Monte San Giorgio (UNESCO) e Manuel Godoy: differenze tra le pagine

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{{Aristocratico
{{nota disambigua|l'omonima montagna delle Alpi Cozie|Monte San Giorgio (Alpi Cozie)}}
|nome = {{simbolo|Heraldic Crown of Spanish Grandee.svg|40}}<br />Manuel Francisco Domingo Godoy Álvarez de Faria Ríos Sánchez Zarzosa
{{Montagna
|immagine = Agustin Esteve y Marqués - Manuel Godoy - 1954.312 - Art Institute of Chicago.jpg
|nomemontagna = Monte San Giorgio
|titolo = Principe della Pace
|immagine = Lake Lugano.jpg
|periodo = [[1795]]-[[1851]]
|image_text = Il Monte San Giorgio è la vetta sulla sinistra
|predecessore = Titolo inesistente
|sigla_paese = CHE
|successore = Titolo soppresso
|div_amm_1 = {{CH-TI}}
| titolo1 =
|div_amm_2 = [[Distretto di Mendrisio]]
|altezza titolo2 = 1097
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|catenamontuosa = [[Alpi]]
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|latitudine_d = 45.91389
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|altrinomi titolo6 =
|grandeparteprefisso onorifico = [[AlpiSua OccidentaliAltezza]]
|altrititoli =I principe Godoy di Bassano<br />I principe di Paserano<br />I duca di Sueca e grande di Spagna di I classe<br />I duca di Alcúdia e grande di Spagna di I classe<br />marchese di Alcúdia<br />I conte di Évora Monte<br />visconte di Alto Castillo<br />I barone di Mascalbó<br />signore de los Estados de la Campana de Albalat y la Serena, de Lago de Albufera (Valencia), e dei villaggi di Huetor de Santillan e Veas<br />signore de los Sotos de Roma y Aldovea
|grandesettore = [[Alpi Nord-occidentali]]
|dinastia = Godoy
|sezione = [[Prealpi Luganesi]]
|padre = [[José de Godoy y Sánchez de los Ríos, de Cáceres y Méndez]]
|sottosezione = [[Prealpi varesine]]
|madre = Antonia Justa Álvarez de Faria y Sánchez Zarzoza
|supergruppo = [[Catena Piambello-Campo dei Fiori-Nudo]]
|consorte = [[María Teresa de Borbone-Vallabriga|María Teresa Carolina de Borbón y Vallabriga, Farnesio y Rozas]] (1797-1808)<br />[[Pepita Tudó|Josefa Petra Francisca de Paula (Pepita) de Tudó y Cathalán, Alemany y Luecia]] (1809-1851)
|gruppo = Gruppo Sette Termini-Piambello-San Giorgio
|sottogruppo = Gruppo San Giorgio-Pravello
|codice =I/B-11-II-B.2.c
}}
{{UNESCOBio
|Nome = Manuel Francisco Domingo
|tipoBene = patrimonio
|Cognome = Godoy Álvarez de Faria Ríos Sánchez Zarzosa
|nome = Monte San Giorgio
|Sesso = M
|nomeInglese = Monte San Giorgio
|LuogoNascita = Badajoz
|immagine = Lago di Lugano3.jpg
|GiornoMeseNascita = 12 maggio
|image_text=
|annoAnnoNascita = 20031767
|LuogoMorte = Parigi
|tipologia = Naturalistico
|GiornoMeseMorte = 7 ottobre
|criterio = N(i)
|AnnoMorte = 1851
|pericolo = Nessuna indicazione
|linkEpoca = 10901700
|Epoca2 = 1800
|Attività = politico
|Nazionalità = spagnolo
}}
Il '''Monte San Giorgio'''<ref>{{DSS|I8788|Monte San Giorgio}}</ref> è un monte nel sud del [[Canton Ticino]] in [[Svizzera]]. Raggiunge un'altezza di 1097&nbsp;metri [[s.l.m.]] e giace circondato da due rami del lago Ceresio ([[lago di Lugano]]).
 
Fu I principe de la Paz, I principe Godoy di Bassano, I principe di Paserano, I duca di Sueca e grande di Spagna di I classe, I duca di Alcúdia e grande di Spagna di I classe, marchese di Alcúdia, I conte di Évora Monte, visconte di Alto Castillo, I barone di Mascalbó, signore de los Estados de la Campana de Albalat y la Serena, de Lago de Albufera (Valencia), e dei villaggi di Huetor de Santillan e Veas, signore de los Sotos de Roma y Aldovea, rettore perpetuo delle città di Madrid, Nava del Rey e Reus, e delle città di Burgos, Segovia, Valencia, Murcia, Ronda, Manresa, Guadalajara, Gerona, Barcelona, Peñíscola, Sanlúcar de Barrameda, Lérida, Toledo, Toro, Zamora, Asunción de Paraguay, Buenos Aires e Messico.
==Descrizione==
Monte San Giorgio è situato a sud del lago di Lugano al confine fra Lombardia e Svizzera e fa parte di un piccolo gruppo montuoso incuneato nel lago che comprende il [[Prasacco]] (poco più di un colle), che fa parte della Svizzera, il [[Poncione d'Arzo]] o [[Pravello]] (1.015&nbsp;metri s.l.m.)<ref>[http://www.geofinder.ch/ort.php?id=16148 Geofinder.ch: Poncione d'Arzo]</ref> su cui passa la linea di confine e il [[Monte Orsa]] (998&nbsp;m) in territorio italiano.
 
Nella sua vita ricevette molti titoli, incarichi di pregio ed onorificenze, tra cui il titolo di ''Principe della Pace'' (''Príncipe de la Paz''), col quale fu molto noto nella sua epoca, conferitogli a seguito dei successi diplomatici ottenuti durante le guerre rivoluzionarie francesi. Raggiunto il potere giovanissimo come [[Favorita|favorito]] dei reali; malgrado i molti disastri nei quali fu coinvolto mantenne le proprie posizioni con la corruzione. Molti generali spagnoli incolparono Godoy della disastrosa guerra contro l'Inghilterra, che aveva fatto precipitare nell'oblio l'Impero spagnolo e ne aveva rovinato le finanze.
Nel corso dell'estate 2003 le rocce triassiche in territorio svizzero del monte San Giorgio sono state iscritte nel [[Patrimonio dell'umanità|Patrimonio mondiale]] dell'[[UNESCO]]. Decisivi per la scelta del Comitato UNESCO preposto sono stati gli eccezionali ritrovamenti [[paleontologia|paleontologici]] distribuiti su cinque livelli [[fossile|fossiliferi]] distinti d'età compresa tra 230 e 245 milioni di anni, fatto che ha permesso di studiare l'[[evoluzione]] di alcune specie animali e vegetali nell'arco di alcuni milioni di anni. Il versante italiano di Monte San Giorgio è stato inserito successivamente, nel 2010<ref>[http://whc.unesco.org/en/list/1090 Monte San Giorgio - UNESCO World Heritage Centre<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, nel World Heritage List, completando così il riconoscimento che il sito in territorio svizzero aveva già ricevuto nel 2003.
 
== Biografia ==
Fin dal XIX secolo sono venute alla luce migliaia di scheletri di sauri marini e pesci, tra cui anche specie rare o addirittura uniche alle quali sono stati attribuiti nomi che ricordano toponimi locali come ''[[Daonella serpianensis]]'', ''[[Serpianosaurus mirigiolensis]]'', ''[[Serpianotiaris hescheleri]]'', ''[[Tanystropheus]] meridensis'', ''[[Ceresiosaurus]]'', ''[[Ticinosuchus ferox]]'', ''[[Besanosaurus leptorhynchus]]'', ''[[Lariosaurus]]'', ''[[Tintorina meridensis]]'' oppure nomi che ricordano i ricercatori che hanno lavorato sul Monte come ''[[Mixosaurus cornalianus]]'', ''[[Neusticosaurus peyeri]]'', ''[[Ceresiosaurus calcagnii]]''.
=== La famiglia ===
Godoy nacque a [[Castuera]], figlio minore di genitori della nobiltà impoverita locale. Suo padre era José de Godoy y Sánchez de los Ríos, de Cáceres y Méndez,<ref name="López2002">{{Cita libro|nome=Emilio |cognome=La Parra López|titolo=Manuel Godoy: La Aventura Del Poder|url=http://books.google.it/books?id=kP1oAAAAMAAJ|data=gennaio 2002|editore=Tusquets editores|isbn=978-84-8310-805-5}}</ref>
 
Suoi fratelli e sorelle furono:
==Vie d'accesso==
La regione del Monte San Giorgio comprende i comuni di [[Meride]], [[Tremona]], [[Arzo]], [[Besazio]], [[Riva San Vitale]] e [[Brusino Arsizio]] in territorio svizzero e i comuni di [[Clivio]], [[Porto Ceresio]], [[Saltrio]], [[Viggiù]] e [[Besano]] in territorio italiano ([http://www.turismo.regione.lombardia.it/it/gli-speciali/i-siti-unesco/il-monte-san-giorgio/ Lombardia], provincia di Varese). È possibile accedere al Monte da Mendrisio seguendo la strada che porta ai 650&nbsp;m del Serpiano (frazione di Meride). Una seconda via d'accesso parte da Riva San Vitale, costeggia le rive del lago Ceresio sino a Brusino Arsizio, dove una funivia conduce sempre sino a Serpiano. Da qui parte un sentiero che, passando per l'Alpe di Brusino, porta alla vetta con un tempo di percorrenza di circa 1 ora e 30 minuti. Il comodo percorso escursionistico che da Meride porta alla vetta del Monte richiede poco meno di 2 ore, lungo una mulattiera di selciato. Salendo dal Serpiano (località ''Funivia'') il sentiero di montagna è più impervio.
 
* José de Godoy y Álvarez de Faria, nato a Badajoz, [[canonico]] di Badajoz e di Toledo;
==Storia degli scavi paleontologici==
* Luis de Godoy y Álvarez de Faria ([[Badajoz]] – Roma, 1761), cavaliere di Santiago (dal 1787), sposò Juana de Armendáriz, figlia del marchese di Castelfuerte; [[tenente generale]] (''teniente-general'') dell'esercito regio
La prima pubblicazione sui fossili del Monte San Giorgio risale al 1854 e fu redatta da ''E. Cornalia''. Nel 1866 e 1878, sotto la direzione di E. Cornalia, allora direttore del
* Diego de Godoy y Álvarez de Faria de los Ríos Sánchez Zarzosa, I duca di [[Almodóvar del Campo]], cavaliere di Calatrava dal 1794, sposato con Pascuala Paes e con Josefa Olazábal, ma senza eredi
[[Museo civico di storia naturale (Milano)|Museo Civico di Storia Naturale di Milano]], iniziarono i primi scavi scientifici nella regione di Besano in territorio italiano. Tra gli iniziatori di questi scavi vi è il geologo e paleontologo [[Antonio Stoppani]], che nel 1882 prende la direzione del Museo di Milano. La prima pubblicazione riguardante questa campagna di scavo risale a ''F. Bassani'' (1886). Alcuni anni più tardi, durante i lavori d'estrazione a scopo industriale degli scisti bituminosi, dai quali si ricavava tramite distillazione a freddo il ''Saurolo'', vennero alla luce ulteriori resti fossili di pesci e rettili. Nel 1919 il paleontologo e zoologo ''B. Peyer'', sul lato svizzero del Monte nei pressi di [[Meride]], s'interessò per la prima volta di questi ritrovamenti.
* María Antonia de Godoy y Álvarez de Faria ([[Badajoz]] – [[Genova]], 25 luglio 1836), sposò a [[Madrid]] il 15 agosto 1790 [[Miguel de la Grúa Talamanca y Branciforte, marchese di Branciforte]], cavaliere di Santiago e dell'ordine di Carlo III, nonché [[Viceré della Nuova Spagna]]
* Ramona de las Mercedes de Godoy y Álvarez de Faria, sposò Manuel José Cándido de Moreno Cidoncha, I conte di Fuente Blanca
 
La nobiltà dei quattro cognomi che possedeva era enfatizzata dall'entrata di suo fratello Luis nell'[[Ordine di Santiago]] e da suo fratello Diego nell'[[Ordine militare di Calatrava|Ordine di Calatrava]]. Suo padre José entrò, senza prove, nell'Ordine di Carlo III nel 1794, e due dei fratelli di sua madre, José e Juan Manuel Álvarez de Faria y Sánchez, Pimienta y Zarzosa, adottarono l'abito religioso di Santiago nel 1792, ed al primo venne anche conferita la croce di cavaliere di Carlo III nel 1801.
Dal 1924 sino al 1975 l'[[Università di Zurigo]] condusse una cinquantina di campagne sistematiche di scavo a cielo aperto che portarono al ritrovamento di numerosissimi fossili. Nel 1925 ''E. Kuhn-Schnyder'', allora assistente di B. Peyer, prese per la prima volta parte agli scavi; nel 1956 venne poi promosso a direttore dell'Istituto di paleontologia dell'Università di Zurigo. Tra le campagne di scavo più significative dal profilo scientifico v'è quella condotta da E. Kuhn-Schnyder nella località ''Mirigiolo'' (Punto 902) tra il 1950 e il 1968. ''H. Rieber'', professore di paleozoologia al Politecnico federale e all'Università di Zurigo, iniziò nel 1983-1984 in località ''Val Stelle'' a Meride un'altra campagna di scavo e si dedicò allo studio dei fossili invertebrati tra cui le daonelle e le ammoniti, che si rivelarono poi eccezionali "fossili guida" utili alla datazione degli strati sedimentari. ''A. Tintori'', professore presso l'Università di Milano, tra il 1996 e il 2003, condusse varie campagne di scavo sia su territorio svizzero sia su quello italiano, contribuendo in particolar modo allo studio dei pesci fossili risalenti al Triassico medio. Parallelamente l'Università di Zurigo, sotto la direzione di ''H. Furrer'', curatore dal 1994 sino ad oggi del Museo paleontologico dell'Università di Zurigo, iniziò varie campagne di scavo negli strati sedimentari della ''Kalkschieferzone'' in località ''Val Mara'' e ''Acqua del Ghiffo''. Il dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Milano e il Museo di storia naturale di Milano s'affiancarono al gruppo di ricercatori di Zurigo e indagarono gli strati sedimentari delle rocce della ''Formazione di Besano''. Attualmente i ricercatori dell'Università di Zurigo e dell'Università e Museo di Milano conducono annualmente ulteriori scavi scientifici. In territorio svizzero, dal 2006 le ricerche e gli scavi scientifici sono condotti del Museo cantonale di storia naturale (Lugano) sotto la direzione di ''R. Stockar''.
 
La Casa dei Godoy aveva origini piuttosto antiche e veniva ascritta nell'area della [[Galizia (Spagna)|Galizia]], dove il primo membro citato fu Pedro Ruíz de Godoy, figlio di Rodrigo Alfonso. Questo cavaliere sposò Teresa, figlia di Juan Muñiz. Don Pedro Muñiz de Godoy si era distinto come cavaliere al seguito di [[Enrico II di Castiglia]] del quale era intimo consigliere, ottenendo tra l'altro il titolo di ''Capitán-General'' della Frontiera del Portogallo, morendo nel 1387 nella [[Battaglia di Valverde]], dopo essere stato gran maestro degli ordini di Calatrava e Santiago.
== Geologia delle Alpi Meridionali ==
'''Periodo Ercinico''': Il basamento cristallino roccioso delle Alpi Meridionali risale al periodo precedente il Carbonifero superiore e mostra sia una deformazione ercinica sia una più recente deformazione tardo-alpina. Il grado metamorfico di queste rocce aumenta gradualmente da Est verso Ovest, suggerendo un progressivo passaggio da zone di catena ercinica esterne a zone vieppiù interne.
 
=== I primi anni ===
'''Mesozoico inferiore''': I modelli strutturali delle Alpi Meridionali mostrano una serie di strutture compressive con trend Est-Ovest e faglie risalenti al Mesozoico inferiore con trend Nord-Sud che tagliano la catena. Quest’ultmine sono correlate al sistema distensivo tra Adria ed Europa e furono riattivate nel corso dei periodi successivi, favorendo cambiamenti repentini di facies e di spessore delle formazioni mesozoiche.
[[File:Manuel de Godoy, por Antonio Carnicero (Real Academia de Bellas Artes de San Fernando).jpg|thumb|left|Manuel Godoy ritratto da [[Antonio Carnicero]] nel 1790.]]
Nel 1784, all'età di 17 anni, Godoy si spostò a Madrid dove entrò nella guardia del corpo del re. Nel periodo in cui si recò a Madrid, ebbe anche modo di perfezionare la propria abilità nel [[canto]] e nel suonare la [[chitarra]] (pur negandolo poi nelle sue memorie successive), il che lo introdusse facilmente a palazzo, dove la sua intelligenza ed audacia gli ottennero in breve tempo i favori della regina Maria Luisa e quindi poi del re Carlo IV.
 
Il 30 dicembre 1788 gli venne garantito l'incarico di "Cadete supernumerario" al palazzo real e nel maggio del 1789 venne promosso al rango di [[colonnello]]. Nel novembre del 1789 venne nominato cavaliere dell'[[Ordine di Santiago]], e nell'agosto del 1790 venne avanzato al rango di commendatore del medesimo ordine. Nel [[1791]] fu aiutante generale della guardia personale del sovrano, e nel febbraio venne nominato maresciallo di campo, nel marzo gentiluomo di camera (''Gentilhombre de la Cámara''), e nel luglio tenente generale nonché cavaliere di Gran Croce dell'[[Ordine di Carlo III]] nel 1791.
'''Triassico e Giurassico inferiore''': Durante questo periodo si formarono i domini principali delle Alpi Meridionali, inizialmente con cambiamenti locali di facies e poi con la formazione di bacini sedimentari, alti strutturali sommersi e plateau sedimentari. Nel del Bacino Lombardo ebbero origine strutture distensive e faglie ad alto angolo d’immersione tra cui la Faglia del Lago Maggiore e la Faglia di Lugano. Si formarono una serie di alti strutturali come l’Alto di Arbostora (nella regione di Arzo) e profondi bacini sedimentari come il Bacino del Monte Generoso. La faglia normale di Lugano (Linea di Lugano) ad Est del Monte San Giorgio ebbe origine tra il Norico e il Giurassico inferiore. Questa faglia con andamento Nord-Sud divide l’alto strutturale di Arbostora dal Bacino del Monte Generoso ed è caratterizzata da un’immersione verso Est e da un movimento verticale stimato in 7 km. All’interno della Dolomia Principale, che interessava tutto il dominio delle Alpi Meridionali, intensi processi sin-sedimentari diedero origine a brecce tettoniche di ambiente marino come la Macchia Vecchia (ambiente poco profondo) e il Broccatello (ambiente profondo).
 
=== Primo Ministro di Spagna ===
'''Giurassico – Cretacico inferiore''': Tra il Giurassico e il Cretacico inferiore si aprì l’oceano della Tetide. La Dolomia Principale fu interessata da faglie normali e si formarono vari bacini marini. In questo periodo un profilo Est-Ovest delle Alpi Meridionali mostra tre province tettoniche: la Piattaforma Veneta (a Est), il Bacino Lombardo e i settori Canavese e Biellese (a Ovest). Il Bacino Lombardo subì un’elevata subsidenza e sprofondò sotto la soglia di compensazione di calcite e aragonite, favorendo la deposizione di radiolariti silicee. Nello stesso periodo, in corrispondenza degli alti strutturali, si depositarono i calcari ammonitici (Rosso Ammonitico).
Le frequenti promozioni di Godoy erano un chiaro segno della sua crescente influenza sul re e sulla regina. Nel [[1791]] il primo ministro [[José Moñino y Redondo, conte di Floridablanca|Floridablanca]] accusò Godoy di una relazione adultera con la regina. Nel gennaio del [[1792]] Floridablanca dovette rinunciare al proprio incarico perché accusato di intrattenere relazioni con la Francia repubblicana da poco sorta dalla rivoluzione. Il suo successore, Aranda, rinunciò al suo incarico nel novembre successivo e per questo la regina Maria Luisa predispose Godoy al ruolo di primo ministro. La nomina di Godoy venne benvoluta anche da Carlo IV il quale, avendo sempre avuto un pessimo talento per il governo, appariva ben felice di affidare le sorti dello stato ad un uomo competente e di fiducia.
 
Nel [[1792]] Godoy venne nominato duca di Alcúdia con [[grandezza fisica|grandezza]] e cavaliere dell'[[Ordine del Toson d'oro]] l'anno successivo. L'anno ancora dopo venne nominato Capitano Generale e duca di Sueca, marchese di Alvarez e signore di Soto de Roma. Egli fu inoltre il 15° ministro degli esteri spagnolo dal 15 novembre [[1792]].
'''Cretacico superiore e Terziario inferiore''': Cambiamenti climatici tardo Cretacici favorirono la sedimentazione dei calcari micritici della Formazione Maiolica. Il margine continentale fu interessato da processi compressivi dovuti alla convergenza tra Adria ed Europa. Il margine si deformò progressivamente dando origine alla catena a falde sovrapposte delle Alpi Meridionali. Si formarono le Anticlinali Orobiche, una complessa serie di pieghe regionali e ampi sovrascorrimenti.
 
==== Le guerre ====
'''Terziario superiore''': La Molassa Sudalpina è il prodotto di disgregazione derivato dall’orogenesi, dall’innalzamento e dalla successiva erosione tardo-Terziaria delle Alpi Meridionali. I conglomerati e le arenarie della Molassa Sudalpina si depositarono lungo i bordi e le scarpate di profondi bacini sedimentari.
[[File:Retrato ecuestre de Manuel Godoy.jpg|thumb|Ritratto equestre di Godoy eseguito dal [[Francisco Goya|Goya]].]]
Godoy continuò come primo ministro una politica neutrale della Spagna nei confronti della Repubblica Francese. Nel [[1793]] fallì il suo tentativo di salvare re [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] dalla [[ghigliottina]]. La protesta della Spagna contro l'esecuzione di Luigi e la sua adesione alla prima alleanza con altri stati europei in funzione antifrancese, portò alla [[Guerra del Rossiglione|Guerra dei Pirenei]]. Le armate francesi tentarono di avanzare in Spagna da nord (distretti baschi) e da est ([[Catalogna]]). Nel luglio del [[1795]] Godoy negoziò la [[Trattato di Basilea (luglio 1795)|Pace di Basilea]] con la Francia, nella quale la frontiera spagnola venne restaurata nei suoi precedenti confini, ma la sua porzione dell'isola americana di [[Hispaniola]] venne ceduta ai francesi. Anche se Godoy venne criticato per il trattato, egli ricevette dopo la conclusione dei negoziati il titolo di "Principe della Pace" (''Principe de la Paz'') con ''[[Grandato di Spagna|Grandeza]]''. Nell'agosto del [[1796]] Godoy negoziò e siglò il [[Trattato di San Ildefonso (1796)|Secondo Trattato di San Ildefonso]] con la Francia, che richiedeva alla Spagna di dichiarare guerra alla Gran Bretagna. Questo trattato pose il Portogallo, alleato della Spagna, in una posizione difficile in quanto questi era già alleato proprio della Gran Bretagna.
 
=== Nuovi onori ===
'''Terziario medio-superiore''': I movimenti trascorrenti lungo la Linea Insubrica separarono il sistema Orobico dall’area metamorfica Alpina del Lepontino. Nei contrafforti Lombardi la serie Oligocene-Miocene comprende dal basso verso l’alto la Formazione di Chiasso e il Gruppo della Gonfolite Lombarda. Queste formazioni sono separate da una discordanza caratterizzata da uno hiatus sedimentario di 7 milioni d’anni. Si tratta del retroscorrimento regionale della Gonfolite Lombarda.
Nel [[1797]] Godoy ottenne da Carlo IV il titolo di I contessa di Castillo Fiel e I viscontessa di [[Rocafuerte]] (lettere del 14 luglio 1807) per la sua amante, [[Pepita Tudó|Josefa Petra Francisca de Paula (Pepita) de Tudó y Cathalán, Alemany y Luecia]], nata a [[Cadice]] il 19 maggio 1779, figlia del generale di brigata Antonio de Tudó y Alemany, governatore del palazzo reale del [[Buen Retiro]], e di sua moglie Catalina Cathalán y Luecia. Alcune fonti riportano un matrimonio segreto tra Godoy e Pepita, che si suppone si sia celebrato il 22 giugno 1797 al [[Museo del Prado|Prado]].
 
Nel [[1797]] la regina Maria Luisa dispose un matrimonio onorevole per Godoy, nella speranza che questo lo avrebbe allontanato dalla sua amante e nel contempo potesse meglio celare la sua stessa relazione segreta con Godoy. [[María Teresa de Borbone-Vallabriga|Doña María Teresa Carolina de Borbón y Vallabriga, Farnesio y Rozas]], nata a [[Velada]] il 6 marzo 1779, cugina di Carlo IV e figlia dell'esiliato zio [[Luigi Antonio di Borbone-Spagna|Luis de Borbón y Farnesio, XIII conte di Chinchón]], venne prescelta come sposa per Godoy. Anche se i due sposi non si erano mai incontrati prima, Maria Teresa aveva già acconsentito al matrimonio per ristabilire le fortune della sua famiglia. La coppia si sposò l'11 settembre o 2 ottobre all'[[Monastero dell'Escorial|Escorial]]. Godoy ricevette anche una dote dalla sposa, eppure continuò a vivere in casa con amante e moglie.
==Litostratigrafia==
[[File:Profilo geologico Monte San Giorgio.jpg|thumb|upright=1.3|Profilo geologico Nord-Sud del Monte San Giorgio]]
[[File:Litostratigrafia Monte San Giorgio.gif|thumb|upright=1.3|Profilo litostratigrafico del Monte San Giorgio]]
La litostratigrafia del Monte San Giorgio comprende varie unità rocciose che si suddividono in due gruppi distinti, lo zoccolo o basamento cristallino e il ricoprimento sedimentario. Muovendosi verso la vetta del Monte s'incontrano formazioni rocciose più recenti. Qui di seguito presenteremo velocemente le singole unità rocciose facendo riferimento, dove possibile, alle condizioni paleogeografiche vigenti durante la deposizione delle singole formazioni.
* Basamento cristallino: (pre [[Carbonifero]], > 359 Ma; Ma = milioni d'anni) il basamento cristallino insubrico è costituito da una [[roccia metamorfica]]. È costituito da [[gneiss]] derivanti dal metamorfismo di rocce di origine sedimentaria (paragneiss) e magmatica (ortogneiss). Questa unità non è comunque visibile in quanto affiora unicamente ad un livello assai basso, incontrando la topografia sotto il livello del [[lago Ceresio]].
* Rocce magmatiche vulcaniche, andesiti, rioliti e tuffi: ([[Permiano (geologia)|Permiano]], 260-299 Ma) salendo da Riva San Vitale in direzione del Serpiano la prima litologia che si incontra è costituita da un'[[andesite]] assai degradata chiamata porfirite mentre più in alto affiora una roccia riolitica detta porfido quarzifero. Queste rocce sono d'origine vulcanica; esse si sono formate grazie alla rapida cristallizzazione del magma a livello della superficie terrestre. La presenza di queste rocce indica che il Sottoceneri del remoto Permiano faceva parte di una terra emersa interessata da fenomeni vulcanici. Ad occhio nudo è assai facile distinguere le due rocce vulcaniche. Le porfiriti presentano un colore di degradazione rosso-violaceo e una tessitura microcristallina omogenea. Il porfido quarzifero mostra invece un colore di degradazione marroncino chiaro ed una tessitura leggermente porfirica (vi sono almeno due generazioni di minerali con granulometria diversa). I minerali più grandi sono costituiti da feldspato (bianco) e da biotite (nera) immersi in una matrice assai fine. Mineralogicamente le due rocce si differenziano essenzialmente per un maggiore contenuto in quarzo all'interno dei porfidi.
* [[Servino]]: ([[Permiano (geologia)|Permiano]] superiore, 260 Ma) questa litologia di spessore assai inferiore rispetto alle due precedenti risulta sovente nascosta dal ricoprimento quaternario ed è difficilmente osservabile. In quest'area si presenta come breccia arkosica, con clasti di origine riolitica, quindi vulcanica, caratterizzata da una granulometria variabile e componenti spigolose immerse in una matrice sempre d‘origine vulcanica a granulometria assai più fine. Serie sedimentaria [[Triassico|triassica]] (203-251 Ma): questo periodo geologico fu caratterizzato dall'apertura di numerose fratture all'interno del supercontinente [[Pangea]]. Tra il continente africano a sud e quello euroasiatico a nord si formò un bacino nel quale si insinuò partendo da Est un braccio di mare chiamato [[Tetide]]. Il bacino della Tetide continuò poi ad allargarsi sino a raggiungere la sua estensione massima nel [[Giurassico inferiore]] (183-200 Ma). Questo fatto spiega il passaggio nella sequenza litostratigrafica del Monte San Giorgio dalle rocce magmatiche vulcaniche del basamento) a quelle del ricoprimento sedimentario in cui sono visibili le stratificazioni originarie e numerosi fossili.
* ''Formazione di Bellano'' (Anisico inferiore<ref>Parte inferiore del Triassico Medio</ref>): depositi silico-clastici conglomeratici e arenacei. Si tratta di depositi [[conoide alluvionale|alluvionali]] che indicano un incremento dell'attività tettonica con emersione e fenomeni erosivi.
*''Dolomia del San Salvatore''(Anisico medio-superiore-Ladinico): si tratta di depositi marini di piattaforma carbonatica, che testimoniano l'inizio di un'ulteriore fase di trasgressione marina. La [[dolomia]] che troviamo al San Giorgio è ciò che resta di un'antica barriera corallina che separava il bacino del San Giorgio dal mare aperto. Essa è quindi formata dalle componenti calcitiche poi dolomitizzate degli organismi marini che vivevano sulla barriera, tra cui [[bivalvi]] (organismi a doppia conchiglia), coralli e alghe rosse. Facendo delle sezioni sottili di questa roccia è possibile osservare al microscopio i resti fossili di questi organismi.
* ''Calcare di Meride'' (Ladinico<ref>[[Triassico medio]]-superiore (230-245 Ma)</ref>): i processi estensionali che all'inizio del Triassico avevano portato alla spaccatura della Pangea continuano ingrandendo ulteriormente il bacino della Tetide che diventa sempre più profondo. La crescita della barriera corallina s'arresta a causa del suo sprofondamento al di sotto della zona fotica del mare. Sopra gli scisti bituminosi della laguna del San Giorgio si deposita un'altra unità sedimentaria carbonatica, il calcare di Meride. Il calcare costituisce un'unità geologica assai omogenea con stratificazioni di spessore variabile interrotte da aulcuni sedimentari ricchi in scisto bituminoso e da altri costituiti da bentonite giallastra. La bentonite è una roccia tufacea di struttura plastica derivante dalla compattazione di ceneri vulcaniche sui fondali del mare triassico. Gli scisti bituminosi comprendono gli strati della ''Cava inferiore'' (pesci [[attinotterigi]] come ''[[Saurichthys]]'', rettili [[saurotterigi]]), della ''Cava superiore'' (pesci attinotterigi, [[notosauri]]) e della ''Cassina'' (''Saurichthys'', il rettile ''[[Tanystropheus]]'', [[notosauri]]).
* ''Scisti bituminosi'' (Anisico terminale-Ladinico basale<ref>[[Triassico medio]] (237 Ma)</ref>): la ''Zona limite bituminosa'' pure chiamata Formazione di Besano è l'unità sedimentaria che ha reso famoso il Monte San Giorgio dal punto di vista geologico e soprattutto paleontologico. Essa costituisce infatti uno fra i migliori esempi al mondo di un particolare giacimento fossilifero chiamato giacimento di conservazione (sottotipo: stagnazione; tipo di biofacies: letalpantostrato). La laguna del San Giorgio era nel lontano triassico un lembo di mare della Tetide protetto dal mare aperto grazie alla barriera corallina del San Salvatore. La profondità massima della laguna si situava tra 50 e 100 metri, le acque erano calde e relativamente calme, tanto da rappresentare un ambiente favorevole per la vita di numerosi anfibi e pesci. Negli scisti bituminosi sono stati ritrovati resti fossili tipici della terraferma come rami di conifere primitive, pollini di conifere ed altre [[gimnosperme]], e resti di rettili tipicamente terrestri. Questo fatto testimonia quindi che la laguna era paleogeograficamente situata nei pressi della terra emersa. Gli scisti bituminosi sono dei sedimenti di colore nero assai ricchi in bitume derivante dall'alto contenuto in sostanze organiche. Normalmente è difficile ottenere dei sedimenti ricchi in sostanze organiche perché queste in presenza d'ossigeno vengono rapidamente degradate. Si pensa quindi che le condizioni sul fondale della laguna fossero anossiche e abiotiche. Quindi gli strati d'acqua vicini al fondale non presentavano alcuna forma di vita e le carcasse di pesci ed anfibi si conservavano a lungo. La zona limite bituminosa ha uno spessore di 16 metri ed è costituita da un'alternanza di strati chiari di dolomia proveniente dalla barriera corallina del San Salvatore (30&nbsp;cm) e strati scuri più sottili di scisto bituminoso che presentano una stratificazione assai fine detta laminazione. Il processo di deposizione di questi ultimi sedimenti richiede un lasso di tempo assai lungo, tanto che in pochi millimetri sono racchiusi migliaia di anni. Principali ritrovamenti fossili di vertebrati: pesci attinotterigi, sauri della specie ''[[Cyamodus]] hildegardis'' ([[Placodontia]]), pesci ossei simili all'attuale ''[[Latimeria]]'', ''Saurichthys'', il rettile terrestre ''[[Ticinosuchus ferox|Ticinosuchus]]'', squali ([[Chondrichthyes]]), ''Tanystropheus'', notosauri e [[Ichthyosauria|ittiosauri]].
*''Calcare di Meride superiore'' (''Kalkschieferzone'' degli autori svizzeri) (Ladinico superiore): comprende una serie di stratificazioni calcaree scistose dove sono stati ritrovati resti di pesci attinotterigi e di rettili notosauri.
* ''Marna del Pizzella'' (Carnico): marne grigie fogliettate, marne bituminose nerastre, talora con resti di pesci e crostacei, con intercalazioni di strati più carbonatici di spessore da centimetrico a decimetrico. L'unità costituisce un orizzonte spesso poche decine di metri, di solito caratterizzato morfologicamente per la maggiore erodibilità rispetto alle unità sotto- e soprastanti, assai più competenti.
*''Dolomia principale'' (Norico<ref>[[Triassico superiore]] (216 Ma)</ref>): la trasgressione marina continuò nel tardo Triassico. In quel periodo si depositò uno spesso pacchetto di roccia carbonatica poi dolomitizzata, la cosiddetta dolomia principale che affiora oggi sul [[Poncione d'Arzo]]. Durante la massima estensione della Tetide, nel [[Giurassico]] si depositarono rocce sedimentarie prevalentemente pelagiche. Il sistema estensionale a questo punto cambiò orientamento e assunse un trend Est-Ovest portando alla formazione di numerose fessure orientate Nord-Sud. Nel Mendrisiotto è possibile osservare sedimenti di mare profondo vicino a sedimenti tipici di zone d'acqua bassa. La sequenza sedimentaria del Monte Generoso e della Breggia fa parte del primo gruppo mentre la breccia d'Arzo del secondo.
* ''Breccia d'Arzo'' <ref>Erroneamente chiamata "Marmo d'Arzo" (Giurassico inferiore)</ref>: si tratta di una breccia sedimentaria a tessitura porfirica con clasti macroscopici dolomitici spigolosi, provenienti dalla Dolomia principale, immersi in una matrice sedimentaria a grana fine e colore rosato. La colorazione della matrice è d'origine secondaria, quindi successiva alla deposizione, e va ricondotta all'ossidazione dei minerali d'[[ematite]] presenti nel sedimento. Questa roccia fa parte della cosiddetta Serie di Tremona. Movimenti estensionali portarono alla fessurazione delle rocce carbonatiche già solidificate. Queste fessure sotto la spinta idrostatica dell'acqua vennero rapidamente riempire con i sedimenti più giovani depositatisi sopra la dolomia e con pezzi frantumati della dolomia stessa, si parla in questo caso di fessure d'iniezione. Nella regione d'Arzo, la breccia mostra in alcuni punti ben sei generazioni distinte di fessurazione e conseguente riempimento. I resti fossili comprendono [[brachiopodi]], crinoidi e ammoniti.
* ''[[Rosso Ammonitico]]'' (Toarciano medio-superiore<ref>[[Giurassico inferiore]] (183 Ma)</ref>): all'interno del Bacino Lombardo cessarono alla fine del Toarciano i processi tettonici estensionali e una fase regressiva del livello del mare seguì il massimo trasgressivo del Toarciano inferiore. I tassi di sedimentazione si ridussero da alcune centinaia di metri a soli 10 metri per milione d'anni. In aree rialzate all'interno di bacini poco profondi si depositarono i calcari marnosi nodulari e le marne rossastro-verdognole ad alto contenuto fossilifero (ammoniti e bivalvi) della serie condensata Rosso Ammonitico (Concesio). Durante la deposizione si verificarono eventi di non-sedimentazione o di erosione del sedimento molle superficiale (riesumazione) che veniva colonizzato da organismi di infauna e epifauna.
 
Godoy venne rimosso dall'incarico di primo ministro nel [[1797]] ed elevato alla posizione di capitano generale (''Capitán-General''). La sua posizione era stata compromessa dall'andamento degli scontri sia con la Repubblica Francese che con la regina Maria Luisa, fatti che lo costrinsero a rimettere anche la carica di ministro degli esteri dal 30 marzo 1798. Nell'ottobre del 1800 Maria Teresa, moglie di Godoy (alla quale era stato già conferito dal 1799 il titolo di I marchesa di [[Boadilla del Monte]]), diede alla luce una figlia [[Carlota de Godoy y Borbón, II duchessa di Sueca|Carlota Luisa Manuela]], unica figlia di Godoy che ne erediterà la fortuna ed i titoli. Venne battezzata all'Escorial di Madrid con Carlo IV e Maria Luisa come padrino e madrina.
==Condizioni paleogeografiche di deposizione==
[[File:Paleogeografia Monte San Giorgio.png|thumb|upright=1.4|Luogo deposizionale dei sedimenti della Zona limite bituminosa (Anisico-Ladinico). In nero gli strati di scisto bituminoso]]
Più di 200 Milioni d'anni or sono sul fondo di una laguna subtropicale profonda sino a 100&nbsp;m si depositarono le rocce sedimentarie del Monte San Giorgio. Le condizioni climatiche della remota laguna del Monte San Giorgio ricordano le condizioni presenti attualmente ai Caraibi con una temperatura dell'acqua compresa tra i 22 e i 25&nbsp;°C. Tra zone d'acqua bassa, banchi sabbiosi e isole vi erano alcune lagune isolate dal mare aperto, poco profonde e dai fondali caratterizzati da acque poco ossigenate. Gli animali morti finivano sui fondali della laguna e venivano successivamente ricoperti da fango. Per questo motivo si ritrovano al giorno d'oggi scheletri fossili completi. Se i fondali marini avessero costituito un ambiente favorevole alla vita, le carcasse sarebbero ben presto state divorate e gli scheletri si sarebbero inesorabilmente degradati. All'interno della fanghiglia i batteri distrussero lentamente la pelle e le parti molli delle carcasse. Si conservarono invece gli scheletri pressati degli animali che permisero di ricostruire con precisione l'aspetto dell'animale. Il clima tropicale era contrassegnato da periodi di piogge monsoniche. Col trascorrere del tempo si passò da un ambiente acquatico salino, tipico della Zona limite bituminosa bassa e media, ad un regime d'acqua sempre meno salina nella parte alta della Zona limite bituminosa.
 
[[File:Antonio Carnicero - Retrato de don Manuel Godoy - Google Art Project.jpg|thumb|Ritratto di Manuel Godoy (1801-1803) ad opera di [[Antonio Carnicero]]]]
==Flora e fauna fossile==
[[File:Pachypleurosaurus.jpg|thumb|upright=1.4|''[[Pachypleurosaurus]]'' (20 cm)]]
Sino ad oggi sono stati ritrovati oltre 10'000 esemplari fossili tra cui 30 specie distinte di rettili, 80 specie di pesci, 100 specie d'invertebrati e numerosi fossili microscopici. Tra i ritrovamenti più recenti v'è uno tra i primi insetti fossili a livello mondiale d'origine triassica (''Tintorina meridensis'', una "Zanzara" lunga 17&nbsp;mm). La maggior parte dei ritrovamenti proviene dalla ''Zona limite bituminosa''. Particolarmente ricca di fossili è la parte centrale di questo pacchetto roccioso che originariamente veniva cavata nelle cave della ''Val Porina'' e delle ''Tre Fontane''. Tra i ritrovamenti principali s'annoverano gli [[ittiosauri]] (grandi sauri marini), i [[placodonti]] e numerosi pesci come i ''[[Chondrichthyes]]''. Provenienti dagli stessi strati sedimentari vi sono ''[[Paranothosaurus]]'', altri [[Sauropterygi]], vari esemplari di ''[[Tanystropheus]]'' e l'unico sauro di grandi dimensioni esclusivamente terrestre, il ''[[Ticinosuchus]]''. Nelle rocce argillose i fossili vertebrati presentano un grado di conservazione assai buono e scheletri completi. Nei banchi di dolomia è possibile ritrovare resti di invertebrati, alcune alghe calcaree e rare piante come conifere (Volzia). Grazie alla presenza di numerosi ''fossili guida'' come [[Ammoniti]] e conchiglie del genere Daonella è stato possibile datare con precisione l'età della ''Zona limite bituminosa'' che risale al Trias intermedio, tra l'Anisico e il Ladinico. Datazioni assai precise dei minerali di zircone contenuti in uno strato di cenere vulcanica (bentonite) hanno permesso di stabilite un'età di 241-242 Mio d'anni.
Negli strati più recenti del Trias intermedio del Monte San Giorgio appaiono fossili di rettili e pesci, comunque il numero ridotto di tali ritrovamenti indica un peggioramento delle condizioni di vita. Negli strati sedimentari della ''Cassina'' sono stati ritrovati grandi fossili di ''[[Neusticosaurus edwardsii]]'' (noto anche con il nome desueto di ''Pachypleurosaurus''), esemplari di ''[[Ceresiosaurus]]'', ''[[Macrocnemus]]'' e ''[[Tanystropheus]]'' nonché vari pesci ossei del genere ''[[Saurichthys]]''. Negli strati più giovani del ''Calcare di Meride'' sono stati trovati piccoli pesci, granchi, resti di piante e un ''[[Lariosaurus]]''.
 
=== Nuovamente primo ministro (1801-1808) ===
==Le cave di pietra==
Godoy venne rinominato primo ministro del Regno di Spagna nel 1801 e da subito, col sostegno della Francia, egli poté dichiarare guerra al Portogallo. Utilizzando il suo incarico di capitano generale, egli guidò l'esercito nel 1801 nell'invasione del Portogallo e nella campagna di successo che gli autori spagnoli chiamarono [[guerra delle arance]] (''Guerra de las Naranjas'' o ''Guerra das Laranjas''). La sua armata lasciò [[Badajoz]] il 20 maggio di quell'anno. Senza assedio si arresero agli spagnoli [[Olivenza|Olivença]] e [[Juromenha]], come del resto fecero [[Arronches]], [[Portalegre (Portogallo)|Portalegre]], [[Castelo de Vide]], [[Elvas|Barbacena]] e Ouguela. [[Campo Maior (Portogallo)|Campo Maior]] capitolò dopo un assedio di diciassette giorni, la notte del 6 giugno, quando ormai era già stata siglata la [[Trattato di Badajoz (1801)|Pace di Badajoz]]. Ne risultò per il Portogallo la perdita di [[Olivenza|Olivença]].
[[File:Saurichthys curionii.jpg|300px|miniatura|destra|Fossile di Saurichthys curionii]]
* Gli strati di ''[[scisti bituminosi]]'' ricchi in sostanze fossili, sono stati sfruttati in passato per l'estrazione di combustibile (1774-1790) e di gas destinato all'illuminazione della città di Milano (1830). Più tardi a partire dal 1902 su territorio italiano, e dal 1909, data di fondazione della Società anonima "Miniere Scisti Bituminosi di Meride e Besano", su territorio svizzero, venne estratto dalle rocce bituminose un olio dalle grandi proprietà terapeutiche e curative, il ''Saurolo'' (Ammonium sulfosaurolicum). In località [[Serpiano]], a ''Tre Fontane'' e in ''Val Porina'' videro la luce numerose miniere i cui cunicoli nel 1948 raggiunsero 2&nbsp;km. Dalla roccia era possibile estrarre l'8% di olio, 8-9% di gas impuri e 2-3% di fluidi ricchi in ammoniaca. Durante la seconda guerra mondiale si studiò la possibilità di estrarre carburante da queste rocce. Ulteriori studi dimostrarono però che i costi di produzione avrebbero superato di ben 10 volte il prezzo dei prodotti allora in commercio. La produzione andò comunque avanti e in quegli anni vennero trattate da 36 a 626 tonnellate di scisti, che permisero la produzione di 3-50 tonnellate di olio. Si calcolò che le riserve sicure di materia prima s'aggiravano attorno a 1.6 milioni di tonnellate, corrispondenti a 128'000 tonnellate d'olio. La roccia veniva trasportata nella fabbrica dello ''Spinirolo'' a Meride dove, seguendo un brevetto della Società Anonima, veniva in una prima fase "[[distillazione|distillata]] a secco". Successivamente l'olio veniva purificato con acido solforico seguendo un processo detto di solfonazione e assumeva così una maggiore consistenza che lo rendeva simile ad un altro unguento chiamato [[ittiolo]]. Il Saurolo aveva grandi poteri asettici, era perlopiù utilizzato per curare malattie della pelle e conobbe una grande diffusione tra le truppe italiane durante le campagne militari d'Africa. Poco dopo la seconda guerra mondiale la concorrenza sempre più agguerrita di prodotti esteri impose la chiusura degli stabilimenti di Meride.
* Nel comune di [[Arzo]] si estrae tutt'oggi una breccia sedimentaria comunemente chiamata ''[[Marmo di Arzo|Marmo d'Arzo]]''. L'inizio dell'attività estrattiva presso le cave risale attorno al 1300 mentre da oltre 200 anni, le cave sono gestite dalla famiglia Rossi, la quale si occupa dell'estrazione e della lavorazione del "marmo". A partire dagli anni '20, grazie a moderni strumenti di lavoro quali il monolama e la fresa, la ditta Rossi di ha reso efficace e produttiva l'attività nelle cave. La Breccia ha origine come detto all'inizio del [[Giurassico]] ([[Lias (geologia)|Lias]]), dove movimenti estensionali della crosta portarono alla fessurazione subacquea della roccia e al conseguente riempimento delle fessure con brecce sedimentarie (fessure d'iniezione). La roccia si presenta perlopiù in un affascinante mosaico di colori e compare in 6 differenti varietà. La ''Macchiavecchia'' è una roccia eterogeneo composta da frammenti di granulometria variabile di rocce del [[Triassico|Trias]] superiori o del Lias inferiore. Presenta un aspetto screziato e vivace e tonalità variabili tra rossa, gialla, e grigia. Il ''Rosso di Arzo'' si contraddistingue per il colore rosso intenso e la struttura omogenea, mentre il ''Broccatello'' ha una colorazione rossastra sino a grigiastra. Il ''Venato'', infine, è percorso da venature e sfumature (viene per questo chiamato, in dialetto, ''Vinaa''). Il "marmo" di Arzo viene impiegato in ambiti fra i più disparati: per la decorazione di opere importanti quali chiese, cappelle, palazzi pubblici e ville, oppure come materiale per l'arredamento o per la realizzazione di oggetti di varia forma e natura.
* Le rocce facenti parte della zona porfirica sono tagliate da numerose intrusioni di tipo filoniano. Nella regione del Serpiano è presente un arricchimento filoniforme ricco in [[barite]], [[fluorite]] e [[ankerite]] che venne sfruttato tra il 1942 ed il 1944 per l'estrazione di tali minerali. L'estrazione di 746 tonnellate di roccia ricca in barite si concentrò dapprima in superficie e poi in galleria per concludersi poi a soli 10 metri di profondità a causa di una faglia. Questo giacimento non ha più alcun significato commerciale.
* Cosparse omogeneamente su tutto il territorio del Monte vi sono varie cave di [[calcare]] e di tufi calcarei da tempo cadute in disuso.
 
Nel [[1802]] egli negoziò il [[Trattato di Amiens (1802)|Trattato di Amiens]] con la Gran Bretagna; la Spagna cedette l'[[Trinidad (isola)|isola di Trinidad]] agli inglesi ma riottenne [[Minorca]]. In quello stesso anno [[Napoleone Bonaparte]] scrisse a re Carlo IV una lettera confidenziale, ribadendo che ormai Godoy stava agendo in Spagna da re e che era a tutti gli effetti l'amante della regina Maria Luisa. La lettera venne intercettata dallo ''staff'' di Godoy, ma venne comunque consegnata correttamente a destinazione. Elevato alla posizione di [[generalissimo (grado)|generalissimo]] dell'esercito spagnolo di mare e di terra (1804), gli venne anche garantita una scorta personale. Nel frattempo, sua moglie aveva ereditato anche le fortune del fratello, che era entrato nel clero.
==Musei e esposizioni==
I ritrovamenti più significativi sono conservati nei seguenti musei:
* Museo dei Fossili del Monte San Giorgio a [[Meride]] (direttamente ai piedi del Monte San Giorgio -CH); sito internet: www.montesangiorgio.ch;
* [[Museo cantonale di storia naturale di Lugano]];
* Museo dell'istituto di paleontologia dell'[[Università di Zurigo]];
* [[Museo civico dei fossili di Besano]];
* [[Museo Civico di Storia Naturale di Milano]]
 
Nel [[1805]] gli inglesi attaccarono le navi spagnole in partenza dai porti del [[Perù]] dirette verso la Spagna, costringendo Godoy a dichiarare nuovamente guerra. Il 21 ottobre le flotte francese e spagnola subirono l'umiliante sconfitta della [[battaglia di Trafalgar]], ponendo fine al ruolo della Spagna come grande potenza mondiale. Nel 1805 nacque un figlio dalla sua amante, Manuel, e nel 1807 un altro, Luis.
==Note==
{{references}}
 
==== 1807: il Trattato di Fontainebleau ====
==Bibliografia==
[[File:Fontainebleau1807.pdf|thumb|left|La situazione originariamente prevista dal Trattato di Fontainebleau del 1807: la parte meridionale del Portogallo è il principato dell'Algarve che sarebbe dovuto passare sotto il controllo diretto di Godoy, formalmente come protettorato del re di Spagna]]
* AA.VV., ''Geo-Guida del Monte San Giorgio (Ticino/Svizzera – Provincia di Varese/Italia)'' – Carta escursionistica scientifico-didattica 1:14'000;
Nel 1807 Godoy ricevette il titolo di [[Altezza serenissima|Altezza Serenissima]] e sul finire dell'anno negoziò il [[Trattato di Fontainebleau (1807)|Trattato di Fontainebleau]] con Napoleone, che eliminò il Portogallo dalla lista delle nazioni e divise il paese tra i vincitori. Godoy ottenne il "Principato dell'Algarve", con [[Alentejo]] e [[Algarve]], sotto il protettorato del re di Spagna. Questo trattato precedette la [[guerra d'indipendenza spagnola|prima invasione francese in Portogallo]] e pertanto nell'art. 1 del trattato si indicava come la metà inferiore del Portogallo sarebbe spettata di diritto a Godoy come "Principe dell'Algarve", anche se questo passo non piacque al principe ereditario spagnolo [[Ferdinando VII di Spagna|Ferdinando]], il quale odiava Godoy e lo strapotere che aveva acquisito.
* {{de}} Emil Kuhn-Schnyder, ''Die Fossilien des Monte San Giorgio. Führer zum Paläontologischen Museum Meride'' Paläontologisches Institut und Museum der Universität Zürich, Zürich 1979
* AA.VV., ''Introduzione al paesaggio naturale del Cantone Ticino. 1. Le componenti naturali'' Dipartimento dell'Ambiente, Dadò editore, Locarno 1990
* {{de}} AA.VV., ''Paläontologie in Zürich. Fossilien und ihre Erforschung in Geschichte und Gegenwart'' Zoologisches Museum der Universität Zürich, Zürich 1999
* {{de}} Heinz Furrer, ''Der Monte San Giorgio im Südtessin'', Naturforschende Gesellschaft in Zürich, Zürich 2003
* Markus Felber ''Il Monte San Giorgio. Dai fossili alla lavorazione artistica della pietra'' Edizioni Casagrande, Bellinzona 2006 ISBN 88-7713-427-5
 
Ma le promesse del Trattato di Fontainebleau vennero disattese: nel dicembre di quell'anno Godoy permise alle truppe francesi in Spagna di assistere alla spartizione del Portogallo e per di più, quando la potenza navale spagnola tracollò a Trafalgar, scoppiò in Spagna e Portogallo una rivolta contro gli invasori napoleonici. Nel marzo del [[1808]] Godoy, Carlo IV e Maria Luisa, col resto della corte, abbandonarono l'Escorial per raggiungere [[Aranjuez]], con l'intenzione di fuggire poi in [[Messico]]. La scelta alla fine ricadde su [[Roma]], dal momento che le ricchezze di Godoy in Spagna vennero confiscate.
==Produzioni televisive==
[[File:MotíndeAranjuez(2006).JPG|thumb|L'annuale "Festival dell'ammutinamento" a Motin de Aranjuez che commemora la rivolta del 1808. L'immagine è dei festeggiamenti del 2006]]
* Televisione della Svizzera italiana (TSI), Redazione T. Gamboni. "La Laguna di Pietra – Storie del Monte San Giorgio", durata 53 minuti, 2003, [http://la1.rsi.ch/archivio_storie/welcome.cfm?idg=0&ids=4488&idc=33980 guarda il video]
I sostenitori di Ferdinando (che aveva persino considerato un colpo di Stato contro suo padre per far tornare la situazione alla normalità) iniziarono a diffondere la notizia che Godoy aveva svenduto la Spagna a Napoleone. Il 18 marzo si ebbe un movimento popolare noto come [[Ammutinamento di Aranjuez]]: la folla entrò nella residenza di Godoy, ov'era rimasta la sua amante, Pepita. Due giorni dopo venne trovato anche Godoy, che venne imprigionato nel castello di [[Villaviciosa de Odón]], di proprietà di sua moglie Maria Teresa. Per porre fine alla rivolta e per salvare la vita di Godoy, Carlo IV decise di accondiscendere alle richieste dei rivoltosi ed abdicò in favore di Ferdinando VII.
* {{de}} Schweizer Fernsehen (SF1), Redazione H. Issler. "Das UNESCO-Weltnaturerbe Monte San Giorgio", durata 8 minuti, 2003
* {{de}} 3sat (SWR BadenBaden), edito da Werner Zeindler. "Schätze der Welt - Erbe der Menschheit. Monte San Giorgio, Schweiz - Der Berg der Saurier", durata 15 minuti, 2005, [http://www.swr.de/schaetze-der-welt/monte-san-giorgio/-/id=5355190/nid=5355190/did=5983190/lyxont/index.html guarda il video]
 
Il nuovo re era popolare, ma la sicurezza dello stato ancora non era stata raggiunta. [[Gioacchino Murat|Murat]] aveva occupato la città solo il giorno prima e, malgrado il crescente sentimento antifrancese, si rifiutò di riconoscere Ferdinando VII come nuovo sovrano spagnolo. Carlo IV protestò in favore della sua abdicazione e si appellò a Napoleone per chiedere assistenza. Con i due reali in contrasto, l'imperatore si pose come mediatore degli eventi e convocò Carlo, Maria Luisa e Ferdinando ad incontrarlo in una conferenza a [[Bayonne]] (Godoy era già stato liberato e portato in Francia per l'occasione).
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Monte San Giorgio}}
 
Per placare gli animi, Napoleone chiese ai due sovrani di rinunciare al trono in favore della Francia. Carlo diede il proprio assenso il 5 maggio e Ferdinando fu praticamente obbligato; in cambio i due ottennero delle generose pensioni dal governo francese, nonché la garanzia dell'integrità religiosa e territoriale della Spagna.<ref name="Esdaile2003">{{Cita libro|nome=Charles |cognome=Esdaile|titolo=The Peninsular War: A New History|data=2003|editore=Palgrave Macmillan|isbn=978-1-4039-6231-7|p=35}}</ref> Con l'intera penisola sotto il suo controllo, Napoleone pareva aver raggiunto l'obiettivo. Anche se Carlo, Maria Luisa e Godoy si erano esiliati in Italia mentre Ferdinando e suo fratello Carlo con lo zio Antonio si erano spostati al castello di [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord|Talleyrand]] a [[Valençay]], gran parte della penisola ispanica rimaneva contraria al governo dei napoleonici.<ref name="Esdaile2003" />
==Collegamenti esterni==
 
* {{cita web|http://www.montesangiorgio.ch|Sito ufficiale del Monte San Giorgio}}
=== Gli anni dell'esilio ===
* {{cita web|http://www.montesangiorgio.ch/museo.htm#meride|Museo dei fossili a Meride (Svizzera) su montesangiorgio.ch}}
[[File:Père-Lachaise - Division 45 - Godoy - 02.jpg|thumb|La tomba di Godoy al cimitero francese di Pere Lachaise]]
* {{cita web|http://www.ti.ch/mcsn/|Museo cantonale di storia naturale a Lugano (Svizzera) su ti.ch}}
Godoy trascorse gli ultimi anni di vita in esilio con Carlo, Maria Luisa e sua figlia Carlota Luisa, la sua amante Pepita, ed i suoi figli (Maria Teresa aveva divorziato da lui nel 1808). Il gruppo degli esiliati visse per alcuni mesi al castello di [[Fontainebleau]], poi a [[Compiègne]], e quindi ad [[Aix-en-Provence]]. Nell'ottobre del 1808 giunsero a [[Marsiglia]], ove trascorsero quattro anni. Nel luglio del [[1812]] si trasferirono a [[Roma]] ove vissero a [[Palazzo Barberini]].
* {{DSS|I8788|Monte San Giorgio}}
 
* {{cita web|http://www.montesangiorgio.ch/museo.htm#besano|Museo civico dei fossili a Besano (Italia) su montesangiorgio.ch}}
Nell'aprile del 1814 Ferdinando VII venne reinstaurato sul trono come re di Spagna, dopo il crollo del regime napoleonico. Egli si rifiutò categoricamente di permettere ai suoi genitori ed a Godoy di ritornare in Spagna e lo stesso [[papa Pio VII]] confinò Godoy e la sua amante a [[Pesaro]]. Durante i [[Cento giorni]], Carlo IV e Maria Luisa si trasferirono dapprima in Francia e poi a [[Verona]], ove si riunirono con Godoy e Pepita. Godoy chiese asilo politico all'imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I d'Austria]], ma Ferdinando non glielo permise.
* {{cita web|http://www.comune.induno-olona.va.it/culturaesocieta/museo.htm|Museo insubrico di Storia Naturale a Induno Olona (Italia) su comune.induno-olona.va.it}}
 
* {{cita web|http://www.montesangiorgio.ch/museo.htm#milano|Museo civico di storia naturale a Milano (Italia) su montesangiorgio.ch}}
Dopo la finale sconfitta di Napoleone, Carlo IV, Maria Luisa e Pepita tornarono a Roma, ma il papa chiese a Godoy di rimanere a Pesaro. Nel settembre del [[1815]] Carlo IV e Maria Luisa chiesero personalmente al papa di annullare il matrimonio tra Godoy e Maria Teresa, così che a Godoy fosse permesso di tornare a Roma, ma per preservare l'onorabilità di Pepita questa venne trasferita a [[Genova]]. Ferdinando riuscì a far espellere Pepita da Genova e poi da [[Livorno]], dove si era spostata, permettendole infine di trovar casa a [[Pisa]].
* {{cita web|url=http://www.unesco-welterbe.ch/cms/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=46|titolo=Unesco-Welterbestätten su unesco-welterbe.ch|lingua=de}}
 
* {{cita web|http://www.swissinfo.ch/ita/unesco|I siti dell'Unesco in Svizzera - Dossier speciale su swissinfo.ch}}
Nel marzo del [[1818]] Luis, il figlio minore di Godoy, morì. Nell'ottobre di quello stesso anno Godoy si ammalò di [[malaria]], ricevendo l'estrema unzione ma riprendendosi in seguito. Sul finire dell'anno, Maria Luisa si ammalò di [[polmonite]], Carlo IV era assente a [[Napoli]], ma Godoy era presente al suo letto di morte quando ella trapassò il 2 gennaio 1819. Cinque giorni dopo Carlo IV scrisse a Godoy chiedendogli di lasciare [[Palazzo Barberini]] a Roma, solo poche settimane prima che lo stesso Carlo IV morisse a Napoli.
* {{cita web|url=http://www.geofinder.ch/ort.php?id=5004|titolo=Geofinder.ch: Monte San Giorgio su geofinder.ch}}
 
* {{cita web|http://www.patriziatoarzo.ch:|Sito ufficiale del patriziato di Arzo, proprietario delle cave di marmo di Arzo}}
Ferdinando VII continuò ad impedire a Godoy di fare ritorno in Spagna e si assicurò che non ricevesse una pensione da parte dello stato spagnolo. Egli inoltre non permise alla figlia di Godoy, Carlota, di sposare un membro della famiglia reale, ma le permise nel 1821 di sposarsi con Camillo Ruspoli, rampollo di una delle principali famiglie nobili romane di rango principesco.
 
Il 24 novembre 1828 Maria Teresa morì a Parigi. L'anno successivo, a dicembre, Godoy sposò Pepita. Il papa lo nominò principe di Paserano, ma Godoy si trasferì a Parigi nel [[1832]], dove visse di stenti. [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] gli garantì nel [[1834]] una pensione di 1.000 franchi. Nel 1836 e nel 1839 Godoy pubblicò ''Memórias del Príncipe de la Paz'', il suo memoriale di vita. Carlo IV gli aveva chiesto di non pubblicare nulla sino a dopo la morte di Ferdinando VII (che era defunto nel 1833) e così egli fece.
 
Nel 1844 Godoy venne autorizzato a fare ritorno in Spagna. Nel 1848 il governo spagnolo gli restituì parte dei beni confiscatigli e lo reintegrò nei suoi titoli nobiliari. Egli morì a Parigi nel 1851. Il suo corpo venne sepolto dapprima nella [[chiesa di Saint-Roch (Parigi)|chiesa di Saint Roch]], ed in seguito trasferito nel [[Cimitero del Père-Lachaise|Cimitero di Père Lachaise]] ove si trova ancora oggi. Pepita tornò in Spagna nella speranza di riuscire a reclamare le proprietà di famiglia, ma morì a Madrid il 20 settembre 1869.
 
=== Collegamento con ''La maja desnuda'' ===
Il dipinto ''[[Maja vestida e maja desnuda|La maja desnuda]]'' di [[Francisco Goya|Francisco de Goya]], che rappresenta una donna nuda sdraiata su un divano, si trovava un tempo nella collezione personale di Godoy. Molti ritengono infatti che il dipinto rappresenti [[Pepita Tudó|Josefa, contessa di Castillo Fiel]]<ref>{{cita web|url=https://www.artesplorando.it/2017/09/la-maja-desnuda-e-maja-vestida-goya.html|titolo=Maja Desnuda e Maja Vestida, Goya|sito=artesplorando.it|data=27 Settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190209205035/https://www.artesplorando.it/2017/09/la-maja-desnuda-e-maja-vestida-goya.html|dataarchivio=9 febbraio 2019|urlmorto=no|accesso=9 febbraio 2019}}</ref>, che fu una delle amanti di Godoy, oppure l'amica del pittore [[Maria Teresa Cayetana de Silva|Cayetana, duchessa d'Alba]]<ref>{{cita web|url=http://www.fucinemute.it/2011/07/goya-la-maja-desnuda-e-la-tredicesima-duchessa-dalba/|titolo=Goya, la Maja desnuda e la tredicesima Duchessa d'Alba|autore=Annamaria Martinolli|sito=fucinemute.it|data=4 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710105658/http://www.fucinemute.it/2011/07/goya-la-maja-desnuda-e-la-tredicesima-duchessa-dalba/|dataarchivio=10 luglio 2011|urlmorto=no|accesso=9 febbraio 2019}}</ref>, tesi attualmente meno considerata.
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze spagnole ===
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro
|collegamento_onorificenza=Ordine del Toson d'oro
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{{Onorificenze
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine di San Giacomo di Compostela
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=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Cronologia dell'età napoleonica|Cronologia dell'epoca napoleonica]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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{{Patrimoni Unesco|Svizzera}}
{{Controllo di autorità}}
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