Rocco Lo Presti e Maxine Seear: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
{{P|voce con toni agiografici + elenco sterminato di collegamenti esterni che andrebbero contestualizzati indicandoli come fonti puntuali nel testo|biografie|novembre 2018}}
|Nome = Maxine Seear
 
|Immagine=Lyubov Ivanovskaya 1.jpg
{{W|criminali|aprile 2015}}
|Sesso = F
[[File:Rocco Lo Presti.jpg|thumb|right|Rocco Lo Presti]]
|CodiceNazione = {{AUS}}
|Disciplina = Triathlon
|Specialità =
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|Ruolo =
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|TermineCarriera =
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{{MedaglieCompetizione|Mondiali}}
{{MedaglieArgento|[[Campionati del mondo di triathlon del 2003|Queenstown 2003]]|Junior}}
{{MedaglieCompetizione|Mondiali Aquathlon}}
{{MedaglieArgento|[[Campionati del mondo di aquathlon del 2009|Gold Coast 2009]]|Élite donne}}
|Aggiornato = 6 novembre 2010
}}
{{Bio
|Nome = RoccoMaxine
|Cognome = Lo PrestiSeear
|Sesso = F
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Lopresti''', conosciuto come '''"Roccu u Maneja"''' a [[Marina di Gioiosa Jonica]], suo paese di origine
|LuogoNascita = Johannesburg
|Sesso = M
|GiornoMeseNascita = 18 dicembre
|LuogoNascita = Marina di Gioiosa Jonica
|AnnoNascita = 1984
|GiornoMeseNascita = 6 maggio
|AnnoNascitaLuogoMorte = 1937
|GiornoMeseMorte =
|LuogoMorte = Torino
|AnnoMorte =
|GiornoMeseMorte = 23 gennaio
|Attività = triatleta
|AnnoMorte = 2009
|Nazionalità = australiana
|Attività = mafioso
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Carriera ==
Storico [[boss (mafia)|boss]] mafioso di [[Bardonecchia]] e della [[Val di Susa]], è stato il [[Padrino]] della [['Ndrangheta]] in [[Piemonte]]. Ha rappresentato un pezzo di storia della criminalità organizzata in Piemonte, assieme alle famiglie della 'Ndrangheta dei [[Belfiore ('ndrina)|Belfiore]], degli [['Ndrina Ursini|Ursini]] e dei [[Mazzaferro ('ndrina)|Mazzaferro]]. Tutte originarie di [[Gioiosa Jonica]]. Il cognome di Lo Presti, è stato un cognome che ha segnato per cinquant'anni Bardonecchia e la Val di Susa. Ne hanno parlato talmente tanto, i giornali e la televisione, che sono in pochi a non conoscere il cognome Lo Presti. Sempre sulle prime pagine, è stato il nome più conosciuto della Val di Susa.
Nel [[2002]] partecipa nella categoria ''junior'' ai [[Campionati del mondo di triathlon del 2002|mondiali di Cancun]], vinti dalla francese [[Marion Lorblanchet]] con il tempo di 1:01:19, classificandosi al quinto posto assoluto con un tempo totale di 1:02:00. Davanti a lei la portoghese [[Vanessa Fernandes|Fernandes]] (quarta in 1:01:55), la lussemburghese [[Elizabeth May]] (terza in 1:01:46) e l'olandese [[Wendy de Boer]] (seconda in 1:01:20).
Lo Presti ha passato l'intera vita, a difendersi da ogni tipo di accusa, e dai continui attacchi da parte della magistratura. Accuse delle quali, è sempre riuscito a dimostrare la propria innocenza, avendo avuto i migliori avvocati del [[Foro (tribunale)|Foro]] di Torino. È sempre uscito indenne dalle maggiori inchieste di mafia in Piemonte<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,0986_01_1987_0292_0021_17089707/ Torna libero Lo Presti. A suo carico solo ipotesi] [[La Stampa]] 13 dicembre 1987</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=fdddf437d4bff9dd7d4c6dc2be399537fc822995 Tante accuse e la fedina immacolata] [[La Stampa]] 14 novembre 1995</ref>. Imparentato con la famiglia mafiosa dei [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]] di [[Marina di Gioiosa Jonica]], di cui ne è stato anche l'esponente di maggior rilievo, si trasferì in Piemonte sul finire degli [[anni 1950|anni cinquanta]] facendo della cittadina subalpina il suo [[feudo]]. Il suo nome è legato a doppio filo con quello della famiglia [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]]. Con i cugini Vincenzo, Giuseppe e Francesco Mazzaferro emigra da giovane a [[Torino]] in cerca di fortuna. Assieme al cugino '' Don Ciccio'' [[Francesco Mazzaferro]] ha avuto l'[[egemonia]] sul territorio della Val di Susa. Per Bardonecchia la presenza di Lo Presti è stata una maledizione, di quelle da cui non si esce mai. È forse la cittadina che gli ha fatto costruire la sua fama di boss della 'Ndrangheta, il paese dove, almeno a giudicare dalle sue attività messe in piedi dalla sua famiglia, Lo Presti ha fatto fortuna, quel cognome non se lo scrollerà di dosso ancora per tanti anni. Se per molti italiani, Bardonecchia e la Val di Susa è uguale mafia; se la stazione sciistica è stata sempre presente nei titoli dei giornali più per la supposta presenza mafiosa incarnita dal vecchio boss che per le sue piste innevate, è grazie alla leggenda di Lo Presti. Per tutti era da sempre il ''boss'' incontrastato della Val di Susa, e per tutti Bardonecchia rappresentava il suo regno. Per i calabresi e i siciliani di Bardonecchia, [[Oulx]], [[Sauze d'Oulx]], [[Sestriere]], [[Cesana Torinese|Cesana]], [[Claviere]], [[Susa (Italia)|Susa]], ma anche per i montanari e i villeggianti che arrivavano da [[Torino]], [[Milano]], [[Genova]]. Per tutti era una potenza nominale. Un nome che incuteva rispetto o riprovazione, ma di sicuro sempre una certa paura. Una [[leggenda]], appunto. Tutti lo salutavano con rispetto o ci scherzavano su in privato, ma nessuno ha mai avuto la consapevolezza o la certezza fino in fondo che quell'uomo dall'aria mite fosse davvero un capomafia. Ha costruito da imprenditore, molti edifici di Bardonecchia, e ha dato lavoro a migliaia di persone, durante gli anni del boom edilizio. Per i giudici di Torino è stato colui che ha importato il fenomeno [['Ndrangheta]] nel nord [[Italia]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0310_01_2002_0298_0053_2800736/ Lo Presti portò la 'ndrangheta a Bardonecchia] [[La Stampa]] 31 Ottobre 2002</ref>. Summit segreti, polizia in allerta, sindaco aggredito, a [[Roma]] le denunce dell'[[Antimafia]], intimidazioni intorno ai cantieri. Negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]] il suo potere in Piemonte è stato pari a quello di ''Don'' [[Antonio Macrì]] in [[Calabria]]. Ha dettato legge nel campo dell'edilizia. Ricco e potente fin dagli anni sessanta, ha creato la propria fortuna nel campo dell'edilizia e delle costruzioni, dettando leggi e regole proprie, stravolgendone per anni il settore. Con un esercito di operai alle sue dipendenze è stato l'uomo che, durante gli anni del boom e della speculazione edilizia in Piemonte, ha imposto il dominio della manodopera edilizia in tutta la Val di Susa. Salito agli onori delle cronache negli anni del boom e della speculazione edilizia prima, e del sequestro-omicidio Ceretto poi, ha avuto il potere assoluto nel campo dell'edilizia e della malavita in Piemonte fino al [[1975]], anno in cui venne mandato al confino sull'isola dell'[[Asinara]]. Per decenni si è indagato su di lui. Il fascicolo è enorme, legato con un grosso spago. Nella storia dell'infiltrazione della 'Ndrangheta in Piemonte tra il [[Sessantacinque|'65]] e il [[Settantacinque|'75]] la sua figura è molto chiacchierata e viene evocata più volte dagli investigatori. Negli archivi di polizia e carabinieri ci sono soltanto informazioni riservati e confidenziali per migliaia di pagine, ma nessuna prova concreta di responsabilità dirette in illeciti o reati di sorta. Il fascicolo è pieno di assolutorie per insufficienza di prove. Inchieste, relazioni parlamentari, denunce, ordini di cattura, intercettazioni, arresti, sequestri. Ma lui ha sempre preferito atteggiarsi a mite cittadino perseguitato dalla giustizia. Eppure è stato l'uomo più chiacchierato della Val di Susa. Un uomo capace di scalare i gradini della carriera criminale sgusciando indenne tra un processo e l'altro, in grado di conquistare potere, abile nel riuscire a costruirsi una robusta posizione economica grazie alle amicizie influenti che gli hanno permesso di creare un impero a [[Bardonecchia]] durante gli anni del boom edilizio. A lui si sono rivolti con riverenza numerosi politici dell’ex Psi, fin dai primi anni ‘70, in occasione di campagne elettorali. Ha avuto legami con il [[clan dei marsigliesi]] e con tutte le più importanti famiglie mafiose della [[Calabria]] e della [[Sicilia]]. Ha intrattenuto rapporti d’amicizia con ''Don Mico'' [[Domenico Tripodo]], quando era in soggiorno obbligato ad [[Avigliana]]. La presenza di Tripodo era frequentemente segnalata a Bardonecchia<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1494_02_1975_0121_0004_20833160/ Delitti e mafia] [[Stampa Sera]] 6 Giugno 1975</ref>. Ha avuto anche contatti con ''Don'' Giovanni Stilo di [[Africo]], il sacerdote calabrese accusato più volte di collusioni con la 'ndrangheta, in occasione dell'aggiustamento del processo Ceretto. Ha avuto rapporti di amicizia e di affari con la [[Famiglia Inzerillo]]-Spatola-Gambino-Di Maggio di [[Palermo]]. Fu proprio attraverso l'amicizia di ''Totuccio'' [[Salvatore Inzerillo]], boss di [[Palermo]] e i [[John Gambino|Gambino]] di [[Cherry Hill]], [[New Jersey]], che avevano soggiornato per un breve periodo a Bardonecchia negli anni sessanta, che ebbe modo di recarsi in più occasioni negli [[Stati Uniti]] per stringere alleanze con i cugini della [[Famiglia Gambino]] di [[New York]]. Ha avuto legami anche con le famiglie della [['Ndrangheta in Canada]]. Secondo un collaboratore di giustizia negli ultimi anni si era avvicinato ed alleato agli [['Ndrina Aquino|Aquino]], rivali dei [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]]. Uomo di vecchio stampo, è stato sempre contrario alla droga.
 
Nel [[2003]] partecipa nella categoria élite a due gare di coppa del mondo, New York e Tongyeong, classificandosi in entrambe al 14º posto assoluto. Ai [[Campionati del mondo di triathlon del 2003|mondiali ''junior'' di Queenstown]] vince la medaglia d'argento con un tempo totale di 1:07:05, alle spalle della connazionale [[Felicity Abram]] (1:06:49) e davanti alla portoghese [[Vanessa Fernandes]] (1:07:24).
== Biografia ==
Nato a [[Marina di Gioiosa Jonica]]. All'età di 16 anni Lo Presti lascia la [[Calabria]] e si trasferisce in [[Piemonte]]. Nel [[1957]] viene arrestato e condannato a [[Casale Monferrato]] per spaccio di banconote false e resistenza a pubblico ufficiale. Nel [[1962]] viene condannato dal Tribunale di [[Locri]] per ricettazione. Nel [[1963]] si stabilisce a Bardonecchia e, in pieno boom edilizio, mette su una piccola impresa di costruzioni che, molto presto conquista una posizione di preminenza su tutte le altre imprese. Dopo l'arrivo di Lo Presti a Bardonecchia, cominciarono a verificarsi episodi tipici degli ambienti dove opera la mafia. Nel settembre del [[1963]] si verifica il primo episodio. Mario Corino, segretario della locale sede Dc di Bardonecchia, e futuro sindaco del paese, che si sta occupando della speculazione edilizia e disturba, viene aggredito e picchiato di notte da due sconosciuti<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,0094_01_1963_0213_0015_24784961/ L'aggressione di Bardonecchia non ha avuto movente politico] [[La Stampa]] 8 Settembre 1963</ref>. Vengono fermati per l'aggressione, due muratori calabresi, Francesco Ursino, cognato di Lo Presti, e Antonio Zucco originario di [[Ciminà]]. Interrogati dal giudice, i due dichiarano di avere picchiato il Corino perché spia dei sindacati. Rocco Lo Presti sarebbe stato il mandante. Nel [[1965]] Lo Presti viene arrestato a [[Ginevra]], dalla gendarmeria svizzera, assieme ad Alberto Re, impresario di Bardonecchia, per una serie di furti a delle ville. I due vengono scoperti nell’ultimo colpo messo a segno. Furto di 60 milioni in gioielli nella villa di un giudice. Lo Presti verrà processato e condannato a due anni di reclusione<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/,3/page,5/articleid,0104_01_1965_0178_0005_8528525/ Impresario di Bardonecchia arrestato per furto di 60 milioni di gioielli in una villa a Ginevra] [[La Stampa]] 29 Luglio 1965</ref>.
[[File:Rocco Lo Presti arrestato in Svizzera.jpg|right|thumb|Rocco Lo Presti quando venne arrestato a [[Ginevra]] nel 1965.]]
Nel [[1968]] Lo Presti torna a Bardonecchia e si sposa con una compaesana in uno degli alberghi più lussuosi del paese, il Grand Hotel Riky. È un matrimonio favoloso, con oltre 300 invitati fra cui alcuni venuti apposta dall'[[America]]. Tra gli invitati, il noto boss italoamericano, [[Frank Coppola]], alias ''Frank Tree Fingers'' e i [[John Gambino|Gambino]] di [[Cherry Hill]]. Per le strade uomini con la coppola tengono a bada i curiosi. Da lì in poi chi vuole costruire a Bardonecchia deve passare da Rocco Lo Presti. Chi si ribella muore. Nel dicembre del [[1969]] viene sospettato di essere il mandante dell'omicidio Timpano. A [[Exilles]] lungo la statale della [[Val di Susa]] viene trovato il cadavere di Vincenzo Timpano, appena arrivato dalla Calabria. È stato ucciso da Giuseppe Oppedisano, cognato di Lo Presti e cognato dello stesso Timpano. Il cadavere è stato cosparso di benzina e dato alle fiamme. Viene trovata sul luogo del delitto l'Alfa 1750 di proprietà del Lo Presti. Oppedisano confessa, ma non rivelerà mai il movente. Lo Presti ha invece un alibi inattaccabile. Era in volo su un aereo verso il sud Italia<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1531_02_1969_0288_0005_21331804/ Scappato dal Sud, è stato raggiunto e atrocemente giustiziato presso Salbertrand] [[Stampa Sera]] 17 Dicembre 1969</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1531_02_1969_0289_0002_21289682/ Si cerca un amico del mafioso sfigurato in Valsusa] [[Stampa Sera]] 18 Dicembre 1969</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1531_02_1969_0290_0002_21332128/ L'uccisione del mafioso calabrese può essere un affare di famiglia] [[Stampa Sera]] 19 Dicembre 1969</ref>. Nel giugno del [[1970]], appena sei mesi dopo, viene nuovamente sospettato come mandante dell'omicidio D'Aguanno. Viene trovato a [[Moncalieri]] in una discarica abbandonata il cadavere di Luigi D'Aguanno, un ricettatore appena uscito di galera. Qualcuno dice che abbia pagato con la vita una soffiata alla polizia. Viene fermato per l'omicidio Carmine Messina a bordo dell'auto di proprietà del Lo Presti<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0131_01_1970_0129_0004_5013963/ Il gangster ucciso dalla sua stessa banda. Parla il complice fermato] [[La Stampa]] 26 Giugno 1970</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0131_01_1970_0130_0004_5013922/ Il bandito ucciso e bruciato in un campo a Moncalieri] [[La Stampa]] 27 Giugno 1970</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1523_02_1970_0126A_0005_23263597/ Fermato l'uomo che fornì ai complici le prove del tradimento del gangster] [[Stampa Sera]] 29 Giugno 1970</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1523_02_1970_0125_0005_21365212/ Luigi D'Aguanno giustiziato come il calabrese di Exilles] [[Stampa Sera]] 30 Giugno 1970</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0132_01_1970_0132_0004_4814670/ Il gangster ucciso e bruciato con benzina a Moncalieri] [[La Stampa]] 1 Luglio 1970</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1524_02_1970_0128_0004_21365691/ Un amico l'ha portato all'agguato del killer] [[Stampa Sera]] 2 Luglio 1970</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0132_01_1970_0134_0005_6388666/ Non ho mai conosciuto D'Aguanno non ho mai prestato l'auto a Messina] [[La Stampa]] 3 Luglio 1970</ref>. Anche questa volta Lo Presti risulta essere in volo su un aereo diretto in [[Calabria]]. In entrambi i casi Lo Presti viene prosciolto da ogni accusa. Il 12 settembre [[1970]] in uno dei cantieri di Lo Presti a Bardonecchia viene catturato Filippo Costa, pregiudicato, sospettato di appartenere alla cosca di [[Luciano Liggio]], in quel periodo al centro di un'inchiesta sui sequestri di persona portati a termine dal gruppo Liggio.
 
Nel [[2004]] all'età di 17 anni vince la gara di coppa del mondo di Ishigaki in 2:00:25, davanti alla britannica [[Michelle Dillon]] (2:00:36) e alla giapponese Kiyomi Niwata (2:01:16). L'annata eccezionale continua con un podio nella gara di Mazatlan in 2:01:09, bruciata sullo sprint dalla brasiliana [[Carla Moreno]] (2:01:04) e dalla tedesca [[Anja Dittmer]] (2:01:05), e con un quinto posto in altre tre gare: Devonport, Gamagori e Salford. Questo le permette di partecipare alle [[Giochi della XXVIII Olimpiade|Olimpiadi di Atene]], dove tuttavia non finisce la gara.
=== Da manovale a "padrino" di Bardonecchia. Non si muove foglia che Rocco non voglia ===
Nel [[1970]] Lo Presti inizia la sua grande ascesa nel campo dell'edilizia. Sono ormai presenti da tempo a Bardonecchia appartenenti delle famiglie siciliane dei [[John Gambino|Gambino]], degli [[Rosario Spatola (1940)|Spatola]] e degli [[Famiglia Inzerillo|Inzerillo]] di [[Passo di Rigano]], quartiere di [[Palermo]], e Lo Presti molto presto entra in rapporti di affari con i fratelli Salvatore e Alfonso Gambino<ref>[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/11/29/news/scoperta_la_nuova_cupola_mafiosa_di_palermo_le_mire_dei_boss_sul_centro_commericiale_di_zamparini-25762388/ Mafia, scoperta la nuova Cupola di Palermo i boss puntavano agli affari di Zamparini] [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] 29 Novembre 2011</ref>, cugini diretti dei Gambino di [[Cherry Hill]] del [[New Jersey]] e lontani cugini di ''Don'' [[Carlo Gambino]]. Diventeranno i suoi fedelissimi collaboratori nel reclutamento e nello sfruttamento della manodopera edilizia. Successivamente entra in rapporti di amicizia anche con loro cugino, il giovane ''Totuccio'' [[Salvatore Inzerillo]], futuro boss di [[Palermo]], ancora agli inizi della sua carriera criminale. Diventeranno amici fraterni. Nel [[1971]] è il re degli appalti, finiscono tutti a lui. Palazzi, cantieri e centinaia e centinaia di dipendenti. Non c'è impresario o '' mercante di braccia'' che non conosca Rocco Lo Presti. In molti sostengono che in questo periodo Lo Presti abbia festeggiato da imprenditore, in un noto ristorante di Bardonecchia, il suo primo miliardo di lire. Il 1º Maggio [[1971]] è la [[Festa del lavoro|Festa dei Lavoratori]]. Ottomila torinesi sono in piazza Vittorio Veneto a Torino per la tradizionale sfilata. In un bar sotto i portici alcuni immigrati calabresi parlano sottovoce. Stanno discutendo con Carmelo Manti, intonacatore cottimista. All’improvviso il Manti si alza, estrae una pistola, spara e uccide i quattro compaesani e si confonde tra la folla. Lascia a terra Domenico Parisi, Giuseppe Prochilo, Alfredo Muoio e Franco Maltraversi. Sono '' mercanti di braccia'' che esigono il pagamento della tangente. Deve loro quasi 2 milioni di lire<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1518_02_1971_0098A_0005_23280548/ Quattro calabresi uccisi a Torino] [[La Stampa]] 3 Maggio 1971</ref>. Giuseppe Prochilo, boss del [[racket]] dell'edilizia è il luogotenente di Rocco Lo Presti. La strage del 1º Maggio alza il velo e rompe il fronte di omertà sul racket dell'edilizia. Arrestato e interrogato dal giudice, il Manti, rivela ogni segreto sul racket. Racconta di appalti e subappalti, cottimismo, sfruttamento, tangenti. Torino scopre una organizzazione germogliata sulla miseria e sulla sofferenza di tanti immigrati. Rivela i nomi dei boss che controllano il racket. Tra i nomi c’è anche quello di Rocco Lo Presti<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1518_02_1971_0099_0004_21399674/ Nella strage di piazza Vittorio una drammatica denuncia del racket] [[La Stampa]] 4 Maggio 1971</ref>. L’attenzione dei giornali e della magistratura si concentra su Bardonecchia. Si inizia a parlare di caporalato, sfruttamento abusivo della manodopera, racket nei cantieri<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0139_01_1971_0228_0004_4615520/ Mafia a Bardonecchia?] [[La Stampa]] 30 Settembre 1971</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0139_01_1971_0229_0005_4804141/ In Val di Susa troppi episodi evidenti di impronta mafiosa] [[La Stampa]] 1 Ottobre 1971</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0139_01_1971_0236_0004_4619036/ Scoperte dagli ispettori del lavoro gravi irregolarità in cantieri edili] [[La Stampa]] 9 Ottobre 1971</ref>. Operai in cerca di lavoro che vengono reclutati a [[Porta Palazzo]] e alla [[Stazione di Torino Porta Nuova|stazione di Porta Nuova]] al momento del loro arrivo in [[Piemonte]] e portati in massa nei cantieri a Bardonecchia. Imprenditori che vengono minacciati e costretti a rinunciare a ogni tipo di lavoro sul territorio di Bardonecchia. Nessun imprenditore può muovere un mattone a Bardonecchia senza il consenso di Lo Presti. È lui a decidere a chi dare il lavoro. È lui a decidere la fornitura dei materiali. È lui ad avere potere di vita o di morte. Attraverso minacce, intimidazioni e prevaricazioni di ogni genere riesce ad avere il controllo della manodopera edilizia in [[Val di Susa]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0149_01_1973_0107_0002_4761327/ Commissione antimafia indagherà sugli abusi edilizi a Bardonecchia] [[La Stampa]] 6 Maggio 1973</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1508_02_1973_0228A_0007_23162246/ Duro colpo alla mafia dell'edilizia] [[La Stampa]] 1º Ottobre 1973</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1509_02_1973_0297_0004_21244437/ Lavoratori senza libretto, condannato l'impresario] [[Stampa Sera]] 22 Dicembre 1973</ref>. Nel gennaio del [[1972]] l'episodio più significativo di minacce. Un gruppo di operai calabresi armati ha circondato un cantiere edile ordinando agli operai di sgomberare e di non farsi vedere mai più. Ai disgraziati non resta che obbedire. Il lavoro passerà a Rocco Lo Presti. Ma quando il magistrato comincia gli interrogatori, nessuno ricorda più niente. Leonardo Ferrero, giornalista de ''l'Unità'' che sta svolgendo un servizio sulla speculazione edilizia in Val di Susa viene minacciato dallo stesso Lo Presti come vengono minacciati i sindacati a tutela dei lavoratori. I sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil dichiarano ai giudici di Torino che, durante un giro dei cantieri di Bardonecchia nell'ottobre del 1971, i loro spostamenti erano seguiti da alcune auto e che era praticamente impossibile avvicinare i lavoratori che sembravano avessero il terrore di colloquiare. I sindacalisti dichiarano inoltre di essere stati direttamente minacciati e di avere ricevuto telefonate in cui venivano invitati a non andare nei cantieri di Bardonecchia poiché poteva finire male. Altri imprenditori minacciati, cantieri devastati. Il sindaco di Bardonecchia, Mario Corino, accusa pubblicamente Lo Presti. La tensione è alta<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1112_01_1974_0088_0004_16391595/ Noi mafiosi? Siamo onesti lavoratori perseguitati per motivi elettorali] [[La Stampa]] 23 Aprile 1974</ref>. Nel maggio [[1972]] un certo Giovanni Rosace sostiene che a Bardonecchia si svolge un intenso traffico di d'armi e preziosi provenienti da [[Marsiglia]] controllato da Lo Presti<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1112_01_1974_0072_0005_21482158/ Il traffico d'armi e preziosi con la Francia passerebbe per le cosche della Val di Susa] [[La Stampa]] 4 Aprile 1974</ref>. Nello stesso periodo in un rapporto dei carabinieri si afferma che il Lo Presti controlla a [[Torino]] cinque bische clandestine. Nel [[1973]] viene mandato in soggiorno obbligato a Bardonecchia il cugino ''Don Ciccio'' [[Francesco Mazzaferro]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0147_01_1973_0050_0010_5549861/ Presunto boss del contrabbando espulso dalla Calabria ritornerà a Bardonecchia] [[La Stampa]] 28 Febbraio 1973</ref>. Qui, Mazzaferro avvia una società di trasporti e movimento terra, per servire i siti di edificazione, e con l’aiuto di Lo Presti, nel giro di due anni, riesce a fare piazza pulita della concorrenza, nel settore delle costruzioni. Con l’arrivo di Mazzaferro, si inizia a parlare anche di realizzazione di grandi opere, in Val di Susa. Il [[Traforo stradale del Frejus|Traforo del Frejus]] e l’[[Autostrada A32|autostrada Torino&nbsp;– Bardonecchia (A32)]]. Il clan Lo Presti-Mazzaferro ha ormai il controllo assoluto di buona parte dell’economia della Val di Susa e con la forte ondata migratoria calabrese, ha anche il consenso del voto. Importanti esponenti del [[ Partito Socialista Italiano]] dell’epoca, chiedono a Lo Presti il sostegno in campagna elettorale, che sarà determinante. Lo Presti e Mazzaferro riusciranno infatti ad aggiudicarsi parte dei lavori per la realizzazione del [[Traforo stradale del Frejus|Traforo del Frejus]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1499_02_1974_0079_0005_21151339/ La mafia si preparava ad impadronirsi di lavori del Frejus] [[La Stampa]] 4 aprile 1974</ref>.
[[File:Rocco Lo Presti e il sindaco Corino.jpg|right|thumb|L'ex sindaco di Bardonecchia, Mario Corino in tribunale, accusa Rocco Lo Presti di mafia (1974).]]
 
Nel [[2006]] è quinta nella gara di Asian Cup a Tongyeong, 14ª nella gara di coppa del mondo di Aqaba ed infine nona con un tempo totale di 2:09:41 ai campionati d'Oceania di Geelong, vinti dalla britannica [[Leanda Cave]] in 2:05:07.
=== Il solido legame con Inzerillo e i Gambino. Il confino all'Asinara ===
Nel [[1973]] l'[[Interpol]] segnala la presenza di Lo Presti a [[New York]]. Per il suo soggiorno negli [[Stati Uniti]] sarà ospite con la moglie e la figlia presso i [[John Gambino|Gambino]] di [[Cherry Hill]], nel [[New Jersey]]. I fratelli John, Joseph e [[Rosario Gambino]], cugini di [[Salvatore Inzerillo]] e nipoti di [[Carlo Gambino]], capo della più potente famiglia mafiosa degli Stati Uniti. Una foto ritrae Lo Presti seduto ad un banchetto con ''Don'' [[Carlo Gambino]]. Si reca anche in Canada, dapprima nell'[[Ontario]], e stringe alleanza con i nomi noti del crimine organizzato di [[Toronto]]. [[Rocco Zito]], ''Mike'' Racco, Cosimo Stalteri, ''Jimmy'' De Leo, ''Remo'' Commisso e ''Nick'' Coluccio. Successivamente si reca nel [[Québec (città)|Québec]], a [[Montréal]] e si allea con ''Vic'' [[Famiglia Cotroni|Cotroni]] e [[Paul Violi]]. Nel gennaio del [[1975]] la [[Criminalpol]] manda in fumo a Bardonecchia un convegno mafioso. Avrebbe dovuto svolgersi, un vertice fra mafiosi calabresi, italoamericani e siciliani, ma saltò tutto all'ultimo momento, forse perché era giunta notizia di una possibile irruzione della polizia. Si è invece svolta in realtà una cerimonia del tutta innocente. Quella del battesimo del secondogenito di Rocco Lo Presti. Tra gli invitati sono presenti anche i [[John Gambino|Gambino]] di [[New York]].<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1105_01_1975_0005_0004_21050469/ L'arrivo in forze della Criminalpol manda in fumo convegno mafioso] [[La Stampa]] 7 Gennaio 1975</ref>. Nella primavera dello stesso anno Lo Presti torna di nuovo negli Stati Uniti. Si parla di entrare in rapporti di affari con la famiglia Gambino. Iniziare a costruire a [[Miami]] in [[Florida]] assieme a [[John Gambino]] e [[Salvatore Inzerillo]]. Purtroppo il sogno americano svanisce. Al suo rientro in Italia, la [[Commissione Parlamentare Antimafia]], attirata dai numerosi articoli sul giornale, che già da un anno si sta occupando di lui, ha mandato a Bardonecchia una delegazione presieduta da [[Pio La Torre]], che ha accertato la presenza della [[criminalità organizzata]], e ha individuato in Lo Presti il boss mafioso. L'allora [[questore (ordinamento italiano)|questore]] di [[Torino]], Emilio Santillo, scrive un voluminoso ''dossier'' sull'infiltrazione della [['Ndrangheta]] in [[Val di Susa]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1499_02_1974_0078_0005_21151380/ Questi gli undici nomi dei boss di Bardonecchia] [[Stampa Sera]] 3 Aprile 1974</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1112_01_1974_0071_0004_21471873/ Ecco l'esplosivo dossier sulla mafia in Valle di Susa] [[La Stampa]] 3 Aprile 1974</ref> che controlla l'edilizia con particolare riferimento alla sua figura.
[[File:Rocco Lo Presti e Francesco Mazzaferro.jpeg|right|thumb|Il boss Rocco Lo Presti con il cugino ''Don Ciccio'' [[Francesco Mazzaferro]], in un processo del 1974, quando a [[Bardonecchia]] dettava legge.]]
Grazie a questo dossier, nel [[1975]], Lo Presti viene accusato di essere a capo del cosiddetto fenomeno del ''racket delle braccia'' e su richiesta dell'ex procuratore capo di Torino, [[Bruno Caccia]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1107_01_1975_0146_0005_21288829/ Chiesto dal procuratore il confino per Lo Presti] [[La Stampa]] 28 giugno 1975</ref>, viene condannato a tre anni di confino sull'isola dell'[[Asinara]], entrando così nel [[Almanacco di Gotha|Gotha]] dei grandi boss mafiosi<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1109_01_1975_0238_0005_21400492/ Lo Presti accompagnato dagli agenti all'Asinara] [[La Stampa]] 15 ottobre 1975</ref>. Lo Presti verrà catturato quattro mesi più tardi in un cinema in centro a Torino e accompagnato all'Asinara<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1496_02_1975_0228A_0020_23136305/ Il boss di Bardonecchia in soggiorno all'Asinara] [[Stampa Sera]] 13 ottobre 1975</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1496_02_1975_0228A_0017_23136230/ Arrestato Lo Presti boss della Val di Susa] pag.1 [[Stampa Sera]] 13 ottobre 1975</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1496_02_1975_0229_0004_21271055/ Rocco Lo Presti dal pretore per convalidare l'arresto] [[Stampa Sera]] 14 Ottobre 1975</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1109_01_1975_0237_0001_21392764/ Un boss arrestato nel cinema a Torino] pag.1 [[La Stampa]] 14 Ottobre 1975</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1109_01_1975_0237_0004_21394227/ Rocco Lo Presti arrestato al cine. Ora andrà al confino per tre anni] [[La Stampa]] 14 ottobre 1975</ref>.
[[File:Rocco Lo Presti arrestato nel cinema a Torino.jpg|right|thumb|Rocco Lo Presti arrestato nel cinema a Torino (1975).]]
[[File:Rocco lo Presti accompagnato all'Asinara.jpg|right|thumb|Rocco Lo Presti accompagnato dagli agenti al soggiorno obbligato all'Asinara (1975).]]
Sull'isola troverà [[Luciano Liggio]], [[Tommaso Buscetta]], Ignazio Pullarà di [[Palermo]], [[Giuseppe Di Cristina]] di [[Riesi]], Rocco [['Ndrina Gioffrè|Gioffrè]] di [[Seminara]], [[Francesco Barbaro (criminale)|Francesco Barbaro]] di [[Platì]].
 
Nel [[2008]] partecipa alla gara di Asian Cup a Seoul, raggiungendo la 6ª posizione finale, e alla gara di coppa panamericana di Kelowna, finendo al 13º posto.
=== Il sequestro-omicidio Ceretto. La riabilitazione penale ===
Nel febbraio [[1976]] Lo Presti viene prelevato all'Asinara perché accusato di essere il mandante di uno dei sequestri di persona più clamorosi avvenuti in Piemonte negli [[anni 1970|anni settanta]] il sequestro-omicidio di Mario Ceretto, un ricco industriale di [[Cuorgnè]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1107_01_1975_0122_0001_15855833/ Industriale rapito nei pressi di Torino] [[La Stampa]] 24 Maggio 1975</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1107_01_1975_0122_0001_15855833/ Rapito un industriale di Cuorgnè] [[La Stampa]] 24 Maggio 1975</ref> trovato sepolto in un campo ad [[Orbassano]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1100_01_1976_0043_0004_20876234/ Rocco Lo Presti è arrestato all'Asinara per il sequestro e l'omicidio Ceretto] [[La Stampa]] 20 febbraio 1976</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1100_01_1976_0044_0004_15881347/ A Moncalieri con le manette ai polsi Rocco Lo Presti accusato di omicidio] [[La Stampa]] 21 febbraio 1976</ref>.
[[File:Rocco Lo Presti arrestato per il sequestro Ceretto.jpeg|right|thumb|Rocco Lo Presti arrestato nell'isola dell'[[Asinara]] come mandante del sequestro-omicidio Ceretto (1976).]]
[[File:Rocco Lo Presti con le manette ai polsi per il sequestro Ceretto.jpg|right|thumb|Rocco Lo Presti con le manette ai polsi per il sequestro Ceretto.]] Il 23 maggio del [[1975]] l'industriale verrà rapito e ritrovato morto una settimana più tardi in un campo abbandonato. Lo Presti verrà accusato da Giovanni Caggegi di essere ideatore del rapimento<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1081_01_1978_0020_0004_15604338/ Per scagionarsi Giovanni Caggegi accusa Rocco Lo Presti e i suoi migliori amici] [[La Stampa]] 25 Gennaio 1978</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1464_02_1978_0044_0007_20608773/ Caggegi urla insulti ed accuse a Lo Presti: Sei il lupo della Jonica] [[Stampa Sera]] 21 Febbraio 1978</ref>. Vengono coinvolti e arrestati anche Cosimo Giuseppe [[Ruga ('ndrina)|Ruga]] di [[Monasterace]], Cosimo Metastasio di [[Stilo (Italia)|Stilo]], Sebastiano Giampaolo, Giuseppe Calabrò, conosciuto come '' Il dottorino'' e Giuseppe [['Ndrina Giorgi|Giorgi]] di [[San Luca (Italia)|San Luca]], Raffaele La Scala di [[Locri]], e Venanzio Tripodo, figlio di ''Don Mico'' [[Domenico Tripodo]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0004_02_1976_0144_0005_24068292/ L'assassinio di Ceretto scopre i legami fra la mafia di Rivarolo e Bardonecchia] [[La Stampa]] 28 Giugno 1976</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1081_01_1978_0014_0004_15602139/ In aula i 14 dell'Anonima sequestri] [[La Stampa]] 18 Gennaio 1978</ref>. Nel frattempo a Torino i clan si stanno riorganizzando. Una dopo l'altra vengono eliminate le persone vicine a Lo Presti. Nel febbraio [[1977]] Carmine '' Carmelo '' Messina, che era stato coinvolto assieme a Lo Presti nell'omicidio D'Aguanno scompare e non verrà mai più ritrovato<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1091_01_1977_0027_0005_15570616/ Doveva partire in aereo per Palermo ma è scomparso nel nulla a Caselle] [[La Stampa]] 8 Febbraio 1977</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1475_02_1977_0026_0005_20777105/ ll mistero del boss] [[Stampa Sera]] 8 Febbraio 1977</ref>. Nel luglio [[1977]], tre killer incappucciati e armati di lupara giustiziano un impresario legato alla 'ndrangheta. La vittima è Giuseppe Zucco, originario di [[Ciminà]], in Calabria, luogotenente di Lo Presti. Faceva parte dell'organizzazione che reclutava la manodopera per il ''racket delle braccia'' ed era stato coinvolto insieme a Lo Presti nel traffico d'armi e preziosi provenienti dalla [[Francia]] con il [[clan dei marsigliesi]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1480_02_1977_0149_0006_20905698/ Straziato con la lupara] [[Stampa Sera]] 8 Luglio 1977</ref>.
[[File:Confronto tra Rocco Lo Presti e Giovanni Caggegi.jpg|right|thumb|Un momento del tragico confronto tra Rocco Lo Presti e Giovanni Caggegi, suo principale accusatore per il sequestro Ceretto (1978).]]
Verranno anche uccisi gli altri due fratelli di Zucco, Rocco e Antonio, anche loro molto vicini a Lo Presti. Nel novembre [[1981]], Rocco Zucco rimarrà vittima di uno spettacolare attentato autobomba sotto casa in pieno centro a Torino<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1437_02_1981_0311_0005_20429453/ Faida di paese o racket edilizio?] [[Stampa Sera]] 16 Novembre 1981</ref>. Nel ottobre [[1982]], Antonio Zucco, l'ultimo dei fratelli, coinvolto nel [[1963]] nel pestaggio dell'ex sindaco di Bardonecchia, Mario Corino per ordine di Lo Presti, verrà ucciso a rivoltellate<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1422_02_1982_0264_0037_20339838/ Ucciso come i fratelli] [[Stampa Sera]] 19 Ottobre 1982</ref>. Omicidi da inquadrare tutti nella cosiddetta ''Faida di Ciminà'' in Calabria. È in questo periodo che si nasconde ancora, una delle pagine più tristi della vita di Rocco Lo Presti. Nel luglio [[1978]], mentre è in corso il processo di primo grado per il sequestro Ceretto, Giuseppe Oppedisano, cognato di Lo Presti, dopo appena nove anni passati in galera per l'omicidio Timpano, folle di gelosia, esce di prigione e ammazza a coltellate la moglie. La vittima é Giuseppa Lo Presti, sorella di Rocco Lo Presti. Una vera mazzata per Lo Presti e la sua nomea di boss della 'Ndrangheta<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1469_02_1978_0163A_0005_23046225/ Delitto per gelosia o atrce vendetta?] [[Stampa Sera]] 15 Luglio 1978</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1086_01_1978_0162_0004_15684612/ Uscito dal carcere dopo 10 anni folle di gelosia uccide la moglie] [[La Stampa]] 15 luglio 1978</ref><ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1086_01_1978_0163_0008_20458250/ Chivasso: migliora il feroce uxoricida ma ripete a tutti: Lasciatemi morire] [[La Stampa]] 16 Luglio 1978</ref>. Chi lo ha conosciuto sostiene che, in quel periodo Lo Presti era talmente potente che non avrebbe mai fatto passare un tale affronto. Perfino Caggegi che lo accusò del sequestro Ceretto, quando seppe dell'arrivo di Lo Presti nel carcere del [[Le Nuove]] di Torino si rifugiò per tre giorni sui tetti del penitenziario per paura di ritorsioni<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0004_01_1976_0131_0005_15909761/ Sui tetti delle Nuove per paura della mafia] [[La Stampa]] 5 Giugno 1976</ref>. Oppedisano si suiciderà in carcere. Nel febbraio [[1979]] verrà trovato impiccato nei bagni del manicomio criminale di [[Ferrara]], lasciando dubbi e incertezze sulla causa di morte<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1070_01_1979_0043_0006_19169771/ Ammazzo' la moglie. S'impicca in bagno] [[La Stampa]] 22 Febbraio 1979</ref>. Quattro mesi prima Lo Presti era uscito di prigione.
[[File:Lo Presti e il processo Ceretto.jpg|right|thumb|Rocco Lo Presti nell'aula del tribunale durante un'udienza del processo Ceretto del 1978.]]
Per il sequestro Ceretto, Lo Presti verrà assolto in primo grado, ma verrà condannato in appello a 26 anni di reclusione<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,1067_01_1980_0257_0015_19007184/ Sorpresa al processo Ceretto; 26 anni all'impresario edile Rocco Lo Presti] [[La Stampa]] 20 novembre 1980</ref>. Lo Presti prevedendo la sentenza di condanna, diserta l'udienza e si rende irreperibile. I suoi legali ricorrono in Cassazione. Lui nel frattempo si rifugia in Francia spostandosi tra [[Parigi]] e [[Marsiglia]] facendo qualche buon affare con i marsigliesi. Passerà una latitanza dorata di ben due anni e nel dicembre del [[1982]] arriva la grande svolta. La [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] rinvia clamorosamente, per irregolarità, gli atti alla [[Corte d'appello]] di [[Genova]] e il giudizio si conclude con un'assoluzione per insufficienza di prove escludendo Lo Presti definitivamente da ogni coinvolgimento nel caso Ceretto. Anni più tardi si scoprirà che non è stata del tutto casuale questa decisione da parte della Suprema Corte. Rocco Lo Presti avrebbe dato all'epoca 30 milioni di lire ad un monsignore del Vaticano, ''Don'' Simeone Duca, per una sua intercessione presso il magistrato della Corte di Cassazione<ref>[http://www.quotidianocanavese.it/cronaca/cuorgne-40-anni-fa-la--ndrangheta-sequestro-e-uccise-mario-ceretto-foto-4409 40 anni fa la ‘ndrangheta sequestrò e uccise Mario Ceretto] Quotidiano del Canavese 25 Maggio 2015</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=wuFkl7ZpzC0C&pg=PT38&lpg=PT38&dq=don+duca+simeone&source=bl&ots=AmRiv3rgy9&sig=Nrc1Yw-aKSsEwj7oB0qsc1bgzIg&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi55bX1o57KAhUJXh4KHVA_BXQQ6AEIQjAF#v=onepage&q=don%20duca%20simeone&f=false L'oro del Vaticano] di Claudio Rendina</ref>. Si dice che ''Don'' Stilo gli abbia fornito i contatti. Nel [[1987]] Lo Presti viene arrestato assieme ad altre tredici persone per una truffa di tre miliardi di lire a una banca di [[Cuneo]]. Secondo l'accusa Lo Presti avrebbe costretto un direttore di banca per anni a coprire assegni a vuoto<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0985_01_1987_0277_0019_23883137/ Bancario minacciato paga 3 miliardi] [[La Stampa]] 26 Novembre 1987</ref>. Verrà prosciolto da ogni accusa. Nel [[1992]] Lo Presti chiede e ottiene la riabilitazione penale. È l'inizio di una nuova vita. Il suo potere si ridimensiona ma non si annienta. Resta nell'ombra, ai margini della criminalità organizzata e delle altre famiglie mafiose rimanendo sempre il ''padrino''. Gli altri fanno i soldi con il traffico di droga. Lui è contrario. Abbandona l'attività del settore edile e si dedica al commercio e alla politica. Mette su alberghi, ristoranti, pizzerie, bar, discoteche, negozi di abbigliamento e sale giochi. In questo periodo in molti si rivolgono a Lo Presti in occasione di campagne elettorali, grazie al pacchetto di voti appetibile di cui gode. Significativa è stata, la campagna elettorale del [[1992]], ad un politico torinese del [[Partito Socialista Italiano]], che riuscì addirittura ad andare alla [[Camera dei deputati]], grazie al suo appoggio. Altri si rivolgono a lui perché ricevono minacce, intimidazioni a scopo di estorsione e chiedono il suo intervento. Nel [[1993]] viene arrestato a [[Bardonecchia]] il nipote di Lo Presti, Giuseppe Ursino, assieme ad altre quindici persone per traffico d'armi e droga<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0784_01_1993_0117_0039_11088276/ Droga e traffico d'armi] [[La Stampa]] 29 aprile 1993</ref>.
 
Nel [[2009]] vince la medaglia d'argento ai mondiali di [[aquathlon]] di Gold Coast, con un tempo di 0:33:22, alle spalle della neozelandese [[Samantha Warriner]] (0:33:10) e davanti all'olandese Lisa Mensink (0:33:39). Partecipa alla gara della serie dei [[Campionati del mondo di triathlon del 2009 - Yokohama|campionati del mondo di Yokohama]], classificandosi al 26º posto. In coppa del mondo ottiene un 32º posto a Tiszaujvaros. Ad Amakusa in una gara della Asian Cup si classifica 6º assoluta.
=== L'affare Campo Smith. Bardonecchia, primo comune del nord Italia sciolto per mafia ===
Nel [[1991]] Pierluigi Leone, commissario capo di polizia, viene inviato al comando del commissariato di Bardonecchia, ma viene improvvisamente trasferito senza alcun motivo in Calabria, dopo appena due mesi dal suo arrivo. Leone aveva toccato interessi politici forti a Bardonecchia, stava indagando sulla futura realizzazione del complesso ''Campo Smith'' e aveva scritto un rapporto investigativo su Lo Presti e proposto una misura di prevenzione nei suoi confronti. Lo stesso Lo Presti lo aveva minacciato e gli aveva fatto capire di essere al corrente di indagini riservate su di lui<ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=d6755032e72f8d2f40d1933ee6a2cf79036f4f79 Troppo zelante fu trasferito il commissario che indagava su Campo Smith] [[La Stampa]] 6 Febbraio 1996</ref>. Nel novembre del [[1995]] Lo Presti viene nuovamente arrestato perché coinvolto nell'affare ''Campo Smith''. La realizzazione di un mega residence ai piedi degli impianti da sci. Un investimento da cinquanta miliardi di lire. Il lavoro più grosso mai realizzato a [[Bardonecchia]] dopo il [[Traforo stradale del Frejus|Traforo del Frejus]]. Secondo l'accusa Lo Presti sarebbe stato a capo dell'organizzazione che avrebbe gestito l'intera operazione ''Campo Smith''. Viene ingiustamente arrestato il [[sindaco]] di Bardonecchia Alessandro Gibello (processato, verrà assolto e risarcito dei danni subiti), e vengono coinvolti nelle indagini tutti i funzionari del [[Comune]] per presunti condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Viene indagato il maresciallo dei carabinieri che per anni avrebbe favorito Lo Presti nei loschi affari. Vengono messi sotto sequestro della magistratura tutti i più grossi cantieri del paese e viene coinvolto e arrestato anche Gaetano Belfiore, fratello del noto boss della 'ndrangheta calabrese trapiantato a Torino, Domenico Belfiore, che aveva dei lavori a Bardonecchia. Il 5 maggio del [[1995]], con decreto del [[Governo]] verrà sciolto il consiglio comunale di Bardonecchia<ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=7df2c08bd4df55dc2e1f841d2ea6e3d150ed289a Bardonecchia comune chiuso per mafia] [[La Stampa]] 29 aprile 1995</ref>. Fino a qualche anno fa, primo e unico comune del nord [[Italia]] sciolto per presunte infiltrazioni mafiose. Gli vengono sequestrati beni per un valore di 10 miliardi di lire. Nel aprile [[2001]] mentre è in corso il processo a suo carico per l'affare ''Campo Smith'', un collaboratore di giustizia, sostiene di aver appreso in carcere da un certo Musuraci detenuto in [[Spagna]], di un possibile coinvolgimento di Rocco Lo Presti, assieme ai [[Belfiore]] e agli [['Ndrina Ursini|Ursini]], nell'omicidio dell'ex procuratore capo di Torino [[Bruno Caccia]]. Una delle ex amanti di Lo Presti inoltre dichiara ai giudici che all'indomani dell'assassinio del giudice Caccia, il padrino avrebbe ricevuto una telefonata dal gruppo dei calabresi di Torino in cui gli fu detto: "Rocco ti abbiamo fatto il regalo di compleanno". Caccia aveva indagato più volte su Lo Presti e fu colui che lo fece mandare al confino all'Asinara. Ma purtroppo non si ebbero mai prove di un suo ruolo diretto in questo omicidio e ogni accusa cadde nel vuoto. Anche i collaboratori di giustizia, [[Giacomo Lauro]] e [[Francesco Fonti]], dichiarano davanti ai giudici del Tribunale di Torino, dell’esistenza a Bardonecchia, di un [[locale]] di ‘Ndrangheta, con a capo Rocco Lo Presti e [[Francesco Mazzaferro]], che risale fin dagli anni ‘70. Il pentito palermitano [[Francesco Lo Vecchio]], sostiene che Lo Presti e Mazzaferro, sono coinvolti assieme ad altri calabresi, in un grosso traffico di cocaina proveniente dalla [[Colombia]]. Ma anche in questo caso, gli inquirenti non sono mai riusciti ad avere prove di colpevolezza nei confronti di Lo Presti<ref>[https://books.google.it/books?id=RHnvAAAAIAAJ&q=rocco+lo+presti&dq=rocco+lo+presti&hl=en&sa=X&redir_esc=y Mafie vecchie mafie nuove:radicamento ed espansione] di Rocco Sciarrone</ref>.
 
Nel [[2010]] partecipa ai campionati d'Oceania classificandosi ottava, con più di 6 minuti di distacco dalla vincitrice di giornata, la neozelandese [[Andrea Hewitt]].
=== L'ascesa dei nipoti Ursino. La caduta del Padrino ===
Dal [[2000]] in poi cambiano gli assetti criminali a Bardonecchia. A causa delle continue pressioni da parte della magistratura e delle forze dell'ordine, Rocco Lo Presti è costretto a cedere lo scettro di comando ai suoi nipoti prediletti, i fratelli Luciano e Giuseppe Ursino. Con questa mossa, Lo Presti spera di attirare un po' meno l'attenzione su di sé. Convinto poi, da tanti anni di impunità, che in caso di guai giudiziari, al massimo possono vietargli di uscire da Bardonecchia, dal suo regno, come prevede la legge che ha stabilito il soggiorno obbligato nel luogo di residenza. Il nipote, Luciano Ursino, molto presto entra in rapporti di affari con i fratelli Adolfo e Aldo Cosimo Crea, boss emergenti della 'Ndrangheta torinese, col giro dei videopoker, rifilando macchine da gioco a più esercenti possibili, da Bardonecchia a Torino. Nel [[2003]] alla vigilia dei Giochi Olimpici del 2006, si inizia a parlare di appalti in Val di Susa. I lavori suscitano l'interesse del clan Lo Presti. Arrivano le prime minacce. Il direttore dei lavori dell'autostrada Torino-Bardonecchia e i dirigenti dell'Agenzia Torino 2006 ricevono per posta buste con proiettili. Gli Ursino riescono a corrompere un ispettore di polizia che li informa sulle indagini e fornirà loro uno scanner per trovare microspie. Nel aprile [[2004]] gli Ursino avvicineranno un politico per tentare di ottenere i finanziamenti Ue e metteranno su un giro di usura milionario che si estende da Bardonecchia a Torino. Tra le vittime strangolati dall'usura, vi è un noto personaggio politico dell'ex psi, che denuncia l'organizzazione, e nel novembre del [[2006]] viene arrestato Rocco Lo Presti assieme ai nipoti Ursino<ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=fa800b3e04cbdba45a8a38fdf9ec24f91d6f8636 L'usuraio arrivava da Bardonecchia] [[La Stampa]] 7 novembre 2006</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=7574a6848ba082c844fbae799d72d6111ddff754 Gli Ursino i nipoti del boss] [[La Stampa]] 6 ottobre 2008</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=0a9a7e83b925777a0904e2156b11e5c3be8e1099 Gli Ursino puntavano ai fondi di Bruxelles] [[La Stampa]] 6 ottobre 2008</ref>. Finiscono in manette 15 persone e 14 indagati. Imprenditori e artigiani strangolati con interessi al 120 per cento. In alcuni casi l'organizzazione rileva una quota delle imprese in crisi che si rivolgono ad essa, per poi arrivare a controllare tutte le quote a causa dell'impossibilità dei creditori di far fronte ai pagamenti. A Lo Presti gli vengono nuovamente sequestrati beni per un valore di 2 milioni di euro. Nell'ultimo periodo la malattia lo ha indebolito nel fisico e nel ruolo. Diabetico e ormai malato di cuore è costretto a continue cure mediche. Passa l'ultimo periodo di vita spostandosi da un ospedale all'altro. Muore d'infarto il 23 gennaio del [[2009]]<ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=e4edb5d9760ea42a85f79e0cf27021b2e91e0433 Rocco Lo Presti il padrino della Val di Susa] [[La Stampa]] 24 gennaio 2009</ref><ref>[http://piste.blogspot.ca/2012/03/tav-gli-antefatti-linquinamento-mafioso.html?m=1 Dossier mafia in Val di Susa]</ref>nel reparto detenuti dell'[[Ospedale Molinette]] di Torino all'età di 72 anni, il giorno dopo la conferma di condanna in appello a sei anni per associazione a delinquere di stampo mafioso per l'affare ''Campo Smith'', risalente a dieci anni prima. La prima e unica condanna della sua carriera criminale. In pochi parteciperanno ai suoi funerali per timore di controlli da parte delle forze dell'ordine. Lo Presti è stato sepolto nel Cimitero di [[Bardonecchia]].
 
=== NoteLe Olimpiadi ===
'''[[Triathlon ai Giochi della XXVIII Olimpiade - Gara femminile|Atene 2004]]:''' Ai giochi olimpici di Atene, dopo una frazione di nuoto di buon livello (16º tempo assoluto), Maxine si ritira nella frazione in bici. L'oro olimpico andrà all'austriaca [[Kate Allen]] (2:04:43), seguita dall'australiana [[Loretta Harrop]] (2:04:50.17) e dalla statunitense [[Susan Williams]] (2:05:08).
<references/>
 
== BibliografiaTitoli ==
* Campionessa australiana triathlon ''sprint'' - 2004
*[https://books.google.it/books?id=uAkS5oBLXA8C&pg=PT16&dq=rocco+lo+presti&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false Sono un uomo morto] di Federico Monga e Rocco Varacalli
* [https://books.google.it/books?id=nkkVJPNDVbgC&pg=PT30&lpg=PT30&dq=rocco+lo+presti&source=bl&ots=zCIz3XPm6X&sig=3UCEBYQVGsqE935pgEQ6SC4Yo9A&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjpoY-35ePQAhUD1WMKHdiXDkM4KBDoAQgrMAM#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false Torino ed il Piemonte. Quello che non si osa dire] Antonio Giangrande
* [https://books.google.it/books?id=WKKODAAAQBAJ&pg=PT71&lpg=PT71&dq=rocco+lo+presti&source=bl&ots=iFJF8G8q0t&sig=nZmbAjh5XFvh03xopaP2XPvXxoI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjpoY-35ePQAhUD1WMKHdiXDkM4KBDoAQgoMAI#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false Mafia Republic. Cosa Nostra, Camorra e Ndrangheta dal 1946 a oggi] John Dickie
* [https://books.google.it/books?id=j1YgBQAAQBAJ&pg=PT122&lpg=PT122&dq=fortunato+falzea&source=bl&ots=h79qqH8jCL&sig=q5tkbVntjohKGwKiwmOBos-Ivc4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjq19aQoZ7KAhUHph4KHcqIBnE4FBDoAQgvMAM#v=onepage&q=fortunato%20falzea&f=false Dimenticati: Cittadini innocenti uccisi dalla 'Ndrangheta e sepolti dall'indifferenza dello Stato] di Danilo Chirico e Alessio Magro
* [https://books.google.it/books?id=JmOUg6_U4qAC&pg=PA113&lpg=PA113&dq=rocco+lo+presti&source=bl&ots=WiXqWeqQNH&sig=gNzXKkaPlDtRNoSBBKYoU4vIKYE&hl=it&sa=X&ei=87RBVff_CoataZyTgKAP&ved=0CCAQ6AEwADha#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false La Malapianta] di Nicola Gratteri
* [https://books.google.it/books?id=3gbDwiNCcvoC&pg=PT456&lpg=PT456&dq=rocco+lo+presti&source=bl&ots=6B_qtFtX4X&sig=CPHlNrzQuL6A4o4xor2YUTJfh14&hl=it&sa=X&ei=8LVBVY6ODtDcaN_EgOgG&ved=0CCAQ6AEwADhG#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false L'Italia del pizzo e delle mazzette] di Bruno De Stefano
* [https://books.google.it/books?id=WCgZC084Cz8C&pg=PA186&lpg=PA186&dq=rocco+lo+presti&source=bl&ots=2ve60mG737&sig=rdKQE7BocY81oZLpc8eXD6e7bvs&hl=it&sa=X&ei=nrZBVcfBIM34avmqgNAP&ved=0CFAQ6AEwCDhQ#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false Cosa grigia. Una nuova mafia invisibile all'assalto dell'Italia] di Giacomo Di Girolamo
*[https://books.google.it/books?id=RHnvAAAAIAAJ&q=rocco+lo+presti&dq=rocco+lo+presti&hl=en&sa=X&redir_esc=y Mafie vecchie mafie nuove:radicamento ed espansione] di Rocco Sciarrone
*[https://books.google.it/books?id=I4NFoxNriX0C&pg=PT8&dq=rocco+lo+presti&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false La quinta mafia] di Marta Chiavari
*[https://books.google.it/books?id=zsp6RP2-HScC&pg=PT490&dq=rocco+lo+presti&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false La santa casta della Chiesa-I peccati del Vaticano-L'oro del Vaticano] di Claudio Rendina
*[https://books.google.it/books?id=Rao8tpAx_ycC&pg=PA199&dq=rocco+lo+presti&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=rocco%20lo%20presti&f=false Poteri segreti e criminalità] di Mario Guarino
*[https://books.google.it/books?id=lQMVAQAAIAAJ&q=rocco+lo+presti&dq=rocco+lo+presti&hl=en&sa=X&redir_esc=y Storia criminale] di Enzo Ciconte
 
== Voci correlate ==
*[[Triathlon ai Giochi olimpici]]
* [[Ndrina]]
*[[Campionati mondiali di triathlon]]
* [['Ndrangheta]]
*[[Campionati mondiali di triathlon sprint]]
* [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]]
*[[Triathlon ai Giochi del Commonwealth]]
* [['Ndrina Lo Presti|Lo Presti]]
* [['Ndrangheta in Piemonte]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0985_01_1987_0277_0019_23883139/ Da re di Bardonecchia al confino all'Asinara] [[La Stampa]] 26 novembre 1987
* {{cita web|http://www.triathlon.org/athletes/profile/maxine_seear/|Profilo su www.triathlon.org|lingua=en}}
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=f81a14ffc8be1d913704586430335f7e28cdb209 Lo Presti torna in tribunale] [[La Stampa]] 10 gennaio 2002
* {{cita web|1=http://www2.triathlon.org/profiles/prof-elite-women/maxine-seear-olympic.htm/|2=Profilo su www2.triathlon.org|lingua=en|accesso=6 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081020024603/http://www2.triathlon.org/profiles/prof-elite-women/maxine-seear-olympic.htm|dataarchivio=20 ottobre 2008|urlmorto=sì}}
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=9d08a8eb82c1935b94ca2fa0a1168a4922b61c10 Il boss di Bardonecchia respinge tutte le accuse] [[La Stampa]] 29 settembre 1999
* {{cita web|http://www.the-sports.org/triathlon-seear-maxine-results-identity-s22-c2-b4-o8-w97785.html/|Profilo su www.the-sports.org|lingua=en}}
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=434dec500d96cbe4dc8498842ccf41a467d74398 Rocco Lo Presti deve tornare davanti ai giudici] [[La Stampa]] 4 novembre 1999
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=fefd310975fee8ce907db8d60d183083bad14d3a Lo Presti in Procura] [[La Stampa]] 22 ottobre 1994
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=4ab4e66b8841083da64a5e8021cddf167a9e063b Il progetto politico del clan Lo Presti] [[La Stampa]] 6 ottobre 2008
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=1852697fdbdd1d13e38ca5f320899adfa3c7632f Scandalo usurai. Confiscato il bottino sui conti correnti] [[La Stampa]] 4 maggio 2007
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=da473ba4520a37493b246ae5063ea2cb05ab2e28 Luciano Ursino patteggia 4 anni e torna a casa] [[La Stampa]] 17 aprile 2008
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=0c8c4bd0a52a8d7aa9fcf4d6be9d4f82e49500ec Da mezzo secolo a Bardonecchia ora riverito ora temuto] [[La Stampa]] 28 aprile 2007
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=028b720e8a1ebfa8ed87ba7529d631e36f3eb14e Con diecimila euro Zio Rocco evita il carcere] [[La Stampa]] 28 aprile 2007
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=f22e651de85ae1dc1074a42e4a1c8a814cc24006 Il boss calabrese non perde il vizio] [[La Stampa]] 7 novembre 2007
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=65a095640c5ebe51d73a00a2622975d0697fa528 Usura, stop alla valanga di patteggiamenti] [[La Stampa]] 3 maggio 2007
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=ff48ec7f2dce96996810c3cebe7982659afc57d9 Bardonecchia, sconcerto e silenzi] [[La Stampa]] 30 aprile 1995
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=3e78e4d5cfd79230ebe45e3417645f983922086e Lo Presti pronto a fuggire] [[La Stampa]] 15 novembre 1995
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=a27894ce307839662f0f6ab95a5c5e6dc0db59ce Lo Presti resta in carcere] [[La Stampa]] 17 novembre 1995
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=8e0c892f348fb6fe247c166b4537d2da0fb9dc10 'Ndrangheta in Valsusa. Lo Presti torna in aula] [[La Stampa]] 15 dicembre 2000
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=c05847aede922b48be84701fd288acd3fbaeb0d1 Mafia, chiesti sette anni per Lo Presti] [[La Stampa]] 31 gennaio 2002
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=8951a7e3905374ca17adbaac6896404b3c987aff Il boss tradito dal cellulare] [[La Stampa]] 14 gennaio 1995
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=035a03ba68c90728c20e40585ba41143ed791709 Sconto in appello per zio Rocco boss della Valsusa] [[La Stampa]] 21 dicembre 2007
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,39/articleid,0686_01_1995_0331_0045_9298132/ Rocco Lo Presti resta in carcere] [[La Stampa]] 8 dicembre 1995
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=766f5d80e32c964e38a202a379cc74bdcc85f071 Processo Lo Presti, l'ora dell'accusa] [[La Stampa]] 17 gennaio 2001
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=71a554c0186d6e4317646b437e5db011d0f4268d Soggiorno obbligato in casa] [[La Stampa]] 12 luglio 1996
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=a8faa29888264ff598018a2b753e65ce82c234af Lo Presti libero: non è pericoloso] [[La Stampa]] 8 maggio 1996
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,41/articleid,0686_01_1995_0328_0045_9293113/ In ospedale Rocco Lo Presti] [[La Stampa]] 5 dicembre 1995
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=7c725de68e257402de135558ecac3005184f819e Giusto dare la libertà a Lo Presti] [[La Stampa]] 10 ottobre 1996
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=9f009911d7ec9d57ac9e2e93e49d78aa63aa5008 Confermato il soggiorno obbligato] [[La Stampa]] 11 febbraio 1997
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=6d74eb06d2f3e9603793effa8945492af33578d5 Attacco finale al clan Lo Presti] [[La Stampa]] 19 ottobre 2007
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=0d9b4b55ebedc125043abd9c87917f0f4064de26 Rocco Lo Presti addio. In Valle tocca ai colonnelli] [[La Stampa]] 8 gennaio 2008
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1520_02_1971_0227_0005_21424093/ A Bardonecchia continuano le indagini, nessuno sa nulla] [[Stampa Sera]] 1 Ottobre 1971
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=148f8992466187709b4d52d77d2d4d1eba8644c6 Lo Presti ritorna in carcere per usura] [[La Stampa]] 9 febbraio 2008
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=174da139092ed7cea045b395470aae8069f29067 Debiti di poche migliaia di euro diventavano zavorra milionaria] [[La Stampa]] 9 novembre 2006
* [http://archivio.lastampa.it/articolo?id=1ff5ffc70924fd457555bb26fe75257ea205e1fc Rocco e il suo compare] [[La Stampa]] 8 novembre 2006
* {{cita news|url=http://www.ilfattonisseno.it/numeri/ilfattonisseno-n13.pdf}}
* [http://www.quotidianopiemontese.it/2011/06/08/bardonecchia-ordinaria-ndrangheta-piemontese/#.VRortfmQ6og Bardonecchia ordinaria ndrangheta piemontese] [[Quotidiano Piemontese]] 8 Giugno 2011
* [http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/01/ndrangheta-piemonte-confische-dieci-milioni-riciclaggio-olimpiadi-2006/194889/ Ndrangheta piemonte confische dieci milioni riciclaggio olimpiadi] [[Il Fatto Quotidiano]] 1 Marzo 2012
* [http://www.omicronweb.it/2008/05/21/i-nuovi-boss/ I nuovi boss] [[Omicronweb]] 21 maggio 2008
* [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/07/24/droga-sequestri-terrorismo-il-dramma-di-una.html Droga, sequestri e terrorismo. Il dramma di una famiglia] [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] 24 Luglio 1984
* [http://en.calameo.com/read/00342020386ee0f1a597c NARCOMAFIE -DOSSIER PIEMONTE]
* [http://piste.blogspot.ca/2012/03/ Tav-Gli Antefatti/L'inquinamento mafioso] 10 Marzo 2012
 
=== Gli anni del boom e della speculazione edilizia ===
 
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1551_02_1965_0177_0002_21927371/ L'impresario di Bardonecchia ammette: A Ginevra ho saccheggiato 14 alloggi] [[Stampa Sera]] 29 Luglio 1965
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1499_02_1974_0093A_0004_23123217/ Il tribunale decide se allontanare i presunti "boss" da Bardonecchia] [[La Stampa]] 22 Aprile 1974
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1499_02_1974_0093A_0020_23123083/ Stamane primi interrogatori per i boss di Bardonecchia] [[Stampa Sera]] 22 Aprile 1974
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1105_01_1975_0032_0004_15831962/ Forse la mafia c'è a Bardonecchia, ma non ho prove contro i presunti boss] [[La Stampa]] 8 Febbraio 1975
 
=== Il confino all'Asinara ===
 
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1495_02_1975_0141_0005_21259103/ Lo Presti all'Asinara] [[Stampa Sera]] 1 Luglio 1975
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1495_02_1975_0142_0004_21259368/ Dopo il confino all'Asinara di Rocco Lo Presti continua la lotta contro il racket delle braccia] [[Stampa Sera]] 2 Luglio 1975
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1108_01_1975_0149_0004_21163878/anews,true/ Rocco Lo Presti andrà al confino nell'isola dell'Asinara per tre anni] [[La Stampa]] 2 Luglio 1975
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1108_01_1975_0150_0005_21291563/ Da stuccatore a ricco impresario] [[La Stampa]] 3 luglio 1975
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1496_02_1975_0230_0005_21271105/ L'arresto di Rocco Lo Presti. Un pretore in imbarazzo] [[Stampa Sera]] 15 Ottobre 1975
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1109_01_1975_0239_0005_21405075/ Il boss Rocco Lo Presti parte per l'Asinara oggi] [[La Stampa]] 16 Ottobre 1975
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1110_01_1975_0254_0004_21482754/ Rocco Lo Presti al confino, qui finisce che impazzisco di noia] [[La Stampa]] 2 Novembre 1975
 
=== Il sequestro-omicidio Ceretto ===
 
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1107_01_1975_0118_0004_21840197/ Suona il telefono in casa Ceretto ma si odono rauchi sospiri] [[La Stampa]] 25 Maggio 1975
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1107_01_1975_0120_0001_15855266/ Ucciso e poi bruciato l'industriale Ceretto sparito a Cuorgnè] pag.1 [[La Stampa]] 28 Maggio 1975
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1486_02_1976_0042_0001_20842623/ Lo Presti in carcere a Torino] pag.1 [[Stampa Sera]] 20 Febbraio 1976
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1486_02_1976_0042_0004_20842938/ Il boss arrestato dopo 10 anni di accuse] [[Stampa Sera]] 20 Febbraio 1976
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1100_01_1976_0043_0001_20875396/anews,true/ Rocco Lo Presti, il boss di Bardonecchia arrestato ieri all'Asinara] pag.1 [[La Stampa]] 20 Febbraio 1976
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1486_02_1976_0042_0004_20842938/ Il boss arrestato dopo 10 anni di accuse] [[La Stampa]] 20 febbraio 1976
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1486_02_1976_0043_0006_20842528/ Dopo l'arresto di Rocco Lo Presti preoccupazione tra i clan] [[Stampa Sera]] 21 Febbraio 1976
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1486_02_1976_0044A_0022_23075679/ La Mafia in Val Susa aveva due boss: Lo Presti e Mazzaferro] [[Stampa Sera]] 23 Febbraio 1976
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1100_02_1976_0044_0004_24025948/ Lo Presti conosce Caggegi, ha avuto rapporti d'affari con lui ed è stato nella sua cascina] [[Stampa Sera]] 23 Febbraio 1976
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1100_01_1976_0048_0005_20902559/ Interrogato dal giudce il Lo Presti dice: Una congiura] [[La Stampa]] 26 Febbraio 1976
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1486_02_1976_0048_0004_20843341/ Rocco Lo Presti davanti al giudice in lacrime] [[Stampa Sera]] 27 Febbraio 1976
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1100_01_1976_0049_0005_20916217/ Piange Rocco Lo Presti: Mai visto il Caggegi] [[La Stampa]] 27 Febbraio 1976
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1101_02_1976_0061_0004_23939377/ Dopo Lo Presti, si cerca Normanno l'anello del delitto Ceretto] [[Stampa Sera]] 15 Marzo 1976
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1091_01_1977_0032_0007_15572037/ La mafia ha ucciso Mario Ceretto] [[La Stampa]] 16 febbraio 1977
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1099_01_1977_0293_0007_16001601/ Lo Presti è malato e chiede la libertà] [[La Stampa]] 24 Dicembre 1977
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1081_01_1978_0014_0004_15602139/ In aula i 14 dell'Anonima sequestri] [[La Stampa]] 18 Gennaio 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1081_01_1978_0021_0004_19949332/ Lo Presti è malato ma resta in carcere. Caggegi insiste nelle sue contraddizioni] [[La Stampa]] 26 Gennaio 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1463_02_1978_0022_0007_20604245/ Dietro Caggegi e Lo Presti chi si nascondeva?] [[Stampa Sera]] 26 Gennaio 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1081_01_1978_0024_0007_15622325/ Lo Presti nega tutte le accuse proclamandosi perseguitato] [[La Stampa]] 29 Gennaio 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1464_02_1978_0027_0005_20604424/ Delitto Ceretto: Giovanni Iaria, il suo factotum Manlio Panu e Rocco Lo Presti] [[Stampa]] Sera 1 Febbraio 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1465_02_1978_0057_0006_20612044/ Rocco Lo Presti è sano come un pesce] [[Stampa Sera]] 7 Marzo 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1469_02_1978_0163A_0005_23046227/ Vincenzo Timpano, la prima vittima e l'indecifrabile figura di Lo Presti] [[Stampa Sera]] 15 Luglio 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1471_02_1978_0204_0005_20695265/ I grandi processi fissati per l'autunno, da Pan a Ballarini a Rocco Lo Presti] [[Stampa Sera]] 5 Settembre 1978
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1471_02_1978_0219_0004_20699285/ Lo Presti fuori gabbia] [[Stampa Sera]] 22 Settembre 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1630_01_1978_0242_0006_18894593/ Rocco Lo Presti, ex boss di Bardonecchia è il mandante del sequestro di Ceretto] [[La Stampa]] 18 Ottobre 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1089_01_1978_0259_0005_15752058/ La difesa: Lo Presti non è boss, non c'entra col tragico sequestro] [[La Stampa]] 8 Novembre 1978
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,1473_02_1978_0265_0007_20713742/ Presidente dell'Ordine per Rocco Lo Presti] [[Stampa Sera]] 16 Novembre 1978
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1089_01_1978_0267_0004_20230991/ Lo Presti omicida? No è innocente] [[La Stampa]] 17 Novembre 1978
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1449_02_1980_0279A_0007_20484524/ Domani il processo d'appello per il sequestro-omicidio Ceretto] [[Stampa Sera]] 3 Novembre 1980
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1449_02_1980_0298_0008_20489682/ Mandato di cattura per Rocco Lo Presti] [[Stampa Sera]] 21 novembre 1980
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,1067_01_1980_0258_0015_19014361/ Doccia fredda dei giudici d'appello per i 4 boss dell'omicidio Ceretto] [[La Stampa]] 21 Novembre 1980
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,1046_01_1981_0001_0013_14802548/ Omicidio Ceretto: perché Bocco e Lo Presti sono stati condannati 26 anni in appello] [[La Stampa]] 2 Gennaio 1981
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,15/articleid,1035_01_1982_0026_0015_17165610/ Caso Ceretto: nulle quattro condanne. Lo Presti tornerà davanti ai giudici] [[La Stampa]] 31 Gennaio 1982
 
=== L'affare Campo Smith. Bardonecchia, primo comune del nord Italia sciolto per mafia ===
 
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0757_01_1994_0272_0034_10747749/ Svolta nell'inchiesta sul residence. Rispunta Lo Presti come negli anni 70] [[La Stampa]] 5 Ottobre 1994
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,32/articleid,0759_01_1994_0288_0038_15891019/anews,true/ Campo Smith, Lo Presti in Procura] [[La Stampa]] 22 Ottobre 1994
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,36/articleid,0762_01_1994_0312_0038_10821598/ Telefonavano in tanti per chiedere voti al boss] [[La Stampa]] 15 Novembre 1994
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0704_01_1995_0113_0010_10412095/ Bardonecchia, Comune chiuso per mafia] [[La Stampa]] 29 Aprile 1995
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0717_01_1995_0211_0035_10610227/ Tutti i figli della 'ndrangheta] [[La Stampa]] 6 Agosto 1995
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,41/articleid,0681_01_1995_0288_0049_9204524/ Bardonecchia: al telefono notaio e cugino del boss] [[La Stampa]] 26 Ottobre 1995
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,38/articleid,0683_01_1995_0307_0036_9245096/ Dopo un quarto di secolo di sospetti, la Dia ferma il commerciante] [[La Stampa]] 14 Novembre 1995
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,41/articleid,0687_01_1995_0333_0049_9308537/ Lo Presti rimanga in carcere] [[La Stampa]] 10 Dicembre 1995
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,37/articleid,0651_01_1996_0190_0041_8976807/ Soggiorno obbligato in casa. Lo Presti a Bardonecchia per 5 anni] [[La Stampa]] 12 Luglio 1996
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,37/articleid,0651_01_1996_0190_0041_8976807/ Confiscati i beni a Rocco Lo Presti] [[La Stampa]] 12 Luglio 1996
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0652_01_1996_0194_0035_14184104/ Val di Susa, la Valle dei misteri] [[La Stampa]] 16 Luglio 1996
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0582_01_1997_0027_0039_14248378/ Lo Presti, ricorso in tribunale] [[La Stampa]] 28 Gennaio 1997
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,41/articleid,0584_01_1997_0041_0045_14172483/ Sentenza Lo Presti. Confermato il soggiorno obbligato] [[La Stampa]] 11 Febbraio 1997
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0574_01_1998_0322_0025_7664751/ Lo Presti va processato] [[La Stampa]] 23 Novembre 1998
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0518_01_1999_0302_0202_6871668/ Rocco Lo Presti deve tornare davanti ai giudici] [[La Stampa]] 4 Novembre 1999
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,37/articleid,0396_01_2000_0006_0043_4027869/ A giudizio la moglie del boss del mattone] [[La Stampa]] 7 Gennaio 2000
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0360_01_2001_0009_0041_4189413/ Lo Presti torna in tribunale] [[La Stampa]] 10 Gennaio 2001
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,34/articleid,0362_01_2001_0016_0042_4198751/ Processo Lo Presti. L'ora dell'accusa] [[La Stampa]] 17 Gennaio 2001
*[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,0012_01_2002_0029_0057_1918350/ Mafia, chiesti sette anni per Lo Presti] [[La Stampa]] 31 Gennaio 2002
* [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,45/articleid,0272_01_2002_0105_0051_2291577/ La prima volta del boss di Bardonecchia] [[La Stampa]] 19 aprile 2002
 
=== Video ===
* [https://www.youtube.com/watch?v=NsebFMuE0Rg La storia dei beni confiscati in Piemonte] YouTube
 
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