Grosseto e Francesco Tamburini: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{nd|il comune del dipartimento della [[Corsica del Sud]]|Grosseto-Prugna}}
|Nome = Francesco
{{Avvisounicode}}
|Cognome = Tamburini
{{Divisione amministrativa
|Sesso = M
|Nome=Grosseto
|LuogoNascita = Ascoli Piceno
|Panorama=Comune grosseto citta.jpg
|GiornoMeseNascita =
|Didascalia= Centro di Grosseto
|AnnoNascita = 1848
|Bandiera=Grosseto-Gonfalone.png
|LuogoMorte = Buenos Aires
|Voce bandiera=
|GiornoMeseMorte =
|Stemma=Grosseto-Stemma.png
|AnnoMorte = 1891
|Voce stemma=Stemma di Grosseto
|Epoca = 1800
|Stato=ITA
|Attività = architetto
|Grado amministrativo=3
|Nazionalità = italiano
|Divisione amm grado 1=Toscana
|NazionalitàNaturalizzato = argentino
|Divisione amm grado 2=Grosseto
|PostNazionalità = del periodo dell'[[eclettismo (arte)|eclettismo]]
|Amministratore locale=[[Antonfrancesco Vivarelli Colonna]]
|Immagine = Francesco Tamburini.jpg
|Partito= [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
|Data elezione=20-6-2016
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Superficie=473.55
|Note superficie=Censimento generale del 2011.
|Abitanti=82036
|Note abitanti=http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2017
|Sottodivisioni=[[Alberese]], [[Batignano]], [[Braccagni]], [[Istia d'Ombrone]], [[Marina di Grosseto]], [[Montepescali]], [[Nomadelfia]], [[Principina a Mare]], [[Principina Terra]], [[Rispescia]], [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]
|Divisioni confinanti=[[Campagnatico]], [[Castiglione della Pescaia]], [[Gavorrano]], [[Magliano in Toscana]], [[Roccastrada]], [[Scansano]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=1550
|Nome abitanti=grossetani<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;253.</ref>
|Patrono=[[san Lorenzo]]
|Festivo=10 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Grosseto (province of Grosseto, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Grosseto all'interno dell'omonima provincia
}}
Lavorò soprattutto in Argentina, dove progettò molti edifici rappresentativi, specie nella capitale [[Buenos Aires]].
 
== Biografia ==
'''Grosseto''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ɡrosˈseto/|it}}<ref>{{Dipi|Grosseto}}</ref>, {{audio|It-Grosseto.ogg|pronuncia}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:82036}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] della [[Provincia di Grosseto|provincia omonima]] in [[Toscana]].
===In Italia===
Francesco Tamburini<ref name=Mariano>Le notizie biografiche sono tratte da:
*Fabio Mariano, ''L'età dell'Ecelttismo'', Nerbini 2004;
*[http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=4452 Biografia].</ref> nacque ad [[Ascoli Piceno]] nel 1848<ref>Secondo la targa affissa nella sua casa natale ascolana l'anno di nascita è il 1846; la data è il 1848 secondo Fabio Mariano ''L'età dell'Ecelttismo'', Nerbini 2004.</ref> e all'età di undici anni si trasferì con la sua famiglia in [[Ancona]], dove frequentò il liceo e poi l'istituto tecnico Benincasa, dove fu scelto dal naturalista [[Francesco De Bosis]] come assistente al laboratorio di fisica e chimica.
 
A [[Pisa]], dove la sua famiglia si era nuovamente trasferita, si era iscritto alla facoltà di fisica e matematica, ma cambiò facoltà e si iscrisse al corso di ingegneria dell'[[Università di Bologna]], laureandosi nel 1872. Con un nuovo trasferimento della famiglia, che era alla ricerca di una stabilità economica, tornò nelle Marche, a [[Chiaravalle]]. Ottenne un insegnamento di architettura all'[[Università di Urbino]] e successivamente quello di disegno architettonico presso l'[[Accademia delle belle arti di Pisa]].
È il capoluogo di provincia situato più a sud tra quelli della Toscana e, per superficie territoriale, risulta il più vasto comune della regione, nonché il terzo dell'[[Italia Centrale]] e il [[Primi 100 comuni italiani per superficie|decimo d'Italia per superficie]].
 
Durante gli anni di insegnamento si dedicò allo studio del [[Cattedrale di Pisa|Duomo di Pisa]] e delle opere anconetane di [[Giorgio di Matteo|Giorgio Orsini di Sebenico]]: la [[chiesa di San Francesco alle Scale]] e quella di [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|Sant'Agostino]]; pubblicò poi i relativi rilievi, di notevole dettaglio e rifinitura.
A livello [[demografia|demografico]], la città contava appena {{formatnum:4724}} abitanti subito dopo l'[[Unità d'Italia]]<ref>Istat. Censimento 1861. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle {{formatnum:70000}} unità nel [[1991]].<ref>Istat. Censimento 1991. ''Popolazione totale residente nel comune di Grosseto''</ref>
[[File:Biblioteca Comunale Chiaravalle.jpg|thumb|left|[[Chiaravalle]], la palazzina Marulli, che ospita la Biblioteca Comunale]]
Si trasferì nuovamente a [[Roma]] per insegnare alla [[Scuola di applicazione]] per ingegneri, sino al 1883, senza riuscire ancora a raggiungere una sicurezza economica.
In questi anni si deve ricordare forse il suo primo lavoro: il [[palazzo Rheinold]], in [[Ancona]], situato all'angolo tra corso Garibaldi e piazza del Teatro e caratterizzato già dallo stile neorinascimentale che poi fu alla base delle sue opere argentine<ref name=Mariano/>. Inoltre, a [[Chiaravalle]], progettò villa Marulli, ora biblioteca comunale.
 
Nel 1883, quando ebbe l'occasione di conoscere l'ambasciatore argentino in Italia, incaricato dal capo del suo governo di trovare un architetto che fosse in grado di dare un nuovo volto monumentale alla capitale argentina, realizzando una serie di edifici pubblici<ref name=Mariano/>. Colta l'occasione, Tamburini arrivò in Argentina nel 1881.
Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi (con [[Ferrara]], [[Bergamo]], [[Lucca]]) il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una [[Mura di Grosseto|cerchia muraria]], nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.
 
===In Argentina===
== Geografia fisica ==
[[File:MarinaCasa diRosada, Alberesefrente.jpg|thumbminiatura|La spiaggia[[Casa Rosada]] di Marina diBuenos AlbereseAires]]
[[File:Casa Rosada (Tamburini, 1884).jpg|miniatura|sinistra|Il progetto per la Casa Rosada]]
=== Territorio ===
[[File:Buenos Aires Teatro Colon 2.jpg|miniatura|Facciata del Teatro Colon a Buenos Aires]]
{{vedi anche|Maremma|Valle dell'Ombrone}}
[[File:Teatro Colón (Francesco Tamburini).jpg|miniatura|sinistra|Il progetto per il Teatro Colon]]
{{citazione|Grosseto è una città di pianura. La luce marina, chiara e parlacea, non trova ostacoli d'ombra, spazia nel cielo aperto sino ai confini dell'orizzonte. Il cupo "tino" di Moscona vigila alle sue spalle come una sentinella chiusa nel pastrano ferrigno, a guardia della pianura. E verso il mare i monti dell'Uccellina sfumano nell'orizzonte di altri cieli lontani.|[[Geno Pampaloni]], ''Fedele alle amicizie''<ref>Geno Pampaloni, ''Fedele alle amicizie'', Milano, Garzanti, 1992, p.&nbsp;13.</ref>}}
Stabilitosi in Argentina, nel 1883 assunse l'incarico di ispettore generale dell'architettura nazionale e curò la progettazione di una serie di edifici pubblici monumentali a [[Buenos Aires]], nell'ambito dell'architettura del [[Eclettismo (arte)|periodo eclettico]].
Tra le sue opere più importanti ci sono la sede centrale della Banca provinciale di [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]], l'ampliamento della [[Casa Rosada]], l'Ospedale militare centrale e il progetto del [[Teatro Colón]], uno dei teatri lirici più grandi del mondo, opera poi completata con modifiche dal suo allievo [[Vittorio Meano]] e da [[Julio Dormal]] nel 1908<ref name=Mariano/>.
 
Lavorò al progetto per il Palazzo di giustizia, il quartier generale della polizia federale, il Palazzo dei congressi, oltre ad altri uffici governativi. Progettò inoltre alcuni edifici privati, per Zorilla, Tricogen, Besail, Blauco, Gentili e per sé stesso.<ref>[http://books.google.com/books?id=Zz0bAAAAYAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti.''], di Angelo de Gubernatis. Tipi dei Successori Le Monnier, 1889, page 506.</ref>
La città è posta a circa 12&nbsp;km dal mare (dove si affacciano le frazioni comunali di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]]), al centro di una pianura alluvionale denominata [[Maremma grossetana]], nel punto di confluenza della [[valle dell'Ombrone]]. In passato, gran parte dell'area pianeggiante era occupata dal [[lago Prile]] che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai [[Lorena (dinastia)|Lorena]], completate definitivamente tra gli [[anni 1920|anni venti]] e [[anni 1930|trenta]] del XX secolo dal governo [[fascismo|fascista]].
 
La rivoluzione scoppiata a Buenos Aires nel 1890 causò una crisi finanziaria ed una spaventosa [[inflazione]], che fece perdere a Tamburini tutte le ricchezze investite sino ad allora, frutto degli incarichi eseguiti. In queste circostanze scrisse ad un amico (il marchese Colocci di [[Jesi]]): ''E fede ci vuole! Torneranno tempi migliori, si rifarà qualche cosa, e allora... vento alle vele!''
Nella parte nord-orientale del territorio comunale, presso la moderna frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] che è sorta nei pressi dell'antica [[area archeologica di Roselle|città]] [[Civiltà etrusca|etrusco]]-[[Civiltà romana|romana]], si trova una [[Terme di Roselle|sorgente termale]] di acqua sulfurea, della stessa natura e origine che contraddistingue le più rinomate [[terme di Saturnia]] e le altre terme sparse tra il [[monte Amiata]], l'[[area del Tufo]] e le [[colline dell'Albegna e del Fiora]].
 
Nel 1892 la città di Ascoli dedicò a Francesco Tamburini una serie di commemorazioni e celebrazioni.
Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume [[Ombrone]], che con il suo corso prima costeggia la frazione comunale di [[Istia d'Ombrone]] e poi si avvicina in alcuni punti alla città ([[San Martino (Grosseto)|San Martino]], [[Alberino]], Fornacione) con alcune sue anse che precedono la foce situata all'interno del [[Parco Naturale della Maremma]], poco a sud di Principina a Mare.
 
<gallery widths=160px heights=100px>
La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella [[riserva naturale Diaccia Botrona]], area palustre che si estende dove sorgeva l'antico lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel Parco naturale della Maremma, dove si estende l'area palustre della [[Padule della Trappola|Trappola]] e si elevano le prime propaggini dei [[monti dell'Uccellina]] a sud della [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]].
Buenos Aires - Monserrat - Casa Rosada - 20090829.jpg|<small>La facciata principale della Casa Rosada</small>
 
Fachada de la Casa Rosada, vista desde Av. Rivadavia.jpg|<small>La facciata della Casa Rosada su via Rivadavia</small>
Nel territorio comunale sono incluse anche le [[Formiche di Grosseto]], nel cuore del [[Parco Nazionale Arcipelago Toscano|Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano]]; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del [[Santuario per i mammiferi marini]].
Guards of Casa Rosada.jpg|<small>Facciata secondaria della Casa Rosada</small>
 
Escuela Mariano Acosta 03.JPG|<small>Scuola di Insegnamento Superiore di Lingue vive "Mariano Acosta" a Buenos Aires</small>
Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri [[s.l.m.]], mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del Poggio Lecci sui monti dell'Uccellina, dove sorgono l'[[abbazia di San Rabano]] e la [[torre dell'Uccellina]]; altro rilievo degno di nota è il [[Poggio di Moscona]] (317 metri [[s.l.m.]]) che, con la sua caratteristica [[Tino di Moscona|fortificazione]], domina l'abitato di Roselle. Comunque, prendendo in esame soltanto le aree urbane e i centri abitati, l'altezza massima si registra a [[Montepescali]] con 222 metri d'altitudine.
Colon-interior-escenario-TM.jpg|<small>Interno del [[Teatro Colón|Teatro Colon]] a Buenos Aires</small>
 
Panorámica interior del Teatro Colón (cropped).jpg|<small>Interno e soffitto del teatro Colon, a Buenos Aires</small>
La città dista 145&nbsp;km da [[Firenze]], 175&nbsp;km da [[Roma]], 170&nbsp;km dallo scalo internazionale e intercontinentale dell'[[aeroporto di Roma-Fiumicino]]; le città capoluogo di provincia più vicine a Grosseto sono, nell'ordine, [[Siena]] (75&nbsp;km), [[Viterbo]] (122&nbsp;km), [[Livorno]] (135&nbsp;km).
529 banco de la provincia de cordoba.JPG|<small>Banco di Cordoba, a Còrdoba</small>
[[File:Volpi nella macchia mediterranea.jpg|thumb|Volpi nel Parco naturale della Maremma]]
Cba1.jpg|<small>Banco di Cordoba, a Cordoba</small>
Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a bassissima sismicità. Storicamente, sono stati pochissimi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto [[1909]], che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[Scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nella località della [[provincia di Siena]] che fu l'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[Scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto [[1846]] con il IV grado della Scala Mercalli (epicentro ad [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della Scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio [[1905]] che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della Scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
Banco de Córdoba hall central Casa Matriz.jpg|<small>L'atrio centrale del Banco di Còrdoba.</small>
 
Cordoba-teatrolibertador.JPG|<small>Teatro Rivera Indarte (oggi Teatro del Libertador General San Martín), a Còrdoba.</small>
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: '''zona 4''' (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
Teatro Libertador, Córdoba (interior).jpg|<small>Teatro Rivera Indarte a Còrdoba.</small>
 
Hospital de Clínicas Córdoba (Argentina) 1910.jpg|<small>Ospedale delle Cliniche, a Còrdoba.</small>
=== Clima ===
</gallery>
{{vedi anche|Clima di Grosseto|Clima della Toscana|Clima italiano}}
Il [[clima]] della città di Grosseto è mitigato dalla vicinanza del mare e presenta estati calde ma costantemente ventilate dalla brezza marina di [[ponente]] ed inverni non particolarmente freddi. Secondo la classificazione climatica<ref>Thornthwaite C.W. (1948), ''An approach toward a Rational Classification of Climate'', Geogr Review, 38: 55-94</ref> proposta da [[Charles Warren Thornthwaite|Thornthwaite]] basata sul cosiddetto ''Moisture Index'', la città di Grosseto è contraddistinta da un clima subarido '''C<small>1</small>''', mesotermico '''B′<small>2</small>''', con eccedenza moderata invernale '''s''' (deficit idrico tra aprile e settembre di circa 300&nbsp;mm) e concentrazione estiva dell'efficienza termica '''b′<small>4</small>''', caratteristiche comuni a gran parte della fascia costiera della Maremma grossetana e [[Maremma laziale|laziale]]<ref>Thornthwaite C.W. e Mather J.R. (1957), ''Instructions and Tables for computing Potential Evotranspiration and the Water Balance'', Thornthwaite Associates, Laboratory of Climatology, 10: 185-311, Centerton, N.J.</ref>.
 
A livello [[zone fitoclimatiche|fitoclimatico]], l'intero territorio comunale di Grosseto è includibile nella sottozona calda del [[Lauretum]] del 2º tipo, che interessa analogamente l'intero tratto costiero e l'entroterra pianeggiante e di bassa collina di tutta la provincia.
 
Le temperature medie annue si attestano attorno ai 15&nbsp;°C nelle aree pianeggianti, con valori medi attorno agli 8&nbsp;°C in gennaio e prossimi ai 24&nbsp;°C in luglio<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto">{{cita web|autore=www.meteoam.it|url=http://www.meteoam.it/modules/tempoInAtto/infoStazione.php?icao=LIRS|titolo=Tabelle e grafici climatici 1961-1990|accesso=11 giugno 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai 600&nbsp;mm annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i 60 e i 70 giorni<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto" />. Seppur l'area risulti relativamente poco piovosa, la città subì gravi danni durante l'[[alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966]], mentre è rimasta ai margini rispetto alle aree maggiormente colpite dall'[[alluvione della Maremma grossetana del novembre 2012]], quando si sono verificati allagamenti nelle frazioni orientali e meridionali, con isolamento delle frazioni di [[Rispescia]] e di [[Alberese]] per due giorni.
 
In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'[[eliofania]] in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa<ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39: pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm., pag. 48</ref>.
 
Le [[neve|nevicate]], eventi molto rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria umida artica verso il [[Mar Tirreno]], con conseguente innesco di venti insolitamente gelidi che concorrono a mantenere condizioni termometriche ideali per determinare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storici eventi accaduti nel febbraio [[1956]], nel gennaio [[1985]] e il 29 dicembre [[1996]]). Tra il [[2001]] e il [[2012]], in base ai rilevamenti nivometrici effettuati presso la stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], gli accumuli nevosi medi annui si attestano a 0,83&nbsp;cm; l'evento con accumulo più rilevante del nuovo millennio risulta quello con 5&nbsp;cm di accumulo nelle prime ore del 16 gennaio [[2002]] (altre nevicate con accumulo si sono verificate il 26 febbraio [[2001]] e il 10 febbraio [[2012]] con 2&nbsp;cm in entrambe le occasioni e il 2 febbraio [[2010]] con 1&nbsp;cm di accumulo nelle prime ore della giornata).
 
La [[nebbia]] risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.
 
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona D, 1550 [[Grado giorno|GG]]
* [[Diffusività atmosferica]]: media, Ibimet CNR 2002
 
==== Stazioni meteorologiche ====
Nel territorio comunale sono ubicate tre stazioni meteorologiche: la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]], ufficialmente riconosciuta dall'[[organizzazione meteorologica mondiale]], la [[stazione meteorologica di Grosseto Centro]] e la [[stazione meteorologica di Alberese]] (queste ultime due non ancora contrassegnate da [[codice WMO]] e/o [[codice aeroportuale ICAO|codice ICAO]]).
 
Nella tabella sottostante sono riportati i valori climatologici medi relativi al trentennio di riferimento climatico [[1961]]-[[1990]]<ref>http://www.wunderground.com/global/IY.html Medie climatiche 1961-1990</ref><ref>http://www.eurometeo.com/italian/climate Dati climatologici medi</ref><ref>http://www.meteoam.it Tabelle e grafici climatici</ref><ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39 pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm.</ref>, oltre ai valori estremi mensili di [[temperatura]] registrati dal [[1951]] in poi<ref>[http://www.tutiempo.net/clima/Grosseto/162060.htm Clima en Grosseto - Históricos el tiempo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.meteoam.it/modules/elementiClima/Estremi/Gennaio.htm |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> presso la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]] del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]]. Non è da escludersi, vista la non facile reperibilità dei dati antecedenti al [[1950]], che si siano verificate precedentemente temperature massime più elevate o minime più basse dei valori assoluti annuali e mensili ivi riportati.
 
<div align=center style="overflow: auto">
{{ClimaAnnuale
| nome = [[Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto|Grosseto Aeroporto]]
| tempmax01 = 11.9
| tempmax02 = 13.0
| tempmax03 = 15.1
| tempmax04 = 17.9
| tempmax05 = 22.2
| tempmax06 = 26.4
| tempmax07 = 29.9
| tempmax08 = 29.8
| tempmax09 = 26.5
| tempmax10 = 21.7
| tempmax11 = 16.2
| tempmax12 = 12.6
| tempmin01 = 2.7
| tempmin02 = 3.3
| tempmin03 = 4.6
| tempmin04 = 6.8
| tempmin05 = 10.2
| tempmin06 = 13.9
| tempmin07 = 16.7
| tempmin08 = 17.1
| tempmin09 = 14.7
| tempmin10 = 11.2
| tempmin11 = 6.8
| tempmin12 = 3.7
| tempassmax01 = 19.9
| annotempassmax01 = 1955
| tempassmax02 = 22.6
| annotempassmax02 = 1991
| tempassmax03 = 25.6
| annotempassmax03 = 1989
| tempassmax04 = 28.4
| annotempassmax04 = 2007
| tempassmax05 = 33.6
| annotempassmax05 = 1953
| tempassmax06 = 39.0
| annotempassmax06 = 2003
| tempassmax07 = 38.8
| annotempassmax07 = 2004
| tempassmax08 = 40.2
| annotempassmax08 = 1958
| tempassmax09 = 36.2
| annotempassmax09 = 1982
| tempassmax10 = 30.6
| annotempassmax10 = 2001
| tempassmax11 = 27.0
| annotempassmax11 = 2004
| tempassmax12 = 20.2
| annotempassmax12 = 1954
| tempassmin01 = -13.2
| annotempassmin01 = 1985
| tempassmin02 = -13.0
| annotempassmin02 = 1991
| tempassmin03 = -7.7
| annotempassmin03 = 1956
| tempassmin04 = -2.6
| annotempassmin04 = 1970
| tempassmin05 = -0.2
| annotempassmin05 = 1957
| tempassmin06 = 5.2
| annotempassmin06 = 1962
| tempassmin07 = 8.8
| annotempassmin07 = 1993
| tempassmin08 = 10.0
| annotempassmin08 = 1972
| tempassmin09 = 6.6
| annotempassmin09 = 1957
| tempassmin10 = -0.6
| annotempassmin10 = 1970
| tempassmin11 = -5.2
| annotempassmin11 = 1973
| tempassmin12 = -10.0
| annotempassmin12 = 1996
| pioggia01 = 64.1
| pioggia02 = 56.7
| pioggia03 = 56.2
| pioggia04 = 49.6
| pioggia05 = 39.9
| pioggia06 = 27.1
| pioggia07 = 20.2
| pioggia08 = 37.4
| pioggia09 = 64.5
| pioggia10 = 86.8
| pioggia11 = 93.8
| pioggia12 = 64.9
| giornipioggia01 = 7
| giornipioggia02 = 6
| giornipioggia03 = 7
| giornipioggia04 = 7
| giornipioggia05 = 5
| giornipioggia06 = 3
| giornipioggia07 = 2
| giornipioggia08 = 3
| giornipioggia09 = 4
| giornipioggia10 = 6
| giornipioggia11 = 9
| giornipioggia12 = 7
}}
</div>
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Grosseto}}
{{Citazione|Città forte. Non grande, ben murata<br />e difesa da sei bastioni e da una rocca,<br />con due sole porte, una che guarda la terraferma,<br />l'altra, dalla quale si esce verso il mare|[[Emanuele Repetti]], [http://www.archeogr.unisi.it/repetti/index.html ''Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana]'', [[1835]]}}
[[File:Roselle Archaeological Park Central area.JPG|thumb|upright=1.2|I ruderi della città di [[Area archeologica di Roselle|Roselle]]]]
 
=== Età antica ===
La prima menzione della città di Grosseto risale ad un documento dell'anno [[803]] in cui il [[vescovo di Lucca]] Iacopo cede a Ildebrando Aldobrandeschi la [[Chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]] situata in «loco Grossito», mentre nel [[973]] è attestata nuovamente come «curtis cum castrum».<ref name=storiasanti>Bruno Santi, ''Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto'', Siena, Nuova Immagine, 1995, pp.&nbsp;123–127.</ref>
 
Tuttavia, l'intero territorio comunale è abitato sin dal periodo [[Preistoria|preistorico]], come è visibile dai resti in alcune grotte situate presso i monti dell'Uccellina, tra la località di [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce del fiume Ombrone]], nel [[Parco naturale della Maremma]]: in particolare, nella Grotta della Fabbrica e nella [[Grotta dello Scoglietto]] sono venuti alla luce reperti risalenti rispettivamente al [[Paleolitico]] e all'[[Età del Rame]] e del [[Età del bronzo|Bronzo]].
 
Sicuramente Grosseto non esisteva come insediamento stabile nel periodo [[Civiltà etrusca|etrusco]], quando invece l'intera area era sottoposta all'egemonia dell'importante città di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], posta su di un'altura poco più a nord. Nel VI secolo a.C., periodo di maggiore splendore di Roselle, sono documentati rapporti commerciali con altre città etrusche di rilievo, quali [[Vetulonia]], [[Populonia]] e [[Vulci]]. Fiorente città che governava un vasto territorio che andava dal mare al [[Monte Amiata]], combatté nella guerra contro [[Tarquinio Prisco]] insieme agli altri popoli latini, finendo poi conquistata dai romani nel [[294 a.C.]] e diventando [[municipio romano]]. Nel 205 a.C. contribuì alla fornitura di grano e legna per la flotta di [[Scipione l'Africano]] durante la [[seconda guerra punica]]. Sotto l'impero divenne [[Colonia romana|colonia]] e conobbe un periodo di grande splendore con la costruzione del foro, della basilica, anfiteatro e terme. Nel V secolo fu eretta a [[Diocesi di Roselle|sede vescovile]] (prima attestazione nel 499).
 
=== Età medievale ===
[[File:B Innozenz II.jpg|thumb|upright=0.8|[[Papa Innocenzo II]]]]
 
La decadenza di ''Rusellae'' iniziò nel VI secolo, invasa dalle popolazioni barbare provenienti dal nord. Con la fine del VI secolo Roselle era uno dei residui capisaldi bizantini della Tuscia, la [[conquista longobarda]] risale infatti ai primi anni del VII secolo. È in questo periodo che probabilmente si è venuto a formare il primo nucleo del villaggio di Grosseto, che alcuni recenti studi vogliono identificare nell'area oggi compresa tra [[piazza della Palma]] e [[piazza dei Martiri d'Istia]]. Pur continuando ad essere sede vescovile, Roselle risultava pressoché disabitata, mentre a valle lungo il fiume Ombrone andava a formarsi la comunità di Grosseto che cresceva sempre più di numero.
 
Nel [[1137]] si verificò l'assedio portato alla città dalle truppe tedesche del duca [[Enrico X di Baviera|Arrigo di Baviera]],<ref name=storiasanti/> intervenute per contrastare il forte dissidio portato avanti dai cittadini grossetani verso l'imperatore dell'epoca, culminato anche con mancato pagamento di tasse. Infine, [[papa Innocenzo II]], che aveva trascorso del tempo in Maremma tra il 1133 e il 1137, decise di trasferire a Grosseto la sede vescovile,<ref name=storiasanti/> dando alla comunità il titolo di ''civitas''. Il 9 aprile [[1138]], con la bolla ''Sacrosancta Romana Ecclesia'', papa Innocenzo II decretò la nascita della [[diocesi di Grosseto]].
 
Grosseto ormai città a tutti gli effetti, acquisì una nuova fisionomia caratterizzata da costruzioni di pietra e laterizio che soppiantarono con la fine del XII secolo l'edilizia povera di origine altomedievale. Grosseto fu ben presto una delle roccaforti principali della potente famiglia degli [[Aldobrandeschi]]<ref>S.M. Collavini, ''"Honorabilis domus et spetiosissimus comitatus": gli Aldobrandeschi da "conti" a "principi territoriali" (secoli IX-XIII)'', Pisa, 1998.</ref>: la sua posizione centrale nella piana che diradava sul mar Tirreno e la vicinanza alle principali [[Salina|saline]] dal litorale (Castiglione, Querciolo) la rendevano particolarmente adatta per il commercio.<ref name=storiasanti/> Dopo un primo giuramento unilaterale di fedeltà a [[Siena]] per il controllo della dogana del sale, fatto dal popolo grossetano nel 1151,<ref name=storiasanti/> gli Aldobrandeschi furono costretti a studiare un piano che garantisse loro la permanenza al potere e, al tempo stesso, il riconoscimento di una larga autonomia alla città.
 
[[File:Coat of Arms of the House of Aldobrandeschi.svg|thumb|upright=0.9|Stemma degli [[Aldobrandeschi]]]]
Dopo alcuni decenni di stallo, si giunse al riconoscimento formale del comune proprio agli inizi del XIII secolo e, nel [[1204]], venne approvato il primo statuto, la cosiddetta ''Carta delle Libertà'', dove erano stabilite le relazioni di tipo socio-economico e giurisdizionale tra i governanti e i cittadini di Grosseto. Nel 1222 venne concessa la possibilità ai cittadini di nominare i consoli, un podestà e tre consiglieri; tale provvedimento portò i Grossetani a ripudiare l'atto di sottomissione fatto a Siena il secolo precedente. Dopo un tentativo dei Senesi di ristabilire l'ordine, con l'assedio del 1224 che contribuì alla cacciata degli Aldobrandeschi, il libero comune di Grosseto assumeva nel corso del tempo sempre più autonomia. Fu in questi anni, tra il [[1243]] e il [[1246]], che l'imperatore [[Federico II di Svevia]] raggiungeva Grosseto per trascorrervi l'intera stagione invernale, grazie al clima mite e ad estese aree umide attorno alla città, dove poteva praticare la caccia e la [[falconeria]]: nel marzo del 1246 Federico II abbandonò precipitosamente la città dopo essere stato informato della [[congiura di Capaccio]], evento ricordato anche da un'iscrizione sulla facciata di [[Palazzo Aldobrandeschi]].
 
Gli Aldobrandeschi, nella figura di [[Omberto Aldobrandeschi]], cercarono di riconquistare i domini perduti e la reazione degli eserciti senesi fu quella di nominare nel 1259 come podestà un loro concittadino.<ref>G. Ciacci, ''Gli Aldobrandeschi nella storia e nella Divina Commedia'', Roma, 1935.</ref> Dopo appena un anno, Grosseto tornò nuovamente libera e si schierò a fianco di [[Firenze]] nella [[battaglia di Montaperti]]. Successivamente, la città fu nuovamente occupata e devastata e perfino scomunicata da [[papa Clemente IV]].
 
[[Bino degli Abati del Malia]], visconte di [[Batignano]] e di Grosseto, feudatario degli Aldobrandeschi, approfittò di una crisi interna che Siena stava vivendo nel 1310 per guidare una rivolta e cacciare i Senesi da Grosseto.<ref name=storiasanti/> Nel 1312, iniziò il lungo dominio degli Abati del Malia sulla città maremmana, che fu riconosciuto pure da Siena con una trattativa di pace tra la [[Repubblica di Siena|Repubblica]] e i [[Contea di Santa Fiora|conti di Santa Fiora]] il 17 aprile 1317. Dopo aver recuperato temporaneamente la libertà, la città di Grosseto [[Assedio di Grosseto|si trovò assediata]] nel settembre [[1328]] dalle truppe di [[Ludovico il Bavaro]] e dell'[[antipapa Niccolò V]], di ritorno da Roma, che chiedevano viveri, doni e assoluta fedeltà e obbedienza all'imperatore. I Grossetani, guidati dai figli di Bino, Malìa ed Abbatino, risposero con una eroica difesa e resistenza, tant'è che l'imperatore, non riuscendo ad espugnare la città, dovette ritirarsi dopo quattro giorni di inutile assedio.<ref name=storiasanti/>
 
Nel corso del XIV secolo la città subì una o due disastrose alluvioni (1308 e 1333) che allontanarono dalla città il corso dell'[[Ombrone]], privandola del suo porto fluviale. Negli stessi anni, fra il 1334 e il 1336, scacciati gli Abati del Malia, lo Stato di Siena conquistò definitivamente Grosseto e estese il suo dominio su tutta la Toscana meridionale.<ref name=storiasanti/> La serie negativa di eventi non si era però esaurita: la micidiale epidemia di [[peste nera]] che devastò l'Europa fra il 1347 e il 1350 raggiunse nel [[1348]] la Toscana: è stato calcolato che i morti furono fra il 30% e il 50% della popolazione delle zone colpite. La Maremma, caratterizzata in tutti i tempi da una densità demografica tendenzialmente bassa, subì un vero tracollo demografico da cui non sarebbe riuscita a riprendersi fino al XX secolo.
 
=== Età moderna ===
Quando a metà XVI secolo i [[Medici]] sottomisero Siena, anche Grosseto ne seguì la sorte.<ref name=storiasanti/> La città, vicina al mare e ai confini del Granducato, aveva per i Medici una grande importanza strategica mentre il territorio circostante poteva diventare la principale fonte di approvvigionamento di grano per Firenze. Dopo vari assedi iniziati nel 1554, Grosseto venne conquistata dai Medici nel luglio [[1557]], quando le truppe di [[Cosimo I de' Medici|Cosimo I]] entrarono in città; la [[pace di Cateau-Cambrésis]] del 1559 sanciva ufficialmente il definitivo passaggio nel [[Granducato di Toscana]].<ref name=storiasanti/>
 
[[File:Grosseto, monumento a pietro leopoldo, 'canapone'.JPG|thumb|upright=1.1|Il monumento a [[Monumento a Canapone|Leopoldo II di Lorena]]]]
Nel 1574 [[Francesco I de' Medici|Francesco I]] commissionò i lavori per la costruzione di una nuova e più ampia cinta muraria, ancor più fortificata di quella preesistente, che rendesse inespugnabile il centro cittadino. Le [[mura di Grosseto]] furono progettate da [[Baldassarre Lanci]] e i lavori di costruzione furono da lui personalmente diretti: alla sua morte, fu sostituito dal figlio Marino, e successivamente dall'ingegnere [[Simone Genga]]. La nuova cinta muraria fu completata nel [[1593]].<ref name=storiasanti/> Tuttavia, ormai Grosseto era stata trasformata in un fortino, sede di guarnigioni militari, e la popolazione stabile calava sempre di più.
 
Fu soltanto a partire dal XVIII secolo, con i [[Lorena (dinastia)|Lorena]], che la città iniziò nuovamente a riprendersi lentamente. Il 18 marzo 1766 [[Pietro Leopoldo di Lorena|Pietro Leopoldo]] divise il territorio dell'antica Repubblica di Siena in due province e fu istituita la Provincia Inferiore Senese, con capoluogo Grosseto. Grazie alle riforme leopoldine, la città andò incontro ad una decisa rinascita economica e culturale.<ref name=storiasanti/> Ciò nonostante, si rese necessaria l'approvazione del "Regolamento per l'[[estatatura]]" (1780), a causa della persistenza del rischio [[malaria]], facendo sì che nella stagione estiva tutti gli uffici istituzionali fossero trasferiti nella vicina [[Scansano]].<ref name=storiasanti/>
 
[[File:Grosseto1935.jpg|thumb|upright=1.3|Panorama di Grosseto nel 1935]]
Le riforme dei Lorena vennero interrotte con l'occupazione delle truppe francesi (1796) che si protrasse a più riprese fino al 1808, anno dell'annessione alla [[Francia napoleonica]], con l'accorpamento degli ''arrondissement'' di Grosseto, Montepulciano e Siena nel [[Dipartimento dell'Ombrone]]. Il [[Congresso di Vienna]] del 1815 sancì il ritorno del Granducato di Toscana nelle mani di [[Ferdinando III di Toscana]], al quale succedette il figlio [[Leopoldo II di Lorena|Leopoldo II]] a partire dal 1824. Il 1º novembre 1825 fu così istituito il [[Compartimento di Grosseto]], che sopravvisse fino all'[[Unità d'Italia]]: il suo territorio fu suddiviso nei distretti del capoluogo, di [[Arcidosso]] e di [[Orbetello]].
 
Il granduca Leopoldo II governò fino al 1859, impegnandosi costantemente e in prima persona al completamento delle opere di bonifica, affidando gli incarichi ad importanti personalità come gli ingegneri [[Vittorio Fossombroni]] e [[Alessandro Manetti]], e mettendo le basi per un ammodernamento e un sensibile miglioramento delle condizioni socio-economiche di Grosseto e del suo territorio. Il granduca è stato sicuramente l'uomo politico più apprezzato e amato dalla popolazione nella millenaria storia della città, tanto da essere affettuosamente soprannominato "Canapone", per il colore dei capelli e della barba, e onorato con un [[Monumento a Canapone|monumento scultoreo]] a lui dedicato, collocato in [[Piazza Dante (Grosseto)|piazza Dante]] nel 1846.
 
[[File:Tram a cavalli a S.Rocco.jpg|thumb|upright=1.9|Tram a cavalli di inizio Novecento]]
[[File:Grossetoposte.jpg|thumb|upright=0.9|Il Palazzo delle Poste in una foto del 1933]]
Nel marzo 1860 il plebiscito che si svolse nel Granducato di Toscana sancì l'annessione allo Stato sabaudo, entrando così a far parte del [[Regno d'Italia]].
 
=== Età contemporanea ===
Grosseto, ormai capoluogo della vasta [[Provincia di Grosseto]], a partire dagli ultimi decenni del [[XIX secolo]] iniziò un'espansione senza pari nella sua storia, con la costruzione di nuovi sobborghi al di fuori della cinta muraria. Nel 1897, grazie all'interessamento del politico [[Ettore Socci]], venne abolita l'estatatura ed iniziò un florido periodo per l'architettura grossetana, con la realizzazione di numerosi edifici nell'ottica dell'[[Eclettismo (arte)|eclettismo]] dei revival [[Architettura neoclassica|neoclassici]], [[Architettura neorinascimentale|neorinascimentale]] e [[Architettura neogotica|neogotici]], con una fiorente stagione [[liberty]] nei primi anni del XX secolo.<ref name=storiasanti/>
 
Tra i principali eventi del nuovo secolo, si ricorda soprattutto il tragico [[Bombardamento di Grosseto|bombardamento del 26 aprile 1943]], un [[lunedì dell'Angelo]], che nelle ore centrali della giornata causò numerose vittime innocenti, tra i quali anche bambini e ragazzi che si trovavano per le vie del centro o nei parchi cittadini per trascorrere la giornata di festa. Un altro triste episodio episodio si verificò quasi un anno dopo nelle campagne poco fuori [[Istia d'Ombrone]]. Nella zona avevano trovato rifugio numerosi renitenti alla leva, pacifisti che non avevano risposto alla chiamata alle armi della [[Repubblica Sociale Italiana]]. All'alba del 22 marzo 1944 fu catturato il gruppo di undici persone, tutti giovani, che furono tutti quanti fucilati al termine di un processo sommario tenutosi all'interno della scuola di Maiano Lavacchio che precedentemente era stata appositamente sgomberata: il triste avvenimento è passato alla storia come l'[[eccidio di Maiano Lavacchio]].<ref>{{cita web|autore=www.instoria.it|url=http://www.instoria.it/home/martiri_istia.htm|titolo=I Martiri d'Istia|accesso=6 giugno 2008}}</ref>
 
Nel dopoguerra continuò la crescita esponenziale della città, con la costruzione di moderni quartieri e lo sviluppo urbanistico delle frazioni balneari. Tra gli avvenimenti significativi, si segnala la disastrosa [[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|alluvione del 4 novembre 1966]] che devastò la città: si contò una vittima. Oggi Grosseto è una città di circa {{formatnum:80000}} abitanti, la cui crescita non pare arrestarsi, importante centro agricolo ed artigianale e principale città della Toscana meridionale.
 
[[File:Grosseto-Stemma.png|thumb|upright=0.5|Stemma di Grosseto]]
 
=== [[Toponimo]] ===
Nel corso dei secoli, il capoluogo maremmano ha avuto diverse denominazioni, la più ricorrente delle quali era ''Grossetum''; in altre circostanze la città viene menzionata anche coi nomi ''Crassetum'' e ''Rosetum''.
 
In ogni caso, la città è sempre menzionata col nome ''Grossetum'' nelle bolle pontificie di [[Papa Innocenzo II]] del [[1138]], di [[Papa Celestino II|Celestino II]] del [[1143]] e di [[Papa Clemente III|Clemente III]] del [[1188]]; questa risulta essere, pertanto, la corretta denominazione originaria di Grosseto.<ref name="Grosseto On Line">{{cita web|autore=www.gol.grosseto.it|url=http://www.gol.grosseto.it/puam/comgr/turismo/nome.php?l=it|titolo=Etimologia del nome e storia dello stemma comunale Grosseto|accesso=6 giugno 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060109025927/http://www.gol.grosseto.it/puam/comgr/turismo/nome.php?l=it|dataarchivio=9 gennaio 2006}}</ref>
 
=== Simboli ===
{{vedi anche|Stemma di Grosseto}}
Inizialmente, lo [[stemma]] della città di Grosseto era costituito unicamente dal [[Grifone (araldica)|grifone]], mitico animale alato che rievoca la cultura e le origini dei cittadini grossetani, riconducibili al popolo etrusco che, fin dal [[VII secolo a.C.]], si era insediato ed aveva abitato l'antica [[Area archeologica di Roselle|Roselle]], città che ha costituito le vestigia del capoluogo maremmano.
 
In epoca medievale il grifone fu collocato sopra uno scudo rosso che rappresentava la vicinanza al [[Guelfi e ghibellini|partito ghibellino]]. Superato l'assedio del settembre 1328 quando, a seguito di quattro giorni di continua e intensa battaglia, vennero respinte le truppe di [[Ludovico il Bavaro]], il grifone venne armato di una spada, a ricordo dello storico evento in cui la città passò agli onori delle cronache militari dell'epoca. Da allora, lo stemma comunale è pervenuto fino ai giorni nostri senza ulteriori modifiche<ref name="Grosseto On Line" />.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Nonostante la superficie piuttosto contenuta del centro storico cittadino, vi sono conservati pregevoli monumenti che sintetizzano il passato e la storia della città nel corso dei secoli<ref>Innocenti A. (1928). ''Grosseto: storia ed arte''. Grosseto</ref>.
Data la vastità del territorio comunale, vanno segnalati anche numerosi luoghi d'interesse e pregevoli monumenti, sia nelle singole frazioni che come entità isolate nella campagna.
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Lato destro Duomo di Grosseto.jpg|thumb|Fianco destro della Cattedrale di San Lorenzo]]
[[File:Particolare della Chiesa di San Francesco a Grosseto.jpg|thumb|Affresco sulla facciata della Chiesa di San Francesco]]
[[File:Chiesa dei Bigi a Grosseto.jpg|thumb|upright=0.7|Facciata della Chiesa dei Bigi]]
{{vedi anche|Chiese di Grosseto}}
* [[Duomo di Grosseto|Cattedrale di San Lorenzo]], o semplicemente duomo di Grosseto, è situata nella principale piazza della città ed è stata edificata tra il [[1294]] e il [[1302]] su progetto dell'architetto Sozzo di Rustichino, nel luogo dove precedentemente sorgeva l'alto-medievale [[Pieve di Santa Maria (Grosseto)|pieve di Santa Maria]]. Lavori di completamento furono poi effettuati tra il 1330 e il 1340, ed infine la struttura fu rifatta nel [[XVI secolo]] ad opera di Anton Maria Lari. Ulteriori ristrutturazioni tra il 1840 e il 1865 hanno successivamente modificato l'aspetto rinascimentale dell'edificio, nel tentativo di riportarlo alle primitive forme medievali. Nel 2013 viene realizzata sul fianco destro della chiesa una pedana in marmo per l'accesso ai disabili. La facciata si presenta sulla scorta del gusto di matrice romanica per la bicromia bianco-rossa (marmo rosso di Caldana) e per le forme goticheggianti; su di essa sono poste le statue dei [[quattro evangelisti]], risalenti al XIV secolo, un bel [[rosone]] centrale con la raffigurazione del ''Redentore'', due chioschetti cinquecenteschi laterali, un ballatoio con colonnine originarie, un timpano con immagini religiose (1897) dell'artista Leopoldo Maccari. All'interno sono conservate alcune pregevoli opere, tra cui: un'[[acquasantiera]] del 1506; un [[fonte battesimale]] di Antonio Ghini; le due vetrate realizzate su disegno di [[Benvenuto di Giovanni]] raffiguranti la prima ''Isaia e Michea, l'Annunciazione, i santi Pietro apostolo e Gerolamo, le sante Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena'', la seconda ''la Fede e la Speranza, i santi Michele arcangelo, Giovanni Battista, Bartolomeo apostolo, Ludovico, Lorenzo e Sebastiano''; un ''Crocifisso'' ligneo policromo della seconda metà del XV secolo; due angeli reggi-candelabro di Domenico Arrighetti; infine, la venerata ''Madonna delle Grazie'', nella cappella sinistra del transetto, parte centrale di una tavola di [[Matteo di Giovanni]], databile al [[1470]]. Molte delle opere d'arte originariamente situate nel duomo sono oggi conservate nel [[museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]].<ref>Emilio Chiarini, ''Del Duomo di Grosseto'', Grosseto, 1893.</ref><ref>Giuseppe Guerrini, ''La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni'', Roccastrada, 1996.</ref><ref>Annarosa Garzelli, ''Il Duomo di Grosseto'', Marchi e Bertolli, Firenze, 1967.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp.&nbsp;127–130.</ref>
* [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|Chiesa di San Pietro]], situata lungo [[Corso Carducci]], è la più antica chiesa di Grosseto. Originariamente posizionata lungo il tragitto dell'antica [[via Aurelia]] – che attraversava proprio il centro cittadino – è ricordata nella bolla di Clemente III del 1188. Di semplici e spoglie linee architettoniche, pare risalire originariamente all'[[VIII secolo]], anche se ha subito sostanziosi ampliamenti tra il IX e il XII secolo e l'aspetto attuale è dovuto in parte ad alcuni restauri seicenteschi e settecenteschi, mentre il campanile è stato innalzato nel 1625. Sulla facciata, di fianco alle lesene che delimitano il portale, sono presenti quattro bassorilievi (due per ogni lato), databili tra il periodo bizantino e l'epoca alto-medievale: un bassorilievo raffigura elementi vegetali, su un altro è scolpita una figura umana, mentre gli altri due si caratterizzano per una serie di animali.<ref>Carlo Citter, ''La chiesa di San Pietro a Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2008.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', p. 131.</ref>
* [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiesa di San Francesco]], situata nell'[[Piazza San Francesco (Grosseto)|omonima piazza]] del centro storico, è stata consacrata nel [[1289]] quando ne presero possesso i francescani, a seguito della riedificazione dell'edificio sul luogo di una più antica chiesa dedicata a San Fortunato e appartenente ai benedettini, i quali l'abbandonarono nel 1230. Lavori di ristrutturazioni successive hanno in parte modificato l'aspetto originario e agli inizi del XX secolo fu ricostruito il campanile, rialzato di un piano, danneggiato da un fulmine nel 1917. Sulla facciata è posto un piccolo rosone e sopra al portale una lunetta con l'affresco di Giuseppe Casucci raffigurante i ''santi Francesco d'Assisi e Lorenzo''. All'interno, tra le varie opere, spicca soprattutto il ''[[Crocifisso di San Francesco a Grosseto|Crocifisso]]'' ligneo duecentesco con dubbia attribuzione, oscillante tra [[Duccio di Buoninsegna]], il Maestro di Badia ad Isola e [[Guido di Graziano]].<ref>Alessandro Bagnoli, ''Duccio. Alle origini della pittura senese'', Catalogo della mostra, Silvana Editoriale, Milano, 2003.</ref> Addossato al lato sinistro della chiesa si trova il convento con il chiostro, caratterizzato dalla presenza del cinquecentesco [[pozzo della Bufala]].<ref>Olivia Bruschettini, Tamara Gigli, ''San Francesco a Grosseto. Il convento e la chiesa – Ipotesi per una collezione di opere d'arte. Contributi per l'arte in Maremma, volume II'', Edizioni Effigi, Arcidosso, 2010.</ref><ref>Santi, ''op. cit.'', pp. 140-142.</ref>
* [[Chiesa dei Bigi|Chiesa dei Santi Gherardo e Ludovico]], detta dei Bigi, situata in [[piazza Baccarini]] a poca distanza dalle chiese di San Pietro e di San Francesco, è stata costruita nel [[1585]] insieme all'annesso convento delle Clarisse. Sconsacrato agli inizi del XX secolo, è stato restaurato nel 2005 ed ha ospitato in tempi recenti il museolab della città di Grosseto e la sede del corso di archeologia del Polo Universitario Grossetano. Conserva la decorazione in stucco degli altari barocchi opera del luganese Domenico Notari.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 140.</ref>
* [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|Chiesa della Misericordia]], piccolo edificio di culto situato in [[Piazza dei Martiri d'Istia|piazza Martiri d'Istia]], è stata costruita tra il 1844 e il 1851, ed ha subito alcuni rifacimenti nel 1868. L'edificio sorge sul luogo dove era situata la più antica [[Chiesa di San Leonardo (Grosseto)|chiesa di San Leonardo]], demolita nel 1844.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 142.</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe]], chiesa parrocchiale dell'omonima zona del quartiere di [[Barbanella]], è stata costruita dal 1935 al 1940, su progetto dell'ingegnere [[Ernesto Ganelli]]. La consacrazione ufficiale fu tenuta il 14 aprile [[1940]]. Si presenta in un monumentale stile neoromanico.<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_sgiuseppe.htm chiesa di San Giuseppe] sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo]], chiesa parrocchiale dei quartieri ad est del centro storico, è stata costruita tra il 1946 e il 1951 in stile neoromanico. La consacrazione ufficiale fu tenuta il 29 aprile [[1951]].<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_cottolengo.htm chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo] sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|Basilica del Sacro Cuore di Gesù]], imponente chiesa situata lungo viale della Pace, fu fortemente voluta dal vescovo [[Paolo Galeazzi]] a ricordo delle vittime del [[bombardamento di Grosseto]] del 26 aprile 1943. Eretta in parrocchia il 2 febbraio 1949, iniziò la sua attività già dal 2 ottobre dello stesso anno nei locali della casa canonica prima e dell'asilo infantile poi. Il 12 giugno 1954 iniziarono i lavori della chiesa, su progetto di Ernesto Ganelli ed eseguiti dalla ditta Egisti. La consacrazione fu effettuata il 26 aprile [[1958]]. La facciata è preceduta da una gradinata ed è interamente rivestita in travertino: su di essa sono poste le quattro statue in bronzo degli evangelisti realizzate da [[Tolomeo Faccendi]]. Sul fianco destro si eleva il campanile di 75 metri a forma ottagonale, mentre l'intero edificio è sovrastato dalla cupola poligonale di 55 metri, rivestita in rame, con una pregevole lanterna sovrastata da una statua dorata di Gesù a braccia aperte che simboleggia il [[Sacro Cuore di Gesù|Sacro Cuore]]. L'interno si caratterizza per le opere in bronzo dello scultore Faccendi e per la cripta in ricordo delle vittime del bombardamento con la tomba in marmo del vescovo Galeazzi.<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_sacro.htm basilica del Sacro Cuore di Gesù] sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Abbazia di San Rabano]], situata nel [[Parco naturale della Maremma]] ad una altezza di circa 320 metri sul livello del mare, in una sella tra poggio Uccellina (347&nbsp;m) e poggio Lecci (417&nbsp;m), è citata per la prima volta in un documento del 1101 come ''Santa Maria Alborensis''. Monastero benedettino, fu ceduto all'ordine dei [[cavalieri di Gerusalemme]] nel 1307, per poi venire definitivamente abbandonato nel XVI secolo in seguito alla costruzione della [[Chiesa di Sant'Antonio abate (Alberese)|chiesa di Sant'Antonio abate]] ad [[Alberese]]. Si presenta oggi sotto forma di imponenti ruderi, che conservano ancora la monumentale torre campanaria.<ref>Roberto Farinelli, [[Riccardo Francovich]], ''Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2000, pp. 157-168.</ref>
* [[Cappella di Santa Maria a Grancia|Cappella di Santa Maria]], situata presso la [[fattoria della Grancia]], conserva all'interno alcune opere cinquecentesche: in passato vi era situata anche una quattrocentesca ''Assunzione di Maria'' di [[Benvenuto di Giovanni]], oggi conservata al [[Metropolitan Museum di New York]].
* [[Abbazia di San Pancrazio al Fango]], situata al limite est del territorio comunale, al confine con quello di [[Castiglione della Pescaia]], poco distante dai [[Ponti di Badia]], su di un'altura nota come Isola Clodia. In epoca romana qui sorgeva una villa, citata anche da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nel ''[[Pro Milone]]'', mentre l'edificazione della chiesa è da far risalire al periodo alto-medievale, come possedimento dell'[[abbazia di Sant'Antimo]], che poi lo cedette all'[[abbazia di Sestinga]] nella seconda metà del XII secolo. Attualmente si presenta sotto forma di ruderi.
 
=== Architetture civili ===
==== Palazzi ====
{{vedi anche|Palazzi di Grosseto}}
[[File:Palazzo Aldobrandeschi (Grosseto).jpg|thumb|Palazzo Aldobrandeschi]]
[[File:Palazzo Tognetti Grosseto.jpg|thumb|upright|Palazzo Tognetti]]
* [[Palazzo Aldobrandeschi]], noto anche come Palazzo della Provincia, si trova in piazza Dante ed è stato costruito a partire dal 5 aprile 1900, dopo la demolizione del precedente Palazzo Pretorio, avvenuta nell'autunno dell'anno precedente. Il progetto è stato realizzato dall'architetto [[Lorenzo Porciatti]], con alcune modifiche effettuate a lavori in corso da [[Guglielmo Calderini]]. L'edificio, in stile [[architettura neogotica|neogotico]] che richiama gli elementi stilistici del medioevo senese, è stato inaugurato il 31 maggio [[1903]] e da allora ospita la sede della [[Provincia di Grosseto]].
* [[Palazzo Comunale (Grosseto)|Palazzo Comunale]], situato in piazza Duomo, ospita la giunta, il consiglio e gli uffici amministrativi del Comune di Grosseto. L'edificio è stato realizzato a partire dal 1867 su progetto di Giovanni Clive, in uno stile eclettico prevalentemente neo-rinascimentale. Precedentemente la sede del Comune era ospitata presso il Palazzo Pretorio – poi trasformato nell'attuale Palazzo della Provincia – e qui sorgeva invece l'antica [[Chiesa di San Giovanni Decollato (Grosseto)|chiesa di San Giovanni decollato]], già sconsacrata ed adibita a magazzino prima della sua demolizione.
* [[Cassero del Sale]], situato in [[Piazza del Sale (Grosseto)|piazza del Sale]] nei pressi di [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], è stato costruito nel XIII secolo come punto di raccolta e di distribuzione del sale che veniva estratto lungo la costa. La grande quantità di sale immagazzinata a Grosseto era famosa tanto che venne citata dal poeta [[Cecco Angiolieri]] in una delle sue rime.<ref>«ch'i' tante volte sia manganeggiato/quant'ha Grosseto granella di sale» (Cecco Angiolieri, ''Rima XCII'', 5-6).</ref> L'aspetto attuale è dovuto a numerosi interventi iniziati nel XVI secolo quando vi furono addossate le mura medicee e continuati in età moderna con l'aggiunta di una scala esterna di accesso al primo piano. Nella piazza sono visibili i resti del "nuovo cassero del sale" realizzato dai senesi nel XIV secolo per affiancare quello più antico. Durante il dominio mediceo l'edificio fu distrutto, ma una delle quattro pareti fu però risparmiata per essere inglobata nella nuova cortina muraria.
* [[Teatro degli Industri]], situato lungo [[Via Mazzini (Grosseto)|via Mazzini]], è lo storico teatro di Grosseto. Risalente al [[1819]], è stato completamente ricostruito fra il 1888 e il 1892 su progetto dell'architetto Augusto Corbi e sotto la direzione dell'ingegnere Ferdinando Ponticelli. Ulteriori restauri furono effettuati nel 1967, dopo l'[[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|alluvione]], ad opera dell'architetto Giuliano Bernardini, e fra il 1989 e il 1990, nell'ambito del progetto integrato Regione Toscana-FIO per il restauro dei teatri, sotto la direzione dell'ingegnere Giancarlo Fedeli.<ref>Mario Innocenti, ''Il teatro a Grosseto dal Salone delle Commedie al Teatro comunale degli Industri'', Grosseto, 1998.</ref>
* [[Palazzo del Vecchio Tribunale]], risale alla metà del XIX secolo ed è stato costruito su un preesistente edificio medievale. Adibito a sede del tribunale di Grosseto fino al 1964, ospita dal 1975 il [[museo archeologico e d'arte della Maremma]] ed il [[museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]].<ref>Mariagrazia Celuzza, ''Museo archeologico e d'arta della Maremma – Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto. Guida'', Nuova Immagine Editrice, Siena, 2007, pp. 31-33.</ref> L'attuale Palazzo di Giustizia è invece situato fuori dal centro storico, in piazza Fabbrini, ed è stato realizzato tra il 1960 e il 1964 su progetto di Giuseppe Gori e Rosario Vernuccio.<ref>Barbara Catalani, Marco del Francia, Giovanni Tombari, ''Itinerari di architettura contemporanea. Grosseto e Provincia'', Pisa, ETS, 2011, p. 88.</ref>
* [[Palazzo del Genio Civile (Grosseto)|Palazzo del Genio Civile]], situato lungo Corso Carducci, ospita gli uffici del genio civile, ed è stato inaugurato nel gennaio del [[1911]]. Nel 1929 viene realizzato un primo ampliamento, su progetto dell'ingegner Corrado Costa, che comporta la realizzazione del fronte posteriore, differenziato stilisticamente rispetto alla facciata. Nel 1952 si realizza, su progetto dell'ingegnere Ramella, il quarto piano dell'immobile, arretrato rispetto al filo stradale. L'edificio si presenta in un eclettico stile liberty e pregevolmente decorato.
* [[Palazzo Tognetti]], situato lungo Corso Carducci, all'angolo con via Cairoli, è stato realizzato per conto dei fratelli Tognetti, proprietari di un'agenzia giornalistica, su progetto dell'ingegnere Giuseppe Luciani nel [[1910]]. Si tratta di uno dei massimi esempi di [[liberty]] a Grosseto.
* [[Palazzo delle Poste (Grosseto)|Palazzo delle Poste e Telegrafi]], situato su [[piazza della Vasca]], è stato realizzato tra il 1929 e il 1932 su progetto dell'architetto [[Angiolo Mazzoni]] e si presenta nel tipico [[Razionalismo italiano|stile razionalista]] del periodo fascista. Precedentemente la sede delle Poste era situata all'interno delle mura, presso l'[[Palazzo Moschini|edificio di piazza Socci]] oggi sede dell'Archivio di Stato.
 
==== Ville e fattorie ====
[[File:Villa Granducale.jpg|thumb|La Villa Granducale di Alberese]]
* [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]], situato pochi chilometri a ovest della città lungo la strada per [[Castiglione della Pescaia]], era originariamente una tenuta di caccia granducale, passata all'[[Esercito Italiano]] dopo l'[[Unità d'Italia]]. Oltre all'allevamento dei cavalli, vi è il Centro Militare Veterinario. Il complesso include numerose architetture prevalentemente in stile neo[[Medioevo|medievale]], oltre alla cappella gentilizia.
* [[Fattoria di Barbanella]], nota come Villa Ricasoli, situata in via Giacosa, è un'architettura di origine tardo-cinquecentesca, proprietà dei fratelli Antonio e Ubaldo Andreini nel XVIII secolo e in seguito proprietà del barone [[Bettino Ricasoli]] a partire dal 1855, che gli conferì l'aspetto che porta ancora oggi. Primo edificio del quartiere [[Barbanella]], sviluppatosi intorno ad esso solo a partire dagli anni venti del XX secolo, è oggi suddiviso in più unità abitative.
* Fattoria di Gorarella, nota come Fattoria Ricasoli, si trova oltre il ponte delle Quattro Strade e costituisce il primo edificio del moderno quartiere di [[Gorarella]], nato solamente dopo il disegno urbanistico di [[Luigi Piccinato]] del 1966. Fu proprietà di [[Vincenzo Ricasoli]] a partire dal 1854. Dopo anni di abbandono e degrado, la fattoria fu recuperata da una serie di interventi effettuati tra il 1999 e il 2007, con la costruzione, nell'area intorno all'edificio, di una decina di villette mono o bifamiliari. Attualmente la fattoria è suddivisa in più unità abitative.
* [[Chiesa di San Giovanni (Grosseto)|Fattoria di San Giovanni]], situata in via Orbetello, nell'omonima località ai margini del quartiere di Gorarella, nacque come chiesa nel XII secolo appartenente all'ordine dei gerosolimitani e passò tra la fine del XIII e i primi del XIV secolo ai guglielmiti che vi annetterono un ospedale. Importante chiesa periferica della Grosseto medievale, cadde in declino nel corso dei secoli per l'aumentare del rischio malaria, data la posizione troppo vicina alle paludi costiere. Nel corso delle bonifiche settecentesche, il complesso fu trasformato in fattoria ed è divenuto di proprietà privata. Attualmente si presenta come un'elegante villa immersa nel verde, intorno alla quale è stato realizzato un comprensorio di villette noto comunemente con il nome di Oliveto.
* [[Fattoria di Grancia]], situata nell'omonima località oltre il fiume [[Ombrone]] a sud-est del capoluogo, sorse in epoca medievale come monastero benedettino dedicato a Santa Maria de' Monti, alle dipendenze della non lontana [[abbazia di San Rabano]]. Tra il XIV e il XV secolo iniziò la trasformazione dell'originario complesso monastico in fattoria fortificata ("grangia") che, in epoca rinascimentale, passò alle dipendenze dello [[spedale di Santa Maria della Scala]] di Siena. Nel tardo Cinquecento i Medici cedettero il complesso allo [[Ex ospedale della Misericordia|spedale della Misericordia]] di Grosseto, mentre la gestione fu affidata ai francescani. Dopo l'abbandono nella metà del XVIII secolo, nel corso del secolo successivo i baroni Ricasoli di Firenze acquistarono la struttura e la trasformarono nell'attuale fattoria.
* [[Fattoria di Principina]], situata nelle campagne a sud-ovest della città presso la frazione di [[Principina Terra]], ebbe il periodo di massimo splendore tra la fine del XVIII e i primi del XIX secolo, quando era proprietà della famiglia Ponticelli.
* [[Fattoria Acquisti]], situata all'estremità settentrionale del comune di Grosseto, si trova pochi chilometri a ovest del moderno abitato di [[Braccagni]]. La tenuta è così denominata perché molti dei suoi terreni divennero coltivabili a seguito delle grandi opere di bonifica idraulica iniziate nel XVIII secolo.
* [[Villa granducale di Alberese]], situata su un'altura che domina il borgo di [[Alberese]], nel Parco naturale della Maremma, è stata edificata nel corso del XV secolo come sede dell'Ordine dei cavalieri di Malta. Divenuta successivamente dimora granducale, subì sostanziali lavori di ristrutturazione nel corso del XVIII secolo, che trasformarono l'antico edificio in villa-fattoria, ad opera dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]]. Attualmente è sede dell'azienda agricola di Alberese, centro di rappresentanza della Regione Toscana, istituita nel 1999.
* [[Villino Panichi]], situato su piazza della Vasca, è stato costruito su progetto dell'architetto [[Lorenzo Porciatti]] nel 1900. Si presenta come un interessante villino in stile liberty.
* [[Villino Pastorelli]], situato in via IV Novembre, è stato costruito tra il 1908 e il 1913 su progetto di Lorenzo Porciatti per l'agricoltore e proprietario terriero Giuseppe Millanta. Successivamente passò di proprietà all'avvocato Pastorelli, che qui aprì il suo studio legale, il quale conferì all'edificio la denominazione che porta ancora oggi. Tra il 1942 e il 1943 fu poi proprietà della famiglia Marangoni che lo adattò ad albergo-ristorante Excelsior con pista da ballo. Nel secondo dopoguerra fu acquistato dalla Banca Nazionale dell'Agricoltura ed in tempi recenti dal Monte dei Paschi di Siena. Si presenta in uno stile [[Architettura neogotica|neogotico]] con torri merlate medievaleggianti.
 
==== Pozzi ====
[[File:Pozzo dello Spedale Grosseto.jpg|thumb|upright|Il Pozzo dello Spedale in piazza San Francesco]]
 
* [[Pozzo dello Spedale]], realizzato poco dopo la metà del [[XV secolo|Quattrocento]], si trova in [[Piazza San Francesco (Grosseto)|Piazza San Francesco]] di fronte alla parte posteriore del fianco laterale destro della [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiesa di San Francesco]]. Riforniva le abitazioni della parte settentrionale del centro storico.
* [[Pozzo della Bufala]], collocato al centro del cortile del [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|Chiostro di San Francesco]], fu fatto realizzare dai [[Medici]] in sostituzione di un preesistente [[pozzo]] per il rifornimento idrico ai religiosi che dimoravano nel complesso [[convento|conventuale]].
* [[Pozzo della Fortezza]], situato nella [[Piazza d'Armi (Grosseto)|Piazza d'Armi]] all'interno del [[Bastione Fortezza]] che delimita il complesso fortificato della ''Cittadella'', fu costruito in epoca [[XVI secolo|cinquecentesca]] per l'approvvigionamento idrico delle sentinelle che vi stazionavano.
 
=== Architetture militari ===
[[File:Esterno Cassero Senese (Grosseto).jpg|thumb|upright|Il Cassero Senese visto dall'esterno delle mura di Grosseto]]
==== Cinte murarie ====
* [[Mura di Grosseto]]: il perimetro murario della città di Grosseto è uno dei rari esempi in Italia di cinte murarie pervenute pressoché integre fino ai giorni nostri. La primitiva cinta a difesa della città fu realizzata nel XII secolo, ma furono demolite ben presto dai senesi quando presero possesso della città nel XIV secolo. Le mura senesi comprendevano quattro porte lungo il perimetro: [[Porta di San Michele (Grosseto)|Porta di San Michele]], [[Porta di Santa Lucia]], Porta di San Pietro e Porta Cittadina. Della cinta medievale sopravvivono solamente la [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]] e il [[Cassero Senese (Grosseto)|cassero]], con la porta di Santa Lucia in seguito inglobata all'interno della Fortezza. A partire dalla metà del XVI secolo, i [[Medici]] commissionarono a [[Baldassarre Lanci]] la progettazione delle nuove mura, con la caratteristica forma esagonale che presentano ancora oggi. Con l'avvento dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]], nel XIX secolo fu decisa la trasformazione della cinta muraria in passeggiata e i camminamenti furono mutati in parco alberato. I sei bastioni delle mura sono, in senso orario partendo da nord: il [[bastione Rimembranza]] (già baluardo di San Francesco); il [[bastione Fortezza]] (comprendente i [[Bastione di Santa Lucia|baluardi di Santa Lucia]] e [[Bastione della Vittoria|della Vittoria]]); il [[bastione Maiano]] (già baluardo delle Palle); il [[bastione Cavallerizza]] (già baluardo dell'Oriolo); il [[bastione Molino a Vento]] (già baluardo di San Michele); il [[bastione Garibaldi]] (già baluardo delle Monache). A nord si apriva [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]], demolita nel XIX secolo e sostituita da una cancellata in ferro, la cosiddetta "Barriera", poi smantellata negli anni venti del XX secolo ed oggi consiste nell'unico tratto delle mura non più presente; ad est si apriva la porta di Santa Lucia, scomparsa, mentre oggi sono presenti due accessi, l'arco del Vallo degli Arcieri e il ponte Amiata, viadotto sospeso di recente realizzazione; a sud si apre ancora oggi la Porta Vecchia, già Porta Reale; ad ovest si aprono la [[Porta Corsica]], realizzata negli anni trenta del XX secolo in sostituzione della scomparsa porta di San Michele, ed il piccolo arco del passo Jago Fuligni.
* [[Mura di Batignano]]: durante il XII secolo fu realizzata una prima fortificazione per difendere l'area signorile situata nella parte sommitale dell'abitato. A testimonianza di questo primitivo nucleo castrense rimane il cosiddetto cassero. Tra il XIII e il XIV secolo furono costruite le nuove mura che delimitarono un'area più ampia dopo lo sviluppo del borgo nel corso degli anni. Lungo il perimetro si aprono la [[Porta Grossetana (Batignano)|Porta Grossetana]], verso ovest, e la [[Porta Senese (Batignano)|Porta Senese]], rivolta a est.
 
[[File:Porta grossetana ad Istia d'Ombrone.jpg|thumb|Porta Grossetana a Istia d'Ombrone]]
* [[Mura di Montepescali]]: la prima fortificazione del borgo fu costruita tra il X e l'XI secolo, per poi essere ampliata nei secoli successivi a partire dal XIII secolo. I documenti testimoniano la sua esistenza a partire dal 1147. Sono riconoscibili oggi le due porte di accesso (Porta Vecchia e Porta Nuova), due torrioni denominati [[torre del Belvedere]] e [[torre del Guascone]], e il caratteristico [[baluardo a tre punte]], parzialmente modificato nei primi del XX secolo per permettere l'allargamento delle sede stradale.
* [[Mura di Istia d'Ombrone]]: una prima fortificazione fu costruita tra il IX e il X secolo a protezione del borgo, dove sorgeva l'area signorile che comprendeva anche una residenza dei vescovi di Roselle. Successivamente altre ristrutturazioni si verificarono tra il XII e il XV secolo. Lungo le mura si aprono due porte: la [[Porta Grossetana (Istia d'Ombrone)|Porta Grossetana]], in posizione sud-occidentale, e la cosiddetta [[Porta Senese (Istia d'Ombrone)|Portaccia]], rivolta verso nord-est.
 
==== Fortificazioni e torri ====
{{vedi anche|Castelli della provincia di Grosseto|Torri costiere della provincia di Grosseto}}
[[File:Torre di Collelungo2.jpg|thumb|upright|La Torre di Collelungo]]
* [[Cassero Senese (Grosseto)|Cassero Senese]], chiamato comunemente Fortezza, risale al XIV secolo e si tratta dell'unico elemento architettonico – assieme a Porta Vecchia – della cinta muraria di epoca medievale che è stato risparmiato durante i lavori di ricostruzione delle mura avvenuti a partire dalla seconda metà del XVI secolo. L'edificio, che svetta sul [[bastione Fortezza]] sul quale è situato, è stato adibito a sede del Distretto militare tra il XIX e il XX secolo, per poi finire abbandonato e rimanere per anni in stato di degrado. A partire dal 1978 sono iniziati una serie di recuperi dell'intera area muraria che hanno riportato il cassero all'antico splendore. Attualmente è utilizzato principalmente per l'esposizione di mostre di carattere artistico e fotografico.
* [[Forte di San Rocco]], situato nella frazione di [[Marina di Grosseto]], si tratta di un complesso fortificato realizzato nel [[1793]] dal granduca Ferdinando III con funzioni di avvistamento. Attualmente è adibito ad uso residenziale.<ref>S. Bueti, ''Il forte di San Rocco: una struttura militare nel sistema difensivo del litorale toscano del sec. XVIII'', Grosseto, 1995.</ref>
* [[Forte delle Marze]], situato nel tratto costiero che da Marina di Grosseto arriva a [[Castiglione della Pescaia]], si tratta di una struttura fortificata realizzata nel XVIII secolo sul luogo di una precedente torre di avvistamento, e svolse funzioni di avvistamento, difesa e raccolta del sale. Trasformato successivamente in una lussuosa villa, è ancora oggi di proprietà privata.
* [[Tino di Moscona]], situato sul [[Poggio di Moscona]], altura che si eleva a nord-est della città di fronte all'[[area archeologica di Roselle]], è una struttura muraria circolare inserita a un'estremità di una cinta muraria più estesa costruita con pietre a secco, risalente al periodo medievale. L'area risulta abitata nel [[Civiltà villanoviana|periodo villanoviano]], poi fu sede di un centro fortificato di età ellenistica per essere rioccupato nel XII-XIII secolo per breve periodo come sede del castello di Montecurliano.
 
Nel [[Parco naturale della Maremma]] si trovano:<ref>N. Maioli Urbini, ''I monumenti del parco naturale della Maremma'', Siena, 1994.</ref>
 
* [[Torre della Trappola]], costruita in epoca medievale a sud di [[Principina a Mare]] presso l'argine destro dell'[[Ombrone]], era parte integrante di un complesso dove vi erano anche le saline ed una chiesa. Svolgeva funzioni di difesa, offesa e di guardia, potendo comunicare sia a nord che a sud con le altre strutture del sistema difensivo costiero.
* [[Torre di Castel Marino]], costruita nel corso del XIII secolo su un poggio nel cuore del Parco naturale della Maremma presso Marina di Alberese, svolgeva funzioni di difesa e di avvistamento; con la costruzione della vicina Torre di Collelungo, fu gradualmente dismessa.
* [[Torre di Collelungo]], situata su un modesto promontorio del Parco naturale della Maremma proprio dinanzi all'omonima spiaggia, è una delle torri meglio conservate del litorale grossetano. Fu costruita nel [[XVI secolo]] nel luogo dove probabilmente vi era una preesistente fortificazione.
* [[Torre dell'Uccellina]], edificata durante il [[XIV secolo]] lungo il crinale dei [[monti dell'Uccellina]], con funzioni di avvistamento e di difesa della vicina Abbazia di San Rabano, del cui complesso è parte integrante.
 
Nel [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]] si trova:
 
* [[Faro delle Formiche di Grosseto]], situato sulla Formica Grande, il maggiore isolotto delle Formiche, venne edificato nel [[1901]] e ristrutturato nel 1919 dalla [[Regia Marina]] per l'illuminazione notturna dei suddetti isolotti.
 
=== Altro ===
==== Sculture ====
* [[Monumento a Canapone]], complesso scultoreo posto al centro della piazza principale di Grosseto, è stato realizzato nel [[1846]] dall'artista [[Luigi Magi]]. La scultura rappresenta il granduca in atto di sorreggere con la mano sinistra una donna che stringe tra le braccia un bambino morente ([[allegoria]] della Maremma colpita dalla malaria), e con la destra un bambino vivace e sorridente (la speranza del futuro), mentre con il piede schiaccia la testa di un serpente (la malaria), che è divorato da un grifone (la città di Grosseto) posto alle sue spalle.
* Monumento a [[Giuseppe Garibaldi]], situato sul bastione che porta il suo nome, è stato realizzato dallo scultore [[Tito Sarrocchi]] ed inaugurato il 2 giugno [[1884]]. Originariamente collocato sul bastione Rimembranza, è stato trasferito nell'attuale sede nel 1923.
* [[Monumento ad Andrea da Grosseto]], situato in piazza Baccarini, di fronte al museo archeologico e d'arte della Maremma, è stato realizzato nel 1973 dall'artista [[Arnaldo Mazzanti]] in onore dello [[Andrea da Grosseto|scrittore grossetano]] che volgarizzò nel 1268 i trattati morali di [[Albertano da Brescia]], fornendo uno dei primi esempi di prosa volgare italiana.
* [[Monumento ad Ettore Socci]], eretto il 24 novembre [[1907]] con intervento finanziario (200 lire) dello stesso comune di Grosseto, fu realizzato dallo scultore [[Emilio Gallori]] in onore a [[Ettore Socci]], repubblicano, cittadino onorario e deputato del Collegio di Grosseto.
* [[Monumento al Milite Ignoto (Grosseto)|Monumento ai caduti per la patria]], situato sul [[bastione Rimembranza]], consiste nella modificazione del monumento ai caduti delle battaglie risorgimentali inizialmente posto in piazza della Vasca e realizzato nel 1896 su progetto di Ippolito e Giuseppe Luciani. La modifica è stata effettuata nel 1921 per onorare anche i caduti della prima guerra mondiale ed è stato posto nella sua attuale sede nel 1929, con l'inaugurazione del Parco della Rimembranza.
* Cippo idraulico di via Ximenes, situato nel parco Pollini di via Ximenes, nei pressi di [[Porta Corsica]], si presenta a tre lati, e su ogni lato si trovano, oltre i volti dei personaggi illustri della bonifica realizzati da Tito Sarrocchi, le piccole vasche sormontate da uno stemma del grifone dove si trovavano i rubinetti da cui usciva l'acqua. Orientato verso ovest vi si trova il volto scolpito di [[Leonardo Ximenes]], verso nord il volto scolpito dell'abate [[Pio Fantoni]], verso sud il volto scolpito di [[Sallustio Bandini]].
* [[Colonna romana (Grosseto)|Colonna romana]], collocata all'angolo tra la facciata principale e il fianco laterale destro del [[Duomo di Grosseto|Duomo]], se ne segnala la presenza in [[Piazza Dante (Grosseto)|Piazza delle Catene]] fin dall'epoca [[Medioevo|medievale]], quando vi fu portata quasi certamente dalla vicina [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] prima del suo definitivo abbandono.
* Monumento al buttero, scultura in bronzo di [[Tolomeo Faccendi]] che rappresenta il [[buttero]] a cavallo, è situata in piazza Marconi di fronte alla [[Stazione di Grosseto|stazione ferroviaria]].
* Monumento al badilante, scultura in bronzo dell'artista Antonio Lazari, è dedicato al ricordo della figura del badilante delle bonifiche agrarie, ed è situato nei pressi del Ponte Massa nel punto dove scorreva il canale diversivo dell'[[Ombrone]].
 
==== Piazze principali ====
* [[Piazza Dante (Grosseto)|Piazza Dante]], principale piazza cittadina, nota anche come Piazza delle Catene, è stata realizzata in forma trapezoidale tra il XIII e il XIV secolo. Da sempre il cuore della vita civile e religiosa della città, al centro vi è collocato il [[monumento a Canapone]]; vi si affacciano il [[Duomo di Grosseto|duomo]], il [[Palazzo Comunale (Grosseto)|Palazzo Comunale]], [[Palazzo Aldobrandeschi]] (attuale sede della [[provincia di Grosseto|provincia]]). Il lato meridionale e quello occidentale sono caratterizzati da una serie di edifici che si articolano sopra un comune [[loggiato]]-[[porticato]], che si sviluppa ad L senza soluzioni di continuità. All'angolo destro della facciata del duomo spicca la presenza della [[Colonna romana (Grosseto)|colonna romana]].
* [[Piazza Socci]], piccola piazza che si apre lungo Corso Carducci, nelle vicinanze della [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]], caratterizzata dalla presenza del [[Monumento ad Ettore Socci|monumento in bronzo ad Ettore Socci]], realizzato il 24 novembre 1907.
* [[Piazza Baccarini]], caratterizzata dalla presenza del [[monumento ad Andrea da Grosseto]], vi si affacciano il [[palazzo del Vecchio Tribunale]] ([[museo archeologico e d'arte della Maremma]]) sul lato meridionale e la facciata della [[chiesa dei Bigi]] su quello orientale, all'estremità di via Vinzaglio. Nella parte nord-orientale, la piazza si inoltra senza soluzione di continuità in piazza San Francesco.
* [[Piazza San Francesco (Grosseto)|Piazza San Francesco]], continuazione nord-orientale di piazza Baccarini, vi si affacciano la [[Chiesa di San Francesco (Grosseto)|chiesa di San Francesco]] e il [[Ex ospedale della Misericordia|complesso del vecchio spedale]] che attualmente ospita alcuni uffici comunali e il Polo Universitario Grossetano. Di fronte al fianco destro della chiesa vi è collocato un caratteristico [[Pozzo dello Spedale|pozzo]].
* [[Piazza della Palma]], di forma rettangolare e così denominata per la presenza di una [[Arecaceae|palma]] secolare, si estende in direzione nord-sud. Nella parte nord-occidentale della piazza, si affacciano l'area absidale e il campanile della [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|chiesa della Misericordia]].
* [[Piazza dei Martiri d'Istia]], piccola piazza del centro storico, chiusa sul lato orientale dalla facciata della [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|chiesa della Misericordia]].
* [[Piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]], antica piazza del mercato cittadino prima del suo spostamento fuori delle mura, nota infatti anche come Piazza del Mercato, si estende a forma poligonale tra il tratto sud-occidentale delle mura, Porta Vecchia e il cassero del sale, edificio medievale che le conferisce la denominazione.
* [[Piazza del Popolo (Grosseto)|Piazza del Popolo]], situata all'estremità settentrionale del centro storico, fu realizzata negli [[anni 1920|anni venti]] del XX secolo in prossimità di [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]] e della cortina muraria che fu parzialmente "tagliata" per avere a disposizione una superficie più ampia. Sul lato meridionale si affaccia l'ex [[Casa del Fascio (Grosseto)|casa del fascio]].
* [[Piazza della Vasca]], dedicata ai [[fratelli Rosselli]], viene così denominata per la presenza, al centro, della fontana a forma circolare. Situata fuori delle mura poco oltre Porta Nuova, vi si affacciano alcune delle più imponenti e discusse architetture contemporanee che caratterizzano la città.
* [[Piazza Caduti di Nassirya]], ampia piazza situata a est delle mura cittadine, in prossimità del [[Cassero Senese]]. Inaugurata nel 2004 dal sindaco Alessandro Antichi, è caratterizzata da una pavimentazione in pietra.
 
==== Strade principali ====
* [[Corso Carducci]], principale via dello shopping cittadino, collega Piazza Dante a Porta Nuova lungo un tratto dell'antico tracciato della [[via Aurelia]] che attraversava il centro storico. Vi si affacciano la [[Chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]] e numerosi palazzi in stile [[liberty]] e neo[[Rinascimento|rinascimentale]]: Palazzo Bossi, Palazzo Battigalli, [[Palazzo Ariosti]], Palazzo Sellari, l'ex palazzo della prefettura, [[Palazzo Berti|Palazzo Marcucci]], Palazzo Nebbiai, Palazzo del Giappone, [[Palazzo Pallini]], [[Palazzo Cappelli]], [[Palazzo Tognetti]] e il [[Palazzo del Genio Civile (Grosseto)|Palazzo del Genio Civile]].
 
[[File:Corso Carducci Grosseto.jpg|thumb|upright|Veduta di Corso Carducci]]
* [[Chiasso delle Monache]], suggestivo vicolo a doppio [[Arco (architettura)|arco]], che collega strada Vinzaglio alla parte sud-occidentale di piazza San Francesco, attraversando sul piano stradale il Convento delle Clarisse.
* [[Strada Vinzaglio]], caratteristica via cittadina che ha inizio dal lato meridionale di piazza Baccarini. Vi si affacciano il convento delle Clarisse, attiguo alla Chiesa dei Bigi, parte del palazzo dell'ex tribunale ed i villini Magrassi e Brogi.
* [[Strada Ginori]], caratteristica via del centro storico, che si snoda ad andamento semicircolare, parallelamente al lato nord-orientale delle [[mura di Grosseto]]. La strada collega il lato meridionale di piazza San Francesco col lato settentrionale di piazza della Palma; vi si affacciano diversi edifici di origini medievale, tra cui il caratteristico Palazzo Stefanopoli-Porciatti.
* [[Strada Ricasoli]], breve via che collega Porta Vecchia a piazza Dante, costituiva il primissimo tratto della via Aurelia che attraversava il centro storico da sud a nord. Tra gli edifici che vi si affacciano il più interessante è sicuramente [[Palazzo Carmignani]], che ospita la calzoleria all'imbocco di piazza del Sale: al suo interno, sono conservati gli originari arredi in stile [[liberty]]. È ipotizzabile che nei secoli scorsi fosse la via del Ghetto.<ref>{{cita web|autore=biblio.comune.grosseto.it|url=http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro.htm|titolo=Atlante storico topografico del comune di Grosseto|accesso=7 dicembre 2007|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Strada del Giuoco del Cacio]], costituisce l'intero anello viario, così denominato fino al XIX secolo, che costeggia internamente l'intera cerchia muraria di Grosseto. Lungo la parte semicircolare occidentale, denominata attualmente via Mazzini, vi si affacciano il [[Teatro degli Industri]], Palazzo Mensini (storica sede della [[Biblioteca Chelliana]]), il monumentale Cinema Marraccini e la villa Mazzoncini, mentre la parte semicircolare orientale, chiamata via Saffi, costeggia le mura tra il [[bastione Rimembranza]] e [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], dove è situato, tra gli altri, il caratteristico palazzo che ospita il carcere cittadino. Il gioco a cui allude il nome della strada si basa su una forma di [[formaggio]] (cacio) da far rotolare per la via senza farla cadere; questo popolare gioco è detto anche [[ruzzola]].
 
=== Siti archeologici ===
* [[Area archeologica di Roselle|Parco archeologico di Roselle]]: tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, grazie al contributo dell'archeologo Aldo Mazzolai, la città etrusco-romana di Roselle è stata scavata e trasformata in un parco archeologico. Il sito racchiude i resti dell'antica città, dalla sua fondazione in epoca etrusca, al suo splendore di città romana, fino alla sua travagliata storia altomedievale, culminata col definitivo abbandono dell'insediamento a vantaggio della città di Grosseto, dove venne anche trasferita la sede vescovile. Si conservano buona parte delle antiche [[Mura di Roselle|mura ciclopiche]] di età arcaica (VI secolo a.C.); il foro romano, piazza principale della città sui si affacciano i resti della basilica, sede del tribunale e luogo di discussione di affari; l'augusteo (I secolo d.C.), edificio destinato al culto imperiale; un tempietto (I secolo d.C.); la domus dei mosaici ricca abitazione privata di cui si conservano ampi mosaici pavimentali; la basilica dei Bassi sede delle statue e dei ritratti dell'omonima famiglia romana. Alle pendici della collina nord si osservano i resti delle terme di età adrianea (II secolo d.C.) poi divenute sede della più antica cattedrale cristiana di Roselle (VI secolo d.C.). Sulla collina nord sorge la casa etrusca dell'impluvio e l'[[Anfiteatro romano di Roselle|anfiteatro]] di forma ellittica (I secolo d.C.)
* [[Area dei templi dello Scoglietto|Lo Scoglietto]]: località situata all'interno del [[Parco naturale della Maremma]], nell'area tra [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]], in cui sono stati rinvenuti insediamenti frequentati in un lungo periodo tra il I secolo a.C. ed il VI secolo d.C. È stata documentata sul luogo la presenza di un tempio romano dedicato a [[Diana Umbronensis]], di cui rimangono alcune strutture murarie.
 
=== Aree naturali ===
* [[Parco naturale della Maremma]], area protetta regionale istituita nel 1975, è uno dei parchi più importanti della Toscana e prende parte del territorio comunale di Grosseto a sud delle frazioni di [[Rispescia]] ed Alberese. Nel 1992 è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette. Include alcuni [[sito di interesse comunitario|siti di interesse comunitario]] tra i quali il [[padule della Trappola]], [[Bocca d'Ombrone]] e la [[pineta Granducale]].
* [[Riserva naturale Diaccia Botrona]], area naturale protetta di interesse provinciale, è stata istituita nel 1991 ed è caratterizzata da un ambiente tipico palustre. L'area umida costituisce l'ultimo esempio rimasto dell'antica palude che si è sviluppata dall'antico lago Prile, dopo le bonifiche effettuate nei primi del XX secolo.
* [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]], area protetta nazionale, che include anche le [[Formiche di Grosseto]], gruppo di isole minori situate nel [[Mar Tirreno]] a ovest dei monti dell'Uccellina, che rientrano nel territorio comunale di Grosseto.
* [[Santuario per i mammiferi marini]], area marina protetta [[Europa|europea]] che interessa le acque del [[Mar Ligure]] e del [[Mar Tirreno|Tirreno Settentrionale]]: queste ultime bagnano anche il litorale grossetano e le isole Formiche, che rientrano nei limiti della riserva marina.
* [[Pineta del Tombolo]], bosco di [[macchia mediterranea]] di interesse comunitario che si estende lungo il litorale grossetano a nord della foce del fiume [[Ombrone]], caratterizzato dalla presenza di diverse migliaia di esemplari di [[Pinus pinaster|pino marittimo]] e di [[Pinus pinea|pino domestico]], che si estendono per circa 15&nbsp;km fino a [[Castiglione della Pescaia]], interessando le frazioni comunali costiere di [[Principina a Mare]] e [[Marina di Grosseto]]. Nell'estate del 2012 un incendio doloso ha distrutto una vasta area nei pressi di Marina ed è in atto un progetto di rimboschimento.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{MultiCol}}
{{Demografia/Grosseto}}
{{ColBreak}}
{{EndMultiCol}}
 
Grosseto conta {{formatnum:82269}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> registrando ancora una buona fase di crescita, dopo essere stata per anni il capoluogo di provincia meno antropizzato della [[Toscana|Regione]]. Inoltre, va rilevata un'espansione [[demografia|demografica]] costante, senza cioè conoscere pause o arretramenti, dal [[dopoguerra]] ad oggi.
 
Analizzando il grafico sulla crescita della popolazione nel corso degli anni, appare evidente che Grosseto, al momento dell'[[Unità d'Italia]], con i circa {{formatnum:4700}} abitanti risentiva ancora dell'effetto negativo causato dalla presenza della [[malaria]] che caratterizzava gran parte delle aree pianeggianti della [[Maremma]].
 
All'inizio del [[XIX secolo|Novecento]], la popolazione era già raddoppiata, superando le {{formatnum:9600}} unità. Da allora, la crescita è proseguita in modo esponenziale, come è ravvisabile dall'andamento iperbolico all'interno del grafico, fino al [[1981]], grazie all'arrivo di numerosi immigrati, prima dall'[[Italia nord-orientale]] ([[Veneto]] in primis) grazie alla [[riforma agraria]] e nei decenni successivi anche da altre regioni, soprattutto dell'[[Italia Meridionale]].
 
Dal [[1981]] in poi la crescita demografica è proseguita, seppure in modo meno netto rispetto agli anni precedenti, iniziando ad assestarsi a partire dal [[1991]]; nel [[2001]] viene rilevato un calo impercettibile, ma le statistiche demografiche degli ultimi anni dimostrano una ripresa della crescita.<ref>{{cita web|autore=demo.istat.it/|url=http://demo.istat.it/bilmens2006/index.html|titolo=Dati ISTAT|accesso=7 novembre 2007}}</ref>
 
=== Distribuzione degli abitanti ===
{| class="wikitable sortable"
! Frazioni<ref>{{Cita web|url =http://www.regione.toscana.it/-/censimento-popolazione-2011-dati-per-sezione-di-censimento-e-localita|titolo = Censimento popolazione 2011: dati per sezione di censimento e località/Regione Toscana|accesso = 16 marzo 2018}}</ref>
!! Abitanti <small>([[2011]])</small> !! Altitudine
|-
| Grosseto <small>(capoluogo)</small>|| <div align="center">{{formatnum:60922}} </div>||<div align="center">10</div>
|-
| [[Marina di Grosseto]] || <div align="center">{{formatnum:2115}} </div>||<div align="center">1</div>
|-
| [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] || <div align="center">{{formatnum:1869}} </div>||<div align="center">25</div>
|-
| [[Istia d'Ombrone]] || <div align="center">{{formatnum:1486}} </div>||<div align="center">39</div>
|-
| [[Braccagni]]|| <div align="center">{{formatnum:1036}} </div>||<div align="center">19</div>
|-
| [[Rispescia]] || <div align="center">755 </div>||<div align="center">15</div>
|-
| [[Batignano]] || <div align="center">619 </div>||<div align="center">150</div>
|-
| [[Principina Terra]] || <div align="center">380 </div>||<div align="center">4</div>
|-
| [[Alberese]] || <div align="center">368 </div>||<div align="center">42</div>
|-
| [[Nomadelfia]] || <div align="center">289 </div>||<div align="center">115</div>
|-
| [[Montepescali]] || <div align="center">224 </div>||<div align="center">222</div>
|-
| [[Principina a Mare]] || <div align="center">134 </div>||<div align="center">3</div>
|-
| ''Altre località'' || <div align="center">{{formatnum:8433}} </div>||<div align="center">-</div>
|}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2017 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:7365}} persone, pari all'8,96% della popolazione totale.
Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
 
* [[Romania]]: {{formatnum:2019}} - 2,45%
* [[Albania]]: 918 - 1,11%
* [[Moldavia]]: 656 - 0,79%
* [[Ucraina]]: 516 - 0,62%
* [[Marocco]]: 411 - 0,50%
 
=== Religione ===
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto#Cronotassi dei vescovi}}
Le [[chiesa (architettura)|chiese]] situate all'interno del territorio comunale di Grosseto appartengono alla [[Diocesi di Grosseto]], che nel centro storico cittadino ha la propria [[cattedrale]], il [[Duomo di Grosseto|Duomo di San Lorenzo]], oltre al [[Palazzo Vescovile (Grosseto)|Palazzo Vescovile]], sede della curia diocesana.
 
Unico edificio religioso che costituisce un'eccezione, è l'[[Oratorio della Madonna della Pace ai Cerri Alti]], situato all'estremità sud-orientale del territorio comunale, in prossimità dei confini amministrativi con [[Magliano in Toscana]]. La piccola [[cappella]] rurale, pur essendo ubicata nel comune di Grosseto, rientra all'interno del territorio parrocchiale della chiesa di Sant'Isidoro a [[Preselle]], frazione del comune di [[Scansano]], che risulta invece appartenere alla [[Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello]],<ref>{{cita web|autore=www.diocesipitigliano.it|url=http://www.diocesipitigliano.it/Parrocchie/Vic_Nord%20Albegna/Preselle/S_Isidoro.html|titolo=Preselle: Parrocchia di Sant'Isidoro|accesso=30 ottobre 2008|urlmorto=sì}}</ref> il cui vescovo ha la propria residenza all'interno di [[Palazzo Orsini (Pitigliano)|Palazzo Orsini]] a [[Pitigliano]], dopo la definitiva dismissione del [[Palazzo Vescovile (Sovana)|Palazzo Vescovile]] di [[Sovana]] avvenuta nel [[1777]]:<ref>{{cita web|autore=www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it|url=http://www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it/index.php?op=comune|titolo=Sorano. Catalogo 00234705, Canonica della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Sovana): Storia|accesso=30 ottobre 2008}}</ref> quest'ultima diocesi comprende tre cattedrali, quella originaria del [[Duomo di Sovana]], il [[Duomo di Pitigliano]] e il [[Duomo di Orbetello]].
 
A Grosseto e nella provincia sono presenti anche un cospicuo numero di fedeli evangelici e di chiese evangeliche (battiste e pentecostali). In via Piave è situato il luogo di culto della [[Unione cristiana evangelica battista d'Italia|Chiesa evangelica battista]],<ref>{{cita libro|cognome=Pozzi|nome=Walter|titolo=Guida toponomastica di Grosseto|editore=Il mio amico|città=Roccastrada|anno=1991|pagina=47}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ucebi.it/pdf/documenti/CHIESE%20EVANGELICHE%20BATTISTE%20IN%20ITALIA%20-%20WEB.pdf|titolo=Chiese evangeliche battista in Italia|sito=Unione cristiana evangelica battista d'Italia|accesso=12 settembre 2015}}</ref> mentre in via Cantore<ref>Pozzi, ''op. cit.'', p.&nbsp;15.</ref> si trova una delle principali chiese di riferimento della [[Chiesa apostolica in Italia|comunità apostolica]]<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=5usPAQAAIAAJ&dq=chiesa+apostolica+grosseto&focus=searchwithinvolume&q=grosseto|titolo=Minoranze religiose in Italia|autore=Alceste Santini|autore2=Alvise Artissi|autore3=Giorgio Capezzani|editore=Religioni Oggi|anno=1969|pagine=101–103}}</ref>, fondata a Grosseto nel 1927 come prima in Italia.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=UmfXAAAAMAAJ&q=chiesa+apostolica+grosseto&dq=chiesa+apostolica+grosseto&hl=it&sa=X&ved=0CEAQ6AEwBmoVChMI_-rvhLrxxwIVxm8UCh1yxw2t|titolo=Le religioni in Italia|autore=Massimo Introvigne|editore=Elledici|anno=2006|pagine=245–246}}</ref><ref name=apostolica>''[http://www.cesnur.com/la-prima-ondata-c-gli-apostolici-del-risveglio-gallese/ La Chiesa Apostolica in Italia]''.</ref> In città ha sede anche il centro nazionale della Chiesa apostolica pentecostale e centro studi teologici, situati in località Commendone.<ref name=apostolica/><ref>Introvigne, ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=UmfXAAAAMAAJ&dq=pentecostale+commendone&focus=searchwithinvolume&q=commendone op. cit.]'', p.&nbsp;245.</ref>
 
La confessione dei [[Testimoni di Geova]] conta circa 800 membri in tutta la provincia<ref name=geova>{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2012/03/11/news/sabato-l-inaugurazione-della-nuova-sala-del-regno-1.3280479|titolo=Sabato l'inaugurazione della nuova Sala del Regno|editore=Il Tirreno|data=11 marzo 2012|accesso=12 settembre 2015}}</ref> e possiede a Grosseto un proprio luogo di culto, inaugurato nel 2012 nel quartiere Alberino.<ref name=geova/>
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{F|centri abitati della Toscana|gennaio 2016}}
{{Vedi anche|Tradizioni popolari di Grosseto}}
* Festa di San Lorenzo: festa patronale della città che si svolge annualmente ogni 9 e 10 agosto. Il momento più suggestivo è sicuramente quello della processione della sera del 9 agosto che attraversa le vie del centro cittadino, prima di concludersi in cattedrale con la benedizione impartita dal vescovo. La processione è aperta da un carro trainato dai [[Vacca maremmana|buoi maremmani]] di Alberese, attraverso il tradizionale giogo. Sul carro prende posto il vescovo e viene esposta la statua lignea del santo durante il passaggio lungo le vie del centro storico. Il carro è seguito dai [[butteri]] a cavallo con la loro tradizionale divisa di abbigliamento; subito dopo sfilano lungo il corteo religioso le autorità cittadine, i sacerdoti delle varie parrocchie della diocesi e i fedeli in preghiera.
* Festa di San Rocco: festa patronale della frazione di [[Marina di Grosseto]], costituisce anche il principale evento turistico e d'attrazione della stagione balneare. Ogni 16 agosto, prima della mezzanotte, i festeggiamenti raggiungono il culmine con il suggestivo spettacolo pirotecnico, durante il quale i fuochi d'artificio illuminano il mare e la spiaggia affollata di spettatori.
* Canti del maggio: antichi riti della civiltà e della tradizione contadina che prevedevano la diffusione dei canti di questua per l'augurio di un'ottima annata agricola. I canti sono praticati dai cosiddetti maggiolatori o maggiaioli, che in alcune aree rurali, la notte tra il 30 aprile e il 1º maggio, rievocano questa tradizione del passato, muovendosi da un podere all'altro, cantando poesie estemporanee: la più famosa festa del maggio si svolge nella frazione di [[Braccagni]].
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Grosseto ha sede il LaMMA CRES, il Centro di Ricerche sull'Erosione del Suolo del [[Consorzio LaMMA]] inaugurato il 16 maggio [[2003]], che si occupa di studi sulle risorse idriche, sull'erosione del suolo e sullo sviluppo sostenibile a misura di territorio. A Grosseto vi è anche la sede del [[4º Stormo]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], del reggimento di cavalleria paracadutisti [[3º Reggimento "Savoia Cavalleria"|3º reggimento Savoia Cavalleria]] e del [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]] dell'[[Esercito Italiano]]. Si trovano nel comune, la Casa circondariale e l'Archivio di Stato. Di tutt'altra natura è la [[Nomadelfia|Comunità di Nomadelfia]], fondata nel [[1948]] da [[Zeno Saltini|Don Zeno Saltini]] nell'omonima località del comune di Grosseto.
 
L'Azienda USL Toscana Sud Est, che ha inglobato le precedenti funzioni dell'Azienda USL 9 Grosseto<ref>{{cita web|autore=www.usl9.grosseto.it|url=http://www.usl9.grosseto.it|titolo=Sito ufficiale dell'Azienda USL 9 Grosseto|accesso=7 novembre 2007}}</ref> nella nuova area vasta della [[Toscana]] meridionale, garantisce la salute in città e in provincia, con un presidio [[ospedale|ospedaliero]] urbano, l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], struttura sanitaria di riferimento non solo per la città ma anche per l'intera provincia e per altre aree della [[Toscana]] meridionale e del [[Lazio]] settentrionale.
 
=== Qualità della vita ===
<div align="center">
{| class="wikitable"
|- style="background:lightblue"
! Anno
! Qualità della Vita ([[Il Sole 24 ORE]])<br />''Dato riferito alla provincia''
! Rapporto Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])
|-
|[[2006]]
| 10ª posizione
| ?
|-
|[[2007]]
| 14ª posizione (-4)
| 70ª posizione
|-
| [[2008]]
| 16ª posizione (-2)
| 46ª posizione (+24)
|-
| [[2009]]
| 7ª posizione (+9)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2009/qvita_2009_settori_classifica_finale.shtml Qualità della vita 2009: Pagella finale - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 55ª posizione (-9)
|-
| [[2010]]
| 22ª posizione (-15)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2010/home.shtml Qualità della vita 2010: - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| 77ª posizione (-22)<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaurbano_xvii.pdf Ecosistema Urbano XVII]</ref>
|-
| [[2011]]
| 33ª posizione (-11)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2011/home.shtml Qualità della vita 2011: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 81ª posizione (-4)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/ecosistema2011/home.shtml Ecosistema urbano: - Il Sole 24 ORE]</ref>
|-
| [[2012]]
| 28ª posizione (+5)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2012/home.shtml Qualità della vita 2012: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 75ª posizione (+6)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/ecosistema2012/home.shtml Ecosistema urbano: - Il Sole 24 ORE]</ref>
|-
| [[2013]]
| 28ª posizione (=)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2013/home.shtml Qualità della vita 2013: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 37ª posizione (su 44 città di medie dimensioni)<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/rapporto_eu2013_web.pdf Ecosistema Urbano XX Edizione (pag. 35)]</ref>
|-
| [[2014]]
| 15ª posizione (+13)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2014_dati/home.shtml Qualità della vita 2014: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 71ª posizione<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2014.pdf Ecosistema Urbano XXI Edizione (pag. 27)]</ref>
|-
| [[2015]]
| 30ª posizione (-15)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2015_dati/home.shtml Qualità della vita 2015: - Il Sole 24 ORE]</ref>
| 75ª posizione (-4)<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaurbano_2015_xxiiedizione.pdf Ecosistema Urbano XXII Edizione (pag. 31)]</ref>
|}
</div>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
A Grosseto è presente la [[Biblioteca Chelliana]], la principale biblioteca della provincia con un patrimonio librario di oltre {{formatnum:100000}} volumi, tra cui trentaquattro incunaboli e duecentocinquanta manoscritti. La biblioteca è stata fondata nel [[1860]] per volontà del canonico [[Giovanni Chelli]], mentre la sede storica dell'istituzione è Palazzo Mensini, nel centro storico, anche se dal 1994 la biblioteca è ospitata nell'edificio della ex scuola media Giuseppe Ungaretti di piazza Carlo Cavalieri, nel decentrato quartiere [[Europa (Grosseto)|Europa]].<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46 Biblioteca Chelliana], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref> All'interno è situato anche l'[[archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana]], fondato da Roberto Ferretti nel 1979.
 
Le altre principali biblioteche pubbliche della città sono:
* Biblioteca del polo liceale grossetano: situata in piazza Etrusco Benci, alla Cittadella dello Studente, è la biblioteca a servizio del liceo classico Carducci-Ricasoli e del liceo scientifico Guglielmo Marconi. È dotata di un patrimonio librario di circa {{formatnum:22600}} volumi.<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=85 Biblioteca del polo liceale grossetano], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
* Biblioteca diocesana ''Primo Gasbarri'': fondata nel [[1935]] all'interno del seminario vescovile di via Ferrucci, dispone di un patrimonio librario di circa {{formatnum:18200}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=7 Biblioteca diocesana Primo Gasbarri], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'Istituto storico grossetano della Resistenza (ISGREC): fondata nel [[1993]], si trova in via de' Barberi e conta circa {{formatnum:6000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=8 Biblioteca dell'ISGREC], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dei padri Gesuiti: situata a [[Gorarella]] in via papa Giovanni XXIII, ha un patrimonio librario di circa {{formatnum:6000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=5 Biblioteca dei Padri gesuiti], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'Istituto tecnico commerciale ''Vittorio Fossombroni'': si trova presso la struttura scolastica di via Sicilia e possiede un patrimonio di circa {{formatnum:6000}} volumi.<ref name=autogenerato1>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=56 Biblioteca ITC Fossombroni], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>
* Biblioteca dell'Archivio di Stato: situata in [[piazza Socci]], è stata istituita nel [[1958]] e conta oltre {{formatnum:3700}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=3 Biblioteca dell'Archivio di Stato], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca della Camera di commercio: situata in via Cairoli, dispone di circa {{formatnum:3000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=2 Biblioteca della Camera di commercio], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca dell'Associazione degli industriali della Provincia di Grosseto: fondata nel [[1944]], è situata in viale Monterosa e dispone di un patrimonio librario di circa {{formatnum:2000}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=1 Biblioteca dell'Associazione degli industriali Grosseto], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
* Biblioteca del Museo di storia naturale della Maremma: fondata nel [[1965]], conta circa {{formatnum:1300}} volumi.<ref>[http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=&regione=TOSCANA&provincia=&comune=Grosseto&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=6 Biblioteca del Museo di storia naturale], Sito ufficiale dell'anagrafe delle Biblioteche italiane.</ref>
 
In città si trovano anche: la biblioteca della Fondazione Luciano Bianciardi (via De Pretis)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80 Biblioteca Fondazione Bianciardi], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>; la biblioteca del centro di documentazione pedagogica (via Saffi)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=76 Biblioteca Centro documentazione pedagogica], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>; la biblioteca del CEDAV – Centro di documentazione arti visive (via Mazzini)<ref name=autogenerato1 />; la biblioteca del centro di documentazione per l'educazione alla salute ASL9 (via Don Minzoni)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=104 Biblioteca C.D.E.S. ASL9], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>; la biblioteca del museo archeologico e d'arte della Maremma (piazza Baccarini)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75 Biblioteca Museo archeologico e d'arte della Maremma], Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>.
 
==== Scuole ====
La città di Grosseto è sede di scuole medie superiori di varia tipologia: licei, istituti tecnici commerciali, industriali, professionali e musicali.
 
==== Università ====
A Grosseto è situato il Polo Universitario Grossetano, sede distaccata dell'[[Università di Siena]]. Attualmente presso la sede di Grosseto è possibile frequentare i corsi di economia, giurisprudenza e scienze infermieristiche, ed alcuni master in archeologia. L'università è ospitata nel palazzo del vecchio ospedale in via Ginori.<ref>{{cita web|autore=www.unisi.it|url=http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|titolo=Sito ufficiale del Polo Universitario Grossetano|accesso=7 luglio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070622201419/http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|dataarchivio=22 giugno 2007}}</ref>
 
==== Musei ====
[[File:Museo Archeologico della Maremma (Grosseto).jpg|thumb|Il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma]]
Grosseto conta all'interno del proprio territorio comunale importanti complessi museali, percorsi didattici e aree interessate da visite guidate, tra i più significativi della provincia.
 
I seguenti musei fanno parte della rete provinciale ''Musei di Maremma'':
* [[Museo archeologico e d'arte della Maremma]]
* [[Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto]]
* [[Museo di storia naturale della Maremma]]
 
Il museo di storia naturale comprende anche le sedi distaccate dell'[[Acquario di Grosseto|acquario comunale di Grosseto]] – attualmente non aperto al pubblico&nbsp;– e dell'[[Osservatorio astronomico comunale di Grosseto|osservatorio comunale]] a Roselle. Presso la frazione di [[Montepescali]], inoltre, è situato il piccolo [[museo di storia locale Ildebrando Imberciadori]].
 
Attualmente sono in fase di progettazione due nuovi musei: il museo del buttero ad [[Alberese]] ed il museo dell'acqua dell'[[Acquedotto del Fiora]], presso la fattoria di Grancia.
 
=== Media ===
==== Stampa ====
A Grosseto sono situate le redazioni locali dei due maggiori quotidiani del territorio: ''[[Il Tirreno]]'' (via Oberdan) e ''[[La Nazione]]'' (via Rattazzi). Sono inoltre attive le redazioni territoriali di diversi giornali a [[Giornale_on-line|diffusione elettronica]]
 
Sempre in città ha inoltre sede una delle principali case editrici della provincia, la ''Innocenti Editore'', fondata nel settembre del 1997 da Mario Innocenti insieme al figlio Stefano.
 
==== Radio ====
L'unica radio che ha sede a Grosseto è ''RBC Radio Barbanella City,'' fondata nel 1978; la sua area di copertura si estende all'intera provincia grossetana, comprese le isole del Giglio e dell'Elba''.'' Da metà anni 70 fino agli anni 90 sono state attive ''Radio Maremma Toscana,'' ''Radio Grifo'' e ''Radio Grosseto International'', "Radio Brigante Tiburzi", "Radio città del sole"
 
==== Televisione ====
A Grosseto ha sede la rete televisiva TV9, erede della storica emittente Telemaremma, multiplex regionale (UHF 48). L'emittente maremmana [[Teletirreno]], nata nel 2000, è invece stata chiusa nel 2011 poco prima del bando per le assegnazioni delle frequenze digitali delle televisioni analogiche.
 
=== Teatro ===
[[File:Teatro degli Industri (Grosseto).jpg|thumb|upright|Il Teatro degli Industri]]
* [[Teatro degli Industri]], storica istituzione teatrale della città e dell'intera provincia, ospita numerosi spettacoli di prosa. Viene sfruttato eccezionalmente come [[auditorium]] per ospitare conferenze tenute da relatori di grande prestigio culturale.
* [[Teatro Moderno]], inaugurato nel 1966, il teatro ospita la stagione teatrale comunale oltre ad altri spettacoli, compresi quelli organizzati da scuole e associazioni teatrali locali.
* [[Anfiteatro romano di Roselle|Anfiteatro Romano]], situato nella parte romana dell'[[area archeologica di Roselle]], lo storico [[anfiteatro]] all'aperto è sede di spettacoli di [[opera lirica|lirica]] e di prosa durante la stagione estiva, grazie all'ottima acustica.
* Parco di Pietra, situato nella campagna presso la frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], è sede di concerti musicali di artisti locali ed emergenti.
 
=== Cinema ===
{{Div col}}
* ''[[Barabba (film)|Barabba]]'' ([[1961]])
* ''[[Il sorpasso]]'' ([[1962]])
* ''[[La famiglia Benvenuti]]'', serie TV ([[1968]]): [[Marina di Grosseto]]
* ''[[Operazione ladro]]'', stagione 3, episodio 2 ''Who'll Bid Two Million Dollars?'' ([[1969]])
* ''[[Un posto ideale per uccidere]]'' ([[1971]])
* ''[[La cicala (film 1980)|La cicala]]'' ([[1980]])
* ''[[Non ci resta che piangere]]'' ([[1984]]): [[Alberese|Marina di Alberese]] e [[Cala di Forno]]
* ''[[È arrivato mio fratello]]'' ([[1985]]): [[Parco naturale della Maremma]]
* ''[[Speriamo che sia femmina]]'' ([[1985]])
* ''[[Domani accadrà]]'' ([[1988]]): [[Alberese]] e Parco naturale della Maremma
* ''[[Al lupo al lupo]]'' ([[1992]]): Parco naturale della Maremma
* ''[[Bonus Malus (film)|Bonus Malus]]'' ([[1993]])
* ''Si ruba con gli occhi'' ([[1995]]): Parco naturale della Maremma
* ''[[Tiburzi]]'' ([[1996]])
* ''[[Artemisia. Passione estrema]]'' ([[1997]]): Parco naturale della Maremma
* ''[[Viola bacia tutti]]'' ([[1997]]): [[Batignano]]
* ''[[Kidnapping - La sfida]]'', film TV ([[1997]])
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' ([[2002]]): Marina di Alberese e Parco naturale della Maremma
* ''Dalla finestra aperta'' ([[2007]])
* ''[[Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia]]'', miniserie TV ([[2008]]): [[Nomadelfia]]
* ''[[Manuale d'amore 3]]'' ([[2011]]): Grosseto (Villa Pizzetti), [[Fattoria Acquisti|Acquisti]]
* ''[[Questo mondo è per te]]'' ([[2011]])
* ''[[Giochi d'estate (film 2011)|Giochi d'estate]]'' ([[2011]]): [[Marina di Grosseto]], [[Gorarella]]
* ''[[Come il vento]]'' ([[2013]])
{{Div col end}}
 
=== Cucina ===
* [[Acquacotta]]
* [[Buglione (gastronomia)|Buglione]]
* Cinghiale alla maremmana<ref>[https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/cinghiale-alla-maremmana-con-olive-verdi/ Cinghiale alla maremmana]</ref>
* [[Tortello maremmano con spinaci|Tortelli]]
* Schiaccia alla pala
* Schiaccia con cipolle e [[acciughe sotto sale]]
 
Entrambi i tipi di schiacce (schiacciate) sono tipiche della città di Grosseto.
 
=== Eventi ===
{{cn|Tra gli eventi di maggiore richiamo a Grosseto sono da ricordare il festival musicale di ''Cava Festival'', al Parco di Pietra di Roselle, e soprattutto la manifestazione nazionale di [[Festambiente]], nata nel 1989 e ospitata nel mese di agosto presso il centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di [[Legambiente]] "Il Girasole", nel borgo di [[Rispescia]]: durante la manifestazione vengono proposti incontri, dibattiti e spettacoli volti alla sensibilizzazione del pubblico su temi che vanno dalla sana alimentazione, salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale italiani, alla tutela delle tradizioni e culture locali e così via. Un altro evento di rilievo è la kermesse enogastronomica di ''Maremma Food&Wine Shire'', dal 2013 organizzata nel centro storico cittadino.}}
 
== Geografia antropica ==
{{Vedi anche|Suddivisioni di Grosseto}}
=== Urbanistica ===
==== Centro storico ====
Il centro storico di Grosseto è completamente racchiuso entro una cinta muraria fortificata che, a livello [[Urbanistica|urbanistico]], lo isola quasi completamente rispetto al resto della città, fatta eccezione per l'area di [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]] dove nel corso del XIX secolo fu demolita la porta cittadina, riempito il terrapieno del fossato e abbattuto un piccolo tratto di cortina muraria.
 
L'attuale centro storico è il risultato della ricostruzione cinquecentesca delle mura, durante la quale assunsero un perimetro maggiore che allargò la superficie del centro storico cittadino rispetto al tessuto urbano medievale; tuttavia, la realizzazione delle mura medicee comportò l'abbattimento di molti edifici di epoca medievale, tra cui anche alcuni complessi religiosi, che sorgevano al di fuori del preesistente centro cittadino lungo il perimetro dove poi è sorta l'attuale cinta muraria bastionata di forma esagonale. Nonostante l'ampliamento di epoca [[Rinascimento|rinascimentale]], il centro storico di Grosseto risulta ancora oggi di dimensioni piuttosto raccolte e contenute che consentono di poterlo visitare facilmente, grazie anche alla pedonalizzazione totale di molte strade. L'area delimitata dalle mura è interamente pedonalizzata, con possibilità di accesso in determinate fasce orarie per il carico e scarico e per i residenti con apposito permesso.
 
==== Area urbana ====
L'area urbana della città di Grosseto si estende per pochi [[chilometro quadrato|chilometri quadrati]] al di fuori della cinta muraria che racchiude il nucleo storico.
 
Durante il XIX secolo si sono sviluppati nuclei abitativi in senso centrifugo, dei quali sono ravvisabili i palazzi in stile [[liberty]] lungo la via che conduce alla [[Stazione di Grosseto|stazione ferroviaria]]; nei primi decenni del XX secolo furono costruite chiese monumentali a delimitare la nuova estensione dell'area urbana, alcune in stile neomedievale ([[Chiesa di San Giuseppe (Grosseto)|chiesa di San Giuseppe]] e [[Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Grosseto)|chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo]]), altre in stile moderno-funzionalista ([[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|basilica del Sacro Cuore]]).
 
Quattro sono i grandi quartieri urbani di Grosseto, il quartiere [[Suddivisioni di Grosseto#Circoscrizione n.2 Centro|Centro]], la parte più antica, i quartieri di [[Gorarella]] e [[Barbanella]], sviluppatisi a partire dall'Ottocento dopo le bonifiche, e il quartiere [[Pace (Grosseto)|Pace]], così chiamato perché realizzato negli anni dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], ancora in espansione.
 
Negli ultimi decenni l'espansione è proseguita verso sud (avvicinandosi in alcuni punti all'argine della [[golena]] destra dell'[[Ombrone]]), verso est (fin quasi alle porte del moderno abitato di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]), verso nord (fino all'area industriale ed artigianale in prossimità dello svincolo della [[Variante Aurelia]] di ''Grosseto nord'') e verso ovest (lambendo l'area [[Aeroporto di Grosseto|aeroportuale]]). Nonostante la recente espansione, il contesto urbano è inquadrabile all'interno di una più vasta area rurale che include le varie frazioni, le quali hanno mantenuto ancora oggi caratteri territoriali ed urbanistici ben distinti tra loro e rispetto al centro cittadino.
 
==== Parchi urbani ====
Grosseto è considerata una città molto verde per la presenza di aree attrezzate e parchi in ogni luogo della città.
 
I grandi parchi urbani a Grosseto sono due:
 
* Il ''Parco di via Giotto'', situato nel quartiere [[Gorarella]], è grande 6,4 ettari e ospita, oltre a 650 piante e arbusti, anche il [[Massimo Falsetti Cricket Field]], uno skatepark, il [[velodromo]] "Guido Montanelli" da 3,5&nbsp;km, una palestra per arrampicata, e un laghetto abitato da [[Anas platyrhynchos|germani reali]]. L'ampio parco urbano è stato progettato dall'ingegnere Francesco Serena ed inaugurato l'8 maggio [[1999]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/1999/05/09/LG202.html?ref=search|titolo=Inaugurato il Parco di via Giotto, vera oasi a servizio della città|editore=Il Tirreno|data=9 maggio 1999|accesso=16 maggio 2018}}</ref>
* Il ''Parco urbano del fiume Ombrone "Silvano Signori"''<ref>{{cita web|editore=Il Tirreno|url=http://www.provincia.grosseto.it/rassegna/text.php?text=t219865&trova=parco%20ombrone&tc=1|data=30 gennaio 2011|titolo=Il parco Ombrone intitolato al senatore Silvano Signori|nome=|cognome=|accesso=10 febbraio 2011|urlmorto=sì}}</ref>, conosciuto anche come ''Parco di via Leoncavallo'', situato all'[[Alberino]], area residenziale poco distante dal centro, è stato inaugurato il 7 luglio [[2007]]; è vasto 10 ettari e ospita 750 piante e arbusti, oltre che una pista di pattinaggio, una piazza, percorsi ciclabili di 2&nbsp;km e due laghetti naturali.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2003/07/30/LG2PO_LG202.html?ref=search|titolo=Il Parco urbano dell'Ombrone nella zona dell'Alberino|editore=Il Tirreno|data=30 luglio 2003|accesso=16 maggio 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2007/07/08/LG2PO_LG203.html?ref=search|titolo=Inaugurato il Parco dell'Ombrone|editore=Il Tirreno|data=8 luglio 2007|accesso=16 maggio 2018}}</ref>
 
Le aree attrezzate per i bambini sono invece trentasette, sparse in tutti i quartieri della città e nelle frazioni. Fra queste spicca il ''parco giochi "Renato Pollini"'', situato in via Ximenes lungo il perimetro esterno delle mura di [[Porta Corsica]], progettato e realizzato durante l'amministrazione diretta dal sindaco [[Renato Pollini]] alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e a lui intitolato il 2 ottobre [[2010]].<ref>{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2010/10/03/news/finalmente-riaperto-il-parco-giochi-1.2094950?ref=search|titolo=Finalmente riaperto il parco giochi. È stato intitolato alla memoria dell'ex sindaco Renato Pollini|editore=Il Tirreno|data=3 ottobre 2010|accesso=16 maggio 2018}}</ref>
 
=== Suddivisioni storiche ===
==== Terzieri ====
In epoca medievale il centro storico di Grosseto era suddiviso in [[Terziere|terzieri]], ma tale ripartizione è andata a scomparire nel corso dei secoli. Attualmente ci si riferisce al centro semplicemente come "centro storico", senza alcuna divisione interna.
 
* ''Terzo di Città'', la parte centrale, dove sorgono l'attuale piazza Dante e il duomo, più i vicoli adiacenti.
* ''Terzo San Giorgio'', la parte meridionale, la zona di Porta Vecchia e piazza del Sale.
* ''Terzo San Pietro'', la parte settentrionale, dove si trova la chiesa di San Pietro (da qui il nome), piazza Baccarini, piazza San Francesco e l'area di Porta Nuova.
 
==== Sobborghi ====
Le zone sorte nelle immediate vicinanze del centro storico, all'esterno delle [[Mura di Grosseto|mura medicee]], sono note comunemente con il nome di sobborghi e si tratta dei primi insediamenti sorti al di fuori del perimetro murario: il ''Sobborgo di Porta Nuova'', ''Borgo Tripoli'' e il ''sobborgo di Porta Vecchia'' furono i primi a nascere, sulla fine del XIX secolo, per poi svilupparsi incessantemente a partire dagli anni venti del secolo successivo. Nella prima metà del XX secolo si sviluppò poi il ''sobborgo di Porta Corsica'', dopo l'abbattimento di un tratto di cinta muraria a ovest per permettere la realizzazione dell'arco d'accesso.
 
==== Quartieri ====
Seppure al momento non riconosciuti ufficialmente, è possibile dividere l'area urbana della città di Grosseto in più quartieri, noti e riconosciuti dagli abitanti della comunità.
 
{{Div col|3}}
* [[Alberino]]
* [[Barbanella]]
* [[Casalecci]]
* [[Gorarella#Casalone|Casalone]]
* [[Centro (Grosseto)#4.1.1 Centro storico|Centro storico]]
* [[Cittadella (Grosseto)|Cittadella]]
* [[Centro (Grosseto)#Cittadella dello Studente e Fornacione|Cittadella dello Studente]]
* [[Pace (Grosseto)#Commendone|Commendone]]
* [[Centro (Grosseto)#Crespi|Crespi]]
* [[Europa (Grosseto)|Europa]]
* [[Centro (Grosseto)#Cittadella dello Studente e Fornacione|Fornacione]]
* [[Alberino|Fosso dei Molini]]
* [[Gorarella]]
* [[Pace (Grosseto)#Complesso residenziale il Borgo|Il Borgo]]
* [[Oliveto (Grosseto)|Oliveto San Giovanni]]
* [[Barbanella#Verde Maremma e Le Gemme|Le Gemme]]
* [[Pace (Grosseto)|Pace]]
* [[Barbanella#Aree artigianali|Poggetti Nuovi]]
* [[Pace (Grosseto)#Poggione|Poggione]]
* [[Centro (Grosseto)#Porta Corsica|Porta Corsica]]
* [[Centro (Grosseto)#Porta Vecchia e Porta Nuova|Porta Nuova]]
* [[Centro (Grosseto)#Porta Vecchia e Porta Nuova|Porta Vecchia]]
* [[Barbanella#San Giuseppe|San Giuseppe]]
* [[San Martino (Grosseto)|San Martino]]
* [[Gorarella#Stadio|Stadio]]
* [[Sterpeto]]
* [[Sugherella]]
* [[Barbanella#Tiro a Segno|Tiro a Segno]]
* [[Barbanella#Verde Maremma e Le Gemme|Verde Maremma]]
* [[Gorarella#Villa Pizzetti|Villa Pizzetti]]
* [[Barbanella#Villaggio Azzurro|Villaggio Azzurro]]
* [[Pace (Grosseto)#Villaggio Curiel|Villaggio Curiel]]
* [[Gorarella#Villaggio Kennedy|Villaggio Kennedy]]
* [[Barbanella#Zona Industriale|Zona Industriale]]
* [[Pace (Grosseto)#167 Nord|167 Nord]]
{{Div col end}}
 
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Suddivisioni di Grosseto}}
Fino al 2011 il comune di Grosseto era suddiviso in otto circoscrizioni di decentramento comunale:
 
* Circoscrizione n.1 ''Barbanella''
* Circoscrizione n.2 ''Centro''
* Circoscrizione n.3 ''Gorarella''
* Circoscrizione n.4 ''Pace''
* Circoscrizione n.5 ''Alberese-Rispescia''
* Circoscrizione n.6 ''Marina''
* Circoscrizione n.7 ''Braccagni-Montepescali''
* Circoscrizione n.8 ''Istia-Batignano-Roselle''
 
Attualmente non esiste però una suddivisione ufficiale interna al comune, anche se è in corso di realizzazione un'istituzione di consigli di quartiere.
 
=== Frazioni ===
[[File:Chiesa di San Carlo Borromeo e Fattoria di Principina (Grosseto).jpg|thumb|La chiesa e la fattoria di Principina]]
* [[Alberese]], situato nel Parco naturale della Maremma, è un borgo sorto nella prima metà del XX secolo ai piedi della collina sulla quale è presente sin dal XVI secolo l'imponente villa granducale. Vi si trova il centro visite del parco.
* [[Batignano]], sorto come antico castello su una collina a nord-est del territorio comunale ebbe forse origini antica, ma si sviluppò in epoca medioevale, controllando lo sbocco della via verso Siena sulla piana grossetana e alcune miniere di piombo e di argento. Fu feudo degli [[Aldobrandeschi]] e appartenne nel 1213 a Manto da Grosseto. Passò poi nel XIV secolo sotto il dominio di Siena, ospitando numerosi immigranti dalla Corsica. Nel 1738 fu riunito al comune di Grosseto.
* [[Braccagni]], frazione popolosa posta ai pedi della collina di Montepescali, lungo la [[ferrovia Tirrenica]]. Nelle vicinanze si tiene annualmente la Fiera del Madonnino, expo del comune di Grosseto.
* [[Istia d'Ombrone]], sorto come insediamento fortificato sul fiume Ombrone, fu possesso dall'862 dei [[Diocesi di Roselle|vescovi di Roselle]], che vi ebbero diritti feudali con il titolo di conti e vi stabilirono una residenza. Passata in seguito alla famiglia Aldobrandeschi e nel corso del XIV secolo sotto il controllo dei Senesi, nel secolo successivo apparteneva alla famiglia Piccolomini. Il centro storico conserva pregevoli monumenti di origini medievali.
* [[Marina di Grosseto]], frazione balneare del comune di Grosseto, è nata nel 1793 con il completamento della torre voluta da [[Ferdinando III di Toscana]]. Nota precedentemente con il nome di ''San Rocco'', villaggio di pescatori con i suoi capanni di falasco e con qualche casetta in muratura e le caratteristiche baracche, si è trasformata nell'attuale località dove ville, moderni palazzi, ristoranti, banche, hanno creato una dimensione oramai cittadina.
[[File:Braccagni-Panorama02.jpg|thumb|Veduta aerea di Braccagni in bianco e nero]]
 
* [[Montepescali]], situato sulla cima di un colle nella parte settentrionale del territorio comunale, è nota con il soprannome di "balcone della Maremma". Sorto in epoca altomedievale, fu feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del XV secolo. Entrato a far parte del [[Granducato di Toscana]], nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi. Il centro storico conserva pregevoli monumenti.
* [[Principina a Mare]], località balneare immersa nella [[pineta del Tombolo]], è stata realizzata a partire dagli anni sessanta del XX secolo ed è oggi meta di numerosi turisti che cercano un luogo tranquillo lontano dai clamori dei grandi centri turistici.
* [[Principina Terra]], moderno abitato sviluppatosi durante il XX secolo presso la storica [[fattoria di Principina]], che ha conferito la denominazione anche al vicino complesso alberghiero. Oltre alla fattoria, sono da segnalare la cappella gentilizia e la moderna chiesa di San Carlo Borromeo, costruita nel 2009.
* [[Rispescia]], località situata a circa 10&nbsp;km a sud di Grosseto, alle porte del Parco naturale della Maremma, si è sviluppato a partire dagli anni cinquanta del XX secolo come villaggio del bracciante, per volere dell'Ente Maremma. Alla periferia orientale della frazione si trova il centro di educazione ambientale di [[Legambiente]] che, nel mese di agosto, ospita la rassegna di [[Festambiente]].
* [[Roselle (Grosseto)|Roselle]], popolosa frazione poco a nord dell'area urbana della città, si è sviluppata a partire dalla metà del XIX secolo alle pendici della collina dove si trovano i resti dell'antica città etrusco-romana. Nel 1824 Leopoldo II vi inaugurò le [[Terme di Roselle|terme]], per l'appunto definite leopoldine, mentre nel 1938 fu realizzata una grande chiesa parrocchiale e la località venne eretta a frazione.
 
==== Altre località del territorio ====
Oltre alle principali frazioni del comune, sono da ricordare le località che compongono la periferia della città di Grosseto e i piccoli agglomerati rurali che si sono sviluppati in parti isolate della campagna, soprattutto nelle vicinanze di strade provinciali: Acquisti, Barbaruta, Bottegone, Casalecci, Casotto dei Pescatori, Cernaia, Grancia, Il Cristo, Il Terzo, Madonnino, Marrucheto, Ottava Zona, Posto Raccolta Quadrupedi, Pianetto, Poggetti Nuovi, Poggiale, Pollino, Querciolo, Rugginosa, Rugginosa Nuova, San Lorenzo, Spergolaia, Squadre Basse, Squartapaglia, Trappola, Vallerotana, Versegge.<ref>Emilio Bonifazi, ''Grosseto e i suoi amministratori dal 1944 al 2009'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.</ref>
 
Merita una menzione speciale la località di [[Nomadelfia]], sorta nel dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da don [[Zeno Saltini]]. L'intera località ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile. Dalla superstrada Grosseto-Siena è ben visibile sul lato settentrionale la grande croce collocata nel cuore di Nomadelfia, soprattutto nelle ore notturne quando si illumina nella campagna.
 
== Economia ==
L'economia è essenzialmente basata sul terziario legato all'attività turistica (particolarmente vivace sulla costa) e sull'agricoltura che, basandosi sulla ricerca di qualità dei prodotti, non presenta caratteri moderni.
 
Le colture maggiormente presenti sono cereali, girasoli, ortaggi e, nelle zone collinari, viti ed ulivi che assicurano risultati di ottima qualità: Olio delle colline maremmane e, tra i vini, [[Monteregio di Massa Marittima]] all'estremità nord-occidentale, [[Montecucco]] all'estremità nord-orientale lungo il confine con il comune di [[Campagnatico]], Sangiovese di Maremma nella zona di Roccastrada a Montemassi e [[Morellino di Scansano]] nelle aree orientali e meridionali del territorio comunale. Un altro prodotto di primo livello è sicuramente la [[Maremmana (razza bovina)|carne maremmana]] che si ottiene dai bovini di razza autoctona allevati allo stato brado sotto lo sguardo attento dei [[buttero|butteri]] nelle estese praterie attorno alla città.
 
La città di Grosseto è sede di un noto marchio di abbigliamento sia a livello nazionale che internazionale, e di una delle principali catene di profumerie oramai diffusa in tutta [[Italia]]. Vi è anche uno stabilimento dell'industria di materie plastiche. Da più di vent'anni vi è anche un'azienda specializzata nella fabbricazione di prodotti in [[vetroresina]], tra i quali anche i caschi da moto e da auto, indossati anche in [[MotoGP]] nella stagione [[2008]] da piloti come [[Andrea Dovizioso]] e [[Alex De Angelis]]. Sono presenti anche aziende di produzione di windsurf e Kitesurf, con una specifica linea di abbigliamento sportivo.
Attivo anche il settore della fornitura di materiale idraulico e pavimentazione con sedi, oltre che nella provincia stessa, anche nelle provincie di Siena, Livorno e Viterbo.
 
=== Aree artigianali ===
Nel 2010 il comune di Grosseto ha denominato e classificato le zone artigianali presenti nel territorio comunale, riorganizzandole, favorendone l'individuazione anche grazie all'incremento della cartellonistica stradale. La ''zona artigianale [[Europa (Grosseto)|Europa]]'', presente in città già dagli anni cinquanta, non è stata confermata ed è l'unica delle precedenti aree a non essere stata classificata: questo perché negli ultimi anni l'area è stata lentamente trasformata in una zona residenziale e sono poche le attività artigianali rimaste.
 
Nel comune al momento sono individuate otto aree artigianali:
* area artigianale Aurelia, situata lungo la via Aurelia nord, all'interno della grande zona industriale di [[Barbanella]].
* area artigianale Casalone, situata a sud nei pressi dell'[[ippodromo del Casalone]], nell'[[Gorarella#Casalone|omonimo quartiere]].
* area artigianale Marina, situata nelle vicinanze della costa, nella frazione balneare di [[Marina di Grosseto]].
* area artigianale Orcagna, si sviluppa lungo via Orcagna, alla periferia ovest tra i quartieri di [[Gorarella]] e [[Barbanella]].
* area artigianale Poggetti Nuovi, situata lungo la via Aurelia nord, appena fuori dal limite urbano cittadino.
* area artigianale Scansanese, si sviluppa lungo via Scansanese, alla periferia est tra il cimitero di [[Sterpeto]], l'[[Alberino]] e [[San Martino (Grosseto)|San Martino]].
* area artigianale Senese'', si sviluppa lungo la via Senese, alla periferia nord-ovest tra l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale]] e la tenuta del [[Pace (Grosseto)#Poggione|Poggione]], in direzione [[Roselle (Grosseto)|Roselle]].
* area artigianale Stati e Nazioni, precedentemente nota col nome di Poponaio, situata a nord nel quartiere di [[Cittadella (Grosseto)|Cittadella]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
In attesa della realizzazione del progettato tratto [[Rosignano Marittimo|Rosignano]]-[[Civitavecchia]] dell'[[Autostrada A12 (Italia)|A12]], la città è collegata a [[Roma]] attraverso la [[via Aurelia]], a [[Livorno]] tramite la [[Variante Aurelia|S.G.C. Variante Aurelia Grosseto-Rosignano Marittimo-Livorno]] che si ricongiunge all'[[Autostrada A12 (Italia)|autostrada A12]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-occidentale, a [[Siena]] mediante la [[strada statale 223 di Paganico]] che si ricongiunge al raccordo autostradale [[Siena]]-[[Firenze]] per i collegamenti con l'[[Italia settentrionale]] e costituisce il primo tratto della [[Strada europea E78|E78 Strada dei Due Mari Grosseto-Fano]] per i collegamenti con l'[[Italia]] nord-orientale e il versante adriatico.
 
Altre importanti vie di comunicazione sono l'ex [[strada statale 73 Senese Aretina]], che ha inizio dalla frazione di [[Braccagni]] e permette i collegamenti con le province orientali attraverso [[Sticciano]], [[Roccastrada]] e [[Torniella]]; e la ex [[strada statale 322 delle Collacchie]], utile per i collegamenti interprovinciali tra [[Follonica]] (raccordo con [[strada statale 439 Sarzanese-Valdera]]), [[Castiglione della Pescaia]], [[Scansano]] e [[Manciano]], ove si raccorda con la [[strada statale 74 Maremmana]] che giunge fino all'entroterra del [[Lazio]] e all'[[Umbria]].
 
=== Ferrovie ===
[[File:Grosseto FS 2.JPG|thumb|La stazione di Grosseto]]
La [[stazione di Grosseto]] è posta lungo la [[ferrovia Tirrenica]] e funge da capolinea della [[Ferrovia Siena-Monte Antico-Grosseto|linea per Siena]].
 
Presso il capoluogo maremmano giungevano in passato anche due linee ferroviarie minerarie dismesse, la [[ferrovia Cana-Arcille-Grosseto]] e la preesistente [[ferrovia Cana-Arcille-Rispescia]].
 
Nel territorio comunale sono inoltre presenti le stazioni di [[Stazione di Montepescali|Montepescali]], [[Stazione di Alberese|Alberese]], servite da treni regionali svolti da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio con la [[Regione Toscana]], e quella dismessa di Rispescia.
 
=== Porti ===
[[File:MarinadiGrosseto-porto.jpg|thumb|Il porto di Marina di Grosseto]]
{{vedi anche|Porto di Marina di Grosseto}}
La città presenta un moderno approdo turistico inaugurato nel [[2004]] nella località balneare di [[Marina di Grosseto]], alla foce del canale San Rocco.
 
=== Aeroporti ===
{{vedi anche|Aeroporto di Grosseto}}
Grosseto e la [[Maremma]] sono servite dall'[[Aeroporto di Grosseto|aeroporto "Baccarini"]], situato a metà strada tra il capoluogo e [[Marina di Grosseto]]. L'infrastruttura è un aeroporto militare di cui si servono anche voli civili charter e privati, soprattutto durante la stagione turistica.
 
=== Piste ciclabili ===
Dagli [[anni 1990|anni novanta]] in poi, sono state realizzate alcune [[pista ciclabile|piste ciclabili]], per consentire i collegamenti suburbani ed extraurbani tra la città, alcune frazioni e il mare. I chilometri riservati alle biciclette sono in continua crescita, tanto che Grosseto risulta essere la prima città in Toscana (diciottesima in Italia) per i percorsi riservati ai ciclisti, con 15,39 metri ogni 100 abitanti<ref>{{cita web| editore=Il Tirreno|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2010/05/06/news/piste-ciclabili-da-record-grosseto-maglia-rosa-fra-le-citta-della-toscana-1978281|data=6 maggio 2010 |titolo=Piste ciclabili da record, Grosseto maglia rosa fra le città della Toscana|nome=Francesca|cognome=Ferri|accesso=7 novembre 2010}}</ref>. La rete ciclabile viene utilizzata prevalentemente durante la stagione [[estate|estiva]], quando ai residenti si aggiungono numerosi villeggianti. Attualmente all'interno del comune di Grosseto si registrano 34&nbsp;km di piste ciclabili, che diventeranno 48&nbsp;km entro il [[2014]].
 
Di seguito, è riportato l'elenco delle piste ciclabili che attraversano il territorio comunale di Grosseto.<ref>{{cita web|autore=www.piste-ciclabili.com|url=http://www.piste-ciclabili.com/provincia-grosseto|titolo=Piste ciclabili della provincia di Grosseto|accesso=1º ottobre 2008}}</ref>
* [[Pista ciclabile Grosseto est]]: ciclopedonale urbana asfaltata.
* [[Pista ciclabile Grosseto-Marina di Grosseto]]: ciclabile suburbana asfaltata.
* [[Pista ciclabile Marina di Grosseto-Castiglione della Pescaia]]: ciclopedonale extraurbana asfaltata.
* [[Pista ciclabile Marina di Grosseto-Principina a Mare]]: ciclopedonale suburbana asfaltata.
* [[Pista ciclabile Alberese-Marina di Alberese-Bocca d'Ombrone]]: ciclabile e ciclopedonale asfaltata nel [[Parco naturale della Maremma]].
* [[Pista ciclabile Grosseto-Ponte Tura]]: ciclopedonale su ghiaia lungo il fiume [[Ombrone]].
 
Oltre a queste piste ciclabili maggiori, in città esistono anche la pista ciclabile di viale Giulio Cesare, che collega il quartiere [[Gorarella]] con quello di [[Barbanella]], quella di via della Pace, e quella di via Quarzo nella zona Verde Maremma. Tra il [[2007]] e il [[2008]] è stato realizzato un percorso ciclabile nell'area del [[Parco naturale della Maremma]].
 
=== Mobilità urbana ===
I trasporti pubblici urbani e suburbani all'interno del territorio comunale, così come in ambito [[Provincia di Grosseto|provinciale]], sono gestiti da [[Tiemme Toscana Mobilità|Tiemme]]. Quasi tutte le autolinee hanno il capolinea in piazza della Stazione.
 
== Amministrazione ==
{{per approfondire|Sindaci di Grosseto}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Malta|Birkirkara}}
* {{gemellaggio|Germania|Cottbus}}
* {{gemellaggio|Bulgaria|Dimitrovgrad (Bulgaria){{!}}Dimitrovgrad}}
* {{gemellaggio|Kazakistan|Şımkent}}
* {{gemellaggio|Giappone|Kashiwara}}
* {{gemellaggio|Francia|Montreuil (Senna-Saint-Denis){{!}}Montreuil}}
* {{gemellaggio|Francia|Narbonne}}
* {{gemellaggio|Francia|Saintes-Maries-de-la-Mer}}
* {{simbolo|600px Bianco listato di Rosso.PNG}} [[Imperiale Contrada della Giraffa]] del [[Palio di Siena]], per la comunanza dei colori negli emblemi ([[rosso]] e [[bianco]]).
 
== Sport ==
[[File:Stadio Jannella Grosseto.jpg|thumb|upright=2|Lo [[Stadio Roberto Jannella]], ospita le partite in casa del [[Bbc Grosseto]] società militante nel massimo [[campionato italiano di baseball]], la [[Italian Baseball League]]]]{{vedi anche|Sport a Grosseto}}
Grosseto è da sempre una città di solide tradizioni sportive.
 
I principali sport in città sono sicuramente il [[Calcio (sport)|calcio]] e il [[baseball]]. Il [[Football Club Grosseto Società Sportiva Dilettantistica|Football Club Grosseto]], fondato nel 1912, nel [[Serie B 2007-2008|2007-2008]] ha disputato il suo primo campionato di [[Serie B]] della sua storia, dopo aver vinto la [[Supercoppa di Lega Serie C1]], primo trofeo del suo palmarès. Le partite di calcio casalinghe della formazione biancorossa si svolgono allo [[Stadio Carlo Zecchini]]. Il Grosseto ha militato nel campionato cadetto per un totale di sei stagioni, ininterrottamente dal 2007 al 2013, ma attualmente milita nel campionato di [[Eccellenza Toscana]]. Importantissimo sport per la città è sicuramente il baseball grazie alle imprese del [[Bbc Grosseto]], quattro volte campione d'Italia e vincitore di una Coppa dei Campioni e di una Coppa CEB, oltre a due Coppe Italia. Nel 2011, a causa della grave crisi finanziaria della società, la squadra si scioglie e da una sua costola nasce il [[Grosseto Baseball]], tuttora in attività (nel 2013 viene sostituita in IBL dal Bbc Mastiff, che però si ritira dopo una sola stagione). Le partite casalinghe della squadra vengono disputate sul diamante dello [[Stadio Roberto Jannella]].
 
Rivestono una certa importanza anche il [[cricket]], dove la formazione grossetana, il [[Maremma Cricket Club]], in ventidue anni di storia è riuscita a vincere una Coppa Italia; il [[football americano]], con i [[Condor Grosseto]] che hanno partecipato ai campionati di Serie B negli anni ottanta; e l'[[hockey su pista]], con la storica società del [[Circolo Pattinatori Grosseto]], fondata nel 1951, che ha militato in serie A per sei campionati tra il 1971 e il 1978. Anche l'[[ippica]] riveste una notevole importanza, con numerose gare nell'arco dell'anno che, nella stagione estiva, spesso si svolgono in notturna. L'impianto sportivo in cui si svolgono le varie gare di equitazione è l'[[Ippodromo del Casalone]], uno dei più importanti a livello nazionale, situato nella parte sud della città. Altri sport molto seguiti sono il [[basket]], con il Grosseto Basket che milita in Serie C, la [[Pugilato|boxe]], il [[calcio a 5]], con l'[[Atlante Grosseto]] che milita in Serie A2 e la [[pallavolo]] con l'Invicta Volley.
 
La città è anche uno dei principali centri italiani per l'[[atletica leggera]]: lo Stadio Carlo Zecchini ha infatti ospitato i [[Campionati europei juniores di atletica leggera|Campionati europei juniores]] 2001 e i [[Campionati del mondo juniores di atletica leggera 2004|Campionati mondiali juniores 2004]]. Nell'estate 2010, più precisamente nei giorni 30 giugno e 1º luglio, è sede dei [[Campionati italiani assoluti di atletica leggera 2010|Campionati italiani assoluti di atletica leggera]]. Nel 2006 Grosseto è stata anche la sede dei Campionati mondiali militari di [[scherma]]. Nel luglio 2013 la città ha ospitato, presso la frazione balneare di Marina di Grosseto, i campionati mondiali di vela formula 18.
 
=== Impianti sportivi ===
Sono di seguito elencati i principali impianti sportivi della città di Grosseto:
 
* Campo di hockey di viale Manetti
* Campo sportivo Bruno Passalacqua
* Campo sportivo Bruno Zauli
* [[Ippodromo del Casalone]]
* [[Massimo Falsetti Cricket Field]]
* [[Stadio Carlo Zecchini]]
* [[Stadio Roberto Jannella|Stadio di baseball Roberto Jannella]]
* Stadio di baseball Simone Scarpelli
 
== Note ==
<references/>
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
*Francisco Tamburini, Irma Arestizábal, ''La obra de Francesco Tamburini en Argentina'', edito dal Museo de la Casa Rosada, 1997
{{vedi anche|Bibliografia su Grosseto}}
*Fabio Mariano, ''L'età dell'eclettismo: arte e architettura nelle Marche fra Ottocento e Novecento'', Nerbini, 2004 (capitolo ''Francesco Tamburini'') - ISBN 9788888625201
* Antonio Areddu, ''Intellettuali rurali ed altri animali. Storia della Maremma mondiale'', Grosseto 2005
*L. Patetta, ''Architetti italiani in Argentina, Uruguay ed Alessandria d'Egitto'', in Mozzoni e Santini, ''Architettura dell'Eclettismo - la dimensione mondiale'', ediz. Liguori
* Autori Vari, ''Grosseto fuori Porta Nuova. Lo sviluppo di Grosseto a nord delle mura dalla metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2009.
*Emanuela De Menna, Gastone Ave, ''Architettura e urbanistica di origine italiana in Argentina: Tutela e valorizzazione di uno straordinario patrimonio culturale'', Gangemi Editore - ISBN 9788849270310
* Mariagrazia Celuzza, ''Guida alla Maremma antica'', Siena, 1993.
* Carlo Citter, ''L'edilizia storica di tre castelli medievali. Batignano, Istia d'Ombrone, Montepescali'', I Portici, Grosseto, 1996.
* Roberto Farinelli, [[Riccardo Francovich]], ''Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2000.
* Giuseppe Guerrini, ''La diocesi di Grosseto. Parrocchie, chiese e altri luoghi di culto, dalle origini ai nostri giorni'', Roccastrada, 1996.
* G.S.E., ''Grosseto. Guida essenziale della città e del suo territorio comunale'', Grosseto, 2009.
* Elena Innocenti, Mario Innocenti, ''Grosseto: Briciole di storia'', Grosseto, 1993.
* Aldo Mazzolai, ''La storia che fece Grosseto'', Editrice Innocenti, Grosseto, 2010.
* Aldo Mazzolai, ''Roselle e il suo territorio'', Grosseto, 1960.
* Aldo Mazzolai, ''Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura'', Le Lettere, Firenze, 1997.
* Gaetano Prisco, ''Grosseto da corte a città, voll. I-II'', Ufficio Studi, Grosseto, 1994.
* Bruno Santi, ''Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 1995.
* Andrea Zagli, ''Breve storia di Grosseto'', Pacini Editore, Pisa, 2007.
 
==Altri progetti==
== Voci correlate ==
{{interprogetto}}
* [[Città murate italiane]]
* [[Provincia di Grosseto]]
* [[Diocesi di Grosseto]]
* [[Formiche di Grosseto]]
* [[Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]]
* [[Maremma grossetana]]
* [[Ombrone]]
* [[Valle dell'Ombrone]]
* [[Colline Toscane]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.gol.grosseto.it Grosseto On Line] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} - La rete civica del territorio provinciale
* {{cita web|http://www.grossetosport.com|Grossetosport}}
 
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Comuni della provincia di Grosseto}}
{{Comuni del Parco Nazionale Arcipelago Toscano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Grossetoarchitettura|Maremma|Valle dell'Ombronebiografie}}
 
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