James Beattie e Palazzo dei Diamanti: differenze tra le pagine
(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m →Collegamenti esterni: Fix template |
||
Riga 1:
{{nota disambigua|un palazzo ispirato probabilmente a questo che si trova a [[Verona]]|Palazzo dei Diamanti (Verona) }}
{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo dei Diamanti
|immagine = 01 Palazzo dei Diamanti - Ferrara.jpg
|didascalia = Palazzo dei Diamanti nel [[Quadrivio degli Angeli]], angolo corso Biagio Rossetti e [[Corso Ercole I d'Este]]
|
|divamm1 = [[Emilia-Romagna]]
|città = Ferrara
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo = Corso Ercole I d'Este 21
|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = 1493 - 1503
|inaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|stile = [[Rinascimento ferrarese|rinascimentale]]
|uso = pinacoteca, mostre
|altezza =
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani =
|area calpestabile =
|ascensori =
|costo =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = Comune di Ferrara
|committente = Estensi
}}
[[File:Ferrara, palazzo dei diamanti 04.JPG|thumb|verticale=0.8|Portale di accesso del palazzo]]
{{Citazione|Lampeggia, palazzo spirtal de'dïamanti,<br />e tu, fatta ad accôrre sol poeti e duchesse,<br />o porta de' Sacrati, sorridi nel florido arco!|[[Giosuè Carducci]], ''[[:s:Rime e ritmi/Alla città di Ferrara|Alla città di Ferrara]]''}}
Il '''Palazzo dei Diamanti''' è uno dei monumenti più celebri di [[Ferrara]] e del [[Rinascimento italiano]], situato in Corso Ercole I d'Este 21, nel [[Quadrivio degli Angeli]], proprio al centro dell'[[Addizione Erculea]].
==
Il [[palazzo]] fu progettato da [[Biagio Rossetti]] per conto di [[Sigismondo d'Este]], fratello del duca [[Ercole I d'Este]], nel [[1492]]. Agli inizi degli [[Anni 1990|anni 90]] intervenne in una discussione tra studiosi in merito alla paternità dell'opera, portando i risultati delle sue ricerche, anche il maestro [[Adriano Franceschini]].<ref>{{Cita|Franceschini|p.XIII}}.</ref>
Rimangono dubbi sui modelli che potrebbero aver ispirato il Rossetti e la questione è ancor oggi aperta. Tra questi [[Bruno Zevi]] cita [[Palazzo Sanuti Bevilacqua Degli Ariosti|Palazzo Sanuti ora Bevilacqua]], a [[Bologna]], Palazzo Raimondi, a [[Cremona]], parte della [[Chiesa del Gesù Nuovo]], a [[Napoli]] ed altri edifici che probabilmente furono sconosciuti all'architetto degli Estensi<ref>{{Cita|B.Zevi|p.131}}.</ref>. La costruzione vera e propria avvenne tra il [[1493]] e il [[1503]]. L'edificio fu modificato fra il [[1567]] e il [[1570]] da [[Galasso Alghisi]] (talvolta indicato come Galeazzo Alghisi o Galeazzo da Carpi), tali interventi potrebbero secondo alcuni studiosi aver riguardato il fascione in laterizio che corona il palazzo, l'inserimento del balconcino d'angolo, la forma e la disposizione delle finestre in facciata<ref>Marcello Toffanello, ''Ferrara. La città rinascimentale e il delta del Po'', 2005, pp. 89-90.</ref>.
[[File:Anonimo, ritratto di Francesco IV Villa, 1660 circa.jpg|thumb|verticale=0.8|Ritratto di Francesco IV [[Villa (famiglia)|Villa]].]]
Il palazzo fu abitato in maniera discontinua da componenti la casa d'Este fino alla devoluzione di Ferrara alla Santa Sede avvenuta nel [[1598]]. In particolare dal [[1586]] fu la residenza di [[Cesare d'Este]], cugino del duca [[Alfonso II d'Este]] e di sua moglie [[Virginia de' Medici]] figlia di [[Cosimo I de' Medici|Cosimo I]] e [[Camilla Martelli]]. In questo periodo furono decorati i tre ambienti che si affacciano su corso Biagio Rossetti (l'antica via di san Benedetto o dei Prioni) e che costituivano l'appartamento di Virginia de' Medici. I soffitti a cassettoni e i fregi della «stanza matrimoniale» (1589 - 1590) e della «stanza del parto» (1591) furono realizzati prevalentemente da [[Giulio Belloni]] e aiuti e sono ancora in parte visibili in loco. Altri dipinti su tela realizzati dai [[Carracci]] e da [[Gaspare Venturini]] per la «stanza del poggiolo» (1592) sono ora conservati presso la [[galleria Estense]] di [[Modena]]. Sempre alla galleria Estense di Modena si trova una serie di quattro tele rettangolari attribuite a Gaspare Venturini, altre parti del ciclo appartengono ora a collezioni private, raffiguranti allegorie provenienti dal «camerino» dei libri di Cesare. Il camerino è stato ipotizzato si trovasse nell'ala sud del palazzo a piano terra e le decorazioni furono realizzate tra il 1592-1593.<ref>S. Cavicchioli, ''Nei secoli della magnificenza'', 2008, pp. 105-125.</ref>.
Nel [[1641]] il palazzo fu ceduto, da [[Francesco I d'Este]], nipote e successore di Cesare d'Este al marchese Guido I Villa. I nuovi proprietari modificheranno il portale d'ingresso facendo eseguire le [[Modanatura|modanature]] e le due [[Candelabra|candelabre]] laterali<ref>J. Bentini, ''La pinacoteca Nazionale di Ferrara'', 1992, p. XII.</ref>. Diversi ritratti dei componenti la famiglia Villa sono ancora visibili nella sala d'ingresso della pinacoteca.
Nel [[1832]] il palazzo fu acquistato dal Comune di [[Ferrara]] al fine di ospitarvi la [[#La Pinacoteca nazionale|Pinacoteca]] e l'[[Università degli Studi di Ferrara|Ateneo Civico]].
Durante i bombardamenti del [[1944]] che colpirono la città l'edificio fu danneggiato e andarono perdute parte delle opere conservate nei depositi.
Dopo il [[Terremoto dell'Emilia del 2012|terremoto del 2012]], il palazzo è in corso di restauro, pur rimanendo accessibile sia la pinacoteca che gli ambienti utilizzati per le mostre temporanee.
== Architettura ==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Ferrara, 1969) - BEIC 6330792.jpg|thumb|left|Particolare della facciata visto da [[Paolo Monti]], 1969.]]
La sua caratteristica principale è il [[bugnato]] esterno a forma di punte di [[diamante]], che danno il nome al palazzo. I circa 8.500 blocchi di [[marmo]] bianco venato di rosa creano pregevoli effetti prospettici grazie alla diversa conformazione delle punte, orientate diversamente a seconda della collocazione in modo da catturare al meglio la luce (ora verso terra, ora centralmente e verso l'alto nel risalire dalla parte inferiore del monumento).
Celebri anche le candelabre e le decorazioni fitomorfe d'angolo tradizionalmente attribuite a [[Gabriele Frisoni]] un tagliapietre originario di [[Mantova]].
All'interno presenta un tipico [[corte (architettura)|cortile]] rinascimentale con [[chiostro]] e un [[pozzo]] di marmo; quest'ultima è caratteristica peculiare dei giardini ferraresi.
Architetti italiani si ispirarono alla decorazione a bugnato di questo palazzo per costruire il [[Palazzo delle Faccette]] nel [[Cremlino di Mosca]].
== Lo spazio espositivo ==
Al piano inferiore si trova lo spazio espositivo che ospita tradizionalmente mostre temporanee di alto livello, tra le quali:
* ''I TAL YA'. Isola della rugiada divina. Duemila anni di arte e vita ebraica in Italia'', dal 18 marzo al 17 giugno [[1990]],<ref>{{Cita web|url =http://www.museoferrara.it/view/s/237f255608524656823731dcd35f513c |titolo =I TAL YA’. Isola della rugiada divina. Duemila anni di arte e vita ebraica in Italia|sito =museoferrara.it |editore =Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara|cid = |citazione = |accesso =26 maggio 2016}}</ref>
* ''[[Claude Monet]] e i suoi amici. La collezione Monet da [[Giverny]] al [[Musée Marmottan Monet|Marmottan]]'', dal 15 febbraio al 15 maggio [[1992]],
* ''[[Marc Chagall]] 1908-1985'', dal 20 settembre 1992 al 3 gennaio [[1993]],
* ''Pittura e realtà'', dal 28 febbraio al 30 maggio 1993,
* ''[[Paul Gauguin]] e l'[[Avanguardie artistiche in Unione Sovietica|avanguardia russa]]'', dal 1º aprile al 2 luglio [[1995]],
* ''[[Max Klinger]]'', dal 17 marzo al 16 giugno [[1996]],
* ''[[Pompei antica|Pompei]]. Abitare sotto il [[Vesuvio]]'', dal 26 settembre 1996 al 19 gennaio [[1997]],
* ''[[Camille Pissarro]]'', dal 15 febbraio al 10 maggio [[1998]],
* ''[[Dosso Dossi]]. Pittore a Ferrara nel [[Rinascimento]]'', dal 26 settembre al 14 dicembre 1998,
* ''[[Pieter Paul Rubens|Rubens]] e il suo secolo'', dal 28 marzo al 27 giugno [[1999]],
* ''[[Pablo Picasso|Picasso]]. Scolpire e dipingere la ceramica'', dal 20 febbraio al 21 maggio [[2000]],
* ''Da [[Canaletto]] a [[John Constable|Constable]]. Vedute di città e di campagna dallo Yale Center for British Art'', dal 25 febbraio al 20 maggio [[2001]],
* ''[[Alfred Sisley]]. Poeta dell'Impressionismo'', dal 17 febbraio al 19 maggio [[2002]],
* ''[[Edgar Degas|Degas]] e gli italiani a Parigi'', dal 14 settembre al 16 novembre [[2003]],
* ''Il [[Cubismo]]. Rivoluzione e tradizione'', dal 3 ottobre [[2004]] al 1º maggio [[2005]],
* ''[[Jean-Baptiste Camille Corot|Corot]]. Natura, emozione, ricordo'', dal 9 ottobre 2005 all'8 gennaio [[2006]],
* ''Il [[simbolismo]]. Da [[Gustave Moreau|Moreau]] a [[Paul Gauguin|Gauguin]] a [[Gustav Klimt|Klimt]]'', dal 18 febbraio al 20 maggio [[2007]],
* ''[[Cosmè Tura]] e [[Francesco del Cossa]]. L'arte a Ferrara nell'età di [[Borso d'Este]]'', dal 23 settembre 2007 al 6 gennaio [[2008]],
* ''[[Joan Miró|Miró]]: la terra'', dal 17 febbraio al 25 maggio 2008,
* ''[[William Turner|Turner]] e l'Italia'', dal 16 novembre 2008 al 22 febbraio [[2009]],
* ''[[Giovanni Boldini|Boldini]] nella [[Parigi]] degli [[Impressionismo|Impressionisti]]'', dal 20 settembre 2009 al 10 gennaio [[2010]],
* ''Da [[Georges Braque|Braque]] a [[Vasilij Vasil'evič Kandinskij|Kandinsky]] a [[Marc Chagall|Chagall]]. Aimé Maeght e i suoi artisti'', dal 28 febbraio al 2 giugno 2010,
* ''[[Jean-Baptiste-Siméon Chardin|Chardin]]. Il pittore del silenzio'', dal 17 ottobre 2010 al 30 gennaio [[2011]],
* ''Gli anni folli. La [[Parigi]] di [[Amedeo Modigliani|Modigliani]], [[Pablo Picasso|Picasso]], [[Salvador Dalí|Dalí]] 1918-1933'', dall'11 settembre 2011 all'8 gennaio [[2012]],
* ''[[Francisco de Zurbarán|Zurbarán]] (1598 –1664)'', dal 14 settembre [[2013]] al 6 gennaio [[2014]],
* ''[[Henri Matisse|Matisse]], la figura. La forza della linea, l'emozione del colore'', dal 22 febbraio al 15 giugno 2014,
* ''La rosa di fuoco. La [[Barcellona]] di [[Pablo Picasso|Picasso]] e [[Antoni Gaudí|Gaudí]]'', dal 19 aprile al 19 luglio [[2015]],
* ''[[Giorgio de Chirico|De Chirico]] a Ferrara. [[Pittura metafisica|Metafisica]] e [[Avanguardia|avanguardie]]'', dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio [[2016]],
* ''[[Orlando furioso]] 500 anni. Cosa vedeva [[Ludovico Ariosto|Ariosto]] quando chiudeva gli occhi'', dal 24 settembre 2016 al 29 gennaio [[2017]].
* ''[[Gustave Courbet|Courbet]] e la natura'', dal 22 settembre [[2018]] al 6 gennaio [[2019]].
* ''[[Giovanni Boldini|Boldini]] e la moda'', dal 16 febbraio al 2 giugno 2019.
== La pinacoteca nazionale ==
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Ferrara, 1980) - BEIC 6330837.jpg|thumb|La pinacoteca nazionale nel 1980 in un servizio di [[Paolo Monti]].]]
La [[Pinacoteca nazionale (Ferrara)|pinacoteca]] con sede a Ferrara raccoglie opere di artisti ferraresi e non solo principalmente del [[XV secolo|Quattrocento]] e del [[XVI secolo|Cinquecento]].
Tra di loro: [[Carlo Bononi]], [[Serafino de' Serafini]], [[Cosmè Tura]], [[Ercole de' Roberti]], [[Michele Pannonio]], [[Andrea Mantegna]], [[Benvenuto Tisi da Garofalo]], [[Dosso Dossi]], [[Bastianino]], [[Scarsellino]], [[Biagio di Antonio Tucci]] e diversi altri.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |curatore = Jadranka Bentini |titolo = La Pinacoteca Nazionale di Ferrara. Catalogo generale |città = Bologna |editore = Nuova Alfa editoriale |anno = 1992 |isbn = 88-7779-292-2}}
*{{Cita libro|titolo = Palazzo dei Diamanti: una visita guidata|autore = Lucia Bonazzi|editore = Nuovecarte|città = Ferrara |anno = 2017|ISBN = 978-88-87527-62-9}}
* {{Cita libro |autore = Sonia Cavicchioli|titolo =Nei secoli della magnificenza.Committenti e decorazione d'interni in Emilia nel Cinque e Seicento |città = Argelato (BO)|editore =Minerva |anno =2008 |pagine = 105-125 |isbn = 978-88-7381-212-8}}
* {{Cita libro|curatore = Carla Di Francesco |titolo = Palazzo dei Diamanti. Contributi per il restauro |città = Padova |editore =Spazio Libri Editori|anno = 1991 |isbn = 88-85240-19-4}}
* {{cita libro|titolo =Presenza ebraica a Ferrara. Testimonianze archivistiche fino al 1492|autore =[[Adriano Franceschini]]|curatore=[[Paolo Ravenna]]|editore=Carife |città=Ferrara|anno=2007|cid=Franceschini|isbn=978-88-222-5741-3}}
* {{Cita libro |autore = Marcello Toffanello |titolo = Ferrara. La città rinascimentale e il delta del Po |città = Roma |editore = [[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]] |anno = 2005|pp= 87-90|isbn = 88-240-1113-6}}
* {{cita libro|titolo= Saper vedere la città: Ferrara di Biagio Rossetti, la prima città moderna europea|autore=[[Bruno Zevi]]|editore=Biblioteca Einaudi |città=Torino|anno=2006|cid=B.Zevi|isbn=88-06-18259-5}}
* {{cita libro|titolo=Ferrara: brevemente illustrata nei suoi principali monumenti |autore=Gualtiero Medri|editore= Lunghini e Bianchini |città=Ferrara|anno=1933|cid=Gualtiero Medri|url=http://asa.archiviostudiadriatici.it/islandora/object/libria:101541/datastream/PDF/content/libria_101541.pdf|sbn=IT\ICCU\FER\0161267}}
== Voci correlate ==
* [[Casa dos Bicos]]
* [[Rinascimento ferrarese]]
* [[Architettura rinascimentale]]
* [[Urbanistica di Ferrara]]
* [[Corso Ercole I d'Este]]
* [[Ghiron Francesco Villa]]
* [[Villa (famiglia)]]
* [[Este]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|preposizione=sul}}
==
* {{
* {{cita web | 1 = http://pinacotecaferrara.beniculturali.it/index.jsp | 2 = Pinacoteca Nazionale di Ferrara Sito ufficiale | accesso = 29 febbraio 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160628011509/http://www.pinacotecaferrara.beniculturali.it/index.jsp | dataarchivio = 28 giugno 2016 | urlmorto = sì }}
* {{EI|biagio-rossetti|Biagio Rossetti}}
* {{Cita web|url =https://www.italianostra.org/soddisfatti-per-il-no-del-ministro-bonisoli-allampliamento-di-palazzo-dei-diamanti-a-ferrara/ |titolo =Soddisfatti per il no del Ministro Bonisoli all’ampliamento di Palazzo dei Diamanti a Ferrara |sito =italianostra.org |editore = [[Italia Nostra]]|cid =Italia Nostra |accesso =28 gennaio 2019}}
{{Este}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|emilia|Musei}}
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:Architetture rinascimentali di Ferrara]]
[[Categoria:Residenze degli Este]]
[[Categoria:Architetture di Biagio Rossetti]]
[[Categoria:Rinascimento ferrarese]]
|