Duomo di Siena e Radio 3i: differenze tra le pagine

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{{Canale radio
{{Edificio religioso
| nome = Radio 3i
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] [[Assunzione di Maria|Assunta]]
| logo = Logo Radio3i.png
|NomeEdificio = Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta
| dimensioni logo = 200px
|Immagine = Duomo di Siena-9635.jpg
| didascalia logo =
|Didascalia = Esterno
|Larghezza paese =
| lingua =
|Città = {{simbolo|Siena-Stemma.png}} [[Siena]]
| frequenze =
|Regione = {{IT-TOS}}
| lancio = 21 marzo [[1987]]
|SiglaStato = ITA
| chiusura =
|Latitudine = 43.31743
| share = 62.450 PN - 10.85% QDM
|Longitudine = 11.32871
| data share = primo semestre 2017
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
| nota share = Mediapulse
|AnnoConsacr =
| editore = MediaTi Holding
|Architetto = vari, tra cui [[Giovanni Pisano]] e [[Camaino di Crescentino]]
| motto = ''Forever young''
|StileArchitett = [[Architettura romanica|romanico]], [[gotico italiano]]
| sito = http://www2.radio3i.ch
|InizioCostr = [[1220]] circa
| serv terr 1 =
|FineCostr = [[1370]] circa
| can terr 1 =
|Website = [http://www.operaduomo.siena.it Siena - Opera della Metropolitana]
|Note serv terr 2 = =
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| can mobile 1 =
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| can web 1 =
}}
 
'''Radio 3i''' è un'[[emittente radiofonica]] privata [[svizzera]], diffusa in tutto il [[Canton Ticino]] e alcuni territori italiani di confine (province [[Como]] e [[Varese]]).
La '''cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta''' è il principale [[luogo di culto]] [[cattolicesimo|cattolico]] di [[Siena]], in [[Toscana]], [[cattedrale|sede episcopale]] dell'[[Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino|arcidiocesi metropolitana di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino]]; l'edificio è situato nell'[[Piazza del Duomo (Siena)|omonima piazza]], nel [[Terzi (Siena)|Terzo di Città]].
 
Costruita in stile [[architettura romanica|romanico]]-[[gotico italiano]], è una delle più significative [[Chiesa (architettura)|chiese]] realizzate in questo stile in [[Italia]].
 
== Storia ==
Le trasmissioni sono state inaugurate il 21 marzo del [[1987]] dagli studi di [[Mendrisio]] per iniziativa dell'imprenditore [[Bruno Baumgartner]], dopo circa sei mesi di prove tecniche di trasmissione. La sigla "3i" indica il concetto della programmazione radiofonica che mira all'informazione, all'intrattenimento e all'integrazione dell'ascoltatore nei propri programmi.
[[File:Siena Offering of the Keys Unknown Master 1482.jpg|miniatura|destra|L'interno della Cattedrale in una tavoletta di [[Biccherna]] del [[1482]] raffigurante l<nowiki>'</nowiki>''Offerta delle chiavi della città di Siena alla Madonna'']]
 
Dal [[2007]] fa parte del gruppo di [[TeleTicino]], una emittente televisiva privata. In quell'anno gli studi sono stati trasferiti a [[Melide (Svizzera)|Melide]] e la direzione affidata a Marco Bazzi. Con il cambio di proprietà la radio ha acquisito una nuova struttura dirigenziale ed ha assunto nuovi collaboratori, allargando il proprio palinsesto. Dal 2012 la radio fa capo al gruppo editoriale svizzero mediaTI, di cui [[Filippo Lombardi]] è il presidente e [[Marcello Foa]] è il direttore generale.
Scarse e incerte sono le notizie prima del dicembre [[1226]], mese in cui la [[Repubblica di Siena|RepubKHKYR0W9UH '9WS46'76'Y97'97YB'93WM 488888888888888888888888888888888888888888888888888888888888888blica di Siena]] comincia le registrazioni presso gli uffici della [[Biccherna]] (uffici delle uscite) dei costi e dei contratti relativi alla costruzione e decorazione della cattedrale.<ref name="A">M. Quast, ''La facciata occidentale del Duomo vecchio: l'architettura'', in {{cita|M. Lorenzoni (2007)|pp. 105-117.}}</ref> Il nuovo edificio sembra comunque iniziato a metà del XII secolo su un edificio preesistente, forse del IX secolo, a sua volta edificato su un ipotetico tempio di Minerva. Nell'[[alto medioevo]] qui si trovava infatti la costruzione che sarebbe stata, fino al [[913]], la residenza del [[vescovo]] e avrebbe contenuto una chiesa rivolta verso est, cioè verso l'attuale [[Battistero di Siena|battistero]].<ref name=T516>{{cita|TCI|p. 516.}}</ref> Solo nel [[XIII secolo]] il Duomo sarebbe stato trasformato in basilica, con la facciata rivolta ad ovest, cioè verso l'[[ospedale di Santa Maria della Scala]], ma i lavori vennero terminati solo alla fine del secolo successivo.<ref name="A"/> Secondo la tradizione, la consacrazione della nuova cattedrale avvenne il 18 novembre [[1179]], alla presenza del papa, il senese [[Papa Alessandro III|Alessandro III]]: a ricordo di tale evento ancora oggi il 18 novembre di ogni anno si espone lo stendardo papale nel presbiterio.<ref name=T516/> I lavori comunque erano tutt'altro che compiuti e dal [[1196]] venne preposta una speciale deputazione di cittadini, l'Opera di Santa Maria, che dal [[1238]] al [[1285]] fu amministrata dai monaci di [[abbazia di San Galgano|San Galgano]].
 
Nel [[2009]] è stata eletta tra "le migliori radio svizzere pubbliche e private dell'anno 2009" in occasione del Swiss Radio Day, grazie all'aumento di ascoltatori nel periodo 2001-2009.<ref>{{Cita news|lingua=|url=http://www.newslinet.it/notizie/svizzera-swiss-radio-day-2009-annunciata-l-era-digitale#|titolo=Svizzera, Swiss Radio Day 2009: annunciata l'era digitale|autore=|data=|pubblicazione=Newslinet.it|accesso=}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=|url=http://www.tinews.ch/articoloblog.aspx?id=168395&rubrica=20|titolo=Radio3iii, radio dell'anno 2009|autore=|data=|pubblicazione=Tinews.ch|accesso=12 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Duomo, view, siena 02.JPG|miniatura|sinistra|Veduta dalla [[Torre del Mangia]] della cattedrale con il Duomo Nuovo (a sinistra) rimasto incompiuto]]
 
Radio3i, in base ai dati forniti da Mediapulse-Publicadata per il primo semestre del 2014<ref>{{Cita web|autore = Ticinonews|url = http://www.ticinonews.ch/ticino/207485/boom-di-ascolti-per-radio3i|titolo = Boom di ascolti per Radio3i|accesso = |editore = TImedia Holding|data = }}</ref><ref>{{Cita web|autore = Mediapulse|url = http://www.mpgruppe.ch/index.php?eID=tx_nawsecuredl&u=0&file=fileadmin/user_upload/Radio/Publikationen/Semesterzahlen/2014_1_SI_f.pdf&t=1406110480&hash=41246f7d9fb28650c0e61eb6d4ee5714df46d305|titolo = Dati I semestre 2014, Svizzera italiana|accesso = |editore = |data = 21 luglio 2014|urlmorto = sì}}</ref>, raggiunge 50.000 contatti giornalieri nella zona di diffusione ([[Sottoceneri]] e negli agglomerati di [[Bellinzona]] e [[Locarno]]) e un ottimo riscontro nella fascia di confine, mentre via Internet la quota si attesta a circa 500 contatti in streaming quotidiani.
Nel [[1227]] la [[biccherna]] della [[Repubblica di Siena|Repubblica]] registra una serie di pagamenti per marmi bianchi e neri.<ref name="A"/> Nel [[1259]] vengono registrati pagamenti per gli arredi del [[Coro (architettura)|coro]],<ref name="B">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|p. 15.}}</ref> mentre nel [[1263]] vengono acquistati del piombo per la copertura della [[cupola]] e pagato il [[Rosso padellaio]] per la mela di rame che fu collocata in cima alla cupola.<ref name="C">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|p. 18.}}</ref> La sua altezza è di 48 metri, inclusa la croce (l'attuale sistemazione dell'apice della cupola stessa è del [[1667]]). Questi dati mostrano che entro il 1263 il [[Coro (architettura)|coro]], l'esagono centrale e la [[cupola]] della [[basilica]] attuale erano già stati edificati.<ref name="A"/> Copie moderne di documenti, di fonti imprecisate, indicano date tra il [[1280]] e il [[1284]] per il completamento del corpo longitudinale ([[navate]]).<ref name="D">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|p. 24.}}</ref> Una cronaca trecentesca anonima indica il 1284 come l'anno della posa della prima pietra della [[facciata]],<ref name="D"/> mentre altri documenti del governo testimoniano che dal [[1284]] al [[1297]] circa [[Giovanni Pisano]] era al lavoro in qualità di capomastro per la costruzione della parte inferiore della [[facciata]], poi completata da [[Camaino di Crescentino]], padre dello scultore [[Tino di Camaino]], tra il [[1299]] e il [[1317]] circa.<ref name="A"/>
 
A partire dal 5 settembre 2011, l'emittente ha cambiato format radiofonico, focalizzandosi sul concetto di "Adult Contemporary Radio", con una maggiore attenzione alla fascia di maggiore età della popolazione.<ref>{{Cita news|url=http://ticinonews.ch/articolo.aspx?id=237389&rubrica=36050|titolo=Ecco la "nuova" Radio3i|autore=|pubblicazione=ticinonews.ch|lingua=|accesso=5 settembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120325090116/http://ticinonews.ch/articolo.aspx?id=237389&rubrica=36050|dataarchivio=25 marzo 2012}}</ref>
Nel [[1313]] venne terminato il [[campanile del Duomo di Siena|campanile]], alto circa 77 metri. Tre cronache trecentesche, di cui una esiste solo in copia, testimoniano che nel maggio del [[1317]] la facciata fu terminata e che iniziarono lavori di ampliamento nella parte orientale, con l'aggiunta di due [[campate]] nel [[Coro (architettura)|coro]] (reso possibile dalla creazione di un [[Battistero di Siena|battistero]] sottostante il cui tetto fece da supporto al nuovo [[Coro (architettura)|coro]]), di una terza [[navata]] nel [[transetto]] e di una [[campata]] per ciascuno dei due bracci del [[transetto]].<ref name="E">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|p. 35.}}</ref> Fu anche innalzata la [[navata]] centrale per adeguarla alla [[facciata]] appena terminata.<ref name="A"/> Nell'edificio attuale l'esagono sotto la cupola non è più il centro di simmetria della chiesa, come era invece prima di tale ampliamento.
 
Dal mese di maggio 2013 [[Matteo Pelli]] passa dalla [[RSI (azienda)|RSI]] alla direzione di Radio3i, prendendo il posto lasciato vacante dal giornalista Marco Bazzi. Da settembre 2013 è in onda quotidianamente con il programma "Pane Tostato" tra le 7.30 e le 9.00<ref>{{Cita web|url = http://www.radio3i.ch/pane-tostato|titolo = Pane Tostato - Radio3i|accesso = 2016-01-18|sito = www.radio3i.ch|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150826234500/http://www.radio3i.ch/pane-tostato|dataarchivio = 26 agosto 2015}}</ref>.
[[File:Brogi, Giacomo (1822-1881) - n. 6850 - Siena - La cattedrale.jpg|miniatura|destra|La cattedrale negli [[anni 1870]] in una fotografia di [[Giacomo Brogi]]]]
 
In base ai dati ufficiali pubblicati da Mediapulse, nel periodo luglio-dicembre la quota di mercato è passata dal 9.5% dello stesso periodo del 2014 al 9.7% del 2015. Ancor più netto il progresso su base annuale: Radio3i è passata da una quota di mercato dell'8.8%, relativa a tutto il 2014, al 9.5% del 2015. Giornalmente Radio3i è seguita da 63 mila persone.
Tali lavori di ampliamento subirono una brusca interruzione nel [[1339]], allorché dovette sembrare, con Siena al massimo del suo splendore, che il duomo fosse troppo piccolo per la città:<ref name="A"/><ref name="F">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|pp. 52-53.}}</ref> la popolazione e la ricchezza erano aumentate, espandendosi la vita comunale e maturando anche il desiderio di emulare [[Firenze]] e la sua nuova, gigantesca [[duomo di Firenze|cattedrale]].<ref name="T517">{{cita|TCI|p. 517.}}</ref> Si pensò quindi di ampliarlo in modo tale che l'attuale corpo longitudinale diventasse solo il [[transetto]] e la facciata orientata a sud, in posizione molto più avanzata rispetto all'antico edificio. Il progetto fu affidato a [[Lando di Pietro]] (o "di Piero") dopo la delibera del [[Consiglio Generale della Campana]] del 23 agosto [[1339]].<ref name="G">{{cita|E. Carli|pp. 14-15.}}</ref> I lavori passarono già nel [[1340]] sotto la supervisione dello scultore ed architetto [[Giovanni di Agostino]]. A causa della [[peste del 1348]] e di alcuni crolli strutturali, nel giugno del [[1357]] si decise di interrompere i lavori, lasciando nell'attuale piazza Iacopo della Quercia i segni del fallimento: basamenti per le colonne e incastonamenti di queste nell'edificio dell'attuale [[Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo]], oltre alla facciata incompiuta (il cosiddetto "facciatone").<ref name="A"/><ref name="F"/>
 
== Trasmissione ==
Fallito il progetto del Duomo Nuovo, i senesi si rassegnarono a terminare la vecchia costruzione e, qualche anno dopo il [[1357]], i lavori ripresero sotto la direzione di [[Domenico di Agostino]], fratello di Giovanni.<ref name="G"/> Entro il [[1370]] i lavori erano terminati.<ref name="A"/>
Le trasmissioni della radio sono irradiate in [[stereofonia]] via etere da due trasmettitori nel Sottoceneri e da uno nel Sopraceneri. La radio è inoltre diffusa in tutto il Cantone dalla [[rete via cavo]] Cablecom e nei comuni di [[Chiasso]] e [[Novazzano]] da Video Cavo oltre che dalla rete [[Swisscom TV]]. Nel 2017 sono state attivate delle frequenze DAB in grado di coprire tutto il Canton Ticino.
 
== Conduttori ==
Salito al soglio pontificio il vescovo senese Enea Silvio Piccolomini (1405-1464) col nome di [[Papa Pio II|Pio II]], nel 1459 elevò la diocesi di Siena a sede arcivescovile. Il vescovo da allora assunse il titolo di [[Metropolita|Arcivescovo Metropolita]], motivo per cui la cattedrale viene denominata anche la "[[Metropolita]]na".
* [[Matteo Pelli]] (direttore)
* [[Riccardo Pellegrini (conduttore radiofonico)|Riccardo Pellegrini]]
* [[Boris Piffaretti]]
* [[Patrizia Speroni]]
* [[Valerio Ventura]]
* [[Lolly Camèn]]
* [[Danny Morandi]]
* [[Maxi B]]
* [[Michael Casanova]]
* [[Luca Ventura]]
* [[Chiara Beltraminelli]]
 
== Giornalisti ==
Nel 1870 un incendio distrusse la cupola esterna in legno e parte della copertura lignea della navata che vennero ripristinate.<ref>{{cita|L. Giorgi, P. Matracchi}}.</ref>
* [[Sacha Dalcol]] (vice direttore)
* [[Laura Zucchetti]] (caporedattore)
* [[Matteo Bellini]]
* [[Alessandro Cocca]]
* Sarah Peregalli
 
== DescrizioneVoce ufficiale ==
* Maurizio Modica (fino al 2014)
=== Pianta ===
La chiesa si trova sopraelevata da una piattaforma di undici gradini, ed è a [[croce latina]] con tre navate e [[cupola]] dodecagonale (segnata però da otto costoloni all'esterno) all'incrocio dei bracci.<ref name="T517"/>
 
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{{simbolo|1 white, blue rounded rectangle.svg|10}} [[Duomo di Siena#Facciata|Facciata]]<br />
{{simbolo|2 white, blue rounded rectangle.svg|10}} ''[[Acquasantiere del Duomo di Siena|Acquasantiere]]'' di [[Antonio Federighi]]<br />
{{simbolo|3 white, blue rounded rectangle.svg|10}} [[Duomo di Siena#Navata centrale|Navata centrale]]<br />
{{simbolo|4 white, blue rounded rectangle.svg|10}} [[Duomo di Siena#Cupola|Cupola]]<br />
{{simbolo|5 white, blue rounded rectangle.svg|10}} [[Duomo di Siena#Coro e abside|Coro]]<br />
{{simbolo|6 white, blue rounded rectangle.svg|10}} [[Duomo di Siena#Coro e abside|Abside]]<br />
{{simbolo|7 white, blue rounded rectangle.svg|10}} [[Duomo di Siena#Altare maggiore|Altare maggiore]]<br />
{{simbolo|8 white, blue rounded rectangle.svg|10}} [[Battistero di San Giovanni (Siena)|Battistero di San Giovanni]]<br />
{{simbolo|9 white, blue rounded rectangle.svg|10}} ''[[Pulpito del Duomo di Siena|Pulpito]]'' di [[Nicola Pisano]]<br />
{{simbolo|10 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Cappella del Santissimo Sacramento|Cappella del Santissimo Sacramento]]<br />
{{simbolo|11 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Cripta del Duomo di Siena|Cripta]]<br />
{{simbolo|12 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto destro|Altare di San Crescenzio]]<br />
{{simbolo|13 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto destro|Altare di San Bernardino]]<br />
{{simbolo|14 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto destro|Transetto destro]]<br />
{{simbolo|15 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Cappella della Madonna del Voto|Cappella della Madonna del Voto]]<br />
{{simbolo|16 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Campanile del Duomo di Siena|Campanile]]<br />
{{simbolo|17 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Navata destra|Altare di Santa Caterina d'Alessandria]]<br />
{{simbolo|18 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Navata destra|Altare di San Francesco di Sales]]<br />
{{simbolo|19 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Navata destra|Altare di San Girolamo]]<br />
{{simbolo|20 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Navata destra|Altare di San Gaetano]]<br />
{{simbolo|21 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Navata sinistra|Altare dei Santi Quattro Coronati]]<br />
{{simbolo|22 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Navata sinistra|Altare dei Santi Giacomo e Filippo]]<br />
{{simbolo|23 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Navata sinistra|Altare dell'Epifania]]<br />
{{simbolo|24 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Altare Piccolomini]]<br />
{{simbolo|25 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto sinistro|Monumento sepolcrale di Marc'Antonio Zondadari]]<br />
{{simbolo|26 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Cappella di San Giovanni Battista (Siena)|Cappella di San Giovanni Battista]]<br />
{{simbolo|27 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto sinistro|Transetto sinistro]]<br />
{{simbolo|28 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto sinistro|''Pio III'' di Pietro Balestra]]<br />
{{simbolo|29 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto sinistro|Altare del Crocifisso]]<br />
{{simbolo|30 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto sinistro|Altare dei Santi Pietro e Paolo]]<br />{{simbolo|31 white, blue rounded rectangle.svg|14}} [[Duomo di Siena#Transetto sinistro|''Pio II'' di Giuseppe Mazzuoli]]<br />
{{simbolo|32 white, blue rounded rectangle.png|14}} ''[[Lastra tombale di Giovanni Pecci]]'' di [[Donatello]]<br />
{{simbolo|33 white, blue rounded rectangle.png|14}} [[Duomo di Siena#Cappella di Sant'Ansano|Cappella di Sant'Ansano]]<br />
{{simbolo|34 white, blue rounded rectangle.png|14}} [[Sagrestia del Duomo di Siena|Sagrestia]]<br />
{{simbolo|35 white, blue rounded rectangle.png|14}} [[Libreria Piccolomini]]<br />
{{simbolo|36 white, blue rounded rectangle.png|14}} [[Duomo di Siena#Il "Duomo nuovo" e il "Facciatone"|Duomo Nuovo]]<br />
{{simbolo|37 white, blue rounded rectangle.png|14}} [[Duomo di Siena#La cupola e i fianchi|Porta del Perdono]] (Porta della Riconoscenza)
{{Colonne fine}}
 
=== Esterno===
==== Facciata ====
[[File:Cathedrale de Sienne (Duomo di Siena).jpg|miniatura|La facciata]]
La facciata, tutta in [[marmo bianco]] con qualche decorazione in [[rosso di Siena]] e [[serpentino di Prato]], è divisibile in due metà, inferiore e superiore, riferibili a due distinte fasi costruttive. La ricchezza della decorazione, prevalentemente scultorea, nasconde irregolarità e asimmetrie derivate dalla lunga fase costruttiva a cui misero mano molteplici progettisti.<ref name="T517"/>
 
===== Parte inferiore =====
La facciata inferiore fu realizzata da [[Giovanni Pisano]] ed è riferibile a uno [[Architettura romanica|stile romanico]]-[[gotico]] di transizione. Questi vi lavorò tra il [[1284]] e il [[1297]], prima di allontanarsi improvvisamente da Siena, probabilmente per le critiche mossegli dal comune per gli sprechi e la disorganizzazione.<ref name="I">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|pp. 28-29.}}</ref> A questa fase risalgono i tre [[Portale|portali]] (con [[Strombatura|strombo]], [[Lunetta|lunette]] e [[Ghimberga|ghimberghe]]) e i due torrioni laterali.<ref name="A"/> Il portale centrale ha un [[arco a tutto sesto]], quelli laterali leggermente [[arco a sesto acuto|ogivali]]; gli sguanci sono decorati da sottili colonne ritorte, con capitelli scolpiti a fogliame. Esse sorreggono gli archivolti, anch'essi ritorti, aventi come chiavi di volta teste di [[satiro|satiri]]. Tre ghimberghe sormontano gli archi. Esse sono decorate da foglie rampanti e al centro recano dei busti, aggiunti però solo nel [[XVII secolo]]. Sulla sommità sono presenti delle statue, rappresentanti ''Angeli'' (ghimberghe laterali) e una statua della ''Vergine'' (ghimberga centrale), alla quale il grande [[oculo]] sembra fare da aureola. I torrioni laterali esterni sono tozzi e robusti, alleggeriti solo da slanciate finestre, che si aprono negli incassi, e da edicole cuspidate con statue, [[doccione|doccioni]] e coronamenti gotici.
 
[[File:Siena katedra 5.jpg|miniatura|sinistra|La parte inferiore della facciata con i tre portali]]
 
Giovanni Pisano curò anche la decorazione scultorea, e corredò la facciata di un sorprendente ciclo di statue gotiche.<ref name="A"/><ref name="L">T.
Verdon, ''Il Duomo come libro aperto: i messaggi della facciata'', in {{cita|M. Lorenzoni (2007)|pp. 17-74.}}</ref> Quelle a figura umana sono in totale quattordici, di cui otto in facciata, tre sul lato sinistro della facciata e tre su quello destro. Queste hanno come soggetto ''Profeti'', ''Patriarchi'', ''Filosofi pagani'' e ''Profetesse'' e rappresenta un unicum nella scultura gotica italiana in quanto hanno un programma iconografico preciso dove tutte le figure, volontariamente o involontariamente, annunciano la ''Venuta di Cristo''.<ref name="L"/> In facciata troviamo, da sinistra a destra, il ''Filosofo Platone'', il ''Profeta Abacuc'', una ''Sibilla'', ''Re David'', ''Re Salomone'', ''Mosè'' e ''Gesù di Sirach''. Sul lato sinistro troviamo una figura non ben identificabile, il ''Profeta Isaia'', e l<nowiki>'</nowiki>''Indovino'' (e profeta involontario) ''Balaam''. Sul lato destro troviamo infine ''Simeone'', la ''Profetessa Maria di Mosè'' e il ''Filosofo Aristotele''. Al di sotto di queste statue troviamo figure di animali, mentre più in alto, tra la Madonna e gli Angeli e appoggiate sull'architrave, troviamo le rappresentazioni antropomorfe dei ''Quattro Evangelisti''. Tutte le statue sono copie di originali conservati al [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera del Duomo]]. Di Giovanni Pisano o della sua bottega sono anche le statue dei torrioni laterali, fino alla sommità.<ref name="A"/>
 
Eccezione a questa statuaria annunciatrice della venuta di Cristo, è l'architrave con ''Storie della Madonna'' che si colloca sopra il portale centrale e sotto la lunetta, ritenuto opera originale di [[Tino di Camaino]] del primo o secondo decennio del XIV secolo, e i busti dei beati senesi ''Giovanni Colombini, Ambrogio Sansedoni e Andrea Gallerani'', scolpiti entro i timpani delle ghimberghe da [[Tommaso Redi]] (anni trenta del XVII secolo).<ref name="L"/>
 
Allo stesso secolo risale anche il ''trigramma bronzeo del nome di Cristo'' che si trova sulla lunetta del portale centrale. La porta bronzea del portale centrale è infine di [[Enrico Manfrini]] ([[1958]]) e raffigura la ''Glorificazione di Maria''.<ref name="L"/>
 
Sul sagrato vi sono tarsie marmoree analoghe a quelle del pavimento all'interno. Oggi si tratta di copie degli originali del [[1450]] di [[Nastagio di Gaspare]], raffiguranti le ''Cerimonie dell'Ordinazione''.<ref name="T518"/>.
 
<gallery mode="packed">
File:DETALL DE LA FAÇANA DE CATEDRAL DE SIENA.jpg|Ghimberga del portale di sinistra
File:DETALL DE LA FAÇANA DE LA CATEDRAL DE SIENA.jpg|Ghimberga del portale centrale
File:DETALL FAÇANA DE LA CATEDRAL DE SIENA.jpg|Ghimberga del portale di destra
File:Siena, duomo, fianco sx 01.JPG|Particolare delle statue
File:Capitals - Duomo - Siena 2016.jpg|Particolare dei capitelli
File:2016 Cathedral (Siena) - Facade 09.jpg|Il trigramma di Cristo
File:2016 Cathedral (Siena) - Facade 10.jpg|Il portale bronzeo
</gallery>
 
===== Parte superiore =====
[[File:2012.08.12 0905P 2.jpg|miniatura|destra|La parte superiore della facciata]]
 
La parte superiore della facciata è opera di [[Camaino di Crescentino]] (padre del più famoso [[Tino di Camaino]]), che vi lavorò tra il [[1299]] circa e il [[1317]]. Un tempo la paternità del progetto era attribuita a [[Giovanni di Cecco]], che vi avrebbe lavorato dopo il [[1376]], sulla base di un documento che parlava di lavori “alla Facciata in [[Piazza del Duomo (Siena)|piazza del Duomo]], logia del vescovo”, che si pensava si riferissero alla facciata del duomo e invece riferiti alla facciata del Palazzo Vescovile, anch'essa sulla stessa piazza e anch'essa dimora del vescovo.<ref name="M">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|p. 82.}}</ref> Il ritrovamento di un documento del [[1310]] che incita alla realizzazione di un mosaico per la cuspide centrale<ref name="N">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|pp. 33-34.}}</ref> e tre cronache trecentesche precedentemente ignorate, che datano al [[1317]] il completamento della facciata,<ref name="E"/> hanno chiarito questo aspetto.
 
Camaino di Crescentino dette alla facciata l'odierno aspetto tricuspidale.<ref name="A"/> Un bellissimo [[oculo]] si apre al centro, incorniciato da nicchie gotiche contenenti i busti di ''Apostoli'' e ''Profeti'' che rendono omaggio alla ''Madonna col Bambino'', identificabile nella nicchia centrale superiore (gli originali sono nel [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera del Duomo]]).<ref name="L"/> Ai lati due pilastri incorniciano questa struttura e terminano in pinnacoli e quindi in sottilissime guglie, accentuando lo slancio verso l'alto dell'edificio. Lateralmente sono presenti due ordini di loggette, mentre il tutto è sormontato da tre cuspidi dorate. I tre mosaici dorati, che raffigurano da sinistra a destra la ''Presentazione di Maria al Tempio'', l<nowiki>'</nowiki>''Incoronazione della Vergine'' e ''La Natività di Gesù'', furono eseguiti a [[Venezia]] nel [[1878]], su disegno di [[Alessandro Franchi (pittore)|Alessandro Franchi]].<ref name="L"/> L'oculo reca invece una vetrata di [[Pastorino dei Pastorini]] (metà del [[XVI secolo]]), raffigurante l<nowiki>'</nowiki>''Ultima Cena'' e visibile dall'interno.<ref name="L"/>
 
Nel complesso la facciata superiore è in stile [[gotico fiorito]]. Intorno ai primi anni del Trecento, l'architetto senese [[Lorenzo Maitani]] iniziò i lavori per la facciata del [[Duomo di Orvieto]], visibilmente influenzata dalla facciata superiore senese. Essendo però tale stile applicato a tutta la facciata, anziché alla sola parte superiore, la facciata della cattedrale orvietana risulta una versione perfezionata della facciata senese. Non è del tutto chiaro chi delle due fece da modello all'altra, ma avendo i lavori di Camaino di Crescentino anticipato di qualche anno quelli di Lorenzo Maitani ed avendo la città di Siena influenza maggiore rispetto a quella di Orvieto, è probabile che sia stata Siena a fare da modello ad Orvieto, piuttosto che viceversa.<ref name="A"/> In ogni caso è evidente a Siena un difetto architettonico, con i pilastri ai lati del rosone che non coincidono con quelli ai lati del portale mediano, nella metà inferiore.<ref name=T518>{{cita|TCI|p. 518.}}</ref>
 
<gallery mode="packed">
File:Catedral de Siena fachada 02.JPG|Pinnacolo e loggia di destra
File:2016 Cathedral (Siena) - Facade 08.jpg|''Natività di Gesù''
File:Coronation of the Virgin mosaic - Duomo - Siena 2016.jpg|''Incoronazione della Vergine''
File:2016 Cathedral (Siena) - Facade 07.jpg|''Presentazione di Maria''
File:Facade window - Duomo - Siena 2016.jpg|Il rosone
File:Siena Cathedral 2015 (13).JPG|La statua dell'angelo
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==== Facciata posteriore ====
[[File:Battistero siena 00.jpg|miniatura|La facciata posteriore]]
 
L'estremità posteriore della cattedrale, orientata verso nord-est, ha una propria [[facciata]], che costituisce anche il prospetto del [[Battistero di San Giovanni (Siena)|battistero di San Giovanni]].<ref>{{cita web|url=http://www.operaduomo.siena.it/battistero.htm|autore=Siena - Opera della Metropolitana|titolo=Battistero|accesso=11 giugno 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110430165157/http://www.operaduomo.siena.it/battistero.htm|dataarchivio=30 aprile 2011}}</ref><ref>{{cita|B. Tavolari, M. Caciorgna}}.</ref>
 
La facciata è divisa in due ordini sovrapposti da un cornicione decorato, con paramento murario a fasce marmoree bianche e verdi. Nell'ordine inferiore, corrispondente al [[battistero di Siena|battistero]], si aprono tre [[portale|portali]] [[strombatura|strombati]], ciascuno dei quali è sormontato da una [[lunetta]] [[arco a tutto sesto|a tutto sesto]] chiusa da una vetrata. L'ordine superiore, corrispondente al [[coro (architettura)|coro]] della [[cattedrale]], presenta, in basso, una serie di archetti ciechi pensili, ciascuno dei quali è coronato da una [[ghimberga]]; in alto, invece, vi sono tre [[bifora|bifore]] [[strombatura|strombate]], anch'esse con ghimberga; la finestra centrale venne tamponata nel [[XVI secolo]] per la realizzazione dell'[[abside]].
 
Il coronamento della facciata è rimasto incompiuto ed è caratterizzato dalla tipica forma a quadruplo spiovente, con paramento murario in intonaco arancione. Al centro, si apre un [[rosone]] [[cerchio|circolare]].
 
==== La cupola e i fianchi ====
[[File:Duomo seen from Facciatone - Siena 2016.jpg|miniatura|Il fianco destro, la cupola e il campanile]]
La cupola è caratterizzata da due ordini di logge, uno fatto di colonne binate slanciate e archetti a sesto acuto e l'altro di colonne singole più corte ed archetti a sesto ribassato. L'emisfero è fatto in [[laterizi]] e coperto da lastre di piombo. Fu completata entro il [[1263]] con la collocazione sulla cima della mela di rame da parte del [[Rosso Padellaio]]. La cima della cupola fu però ricostruita da Barna di Turino nel [[1385]], prima che nel [[1667]] fosse costruita la [[Lanterna (architettura)|lanterna]] attuale, per un'altezza globale di 48 metri.
 
La presenza dell'attuale [[palazzo Arcivescovile (Siena)|palazzo]], addossato sul lato sinistro della chiesa, fa sì che sporga dalla navata della chiesa solo una monofora chiusa. Il fianco destro invece è libero ed è dominato dalle fasce bianche e nere del paramento, spartite dai contrafforti dei pilastri delle navate. Ciascuno è coronato dalla statua di un ''Profeta'', copie degli originali trecenteschi custoditi nel museo. Tra i pilastri si aprono quattro finestroni gotici a tabernacolo, affini a quelli dell'[[abbazia di San Galgano]], con restauri del [[1898]] eseguiti su progetto di [[Agenore Socini]]. Sulla crociera, dove si trovano cinque bifore, si apre la Porta del Perdono (o della Riconoscenza), che nella lunetta ha una ''[[Madonna del Perdono|Madonna]]'' di [[Donatello]] (oggi in copia, originale nel museo) e due imposte bronzee di [[Vico Consorti]] fusa a [[Firenze]] dalla [[Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli]] ([[1946]]), con pannelli che ricordano le ''Consacrazioni della città alla Madonna''.
 
<gallery mode="packed">
File:Duomo - Siena 2016.jpg|Il fianco sinistro
File:Siena24.jpg|La cupola
File:Duomo di Siena Campanile top.JPG|La lanterna della cupola
File:Tower - Duomo - Siena 2016 (2).jpg|Il campanile
File:Duomo di siena, porta del perdono 01.JPG|La Porta del Perdono
File:Donatello Perdono 01.JPG|''Madonna del Perdono'' di Donatello
File:SienaDuomoFinestra.jpg|Bifora della navata destra
</gallery>
 
==== Il campanile ====
{{vedi anche|Campanile del Duomo di Siena}}
Il campanile è anch'esso in stile romanico, è in fasce di marmo bianco e [[Marmo verde di Prato|verde]] e dotato di sei ordini di finestre, che da [[monofore]] (quelle più in basso) diventano esafore (quelle più in alto). Fu completato nel [[1313]] e raggiunge un'altezza di 77 metri.
 
==== Il "Duomo nuovo" e il "Facciatone" ====
[[File:Nave Siena 01.JPG|miniatura|destra|Il Duomo Nuovo e il Facciatone]]
Nel [[1339]] si decise di ampliare il Duomo, facendo in modo che l'attuale ne diventasse solo il transetto. Il progetto prevedeva la costruzione di tre nuove navate, con quella centrale che si sarebbe innestata nella chiesa già esistente all'altezza della [[cupola]]; inoltre doveva essere costruita una grande [[abside]] [[semicerchio|semicircolare]] con [[deambulatorio]] e [[cappella radiale|cappelle radiali]].<ref>{{cita web|url=http://www.flickr.com/photos/24364447@N05/7767974834/in/photostream/|titolo=Siena.Cathedral.Duomo Nuovo.plan.c.1316-1322|editore=Flickr|giorno=5|mese=giugno|anno=2008|accesso=10 giugno 2013}}</ref> A causa di vari imprevisti e della peste del [[1348]], nel [[1357]] si interruppero i lavori. Ciò che oggi vediamo è il frutto di quegli anni di lavoro ed è chiamato "il Duomo Nuovo". Infatti si riuscì ad innalzare la navata destra e la facciata (popolarmente detta il "Facciatone").<ref>{{cita web|url=http://www.operaduomo.siena.it/panorama_approfondimento.htm|autore=Siena - Opera della Metropolitana|titolo=Panorama e Duomo Nuovo|accesso=11 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref> Oggi la navata destra, di cinque [[campata|campate]], ospita in parte il [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera del Duomo]]. Sul lato sinistro invece, in cui si vedono tre arcate con finestroni, fu invece costruito il [[Palazzo Reale (Siena)|Palazzo Reale]].
 
Il Facciatone è attribuito a [[Giovanni d'Agostino]], a cui si deve anche il portale laterale ogivale cuspidato del [[1345]], aperto sulla [[scalinata di piazza San Giovanni]]. Nella lunetta il ''Redentore benedicente'' è oggi un calco che sostituisce l'originale nel Museo dell'Opera.
 
<gallery mode="packed">
File:Arcades de la nau inacabada, catedral de Siena.JPG|Le campate quarta e quinta della navata di destra
File:Siena, duomo nuovo, capitello.JPG|Capitello scolpito
File:Facciatone and Museo - Duomo - Siena 2016.jpg|Interno del Facciatone
File:Facciatone di Siena 02.JPG|Esterno del Facciatone
File:Gateway of the New Cathedral - Duomo - Siena 2016.jpg|Il portale laterale
File:UmbSienaBaptisterium2.jpg|La lunetta del portale
</gallery>
 
=== Interno ===
[[File:Sienna (5595599057).jpg|sinistra|miniatura|Interno]]
 
L'interno ha un'aula divisa in tre [[navata|navate]] da pilastri polistili, con un [[transetto]] diviso in due navate (quattro se si considerano anche le cappelle) e un profondo [[Coro (architettura)|coro]]; misura 89,4&nbsp;m in lunghezza, 24,37 di larghezza alle navate e 54,48 alla crociera.<ref name=T519>Touring, cit., p. 519.</ref> La crociera del transetto è costituita da un esagono sormontato dall'audace [[cupola]] a base dodecagonale (fra le più grandi all'epoca della costruzione). La pianta è divisa in numerose [[campata|campate]] divise (quadrate nelle navate laterali e rettangolari in quella centrale, come le cattedrali [[gotico francese|gotiche francesi]]) dai pilastri e scandite da leggerissimi [[Arco a tutto sesto|archi a tutto sesto]]. Le volte sono a [[volta a crociera|crociera]] in tutte le navate, decorate da un azzurro stellato.<ref name=T519/> Il [[claristorio]] è molto alto, decorato da [[Arco a sesto acuto|archi a sesto acuto]] e dotato da raffinate e traforate [[Trifora|trifore]] ([[bifora|bifore]] nel transetto) che illuminano tutto l'interno. Due magnifici [[rosone|rosoni]] sono presenti in controfacciata e sul coro. All'esterno, quattro grandi [[contrafforti]] respingono la spinta verso il basso delle volte del coro. Tutta la struttura interna è dominata dalla bicromia bianca e nera, riferimento ai colori dello stemma di Siena, creando un ricercato effetto [[chiaroscuro|chiaroscurale]].
 
==== Navata centrale ====
[[File:Sienna (5596184586).jpg|miniatura|destra|Scorcio della navata centrale verso la controfacciata]]
 
La navata centrale e il coro sono sormontati da un davanzale sovrastante una lunga fila di 171 busti di papi, realizzati da artisti non identificati tra il [[1497]] e il [[1502]].<ref name="O">G. Fattorini, ''Una galleria umanistica di papi e imperatori'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 47-51.}}</ref> La lista inizia con [[san Pietro]], primo papa visibile a destra di un busto di Cristo al centro della parete di fondo del coro; prosegue in senso orario con una successione cronologicamente ordinata dei pontefici e termina con il 171º papa, ovvero [[Lucio III]] pontefice dal [[1181]] al [[1185]], visibile a sinistra del solito busto di Cristo. La lista doveva in realtà concludersi con [[Papa Alessandro III|Alessandro III]] ([[1159]]-[[1181]]), papa senese che consacrò, secondo tradizione, il duomo nel [[1179]]; tuttavia la necessità di togliere [[papa Giovanni VIII]], che si confondeva con la leggendaria ed imbarazzante figura della [[papessa Giovanna]], impose lo slittamento di tutti i papi successivi di un'unità e l'aggiunta di un nuovo pontefice.<ref name="O"/> Sebbene i busti rappresentino opere mediocri, la serie è spettacolare per la sua lunghezza e completezza.
 
[[File:Duomo à Sienne Nef.JPG|miniatura|sinistra|Busti dei papi e degli imperatori]]
 
Al di sotto dei papi, negli sguanci degli archi, si trovano a intervalli regolari trentasei busti di imperatori, scolpiti nel [[XVI secolo]] in due tempi, tra il [[1503]] e il [[1506]] (navata centrale e cupola) e tra il [[1568]] e il [[1571]] (coro).<ref name="O"/> A differenza dei papi, le didascalie sono qui mancanti, rendendo impossibile l'identificazione degli imperatori. Il motivo che spinse l'opera del duomo ad includere i busti di queste figure non ecclesiastiche in un edificio religioso è tuttora oggetto di discussione, probabilmente un omaggio alla tradizione [[ghibellina]] della città.<ref name="O"/>
 
Di grande interesse sono i numerosi capitelli istoriati dislocati in tutta la chiesa al termine dei pilastri. Molti di quelli nella navata centrale sono ritenuti oggi opera di [[Nicola Pisano]] o della sua scuola ([[1263]]-[[1280]] circa), sebbene altri sono di più incerta attribuzione e probabilmente opere più antiche o di artisti meno capaci.<ref name="P">S. Colucci, ''I capitelli del duomo: "excursus" su un secolo di scultura senese'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 42-46.}}</ref> I capitelli del coro sono ritenuti invece in gran parte opera di [[Giovanni di Agostino]] ([[1340]]-[[1357]] circa).<ref name="P"/>
 
Sugli ultimi due pilastri si trovano addossate due antenne, secondo la tradizione, già sul carroccio senese alla [[battaglia di Montaperti]] nel [[1260]].<ref name="T520"/>
Data la loro importante lunghezza, oltre i 16 metri, sembrano essere stati, più verosimilmente, i costituenti di un solo pennone di albero di una nave del XVI secolo. Forse addirittura di una imbarcazione ottomanna o cristiana presente nella famosa [[Battaglia di Lepanto]] del 7 ottobre 1571.
 
===== Controfacciata =====
[[File:Siena04.jpg|miniatura|Controfacciata]]
In controfacciata è presente un complesso marmoreo che incornicia il portale principale e che fu allestito nel [[XVII secolo]] ai tempi una ristrutturazione voluta dal [[papa Alessandro VII|papa senese Alessandro VII]].<ref name="A24">G. Amato, ''Le colonne della cappella dei Santi Quattro Coronati. Un'impresa decorativa per l'Arte di pietra e legname tra Antonio Federighi e Giovanni di Stefano'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 24-26.}}</ref> Il complesso utilizza materiale quattrocentesco di reimpiego e solo il coronamento è del periodo. Le colonne laterali, compiute entro il [[1483]], provengono dall'altare della cappella smantellata dedicata ai [[santi Quattro Coronati]] (situata nella prima campata della navata di sinistra) e sono opera di [[Antonio Federighi]] e [[Giovanni di Stefano]], capomastri che si succedettero in questo ruolo intorno al [[1480]]; esse presentano una ricca decorazione a rilievo che vede alternarsi a girali d'acanto animali e putti.<ref name="A24"/> I sei pannelli scolpiti che si trovano sui basamenti delle colonne (uno è una copia) e i quattro che si trovano in alto, raffiguranti tutti scene della ''Vita della Madonna'', sono nove dei ventidue pannelli scolpiti da [[Urbano da Cortona]] nel [[1450]]-[[1460]] circa e reimpiegati dalla distrutta cappella della Madonna delle Grazie.<ref name="B27">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|pp. 27-31.}}</ref> Infine, le quattro lastre scolpite sopra l'architrave raffiguranti scene della ''Vita di [[Ansano di Siena|sant'Ansano]]'' sono opera di un anonimo artista della cerchia di [[Antonio Federighi]] ([[1477]]-[[1478]]); anch'esse furono riutilizzate, precisamente dall'altare del santo omonimo che si trovava in uno dei 4 angoli della crociera del Duomo, poi smantellato.<ref name="F32">G. Fattorini, ''Quattro storie di sant'Ansano del tempo di Antonio Federighi'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 32-35.}}</ref>
 
Più incertezza c'è invece intorno alle sei figure che si trovano sulle mensole interne dei tre portali, realizzate da un misterioso artista di ispirazione [[gotico francese|gotica francese]]. I portali laterali, non sono in asse con le navate laterali: si tratta di uno dei fini accorgimenti di [[Giovanni Pisano]] per bilanciare l'aspetto della facciata.<ref name="T520">{{cita|TCI|p. 520.}}</ref>
 
[[File:Rosone del Duomo di Siena - panoramio.jpg|miniatura|sinistra|Rosone con l<nowiki>'</nowiki>''Ultima Cena'']]
 
Il rosone è chiuso da una grande vetrata raffigurante l<nowiki>'</nowiki>''Ultima Cena'', opera di [[Pastorino de' Pastorini]] che la realizzò nel [[1549]], forse su cartone di [[Perin del Vaga]].<ref name=T520/>
 
Ai lati, sempre in controfacciata, sono raffigurati i papi [[Papa Marcello II|Marcello II]] e [[Papa Paolo V|Paolo V]]; inizialmente scolpiti da [[Domenico Cafaggi]] per volere del rettore Giugurta Tommasi per rappresentare i primi due papi senesi [[Papa Alessandro III|Alessandro III]] ([[1591]]) e [[Papa Pio II|Pio II]] ([[1592]]), furono successivamente convertiti in altri papi per aggiunta delle barbe, ad opera della bottega della famiglia Mazzuoli (anni ottanta del Seicento).<ref>M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|p. 20-23.}}</ref> È presumibile che questo fu fatto per non oscurare il programma di rappresentazione di tutti i papi senesi con nuovi monumenti commemorativi che si stava compiendo in quegli anni.
 
===== Acquasantiere di Antonio Federighi =====
{{vedi anche|Acquasantiere del Duomo di Siena}}
[[File:Acquasantiera del duomo di siena, di antonio federighi, 01.JPG|miniatura|Acquasantiera]]
All'inizio della [[navata]] centrale, nei pressi della prima coppia di pilastri, si trovano due [[Acquasantiera|acquasantiere]] in [[marmo bianco di Carrara]], pregevole opera di [[Antonio Federighi]] databili tra il [[1458]] e il [[1467]], al tempo in cui lo scultore era capomastro dell'Opera del Duomo.<ref>M. Caciorgna, ''Consummatum est. Le acquasantiere di Antonio Federighi e la salvezza dal peccato originale'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 36-41.}}</ref> Sono tra le opere più pregiate del Duomo, nonché dell'intero Quattrocento senese, con un complesso significato [[Allegoria|allegorico]] che risulta comprensibile analizzando le due opere come un tutt'uno: l'acquasantiera di destra esprime la caduta dell'uomo che con il peccato originale è precipitato dalla grazia di Dio (espressa dalla fascia alta della vasca con teste di [[cherubino|cherubini]] e delfini e festoni di frutta) alla condizione di prigionia del mondo materiale (raffigurata dalle figure umane imprigionate). L'acquasantiera di sinistra mostra il riscatto dell'uomo che anche in terra può trovare i segni della [[grazia di Dio]] (i festoni a livello della base) e grazie alla spinta dei delfini (simboli del [[Cristo redentore]]) tornare in alto, dove aquile con le ali spiegate (simboli di salvezza e per di più avendo sconfitto il demonio simboleggiato dalla serpe che afferrano con i loro artigli) conducono di nuovo alla fascia paradisiaca di partenza. La salvezza è data dal Cristo redentore ed è mediata dal tergersi del visitatore con l'acquasanta, offerta appunto dalle due vasche.
 
===== Cupola =====
[[File:Duomo di siena, cupola, interno 01.JPG|miniatura|sinistra|La cupola e la base esagonale]]
La decorazione interna della cupola con cassettoni a fondo blu e stelle in rame dorato risale agli anni [[1481]]-[[1494]].<ref name="L64">W.
Loseries, ''Le decorazioni postmedievali della cupola del duomo'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 64-66.}}</ref> Le sei statue in stucco dorato sotto i [[Pennacchio (architettura)|pennacchi]] della cupola raffigurano i sei santi senesi ''Ansano, Savino, [[Crescenzio di Roma|Crescenzio]], Vittore, Caterina da Siena'' e ''Bernardino''.<ref name="L64"/> Sono opera non eccelsa di [[Giovanni di Stefano]] e risalgono allo stesso periodo, così come i due angeli che si trovano esternamente alla cupola sull'arco trionfale (la doratura è un'aggiunta settecentesca in quanto le statue erano originariamente in stucco bianco).<ref name="L64"/> Le pitture a monocromo di patriarchi e profeti che si trovano numerose tra le colonnine furono fatte verso il [[1481]] da vari artisti, tra cui [[Guidoccio Cozzarelli]], [[Bastiano di Francesco]], [[Benvenuto di Giovanni]], e [[Pellegrino di Mariano]].<ref name="T520"/><ref name="L64"/> La lanterna è invece del [[1666]] e fu progettata da [[Gian Lorenzo Bernini]]; la volta della lanterna raffigura la colomba dello Spirito Santo e fu intagliata dal fiammingo [[Cornelius Talboom]], mentre l'ampia cornice dorata intorno all'oculo della lanterna è invece opera dei lombardi [[Andrea Ferrari]] e [[Pietro Cremoni]].<ref name="L64"/> Il restauro della lanterna risale al [[1891]]: collocandosi esattamente sotto di essa si nota un'asimmetria nella calotta.<ref name="T520"/> Al di sopra delle quattro arcate minori poste alla base della cupola, si aprono altrettante [[trifora|trifore]] con vetrate policrome raffiguranti gli ''Apostoli'', realizzate nel [[1886]] da Ulisse De Matteis, che danno su ambienti sottotetto.<ref>{{cita news|url=http://news-art.it/news/la-porta-del-cielo--della-cattedrale-di-siena.htm|titolo="La porta del cielo" della Cattedrale di Siena|data=19 ottobre 2013|accesso=24 febbraio 2018}}</ref>
 
Sull'arco trionfale, sopra gli angeli dorati e addossate alle colonnine binate, si trovano cinque piccole statue in marmo raffiguranti i santi senesi ''Ansano, Savino, Crescenzio e Bartolomeo'' e la personificazione della ''Carità''; sono opera di artisti anonimi del primo decennio del [[XIV secolo]].<ref>R. Bartalini, ''I Santi Patroni e la Caritas della cupola del duomo, la bottega pisana di Giovanni e Ciolo di Neri'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 55-60.}}</ref>
 
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File:Cathedral (Siena) - Dome interior.jpg|Interno della cupola
File:Interior of the dome, Siena Cathedral, Italy.jpg|Interno della lanterna
File:Giovanni di Stefano, san bernardino nella cupola.JPG|''San Bernardino''
File:Dome interior - Duomo - Siena 2016.jpg|Statue dei pennacchi e pitture del tamburo
File:Crossing arch - Duomo - Siena 2016 (3).jpg|L'arco trionfale
File:Saints - Stained glass window - Duomo - Siena 2016.jpg|Vetrate policrome
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==== Navata sinistra ====
Anticamente gli altari laterali del duomo contenevano un eccezionale ciclo di storie mariane che completavano la grandiosa pala d'altare con la ''[[Maestà del Duomo di Siena|Maestà]]'' di [[Duccio di Buoninsegna]]. Si trattava di capolavori dei maggiori artisti senesi del Trecento ([[Pietro Lorenzetti|Pietro]] e [[Ambrogio Lorenzetti]], [[Simone Martini]], [[Sassetta]]...), che, nel frattempo sostituite nel XVII secolo, vennero disperse nel Settecento.
 
Sul primo altare si trova la pala con i ''Santi Quattro Coronati'' di [[Francesco Trevigiani]], autore anche della pala del successivo altare, il ''Cristo coi santi Giacomo e Filippo'' ([[1688]]). Il terzo è invece decorato da un<nowiki>'</nowiki>''Adorazione dei Magi'' di [[Pietro Sorri]] ([[1588]]).
 
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File:Interno duomo Siena 07.JPG|La navata sinistra vista dal lato opposto
File:Francesco Trevigiani, martirio dei quattro santi coronati.JPG|''Quattro Santi Coronati'' di [[Francesco Trevigiani]]
File:Francesco Trevigiani, cristo tra i ss. giacomo e filippo, 1688.JPG|''Cristo coi santi Giacomo e Filippo'' di [[Francesco Trevigiani]]
File:Pietro sorri, epifania, 1588.JPG|''Adorazione dei Magi'' di [[Pietro Sorri]]
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===== Altare Piccolomini =====
{{vedi anche|Altare Piccolomini}}
[[File:Dom Siena, Piccolomini Altar.jpg|miniatura|L'altare Piccolomini]]
Situato lungo la navata sinistra, fu commissionato ad [[Andrea Bregno]] dal cardinale arcivescovo di Siena [[Papa Pio III|Francesco Todeschini Piccolomini]], poi [[papa Pio III]] per meno di un mese nel [[1503]].<ref name="C174">F. Caglioti, ''Andrea Bregno, Pietro Torrigiani e Michelangelo, cappella Piccolomini, e Giovanni di Cecco, Madonna col Bambino'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 174-181.}}</ref> Lo scopo era di dedicare una grandiosa opera artistica allo zio [[papa Pio II]], celebrando contemporaneamente la presenza politica e culturale della famiglia [[Piccolomini]] a Siena.
 
Andrea Bregno realizzò l'altare in [[marmo di Carrara]] fra il [[1481]] e il [[1485]], lasciando tuttavia l'opera priva delle 16 statue e dell'altare centrale, come da contratto, avendo intorno al 1486 subito un tracollo fisico e di ispirazione artistica.<ref name="C174"/> L'altare centrale marmoreo fu comunque fatto dalla sua bottega negli anni successivi. Il cardinale [[Francesco Piccolomini Todeschini|Francesco Todeschini Piccolomini]] cercò a lungo artisti che potessero completare l'opera, imbattendosi in [[Pietro Torrigiano|Pietro Torrigiani]]; questi però realizzò solo il ''San Francesco'' in alto a sinistra, prima di una brusca interruzione dei lavori, probabilmente per il malcontento di una delle due parti.<ref name="C174"/> Nel 1501 il cardinale commissionò quindi il completamento ad un giovane [[Michelangelo]], che fra il [[1501]] e il [[1504]] realizzò quattro statue per le nicchie inferiori: ''[[San Pietro (Michelangelo)|San Pietro]]'' e ''[[San Pio (Michelangelo)|San Pio]]'' a sinistra, ''[[San Paolo (Michelangelo)|San Paolo]]'' e ''[[San Gregorio (Michelangelo)|San Gregorio Magno]]'' a destra.<ref name="C174"/> Ma Michelangelo era in rapida ascesa e cominciò a ricevere richieste ben più importanti, come il [[David di Michelangelo|David]] fiorentino. Anche lui quindi abbandonò il progetto lasciando l'altare per sempre incompiuto.
 
Nella nicchia in alto vi è una ''Madonna con il Bambino'' considerata oggi, dopo un'iniziale attribuzione ad un giovane [[Jacopo della Quercia]], opera di [[Giovanni di Cecco]] ([[1371]] circa).<ref name="C174"/>
 
La [[pala d'altare]] dipinta che rappresenta la ''Madonna che allatta'' è di [[Paolo di Giovanni Fei]] ([[1385]] circa).<ref name="C174"/>
 
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File:Andrea bregno, altare piccolomini, 1503, 01.JPG|L'altare
File:Madonna lactans - Piccolomini Chapel - Duomo - Siena 2016.jpg|''Madonna col Bambino'' di [[Paolo di Giovanni Fei]]
File:Altar Piccolomini Siena 03.JPG|La parte superiore
File:Altare piccolomini, san francesco di pietro torrigiani e michelangelo.jpg|''San Francesco'' di [[Pietro Torrigiano|Pietro Torrigiani]]
File:Michelangelo, san pietro 04.jpg|''[[San Pietro (Michelangelo)|San Pietro]]'' di [[Michelangelo]]
File:Michelangelo, san pio 02.jpg|''[[San Pio (Michelangelo)|San Pio]]'' di [[Michelangelo]]
File:Michelangelo, san paolo 01.JPG|''[[San Paolo (Michelangelo)|San Paolo]]'' di [[Michelangelo]]
File:Michelangelo, san gregorio 01.JPG|''[[San Gregorio (Michelangelo)|San Gregorio]]'' di [[Michelangelo]]
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===== Libreria Piccolomini =====
{{vedi anche|Libreria Piccolomini}}
[[File:Cathedral Siena multi 2011 02.JPG|miniatura|Libreria Piccolomini]]
Subito dopo l'Altare Piccolomini si trova la Libreria Piccolomini.<ref>{{cita web|url=http://www.operaduomo.siena.it/libreria.htm|autore=Siena - Opera della Metropolitana|titolo=Libreria Piccolomini|accesso=11 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref> Fu fatta costruire nel [[1492]] dall'[[arcivescovo di Siena]], cardinale [[Papa Pio III|Francesco Todeschini Piccolomini]] (poi [[papa Pio III]]) per custodire il ricchissimo patrimonio librario raccolto dallo zio [[papa Pio II]]. Si trova lungo la navata sinistra, prima del transetto, e venne ricavata da alcuni ambienti della [[canonica]]. Non ospitò mai i libri per la quale era stata creata.<ref name=T525>{{cita|TCI|p. 525.}}</ref>
 
È preceduta da un prospetto marmoreo di [[Lorenzo di Mariano]], detto [[Lorenzo di Mariano|Il Marrina]] ([[1497]] circa), alla sinistra del quale è collocato un monumento commemorativo sormontato da un ''Cristo risorto tra due angeli'', voluto da Francesco Bandini Piccolomini per il fratello Bandino e il nipote Germanico, morti rispettivamente nel [[1521]] e [[1569]] (autore e data sono ignoti). Al di sopra del prospetto si trova invece l<nowiki>'</nowiki>''[[Incoronazione di Pio III]]'', affresco voluto dagli eredi del Papa che morì nel [[1503]] dopo soli 26 giorni dall'elezione a Pontefice e dipinto nel [[1504]] da [[Pinturicchio]].<ref name=T525/>
 
L'interno venne affrescato dal [[Pinturicchio]], che vi lavorò in due riprese: ad una prima fase che va dal [[1502]] al [[1503]], e che fu interrotta dalla morte del committente [[Pio III]] sopraggiunta appunto nel 1503, seguì un'altra fase, tra il [[1505]] e il [[1507]]. Gli affreschi descrivono avvenimenti della vita di papa Pio II. Contiene numerosi pregevoli ''[[antifona]]ri'' miniati da [[Liberale da Verona]] e [[Girolamo da Cremona]] (seconda metà del [[XV secolo]]) e il gruppo marmoreo delle ''Tre grazie'', acquistate a Roma dal committente e ritenuta copia romana di un'[[Arte ellenistica|opera ellenistica]].<ref name=T525/>
 
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File:Il marrina (attr.), monumento a Bandino Piccolomini, 1521 circa.JPG|Monumento a Bandino e Germanico Piccolomini
File:Portale della libreria piccolomini del marrina 02.JPG|Prospetto del [[Lorenzo di Mariano|Marrina]]
File:Coronation of Pius III by Pinturicchio - Duomo - Siena 2016.jpg|''[[Incoronazione di Pio III]]'' del [[Pinturicchio]]
File:Biblioteca Duomo Siena-2 Apr 2008.jpg|La volta
File:Siena Duomo rhombille floor tiles.jpg|Particolare del pavimento
File:Tre grazie, piccolomini.jpg|Le ''Tre grazie''
File:Pinturicchio, liberia piccolomini, 1502-07 circa, stemma piccolomini 2.JPG|Stemma Piccolomini
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==== Navata destra ====
Il primo altare della navata destra contiene una pala con ''San Gaetano'' di [[Domenico Maria Canuti]], seguito al secondo dall<nowiki>'</nowiki>''Estasi di san Girolamo'' di [[Annibale Mazzuoli]] ([[1671]]), al terzo dall<nowiki>'</nowiki>''Estasi di san Francesco di Sales'' di [[Raffaello Vanni]] ([[1654]]), e al quarto dallo ''Sposalizio mistico di santa Caterina da Siena'' di [[Pier Dandini]].<ref name="T520"/><ref>S. Bellesi, Lo Sposalizio mistico di santa Caterina da Siena con santi e il re David di Pietro Dandini, in {{cita|M. Lorenzoni (2008)|pp. 25-30.}}</ref>
 
Poco più avanti si trova, ormai sul finire della navata, la porticina che conduce al [[campanile del Duomo di Siena|campanile]]. Sopra questa si trovano i frammenti rimontati della Tomba del [[Diocesi di Pienza|vescovo di Pienza]] Tommaso del Testa Piccolomini, opera di [[Neroccio di Bartolomeo de' Landi]] scolpita nel [[1485]] in soli sei mesi.<ref name="T520"/><ref>S. Colucci, ''Nel solco di un'invenzione donatelliana: il monumento sepolcrale del vescovo Tommaso Del Testa Piccolomini di Neroccio de' Landi'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 67-68.}}</ref> Ai lati si trovano 6 delle 22 scene della serie di [[Urbano da Cortona]] ([[1450]]-[[1460]] circa), già nella cappella delle Grazie e molte delle quali collocate oggi sulla facciata o in controfacciata, come detto sopra.
 
Nei pressi si trova un'[[acquasantiera]] gotica della prima metà del Trecento, di ignoto artista.<ref>S. Colucci, ''L'acquasantiera gotica davanti alla cappella del Voto'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 86-87.}}</ref>
 
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File:Domenico Maria Canuti, san gaetano riceve il bambino gesù da san giuseppe, alla presenza di maria in gloria 01.JPG|''San Gaetano'' di [[Domenico Maria Canuti]]
File:Annibale Mazzuoli, estasi di san girolamo, 1671.JPG|''Estasi di san Girolamo'' di [[Annibale Mazzuoli]]
File:Raffaello Vanni, estasi di san francesco di sales, 1654.JPG|''Estasi di san Francesco di Sales'' di [[Raffaello Vanni]]
File:Pier dandini, Sposalizio mistico di santa Caterina.JPG|''Sposalizio mistico di santa Caterina'' di [[Pier Dandini]]
File:Altar of St. Catherine of Siena - Duomo - Siena 2016.jpg|Altare di Santa Caterina da Siena
File:Neroccio di Bartolomeo de' Landi, tomba di Tommaso del Testa Piccolomini, vescovo di pienza, 1485.JPG|''Tomba di Tommaso del Testa Piccolomini'' di [[Neroccio di Bartolomeo de' Landi]]
File:Urbano da Cortona, scene della Vita della Madonna, 1450-60 circa, e lapide 01.JPG|''Scene della vita della Madonna'' di [[Urbano da Cortona]]
File:Urbano da Cortona, scene della Vita della Madonna, 1450-60 circa, e lapide 02.JPG|''Scene della vita della Madonna'' di [[Urbano da Cortona]]
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==== Transetto sinistro ====
[[File:Interior Cathedral Siena 03.JPG|miniatura|sinistra|Veduta del transetto sinistro dal tamburo della cupola]]
 
Nel transetto sinistro, a due navate, davanti alla cappella del Battista, si trova il monumento sepolcrale in memoria di [[Marc'Antonio Zondadari|Fra' Marc'Antonio Zondadari]] (1658-1722), [[Sovrano militare ordine di Malta|Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta]], che fu sepolto sull'isola, ma il cui cuore, secondo sue volontà testamentarie, fu portato nel Duomo di Siena.<ref name="CB54">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|pp. 154-156.}}</ref> Fu scolpito nel [[1723]]-[[1726]] da [[Giuseppe Mazzuoli]] e, morto questi, terminato dal nipote [[Bartolomeo Mazzuoli|Bartolomeo]].<ref name="CB54"/> La statua ritrae il cavaliere inginocchiato in direzione della cappella del [[Giovanni Battista|Battista]], cui i cavalieri di Malta erano devoti, ma allo stesso tempo voltato in direzione opposta in modo da rivolgersi ai senesi. Il cuore è contenuto nell'involucro marmoreo sottostante, mentre sopra troviamo lo scudo araldico del cavaliere, i trofei di guerra e due angeli che sorreggono i simboli dell'Ordine.<ref name="CB54"/>
 
A destra della portale di ingresso della cappella di San Giovanni Battista, proprio sopra la porta di accesso alle stanze in cui è conservata la reliquia del Braccio del Precursore, si trova il busto raffigurante Pietro Gambagini Galletti, un rettore dell'Opera della Metropolitana del [[XIX secolo]] che restò in carica per ben 30 anni, e che alla sua morte, sopraggiunta nel [[1864]], lasciò tutto il suo patrimonio all'Opera.<ref name="P146">M. Pierini,
''Il monumento funebre di Pietro Bambagini Galletti di Tito Sarrocchi'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 146-147.}}</ref> Il rettore successivo volle commemorarne la figura commissionando l'opera a [[Tito Sarrocchi]] e preoccupandosi di precisare che il busto era stato realizzato con fondi distinti dal lascito testamentario del defunto, che oltretutto non aveva lasciato alcuna disposizione al riguardo.<ref name="P146"/> Il busto venne realizzato nel [[1869]], cinque anni dopo la morte del rettore.<ref name="P146"/>
 
Nel transetto si trovano anche le statue di due papi senesi, che fanno pendant con altrettante nel [[#Transetto destro|transetto destro]]. Si tratta di ''[[Pio II]]'' (in carica dal [[1458]] al [[1464]]) e ''[[Pio III]]'' (in carica nel [[1503]] per soli 26 giorni).<ref name="B140">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|pp. 140-142.}}</ref> Furono commissionate dalla Congregazione di San Pietro e scolpite rispettivamente da [[Giuseppe Mazzuoli]] ([[1692]]-[[1695]]) e [[Pietro Balestra (scultore)|Pietro Balestra]] ([[1703]]-[[1706]]); quest'ultima è decisamente la statua più mediocre del ciclo.<ref name="B140"/>
 
Il primo altare presenta la ''Madonna coi santi Pietro e Paolo'', tela avviata dal veneziano [[Salvatore Fontana]] e terminata da [[Raffaello Vanni]].<ref name="T524"/> Davanti ad esso, nel pavimento, vi è la ''lastra tombale del canonico Viva di Via di ser Ghino'' ([[1468]]), con decorazione a graffito analoga a quella della lastra tombale di Carlo Bartali, sebbene semplificata.<ref>S. Colucci, ''La lastra sepolcrale del canonico Viva di Viva'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|p. 143.}}</ref>
 
Ad adornare l'altare della Congregazione di San Pietro, il secondo, si trova invece un Crocifisso in legno policromo che fu ritenuto erroneamente a lungo quello portato in processione dai senesi alla vigilia della [[battaglia di Montaperti]] e sul carroccio il giorno della stessa battaglia (4 settembre [[1260]]) e che i senesi considerarono sempre il motivo di quella vittoria sui fiorentini.<ref name="C144">S. Colucci, ''Il cosiddetto "Crocifisso di Montaperti" dall'altare di Sant'Jacopo Interciso a quello della Congregazione di San Pietro'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 144-145.}}</ref> In realtà il crocifisso è opera non eccelsa di un artista non identificato della metà del XIV secolo, caratterizzato da forme rigide ed eccessiva frontalità.<ref name="C144"/> Il rilievo in stucco bianco che lo accompagna risale all'inizio del Settecento ed è attribuibile, non senza incertezze, alla bottega di [[Giuseppe Mazzuoli]] o dei suoi successori; raffigura i due ''Dolenti'' (la ''Madonna'' e ''San Giovanni Evangelista''), ''Maria Maddalena inginocchiata'' e una nube di ''angeli'' e ''cherubini''.<ref name="C144"/>
 
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File:Seina Cathedral, interior1.jpg|Interno del transetto
File:Giuseppe e bartolomeo Mazzuoli, monumento al gran maestro dei cavalieri di malta Marc'Antonio Zondadari, 1723-26.JPG|''Monumento a Marc'Antonio Zondadari'' di [[Giuseppe Mazzuoli|Giuseppe]] e [[Bartolomeo Mazzuoli]]
File:Tito Sarrocchi, monumento a Pietro Gambagini Galletti, 1869.JPG|''Monumento a Pietro Gambagini Galletti'' di [[Tito Sarrocchi]]
File:Giuseppe Mazzuoli, monumento a pio II, (1692-1695).JPG|''Monumento a Pio II'' di [[Giuseppe Mazzuoli]]
File:Pietro balestra, monumento a pio III, 1703-06.JPG|''Monumento a Pio III'' di [[Pietro Balestra (scultore)|Pietro Balestra]]
File:Salvatore Fontana e raffaello vanni, madonna coi santi pietro e paolo.JPG|''Madonna coi santi Pietro e Paolo'' di [[Salvatore Fontana]] e [[Raffaello Vanni]]
File:Stucchi della bottega di giuseppe mazzuoli e crocifisso del 1350 circa.JPG|''Crocifisso'' quattrocentesco
File:Lapide di un canonico del duomo di siena, 1468.JPG|''Lastra tombale del canonico Vivo di Viva''
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===== Cappella di San Giovanni Battista =====
{{vedi anche|Cappella di San Giovanni Battista (Siena)}}
[[File:Chapel of St. John the Baptist - Duomo - Siena 2016 (2).jpg|miniatura|La cappella di San Giovanni Battista]]
 
Nel transetto sinistro del duomo, si trova la cappella di San Giovanni Battista, adibita a conservare la preziosa reliquia del Santo Precursore.
 
In [[architettura rinascimentale|stile rinascimentale]], venne disegnata da [[Giovanni di Stefano]]. Iniziata nel [[1482]] per custodire la reliquia del braccio destro di [[san Giovanni Battista]] donata alla Città di Siena da [[papa Pio II]], venne affrescata nel [[1504]]-[[1505]] da [[Pinturicchio]], su commissione di Alberto Aringhieri, Rettore dell'Opera della Metropolitana.
 
La cappella è a pianta [[cerchio|circolare]] ed è coperta da una [[cupola]] [[sfera|semisferica]], priva di [[tamburo (architettura)|tamburo]] e con [[lanterna (architettura)|lanterna]]; la calotta presenta un ricco apparato decorativo in [[stucco]], realizzato tra la fine del [[XVI secolo|Cinquecento]] e gli inizi del [[XVII secolo|Seicento]]. L'ambiente è privo di altare e all'interno di esso si trova un pozzetto per la conservazione dell'acqua battesimale, opera di [[Antonio Federighi]] ([[1465]]-[[1468]]).<ref name="L148">W. Loseries, ''Le sculture della cappella di San Giovanni Battista'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 148-153.}}</ref>
 
Le pareti sono suddivise in tre fasce decorative. Quella inferiore, interamente in [[marmo]], presenta lo stemma [[Chigi]] e quello dell'Opera della Metropolitana. Le due fasce superiori, invece, sono decorate con affreschi, alcuni dei quali opera di [[Francesco Rustici]], altri del [[Pinturicchio]]; tra quest'ultimi, ''Scene della vita del Battista'', in parte rimaneggiati, il ''Committente inginocchiato'' e un ''Cavaliere inginocchiato'', probabilmente il committente da giovane. Entro tre nicchie si trovano altrettante statue: le due laterali sono in [[marmo]] e raffigurano ''Sant'Ansano'' (a destra), di [[Giovanni di Stefano]] (1485-1487), e ''Santa Caterina d'Alessandria'', di [[Neroccio di Bartolomeo de' Landi]] (a partire dal [[1487]]).<ref name="L148"/> Nella nicchia centrale, vi è la [[San Giovanni Battista (Donatello Siena)|celebre statua bronzea di ''San Giovanni Battista'']], scolpita da [[Donatello]] nel [[1455]] e qui posta solo successivamente.<ref name="L148"/>
 
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File:Donatello, san giovanni battista, 1482, 01.JPG|''San Giovanni Battista'' di [[Donatello]]
File:Baptismal font - Chapel of St. John the Baptist - Duomo - Siena 2016.jpg|Il pozzetto per l'acqua battesimale di [[Antonio Federighi]]
File:Giovanni di Stefano, sant'ansano (1482-1487 circa).JPG|''Sant'Ansano'' di [[Giovanni di Stefano]]
File:Neroccio di bartolomeo de' landi, santa caterina da siena, post 1487.JPG|''Santa Caterina d'Alessandria'' di [[Neroccio di Bartolomeo de' Landi]]
File:Pinturicchio, storie di san giovanni battista, ritratto di alberto aringhieri in veste di cavaliere di rodi, 1504, siena duomo.jpg|''Committente inginocchiato'' di [[Pinturicchio]]
File:Rustichino, decollazione del battista, 1608, 00.JPG|''Decollazione del Battista'' di [[Francesco Rustici]]
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===== Cappella di Sant'Ansano =====
[[File:Saint Ansanus baptizes the Sienese - Altar of Saint Ansanus - Duomo - Siena 2016.jpg|miniatura|''Sant'Ansano che battezza i senesi'' di [[Francesco Vanni]]]]
 
La cappella dedicata a sant'Ansano si trova nel transetto sinistro, vicino all'ingresso della sagrestia. Fu fatta costruire dal Rettore dell'Opera della Metropolitana Giugurta Tommasi, a partire dal [[1590]] circa. Sull'altare è esposto un reliquiario con ciò che resta del corpo di [[sant'Ansano]], martire e patrono di Siena, la cui festa ricorre il 1º dicembre.
 
La tela sull'altare è di [[Francesco Vanni]] ([[1593]]-[[1596]]), raffigura ''Sant'Ansano che battezza i senesi'' ed è una delle tele più preziose del Duomo.<ref name="B126">L. Bonelli, ''L'altare di Sant'Ansano e Sant'Ansano battezza il popolo senese di Francesco Vanni'', in {{cita|M. Lorenzoni (2008)|pp. 126-131.}}</ref> Per questo altare era stata dipinta la celeberrima ''[[Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita]]'' di Simone Martini oggi agli [[Galleria degli Uffizi|Uffizi]].
 
A sinistra si trova il monumento funerario pensile del cardinale senese [[Riccardo Petroni]] (nato intorno al [[1250]] e nominato [[Sant'Eustachio (titolo cardinalizio)|cardinale di Sant'Eustachio]] il 4 dicembre [[1298]] da [[Bonifacio VIII]]), scolpito da [[Tino di Camaino]] negli anni immediatamente successivi alla morte del cardinale, sopraggiunta a [[Genova]] nel [[1314]], quando il corpo del prelato fu qui traslato solennemente dalla sua famiglia.<ref name="C135">S. Colucci, ''Il monumento sepolcrale del cardinal Riccardo Petroni di Tino di Camaino: una soluzione di compromesso tra i prototipi curiali romani e la tomba pensile toscana'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 135-139.}}</ref> Il monumento si trovava in questo sito, sopra un altare dedicato a [[santa Caterina delle Ruote|santa Caterina d'Alessandria]] di patronato della famiglia Petroni, al momento in cui il rettore Tommasi soppresse, con il consenso della stessa famiglia Petroni, l'altare preesistente e dette inizio alla costruzione della cappella attuale alla fine del Cinquecento, inglobando quindi il monumento sepolcrale pensile.<ref name="C135"/> Il monumento, che è uno dei gioielli della scultura trecentesca e il prototipo di una tipologia di monumenti funerari dello scultore che diverrà assai popolare, si trova nella collocazione attuale da una ricostruzione del [[1951]].<ref name="C135"/> Su una base di mensole quattro cariatidi angeliche reggono il sarcofago del cardinale, adorno di rilievi; più in alto la figura del defunto è scolpita adagiata su un catafalco, tra angeli e sormontata da un tabernacolo con la ''Madonna col Bambino tra i santi Pietro e Paolo''.<ref name=T524>{{cita|TCI|p. 524}}</ref>
 
Non meno pregiata, infine, la [[Lastra tombale di Giovanni Pecci|lastra tombale bronzea di Donatello]] in onore del vescovo di Grosseto [[Giovanni Pecci]] (1426), la prima e più celebre delle quattro lastre tombali terragne, tutte quattrocentesche, che si trovano in Duomo.<ref name=T524/> Si tratta di una finissima opera a stiacciato che, sebbene consunta, mostra ancora le sottigliezze prospettiche dell'artista per adattare la rappresentazione al punto di vista privilegiato dello spettatore. Sul pavimento si trova anche una pietra tombale graffita del [[1468]].<ref name=T524/>
 
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File:Maestro dell'osservanza (sano di pietro), messa di s. antonio abate, 1430-35 ca.,1.jpg|La cappella nella ''Messa di Sant'Antonio Abate'' del [[Maestro dell'Osservanza]] ([[1440]] circa)
File:Relics of Saint Ansanus - Altar of Saint Ansanus - Duomo - Siena 2016.jpg|Reliquie di Sant'Ansano
File:Simone Martini - The Annunciation and Two Saints - WGA21438.jpg|''[[Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita]]'' di [[Simone Martini]]
File:Tino di camaino, monumento al cardinale Riccardo Petroni, 1314 circa, 01.JPG|''Monumento funebre di Riccardo Petroni'' di Tino di Camaino
File:Donatello, lastra tombale di giovanni pecci, 1426 circa, siena.jpg|''[[Lastra tombale di Giovanni Pecci]]'' di [[Donatello]]
File:Lastra del vescovo giovanni pecci 02.JPG|Particolare della lastra tombale
File:Dom Siena Fenster links.jpg|Vetrata
</gallery>
 
==== Transetto destro ====
[[File:Interior Cathedral Siena 08.JPG|miniatura|sinistra|Veduta del transetto destro dal tamburo della cupola]]
Anche il transetto destro ha una doppia navata. Qui si trovano le statue di altri due papi senesi: ''[[Alessandro VII]]'', scolpita da [[Antonio Raggi]] su disegno di [[Gian Lorenzo Bernini]] ([[1661]]-[[1663]]) e di ''[[Papa Alessandro III|Alessandro III]]'' di [[Melchiorre Cafà]] ed [[Ercole Ferrata]] ([[1665]]-[[1674]]).<ref name="B88">M. Butzek, ''Chronologie'' in W. Haas, D. von Winterfeld, ''Der Dom S. Maria Assunta'', in {{cita|AA.VV.|pp. 89-91.}}</ref> La prima fu commissionata dal Rettore dell'Opera della Metropolitana, mentre la seconda venne commissionata dal papa in carica Alessandro VII, per onorare la memoria del suo antico predecessore e omonimo.<ref name="B88"/> Nella statua berniniana bellissima è la raffigurazione della precaria costituzione fisica di un papa che comunque non rinuncia all'incarico conferitogli e con pia severità alza il braccio destro in segno di saluto, spostando a fatica il manto che quasi lo fa scomparire.<ref name="B88"/>
 
A ridosso della parete del campanile alla destra della cappella della Madonna del Voto, sotto la cantoria, si trova un ''Crocifisso'' di Massimo Lippi, moderna scultura realizzata nel [[1990]].<ref>{{cita|C. Chenis (a cura di)|p. 20.}}</ref> Al di fuori della cappella sono molte le donazioni offerte alla ''Madonna del Voto'', una parte delle quali è oggi anche al [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera del Duomo]]. Un primo gruppo di oggetti sono raccolti all'interno di una vetrina alla sinistra dell'entrata e altri sono appesi sulla parte che rimane a destra rispetto all'entrata. Spicca anche il monumento commemorativo raffigurante il poeta [[Bernardino Perfetti]] che offre alla Madonna, come da sue volontà testamentarie, la corona conferitagli in vita in [[Campidoglio]] a [[Roma]] come riconoscimento della sua arte poetica.<ref name="C84">S. Colucci, ''Il busto ex voto di Bernardino Perfetti, opera di Bartolomeo e Giuseppe Maria Mazzuoli'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 84-85.}}</ref> Il monumento, scolpito in marmo con la sola eccezione della corona bronzea, è opera di [[Bartolomeo Mazzuoli]] e del nipote [[Giuseppe Maria Mazzuoli]], che vi lavorarono tra il [[1747]] (anno di morte del poeta) e il [[1750]].<ref name="C84"/>
 
Sulla stessa parete, su una propria [[cantoria]] [[legno|lignea]], si trova l'[[organo a canne]] [[Agati-Tronci]] ''opus 1156'', costruito nel [[1894]] riutilizzando parte del materiale di un precedente strumento del [[1672]].<ref>{{cita|A. Nigito|pp. 175-226.}}</ref> L'organo, restaurato nel [[1977]] dalla [[Tamburini|ditta Anselmi-Tamburini]] e suonabile anche dalla consolle dell'organo maggiore, è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione meccanica]] ed ha un'unica tastiera di 56 note con prima ottava cromatica estesa e [[pedaliera]] di 12 note. La cassa, [[XVII secolo|seicentesca]], presenta una mostra composta da 35 [[canna (organo)|canne]] di [[Principale]] in tre campi con profilo a [[serliana]]. La cassa è sormontata da un baldacchino.<ref>{{cita|A. Nigito|pp. 183, 185.}}</ref>
 
Davanti all<nowiki>'</nowiki>''Alessandro VII'' si trova la ''pietra tombale del vescovo Carlo Bartoli'', morto nel [[1444]], un graffito eseguito da [[Antonio Federighi]] e [[Giuliano di Como]] su disegno di [[Pietro di Tommaso del Minella]];<ref>S. Colucci, ''Pietro del Minella e la lastra sepolcrale del vescovo Carlo d'Agnolino Bartali'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 94-95.}}</ref> nell'altra campata, invece, la ''pietra tombale del canonico Franceco Tolomei'' ([[anni 1430]]).<ref>S. Colucci, ''La lastra sepolcrale del canonico Francesco Tolomei'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 92-93.}}</ref> L'altare sinistro è decorato dal ''San Crescenzio'' dipinto da [[Luigi Mussini]] (1867) e quello destro dalla ''Predica di san Bernardino'' di [[Mattia Preti]].<ref name="T522"/>
 
<gallery mode="packed">
File:Antonio raggi (su dis. del bernini), monumento a papa alessandro VII, 1661-63.JPG|''Monumento ad Alessandro VII'' di [[Antonio Raggi]]
File:Melchiorre cafà ed ercole ferrata, monumento ad alessandro III, 1665-74.JPG|''Monumento ad Alessandro III'' di [[Melchiorre Cafà]] ed [[Ercole Ferrata]]
File:Bartolomeo e Giuseppe Maria Mazzuoli, monumento a bernardino perfetti, 1747-1750.JPG|''Monumento a Bernardino Perfetti'' di [[Bartolomeo Mazzuoli|Bartolomeo]] e Giuseppe Maria Mazzuoli
File:Antonio federighi e giuliano da como (su dis. di pietro del minnella), pietra tombale del vescovo Carlo Bartoli, 1444.JPG|Lastra tombale di Carlo Bartoli
File:Lapide di Francesco Tolomei, xvi secolo.JPG|Lastra tombale di Francesco Tolomei
File:Siena, cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta - Organo della cappella della Madonna del Voto.jpg|L'organo a canne
File:Cathedral Siena multi 2011 07.JPG|Altare di San Crescenzio
File:Mattia preti, predica di san bernardino.JPG|''Predica di san Bernardino'' di [[Mattia Preti]]
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===== Cappella della Madonna del Voto =====
[[File:Siena9.jpg|miniatura|destra|La cappella della Madonna del Voto]]
 
La Cappella della Madonna del Voto, o Pontificia Cappella Chigiana, si trova in posizione simmetrica a quella della cappella di San Giovanni Battista. Fu fatta costruire dal papa senese [[Papa Alessandro VII|Alessandro VII]] tra il [[1659]] e il [[1662]] per accogliere la tavola della ''[[Madonna del Voto]]'', attribuita a [[Dietisalvi di Speme]] (1267 circa)<ref>{{cita|E. Carli|pp. 52-53.}}</ref>, l'immagine sacra più cara ai Senesi e venerata col titolo di ''Advocata Senensium.'' La cappella fu costruita in stile barocco dal tedesco [[Giovan Paolo Schor]], su disegno di [[Gian Lorenzo Bernini]]. Si tratta di una rotonda con [[tamburo (architettura)|tamburo]] e [[cupola]] decorata da dorature, marmi, bronzi e stucchi.<ref>{{cita|TCI|p. 521.}}</ref>
 
Opere di valore sono le statue di ''Santa Maria Maddalena'' e ''San Girolamo'', realizzate entrambe dal Bernini e collocate nelle due nicchie ai lati dell'uscita. Le altre due statue ai lati dell'altare raffigurano ''San Bernardino'' e ''Santa Caterina da Siena'' e sono, rispettivamente, di [[Antonio Raggi]] e [[Ercole Ferrata]].<ref name=T522>{{cita|TCI|p. 522.}}</ref>
 
I quattro riquadri scolpiti a bassorilievo sopra le statue sono di altrettanti artisti del Settecento e raffigurano ''Scene della vita di Maria'':<ref>A.
Angelini, ''La decorazione scultorea della cappella Chigi tra Seicento e Settecento'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 73-79.}}</ref> spicca, sopra la ''Maddalena'', la ''Presentazione al Tempio'' di [[Pietro Bracci]]; i restanti sono la ''Natività di Maria'' di [[Carlo Marchionni]], la ''Visitazione'' di [[Filippo Valle]] e il ''Transito della Vergine'' di [[Giovanni Battista Maini]]. Sopra la mensa d'altare si trova, sorretta da angeli di bronzo dorato di [[Ercole Ferrata]] su fondo di [[lapislazzuli]], la tavola duecentesa della ''Madonna col Bambino'' per la quale la cappella fu fatta costruire. Si tratta di un frammento di una più grande opera eseguita da [[Dietisalvi di Speme]],<ref>{{cita|A. Bagnoli et al|pp. 38-41.}}</ref> a ricordo del voto fatto dai senesi alla vigilia della famosa [[battaglia di Montaperti]] (4 settembre [[1260]]). Sulla parete sinistra si trova la ''Visitazione'' di [[Carlo Maratta]] e su quella opposta il mosaico con la ''Fuga in Egitto'', su cartone dello stesso autore.<ref name=T522/>
 
La cappella è rimasta proprietà e patronato dei discendenti della nobile famiglia senese [[Chigi]] fino alla fine del Novecento, quando fu ceduta al Capitolo Metropolitano.
 
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File:Cathedral (Siena) - Chigi chapel - Dome interior.jpg|Interno della cupola
File:Duomo Siena interior 2008.jpg|L'altare
File:Dietisalvi di Speme Madonna.jpg|''Madonna del Voto''
File:Cappella chigi (siena), gian lorenzo bernini, San griolamo 00.jpg|''San Girolamo'' di [[Gian Lorenzo Bernini]]
File:Cappella chigi (siena), Ercole Ferrata, santa caterina da siena 02.JPG|''Santa Caterina da Siena'' di [[Ercole Ferrata]]
File:Cappella chigi (siena), rilievo 03 Pietro Bracci, presentazione di maria al tempio.JPG|''Presentazione di Maria'' di [[Pietro Bracci]]
File:Carlo maratta, visitazione.JPG|''Visitazione'' di [[Carlo Maratta]]
File:Cappella chigi (siena), fuga in egitto su cartone di Carlo Maratta.JPG|''Fuga in Egitto'' su cartone di [[Carlo Maratta]]
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===== Cappella del Santissimo Sacramento =====
[[File:Alessandro casolani, adorazione dei pastori, 1594-96, 01.JPG|miniatura|sinistra|''Adorazione dei pastori'' di [[Alessandro Casolani]]]]
Situata all'angolo tra il transetto destro e il presbiterio, in posizione corrispondente rispetto alla Cappella di Sant'Ansano, la Cappella del Santissimo Sacramento occupa una campata. La pala dell'altare è una tela raffigurante l<nowiki>'</nowiki>''Adorazione dei pastori'' di [[Alessandro Casolani]] ([[1594]]-[[1596]]).<ref>L. Bonelli, ''L'altare di San Vittore e la Natività di Gesù con l'adorazione dei pastori di Alessandro Casola'', in {{cita|M. Lorenzoni (2008)|pp. 67-71.}}</ref>
 
Murate sul fianco destro della cappella si trovano cinque pannelli scolpiti a bassorilievo provenienti dallo scomparso Pergamo delle Prediche ([[1423]]-[[1426]]) e raffiguranti i ''Quattro Evangelisti'' e, al centro, ''San Paolo''; i primi due pannelli sono di [[Giovanni da Imola]], mentre i restanti tre, di qualità inferiore, sono di [[Giovanni di Turino]], subentrato al primo per la sua scomparsa.<ref>G. Fattorini, ''I rilievi di Giovanni da Imola e Giovanni di Turino per il pergamo delle prediche'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 96-101.}}</ref>
 
<gallery mode="packed">
File:Giovanni da imola, due pannelli dal pergamo delle prediche e tre di giovanni di turino, 1423-26.JPG|Pannelli dal Pergamo delle Prediche
File:Giovanni da imola, due pannelli dal pergamo delle prediche, 1423-26, 01.JPG|''San Marco evangelista'' di Giovanni da Imola
File:Giovanni da imola, due pannelli dal pergamo delle prediche, 1423-26, 02.JPG|''San Luca evangelista'' di Giovanni da Imola
File:Giovanni di turino, tre pannelli dal pergamo delle prediche, 1423-26, 01.JPG|''San Paolo'' di [[Giovanni di Turino]]
File:Giovanni di turino, tre pannelli dal pergamo delle prediche, 1423-26, 02.JPG|''San Matteo evangelista'' di [[Giovanni di Turino]]
File:Giovanni di turino, tre pannelli dal pergamo delle prediche, 1423-26, 03.JPG|''San Giovanni evangelista'' di [[Giovanni di Turino]]
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==== Coro e abside ====
[[File:Presbitery of the Cathedral in Siena, Italy.jpg|miniatura|Il coro e l'abside]]
Fino al [[1506]] abside e coro erano privi di affreschi e di stalli lignei e l'altare maggiore era occupato dalla [[Maestà del Duomo di Siena|Maestà di Duccio di Buoninsegna]], oggi in parte esposta nel vicino [[Museo dell'Opera metropolitana del Duomo|Museo dell'Opera del Duomo]].<ref name="Q">G. Fattorini, ''Domenico Beccafumi e gli affreschi del "nicchio" del duomo'', in {{cita|M. Lorenzoni (2008)|pp. 71-81.}}</ref><ref>G. Fattorini, ''Il complesso scultoreo dell'altare maggiore: i grandi bronzi quattrocenteschi'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|p. 102}}; G. Fattorini, ''La scala del pulpito: un impianto peruzziano e i virtuosismi di Bernardino di Giacomo'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|p. 132.}}</ref> Nel [[1506]] l'operaio a capo dell'Opera del Duomo, [[Pandolfo Petrucci]], dette inizio ad un complesso processo di rinnovamento della zona terminale della chiesa, processo poi continuato dal successore [[Francesco Tolomei]] in poi. Il coro ligneo fu spostato da sotto la cupola alla posizione odierna, mentre nel [[1532]] venne collocato nella posizione attuale il [[pulpito del Duomo di Siena|pulpito di Nicola Pisano]]. Negli anni trenta dello stesso secolo venne rifatto anche l'[[altare del Duomo di Siena|altare maggiore]]. Nel [[1535]]-[[1544]] venne affrescata l'abside, mentre nel secolo successivo, precisamente nel [[1608]]-[[1611]], venne affrescato l'intero coro.
 
Le otto statue bronzee (quattro per lato) che adornano i pilastri del coro sono l'ultima opera, nonché unica opera scultorea certa, del pittore [[Domenico Beccafumi]]. Furono scolpite tra il [[1547]] e il [[1551]], anno della sua morte, e raffigurano ''Angeli cerofori''.<ref>L. Bonelli, ''Beccafumi scultore nel duomo di Siena: gli stucchi con le Vittorie alate e gli Angeli bronzei'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 108-110.}}</ref>
 
Sulle pareti della penultima campata delle due navate laterali, ai lati del [[presbiterio]], si fronteggiano due cantorie: quella a sinistra disegnata dal [[Bartolomeo Neroni|Riccio]] (1550) e quella a destra di [[Antonio Barili]]. Esse sono in [[legno]] ed entrambe poggiano su [[mensola|mensole]] lignee. La cantoria di destra possiede una [[balaustra]] con il coronamento sorretto da gruppi di tre colonnine alternati a pilastrini. La cantoria di sinistra, invece, presenta un [[parapetto]] pieno decorato con [[bassorilievo|bassorilievi]] entro riquadri. Esso è sormontato da un'elaborata grata scolpita. Al [[Bartolomeo Neroni|Riccio]] si devono anche il disegno della cattedra arcivescovile<ref>{{cita web|url=http://www.sienaguidavirtuale.it/mm/67.jpg|titolo=Seggio nel presbiterio|editore=sienaguidavirtuale.it|accesso=27 agosto 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305083801/http://www.sienaguidavirtuale.it/mm/67.jpg|dataarchivio=5 marzo 2016}}</ref> ([[1567]], eseguito però all'inizio del [[XX secolo]]), del leggio dietro l'altare e della [[tabernacolo|residenza]].
 
Le due monofore ogivali del coro (situate, contrapposte, nell'ultima campata delle navate laterali) presentano interamente una profonda strombatura di forma [[rettangolo|rettangolare]] riccamente decorata con [[bassorilievo|bassorilievi]] in [[stucco]] realizzati nel [[1609]]-[[1610]] da Salvatore e Francesco Berni.<ref>I. Bichi Ruspoli, ''Gli stucchi delle finestre absidali'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 111-112.}}</ref>
 
===== Pulpito di Nicola Pisano =====
{{vedi anche|Pulpito del Duomo di Siena}}
[[File:Duomo di siena pulpito nicola pisano.jpg|miniatura|Pulpito di [[Nicola Pisano]]]]
 
Il [[pulpito del Duomo di Siena|pulpito (o ambone) del Duomo di Siena]] fu realizzato da [[Nicola Pisano]] in un periodo compreso tra il [[1265]] e il [[1268]].<ref>{{cita|Guido Tigler in M. Lorenzoni (2009)|pp. 122-131.|M. Lorenzoni (2009)}}</ref> È uno dei gioielli del Duomo, nonché una delle opere scultoree più importanti dell'arte del [[XIII secolo|Duecento]] italiano. Presenta una pianta [[ottagono|ottagonale]] e una struttura architettonica mossa e articolata con rilievi vari e statuine a tutto tondo al posto delle colonne ai vertici.
 
Quattro delle otto colonne agli spigoli poggiano su leoni stilofori, mentre quella centrale su uno zoccolo ottagonale adornato di figure che rappresentano le ''arti liberali'' e la ''filosofia''. Gli archi sono a tutto sesto trilobati e sopra i capitelli ci sono figure marmoree che rappresentano le ''virtù teologali cardinali'' e la ''logica''. Sugli sguanci degli archi troviamo profeti ed evangelisti. Le scene rappresentate sui pannelli principali sono:
 
* ''Visitazione e Natività''
* ''Adorazione dei Magi''
* ''Presentazione al Tempio e Fuga in Egitto''
* ''Strage degli Innocenti''
* ''Crocifissione''
* ''Giudizio Universale, gli Eletti''
* ''Giudizio Universale, i Dannati''
 
Sugli spigoli ci sono figure che sporgono maggiormente rispetto alle figure dei pannelli. Si noti ad esempio la figura del Cristo Giudice tra i due pannelli del ''Giudizio Universale'', oppure il ''tetramorfo'' con i simboli dei [[quattro evangelisti]].
 
La scala e il ponte di accesso furono scolpiti da Bernardino di Giacomo nel [[1536]]-[[1539]], su probabile disegno di [[Baldassarre Peruzzi]] antecedente l'anno della sua morte ([[1536]]).<ref>G. Fattorini, ''La scala del pulpito: un impianto peruzziano e i virtuosismi di Bernardino di Giacomo'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 132-134.}}</ref>
 
<gallery mode="packed">
File:Siena.Duomo.pulpit01.jpg|Il retro con la scala
File:Pulpito del duomo di siena, nicola pisano 11.jpg|''Visitazione e Natività'' (a sinistra) e ''Adorazione dei Magi'' (a destra)
File:Púlpit de Nicola Pisano a la catedral de Siena.JPG|''Presentazione al Tempio e Fuga in Egitto'' (a sinistra) e ''Crocifissione'' (a destra)
File:Pulpito del duomo di siena 08.JPG|''Giudizio universale'': eletti (a sinistra) e dannati (a destra)
File:Nicola, giovanni pisano e altri, pulpito del duomo di siena, 1265-68, leone stiloforo.JPG|Leone stiloforo
</gallery>
 
===== Affreschi del coro =====
[[File:Frescos by Beccafumi - Duomo - Siena 2016.jpg|miniatura|sinistra|Affreschi dell'abside]]
Il catino absidale e la parte sottostante sono affrescate da [[Domenico Beccafumi]] ([[1535]]-[[1544]]), opere restaurate e spesso ridipinte nel corso dei lavori del [[1812]].<ref name="Q"/> Prima del terremoto del [[1798]] raffiguravano l<nowiki>'</nowiki>''Ascensione di Cristo in mezzo ad una Gloria di Angeli'' (catino absidale), una ''Madonna tra i Santi Pietro e Paolo'' (al centro) e ''Cinque Apostoli ed un Angelo'' negli scomparti laterali. Con il terremoto il Cristo in alto venne sostituito con la ''Trinità'' ([[Francesco Mazzuoli]]), mentre l'affresco centrale venne rimpiazzato con la pala d'altare raffigurante l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine'' che [[Bartolomeo Cesi (pittore)|Bartolomeo Cesi]] aveva dipinto a partire dal [[1593]] per la vicina [[Certosa di Maggiano]]. Oltre ad interrompere l'unità stilistica della zona absidale, la pala del Cesi raddoppia le figure degli apostoli del Beccafumi ai lati, nonché il tema dell<nowiki>'</nowiki>''Assunzione di Duccio'' di Buoninsegna posta nella [[vetrata di Duccio di Buoninsegna|vetrata circolare]] in alto.<ref name="Q"/> Gli affreschi del Beccafumi non furono apprezzati dai contemporanei per la loro bassa qualità figurativa e per i colori smorti; la critica moderna ne apprezza però la forza espressiva, la compattezza dell'impostazione e la differenziazione delle figure.<ref name="Q"/>
 
{{Galleria
|larghezza = 200
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|align = right
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|Immagine:Ventura salimbeni, Ambrogio Sansedoni e altri beati senesi presentano Siena a papa Gregorio, 1608-11, 01.JPG|''Ambrogio Sansedoni e altri beati senesi presentano Siena a papa Gregorio'' di [[Ventura Salimbeni]]
|Immagine:Ventura salimbeni, caduta della manna, 1608-11, 01.JPG|''Caduta della manna'' di [[Ventura Salimbeni]]
|Immagine:Ventura salimbeni, Nozze di Ester e Assuero, 1608-11, 01.JPG|''Nozze di Ester e Assuero'' di [[Ventura Salimbeni]]
|Immagine:Ventura salimbeni, Santa Caterina da Siena tra santi e beati senesi, 1608-11, 01.JPG|''Santa Caterina da Siena tra santi e beati senesi'' di [[Ventura Salimbeni]]
}}
 
I due grandi affreschi sulla parete di fondo ai lati dell'abside e i due affreschi laterali vicini alla stessa parete sono di [[Ventura Salimbeni]] ([[1608]]-[[1611]]).<ref name="R">{{cita|Michele Maccherini in M. Lorenzoni (2008)|pp. 88-97.|M. Lorenzoni (2008)}}</ref> A partire da sinistra raffigurano:
* ''Ambrogio Sansedoni e altri beati senesi presentano Siena a papa Gregorio''
* ''Caduta della manna''
* ''Nozze di Ester e Assuero''
* ''Santa Caterina da Siena tra santi e beati senesi''
 
È evidente che con tali affreschi si era voluto celebrare i beati di Siena (affreschi laterali) e due scene dell'antico testamento che avevano a che fare con il [[miracolo eucaristico]] (celebrato anche sull'altare maggiore) e con la disponibilità della Madonna al volere di Dio (celebrata in tutta la chiesa). Va altresì detto che anche tra i critici moderni sono pochi quelli che apprezzano tali affreschi, in cui soprattutto si riconosce una certa pochezza figurativa, una scarsa articolazione delle adunanze dei personaggi e un'eccessiva separazione dei registri narrativi.<ref name="R"/>
 
===== Coro ligneo =====
[[File:Choir - Duomo - Siena 2016 (2).jpg|miniatura|sinistra|Particolare del coro ligneo]]
Bellissimo è invece il coro ligneo, consistente in trentasei stalli decorati da vari maestri nel [[1363]]-[[1397]] e qui spostati dopo la sopraccitata decisione del [[1506]] che sacrificò oltretutto molti degli oltre 90 stalli originari.<ref>{{cita|E. Carli|p. 59.}}</ref> Tra i vari artisti che vi lavorarono spiccano [[Francesco del Tonghio|Francesco]] e [[Giacomo del Tonghio]].<ref name=T523>{{cita|TCI|p. 523.}}</ref> Le spalliere vennero intagliate nel [[1503]] circa da [[Giovanni da Verona|fra' Giovanni da Verona]], mentre gli stalli centrali sono stati realizzati su disegno del [[Bartolomeo Neroni|Riccio]] da [[Teseo di Bartolino]], [[Benedetto di Giovanni]] e aiuti nel [[1567]]-[[1570]].<ref name=T523/>
 
===== Altare maggiore =====
{{vedi anche|Altare del Duomo di Siena}}
[[File:Baldassarre peruzzi (disegno), altare del duomo di siena, 1530-41, tabernacolo del vecchietta, angeli superiori giovanni di stefano e inferiori di francesco di giorgio.JPG|miniatura|L'altare maggiore]]
 
L'altare maggiore in marmo policromo fu progettato e realizzato a partire dal [[1530]] da [[Baldassarre Peruzzi]] e, morto questi nel [[1536]], continuato fino al [[1541]] da marmisti e scalpellini che ne rispettarono comunque il progetto.<ref>G. Fattorini, ''Il complesso scultoreo dell'altare maggiore: i grandi bronzi quattrocenteschi'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 102-107.}}</ref> Il pannello centrale reca la scritta “<small>HIC EST PANIS VIVUS DE COELO DESCENDENS</small>” ([[Vangelo di Giovanni|Giovanni]], 6, 50), alludente al contenuto del ciborio eucaristico soprastante. L'alto ciborio eucaristico in bronzo posto al centro è opera pregevole del [[Vecchietta]] ([[1467]]-[[1472]]). Gli angeli bronzei ai lati sono di [[Giovanni di Stefano]] ([[1488]]-[[1490]]) e quelli ancor più laterali, di qualità superiore, sono di [[Francesco di Giorgio Martini]] ([[1488]]-[[1492]]). Croce e candelabri sono su disegno del [[Bartolomeo Neroni|Riccio]].<ref name=T522/>
 
Come detto sopra, fino al [[1506]] l'altare maggiore era occupato dalla [[Maestà del Duomo di Siena|Maestà di Duccio di Buoninsegna]], oggi esposta nel vicino [[Museo dell'Opera metropolitana del Duomo|Museo dell'Opera del Duomo]], e questa era affiancata dai quattro angeli bronzei che oggi troviamo sull'altare maggiore. Nel [[1530]] fu approvato il progetto di [[Baldassarre Peruzzi]] di porre su un altare marmoreo da lui progettato il ciborio eucaristico bronzeo che il Vecchietta aveva realizzato nel [[1467]]-[[1472]] per la [[chiesa della Santissima Annunziata (Siena)|chiesa]] dell'[[ospedale di Santa Maria della Scala]] e i quattro angeli bronzei che erano stati invece realizzati per fare da cornice alla ''Maestà'' di Duccio. Nacque quindi l'altare che vediamo ancora oggi, che appare quindi originale solo nelle parti marmoree e recuperante invece da altri contesti le opere in bronzo.<ref name=T522/>
 
La sostituzione del vecchio altare con la ''Maestà'' di Duccio con l'altare attuale fu il risultato non solo di un mutato gusto artistico a favore del nuovo stile rinascimentale (la pala medievale era considerata antiquata e obsoleta), ma anche di una crescente attenzione per il culto del Corpo e Sangue di [[Cristo]] e per il miracolo della [[transustanziazione]], rappresentati appunto dal ciborio del [[Vecchietta]].
 
<gallery mode="packed">
File:Main altar and presbitery - Duomo - Siena 2016.jpg|L'altare e l'abside
File:Altare maggiore del Duomo di Siena nei giorni del Palio.jpg|L'altare nei giorni del palio
File:Angelo Ceroforo di Francesco di Giorgio Martini.jpg|Angelo ceroforo di [[Francesco di Giorgio Martini]] ([[1488]]-[[1492]])
File:Tabernacolo del Vecchietta.jpg|Il ciborio del [[Vecchietta]] ([[1467]]-[[1472]])
File:Angelo Ceroforo di Giovanni di Stefano.jpg|Angelo ceroforo di [[Giovanni di Stefano]] ([[1488]]-[[1490]])
File:Canopy above main altar - Duomo - Siena 2016.jpg|[[Baldacchino]]
File:Cathedra - Duomo - Siena 2016.jpg|[[Cattedra]]
</gallery>
 
===== Vetrata di Duccio di Buoninsegna =====
{{vedi anche|Vetrata del Duomo di Siena}}
[[File:Original rose window of the Duomo by Duccio - Museo dell'Opera del Duomo - Siena 2016 (2).jpg|miniatura|La [[Vetrata del Duomo di Siena|vetrata]] di [[Duccio di Buoninsegna]]]]
Sopra il coro della cattedrale vi è una copia realizzata dal pittore Francesco Mori della celeberrima [[Vetrata del Duomo di Siena]] di [[Duccio di Buoninsegna]], vetrata policroma realizzata dall'artista nel [[1287]]-[[1288]], attualmente nel [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera della Metropolitana]]: si tratta della più antica vetrata istoriata conosciuta di manifattura italiana.<ref>{{cita|A. Bagnoli et al.}}</ref> Il grande occhio circolare misura 5,6 metri di diametro. Esso è diviso in nove scomparti da una croce greca e presenta le seguenti immagini:
 
* al centro, la ''Vergine in una mandorla attorniata da quattro angeli'';
* sopra, l<nowiki>'</nowiki>''Incoronazione della Vergine'';
* sotto, la ''Morte della Vergine'';
* ai lati sono raffigurati i quattro ''Santi protettori di Siena'';
* nei restanti quattro spicchi, sono raffigurati i quattro ''Evangelisti''.
 
===== Sagrestia =====
{{vedi anche|Sagrestia del Duomo di Siena}}
La sagrestia si trova a sinistra del coro, guardando dalla navata, ed ha una forma pressoché trapezoidale in pianta. Dopo il portale d'ingresso, sulla sinistra si trova una piletta, finissima opera di oreficeria quattrocentesca di [[Giovanni di Turino]], realizzata in bronzo, marmo bianco e smalto. Ben nota è la vista che dal portale si ha dell'interno della chiesa, attraverso il [[pulpito del Duomo di Siena|pulpito di Nicola Pisano]].
 
All'interno si trovano vari dipinti, sculture e arredi antichi.
 
==== Opere recenti (XIX-XXI secolo) ====
[[File:Cappella chigi (siena), antonio raggi, San Bernardino 01.JPG|miniatura|sinistra|La statua della ''Riconoscenza'' nella cappella della Madonna del Voto]]
Numerose sono le opere moderne all'interno del Duomo.
 
All'interno della Cappella del Voto si trova una statua bronzea che, scalza e in punta di piedi, offre una lampada votiva all'immagine della Madonna. Raffigura la ''Riconoscenza''.<ref name="M80">G. Mazzoni, ''La Riconoscenza, scultura di Arturo Vigilardi ex voto del conte Guido Chigi Saracini'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 80-83.}}</ref> Il mecenate, il Conte Guido Chigi Saracini, proprietario e patrono della Cappella stessa, si arruolò come volontario per la [[Prima guerra mondiale|guerra del 1915-18]] e lì contrasse, nell'inverno del [[1917]], una [[polmonite]] da cui riuscì a salvarsi miracolosamente.<ref name="M80"/> Venuto a conoscenza dei numerosi cittadini senesi che durante la sua malattia si recavano ogni giorno nel Duomo per pregare per la sua salvezza, il Conte volle ringraziare la Madonna per averlo salvato e affidò allo scultore Arturo Viligiardi, nell'estate dello stesso anno, una statua che raffigurasse la sua riconoscenza.<ref name="M80"/> La statua fu completata nel [[1926]] e fu posta ''in loco'' l'anno successivo.<ref name="M80"/>
 
Nei pressi della Cappella del Voto si trova un grosso porta-cero in bronzo alto ben 202&nbsp;cm che fu fatto nel [[1932]]-[[1933]] dagli scultori Ettore Brogi ed Ezio Trapassi, per raccogliere il cero che ogni anno il Comune dona alla chiesa nel giorno del 14 agosto, la vigilia della [[Assunzione di Maria|festa della Madonna Assunta]] cui la cattedrale è intitolata<ref>A. Leoncini, ''Il candelabro per l'offerta del cero di Ettore Brogi (con la collaborazione di Ezio Trapassi)'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 71-72.}}</ref>, durante la suggestiva Processione dei Ceri e dei Censi.
 
Presso la cappella di Sant'Ansano si trova un altro piedistallo bronzeo per il Cero pasquale voluto dall'arcivescovo di Siena [[Antonio Buoncristiani]], firmato e datato da Pierluigi Olla ([[2004]]) e qui posto a partire dal [[2005]]. Raffigura, su due facce, ''le pie donne che incontrano l'angelo al sepolcro aperto'' e ''gli apostoli Pietro e Giovanni al sepolcro''.<ref>P. Agnorelli, ''Il candelabro pasquale di Pierluigi Olla'', in {{cita|M. Lorenzoni (2009)|pp. 120-121.}}</ref>
 
==== Pavimento ====
{{vedi anche|Pavimento del Duomo di Siena}}
[[File:Pavimento di siena, strage degli innocenti (matteo di Giovanni) 01.jpg|miniatura|[[Matteo di Giovanni]], ''Strage degli Innocenti'', pavimento del Duomo di Siena]]
 
Il pavimento è a [[Opus sectile|commessi marmorei]], opera unica nell'arte italiana per ricchezza di inventiva, vastità e importanza dei nomi che vi hanno collaborato. Diviso in 56 riquadri mostra rappresentazioni sottese a un disegno tematico omogeneo, quello della Rivelazione tramite la Scrittura, solo in piccola parte alterato per via della lunga vicenda esecutiva o per esigenze di celebrazione della storia cittadina. I riquadri più antichi sono della seconda metà del Trecento, fino agli ultimi ottocenteschi, dovuti a più di quaranta artisti quasi tutti senesi. Vi spiccano i nomi di [[Francesco di Giorgio]], [[Pinturicchio]], il [[Sassetta]], [[Neroccio di Bartolomeo de' Landi]], [[Antonio Federighi]], [[Urbano da Cortona]] e, soprattutto, [[Domenico Beccafumi]], che creò ben 35 scene innovando profondamente il genere. Nell'ultima fase esecutiva, quella ottocentesca, vi lavorò il caposcuola del [[purismo (pittura)|purismo]] [[Alessandro Franchi (pittore)|Alessandro Franchi]].<ref name=TP>{{cita|TCI|pp. 519-520.}}</ref>. Praticamente tutte le scene vennero restaurate nei secoli, per ovviare l'usura, alcune proprio rifatte ex-novo, rispettando però l'aspetto antico.<ref name=TP/>
 
Il pavimento viene totalmente scoperto tra la fine di agosto e la fine di ottobre, mentre nella parte restante dell'anno sono visibili solo alcuni riquadri<ref>[http://www.siena-agriturismo.it/duomo_di_siena.htm Duomo di Siena: visita e orari]</ref>.
 
<gallery mode="packed">
File:Pavimento di siena, lupa senese tra i simboli delle città alleate 01.jpg|La [[lupa senese]] tra i simboli delle città alleate
File:Pavimento di siena, esagono, patto tra elia e acab (beccafumi).jpg|Patto tra Elia e Acab
File:Pavimento di siena, davide, golia, davide salmista (domenico di niccolò dei cori).jpg|Davide salmista (al centro) tra Davide e Golia
File:Pavimento di siena, sibilla eritrea.jpg|Sibilla Eritrea
File:Pavimento di siena, sibilla delfica.jpg|Sibilla Delfica
File:Pavimento di siena, ruota della fortuna.jpg|Ruota della fortuna
</gallery>
 
==== Organo a canne ====
 
{{doppia immagine|destra|Pipe organ - Duomo - Siena 2016 (2).jpg|217|Pipe organ - Duomo - Siena 2016 (4).jpg|250|La cassa e la cantoria di sinistra|La cassa e la cantoria di destra}}
 
Nel Duomo senese si trova l'[[organo a canne|organo]] [[Tamburini]] ''opus 520'', costruito nel [[1966]] riutilizzando gran parte del materiale fonico dei precedenti strumenti.
 
Lo strumento è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione elettrica]] e dispone di 72 registri; la sua [[consolle (organo)|consolle]] è mobile indipendente e possiede quattro tastiere di 61 note ciascuna e [[pedaliera|pedaliera concavo-radiale]] di 32 note. I registri, le unioni, gli accoppiamenti e gli annullatori sono azionati da placchette a bilico poste su più file ai lati dei manuali. Il materiale fonico dell'organo è dislocato in più corpi all'interno della cattedrale:
 
* dietro l'[[Altare del Duomo di Siena|altare maggiore]] si trova il ''Positivo'' (prima tastiera), privo di mostra;
* sulla cantoria di sinistra, entro cassa antica, si trovano il ''Grand'Organo'' (seconda tastiera) e il ''Pedale'', con mostra composta da 37 [[canna (organo)|canne]] di [[Principale]] in cinque campi e due organetti morti;
* sulla cantoria di destra, entro cassa antica, si trova l<nowiki>'</nowiki>''Espressivo'' (terza tastiera), con mostra composta da 33 [[canna (organo)|canne]] di [[Principale]] in cinque campi;
* la quarta tastiera, ''Solo'', è collegata all'organo della [[Duomo di Siena#Cappella della Madonna del Voto|cappella della Madonna del Voto]], con la relativa sezione del ''Pedale''.
 
=== Cripta ===
{{vedi anche|Cripta del Duomo di Siena}}
[[File:Main area - Crypt - Duomo - Siena 2016.jpg|miniatura|sinistra|Ambiente sotterraneo attualmente visitabile della cripta]]
Il duomo di Siena è sicuramente dotato di cripta, che dovrebbe trovarsi sotto la cupola, in corrispondenza dell'antico presbiterio. I locali al livello inferiore vennero chiusi e riempiti di detriti per secoli, dopo che il "Duomo Nuovo" ebbe problemi di statica, richiedendo la demolizione di una parte di quanto costruito nei pressi del "Facciatone" incompiuto.
 
Nel [[1999]], durante lavori di ristrutturazione, venne alla luce uno di questi ambienti sotterranei,<ref>{{cita web|url=http://www.operaduomo.siena.it/cripta.htm|autore=Siena - Opera della Metropolitana|titolo=Cripta|accesso=11 giugno 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130601115244/http://www.operaduomo.siena.it/cripta.htm|dataarchivio=1º giugno 2013}}</ref> una stanza coperta da 180 m² di affreschi duecenteschi, riempita di detriti e sigillata nel [[XIV secolo]]. Tali condizioni hanno garantito una conservazione sorprendentemente intatta degli affreschi nei loro colori straordinariamente vivaci. Sono in corso studi per la loro datazione ed attribuzione. Le pitture meglio conservate raffigurano ''Scene della Passione di Gesù'', tra cui una ''Crocifissione'' e una ''Deposizione dalla Croce''; altre, invece, la ''Visitazione di Maria'', la ''Natività di Gesù'' e ''Santi''. Si accede all'ambiente, oggi visitabile, da una porta raggiungibile tramite la [[scalinata di piazza San Giovanni]], sormontata da una lunetta con motivi gotici.
 
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File:Porta a la cripta de la catedral de Siena.JPG|Strutture in laterizio
File:Scuola senese, lavanda dei piedi, 1280 circa 01.JPG|''Lavanda dei piedi''
File:Scuola senese, crocifissione, 1280 circa 01.JPG|Particolare della ''Crocifissione''
File:Deposition of the Cross - Crypt - Duomo - Siena 2016.jpg|''Deposizione dalla Croce''
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== Opere già nel Duomo di Siena ==
[[File:Maest 0 duccio 1308-11 siena duomo.jpg|miniatura|upright=1.3|Ricostruzione virtuale del lato anteriore della [[Maestà del Duomo di Siena|''Maestà'']] di [[Duccio di Buoninsegna]]]]
* [[Ambrogio Lorenzetti]], ''[[Presentazione al Tempio (Ambrogio Lorenzetti)|Presentazione al Tempio]]'', oggi negli [[Uffizi]]
* [[Pietro Lorenzetti]], ''[[Natività della Vergine (Pietro Lorenzetti)|Natività della Vergine]]'', oggi nel [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera del Duomo]] di [[Siena]]
* [[Simone Martini]] e [[Lippo Memmi]], ''[[Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita]]'', oggi negli [[Uffizi]]
* [[Duccio di Buoninsegna]], ''[[Maestà del Duomo di Siena]]'', oggi al [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera del Duomo]] di [[Siena]] e in altri musei
* [[Donatello]], ''[[Madonna del Perdono]]'', oggi al [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Museo dell'Opera del Duomo]] di [[Siena]]
* [[Sassetta]], ''[[Pala della Madonna della Neve]]'', oggi nella [[Collezione Contini-Bonacossi]] a [[Firenze]]
 
<gallery mode="packed">
File:Ambrogio Lorenzetti 001 480.jpg|''[[Presentazione al Tempio (Ambrogio Lorenzetti)|Presentazione al Tempio]]'' di [[Ambrogio Lorenzetti]]
File:Nativity-of-the-virgin-pietro lorenzetti siena museo dell'Opera del duomo.jpg|''[[Natività della Vergine (Pietro Lorenzetti)|Natività della Vergine]]'' di [[Pietro Lorenzetti]]
File:Simone Martini 078.jpg|Particolare dell<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita|Annunciazione]]'' di [[Simone Martini]] e [[Lippo Memmi]]
File:Maest 001 duccio siena duomo.jpg|Ricostruzione virtuale del lato posteriore della ''Maestà''
File:Sassetta. Madonna and Child with Saints. 1430-32.Contini-Bonaccossi coll. Florence..jpg|''[[Pala della Madonna della Neve]]'' del [[Sassetta]]
</gallery>
 
== Il Duomo e il Palio ==
La Cattedrale di Santa Maria Assunta è strettamente legata al [[Palio di Siena]]. Infatti, secondo quanto stabilisce il Regolamento del [[Palio di Siena|Palio]]: «''Il [[Drappellone]] è solennemente trasportato [...] per il Palio del 16 agosto in Duomo [...] prima della terza prova, e vi rimane esposto fino a quando deve venire issato sul [[carroccio]], per il [[Corteo storico (Palio di Siena)|Corteo storico]]''»;<ref>{{cita web|url=http://www.comune.siena.it/La-Citta/Palio/main.asp|titolo=Capitolo 7 - Dei premi|urlmorto=sì|dataarchivio=14 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110714090728/http://palio.comune.siena.it/main.asp?id=3476}}</ref> la tradizionale processione dei contradaioli fino alla Cattedrale è detta "processione dei ceri e dei censi".<ref>{{cita web|url=http://www.comune.siena.it/Sienanteprima11/ita/event.asp?id=683&cat=11|titolo=Corse di prova, Processione dei Ceri e dei Censi, accompagnamento e benedizione del Drappellone per il Palio dedicato all'Assunta|editore=comune.siena.it|accesso=13 aprile 2012|urlmorto=sì}}</ref> Dopo la fine del Palio di agosto, i contradaioli vittoriosi si recano proprio in Duomo con il [[Drappellone]], per cantare il ''[[Te Deum laudamus|Te Deum]]'' di ringraziamento alla [[Assunzione di Maria|Maria Assunta]].<ref>{{cita web|url=http://www.comune.siena.it/main.asp?id=929|titolo=Quattro giorni di Palio|editore=Comune di Siena|accesso=18 maggio 2010}}</ref><ref>Analogamente, in occasione del [[Palio di Siena|Palio]] di luglio, i contradaioli si recano presso la [[Chiesa di Santa Maria di Provenzano]].</ref>
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Golden Rose MNMA Cl2351 n1.jpg
|nome_onorificenza=Rosa d'Oro
|collegamento_onorificenza=Rosa d'Oro
|motivazione=
|data=1658
}}
 
== Note ==
<references />
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|wkautore=Enzo Carli|nome=Enzo|cognome=Carli|titolo=Il Duomo di Siena e il Museo dell'Opera|città=Firenze|editore=Scala|anno=1999|cid=E. Carli}}
* {{cita libro|curatore=Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini, Luciano Bellosi, Michel Laclotte|titolo=Duccio: alle origini della pittura senese|città=Cinisello Balsamo|editore=Silvana|anno=2003|isbn=88-8215-483-1|cid=A. Bagnoli et al.}}
* {{cita libro|curatore=[[Carlo Chenis]]|titolo=Il Crocifisso della Madonna del Voto|città=Cinisello Balsamo|editore=Silvana|anno=2003|isbn=88-8215-701-6|cid=C. Chenis (a cura di)}}
* {{cita libro|titolo=Toscana|città=Milano|editore=Touring Club Italiano|anno=2003|p=536|cid=TCI|isbn=88-365-2767-1}}
* {{cita libro|curatore=Alessandro Angelini|titolo=Pio II e le arti. La riscoperta dell'antico da Federighi a Michelangelo|città=Cinisello Balsamo|editore=Silvana Editoriale|anno=2005}}
* {{cita libro|autore=Marilena Caciorgna|coautori=Roberto Guerrini|titolo=Il pavimento del Duomo di Siena|città=Cinisello Balsamo|editore=Silvana Editoriale|anno=2005}}
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Die Kirchen von Siena|città=Monaco|editore=Deutscher Kunstverlag|volume=3|anno=2006|cid=AA.VV.}}
* {{cita libro|curatore=Mario Lorenzoni|titolo=La facciata del Duomo di Siena: iconografia, stile, indagini storiche e scientifiche|città=Cinisello Balsamo|editore=Silvana Editoriale|anno=2007|isbn=978-88-366-1015-0|cid=M. Lorenzoni (2007)}}
* {{cita libro|curatore=Luigi Collarile, Alexandra Nigito|titolo=In organo pleno|città=Berna|editore=Peter Lang|anno=2007|isbn=978-3-03911-210-4|cid=A. Nigito}}
* {{cita libro|curatore=Mario Lorenzoni|titolo=Le pitture del Duomo di Siena|città=Cinisello Balsamo|editore=Silvana Editoriale|anno=2008|cid=M. Lorenzoni (2008)}}
* {{cita libro|autore=Barbara Tavolari|coautori=Marilena Caciorgna|titolo=Siena: Duomo, Battistero|città=Livorno|editore=Sillabe|anno=2008|isbn=978-88-8347-406-4|cid=B. Tavolari, M. Caciorgna}}
* {{cita libro|curatore=Mario Lorenzoni|titolo=Le sculture del Duomo di Siena|città=Cinisello Balsamo|editore=Silvana Editoriale|anno=2009|cid=M. Lorenzoni (2009)}}
* {{cita libro|autore=Luca Giorgi|coautori=Pietro Matracchi|titolo= Cupole medievali. Il Duomo di Siena|città=Firenze|editore=Alinea|anno=2010|isbn=88-6055-492-6|cid=L. Giorgi, P. Matracchi}}
 
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino]]
* [[Chiese di Siena]]
* [[Maestà del Duomo di Siena]]
* [[Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo]]
* [[Ospedale di Santa Maria della Scala]]
* [[Gotico italiano]]
* [[Sibilla]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Europa/Italia/Toscana/Provincia di Siena/Siena/Siena - Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta|b_preposizione=sulle|b_etichetta=disposizioni foniche degli organi a canne|commons=Category:Cathedral (Siena)|commons_preposizione=sulla|commons_etichetta=cattedrale di Santa Maria Assunta a Siena}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www2.radio3i.ch/ | 2 = Sito ufficiale | accesso = 22 ottobre 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131023131455/http://www.radio3i.ch/ | dataarchivio = 23 ottobre 2013 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.operaduomo.siena.it|titolo=Siena - Opera della Metropolitana|accesso=10 giugno 2013}}
* {{cita web|url=http://www.sienaguidavirtuale.it/ita/geo/duomo_pza2.htm|autore=Comune di Siena|titolo=Visita virtuale del centro storico di Siena - Duomo|accesso=11 giugno 2013}}
* {{cita web|url=http://www.icvbc.cnr.it/bivi/schede/Toscana/siena/0cattedrale.htm|autore=Istituto per la conservazione e la valorizzazione dei Beni Culturali|titolo=Siena - Cattedrale|accesso=10 giugno 2013}}
* {{cita web|url=http://www.medioevo.org/artemedievale/Pages/Toscana/DuomodiSiena.html|autore=Medioevo.org|titolo=Il duomo di Siena|accesso=10 giugno 2013}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/cattedrali/cattedrale/268/Chiesa+di+Santa+Maria+Assunta Chiesa di Santa Maria Assunta (Siena)] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
 
{{Palio di Siena}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|cattolicesimo|Toscana}}
 
[[Categoria:DuomoEmittenti di Siena|radiofoniche svizzere]]
[[Categoria:CattedraliMelide incompiute(Svizzera)]]
[[Categoria:Cattedrali della provincia di Siena|Siena]]
[[Categoria:Cattedrali dedicate a Maria|Siena]]
[[Categoria:Chiese di Siena]]
[[Categoria:Chiese dedicate a Maria assunta in cielo|Siena]]
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[[Categoria:Architetture gotiche di Siena]]
[[Categoria:Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino]]