San Lazzaro di Savena e Coppa Italia 2019-2020 (turni eliminatori): differenze tra le pagine

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{{infuturo|calcio}}
{{Divisione amministrativa
{{Torna a|Coppa Italia 2019-2020}}
|Nome=San Lazzaro di Savena
{{Edizione di competizione sportiva
|Panorama=Municipio San Lazzaro di Savena.jpg
|nome = Coppa Italia 2019-2020 - Turni eliminatori
|Didascalia=Municipio di San Lazzaro di Savena
|nome ufficiale =
|Bandiera=
|logo =
|Voce bandiera=
|dimensioni logo =
|Stemma=San Lazzaro di Savena-Stemma.png
|competizione = Coppa Italia
|Voce stemma=San Lazzaro di Savena#Stemma
|sport = Calcio
|Stato=ITA
|edizione = 73
|Grado amministrativo=3
|organizzatore = [[Lega Nazionale Professionisti Serie A|Lega Serie A]]
|Divisione amm grado 1=Emilia-Romagna
|data inizio = 3 agosto 2019
|Divisione amm grado 2=Bologna
|data fine = 4 dicembre 2019
|Amministratore locale=Isabella Conti
|partecipanti = 70
|Partito=Il futuro oggi
|nazioni =
|Data elezione=26-5-2019<ref>[https://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/comunicazione/notizie/elezioni-isabella-conti-rieletta-sindaco ''Elezioni, Isabella Conti rieletta Sindaco'']</ref><ref>[https://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/comunicazione/notizie/la-composizione-della-nuova-giunta-comunale-di-san-lazzaro ''La composizione della nuova Giunta comunale di San Lazzaro'']</ref>
|formula = 4 turni a [[Torneo a eliminazione diretta|eliminazione diretta]]
|Data istituzione=
|sito web =
|Altitudine=
|miglior marcatore =
|Abitanti=32535
|incontri disputati =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 luglio 2018.
|gol =
|Aggiornamento abitanti=31-7-2018
|pubblico =
|Sottodivisioni=Borgatella, Caselle, Villaggio Martino, Cicogna, Castel de' Britti, Idice, Colunga, Campana, Mura San Carlo, Paleotto (Trappolone), Ponticella, Croara, Pulce, Farneto<ref>
|aggiornato =
[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/frazioni/frazioni Comune di San Lazzaro di Savena - Le frazioni]</ref>
|immagine =
|Divisioni confinanti=[[Bologna]], [[Castenaso]], [[Ozzano dell'Emilia]], [[Pianoro (Italia)|Pianoro]]
|didascalia =
|Zona sismica=3
|edizione precedente = [[Coppa Italia 2018-2019 (turni eliminatori)|2018-2019]]
|Gradi giorno=2210
|edizione successiva =
|Diffusività=
|Nome abitanti=sanlazzaresi
|Patrono=[[Lazzaro mendicante|San Lazzaro]]
|Festivo=17 dicembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of San Lazzaro di Savena (province of Bologna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di San Lazzaro di Savena nella città metropolitana di Bologna
}}
'''San Lazzaro di Sàvena''' (''San Lâzer'' in [[dialetto bolognese]]<ref>{{cita libro|curatore=Luigi Lepri, Daniele Vitali|titolo=Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese|anno=2007|editore=Pendragon|città=Bologna|url=http://books.google.com/books?id=jku3XIqERiEC&pg=PA348|pp=348-354|isbn=978-88-8342-594-3}}</ref>) è un [[comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:32535}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[città metropolitana di Bologna]], in [[Emilia-Romagna]].
[[File:Piazza_del_Comune_di_San_Lazzaro_di_Savena.jpg|miniatura|343x343px|Piazza Luciano Bracci (la principale piazza del Comune)]]
 
I '''turni eliminatori della Coppa Italia 2019-2020''' si disputeranno tra il 3 agosto e il 4 dicembre 2019. Partecipano a questa prima fase della competizione 70 club suddivisi in 12 di [[Serie A 2019-2020|Serie A]], 20 di [[Serie B 2019-2020|Serie B]], 29 di [[Serie C 2019-2020|Serie C]] e 9 di [[Serie D 2019-2020|Serie D]]; 8 di essi si qualificheranno alla [[Coppa Italia 2019-2020 (fase finale)|fase finale]], composta da 16 squadre.<ref name="regolamento">{{cita web|url=http://www.legaseriea.it/uploads/default/attachments/documentazione/documentazione_m/963/files/allegati/1086/1_-_regolamento_coppa_italia_ss_18-19__19-20__20-21.pdf|titolo=Regolamento della Coppa Italia 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021|editore=Lega Serie A|data=9 luglio 2018|accesso=20 luglio 2018}}</ref>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Citazione|E non pur io qui piango bolognese<br />anzi n'è questo luogo tanto pieno,<br />che tante lingue non son ora apprese<br />a dicer 'sipa' tra Sàvena e Reno;<br />e se di ciò vuoi fede o testimonio,<br />rècati a mente il nostro avaro seno.|[[Dante Alighieri]], [[Divina Commedia]], [[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]], [[Inferno - Canto diciottesimo|Canto XVIII]]}}
 
== Date ==
La città<ref name=autogenerato10>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/statuto-e-regolamenti/Statuto%20Comunale.pdf/at_download/file ''Statuto comunale''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref> incrocia la [[strada statale 9 Via Emilia|via Emilia]] (l'''Æmilia'', opera disposta dal [[Console (storia romana)|console romano]] [[Marco Emilio Lepido]] tra il [[189 a.C.]] e il [[187 a.C.]]), ed è sulla [[destra e sinistra orografica|destra idrografica]] del torrente [[Savena]], a 6&nbsp;km dal centro di [[Bologna]] (in direzione sud-est). È saldata all'agglomerato urbano del capoluogo: la separa da questo solo il corso del Savena, sulla cui sponda sinistra sorge, fra l'altro, l'[[quartiere Savena|omonimo quartiere della città di Bologna]].
{| class="wikitable" border="1"
|-
! Fase
! Turno
! Data
|-
| rowspan="4" align="center" | Turni eliminatori
| align="center" | [[#Primo turno|1º turno]]
| colspan="2" align="center" | 3-4-6 agosto [[2019]]
|-
| align="center" | [[#Secondo turno|2º turno]]
| colspan="2" align="center" | 11 agosto [[2019]]
|-
| align="center" | [[#Terzo turno|3º turno]]
| colspan="2" align="center" | 18 agosto [[2019]]
|-
| align="center" | [[#Quarto turno|4º turno]]
| colspan="2" align="center" | 4 dicembre [[2019]]
|}
 
== Squadre ==
Il territorio del comune si sviluppa in pianura e a ridosso delle prime colline bolognesi: è attraversato da alcuni corsi d'acqua come lo [[Zena (torrente)|Zena]], il torrente [[Idice]] ed il Savena, nonché da un reticolo idrico di minore portata<ref>[http://online.ibc.regione.emilia-romagna.it/I/libri/pdf/AqvaFonsVitae.pdf ''AQVA FONS VITAE Identità storia memoria di una comunità''] [[PDF]]</ref>.
{| class="wikitable"
 
|-
Sono presenti la [[San Lazzaro di Savena#Grotta della Spipola|Grotta della Spipola]], con la sua [[Dolina carsica|dolina]] e gli affioramenti [[Gesso (roccia)|gessosi]] del [[San Lazzaro di Savena#Grotta del Farneto|Farneto]] e della Croara, che formano un [[Carsismo|complesso carsico]] nei gessi (con circa 200 grotte note<ref>[http://comunivirtuosi.org/comuni/san-lazzaro-di-savena/ ''San Lazzaro di Savena'']</ref>, favorite dall'elevata solubilità del gesso e dall'azione erosiva dell'acqua), il quale, prodotto nello specifico dal corso d'acqua ipogeo del Rio Acquafredda, ha uno sviluppo complessivo di oltre 11&nbsp;km ed è il maggiore dell'[[Europa occidentale|Europa Occidentale]] (esso è tutelato dal [[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa|Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa]]<ref name=autogenerato21>[http://www.gsb-usb.it/Grotte-Protette/elenco-grotte-protette-nel-bolognese.html ''Le Grotte Protette - Grotta della Spipola'']</ref>).
!colspan=4|''Legenda''
 
|-bgcolor=#ccffbb
=== Clima ===
|colspan=4|I club con numero di tabellone 1-8 sono già '''qualificati alla [[Coppa Italia 2019-2020 (fase finale)|fase finale]]'''
San Lazzaro di Savena presenta un tipo di clima che è generalmente caldo e temperato e con una piovosità annua rilevante (il sistema di [[Classificazione dei climi di Köppen|classificazione climatica di Köppen-Geiger]], fa rientrare il suo territorio nel [[Clima subtropicale#Definizioni|gruppo Cfa]]<ref>[http://it.climate-data.org/___location/14255/ ''Clima: San Lazzaro di Savena'']</ref>, ossia avente un carattere [[clima subtropicale umido|subtropicale umido]]).
|-bgcolor=#ccffcc
 
|colspan=4|I club vincitori del quarto turno '''avanzano alla [[Coppa Italia 2019-2020 (fase finale)|fase finale]]'''
Dal punto di vista legislativo ([[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] 26 agosto [[1993]], n. 412<ref>[http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93.pdf ''D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>), il comune fa parte della [[fascia climatica]] E, con 2.210 [[grado giorno|gradi giorno]]<ref>[http://www.comune-italia.it/comune-san-lazzaro-di-savena.html ''Comune di San Lazzaro di Savena - Clima di San Lazzaro di Savena'']</ref><ref>[http://www.eurometeo.com/italian/read/doc_zone-climatiche ''Zone climatiche italiane'']</ref>: dunque il limite massimo consentito per l'accensione degli impianti di riscaldamento è di 14 ore giornaliere, dal 15 ottobre al 15 aprile<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/territorio/schede-procedimento/accensione-degli-impianti-di-riscaldamento-nel-territorio-comunale-1#null ''Accensione degli impianti di riscaldamento nel territorio comunale'']</ref><ref>[http://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/23-san-lazzaro-di-savena/classificazione-sismica-climatica/ ''Classificazione climatica di San Lazzaro di Savena'']</ref>.
|-
 
|bgcolor=#ffbbbb|I club sconfitti nel primo turno, || bgcolor=#ffcccc|nel secondo turno, || bgcolor=#ffdddd|nel terzo turno e|| bgcolor=#ffeeee|nel quarto turno '''sono eliminati'''
{{ClimaAnnuale
|}
| nome = BOLOGNA BORGO PANIGALE<br /><small>(1991-2005<ref>[http://www.arpa.emr.it/sim/pagine/osservazioni_e_dati/climatologia/tabella.php?periodo=quind&variabile=temperature&stazione=16140 ''Bologna Borgo Panigale temperature quindicennio 1991-2005'']</ref><ref>[http://www.arpa.emr.it/sim/pagine/osservazioni_e_dati/climatologia/tabella.php?periodo=quind&variabile=piogge&stazione=16140 ''Bologna Borgo Panigale precipitazioni quindicennio 1991-2005'']</ref>)</small>
| tempmax01 = 6.8
| tempmax02 = 9.6
| tempmax03 = 15.3
| tempmax04 = 18.2
| tempmax05 = 23.8
| tempmax06 = 28.3
| tempmax07 = 30.8
| tempmax08 = 31.1
| tempmax09 = 25.2
| tempmax10 = 18.8
| tempmax11 = 12.3
| tempmax12 = 7.3
| tempmin01 = 0.3
| tempmin02 = 0.7
| tempmin03 = 4.7
| tempmin04 = 8.1
| tempmin05 = 12.9
| tempmin06 = 17.1
| tempmin07 = 19.3
| tempmin08 = 19.6
| tempmin09 = 14.8
| tempmin10 = 11.1
| tempmin11 = 6.2
| tempmin12 = 1.6
| pioggia01 = 29.1
| pioggia02 = 32.9
| pioggia03 = 35.0
| pioggia04 = 74.7
| pioggia05 = 57.0
| pioggia06 = 62.8
| pioggia07 = 34.1
| pioggia08 = 34.7
| pioggia09 = 66.4
| pioggia10 = 77.5
| pioggia11 = 68.2
| pioggia12 = 63.4
| giornigelo01 = 13.4
| giornigelo02 = 10.6
| giornigelo03 = 2.9
| giornigelo04 = 0.2
| giornigelo05 = 0
| giornigelo06 = 0.1
| giornigelo07 = 0
| giornigelo08 = 0
| giornigelo09 = 0.1
| giornigelo10 = 0
| giornigelo11 = 2.0
| giornigelo12 = 9.9
| giornighiaccio01 = 0.4
| giornighiaccio02 = 0.2
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| giornighiaccio08 = 0
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| giornighiaccio10 = 0
| giornighiaccio11 = 0
| giornighiaccio12 = 0.4
}}
 
== Origini del nome ==
{{Immagine multipla
| allinea = right
| larghezza totale = 350
| immagine1 = La storia sacra-Il ricco Epulone ed il mendico Lazzaro.jpg
| immagine2 = Savena-07.jpg
| sotto = A sinistra, raffigurazione della [[Parabola di Lazzaro e del ricco Epulone]]. A destra, il fiume [[Savena]].
}}
La natura del nome ''San Lazzaro di Savena'' è duplice<ref>[http://www.sanlazzarodisavena.com/toponomi-lazzaro-savena.cfm ''Origine e significato dei toponimi Lazzaro e Savena'']</ref>: la prima parte è da ricondurre al [[lazzaretto]] che nel [[Basso Medioevo]] era stato elevato a oriente dell'antica [[Mura di Bologna|cinta muraria di Bologna]] e che attorno al quale, nei secoli, sorse la comunità sanlazzarese (l'[[Toponimo|agiotoponimo]] deriva dunque dal suo [[patrono]], [[Lazzaro mendicante|San Lazzaro mendicante e lebbroso]]<ref>[http://www.parrocchiasanlazzaro.it/wp-content/uploads/2013/12/bollettino-pag.esterna.pdf ''San Lazzaro, protettore dei poveri''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>. Va ricordato che, in origine, la località ospitante il nosocomio era chiamata Ronco Maruni, la quale divenne San Lazzaro di Roncomaruno, proprio per la presenza dell'edificio, e in seguito abbreviato in San Lazzaro<ref name="autogenerato13" />); al [[Savena|fiume Savena]] (dall'[[lingua etrusca|etrusco]] ''Sàvena'', "vena d'acqua"<ref>[http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/pubblicazioni/download/Pubblicazioni_Misc/Valli-Bolognesi.pdf ''Il Savena''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>), che oggi lambisce i suoi confini da nord a sud, la città deve invece l'altro tratto della propria denominazione<ref>[http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html ''L'origine di San Lazzaro''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924011529/http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html |data=24 settembre 2015 }}</ref> (il corso d'acqua, dal [[1776]] subì una deviazione artificiale, operata per tutelare Bologna dalle sue inondazioni<ref>[http://www.centroannalenatonelli.it/pdf/CasaAnnalena_A2N1.pdf ''Quando sul ponte c'erano le sirene''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923201814/http://www.centroannalenatonelli.it/pdf/CasaAnnalena_A2N1.pdf |date=23 settembre 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref>). Infine, mediante un Regio Decreto del [[1862]], il comune assunse l'attuale denominazione di San Lazzaro di Savena<ref>[http://www2.provincia.bologna.it/archivics.nsf/0/555748a381d52de8c12568ba0032926f?OpenDocument&ExpandSection=2#_Section2 ''Archivio storico comunale di San Lazzaro di Savena'']</ref>.
 
== Storia ==
=== Preistoria ed epoca romana ===
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|titolo = Giulio Cesare
|contenuto = [[File:Bust of Gaius Iulius Caesar in Naples.jpg|miniatura|88px]]
Una leggenda raccontata che [[Gaio Giulio Cesare]] (allora [[Primo triumvirato|triumviro]]), di ritorno dalla campagna militare in [[Gallia]], il 9 gennaio del [[49 a.C.]] (giorno che precedette lo storico attraversamento del fiume [[Rubicone#Storia|Rubicone]], compiuto come deliberato atto di disobbedienza verso il [[senato romano]], e che di fatto diede l'abbrivio alla [[Guerra civile romana (49-45 a.C.)|Guerra civile di Cesare e Pompeo]]) alla testa del suo esercito s'accampò nei luoghi dove sarebbe in seguito sorta la comunità di San Lazzaro di Savena<ref name="centroannalenatonelli.it">[http://www.centroannalenatonelli.it/upload/info/12_2006.pdf ''San Lazzaro di Savena''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150518064319/http://www.centroannalenatonelli.it/upload/info/12_2006.pdf |date=18 maggio 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://www.noicittadini.net/pdf/s_lazzaro_savena_vivi05.pdf ''Cenni Storici''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://www.confesercentibo.it/page_1329732588524/page_contents/media/pdf/A_tavola_per_valli.pdf ''S. Lazzaro di Savena''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
}}
 
Abitato fin dall'antichità da gruppi pur non ancora stanziali, dediti alla pastorizia e all'attività di caccia, nel territorio comunale sono stati rinvenuti numerosi reperti risalenti al [[Paleolitico]], all'[[Età del rame]] e all'[[Età del bronzo|Età del Bronzo]] (frazioni Croara, Farneto, Castel de' Britti, Colunga, Pizzocalvo<ref>[http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html ''Insediamenti preistorici e romani''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924011529/http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html |data=24 settembre 2015 }}</ref>); inoltre, con la vicina [[Villanova (Castenaso)|Villanova di Castenaso]], è stato il primo testimone della [[civiltà villanoviana]]<ref>[http://www.centroannalenatonelli.it/upload/info/12_2006.pdf ''Le vicissitudini del fiume Savena''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150518064319/http://www.centroannalenatonelli.it/upload/info/12_2006.pdf |date=18 maggio 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://www.viaemiliaedintorni.it/opencms/opencms/progettoViaEmilia/itinerari/itinerario_0003.html ''Gli Etruschi e Bologna''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120930024322/http://www.viaemiliaedintorni.it/opencms/opencms/progettoViaEmilia/itinerari/itinerario_0003.html |data=30 settembre 2012 }}</ref>: nel [[1853]], il conte [[Giovanni Gozzadini]] portò alla luce una [[necropoli]] pre-etrusca, vicino alla parrocchia di Santa Maria Assunta di Caselle (nell'attuale frazione di Caselle)<ref>[http://rivista.ibc.regione.emilia-romagna.it/xw-200903/xw-200903-a0008/#null ''La stele racconta'']</ref><ref>[http://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Engine/RAServeFile.php/f/Provincia_oggi/GOZZADINI-maggio2009.pdf ''Giovanni Gozzadini''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
 
In età romana l'ambiente locale si mostrava per la sua vocazione prettamente agricola (in tal senso, testimonianze sono state trovate in un luogo centrale della città<ref name="archeobo.arti.beniculturali.it">[http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/bo_san_lazzaro/pozzo_caselle.htm ''Gli scavi di via Caselle a San Lazzaro di Savena (BO) Il pozzo per la captazione delle acque (I sec. a.C. - II sec. d. C.'']</ref>), essendo, fra l'altro, nella zona che abbracciava [[Bononia]], nel tratto della [[Strade consolari|via consolare]] Emilia di congiunzione con la scomparsa città di [[Claterna]]<ref>[https://www.academia.edu/12861010/Il_pozzo_di_San_Lazzaro_di_Savena_Bologna_contributo_alla_conoscenza_della_cultura_materiale_e_del_popolamento_nel_territorio_di_Bononia_tra_II_e_III_secolo_d.C ''Il pozzo di San Lazzaro di Savena (Bologna): contributo alla conoscenza della cultura materiale e del popolamento nel territorio di Bononia tra II e III secolo d.C.'']</ref>.
 
Attorno al [[190 a.C.]], nell'area dell'attuale frazione Colunga, si accampò parte dell'esercito romano del console [[Publio Cornelio Scipione Nasica]], il quale, nei dintorni ove ora sorge la città di [[Castenaso]] sconfisse i [[Boi|Galli Boi]]. Successivamente, alcuni soldati rimasero in quelle terre, colonizzandole<ref name=autogenerato33>[http://icozzano.scuole.bo.it/ozzano/luoghi/mappa4/luogo109.htm ''109 - Chiesa di S.Giovanni Battista di Colunga'']</ref>.
 
In località Pizzocalvo, la presenza romana si materializzò nella forma di un insediamento risalente al periodo fra il [[I secolo|I]] e il [[II secolo|II secolo d.C.]]<ref>[http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/san_lazzaro_gessi/testimonianze_08.htm ''Gli scavi di via Montebello a San Lazzaro di Savena (BO) Testimonianze di vita romana dal Parco dei Gessi Bolognesi''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150620211906/http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/san_lazzaro_gessi/testimonianze_08.htm |data=20 giugno 2015 }}</ref> In [[Civiltà romana|epoca romana]] da San Lazzaro di Savena passava la ''[[via Emilia]]'', che collegava ''Ariminum '' ([[Rimini]]) con ''Placentia'' ([[Piacenza]]) per poi continuare, grazie a un prolungamento successivo, fino a [[Milano]] (''[[Mediolanum]]'').
 
=== Medioevo ed epoca napoleonica ===
[[Feudo]] di [[Matilde di Canossa]], alla morte di questa ([[1115]]), il territorio che diverrà sanlazzarese entrò a far parte di quello [[bologna|felsineo]].
[[File:Matilde di Canossa.jpg|miniatura|upright=0.7|left|[[Matilde di Canossa]]]]
[[File:Lastra lazzaretto S Lazzaro.jpg|thumb|Testimonianza, in lastra di [[arenaria]], dell'antico lazzaretto (ingresso della [[Canonica|casa parrocchiale]] della chiesa di San Lazzaro)<ref>[http://www.parrocchiasanlazzaro.it/?page_id=753 ''Storia della chiesa di S. Lazzaro'']</ref>]]
 
All'epoca della prima [[Mura di Bologna|cinta muraria]] di Bologna, presso la chiesa di [[San Michele dei Leprosetti]], vi era anticamente un [[lazzaretto|lebbrosario]]<ref name="autogenerato13">[http://www.comune.bologna.it/iperbole/buonenuove/immagini/BuoneNotizie-12-04.pdf ''Piazza Bracci, che metamorfosi nei secoli''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150630071226/http://www.comune.bologna.it/iperbole/buonenuove/immagini/BuoneNotizie-12-04.pdf |data=30 giugno 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[https://ilbolognese.blogspot.it/2007/10/le-curiosita-di-bologna.html ''Le curiosità di Bologna'']</ref> (la via Emilia, percorsa frequentemente, era un vettore diffusore di epidemie e comportò la creazione di [[Lazzaretto|lazzaretti]] per isolarne i colpiti). Con l'espansione della città, l'ospedale venne trasferito: in effetti, tra il [[XII secolo|XII]] ed il [[XIII secolo]] fu eretto un lazzaretto (dislocato come usanza del tempo, proprio fuori dalle città popolose, in maniera da limitare la propagazione delle infezioni<ref>[http://iat.comune.bologna.it/IAT/IAT.nsf/14a795220c2f3280c12567b700586dfa/912dc7c715ffff31c1256ec2003a754b?OpenDocument Notizia desunta dalla rete civica di Bologna]</ref>) a tre [[Miglio (unità di misura)|miglia]] da Bologna, in una località di campagna chiamata Ronco Maruni<ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2015/06/giugno2015-web1.pdf ''In Piazza San Lazzaro''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref> (un antico documento riporta come funzionante tale ospedale già nel [[1214]]<ref name="centroannalenatonelli.it"/><ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2014/02/uscita2-2014-light2.pdf ''Dieci anni insieme''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>). Nella disponibilità dell'edificio (governato da un rettore nominato dagli stessi infermi, i quali gli conferivano il potere di rappresentarli e di amministrare i loro beni) vi erano anche un [[Oratorio (architettura)|oratorio]], un pozzo, un'[[Orto (agricoltura)|area ortiva]] e una cimiteriale.
 
Per via del lebbrosario medioevale, col tempo, Ronco Maruni cambiò nome in San Lazzaro di Roncomaruno e successivamente in San Lazzaro<ref name=autogenerato13 />.
 
L'ospedale diventò poi una [[commenda]] affidata a varie famiglie nobili (come quella [[Isolani (famiglia)|Isolani]] o degli [[Albergati (famiglia)|Albergati]]). In particolare, nel [[XVI secolo]] la famiglia Alamandini<ref>[http://badigit.comune.bologna.it/books/dolfi/scorri_big.asp?direction=next&ID=54 ''Cronologia di famiglie nobili di Bologna'']</ref> (con il rettore Girolamo Alamandini) si rese protagonista della riedificazione dell'edificio ospedaliero e del restauro ed ampliamento di quello ecclesiastico (facendo erigere un campanile e un porticato)<ref name=autogenerato28>{{Cita web |url=http://www.kaleidosmusica.it/template.php?pag=11960 |titolo=''Palazzo Comunale - San Lazzaro di Savena'' |accesso=17 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150630121013/http://www.kaleidosmusica.it/template.php?pag=11960 |dataarchivio=30 giugno 2015 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
[[File:Carlo Berti Pichat.jpg|miniatura|upright=0.6|[[Carlo Berti Pichat]]: San Lazzaro divenne definitivamente autonomo per mezzo del suo interessamento. Fu anche il primo sindaco del comune<ref>[http://www.comune.bologna.it/iperbole/buonenuove/immagini/BuoneNotizie-11-08.pdf ''Da sindaco a star del Risorgimento''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923222431/http://www.comune.bologna.it/iperbole/buonenuove/immagini/BuoneNotizie-11-08.pdf |data=23 settembre 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref>]]
[[File:San Lazzaro di Savena litografia ottocentesca della chiesa principale.jpg|thumb|left|Litografia ottocentesca della chiesa di San Lazzaro]]
 
Successivamente, con provvedimenti in [[motu proprio]], prima [[Papa Sisto V]], quindi [[Papa Urbano VIII|Urbano VIII]] nel [[1624]] ed infine [[Papa Innocenzo X|Innocenzo X]], assegnarono la commenda ad altre famiglie [[Gentilizio#Uso come aggettivo|gentilizie]]. Nel [[1692]] la struttura ospedaliera e la chiesa andarono sotto l'amministrazione dell'Opera Pia dell'Ospedale degli esposti di Bologna<ref name=autogenerato28 />.
 
Verso il [[1700]] l'abitato si sviluppò con maggior intensità attorno alla chiesa e al [[ospedale|nosocomio]] (la [[lebbra]] già da alcuni secoli aveva avuto una decisa riduzione<ref>[http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/parco.html ''L'origine di San Lazzaro''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924011536/http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/parco.html |data=24 settembre 2015 }}</ref>). Proprio l'ospedale fu soppresso durante la [[età napoleonica|dominazione napoleonica]], nel [[1801]]<ref name=autogenerato28 /><ref>Articolo di «In Piazza San Lazzaro», Anno 38, numero 4, novembre-dicembre 2015, p. 5</ref> (le truppe francesi arrivarono nel [[1796]]). In questo periodo San Lazzaro nacque ufficialmente ([[1802]]), divenendo un comune autonomo nel [[1810]]. Dal [[1817]], causa il ripristino della [[Stato Pontificio#La Restaurazione|dominazione pontificia]], venne declassato e tornò parte del comune di Bologna, come suo [[appodiato]] (per inciso, il palazzo comunale, già lebbrosario e sede di commenda, fu affidato ai [[Ordine dei Frati Minori|Frati dell'Osservanza]], nel [[1818]]<ref name=autogenerato28 /><ref>[http://www.fratiminorier.it/provbologna.php?id=3&prov=4&chiesa=2 ''San Paolo in Monte, Osservanza, Bologna'']</ref>), ma riottenne l'autonomia a partire dal [[1827]] (con un motu proprio del pontefice [[Papa Leone XII|Leone XII]]), grazie all'aiuto del politico [[Carlo Berti Pichat]]<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/servizi/archivio-storico/fondi-archivistici ''Fondi archivistici'']</ref> (che nel [[1828]] divenne il [[Priore#Il priorato municipale|priore]] dell'amministrazione comunale).
 
Con il [[Regio Decreto]] n. 923 del 16 ottobre [[1862]], la municipalità cambia la propria denominazione da "San Lazzaro" a "San Lazzaro di Savena"<ref>[http://online.ibc.regione.emilia-romagna.it/I/libri/pdf/archivi_storici_er.txt ''Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari'']</ref>.
 
Nel [[XIX secolo]] San Lazzaro era scarsamente popolato (in rapporto alle sue dimensioni) ed importanti fenomeni di urbanizzazione o industrializzazione non lo coinvolsero: era ancora un borgo prettamente rurale<ref>[http://clueb.it/wp-content/uploads/2015/05/Quaderni_del_Savena_13_2013.pdf ''Quaderni del Savena Rivista di strumenti, studi e documenti dell'Archivio storico comunale Carlo Berti Pichat, n.13 del 2013''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
 
=== Dal Novecento a oggi ===
Il comune di Bologna, prima nel [[1927]] e in seguito nel [[1931]], cercò di annettere a sé nuovamente il territorio di San Lazzaro, il quale rispose con un lungo contenzioso durato fino al [[1935]] e risoltosi a favore dei sanlazzaresi<ref>Pier Luigi, Letizia e Gianni Marchesini, ''Maria Trebbi, una vita per San Lazzaro'', Gianni Marchesini Editore, San Lazzaro di Savena, 2009, p. 46</ref>.
 
[[File:San Lazzaro di Savena edificio comunale bombardato.jpg|thumb|Il municipio bombardato durante la Seconda guerra mondiale]]
 
Dopo il [[25 luglio 1943]] (la caduta del Fascismo) il [[commissario prefettizio]] e il segretario del Fascio furono costretti alle dimissioni. I cittadini si ripresero le istituzioni locali<ref name=autogenerato27>[http://www.storiaememoriadibologna.it/san-lazzaro-di-savena-bo-150-luogo ''San Lazzaro di Savena, (BO)'']</ref>. Ma già dall'ottobre dello stesso anno, i soldati tedeschi (nell'ambito dell'''[[Operazione Achse]]'') occuparono il paese (stabilendo il loro [[quartier generale]] a ''Villa Rusconi-Rizzi'', nell'odierna frazione Croara)<ref>Pier Luigi, Letizia e Gianni Marchesini, ''Maria Trebbi, una vita per San Lazzaro'', Gianni Marchesini Editore, San Lazzaro di Savena, 2009, p. 48</ref>. Il neo [[Partito Fascista Repubblicano]] occupò gli uffici comunali.
 
In seguito, il sostegno dato dagli abitanti alla [[Resistenza italiana|Resistenza]], non rimase privo di conseguenze. L'episodio più grave si verificò il 2 luglio del [[1944]], quando otto civili furono rastrellati dai tedeschi delle [[SS]] (coadiuvati da fascisti locali delle [[Brigate Nere]]) dalle loro case site nella frazione Pizzocalvo, per aver vettovagliato i partigiani, e in località Croara subirono la [[fucilazione]] il giorno 3 luglio (vennero poi tumulati frettolosamente in una buca per far credere ad un loro trasferimento a [[Carpi]], in attesa della [[deportazione]] definitiva nel [[Germania nazista|Reich]]): verranno ricordati come i "Martiri di Pizzocalvo"<ref>[http://www.storiaememoriadibologna.it/eccidio-di-pizzocalvo-58-evento ''Eccidio di Pizzocalvo'']</ref><ref>[http://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1944/1474 ''Contadini uccisi a Pizzocalvo'']</ref><ref>[https://storiedimenticate.wordpress.com/2012/07/03/la-strage-di-pizzocalvo/#more-1281 ''La strage di Pizzocalvo'']</ref><ref>Werther Romani e Mauro Maggiorani, ''Guerra e Resistenza a San Lazzaro di Savena'', Edizioni Aspasia, San Giovanni in Persiceto, 2000</ref>. Per commemorarli, sul luogo dell'eccidio fu loro dedicata una lapide (il 3 luglio del [[1946]]) ed eretta una [[stele]] (quest'ultima dello scultore Luigi Mattei).
 
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Nella giornata del 15 aprile [[1945]]<ref name="parrocchiasanlazzaro.it"/>, un massiccio bombardamento degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] (ad opera della [[Fifteenth Air Force|15ª Forza Aerea degli Stati Uniti]] e nell'ambito delle operazioni ''[[Operazione Craftsman|Craftsman]]'' e ''[[Operazione Wowser|Wowser]]''<ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2014/04/uscita4-2014web.pdf ''15 aprile 1945, una tragica domenica''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>) portò la devastazione sul territorio comunale.
|-valign=top
 
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La città fu liberata ufficialmente dal [[nazifascismo]], il [[storia di Bologna#La seconda guerra mondiale e il dopoguerra|21 aprile del 1945]], con l'arrivo delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe alleate]] della 3ª Divisione Fucilieri dei Carpazi del [[II Corpo polacco]]<ref name=autogenerato27 /><ref>Pier Luigi, Letizia e Gianni Marchesini, ''Maria Trebbi, una vita per San Lazzaro'', Gianni Marchesini Editore, San Lazzaro di Savena, 2009, pp. 37 e 48</ref> (nel [[2017]], in occasione del 70º anniversario della [[Anniversario della liberazione d'Italia|Liberazione]], il [[Ministero della difesa]] ha conferito 26 "Medaglie della Liberazione" ad altrettanti ex partigiani sanlazzaresi<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/comunicazione/notizie/consegnate-le-medaglie-della-liberazione-agli-ex-partigiani ''Consegnate le medaglie della Liberazione agli ex partigiani'']</ref>).
{| class="wikitable"
[[File:BolognaPolCmWoj7sie2011.JPG|thumb|left|[[Cimitero militare polacco di Bologna|Cimitero militare polacco]] (al confine tra Bologna e San Lazzaro di Savena), ove riposano i soldati del Secondo corpo polacco]]
 
Conclusosi il conflitto, la città aveva subito vittime fra civili, partigiani e caduti sui campi di battaglia; il 65% degli edifici sul suo territorio risultavano rasi al suolo o fortemente danneggiati<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/la-tua-citta/san-lazzaro-e...-cultura/resistenza-monumenti-che-parlano/la-resistenza-a-san-lazzaro ''La Resistenza a San Lazzaro''] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> (con un novero di sfollati pari a 5.500 unità circa), le infrastrutture-chiave quali ponti, acquedotti, linee telefoniche ed elettriche erano state abbattute o notevolmente colpite, come gran parte delle costruzioni scolastiche; le coltivazioni erano devastate, senza contare la presenza di estese zone in cui erano state posate [[Mina terrestre|mine]]<ref name=autogenerato27 />.
 
Dopo la ricostruzione postbellica, arrivò l'espansione edilizia degli [[Anni 1970|anni settanta]], iniziata negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e proseguita negli [[Anni 1990|anni novanta]], fino ai giorni nostri, che ha fatto del comune, una sorta di sobborgo residenziale di Bologna<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/san-lazzaro-di-savena/ ''San Lazzaro di Savena'']</ref>. San Lazzaro di Savena risulta essere uno dei comuni più popolosi della provincia bolognese (il quarto per popolazione residente: conta oltre 30.000 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>). Le origini di tale progetto espansivo sono ancora visibili, ad esempio, grazie al preciso impianto urbanistico della zona denominata Ponticella, la quale fu riqualificata dalla famiglia Brizzi-Nuccorini. Il complesso residenziale che è possibile osservare ancora oggi, sorse prevalentemente sui campi di proprietà di tale famiglia, la quale suddivise nel tempo i terreni circostanti la storica villa accanto al Savena, dando origine a strade e nuovi [[Isolato|isolati]]. Le vie sono rimaste invariate e seguono ancora la disposizione geometrica definita all'epoca.
 
San Lazzaro è sede di industrie, dislocate in buona parte nella frazione La Cicogna, un insediamento artigianale-industriale nato negli anni settanta.
 
Oltre agli agglomerati urbani nei dintorni della via Emilia (San Lazzaro-capoluogo, La Cicogna, Idice, La Campana), ne esistono alcuni lungo la valle del fiume Idice (Castel de' Britti), del fiume Savena (Trappolone e Ponticella) e lungo la valle del [[Zena (torrente)|torrente Zena]] (nel Farneto).
 
=== Simboli ===
==== Stemma ====
[[File:San Lazzaro di Savena-Stemma.png|thumb|upright=0.5|Stemma comunale di San Lazzaro di Savena]]
Lo stemma di San Lazzaro di Savena è del tipo [[scudo svizzero]], separato in [[Inquartato|quattro parti]]: la prima, smaltata di bianco, reca la figura di un ponte ad un arco sormontato da quattro sirene sopra ad altrettante colonne, il tutto su di un fiume azzurro (il [[Savena]]); il secondo e il terzo quarto sono tinti di verde e recano il [[Motto#Motti, divise, imprese e gridi di guerra negli stemmi|motto]] in oro "<small>LIBERTAS</small>", posto in [[Banda (araldica)|banda]]; l'ultimo quarto (su sfondo bianco) reca la figura di [[Lazzaro mendicante|San Lazzaro mendicante]] seduto, con una veste azzurra e un cane accucciato alla sua sinistra. Sul [[cimiero]], è presente una lupa che allatta [[Romolo e Remo]]. Lo stemma è completato da [[Ornamenti esteriori dello scudo#Corona murale|ornamenti esteriori di città]] e da una doppia fronda d'[[laurus nobilis|alloro]] in [[decusse]], che lo chiude verso il basso<ref>Bollettino Ufficiale della Consulta Araldica del Regno</ref>.
 
Nel primo quarto, il ponte è posto a simbolo di quello effettivo che divise San Lazzaro dall'Appodiato pontificio degli Alemanni. Secondo e terzo spazio dello scudo fanno riferimento al periodo di assoggettamento alla città di Bologna (qui in verde, in correlazione alla campagna). Nell'ultima parte, vi è l'[[allegoria]] del nome del comune, strettamente legato alla figura [[Vangelo|evangelica]] di San Lazzaro Mendicante (ritratta in riva al torrente Savena, confine della città).
 
Lo stemma comunale<ref>Giorgio Ognibene, San Lazzaro Comune Democratico, A.P.E., Bologna, 1975</ref><ref>Piero Guelfi Camajani, Dizionario araldico, Hoepli, Milano, 1897</ref> fu disegnato nel 1851, su richiesta dello [[Stato Pontificio]], e approvato nel 1857<ref name=autogenerato3>[https://savenidice.wordpress.com/2012/07/14/sulla-via-emilia-torna-il-ponte-delle-sirene/ ''Sulla via Emilia torna il ponte delle Sirene'']</ref>. Nel [[XX secolo]], una [[circolare]] [[fascismo|fascista]] (del [[1927]]), disponeva che le [[prefettura (Italia)|prefetture]] esigessero da ciascun comune l'ufficializzazione del proprio stemma (o, in caso di assenza, che gli stessi ne richiedessero uno). Il 27 giugno del [[1931]], il [[podestà (fascismo)|podestà]] di San Lazzaro chiede al [[Governo Mussolini|Governo]] di conservare lo stemma adottato oltre settanta anni prima. Ma la replica del [[prefetto]] di Bologna (del [[1936]]) se da una parte riconosce a San Lazzaro l'esercizio del diritto alla conservazione dello stemma, dall'altra nega la possibilità che lo stesso abbia in sé anche la [[Lupa capitolina|lupa romana]] (D.C.G. del 7 aprile 1937<ref>Decreto del Capo del Governo del 7 aprile 1937, inserito nel Bollettino Ufficiale della Consulta Araldica del Regno vol. XI, n. 44, 1939, p. 132</ref>), oramai effigie del Fascismo, quindi non reputata consona a una piccola comunità come quella sanlazzarese.<br />
In seguito alla Liberazione, il comune recupera lo stemma del 1857, e a partire dal 21 dicembre 2007, ne ufficializza la revisione (ora emblema maggiormente moderno e stilizzato, pur con [[blasonatura]] identica), da accostare alla precedente versione, senza sostituirla.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di città.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica<ref name=autogenerato10 /><ref name=ACSFascCom>{{Cita web|http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali}}</ref><ref>[http://www.araldicacivica.it/stemmi/comune/san-lazzaro-di-savena/?section=stemma ''Città di San Lazzaro di Savena (BO)'']</ref><ref>Il titolo di città al comune di San Lazzaro è stato conferito, ai sensi dell'art. 18 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Titolo_di_citt%C3%A0_a_San_Lazzaro_di_Savena.JPG?uselang=it decreto del Presidente della Repubblica del 17 settembre 2001] non riportante numero.</ref>
| data = [[17 settembre]] [[2001]]
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Lazzaro ====
La Chiesa di San Lazzaro è la principale parrocchia comunale.
 
Non lontano da Bologna, già nei primi anni del [[XIII secolo|1200]], era stato innalzato un ospedale destinato alla cura dei [[lebbra|lebbrosi]] (area, in epoca moderna, occupata dal municipio), con la [[Consacrazione|dedicazione]] a [[Lazzaro mendicante|San Lazzaro]]. Vicino all'ospedale vi era stata costruita una [[cappella]] (XIII-XIV secolo). Al termine del [[Medioevo|Medio Evo]], i focolai della lebbra in quella zona si erano esauriti, mentre andava aggregandosi una piccola comunità rurale attorno ai due edifici.
[[File:Chiesa San Lazzaro di Savena.JPG|thumb|upright=1.1|Chiesa di San Lazzaro (qui nel 2014)]]
[[File:San Lazzaro disegno dell'ospedale e della chiesa nel XVII secolo.jpg|thumb|left|Disegno del [[XVII secolo]] che ritrae la chiesa di San Lazzaro (sopra) e l'antico ospedale (sotto), oggigiorno palazzo comunale]]
 
Il 31 ottobre del [[1924]], il [[Cardinale|Cardinal]] [[Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano]] ([[Arcivescovo]] di Bologna), accolta una [[petizione]] della cittadinanza, elevò la cappella a [[parrocchia]] autonoma: [[Don (trattamento)|Don]] Cesare Pizzirani divenne il primo parroco della chiesa. L'entrata principale era posta in posizione occidentale, mentre l'[[abside]] si profilava a oriente; un campanile e un portico perimetrale (quest'ultimo innalzato nel periodo del [[Cinquecento]]), completavano la struttura.
 
Il 15 aprile 1945<ref name="parrocchiasanlazzaro.it"/>, alle ore 13:37 un bombardamento anglo-americano della [[Seconda guerra mondiale]]<ref>Articolo di «San Lazzaro in Piazza», aprile-maggio 2014, p. 10</ref> colpì duramente il comune e distrusse integralmente anche l'impianto chiesastico e l'ex lebbrosario (unicamente la [[campanile|torre campanaria]] rimase in piedi, ma fu puntellata). Dalle macerie, vennero estratti il [[tabernacolo]], l'effigie della Madonna del Suffragio (attualmente conservata all'ingresso dell'archivio storico comunale "Carlo Berti Pichat"<ref name="sanlazzarocultura.it">[http://www.sanlazzarocultura.it/?p=238 ''Verso il cuore della cultura a San Lazzaro visita all'Archivio Storico'']</ref>), una Madonna dei lebbrosi in terracotta e una lapide in arenaria recante la dicitura: "''In questo ospedale si medicano per carità quelli che hanno il male di San Lazzaro''", entrambi ora sistemati all'entrata della [[Canonica|casa parrocchiale]]<ref name="parrocchiasanlazzaro.it">[http://www.parrocchiasanlazzaro.it/?page_id=753 Storia della chiesa di S. Lazzaro]</ref>.
 
La ricostruzione (la [[Pietra angolare#Posa della prima pietra|prima pietra]] fu posata il 5 maggio del [[1946]]<ref name="parrocchiasanlazzaro.it"/>) fu progettata dagli ingegneri Ferruccio Maglioni e Rodolfo Bettazzi (influenzati dalla basilica ravennate di [[Basilica di Sant'Apollinare in Classe|Sant'Apollinare in Classe]]). Nel [[abside|catino absidale]] fu [[Affresco|affrescata]], dal pittore [[Ilario Rossi]], l'opera [http://ilariorossi.weebly.com/uploads/6/2/1/0/6210891/74338.jpg?908 "Lazzaro e il ricco Epulone"] (ispirata all'omonima [[Parabola di Lazzaro e il ricco Epulone|parabola evangelica]]), sotto la quale fu riportata l'iscrizione rinvenuta su di un medaglione di gesso di una parete della vecchia abside: "''Quìa recepit mala in vita sua nunc consolatur'' - [http://www.laparola.net/testo.php?versioni%5B%5D=C.E.I.&riferimento=Luca16 Luca XVI]" ("Poiché ricevette dolori nella sua vita ora è consolato"). Nel nuovo abside furono inseriti grandi [[Bassorilievo|bassorilievi]] di [[ceramica#Le terrecotte|terracotta]], opere dello scultore [[Carlo Pini]] (che creò anche l'[[altare maggiore]]), raffiguranti l'[[Assunzione di Maria]] e i [[patrono|santi patroni]] delle altre parrocchie comunali sanlazzaresi.
 
Il neo-edificio ecclesiastico fu consacrato in memoria di [[Lazzaro mendicante|San Lazzaro mendicante]] il 16 luglio [[1949]], dal [[Vescovo ausiliare]] [[Monsignore|Monsignor]] [[Danio Bolognini]]. Nella medesima giornata, il [[Cardinale|Cardinal]] [[Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano]] (il quale aveva posato la prima pietra, il 5 maggio del [[1946]])<ref name="parrocchiasanlazzaro.it"/> celebrò la prima [[messa]].
 
Nel [[1956]] la chiesa fu impreziosita con le [[Via Crucis|Stazioni della Via Crucis]], dei bassorilievi in terracotta, apporti dello scultore [[Cesarino Vincenzi]]. Su impulso del nuovo parroco Don Virginio Pasotti, nel retro della chiesa, nel [[1962]] venne fatta costruire la "Casa per giovani lavoratori" (in seguito denominata "Pensione Savena"), ovvero un alloggio economico per i meno abbienti e fu approntata anche una mensa popolare<ref name="parrocchiasanlazzaro.it"/> (entrambe le attività furono poi chiuse il 30 giugno 2014<ref>[http://www.parrocchiasanlazzaro.it/wp-content/uploads/2014/07/BANNER.pdf ''Parrocchia di San Lazzaro di Savena''] [[PDF]]</ref>). Nel [[1973]], s'insediò il parroco Don [[Domenico Nucci]] (già segretario del Cardinale [[Giacomo Lercaro]] e in seguito, nel [[1993]], divenuto Monsignore<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2013/12/11/monsignor-nucci-quarantanni-ben-portati-e-premiati/ ''Monsignor Nucci quarant'anni ben portati... e premiati'']</ref>).
 
Aggiornamenti furono compiuti nel [[1996]], relativamente al tabernacolo (ne fu alloggiato uno nuovo), al battistero e alla cappella della Madonna. Quattro anni dopo (nel [[2000]]), fu completata l'installazione di [http://www.parrocchiasanlazzaro.it/?page_id=760 nuove vetrate] per la [[navata]], in occasione del [[Giubileo del 2000]] (lavoro progettato da Padre [[Costantino Ruggeri]]) e che rappresentano la [[Soteriologia|Storia della salvezza]] (in un percorso che va dalla [[Storia della creazione in Genesi|Creazione]], alla [[Redenzione (cristianesimo)|Redenzione]])<ref name="parrocchiasanlazzaro.it"/>.
 
Nel corso del [[2002]] furono condotti a termine altri lavori di ristrutturazione che riguardarono essenzialmente la pavimentazione interna, la sostituzione dei marmi dell'altare maggiore e di quelli laterali. Il porticato e le gradinate vennero modificate impiegando [[granito]] e [[porfido]], e furono realizzate [[rampa|rampe]] d'accesso al fine di rimuovere [[barriera architettonica|barriere architettoniche]].
 
<gallery mode=packed-hover heights=150>
Immagine:Navata Chiesa di San Lazzaro di Savena.jpg|Navata della chiesa di San Lazzaro
Immagine:Fonte battesimale Chiesa di San Lazzaro di Savena.jpg|Fonte battesimale con, sullo sfondo, una delle nuove vetrate
Immagine:Chiesa di San Lazzaro di Savena medaglione.jpg|Medaglione superstite della vecchia chiesa bombardata, il quale recava la scritta "''Quia recepit mala in vita sua nunc consolatur''", [http://www.laparola.net/testo.php?versioni%5B%5D=C.E.I.&riferimento=Luca16 Luca XVI]"
Immagine:Madonna dei lebbrosi.JPG|Madonna dei lebbrosi in terracotta, collocata all'ingresso della casa parrocchiale
Immagine:Lastra ricostruzione Chiesa di San Lazzaro di Savena.jpg|Lastra commemorativa della ricostruzione della chiesa
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==== Altre chiese ====
; Chiesa di San Francesco d'Assisi: Struttura moderna in zona San Lazzaro capoluogo, la cui costruzione è terminata fra il 1992 e il 1993<ref>[http://www.parrocchiasfrancesco.it/?page_id=728 ''La Chiesa Nuova'']</ref> e dotata di un grande [[Organo (strumento musicale)|organo]] a 1.275 canne<ref>[http://www.parrocchiasfrancesco.it/wp-content/uploads/2012/12/impaginazione-organodef.pdf ''Inaugurazione del nuovo organo''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://www.organiantichi.org/organi/slazzaro.html ''San Lazzaro di Savena - Chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi'']</ref>.
 
; Chiesa di San Luca Evangelista: Piccola chiesa in località La Cicogna.
[[File:Chiesa S Francesco d'Assisi a S Lazzaro di Savena.jpg|thumb|upright=1.0|Chiesa di San Francesco d'Assisi]]
 
; Chiesa della Sacra Famiglia: Chiesetta a pianta ottagonale (su modello della Chiesa della Madonna delle Apparizioni di [[Pellestrina]]<ref>Padre Gabriele Digani, ''L'opera di Padre Marella a trent'anni dalla morte del fondatore'', Fraternità Cristiana di Padre Marella Città dei Ragazzi - Onlus, San Lazzaro di Savena, 1999, p. 26</ref>), sita nella frazione La Cicogna (e nel cuore della comunità "Città dei Ragazzi", un'[[associazione laicale]]), nella cui [[cripta]], dal [[1980]]<ref>Padre Gabriele Digani, ''L'opera di Padre Marella a trent'anni dalla morte del fondatore'', Fraternità Cristiana di Padre Marella Città dei Ragazzi - Onlus, San Lazzaro di Savena, 1999, p. 10</ref>, sono custodite le spoglie del [[venerabile]] Don [[Olinto Giuseppe Marella]] (chiamato Padre Marella)<ref>[http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/03/28/865592-padre-marella-beatificazione-decreto-papa-francesco.shtml ''Un altro passo verso la beatificazione di Padre Marella'']</ref>, fondatore dell'omonima [[Opera Padre Marella]]<ref>{{Cita web |url=http://www.operapadremarella.it/chiese/chiesa-san-lazzaro.html |titolo=''San Lazzaro di Savena (BO) Località Cicogna via dei Ciliegi 1'' |accesso=19 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150419203517/http://www.operapadremarella.it/chiese/chiesa-san-lazzaro.html |dataarchivio=19 aprile 2015 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
; Chiesa di Santa Maria Assunta di Caselle: Chiesa collocata in zona centrale del territorio sanlazzarese.
 
; Chiesa di Santa Maria Assunta e San Gabriele dell'Addolorata: Chiesa sita in località Idice<ref>[http://www.parrocchiaidice.it/?page_id=60 ''La parrocchia''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304122118/http://www.parrocchiaidice.it/?page_id=60 |data=4 marzo 2016 }}</ref>.
 
; Chiesa di Sant'Agostino: Chiesa situata nella frazione di Ponticella<ref>[http://santagostinoponticella.altervista.org/''Parrocchia Sant'Agostino''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150419190559/http://santagostinoponticella.altervista.org/ |data=19 aprile 2015 }}</ref>, costruita nel [[1959]] e un tempo al servizio di un collegio di [[Suore adoratrici ancelle del Santissimo Sacramento e della carità]]; fu elevata a parrocchia nel [[1967]]<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2014/07/01/domani-2-luglio-le-esequie-di-don-luciano-prati/ ''Domani 2 luglio le esequie di don Luciano Prati'']</ref>.
 
; Chiesa di San Giovanni Battista: Chiesa collocata in frazione Colunga, l'antica chiesa è traccia della [[civiltà villanoviana]] sul territorio, conserva infatti al suo interno una [[fonte battesimale]] che era un granaio di quell'epoca. Documentazione parrocchiale fa risalire la costruzione dedicata a [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]] agli esordi del [[1300]]. La "nuova" chiesa è stata invece edificata un secolo fa sopra a quella piccola preesistente (il nucleo originario fu ridotto a cappella) e possiede una facciata con elementi decorativi realizzati sia per il [[portale]], che per il sovrastante finestrone, oltre a un [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare. Il campanile è formato da una grande [[guglia]] e da altre quattro angolari (di dimensioni minori). La parrocchia, al suo interno possiede quattro colonne di [[ordine ionico]] poste a sostegno della volta dell'[[altare maggiore]] (al centro del quale è presente un quadro, attribuito al pittore [[Giacomo Cavedone]]: ''La Natività di San Giovanni Battista''). Nelle cappelle trovano spazio l'antica fonte battesimale, un quadro sulla [[crocifissione di Gesù]] (attribuito alla [[Tiziano|scuola del Tiziano]]), un altro sul [[Sacro Cuore di Gesù]], un terzo dedicato a [[Rita da Cascia|Santa Rita]], un simulacro della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] (opera questa dello scultore cremonese [[Francesco Riccardo Monti]]) e quindici piccoli quadri che rappresentano i misteri del [[Rosario|Santo Rosario]] (della [[Carracci|scuola del Carracci]])<ref>[http://icozzano.scuole.bo.it/ozzano/luoghi/mappa4/luogo109.htm ''Chiesa di S. Giovanni Battista di Colunga'']</ref>.
 
; Chiesa di San Lorenzo del Farneto: Edificata nel [[1733]] (il campanile è invece anteriore, [[1500]]), al suo interno è collocata un'opera del [[XVII secolo]] di un artista della [[Guido Reni|scuola di Guido Reni]], che rappresenta Gesù crocifisso, affiancato dai [[San Lorenzo|Santi Lorenzo]] e [[Santa Lucia|Lucia]]. È presente anche il dipinto della [[Madonna della Cintura]] con [[Bambino Gesù|Gesù bambino]]<ref>[http://www.selenitebo.it/documenti/Itinerari_Narranti_Parco.pdf ''La Buca di Gaibola''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>, al cui culto viene annualmente dedicata la ''Festa della Madonna della Cintura'', per la [[Grazia (teologia)|grazia]] ricevuta dagli abitati del Farneto, nel corso dell'[[Storia del colera#Epidemia del 1854-55|epidemia di colera del 1855]], dalla quale uscirono senza registrare decessi<ref>[http://www.cassiciaco.it/navigazione/monachesimo/devozioni/mariana/cintura/farneto.html ''La devozione alla Madonna della Cintura: Farneto'']</ref>.
 
; Chiesa e Abbazia di Santa Cecilia della Croara (e Oratorio della Madonna dei Boschi): Il complesso (che sorge a sud del comune, precisamente nella frazione Croara), faceva parte di un antico [[Ordine di San Benedetto|monastero benedettino]]<ref name=autogenerato29>[http://www.parks.it/parco.gessi.bolognesi/PDF/05.Concerti.Tramonto.pdf ''Chiesa di Santa Cecilia Croara''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref> e nei secoli raggiunse un notevole potere economico e prestigio religioso<ref name=autogenerato31>[http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_17573_12 ''Interrogazione a risposta scritta 4/17573 presentata da Morselli Stefano (Alleanza Nazionale) in data 19960109'']</ref>. Il più datato documento ufficiale che faccia menzione dell'abbazia, risale al [[1095]]<ref name=autogenerato31 />, tuttavia è possibile che l'edificio sia più antico<ref>[http://www.prolocoemiliaromagna.it/abbazia-di-santa-cecilia-della-croara/ ''Abbazia di Santa Cecilia della Croara: Patrimonio dell'Umanità'']</ref>. Il complesso (un tempo anche sede del ''[[San Lazzaro di Savena#Museo della Preistoria Luigi Donini|Museo della Preistoria Luigi Donini]]''), contiene opere come una [[Via Crucis]] (in cotto e del XVII secolo), due effigi create da [[Giovanni Andrea Donducci]], detto il "Mastelletta" (uno su Santa Cecilia e l'altro raffigurante [[San Girolamo]]), un dipinto riconducibile alla scuola di Guido Reni, avente come soggetto [[Antonio di Padova|Sant'Antonio di Padova]], una statua in cotto appartenente al XV secolo, che riproduce l'immagine di Santa Cecilia e una [[pala d'altare]] con Gesù bambino, attribuito al pittore bolognese [[Annibale Carracci]]<ref>[http://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it/Engine/RAServePG.php/P/30241RTP0500/M/25591RTP0404 ''Abbazia di Santa Cecilia della Croara'']</ref>.<br />[[File:Castel de' Britti.jpg|thumb|upright=1.0|Chiesa di San Biagio: immediatamente a sinistra dell'edificio è possibile intravedere i resti del profilo dell'arco d'accesso all'antica fortezza di Castel de' Britti]] Nel 2005<ref>[http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=15631 ''L'ex abbazia di Santa Cecilia diventa monumento dell'Unesco'']</ref> l'abbazia ha ricevuto dai [[Club UNESCO]] il riconoscimento di "Patrimonio per la cultura di pace"<ref>[http://unesco.bo.it/ ''Centro UNESCO Bologna'']</ref>.<br />L'''Oratorio della Madonna dei Boschi'' è una piccola cappella sita all'interno di un bosco della Croara, finita di costruire nel [[1630]] e appartenente dal [[1647]] all'Abbazia di Santa Cecilia. Eretta dagli abitanti della Croara e di [[Pianoro (Italia)#Rastignano|Rastignano]] per rendere grazie alla Madonna d'esser scampati alla [[peste del 1630]], è stata restaurata nel 1998<ref>Gianni Grillini, ''Oratorio della Madonna dei Boschi'', articolo di «In Piazza San Lazzaro», giugno-luglio 2016, anno 39, n. 2, p. 21</ref>. Il poeta [[Enrico Panzacchi]] dedicò la lirica intitolata "''la Leggenda''", alla Madonna dei Boschi<ref>[http://www.selenitebo.it/documenti/Itinerari_Narranti_Parco.pdf ''La leggenda della Madonna dei Boschi''] p.12 [[PDF]]</ref>.
 
; Chiesa di Sant'Emiliano di Russo: Chiesa collocata nella frazione Russo del comune.
 
; Chiesa di San Biagio di Castel de' Britti: Edificio ecclesiastico risalente al [[XIV secolo|Trecento]]<ref>[http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html ''Castelli, chiese e Monasteri''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924011529/http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html |data=24 settembre 2015 }}</ref> e consacrato a [[Biagio di Sebaste|San Biagio]]; è arroccato su una rupe gessosa, in località Castel de' Britti. Dirimpetto a essa, gli esigui resti di una fortificazione medievale.
 
=== Architetture civili ===
==== Monumento ai Caduti della Guerra 1915-1918 e 1940-1945 ====
Col fine di onorare i caduti della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] (di cui 131 sanlazzaresi<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/eventi/san-lazzaro-alla-guerra-storie-di-uomini-che-partirono-per-il-fronte-e-non-fecero-ritorno ''San Lazzaro alla guerra, storie di uomini che partirono per il fronte e non fecero ritorno'']</ref><ref>[http://www.storiaememoriadibologna.it/san-lazzaro-di-savena-bo-659-luogo ''San Lazzaro di Savena, (BO)'']</ref>), il 24 ottobre del [[1921]], l'allora sindaco di San Lazzaro di Savena, [[Enrico Casanova]], istituì il "Comitato Cittadino per le Onoranze ai Caduti in Guerra" (composto sia da autorità civili che religiose, associazioni, ma anche persone comuni) il quale diede l'avvio a una raccolta fondi. Dall'idea di partenza di una commemorazione fatta mediante il collocamento di una semplice lapide, si passò alla convinzione di dover erigere un monumento nel cuore della piazza principale.
[[File:Monumento ai Caduti e Palazzo Comunale S Lazzaro di Savena dopo il 1930.jpg|thumb|upright=1.2|left|Monumento ai Caduti (qui negli [[anni 1930|anni trenta]], prima del suo spostamento dal centro al lato est della piazza principale di San Lazzaro). Sullo sfondo, il Palazzo Comunale]]
[[File:Monumento ai Caduti S Lazzaro.JPG|thumb|upright=0.9|Monumento ai Caduti della [[Prima guerra mondiale|Guerra 1915-1918]] e [[Seconda guerra mondiale|1940-1945]]]]
 
Il Comitato diede l'incarico all'architetto e scultore Riccardo Venturi di realizzare l'opera da lui proposta. Il 21 settembre [[1922]], il Ministero della Guerra Fascista, concesse tre quintali di bronzo recuperati da rottami, per concretare le decorazioni. Il 24 settembre 1922, si tenne la cerimonia della posa della prima pietra. Il monumento, terminato a fine maggio [[1923]], venne inaugurato il 24 giugno successivo.
 
Nel 1962-63, il comune designò l'architetto [[Ferdinando Forlay]] per la progettazione del rifacimento della piazza principale (nel frattempo intitolata al partigiano sanlazzarese [[Luciano Bracci]]). I risultati dello studio, contemplarono anche la variazione di posizione del monumento, dal centro, al lato orientale del piazzale.
 
L'opera è un'alta [[stele]] costituita di [[calcare|pietra calcarea]] ornata da decorazioni bronzee. Il [[monolito]] riporta elementi [[Propaganda|propagandistici]] rappresentazioni della "forza" e della "supremazia" del [[storia dell'Italia fascista|regime fascista]].<ref>[http://www.rivisteclueb.it/riviste/index.php/quadsav/article/download/38/38 Il monumento ai caduti della Grande Guerra di San Lazzaro di Savena]</ref><ref name="San Lazzaro di Savena">[http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/46/520 San Lazzaro di Savena]</ref>
 
La costruzione architettonica è composta da un basamento con due gradini (per i due lati più estesi di tale base, furono previste due lampade votive) sul quale si appoggia un blocco (salvaguardato agli angoli da quattro elementi verticali sagomati) che ospita, frontalmente, tre rilievi circolari dotati delle iscrizioni: "<small>PIAVE", "V. VENETO", "MONTELLO</small>". Sul lato sinistro di tale blocco, in un altro cerchio è incisa la dicitura: "<small>M. GRAPPA</small>"; sul lato destro, in un ulteriore rilievo a forma di disco, si può leggere: "<small>GORIZIA</small>"; infine, sulla parte retrostante vi sono altri tre elementi (sempre di tipo circolare), all'interno dei quali sono visibili le parole: "<small>S. MICHELE", "M. SANTO", "BAINSIZZA</small>".
 
Il blocco fa da sostegno a due colonne di [[ordine dorico]] binate, le quali s'innestano in un [[parallelepipedo|parallelepipedo rettangolo]] (per uscirne alla sommità dello stesso) contenente frontalmente una doppia fila di nomi di caduti nel primo conflitto mondiale (al di sotto di tale elenco, c'era originariamente la seguente iscrizione, andata perduta: "<small>MCMXV / MCM XVIII / VIRTU' DI POPOLO - AMOR DI PATRIA / EROI LI FECE / PER L'ITALIA IN ARMI / A GLORIOSA MORTE IMMOLATI / AD ETERNA VITA RINATI</small>"). Nel lato sinistro del parallelepipedo, è presente un altro elenco di nomi; sulla parte destra, sono visibili sia un'ulteriore lista, che la data d'inaugurazione del manufatto: <small>"24 GIUGNO 1923</small>". Conclusa la [[seconda guerra mondiale]], nella parte retrostante fu aggiunta la scritta: "<small>CADUTI NELLA GUERRA 1940-1945</small>", fornita d'una elencazione di vittime sanlazzaresi di quel conflitto, oltre che la dicitura: "<small>PARTIGIANI</small>" (con un ultimo insieme di concittadini periti nel corso della [[resistenza italiana|lotta partigiana]]).
 
Tornando alla parte frontale del grande blocco principale, in essa è presente una spada bronzea "gocciolante il sangue dei caduti" (con la dicitura "<small>[[SPQR]]</small>" sulla [[Guardia (armi)|guardia]]), al di sopra della cui impugnatura, vi è un componente bronzeo decorativo a foggia di foglie di [[quercus|quercia]] e d'[[laurus nobilis|alloro]] (rispettivamente a significare la forza e l'onore).<br />
Più in alto, su di un tratto di [[trabeazione]], svetta un'aquila (in bronzo) ad ali semi-distese (emblema della forza).
 
In origine, il monumento ai caduti era delimitato da una bassa recinzione in metallo. Plausibilmente, la cancellata subì la rimozione per via delle leggi fasciste che, a partire dal [[1940]], imponevano la requisizione del ferro per destinarlo allo sforzo bellico<ref>[http://digilander.libero.it/fiammecremisi/approfondimenti/fede.htm Oro (argento, ferro e rame) alla patria - Il Rito della "fede"]</ref>. In seguito, il perimetro fu definito nuovamente da un recinto (in pietra), poi anch'esso rimosso<ref name="San Lazzaro di Savena" /><ref name="Il monumento ai caduti della Grande Guerra di San Lazzaro di Savena">[http://www.rivisteclueb.it/riviste/index.php/quadsav/article/download/38/38 Il monumento ai caduti della Grande Guerra di San Lazzaro di Savena] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
 
=== Dimore storiche ===
Il territorio di San Lazzaro di Savena è disseminato di ville patrizie e palazzi storici, edificazioni di campagna degne di nota dal punto di vista architettonico e per la rilevanza delle famiglie nobiliari che le hanno commissionate.
 
==== Villa Bellaria ====
''Villa Bellaria'' è una costruzione cinquecentesca<ref>[http://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it/Engine/RAServePG.php/P/27551RTP0400/M/25201RTP0404 ''San Lazzaro di Savena'']</ref>. Già della famiglia dei Malvasia, andò in proprietà ai [[Pepoli]], poi ai Boschi ed ai Mondani-Coltelli, quindi, all'azienda [[Furla]]. Attorno alla villa, nel corso del tempo furono [[Espropriazione per pubblica utilità|espropriati]] diverse porzioni di terreno per consentire, negli [[anni 1920|anni venti]], il collegamento del vicino [[ospedale Bellaria]] alla viabilità ordinaria e, in tempi recenti, per ragioni generali di assetto urbanistico<ref>[http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/25-settembre-2013/espropriato-pezzo-villa-furla-macciantelli-li-serve-rotonda--2223287738694.shtml?refresh_ce-cp ''Espropriato un pezzo di Villa Furla. Macciantelli: Lì serve una rotonda'']</ref>.
 
Negli anni della seconda guerra mondiale ''Villa Bellaria'' fu requisita al fine d'essere convertita a [[Centro elaborazione dati|centro meccanografico]] di un istituto bancario, poi trasformata negli ambienti redazionali del quotidiano [[L'Avvenire d'Italia]], quindi subì, come tutta San Lazzaro, l'occupazione tedesca. Fu anche sottoposta a bombardamenti alleati.
 
Rimangano poche testimonianze dell'originale verde della proprietà, in quanto, per via dell'inverno ostile occorso fra il 1944-1945, una parte degli alberi fu abbattuta ad uso di riscaldamento. Il giardino ha avuto un parziale ripristino postbellico e, negli anni novanta (a seguito dell'acquisizione della società Furla), un restauro approfondito con la consulenza del paesaggista [[Paolo Pejrone]])<ref>Mimma Pallavicini, ''Per difendere una forma. Il giardino Furla'', «[[Gardenia (periodico)|Gardenia]]», 2000</ref>.
 
==== Villa Cicogna ====
[[File:VillaCicogna.jpg|thumb|left|Villa Cicogna]]
''Villa Cicogna'' (o ''Villa Boncompagni alla Cicogna''<ref name=autogenerato1>{{Cita web |url=http://www.kaleidosmusica.it/template.php?pag=12020 |titolo=''Villa Boncompagni alla Cicogna - S. Lazzaro di Savena'' |accesso=15 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150215183840/http://www.kaleidosmusica.it/template.php?pag=12020 |dataarchivio=15 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>) è una residenza [[xVI secolo|cinquecentesca]]<ref name=autogenerato1 /> ([[1570]]<ref>[http://www.cittametropolitana.bo.it/cultura/Engine/RAServeFile.php/f/Iniziative/VilleSenatorieDelBolognese.pdf ''Palazzo Boncompagni - La Cicogna di San Lazzaro di Savena''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>) collocata in fondo a un lungo viale di [[tilia|tigli]] ed immersa in un parco dall'estesa superficie. È uno degli ultimi lavori dell'architetto [[Jacopo Barozzi da Vignola|Jacopo Barozzi]] (la villa, tuttavia, non è che ufficiosamente attribuita fra le opere del suo ideatore, a causa della sua morte, nel [[1573]]; fra l'altro, lo studio iniziale prevedeva un secondo piano, mai realizzato<ref name=autogenerato14>[http://www.grifo.org/comuni/sanlazzarodisavena/index.asp ''Ville e chiese'']</ref>)<ref name=autogenerato26>[http://www.unawayhotels.it/it/unaway_san_lazzaro/villacicogna.htm ''Storia''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150215184527/http://www.unawayhotels.it/it/unaway_san_lazzaro/villacicogna.htm |data=15 febbraio 2015 }}</ref>.
 
L'edificio fu commissionato dal marchese [[Giacomo Boncompagni (politico)|Giacomo Boncompagni]], [[filiazione legittima|figlio legittimo]] di [[Papa Gregorio XIII|Ugo Boncompagni]]<ref>[http://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it/Engine/RAServePG.php/P/30251RTP0200/M/25621RTP0404 ''Villa Cicogna'']</ref> (quest'ultimo salito al soglio pontificio nel [[1572]], con il nome di [[Papa Gregorio XIII|Gregorio XIII]]).
 
Nel [[xVII secolo|seicento]] la proprietà (sino a qui inutilizzata<ref name=autogenerato20>[http://www.comune.bologna.it/iperbole/buonenuove/immagini/BuoneNotizie-11-09.pdf ''Mezza Europa è passata per Villa Cicogna''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150215183745/http://www.comune.bologna.it/iperbole/buonenuove/immagini/BuoneNotizie-11-09.pdf |data=15 febbraio 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref>) passò alla famiglia fiorentina dei [[Falconieri (famiglia)|Falconieri]]<ref name=autogenerato14 /> e nel [[1743]] ai [[Colonna (famiglia)|Principi Colonna]] e da questi, per matrimonio ai [[Pepoli]].<br />
[[Eleonora Colonna]] (moglie del conte [[Sicinio Pepoli]]<ref>[http://www.bigli.com/quadro/325/carlo-lodi-e-antonio-rossi/mose-e-il-serpente-di-bronzo-uno-di-una-coppia-.aspx ''Carlo Lodi e Antonio Rossi'']</ref>) fece sottoporre a restauro la tenuta, riordinandone anche la [[cappella]], disponendo affinché venissero realizzati [[Stucco|stucchi]] e [[affresco|affreschi]] per la [[loggia]] e le sale<ref name=autogenerato20 />; commissionò le decorazioni al [[Paesaggista#Pittura|paesaggista]] [[Carlo Lodi]] e al figurista [[Antonio Rossi (pittore)|Antonio Rossi]], i quali, attraverso la collaborazione con Giuseppe Buratti e [[Tertulliano Tarroni]], completarono quaranta [[pittura a tempera|tempere]] a muro a favore delle undici sale interne. I soggetti rappresentati negli affreschi riguardano la storia biblica (''Storie di [[Mosè]]''), il mito (con la ''Storia di [[Telemaco]]'', ispirata al romanzo ''[[Fénelon#Le Avventure di Telemaco|Les aventures de Télémaque]]'' del filosofo francese [[Fénelon]]) e infine le vicende dei conflitti bellici europei verificatisi nel periodo del [[xVIII secolo|settecento]]<ref name=autogenerato26 />. Tali affreschi, nel corso degli anni furono sottoposti a rimozione e finirono in parte perduti<ref name=autogenerato1 />.
 
Per una decina d'anni, nell'[[xIX secolo|ottocento]], il politico [[Gioacchino Napoleone Pepoli]] fu il proprietario di Villa Cicogna<ref name=autogenerato20 />.
 
Vari passaggi di proprietà si susseguirono nel tempo: subentra la [[Paleotti (famiglia)|famiglia Paleotti]], quindi gli [[Aldrovandi (famiglia)|Aldrovandi]]<ref>[https://api.ning.com/files/YBx9RyqwpO6kkwxOTbFJrYS4raZHXPQdZLuB*nq5G*qiy2pYVvQHOhhREcqsLPYIJhn2-U0quI46-k8VaaWN*-yYs0EOoiUi/20110420InformazioneFallitalaproprietadiVillaCicogna.pdf ''Dimora dei papi''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>, [[Candida Cremonini]] (vedova Ferretti), nel [[1883]]<ref>[http://www.percorsistorici.it/component/content/article/13-numeri-rivista/serie-atti-numero-1/51-patrizia-farinelli-la-palazzina-pepoli.html ''La Palazzina Pepoli'']</ref>, e l'industriale di [[Crevalcore]] [[Gaetano Barbieri]]<ref>[http://clueb.it/wp-content/uploads/2013/07/Quaderni_del_Savena_2012.pdf ''L'Anonima costruzioni macchine automatiche (Acma)''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>, nel [[1920]]; negli [[anni 1980|anni ottanta]], la tenuta venne rilevata dalla società "Villa Cicogna", che commissionò al pittore [[Dalla Volpe]] il ripristino degli spazi rimasti vuoti per via delle antiche tempere asportate<ref name=autogenerato1 />.
 
{{Approfondimento
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|titolo = La colonia elioterapica Assunta Panterna
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|contenuto = [[File:Colonia Elioterapica Assunta Panterna San Lazzaro di Savena.jpg|thumb]]
La colonia elioterapica "Assunta Panterna"<ref>[http://clueb.it/wp-content/uploads/2015/05/Quaderni_del_Savena_13_2013.pdf ''Quaderni del Savena», n. 13/2013''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>, fu inaugurata nell'estate del [[1942]] vicino al torrente Idice (nell'odierna via Ca' Bassa) come consolidamento di una precaria installazione fluviale preesistente dei primi del Novecento e su impulso del partito fascista locale. L'edificio (dall'architettura circolare, progettata dall'ingegnere [[Mario Agnoli]]<ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2012/06/giugno2012-2.pdf ''Sulle tracce della vecchia colonia elioterapica di Idice''][[Portable Document Format|PDF]]</ref>) fu il frutto d'una donazione alla [[Gioventù italiana del littorio]] da parte del [[ordine della Corona d'Italia|commendatore]] Pompeo Panterna (in memoria della defunta consorte, Assunta Gruppi). La colonia estiva accoglieva ragazzi che vi trascorrevano periodi di [[fototerapia|cure elioterapiche]] o vacanze. Nel 1943, venne requisita prima dal [[6º Reggimento bersaglieri]] del [[Regio Esercito]], quindi da [[Operazione Achse|truppe di occupazione tedesche]], per allocarvi una stazione radio dell'[[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche|Ente Italiano Audizioni Radiofoniche]], avente funzione d'interferenza delle [[Radio Londra|trasmissione radiofoniche degli Alleati rivolte alla Resistenza partigiana]]<ref>[http://www.radiomarconi.com/marconi/colonia/colonia.html ''Dalle rive dell'Idice i nazisti oscuravano Radio Londra''] "Vincenzo Branà, ''Il Domani di Bologna''"</ref>. Proprio le forze alleate ne fecero a più riprese un bersaglio fino a raderla al suolo nelle incursioni aeree del 1944-1945<ref>[http://www.radiomarconi.com/marconi/idice.html ''Stazione radiofonica di Idice - San Lazzaro di Savena (Bo)'']</ref><ref>[http://www.radiomarconi.com/marconi/colonia/colonia1.html ''Dalle rive dell'Idice i nazisti oscuravano Radio Londra'']</ref><ref>''Dalle rive dell'Idice i nazisti oscuravano Radio Londra'', «Il Domani di Bologna», 11 gennaio 2006</ref>.}}
 
Dal [[2012]], la residenza appartiene al gruppo finanziario [[Unipol]], il quale ha mantenuto la [[destinazione d'uso]] delle titolarità recenti (il [[Gruppo Di Mario]] nel [[2005]] l'aveva rilevata dalla società [[Belchi 86]]) e perciò vi organizza, mediante [[Una Hotels e Resorts]], [[meeting]] ed eventi culturali<ref name=autogenerato14 /><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/16/unipol-30-milioni-per-villa-cicogna-si.html ''Unipol, 30 milioni per Villa Cicogna e si compra anche l'Hilton Garden Inn'']</ref><ref>[http://www.unahotels.it/documents/20120216_LaRepubblica_SanLazzaro.pdf ''Unipol 30 milioni per Villa Cicogna''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150215191152/http://www.unahotels.it/documents/20120216_LaRepubblica_SanLazzaro.pdf |date=15 febbraio 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
 
La Belchi 86, nel [[2010]] aveva ceduto al comune di San Lazzaro di Savena, 122 ettari di parco, incluso un percorso [[Pista ciclabile#Percorsi ciclo-pedonali o promiscui|ciclo-pedonale]] disteso lungo il tratto perimetrale della villa<ref>[https://sanlazzaronews.blogspot.it/2011/04/villa-cicogna-il-passato-che-ritorna.html ''Villa Cicogna, il passato che ritorna'']</ref><ref>[https://api.ning.com/files/9smYhHhTxOgf6lxbG1kNJZEdO4HWo68GYMvBqO0mzzc4137tim8u4dllt4wy-MIasRIZwQkhtsxdYIuOt3LvBJrZYTm*jqSM/20110429RdCarlinoVillaCicognaversoastafallimentare.pdf ''Villa Cicogna verso l'asta fallimentare''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
 
Nel 2012 tutto il complesso di villa e albergo annesso fu comprato da [[Unipol]] e, dal 14 marzo [[2016]], Villa Cicogna è divenuta la sede di Unica (''Unipol Corporate Academy''), presso la quale vengono realizzate attività formative dell'ente dedicato alla formazione rivolta ai dipendenti, agli agenti e agli [[stakeholder]] del gruppo stesso.<ref>[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/16/unipol-30-milioni-per-villa-cicogna-si.html Unipol 30 milioni per villa cicogna]</ref>
 
==== Villa Dolfi-Ratta ====
La villa nobiliare ''Dolfi-Ratta'' (o ''Castello Dolfi-Ratta''), un tempo conosciuta anche come ''Villa Bosdari''<ref>[http://www.villadolfiratta.it/index.html ''Castello Dolfi Ratta'']</ref>, collocata nella periferia sanlazzarese, era originariamente circondata da [[Merlo (architettura)|mura merlate]] che, connesse a due torri prospicienti l'edificio principale, creavano un aspetto d'insieme similare a quello di un castello<ref name=autogenerato9>[http://www.villadolfiratta.it/PreView_6-Storia.htm ''La Storia: da ieri a oggi'']</ref>: in effetti, il complesso, risalente ad epoca [[xV secolo|quattrocentesca]], era un lazzaretto e la sua struttura fortificata era stata studiata per assolvere sia a funzioni sanitarie, che difensive verso il [[brigantaggio]]<ref name=autogenerato30>[http://www.amicidelleacque.org/luoghi-e-storia/ ''Villa Dolfi-Ratta'']</ref>.
 
La villa, nel [[XVI secolo]] passò alla ricca famiglia [[Pavia|pavese]] dei Parati (in un antico dipinto custodito in una cappella che apparteneva al [[Cavalleria medievale|cavaliere]] Parati, sita nella [[Chiesa di Santa Maria della Misericordia (Bologna)|Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Bologna]], è possibile scorgere l'edificio fortificato<ref name=autogenerato30 />). In seguito, la proprietà giunse ai [[Grassi (famiglia)|conti Grassi]]<ref name=autogenerato24>[http://www.castellodolfiratta.it/villa/ ''La Villa'']</ref>, quindi a quelli Pallotta i quali, nel [[1730]], la vendettero al marchese Ludovico Ratta. Nell'ultima parte del [[XVIII secolo]], la marchesa Maria Dolfi-Ratta (ereditata la struttura), ordinò alcune significative revisioni architettoniche, facendo tra l'altro atterrare le mura difensive. Eleonora Dolfi-Ratta, nel [[1891]] lasciò in eredità la dimora a sua nipote Eleonora Agucchi Legnani, sposa del conte [[Bosdari|Girolamo De Bosdari]]. All'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo|Novecento]], gli eredi del conte De Bosdari cedettero la villa alla famiglia d'imprenditori Borsari, i quali vendettero (nel [[1977]]) agli immobiliaristi Marzaduri<ref name=autogenerato9 />.
 
Intersecante un parco secolare (esteso oltre 180&nbsp;000&nbsp;m² e includente anche [[giardino#Il giardino all.27italiana|giardini all'italiana]] che accolgono una fauna composita: caprioli, daini, tassi, pavoni, pappagalli, fagiani e lepri), un lungo doppio viale funge da accesso alla ''Villa Dolfi-Ratta''. L'edificio, di oltre 1&nbsp;200&nbsp;m² (che in tempi moderni ha subito un restauro durato 10 anni) è formato da un corpo centrale e dalle due torri laterali d'avamposto sopraccitate. L'ingresso è costituito da una ampia [[loggia]] con [[volta a botte]] ornata da affreschi rappresentanti scene di respiro mitologico. L'interno è corredato di decorazioni in [[Storia dell'arredamento#Verso il neo-classicismo|stile Luigi XVI]] e tempere raffiguranti rovine<ref name=autogenerato24 />. Nella proprietà si trovano anche un [[auditorium]], una cappella privata approntata nel [[1777]]<ref name=autogenerato24 /> e abbellita da stucchi (situata nella torre di levante) e un'antica conserva.
 
Villa storica, parco e giardini sono utilizzati parzialmente per varie tipologie di eventi mondani.
 
==== Villa L'Abbadia ====
{{Citazione|Frati godenti fummo, e bolognesi;<br />io [[Catalano dei Malavolti|Catalano]] e questi [[Loderingo degli Andalò|Loderingo]]<br />nomati, e da tua terra insieme presi<br />come suole esser tolto un uom solingo,<br />per conservar sua pace; e fummo tali,<br />ch'ancor si pare intorno dal [[Torre del Guardingo|Gardingo]]".|[[Dante Alighieri]], [[Divina Commedia]], [[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]], [[Inferno - Canto ventitreesimo#I frati gaudenti: Catalano e Loderingo - vv. 73-108|Canto XXIII]]}}
 
[[File:Castel de' Britti Villa L'Abbadia.jpg|thumb|upright=1.0|Villa L'Abbadia (qui negli anni sessanta)]]
 
Presso Castel de' Britti è ubicata ''Villa L'Abbadia'' (nota anche come ''Palazzo Montalto'', e già ''Abbazia di San Michele''), una costruzione millenaria che appartenne ai [[congregazione camaldolese|monaci camaldolesi]] fino al [[1090]] e ai [[Frati della Beata Gloriosa Vergine Maria|Frati Gaudenti]] dal [[1262]] al [[1586]] (questi ultimi citati anche da [[Dante]] nella sua [[Divina Commedia]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/frati-gaudenti_(Enciclopedia-Dantesca)/ ''frati gaudenti'']</ref><ref>[http://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it//Engine/RAServePG.php/P/27551RTP0100/M/20011RTP0100 ''San Lazzaro di Savena'']</ref>). Il complesso religioso passò in seguito all'ecclesiastico [[Collegio Montalto]] di Bologna.
 
Nel [[XVIII secolo]], con la [[Secolarizzazione dei beni ecclesiastici#Le secolarizzazioni della Rivoluzione francese e dell'età napoleonica|soppressione napoleonica degli ordini religiosi]], l'edificio fu della famiglia di [[Carlo Berti Pichat]], la quale, all'inizio del [[XIX secolo]], ne cambiò la destinazione d'uso in villa, facendo innalzare anche una [[Torre dell'orologio|torre ad orologio]]<ref>[http://www.parks.it/parco.gessi.bolognesi/pun.php ''Villa Abbadia'']</ref>.
 
L'integrità di ''Villa L'Abbadia'' fu minata a causa del secondo conflitto mondiale<ref>[http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/15570 ''FANT 0183 - Castel de' Britti (San Lazzaro di Savena), "L'Abbadia"'']</ref>.
 
L'edificio è in proprietà alla famiglia dei Barberi Pandolfini.
 
==== Villa Pepoli ====
In località La Mura San Carlo vi è ubicata ''Villa Pepoli'' (o ''Villa San Camillo'' ed ex ''Villa Seminario''), costruita dalla famiglia nobiliare bolognese dei [[Pepoli]] alla fine del [[XVII secolo]]. La villa (era soprannominata "il serraglio", in quanto aveva una recinzione per via della numerosa e varia fauna tenuta al suo interno), passò poi ai Legnani, quindi ai Bovi e alla famiglia dei Bonora. Nel 1862<ref>[http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/15907# ''FANT 0301 - Farneto (San Lazzaro di Savena), località La Mura: porta castellana dell'antica villa Pepoli'']</ref> fu del Seminario Arcivescovile di Bologna (il quale fece eseguire modifiche strutturali all'unico corpo centrale dello stabile, aggiungendo due ali). Divenne luogo di villeggiatura per [[seminaristi]] fino al [[1933]], quando, per volere del cardinale [[Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano|Nasalli Rocca]], fu ufficialmente inaugurato come ospizio (il ''San Camillo'').
 
Durante la seconda guerra mondiale ''Villa Pepoli'' fu lesa seriamente, ma questo non impedì d'accogliere sfollati. Dal [[1962]] al [[1973]] la sua [[destinazione d'uso]] mutò in studentato teologico e successivamente in ospedale. Attualmente la tenuta ospita locali dell'Azienda USL di Bologna<ref name="ReferenceA">[http://www.centroannalenatonelli.it/pdf/CasaAnnalena_A2N1.pdf ''San Camillo, una storia infinita''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923201814/http://www.centroannalenatonelli.it/pdf/CasaAnnalena_A2N1.pdf |date=23 settembre 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
 
==== Villa Rodriguez ====
''Villa Rodriguez'' edificata nel [[1855]] sulla via Emilia, era la residenza estiva della famiglia Rodriguez (di origine spagnola), e fu destinata dalla marchesa bolognese Laura Bevilacqua Ariosti (vedova del marchese Annibale Rodriguez y Laso De' Buoi, deceduto nel [[1901]]) all'istituzione di un convalescenziario per donne non abbienti.
 
L'inaugurazione dell'istituto avvenne nel [[1932]]. Nel 1943 l'[[Ospedale Maggiore di Bologna]] fu quasi completamente abbattuto da un bombardamento nel corso della seconda guerra mondiale<ref>[http://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/0/281 ''Disastroso bombardamento sul centro cittadino'']</ref> e in conseguenza di ciò, nel 1944 la villa accolse nei propri locali la sua Divisione di Medicina. Causa l'occupazione tedesca e in seguito per via degli alleati, l'attività fu sospesa. Nel 1945 anche il convalescenziario fu bombardato (venne distrutto, fra l'altro, il suo archivio). Concluso il periodo bellico, ''Villa Rodriguez'' fu convertita a nosocomio di zona. La struttura riprese la sua attività assistenziale solo nel [[1964]], finalità che successivamente mutò in casa di riposo riservata a donne anziane.
 
La proprietà ove è ubicata la villa (un amplissimo terreno agricolo completo di parco a carattere secolare) è stata dal comune parzialmente urbanizzata e in parte trasformata nel ''[[San Lazzaro di Savena#Parchi pubblici|Parco della Resistenza]]''. Nel 1984 l'edificio fu sottoposto ad un importante progetto di ristrutturazione ed ampliamento (lavori che si svolsero dal 1989 al 1992). Nel medesimo anno, le funzioni di casa protetta e di convalescenziario per persone anziane disabili o non autosufficienti furono ripristinate<ref name="storiaememoriadibologna.it">{{Cita web |url=http://www.asplaurarodriguez.it/visual.php?id=10&sezione=Cenni |titolo=''Cenni Storici'' |accesso=4 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151007142314/http://www.asplaurarodriguez.it/visual.php?id=10&sezione=Cenni |dataarchivio=7 ottobre 2015 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.storiaememoriadibologna.it/bevilacqua-ariosti-laura-481337-persona ''Bevilacqua Ariosti Laura'']</ref><ref>[http://clueb.it/wp-content/uploads/2013/07/Quaderni_del_Savena_2012.pdf ''Laura Rodriguez''] [[PDF]]</ref>.
 
==== Villa Salina ====
[[File:San Lazzaro di Savena Villa già Bolognini poi Amorini ora Salina.jpg|thumb|Villa Bolognini (ora Salina), in un disegno del [[Cinquecento]]. Sono ancora visibili le antiche torri rimosse in seguito]]
''Villa Salina'', in località Farneto, è nel tempo appartenuta alle famiglie nobiliari dei Bolognini (i quali la fecero innalzare al termine del [[XV secolo]]), quindi degli Amorini, e del marchese Salina in seguito<ref>[http://www.villasalinacasadiriposo.com/ ''La nostra storia''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160207123308/http://www.villasalinacasadiriposo.com/ |data=7 febbraio 2016 }}</ref>. L'edificio, che originariamente era un palazzo dotato di quattro torri a base rettangolare, fu ristrutturato in forma di villa nel [[1743]], per volere di Taddeo Bolognini (e, fra l'altro, conserva tuttora statue in stucco, opere dello scultore Giovan Battista Bolognini, il Giovane<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/bolognini-giovan-battista-il-giovane_%28Dizionario_Biografico%29/ ''Bolognini, Giovan Battista, il Giovane'']</ref>).
 
Il territorio sanlazzarese fu pesantemente bersagliato nell'atto conclusivo del secondo conflitto mondiale: la villa fu colpita e subì danni non lievi (e l'ampio giardino, dotato di [[Labirinto di siepi|siepi labirintiche]], fu distrutto). Dopo un lungo periodo d'incuria, ''Villa Salina'' è stata sottoposta ad interventi di recupero. Attualmente essa è adibita a struttura di accoglienza per anziani<ref>[http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/15912# ''FANT 0306 - Farneto (San Lazzaro di Savena), Villa già Bolognini, poi Amorini, ora Salina'']</ref>, con un parco che ha un'estensione superficiale di circa un [[ettaro]], comprensiva di un [[giardino all'italiana]] col suo [[Parterre (giardinaggio)|parterre]]<ref>[http://attraversogiardini.it/2006/04/02/il-parterre-di-villa-bolognini-salina-al-farneto/ ''Il parterre di Villa Bolognini-Salina al Farneto'']</ref>.
 
==== Altre ville storiche ====
''Villa Scornetta'' (sita nel capoluogo) è una tenuta [[rinascimentale]] che apparteneva alla famiglia Bianchini (fu poi acquistata nel [[1808]] da Vincenzo Pasquale Rusconi e giunse, per eredità, alla famiglia Berti<ref>[http://www.storiaememoriadibologna.it/zucchini-matilde-483802-persona ''Zucchini Matilde'']</ref>). È attualmente di quella dei Paglia.
 
Nella frazione di Caselle, è presente ''Villa Rorà'' (in principio dei [[Gozzadini (famiglia)|Gozzadini]], poi dei Bonfioli, quindi dei Malvezzi e ora convertita parzialmente in stabile condominiale).
 
A Colunga vi è ''Villa Savioli'', un complesso posseduto dai [[Pepoli]] e in seguito dai Savioli (ora è dei [[Marescotti (famiglia)|Marescotti]]).
 
In località Croara si trovano ''Villa Malvasia'', costruzione del [[XVII secolo]] e ''Villa Rusconi-Rizzi'' (già degli Zambeccari, quindi dei Malvezzi), oggi divenuta condominio (durante l'[[Operazione Achse|occupazione tedesca]] era stata trasformata nella loro roccaforte a San Lazzaro).
 
Nella frazione di Pizzocalvo è collocata una villa del [[XVI secolo]]<ref>[http://www.collibolognesi.it/ita/itinerario1.html ''Itinerario n°1 Valle dell'Idice - Valle del Savena''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151117023825/http://www.collibolognesi.it/ita/itinerario1.html |data=17 novembre 2015 }}</ref> soprannominata ''Palazzo del Bosco'' (per via del suo bosco perimetrale) appartenuta inizialmente alla famiglia dei Bovio, poi ai [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]], quindi ai Berti Pichat; presentemente la famiglia proprietaria è quella dei Minutoli Tegrini<ref>[http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/16584# ''FANT 0822 - Pizzocalvo (San Lazzaro di Savena), Villa del Bosco: disegno'']</ref>.
 
A Castel de' Britti (non molto distante dai [[San Lazzaro di Savena#Rovine di Castel de' Britti|ruderi castellani]]) è visibile ''Villa Malvezzi'' (ora della famiglia [[Rangoni]] [[Machiavelli (famiglia)|Machiavelli]]), un fabbricato in [[Neomedievale|stile neomedievale]] (dall'aspetto affine ad un'opera fortificata, con tanto di torre) ultimato nel [[1896]].
 
=== Architetture militari ===
==== Rovine di Castel de' Britti ====
Menzionato nel [[776]] in un [[Contratto di donazione|atto di donazione]] del [[Ducato di Persiceto|duca di Persiceto]] Giovanni e di sua sorella Orsa (copia manoscritta risalente al [[XII secolo]]<ref>[http://scans.library.utoronto.ca/pdf/1/15/bullettinodellis35romeuoft/bullettinodellis35romeuoft.pdf ''Donazione di beni fatta al monastero di Nonantola da Giovanni duca di Persicata''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://www.bibar.unisi.it/sites/www.bibar.unisi.it/files/testi/testiqds/q40/02.pdf ''Brento e i castelli emiliani nella Descriptio di Giorgio Ciprio''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>), come ''[[castrum|castro]] Gissaro quod dicitur Britu''<ref name=autogenerato4>[http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html ''Castelli, Chiese e monasteri''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924011529/http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/Storia.html |data=24 settembre 2015 }}</ref> (ovvero, castello Gissaro - ''in quanto eretto su di un rilievo gessoso'' - dei Britti), Castel de' Britti (a volte citato come ''Castrum Britonum''<ref>[http://icozzano.scuole.bo.it/ozzano/luoghi/mappa2/luogo37.htm ''37 Chiesa di S. Maria Assunta di Settefonti'']</ref><ref>[http://scans.library.utoronto.ca/pdf/9/1/ilterritoriobolo00casi/ilterritoriobolo00casi.pdf ''Il territorio bolognese nell'epoca romana''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>), era in origine un borgo fortificato rientrante fra i vasti possedimenti della Grancontessa [[Matilde di Canossa]].
 
Nel corso della storia, per un certo numero di volte fu sottoposto a devastazione: in particolare, nel [[1137]] fu assediato ed espugnato, saccheggiato e distrutto dall'imperatore [[Lotario II di Supplimburgo|Lotario III]]; nel [[1175]], fu incendiato da truppe dell'arcivescovo [[Cristiano di Magonza]], [[Cancelliere#Sacro Romano Impero|arcicancelliere]] dell'imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I Barbarossa]]; nel [[1361]] i soldati del comune di Bologna lo abbatterono<ref name=autogenerato34>[http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=5454 ''Castel de' Britti'']</ref>. In seguito fu ricostruito e distrutto nuovamente.
 
Del castello rimangono pochissime testimonianze, porzioni delle mura di cinta e lo scheletro dell'arco d'entrata situato davanti alla chiesa [[xIV secolo|trecentesca]] consacrata a [[Biagio di Sebaste|San Biagio]]<ref name=autogenerato4 /><ref name=autogenerato34 />.
 
=== Altro ===
==== Ponte Savena ====
Il ponte Savena è una costruzione posta sul [[Savena|torrente Savena]] che congiunge a est il territorio della città di Bologna a quello di San Lazzaro di Savena. Tra il [[1776]] e [[1777]], fu edificato in quanto funzionale a una deviazione del Savena. Il ponte (riprodotto anche all'interno dello [[San Lazzaro di Savena#Stemma|stemma del comune]], disegnato nel [[1851]]) era anticamente dotato di quattro pilastri le cui cime erano corredate da altrettante statue raffiguranti [[sirena (ibrido donna-pesce)|sirene]] (chiamate "[[sfinge|sfingi]]" secondo alcuni documenti di quel periodo)<ref name=autogenerato3 /><ref name=autogenerato17>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2015/04/uscita4-2015-web1.pdf ''Il ponte delle sirene sul Savena''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>. Pilastri e sculture furono rimossi in base a un progetto del 13 maggio [[1885]] e rimpiazzati da pilastri bassi sormontati da sfere (della cui esistenza tuttavia, non v'è più traccia già nelle fotografie dei primi anni del [[XX secolo|Novecento]])<ref name=autogenerato3 />, il tutto per seguire i piani d'ampliamento della sede stradale del ponte, consentendo la circolazione della [[Tranvia Bologna-Imola|tranvia a vapore Bologna-Imola]], a quel tempo in fase di costruzione.
 
Il ponte Savena, adeguato nell'[[XIX secolo|Ottocento]], nella seconda guerra mondiale subì l'abbattimento e venne sostituito dall'attuale (dallo stile architettonico anodino)<ref name=autogenerato17 /><ref>Pier Luigi Perazzini, ''Il ponte delle sirene sul Savena al confine tra San Lazzaro di Savena e Bologna'', «San Lazzaro in Piazza», n. 1, marzo-aprile 2015, p. 20</ref>.
 
=== Siti archeologici ===
==== Scavi di via Montebello ====
Un accidentale ritrovamento in località Pizzocalvo (via Montebello, sulla sponda sinistra del [[Idice|torrente Idice]] e nel cuore del [[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa]]) ha dato l'abbrivio a due [[scavo (archeologia)|campagne di scavo]] del 2001 e del 2007 che hanno rivelato l'esistenza d'un importante insediamento d'epoca romana. In particolare, l'impianto rustico rinvenuto consta di una serie di ambienti, uno dei quali era un magazzino per la conservazione di generi alimentari. L'attività archeologica ha individuato sostanzialmente tre fasi d'insediamento dell'edificio, risalenti ad un periodo compreso fra il [[I secolo|I]] e il [[II secolo|II secolo d.C.]], e messo in luce come quella zona non fosse rilevante solo per il suo ruolo agricolo, ma anche per quanto concerne il governo dei traffici commerciali che si svolgevano tra l'Emilia e l'[[Etruria]] (attraverso la valle dell'Idice)<ref>[http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/san_lazzaro_gessi/testimonianze_08.htm ''Gli scavi di via Montebello a San Lazzaro di Savena (BO)''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150620211906/http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/san_lazzaro_gessi/testimonianze_08.htm |data=20 giugno 2015 }}</ref>.
 
==== Area della ex Cava a Filo ====
Area d'interesse [[paleontologico]] è quella della ex [[Cava a Filo]], nei pressi della frazione Croara (localizzata nel Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa), ove si presenta un paleo-[[inghiottitoio]], scoperto attorno al 1960. Studi sono stati portati avanti anche a partire dal 2006 e fino al 2011. La datazione del sito varia fra gli 11.000 e i 20.000 anni a.C. Parte dei ritrovamenti fossili consistono in volpi, lupi, ermellini, cinghiali, lepri, [[Bos taurus primigenius|uri]], [[bison priscus|bisonti delle steppe]], resti di pini, ontani, betulle, olmi e querce<ref>[http://it.scribd.com/doc/258362455/Siti-Archeologici-Provincia-Di-Bologna-e-Ferrara#scribd ''Siti Archeologici Provincia di Bologna e Ferrara''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150621010813/https://it.scribd.com/doc/258362455/Siti-Archeologici-Provincia-Di-Bologna-e-Ferrara |data=21 giugno 2015 }}</ref>.
 
==== Camposanto del lazzaretto ====
Nel maggio del [[2015]] gli archeologi (a seguito di lavori di rifacimento dell'arteria storica via Emilia, causa il cantiere stradale "BOBO", per il trasporto pubblico), si sono imbattuti in sepolture di pertinenza dell'antico camposanto della chiesa medievale andata distrutta (a sua volta correlata all'ex [[lebbrosario]] della zona)<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/comunicazione/notizie/cantiere-bobo-i-ritrovamenti ''Cantiere BoBo - i ritrovamenti'']</ref>.
 
Precedenti scavi ([[1987]]<ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2015/06/giugno2015-web1.pdf ''Scheletri vecchi di secoli? Le sepolture affiorate potrebbero far parte dell'antico cimitero e risalire al 1200/1500''] [[PDF]]</ref>), compiuti nel cortile municipale (nel corso di una ristrutturazione), misero in luce alcuni resti delle fondazioni dell'antico edificio di culto. Furono scoperte anche una cinquantina di tombe, la cui fattura varia a seconda del ceto sociale dei defunti: inumazione in semplici fosse, entro bare lignee o in cassoni in muratura (questi ultimi collocati all'interno del perimetro della chiesa oppure accostati alla sua facciata).
 
Gli scavi del 2015 nel centro del comune hanno portato al rinvenimento di tombe [[Basso Medioevo|basso-medievali]] (una decina), le quali ampliano i limiti di quella che si pensava potesse essere l'area cimiteriale, coinvolgendo anche l'ambito della via Emilia. A pochi centimetri dalla superficie sono state individuate spoglie adagiate nella nuda terra (ma anche alcuni resti di bare di legno) con, in molti casi, sovrapposizioni di seppellimenti.
 
==== Il pozzo per la captazione delle acque ====
La Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, in via Caselle (nel centro di San Lazzaro) ha compiuto scavi nel 2006<ref>Articolo di «San Lazzaro in Comune», Anno 2, numero 4, marzo 2016, p. 8 ''AQUA FONS VITAE''</ref> (in un cantiere edile aperto per una nuova costruzione) che hanno evidenziato un pozzo per la captazione delle acque (avente una profondità di circa 13 metri), manufatto costruito presumibilmente non prima del I secolo a.C.<ref name="archeobo.arti.beniculturali.it"/><ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/comunicazione/notizie/aqua-fons-vitae-quando-la-storia-e-sotto-i-nostri-piedi#null ''Aqua Fons Vitae, quando la storia è sotto i nostri piedi'']</ref> La funzionalità del pozzo (di servizio a un edificio rurale andato perduto e segno d'un insediamento agricolo romano nel contesto dell'''[[ager Bononiensis]]'') cessò tra la fine del II secolo d.C. e l'inizio del III secolo d.C.<br />
Nel cuore della cavità sono stati ritrovati reperti in gran numero, i cui più significativi sono rappresentati da un [[dupondio]] con al dritto la testa dell'imperatore [[Marco Aurelio]] e al rovescio la dea [[Vittoria (divinità)|Vittoria]] (moneta coniata nel periodo 170-171 d.C.), un pendaglio di lamina bronzea traforata, uno spillone in osso con testa sferica, una [[Firmalampen|Firmalampe]] (lucerna firmata) e un mortaio ricavato dalla pietra di Aurisina.
 
=== Aree naturali ===
==== Grotta del Farneto ====
La ''Grotta del Farneto'' (un tempo chiamata anche del ''Farnè''<ref>[http://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1871/2626 ''Esplorazione della grotta del Farneto'']</ref>, o dell'''Osteriola''<ref name="academia.edu">[https://www.academia.edu/4168447/Il_sistema_di_monitoraggio_della_Grotta_del_Farneto_Bo_ ''Il sistema di monitoraggio della grotta del Farneto (BO) Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali, Alma Mater - Università di Bologna'']</ref>, nominata monumento nazionale sotto il [[Regno d'Italia]]<ref>[http://www.torrossa.it/resources/an/2242706 ''I due anniversari della Grotta del Farneto'']</ref>) è una cavità del [[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa]]<ref name=autogenerato6>[http://www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/9067 ''Il sistema di monitoraggio della grotta del Farneto (BO)'']</ref>. L'antro gessoso, che si trova nel territorio di San Lazzaro di Savena (località Farneto), venne scoperto nel [[1871]] dallo studente di [[geologia]] [[Francesco Orsoni]]<ref>[http://www.palazzotraversa.it/brizio/grotta/grotta.htm ''La Grotta del Farneto'']</ref> (insieme al contadino Filippo Dorelli<ref name="academia.edu"/>) e fu esplorato fino ai primi del [[XX secolo|Novecento]].
 
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] gli scavi per accedere alla grotta ripresero, ma dopo alcuni decenni di abbandono, l'ambiente fu chiuso al pubblico (a seguito di eventi franosi all'ingresso<ref name=autogenerato6 />, di cui l'ultimo nel [[1991]]<ref name="academia.edu"/>) e solo dopo l'esecuzione d'interventi di consolidamento e messa in sicurezza, fu riaperto nel 2008<ref>[http://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it/Engine/RAServePG.php/P/30431RTP0403/M/25521RTP0404 ''Grotta del Farneto'']</ref>.
 
Campagne di scavi evidenziarono come la caverna venne frequentata dall'[[Età del bronzo|Età del Bronzo]]<ref name="academia.edu"/>, con tracce rinvenute che vanno da sepolture, al vasellame vario, frammenti d'ossa d'animali e resti di vegetali bruciati.
 
Risalente all'epoca del [[Messiniano]], la ''Grotta del Farneto'' si addentra nella terra per uno sviluppo complessivo di oltre un chilometro (e un [[dislivello]] massimo di 44&nbsp;m)<ref name="academia.edu"/>. La parte visitabile della cavità conta tre sale principali: la prima ha il pavimento cosparso di massi bianchi precipitati dalla volta; la seconda ha dimensioni più ridotte, mentre la terza è particolarmente estesa, ma dal soffitto basso e [[Gesso (minerale)|cristalli di gesso]] infissi in ogni direzione<ref>[http://www.casamestre.it/news-bell-italia/231-in-emilia-romagna-nella-grotta-del-farneto ''In Emilia-Romagna... nella Grotta del Farneto'']</ref>.
 
==== Grotta della Spipola ====
[[File:Luigi Fantini ingresso storico della Grotta della Spipola.jpg|thumb|left|Lo speleologo Luigi Fantini ritratto al vecchio ingresso della Grotta della Spipola]]
 
La ''Grotta della Spipola'', nel [[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa|Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abadessa]] (comune di San Lazzaro di Savena, frazione Croara), venne scoperta nel [[1932]] dallo speleologo bolognese [[Luigi Fantini (speleologo)|Luigi Fantini]]<ref name=autogenerato25>[http://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it/Engine/RAServePG.php/P/30451RTP0400/M/26351RTP0400 ''Grotta della Spipola'']</ref>, pioniere dell'esplorazione dei gessi bolognesi (con un primo, infruttuoso sondaggio eseguito nel [[1903]], da parte di [[Giorgio Trebbi]], della [[Società Speleologica Italiana]]<ref name=autogenerato21 />).
 
La grotta è considerata tra i maggiori complessi ipogei [[carsismo|carsici]] dell'Europa occidentale, limitatamente alle formazioni gessose (è parte del sistema carsico chiamato "Acquafredda-Spipola-Prete Santo", con oltre 11&nbsp;km di sviluppo<ref name=autogenerato21 />)<ref name=autogenerato25 /><ref name=autogenerato19>[http://www.meteweekend.it/Mete/Italia/Emilia-romagna/fine-settimana-nel-parco-dei-gessi-bolognesi.html ''Fine settimana nel Parco dei Gessi Bolognesi'']</ref>. Vi si accede da un ingresso artificiale costruito nel [[1936]] più in basso rispetto a quello naturale (detto ''Bus d'la Speppla'', in bolognese, o "Buco del Calzolaio").
 
Dal [[1940]], la ''Spipola'' subì danni ricorrenti e spoliazioni, in parte dovuti anche al suo impiego come rifugio per sfollati<ref>[http://www.gsb-usb.it/Grotte-Protette/elenco-grotte-protette-nel-bolognese.html ''Le Grotte Protette - Prodromi: 1871 - 1951'']</ref> verso il termine della seconda guerra mondiale, ma provocati anche da curiosi, vandali e collezionisti (con asportazione di cristallizzazioni, imbrattamenti delle pareti, abbandono di immondizie, ecc.)<ref>{{Cita web |url=http://www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi/iti_dettaglio.php?id_iti=1065 |titolo=''Escursione speleologica nella Grotta della Spipola'' |accesso=28 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402170835/http://www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi/iti_dettaglio.php?id_iti=1065 |dataarchivio=2 aprile 2015 |urlmorto=sì }}</ref>. L'ultima opera di bonifica terminò nel [[1995]]<ref name=autogenerato25 />.
 
All'interno della spelonca si trovano [[dolina carsica|doline]] minori e [[inghiottitoio|inghiottitoi]] da cui si accede ad altre cavità. La ''Grotta della Spipola'' è lunga 4&nbsp;km, con un dislivello di 50 m<ref name=autogenerato19 />.
 
==== Oasi fluviale del Molino Grande ====
[[File:Oasi Fluviale del Molino Grande.JPG|thumb|Gessi bolognesi dell'Oasi del Molino Grande]]
 
Nella frazione Idice di San Lazzaro di Savena, è possibile trovare l'''Oasi fluviale del Molino Grande''<ref>[http://awsassets.wwfit.panda.org/downloads/er_molino_grande_a3.pdf ''Mappa Oasi Molino Grande''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>. L'oasi (collocata nell'ambito del [[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa]]<ref name=autogenerato8>[http://awsassets.wwfit.panda.org/downloads/oasi_molino_grande___pieghevole.pdf ''Oasi Molino Grande - pieghevole''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>) include una [[zona umida]], un lago e un tratto di [[bosco igrofilo]] (che si estende lungo le rive del [[Idice|torrente Idice]]) ed è zona di [[riproduzione degli uccelli|nidificazione]] per alcune specie di uccelli non comuni<ref>[http://www.wwf.it/oasi/emilia_romagna/oasi_fluviale_del_molino_grande/ ''Oasi Fluviale del Molino Grande'']</ref>.<br />
Nell'area vi trova rifugio un'[[aves|avifauna]] [[golena]]le che comprende il [[merops apiaster|gruccione]], il [[Alcedinidae|martin pescatore]], la [[hirundinidae|rondine topino]], l'[[ardea cinerea|airone cenerino]], la [[nycticorax nycticorax|nitticora]] e la [[egretta garzetta|garzetta]].
 
Sulla riva sinistra del corso d'acqua Idice sono visibili i resti di un vecchio mulino<ref>[http://www.parks.it/parco.gessi.bolognesi/pun.php ''Molino Grande'']</ref>.
 
Oltre agli uccelli, è possibile incrociare [[Capreolus capreolus|caprioli]], [[Sus scrofa|cinghiali]], [[Dama dama|daini]], [[Lepus (genere)|lepri]], ma anche [[Meles meles|tassi]] e [[Phasianidae|fagiani]]<ref>[http://www.sanlazzarotv.it/media/oasi-del-molino-grande ''Oasi Fluviale del Molino Grande'']</ref>.
 
Nella zona sono presenti piante di [[populus|pioppo]], [[quercus pubescens|roverella]], [[fraxinus ornus|orniello]], [[acer campestre|acero campestre]], [[robinia]], [[salix|salice]], [[quercus robur|farnia]], [[fraxinus angustifolia|frassino meridionale]] e di rovo bluastro.
 
Sulla superficie di un lago (la conca di un'ex cava di ghiaia<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2012/08/23/unex-cava-a-salvaguardia-dellambiente/ ''Un'ex cava a salvaguardia dell'ambiente'']</ref>) si trovano anche rarità botaniche (a livello regionale) di genere acquatico come il [[nenufaro]] e la [[Nymphoides peltata|ninfea sfrangiata]]. Nell'oasi sono osservabili anche la [[lythrum|salcerella]], il [[iris pseudacorus|giaggiolo acquatico]] e la [[typha latifolia|tifa]].
 
==== Area di Riequilibrio Ecologico Parco Fluviale Lungo Idice ====
[[File:Vista fiume Idice.jpg|thumb|left|[[Idice|Fiume Idice]]]]
 
In zona Idice, è visitabile la cosiddetta ''Area di Riequilibrio Ecologico Parco Fluviale Lungo [[Idice]]'', una fascia territoriale delle dimensioni di 30 ettari in cui la vegetazione è prevalentemente formata da pioppi, robinia, [[amorpha]] e tifa.
 
Tale progetto di riqualificazione ambientale è affidato dal comune al [[WWF]] e la sua superficie è connessa a nord al Parco Fluviale Lungo Idice di [[Castenaso]] e a sud all'Oasi fluviale del Molino Grande e al Parco di Ca' de Mandorli, sempre ad Idice (il tutto nell'ambito perimetrale del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa)<ref>[http://www.naturadipianura.it/index.php/luoghi/37-torrente-idice ''Torrente Idice'']</ref>.
 
==== Parco Belpoggio ====
Il ''Parco Belpoggio'' (attiguo alla frazione Ponticella) ha un'estensione di oltre tre ettari ed è inserito nel Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa<ref name=autogenerato8 />. Dal 2010 l'area naturalistica è gestita dal WWF<ref>[https://wwfbologna.wordpress.com/oasi-della-provincia-di-bologna/parco-belpoggio/ ''Parco Belpoggio a San Lazzaro di Savena'']</ref> ed è dotata di uno stagno per la riproduzione degli [[amphibia|anfibi]].
 
==== Parchi pubblici ====
; Parco della Resistenza: Intitolato alla [[Resistenza italiana]], questo parco è la zona di verde pubblico principale del capoluogo-comune sanlazzarese. È confinante con il territorio di Bologna (''Parco dei Cedri'') ed è stato realizzato all'inizio degli anni settanta (ha un'estensione di oltre 17 ettari), ricavandolo da una delle proprietà della marchesa Laura Bevilacqua Ariosti (vedova di Annibale Rodriguez y Laso De' Buoi)<ref name="storiaememoriadibologna.it"/>.
 
; Parco 2 agosto: Quest'area è stata portata a termine nel periodo 1979-1980, in pieno centro cittadino, ed è stata dedicata alle vittime della [[strage di Bologna|strage della stazione di Bologna]]. Ospita un palco in muratura con attorno un [[anfiteatro]] naturale, che la rende adatta ad accogliere all'aria aperta esibizioni pubbliche o cerimonie religiose. Dal settembre 2015 al giugno 2016 è stato oggetto di riqualificazione urbana<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/territorio/edilizia-e-urbanistica/riqualificazione-parco-2-agosto ''Riqualificazione Parco 2 Agosto'']</ref>.
 
<gallery mode=packed-hover heights=130>
File:Parco della Resistenza a San Lazzaro di Savena.jpg|Parco della Resistenza
File:Scultura commemorativa al Parco della Resistenza.jpg|Parco della Resistenza: scultura che commemora i caduti sanlazzaresi della Resistenza
File:Parco 2 Agosto a S Lazzaro di Savena.jpg|Parco 2 agosto (qui, prima della sua riqualificazione, conclusa nel 2016)
File:Parco 2 Agosto a S Lazzaro di Savena palco.jpg|Palco del Parco 2 agosto (prima dei lavori di riqualificazione, terminati nel 2016)
</gallery>
 
Si menzionano anche il Parco Europa, il Parco di via Scornetta, il Parco Aldo Moro, quello di Ca’ De’ Mandorli ed il Parco della Pace.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/San Lazzaro di Savena}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1º gennaio 2016, i cittadini stranieri residenti a San Lazzaro di Savena risultavano essere 2.539<ref>[http://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/23-san-lazzaro-di-savena/statistiche/cittadini-stranieri-2016/ ''Dati statistici al 1º gennaio 2016'']</ref> (il 7,9% della popolazione totale), così suddivisi per nazionalità (sono indicati unicamente i dati superiori alle 100 unità):
 
# [[Romania]]: 607
# [[Repubblica di Moldavia]]: 262
# [[Ucraina]]: 208
# [[Albania]]: 202
# [[Marocco]]: 156
# [[Filippine]]: 109
# [[Bangladesh]]: 108
# [[Pakistan]]: 100
 
=== Tradizioni e folclore ===
Nell'ambito del carnevale locale, ''Lazzarone''<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2014/11/12/lazzarone-alla-conquista-dellamerica/ ''Lazzarone alla conquista dell'America'']</ref><ref>[http://www.sanlazzarocultura.it/?p=320 ''Il Lazzarone arriva in America'']</ref> è la [[Maschera (commedia dell'arte)|maschera]] ufficiale del comune, nata per iniziativa dell'istituzione culturale "Prometeo" e dalla collaborazione del burattinaio bolognese Riccardo Pazzaglia (oltre che dal coinvolgimento degli alunni di due scuole elementari)<ref>[http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/40000/37792.xml?key=norman&first=371&orderby=1 ''A Persiceto e Cento gli appuntamenti più tradizionali. San Lazzaro battezza il Lazzarone. La maschera del regista protagonista a Castelnovo Carnevale, anche Nanni Moretti sale sul carro''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160305224107/http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/40000/37792.xml?key=norman&first=371&orderby=1 |data=5 marzo 2016 }}</ref>.
 
''Lazzarone'' (nel nome vi è sia un riferimento allo stesso comune, che all'espressione dialettale generalmente impiegata per indicare un monello, un giamburrasca) incarna un sanlazzarese quindicenne nato nei primi del Novecento; è un personaggio privo di desiderio per lo studio, ma al contempo curioso (suole prendere appunti di ciò che vede e sente), smaliziato, vanitoso, amante del divertimento e degli scherzi.
 
La maschera di ''Lazzarone'', impersonato per la prima volta da Pazzaglia, esordì pubblicamente il 10 febbraio del 2002, in occasione della festa carnevalesca sanlazzarese, tenendo uno strambo discorso dal balcone del municipio<ref>[http://www.travelemiliaromagna.it/carnevale-in-emilia-romagna-viaggio-tra-le-maschere-tradizionali/ ''Lazzarone'']</ref>.
 
=== Qualità della vita ===
<div align="center">
{| class="wikitable"
|- bgcolor=lightblue
! Anno
! Qualità della Vita ([[Il Sole 24 ORE|Sole 24 Ore]]<ref>[http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2014/08/classifica-borghi-felici.pdf ''La classifica completa - Il Sole 24 Ore''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2014/18-agosto-2014/provincia-bolognese-domina-classifica-nazionale-benessere-223754438266.shtml ''La provincia bolognese domina'']</ref>)
! Qualità della Vita ([[Italia Oggi]])
! Rapporto Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])
|-
|+[[#Ottavi di finale|Ottavi]]
| [[2014]]
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| 40°
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|+[[#Primo turno|Primo turno]]
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</div>
 
== CulturaTabellone ==
{{Coppa Italia 2012-2015 qualificazioni
=== Archivi e biblioteche ===
L'''Archivio Storico Comunale "Carlo Berti Pichat"'' di San Lazzaro di Savena (parte integrante del Servizio Archivistico Metropolitano della [[Provincia di Bologna]]<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/statuto-e-regolamenti/Regolamento%20consultazione%20Archivio%20Storico%20Comunale.pdf/at_download/file ''Regolamento sulla consultazione dell'archivio storico comunale''] [[PDF]]</ref>), collocato in un ambiente sotterraneo del Palazzo comunale<ref name="sanlazzarocultura.it"/> (e facente parte dell'archivio propriamente detto), conserva il patrimonio documentario dell'amministrazione sanlazzarese dal 1827, anno della sua istituzione<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/cultura/archivio-storico/fondi-archivistici#null ''Fondi archivistici'']</ref>. L'archivio venne smembrato al termine degli anni sessanta e smistato su diverse sedi. Nel 1996, fu nuovamente assemblato, riordinato, inventariato e ricollocato in municipio<ref>''L'Archivio storico comunale di San Lazzaro di Savena. Inventario a cura di M. Maggiorani e G. Romanzi'', Mauro Maggiorani e Giampiero Romanzi, Bologna, Il Nove, 1996</ref>. Nel 1998 nacque la sezione separata denominata ''Archivio Storico comunale'', un istituto incaricato della custodia della documentazione più datata di San Lazzaro e altri enti<ref>[http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ibc-cms/cms.item?munu_str=0_1_3&numDoc=15&flagview=viewItemCaster&typeItem=3&itemDoc=037054-001#nogo ''Archivio storico comunale Carlo Berti Pichat di San Lazzaro di Savena'']</ref>.<br />
L'Archivio Storico è ripartito in quattro fondi: quello comunale, che comprende la documentazione amministrativa dal 1827 fino al [[1965]]<ref>[http://san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?step=dettaglio&codiSanCompl=san.cat.complArch.89037&id=89037 ''Archivio storico del Comune di San Lazzaro di Savena'']</ref>, e tre fondi locali aggregati, ovvero, quello del [[Giudice conciliatore]] ([[1905]]-1977<ref>[http://san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?step=dettaglio&codiSanCompl=san.cat.complArch.89027&id=89027 ''Archivio del Giudice conciliatore di San Lazzaro di Savena'']</ref>), della [[Congregazione di carità]] (poi [[Ente comunale di assistenza|Ente Comunale di Assistenza]]) dal [[1893]] al [[1978]]<ref>[http://san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?step=dettaglio&codiSanCompl=san.cat.complArch.89041&id=89041 ''Archivio della Congregazione di carità poi Ente comunale di assistenza di San Lazzaro di Savena'']</ref>, e quello del Partito Nazionale Fascista (1933-[[1943]]<ref>[http://san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?step=dettaglio&codiSanCompl=san.cat.complArch.89033&id=89033 ''Archivio del Partito nazionale fascista di San Lazzaro di Savena'']</ref>). È inoltre presente un archivio fotografico, che annovera materiale per gli anni che vanno dal [[1900]] al 2000, proveniente anche da fondi privati<ref>[http://san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?step=dettaglio&codiSanCompl=san.cat.complArch.89038&id=89038 ''Archivio fotografico del Comune di San Lazzaro di Savena'']</ref><ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/cultura/archivio-storico/fondi-fotografici ''Fondi fotografici'']</ref>.
 
| RD1-seed01=56
=== Scuole ===
| RD1-team01={{Calcio Triestina}}
Nel territorio si trovano due Istituti comprensivi, denominati I.C. 1 e I.C. 2.<ref>[http://www.ic1sanlazzarodisavena.gov.it/ IC 1]</ref><ref>[http://www.2circolosanlazzaro.org/ IC 2]</ref>
| RD1-score01=
| RD1-seed02=65
| RD1-team02={{Calcio Cavese}}
| RD1-score02=
 
| RD1-seed03=57
Nel comune si trovano inoltre i seguenti istituti superiori:
| RD1-team03={{Calcio Pro Patria}}
| RD1-score03=
| RD1-seed04=64
| RD1-team04={{Calcio Matelica}}
| RD1-score04=
 
| RD1-seed05=49
* Istituto di Istruzione Superiore "[[Enrico Mattei]]"
| RD1-team05={{Calcio Virtus Francavilla}}
* Istituto di Istruzione Superiore "[[Ettore Majorana]]"
| RD1-score05=
* Liceo scientifico "[[Enrico Fermi]]" (sede associata di San Lazzaro di Savena)
| RD1-seed06=72
| RD1-team06={{Calcio Novara}}
| RD1-score06=
 
| RD1-seed07=48
=== ITC Teatro ===
| RD1-team07={{Calcio Reggina}}
L'''ITC Teatro'' è il teatro comunale di San Lazzaro di Savena e venne ufficialmente inaugurato nel [[1983]]<ref>[http://www.itcteatro.it/ ''La storia'']</ref>. Originariamente, la sua [[destinazione d'uso]] era di [[Aula Magna]] dell'Istituto Tecnico Commerciale "E. Mattei" (ora I.I.S. "E. Mattei"), da cui la costruzione prende il suo nome<ref name=autogenerato22>[http://www.itcteatro.it/ ''Gli Spazi'']</ref> e nelle cui immediate vicinane è ubicata. L'edificio fu convertito su iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune.
| RD1-score07=
| RD1-seed08=73
| RD1-team08={{Calcio Vicenza||2019}}
| RD1-score08=
 
| RD1-seed09=47
Nel corso degli [[anni 1980|anni ottanta]], artisti e compagnie teatrali fra cui [[Annibale Ruccello]] e il [[Teatro delle Albe]], vi si esibirono. Ospitando il festival/concorso per comici ''[[La Zanzara d’oro]]''<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/14/comici-depressi-alla-ribalta-televisiva.html ''Comici depressi alla ribalta televisiva'']</ref> (nato nel [[1985]], poi divenuto di rilevanza nazionale), e grazie all'incontro con lo spettacolo cabarettistico bolognese ''[[Gran Pavese Varietà]]'' (ideato da [[Patrizio Roversi]] e [[Syusy Blady]]), calcarono il palcoscenico sanlazzarese anche gli allora esordienti [[Antonio Albanese]], [[Gene Gnocchi]], [[Daniele Luttazzi]], [[Paolo Hendel]], [[Fabio De Luigi]] e [[Alessandro Bergonzoni]]<ref>[http://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1985/3538 ''Il concorso per comici La Zanzara d'oro'']</ref>.
| RD1-team09={{Calcio Robur Siena}}
| RD1-score09=
| RD1-seed10=74
| RD1-team10={{Calcio Mantova}}
| RD1-score10=
 
| RD1-seed11=52
Dal momento della sua riapertura (avvenuta nel [[1998]], in seguito alla chiusura forzata di alcuni anni per via di lavori di ristrutturazione), il teatro fu affidato alla gestione del cast artistico e tecnico della [[Compagnia del Teatro dell'Argine]]<ref name=autogenerato22 /> (in seguito vincitrice di diversi [[Premio Ubu|premi Ubu]]<ref>[http://www.argine.it/site/lang/it-IT/page/21/ ''Riconoscimenti e prime volte'']</ref>).
| RD1-team11={{Calcio Monza}}
| RD1-score11=
| RD1-seed12=69
| RD1-team12={{Calcio Alessandria}}
| RD1-score12=
 
| RD1-seed13=
L'''ITC Teatro'' ha una capienza di 220 posti (120 in [[platea]] e 100 in gradinata)<ref>[http://www.itcteatro.it/ ''Dati tecnici'']</ref>, conta su una media di 30&nbsp;000 spettatori all'anno (nella stagione teatrale 2007-2008, è risultato essere il terzo teatro in Italia per dati d'afflusso di pubblico, considerato fra quelli aventi una capienza al di sotto dei duecentocinquanta posti<ref name=autogenerato11>[http://www.itcteatro.it/ ''Il Teatro'']</ref>) e negli ultimi anni ha ospitato artisti come [[Paolo Rossi (attore)|Paolo Rossi]], [[Ascanio Celestini]], [[César Brie]], [[Marco Baliani]], [[Valerio Binasco]], [[Paolo Nani]] e [[Emma Dante]]<ref name=autogenerato11 />.
| RD1-team13=
| RD1-score13=
| RD1-seed14=
| RD1-team14=
| RD1-score14=
 
| RD1-seed15=
=== Museo della Preistoria Luigi Donini ===
| RD1-team15=
{{doppia immagine|right|Museo della Preistoria Luigi Donini ingresso.jpg|155|PreistoPark San Lazzaro di Savena Mammut 01.jpg|282|Museo della Preistoria Luigi Donini (ingresso): nella foto di destra, la riproduzione in scala 1:1 di un mammut del "PreistoPark" annesso al museo}}
| RD1-score15=
| RD1-seed16=
| RD1-team16=
| RD1-score16=
 
| RD1-seed17=53
Il ''Museo della Preistoria "Luigi Donini"'' era originariamente una struttura museale [[archeologia|archeologica]] dedicata alla memoria del [[naturalista]] e [[speleologia|speleologo]] sanlazzarese [[Luigi Donini]]. Fu istituito nel [[1971]]<ref name=autogenerato32>[http://www.museodellapreistoria.it/storia.html ''La storia del museo'']</ref> all'interno dell'[[Abbazia di Santa Cecilia della Croara]], dell'XI secolo, sulle colline di San Lazzaro di Savena ([[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa]]).
| RD1-team17={{Calcio Ravenna}}
| RD1-score17=
| RD1-seed18=68
| RD1-team18={{Calcio Sanremese}}
| RD1-score18=
 
| RD1-seed19=60
Il comune di San Lazzaro, nel [[1985]]<ref name=autogenerato32 /> subentra nella gestione del museo, spostandone la collocazione nell'abitato cittadino. È in tale sede che venne dato un nuovo assetto alla custodia e l'allestimento dei reperti, incrementati grazie a nuove testimonianze del passato remoto, fra cui le [[Fossile|ossa fossilizzate]] di [[mammiferi estinti in tempi storici|mammiferi]] ritrovati nel giacimento dell'ex [[Cava a Filo|Cava Filo]] di gesso (nella frazione Croara).
| RD1-team19={{Calcio Arezzo}}
| RD1-score19=
| RD1-seed20=61
| RD1-team20={{Calcio Turris}}
| RD1-score20=
 
| RD1-seed21=67
In seguito al continuo accrescimento delle collezioni ricavate dalla [[geologia]] costituente l'[[Appennino bolognese]], la struttura venne sottoposta a lavori d'ampliamento e nel [[2003]], riaprì i battenti al pubblico con la denominazione di "Museo della Preistoria"<ref name=autogenerato32 />.
| RD1-team21={{Calcio Adriese}}
| RD1-score21=
| RD1-seed22=54
| RD1-team22={{Calcio Feralpisalò}}
| RD1-score22=
 
| RD1-seed23=59
L'allestimento mescola reperti originali con ricostruzioni scenografiche dettagliate in [[Scala di rappresentazione|scala 1:1]] di una panoramica [[antropologia|antropologica]] degli [[evoluzione umana|uomini primitivi]], la narrazione dell'[[habitat]] ricostruito di una grotta dei Gessi Bolognesi in cui vivevano le popolazioni<ref>[http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/260/i-luoghi-della-cultura-in-emilia-romagna/102018/museo-della-preistoria-luigi-donini ''Museo della Preistoria "Luigi Donini"'']</ref>, la presenza di una [[palafitta]] e l'istantanea delle grandi [[Fauna|faune]] estinte della [[Glaciazione Würm]] (come il [[megaloceros|megacero]] e il [[bison priscus|bisonte delle steppe]]).
| RD1-team23={{Calcio Catanzaro}}
| RD1-score23=
| RD1-seed24=62
| RD1-team24={{Calcio Casertana}}
| RD1-score24=
 
| RD1-seed25=51
La realtà museale è articolata su due piani (l'estensione superficiale complessiva supera i 500&nbsp;m²) e il percorso [[didattica|didattico]] e [[pedagogia|pedagogico]] si caratterizza per una dislocazione su sezioni espositive, le quali descrivono i principali fenomeni concatenati al territorio (nelle sue origini) a livello geologico, [[Paleoecologia|paleoecologico]] e antropologico. Le tematiche trattate vengono sottolineate dalla presenza di fossili ([[bivalvia|bivalvi]], [[mollusca|molluschi]], [[gastropoda|gasteropodi]] e [[lithophaga lithophaga|litodomi]], a titolo d'esempio) e raccolte archeologiche (come le tracce della [[civiltà villanoviana]]), ricostruzioni di tipo [[Diorama|dioramico]] e l'installazione di pannelli pittorici<ref>[http://www.museodellapreistoria.it/percorso.html ''Il percorso museale'']</ref>.<br />
| RD1-team25={{Calcio Imolese}}
Le tre sale della mostra sono rispettivamente intitolate, "Ambienti e Animali prima della Storia", "Uomini delle Origini" e "La Civiltà del Ferro".
| RD1-score25=
| RD1-seed26=70
| RD1-team26={{Calcio Sambenedettese}}
| RD1-score26=
 
| RD1-seed27=44
All'esterno del ''Museo Donini'' (e ad integrazione di esso), è operante dal [[2008]]<ref>[http://www.cittametropolitana.bo.it/cultura/Engine/RAServePG.php/P/492811390600/T/Inaugurazione-PreistoPark-Museo-della-Preistoria-Luigi-Donini ''Inaugurazione del PreistoPark al Museo della Preistoria "Luigi Donini"'']</ref><ref>[http://www.regione.emilia-romagna.it/agenzia-di-informazione-e-comunicazione/archivio-comunicati-stampa/@@comunicatodettaglio_view?codComunicato=27568 ''Parco tematico sull'Era Glaciale a San Lazzaro (Bo)'']</ref> il ''PreistoPark'', piccolo [[parco tematico]] sui grandi mammiferi estinti, che si avvale di riproduzioni fedeli e a grandezza naturale del [[mammuthus|mammut]], del [[panthera leo spelaea|leone delle caverne]], l'[[ursus spelaeus|orso delle caverne]] e la [[Crocuta crocuta spelaea|iena delle caverne]]<ref>[http://www.museodellapreistoria.it/24-il-museo/approfondimenti-storia-museo/74-preistopark.html ''PreistoPark'']</ref>.
| RD1-team27={{Calcio Pro Vercelli}}
| RD1-score27=
| RD1-seed28=77
| RD1-team28={{Calcio Rende}}
| RD1-score28=
 
| RD1-seed29=43
=== Mediateca ===
| RD1-team29={{Calcio Piacenza}}
{{doppia immagine|left|Mediateca S Lazzaro di Savena.jpg|200|Mediateca S Lazzaro di Savena tetto.jpg|280|Mediateca di San Lazzaro di Savena: nella foto di destra, in evidenza la particolare copertura isolante erbosa del tetto}}
| RD1-score29=
| RD1-seed30=78
| RD1-team30={{Calcio Viterbese Castrense}}
| RD1-score30=
 
| RD1-seed31=50
La Mediateca di San Lazzaro di Savena<ref>[https://ssl.panoramio.com/photo/1656589 ''San Lazzaro di Savena, la Mediateca'']</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.tagbolab.it/2014/02/la-mediateca-di-san-lazzaro-uno-spazio-innovativo-e-multimediale/ |titolo=''San La Mediateca di San Lazzaro: uno spazio innovativo e multimediale'' |accesso=8 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150208210857/http://www.tagbolab.it/2014/02/la-mediateca-di-san-lazzaro-uno-spazio-innovativo-e-multimediale/ |dataarchivio=8 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref> è stata inaugurata il 31 marzo [[2007]]<ref name=autogenerato15>[http://www.mediatecadisanlazzaro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=16&Itemid=104 ''Chi siamo'']</ref>, alla presenza dell'allora sindaco Marco Macciantelli e di [[Romano Prodi]] e accompagnata da un [[assolo]] del trombettista [[Paolo Fresu (musicista)|Paolo Fresu]]<ref name=autogenerato12>[http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/225000/221239.xml?key=Chiara&first=121&orderby=0&f=fir ''San Lazzaro, apre la nuova Mediateca. Oggi all'inaugurazione anche Romano Prodi''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150208213644/http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/225000/221239.xml?key=Chiara&first=121&orderby=0&f=fir |data=8 febbraio 2015 }}</ref><ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/comunicazione/san-lazzaro-citta/2007_14_SLC.pdf ''La nostra mediateca per una nuova cultura''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150208204006/http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/comunicazione/san-lazzaro-citta/2007_14_SLC.pdf |data=8 febbraio 2015 }}</ref>.
| RD1-team31={{Calcio Catania}}
| RD1-score31=
| RD1-seed32=71
| RD1-team32={{Calcio Fanfulla}}
| RD1-score32=
 
| RD1-seed33=46
Fra le prime costruzioni del suo genere ad essere stata edificata in Italia<ref name=autogenerato12 />, è una biblioteca di circa 1550&nbsp;m² disposti su due piani, ove sono conservati libri, giornali, [[Audiovisivo|audiovisivi]] e risorse multimediali in genere.
| RD1-team33={{Calcio Carrarese}}
| RD1-score33=
| RD1-seed34=75
| RD1-team34={{Calcio Fermana}}
| RD1-score34=
 
| RD1-seed35=45
La mediateca consta di circa 40.000 documenti, 5.500 media audiovisivi e di 50 fra [[quotidiano|giornali quotidiani]] e [[periodico|periodici]]<ref name=autogenerato15 />.
| RD1-team35={{Calcio Monopoli}}
| RD1-score35=
| RD1-seed36=76
| RD1-team36={{Calcio Ponsacco}}
| RD1-score36=
 
| RD1-seed37=55
A livello architettonico, il tetto della mediateca è obliquo e rivestito da un [[Tetto verde|tappeto vegetale]] per incrementarne l'[[inerzia termica]] e sviluppare un effetto isolante verso le temperature invernali ed estive<ref>[https://ssl.panoramio.com/photo_explorer#view=photo&position=10651&with_photo_id=1656526&order=date_desc&user=9469 ''San Lazzaro di Savena, il tetto della Mediateca''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130121082940/https://ssl.panoramio.com/photo_explorer |data=21 january 2013 }}</ref>. La copertura è dotata anche di [[modulo fotovoltaico|pannelli fotovoltaici]], al fine di ridurre il fabbisogno energetico della biblioteca stessa<ref>[http://www.cittametropolitana.bo.it/cultura/Engine/RAServeFile.php/f/Iniziative/San_LazzaroMediateca-Inaugurazione-Comstampa.pdf ''Nuova Mediateca, sabato 31 marzo l'inaugurazione''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.
| RD1-team37={{Calcio Südtirol}}
| RD1-score37=
| RD1-seed38=66
| RD1-team38={{Calcio Fasano}}
| RD1-score38=
 
| RD1-seed39=58
La struttura è integrata nel distretto culturale di San Lazzaro di Savena, di cui fanno parte anche [[Loiano]], [[Monghidoro]], [[Monterenzio]], [[Ozzano dell'Emilia]], [[Pianoro (Italia)|Pianoro]] e [[Pianoro (Italia)#Rastignano|Rastignano]]<ref>[http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?sysb=VALLEIDICE ''Catalogo Biblioteche Distretto Culturale San Lazzaro'']</ref>.
| RD1-team39={{Calcio Potenza}}
| RD1-score39=
| RD1-seed40=63
| RD1-team40={{Calcio Lanusei}}
| RD1-score40=
 
| RD2-seed01=25
=== Corpo Bandistico Musicale Città di San Lazzaro ===
| RD2-team01={{Calcio Perugia}}
Tra il [[1853]] e il [[1855]]<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2014/01/23/in-un-libro-i-160-anni-della-banda-di-san-lazzaro/ ''Corpo Bandistico Musicale di San Lazzaro di Savena'']</ref><ref name=autogenerato18>[https://ilbandolomusicale.wordpress.com/la-banda/#_edn9 ''Corpo Bandistico Gioacchino Rossini'']</ref> nacque la ''Banda del Comune di San Lazzaro di Savena''<ref name=autogenerato23>[http://www.bandarossinibologna.it/storia.htm ''Storia'']</ref>, la quale diede inizio alla propria attività adoperandosi nel corso di manifestazioni civili e religiose.
| RD2-score01=
| RD2-seed02=56/65
| RD2-team02=Vincente gara 1
| RD2-score02=
 
| RD2-seed03=24
Il 6 giugno dell'anno [[1859]]<ref name=autogenerato23 />, il complesso bandistico musicale fu aggregato alla [[Guardia nazionale italiana]]. A partire dal [[1860]] mutò l'originaria denominazione in ''Banda Nazionale del Comune di San Lazzaro di Savena'' e come tale, e a fini patriottici, la più antica istituzione culturale sanlazzarese<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2014/01/23/in-un-libro-i-160-anni-della-banda-di-san-lazzaro/ ''In un libro i 160 anni della banda di San Lazzaro'']</ref> accompagnò i militari nelle marce ed eseguì servizi d'onore nelle [[Rivista (militare)|riviste]] delle [[Piazza d'armi|piazze d'armi]]<ref>[http://www.bandamusicale.it/bande/italia/emiliaromagna/bologna/sanlazzarodisavena/sanlazzarodisavena.php ''Corpo Bandistico Musicale di San Lazzaro di Savena'']</ref>.
| RD2-team03={{Calcio Spezia}}
| RD2-score03=
| RD2-seed04=57/64
| RD2-team04=Vincente gara 2
| RD2-score04=
 
| RD2-seed05=32
In seguito, per via dello scioglimento della Guardia nazionale italiana, il gruppo bandistico variò in ''Musica di San Lazzaro di Savena'' e continuò ad operare per ulteriori 20 anni sotto tale nome<ref name=autogenerato18 />.
| RD2-team05={{Calcio Cremonese}}
| RD2-score05=
| RD2-seed06=49/72
| RD2-team06=Vincente gara 3
| RD2-score06=
 
| RD2-seed07=33
Il 25 febbraio del [[1890]]<ref name=autogenerato23 />, la banda si legò alla ''Società di Mutuo Soccorso fra i Superstiti della guerra per l'Unità d'Italia'' (diventando ''Banda di San Lazzaro di Savena e Superstiti'') e per essa fornì servizi d'onore e accompagnamento per le salme dei combattenti della [[Risorgimento|guerra risorgimentale]] per l'[[Risorgimento|Unità d'Italia]]. Successivamente, il gruppo musicale trasferì la propria sede a [[Bologna]] (ove tuttora opera con il nome di ''Corpo Bandistico Gioacchino Rossini''<ref name=autogenerato18 />). Nel [[1920]] la banda assunse la denominazione di ''Società Musicale Risorgimento'', svincolata dalla ''Società di Mutuo Soccorso fra i Superstiti della guerra per l'Unità d'Italia''.
| RD2-team07={{Calcio Empoli}}
| RD2-score07=
| RD2-seed08=48/73
| RD2-team08=Vincente gara 4
| RD2-score08=
 
| RD2-seed09=34
Nel frattempo, a San Lazzaro di Savena si era formato un altro corpo musicale, composto anche da alcuni membri che avevano deciso di non spostarsi nel capoluogo emiliano assieme alla banda, e che divenne il nucleo del gruppo bandistico sanlazzarese.
| RD2-team09={{Calcio Pescara}}
| RD2-score09=
| RD2-seed10=47/74
| RD2-team10=Vincente gara 5
| RD2-score10=
 
| RD2-seed11=29
Nell'arco delle due [[guerra mondiale|guerre mondiali]], fu sospesa l'attività della seconda banda nata a San Lazzaro.
| RD2-team11={{Calcio Benevento}}
| RD2-score11=
| RD2-seed12=52/69
| RD2-team12=Vincente gara 6
| RD2-score12=
 
| RD2-seed13=39
L'odierno ''Corpo Bandistico Musicale Città di San Lazzaro'' si articola in un organico di una quarantina di elementi<ref name=autogenerato7>[http://bandasanlazzaro.altervista.org/index.html ''Banda di San Lazzaro''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150402141227/http://bandasanlazzaro.altervista.org/index.html |data=2 aprile 2015 }}</ref>.
| RD2-team13={{Calcio Livorno}}
| RD2-score13=
| RD2-seed14=42
| RD2-team14={{Calcio Carpi}}
| RD2-score14=
 
| RD2-seed15=40
In tempi recenti (il 9 maggio del [[1997]]), la banda ha partecipato al concerto di [[Jovanotti]], tenutosi all'Unipol Arena (all'epoca [[Unipol Arena|PalaMalaguti]]) di [[Casalecchio di Reno]], nel bolognese<ref name=autogenerato7 />.
| RD2-team15={{Calcio Cittadella}}
| RD2-score15=
| RD2-seed16=41
| RD2-team16={{Calcio Padova}}
| RD2-score16=
 
| RD2-seed17=28
Nel corso degli anni, la divisa appartenente al corpo musicale fu aggiornata diverse volte: la prima fu di color grigio, corredata di cappello piumato "alla bersagliera", in seguito assunse la livrea nera (seguendo il modello stabilito allora per gli ufficiali medici dell'[[Regio Esercito|Esercito Regio]]), fino a diventare l'uniforme corrente, composta da pantaloni grigi abbinati ad una giacca in tinta blu.
| RD2-team17={{Calcio Chievo}}
| RD2-score17=
| RD2-seed18=53/68
| RD2-team18=Vincente gara 7
| RD2-score18=
 
| RD2-seed19=21
=== Media ===
| RD2-team19={{Calcio Crotone}}
==== Stampa ====
| RD2-score19=
Nel territorio comunale è collocata la redazione del mensile nazionale dedicato allo sport [[Guerin Sportivo]].
| RD2-seed20=60/61
| RD2-team20=Vincente gara 8
| RD2-score20=
 
| RD2-seed21=27
=== Eventi ===
| RD2-team21={{Calcio Pordenone}}
==== La Fiera di San Lazzaro ====
| RD2-score21=
{{Citazione|A sòn stè ala Fîra d' San Lâżar, oilì oilà...|Nel [[1973]] il cantautore [[Francesco Guccini]] riprende, parzialmente modificata, una canzone popolare e goliardica: "La Fiera di San Lazzaro", inserendola nell'album [[Opera buffa (album)|Opera buffa]]}}
| RD2-seed22=54/67
| RD2-team22=Vincente gara 9
| RD2-score22=
 
| RD2-seed23=22
Istituita ufficialmente il 28 aprile del [[1830]]<ref>[http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/07/31/news/gli_appuntamenti_di_gioved_1-64062770/ ''La tradizione della Fiera di San Lazzaro'']</ref> (ma con origini più antiche), la Fiera di San Lazzaro (''La Fira ed San Lazer'', in [[dialetto bolognese]]) è un mercato tradizionale (nato come fiera di bestiami e merci<ref name=autogenerato2>[http://www.centroannalenatonelli.it/upload/info/24_2007.pdf ''La fiera di San Lazzaro - la fira ed San Lazer''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150402111819/http://www.centroannalenatonelli.it/upload/info/24_2007.pdf |date=2 aprile 2015 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/08/03/san-lazzaro-fa-festa-con-spettacoli-mostre.html ''San Lazzaro fa festa con spettacoli mostre e mercatini '']</ref>) che si tiene annualmente nel periodo estivo, nel [[capoluogo#Capoluogo di comune|capoluogo di comune]].
| RD2-team23={{Calcio Salernitana}}
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| RD2-seed24=59/62
| RD2-team24=Vincente gara 10
| RD2-score24=
 
| RD2-seed25=30
Cresciuta d'importanza nel corso del tempo (seppur perdendo di rilevanza a partire dalla fine del [[XX secolo]]<ref name=autogenerato2 />), della manifestazione contadina, nel [[1882]], il comune stabilì un secondo appuntamento annuo, da tenersi a settembre (ma che dagli inizi del XX secolo non ebbe più seguito).
| RD2-team25={{Calcio Juve Stabia}}
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| RD2-team26=Vincente gara 11
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| RD2-team27={{Calcio Ascoli}}
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| RD2-team28=Vincente gara 12
| RD2-score28=
 
| RD2-seed29=38
La manifestazione comprende [[Gazebo|stand]] di ambulanti, artisti, [[antiquario|antiquari]], appuntamenti [[Gastronomia|gastronomici]]<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/servizi/guida-ai-servizi-e-modulistica/copy_of_verde-san-lazzaro-06-05-2012-dalle-09.00-alle-19.00 ''Fiera di San Lazzaro'']</ref>. Nel corso dell'evento, si svolgono spettacoli d'intrattenimento musicale.
| RD2-team29={{Calcio Trapani}}
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| RD2-seed30=43/78
| RD2-team30=Vincente gara 13
| RD2-score30=
 
| RD2-seed31=31
== Geografia antropica ==
| RD2-team31={{Calcio Venezia}}
=== Frazioni ===
| RD2-score31=
San Lazzaro di Savena nasce in via ufficiale nel 1802, unito alle frazioni di Caselle e Russo e si arricchisce, nel 1810, di ulteriori località: Castel de' Britti, Croara, Miserazzano (ovvero l'attuale Ponticella) e Pizzocalvo<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/cultura/archivio-storico/fondi-archivistici ''Storia istituzionale amministrativa'']</ref>.
| RD2-seed32=50/71
| RD2-team32=Vincente gara 14
| RD2-score32=
 
| RD2-seed33=35
Nell'epoca presente, il territorio comunale è complessivamente formato dai seguenti nuclei amministrativi:
| RD2-team33={{Calcio Frosinone}}
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| RD2-seed34=46/75
| RD2-team34=Vincente gara 15
| RD2-score34=
 
| RD2-seed35=36
; Borgatella: Piccola frazione situata a nord-est di San Lazzaro (capoluogo), confinante con il torrente Idice e posta a 46 metri di [[altitudine]] sul [[livello del mare]].
| RD2-team35={{Calcio Cosenza}}
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| RD2-seed36=45/76
| RD2-team36=Vincente gara 16
| RD2-score36=
 
| RD2-seed37=26
; Caselle: Frazione molto prossima al centro e vocata anche a zona artigianale. È immediatamente confinante con il Savena ed è a 51 metri sul livello del mare. L'archeologo e conte [[Giovanni Gozzadini]], nel 1853 scoprì presso una sua proprietà (il podere "Camposanto") a ridosso dell'attuale chiesa di Santa Maria Assunta di Caselle, un sepolcreto (composto da 193 tombe) testimonianza della [[civiltà villanoviana]]<ref>[http://www.museodellapreistoria.it/percorso/ferro.html ''Civiltà del Ferro'']</ref><ref>[http://www.carlo.dadamo.name/articoli/1_villanoviani.htm ''La necropoli villanoviana di Giovanni Gozzadini '']</ref><ref>[http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/17865# ''F31341 - Giovanni Gozzadini'']</ref>.<br />A Caselle è nato il pittore paesaggista [[Luigi Bertelli (pittore)|Luigi Bertelli]].
| RD2-team37={{Calcio Virtus Entella}}
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| RD2-seed38=55/66
| RD2-team38=Vincente gara 17
| RD2-score38=
 
| RD2-seed39=23
; Castel de' Britti: A sud-est del capoluogo e a 101 metri di altitudine sul livello del mare, la frazione collinare di Castel de' Britti era in origine un borgo fortificato il cui castello, nel corso della storia, fu distrutto e riedificato più volte. Della fortezza non sono rimaste che misere tracce.<br />Sempre in questa frazione è presente ''[[San Lazzaro di Savena#Villa L'Abbadia|Villa L'Abbadia]]'' (ex Abbazia di San Michele), costruzione millenaria religiosa, [[Secolarizzazione dei beni ecclesiastici|secolarizzata]] nel XVIII secolo.<br />Castel de' Britti ha dato i natali allo sciatore pluri-campione del mondo ed olimpico [[Alberto Tomba]].
| RD2-team39={{Calcio Pisa}}
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| RD2-seed40=58/63
| RD2-team40=Vincente gara 18
| RD2-score40=
 
| RD3-seed01=16
; La Cicogna: Principalmente, è un nucleo artigianale (a est del centro), progettato negli anni settanta/ottanta e ancora in ampliamento.
| RD3-team01={{Calcio Brescia}}
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| RD3-team02=Vincente gara 19
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| RD3-team03={{Calcio Sassuolo}}
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| RD3-team04=Vincente gara 20
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| RD3-team05={{Calcio Verona}}
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| RD3-team06=Vincente gara 21
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| RD3-team09={{Calcio Fiorentina}}
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| RD3-team10=Vincente gara 24
| RD3-score10=
 
| RD3-seed11=
; Colunga: Nel [[190 a.C.]] circa, si accamparono (nei luoghi in cui sarebbe sorta Colunga), soldati dell'esercito romano a cui faceva capo il [[Console (storia romana)|console]] [[Publio Cornelio Scipione Nasica]], vittorioso poi definitivamente sui celtici [[Boi|Galli Boi]]. Al termine delle ostilità, alcuni ufficiali di quell'esercito acquisirono quelle terre feconde per colonizzarle<ref name=autogenerato33 /> (a pagamento dei loro servigi). Il toponimo, nel tempo, da "colonia" cambiò in "Cologhna" e infine in Colunga.<br />Nel [[1882]] furono rinvenute quindici monete d'oro romane sotterrate intorno al [[13 a.C.|13]]-[[12 a.C.]], fra le quali un [[aureo]] fatto coniare dal condottiero [[Marco Antonio]]<ref>Luigi Fantini, ''Scritti vari sull'appennino bolognese'', Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1988, p. 211, ISBN 978-8827126981</ref>. L'esemplare, è oggi custodito al [[British Museum]] di Londra.<br />Nel [[1896]], l'archeologo torinese [[Edoardo Brizio]], in uno scavo effettuato nel cosiddetto "Campo degli Spedali" (località Prati di Colunga), rinvenne la sepoltura di un individuo adulto, traccia risalente all'[[Età del rame]]<ref>[[Reale Accademia dei Lincei]], ''Notizie degli scavi di antichità'', 1896, p. 365</ref>.<br />Questa frazione e a 50 metri [[livello del mare|s.l.m.]]
| RD3-team11=Vincente gara 25
| RD3-score11=
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| RD3-team12=Vincente gara 26
| RD3-score12=
 
| RD3-seed13=13
[[File:Calanco-monte-calvo.jpg|thumb|upright=1.0|[[Calanco|Calanchi]] di Monte Calvo (Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, confine tra San Lazzaro di Savena e Pianoro)]]
| RD3-team13={{Calcio Cagliari}}
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| RD3-team14=Vincente gara 27
| RD3-score14=
 
| RD3-seed15=20
; Croara: In questa località collinare (a 216 metri sul livello del mare) si trova la ''Grotta della Spipola'', accreditata fra i più estesi complessi carsici ipogei del lato occidentale europeo<ref>[http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/a4.html ''Il carsismo: doline, inghiottitoi e grotte''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924011535/http://www.federgev.it/primosito/Docs/parchi/gessi/a4.html |data=24 settembre 2015 }}</ref>. Sopra ad un'altura di natura gessosa sono presenti i resti del ''Castello di Croara''.<br />A questi luoghi (durante un soggiorno estivo nel [[1915]]), il pittore e poeta [[Filippo de Pisis|Filippo De Pisis]] s'ispirò per scrivere ''I Canti de la Croara''<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2013/08/20/filippo-de-pisis-fu-anche-per-un-po-sanlazzarese/ ''Filippo De Pisis fu anche (per un po') sanlazzarese'']</ref>.
| RD3-team15={{Calcio Sampdoria}}
| RD3-score15=
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| RD3-team16=Vincente gara 28
| RD3-score16=
 
| RD3-seed17=14
; Farneto: Confinante con la Croara, in questa frazione posta a quota 87 metri dal livello del mare (il cui [[toponimo]] deriva dalla folta presenza di boschi di [[quercus robur|farnia]]) è locata la ''Grotta del Farneto'', cavità gessosa del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa.
| RD3-team17={{Calcio SPAL}}
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| RD3-team19={{Calcio Lecce}}
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| RD3-team21={{Calcio Genoa}}
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| RD3-team25={{Calcio Parma}}
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| RD3-team29={{Calcio Udinese}}
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| RD3-team31={{Calcio Bologna}}
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}}
 
== Primo turno ==
; Idice: Prende la sua denominazione dal vicino [[Idice|torrente Idice]] (è a 63 metri [[s.l.m.]]). Il nucleo odierno è anticamente nato attorno a un ponte sulla strada consolare romana Emilia e alla chiesa di San Giacomo, la quale assisteva un locale ospizio per pellegrini. Entrambe le strutture furono coinvolte nelle [[Secolarizzazione dei beni ecclesiastici#Le secolarizzazioni della Rivoluzione francese e dell'età napoleonica|soppressioni napoleoniche agli inizi del XIX secolo]]. L'ospizio subì in seguito l'abbattimento e la chiesa fu sconsacrata, cambiando la sua [[destinazione d'uso]] in abitazione civile.<br />La [[Tabula Peutingeriana]] (copia di un'antica mappa romana) riporta, nel [http://www.tabula-peutingeriana.de/tp/tp3.4_2.jpg segmento IV, 4 m], della presenza di una [[stazione di posta]] romana (poi andata distrutta) all'altezza dell'attuale Idice, chiamata "Isex flumen" (in quell'area, la strada maestra via Emilia incrociava uno dei rami della [[via Flaminia minor]]). L'ex chiesa di San Giacomo, in effetti conserva, nella sua struttura, materiali recuperati proprio dalla stazione<ref>[http://icozzano.scuole.bo.it/ic/media/attivita/iper/idice/viabilita/storia7.htm ''La via Flaminia minore'']</ref><ref>[http://ibc.regione.emilia-romagna.it/argomenti/archeologia/valorizzazione-dei-siti-e-dei-musei-archeologici-1/un-ospitale-per-pellegrini-presso-il-ponte-dellidice ''Un ospitale per pellegrini presso il ponte dell'Idice'']</ref><ref>Paola Foschi, ''S. Giacomo. Un ospitale per pellegrini presso il ponte dell'Idice'', San Lazzaro di Savena, Nuova Alfa, 1989</ref>.<br />Presso Idice, trovano collocazione le aree naturali dell{{'}}''Oasi fluviale del Molino Grande'' e l{{'}}''Area di Riequilibrio Ecologico Parco Fluviale Lungo Idice''.
=== Tabellini ===
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 20:00 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Triestina
|SquadraCalcio 2 = Cavese
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Trieste
|Stadio = [[Stadio Nereo Rocco]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 18:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Pro Patria
|SquadraCalcio 2 = Matelica
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Busto Arsizio
|Stadio = [[Stadio Carlo Speroni]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 3 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 17:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Virtus Francavilla
|SquadraCalcio 2 = Novara
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Francavilla Fontana
|Stadio = [[Stadio Giovanni Paolo II (Francavilla Fontana)|Stadio Giovanni Paolo II]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 6 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 20:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Reggina
|SquadraCalcio 2 = Vicenza||2019
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Reggio Calabria
|Stadio = [[Stadio Oreste Granillo]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 20:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Robur Siena
|SquadraCalcio 2 = Mantova
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Siena
|Stadio = [[Stadio Artemio Franchi (Siena)|Stadio Artemio Franchi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 18:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Monza
|SquadraCalcio 2 = Alessandria
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Monza
|Stadio = [[Stadio Brianteo]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 17:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Ravenna
|SquadraCalcio 2 = Sanremese
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Ravenna
|Stadio = [[Stadio Bruno Benelli]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 20:45 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Arezzo
|SquadraCalcio 2 = Turris
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Arezzo
|Stadio = [[Stadio Città di Arezzo]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 17:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|Note = <small>(inversione di campo)<ref>Ai sensi dell'art. 5 del regolamento della competizione; cfr. {{cita web|url=http://www.legaseriea.it/uploads/default/attachments/comunicati/comunicati_m/8041/files/allegati/8113/7_-_coppa_italia_1___turno_-_date_e_orari.pdf|titolo=Comunicato ufficiale n. 7 del 29 luglio 2019|data=29 luglio 2019|accesso=29 luglio 2019}}</ref></small>
|SquadraCalcio 1 = Adriese
|SquadraCalcio 2 = Feralpisalò
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Andria
|Stadio = [[Stadio Luigi Bettinazzi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 19:00 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Catanzaro
|SquadraCalcio 2 = Casertana
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Catanzaro
|Stadio = [[Stadio Nicola Ceravolo]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 20:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Imolese
|SquadraCalcio 2 = Sambenedettese
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Imola
|Stadio = [[Stadio Romeo Galli]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 3 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 18:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Pro Vercelli
|SquadraCalcio 2 = Rende
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Vercelli
|Stadio = [[Stadio Silvio Piola (Vercelli)|Stadio Silvio Piola]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 18:00 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Piacenza
|SquadraCalcio 2 = Viterbese Castrense
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Piacenza
|Stadio = [[Stadio Leonardo Garilli]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 20:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Catania
|SquadraCalcio 2 = Fanfulla
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Catania
|Stadio = [[Stadio Angelo Massimino]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 17:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Carrarese
|SquadraCalcio 2 = Fermana
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Carrara
|Stadio = [[Stadio dei Marmi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 20:30 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Monopoli
|SquadraCalcio 2 = Ponsacco
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Monopoli
|CittàLink = Monopoli (Italia)
|Stadio = [[Stadio Vito Simone Veneziani]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 16:00 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Südtirol
|SquadraCalcio 2 = Fasano
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Bolzano
|Stadio = [[Stadio Druso]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 agosto
|Anno = 2019
|Ora = 21:00 [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Potenza
|SquadraCalcio 2 = Lanusei
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Potenza
|CittàLink = Potenza (Italia)
|Stadio = [[Stadio Alfredo Viviani]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
 
=== Risultati ===
; La Campana: Collocata in periferia sanlazzarese (tra Idice e il comune di Ozzano dell'Emilia), e a 64 metri di altitudine [[s.l.m.]], nella sua area è presente la "Zona Industriale la Campana".
{{OneLegStart}}
{{OneLegResult|{{Calcio Triestina|N}}||1|{{Calcio Cavese|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Pro Patria|N}}||2| {{Calcio Matelica|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Virtus Francavilla|N}}||3|{{Calcio Novara|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Reggina|N}}||4|{{Calcio Vicenza|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Robur Siena|N}}||5|{{Calcio Mantova|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Monza|N}}||6|{{Calcio Alessandria|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Ravenna|N}}||7|{{Calcio Sanremese|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Arezzo|N}}||8|{{Calcio Turris|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Adriese|N}}||9|{{Calcio Feralpisalò|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Catanzaro|N}}||10|{{Calcio Casertana|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Imolese|N}}||11|{{Calcio Sambenedettese|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Pro Vercelli|N}}||12|{{Calcio Rende|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Piacenza|N}}||13|{{Calcio Viterbese Castrense|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Catania|N}}||14|{{Calcio Fanfulla|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Carrarese|N}}||15|{{Calcio Fermana|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Monopoli|N}}||16|{{Calcio Ponsacco|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Südtirol|N}}||17|{{Calcio Fasano|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Potenza|N}}||18|{{Calcio Lanusei|N}}|winner=}}
{{OneLegEnd}}
 
== Secondo turno ==
{{Approfondimento
=== Tabellini ===
|allineamento = destra
{{Incontro di club
|titolo = Miserazzano: la leggenda del cavaliere Azzano
|Giornomese = 11 agosto
|contenuto = Secondo una leggenda<ref>[http://www.selenitebo.it/documenti/Itinerari_Narranti_Parco.pdf ''La leggenda del povero Azzano''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>, nell'anno mille viveva in un castello sull'altopiano della Croara, il cavaliere Azzano, noto per il suo ardimento in guerra e segnatamente per la sua invincibilità. La reputazione di Azzano, giunta a Bologna, destò ammirazione e invidia. Dalla città felsinea stessa e da altri centri abitati, giunsero sette cavalieri per sfidarlo, ma subirono la sconfitta. Un giorno Azzano si cimentò in duello con un giovane proveniente da sud, forte e in armi leggere (all'opposto di Azzano, il quale soleva indossare un equipaggiamento piuttosto pesante). Per tre dì la [[savena|valle del Savena]] rimbombò dei clangori dell'aspro scontro. Proprio al terzo giorno, il cavaliere Azzano, venne colpito brutalmente e cadde dalla cavalcatura, vinto. Per il disonore, il nobile cominciò ad errare per la Croara senza darsi pace; finché avvenne il tragico epilogo: si lanciò a cavallo da un'altura sulla valle del Savena. Si dice che nella corsa abbia pronunciato, gridando in latino, le parole: "''Misere Azzano!''"; il racconto narra che proprio da quell'urlo trasse il nome la località di Miserazzano<ref>[http://www.venadelgesso.org/testi/generale/vdger/Sguardostorico/raccagni6.htm ''La vena del gesso romagnola'']</ref>.
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Perugia
|Squadra 2 = Vincente gara 1
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Perugia
|Stadio = [[Stadio Renato Curi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Spezia
|Squadra 2 = Vincente gara 2
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = La Spezia
|Stadio = [[Stadio Alberto Picco]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Cremonese
|Squadra 2 = Vincente gara 3
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Cremona
|Stadio = [[Stadio Giovanni Zini]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Empoli
|Squadra 2 = Vincente gara 4
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Empoli
|Stadio = [[Stadio Carlo Castellani]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Pescara
|Squadra 2 = Vincente gara 5
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Pescara
|Stadio = [[Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Benevento
|Squadra 2 = Vincente gara 6
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Benevento
|Stadio = [[Stadio Ciro Vigorito]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Livorno
|SquadraCalcio 2 = Carpi
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Livorno
|Stadio = [[Stadio Armando Picchi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Cittadella
|SquadraCalcio 2 = Padova
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Cittadella
|CittàLink = Cittadella (Italia)
|Stadio = [[Stadio Piercesare Tombolato]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Chievo
|Squadra 2 = Vincente gara 7
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Verona
|Stadio = [[Stadio Marcantonio Bentegodi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Crotone
|Squadra 2 = Vincente gara 8
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Crotone
|Stadio = [[Stadio Ezio Scida]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Pordenone
|Squadra 2 = Vincente gara 9
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Udine
|Stadio = [[Stadio Friuli]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Salernitana
|Squadra 2 = Vincente gara 10
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Salerno
|Stadio = [[Stadio Arechi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Juve Stabia
|Squadra 2 = Vincente gara 11
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Castellammare di Stabia
|Stadio = [[Stadio Romeo Menti (Castellammare di Stabia)|Stadio Romeo Menti]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Ascoli
|Squadra 2 = Vincente gara 12
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Ascoli Piceno
|Stadio = [[Stadio Cino e Lillo Del Duca]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Trapani
|Squadra 2 = Vincente gara 13
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Erice
|Stadio = [[Stadio Polisportivo Provinciale]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Venezia
|Squadra 2 = Vincente gara 14
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Venezia
|Stadio = [[Stadio Pierluigi Penzo]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Frosinone
|Squadra 2 = Vincente gara 15
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Frosinone
|Stadio = [[Stadio Benito Stirpe]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Cosenza
|Squadra 2 = Vincente gara 16
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Cosenza
|Stadio = [[Stadio San Vito]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Virtus Entella
|Squadra 2 = Vincente gara 17
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Chiavari
|Stadio = [[Stadio comunale (Chiavari)|Stadio Comunale]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 11 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Pisa
|Squadra 2 = Vincente gara 18
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Pisa
|Stadio = [[Arena Garibaldi-Romeo Anconetani]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
 
=== Risultati ===
; La Mura San Carlo: Toponimo dovuto a un antico [[Oratorio (architettura)|oratorio]]<ref>[http://www.centroannalenatonelli.it/pdf/CasaAnnalena_A1N1.pdf ''La Mura, 30 anni fa''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160305110919/http://www.centroannalenatonelli.it/pdf/CasaAnnalena_A1N1.pdf |date=5 marzo 2016 }} [[Portable Document Format|PDF]]</ref>, La Mura San Carlo è una frazione periferica del comune ove si trova, fra l'altro, l'edificio localmente noto come "[[San Lazzaro di Savena#Villa Pepoli|Ospedale San Camillo]]"<ref name=autogenerato29 />, una villa originariamente edificata nel [[XVII secolo]] e adibita a ricovero per anziani nel [[1933]]<ref name="ReferenceA"/> (oggi la struttura ospita ambulatori dell'Azienda USL di Bologna).
{{OneLegStart}}
{{OneLegResult|{{Calcio Perugia|N}}||19|{{Vincente|1|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Spezia|N}}||20|{{Vincente|2|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Cremonese|N}}||21|{{Vincente|3|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Empoli|N}}||22|{{Vincente|4|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Pescara|N}}||23|{{Vincente|5|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Benevento|N}}||24|{{Vincente|6|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Livorno|N}}||25|{{Calcio Carpi|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Cittadella|N}}||26|{{Calcio Padova|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Chievo|N}}||27|{{Vincente|7|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Crotone|N}}||28|{{Vincente|8|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Pordenone|N}}||29|{{Vincente|9|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Salernitana|N}}||30|{{Vincente|10|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Juve Stabia|N}}||31|{{Vincente|11|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Ascoli|N}}||32|{{Vincente|12|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Trapani|N}}||33|{{Vincente|13|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Venezia|N}}||34|{{Vincente|14|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Frosinone|N}}||35|{{Vincente|15|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Cosenza|N}}||36|{{Vincente|16|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Virtus Entella|N}}||37|{{Vincente|17|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Pisa|N}}||38|{{Vincente|18|N}}|winner=}}
{{OneLegEnd}}
 
== Terzo turno ==
; Mirandola: Frazione a sud-est del capoluogo, locata a 56 metri di altitudine sul livello del mare.
=== Tabellini ===
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Brescia
|Squadra 2 = Vincente gara 19
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Brescia
|Stadio = [[Stadio Mario Rigamonti]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Sassuolo
|Squadra 2 = Vincente gara 20
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Reggio Emilia
|Stadio = [[Mapei Stadium-Città del Tricolore]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Verona
|Squadra 2 = Vincente gara 21
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Verona
|Stadio = [[Stadio Marcantonio Bentegodi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|Squadra 1 = Vincente gara 22
|Squadra 2 = Vincente gara 23
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Fiorentina
|Squadra 2 = Vincente gara 24
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Firenze
|Stadio = [[Stadio Artemio Franchi]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|Squadra 1 = Vincente gara 25
|Squadra 2 = Vincente gara 26
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Cagliari
|Squadra 2 = Vincente gara 27
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Cagliari
|Stadio = [[Sardegna Arena]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Sampdoria
|Squadra 2 = Vincente gara 28
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Genova
|Stadio = [[Stadio Luigi Ferraris]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = SPAL
|Squadra 2 = Vincente gara 29
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Ferrara
|Stadio = [[Stadio Paolo Mazza]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Lecce
|Squadra 2 = Vincente gara 30
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Lecce
|Stadio = [[Stadio Via del Mare]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Genoa
|Squadra 2 = Vincente gara 31
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Genova
|Stadio = [[Stadio Luigi Ferraris]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|Squadra 1 = Vincente gara 32
|Squadra 2 = Vincente gara 33
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Parma
|Squadra 2 = Vincente gara 34
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Parma
|Stadio = [[Stadio Ennio Tardini]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|Squadra 1 = Vincente gara 35
|Squadra 2 = Vincente gara 36
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Udinese
|Squadra 2 = Vincente gara 37
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Udine
|Stadio = [[Stadio Friuli]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 18 agosto
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Summer Time|CEST]]
|SquadraCalcio 1 = Bologna
|Squadra 2 = Vincente gara 38
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città = Bologna
|Stadio = [[Stadio Renato Dall'Ara]]
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
 
=== Risultati ===
; Pizzocalvo: Antico borgo del [[XIII secolo]] (a 83 metri sopra il livello del mare) e sede di un castello andato perduto, il suo nome era ''Picco Calvuli'', mutato poi nell'attuale toponimo. Si unì a San Lazzaro nel [[1810]]<ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2013/11/dicembre2013.pdf ''Pizzocalvo''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>.<br />Nel 1944 fu teatro dell'eccidio dei "Martiri di Pizzocalvo", perpetrato dalle [[SS]] su alcuni cittadini accusati di sostegno ai partigiani.
{{OneLegStart}}
{{OneLegResult|{{Calcio Brescia|N}}||39|{{Vincente|19|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Sassuolo|N}}||40|{{Vincente|20|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Verona|N}}||41|{{Vincente|21|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Vincente|22|N}}||42|{{Vincente|23|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Fiorentina|N}}||43|{{Vincente|24|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Vincente|25|N}}||44|{{Vincente|26|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Cagliari|N}}||45|{{Vincente|27|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Sampdoria|N}}||46|{{Vincente|28|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio SPAL|N}}||47|{{Vincente|29|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Lecce|N}}||48|{{Vincente|30|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Genoa|N}}||49|{{Vincente|31|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Vincente|32|N}}||50|{{Vincente|33|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Parma|N}}||51|{{Vincente|34|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Vincente|35|N}}||52|{{Vincente|36|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Udinese|N}}||53|{{Vincente|37|N}}|winner=}}
{{OneLegResult|{{Calcio Bologna|N}}||54|{{Vincente|38|N}}|winner=}}
{{OneLegEnd}}
 
== Quarto turno ==
; Ponticella: Anticamente conosciuta come ''Miserazzano''<ref>Maria Luisa D'Amato, ''Ponticella: quando limpido scorreva il Savena'', Bologna, ANCeSCAO, 2011</ref>, negli anni settanta questa frazione (un tempo borgata) prese il nome di Ponticella (già chiamata ''il Pontale'', probabilmente per via della passerella in loco che permetteva l'attraversamento del corso d'acqua del Savena<ref>Paola Cossentino, Alessandra Furlani, Fiamma Lenzi, Gabriele Nenzioni, Pier Luigi Perazzini, ''AQVA FONS VITAE - Identità storia memoria di una comunità'', Centro Stampa Regionale, 2016</ref>). Il suo confine ovest è determinato dal letto del fiume Savena. È a 72 metri sul livello del mare.
=== Tabellini ===
 
{{Incontro di club
; Pulce: Questa frazione, posta a 84 metri di altitudine sul livello del mare, ha cambiato aspetto negli anni ottanta, quando, attraverso l'acquisto di terreni ecclesiali da parte del comune, fu destinata all'ubicazione di [[edilizia residenziale pubblica|alloggi popolari]]<ref>Paola Furlan, ''Da industria a parco naturale: La difficile chiusura delle cave di gesso a San Lazzaro di Savena 1960-1984'', CLUEB, Bologna, 2013, p. 71</ref>.
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 39
|Squadra 2 = Vincente gara 40
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 41
|Squadra 2 = Vincente gara 42
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 43
|Squadra 2 = Vincente gara 44
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 45
|Squadra 2 = Vincente gara 46
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 47
|Squadra 2 = Vincente gara 48
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 49
|Squadra 2 = Vincente gara 50
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 51
|Squadra 2 = Vincente gara 52
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo =
}}
{{Incontro di club
|Giornomese = 4 dicembre
|Anno = 2019
|Ora = [[Central European Time|CET]]
|Squadra 1 = Vincente gara 53
|Squadra 2 = Vincente gara 54
|Punteggio 1 =
|Punteggio 2 =
|Referto =
|Città =
|Stadio =
|Spettatori = {{formatnum:}}
|Arbitro =
|Cittarbitro =
|Marcatori 1 =
|Marcatori 2 =
|Sfondo = on
}}
 
=== Risultati ===
; Russo: Frazione a nord del capoluogo e confinante con Borgatella.
{{OneLegStart}}
 
{{OneLegResult|{{Vincente|39|N}}||55|{{Vincente|40|N}}|winner=}}
; Trappolone (''Paleotto''): Località posta a sud-est del centro sanlazzarese (e confinante con Bologna e Pianoro), la quale prende il nome da un'antica locanda con [[stazione di posta]]<ref>[https://api.ning.com/files/HM6I0-saXiljPCL4lT6zDcfHgLFmu*Eym07hlmHLUxzd6rpig00W3Y2BTKhIw2GiXfHx4DHEKjCJLxQ6ptMv7ImzVKxE0Fsb/20111118InformazioneAlviariformascuoleetappaTouralTrappolone.pdf ''Anche la toponomastica «scherza» con il borgo''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>. Erroneamente, è chiamata anche Paleotto<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2013/02/17/paleotto-un-falso-storico-e-toponomastico/ ''Paleotto: un falso storico e toponomastico'']</ref> (nome invece dato a un insediamento residenziale ivi presente e che risale alla fine del [[XX secolo]]<ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2013/10/16/troppa-confusione-voluta-sul-paleotto/ ''Troppa confusione (voluta?) sul Paleotto'']</ref><ref>[https://savenaidice.wordpress.com/2013/02/20/paleotto-gia-possessione-delli-paleotti/ ''Paleotto; già Possessione delli Paleotti'']</ref>. Per inciso, l'autentico Paleotto è un parco del comune di Bologna, il cui nome deriva dalla ricca famiglia medioevale bolognese dei Paleotti<ref>[http://www.comune.bologna.it/ambiente/luoghi/6:11809/3566/ ''Parco del Paleotto'']</ref>).
{{OneLegResult|{{Vincente|41|N}}||56|{{Vincente|42|N}}|winner=}}
 
{{OneLegResult|{{Vincente|43|N}}||57|{{Vincente|44|N}}|winner=}}
; Villaggio Martino: Frazione confinante con Croara e Ponticella.
{{OneLegResult|{{Vincente|45|N}}||58|{{Vincente|46|N}}|winner=}}
 
{{OneLegResult|{{Vincente|47|N}}||59|{{Vincente|48|N}}|winner=}}
== Economia ==
{{OneLegResult|{{Vincente|49|N}}||60|{{Vincente|50|N}}|winner=}}
[[File:OSCA badge - Flickr - exfordy.jpg|upright=0.6|thumb|Il marchio dell'[[OSCA]], la casa automobilistica sportiva sanlazzarese, operante dal [[1947]] al [[1967]]<ref>[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/aree-tematiche/il-comune/comunicazione/comunicati-stampa/201clargo-osca-fratelli-maserati201d-un-omaggio-alla-san-lazzaro-vincente ''Largo Osca Fratelli Maserati, un omaggio alla San Lazzaro vincente'']</ref>]]
{{OneLegResult|{{Vincente|51|N}}||61|{{Vincente|52|N}}|winner=}}
 
{{OneLegResult|{{Vincente|53|N}}||62|{{Vincente|54|N}}|winner=}}
A San Lazzaro di Savena hanno a tutt'oggi sede alcune importanti aziende, quali ad esempio [[Conserve Italia]] (marchi [[Valfrutta]], [[Cirio]], [[DeRica]], [[Derby (succo)|Derby]], [[Conserve Italia|Derby Blue]], [[Yoga (azienda)|Yoga]] e [[Conserve Italia|Jolly Colombani]]), [[Furla]] (sede legale), Conti Editore e Macro Group S.p.A. (Information Technology), mentre hanno avuto la loro sede storica anche [[Malaguti]], [[Italjet]] e [[Grimeca]], poi trasferite altrove, e l'[[OSCA]].
{{OneLegEnd}}
 
=== Artigianato ===
Per quanto riguarda l'[[artigianato]], San Lazzaro di Savena è rinomato soprattutto per i laboratori di [[oreficeria]] e di [[gioielleria]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=4,6}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Oltre che dalla [[via Emilia]], dalla quale è attraversata, San Lazzaro è raggiungibile tramite l'uscita dell'[[Autostrada A14 (Italia)|autostrada A14]] Bologna - San Lazzaro (il 7 luglio [[1966]], venne inaugurato proprio a San Lazzaro di Savena, il primo tratto della ''[[autostrada Adriatica]]''<ref>[http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/2008/07/08/102969-forli_aspetto_mezzanotte.shtml ''E per l'A14 Forlì aspettò mezzanotte 8 luglio '66 tutti assiepati al casello'']</ref>), e all'uscita della [[raccordo autostradale 1|tangenziale di Bologna]] numero 13 (San Lazzaro).
 
Il servizio di trasporto pubblico è assicurato dalle autocorse urbane, suburbane e interurbane svolte dalla società [[Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna|TPER]].
 
Il comune è inoltre servito dalla stazione urbana di [[Stazione di San Lazzaro di Savena|San Lazzaro di Savena]] (inaugurata il 16 dicembre [[2008]]<ref>{{cita web|url=http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=93a274016114e110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|accesso=5 dicembre 2014|titolo=San Lazzaro di Savena, inaugurata la nuova fermata ferroviaria|editore=fsnews.it}}</ref>), parte del [[Servizio ferroviario metropolitano di Bologna|Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna]].
 
Dal [[1885]] al [[1935]] San Lazzaro disponeva di una stazione della [[tranvia Bologna-Imola]] la quale svolgeva un servizio con trazione a vapore gestito dalla [[Società Veneta]]. Il 31 luglio [[1948]] San Lazzaro fu nuovamente collegata a Bologna tramite la linea 20 della [[Rete tranviaria di Bologna|rete tranviaria urbana]]<ref>Fabio Formentin, Paolo Rossi, ''Storia dei trasporti urbani di Bologna'', Calosci, Cortona, 2004, ISBN 88-7785-204-6, p. 206</ref>; tale linea fu soppressa il 1º luglio [[1961]], sostituita da autobus<ref>Formentin, Rossi, ''op. cit.'', p. 265</ref>.
 
Secondo un progetto degli anni novanta, un [[filobus]] a guida ottica denominato [[Irisbus Civis|Civis]] avrebbe dovuto collegare San Lazzaro con il centro di [[Bologna]]; tale progetto è stato poi aggiornato in seguito ad alcune vicende giudiziarie prevedendo la sostituzione con veicoli [[Irisbus Crealis Neo|Crealis]], modelli più evoluti a guida ordinaria<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/notizie/pagina599.html Il filobus "Civis"] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune:
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Carlo Berti Pichat |Inizio = 1828 |Fine = 1831 |Partito = |Carica = Priore |Note = Fu il primo sindaco ([[Priore#Il priorato municipale|priore municipale]]) del
neo-autonomo comune<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-berti-pichat_%28Dizionario-Biografico%29/ ''Berti Pichat, Carlo'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Enrico Casanova |Inizio = 12 luglio 1914 |Fine = 12 giugno 1922 |Partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]] |Note = Fu sospeso per l'intera durata della
prima guerra mondiale<ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2015/06/giugno2015-web1.pdf ''Il primo sindaco socialista di San Lazzaro (1914-1922)''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref><ref>[http://clueb.it/wp-content/uploads/2015/05/Quaderni_del_Savena_14_2014_2015.pdf ''Quaderni del Savena», 14/2014-2015''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Alfredo Nadalini |Inizio = 21 aprile 1945 |Fine = aprile 1950 |Partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]] |Note = <ref>[http://www.storiaememoriadibologna.it/nadalini-alfredo-505241-persona ''Nadalini Alfredo'']</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Dante Madini |Inizio = aprile 1950 |Fine = maggio 1951 |Partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]] |Note = <ref name="pdsanlazzaro.it">[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2013/11/dicembre2013.pdf ''San Lazzaro da cumulo di macerie a comunità evoluta''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paolo Poggi |Inizio = 1951 |Fine = 1970 |Partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]] |Note = <ref name="pdsanlazzaro.it"/>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nerino Veronesi |Inizio = 1980 |Fine = 1983 |Partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]] |Note = Si dimise anzitempo per l'interruzione
della collaborazione tra il PCI e PSI<ref>[http://www.pdsanlazzaro.it/wp-content/uploads/2015/10/ottobre2015-web.pdf ''Veronesi, onestà e competenza''] [[Portable Document Format|PDF]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Sonia Parisi |Inizio = 18 maggio 1988 |Fine = 19 luglio 1990 |Partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Sonia Parisi |Inizio = 19 luglio 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]]-[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Aldo Bacchiocchi |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]-[[Democratici di Sinistra|DS]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Aldo Bacchiocchi |Inizio = 14 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[Democratici di Sinistra|DS]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Marco Macciantelli |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[Democratici di Sinistra|DS]]-[[Partito Democratico (Italia)|PD]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Marco Macciantelli |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 27 maggio 2014 |Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Isabella Conti |Inizio = 27 maggio 2014 |Fine = 26 maggio 2019 |Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Isabella Conti |Inizio = 26 maggio 2019 |Fine = ''in carica'' |Partito = Il futuro oggi |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
* [[Pallavolo]]: [[Zinella Volley Bologna]] società maschile, fondata nel 1972, vincitrice di uno scudetto, una coppa Italia e una coppa delle coppe. La squadra femminile ha disputato negli [[anni 1980]] la Serie A.
* [[Scherma (sport)|Scherma]]: [[Zinella Scherma]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.zinellascherma.it/|titolo = Zinella Scherma A.S.D.|accesso = |data = }}</ref>, fondata nel 1991.
* [[Calcio (sport)|Calcio]]: [[Associazione Sportiva Dilettantistica Boca Pietri Carpi|Boca San Lazzaro]], fondato nel 1970, ha cessato l'attività nel 2009.
* [[Pallamano]]: [[Bologna United Handball]], fondata nel 1999.
* [[Calcio a 5]]: [[Kaos Futsal]], fondata nel 1983.
* Nell'agosto [[2008]] si sono tenuti a San Lazzaro i campionati mondiali di [[Frisbee freestyle|Frisbee Freestyle]]<ref>[http://ilboemilia.gelocal.it/dettaglio/San-Lazzaro-capitale-del-frisbee-Al-via-i-mondiali-di-Freestyle/1490717 ''San Lazzaro capitale del frisbee. Al via i mondiali di Freestyle''], «il BO emilia», 21 luglio 2008</ref>.
 
=== Impianti sportivi ===
[[File:PalaSavena.jpg|thumb|PalaSavena]]
* [[PalaSavena]]: palazzetto dello sport con una capienza di 2700 posti, che oltre ad eventi sportivi ospita anche spettacoli e congressi.
* Stadio Comunale Kennedy: è dotato di un campo da calcio regolamentare (oltre a un campo da calcetto). Vi giocano il Real San Lazzaro A.S.D. e il FC San Lazzaro A.S.D.
* Piscina Comunale Kennedy: è dotata di una vasca coperta di 25x16&nbsp;m e una profondità cha varia da 1,50&nbsp;m fino a 1,80 e un'ulteriore vasca coperta di 15x6&nbsp;m, profonda 0,80&nbsp;m.
* Bowling Polisport San Lazzaro, fondato nel 1986, è un centro [[bowling]] da 40 piste.
{{-}}
 
== Note ==
<references/>
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
* ''San Lazzaro di Savena per i compaesani caduti in guerra'', ''[[Il Resto del Carlino#Il primo Novecento|Il Resto del Carlino Sera]]'', 28 gennaio 1922
* ''I morti della provincia di Bologna nella guerra MCMXV-MCMXVIII'', Ufficio Centrale Notizie Bologna, Bologna, Tipografia Paolo Neri, 1927
* ''Materiali e documenti per un museo della preistoria. S. Lazzaro di Savena e il suo territorio'', Fiamma Lenzi, Gabriele Nenzioni, Carlo Peretto, Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1985
* ''San Lazzaro di Savena. La storia, l'ambiente, la cultura'', Wherter Romani, Mario Fanti, Bologna, Edizioni Luigi Parma, 1993
* ''L'Archivio storico comunale di San Lazzaro di Savena. Inventario a cura di M. Maggiorani e G. Romanzi'', Mauro Maggiorani e Giampiero Romanzi, Bologna, Il Nove, 1996
* ''Paolo Poggi. Un socialista alla guida di San Lazzaro'', Mauro Maggiorani e Monica De Sario, Bologna, Il Nove, 1997
* ''Per non cancellare una storia. San Lazzaro di Savena negli anni della guerra'', Mauro Maggiorani, Wherter Romani, Bologna, Editrice Consumatori, 1998
* ''I caduti non si toccano'', Giancarlo Fabbri, ''Il Resto del Carlino'', 5 gennaio 1999
* ''Il Palazzo comunale di San Lazzaro di Savena. La storia, il restauro'', Mauro Maggiorani, Cesare Bianchi, Andrea Trebbi, Bologna, Costa Editore, 1999
* ''Guerra e Resistenza a San Lazzaro di Savena'', Werther Romani, Mauro Maggiorani, Bologna, Aspasia, 2000
* ''Novecento di Provincia. Memorie da una città emiliana: San Lazzaro di Savena'', Mauro Maggiorani, Pier Luigi Perazzini, Federica Rossi, Bologna, [[CLUEB]], 2001
* ''Ricostruzione e Sviluppo a San Lazzaro di Savena'', Matteo Mezzadri, Bologna, CLUEB, 2007
* ''Maria Trebbi, una vita per San Lazzaro'', Pier Luigi, Letizia e Gianni Marchesini, San Lazzaro di Savena, Gianni Marchesini Editore, 2009
* ''Ponticella: quando limpido scorreva il Savena'', Maria Luisa D'Amato, Bologna, ANCeSCAO, 2011
* ''La Banda Musicale di San Lazzaro di Savena. 1853-2013: 160 anni di musica insieme'', Michelangelo Abatantuono, Pier Luigi Perazzini, Bologna, Costa Editore, 2013
* ''Quaderni del Savena'', Bologna, CLUEB, nn. 12/2012, 13/2013, 14/2014-2015
* ''AQVA FONS VITAE - Identità storia memoria di una comunità'', Paola Cossentino, Alessandra Furlani, Fiamma Lenzi, Gabriele Nenzioni, Pier Luigi Perazzini, Centro Stampa Regionale, 2016
 
== Voci correlate ==
* [[Coppa Italia 2019-2020 (fase finale)]]
* [[Associazione Sportiva Dilettantistica Boca Pietri Carpi]]
* [[PalaSavenaCoppa Italia 2019-2020]]
* [[Sala Paradiso]]
* [[Patata di Bologna]]
* [[Raccordo autostradale 1]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Calcio in Italia 2019-2020}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.sanlazzaro.bo.it/|''Comune di San Lazzaro di Savena''}}
 
{{portale|calcio}}
{{Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa}}
{{Comuni della città metropolitana di Bologna}}
{{Via Emilia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Bologna|Emilia|Italia}}
 
[[Categoria:SanCoppa LazzaroItalia di Savena2019-2020| 1]]