== Collegamenti esterni modificati ==
{{F|terminologia informatica|arg2=elettronica|febbraio 2013}}
Con '''digitale''' o '''numerico''',<ref>Definizione '''1.c.''' del lemma {{Treccani|numerico|numerico|v=sì|accesso=4 aprile 2017}}</ref> in [[informatica]] ed [[elettronica]], ci si riferisce a tutto ciò che viene rappresentato con [[numero|numeri]] o che opera manipolando numeri.
Gentili utenti,
==Aspetti generali==
Il termine deriva dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''digit'', che significa [[cifra]], che in questo caso si tratta del codice binario, ovvero un sistema numerico che contiene solo i numeri 0 e 1, che a sua volta deriva dal [[Lingua latina|latino]] ''digitus'', che significa "dito": con le dita infatti si contano i numeri.
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Un determinato insieme di informazioni viene rappresentato in forma digitale come sequenza di numeri presi da un insieme di valori discreti, ovvero appartenenti a uno stesso insieme ben definito e circoscritto. Attualmente "digitale" può essere considerato come sinonimo di "numerico", e si contrappone invece alla forma di rappresentazione dell'informazione detta analogica, che non è analizzabile entro un insieme finito di elementi.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20100227053424/http://tvrage.com/person/id-7345 per http://www.tvrage.com/person/id-7345
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==Conversione analogico-digitale==
{{vedi anche|Conversione analogico-digitale|digitalizzazione|audio digitale}}
Ciò che è digitale è contrapposto a ciò che invece è [[analogico]], cioè non numerabile, non analizzabile all'interno di un insieme discreto di elementi. Digitale è riferito dunque alla [[matematica]] del discreto che lavora con un insieme finito di elementi, mentre ciò che è analogico viene modellizzato con la matematica del continuo che tratta un'infinità (numerabile o non numerabile) di elementi.
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 18:07, 29 lug 2019 (CEST)
È possibile convertire un segnale analogico in uno equivalente digitale, costituito da una serie di numeri; questo processo è chiamato [[conversione analogico-digitale]]. A seconda degli scopi a cui è destinata la conversione, questa può essere effettuata in modo grossolano e approssimativo oppure in modo molto accurato e preciso. In ogni caso, il segnale digitalizzato perde sempre qualcosa rispetto all'originale analogico, quindi non sarà mai identico.
Un tipico esempio è la conversione di un'onda [[sinusoide|sinusoidale]] (più o meno regolare): se il circuito di conversione usa un numero di [[bit]] insufficienti, sarà visibile geometricamente una differenza fra il segnale analogico, una curva, e il segnale digitalizzato, un insieme di spezzate (tratti costanti ai valori dell'insieme discreto, 0 e 1).
L'uso attuale più comune del digitale è nel campo audio, in cui un segnale analogico può venire approssimato sufficientemente bene. In alcune applicazioni la qualità del segnale digitale riprodotto risulta indistinguibile dall'originale analogico. Tale conversione è frequente quanto la [[discretizzazione]] di variabili continue in matematica o [[statistica]] (aspetto più generale di un problema soprattutto pratico).
Per esempio, un [[orologio]] con le lancette è analogico, perché la posizione di ognuna delle sue 3 lancette ([[ora (unità di misura)|ore]], [[minuto|minuti]] e [[secondo|secondi]]) può indicare uno qualsiasi degli infiniti punti che formano la circonferenza del quadrante dell'orologio stesso, punti che quindi non sono numerabili. Al contrario in un orologio digitale le cifre che compongono l'ora, i minuti e i secondi indicano solo gli 86.400 possibili momenti in cui può essere suddiviso, in secondi, un giorno (24 ore x 60 minuti x 60 secondi).
Un oggetto viene digitalizzato, cioè reso digitale, se il suo stato originario (analogico) viene "tradotto" e rappresentato mediante un insieme numerabile di elementi. Per esempio una foto, normalmente formata da un infinito numero di punti ognuno dei quali formato da un'infinita gamma di [[colore|colori]], viene digitalizzata, e quindi tradotta in [[foto digitale]], allorché la sua superficie la si rappresenti divisa in un numero discreto di "punti" (in genere piccoli quadrati o rettangoli detti [[pixel]]) ognuno dei quali formato di un colore tra i {{TA|16 777 216}} possibili (se codificati in [[RGB]], e cioè in una combinazione di 256 sfumature di rosso, 256 di verde e 256 di blu), ovvero 8 bit per colore.
Molte tecnologie ricorrono al digitale per ottenere la riproduzione di un'onda (sonora o luminosa) che è analogica; il [[modem]] converte un segnale analogico inviabile attraverso i doppini telefonici in un segnale richiesto dal pc o altro dispositivo elettronico che funziona tramite bit (0/1) e richiede un segnale digitale. I moderni televisori [[LCD]] funzionano principalmente con segnali digitali, mentre i televisori della precedente generazione [[tubo catodico|CRT]] avevano un funzionamento basato primariamente su segnali analogici.
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Analogico]]
*[[Segnale discreto]]
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[[Categoria:Terminologia dell'elettronica]]
[[Categoria:Mass media digitali| ]]
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