie più dati WiFi tramite streetview e attualmente utilizza il sistema di posizionamento Wi-Fi del dispositivo Android; tuttavia hanno suggerito la creazione di un approccio unificato per la scelta di optare per la partecipazione ai sistemi di posizionamento basati su Wi-Fi, suggerendo l'uso della parola "nomap" aggiunta al SSID di un punto di accesso wireless per escluderlo dal database WPS di Google.<ref>{{Cita web|url=http://www.infosecurity-magazine.com/blog/2011/11/20/googles-approach-of-a-nomap-wifi-zone/460.aspx|titolo=Infosecurity Blogs|autore=Kent Row|opera=Infosecurity Magazine|accesso=12 febbraio 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://support.google.com/maps/bin/answer.py?hl=en&answer=1725632|titolo=Configure access points with Google Location Service|accesso=12 febbraio 2015}}</ref>
 
==Google Buzz==
{{vedi anche|Google Buzz}}
 
Il 9 febbraio 2010, Google lanciò Google Buzz, il servizio di microblogging di Google. Chiunque avesse un account Gmail è stato automaticamente aggiunto come contatto ai contatti Gmail preesistenti e ha dovuto rinunciare se non desiderava partecipare.<ref>{{Cita news|url=http://content.usatoday.com/communities/technologylive/post/2010/02/google-buzz–facebook-in-gmail/1 |opera=USA Today |titolo=Google adds Facebook-like features to Gmail |data=9 febbraio 2010 |accesso=30 aprile 2010 |nome=Marc |cognome=Saltzman}}</ref>
 
Il lancio di Google Buzz come social network di "opt-out" attirò immediatamente critiche per aver violato la privacy degli utenti perché consentiva automaticamente ai contatti degli utenti di Gmail di visualizzare i loro altri contatti.<ref>[http://news.sky.com/home/technology/article/15547473 "Google's Buzz 'Has Serious Privacy Flaws'"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120518045253/http://news.sky.com/home/technology/article/15547473 |date=2012-05-18 }}, Roddy Mansfield, Sky News Online, February 12, 2010</ref> Nel 2011, la Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha avviato un procedimento della Commissione nei confronti di Google LLC, affermando che alcune informazioni personali degli utenti di Gmail erano condivise senza il permesso dei consumatori attraverso il social network di Google Buzz.<ref name=Maggs />
 
== Nomi reali, Google+, e Nymwars ==
[[Google Plus]] (G+) è stato lanciato a fine giugno 2011. Il nuovo servizio guadagnò 20 milioni di membri in poche settimane.<ref>{{Cita web|cognome=Whitney |nome=Lance |url=http://news.cnet.com/8301-1023_3-20083499-93/google-name-policy-frustrating-google-confesses/ |titolo=Google+ name policy 'frustrating,' Google confesses |editore=CNET (CBS Interactive) |data=26 luglio 2011 |accesso=30 ottobre 2012}}</ref> Al momento del lancio, il contenuto dell'utente e la politica di condotta del sito hanno dichiarato: "Per aiutare a combattere lo spam e prevenire i profili falsi, usa il nome che i tuoi amici, familiari o colleghi di solito chiamano."<ref>{{Cita web|url=https://www.google.com/intl/en/+/policy/content.html |titolo=User Content and Conduct Policy |editore=Google |data=12 luglio 2011 |accesso=27 agosto 2011}}</ref> A partire da luglio 2011, Google ha iniziato a far rispettare questa politica sospendendo gli account di coloro che utilizzavano pseudonimi.<ref>{{Cita web|cognome=McCracken |nome=Harry |url=http://www.time.com/time/business/article/0,8599,2094409,00.html |titolo=Google+'s Real-Name Policy: Identity vs. Anonymity |editore=TIME |data=22 settembre 2011 |accesso=30 ottobre 2012}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Clint Boulton |url=http://www.eweek.com/c/a/Search-Engines/Google-Real-Name-Policy-Refresh-Afoot-Amid-Privacy-Concerns-288324/ |titolo=Google+ Real Name Policy Refresh Afoot Amid Privacy Concerns |editore=Eweek.com |data=26 luglio 2011 |accesso=30 ottobre 2012}}</ref> A partire da agosto 2011, Google ha concesso un periodo di prova di quattro giorni prima di applicare la politica del nome reale e di sospendere gli account. I quattro giorni consentivano ai membri di cambiare il nome della penna con il loro vero nome.<ref>{{Cita web|autore=Clint Boulton |url=http://www.eweek.com/c/a/Security/Google-to-Enforce-Real-Name-Policy-After-4-Days-621086/ |titolo=Google to Enforce Real Name Policy After 4 Days |editore=Eweek.com |data=12 agosto 2011 |accesso=30 ottobre 2012}}</ref> La politica si estende ai nuovi account per tutti i servizi Google, inclusi Gmail e YouTube, anche se gli account esistenti prima della nuova politica non devono essere aggiornati. Alla fine di gennaio 2012 Google ha iniziato a consentire ai membri di utilizzare nickname, nomi da nubile e altri nomi "consolidati" oltre ai loro nomi comuni o reali.<ref>[http://bits.blogs.nytimes.com/2012/01/23/in-a-switch-google-plus-now-allows-pseudonyms/?_r=0 "In a Switch, Google Plus Now Allows Pseudonyms"], Claire Cain Miller, ''New York Times'', January 23, 2012. Retrieved October 3, 2013.</ref>
 
Secondo Google, la politica del nome reale rende Google più simile al mondo reale. Le persone possono ritrovarsi più facilmente, come una rubrica telefonica. La politica del nome reale protegge i bambini e i giovani dal cyberbullismo, poiché questi bulli si nascondono dietro nomi di penna.<ref>{{Cita web|url=https://support.google.com/plus/bin/answer.py?hl=en&answer=1228271 |titolo=Google+ Page and Profile Names – Google+ Help |editore=Support.google.com |accesso=30 ottobre 2012}}</ref> C'è un uso considerevole dei motori di ricerca per la ricerca di persone<ref>A Spink, BJ Jansen, J Pedersen (2004) [https://faculty.ist.psu.edu/jjansen/academic/pubs/jansen_name_searching.pdf Searching for people on web search engines]. Journal of Documentation 60 (3), 266-278.</ref>
 
Un certo numero di commentatori di alto profilo criticò pubblicamente le politiche di Google, inclusi i tecnologi [[Jamie Zawinski]],<ref>{{Cita web|url=http://www.jwz.org/blog/2011/08/nym-wars/|titolo=Nym Wars|cognome=Zawinski|nome=Jamie|wkautore=Jamie Zawinski|data=20 agosto 2011|urlarchivio=|accesso=27 agosto 2011}}</ref> [[Kevin Marks]],<ref>{{Cita web|url=http://epeus.blogspot.com/2011/08/google-plus-must-stop-this-identity.html|titolo=Epeus' epigone: Google Plus must stop this Identity Theatre|cognome=Marks|nome=Kevin|wkautore=Kevin Marks|data=20 agosto 2011|urlarchivio=|accesso=27 agosto 2011}}</ref> e [[Robert Scoble]]<ref>{{Cita web|url=https://plus.google.com/111091089527727420853/posts/XQKT1XkPBgi|titolo=Several people have asked me to make this a real post so it…|cognome=Scoble|nome=Robert|wkautore=Robert Scoble|data=20 agosto 2011|urlarchivio=|accesso=27 agosto 2011}}</ref> e organizzazioni come la [[Electronic Frontier Foundation]].<ref name="autogenerated1">{{Cita web|url=https://www.eff.org/deeplinks/2011/07/case-pseudonyms|titolo=A Case for Pseudonyms|cognome=York|nome=Jillian|data=29 luglio 2011|editore=[[Electronic Frontier Foundation]]|urlarchivio=|accesso=27 agosto 2011}}</ref>
 
Le critiche sono state ad ampio raggio,<ref>[https://gizmodo.com/5830471/googles-real-names-policy-is-evil "Google's Real Names Policy Is Evil"], Mat Honan, Gizmodo, August 12, 2011. Retrieved October 3, 2013.</ref><ref>[http://www.computerworld.com/s/article/9219153/Elgan_Even_Google_hates_its_own_names_policy "Elgan: Even Google hates its own 'names' policy"], Mike Elgan, ''Computerworld'', August 13, 2011. Retrieved October 3, 2013.</ref><ref>[http://boingboing.net/2011/08/04/google-pluss-real-name-policy-is-abusive-facebook-is-not-a-real-name-success-story.html "Google Plus's 'Real Name' policy is abusive; Facebook is not a 'Real Name' success story"], Cory Doctorow, Boing Boing, August 4, 2011. Retrieved October 3, 2013.</ref> per esempio:
 
* La politica non è come il mondo reale, perché i nomi reali e le informazioni personali non sono noti a tutti nel mondo off-line.
* La politica non riconosce la cultura e le convenzioni di lunga data di Internet.<ref name="autogenerated1" />
* L'uso di nomi reali online può svantaggiare o mettere in pericolo alcune persone, come vittime di violenze o molestie. La politica impedisce agli utenti di proteggersi nascondendo la propria identità. Ad esempio, una persona che segnala una violazione o un crimine di violazione dei diritti umani e la pubblica su YouTube non può più farlo in modo anonimo. I pericoli comprendono possibili crimini di odio, rappresaglie contro gli informatori, esecuzioni di ribelli, persecuzioni religiose e vendetta contro vittime o testimoni di crimini.<ref>{{Cita web|url=http://geekfeminism.org/2010/06/10/hacker-news-and-pseudonymity/ |titolo=Hacker News and Pseudonymity |autore=Alex "Skud" Bayley |editore=GeekFeminism.org |data=10 giugno 2010 |accesso=18 ottobre 2011}}</ref>
* L'uso di uno pseudonimo è diverso dall'anonimato e uno pseudonimo utilizzato in modo coerente denota una "personalità autentica".<ref>{{Cita web|url=https://www.npr.org/2011/09/28/140879480/who-are-you-really-activists-fight-for-pseudonyms|titolo=Who Are You, Really? Activists Fight for Pseudonyms|cognome=Kaste|nome=Martin|data=28 settembre 2011|editore=NPR.org|urlarchivio=|accesso=18 ottobre 2011}}</ref>
* Gli argomenti di Google non riescono ad affrontare il guadagno finanziario rappresentato dal collegamento di dati personali con le identità del mondo reale.<ref>{{Cita web|url=http://www.canberratimes.com.au/news/opinion/editorial/general/brand-wars/2312668.aspx?storypage=2|titolo=Brand Wars|cognome=Peterson|nome=Myles|data=4 ottobre 2011|editore=CanberraTimes.com.au|urlarchivio=|accesso=18 ottobre 2011}}</ref>
* Google ha applicato in modo incoerente la propria politica, in particolare facendo eccezioni per le celebrità utilizzando pseudonimi e mononimi.<ref>{{Cita web|url=http://www.abc.net.au/unleashed/2943828.html |titolo=Google+: What's In a Name? |editore=ABC.net.au |autore=Stilgherrian |data=27 settembre 2011 |accesso=18 ottobre 2011}}</ref>
* La politica indicata non è sufficiente per prevenire lo spam.
* La politica può incorrere in violazioni giuridiche come la legge federale tedesca "Telemediengesetz", che rende l'accesso anonimo ai servizi online un requisito legale.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Google+: Klarnamenzwang-Disput verwirrt Unionspolitiker|lingua=de|editore=ComputerBase|data=7 settembre 2011|nome=Jirko|cognome=Alex|url=http://www.computerbase.de/news/2011-09/google-plus-klarnamenzwang-disput-verwirrt-unionspolitiker/}}.</ref>
* La politica non impedisce troll. Spetta ai social media incoraggiare la crescita di sane norme sociali, e dire con forza alle persone come devono comportarsi non può essere efficiente.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Designing for social Norms (or How Not to Create Angry Mobs) |autore=Danah Boyd |data= 5 settembre 2011 |url=http://www.zephoria.org/thoughts/archives/2011/08/05/design-social-norms.html/}}</ref>
 
==YouTube e Viacom==
{{vedi anche|YouTube}}
 
Il 14 luglio 2008, Viacom compromise la protezione dei dati personali degli utenti di YouTube nella loro causa di copyright da 1 miliardo di dollari. Google concordò che anonimizzerà le informazioni sugli utenti e gli indirizzi dei protocolli Internet dalla sua consociata YouTube prima di consegnare i dati a Viacom. L'accordo sulla privacy si applicava anche ad altre parti in causa tra cui la FA Premier League, l'organizzazione Rodgers & Hammerstein e la Premier League scozzese.<ref>[https://www.reuters.com/article/newsOne/idUSSP21085220080715 "Lawyers in YouTube lawsuit reach user privacy deal"], Eric Auchard, Reuters, July 15, 2008</ref><ref>[https://www.theguardian.com/media/2008/jul/15/googlethemedia.digitalmedia?gusrc=rss&feed=networkfront "Google and Viacom reach deal over YouTube user data"], Mark Sweney, ''The Guardian'', July 15, 2008</ref> Tuttavia, l'accordo non estese l'anonimato ai dipendenti, perché Viacom desidera dimostrare che lo staff di Google è a conoscenza del caricamento di materiale illegale sul sito. Pertanto, le parti si incontreranno ulteriormente sulla questione affinché i dati non siano messi a disposizione del tribunale.<ref>[http://www.brandrepublic.com/News/831528/Viacom-backs-down-YouTube-lawsuit/ "Viacom backs down over YouTube lawsuit"], Fiona Ramsay, Media Week, July 15, 2008</ref>
 
==Do Not Track==
{{vedi anche|Do Not Track|Google Chrome}}
 
Nell'aprile 2011, Google è stato criticato per non aver aderito alla funzione Do Not Track per Chrome che era stata incorporata nella maggior parte degli altri browser Web moderni, tra cui Firefox, Internet Explorer, Safari e Opera. I critici sottolinearono che un nuovo brevetto concesso a Google nell'aprile 2011, per il monitoraggio degli utenti migliorato attraverso la pubblicità sul Web, fornirà informazioni molto più dettagliate sul comportamento degli utenti e che non tengono traccia danneggerebbe la capacità di Google di sfruttarlo. Il recensore del software Kurt Bakke di Conceivably Tech scrisse:
 
{{quote|Google ha dichiarato che intende addebitare agli inserzionisti in base alle percentuali di clic, a determinate attività degli utenti e a un modello pay-for-performance. L'intero brevetto sembra corrispondere alle recenti affermazioni di Google secondo cui Chrome è fondamentale per Google per mantenere il dominio della ricerca attraverso il suo browser Chrome e Chrome OS ed è stato descritto come uno strumento per bloccare gli utenti al motore di ricerca di Google e, in definitiva, ai suoi servizi pubblicitari. Quindi, quanto è probabile che Google seguirà la tendenza del non-tracciamento? Non molto probabile.<ref name="Bakke18Apr11" />}}
 
Lo sviluppatore di Mozilla Asa Dotzler osservò: "Mi sembra abbastanza ovvio che il team di Chrome si stia piegando alle pressioni del settore pubblicitario di Google e questo è un vero peccato: speravo che avrebbero dimostrato un po 'più di indipendenza."<ref name="Bakke18Apr11">{{Cita news|url= http://www.conceivablytech.com/6863/products/chrome-shields-websites-from-denial-of-service-attacks|titolo= Chrome Shields Websites From Denial-Of-Service Attacks|accesso= 20 aprile 2011|cognome= Bakke|nome= Kurt|data= April 2011|opera= Conceivably Tech|urlmorto= yes|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110419181334/http://www.conceivablytech.com/6863/products/chrome-shields-websites-from-denial-of-service-attacks|dataarchivio= 19 aprile 2011}}</ref><ref name="Bakke19Apr11">{{Cita news|url= http://www.conceivablytech.com/6891/business/google-menu-ad-tracking-a-case-of-bad-timing|titolo= Google Menu Ad Tracking: A Case Of Bad Timing?|accesso= 20 aprile 2011|cognome= Bakke|nome= Kurt|data= April 2011|opera= Conceivably Tech|urlmorto= yes|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110426004142/http://www.conceivablytech.com/6891/business/google-menu-ad-tracking-a-case-of-bad-timing|dataarchivio= 26 aprile 2011}}</ref><ref name="Dotzler14Apr11">{{Cita web|url= http://weblogs.mozillazine.org/asa/archives/2011/04/chrome_do_not_track.html|titolo= Chrome, Do Not Track, and Google Advertising|accesso= 20 aprile 2011|cognome= Dotzler|nome= Asa|data= April 2011|urlmorto= yes|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110423060325/http://weblogs.mozillazine.org/asa/archives/2011/04/chrome_do_not_track.html|dataarchivio= 23 aprile 2011}}</ref>
 
Al momento delle critiche, Google sostenne che la tecnologia fosse inutile, poiché agli inserzionisti non è richiesto di obbedire alle preferenze di tracciamento dell'utente e non è chiaro in che cosa consiste il monitoraggio (al contrario della memorizzazione dei dati statistici o delle preferenze dell'utente). In alternativa, Google continua a offrire un'estensione chiamata "Keep My Opt-Outs" che impedisce in modo permanente alle società pubblicitarie di installare cookie sul computer dell'utente.<ref>{{Cita web|url=https://chrome.google.com/webstore/detail/hhnjdplhmcnkiecampfdgfjilccfpfoe |titolo=Keep My Opt-Outs, Chrome Web Store |accesso=19 giugno 2011 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110507231456/https://chrome.google.com/webstore/detail/hhnjdplhmcnkiecampfdgfjilccfpfoe |dataarchivio=7 maggio 2011 }}</ref>
 
La reazione a questa estensione è stata mista. Paul Thurrott di Windows IT Pro definì l'estensione "molto, molto più vicina a quello che stavo chiedendo, ovvero qualcosa che funziona e non richiede all'utente di capire nulla di più delle soluzioni IE o Firefox" mentre si lamenta fatto che l'estensione non è inclusa come parte del browser stesso.<ref>{{Cita web|url= http://winsupersite.com/news/daily-update-googles-do-not-track-solution-apple-stuff-crysis-2-demo-more|titolo= Daily Update: Google's Do Not Track Solution, Apple Stuff, Crysis 2 Demo, More|accesso= 22 aprile 2011|cognome= Thurrott|nome= Paul|data= 25 gennaio 2011|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20130128230719/http://winsupersite.com/news/daily-update-googles-do-not-track-solution-apple-stuff-crysis-2-demo-more|dataarchivio= 28 gennaio 2013|urlmorto= sì}}</ref>
 
A febbraio 2012, Google annunciò che Chrome incorporerà una funzionalità Do Not Track entro la fine del 2012 ed è stata implementata all'inizio di novembre 2012.<ref>{{Cita web|url= http://browserfame.com/478/google-chrome-support-do-not-track |titolo= Google and Chrome To Support Do Not Track |accesso= 3 marzo 2012 |urlmorto= yes |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120226042318/http://browserfame.com/478/google-chrome-support-do-not-track |dataarchivio= 26 febbraio 2012 }}</ref>
 
Inoltre, Pól Mac e Douglas J. (2016) nel loro studio "Non permettere a Google di sapere che sono solo", presentarono una forte evidenza del fatto che i due giganti tecnici avessero una precisione molto elevata fornendo al contempo risultati basati sulle voci sensibili dell'utente. Pól Mac e Douglas J. (2016) si sono concentrati specificatamente sulle preferenze finanziarie e sessuali dell'utente e hanno concluso che "Per Google, il 100% delle sessioni utente su un argomento sensibile respinge l'ipotesi che nessun apprendimento dell'argomento sensibile da parte del motore di ricerca abbia hanno luogo e sono identificati come sensibili. Per Bing, il tasso di rilevamento corrispondente è del 91%."<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Aonghusa|nome=Pól Mac|cognome2=Leith|nome2=Douglas J.|data=5 agosto 2016|titolo=Don’t Let Google Know I’m Lonely|url=http://dl.acm.org/citation.cfm?doid=2957761.2937754|rivista=ACM Transactions on Privacy and Security|lingua=en|volume=19|numero=1|pp=1–25|doi=10.1145/2937754}}</ref>
 
==Scroogle==
{{Sito web
|nome = Scroogle
|logo =
|screenshot = Scroogle-screenshot.png
|didascalia = Schermata 2008 di Scroogle.org
|url =
|commerciale = no
|tipo = [[Motore di ricerca]]
|registrazione = nessuna
|proprietario = [[Public Information Research]], Inc.<ref>{{Cita web | url=http://www.scroogle.org/staffsc.html | titolo=PIR Staff Box | accesso=25 giugno 2008}}</ref>
|autore = Daniel Brandt<ref name=whois /><ref name="worldnetdaily" />
|data di lancio = 24 marzo 2003<ref name=whois>{{Cita web | url=http://whois.dnsstuff.com/tools/whois.ch?ip=scroogle.org | titolo=WHOIS - scroogle.org | accesso=25 giugno 2008 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081205032436/http://whois.dnsstuff.com/tools/whois.ch?ip=scroogle.org | dataarchivio=5 dicembre 2008 }}</ref>
|stato corrente = chiuso
|revenue =
|slogan =
}}
'''Scroogle''' era un [[web service]] che camuffava gli [[indirizzo IP|indirizzi Internet]] degli utenti che volevano avviare una ricerca con [[Google]] in forma [[anonimato|anonima]].<ref>{{cita web
|url=https://www.boston.com/news/nation/articles/2006/01/21/google_subpoena_roils_the_web/?page=full
|titolo=Google subpoena roils the Web: US effort raises privacy issues
|nome=Hiawatha
|cognome=Bray
|editore=The Boston Globe
|data=21 gennaio 2006}}</ref> Scroogle dava ai suoi utenti anche la possibilità di criptare tutte le comunicazioni tra il proprio computer e la pagina di ricerca, con un protocollo [[Transport Layer Security|SSL]].<ref>{{cita web
|url = https://ssl.scroogle.org/sslnote.html
|titolo = A note about SSL: How Scroogle's SSL option protects your privacy
|editore = PIR
|data = 27 giugno 2008
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110709152329/https://ssl.scroogle.org/sslnote.html
|dataarchivio = 9 luglio 2011
}}</ref>
 
Il tool era stato creato da Daniel Brandt,<ref name=whois /><ref name=worldnetdaily>{{cita web
|url=http://www.wnd.com/news/article.asp?ARTICLE_ID=55935
|titolo=Fed up with Google? Try Scroogle.org: Powerful search tool without privacy violations
|editore=WorldNetDaily
|data=4 giugno 2007}}</ref> un critico di Google, il quale, preoccupato che Google raccogliesse informazioni sugli utenti, aveva creato Scroogle affinché filtrasse le ricerche attraverso i suoi server prima di farle arrivare a Google. "Non salvo le cronologie e cancello i [[log]] ogni settimana. In questo modo, anche se i federali venissero a farmi domande non conoscerei le risposte perché non ho più i log", ha dichiarato. "Non associo neanche le cronologie di ricerca con gli indirizzi degli utenti, così non posso collegarli."<ref>{{cita web
|url=http://www.theage.com.au/news/Icon/Searching-for-gold/2005/06/15/1118645849591.html
|titolo=Searching for gold
|nome=David
|cognome=Stonehouse
|data=18 giugno 2005
|editore=The Age}}</ref>
 
Il traffico al sito raddoppiava di anno in anno e nel dicembre 2007 Scroogle aveva superato i 100.000 visitatori al giorno.<ref>{{cita web
|url=http://business.timesonline.co.uk/tol/business/industry_sectors/technology/article3055825.ece
|titolo=Fears mount over internet privacy: Google rival Ask.com is promising to wipe out people’s search records within hours. But do the data really disappear?
|nome=Dominic
|cognome=Rush
|editore=The Sunday Times (UK)
|data=16 dicembre 2007}}</ref>
 
Oltre alle ricerche anonime, il tool permetteva anche agli utenti di effettuare ricerche su Google senza ricevere la sua [[AdSense|pubblicità]]. Scroogle supportava 28 lingue<ref>{{cita web |url=http://www.scroogle.org/langsup8.html |titolo=Language Support for Scroogle |accesso=25 giugno 2008}}</ref> ed era disponibile come [[Plugin (informatica)|plug-in]] per alcuni [[browser]].
 
Dal 21 febbraio 2012 Scroogle non è più disponibile.<ref>{{cita web |url=http://searchengineland.com/scroogle-org-is-gone-forever-says-site-owner-112245 |titolo=Scroogle ha chiuso per sempre}}</ref>
 
== Conformità alla legge per la protezione dell'infanzia in rete (Copa) ==
Google venne criticato da alcuni per il modo in cui implementa il supporto ai requisiti della [[Child Online Protection Act|legge per la protezione dell'infanzia in rete]] (COPA) a causa dei termini di servizio "prevenuti" su YouTube e dei suoi modi "pesanti" di applicare la legge. Secondo l'Informativa sulla privacy di Google, i minori di 13 anni non sono autorizzati a utilizzare alcun servizio di Google, tra cui [[Gmail]].<ref>{{Cita web|url=http://sunpig.com/martin/archives/2011/07/03/google-made-my-son-cry.html |titolo=Google made my son cry |autore=Martin Sutherland |opera=Legends of the Sun Pig |data=3 luglio 2011 |accesso=7 luglio 2012 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120628055130/http://sunpig.com/martin/archives/2011/07/03/google-made-my-son-cry.html |dataarchivio=28 giugno 2012 }}</ref>
 
== Casi e problemi relativi alla privacy e alla protezione dei dati per paese ==
 
=== Unione europea ===
I funzionari dell'Unione europea (UE) che si occupano della protezione dei dati (il gruppo di lavoro articolo 29 che consiglia l'UE in materia di politica di riservatezza) hanno scritto a Google chiedendo alla compagnia di giustificare la sua politica di mantenere le informazioni relative alle ricerche su Internet di individui fino a due anni. La lettera chiedeva se Google avesse "soddisfatto tutti i requisiti necessari" sulle leggi dell'UE in materia di protezione dei dati.<ref>[http://www.ft.com/cms/s/dc89ec96-0a24-11dc-93ae-000b5df10621.html "EU probes Google grip on data"], Maija Palmer, ''Financial Times'', May 24, 2007</ref> Al 24 maggio 2007, la ricerca da parte dell'UE in merito alla questione della protezione dei dati continua. Il 31 maggio 2007, Google ha concordato che la sua politica sulla privacy è vaga e che lavorano costantemente per renderlo più chiaro agli utenti.<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/6704013.stm "Google privacy policy 'is vague'"], Darren Waters, BBC News, May 31, 2007</ref>
 
Dopo che Google ha fuso le sue diverse politiche sulla privacy in una singola nel marzo 2012, il gruppo di lavoro di tutte le autorità di protezione dei dati dell'Unione europea ha valutato di non aver rispettato il quadro giuridico dell'UE. Diversi paesi hanno quindi aperto casi per indagare su possibili violazioni delle loro norme sulla privacy.<ref name="reuters_barzic_2014">{{Cita web|url=https://www.reuters.com/article/2014/02/07/us-google-privacy-france-idUSBREA161BS20140207 |titolo=French court orders Google to display fine for privacy breach |cognome1=Barzic |nome1=Gwenaelle |cognome2=Huet |nome2=Natalie |data=7 febbraio 2014 |editore=Reuters |accesso=8 febbraio 2014}}</ref>
 
Google è stata anche coinvolta in Google Spain contro AEPD e Mario Costeja González, un'udienza nazionale spagnola e un caso della Corte europea di giustizia che ha deciso che Google deve rispettare le leggi europee sulla privacy (cioè la direttiva sulla protezione dei dati) e consentire agli utenti di essere dimenticati quando operante nell'Unione europea.<ref>{{Cita web|autore=[[European Court of Justice]] |titolo=Judgment of the Court of Justice in Case C-131/12: An internet search engine operator is responsible for the processing that it carries out of personal data which appear on web pages published by third parties |url=http://curia.europa.eu/jcms/jcms/P_127116/ |città=Luxembourg |data=13 maggio 2014 |accesso=13 maggio 2014}}</ref><ref>{{Cita news|cognome1=Kanter |nome1=James |cognome2=Scott |nome2=Mark |data=13 maggio 2014 |titolo=Google Must Honor Requests to Delete Some Links, E.U. Court Says |url=https://www.nytimes.com/2014/05/14/technology/google-should-erase-web-links-to-some-personal-data-europes-highest-court-says.html |opera=[[The New York Times]] |accesso=13 maggio 2014 }}</ref>
 
=== Francia ===
Nel gennaio 2014, l'autorità francese, CNIL, ha sanzionato Google per pagare la sua commissione più alta e per visualizzare sul suo sito web motore di ricerca un banner che si riferisce alla decisione.<ref>{{Cita web|url=http://www.cnil.fr/english/news-and-events/news/article/the-cnils-sanctions-committee-issues-a-150-000-EUR-monetary-penalty-to-google-inc/ |titolo=The CNIL's Sanctions Committee issues a 150 000 € monetary penalty to GOOGLE Inc. |data=8 gennaio 2014 |editore=[[CNIL]] |accesso=8 febbraio 2014}}</ref> Google ha aderito, ma farà appello alla Corte suprema di giustizia amministrativa, il Conseil d'Etat.<ref name="reuters_barzic_2014" /> Un certo numero di aziende francesi e tedesche si unirono per formare un gruppo chiamato ''Open Internet Project'', cercando il divieto di manipolazione manipolativa di Google dei propri servizi e contenuti rispetto a quelli di altri.<ref name="auto1">{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2014/09/09/technology/google-is-target-of-european-backlash-on-us-tech-dominance.html|titolo=Google Is Target of European Backlash on U.S. Tech Dominance|cognome=Hakim|nome=Danny|data=8 settembre 2014|opera=The New York Times|accesso=24 marzo 2019|lingua=en|issn=0362-4331}}</ref>
 
===Germania===
Nel maggio 2010, Google non è stata in grado di rispettare una scadenza fissata dal supervisore della protezione dei dati di Amburgo per consegnare i dati raccolti illegalmente da reti wireless domestiche non protette. Google ha aggiunto: "Speriamo, dato più tempo, di essere in grado di risolvere questo difficile problema."<ref>[http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=128021&sectionid=3510208 "Google refuses to give up 'illegal' data"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130916021453/http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=128021&sectionid=3510208 |date=2013-09-16 }}, Press TV, May 27, 2010</ref> I dati sono stati consegnati alle autorità tedesche, francesi e spagnole all'inizio di giugno 2010.<ref>[http://www.pcworld.com/article/197955/google_relents_will_hand_over_european_wifi_data.html "Google Relents, Will Hand Over European Wi-Fi Data"], Robert McMillan, PC World/IDG News, June 3, 2010</ref>
 
Nel novembre 2010, i vandali in Germania hanno preso di mira case che avevano disattivato Google Street View.<ref>[https://www.bbc.co.uk/news/technology-11827862 "German vandals target Street View opt-out homes"], BBC News, November 24, 2010.</ref>
 
Nell'aprile 2011, Google ha annunciato che non espanderà il suo programma Street View in Germania, ma ciò che è già stato girato in circa 20 città di immagini - rimarrà disponibile. Questa decisione è stata presa nonostante una precedente sentenza della Corte Suprema dello Stato di Berlino che il programma Street View di Google fosse legale.<ref>
[https://www.pcmag.com/article2/0,2817,2383363,00.asp#fbid=MDbuVgOuOWf "Google Abandons Street View in Germany"], David Murphy, PC Magazine, April 10, 2011</ref>
 
Nel settembre 2014, un alto funzionario in Germania ha chiesto la rottura di Google in quanto gli editori stavano combattendo in tribunale per compensare i frammenti di testo che appaiono con gli aggiornamenti di Google News. L'amministratore delegato di Axel Springer, un gigante editoriale tedesco, ha espresso timori sulla crescente influenza di Google nel paese.<ref name="auto1" />
 
===Italia===
Google contro Vividown: nel febbraio 2010, in una denuncia presentata da un gruppo italiano di difesa per le persone con Sindrome di Down, Vividown e il padre del ragazzo, tre dirigenti di Google sono stati condannati a sei mesi di sospensione per violazione del Codice italiano di protezione dei dati personali in relazione a un video, caricato su Google Video nel 2006, di un ragazzo disabile vittima di bullismo da parte di diversi compagni di classe.<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/8533695.stm |titolo= Google bosses convicted in Italy |opera=BBC News |data=24 febbraio 2010 |accesso=30 aprile 2010}}</ref><ref>[http://www.guidoscorza.it/?p=1816 "Caso Google-Vividown: un bel saggio che deve far riflettere] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304094612/http://www.guidoscorza.it/?p=1816 |date=4 marzo 2016 }}" {{it icon}} ("Google case-Vividown: a good essay that should give pause"), Guido Scorza, May 16, 2010 ([https://www.google.com/translate_c?langpair=en&u=http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/8533695.stm English translation])</ref><ref>[http://ijlit.oxfordjournals.org/content/18/4/356.full.pdf+html "The Italian Google-Case: Privacy, Freedom of Speech and Responsibility of Providers for User-Generated Contents"], Giovanni Sartor and Mario Viola de Azevedo Cunha, ''International Journal of Law and Information Technology'', Vol. 18 No. 4 (Winter 2010), pp. 356–378</ref> Nel dicembre 2012, queste condanne e sentenze sono state annullate in appello.<ref>{{Cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_dicembre_21/manager-google-assolti-picchiato-ragazzo-disabile-video-2113264459098.shtml|titolo=Video del ragazzo disabile picchiato, assolti i tre manager di Google|cognome=|nome=|data=21 dicembre 2012|sito=Corriere della Sera Milano|titolotradotto=Video of the disabled boy beaten, acquitted the three managers of Google|urlarchivio=|accesso=24 marzo 2019}}</ref>
 
===Norvegia===
L'ispettorato dei dati della Norvegia (la Norvegia non è un membro dell'UE) indagò su Google (e altri) e ha dichiarato che il periodo compreso tra 18 e 24 mesi per conservare i dati proposti da Google era troppo lungo.<ref>[https://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=agImLlGaNKaw&refer=home "Google Data on Users May Break EU Law, Watchdog Says"], Stephanie Bodoni, Bloomberg, May 25, 2007</ref>
 
===Regno Unito===
Il 27 marzo 2015, la Corte d'Appello stabilì che i consumatori britannici hanno il diritto di citare in giudizio Google nel Regno Unito per uso improprio di informazioni private.<ref>{{Cita web|titolo=Google loses UK appeal court battle over 'clandestine' tracking|url=https://www.theguardian.com/technology/2015/mar/27/google-loses-uk-appeal-court-battle-clandestine-tracking|sito=theguardian.com|editore=[[The Guardian]]}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Google appeal ruling should send shivers through US tech companies|url=http://www.computerweekly.com/news/4500243342/Google-appeal-ruling-should-sent-shivers-through-US-tech-companies|sito=computerweekly.com|editore=''[[Computer Weekly]]''}}</ref>
 
=== Repubblica Ceca ===
A partire dal 2010, dopo oltre cinque mesi di trattative infruttuose con Google, l'ufficio ceco per la protezione dei dati personali ha impedito a Street View di scattare foto di nuove località. L'Ufficio ha descritto il programma di Google come fotografare "oltre la portata della vista ordinaria di una strada" e ha affermato che "ha invaso sproporzionatamente la privacy dei cittadini."<ref>[http://www.dw-world.de/dw/article/0,,6006085,00.html "Czech Republic stops Google from further Street View photography"], Cyrus Farivar (Reuters), ''Deutsche Welle'', September 15, 2010</ref><ref>[http://seerpress.com/czech-republic-blocks-googles-data-mapping-feature/7691/ "Czech Republic blocks Google's data mapping feature"], J.G. Enriquez, ''Seer Press News'', September 25, 2010</ref> Google ha ripreso Street View in Repubblica Ceca nel 2012 dopo aver accettato una serie di limitazioni simili alle concessioni che Google ha fatto in altri paesi.<ref>{{Cita web|titolo= Czech Republic Gives Google Green Light To Resume Street View|url= http://searchengineland.com/czech-republic-gives-google-green-light-to-resume-street-view-110091|accesso= 21 luglio 2015}}</ref>
 
===Stati Uniti===
All'inizio del 2005, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti presentò una mozione in un tribunale federale per costringere Google a rispettare una citazione per "il testo di ogni stringa di ricerca inserita nel motore di ricerca di Google per un periodo di due mesi (in assenza di informazioni che identificano la persona chi ha inserito tale query)."<ref name="DOJsubpeona">"[https://www.google.com/press/images/subpoena_20060317.pdf ACLU v. Alberto R. Gonzales]." ''[[United States District Court]] (Northern District of California).'' August 25, 2005. Retrieved on April 13, 2007.</ref> Google ha combattuto la citazione, a causa di preoccupazioni sulla privacy degli utenti.<ref name="googlesubpeona">Wong, Nicole. "[http://googleblog.blogspot.com/2006/02/response-to-doj-motion.html Response to the DOJ Motion]." ''Google.'' February 17, 2006. Retrieved on April 13, 2007.</ref> Nel marzo 2006, il tribunale ha emesso una sentenza parzialmente favorevole a favore di Google, riconoscendo le implicazioni per la privacy del rifiuto dei termini di ricerca e del rifiuto di concedere l'accesso.<ref name="broache">Broache, Anne. "[http://20130120053719/http://news.com.com/Judge+Google+must+give+feds+limited+access+to+records/2100-1028_3-6051257.html Judge: Google must give feds limited access to records]." ''[[CNET]].'' March 17, 2006. Retrieved on April 13, 2007.</ref>
 
Nell'aprile 2008, una coppia di Pittsburgh, Aaron e Christine Boring, fecero causa a Google per "violazione della privacy". Affermarono che Street View ha reso disponibile online una foto della loro casa, e ha diminuito il valore della loro casa, che è stata acquistata per la sua privacy.<ref>{{Cita news|titolo=Couple Sues Google Over "Street View". |url=http://www.thesmokinggun.com/documents/internet/couple-sues-google-over-street-view |editore=[[The Smoking Gun]] |data=4 aprile 2008 }}</ref> Hanno perso il caso in un tribunale della Pennsylvania. "Mentre è facile immaginare che molte persone le cui proprietà compaiono sulle mappe virtuali di Google risentano delle implicazioni sulla privacy, è difficile credere che qualcun altro - oltre al più squisitamente sensibile - subirebbe vergogna o umiliazione", ha dichiarato il giudice Hay; la famiglia Boring è stata pagata un dollaro da Google per l'incidente.<ref>{{Cita news|nome= Jemima|cognome= Kiss|titolo=Google wins Street View privacy case |url=https://www.theguardian.com/media/2009/feb/19/google-wins-street-view-privacy-case |citazione=An American couple who attempted to sue Google over what they claimed was its "privacy invading" Street View technology have lost their case in a Pennsylvania court. |opera=The Guardian |città=London |data=19 febbraio 2009 |accesso=19 febbraio 2009 }}</ref>
 
Nel maggio 2010, un tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Portland, Oregon, ordinò a Google di consegnare due copie di dati wireless che il programma Street View dell'azienda raccolse mentre fotografava i quartieri.<ref name="reuters">{{Cita news|url=https://www.reuters.com/article/idUSN2713025120100527 |titolo=US court orders Google to copy data in Wi-Fi case |nome=Diane |cognome=Bartz |data=27 maggio 2010 |opera=Reuters}}</ref>
 
Nel 2012 e nel 2013, Google raggiunse due accordi sul rilevamento dei consumatori online a loro insaputa dopo aver ignorato le impostazioni sulla privacy nel browser Safari di Apple. Il primo è stato il regolamento nel mese di agosto 2012 per 22,5 milioni di dollari con la Federal Trade Commission, la più grande penalità civile della F.T.C. ha mai ottenuto una violazione di un ordine della Commissione.<ref name="Maggs">{{Cita libro|titolo=Internet and Computer Law|cognome=Maggs|nome=Peter|editore=West|anno=2013|isbn=978-0-314-28759-5|edizione=4th|città=|p=686}}</ref> Il secondo era un accordo del novembre 2013 per 17 milioni di dollari con 37 stati e il Distretto di Columbia. Oltre alle ammende, Google accettò di evitare l'uso di software che sovrascrive le impostazioni di blocco dei cookie del browser, per evitare di omettere o travisare informazioni ai consumatori su come utilizzano i prodotti Google o controllare gli annunci che vedono, per mantenere per cinque anni una pagina Web spiegare quali sono i cookie e come controllarli e per garantire che i cookie legati ai browser Safari scadano. In entrambi gli insediamenti Google negò qualsiasi azione illecita, ma affermò di aver interrotto le impostazioni all'inizio del 2012, dopo che la pratica è stata segnalata pubblicamente e smise di monitorare gli utenti di Safari e di mostrare loro annunci personalizzati.<ref>[https://www.nytimes.com/2013/11/19/technology/google-to-pay-17-million-to-settle-privacy-case.html?partner=rss&emc=rss "Google to Pay $17 Million to Settle Privacy Case"], Claire Cain Miller, ''New York Times'', November 18, 2013. Retrieved November 19, 2013.</ref>
 
== Annunci DoubleClick combinati con altri servizi Google ==
Nell'estate del 2016, Google ritirò il divieto delle informazioni personali identificabili nel proprio servizio di annunci DoubleClick. La politica sulla privacy di Google è stata modificata per dichiarare che "potrebbe" combinare i record di navigazione web ottenuti tramite DoubleClick con ciò che l'azienda impara dall'uso di altri servizi Google. Mentre i nuovi utenti hanno optato automaticamente per l'accesso, agli utenti esistenti è stato chiesto se volevano effettuare l'opt-in, e rimane possibile opt-out andando ai controlli di attività nella pagina Il mio account di un account Google. ProPublica afferma che "Il risultato pratico del cambiamento è che gli annunci DoubleClick che seguono le persone sul web possono ora essere personalizzati per loro in base al tuo nome e altre informazioni che Google conosce su di te. Ciò significa anche che Google potrebbe ora, se volevo costruire un ritratto completo di un utente per nome, basandosi su tutto ciò che scrivono in email, su ogni sito web che visitano e sulle ricerche che conducono." Google contattò ProPublica per correggere il fatto che "attualmente" non usa le parole chiave di Gmail per indirizzare gli annunci web.<ref name="2016 DoubleClick change">{{Cita web|nome=Julia|cognome=Angwin|titolo=Google Has Quietly Dropped Ban on Personally Identifiable Web Tracking|url=https://www.propublica.org/article/google-has-quietly-dropped-ban-on-personally-identifiable-web-tracking|editore=ProPublica|data=21 ottobre 2016|accesso=23 ottobre 2016}}</ref>
 
==Note==
{{Reflist |30em}}
 
==Voci correlate==
* [[Don't be evil]]
* [[Storia di Google]]
* [[Critiche a Microsoft]]
 
==Collegamenti esterni==
{{portale|Google}}
{{Google LLC}}
[[Categoria:Google]]