Bruno Vilar e Francesco Tamburini: differenze tra le pagine

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{{F|teatro|giugno 2017|}}
{{Bio
|Nome = BrunoFrancesco
|Cognome = VilarTamburini
|PostCognomeVirgola = nato '''Villaraggia'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = GravellonaAscoli TocePiceno
|GiornoMeseNascita = 3 marzo
|AnnoNascita = 19421848
|LuogoMorte = BergamoBuenos Aires
|GiornoMeseMorte = 23 giugno
|AnnoMorte = 19781891
|Epoca = 19001800
|Attività = poetaarchitetto
|Attività2 = attore
|Nazionalità = italiano
|NazionalitàNaturalizzato = argentino
|Immagine = Paola Borboni.jpg
|PostNazionalità = del periodo dell'[[eclettismo (arte)|eclettismo]]
|Didascalia = Bruno Vilar in compagnia della moglie [[Paola Borboni]] ([[1973]]).
|Immagine = PaolaFrancesco BorboniTamburini.jpg
|DimImmagine = 300
}}
Lavorò soprattutto in Argentina, dove progettò molti edifici rappresentativi, specie nella capitale [[Buenos Aires]].
 
== Biografia ==
===In Italia===
Nato a [[Gravellona Toce]] in tempo di [[Seconda guerra mondiale|guerra]], iniziò prestissimo sia l'attività di [[poeta]] che la carriera di [[attore]].
Francesco Tamburini<ref name=Mariano>Le notizie biografiche sono tratte da:
*Fabio Mariano, ''L'età dell'Ecelttismo'', Nerbini 2004;
*[http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=4452 Biografia].</ref> nacque ad [[Ascoli Piceno]] nel 1848<ref>Secondo la targa affissa nella sua casa natale ascolana l'anno di nascita è il 1846; la data è il 1848 secondo Fabio Mariano ''L'età dell'Ecelttismo'', Nerbini 2004.</ref> e all'età di undici anni si trasferì con la sua famiglia in [[Ancona]], dove frequentò il liceo e poi l'istituto tecnico Benincasa, dove fu scelto dal naturalista [[Francesco De Bosis]] come assistente al laboratorio di fisica e chimica.
 
A [[Pisa]], dove la sua famiglia si era nuovamente trasferita, si era iscritto alla facoltà di fisica e matematica, ma cambiò facoltà e si iscrisse al corso di ingegneria dell'[[Università di Bologna]], laureandosi nel 1872. Con un nuovo trasferimento della famiglia, che era alla ricerca di una stabilità economica, tornò nelle Marche, a [[Chiaravalle]]. Ottenne un insegnamento di architettura all'[[Università di Urbino]] e successivamente quello di disegno architettonico presso l'[[Accademia delle belle arti di Pisa]].
Interprete sensibile e profondo, schivo e schietto, giunto a [[Milano]], lavorò con diversi [[regista teatrale|registi]], tra cui [[Giorgio Strehler]] al [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro di Milano]].
 
Durante gli anni di insegnamento si dedicò allo studio del [[Cattedrale di Pisa|Duomo di Pisa]] e delle opere anconetane di [[Giorgio di Matteo|Giorgio Orsini di Sebenico]]: la [[chiesa di San Francesco alle Scale]] e quella di [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|Sant'Agostino]]; pubblicò poi i relativi rilievi, di notevole dettaglio e rifinitura.
Affidò poi la propria voce alla [[radio (mass medium)|radio]], attraverso le prime ''Radio libere'', all'indomani della liberalizzazione dell'etere.
[[File:Biblioteca Comunale Chiaravalle.jpg|thumb|left|[[Chiaravalle]], la palazzina Marulli, che ospita la Biblioteca Comunale]]
Si trasferì nuovamente a [[Roma]] per insegnare alla [[Scuola di applicazione]] per ingegneri, sino al 1883, senza riuscire ancora a raggiungere una sicurezza economica.
In questi anni si deve ricordare forse il suo primo lavoro: il [[palazzo Rheinold]], in [[Ancona]], situato all'angolo tra corso Garibaldi e piazza del Teatro e caratterizzato già dallo stile neorinascimentale che poi fu alla base delle sue opere argentine<ref name=Mariano/>. Inoltre, a [[Chiaravalle]], progettò villa Marulli, ora biblioteca comunale.
 
Nel 1883, quando ebbe l'occasione di conoscere l'ambasciatore argentino in Italia, incaricato dal capo del suo governo di trovare un architetto che fosse in grado di dare un nuovo volto monumentale alla capitale argentina, realizzando una serie di edifici pubblici<ref name=Mariano/>. Colta l'occasione, Tamburini arrivò in Argentina nel 1881.
Il 18 dicembre [[1972]] sposò nel suo paese natio, l'[[attrice]] [[Paola Borboni]], di quarantadue anni più vecchia di lui, la quale affettuosamente, lo soprannominò il ''mio'' ''vedovo''.
 
===In Argentina===
La loro unione venne tragicamente spezzata il 23 giugno [[1978]], a causa di un gravissimo incidente stradale, in seguito al quale Vilar morì e la [[Paola Borboni|Borboni]] fu costretta alle stampelle.
[[File:Casa Rosada, frente.jpg|miniatura|La [[Casa Rosada]] di Buenos Aires]]
[[File:Casa Rosada (Tamburini, 1884).jpg|miniatura|sinistra|Il progetto per la Casa Rosada]]
[[File:Buenos Aires Teatro Colon 2.jpg|miniatura|Facciata del Teatro Colon a Buenos Aires]]
[[File:Teatro Colón (Francesco Tamburini).jpg|miniatura|sinistra|Il progetto per il Teatro Colon]]
Stabilitosi in Argentina, nel 1883 assunse l'incarico di ispettore generale dell'architettura nazionale e curò la progettazione di una serie di edifici pubblici monumentali a [[Buenos Aires]], nell'ambito dell'architettura del [[Eclettismo (arte)|periodo eclettico]].
Tra le sue opere più importanti ci sono la sede centrale della Banca provinciale di [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]], l'ampliamento della [[Casa Rosada]], l'Ospedale militare centrale e il progetto del [[Teatro Colón]], uno dei teatri lirici più grandi del mondo, opera poi completata con modifiche dal suo allievo [[Vittorio Meano]] e da [[Julio Dormal]] nel 1908<ref name=Mariano/>.
 
Lavorò al progetto per il Palazzo di giustizia, il quartier generale della polizia federale, il Palazzo dei congressi, oltre ad altri uffici governativi. Progettò inoltre alcuni edifici privati, per Zorilla, Tricogen, Besail, Blauco, Gentili e per sé stesso.<ref>[http://books.google.com/books?id=Zz0bAAAAYAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architetti.''], di Angelo de Gubernatis. Tipi dei Successori Le Monnier, 1889, page 506.</ref>
== Filmografia ==
* ''[[I promessi sposi (sceneggiato televisivo 1967)|I promessi sposi]]'', regia di [[Sandro Bolchi]] ([[1967]])
* ''[[Processi a porte aperte: Losey il bugiardo]]'', regia di [[Fulvio Tolusso]] ([[1968]])
* ''[[La freccia nera (miniserie televisiva 1968)|La freccia nera]]'', regia di [[Anton Giulio Majano]] ([[1969]])
* ''[[Arsenio Lupin (serie televisiva)|Arsène Lupin]]'', regia di [[Jacques Armand]] ([[1971]])
* ''[[Bello come un arcangelo]]'', regia di [[Alfredo Giannetti]] ([[1974]])
* ''[[Marco Visconti (sceneggiato televisivo)|Marco Visconti]]'', regia di [[Anton Giulio Majano]] ([[1975]])
* ''[[Nerone (film 1977)|Nerone]]'', regia di [[Mario Castellacci|Castellacci]] e [[Pier Francesco Pingitore|Pingitore]] ([[1977]])
* ''[[Il commissario De Vincenzi|Il commissario De Vincenzi 2]]'', regia di [[Mario Ferrero (regista)|Mario Ferrero]] ([[1977]])
 
La rivoluzione scoppiata a Buenos Aires nel 1890 causò una crisi finanziaria ed una spaventosa [[inflazione]], che fece perdere a Tamburini tutte le ricchezze investite sino ad allora, frutto degli incarichi eseguiti. In queste circostanze scrisse ad un amico (il marchese Colocci di [[Jesi]]): ''E fede ci vuole! Torneranno tempi migliori, si rifarà qualche cosa, e allora... vento alle vele!''
== Voci correlate ==
* [[Paola Borboni]]
 
Nel 1892 la città di Ascoli dedicò a Francesco Tamburini una serie di commemorazioni e celebrazioni.
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti cinema}}
 
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{{portale|biografie|letteratura|teatro|televisione}}
Buenos Aires - Monserrat - Casa Rosada - 20090829.jpg|<small>La facciata principale della Casa Rosada</small>
Fachada de la Casa Rosada, vista desde Av. Rivadavia.jpg|<small>La facciata della Casa Rosada su via Rivadavia</small>
Guards of Casa Rosada.jpg|<small>Facciata secondaria della Casa Rosada</small>
Escuela Mariano Acosta 03.JPG|<small>Scuola di Insegnamento Superiore di Lingue vive "Mariano Acosta" a Buenos Aires</small>
Colon-interior-escenario-TM.jpg|<small>Interno del [[Teatro Colón|Teatro Colon]] a Buenos Aires</small>
Panorámica interior del Teatro Colón (cropped).jpg|<small>Interno e soffitto del teatro Colon, a Buenos Aires</small>
529 banco de la provincia de cordoba.JPG|<small>Banco di Cordoba, a Còrdoba</small>
Cba1.jpg|<small>Banco di Cordoba, a Cordoba</small>
Banco de Córdoba hall central Casa Matriz.jpg|<small>L'atrio centrale del Banco di Còrdoba.</small>
Cordoba-teatrolibertador.JPG|<small>Teatro Rivera Indarte (oggi Teatro del Libertador General San Martín), a Còrdoba.</small>
Teatro Libertador, Córdoba (interior).jpg|<small>Teatro Rivera Indarte a Còrdoba.</small>
Hospital de Clínicas Córdoba (Argentina) 1910.jpg|<small>Ospedale delle Cliniche, a Còrdoba.</small>
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== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Francisco Tamburini, Irma Arestizábal, ''La obra de Francesco Tamburini en Argentina'', edito dal Museo de la Casa Rosada, 1997
*Fabio Mariano, ''L'età dell'eclettismo: arte e architettura nelle Marche fra Ottocento e Novecento'', Nerbini, 2004 (capitolo ''Francesco Tamburini'') - ISBN 9788888625201
*L. Patetta, ''Architetti italiani in Argentina, Uruguay ed Alessandria d'Egitto'', in Mozzoni e Santini, ''Architettura dell'Eclettismo - la dimensione mondiale'', ediz. Liguori
*Emanuela De Menna, Gastone Ave, ''Architettura e urbanistica di origine italiana in Argentina: Tutela e valorizzazione di uno straordinario patrimonio culturale'', Gangemi Editore - ISBN 9788849270310
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
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