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{{Aristocratico
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|nome = {{simbolo|Heraldic Crown of Spanish Grandee.svg|40}}<br />Manuel Francisco Domingo Godoy Álvarez de Faria Ríos Sánchez Zarzosa
|immagine = Agustin Esteve y Marqués - Manuel Godoy - 1954.312 - Art Institute of Chicago.jpg
|titolo = Principe della Pace
|periodo = [[1795]]-[[1851]]
|predecessore = Titolo inesistente
|successore = Titolo soppresso
| titolo1 =
| titolo2 =
| titolo3 =
| titolo4 =
| titolo5 =
| titolo6 =
|prefisso onorifico = [[Sua Altezza]]
|altrititoli =I principe Godoy di Bassano<br />I principe di Paserano<br />I duca di Sueca e grande di Spagna di I classe<br />I duca di Alcúdia e grande di Spagna di I classe<br />marchese di Alcúdia<br />I conte di Évora Monte<br />visconte di Alto Castillo<br />I barone di Mascalbó<br />signore de los Estados de la Campana de Albalat y la Serena, de Lago de Albufera (Valencia), e dei villaggi di Huetor de Santillan e Veas<br />signore de los Sotos de Roma y Aldovea
|dinastia = Godoy
|padre = [[José de Godoy y Sánchez de los Ríos, de Cáceres y Méndez]]
|madre = Antonia Justa Álvarez de Faria y Sánchez Zarzoza
|consorte = [[María Teresa de Borbone-Vallabriga|María Teresa Carolina de Borbón y Vallabriga, Farnesio y Rozas]] (1797-1808)<br />[[Pepita Tudó|Josefa Petra Francisca de Paula (Pepita) de Tudó y Cathalán, Alemany y Luecia]] (1809-1851)
}}
{{Bio
|Nome = Manuel Francisco Domingo
|Cognome = Godoy Álvarez de Faria Ríos Sánchez Zarzosa
|Sesso = M
|LuogoNascita = Badajoz
|GiornoMeseNascita = 12 maggio
|AnnoNascita = 1767
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 7 ottobre
|AnnoMorte = 1851
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = politico
|Nazionalità = spagnolo
}}
 
Fu I principe de la Paz, I principe Godoy di Bassano, I principe di Paserano, I duca di Sueca e grande di Spagna di I classe, I duca di Alcúdia e grande di Spagna di I classe, marchese di Alcúdia, I conte di Évora Monte, visconte di Alto Castillo, I barone di Mascalbó, signore de los Estados de la Campana de Albalat y la Serena, de Lago de Albufera (Valencia), e dei villaggi di Huetor de Santillan e Veas, signore de los Sotos de Roma y Aldovea, rettore perpetuo delle città di Madrid, Nava del Rey e Reus, e delle città di Burgos, Segovia, Valencia, Murcia, Ronda, Manresa, Guadalajara, Gerona, Barcelona, Peñíscola, Sanlúcar de Barrameda, Lérida, Toledo, Toro, Zamora, Asunción de Paraguay, Buenos Aires e Messico.
 
Nella sua vita ricevette molti titoli, incarichi di pregio ed onorificenze, tra cui il titolo di ''Principe della Pace'' (''Príncipe de la Paz''), col quale fu molto noto nella sua epoca, conferitogli a seguito dei successi diplomatici ottenuti durante le guerre rivoluzionarie francesi. Raggiunto il potere giovanissimo come [[Favorita|favorito]] dei reali; malgrado i molti disastri nei quali fu coinvolto mantenne le proprie posizioni con la corruzione. Molti generali spagnoli incolparono Godoy della disastrosa guerra contro l'Inghilterra, che aveva fatto precipitare nell'oblio l'Impero spagnolo e ne aveva rovinato le finanze.
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenut{{GENDER:{{PAGENAME}}|o|a|o/a}} su Wikipedia, <span style="color:white">{{#titleparts:{{BASEPAGENAME}}|1}}</span>!'''
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig.png|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il sapere libero e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: '''il tuo contributo è prezioso'''!
 
== Biografia ==
Wikipedia ha solo alcune regole inderogabili, <span style="white-space:nowrap">i [[Wikipedia:Cinque pilastri|'''cinque pilastri''']]</span>. Per un primo orientamento, puoi guardare la '''[[:File:Wikipedia_ridotto.ogv|WikiGuida]]''', leggere la '''[[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]''' o consultare la pagina di '''[[Aiuto:Aiuto|aiuto]]'''.
=== La famiglia ===
Godoy nacque a [[Castuera]], figlio minore di genitori della nobiltà impoverita locale. Suo padre era José de Godoy y Sánchez de los Ríos, de Cáceres y Méndez,<ref name="López2002">{{Cita libro|nome=Emilio |cognome=La Parra López|titolo=Manuel Godoy: La Aventura Del Poder|url=http://books.google.it/books?id=kP1oAAAAMAAJ|data=gennaio 2002|editore=Tusquets editores|isbn=978-84-8310-805-5}}</ref>
 
Suoi fratelli e sorelle furono:
Se '''contribuisci a Wikipedia su commissione''' è necessario che tu legga e accetti [[Wikipedia:Avvertenze_sulla_contribuzione_su_commissione#Le_nostre_condizioni_d.27uso| '''le nostre condizioni d'uso''']]
 
* José de Godoy y Álvarez de Faria, nato a Badajoz, [[canonico]] di Badajoz e di Toledo;
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'{{GENDER:{{PAGENAME}}|autore|autrice|autore/autrice}}, devi seguire [[Wikipedia:CONCEDI|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.</div>
* Luis de Godoy y Álvarez de Faria ([[Badajoz]] – Roma, 1761), cavaliere di Santiago (dal 1787), sposò Juana de Armendáriz, figlia del marchese di Castelfuerte; [[tenente generale]] (''teniente-general'') dell'esercito regio
* Diego de Godoy y Álvarez de Faria de los Ríos Sánchez Zarzosa, I duca di [[Almodóvar del Campo]], cavaliere di Calatrava dal 1794, sposato con Pascuala Paes e con Josefa Olazábal, ma senza eredi
* María Antonia de Godoy y Álvarez de Faria ([[Badajoz]] – [[Genova]], 25 luglio 1836), sposò a [[Madrid]] il 15 agosto 1790 [[Miguel de la Grúa Talamanca y Branciforte, marchese di Branciforte]], cavaliere di Santiago e dell'ordine di Carlo III, nonché [[Viceré della Nuova Spagna]]
* Ramona de las Mercedes de Godoy y Álvarez de Faria, sposò Manuel José Cándido de Moreno Cidoncha, I conte di Fuente Blanca
 
La nobiltà dei quattro cognomi che possedeva era enfatizzata dall'entrata di suo fratello Luis nell'[[Ordine di Santiago]] e da suo fratello Diego nell'[[Ordine militare di Calatrava|Ordine di Calatrava]]. Suo padre José entrò, senza prove, nell'Ordine di Carlo III nel 1794, e due dei fratelli di sua madre, José e Juan Manuel Álvarez de Faria y Sánchez, Pimienta y Zarzosa, adottarono l'abito religioso di Santiago nel 1792, ed al primo venne anche conferita la croce di cavaliere di Carlo III nel 1801.
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
 
La Casa dei Godoy aveva origini piuttosto antiche e veniva ascritta nell'area della [[Galizia (Spagna)|Galizia]], dove il primo membro citato fu Pedro Ruíz de Godoy, figlio di Rodrigo Alfonso. Questo cavaliere sposò Teresa, figlia di Juan Muñiz. Don Pedro Muñiz de Godoy si era distinto come cavaliere al seguito di [[Enrico II di Castiglia]] del quale era intimo consigliere, ottenendo tra l'altro il titolo di ''Capitán-General'' della Frontiera del Portogallo, morendo nel 1387 nella [[Battaglia di Valverde]], dopo essere stato gran maestro degli ordini di Calatrava e Santiago.
<div style="margin:0; padding:0">
 
{{Cassetto inizio
=== I primi anni ===
|titolo = Altre informazioni
[[File:Manuel de Godoy, por Antonio Carnicero (Real Academia de Bellas Artes de San Fernando).jpg|thumb|left|Manuel Godoy ritratto da [[Antonio Carnicero]] nel 1790.]]
Nel 1784, all'età di 17 anni, Godoy si spostò a Madrid dove entrò nella guardia del corpo del re. Nel periodo in cui si recò a Madrid, ebbe anche modo di perfezionare la propria abilità nel [[canto]] e nel suonare la [[chitarra]] (pur negandolo poi nelle sue memorie successive), il che lo introdusse facilmente a palazzo, dove la sua intelligenza ed audacia gli ottennero in breve tempo i favori della regina Maria Luisa e quindi poi del re Carlo IV.
 
Il 30 dicembre 1788 gli venne garantito l'incarico di "Cadete supernumerario" al palazzo real e nel maggio del 1789 venne promosso al rango di [[colonnello]]. Nel novembre del 1789 venne nominato cavaliere dell'[[Ordine di Santiago]], e nell'agosto del 1790 venne avanzato al rango di commendatore del medesimo ordine. Nel [[1791]] fu aiutante generale della guardia personale del sovrano, e nel febbraio venne nominato maresciallo di campo, nel marzo gentiluomo di camera (''Gentilhombre de la Cámara''), e nel luglio tenente generale nonché cavaliere di Gran Croce dell'[[Ordine di Carlo III]] nel 1791.
 
=== Primo Ministro di Spagna ===
Le frequenti promozioni di Godoy erano un chiaro segno della sua crescente influenza sul re e sulla regina. Nel [[1791]] il primo ministro [[José Moñino y Redondo, conte di Floridablanca|Floridablanca]] accusò Godoy di una relazione adultera con la regina. Nel gennaio del [[1792]] Floridablanca dovette rinunciare al proprio incarico perché accusato di intrattenere relazioni con la Francia repubblicana da poco sorta dalla rivoluzione. Il suo successore, Aranda, rinunciò al suo incarico nel novembre successivo e per questo la regina Maria Luisa predispose Godoy al ruolo di primo ministro. La nomina di Godoy venne benvoluta anche da Carlo IV il quale, avendo sempre avuto un pessimo talento per il governo, appariva ben felice di affidare le sorti dello stato ad un uomo competente e di fiducia.
 
Nel [[1792]] Godoy venne nominato duca di Alcúdia con [[grandezza fisica|grandezza]] e cavaliere dell'[[Ordine del Toson d'oro]] l'anno successivo. L'anno ancora dopo venne nominato Capitano Generale e duca di Sueca, marchese di Alvarez e signore di Soto de Roma. Egli fu inoltre il 15° ministro degli esteri spagnolo dal 15 novembre [[1792]].
 
==== Le guerre ====
[[File:Retrato ecuestre de Manuel Godoy.jpg|thumb|Ritratto equestre di Godoy eseguito dal [[Francisco Goya|Goya]].]]
Godoy continuò come primo ministro una politica neutrale della Spagna nei confronti della Repubblica Francese. Nel [[1793]] fallì il suo tentativo di salvare re [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] dalla [[ghigliottina]]. La protesta della Spagna contro l'esecuzione di Luigi e la sua adesione alla prima alleanza con altri stati europei in funzione antifrancese, portò alla [[Guerra del Rossiglione|Guerra dei Pirenei]]. Le armate francesi tentarono di avanzare in Spagna da nord (distretti baschi) e da est ([[Catalogna]]). Nel luglio del [[1795]] Godoy negoziò la [[Trattato di Basilea (luglio 1795)|Pace di Basilea]] con la Francia, nella quale la frontiera spagnola venne restaurata nei suoi precedenti confini, ma la sua porzione dell'isola americana di [[Hispaniola]] venne ceduta ai francesi. Anche se Godoy venne criticato per il trattato, egli ricevette dopo la conclusione dei negoziati il titolo di "Principe della Pace" (''Principe de la Paz'') con ''[[Grandato di Spagna|Grandeza]]''. Nell'agosto del [[1796]] Godoy negoziò e siglò il [[Trattato di San Ildefonso (1796)|Secondo Trattato di San Ildefonso]] con la Francia, che richiedeva alla Spagna di dichiarare guerra alla Gran Bretagna. Questo trattato pose il Portogallo, alleato della Spagna, in una posizione difficile in quanto questi era già alleato proprio della Gran Bretagna.
 
=== Nuovi onori ===
Nel [[1797]] Godoy ottenne da Carlo IV il titolo di I contessa di Castillo Fiel e I viscontessa di [[Rocafuerte]] (lettere del 14 luglio 1807) per la sua amante, [[Pepita Tudó|Josefa Petra Francisca de Paula (Pepita) de Tudó y Cathalán, Alemany y Luecia]], nata a [[Cadice]] il 19 maggio 1779, figlia del generale di brigata Antonio de Tudó y Alemany, governatore del palazzo reale del [[Buen Retiro]], e di sua moglie Catalina Cathalán y Luecia. Alcune fonti riportano un matrimonio segreto tra Godoy e Pepita, che si suppone si sia celebrato il 22 giugno 1797 al [[Museo del Prado|Prado]].
 
Nel [[1797]] la regina Maria Luisa dispose un matrimonio onorevole per Godoy, nella speranza che questo lo avrebbe allontanato dalla sua amante e nel contempo potesse meglio celare la sua stessa relazione segreta con Godoy. [[María Teresa de Borbone-Vallabriga|Doña María Teresa Carolina de Borbón y Vallabriga, Farnesio y Rozas]], nata a [[Velada]] il 6 marzo 1779, cugina di Carlo IV e figlia dell'esiliato zio [[Luigi Antonio di Borbone-Spagna|Luis de Borbón y Farnesio, XIII conte di Chinchón]], venne prescelta come sposa per Godoy. Anche se i due sposi non si erano mai incontrati prima, Maria Teresa aveva già acconsentito al matrimonio per ristabilire le fortune della sua famiglia. La coppia si sposò l'11 settembre o 2 ottobre all'[[Monastero dell'Escorial|Escorial]]. Godoy ricevette anche una dote dalla sposa, eppure continuò a vivere in casa con amante e moglie.
 
Godoy venne rimosso dall'incarico di primo ministro nel [[1797]] ed elevato alla posizione di capitano generale (''Capitán-General''). La sua posizione era stata compromessa dall'andamento degli scontri sia con la Repubblica Francese che con la regina Maria Luisa, fatti che lo costrinsero a rimettere anche la carica di ministro degli esteri dal 30 marzo 1798. Nell'ottobre del 1800 Maria Teresa, moglie di Godoy (alla quale era stato già conferito dal 1799 il titolo di I marchesa di [[Boadilla del Monte]]), diede alla luce una figlia [[Carlota de Godoy y Borbón, II duchessa di Sueca|Carlota Luisa Manuela]], unica figlia di Godoy che ne erediterà la fortuna ed i titoli. Venne battezzata all'Escorial di Madrid con Carlo IV e Maria Luisa come padrino e madrina.
 
[[File:Antonio Carnicero - Retrato de don Manuel Godoy - Google Art Project.jpg|thumb|Ritratto di Manuel Godoy (1801-1803) ad opera di [[Antonio Carnicero]]]]
 
=== Nuovamente primo ministro (1801-1808) ===
Godoy venne rinominato primo ministro del Regno di Spagna nel 1801 e da subito, col sostegno della Francia, egli poté dichiarare guerra al Portogallo. Utilizzando il suo incarico di capitano generale, egli guidò l'esercito nel 1801 nell'invasione del Portogallo e nella campagna di successo che gli autori spagnoli chiamarono [[guerra delle arance]] (''Guerra de las Naranjas'' o ''Guerra das Laranjas''). La sua armata lasciò [[Badajoz]] il 20 maggio di quell'anno. Senza assedio si arresero agli spagnoli [[Olivenza|Olivença]] e [[Juromenha]], come del resto fecero [[Arronches]], [[Portalegre (Portogallo)|Portalegre]], [[Castelo de Vide]], [[Elvas|Barbacena]] e Ouguela. [[Campo Maior (Portogallo)|Campo Maior]] capitolò dopo un assedio di diciassette giorni, la notte del 6 giugno, quando ormai era già stata siglata la [[Trattato di Badajoz (1801)|Pace di Badajoz]]. Ne risultò per il Portogallo la perdita di [[Olivenza|Olivença]].
 
Nel [[1802]] egli negoziò il [[Trattato di Amiens (1802)|Trattato di Amiens]] con la Gran Bretagna; la Spagna cedette l'[[Trinidad (isola)|isola di Trinidad]] agli inglesi ma riottenne [[Minorca]]. In quello stesso anno [[Napoleone Bonaparte]] scrisse a re Carlo IV una lettera confidenziale, ribadendo che ormai Godoy stava agendo in Spagna da re e che era a tutti gli effetti l'amante della regina Maria Luisa. La lettera venne intercettata dallo ''staff'' di Godoy, ma venne comunque consegnata correttamente a destinazione. Elevato alla posizione di [[generalissimo (grado)|generalissimo]] dell'esercito spagnolo di mare e di terra (1804), gli venne anche garantita una scorta personale. Nel frattempo, sua moglie aveva ereditato anche le fortune del fratello, che era entrato nel clero.
 
Nel [[1805]] gli inglesi attaccarono le navi spagnole in partenza dai porti del [[Perù]] dirette verso la Spagna, costringendo Godoy a dichiarare nuovamente guerra. Il 21 ottobre le flotte francese e spagnola subirono l'umiliante sconfitta della [[battaglia di Trafalgar]], ponendo fine al ruolo della Spagna come grande potenza mondiale. Nel 1805 nacque un figlio dalla sua amante, Manuel, e nel 1807 un altro, Luis.
 
==== 1807: il Trattato di Fontainebleau ====
[[File:Fontainebleau1807.pdf|thumb|left|La situazione originariamente prevista dal Trattato di Fontainebleau del 1807: la parte meridionale del Portogallo è il principato dell'Algarve che sarebbe dovuto passare sotto il controllo diretto di Godoy, formalmente come protettorato del re di Spagna]]
Nel 1807 Godoy ricevette il titolo di [[Altezza serenissima|Altezza Serenissima]] e sul finire dell'anno negoziò il [[Trattato di Fontainebleau (1807)|Trattato di Fontainebleau]] con Napoleone, che eliminò il Portogallo dalla lista delle nazioni e divise il paese tra i vincitori. Godoy ottenne il "Principato dell'Algarve", con [[Alentejo]] e [[Algarve]], sotto il protettorato del re di Spagna. Questo trattato precedette la [[guerra d'indipendenza spagnola|prima invasione francese in Portogallo]] e pertanto nell'art. 1 del trattato si indicava come la metà inferiore del Portogallo sarebbe spettata di diritto a Godoy come "Principe dell'Algarve", anche se questo passo non piacque al principe ereditario spagnolo [[Ferdinando VII di Spagna|Ferdinando]], il quale odiava Godoy e lo strapotere che aveva acquisito.
 
Ma le promesse del Trattato di Fontainebleau vennero disattese: nel dicembre di quell'anno Godoy permise alle truppe francesi in Spagna di assistere alla spartizione del Portogallo e per di più, quando la potenza navale spagnola tracollò a Trafalgar, scoppiò in Spagna e Portogallo una rivolta contro gli invasori napoleonici. Nel marzo del [[1808]] Godoy, Carlo IV e Maria Luisa, col resto della corte, abbandonarono l'Escorial per raggiungere [[Aranjuez]], con l'intenzione di fuggire poi in [[Messico]]. La scelta alla fine ricadde su [[Roma]], dal momento che le ricchezze di Godoy in Spagna vennero confiscate.
[[File:MotíndeAranjuez(2006).JPG|thumb|L'annuale "Festival dell'ammutinamento" a Motin de Aranjuez che commemora la rivolta del 1808. L'immagine è dei festeggiamenti del 2006]]
I sostenitori di Ferdinando (che aveva persino considerato un colpo di Stato contro suo padre per far tornare la situazione alla normalità) iniziarono a diffondere la notizia che Godoy aveva svenduto la Spagna a Napoleone. Il 18 marzo si ebbe un movimento popolare noto come [[Ammutinamento di Aranjuez]]: la folla entrò nella residenza di Godoy, ov'era rimasta la sua amante, Pepita. Due giorni dopo venne trovato anche Godoy, che venne imprigionato nel castello di [[Villaviciosa de Odón]], di proprietà di sua moglie Maria Teresa. Per porre fine alla rivolta e per salvare la vita di Godoy, Carlo IV decise di accondiscendere alle richieste dei rivoltosi ed abdicò in favore di Ferdinando VII.
 
Il nuovo re era popolare, ma la sicurezza dello stato ancora non era stata raggiunta. [[Gioacchino Murat|Murat]] aveva occupato la città solo il giorno prima e, malgrado il crescente sentimento antifrancese, si rifiutò di riconoscere Ferdinando VII come nuovo sovrano spagnolo. Carlo IV protestò in favore della sua abdicazione e si appellò a Napoleone per chiedere assistenza. Con i due reali in contrasto, l'imperatore si pose come mediatore degli eventi e convocò Carlo, Maria Luisa e Ferdinando ad incontrarlo in una conferenza a [[Bayonne]] (Godoy era già stato liberato e portato in Francia per l'occasione).
 
Per placare gli animi, Napoleone chiese ai due sovrani di rinunciare al trono in favore della Francia. Carlo diede il proprio assenso il 5 maggio e Ferdinando fu praticamente obbligato; in cambio i due ottennero delle generose pensioni dal governo francese, nonché la garanzia dell'integrità religiosa e territoriale della Spagna.<ref name="Esdaile2003">{{Cita libro|nome=Charles |cognome=Esdaile|titolo=The Peninsular War: A New History|data=2003|editore=Palgrave Macmillan|isbn=978-1-4039-6231-7|p=35}}</ref> Con l'intera penisola sotto il suo controllo, Napoleone pareva aver raggiunto l'obiettivo. Anche se Carlo, Maria Luisa e Godoy si erano esiliati in Italia mentre Ferdinando e suo fratello Carlo con lo zio Antonio si erano spostati al castello di [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord|Talleyrand]] a [[Valençay]], gran parte della penisola ispanica rimaneva contraria al governo dei napoleonici.<ref name="Esdaile2003" />
 
=== Gli anni dell'esilio ===
[[File:Père-Lachaise - Division 45 - Godoy - 02.jpg|thumb|La tomba di Godoy al cimitero francese di Pere Lachaise]]
Godoy trascorse gli ultimi anni di vita in esilio con Carlo, Maria Luisa e sua figlia Carlota Luisa, la sua amante Pepita, ed i suoi figli (Maria Teresa aveva divorziato da lui nel 1808). Il gruppo degli esiliati visse per alcuni mesi al castello di [[Fontainebleau]], poi a [[Compiègne]], e quindi ad [[Aix-en-Provence]]. Nell'ottobre del 1808 giunsero a [[Marsiglia]], ove trascorsero quattro anni. Nel luglio del [[1812]] si trasferirono a [[Roma]] ove vissero a [[Palazzo Barberini]].
 
Nell'aprile del 1814 Ferdinando VII venne reinstaurato sul trono come re di Spagna, dopo il crollo del regime napoleonico. Egli si rifiutò categoricamente di permettere ai suoi genitori ed a Godoy di ritornare in Spagna e lo stesso [[papa Pio VII]] confinò Godoy e la sua amante a [[Pesaro]]. Durante i [[Cento giorni]], Carlo IV e Maria Luisa si trasferirono dapprima in Francia e poi a [[Verona]], ove si riunirono con Godoy e Pepita. Godoy chiese asilo politico all'imperatore [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I d'Austria]], ma Ferdinando non glielo permise.
 
Dopo la finale sconfitta di Napoleone, Carlo IV, Maria Luisa e Pepita tornarono a Roma, ma il papa chiese a Godoy di rimanere a Pesaro. Nel settembre del [[1815]] Carlo IV e Maria Luisa chiesero personalmente al papa di annullare il matrimonio tra Godoy e Maria Teresa, così che a Godoy fosse permesso di tornare a Roma, ma per preservare l'onorabilità di Pepita questa venne trasferita a [[Genova]]. Ferdinando riuscì a far espellere Pepita da Genova e poi da [[Livorno]], dove si era spostata, permettendole infine di trovar casa a [[Pisa]].
 
Nel marzo del [[1818]] Luis, il figlio minore di Godoy, morì. Nell'ottobre di quello stesso anno Godoy si ammalò di [[malaria]], ricevendo l'estrema unzione ma riprendendosi in seguito. Sul finire dell'anno, Maria Luisa si ammalò di [[polmonite]], Carlo IV era assente a [[Napoli]], ma Godoy era presente al suo letto di morte quando ella trapassò il 2 gennaio 1819. Cinque giorni dopo Carlo IV scrisse a Godoy chiedendogli di lasciare [[Palazzo Barberini]] a Roma, solo poche settimane prima che lo stesso Carlo IV morisse a Napoli.
 
Ferdinando VII continuò ad impedire a Godoy di fare ritorno in Spagna e si assicurò che non ricevesse una pensione da parte dello stato spagnolo. Egli inoltre non permise alla figlia di Godoy, Carlota, di sposare un membro della famiglia reale, ma le permise nel 1821 di sposarsi con Camillo Ruspoli, rampollo di una delle principali famiglie nobili romane di rango principesco.
 
Il 24 novembre 1828 Maria Teresa morì a Parigi. L'anno successivo, a dicembre, Godoy sposò Pepita. Il papa lo nominò principe di Paserano, ma Godoy si trasferì a Parigi nel [[1832]], dove visse di stenti. [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] gli garantì nel [[1834]] una pensione di 1.000 franchi. Nel 1836 e nel 1839 Godoy pubblicò ''Memórias del Príncipe de la Paz'', il suo memoriale di vita. Carlo IV gli aveva chiesto di non pubblicare nulla sino a dopo la morte di Ferdinando VII (che era defunto nel 1833) e così egli fece.
 
Nel 1844 Godoy venne autorizzato a fare ritorno in Spagna. Nel 1848 il governo spagnolo gli restituì parte dei beni confiscatigli e lo reintegrò nei suoi titoli nobiliari. Egli morì a Parigi nel 1851. Il suo corpo venne sepolto dapprima nella [[chiesa di Saint-Roch (Parigi)|chiesa di Saint Roch]], ed in seguito trasferito nel [[Cimitero del Père-Lachaise|Cimitero di Père Lachaise]] ove si trova ancora oggi. Pepita tornò in Spagna nella speranza di riuscire a reclamare le proprietà di famiglia, ma morì a Madrid il 20 settembre 1869.
 
=== Collegamento con ''La maja desnuda'' ===
Il dipinto ''[[Maja vestida e maja desnuda|La maja desnuda]]'' di [[Francisco Goya|Francisco de Goya]], che rappresenta una donna nuda sdraiata su un divano, si trovava un tempo nella collezione personale di Godoy. Molti ritengono infatti che il dipinto rappresenti [[Pepita Tudó|Josefa, contessa di Castillo Fiel]]<ref>{{cita web|url=https://www.artesplorando.it/2017/09/la-maja-desnuda-e-maja-vestida-goya.html|titolo=Maja Desnuda e Maja Vestida, Goya|sito=artesplorando.it|data=27 Settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190209205035/https://www.artesplorando.it/2017/09/la-maja-desnuda-e-maja-vestida-goya.html|dataarchivio=9 febbraio 2019|urlmorto=no|accesso=9 febbraio 2019}}</ref>, che fu una delle amanti di Godoy, oppure l'amica del pittore [[Maria Teresa Cayetana de Silva|Cayetana, duchessa d'Alba]]<ref>{{cita web|url=http://www.fucinemute.it/2011/07/goya-la-maja-desnuda-e-la-tredicesima-duchessa-dalba/|titolo=Goya, la Maja desnuda e la tredicesima Duchessa d'Alba|autore=Annamaria Martinolli|sito=fucinemute.it|data=4 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110710105658/http://www.fucinemute.it/2011/07/goya-la-maja-desnuda-e-la-tredicesima-duchessa-dalba/|dataarchivio=10 luglio 2011|urlmorto=no|accesso=9 febbraio 2019}}</ref>, tesi attualmente meno considerata.
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze spagnole ===
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Golden Fleece Rib.gif
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro
|collegamento_onorificenza=Ordine del Toson d'oro
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
|immagine=ESP Charles III Order GC.svg
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran croce dell'Ordine di Carlo III
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
|collegamento_onorificenza=Ordine di Carlo III
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
|motivazione=
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
{{-}}
{{Cassetto fine}}
</div>
{{Cassetto inizio
|titolo = Serve aiuto?
}}
{{Onorificenze
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
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=== Onorificenze straniere ===
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro (Regno delle Due Sicilie)
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|collegamento_onorificenza=Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
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{{Onorificenze
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
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|nome_onorificenza=Balì gran croce di onore e di devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM)
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|motivazione= Almanacco Imperiale del 1805
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{{Onorificenze
Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi.
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--[[Utente:Demostene119|Demostene119]] ([[Discussioni utente:Demostene119|msg]]) 00:00, 29 lug 2014 (CEST)
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|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce del Reale ordine di San Ferdinando e del merito (Regno delle Due Sicilie)
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== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Cronologia dell'età napoleonica|Cronologia dell'epoca napoleonica]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Spagna dei Borbone]]
[[Categoria:Personalità del Primo Impero francese]]
[[Categoria:Segretari di stato spagnoli]]
[[Categoria:Grandi di Spagna]]