Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì e Non c'è più scampo: differenze tra le pagine

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{{Libro
{{Infobox Linea ferroviaria
|tipo = giallo
|nome = Siracusa – Gela – Canicattì
|titolo = Non c'è più scampo
|originale =
|titoloorig = Murder in Mesopotamia
|mappa = Mappa_ferr_Siracusa-Canicatt%C3%AC.png
|annoorig = 1936
|inizio =
|genere = [[Romanzo]]
|fine =
|lingua = en
|apertura = a tratte, tra il [[1880]] e il [[1893]]
|sottogenere = [[Giallo (genere)|giallo]]
|apertura2 =
|serie = [[Hercule Poirot]]
|chiusura =
|gestorepreceduto = [[ReteLa Ferroviariaserie Italiana|RFIinfernale]]
|seguito = [[Carte in tavola]]
|gestore2 = [[Società per le Strade Ferrate della Sicilia]]
|lunghezza = 263
|nazioni = {{ITA}}
|scartamento = 1435 [[millimetro|mm]]
|elettrificata = no
|diramazioni =
|note =
}}
'''''Non c'è più scampo''''' (''Murder in Mesopotamia'') è un romanzo [[Giallo (genere)|giallo]] scritto da [[Agatha Christie]] e pubblicato per la prima volta nel 1936. Questa è la dodicesima avventura del celebre [[Hercule Poirot]].
 
== Trama ==
La '''ferrovia Siracusa – Gela – Canicattì''' è una linea ferroviaria a semplice binario non elettrificata di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] che collega, Siracusa sul [[Mar Jonio|versante jonico]] della [[Sicilia]] con il versante [[mediterraneo]], attraversando, con andamento est-ovest, un buon numero di [[città|grossi centri urbani]] fino a raggiungere la [[Stazione di Canicattì]] comune alla [[Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Agrigento|linea Caltanissetta – Agrigento]].
Amy Leatheran, infermiera e narratrice della storia, viene assunta dal professor Eric Leidner, eminente archeologo, con l'incarico di prendersi cura della moglie Louise. L'infermiera ha l'impressione che si tratti di esaurimento nervoso. La signora Leidner le confessa però che da qualche tempo riceve delle lettere che la minacciano di morte. Qualche giorno più tardi la signora Leidner viene trovata morta a seguito di un colpo alla testa nella sua stanza, dove si era ritirata per riposare dopo pranzo. Poirot, che si trova nelle vicinanze, viene incaricato di affiancare la polizia nelle indagini......
 
=== Ambientazione ===
==Storia==
Il romanzo è ambientato in Iraq e più precisamente in un sito archeologico. La scrittrice si è ispirata al viaggio compiuto nel 1930 in Oriente, durante il quale conobbe il secondo marito, l'archeologo [[Max Mallowan]]. Non è l'unico romanzo ad essere stato scritto a seguito di questo viaggio: fanno parte della cosiddetta serie esotica altri tre romanzi, ovvero ''[[La domatrice]]'', ''[[Poirot sul Nilo]]'' e ''[[C'era una volta (romanzo)|C'era una volta]]''.
{| class="wikitable" style="float:left"
|-
|- style="background:#efefef;"
! Tratta
! Inaugurazione<ref>[http://www.trenidicarta.it/aperture.html Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926]</ref>
|-
|-
|align="left"|[[Canicattì]] - [[Campobello di Licata|Campobello]]
|align="right"|[[?]] [[?]]
|-
|align="left"|[[Campobello di Licata|Campobello]] - [[Favarotta]]
|align="right"|23 maggio [[1880]]
|-
|align="left"|Favarotta - [[Licata]]
|align="right"|24 febbraio [[1881]]
|-
|align="left"|[[Siracusa]] - [[Noto (Italia)|Noto]]
|align="right"|5 aprile [[1886]]
|-
|align="left"|[[Licata]] - Licata molo
|align="right"|26 novembre [[1888]]
|-
|align="left"|[[Licata]] - [[Gela]]
|align="right"|29 marzo [[1891]]
|-
|align="left"|[[Noto (Italia)|Noto]] - [[Modica]]
|align="right"|23 dicembre [[1891]]
|-
|align="left"|[[Siracusa]] - Siracusa Porto
|align="right"|13 agosto [[1892]]
|-
|align="left"|[[Gela]] - [[Comiso]]
|align="right"|14 marzo [[1893]]
|-
|align="left"|[[Comiso]] - [[Modica]]
|align="right"|18 giugno [[1893]]
|}
 
== Personaggi ==
La costruzione dell'intera linea fu abbastanza tardiva rispetto alle altre della [[Sicilia]] e venne inquadrata tra quelle cosiddette ''complementari'' cioè tra le linee che potevano essere costruite ma con un contributo da parte degli enti locali. Dato che l'interesse maggiore era quello di far arrivare lo [[zolfo]] alle raffinerie della costa e al [[Porto di Licata]]<ref name="ReferenceA">{{cita libro|Giuseppe | Barone | Le vie del Mezzogiorno |||}}</ref>, Canicattì e il comprensorio [[Caltanissetta|nisseno]] erano stati collegati sin dal 24 settembre [[1876]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html |Alessandro Tuzza, Treni di Carta; quadro cronologico delle aperture|28-02-2009}}</ref>;
* [[Hercule Poirot]], famoso investigatore
{{Vedi anche|Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Agrigento}}
* Richard Carey, architetto
Tra il maggio del [[1880]], con la tratta Campobello-Favarotta di 27&nbsp;km, e il 24 febbraio [[1881]] col proseguimento di 18&nbsp;km su [[Licata]] era stato realizzato il collegamento con la [[costa]]<ref>{{Cita|Muscolino,La ferrovia Siracusa-Vittoria-Caltanissetta|p. 418}}</ref>.
* Bill Coleman, assistente del professor Leidner
[[File:Siracusa-Canicattì.JPG|thumb|left|300px]]
* David Emmott, assistente del professor Leidner
* Anne Johnson, segretaria del professor Leidner
* Padre Lavigny, epigrafista
* Amy Leatheran, infermiera
* Eric Leidner, archeologo
* Louise Leidner, moglie del professor Leidner
* Capitano Maitland, capo della Polizia di Hassanié
* Joseph Mercado, assistente del professor Leidner
* Marie Mercado, moglie di Joseph
* Giles Reilly, medico
* Sheila Reilly, figlia del dottor Reilly
* Carl Reiter, fotografo della spedizione
 
== Riferimenti ad altri romanzi di Poirot ==
Nelle ultime battute del libro viene fatto un accenno al viaggio di ritorno di Poirot in Inghilterra con l'Orient - Express, durante il quale ha risolto un altro assassinio. È uno dei rari casi in cui la scrittrice fa esplicito riferimento ad un altro dei suoi libri.
 
== Film tratti dal romanzo ==
Nel [[1883]] venne appaltato il tratto da [[Siracusa]] a [[Noto (Italia)|Noto]] di 30,7&nbsp;km, e venne attivato dalla [[Società per le Strade Ferrate della Sicilia]] subentrata nell'esercizio alle "Strade ferrate calabro-sicule" il 5 aprile del [[1886]].
*''[[Episodi di Poirot (ottava stagione)#Non c.27.C3.A8 pi.C3.B9 scampo|Non c'è più scampo]]'' ([[2001]]),<ref>[http://www.malavasi.biz/collane/fascicoli/fascicolo_acd_02.php Malavasi Editore: Non c'è più scampo]</ref> diretto da [[Tom Clegg]], con [[David Suchet]], [[Hugh Fraser]], [[Ron Berglas]], [[Barbara Barnes]], [[Dinah Stabb]], [[Georgina Sowerby]], [[Jeremy Turner-Welch]], [[Pandora Clifford]] e [[Christopher Hunter]].
Vennero attivate anche le stazioni di [[Cassibile]] ed [[Avola]] ma per Noto fu approntata una [[Stazione ferroviaria|stazione]] provvisoria nell'attesa che il 20 settembre [[1887]] si attivasse quella definitiva<ref>{{Cita|Muscolino,La ferrovia Siracusa-Vittoria-Caltanissetta|p. 418}}</ref>.
 
== Edizioni ==
Il 29 marzo [[1891]] [[Stazione di Licata|Licata]] fu collegata con [[Gela]], a quel tempo, chiamata ancora ''Terranova di Sicilia''; la lunghezza della tratta era di 35,4&nbsp;km e comprendeva le stazioni di [[Falconara (Butera)|Falconara]], [[Butera]] e Terranova di Sicilia.
* {{Cita libro
Alla fine dell'anno, il 23 dicembre venne aperto all'esercizio anche il tronco di linea Noto-[[Modica]], lungo 59,49&nbsp;km comprendente la fermata di San Paolo e le stazioni di [[Rosolini]], [[Ispica|Spaccaforno]] (il nome antico di Ispica), [[Pozzallo]], [[Sampieri]], [[Scicli]] e [[Stazione di Modica|Modica]]. Due anni dopo, nel [[1893]] il tronco Terranova di Sicilia - Comiso, di 37,5&nbsp;km.
|autore = [[Agatha Christie]]
Infine l'apertura all'esercizio del tronco di 52,7&nbsp;km tra Comiso e Modica il 18 giugno dello stesso anno, completava la tratta Siracusa-Licata. Questa tratta comprendeva le stazioni di [[Castello di Donnafugata|Donnafugata]], Genisi, [[Stazione di Ragusa|Ragusa]] e ''[[Stazione di Ragusa Ibla|Ragusa Inferiore]]'' (in seguito chiamata Ragusa Ibla), fornite anch'esse del [[telegrafo]] per la circolazione dei treni, del binario di [[incrocio ferroviario|incrocio]], di [[sagoma limite]] e di [[piano caricatore]]<ref>{{Cita|Muscolino,La ferrovia Siracusa-Vittoria-Caltanissetta|p. 420}}</ref>.
|altri = traduzione di [[Enrico Piceni]]
|titolo = Non c'è più scampo
|anno = 1999
|editore = [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]
|edizione = collana [[Oscar Mondadori]]
|pp= 194
|isbn= 88-04-39749-7
}}
 
== Note ==
Le stazioni della linea erano autorizzate a tutti i trasporti in servizio interno ed anche cumulativo con le stazioni della [[Società della Ferrovia Sicula Occidentale|''ferrovia Sicula Occidentale'']] e con quelle delle Reti [[Rete Mediterranea|Mediterranea]] ed [[Rete Adriatica|Adriatica]].
 
Nonostante il progetto di collegare la linea con [[Caltagirone]] e [[Catania]] fosse stato approvato nel [[1911]] i lavori vennero portati avanti con lentezza estrema tanto che il collegamento, nella [[Stazione di Gela]], avvenne solo nel novembre [[1979]].
 
Nel [[1935]], il 28 aprile, veniva attivata dalla [[stazione di Noto]] la diramazione [[Ferrovia Noto-Pachino|per Pachino]] che raggiungeva il punto più a sud della rete [[Ferrovie dello Stato|FS]] costeggiando l'attuale [[Riserva naturale Oasi Faunistica di Vendicari|Oasi di Vendicari]]. La linea rimaneva in funzione fino al 1 gennaio [[1986]] quando l'esercizio veniva sospeso definitivamente<ref>{{Cita|FO 159|pp.24,44}}</ref>
 
===L'attraversamento ferroviario di Ragusa===
[[File:Treno Ragusa.jpg|thumb|300px|left|Arrivo della prima locomotiva alla [[stazione di Ragusa Ibla]]]]
La tratta ferroviaria ragusana è, in termini strutturali e progettistici, una mastodontica opera di [[ingegneria]]. I progettisti sembra abbiano preso spunto dalla ferrovia del Gottardo, in particolare ai tornanti di Wassen in [[Svizzera]], con un percorso esattamente elicoidale, per vincere i forti dislivelli del territorio ibleo<ref>{{Cita|Muscolino,La ferrovia Siracusa-Vittoria-Caltanissetta|p. 419}}</ref>. Si racconta che l'[[ingegnere]] inglese che si occupò della direzione dei lavori arrivò addirittura al suicidio nel timore che i suoi calcoli per le [[galleria (ingegneria)|gallerie elicoidali]] fossero stati eseguiti scorrettamente. Il 18 giugno [[1893]] vi transitò il primo treno. In quella data fu inaugurata la tratta [[Comiso]]-[[Modica]], parte del lungo tratto di 264&nbsp;km che circumnaviga tutta la parte a sud della [[Sicilia]] la cui costruzione, a partire dal [[1886]] avvenne per tappe. La parte fra [[Modica]] e [[Ragusa]] fu proprio la più difficile e complicata da costruire e solo il 19 aprile del [[1896]] la prima locomotiva in servizio effettivo giunse a Ragusa. A causa dell'orografia accidentatissima della zona la ferrovia da Siracusa, dopo aver passato le stazioni di [[Pozzallo]] e [[Ispica]], si dirige a nord infilandosi in uno stretto vallone roccioso in cui si trova [[Scicli]] e la sua stazione. A mezzacosta, grazie a gallerie e ponti, il binario serpeggia da un lato all'altro del vallone che in certi punti assume le caratteristiche di un vero e proprio [[canyon]] americano; dirigendosi verso nord la linea giunge a Modica con un'ampia curva passando, poco prima di entrare in stazione, sotto l'imponente [[Ponte Guerrieri|viadotto Guerrieri]] della [[Strada statale 115 Sud Occidentale Sicula|SS 115]]. Ripartito da Modica, il treno s'infila in una lunga galleria che sottopassa la città sbucando in un vallone parallelo a quello percorso prima dalla ferrovia. Qui la linea prosegue ancora verso nord lungo il corso del fiume [[Irminio]], che sovrappassa con un [[Ponte sull'Irminio|ponte metallico]] poco prima della stazione di [[Ragusa Ibla]]. La stazione di Ibla è dotata di torre acqua e ampio scalo perché qui stazionavano le [[Locomotiva a vapore|locomotive]] da aggiungere per la spinta in coda ai treni pesanti in salita verso ''Ragusa superiore''. Poco dopo aver lasciato Ibla, il binario piega decisamente verso ovest fino a compiere una curva di 180° e in direzione sud fino ad infilarsi in una galleria sotto la rupe che sostiene la [[Ragusa|città barocca]]. L'uscita di questa lunga galleria in curva e forte salita è appena sotto Ragusa, in una stretta gola dominata dalle case della città. Appena uscito, il treno passa sotto una brevissima galleria con portali in [[roccia]] viva infilandosi poi nuovamente in un'altra lunga galleria in curva e salita che con un ''elicoide'', in parte all'aperto, porta i binari alla quota della città (515&nbsp;m. [[s.l.m.]]). Il percorso all'aperto di questo tornante permette una vista impareggiabile su tutta la [[Ragusa Ibla|città antica]], che "assiste" al passaggio dei treni sul tornante come in una ripresa cinematografica. Con una ulteriore curva la linea si riporta ancora in direzione nord e giunge finalmente alla [[Stazione di Ragusa]] superiore. Lo scalo ragusano disponeva di un ampio scalo merci (recentemente soppresso) e di due soli binari per il traffico passeggeri. Tutta la stazione è posizionata leggermente in curva. La linea per Canicattì prosegue da qui ancora con una curva che riporta i treni verso sud e poi verso ovest dove, sempre a binario unico, prosegue con andamento più tranquillo verso contrada Genisi, il [[Castello di Donnafugata]] e [[Comiso]].
 
Quando nel novembre [[1979]] venne aperto al traffico il tratto [[Caltagirone]]-[[Gela]] della [[Ferrovia Catania-Caltagirone-Gela|linea proveniente da Catania]], itinerario più breve e più moderno che permetteva di evitare il lungo giro siracusano verso Catania e il nord, incominciò il lento declino del traffico merci nella tratta ragusana. Oggi la linea è servita dai treni [[Minuetto]] che hanno in parte sostituito le [[Automotrice FS ALn 668|ALn 668]].
La tratta, tortuosa e con elevate pendenze, che attraversa e collega direttamente alcuni tra i più grandi centri urbani ragusani ha negli ultimi anni subito un certo ammodernamento. Il traffico merci su rotaia però è attualmente quasi inesistente, nonostante l'alto potenziale<ref>[http://www.cliomediaofficina.it/7lezionionline/barone/par1.html Ragusa e la sua Provincia:un Mezzogiorno "dinamico"]</ref> costituito dalle aree di grande produttività di Ragusa, [[Modica]], [[Vittoria (Italia)|Vittoria]], e agli intensi scambi commerciali del [[porto di Pozzallo]].
 
==Caratteristiche==
La linea ferroviaria Siracusa-Canicattì è a semplice [[Binario (ferrovia)|binario]] non elettrificato, pertanto è stata esercita con [[locomotiva a vapore|trazione a vapore]] fino alla metà degli [[anni 1970|anni settanta]] quando l'arrivo dei primi [[Locomotiva FS D.343|locomotori diesel D.343]] ne ha permesso la progressiva eliminazione. I servizi viaggiatori hanno tratto molto giovamento dall'entrata in servizio, verso la fine degli [[anni 1930|anni trenta]], delle [[Automotrice|automotrici]] che permettevano velocità più sostenute soprattutto nelle tratte in salita, molto frequenti sulla linea.
 
L'andamento piano-altimetrico della linea è quanto mai difficile vista l'orografia del territorio attraversato, caratterizzato da prevalenza [[collina]]re, con frequenti [[falesia|falesie]] e strette [[valle|vallate]] percorse da [[fiume|fiumi]] e da [[torrente|torrenti]] in secca nell'[[estate]] e con piene improvvise nelle altre stagioni. Tutto ciò ha costretto i progettisti, stretti tra la necessità di contenere i costi limitando al minimo [[viadotto|viadotti]] e [[galleria (ingegneria)|gallerie]], (dato il carattere di ''ferrovia complementare'' assegnatole), e la necessità di non escludere nessuno dei tanti grossi centri abitati che caratterizzano il territorio delle tre provincie di [[Provincia di Caltanissetta|Caltanissetta]], [[Provincia di Ragusa|Ragusa]] e [[Provincia di Siracusa|Siracusa]] attraversate dalla ferrovia.
Tutto questo si è concretizzato in una linea dall'andamento fortemente tortuoso e con pendenze e contropendenze che raggiungono il 30 per mille in molti casi. Tuttavia per raggiungere [[Ragusa]] si è fatto ricorso ad un percorso elicoidale, del tipo in uso nelle ferrovie [[Svizzera|svizzere]], che permette alla linea di risalire dal fondo-valle del fiume [[Irminio]] alla quota della [[Stazione di Ragusa]].
 
La linea venne armata con [[rotaia Vignoles|rotaie Vignoles]] da 36&nbsp;kg/m e solo alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]], dopo avere rischiata più volte la chiusura nonostante la indubbia utilità per il traffico passeggeri e merci, è stata rinnovata con uso di rotaie da 50&nbsp;kg/m e [[traversina|traverse]] in calcestruzzo precompresso.
[[File:FS D343-2003 front left.jpg|thumb|300px|left|Le D.343 che permisero l'eliminazione della trazione a vapore tra Siracusa e Canicattì]]
Gli impianti di stazione vennero previsti sin dall'inizio completi di attrezzature per carico merci, [[sagoma limite|sagome limite]], piani caricatori e magazzini merci dato che ci si aspettava un buon traffico dalla linea. Erano provviste di [[segnaletica ferroviaria|segnalamento semaforico ad ala]] che nelle stazioni principali era di prima categoria.<br />
Per le esigenze legate al servizio, alla manutenzione e al rifornimento delle locomotive vennero costruiti il [[Deposito Locomotive di Modica]], quello di [[Licata]] e di [[Siracusa]]; vennero dotati di tutte le attrezzature necessarie come le [[Piattaforma girevole ferroviaria|piattaforme girevoli]], i piani caricatori per il [[carbone]] e le [[colonna idraulica|colonne idrauliche di rifornimento]] per le locomotive a vapore, nonché di rimesse coperte e grandi serbatoi d'acqua, uffici e alloggi per il personale.
 
Per quanto riguarda la velocità media di percorrenza essa risulta bassa, attestandosi intorno agli 80&nbsp;km/h con rari tratti più veloci (95&nbsp;km/h nei pressi di [[Gela]]).
 
==Sistemi di esercizio==
Il primo sistema di circolazione fu basato sull'uso del [[Telegrafo]], di cui erano dotate le stazioni della linea che permetteva l'invio del treno in sicurezza dopo che il [[capostazione]] di ogni stazione di partenza aveva ricevuto il ''dispaccio'' di treno precedente giunto alla successiva stazione. La [[Trazione ferroviaria|trazione]] dei treni venne stabilita a [[vapore]].
 
In seguito venne estesa anche alla suddetta linea la circolazione a [[Dirigenza unica]] con l'installazione di telefoni tipo ''Western'' a cassetta di legno e generatore a [[manovella]] collegati in parallelo alla linea telefonica del [[Dirigenza unica|Dirigente Unico]] che aveva sede a [[Siracusa]], [[Modica]] e [[Licata]]. Il personale dei treni, [[Capotreno]] e [[Macchinista ferroviario|Macchinista]] cooperavano assieme al DU per l'effettuazione delle operazioni relative alla circolazione dei treni.
 
A partire dalla fine degli [[anni 1970|anni settanta]] venne iniziato l'adeguamento agli standard moderni con l'installazione delle apparecchiature di stazione e di linea per la circolazione con [[Dirigente Centrale|Dirigente Centrale Operativo]] e [[Blocco automatico a conta-assi]] istituendo le sedi del DCO di [[Ragusa]] per la tratta Gela-Modica e di Siracusa per quella da Modica a Siracusa.
 
==Mezzi di trazione utilizzati==
[[File:FS 740.108 locomotive.JPG|thumb|250px|right|Locomotiva per treni viaggiatori e merci utilizzata fino agli anni sessanta]]
[[File:Treno ALn668 3034 a Ragusa S2.jpg|thumb|250px|right|La ALn668 3034 alla stazione di Ragusa.]]
La linea è stata aperta all'esercizio con l'uso della trazione a [[vapore]]. Sono state utilizzate, nel tempo, varie locomotive<ref>{{Cita|Muscolino, La ferrovia Siracusa-Vittoria-Caltanissetta|tab.1 p.419}}</ref>:
* [[Locomotiva FS 120|Locomotive RS 1-28]] per treni viaggiatori.
* [[Locomotiva FS 200|Locomotive RS 101-167]] per treni viaggiatori e merci.
* [[Locomotiva FS 902|Locomotive RS 201-212]] per treni viaggiatori.
* [[Locomotiva FS 825|Locomotive RS 351-358]] per manovra e spinte in coda ai treni.
* [[Locomotiva FS 269|Locomotive RS 251-256]] per treni viaggiatori.
* [[Locomotiva FS 410|Locomotive RS 301-325]] per treni merci e spinta.
* [[Locomotiva FS 420]] per treni merci e spinta.
* [[Locomotiva FS 851]] per treni viaggiatori.
* [[Locomotiva FS 905]] per treni viaggiatori
* [[Locomotiva FS 476]] per treni merci
* [[Locomotiva FS 740]] per treni viaggiatori e merci
* [[Locomotiva FS 940]] per treni viaggiatori
* [[Locomotiva FS 480]] per treni merci
* [[Locomotiva FS 741]] per treni viaggiatori e merci
* [[Locomotiva FS 744]] per treni viaggiatori
 
A partire dalla seconda metà degli [[anni 1930|anni trenta]] i servizi viaggiatori sono stati migliorati con l'introduzione di [[Automotrice|automotrici]]:
* [[Automotrice ALn 56]] Fiat
* [[Automotrice ALn 556]] Fiat
* [[Automotrice ALn 772]]
 
Dalla metà degli [[anni 1970|anni settanta]] il servizio merci ha avuto un maggiore impulso con la sostituzione delle locomotive a vapore con le nuove locomotive diesel-elettriche:
 
* [[Locomotiva FS D.343]]
 
E la sostituzione delle automotrici ormai obsolete con le nuove:
 
* [[Automotrice FS ALn 668|Automotrici ALn 668]] serie 1400, 1500, 1600. In seguito utilizzate anche le serie 1000 e 3000.
 
Negli anni [[2006]]-[[2007]] vennero temporaneamente usati sulla linea gli autotreni diesel ALn501-Ln220-ALn 502 (Minuetto) poi trasferiti altrove. Dall'inizio dell'ottobre [[2010]], in seguito ai lavori sul [[Passante ferroviario di Palermo]] che hanno comportato la sospensione del servizio sulla tratta [[Stazione di Palermo Centrale|Palermo C.le]]-[[Stazione di Palermo Notarbartolo|Notarbartolo]]), alcuni treni [[Automotrice ALn 502|Minuetto]] sono stati temporaneamente assegnati alla linea Siracusa-Gela-Canicattì.
 
== Il treno del Barocco ==
La Siracusa-Gela-Canicattì sembra avviata da tempo ad un inesorabile declino: un progetto di recupero turistico, ''Il treno del Barocco'', tra Siracusa e Ragusa, avviato agli inizi del [[2008]] ha previsto, dal 2 marzo al 28 settembre dello stesso anno la possibilità di viaggiare sulla linea al costo di circa € 20. Il treno, composto di automotrici Aln 668, effettuava tutte le fermate nelle quali ciascun comune (eccetto Modica) aveva previsto, a disposizione dei viaggiatori, un bus navetta gratuito e, le due province attraversate, una guida turistica per visitare le città di fermata. L'area attraversata è quella del [[Val di Noto]] (patrimonio [[UNESCO]]) tra [[Siracusa]], [[Noto (Italia)|Noto]], [[Scicli]], [[Modica]] e [[Ragusa]]. L'esperienza si è ripetuta in date diverse anche negli anni successivi alternando composizioni composte di [[Locomotiva FS D.343|locomotiva diesel D.343]] e carrozze "Centoporte" restaurate e partenze anche da Catania<ref>[http://www.trenodoc.it/index.php?option=com_content&view=article&id=325:il-treno-del-barocco-edizione-2011&catid=42:mostreamanifestazioni&Itemid=77 Treno Doc, Il treno del Barocco 2011]</ref><ref>[http://www.ferroviedellasiciliasudest.it/il_treno_barocco.html Il treno barocco]</ref>.
 
== Percorso ==
{{MultiCol}}
{| class="wikitable" style="float:left; margin-left: 2em; font-size:90%"
|-
!colspan=4|Stazioni e fermate
|-
{{Percorso_fer5||exSTR||||||[[Ferrovia Messina-Siracusa|Vecchia linea per Catania]] († 1998)}}
{{Percorso_fer5||KBHFxa||||312+177|[[Stazione di Siracusa|Siracusa]]||4 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5|KDSTl|ABZrf||||||[[Deposito Locomotive di Siracusa]]}}
{{Percorso_fer5|STRq|ABZrf||||||[[Ferrovia Messina-Siracusa|Nuova linea per Catania]]}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||Fiume [[Anapo]] - Fiume [[Ciane]]}}
{{Percorso_fer5||DST||||321+219|P.M. Santa Teresa Longarini||16 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||HST||||326+749|[[Stazione di Fontane Bianche|Fontane Bianche]]|* 2008}}
{{Percorso_fer5||DST||||328+831|[[Cassibile]]||29 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||Fiume [[Cassibile]]}}
{{Percorso_fer5||BHF||||337+919|[[Stazione di Avola|Avola]]||54 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||AKRZu||||||[[Autostrada A18 (Italia)|Autostrada A18]] - [[Strada Europea E45]]}}
{{Percorso_fer5||eABZrg|exSTRq|||||[[Ferrovia Noto-Pachino|Linea per Pachino]] † 1986}}
{{Percorso_fer5||BHF||||344+418|[[Stazione di Noto|Noto]]||65 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||Fiume [[Asinaro]]}}
{{Percorso_fer5||TUNNEL1|||||}}
{{Percorso_fer5||AKRZu||||||[[Autostrada A18 (Italia)|Autostrada A18]] - [[Strada Europea E45]]}}
{{Percorso_fer5||DST||||352+647|San Paolo||35 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||Fiume [[Tellaro]]}}
{{Percorso_fer5||AKRZu||||||[[Autostrada A18 (Italia)|Autostrada A18]] - [[Strada Europea E45]]}}
{{Percorso_fer5||BHF||||359+916|[[Stazione di Rosolini|Rosolini]]||109 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||{{BSkm|365+526|364+127}}|[[Stazione di Ispica|Ispica]]||73 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||355+718|[[Stazione di Pozzallo|Pozzallo]]||17 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||345+763|[[Stazione di Sampieri|Sampieri]]||54 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||335+486|[[Stazione di Scicli|Scicli]]||96 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||[[Fiumara di Modica]]}}
{{Percorso_fer5||TUNNEL1|||||}}
{{Percorso_fer5||BHF||||325+778|[[Stazione di Modica|Modica]]||298 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||TUNNEL1||||}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||[[Ponte sull'Irminio]]}}
{{Percorso_fer5||BHF||||315+014|[[Stazione di Ragusa Ibla|Ragusa Ibla]]||300 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5|STRrg|STRr+l|STRlg|||}}
{{Percorso_fer5|STRlf|KRZt|tSTRrf|||||Galleria elicoidale}}
{{Percorso_fer5||ABZrg|KBSTr|||||Zona Industriale di Ragusa}}
{{Percorso_fer5|exKBHFa|BHF||||306+233|[[Stazione di Ragusa SAFS|Ragusa (SAFS)]] - [[Stazione di Ragusa|Ragusa (FS)]]||514 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5|exSTRrf|STR||||||[[Ferrovia Siracusa-Vizzini-Ragusa|Linea per Vizzini e Siracusa]] † 1949}}
{{Percorso_fer5||eBHF|||||Genisi||457 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||286+705|[[Stazione di Donnafugata|Donnafugata]]||286 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||273+068|[[Stazione di Comiso|Comiso]]||169 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||Fiume [[Ippari]]}}
{{Percorso_fer5||BHF||||265+257|[[Stazione di Vittoria|Vittoria]]||170 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||254+959|[[Stazione di Acate|Acate]]||102 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||DST||||250+015|[[Stazione di Dirillo|Dirillo]]||17 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||Fiume [[Dirillo]]}}
{{Percorso_fer5||eHST||||245+007|Gela Lago|* 1940<ref>Ordine di Servizio n. 149 del 1940</ref>|14 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||HST||||239+161|[[Stazione di Gela Anic|Gela Anic]]}}
{{Percorso_fer5||ABZrg|KBSTr|||||Raccordo fascio binari delle raffinerie ANIC}}
{{Percorso_fer5|STRq|ABZlg||||||[[Ferrovia Catania-Caltagirone-Gela|Linea per Catania]]}}
{{Percorso_fer5|STRrg|xABZrf|||||}}
{{Percorso_fer5|BHF|exBHF||||236+120|[[Stazione di Gela|Gela]] / Gela (vecchia)}}
{{Percorso_fer5|STRlf|xABZlg|||||}}
{{Percorso_fer5||DST||||223+721|[[Butera]]||82 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||210+740|[[Stazione di Falconara|Falconara]]||25 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||WBRÜCKE||||||Fiume [[Imera Meridionale]]}}
{{Percorso_fer5||BHF|exKBHFa|||199+773|[[Stazione di Licata|Licata]]||4 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||STR|exSTRlf|||||[[Ferrovia Agrigento-Naro-Licata|Linea per Naro, Agrigento o Canicattì]] † 1958}}
{{Percorso_fer5||DST||||189+721|Santa Oliva||77 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||eBHF|||||Favarotta|† 2004|130 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||BHF||||170+802|[[Stazione di Campobello-Ravanusa|Campobello-Ravanusa]]||295 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||DST||||163+342|[[Delia (Italia)|Delia]]||363 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||eABZrg|exSTRq|||||[[Ferrovia Agrigento-Naro-Licata|Linea dismessa per Naro e Licata]] † 1958}}
{{Percorso_fer5||BHF||||154+207|[[Stazione di Canicattì|Canicattì]]||463 m s.l.m.}}
{{Percorso_fer5||ABZlf|STRq|||||[[Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Agrigento|Linea per Agrigento]]}}
{{Percorso_fer5||STR||||||[[Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Agrigento|Linea per Caltanissetta]]}}
|}
{{ColBreak}}
[[File:Aln 668-1502.jpg|thumb|250px|right|Una delle presenze abituali della linea:ALn 668.1502 del Deposito Locomotive di Catania]]
{{EndMultiCol}}
 
==Note==
<references />
 
== BibliografiaCollegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* Rete Ferroviaria Italiana. ''Fascicolo linea 159''
*{{cita libro|Piero |Muscolino|Le ferrovie della Sicilia sud-orientale| 1979|Editore Calosci|Cortona}}
*{{cita libro|Romualdo | Giuffrida | Lo Stato e le ferrovie in Sicilia(1860-1895) | 1967 | Sciascia Editore | Caltanissetta}}
*{{cita libro|Giuseppe | Barone | Le vie del Mezzogiorno | 2002 | Donzelli Editore | Roma}}ISBN 88-7989-684-9
*{{cita libro|Federico | Squarzina | Produzione e commercio dello zolfo in Sicilia nel secolo XIX | 1963 | ILTE| }}
*{{cita libro|Antonino | Taverna| Appunti di viaggio| 1989 | Ferromodel-7 | Misterbianco}}
*{{cita libro|Piero |Muscolino|Le ferrovie della Sicilia sud-orientale|2006 |EdiARGO | Ragusa}} ISBN 88-8865-950-1
*{{cita pubblicazione
| autore = Piero Muscolino
| anno = 1977
| mese = maggio
| titolo = La ferrovia Siracusa-Vittoria-Caltanissetta
| rivista = Ingegneria Ferroviaria
| volume =
| numero =
| pagine = pp. 417-426
| cid =
}}
* {{cita libro|Piero| Muscolino|Il treno in Sicilia, in Ingegneria Ferroviaria n. 2|1977||Roma}}
* {{cita libro|Ferrovie| dello Stato|Orario generale di servizio, n. 159, valido dal 28 maggio 1995 al 31 maggio 1997|1995|Istituto grafico Basile|Genova}}
* Inzerilli Massimo, "Ferrovie siciliane in abbandono", in ''i Treni'', n.356, febbraio 2013, pp. 20-26.
 
==Voci correlate==
*[[Rete ferroviaria della Sicilia]]
*[[Ferrovia Messina-Siracusa]]
*[[Ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini]]
*[[Ferrovia Catania-Caltagirone-Gela]]
*[[Ferrovia Noto-Pachino]]
*[[Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Agrigento]]
*[[Ferrovia Agrigento-Naro-Licata]]
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ferroviedellasiciliasudest.it/ Foto video e news della ferrovia sud est. ]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Caltanissetta Xirbi–Gela–Syracuse railway}}
 
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