Terni e Francesco Tamburini: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{W|Umbria|maggio 2017}}
|Nome = Francesco
{{Avvisounicode}}
|Cognome = Tamburini
{{Divisione amministrativa
|NomeSesso = TerniM
|LuogoNascita = Ascoli Piceno
|Panorama = Vista Campanile Duomo di Terni.jpg
|GiornoMeseNascita =
|Didascalia =
|AnnoNascita = 1848
|Bandiera = Terni-Gonfalone.png
|LuogoMorte = Buenos Aires
|Voce bandiera =
|GiornoMeseMorte =
|Stemma = Terni-Stemma.png
|Voce stemmaAnnoMorte = 1891
|StatoEpoca = ITA1800
|Attività = architetto
|Grado amministrativo = 3
|Nazionalità = italiano
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|NazionalitàNaturalizzato = argentino
|Divisione amm grado 2 = Terni
|PostNazionalità = del periodo dell'[[eclettismo (arte)|eclettismo]]
|Amministratore locale = [[Leonardo Latini]]
|Immagine = Francesco Tamburini.jpg
|Partito = [[Lega Nord]]
|Data elezione = 25-06-2018
|Data istituzione =
|Superficie = 211.90
|Note superficie =
|Abitanti = 111189
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2017
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Acquasparta]], [[Arrone]], [[Colli sul Velino]] ([[Provincia di Rieti|RI]]), [[Labro]] (RI), [[Montecastrilli]], [[Montefranco]], [[Narni]], [[Rieti]] (RI), [[San Gemini]], [[Spoleto]] ([[Provincia di Perugia|PG]]), [[Stroncone]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1650
|Nome abitanti = ternani
|Patrono = [[san Valentino]] (fino al 1600 era copatrono insieme a sant'Anastasio e san Procolo)
|Festivo = 14 febbraio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Terni (province of Terni, region Umbria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Terni all'interno della provincia omonima
}}
Lavorò soprattutto in Argentina, dove progettò molti edifici rappresentativi, specie nella capitale [[Buenos Aires]].
'''Terni''' ({{audio|It-Terni.ogg}}, ''Interamna Nahars'' in [[Lingua latina|latino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:111189}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Terni|omonima provincia]] in [[Umbria]].
 
== Biografia ==
L'area della conca ternana risulta interessata da insediamenti stabili già in età protostorica, come è testimoniato dalla necropoli delle Acciaierie, utilizzata a partire dall'ultima fase dell'Età del Bronzo finale (X sec. a.C.) fino a tutta la fase iniziale della prima Età del Ferro (IX secolo/inizi VIII sec. a.C.) da una comunità cospicua, riconducibile alla ''facies'' protostorica detta ''Cultura di Terni''.
===In Italia===
Francesco Tamburini<ref name=Mariano>Le notizie biografiche sono tratte da:
*Fabio Mariano, ''L'età dell'Ecelttismo'', Nerbini 2004;
*[http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=4452 Biografia].</ref> nacque ad [[Ascoli Piceno]] nel 1848<ref>Secondo la targa affissa nella sua casa natale ascolana l'anno di nascita è il 1846; la data è il 1848 secondo Fabio Mariano ''L'età dell'Ecelttismo'', Nerbini 2004.</ref> e all'età di undici anni si trasferì con la sua famiglia in [[Ancona]], dove frequentò il liceo e poi l'istituto tecnico Benincasa, dove fu scelto dal naturalista [[Francesco De Bosis]] come assistente al laboratorio di fisica e chimica.
 
A [[Pisa]], dove la sua famiglia si era nuovamente trasferita, si era iscritto alla facoltà di fisica e matematica, ma cambiò facoltà e si iscrisse al corso di ingegneria dell'[[Università di Bologna]], laureandosi nel 1872. Con un nuovo trasferimento della famiglia, che era alla ricerca di una stabilità economica, tornò nelle Marche, a [[Chiaravalle]]. Ottenne un insegnamento di architettura all'[[Università di Urbino]] e successivamente quello di disegno architettonico presso l'[[Accademia delle belle arti di Pisa]].
L'abitato pertinente alla necropoli era posto nella fascia collinare e pedemontana a nord dell'attuale città, probabilmente nella zona della Civitella, mentre solo in età più tarda (VII sec. a.C.) si avrà la nascita di un vero e proprio centro protourbano nell'area posta alla confluenza tra fiume Nera e torrente Serra. I dati archeologici sembrano confermare, quindi, la tradizionale data di fondazione della città, collocata al [[672 a.C.]] in base ad un'iscrizione del 32 d.C. (''Corpus Inscriptionum Latinarum'' XI, 4170) . Le genti preromane che abitavano tali insediamenti nelle fonti latine sono chiamate ''Nahartes'' (da cui il nome della città, ''Interamna Nahartium'', ossia dei Naharti), etnonimo che accomuna tutte le popolazioni umbre che vivevano lungo il corso del fiume Nahar (il Nera) in fondo alla valle.
 
Durante gli anni di insegnamento si dedicò allo studio del [[Cattedrale di Pisa|Duomo di Pisa]] e delle opere anconetane di [[Giorgio di Matteo|Giorgio Orsini di Sebenico]]: la [[chiesa di San Francesco alle Scale]] e quella di [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|Sant'Agostino]]; pubblicò poi i relativi rilievi, di notevole dettaglio e rifinitura.
Città ad elevato tasso di sviluppo industriale sin dal medioevo, quando era un ricco e combattivo [[Comune medievale|libero Comune]] con decine e decine di mulini ad acqua, nel [[XIX secolo]] vide crescere la sua potenzialità industriale nella [[seconda rivoluzione industriale]], tanto da essere soprannominata ''"La Città d'Acciaio"'' e la ''"[[Manchester]] italiana"''.<ref>[http://www2.stile.it/viaggi/citta/umbria-terni-manchester-italiana/ Terni, la Manchester italiana - Terni, la Manchester italiana | Stile.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Ospita le famose [[Acciaierie di Terni|Acciaierie]] fondate dal 1884 e dal 1875 con un'importante Fabbrica d'Armi, tuttora attiva, oltre ad impianti idroelettrici ed opifici specializzati nei settori tessile e chimico. Prima città industriale in Italia dopo quelle del famoso [[Triangolo industriale|Triangolo]], ha subìto pesantissimi bombardamenti nel corso della [[seconda guerra mondiale]] da parte degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]].
[[File:Biblioteca Comunale Chiaravalle.jpg|thumb|left|[[Chiaravalle]], la palazzina Marulli, che ospita la Biblioteca Comunale]]
Si trasferì nuovamente a [[Roma]] per insegnare alla [[Scuola di applicazione]] per ingegneri, sino al 1883, senza riuscire ancora a raggiungere una sicurezza economica.
In questi anni si deve ricordare forse il suo primo lavoro: il [[palazzo Rheinold]], in [[Ancona]], situato all'angolo tra corso Garibaldi e piazza del Teatro e caratterizzato già dallo stile neorinascimentale che poi fu alla base delle sue opere argentine<ref name=Mariano/>. Inoltre, a [[Chiaravalle]], progettò villa Marulli, ora biblioteca comunale.
 
Nel 1883, quando ebbe l'occasione di conoscere l'ambasciatore argentino in Italia, incaricato dal capo del suo governo di trovare un architetto che fosse in grado di dare un nuovo volto monumentale alla capitale argentina, realizzando una serie di edifici pubblici<ref name=Mariano/>. Colta l'occasione, Tamburini arrivò in Argentina nel 1881.
Nel [[XXI secolo]], {{chiarire|Terni è una città moderna, ma anche antica, con un importante centro storico, economico, sociale e naturalistico.}}<ref>[http://www.logitravel.it/guida-turistica/terni-664.html Guida turistica Terni: una città, mille sfaccettature - Logitravel.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Alle zone urbane moderne, infatti, si alternano paesaggi verdi (in primis la [[cascata delle Marmore]] e la campagna ternana), e nonostante la II grande guerra, numerose sono ancora le testimonianze di resti romani, medievali, rinascimentali e barocchi.
 
===In Argentina===
== Geografia fisica ==
[[File:Casa Rosada, frente.jpg|miniatura|La [[Casa Rosada]] di Buenos Aires]]
Terni sorge sulle rive del fiume [[Nera (Italia)|Nera]] e del fiume [[Serra (torrente)|Serra]], in una vasta e fertile [[Conca (geologia)|conca]] circondata dall'[[Appennino umbro-marchigiano]] e dal [[Subappennino laziale]]. È situata al centro della penisola italiana e dista 80 chilometri da [[Perugia]], 90 da [[L'Aquila]] e 100 da [[Roma]].
[[File:Casa Rosada (Tamburini, 1884).jpg|miniatura|sinistra|Il progetto per la Casa Rosada]]
{{Immagine grande|Terni e la sua valle viste dal castello di Miranda.jpg|700px}}
[[File:Buenos Aires Teatro Colon 2.jpg|miniatura|Facciata del Teatro Colon a Buenos Aires]]
=== Territorio ===
[[File:Teatro Colón (Francesco Tamburini).jpg|miniatura|sinistra|Il progetto per il Teatro Colon]]
[[File:Campagna ternana.jpg|thumb| Campagna ternana a nord-ovest della città, panorama delle colline nella zona detta di Valle Antica]]
Stabilitosi in Argentina, nel 1883 assunse l'incarico di ispettore generale dell'architettura nazionale e curò la progettazione di una serie di edifici pubblici monumentali a [[Buenos Aires]], nell'ambito dell'architettura del [[Eclettismo (arte)|periodo eclettico]].
{{vedi anche|Conca Ternana}}
Tra le sue opere più importanti ci sono la sede centrale della Banca provinciale di [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]], l'ampliamento della [[Casa Rosada]], l'Ospedale militare centrale e il progetto del [[Teatro Colón]], uno dei teatri lirici più grandi del mondo, opera poi completata con modifiche dal suo allievo [[Vittorio Meano]] e da [[Julio Dormal]] nel 1908<ref name=Mariano/>.
Il territorio comunale è ampio (211,90&nbsp;km²), e si estende intorno alla città di Terni, ([[conca ternana]]) fino alla [[Valnerina|Valnerina Ternana]] ad est e alle [[Terre Arnolfe]] a nord/nord-ovest.
La densità abitativa è abbastanza elevata, per la notevole presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale.
Il territorio si è formato a causa dell'erosione dovuta al mare presente durante la [[preistoria]]. Anche per questo elemento il sottosuolo è sabbioso e quindi riduce la possibile devastazione dei [[Terremoto|terremoti]] che spesso si scatenano nelle zone appenniniche.
 
Lavorò al progetto per il Palazzo di giustizia, il quartier generale della polizia federale, il Palazzo dei congressi, oltre ad altri uffici governativi. Progettò inoltre alcuni edifici privati, per Zorilla, Tricogen, Besail, Blauco, Gentili e per sé stesso.<ref>[http://books.google.com/books?id=Zz0bAAAAYAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti.''], di Angelo de Gubernatis. Tipi dei Successori Le Monnier, 1889, page 506.</ref>
=== Orografia ===
Il territorio comunale ha un dislivello di 1.017&nbsp;{{m s.l.m.}}: si passa infatti dai 104 di Vocabolo Pantano, ai 1.121 del [[Monte Torre Maggiore]] ed è composto per il 52,6% da montagna, per il 31,6% da collina, per il 13,4% da pianura e per il 2,4% da laghi.
 
La rivoluzione scoppiata a Buenos Aires nel 1890 causò una crisi finanziaria ed una spaventosa [[inflazione]], che fece perdere a Tamburini tutte le ricchezze investite sino ad allora, frutto degli incarichi eseguiti. In queste circostanze scrisse ad un amico (il marchese Colocci di [[Jesi]]): ''E fede ci vuole! Torneranno tempi migliori, si rifarà qualche cosa, e allora... vento alle vele!''
=== Idrografia ===
I fiumi presenti nel territorio sono il Nera, il Serra, il [[Tescino]], l'Aia e il canale di Recentino. Le [[Cascate delle Marmore]] sono formate dal [[Velino (fiume)|fiume Velino]] che compie interamente il suo corso attraversando la [[provincia di Rieti]] e il suo capoluogo, gettandosi poi nel fiume Nera.
[[File:Torrente Serra nel bosco.jpg|sinistra|miniatura|Un affluente del fiume Serra]]
 
Nel 1892 la città di Ascoli dedicò a Francesco Tamburini una serie di commemorazioni e celebrazioni.
=== Clima ===
[[File:Temporale sulla campagna ternana verso Torre Maggiore.jpg|destra|miniatura|Temporale sulla campagna ternana, verso Torre Maggiore]]
Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], Terni appartiene alla fascia [[Clima mediterraneo#Csa|Csa]], ossia al clima temperato delle medie latitudini, con estate calda. La città gode di un clima mite e confortevole nei periodi primaverili ed autunnali.
 
<gallery widths=160px heights=100px>
Le stagioni più piovose sono la primavera e l'autunno, prevalentemente nei mesi di novembre e aprile. L'autunno tende inoltre a essere più caldo della primavera a causa del lento rilascio del calore assorbito dal suolo nel corso dei mesi estivi.
Buenos Aires - Monserrat - Casa Rosada - 20090829.jpg|<small>La facciata principale della Casa Rosada</small>
 
Fachada de la Casa Rosada, vista desde Av. Rivadavia.jpg|<small>La facciata della Casa Rosada su via Rivadavia</small>
Per la loro posizione in una piana alluvionale intermontana, sia la città che i centri limitrofi sono soggetti a forti escursioni termiche annue: cosicché l'estate è estremamente calda, umida, poco ventilata e perciò afosa, condizione che espone il territorio a forte rischio di siccità.
Guards of Casa Rosada.jpg|<small>Facciata secondaria della Casa Rosada</small>
Viceversa, gli inverni sono freddi e piovosi, con notevoli picchi rigidi e intervallati fenomeni nevosi di una certa consistenza.
Escuela Mariano Acosta 03.JPG|<small>Scuola di Insegnamento Superiore di Lingue vive "Mariano Acosta" a Buenos Aires</small>
 
Colon-interior-escenario-TM.jpg|<small>Interno del [[Teatro Colón|Teatro Colon]] a Buenos Aires</small>
In generale, il clima è moderatamente ventilato, poiché i venti tendono a diminuire d'intensità incontrando le alture circostanti. Pertanto, in assenza di vento, è frequente che la nebbia, talvolta molto fitta, ricopra la conca per buona parte della giornata, soprattutto durante la stagione fredda, con elevati valori di umidità dell'aria. {{vedi anche|Stazione meteorologica di Terni}}
Panorámica interior del Teatro Colón (cropped).jpg|<small>Interno e soffitto del teatro Colon, a Buenos Aires</small>
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 1650 GR/G
529 banco de la provincia de cordoba.JPG|<small>Banco di Cordoba, a Còrdoba</small>
{{ClimaAnnuale
Cba1.jpg|<small>Banco di Cordoba, a Cordoba</small>
| nome = TERNI
Banco de Córdoba hall central Casa Matriz.jpg|<small>L'atrio centrale del Banco di Còrdoba.</small>
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
Cordoba-teatrolibertador.JPG|<small>Teatro Rivera Indarte (oggi Teatro del Libertador General San Martín), a Còrdoba.</small>
| tempmax01 = 10.2
Teatro Libertador, Córdoba (interior).jpg|<small>Teatro Rivera Indarte a Còrdoba.</small>
| tempmax02 = 12.6
Hospital de Clínicas Córdoba (Argentina) 1910.jpg|<small>Ospedale delle Cliniche, a Còrdoba.</small>
| tempmax03 = 16.1
| tempmax04 = 19.7
| tempmax05 = 24.6
| tempmax06 = 28.9
| tempmax07 = 32.7
| tempmax08 = 32.2
| tempmax09 = 27.9
| tempmax10 = 21.8
| tempmax11 = 15.3
| tempmax12 = 10.8
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 2.4
| tempmin02 = 3.5
| tempmin03 = 5.6
| tempmin04 = 8.1
| tempmin05 = 11.9
| tempmin06 = 15.7
| tempmin07 = 18.3
| tempmin08 = 18.3
| tempmin09 = 15.5
| tempmin10 = 10.8
| tempmin11 = 6.6
| tempmin12 = 3.5
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 66
| pioggia02 = 68
| pioggia03 = 63
| pioggia04 = 65
| pioggia05 = 69
| pioggia06 = 60
| pioggia07 = 26
| pioggia08 = 57
| pioggia09 = 83
| pioggia10 = 102
| pioggia11 = 110
| pioggia12 = 83
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 8
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 8
| giornipioggia04 = 8
| giornipioggia05 = 8
| giornipioggia06 = 7
| giornipioggia07 = 4
| giornipioggia08 = 5
| giornipioggia09 = 6
| giornipioggia10 = 7
| giornipioggia11 = 9
| giornipioggia12 = 8
<!-- Insolazioni giornaliere medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in h), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| elio01 = 3.3
| elio02 = 4.2
| elio03 = 4.8
| elio04 = 5.5
| elio05 = 6.9
| elio06 = 7.9
| elio07 = 9.4
| elio08 = 8.8
| elio09 = 7.1
| elio10 = 5.6
| elio11 = 3.8
| elio12 = 3.0
<!-- Venti prevalenti ed intensità media da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| vento01 = E
| intensità01 = 3.3
| vento02 = E
| intensità02 = 3.3
| vento03 = SW
| intensità03 = 3.1
| vento04 = SW
| intensità04 = 3.2
| vento05 = SW
| intensità05 = 3.2
| vento06 = SW
| intensità06 = 3.2
| vento07 = SW
| intensità07 = 3.3
| vento08 = SW
| intensità08 = 3.2
| vento09 = SW
| intensità09 = 2.9
| vento10 = E
| intensità10 = 3.1
| vento11 = E
| intensità11 = 3.1
| vento12 = E
| intensità12 = 3.3
}}
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Terni}}
{{P|la parte storica sembra piena di notizie più o meno di fantasia|storia|ottobre 2018}}
===La nazione dei Naharki===
[[File:Tavola eugubina (III-II secolo a. C.).jpg|thumb|upright=0.4|Tavola eugubina (III-II secolo a. C.)]]La città, posta in una pianura alluvionale tra il fiume [[Nera (Italia)|Nera]] e il [[Serra (torrente)|torrente Serra]], vide il suo territorio abitato già nel neolitico nell'eta' del rame, nell'eta' del bronzo e del ferro, come testimoniano numerosi rinvenimenti.
 
L'età del Bronzo medio ([[XVI secolo a.C.|XVI]]–[[XIII secolo a.C.]]) fu segnata da un'attività pastorale, di tipo transumante, contraddistinta da insediamenti in capanne e grotte. Questa attività di tipo caseario è testimoniata dai vari manufatti ceramici, ad essa connessi, rinvenuti presso [[Titignano]], [[Avigliano Umbro]] e [[Narni]].
 
Con gli inizi dell'[[età del Ferro]] ([[X secolo a.C.]]), il territorio accrebbe la propria importanza, come attestato dalla grande [[necropoli]] delle [[Acciaierie di Terni|Acciaierie]]. In questo periodo si affermò un modello di insediamento stabile ed organizzato, supporto fondamentale per lo sviluppo della cultura ternana, una delle più importanti dell'[[Italia]] protostorica. La Necropoli dei''Naharki'' di Terni che fu scoperta nel 1884 è la più grande dell'Europa meridionale: 2500 tombe.
 
{{citazione necessaria|Le [[Tavole eugubine]] ([[II secolo a.C.|II]]-[[III secolo a.C.|III secolo a.C]].) attestano la presenza della nazione dei Naharki, appartenenti ai popoli del mare Canenei (Pelasgi , Pulasti , Filistei, Fenici)mescolatisi con gli aborigeni Umbri (tutti di tipo etnico Mediterraneo ,come documenta ampliante nel libro "Gli Umbri negli antichi sepolcri di Terni" , l'unico antropologo che abbia studiato i resti scheletrici delle sepolture, Giuseppe Sergi )stabilitosi nell'area del fiume Nera (antico Nahar che nelle lingue canenee significa appunto fiume)e nell'attuale città di Terni, proveniente da regioni dell'Egeo Orientale a seguito delle migrazioni dei Pelasgi Filistei sotto la spinta degli Assiri. Erano nemici dell'arce umbra di Gubbio, al pari degli Etruschi e degli Jabusci, con cui confinavano, ed erano molto numerosi tanto da essere appunto chiamati dagli aborigeni Umbri Numem (Nazione). I Naharki Fondarono definitivamente la città di Interamna oltre all'insediamento Pelasgico di Clusiolum (Cesi)in opera poligonale , riunendo piu' antichi insediamenti palafitticoli degli aborigeni , nel 672 a.C., come si evince da un'iscrizione in Lingua latina dell' età di Tiberio (imperatore romano).Presenze Filistee sono attestate da numerose ceramiche Micenee tipiche appunto dei Filistei e numerosissimi oggetti di tipo Egiziano cananeo tipici di questo popolo, come ad esempio il dio Bes , nonche' dalle armi e dall'uso del ferro.}}
 
=== Epoca romana ===
[[File:Arco di San Damiano a Carsulae (poco fuori Terni).jpg|thumb|upright=1.2|sinistra|Arco di San Damiano a [[Carsulae]]]]
[[File:EmpereurTacite.jpg|thumb|upright|Busto di [[Marco Claudio Tacito]]]]
Le fonti classiche non citano quando Terni (in latino ''Interamna Nahars'' o semplicemente ''Interamna'') entrò a far parte delle strutture amministrative romane. Nel [[290 a.C.]], o poco dopo, [[Manio Curio Dentato]] promosse la costruzione della [[Via Curia]] (di cui non resta traccia), collegando Terni a [[Rieti]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''Ρωμαιχή Ἁρχαιολόγια'', I, 14.4</ref> e realizzò il taglio del costone delle [[Cascata delle Marmore|Marmore]], per facilitare il deflusso delle acque del [[Velino (fiume)|Velino]] nel [[Nera (Italia)|Nera]];<ref>[[Marco Tullio Cicerone]], ''Epistulae ad Atticum, Liber'' IV, 15, 5</ref> è, quindi, probabile che già all'epoca ''Interamna'' fosse romanizzata. Dopo la [[Guerra sociale]], ''Interamna'' divenne ''[[municipio (storia romana)|municipium]]''.<ref>Claudia Andreani, ''La città romana'', in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, ''Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni '', Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 1997, p. 139</ref> Con la sistemazione amministrativa dell'Italia, ''Interamna'' fu iscritta alla [[tribù]] ''Clustumina'' e fu inclusa nella ''[[Regio VI Umbria]]''.<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''Naturalis Historia'', III, 12, 107</ref> Si colloca nel periodo fra la fine del [[I secolo a.C.]] e la prima metà del [[I secolo d.C.]] la strutturazione definitiva della Terni romana. In questo periodo furono edificati [[Tempio|templi]], il [[Teatro (architettura)|teatro]], due [[terme]] e l'[[anfiteatro]].<ref>Claudia Andreani, ''Il municipio romano '', op. cit., pp. 139-168</ref>
 
Durante l'Impero fu teatro di alcuni avvenimenti significativi: la resa delle ultime truppe di [[Vitellio]] alle legioni di [[Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]] nel [[69]],<ref>[[Publio Cornelio Tacito]] ''Historiae, Liber III, LXI''</ref> l'attribuzione, da parte del [[Senato]], dell'''auctoritas'' imperiale a [[Settimio Severo|L. Settimio Severo]] nel [[193]]<ref>Elio Sparziano ''[[Historia Augusta]], Vita Severi'', 6''</ref> e l'uccisione, nel [[253]], nelle campagne vicine, dell'imperatore [[Gaio Vibio Treboniano Gallo|Treboniano Gallo]] e di suo figlio [[Volusiano|G. Vibio Volusiano]], mentre si apprestavano a combattere contro le legioni dell'usurpatore [[Emiliano (imperatore romano)|M. Emilio Emiliano]].<ref>''Epitome De Caesaribus'', XXX</ref>
 
{{citazione necessaria|Nel 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano venne martirizzato il primo vescovo interamnate [[San Valentino]]}}. Egli fu consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni. Egli è il patrono della città di Terni e degli epilettici. Non sappiamo con certezza la sua origine, se fosse ternano o romano, fatto certo e sicuro che egli fu il vescovo di Terni per tutta la sua vita, sin dalla sua ordinazione. La tradizione orale e storiografica ternana antica lo vuole originario di Terni.
 
Nel 275 d.C., a seguito dell'assassinio di Aureliano, un ternano divenne imperatore di Roma: prima il Senato e poi l’esercito decisero che il successore dovesse essere [[Marco Claudio Tacito]], che fu richiamato dalla sua casa interamnate e incoronato:
 
<small>''«Nella bontà, nella clemenza, nella giustizia, nell’equità, nella prudenza, nelle liberalità e nell’altre virtù a’ Principi convenevoli, superò molti dei suoi migliori predecessori...»''</small><ref>Racconta [[Francesco Angeloni]] nella sua ''[[Historia di Terni]]''.</ref>.
 
Egli punì i responsabili della morte di Aureliano, riordinò la rete stradale, si rivolse contro gli Eruli e i Goti che saccheggiavano i territori dell'Asia Minore; dopo averli battuti, affidò la continuazione dell'impresa al suo fratellastro [[Marco Annio Floriano]], suo prefetto del pretorio. Nonostante l’età si impegnò nella guerra contro i persiani che Aureliano aveva avviato. La chiuse vittorioso, ma fu l’ultima soddisfazione per lui. Aveva già la ragguardevole età di 75 anni, Marco Claudio, dopo aver ricoperto importanti cariche pubbliche (fu anche Console) si ritirò a vita privata ritornando nella sua casa natia di Interamna. Una casa che, come le altre dei Tacito, si trovava secondo gli studi e le ricerche dello storico ternano [[Francesco Angeloni]], in quella che oggi è via Manassei: i Manassei (una delle nobili famiglia ternane più importanti nel Medioevo e Rinascimento) avrebbero appunto costruito il loro palazzo, sulla preesistente casa di Tacito. Morì nel 276, circa un anno dopo la sua nomina ad imperatore, forse a causa di febbri contratte nell'affrontare il viaggio di ritorno. Tuttavia le testimonianze degli storici latini sono insufficienti rispetto a quest'ultimo particolare. Si sa solo che a succedergli fu il fratellastro Annio Floriano. Secondo la [[Historia Augusta]] a Marco Claudio Tacito, Marco Annio Floriano e a Gaio Cornelio Tacito (loro avo), era dedicata una tomba detta: ''Tre Monumenti'', che sorgeva nella zona di porta Spoletina, prima delle invasioni barbariche.
 
La diffusione del [[Cristianesimo]] è attestata dall'area cimiteriale, databile al [[IV secolo]], sorta su una necropoli pagana. Il luogo principale di culto dedicato inizialmente a S. Maria Assunta, fu costruito probabilmente all'interno delle mura cittadine, nel luogo dove ora sorge la cattedrale.<ref>Cristina Ranucci, ''Interamna Nahars nella tarda antichità: l'avvento del Cristianesimo'', in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, ''Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni '' op. cit., pp. 171-202</ref>
 
Dopo la [[Guerra Gotica (535-553)|Guerra Gotica]], durante la quale è probabile che anche ''Interamna'' sia stata, prima occupata dagli [[Ostrogoti]], poi ripresa dai [[Impero bizantino|Bizantini]],<ref>Per i movimenti degli eserciti, gotico e bizantino, nell'attuale Umbria meridionale vedi [[Procopio di Cesarea]],'' Ὑπὸν τὼν πολεμὼν'', V, 16; VI, 11; VII, 12; VIII, 23</ref> la conquista più significativa fu quella [[Longobardi|longobarda]], avvenuta ad opera dei [[Ducato di Spoleto|Duchi di Spoleto]] alla fine del [[VI secolo]] e compiuta già al tempo di [[Autari]].
 
=== Il comune nel Medioevo e nel Rinascimento ===
{{F|storia|arg2=Umbria|gennaio 2018}}
[[File:Fronte e retro di un Crocifisso astile (Duomo di terni, XIII secolo).jpg|sinistra|thumb|Fronte e retro di Crocifisso astile (Duomo di Terni, XIII secolo)]]
[[File:Dettaglio di Terni e del suo contado nella Mappa d'Italia (Ignazio Danti, XVI secolo, Musei Vaticani).jpg|destra|miniatura|Dettaglio di Terni e del suo contado nella ''Mappa d'Italia'' (Ignazio Danti, XVI secolo, Musei Vaticani)]]
 
Terni fu libero [[Comune medievale|Comune]] già {{citazione necessaria|dall'VIII secolo}}, grazie ai suoi meriti bellici nella difesa di Roma contro le orde musulmane, i ternani ottennero un privilegio speciale con il quale [[Papa Benedetto III]] gli concesse in perpetuo la città con il loro territorio disegnandone i confini<ref>[[Francesco Angeloni]], ''Historia di Terni''; [[Paolano Manassei]], ''Alcuni documenti per la storia della città di Terni e Spoleto'' (“Archivio Storico Italiano”).</ref>. Nel [[1174]] le soldataglie del vescovo [[Cristiano di Magonza]] la presero e la distrussero con l'accusa di non pagare le presunte gabelle dovute all'imperatore<ref>''Die Chronic des Popstes Burchard von Ursberg'' in ''Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum germanicarum in usum scholarum separatim editi'', p. 52; Johan Friederich Bohmer, ''Regesta Imperii IV. Lothar III und åltere Staufer 1125-1197. 2 Abt.: Die Regesten des Kaiserreiches unter Friederich I 1152(1122)-1190. Lief 1168-1180'', Wien 2001, IV, 2,3, n.2070 [http://www.regesta-imperii.de Startseite : Regesta Imperii]</ref>.
[[File:Insegne di Terni a Montaperti (1260).png|miniatura|'''Insegne di Terni a Montaperti (1260)''']]
 
Alla fine del 1100 e agli inizi del 1200 Terni aveva la magistratura di due [[Console (storia medievale)|consoli]] e il [[Parlamento]], e al momento in cui riebbe la diocesi (1218), Terni ebbe anche il [[Podestà (medioevo)|Podestà]] e il [[Capitano del Popolo]]. Nel 1240 [[Terni]] fu premiata da [[Federico II di Svevia|Federico II]] con l'aquila nera in campo oro nel proprio gonfalone cittadino: «per la fedeltà e la gagliardia dei suoi uomini» e comandata da un'antica, solida e orgogliosa aristocrazia di origine germanica, la famiglia Castelli in primis, discendente dalla stirpe di un principe [[Franchi|franco]] di Terni, ma anche quella dei Camporeali, dei Cittadini). Nel 1260 partecipò vittoriosamente alla [[battaglia di Montaperti]] al fianco dei Ghibellini Senesi contro la Guelfa Firenze.Nel [[1294]], il Comune si dotò di una nuova carica, i "quattro di credenza" o difensori del Popolo e, nel [[1307]], dei Priori. Terni entrò a far parte del [[potere temporale]] dei papi (e di conseguenza allo Stato Ponticio), in maniera definitiva, solo nel 1564, dopo il tragico evento della Strage dei [[Banderari]].
 
Agli inizi del Quattrocento, Terni aveva tra i sei e i settemila abitanti, 300 torri cittadine e una cinta muraria completa e in fase di miglioramento per le artiglierie. Era una città di medie dimensioni, più grande di Narni, urbanisticamente parlando, e poco più grande di Spoleto. Era una città-stato molto sviluppata e ricca grazie alla spinta di fiorenti commerci e di una crescente attività manifatturiera. A parte un piccolo censo alla chiesa e a un governatore pontificio come Andrea Tomacelli nel primo decennio del secolo, la cui rocca di controllo venne sistematicamente abbattuta più volte dai ternani stessi, nella seconda metà del secolo i governatori di Roma si vedranno costretti spesso a risiedere altrove, la città era libera politicamente e militarmente dal papato. La sua ricchezza nel [[XV secolo]] era favorita dalla sua presenza accanto ai fiumi Nera e Serra, con una serie di corsi d’acqua minori, le cosiddette ''forme'', che attivavano un numero cospicuo di: mulini, ramiere e cartiere. Gran parte dell’attività del governo cittadino era riservata a questioni di natura idrologica (Marmore, fiumi e canali cittadini). Di pari passo la città pullulava sempre più di una borghesia mercantile ([[Banderari]]) assai industriosa e che pareggiava in fasto e ricchezza la sua controparte: i nobili.
A capo della macchina comunale ternana stavano sei [[Priori]] (in carica mensile), con ampi poteri politici e amministrativi. Gli organi legislativi e consultivi erano: il Consiglio di Credenza (o di Cerna), composto, oltre che dai Priori, dai Ventiquattro del popolo (tanti per borgo, o rione, che erano sei: Fabri, Castello, Rigoni, Aultrini, Disotto, Amingoni), che portando ognuno una bandiera furono detti [[Banderari]]; e ventiquattro ''Boni viri'' (su base censuaria e imbussolati). Grande personaggio ternano di questo secolo fu il Padre Barnaba Manassei, beato francescano di nobile lignaggio, {{citazione necessaria|inventore dei Monti di Pietà contro l'usura ebraica}}.
 
La storia cinquecentesca del comune si caratterizzerà ancora di più per la fecondità di ottimi e illustri uomini: condottieri (i fratelli [[Alessandro da Terni|Alessandro]] e [[Lucantonio Tomassoni]] e altri numerosi capitani, [[Ludovico Aminale da Terni|Ludovico Aminale]], uno dei tredici soldati di ventura italiani che parteciparono alla [[Disfida di Barletta]]), grandi mecenati come il conte [[Spada (famiglia)|Michelangelo Spada]] (coppiere, [[cameriere pontificio|cameriere segreto]] di [[Papa Giulio III]], segretario apostolico, cavaliere di San Pietro, di Loreto e di San Paolo e conservatore capitolino<ref>Giovanna Sapori (''Fiamminghi nel cantiere Italia, 1560-1600''): « Nel chirografo papale del 1552 Michelangelo Spada è definito "cubicularis noster secretus et familiaris continuus, commensalis antiquus"», 2007.</ref>), poeti avventurieri (Orazio Nucula, cavaliere di San Pietro, diplomatico, dotto letteraro e anch'egli intimo amico di [[Papa Giulio III]]) e affermati scrittori come Ercole Barbarasa (eccelso latinista e traduttore del [[Simposio (dialogo)|Convivio di Platone]] e delle Antichità di Roma - di [[Bartolomeo Marliani]] - in lingua volgare).
 
La politica militare della città, soprattutto dall'inizio del XVI secolo, si orienterà in maniera qualificata ed esperta, nell'arte della guerra, e continuerà nel solco delle tradizionali campagne militari contro le rivali: Narni, Spoleto e Rieti. Terni, con l'aiuto di spagnoli, tedeschi e colonnesi, riuscirà a porre fine, in maniera irreversibile, alla secolare politica aggressiva di Narni, devastandola e ponendola sotto saccheggio, tale evento passerà alla storia come il famoso sacco di Narni (del 1527), da cui peraltro i narnesi non si ripresero più nei secoli a venire. Tuttavia già dalla seconda metà del XV secolo, Terni, aveva sviluppato un esercito in grado di muovere offensive o resistenti difese, era già annoverata tra la rosa delle prime città dell'Umbria per importanza, prestigio e soprattutto ricchezza, pur mantenendo uno dei contadi più piccoli dell'Umbria, aveva un'economia assai sviluppata e ricca, ma soprattutto un'estensione urbanistica importante. Era una città mercantile e assai industriosa come ci riporta l'Angeloni, il Passavanti, il Silvestri e le ''Antiche Riformanze'' del Comune. La sua attività manifatturiera e la sua posizione, posta lungo la Via Flaminia, la rendeva meta costante di andirivieni per chi si dirigeva a Roma, o da Roma andava nel nord. La città, pur limitata nei suoi possedimenti, si era circondata di numerose rocche difensive, all'avanguardia, per quanto concerne l'edilizia e la difesa del contado. Fra queste fortezze fortemente presidiate si annoverano: la Rocca di Colleluna, il castello di Miranda, la Rocca di San Giovanni a Pie di Monte, la Rocca di San Zenone, il castello di Papigno, la Rocca di Sant'Angelo e quella di Acquapalombo.
 
{{Citazione|''Terni (sin dall'inizio del XVI secolo n.d.r.) si dotò di una consistente artiglieria a suo presidio. La rinascita ternana non si avvalse solo della difesa dei cannoni, ma di un armata permanente di soldati e vide nascere capitani e avventurieri di professione, magari in ritardo sull'epoca di Braccio da Montone e di Gattamelata, ma che parteciparono alle guerre fra l'Impero e la Francia e alle spedizioni contro i corsari di Solimano|Pompeo de Angelis, ''L'Impresa di Orazio Nucula Ternano nel Mediterraneo dei corsari all'epoca di Carlo V''<ref>Terni, settembre 2014, p.8</ref>}}
 
[[Francesco Sansovino]], insigne storico romano, ci dice che la città possedeva poco meno di un centinaio di mulini (dei quali alcuni, del 1500, ancora si possono ammirare diroccati e abbandonati nella campagna, vicino le strade o nei sobborghi di Terni), una gloriosa città umbra, la cui caratteristica era la bellicosità e la prestanza alle armi dei suoi abitanti, primi in Italia come combattenti e armigeri<ref>Francesco Sansovino, ''Della Cronica Universale del mondo''</ref>. Alla città di Terni e al suo consiglio cittadino si rivolgeranno con rispetto e ammirazione, non solo papi, ma anche principi del calibro di [[Cosimo I de' Medici]], [[Filippo II di Spagna]], [[Francesco d'Este]], [[Pierluigi Farnese]] e tanti altri.
Nel 1564, dopo la Strage dei Banderari, Terni diventa di dominio assoluto dello Stato Pontificio.
 
=== Il Barocco ===
 
Il seicento sarà un'epoca di pace e dominio papale, in cui molti edifici cittadini fra chiese e palazzi nobiliari rinnoveranno la loro struttura esteriore e interna. Celebri personaggi di questo secolo furono soprattutto commediografi di levatura nazionale, famosi soprattutto nel centro nord e a Venezia, del calibro di: Paolo Rossi, Rubino Orlandi e [[Francesco Angeloni]]. Quest'ultimo non fu solo commediografo, ma anche insigne umanista, storico e antiquario. Nel campo delle scienze vi fu [[Anastasio De Filiis]] (astronomo e uno dei soci fondatori dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei|Accademia dei Lincei]]). Non mancarono neanche personaggi nell'ambito della santità: Madre Maria Eletta di Gesù, al secolo Caterina Tramazzoli, Serva di Dio. Numerose furono le testimonianze che si diffusero in merito alla sua santità in Nord Europa. A 24 anni, ancora giovane gli venne affidato l'incarico di dirigere la fondazione di un Carmelo a Vienna. Dopo quattordici anni, l'imperatore [[Ferdinando III d'Asburgo]], che la teneva in gran stima e ammirazione, gli chiese di fondarne un altro a Praga, era tenuta in gran stima anche da [[papa Alessandro VII]], il quale ebbe a dire così della Madre: {{Citazione|''Questa lucerna, un giorno, sarà posta sopra il candeliere della Chiesa di Dio}} Numerosi sono i manoscritti dedicati alla sua vita e alle sue opere, sia in lingua italiana che tedesca. Tre anni dopo la morte e la sepoltura, le consorelle ottennero il permesso di riesumare il corpo che venne trovato incorrotto. Ora è venerato nella chiesa del Carmelo, in cima al Castello di Praga. Un altro personaggio degno di memoria di questo secolo fu il padre francescano Lattanzio Mazzancolli, beato sacerdote dell'ordine minore, facente parte di una delle storiche famiglie nobili più antiche e importanti di Terni, a cui vengono accreditati numerosi miracoli<ref>Padre Marcellino da Mascon e Padre Antonio Olgiati da Como, ''Annali de' frati Minori Capuccini: Tomo terzo, parte prima'', 1708.</ref>.
 
=== Da Napoleone al Regno d'Italia ===
 
[[File:Cascata di Terni (Thomas Patch, 1745, Palazzo Montani, Terni).jpg|destra|upright|miniatura|''Cascata di Terni'' (Thomas Patch, 1745, Palazzo Montani, Terni)]]
[[File:Immagine0013 - Copia.JPG|destra|upright|miniatura|Lavori pubblici disposti dal Commissario generale Pepoli.]]
[[File:Terni mappa fine XIX secolo.png|destra|upright|miniatura|Mappa di Terni alla fine del [[XIX secolo]]]]
Il "quieto vivere valligiano" di questa medio-grande comunità umbra fu bruscamente interrotto il 16 febbraio del [[1797]], quando il generale [[Louis Alexandre Berthier]] da Spoleto dettò le condizioni di resa all'Armata Francese. Nel marzo dello stesso anno, Terni fu dichiarato municipio cantonale urbano appartenente al [[Dipartimento del Clitumno]], con capoluogo Spoleto.<ref>{{cita libro|Giorgio|Brighi|Terni giacobina. Dalla Repubblica Spoletina alla Repubblica Romana|2001||collana=Memoria Storica|volume= 18|pp= 7-16}}</ref> Al ritorno di Terni al Papa seguì un periodo di relativo benessere: nel [[1842]] fu ammodernata la ferriera, nel [[1846]] fu inaugurato un moderno cotonificio, arrivò la [[Ferrovia Roma-Ancona|ferrovia Pio Centrale]] che la collegava a Roma e ad Ancona.<ref>[[Vincenzo Pirro]], ''Cultura e struttura a Terni nell'Ottocento. II parte: Il tramonto dello Stato Pontificio (1831-1846)'', in 'Memoria Storica', 3, 1993, pp. 5-26</ref>
 
Il 20 settembre [[1860]] i [[bersaglieri]] piemontesi del colonnello Brignone entrarono a Terni attraverso la Porta Spoletina. Il [[Plebisciti risorgimentali|Plebiscito]] che seguì e formalizzò l'annessione al [[Regno d'Italia]] vide 1 solo voto contrario a fronte di 3.461 voti favorevoli.<ref>[[Vincenzo Pirro]], «Terni politica. Dalla restaurazione all'annessione (1850-1861)», in ''Memoria Storica'', 8, 1996, pp. 7-26</ref> Il primo sindaco post-unitario fu eletto il 1º dicembre del [[1860]]. Illustri personaggi ternani di questo secolo furono: [[Paolano Manassei]], nobile ternano, storico, politico e imprenditore, Pietro Antonio Magalotti, dottore in legge e fine letterato, Sante Possenti, nobile ternano e governatore pontificio, dal quale nacque [[Gabriele dell'Addolorata|San Gabriele dell'Addolorata]], il musicista [[Giulio Briccialdi]], grande compositore e miglior virtuoso flautista italiano del suo secolo, stretto amico e compagno di lavoro di [[Giuseppe Verdi]] e l'imprenditore [[Virgilio Alterocca]] (che fu anche insegnante, editore, politico e benefattore) che introdusse sulla scena italiana la [[cartolina illustrata]]<ref name=citazione>{{cita|Molaioli|p. 316}}.</ref>.
 
=== Epoca contemporanea ===
Dopo l'annessione al Regno d'Italia, la volontà del Ministero della Guerra, del Commissario per l'Umbria [[Gioacchino Napoleone Pepoli]] e degli amministratori locali di fare di Terni un centro industriale e militare portò all'edificazione della Fabbrica d'Armi nel [[1875]]<ref>''L'Umbria, Manuali per il territorio, Terni'', Edindustria, Roma 1980, pp. 642-646</ref> e alla"'Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni", nel [[1881]], su iniziativa di un imprenditore belga, Cassian Bon, che aveva rilevato una fonderia locale specializzata nella fusione di tubi e di [[Vincenzo Stefano Breda]], titolare della Società Veneta per le Imprese e le Costruzioni Pubbliche; l'obiettivo dell'impresa era quello di produrre corazze per le [[nave da battaglia|navi da guerra]].<ref>Franco Bonelli, ''Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962'', Einaudi, Torino 1975, pp. 13-16; Renato Covino,''Lo sviluppo industriale'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp 285-296</ref>
 
Nel [[1884]] il romano Angelo Sinigaglia acquistò ed ammodernò la ferriera;<ref>Luigi Lanzi, Virgilio Alterocca, ''Guida di Terni e dintorni con indicatore commerciale e industriale umbro e adorna di 30 incisioni'', Terni 1899, pp. 97-102</ref> nel [[1885]] il genovese [[Alessandro Centurini]] iniziò la costruzione di un lanificio e jutificio;<ref>Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Direzione generale della Statistica, ''Notizie sulla condizione industriale della Provincia di Perugia (Umbria). Con una carta stradale e industriale'', in 'Annali di Statistica Industriale', Fascicolo XLVI, Roma 1893, pp. 72-73</ref> nel [[1890]] il torinese Antonio Bosco costruì uno stabilimento per la produzione di attrezzi agricoli;<ref>Luigi Lanzi, Virgilio Alterocca, ''Terni industriale'', op. cit., p. 118</ref> nel [[1896]] si costituì la Società Italiana del Carburo di Calcio, Acetilene ed altri Gas, che gestiva non solo stabilimenti per la produzione del [[carburo di calcio]] ma anche [[centrale idroelettrica|centrali idroelettriche]].<ref>''ibidem'', pp. 111-115</ref> Terni fu la quarta città italiana, in ordine di tempo, ad avere l'illuminazione pubblica ad elettricità. Nel [[1901]], dopo le leggi [[Luigi Pelloux|Pelloux]], fu ricostituita la Camera del Lavoro.<ref>AA VV, ''L'Umbria - Manuali per il territorio, Terni'', op. cit., pp. 698-702</ref>
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File:Piazza Vittorio Emanuele (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Piazza Vittorio Emanuele'' (Stampa a xilografia, 1895)
File:Regia Fabbrica d’Armi di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Regia Fabbrica d’Armi'' di Terni (Stampa a xilografia, 1895)
File:Terni, la grande Acciajeria (Stampa a xilografia, 1895).jpg|Terni, la grande ''Acciajeria'' (Stampa a xilografia, 1895)
File:Terni, la Nuova Fabbrica d'Armi inaugurata dal Ministro Ricotti il 2 maggio (Stampa a xilografia, 1875).jpg|Terni, la nuova ''Fabbrica d'Armi'' inaugurata dal Ministro Ricotti il 2 maggio (Stampa a xilografia, 1875)
File:Veduta della città di Terni (Stampa a xilografia, XIX secolo).jpg|Veduta della città di Terni (Stampa a xilografia, XIX secolo)
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Durante la [[Prima guerra mondiale]] la Società degli Alti Forni e Fonderie di Terni aumentò notevolmente la produzione, oltre che delle corazze per le navi da battaglia, anche di componenti dei cannoni e dei proiettili, almeno fino all'apertura degli stabilimenti [[Ansaldo]] di Genova.<ref>''La Società degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Terni ed i cantieri navali F.lli Orlando & C. di Livorno, N. Odero & C. Genova (Foce), N. Odero fu A. & C. Sestri Ponente'', Roma 1914</ref> La Fabbrica d'Armi produceva armi di vario tipo, fra le quali il fucile [[Carcano Mod. 91]] che equipaggiò l'esercito italiano per molti anni: durante il primo conflitto mondiale raggiunse la produzione di duemila fucili al giorno.<ref>Attilio Iacoboni, ''L'industria meccanica italiana'', Centro di studi e piani tecnico-economici istituito dal CNR e dall'IRI, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1949, p. 150</ref>
All'inizio del 1917 nasceva la Sezione Difesa di Terni con 3 [[Farman 14]] e 3 piloti e dal 6 settembre 1918 diventa [[306ª Squadriglia]].
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File:Palazzina della Banca Popolare di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Palazzina della Banca Popolare di Terni'' (Stampa a xilografia, 1895)
File:La Stazione ferroviaria di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|La ''Stazione ferroviaria di Terni'' (Stampa a xilografia, 1895)
File:Chiesa di S. Francesco (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Chiesa di S. Francesco'' (Stampa a xilografia, 1895)
File:Cascata di Terni (Stampa a xilografia, 1895).jpg|''Cascata di Terni'' (Stampa a xilografia, 1895)
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==== L'istituzione della provincia ====
{{vedi anche|Provincia di Terni}}
[[File:Terni, vista panoramica, 1900 circa.jpg|thumb|destra|Terni, vista panoramica (cartolina, 1900 circa]]
[[File:Medaglia al merito del comune di Terni.jpg|thumb|destra|Medaglia al merito del comune di Terni (bronzo, 1900-1943)]]
Nel [[1927]] fu istituita la [[provincia di Terni]]<ref>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1]]</ref> e il territorio comunale fu ampliato con l'aggregazione dei comuni limitrofi di [[Cesi (Terni)|Cesi]], [[Collescipoli]], [[Collestatte]], [[Papigno]], [[Piediluco]] e [[Torre Orsina]].<ref>[[s:R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali|R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 3]]</ref> Decisivi in questo senso i buoni rapporti che il podestà della città, [[Elia Rossi Passavanti]], aveva con il governo fascista.
 
Nodo industriale di primaria importanza, Terni fu oggetto di oltre cento bombardamenti da parte degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] durante la loro [[campagna d'Italia (1943-1945)|campagna di guerra in Italia]]: l'11 agosto del [[1943]] un bombardamento aereo, senza che l'[[UNPA]] facesse in tempo a lanciare l'allarme, provocò un numero elevatissimo di vittime, quasi tutte civili, e la distruzione di numerosi edifici della città vecchia. Gli inglesi del generale [[Harold Alexander|Alexander]] entrarono in città il 13 giugno del [[1944]].<ref>Angelo Bitti, ''La guerra nella provincia di Terni: sfollamento, bombardamenti, distruzioni e ricostruzione'', in Angelo Bitti e Stefano De Cenzo, ''Distruzioni belliche e ricostruzione economica in Umbria. 1943-1948'', Crace, Perugia 2005, pp. 1-45</ref> In riconoscimento delle vittime civili e delle distruzioni subite a causa dei bombardamenti Terni è stata insignita della [[Città decorate al valor civile|Medaglia d'Argento al Valore Civile]]<ref>{{Cita web|url=https://umbriasud.com/2016/05/07/alla-citta-di-terni-medaglia-al-valor-civile/|titolo=Alla città di Terni medaglia al valor civile|autore=Red UmbriaSud|sito=umbriasud 2.0|data=7 maggio 2016|accesso=23 febbraio 2017}}</ref> e, per la sua attività partigiana, della [[Croce di Guerra al Valor Militare]]<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/comunediterni.html|titolo=Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni Decorate di Croce di Guerra al Valor Militare Comune di Terni|sito=www.istitutonastroazzurro.it|accesso=23 febbraio 2017}}</ref>.
Dal 1944 al 1946 la città ha ospitato tre campi di internamento per prigionieri fascisti, gestiti dagli anglo-americani: il Civil Internee Camp di Piazzale Donegani, il campo [[R707|R707 "Recalcitrant Camp"]] di Strada dei Laghetti e il centro detentivo ricavato dai capannoni della Società Prodotti Esplodenti Autarchici (SPEA) a Narni Scalo.
 
=== La ricostruzione ===
Le dismissioni belliche risultarono deleterie per l'acciaio ternano: fra il [[1947]] e il [[1952]] furono licenziati quattromila e settecento lavoratori.<ref>Renato Covino, ''I licenziati di Terni (1952-1953)'', in 'Annali di Storia d'Impresa', 15/16, 2004-2005, pp. 119-139</ref> Tuttavia, la capacità produttiva e le competenze delle maestranze sopravvissute alla guerra permisero di recuperare tutto il sistema idroelettrico e di installare una linea diretta con [[Genova]] per l'alimentazione del nuovo stabilimento siderurgico dell'[[Ilva]] di [[Cornigliano]]. Nel [[1962]], con l'istituzione dell'[[ENEL]], tutte le fonti energetiche della società ternana furono nazionalizzate. Seguì, a breve, lo scorporo delle altre attività: l'elettrochimico di Nera Montoro fu ceduto all'[[Anic]], nel [[1967]] lo stabilimento di Papigno passò all'[[ENI]]; le attività siderurgiche furono incorporate nella [[Finsider]].<ref>Francesco Chiapparino, ''La 'Terni' siderurgica dal 1922 ad oggi'', in ''Storia illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 604-610</ref>
 
Seguirono numerose chiusure di stabilimenti industriali e riconversioni, che durarono dagli [[Anni 1950|anni 50]] agli [[Anni 1980|anni 80]]. Dai primi anni novanta non si sono fermati i lavori di ristrutturazione dell'impianto urbano del centro cittadino, imperniato sui "tre centri storici" del Quartiere Clai come centro della città romana, del Quartiere Duomo come centro della città medioevale e dell'asse Piazza Europa-Piazza della Repubblica-Corso Tacito come centro della città moderna<ref>Per la precedente vicenda urbanistica, v. Ciuffetti, Augusto, ''Terni dal piano di ricostruzione del secondo dopoguerra al piano regolatore del 1960'', Storia e problemi contemporanei : 65, 1, 2014 (Milano : Franco Angeli, 2014).</ref>.
 
La città, nel secondo dopoguerra, ha avuto una forte espansione ben oltre i villaggi operai d'inizio secolo, sviluppandosi su quattro assi a raggiera intorno al nucleo centrale e ponendo al nuovo piano regolatore [[Mario Ridolfi|Ridolfi]] (e sue successive varianti) il problema della vivibilità delle periferie e del loro collegamento con il resto della città.<ref>Aldo Tarquini, ''La città di Mario Ridolfi. Architettura, urbanistica, storia, arte, cinema, fotografia'', De Luca Editori d'Arte, Roma 2006</ref> La viabilità ha dovuto superare l'antico schema dell'unico asse preferenziale della Flaminia, contestualizzando i progetti in un ambito interregionale, come la direttrice [[Strada statale 675 Umbro-Laziale|Rieti-Terni-Civitavecchia]], la [[SS 3 bis]] e la [[piattaforma logistica]], ancora non realizzata, tutte essenziali per le industrie del ternano.
 
=== Simboli ===
La leggenda legata alla città di Terni e al suo stemma narra che molti anni fa, la presenza nel territorio di un terribile [[drago]] chiamato ''Tiro'' o ''Thyrus'' provocava paura e apprensione tra la cittadinanza, e che neanche i più coraggiosi, chiamati dal Consiglio degli Anziani, osavano avventurarsi in quei territori e nessuno riusciva a risolvere la questione. Quando il Consiglio era sul punto di rinunciare alla battaglia, si fece avanti un giovane ternano della nobile famiglia dei Cittadini: si dice che indossasse una lucente armatura e che sfoderasse tutta la sua fierezza e la sua voglia di sfidare l'orribile drago: ''"Vado io a fare una visita a quel mostro. Cosa ne dite?"'', sembra che disse presentandosi agli Anziani, i quali accettarono e lo benedissero augurandogli ogni fortuna.
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File:Il drago Thyrus, simbolo della città di Terni (Altorilievo sulla facciata della Porta d'ingresso del castello di Miranda, Seconda metà del XV secolo).jpg|Il drago ''Thyrus'', simbolo della città di Terni (altorilievo sulla facciata della porta d'ingresso del castello di Miranda, Seconda metà del XV secolo)
File:Stemma di Terni (autore ignoto, Episcopio di Terni, 1600).png|''Stemma di Terni'' (autore ignoto, Episcopio di Terni, 1600)
File:Thyrus il drago di Terni (statua di età comunale, 1300-1400).jpg|''Thyrus'' (statua in travertino di età comunale, 1300-1400)
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Il coraggioso sorprese il mostro addormentato e la cosa sembrava facilitare il suo ardito compito. Ma mentre stava per colpirlo con la sua lancia, il drago si alzò e gli balzò contro. Da qui ne seguì una spaventosa battaglia, durante la quale la bestia aveva la meglio.
Ma un certo punto, il bagliore di un raggio di sole riflesso nell'armatura accecò il drago: fu l'occasione giusta, il giovane scagliò la sua lancia e trafisse a morte il mostro.
Tutti i cittadini si riunirono immediatamente sul luogo del combattimento per vedere con i propri occhi quello che era accaduto.
Seguirono giorni di festa per celebrare il giovane, che fu premiato con dei terreni che un tempo erano di appartenenza del mostro.
 
==== Stemma e gonfalone ====
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File:Gonfalone_della_Terni_Comunale(1300-1400).png|L'antico gonfalone di Terni
File:Terni-Gonfalone.png|Il gonfalone moderno
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Il drago della leggenda, che aveva per nome [[Viverna|''Thyrus'']] (o ''Tiro'', italianizzato), è riportato sullo stemma della città di Terni.
Sul gonfalone della città invece, campeggia la scritta ''Thyrus et amnis dederunt signa Teramnis'', che significa: Tiro e i fiumi segnarono Terni.
 
=== Onorificenze ===
Con decreto dell'allora presidente della Repubblica [[Giovanni Gronchi]] il 13 gennaio 1960 venne conferita la [[Medaglia d'argento al valor civile]] alla Città di Terni per i 108 bombardamenti subiti e per il contributo offerto alla lotta per la liberazione. L'onorificenza venne consegnata dall'allora prefetto Ferro al sindaco Ottaviani durante un consiglio comunale straordinario che vide la presenza delle massime autorità e di numerosi cittadini.<ref>Volume realizzato dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Terni per i 60 anni di Consiglio Comunale (1946 - 2006) pp.42-43</ref>
 
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor civile
|collegamento_onorificenza = valor civile
|motivazione = Centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, sopportava con sereno coraggio ben 108 bombardamenti che la radevano quasi completamente al suolo e che uccidevano numerosi dei suoi figli migliori. Teneva, nei confronti del nemico invasore, sereno e dignitoso contegno, offrendo un notevole contributo alla lotta per la liberazione.
|luogo = 13 gennaio 1960
}}
 
Terni è inoltre tra le [[città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]] perché è stata insignita della [[croce di guerra al valor militare]] per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella [[Resistenza italiana|lotta partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref>[http://www.istitutonastroazzurro.it/comunediterni.html Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni Decorate di Croce di Guerra al Valor Militare Comune di Terni]</ref>
 
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al valor militare BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce di guerra al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = Terni, centro industriale di particolare importanza per la produzione bellica, fin dall'8 settembre 1943 sostenne con animo indomito la guerra partigiana. La sua popolazione incurante delle rappresaglie, distruzioni e sacrifici opponeva fiera resistenza allo strapotere militare nazifascista, offrendo alla causa della Resistenza un valido contributo di sangue e di eroismo. Terni, 8 settembre 1943 - 13 giugno 1944.
|luogo = 30 ottobre 1992
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Vedi anche|Monumenti e luoghi d'interesse di Terni}}
 
=== I resti archeologici ===
* I resti dell'[[Anfiteatro Fausto]] del [[32 a.C.]], ubicato all'interno del parco cittadino "La Passeggiata". Di questa struttura si possono notare parti di ''opus reticulatum'' in blocchetti bicolori. Fu eretto nel 32 d.C. per ordine di Fausto Liberale, durante il regno di [[Tiberio]], e poteva ospitare fino a 10.000 persone. Attualmente è scoperto per 2/3 del perimetro, essendo una parte occupata dalla chiesa del Carmine; tuttavia, si può vedere l'ellisse originaria. Periodicamente è adibito a sito per eventi culturali e concertistici.
* I resti dell'antica cinta muraria romana.
* I resti archeologici di palazzo Carrara, ex biblioteca civica, consistenti per la maggior parte in epigrafi romane.
* I resti della città romana di [[Carsulae]], dove ancora è visibile un tratto della antichissima [[Via Flaminia]], che da Roma portava all'Adriatico.
* Il [[Museo archeologico di Terni]] (area ex-SIRI), dove sono raccolti i resti pre-romani e romani recuperati dai numerosi scavi cittadini. Di notevole interesse l'esposizione dei corredi tombali rinvenuti nelle necropoli dell'età del ferro delle Acciaierie, di S. Pietro in Campo e di Alterocca.
 
=== La città medievale e le chiese ===
* Porta Sant'Angelo (XIV secolo), era l'ingresso nord-occidentale della città.
* Porta Spoletina (XIV secolo), sulla via Flaminia; era l'ingresso settentrionale.
* La cripta del [[Duomo di Terni|Duomo]] (VI secolo).
* La torre romanica dei Barbarasa, situata in via Roma, è la meglio conservata tra le case-torri medievali. Una lapide in alto ricorda che da qui venne esposta la reliquia del Preziosissimo Sangue, conservata nel Duomo, per allontanare dalla città un'epidemia di peste.
* La [[torre dei Castelli]], situata in via dei Castelli.
* [[Duomo di Terni]], dedicato a Santa Maria Assunta, di origine romanica, fu ristrutturato nel XVII secolo. La chiesa conserva interessanti opere d'arte, tra le quali va segnalata la tavola di Livio Agresti "Presentazione al tempio e Circoncisione", del [[1560]]; nella cappella maggiore si può ammirare un altare, opera del Minelli, che rappresenta senza dubbio la testimonianza artistica cittadina più importante tra quelle del XVIII secolo.
* [[Chiesa di San Francesco (Terni)|Santuario di San Francesco]] (XIII secolo), in stile gotico. La chiesa è stata manomessa più volte nel corso dei secoli. La parte centrale della facciata presenta un portale gotico sovrastato da un oculo, mentre le parti laterali sono del XV secolo. L'abside e il campanile, decorato con bifore, sono opera di Angelo da Orvieto. All'interno è di notevole interesse la Cappella Paradisi, decorata da affreschi con scene dantesche di Bartolomeo di Tommaso (XV secolo).
* [[Chiesa di San Salvatore (Terni)|Chiesa di San Salvatore]] (XI secolo): è una struttura molto particolare, formata da due edifici contigui, uno a pianta circolare del V secolo ed un altro, l'avancorpo, a pianta rettangolare del XII secolo, con semplice facciata decorata da una monofora e da archetti.
* [[Chiesa di Sant'Alò]] (XI secolo), appartenuta all'Ordine dei Cavalieri di Malta; restaurata negli anni cinquanta, la chiesa presenta tre navate divise da colonne e pilastri e una bella abside.
* [[Chiesa di San Pietro (Terni)|Chiesa di San Pietro]], appartenuta agli Agostiniani fin dal [[1267]], la chiesa presenta nella facciata un portale gotico con decoro quattrocentesco nel timpano; sul lato sinistro si può notare parte della struttura primitiva e il campanile quadrato con bifore nella parte inferiore.
* Chiesa di [[San Lorenzo]], costruita nel XIII secolo, su un edificio molto più antico, e quindi ampliata nel XVII secolo; restaurata dopo i bombardamenti, attualmente presenta una facciata con trifore e portale cieco, e una bella abside; l'interno è a due navate, con la particolarità che la parte destra è ad un livello più basso.
* Chiesa di [[San Cristoforo]], risalente al XIII secolo. La chiesa è stata ristrutturata nel dopoguerra e divisa in una parte nuova e in una vecchia: nella parte vecchia vi sono affreschi e resti dei secoli XIV e XV; la parte nuova è stata ricavata dalla canonica, luogo in cui, secondo un'antica tradizione, san Francesco operò un miracolo. Nella chiesa viene anche conservato il cippo dal quale il Santo parlava ai fedeli.
* [[Basilica di San Valentino]], antichissima struttura costruita in un'area cimiteriale cristiana per ricordare il vescovo ternano martirizzato a Roma nel [[273]] e portato su tale collina della periferia ternana dai suoi seguaci; la forma attuale risale al [[1618]] ed il convento e le spoglie del Santo sono state conservate dai Carmelitani fino al XX secolo, quando il comune di Terni ne prese l'eredità.
* [[Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Terni)|Santuario di Sant'Antonio di Padova]], inaugurata nel [[1935]] e ricostruita dopo i bombardamenti della [[Seconda guerra mondiale]] è occupata da [[Ordine francescano|Frati Francescani]]. Dal [[2010]] la chiesa diventa santuario poiché vi sono custodite le spoglie dei [[protomartire|protomartiri]] [[francescani]] ([[Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto]]) uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220 e venerati santi da [[papa Sisto IV]] nel 1481.
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File:Duomo di Terni, S. Maria Assunta.jpg|''Duomo di Terni'' (S. Maria Assunta, inizio di costruzione nel VI secolo, completamento nel XVII secolo)
File:Chiesa di San Salvatore (Terni X-XI secolo).jpg|[[Chiesa di San Salvatore (Terni)|''Chiesa San Salvatore'']] (X-XI secolo, Terni)
File:Pala dei Francescani (Piermatteo d'Amelia).jpg|''Pala dei Francescani'' (Piermatteo d'Amelia, Terni, Chiesa di San Francesco, 29 settembre 1483)
File:Organo a canne (costruito nel 1647 dall'organaro Luca Neri di Roma, su disegno di Gian Lorenzo Bernini, Duomo di Terni).jpg|''Organo a canne'' (costruito nel 1647 dall'organaro Luca Neri di Roma, su disegno di Gian Lorenzo Bernini, Duomo di Terni)
File:Madonna con Gesù Bambino in Gloria e Santi (Stellaert Marten,1568, Museo Diocesano e Capitolare di Terni).jpg|''Madonna con Gesù Bambino in Gloria e Santi'' (Stellaert Marten,1568, Museo Diocesano e Capitolare di Terni)
File:Circoncisione di Gesù Bambino (Livio Agresti,1558, Museo Diocesano e Capitolare di Terni).jpg|''Circoncisione di Gesù Bambino'' (Livio Agresti,1558, Museo Diocesano e Capitolare di Terni)
File:Cristo crocifisso tra i dolenti S. Giovanni Battista, S. Maria Maddalena e S. Caterina da Siena (Scuola umbra di Giannicola di Paolo, Terni prima metà del XVI secolo).jpg|''Cristo crocifisso tra i Santi Giovanni Battista, Maria Maddalena e Caterina da Siena'' (Scuola umbra di Giannicola di Paolo, Terni prima metà del XVI secolo)
File:Sante Maria Maddalena e Caterina d'Alessandria (anonimo del '300, dettaglio della cappella Manassei, chiesa di San Salvatore Terni).jpg|''Sante Maria Maddalena e Caterina d'Alessandria'' (ignoto autore del '300, dettaglio della cappella Manassei, chiesa di San Salvatore Terni)
File:San Giovanni Battista (ignoto autore del '300, dettaglio della cappella Manassei, chiesa di San Salvatore Terni).jpg|''San Giovanni Battista'' (ignoto autore del '300, dettaglio della cappella Manassei, chiesa di San Salvatore Terni)
File:Angelo della Pace (autore ignoto,affresco del XV secolo, Terni, Chiesa di Santa Maria del Monumento).jpg|''Angelo della Pace'' (Affresco del XV secolo, Terni, Chiesa di Santa Maria del Monumento)
File:Miracolo dei tre pani, e l’Apparizione della Madonna dell’ulivo (M.della Dormitio Virginis, affresco del XV secolo, Terni, Chiesa di Santa Maria del Monumento).jpg|''Miracolo dei tre pani'' e l’''Apparizione della Madonna dell’Ulivo'' (M.della Dormitio di Terni, affresco del XV secolo, Terni, chiesa di Santa Maria del Monumento)
File:Mura medievali di Terni.jpg|Mura medievali di Terni (secoli XIII e XIV)
File:Torrioni murari e ex mulino di Porta Spoletina (Terni, XIV-XV secolo).jpg|Torrioni murari e ex mulino di Porta Spoletina (Terni, XIV-XV secolo)
File:Scena di vita cortese (affresco mutilo, prima metà del XV secolo, chiesa di San Pietro, Terni).jpg|''Scena di vita cortese'' (affresco mutilo, prima metà del XV secolo, chiesa di San Pietro, Terni)
File:Rocca San Zenone (Terni, secoli XIII-XIV-XV).jpg|''Rocca San Zenone'' (Terni, secoli XIII-XIV-XV)
File:Porta Spoletina (Terni, XIV secolo).jpg|''Porta Spoletina'' (Terni, XIV secolo)
File:Torre della famiglia banderara dei Barbarasa.jpg|Torre della famiglia banderara dei ''Barbarasa''
File:Rocca di Colleluna.jpg|Rocca di Colleluna (Terni, XIV-XV secolo)
File:Chiesa di San Pietro (Terni, seconda metà del XIII secolo).jpg|''Chiesa di San Pietro'' (Terni, seconda metà del XIII secolo)
File:Campanile della chiesa di San Pietro.jpg|Campanile della ''chiesa di San Pietro'' (seconda metà del XIII secolo, Terni)
File:Dormitio Virginis (M.della Dormitio Virginis, affresco del XIV-XV secolo, Terni, Chiesa di S. Pietro).jpg|''Dormitio Virginis'' (M. della Dormitio di Terni, affresco del XIV-XV secolo, Terni, chiesa di S. Pietro)
File:San Francesco d'Assisi (M.della Dormitio Virginis, dettaglio dell'affresco della Dormitio Virginis, XIV-XV secolo, Terni, Chiesa di S. Pietro).jpg|San Francesco d'Assisi (M. della Dormitio di Terni, dettaglio dell'affresco della Dormitio Virginis, XIV-XV secolo, Terni, chiesa di S. Pietro)
File:Chiesa di San Francesco (Terni, XIII secolo).jpg|''Chiesa di San Francesco'' (Terni, seconda metà del XIII secolo
File:Campanile della chiesa di San Francesco (Terni, XIII secolo).jpg|Campanile della chiesa di San Francesco (Terni, seconda metà del XIII secolo)
File:Chesa di san Cristoforo.jpg|''Chiesa di San Cristoforo'' (XII-XIII secolo, Terni)
File:Cripta del Duomo di Terni (VIII-IX secolo).jpg|Cripta del Duomo di Terni (VIII-IX secolo)
File:La Gloria della Vergine (Ludovico Carosi, 1636, Santa Maria del Carmine, Terni).jpg|''La Gloria della Vergine'' (Ludovico Carosi, 1636, Santa Maria del Carmine, Terni)
File:Dettaglio di un pennacchio della cupola con San Matteo (Ludovico Carosi, 1636, Santa Maria del Carmine, Terni).jpg|Dettaglio di un pennacchio della cupola con ''San Matteo'' (Ludovico Carosi, 1636, Santa Maria del Carmine, Terni)
File:Chiesa di Santa Maria del Carmine (XVII secolo, Terni).jpg|''Chiesa di Santa Maria del Carmine'' (XVII secolo, Terni)
File:Basilica del Santo patrono Valentino.jpg|''Basilica di San Valentino''(III-XVII secolo, Terni
File:Castello di Miranda (XI-XII secolo, sullo sfondo è visibile la valle di Terni).jpg|''Castello di Miranda'' (XI-XII secolo, sullo sfondo è visibile la valle di Terni)
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=== I palazzi cittadini ===
* [[Palazzo Spada (Terni)|Palazzo Spada]] (sede del Comune) (Corso Vecchio) del XV secolo, progettato da [[Antonio da Sangallo il Giovane]] (fu terminato nel [[1576]], forse sua ultima opera), imponente edificio, antica sede della famiglia Spada, è a due piani e un mezzanino.
* Palazzo Fabrizi (sec. XVII) (Via XI Febbraio).
* [[Palazzo Mazzancolli]] (sec. XV) (Via Cavour), sede attuale dell'Archivio di Stato.
* Palazzo Rosci (ora Bianchini-Riccardi) (sec. XVI) (Piazza Duomo), forse edificato su progetto di Baldassarre Peruzzi.
* [[Palazzo Gazzoli]] (fine sec. XVIII) (Via del Teatro Romano). Lo schema tipologico del palazzo deriva da quello del palazzo tardo-rinascimentale romano, con una corte interna su cui si affaccia un loggiato a doppio ordine, con volte affrescate a grottesche. Oggi è sede di svariate attività culturali, una grande sala per le conferenze nonché della rappresentanza della Regione Umbria.
* Palazzo Manassei (sec. XV) (Via Manassei).
* Palazzo Mariani (sec. XVI) (Via del Tribunale), sede dell'Istituto Musicale Briccialdi.
* Ex Palazzo del Comune (sec. XIV/XX) (Piazza della Repubblica), dal 2004 sede della bibliomediateca comunale (BCT).
* [[Palazzo Filerna-Perotti]] (poi Montani) (sec. XVII) (Via Garibaldi), con significativi affreschi di Girolamo Troppa.
* Palazzo Pierfelici (sec. XV) (Corso Vecchio), con un notevole portale cinquecentesco.
* Palazzo Possenti (sec. XVIII) (Via Cavour).
* Palazzo Corradi-Maroni, già Gigli (sec. XV-XIX) (Via dei Carrara), con un significativo portale cinquecentesco in travertino.
* Palazzo Faustini (sec. XIX) (Corso Tacito), con numerose iscrizioni romane nell'androne.
* Palazzo Cittadini (sec XVIII-XIX) (Corso Vecchio).
* Palazzo Carrara (sec. XVI-XVIII) (Piazza dei Carrara), ivi è presente una serie di elementi lapidei romani e rinascimentali (stemmi, sarcofagi, iscrizioni).
* Palazzo Sciamanna (sec. XVII) (Via tre colonne).
* Palazzo Pressio-Colonnese (già Spada e Graziani) (sec. XVI) (Via Silvestri).
* Palazzo Canale (sec. XVII) (Via Silvestri), sede dell'antico Circolo del Drago, con una galleria interamente affrescata nel Settecento.
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File:Palazzo Spada (Antonio da Sangallo, 1555, Terni).jpg|''Palazzo Spada'' (Antonio da Sangallo il Giovane, 1555, Terni)
File:Palazzo Mazzancolli.jpg|Palazzo della nobile famiglia ternana dei ''Mazzancolli'' (XV secolo, attuale sede dell'Archivio di Stato di Terni)
File:Karel van mander e aiuti, sala di fetonte, 1574-77, caduta di fetonte 01.jpg|''La caduta di Fetonte'' (Karel van Mander, 1574-1577, Palazzo Spada, Terni)
File:Saul scaglia la lancia contro David (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|''Saul scaglia la lancia contro David'' (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni)
File:Divinità Olimpiche (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|Divinità Olimpiche (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni)
File:Agar ed Ismaele nel deserto salvati dall'Angelo (Girolamo Troppa, XVII secolo, Palazzo Montani, Terni).jpg|''Agar ed Ismaele nel deserto salvati dall'Angelo'' (Girolamo Troppa, XVII secolo, Palazzo Filerna-Perotti (ora Montani), Terni)
File:Venere e Adone (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|''Venere e Adone'' (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni)
File:Perseo, Andromeda e il drago marino (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|''Perseo, Andromeda e il drago marino'' (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni)
File:Mercurio, Argo e Io tramutata in giovenca (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|''Mercurio, Argo e Io tramutata in giovenca'' (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni)
File:Giove Semele e la nascita di Bacco (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|''Giove Semele e la nascita di Bacco'' (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni)
File:Karel van mander e aiuti, sala di fetonte, 1574-77, allegoria della lega santa 00.jpg|''Allegoria della Lega Santa'' (Karel Van Mander e aiuti, 1574-77, Palazzo Spada, Terni)
File:Karel van mander e aiuti, sala di fetonte, 1574-77, flotta alla battaglia di lepanto 00.jpg|''La Battaglia di Lepanto: La Flotta Cristiana'' (Karel Van Mander e aiuti, 1574-77, Palazzo Spada, Terni)
File:Karel van mander e aiuti, sala di fetonte, 1574-77, battaglia di lepanto 02.jpg|''La Battaglia di Lepanto: Vittoria della Lega Santa'' (Karel Van Mander e aiuti, 1574-77, Palazzo Spada, Terni)
File:Karel van mander e aiuti, sala di fetonte, 1574-77, scene della notte di san bartolomeo, gaspard de coligny 00.jpg|''Scene della Notte di San Bartolomeo: Gaspard de Coligny'' (Karel Van Mander e aiuti, 1574-77, Palazzo Spada, Terni)
File:Karel van mander e aiuti, sala di fetonte, 1574-77, scene della notte di san bartolomeo, gaspard de coligny agli accordi nuziali 02.jpg|''Scene della Notte di San Bartolomeo: Gaspard de Coligny agli accordi nuziali'' (Karel Van Mander e aiuti, 1574-77, Palazzo Spada, Terni)
File:Karel van mander e aiuti, sala di fetonte, 1574-77, scene della notte di san bartolomeo, strage dei capi ugonotti 02.jpg|''Scene della Notte di San Bartolomeo: Strage dei capi Ugonotti'' (Karel Van Mander e aiuti, 1574-77, Palazzo Spada, Terni)
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=== Vie e piazze storiche ===
* Piazza della Repubblica, che occupa lo spazio dell'antico foro della città romana, rappresenta da sempre il principale spazio pubblico cittadino. Vi si affaccia l'antico palazzo comunale che ora è sede della biblioteca comunale. Con la ristrutturazione, l'antica torre civica distrutta dai bombardamenti è stata sostituita da una moderna torre di vetro che richiama la Cascata delle Marmore. Di fronte si trova il vecchio palazzo delle poste opera dell'architetto Bazzani che occupa il sito dell'antica chiesa di San Giovanni Decollato, demolita agli inizi del Novecento.
* Piazza Tacito, realizzata nei primi decenni del Novecento come centro della nuova città industriale, si tratta di un vasto spazio quadrangolare di cui uno dei lati è occupato dall'imponente Palazzo del Governo, opera dall'architetto Cesare Bazzani. Al centro della piazza è una monumentale fontana, opera dell'architetto Mario Ridolfi, simbolo della forza delle acque che producono energia elettrica, decorata con i mosaici rappresentanti i dodici [[Zodiaco|segni zodiacali]], di Corrado Cagli.
* Piazza Solferino, (opposta a piazza della Repubblica dietro la biblioteca) era l'antica piazza del mercato, per questo denominata in passato Piazza delle Erbe. Per un breve periodo ha assunto la denominazione di piazza dei bambini e delle bambine, il suo assetto attuale è opera dell'architetto Carlo Aymonino, che ne ha progettato la pavimentazione e la scultura in travertino di una balena.
* Piazza Europa, si tratta di un ampio spazio quadrangolare che si apre sul fianco di palazzo Spada, sede municipale. La piazza è stata aperta nel dopoguerra rimuovendo le macerie degli edifici distrutti da bombardamenti.
* Piazza Mario Ridolfi, si tratta di un ampio slargo irregolare che si apre di fronte a palazzo Spada, sede municipale, in gran parte circondata da edifici moderni quasi tutti realizzati su progetto dell'architetto Mario Ridolfi.
* Piazza Clai, si tratta di una delle piazze più antiche della città, la sua origine risale al medioevo anche il suo assetto attuale è in gran parte opera della ricostruzione post-bellica realizzata in chiave post-moderna alla fine del [[XX secolo]]
* Piazza Duomo, si tratta della più bella tra le piazze storiche cittadine, uno dei lati è occupato dal portico seicentesco della cattedrale di Santa Maria Assunta, che raccorda la chiesa con gli edifici del Vescovado e dell'ex Seminario, oggi sede del Museo Diocesano e Capitolare.
* Piazza San Francesco, di fronte al [[Santuario di San Francesco (Terni)|Santuario di San Francesco]].
* Piazza Valnerina, ivi sorgeva una [[porta cittadina]] (porta Valnerina) che collegava la città con la [[Valnerina]].
* Piazza Dante Alighieri, antistante alla [[Stazione di Terni|stazione]], qui è stata posizionata la pressa da 12.000 tonnellate.
 
=== I monumenti di archeologia industriale ===
[[File:Lancia di Luce (o Obelisco), di Arnaldo Pomodoro.jpg|thumb|''Lancia di Luce'' (o ''Obelisco''), di Arnaldo Pomodoro]]
* Obelisco "Lancia di Luce" di [[Arnaldo Pomodoro]], che si trova alla fine di Corso del Popolo. L'opera rappresenta contemporaneamente i traguardi tecnologici e i moniti verso gli stessi; la miriade di fratture, gli inserti e gli effetti [[chiaroscuro|chiaroscurali]] rappresentano il dramma della loro scoperta e dei loro relativi poteri. Assemblata con tecniche industriali, si slancia nella sezione terminale e un suo fascino lo trova nel mutamento che assume il suo aspetto in base all'angolo visuale dell'osservatore e della differente luce dei momenti della giornata<ref>Mini documentario sulla realizzazione dell'obelisco: https://www.youtube.com/watch?v=gjLL_Io66qc</ref>.
* La "Pressa" di Piazza Dante.
* Il [[Grande Hyperion]].
* La [[centrale idroelettrica]] di Galleto.
* Complesso dell'ex fabbrica chimica Siri: ospita il CAOS (Centro per le Arti Opificio Siri),<ref>[http://www.caos.museum Centro Arti Opificio Siri]</ref> un complesso architettonico e spazio culturale sede di due musei - il [[Museo archeologico di Terni|museo archeologico]] e il [[Museo d'arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice]], di uno spazio per mostre e del [[Teatro Sergio Secci]].
* Polo d'incenerimento Maratta, negli anni si sono avvicendati 3 impianti d'incenerimento, ora in uno dei due attivi sono stati riscontrati gravi mancanze dopo un grande sforamento del limite di [[diossina]] e [[furano|furani]] è stato solo temporaneamente chiuso.
* Il Ponte di Ferro.
* Monumento ai Partigiani d'Italia.
* La "[[Stella di Miranda]]", una stella artificiale posizionata tra le frazioni di Larviano e Miranda, ed è una delle più grandi in Italia, dopo la stella cometa di [[Torrebelvicino]]
* Gli [[Umbria Studios]], appartenenti a [[Cinecittà]], chiamati scherzosamente "PapignHollywood".
 
=== Musei ===
[[File:Monumentale torchio per le olive (Episcopio di Terni, prima metà del 1700).jpg|thumb|sinistra|Monumentale torchio per le olive (Episcopio di Terni, prima metà del 1700). Le terre di proprietà del vescovado producevano anche olive che, per la parte spettante al Capitolo della cattedrale, venivano poi spremute nel torchio del Vescovo per produrre olio.]]
 
* Il [[Museo archeologico di Terni|museo archeologico]] contiene una sezione preromana e una dedicata all'illustrazione della vita cittadina in epoca romana e tardoantica; è ospitato presso il CAOS (Centro Arti Opificio Siri).
* Il [[Museo d'arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice|Pinacoteca Comunale di Terni]]: al suo interno trovano spazio il rinnovato allestimento della pinacoteca comunale (ospitata precedentemente a Palazzo Gazzoli) e una nuova area dedicata interamente all'arte contemporanea (dal dopoguerra ai giorni nostri) con particolare attenzione agli artisti del territorio. Sono presenti i dipinti della "Pala dei Francescani" di [[Piermatteo d'Amelia]] e lo "Sposalizio mistico di Santa Caterina d'Alessandria" di [[Benozzo Gozzoli]], lo "Stendardo" di [[Niccolò Alunno]]; è ospitato presso il CAOS (Centro Arti Opificio Siri).
* Il parco "A. De Felice" a [[Torreorsina]].
* Mostra permanente di paleontologia (ex-chiesa di San Tommaso).
* Centro di visita e documentazione di [[Carsulae]].
* Museo Diocesano e Capitolare.
* Centro di documentazione dell'Area naturale protetta del Parco Fluviale del Nera, con il Museo Ornitologico e Micologico nel palazzo Magalotti di Collestatte.
* Centro di Documentazione sul Patrimonio Industriale Locale "Antenna Pressa".
* Museo delle Armi della Città di Terni.
* Museo del Motorismo ternano.
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File:Pinacoteca Comunale di Terni.jpg|''Pinacoteca Comunale di Terni''
File:Museo archeologico di Terni.jpg|''Museo archeologico di Terni''
File:Museo Internazionale delle Armi Leggere di Terni.jpg|''Museo Internazionale delle Armi Leggere''
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=== Luoghi naturali ===
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File:Cascata di Terni (durante l'orario odierno di chiusura serale).jpg|La ''Cascata di Terni'' (durante l'orario odierno di chiusura serale del ''Cavo Curiano'').
File:Campo di papaveri nella zona di Maratta.jpg|Campo di papaveri nella zona di Maratta
File:Valle di Terni sommersa dalla nebbia.jpg|La valle di Terni sommersa dalla nebbia
File:Alba sulla campagna Ternana.jpg|L'alba sulla campagna Ternana
File:Campo di papaveri a est della città.jpg|Un campo di papaveri a ovest della città
File:Parte nord-est della città di Terni vista da Rocca San Zenone.jpg|Parte nord-est della città di Terni vista da Rocca San Zenone.
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* La campagna ternana la si può ammirare perché conserva ancora un fascino bucolico suggestivo, circondata com'è dai Monti Martani a nord, Reatini a sud e le gole della Valnerina a est. Il suo fascino paesaggistico ricorda, ad un occhio attento e sensibile, una via di mezzo fra i paesi delle isole britanniche e la Toscana, con uno sprizzo di campagna laziale. Va notato che è particolarmente bella sia in inverno che in primavera, quando la punta del Monte Terminillo, che svetta sopra le altre con la sua cima innevata, si staglia in tutta la sua austera bellezza in molteplici giochi di luci e colori a seconda delle ore della giornata. Ad arricchire ulteriormente il paesaggio, come gioielli incastonati fra colline e monti, sono anche le numerose rocche e ''castrum'' dell'antico comune di Terni: Collescipoli, Rocca San Zenone, Colleluna, Miranda e Rocca di Monte Sant'Angelo.
* La [[cascata delle Marmore]], opera romana d'idraulica del [[III secolo]], voluta dal console [[Curio Dentato]]. Si trova sulla [[Strada statale 209 Valnerina|S.S. ''Valnerina'']] a 7&nbsp;km da Terni.
* Il [[lago di Piediluco]], adagiato sulle colline umbre a 13&nbsp;km da Terni.
* La [[Valserra]], bagnata dal [[Serra (torrente)|torrente Serra]] e con suggestivi borghi fortificati che vi si affacciano.
* L'area dei [[monti Martani]], dominata dal monte [[Torre Maggiore]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
 
A partire dalla seconda metà del [[XIX secolo]], con l'espansione della grande industria, la città raddoppiò i propri abitanti, passando da trentamila a circa sessantamila. La presenza degli operai nel tessuto sociale cittadino era enorme all'inizio del [[XX secolo]]: il 70% della popolazione residente.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], la seconda ondata di immigrazione interna fece raggiungere i centomila abitanti all'inizio degli anni sessanta, inducendo a pensare che Terni avrebbe raggiunto i duecentomila entro il 2000. Con la crisi della [[siderurgia]] degli anni settanta e ottanta, il numero degli abitanti si è invece stabilizzato sugli odierni 110.000, soprattutto per l'apporto dell'immigrazione dall'estero che è aumentata in modo esponenziale a partire dagli anni novanta.
 
L'andamento demografico della città di Terni ha attraversato diverse fasi nel secondo dopoguerra. In particolare, a partire dalla fine degli anni cinquanta troviamo:
 
* 1960 – 1974: gli ultimi anni di sviluppo demografico espansivo, con la popolazione che passò da 94.825 a 111.043 unità.
Il saldo demografico, tranne che nel 1961 e 1967, si mantenne costantemente superiore alle mille unità e generò un tasso medio annuo di crescita attorno al 13 per mille.
Elementi portanti dell'esplosione demografica furono innanzitutto gli elevati valori della natalità (fenomeno del “baby boom”) con il relativo tasso che oscillava fra il 12,7 ed il 16,2 per mille, raggiungendo quest'ultimo valore, (massimo storico non più registrato) in corrispondenza del 1965 con 1645 nati.
Più uniforme l'andamento della mortalità il quale, nonostante qualche oscillazione, procedeva secondo una tendenza di lieve ma costante crescita, muovendosi in un intervallo di valori compresi tra il 7,9 e 9,8 per mille.
In valore assoluto, furono più gli anni nei quali si registrò un numero di morti inferiore a 1000 che non quelli con valori superiori.
Non meno sostenuto risultò il livello dei movimenti migratori: sull'onda non ancora esaurita della favorevole congiuntura degli anni dello sviluppo economico (1951-1963), alimentati da massicci trasferimenti verso il nord Italia e dai processi di urbanizzazione, i flussi migratori dimostrarono di avere considerevole vitalità e consistenza.
 
* 1975 - 1979: gli anni dello sviluppo moderato con la popolazione che invecchia ma continua ad aumentare raggiungendo il picco storico di 113.241 unità nel 1979.
Sebbene caratterizzato da valori positivi tanto del saldo demografico quanto dei differenziali del movimento naturale (ad eccezione del 1979) e migratorio, lo sviluppo della popolazione segnalò un cambio di marcia nei suoi ritmi espansivi con l'inizio di una decelerazione che ridusse notevolmente la velocità di crescita.
A determinare questo rallentamento contribuì in primo luogo il progressivo venir meno dell'apporto fino ad allora fornito allo sviluppo del movimento naturale, la cui costante riduzione in termini di saldo giunse per la prima volta a mostrare nel 1979 un valore negativo.
È conseguenza di ciò il costante attenuarsi dei livelli di natalità (9,1 per mille) contrapposti a valori lievemente crescenti della mortalità (9,7 per mille)
Anche i movimenti migratori diedero il loro apporto, sebbene in tono minore, al rallentamento della crescita della popolazione: meno consistenti rispetto al passato, soprattutto quelli in entrata, i flussi dimostrano una accentuata tendenza ad avvicinare i propri valori così da produrre differenziali sempre più ridotti.
 
* 1980 - 1986: gli anni della caduta frenata vedono consolidarsi il modello a bassa natalità della società ternana che porta come risultato l'invecchiamento della popolazione e quindi il suo progressivo decremento.
In termini assoluti la consistenza della popolazione scende da 113.108 a 111.162 unità, caduta che corrisponde ad un tasso medio annuo dell'1,35 per mille.
Il differenziale del movimento naturale, a partire dal 1979, diventa definitivamente negativo e determinato in ciò dal persistente prevalere dei decessi sulle nascite.
I 785 nati (7,1 per mille) rapportati coi 1084 morti (9,7 per mille) nel corso del 1986, sostanziano assai eloquentemente il divario crescente in seno alla componente naturale della popolazione; se tuttavia la negatività crescente del saldo naturale non si riflette per intero sul saldo demografico, ciò è dovuto al solo fatto che almeno in questo periodo l'effetto delle determinazioni biologiche viene in parte controbilanciato dai differenziali dei movimenti migratori, limitati ma ancora positivi.
 
* 1987-1992: gli anni della popolazione in caduta libera; nulla più si oppone al continuo e crescente decremento della popolazione e tutti i fenomeni del precedente periodo si presentano su scala allargata.
La popolazione scende fino alle 108.138 unità nel 1992 e i movimenti migratori esauriscono la loro funzione di contrappeso degli esiti negativi della componente biologica.
 
* 1993-1999: anni di sostanziale equilibrio con la popolazione che si assesta sulle 108 mila unità.
Un anno a sé stante è il 1994, in quanto è stata fatta una sanatoria che ha caratterizzato il saldo migratorio di 1129 unità e ha permesso un saldo demografico in attivo di 634 unità; è proprio in questi anni che si riscontra il maggior divario fra tassi di natalità (media del 6,9 per mille) e tassi di mortalità (media dell'11,3 per mille).
 
L'[[Agglomerazione|agglomerato urbano]] è rappresentato dalla [[Conca ternana]], dalla [[Valnerina|Valnerina Ternana]], dalla [[Provincia di Rieti]] e dalla città di [[Spoleto]] ([[Provincia di Perugia|PG]]), per il quale esiste un "Accordo di pianificazione",<ref>{{cita web |url=http://www.provincia.terni.it/urbanistica/accordi/Accordo%20Pianificazione%20Conca%20Ternano-Narnese.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=28 novembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150323170359/http://www.provincia.terni.it/urbanistica/accordi/Accordo%20Pianificazione%20Conca%20Ternano-Narnese.pdf |dataarchivio=23 marzo 2015 }}</ref> raggiunge i 372.782 abitanti.
 
{{Demografia/Terni}}
 
* [[Comuni italiani per popolazione]]
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
La popolazione straniera residente al 1º gennaio [[2017]] è di 12.871 abitanti e rappresenta l'11,5% della popolazione totale,<ref>{{cita web|url http://demo.istat.it/str2016/index.html|titolo=Cittadini Stranieri. Bilancio demografico anno 2016 e popolazione residente al 1º gennaio 2017 - Totale: 12.871|editore=demo.istat.it}}</ref> in leggero calo rispetto ad un anno prima. I gruppi nazionali più numerosi (più di 500) sono:
 
# [[Romania]]: 4.607 - 35,7% (della popolazione straniera)
# [[Albania]]: 1.579 - 12,2%
# [[Ucraina]]: 998 - 7,7%
# [[India]]: 713 - 5,5%
# [[Filippine]]: 679 - 5,2%
 
== Cultura ==
[[File:Biblioteca comunale di Terni.jpg|thumb|La nuova Biblioteca Comunale costruita sul vecchio palazzo medievale del Municipio]]
 
=== Università ===
Con l'apertura del triennio clinico della facoltà di [[Medicina]], nel [[1974]], l'[[Università di Perugia]] compiva uno dei suoi primi decentramenti sulla città di Terni. Seguì, negli [[Anni 1990|anni novanta]], l'apertura della facoltà di ingegneria, il completamento del ciclo unico di medicina e l'avvio del corso di diploma universitario in economia aziendale (DUEC), che diedero nuovo impulso alla vita universitaria: sono stati avviati nuovi corsi di laurea, che ospitano circa 3.000 iscritti nelle quattro facoltà riunite nel Polo scientifico e didattico di Terni dell'Università degli studi di Perugia:
 
* Facoltà di Medicina e Chirurgia (sede di "Viale Trieste");
* Facoltà di Ingegneria (sede di "Pentima", dove si trovano anche le segreterie amministrative);
* Facoltà di Economia (sede di "San Valentino");
* Facoltà di Scienze della Formazione (sede di "Narni").
Nel 2018 è stata inoltre inaugurata, a Palazzo Catucci (Collescipoli), anche una sede dell'[[Università telematica "Pegaso"|Università Telematica "Pegaso"]]<ref>{{Cita news|url=http://www.comune.terni.it/evento/universita-telematica-pegaso-inaugurazione-sede-di-terni|titolo=Università Telematica Pegaso: inaugurazione sede di Terni|pubblicazione=Portale Istituzionale del Comune di Terni|data=8 gennaio 2018|accesso=11 gennaio 2018}}</ref>.
 
=== Centri di ricerca ===
* Centro Europeo di Ricerca sulle [[cellule staminali]] - Diretto da Angelo Vescovi, da ubicare presso la restaurata caserma dell'ex-milizia, nei pressi dell'ospedale. Dall'[[estate]] [[2006]] è attiva la Banca delle Cellule Staminali, ovvero una struttura in cui vengono prodotte e conservate cellule del cervello umano per curare, in futuro, le malattie neurodegenerative.<ref>[http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=4313 Nasce a Terni banca delle cellule staminali cerebrali] su [[MolecularLab]]</ref> Il 26 agosto [[2011]] il [[comitato etico]] regionale dell'Umbria ha dato via libera alla sperimentazione delle cellule staminali sull'uomo.<ref>[http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=298617 Si Alla Sperimentazione Delle Cellule Staminali :: Informazione :: Sanità<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Centro di eccellenza sui materiali innovativi nanostrutturali per applicazioni chimiche, fisiche e biomediche.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/13/nanotecnologie-innovazione-umbria-sceglie-il-suo-futuro.html Articolo La Repubblica]</ref>
* Human Health Foundation - Laboratorio di ricerca sul cancro.
* T.E.R.N.I. - Terni Enterprise for Research and New Industries (meglio nota come ''Terni Research''): centro di ricerca e produzione di fonti energetiche alternative. Gestore di diversi complessi fotovoltatici ed eolici nella provincia di Terni ed in altre zone d'Italia, studia nuove tecnologie di smaltimento e di conversione dei rifiuti in bio combustibili.
 
=== Media ===
==== Televisione ====
* Tele Galileo
* TeleTerni
 
==== Stampa ====
* [[Il Corriere dell'Umbria]]
* [[La Nazione]] - Edizione di Terni
* [[Il Messaggero]] - Edizione di Terni
 
==== Radio ====
* [[Radio Galileo]]
* Radio Incontro
* Radio T. N.A.
 
=== Cinema ===
Alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]], [[Roberto Benigni]] decise di girare nei dintorni della città, e più precisamente presso la vecchia zona industriale dismessa di [[Papigno]], il suo film [[La vita è bella (film 1997)|La Vita è bella]], vincitore di diversi [[Premio Oscar|premi Oscar]]: i capannoni abbandonati della vecchia fabbrica della calciocianamide si adattavano perfettamente all'ambientazione delle vicende del film in un campo di concentramento nazista (anche il film [[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]] fu completamente girato negli [[Umbria Studios|studi di Papigno]]). In conseguenza di questo episodio, e dell'esistenza del CentroMultiMediale (CMM) - struttura produttiva ora dismessa per totale inutilizzo, che ospita teatri di posa dove sono state occasionalmente girate scene sia di lungometraggi che cortometraggi, si parlò tra il [[1997]] e il [[1998]] di fare dell'impianto industriale una sorta di Città del Cinema (pubblicizzata all'epoca come "Papignolliwood"). Il progetto è stato realizzato solo in piccola parte e senza una reale bonifica dell'area, pesantemente inquinata. Gli studi di Papigno, che sulla carta vantano teatri di posa tra i più grandi in Europa, una piscina con oblò per le riprese e un teatro di posa, fornito di un enorme [[blue screen]], destinato esclusivamente alla ripresa di scene a cui dovranno essere aggiunti effetti speciali, sono stati utilizzati solo in modo sporadico e occasionale. Recentemente, grazie ad un patto stipulato con il comune di Terni, gli studi di Papigno sono passati sotto la gestione di [[Cinecittà]] che nonostante la promessa di svolgervi almeno 150 giorni di lavoro annui, li ha di fatto adibiti al ruolo di magazzino, svolgendovi solo occasionalmente (pochi giorni negli anni) qualche attività lavorativa.
 
Nel corso di quasi tutto il Novecento (e non solo) diversi film, sceneggiati televisivi, spot pubblicitari e videoclip musicali sono stati ambientati nella zona. Tra questi, si citano [[Acciaio (film 1933)|Acciaio]] di Walter Ruttmann ([[1933]]), [[La caduta degli dei]] di [[Luchino Visconti]] ([[1969]]), [[Inferno (film 1980)|Inferno]] di [[Dario Argento]] ([[1980]]), [[Intervista (film)|Intervista]] di [[Federico Fellini]] ([[1987]]) e [[La ragazza di Bube (film)|La ragazza di Bube]] di [[Luigi Comencini]] ([[1963]]).
 
Nel [[1999]], presso l'ospedale cittadino Santa Maria, ebbero luogo le riprese della [[fiction]] [[Titanus]]-[[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]] L'amore oltre la vita con [[Monica Guerritore]], [[Adriano Pappalardo]] ed altri. La stessa [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]], al termine delle riprese, regalò all'ospedale una statua in gesso di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] utilizzata nello sceneggiato ed oggi posta all'interno della cappella dell'ospedale con tanto di targhetta attestante la donazione.
 
Nel [[2001]] fu completamente ambientata a Terni la [[Fiction televisiva|fiction]] [[Sei forte maestro]].
 
Negli studios di Papigno è stato girato [[La Terza Madre]] di [[Dario Argento]].
 
Inoltre, proprio nel CMM, nella primavera del [[2004]], fu realizzata la prima edizione del [[reality show]] [[Music Farm]].
 
Nel [[2007]] è stato girato il film [[Lezioni di cioccolato]] con [[Luca Argentero]] e [[Violante Placido]].
 
Il 29 novembre [[2007]], presso gli studi di Papigno si è svolto lo spettacolo di Roberto Benigni, Quinto dell'Inferno, basato sulla [[Divina Commedia]] di [[Dante]].
 
Nel [[2008]] è stato interamente girato a Terni il film [[Alice (film 2010)|Alice]] per la regia del ternano Oreste Crisostomi, distribuito da [[Medusa Film]] nel [[2010]].
 
Nel gennaio [[2011]] cominciano ufficialmente le attività della Funfactory Entertainment che produrranno al CentroMultiMediale svariati [[Format televisivo|Format]], [[Sitcom]], una [[Fiction]] e un [[Film]].<ref>[http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/umbria/2011/01/05/visualizza_new.html_1643991789.html]</ref><ref>[http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=262743 TERNI, CMM: FICTION E SIT COM. DAL 15 GENNAIO FUNFACTORY NEGLI STUDIOS :: Informazione :: Economia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nel [[2012]] sono state fatte alcune riprese per la miniserie [[La vita che corre]] andata in onda su [[Rai 1]].
 
Nel [[2016]] vi sono state effettuate buona parte delle riprese per il Film Tv [[In arte Nino]], altre riprese sono state effettuate anche a Carsulae, Narni, Amelia e Avigliano Umbro. Il film è incentrato sulla vita di [[Nino Manfredi]] prima di ottenere il successo con [[Canzonissima]], l'attore ciociaro è interpretato da [[Elio Germano]], mentre la regia è del figlio di Manfredi, [[Luca Manfredi|Luca]]. Il film è andato in onda il 25 settembre 2017.
 
=== Musica ===
 
==== Gruppi musicali provenienti da Terni ====
* [[Synthesis]] Gruppo heavy metal attivo dal 1978.
* [[My Mine]] Gruppo musicale di genere elettronica/Sinth-pop.
* [[Warhead]] Gruppo musicale di genere punk attivo dal 1982.
 
=== Letteratura ===
In [[Romanzo criminale (romanzo)|Romanzo Criminale]] di [[Giancarlo De Cataldo|Giancarlo de Cataldo]] edito nel 2002 da [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], c'è un piccolo riferimento alla città di Terni dove avviene un arresto per ordine del commissario Scialoja.
 
=== Teatro ===
[[Ascanio Celestini]], nello spettacolo teatrale Fabbrica, cita Terni e la vita operaia delle [[Acciaierie di Terni|Acciaierie]], inoltre fa riferimento agli episodi della morte di Luigi Trastulli durante le proteste contro l'adesione dell'[[Italia]] alla [[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|NATO]] e della marcia contro i licenziamenti per la riduzione del personale dell'Acciaieria avvenuta nei primi anni '50.
 
=== Cucina ===
[[File:Maiali Cinturini in affreschi del '400 (Vallo di Nera).jpg|sinistra|thumb|upright=1|''Maiali Cinturini'' in affreschi del '400 (Vallo di Nera)]]
[[File:Maiali cinturini a Porta Garibaldi (Terni).jpg|destra|thumb|upright=2|''Maiali Cinturini'' a Porta Garibaldi (Terni, cartolina dei primi del '900)]]
{{C|Nella sezione vanno riportate le specialità eno-gastronomiche peculiari del comune, senza ripetere quelle già indicate nella voce sulla cucina regionale della regione di appartenenza...questa pare una sezione "generalista" frutto di ricerca originale.|cucina|novembre 2016}}
{{vedi anche|Cucina umbra|Prodotti agroalimentari tradizionali umbri}}
Terni è una città che, pur risentendo notevolmente l'influenza dei piatti tipici della vicinissima [[Valnerina]] (soprattutto per quanto riguarda legumi, salumi, olio, funghi e tartufi), è riuscita nel tempo a caratterizzarsi per alcune prelibatezze autoctone. I ternani sono sempre stati degli ottimi consumatori di carne (di ogni genere, ma di maiale soprattutto). Questo grazie anche alla zona geografica, storicamente abbontandante, sin dall'antichità, di querceti di varie specie e di allevatori di maiali. La razza suina tipica del territorio ternano è l'antico ''Maiale Cinturino'', utilizzato fino al tardo 1800; dopo l'industrializzazione e con l'avvento del grande ''Maiale Rosa dello Yorkshire'' (inglese) nel mercato italiano, preferito per la sua mole e per la maggiore quantita di carne, ne è stato quasi del tutto abbandonato l'allevamento.
Per quanto riguarda la pizza, i ternani continuano a prediligere quella al taglio rispetto a quella al piatto, sebbene alcune pizzerie (al taglio) storiche del centro cittadino abbiano chiuso l'attività negli ultimi anni. Tuttavia un paio di storiche tradizioni di panettieri e pizzettari di pruduzione artigianale sopravvivono allo scorrere del tempo e delle mode, continuando ad alimentare fama e curiosità culinaria dalle città limitrofe e lontane; per quanto riguarda lo ''streetfood'' di Terni alcuni tipi di pizza particolari danno lustro, tipicità e unicità alla cucina ternana: la ''Pizza Grassa de Elio'' e le ''Ciambelle Grasse de Colasanti ''.
 
La stragrande maggioranza dei paesini e castelli nei dintorni di Terni organizza ogni anno, periodi estivi e autunnali di sagre, tanto che, ormai si parla di vero e proprio circuito gastronomico del comprensorio. Ecco un elenco di piatti tipicamente ternani e di piatti abitualmente consumati dalle famiglie di Terni:
 
<big>Il Pane Sciapo di Terni</big>
[[File:Pane sciapo di Terni.jpg|sinistra|thumb|upright=0.6|''Pane sciapo di Terni'']]
* [[Pane di Terni]]: non salato, facilmente digeribile, è tipico del luogo. Viene citato in uno sketch di [[Corrado Guzzanti]] in cui il comico imita [[Gianfranco Funari]] giunto nel paradiso terrestre.
* [[Bruschetta]]: utilizzata spesso come antipasto, viene degustata semplicemente con l'olio umbro (di pregevole fattura anche in paesi del ternano che fanno parte del circuito delle "Città dell'olio", come [[Stroncone]], [[Sangemini]], [[Ferentillo]] e [[Cesi (Terni)|Cesi]], che si ergono su colline piene di ulivi), con olio e pomodoro, oppure con paté a base di olive, di carciofi o di cacciagione.
 
<big>Primi piatti</big>
[[File:Pappardelle ternane al cinghiale.jpg|destra|thumb|upright=0.6|''Pappardelle ternane al cinghiale'']]
* [[Ciriole]]: primo piatto di pasta, più spessa degli spaghetti, che ben si combina con un sugo a base di funghi o a base di asparagi. La variante ciriola alla ternana viene servita in molti ristoranti del luogo.
* spaghetti o tagliatelle al tartufo.
* [[Pappardelle al cinghiale]]: un altro primo piatto.
* Gnocchi alla Collescipolana: i famosi gnocchetti alla Collescipolana, dalla forma più quadrata e dalla consistenza più tosta e al dente rispetto a quelli di patate classici del nord Italia, sono conditi con fagioli e sugo di salsiccia di maiale sono una vera prelibatezza di Terni. Questo piatto prende il nome dalla frazione del castello ternano di Collescipoli.
 
<big>Secondi piatti</big>
 
[[File:Faraona alla Leccarda.jpg|destra|thumb|upright=0.6|''Faraona alla Leccarda'']]
* [[Pizza di Pasqua|Pizza di formaggio pasqualina]]: sempre presente in tavola nel periodo pasquale, per una tradizione ternana ormai estesa a tutto il territorio umbro.
* Pizza sotto lu focu: è una sorta di focaccia cotta a legna dall'aspetto simile ad una piadina ben più robusta, tipica dell'ancestrale tradizione culinaria della città di Terni. All'interno la si farcisce solitamente con prosciutto, formaggio, erbe di campo cotte e salsiccia, o anche con il solo olio. È un piatto che si consuma prevalentemente in inverno. Particolarmente famosa è la pizza sotto lu focu di [[Portaria]], castello a nord della conca ternana e attualmente frazione del comune di [[Acquasparta]], situato sulla collina di fronte alle antiche rovine romane di [[Carsulae]] e vicino ai castelli di [[Cesi (Terni)|Cesi]] e [[Sangemini]]. Nella [[provincia di Perugia]] questo piatto è conosciuto come torta al testo (ci sono, comunque, piccole differenze).
* Cacciagione: famosi sono i piatti come il Cinghiale alla cacciatora, la Faraona alla leccarda (piatti tipici di Terni, risalenti al Medioevo) o la polenta cucinata con la cacciagione (allodole, tordi, ecc.).
 
<big>La pasticceria</big>
[[File:La pasticceria Pazzaglia (primo edificio sulla sinistra, cartolina del primo '900).jpg|destra|thumb|La pasticceria Pazzaglia (primo edificio sulla sinistra, cartolina del primo '900)]]
[[File:Panpepato di Terni.jpg|sinistra|thumb|upright=0.6|''Panpepato di Terni'']]
Il primo laboratorio di pasticceria di Terni sorse ad opera di Spartaco Pazzaglia nel 1913. Egli fu l’antesignano di maestri della pasticceria che producono ancora squisiti dolci, tanto che è ancora usuale che in molti giungano a Terni da Roma e da altre città, per gustare la bontà di questa dolce cucina artigianale. L'innovazione di Pazzaglia fu di prendere l'antica ricetta, risalente al Rinascimento (secolo XVI), del panpepato ternano e metterci il cioccolato, invece che solo il miele; questa miglioria lo rese famoso.
 
* [[pampepato|Panpepato (o pampepato) di Terni]]: dolce natalizio composto di una quantità notevole di ingredienti (tra cui miele, cioccolato, pinoli, nocciole, noci, pepe ecc.), si diffonde, nei secoli successivi anche in alcune zone del Lazio (Lazio Settentrionale e Roma stessa), ma anche nell'Umbria Orientale. Tuttavia il panpetato non ha perso la sua tradizionale origine ternana che ha il marchio D.O.P.. Nel periodo natalizio è usanza comune per i ternani di cucinare parecchi pampepati per poterli anche regalare agli amici o ai parenti. È considerata una finezza tagliare a fette sottili il pampepato da offrire.
 
* Paste e crostate delle pasticcerie ternane: nelle pasticcerie di Terni vengono preparati dei dolci di altissima qualità, come crostate alla crema o alla cioccolata e come, soprattutto, le paste (dall'ampia gamma di scelta: si parla di crema, panna, crema al cioccolato e frutta). La crema è particolarmente curata nella lavorazione (spesso fatta a mano). È consuetudine del luogo prendere le paste la domenica mattina per poi degustarle come dessert del pranzo. Anche nelle occasioni in cui si viene ospitati si usa comprare le paste e degustarle con la famiglia (o gli amici) ospitante. Rinomati anche i cornetti della mattina (vuoti, alla marmellata, alla crema, integrali al miele), da gustare ben fumanti. Anche le gelaterie del centro cittadino offrono gelati di ottima qualità.
 
<big>Gli alcolici</big>
[[File:Metello Morganti (Ritratto fotografico, primo '900).jpg|sinistra|thumb|upright=0.5|''Metello Morganti'']]
[[File:Viparo (tipico liquore amaro di Terni).png|destra|thumb|upright=0.4|''Viparo'' (tipico liquore amaro di Terni)]]
* Amari: particolarmente conosciuti quelli a base di erbe come il "Viparo". Ad inventarlo fu un farmacista ternano, Metello Morganti, nei primi del '900, il quale ottenne questo "elisir", frutto di un infuso alcolico di erbe, radici, fiori e legni aromatici in botti di castagno, cui venne aggiunto zucchero caramellato che gli conferì il caratteristico colore. Dopo cinque anni di invecchiamento il liquore ternano è pronto per essere venduto. Il Viparo è una bevanda che va degustata come aperitivo puro o con soda, o a fine pasto per le sue eccellenti qualità digestive. L'originale nome «Viparo» deriva dal latino «vis-paro», ossia «genera forze», ed è per questo motivo che ad esso sono legati numerosi aneddoti: negli anni '30, infatti, gli operai delle Acciaierie di Terni erano soliti entrare in farmacia a corroborarsi con un bicchierino prima di iniziare i pesanti turni di lavoro, grazie anche alla bassa gradazione alcolica (20,9°), e durante la seconda guerra mondiale furono numerose le testimonianze di soldati che si rigeneravano con un sorso di Viparo. Altre bevande tipiche ternane sono: "Amaro Vecchia Umbria" e il "Thyrus", dalle notevoli proprietà digestive e dall'ottimo retrogusto dolciastro.
 
=== Eventi ===
{{C|La sezione, scritta con toni da volantino turistico, contiene eventi da verificare con fonti terze che ne accertino la rilevanza "almeno nazionale". Le feste popolari religiose vanno collocate nella sezione [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Tradizioni e folclore|"Tradizioni e folclore" opportunamente fontate se rilevanti]]. Alcune voci ancillari non sembrano avere alcuna rilevanza enciclopedica. Da ristrutturare come richiesto da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi]].|Eventi|novembre 2016}}
* Da gennaio a marzo - Visioninmusica, stagioni di spettacoli e concerti di musica classica a livello internazionale.
* Da gennaio ad aprile - Araba Fenice, stagioni concertistiche di musica classica a livello internazionale.
* Da ottobre ad aprile - Filarmonica Umbra, stagioni concertistiche di musica classica a livello internazionale.
* Febbraio - [[San Valentino (festa)|Giorno di San Valentino]] vescovo e martire, nativo e patrono della città e protettore degli innamorati, la basilica è situata a 2,2&nbsp;km dal centro e conserva il corpo del martire. Per tutto il mese di febbraio la città ospita gli [[Eventi Valentiniani]] dedicati al patrono della città e a tutti gli innamorati del mondo. Agli eventi religiosi vengono affiancati concerti, mostre, conferenze, sagre, seminari, spettacoli teatrali, sport, premiazioni, fiere. Dal 2005 gli eventi si sono arricchiti con gli stand di Cioccolentino, dove il cioccolato e la tradizione della pasticceria ternana animano le vie del centro.
* [[Aprile]] - ''[[Certamen Taciteum]]'', concorso letterario riservato agli studenti delle scuole secondarie italiane, che consiste in una prova di traduzione di un testo latino dello storico Gaio Cornelio Tacito, (che si pensa) nativo della città.
* Aprile - tre giorni di Regata Internazionale di Canottaggio "Memorial Paolo D'Aloya" al [[lago di Piediluco]].
* 30 aprile e 1º maggio - [[Cantamaggio Ternano]] sfilata di carri allegorici, antica tradizione legata al risveglio della primavera.
* [[Giugno]] - ''Concorso Internazionale Pianistico "Alessandro Casagrande"''.
* Ultima domenica di giugno - ''Festa delle acque'' - alla [[cascata delle Marmore]] e al lago di Piediluco.
* Giugno - ''Giugno Cesano'', nella frazione di [[Cesi (Terni)|Cesi]] vengono svolte varie manifestazioni teatrali, musicali affiancate alle taverne di cucina tipica. le manifestazioni si concludono con un lungo Serpentone, dove è possibile mangiare camminando per le vie del paese.
* [[Luglio]] - ''Ephebia Festival'', manifestazione musicale che dopo un anno di selezione si conclude a Terni con l'esibizione dei migliori gruppi giovanili selezionati da tutta Italia. Negli anni hanno suonato tra gli altri: [[Linea 77]], [[Statuto (gruppo musicale)|Statuto]], [[The Ark]], [[Moltheni]], [[Afterhours]], [[Il Teatro degli Orrori]], [[Tre Allegri Ragazzi Morti]], [[Casino Royale (gruppo musicale)|Casino Royale]], [[Cosmetic]], [[Zen Circus]], [[Meganoidi]], [[Paolo Benvegnù]], [[Dente (cantante)|Dente]], [[Massimo Volume]], [[Stato Sociale]] e [[Gazebo Penguins]]. Dal 2014 Ephebia si è allargato anche oltre i confini italici. Infatti si sono esibiti, tra gli altri, i britannici [[65daysofstatic]].
* Settembre - "Tributo a [[Sergio Endrigo]] - Città di Terni", manifestazione musicale che celebra la figura e il valore artistico di Sergio Endrigo, che sposo' una cittadina ternana ed è sepolto nel cimitero civico. Negli anni, dal 2012, sono stati ospiti dell'evento [[Simone Cristicchi]], [[Francesca Michielin]], [[Morgan]].
* Settembre - ''[[Terni Festival Internazionale della Creazione Contemporanea|Terni Festival]]'', festival internazionale della creazione contemporanea. Il festival propone un cartellone di spettacoli teatrali di artisti italiani e stranieri.
* Settembre - ''Terni On-Notte Bianca'', [[notte bianca]] dove si svolgono concerti, spettacoli, manifestazioni, fiere ed altro nei tre giorni (e notti) di un fine settimana.
* Novembre - ''Filmfestival popoli e religioni'', festival cinematografico dedicato al dialogo interreligioso.
* Vari periodi dell'anno - ''Hermans Festival'', concerti d'organo.
 
== Geografia antropica ==
=== [[Suddivisioni di Terni]] ===
[[File:Nuovo piano circoscrizionale Terni.png|thumb|right|Nuova ripartizione territoriale secondo la delibera della Commissione Statuto del Comune; divisione operativa dalle elezioni comunali 2009 (Dal 23 giugno 2009)]]
 
La città è suddivisa in tre circoscrizioni, a seguito di una riforma amministrativa avvenuta nel 2009, che ne ha ridotto il numero da nove.<ref>'Le Circoscrizioni di Terni? Ne basterebbero 3!' - Corriere dell'Umbria, 29 ottobre 2008. 'Solo tre circoscrizioni a Terni?' - Giornale dell'Umbria, 15 ottobre 2008</ref> La suddivisione è la seguente:
 
{| class="wikitable"
![[Circoscrizione di decentramento comunale|Circoscrizione]]!![[Superficie]]!!Residenti!!Distretti-[[Quartieri]]
|-
| style="background:#ffa500" |[[Circoscrizione I Est (Terni)|I Est]]||118,23&nbsp;km²||29.257||Quartieri: Centro Storico (parte est), Achille Grandi, Bovio, Campofregoso-Brin, Casali di Papigno, Cervara, Ex Ferrovieri, Pentima, San Carlo, Sant'Agnese, Toano, Trevi, Tuillo, Volghe-Prisciano.<br />
Frazioni: [[Collestatte]], Collestatte Piano, Larviano, [[Marmore (Terni)|Marmore]], Miranda, [[Papigno]], [[Piediluco]], San Liberatore, [[Torreorsina]], [[Valserra]] ([[Rocca San Zenone]], Collelicino, Castagna, Romita, Appeccano, Poggio Lavarino, Cecalocco, [[Battiferro]], Acquapalombo, Colle Giacone, Giuncano, Polenaco, Pracchia, Porzano).
|-
| style="background:#0f0" |[[Circoscrizione II Nord (Terni)|II Nord]]||60,72&nbsp;km²||39.605||Quartieri: Centro Storico (parte ovest), [[Circoscrizione II Nord (Terni)#Campitello|Campitello]], Cardeto-Uffici Finanziari, Campomaggiore, Cinque Strade, Colle Dell'Oro, Collerolletta, Dalmazia-San Martino, Fiori, Fonderia, Gabelletta, Maratta, Piedimonte, Pozzo Saraceno, [[Circoscrizione II Nord (Terni)#Rivo|Rivo]].<br />
Frazioni: [[Cesi (Terni)|Cesi]]
|-
| style="background:#ffd800" |[[Circoscrizione III Sud (Terni)|III Sud]]||32,95&nbsp;km²||44.551||Quartieri: [[Campomicciolo]], Cesure, Cospea, Giardino, Italia, Le Grazie, Matteotti, Perticara-San Rocco, Polymer-Campomaggio, Sabbione-Pantano, [[San Giovanni (Terni)|San Giovanni]], San Valentino, Staino, Valenza, Vallecaprina-Boccaporco.<br />Frazioni: [[Collescipoli]]
|-
|}
 
=== Frazioni ===
Acquapalombo, [[Appecano]], [[Battiferro]], Cecalocco, [[Cesi (Terni)|Cesi]], Collegiacone, [[Collescipoli]], [[Collestatte]], Giuncano, [[Marmore (Terni)|Marmore]], [[Miranda (Terni)|Miranda]], [[Papigno]], [[Piediluco]], Poggio Lavarino, Polenaco, Porzano, Pracchia, [[Rocca San Zenone]], [[San Liberatore (Terni)|San Liberatore]], Titurano, [[Torreorsina]], San Carlo, La Castagna, Colle Sant'Angelo.<ref>{{cita web|url=http://www.comuniecitta.it/frazioni-localita/55032-comune-di-terni|accesso=22 dicembre 2013}}</ref> Interessante la [[Collegiata di Santa Maria Maggiore (Collescipoli)]], con l'organo [[Willem Hermans|W. Hermans]].
 
== Economia ==
Tra la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e i primi del [[XX secolo|Novecento]] la città conobbe un importante processo di industrializzazione con la creazione di numerose fabbriche.
Questo processo di industrializzazione e un parallelo sviluppo economico-imprenditoriale hanno portato la città a diventare un importante polo siderurgico, metallurgico e chimico dell'economia italiana.
 
Sotto la spinta politica del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] "la [[Acciaierie di Terni|Terni]]", come erano più brevemente chiamate le acciaierie, finanziò, soprattutto negli [[anni 1930|anni trenta]], la costruzione di alloggi per gli operai, fino ad interi quartieri.<ref>Renato Covino, ''Il Fascismo'', in ''Storia Illustrata delle città dell'Umbria'', op. cit., pp. 523-534</ref> La concessione dello sfruttamento dell'intero sistema idrico Nera-Velino e le notevoli commesse militari spinsero la 'Terni' ad essere uno dei maggiori gruppi industriali italiani: entrata nell'[[Istituto per la Ricostruzione Industriale|IRI]] nel [[1933]], oltre a sfornare acciaio, produceva in un anno circa un miliardo di [[wattora|kilowattora]] di energia elettrica dalle [[centrale idroelettrica|centrali]] del sistema dei fiumi [[Salto (fiume)|Salto]] e [[Turano (fiume)|Turano]] nel Lazio, e del [[Vomano]] in Abruzzo; produceva in esclusiva, negli stabilimenti chimici di Nera Montoro, l'[[ammoniaca]] secondo il processo Casale,<ref>Turreno Gemma, ''Le origini dell'Ammoniaca Sintetica a Terni'', in 'Rassegna Economica', 1955, II, 11-12, pp. 3-5</ref> carburo di calcio e composti azotati nel nuovo stabilimento di [[Papigno]].<ref>Franco Bonelli, op. cit., pp. 130-145</ref> Nel [[1927]] la 'Società Umbra Prodotti chimici', modificatasi poi in 'Viscosa Umbra', iniziò la produzione di [[solfuro di carbonio]].<ref>Elia Rossi Passavanti, ''La città dinamica. Sommario della storia di Terni dalle origini all'Impero Fascista'', Roma 1940, pp. 507-508</ref> Nel [[1939]] fu costruito lo stabilimento della 'Società Anonima Industria Gomma Sintetica' (SAIGS), su iniziativa dell'IRI e della [[Pirelli&C|Pirelli]], per la sintesi del [[butadiene]] dal carburo di calcio.<ref>Pasquale Saraceno, ''L'Istituto per la ricostruzione industriale - I.R.I. - III. Origini, ordinamento e attività svolte'', Ministero dell'Industria e del Commercio, Torino 1956, pp. 46-47</ref>
 
Nel secondo dopoguerra, il nuovo Centro Ricerche della fabbrica chimica della Polymer iniziava a studiare le fibre poliestere e acrilica, protette dal segreto durante la guerra e delle quali pertanto ben poco si conosceva. Il Centro Ricerche studiava, inoltre, la fibra clorovinilica di cui iniziava a la produzione industriale. Oggetto di ricerca era il processo di produzione del polimero clorovinilico (PVC). In questo centro lavorava nel [[1954]] [[Giulio Natta]], quando riuscì a mettere a punto i [[catalizzatore|catalizzatori]] per la polimerizzazione stereochimica selettiva delle [[Alfa-olefina|alfa-olefine]]: nove anni dopo, nel 1963, Natta fu insignito del Premio Nobel per la chimica, unico finora in Italia.
 
Il fucile [[Mannlicher-Carcano|Carcano]], modello 91/38 matricola C2766, con il quale [[Lee Oswald]] avrebbe assassinato il presidente Usa [[John Fitzgerald Kennedy]], fu costruito nel 1940 nella Regia fabbrica d'Armi di Terni.
 
Nel [[1992]] alle acciaierie di Terni fu sequestrata la culatta del famoso "super cannone" commissionato da [[Saddam Hussein]].
 
Oggi l'economia cittadina è ancora imperniata sull'acciaieria, che dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] è totalmente in mano della multinazionale tedesca [[ThyssenKrupp]]. Dopo le dure trattative del [[2004]] e [[2005]], terminate con la chiusura del reparto di produzione dell'[[acciaio magnetico]], unico sito in Italia, il trend sembra essere positivo, con nuovi investimenti della proprietà specialmente nella produzione dell'[[acciaio inossidabile|inossidabile]].
 
Inoltre la città si sta sempre più specializzando nel settore terziario, grazie alla posizione geografica che ne fa una cerniera tra l'[[Umbria]], [[Roma]] e il [[Italia Centrale|Centro Italia]]; e della ricerca, grazie allo sviluppo universitario e al costituendo Centro di ricerca per le [[cellule staminali]], progetto curato dallo scienziato [[Angelo Vescovi]], e dal centro di ricerca per le [[Nanotecnologie]]. In tutto il territorio sono presenti 17 multinazionali, operanti soprattutto nei settori della chimica e della tecnologia.
 
Al [[2015]], il totale delle imprese presenti nel territorio ammonta a 10.590, di cui: il 39% è rappresentato da commercio e trasporti, il 25,3% dai servizi, il 12,3% dalle costruzioni ed il 9,1% dall'industria e produzione energetica.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://comune.terni.it/portaldata/UserFiles/Pagina/Statistica/2015/8_Imprese.pdf |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
=== Fonti di energia ===
Nel comune di Terni è presente una centrale idroelettrica (Galleto), controllata da [[ERG (azienda)|ERG]] che produce 530&nbsp;MW.
Due sono le [[Centrale termoelettrica|centrali termoelettriche]], entrambe controllate da [[Edison|Edison S.p.A.]].
Nell'ambito delle [[energie rinnovabili]] si annovera TerniEnergia (installazione di [[Impianto fotovoltaico|impianti fotovoltaici]], [[Parco eolico|parchi eolici]]) e Genera (progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici, a biomasse e parchi eolici).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Grattacielo in Via Giandimartalo di Vitalone.jpg|thumb|Grattacielo in Via Giandimartalo di Vitalone]]
[[File:Vista di un quartiere moderno di Terni in notturna.jpg|thumb|sinistra|Vista di un quartiere moderno di Terni in notturna.]]
Per la sua posizione strategica, Terni è collegata a tutte le maggiori città del centro Italia con tempi di percorrenza piuttosto brevi. Il sistema viario di Terni è composto da:
 
* [[Strada statale 675 Umbro-Laziale]] che insieme alla nuovissima [[Strada statale 79 Ternana#Strada statale 79 bis Ternana|SS79 bis]] forma la tangenziale e la collega attraverso l'avveniristico ponte sulla [[Valnerina]] alla città di [[Rieti]], all'[[Abruzzo]] ed alle [[Marche]] meridionali in direzione sud e [[Viterbo]], [[Civitavecchia]] ed il [[Tirreno]] in direzione ovest.
* Itinerario europeo [[Strada europea E45|E45]] formato in direzione ovest dalla succitata statale 675 che va dal nodo viario di Terni al casello autostradale di [[Orte]] collegandola all'[[Autostrada A1 (Italia)|A1]] e in direzione nord dalla [[Strada statale 3 bis Tiberina]], che la collega all'[[Umbria]] settentrionale fino alla [[Romagna]].
* [[Strada statale 3 Flaminia]] che ripercorre il percorso della vecchia [[Via Flaminia]] e dallo svincolo di Terni est prosegue fino a [[Fano]].
* [[Strada statale 209 Valnerina]] che la collega per tutto il percorso della [[Valnerina]] e si connette alla nuova [[Strada statale 79 Ternana#Strada statale 79 bis Ternana|SS79 bis]] all'altezza del quartiere di Cervara.
 
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione di Terni.jpg|thumb|right|La stazione di Terni]]
La [[Stazione di Terni|stazione centrale]] è situata sulla [[ferrovia Roma-Ancona]], interessata da relazioni treni regionali e a lunga percorrenza, e funge altresì da capolinea di due relazioni regionali.
 
La ferrovia [[Ferrovia Centrale Umbra|Terni-Sansepolcro]], la cui infrastruttura è in carico alla [[Ferrovia Centrale Umbra|Ferrovia Centrale Umbra (FCU)]], è gestita da [[Busitalia-Sita Nord]].
 
La [[ferrovia Terni-Sulmona|ferrovia Terni-L'Aquila-Sulmona]], di [[Rete Ferroviaria Italiana|Rete Ferroviaria Italiana (RFI)]], vede anch'essa servizi gestiti da Busitalia-Sita Nord sulla relazione verso L'Aquila. Su tale infrastruttura sono attive in ambito suburbano le stazioni e fermate di Terni Cospea, Marmore e Stroncone.
[[File:Civiter public transport network.jpg|miniatura|rete dei trasporti del settore nord-est dell'area metropolitana di Roma]]
La stazione è interessata anche da alcuni treni merci, soprattutto in relazione alla presenza degli stabilimenti siderurgici e chimici raccordati.
 
=== Mobilità urbana ===
[[File:Terni - Acciaierie.jpg|thumb|Convoglio in sosta davanti alle acciaierie (cartolina d'epoca)]]
Le autolinee urbane, suburbane ed extraurbane di Terni sono attualmente gestite da [[Busitalia-Sita Nord]].
 
Fra il [[1901]] ed il [[1933]] fu attiva a Terni una [[Tram|linea tranviaria urbana]] che collegava la [[Stazione di Terni|stazione Dante]] e la centrale piazza Tacito fino a raggiungere piazza Vittorio Emanuele, poi piazza della Repubblica. Una diramazione di tale linea conduceva presso le [[Acciaierie di Terni]], dove sorgeva anche il deposito della società esercente, la STET. Quest'ultima esercì anche, fino al [[1960]], la [[tranvia Terni-Ferentillo]], una linea extraurbana costruita prevalentemente per il trasporto delle merci lungo la Valnerina.
 
=== Aeroporti ===
La città dispone dell'[[aviosuperficie Alvaro Leonardi]] (Icao: LIAA), presso la zona di Maratta, per piccoli aerei, adibita a scuola di volo nonché a servizio delle forze di sicurezza e protezione civile e alla pratica del [[paracadutismo]].
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Terni}}
Dal 1946 al 1993, Terni è stata guidata da sindaci del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e del [[Partito Socialista Italiano|PSI]]. Con l'introduzione dell'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini avvenuta nel 1993 è stata eletta la prima giunta di centrodestra, guidata dal forzista [[Gianfranco Ciaurro]]. Dal 1999 al 2018 si sono poi succedute altre quattro giunte di centro sinistra. Alle [[Elezioni amministrative italiane del 2018|elezioni del 25 giugno 2018]] è stato quindi eletto sindaco il leghista [[Leonardo Latini]], che dal 26 giugno<ref name="comter">{{Cita news|autore=SPA|url=http://www.comune.terni.it/inizia-il-lavoro-il-popolo|titolo="Inizia il lavoro per tutto il popolo"|pubblicazione=Portale Istituzionale del Comune di Terni|data=26 giugno 2018|accesso=26 giugno 2018}}</ref> guida la prima giunta a guida Lega Nord della città umbra.
 
La sede del comune è a [[Palazzo Spada (Terni)|palazzo Spada]]. In precedenza era presso il palazzo comunale di Piazza della Repubblica, dove dal 2004 è stata trasferita la bibliomediateca comunale.
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|ESP|Cartagena (Spagna){{!}}Cartagena}}
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Ouen (Senna-Saint-Denis){{!}}Saint-Ouen}}
* {{Gemellaggio|Repubblica Ceca|Praga{{!}}Praga}}
* {{Gemellaggio|Ungheria|Dunaújváros}}
 
=== Patti di amicizia ===
* {{Gemellaggio|Giappone|Kobe}}
* {{Gemellaggio|Sahara Occidentale|Auserd{{!}}Wilaya di Auserd}}
 
== Sport ==
Terni ha ospitato otto volte l'arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]] ([[Giro d'Italia 1926|1926]], [[Giro d'Italia 1940|1940]], [[Giro d'Italia 1951|1951]], [[Giro d'Italia 1957|1957]], [[Giro d'Italia 1976|1976]], [[Giro d'Italia 1978|1978]], [[Giro d'Italia 1987|1987]], [[Giro d'Italia 1995|1995]]), inoltre, la città vanta lo svolgimento della prima maratona internazionale della regione, la Maratona di San Valentino<ref>{{Cita web|url=http://maratonasanvalentino.wixsite.com/runforlove|titolo=Maratona di San Valentino|sito=Maratona di San Valentino|lingua=en|accesso=2018-04-08}}</ref>, organizzata dal gruppo dell'Amatori Podistica Terni<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://amatoripodisticate.wixsite.com/amatoripodistica|titolo=amatori podistica terni|pubblicazione=amatori podistica terni|accesso=2018-04-08}}</ref>.
[[File:Stadioliberatiterni.jpg|thumb|right|Lo [[stadio Libero Liberati]].]]
=== Principali società sportive ===
A Terni vi sono diverse società sportive che gareggiano, sovente con risultati eccellenti<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.terninrete.it/Notizie-di-Terni/canottaggio-matteo-mulas-e-campione-deuropa-478177|titolo=CANOTTAGGIO, MATTEO MULAS E' CAMPIONE D'EUROPA|pubblicazione=Terni in Rete|accesso=2018-10-31}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.ilmessaggero.it/umbria/alessio_foconi_scherma_fioretto_medaglia_oro_mondiali-3874828.html|titolo=Scherma, Alessio Foconi medaglia d'oro ai mondiali nel fioretto
Sua anche la Coppa del mondo|accesso=2018-10-31}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.umbria24.it/sport24/ternana-doppietta-sinigaglia-serie-esplode-gioia-liberati|titolo=Ternana, la doppietta di Sinigaglia vale la serie B: esplode la gioia al Liberati - Umbria24.it|pubblicazione=Umbria24.it|data=2012-04-25|accesso=2018-10-31}}</ref>, nei livelli nazionali e internazionali delle rispettive discipline, tra le quali:
* la {{Calcio Ternana|N}} ([[Calcio (sport)|calcio]]);
* la [[Ternana Calcio Femminile]] e il [[Terni Calcio a 5]] ([[calcio a 5]]);
* il [[Circolo Lavoratori Terni]] ([[pallavolo]], [[calcio a 5]], [[canottaggio]], [[tennis]], [[ginnastica artistica]], [[nuoto]] ed altri sport);
*il Circolo Scherma Terni, storica società della tradizione schermistica italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.circoloschermaterni.it/storia.aspx|titolo=La nostra storia - Circolo Scherma Terni}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.sporterni.it/notizia.php?id=13744|titolo=Settanta candeline per il Circolo Scherma Terni}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://tuttoggi.info/scherma-terni-straordinario-alessio-foconi-sul-tetto-del-mondo-parigi/436420/|titolo=Scherma Terni, straordinario Alessio Foconi sul tetto del mondo a Parigi - Tuttoggi|sito=tuttoggi.info|lingua=it-IT|accesso=2018-10-31}}</ref>;
* il Terni Rugby
 
=== Impianti sportivi ===
Questi sono alcuni tra i più importanti impianti sportivi della città di Terni:<ref>Vedi anche [http://www.comune.terni.it/canale.php?idc=317 http://www.comune.terni.it/canale.php?idc=317<math></math>] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101202102931/http://comune.terni.it/canale.php?idc=317 |data=2 dicembre 2010 }}.</ref>
* [[Stadio Libero Liberati]] ([[calcio (sport)|calcio]]), ospita le partite interne della {{Calcio Ternana|N}};
* [[PalaDiVittorio]] ([[pallacanestro]], [[pallavolo]], [[pallamano]], [[calcio a 5]]);
* [[PalaDeSantis]] ([[tennistavolo]], [[arti marziali]]) è Centro Federale del [[tennistavolo]];
 
{{Immagine grande|Terni, zona sud-est (quartiere di Città Giardino).jpg|800px}}
 
== Note ==
<references/>
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
*Francisco Tamburini, Irma Arestizábal, ''La obra de Francesco Tamburini en Argentina'', edito dal Museo de la Casa Rosada, 1997
[[File:Satiro cacciatore 2 con cane e poiana (Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, Palazzo Giocosi, Terni).jpg|thumb|Satiro cacciatore con cane e poiana (dettaglio, ''Sala dell'Olimpo'', Stellaert Marten e Congnet Gillis, 1567, ''Palazzo Giocosi'', Terni)]]
*Fabio Mariano, ''L'età dell'eclettismo: arte e architettura nelle Marche fra Ottocento e Novecento'', Nerbini, 2004 (capitolo ''Francesco Tamburini'') - ISBN 9788888625201
* Sergio Bellezza, ''Terni a Giuseppe Garibaldi : 1807-2007'', Terni, s.e., 2007
*L. Patetta, ''Architetti italiani in Argentina, Uruguay ed Alessandria d'Egitto'', in Mozzoni e Santini, ''Architettura dell'Eclettismo - la dimensione mondiale'', ediz. Liguori
*[[Alessandro Portelli]], ''Biografia di una città, storia e racconto: Terni 1830-1985'', [[Torino]], Einaudi Microstorie, 1985
*Emanuela De Menna, Gastone Ave, ''Architettura e urbanistica di origine italiana in Argentina: Tutela e valorizzazione di uno straordinario patrimonio culturale'', Gangemi Editore - ISBN 9788849270310
*[[Elia Rossi Passavanti]], ''Terni'', Terni, [[Alterocca]], 1974
*[[Alessandro Portelli]], ''Acciai Speciali. Terni, la [[Acciaierie di Terni|ThyssenKrupp]], la globalizzazione''. Donzelli Editore, Roma 2008 ISBN 978-88-6036-261-2
*[[Alessandro Portelli]], ''La Città dell'acciaio. Due secoli di storia operaia''. Donzelli Editore, Roma 2017 ISBN 9788868436025
* Luigi Lanzi, ''Terni, la città e i dintorni''. Edizioni Thyrus, Terni 2002
* Sergio Bellezza, ''Dal fascismo alla Repubblica : appunti per una storia dell'antifascismo e della guerra di liberazione a Terni'', Terni, Tipolitografia Massei, 2008 (Sulla cop.: Associazione Garibaldina "[[Pietro Faustini]]")
* AA. VV., ''Storia Illustrata delle Città dell'Umbria'', a cura di M. Giorgini. Elio Sellino Editore, Milano 1994
* ''L'Umbria - Manuali per il territorio, Terni''. Edindustria, Roma 1980
* Franco Bonelli, ''Lo sviluppo di una grande impresa in Italia. La Terni dal 1884 al 1962''. Einaudi, Torino 1975
* Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, (a cura di Vincenzo Pirro) ''Interamna Nahartium - Materiali per il Museo Archeologico di Terni''. Edizioni Thyrus, Terni 1997
* Marcello Gaggiotti, Dorica Manconi, Liliana Mercando, Monika Verzàr, ''Guide Archeologiche Laterza, Umbria Marche''. Laterza, Roma-Bari 1980
* Lodovico Silvestri, ''Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816''. Edizioni Thyrus, Terni 1977
* Francesco Angeloni, ''Historia di Terni''. Roma 1666. III ed. Terni 1966
* Renato Covino (a cura di), ''Le industrie di Terni''. Giada, Perugia 2002
* Renato Covino (introduzione) e Gianni Bovini (apparati), ''Le industrie di Terni. Schede su aziende, infrastrutture e servizi'', Perugia, Giada, 2002
* Paolo Rinaldi (a cura di), ''L'iconografia francescana a Terni, nel sud Umbria e nella Sabina'', Terni, Comune di Terni, 1983
* Paolo Rinaldi, "Materiali per il museo archeologico di Terni". Comune di Terni, Terni
* Adriano Andreani con presentazione di Alighiero Maurizi, "Historie Ternane". Edizioni APE, Terni 2000
* Simonetta Neri, "Terni. Guida della città e dei dintorni". edilmond, Città di Castello (PG) 1998
* Enzo Simula - Paola Biribanti (a cura di), "Cento anni cento scatti. Una città si racconta". Edizioni Thyrus, Terni 2005
* Marcella Arca Petrucci (edited by), "Il patrimonio della cultura termale. Per una rete europea di ecomusei". Edizioni 2005
* 'Rassegna Economica', periodico trimestrale della CCIA di Terni, varie annate
* 'Memoria Storica', Rivista del Centro di Studi Storici di Terni, Direttore [[Vincenzo Pirro]]. Edizioni Thyrus, Arrone (TR), varie annate, ISSN 1125-3886
* Aldo Tarquini, ''La città di Mario Ridolfi. Architettura, urbanistica, storia, arte, cinema, fotografia''. De Luca editori d'Arte, Roma 2006, ISBN 88-8016-705-7
* Roberto Fabrini " La piccola grande storia della medicina a Terni" 2005 Stella editore
* Tommaso Dore, ''Misteri di ieri e di oggi a Terni e nella Bassa Umbria'', Italus Edizioni / Associazione Italus, Roma 2012.
* a cura di Cecilia Cristofori, ''Operai senza Classe. La fabbrica globale e il nuovo capitalismo. Un viaggio nella ThyssenKrupp Acciai Speciali di Terni'', Franco Angeli Milano 2009, ISBN 978-88-568-0633-5
* Walter Mazzilli, Da Piazza Maggiore alla rotonda dell'Obelisco. Le vie e le piazze di Terni, Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, 2009.
 
==Altri progetti==
== Voci correlate ==
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[[File:Antico battente con volto grottesco (Terni, 1500 circa).jpg|thumb|upright=0.7|Antico battente con volto grottesco (Terni, XVI-XVII secolo circa)]]
* [[Umbri]]
* [[Cascata delle Marmore]]
 
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