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== Collegamenti esterni modificati ==
[[Immagine:Ascanio Celestini.JPG|300px|thumb|right|Ascanio Celestini in scena al Teatro della Corte di [[Genova]]]]
{{Quote|Fa impressione chiamare i vivi con il nome dei morti<br>e fa impressione pronunciare il nome di un morto e sentire un vivo che te risponde|da "Scemo di guerra"}}
{{Bio
|Nome = Ascanio
|Cognome = Celestini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 1 giugno
|AnnoNascita = 1972
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = attore teatrale
|Attività2 = scrittore
|Attività3 = drammaturgo
|Epoca = 2000
|Nazionalità = italiano
}}
 
Gentili utenti,
==Carriera==
Dopo gli studi universitari in lettere con indirizzo antropologico si avvicina al [[teatro]] a partire dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] collaborando, in veste di attore, ad alcuni spettacoli del [[Teatro Agricolo O del Montevaso]], tra cui ''Giullarata dantesca'' ([[1996]]-[[1998]]), rilettura dell'''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'' di [[Dante Alighieri|Dante]] alla maniera dei [[Commedia dell'arte|comici dell'Arte]].
 
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Dopo gli anni dell'apprendistato maturato con il Teatro Agricolo O del Montevaso, insieme all'attautore foggiano [[Gaetano Ventriglia]], Celestini scrive ed interpreta il suo primo spettacolo, ''Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini'' ([[1998]], recentemente edito da Titivillus). Lo spettacolo racconta di un padre (Celestini) ed un figlio (Ventriglia) che compiono un viaggio da Foggia a Roma, parlando e mangiando prodotti poveri come il pane e le cipolle, sullo sfondo di un mondo di delicata ma vitalistica poesia memore della lezione [[Pierpaolo Pasolini|pasoliniana]]: un viaggio che si connota come iniziazione alla morte, attraverso i racconti che il padre rivolge al figlio. Una pièce in cui già si notano tutte le tendenze del futuro lavoro dell'attore romano, anche se in questo primigenio lavoro si vede un Celestini che - prima ancora di farsi affabulatore solista - interpretava un personaggio drammatico all'interno di una partitura drammatica a più attori.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20100227053424/http://tvrage.com/person/id-7345 per http://www.tvrage.com/person/id-7345
 
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Con ''Cicoria'' prende avvio la sua produzione matura, snodatasi attraverso una prima fase artistica concretizzatasi, tra il [[1998]] ed il [[2000]], nella composizione della trilogia ''Milleuno'', sulla narrazione di tradizione orale: ne fanno parte ''Baccalà (il racconto dell'acqua)'', ''Vita Morte e Miracoli'', ''La fine del Mondo'' (l'attore è accompagnato sul palco dai musicisti Matteo D'Agostino e Gianluca Zammerelli). In ''Milleuno'' Celestini rievoca un mondo pasoliniano dove la sofferenza del vivere viene riscattata da una sottile ironia. Ascanio ricrea la memoria orale degli ultimi, di chi vive ai margini di una grande città come [[Roma]] a metà del secolo scorso: una città che si sta trasformando sotto la cementificazione delle speculazioni edilizie e che, sempre più, assorbe e divora la campagna e con essa i riti e le credenze popolari.
 
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 18:07, 29 lug 2019 (CEST)
Negli anni successivi, riceverà svariati riconoscimenti istituzionali tra cui, nel [[2005]], il [[Premio Ubu|Premio UBU]] per lo spettacolo ''Scemo di guerra'' (come Nuovo testo italiano), nel [[2002]] il Premio UBU speciale "per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa" e nel [[2004]] il Premio [[Fescennino]] d'oro, il [[Premio Gassman]] come miglior giovane talento, il premio [[Oddone Cappelino]] per il testo "Le Nozze di Antigone" e vari altri premi per i suoi testi letterari e teatrali tra i quali il [[Premio Satira]], il [[Premio Histryo]], il [[Premio Bagutta]], il [[Premio Fiesole Narrativa Under 40]], il [[Premio Anima]], il [[Premio Mezzogiorno]], o il [[Premio Trabucchi alla Passione Civile]], .
 
La svolta della carriera artistica è segnata dalla scrittura ed interpretazione di ''Radio clandestina'' ([[2000]]), sull'eccidio delle [[Fosse Ardeatine]], cui seguono ''Cecafumo'' ([[2002]]), montaggio di fiabe della tradizione popolare italiana riviste, destrutturate e rimontate, tradotte e "tradite", per un pubblico di ragazzi e adolescenti; ''Fabbrica'' (2002), narrazione in forma di lettera sulla vita operaia, attraverso tre generazioni di lavoratori, dalla fine del XIX secolo alla dismissione industriale degli anni '80-'90; ''Scemo di guerra. 4 giugno 1944'' ([[2004]], presentato alla [[Biennale di Venezia]]) sulle vicende personali del padre dell'attautore, sullo sfondo drammatico dell'ingresso degli americani a Roma e, quindi, del secondo conflitto mondiale; ''La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico'' ([[2005]]), sull'istituzione del [[manicomio]] e sulle manie dell'odierna società dei consumi. Tra maggio e giugno [[2006]] ha presentato al [[Piccolo Teatro di Milano]] ''Live. Appunti per un film sulla lotta di classe'', accompagnato dai musicisti Gianluca Casadei (fisarmonica), Roberto Boarini (violoncello) e Matteo D'Agostino (chitarra) che sono anche gli autori delle musiche. Si tratta di uno spettacolo-lavoro in corso che cambia cercando di seguire il variare delle condizioni del lavoro precario in Italia. La nuova versione col titolo ''Appunti per un film sulla lotta di classe'' ha debuttato a Bruxelles alla fine di settembre [[2007]] .
 
Ha scritto anche ''Le nozze di Antigone'' ([[2003]]), interpretato dall'attrice Veronica Cruciani.
 
È considerato uno dei rappresentanti della seconda generazione del cosiddetto teatro di narrazione, insieme a [[Davide Enia]], [[Mario Perrotta]], [[Giulio Cavalli]] e [[Andrea Cosentino]]: i suoi spettacoli sono fatti di storie raccontate e sono preceduti da un lavoro di raccolta di materiale lungo e approfondito. L'attore-autore fa quindi da filtro, con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti dello spettacolo. L'attore in scena rappresenta sé stesso, anche quando parla in prima persona: è qualcuno che racconta una storia.
 
Gli spettacoli di Celestini sono caratterizzati da una economia di mezzi attoriali e [[Scenografia|scenografici]]: i movimenti dell'attore sulla scena sono ridotti al minimo e la comunicazione si svolge attraverso le capacità di affabulazione. Il ritmo vocale è rapido e quasi senza pause, la scenografia elementare.
 
Nell'opera di Celestini la [[Storia]] con la S maiuscola si mescola sempre con micro-storie e vicende personali, mentre l'irruzione del [[fantastico (narrativa)|fantastico]] connota il suo lavoro come marcatamente popolare.
 
Scrive su ''Viaggi della Memoria'', una rubrica di ''Viaggi'', il supplemento de [[la Repubblica]], nella quale racconta, in maniera spesso surreale, i luoghi che conosce attraverso le sue tournée.
 
Dal [[2001]] ha scritto e interpretato diverse trasmissioni radiofoniche per [[Rai Radio Tre]], tra cui ''Milleuno, racconti minonti buffonti'' e quattro edizioni di ''Bella Ciao''.
 
Dal [[2006]] partecipa alla trasmissione [[Parla con me]] condotta da [[Serena Dandini]].
 
Quasi tutti i suoi spettacoli sono diventati libri, ma in particolare ''Storie di uno scemo di guerra'' (premio Bagutta, Fiesole e radio3-Fahrenheit) e ''La pecora nera'' (premio Anima) nascono come veri e propri romanzi.
 
Nel [[2006]] partecipa al [[film]] ''[[Mio fratello è figlio unico (film)|Mio fratello è figlio unico]]'' di [[Daniele Luchetti]].
 
Nel [[2007]] gira il documentario [[Parole Sante]] che racconta la vicenda di un collettivo autorganizzato di lavoratori precari (precariAtesia) nel più grande call center italiano (Atesia, situato a [[Cinecittà#Il_quartiere|Cinecittà]], periferia di [[Roma]]).
Anche questa opera fa parte del progetto che da due anni lo vede impegnato nel tentativo di raccontare cosa significa la lotta di classe in un tempo nel quale si riesce con difficoltà a intuire che esista ancora una coscienza di classe. Prodotto da [[Fandango]] , viene presentato alla Festa del cinema di Roma nella sezione Extra.
 
Contemporaneamente esce il suo primo disco, anch'esso intitolato [[Parole Sante]], dove sono raccolte le canzoni presenti negli spettacoli, nel documentario e alcuni inediti.
Il disco ha ricevuto nel [[2007]] il [[Premio Ciampi]] come ''Miglior debutto discografico dell'anno'' e il Premio [[Arci]] "Dalla parte Buona della Musica".
 
Nel [[2005]], nel [[2006]] e nel [[2008]] ha partecipato al [[Concerto del Primo Maggio a Roma]].
 
Nell'agosto del 2008 partecipa come unico autore italiano al prestigioso progetto "traits d'union" presentato al festival internazionale La Mousson d'été con il testo "Fabbrica" (già messo in scena in [[Belgio]] e [[Portogallo]]). Testo che debutterà al prossimo [[festival di Avignone]] con la regia di [[Charles Tordjman]] e la musica di [[Giovanna Marini]].
 
==Pubblicazioni==
*''Cecafumo'', Roma, Donzelli 2002 (testo e cd audio);
*''Fabbrica'', Roma, Donzelli 2003 (testo e cd audio);
*''Radio Clandestina'', Roma, Donzelli 2004 (testo e dvd; con un'introduzione di [[Alessandro Portelli]]);
*''Storie di uno scemo di guerra'', Torino, Einaudi 2005;
*''Storie da legare'' (a cura di A.C. e Rodolfo Sacchettini), Firenze, Ed. della Meridiana 2005;
*''Fabbrica'' (dvd), commercializzato con "l'Unità";
*''Scemo di guerra'', Torino, Einaudi 2006 (dvd);
*''Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini'' (insieme a [[Gaetano Ventriglia]]), in Simone Soriani (a cura di), ''Cicoria. Del teatro di Ascanio Celestini e di Gaetano Ventriglia'', Corazzano - PI, Titivillus 2006;
*''Lotta di classe nel pomeriggio'', in Giuseppe Cerasa (a cura di), ''Interni Romani'', Roma, La biblioteca di Repubblica-gruppo editoriale l'Espresso 2006;
*''I cani tristi'' in ''Descrizioni di un luogo, 52 brevi racconti per i dieci anni di stile libero'', Torino, Einaudi 2006;
*''La pecora nera'', Torino, Einaudi 2006
*''ferro battuto'', in Giuseppe Cerasa (a cura di), catalogo della mostra ''interni romani'' presentata all'[[Auditorium Parco della Musica]] di Roma, Electa, 2007;
*''un sasso che precipita'', in Giuseppe Cerasa (a cura di), ''i colori di Roma'', Roma, La biblioteca di Repubblica-gruppo editoriale l'Espresso 2008;
*''Parole Sante'', Roma, Fandango Libri 2008 (dvd del documentario + "i precari non esistono" con testi di A.C., Francesco Piccioni, collettivo precariAtesia e [[Curzio Maltese]]);
 
==Bibliografia critica==
* Andrea Porcheddu, ''Il peso delle storie'', in "Art'o", gennaio/2002;
* A. Celestini, ''Dal raccolto al racconto. Andata e ritorno'', intervista di Chiara Alessi, in «L'Almanacco», 2005;
* Patrizia Bologna, ''Un'immobilità potentissima'', in "Prove di drammaturgia", 2/2005;
* Natale Filice, ''Riti e ritmi in Fabbrica di Ascanio Celestini'', in "Biblioteca teatrale", aprile-dicembre 2005;
* Emanuela Garampelli, ''Lettere in tuta blu'', in "Hystrio", 1/2005;
* Gerardo Guccini (a c. di), ''Racconti della memoria: il teatro di Ascanio Celestini'', in "Prove di drammaturgia", 2/2003; ID, ''La bottega dei narratori'' (con una sezione dedicata a Celestini), Roma, Audino 2005
* Renata Molinari, ''Di canti, storie e autori'', in «Patalogo», n. 26;
* Andrea Porcheddu (a c. di), ''L'invenzione della memoria. Il teatro di Ascanio Celestini'', Udine, Il Principe Costante 2005;
* Sabrina Provenzani, ''La liberazione di Roma come l'ha vista il nonno'', in "Teatri delle diversità", n. 29, aprile 2004;
* Simone Soriani (a c. di), ''Cicoria. Del teatro di Ascanio Celestini e di Gaetano Ventriglia'', Corazzano (PI), Titivillus 2006
* Beatrice Barbalato, ''Sul palco c'è l'autore'', Louvain-la-Neuve, Belgique, Presses Universitaires de Louvain 2006 (con saggi su Bene, Celati, Cerami, De Simone, Martone e Celestini)
* Patrizia Bologna, ''Tuttestorie - Radici, pensieri e opere di Ascanio Celestini'', Milano, Ubulibri 2007
* Roberta de Vito, ''Ascanio Celestini: la voce delle mosche. Una prospettiva "rivoluzionaria". Quando la memoria diviene arte'', in "Avanguardia. Rivista di letteratura contemporanea", n° 36, 2007
 
==Discografia==
*''Parole sante'', Radio Fandango 2007
 
==Filmografia==
*''Senza paura'', Fandango 2004 - Regista e sceneggiatore
*''Mio fratello è figlio unico'', regia di D. Luchetti, Cattleya 2006 - Attore
*''Parole sante'', Fandango 2007 - Regista e sceneggiatore
 
==Voci correlate==
* [[Roma]]
* [[Resistenza italiana|Resistenza]]
*[[Giufà]]
 
== Altri progetti ==
{{ip|commons|q}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.ascaniocelestini.it/ Sito ufficiale di Ascanio Celestini]
*[http://video.google.com/videoplay?docid=-7553933932604949661&q=celestini Video Ascanio Celestini - condanna a morte di Saddam Hussein]
 
{{Box successione
|carica = vincitori [[Premio Bagutta]] ''sezione opera prima (dal [[1991]])''
|periodo = [[2006]]
|precedente = [[Sandro Lombardi]]
|successivo = [[Pierluigi Cappello]]
}}
 
{{portale|biografie|teatro}}
 
[[Categoria:Personalità legate a Roma]]