Óscar Romero e Partigiano: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|ili calciatorepartigiani paraguaianoitaliani|ÓscarResistenza David Romeroitaliana}}
{{F|storia contemporanea|data=marzo 2012}}
{{Vescovo
{{Citazione|(...) La guerra di parte, dice un uffiziale che si è distinto nelle guerre di Spagna, è la più antica, la più naturale, e la sola che sia sempre giusta. Essa è quella del debole contra il forte: essa non può farsi senza il concorso e l'approvazione di tutta una nazione: essa dipende dalla opinione generale, non dalla volontà di un tiranno, o d'un conquistatore. Questa guerra non può avere altro scopo che di respingere un'invasione, e di sottrarre lo stato, la nazione, il principe da un giogo straniero. Quando anche fosse menata innanzi con barbarie, alcuno non avrebbe il dritto di dolersene, poiché l'inimico potrebbe sempre ritirarsi con la sicurezza di non esser perseguitato nel proprio paese. (...)|Cit. in ''La Minerva Napolitana'', il più rappresentativo dei giornali pubblicati a [[Napoli]] dopo i [[moti del 1820-1821]].}}
|nome=Óscar Arnulfo Romero y Galdámez
|chiesa=cattolica
|arcivescovo=sì
|immagine=Monseñor Romero (colour).jpg
|larghezza=250px
|didascalia=Ritratto di monsignor Oscar Romero nel 1978.
|stemma=Coat of arms of Óscar Arnulfo Romero.svg
|motto=Sentire cum Ecclesia
|ruoliricoperti=
*[[Vescovo titolare]] di [[Diocesi di Tambee|Tambee]]
*[[Vescovo ausiliare]] di [[Arcidiocesi di San Salvador|San Salvador]]
*Segretario generale del [[Segretariato episcopale dell'America Centrale e Panama|Segretariato Episcopale dell'America Centrale e Panama]]
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di Santiago de María|Santiago de María]]
*[[Arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di San Salvador|San Salvador]]
|nato=15 agosto [[1917]], [[Ciudad Barrios]]
|ordinato=4 aprile [[1942]]
|nomvescovo=25 aprile [[1970]] da [[papa Paolo VI]]
|consacrato=21 giugno [[1970]] dall'[[arcivescovo]] [[Girolamo Prigione]]
|arcelevato=3 febbraio [[1977]] da [[papa Paolo VI]]
|deceduto=24 marzo [[1980]] a [[San Salvador]]
|firma=Óscar Arnulfo Romero signature.svg
}}
{{Santo
|nome= Sant'Óscar Romero
|immagine= Oleo em tela.jpg
|didascalia= Ritratto di mons. Romero
|note= Vescovo e martire
|nato= 15 agosto [[1917]], [[Ciudad Barrios]]
|morto= 24 marzo [[1980]], [[San Salvador]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione= 23 maggio [[2015]]
|canonizzazione = 14 ottobre [[2018]] da [[papa Francesco]]
|santuario principale=
|ricorrenza=[[24 marzo]]
|attributi=
|patrono di=
}}
{{Citazione|Un vescovo potrà morire, ma la Chiesa di Dio, che è il popolo, non perirà mai.|Óscar Arnulfo Romero y Galdámez|Un obispo morirá pero la Iglesia de Dios, que es el pueblo, no perecerá jamás|lingua=es}}
{{Bio
|Nome = Óscar Arnulfo
|Cognome = Romero y Galdámez
|ForzaOrdinamento = Romero, Oscar
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ciudad Barrios
|GiornoMeseNascita = 15 agosto
|AnnoNascita = 1917
|LuogoMorte = San Salvador
|GiornoMeseMorte = 24 marzo
|AnnoMorte = 1980
|Epoca = 1900
|Attività = arcivescovo cattolico
|Nazionalità = salvadoregno
}}
 
[[File:Partigiano_Parma.jpg|miniatura|Il [[Monumento al partigiano]] a [[Parma]]]]
Fu arcivescovo di [[arcidiocesi di San Salvador|San Salvador]], capitale di [[El Salvador]]. A causa del suo impegno nel denunciare le violenze della [[dittatura]] militare del suo paese, fu ucciso da un [[cecchino]] degli [[Squadrone della morte#El Salvador|squadroni della morte]]<ref name="Dicembrino">{{cita news|autore=Raffaele Dicembrino|titolo=El Salvador, 35 anni dopo|pubblicazione=La Croce quotidiano|data= 25 marzo 2015}}</ref>, mentre stava celebrando la [[messa]] nella cappella di un ospedale<ref name="Dicembrino"/>. È stato proclamato [[santo]] da [[papa Francesco]] il 14 ottobre [[2018]].
[[File:Soviet guerilla.jpg|miniatura|Partigiani sovietici in [[Bielorussia]] nel 1943]]
[[File:Interrogation sovjet partisan 1942.jpg|miniatura|Interrogatorio di un partigiano sovietico catturato in [[Ucraina]] nell'estate 1942]]
[[File:Partigiani sfilano per le strade di milano.jpg|miniatura|Partigiani italiani sfilano per le strade di Milano appena liberata nel 1945.]]
 
Un '''partigiano''' è un combattente [[arma]]to che non appartiene ad un [[esercito]] regolare ma ad un movimento di [[Resistenza (politica)|resistenza]] e che solitamente si organizza in bande o gruppi, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una [[guerra asimmetrica]].
== Biografia ==
=== Nascita e ordinazione sacerdotale ===
[[File:MOAR 3.jpg|thumb|left|Oscar Romero nel 1941 a Roma.]]
Nacque, secondo di otto fratelli, da una famiglia di umili origini. Manifestato il desiderio di diventare sacerdote, ricevette la sua prima formazione nel seminario di [[San Miguel (El Salvador)|San Miguel]] ([[1930]]). I suoi superiori, notando la sua predisposizione agli studi e la docilità alla disciplina ecclesiastica, lo mandarono a [[Roma]]. Compì la sua formazione accademica nella [[Pontificia Università Gregoriana]] negli anni dal [[1937]] al [[1942]], nella Facoltà di Teologia, conseguendo il baccellierato, la licenza e continuando con l'iscrizione a un anno del ciclo di dottorato.
 
Letteralmente significa "di parte", ovvero persona schierata con una delle parti in causa. In [[Italia]], con il termine "partigiano" ci si riferisce ai protagonisti del fenomeno della [[Resistenza (politica)|Resistenza]] sviluppatasi nei paesi occupati dalle truppe dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
Ordinato [[sacerdote]] il 4 aprile [[1942]], svolse il suo ministero di [[parroco]] per pochi anni. In seguito fu segretario di Miguel Angel Machado, vescovo di [[diocesi di San Miguel (El Salvador)|San Miguel]]. Venne poi chiamato a essere segretario della Conferenza episcopale di El Salvador.
 
Per "lotta partigiana" si intende una guerra di difesa di natura civile contro un'[[occupazione militare]], la conquista o la [[colonizzazione]] di un territorio. Tale forma di [[Guerra|conflitto]] è sancita come lecita anche dalla XX [[Assemblea Generale dell'ONU]] ([[1965]]) laddove dichiara «la legittimità della lotta da parte dei popoli sotto oppressione coloniale, per esercitare il loro diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza», invitando «tutti gli Stati a fornire assistenza morale e materiale ai movimenti di liberazione nazionale nei territori coloniali».
=== Ministero episcopale ===
[[File:Óscar Arnulfo Romero with Pope Paul VI (1).jpg|thumb|left|Oscar Romero in udienza da papa Paolo VI.]]
Il 25 aprile [[1970]] venne nominato [[vescovo ausiliare]] di [[Arcidiocesi di San Salvador|San Salvador]], ricevendo l'ordinazione episcopale il 21 giugno [[1970]] dall'[[arcivescovo]] [[Girolamo Prigione]], [[nunzio apostolico]] in El Salvador. Diventò così il collaboratore principale di Luis Chávez y González, uno dei protagonisti della Seconda conferenza dell'episcopato latinoamericano a [[Medellín (Colombia)|Medellín]] ([[1968]]).
Il 15 ottobre [[1974]] venne nominato [[vescovo]] di [[diocesi di Santiago de María|Santiago de María]], nello stesso Stato di El Salvador, uno dei territori più poveri della nazione. Il contatto con la vita reale della popolazione, stremata dalla povertà e oppressa dalla feroce repressione militare che voleva mantenere la classe più povera soggetta allo sfruttamento dei latifondisti locali, provocò in lui una profonda conversione, nelle convinzioni teologiche e nelle scelte pastorali, anche grazie all'influenza del [[gesuita]] [[Jon Sobrino]], esponente di punta della [[teologia della liberazione]].<ref>Sandro Magister su [http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350559 http://chiesa.espresso.repubblica.it]</ref>
 
Ciò che contraddistingue il partigiano dal [[soldato]], oltre all'irregolarità, alla accresciuta mobilità e all'impegno politico, è la sua natura territoriale, legata alla difesa di un'area geografica coincidente con l'area culturale di appartenenza.
I fatti di sangue, sempre più frequenti, che colpirono persone e collaboratori a lui cari, lo spinsero alla denuncia delle situazioni di violenza che riempivano il Paese. La nomina ad [[arcivescovo]] di [[arcidiocesi di San Salvador|San Salvador]], il 3 febbraio [[1977]], era stata accolta con soddisfazione dal ceto dirigente locale per le sue posizioni, giudicate conservatrici in materia di dottrina della fede<ref name="ref_A">Monica Dorange, ''Civilisation espagnole et hispano-américaine'', Hachette Éducation, 2013, p. 151.</ref>: eppure un primo indizio della sua linea pastorale - pienamente schierata dalla parte dei poveri, e in aperto contrasto con le stesse famiglie che lo sostenevano e che auspicavano in lui un difensore dello ''[[status quo]]'' politico ed economico - fu dato dalla cerimonia di insediamento arcivescovile, avvenuta il 3 febbraio 1977 in estrema semplicità e senza che fosse diramato il tradizionale invito alle autorità civili e militari<ref>[https://www.elsalvador.com/noticias/nacional/458058/12-datos-sobre-la-vida-de-monsenor-romero/ ''12 datos sobre la vida de Monseñor Romero'', 7 marzo 2018].</ref>. Romero rifiutò anche l'offerta della costruzione di un palazzo vescovile, scegliendo una piccola stanza nella [[sagrestia]] della cappella dell'Ospedale della Divina Provvidenza, dove erano ricoverati i malati terminali di cancro.
 
== Cenni storici sulla figura ==
La morte di padre [[Rutilio Grande]], gesuita, suo amico e collaboratore, assassinato assieme a due [[catecumeni]] appena un mese dopo il suo ingresso in diocesi, divenne l'evento che aprì la sua azione di denuncia profetica, che portò la chiesa salvadoregna a pagare un pesante tributo di sangue. L'esercito, guidato dal partito al potere, arrivò a profanare e occupare le chiese, come ad Aguilares, dove vennero sterminati più di 200 fedeli. L'arcivescovo chiese un'inchiesta rigorosa sui delitti e rifiutò di partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente [[Carlos Humberto Romero]] nel luglio successivo<ref name="ref_A" />.
Sebbene non indicato con questo termine, la figura del partigiano compare nella storia fin dall'antichità. Possiamo identificare in [[Spartaco]] e nel suo esercito irregolare una prima forma di lotta partigiana, ovvero una lotta di [[forza armata irregolare|forze irregolari]] contro un potere ufficialmente costituito.
 
In epoca moderna vediamo movimenti partigiani nella guerra partigiana spagnola, che scoppiò in seguito alla sconfitta dell'esercito spagnolo ad opera di [[Napoleone]] nel [[1808]]. Si trattò di oltre 200 battaglie combattute non coordinatamente. Episodi di [[guerriglia]] partigiana si ebbero anche nel centro [[Europa]], nel [[1809]] in [[Austria]] e [[Tirolo]], presto soffocati nel sangue.
Le sue catechesi, le sue omelie, trasmesse dalla radio diocesana, vennero ascoltate anche all'estero, diffondendo la conoscenza della situazione di degrado che la guerra civile stava compiendo nel Paese. La sua popolarità crescente, in El Salvador e in tutta l'[[America latina]], e la vicinanza del suo popolo, furono in contrasto con l'opposizione di parte dell'episcopato, e soprattutto con la diffidenza di [[papa Paolo VI]]. Il 24 giugno [[1978]], in udienza da quest'ultimo, denunciò:<ref>R. Morrozzo della Rocca, ''Primero Dios. Vita di Oscar Romero'', Mondadori, 2005, pag 283.</ref>
{{Citazione|Lamento, Santo Padre, che nelle osservazioni presentatemi qui in Roma sulla mia condotta pastorale prevale un'interpretazione negativa che coincide esattamente con le potentissime forze che là, nella mia arcidiocesi, cercano di frenare e screditare il mio sforzo apostolico|Nota lasciata a [[Paolo VI]] da Romero durante l'udienza concessagli il 24 giugno [[1978]]}}
 
Fondamentale, per il riconoscimento della figura del partigiano, furono gli anni [[1812]] e [[1813]] in [[Prussia]]. Nel 1812 lo [[Stato Maggiore prussiano]] emanò una nota in cui, rifacendosi alla guerra civile spagnola, incitava i germanici alla resistenza partigiana. Questo non fu altro che l'anticipazione dell'Editto prussiano sulla milizia territoriale della [[primavera]] del [[1813]], firmato dal [[re]] in persona, che esortava i cittadini alla resistenza, ad opporsi alle forze napoleoniche con ogni tipo di mezzo, a non collaborare con l'invasore e a compiere atti terroristici. Solo pochi mesi dopo, il 17 luglio, l'Editto fu modificato, con lo scopo di reincanalare le forze popolari negli schemi tradizionali della guerra.
Secondo i documenti della causa di beatificazione resi noti nei primi mesi del 2018, una parte dell'episcopato salvadoregno riteneva che Romero fosse " "eterodosso, insano di mente, malato psichico in forma grave e fosse plagiato dai suoi consiglieri, specialmente dai gesuiti", e "un uomo pericoloso che andava fermato". Mons. Gerada si sarebbe dichiaratamente impegnato per una sua rimozione, mentre Paolo VI gli confermò il suo sostegno nell'aprile del 1977 ("Coraggio, è lei che comanda"), ritenendolo un autentico interprete del Concilio<ref>{{cita web | url = https://www.repubblica.it/vaticano/2018/10/14/news/vaticano_il_papa_nomina_santi_paolo_vi_e_monsignor_romero_attesi_settatamila_fedeli-208902083/? | autore = Paolo Rodari | titolo = Vaticano, il Papa proclama santi Paolo VI e monsignor Romero: settantamila fedeli presenti in piazza San Pietro | sito = ricerca.repubblica.it | lingua = it | data = 14 Ottobre 2018 | urlarchivio = https://archive.fo/kskn1 | dataarchivio = 11 Gennaio 2019 | urlmorto = no}}, con [https://web.archive.org/web/20190214114005/https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/10/14/foto/piazza_san_pietro_gremita_di_pellegrini_per_la_canonizzazione_di_paolo_vi_e_romero-208920196/1/?ref=search#1/ foto della Messa] di canonizzazione</ref>.
 
La [[Berlino]] degli anni tra il [[1808]] e il [[1813]] offre perciò la teorizzazione e la legittimazione filosofica del partigiano, sebbene la figura del partigiano verrà cancellata per quasi un secolo dallo jus publicum europaeum. I tedeschi in particolare si ricorderanno della sua esistenza in maniera ufficiale solo alla fine del secondo conflitto mondiale, costituendo due corpi destinati al combattimento contro gli irregolari.
Nei confronti della [[teologia della liberazione]] (alla quale opponeva una teologia della salvazione integrale) era critico perché vedeva in essa una politicizzazione della fede che eliminava la soprannaturalità del Cristianesimo<ref>Cfr. Roberto Morozzo della Rocca "Oscar Romero - la biografia", prefazione di [[Andrea Riccardi]], ed. San Paolo.</ref>. Tuttavia non per questo era cieco e silente sullo scempio che latifondisti, multinazionali e servizi segreti americani facevano della sua povera gente salvadoregna, che erano il suo popolo cristiano. Le sue denunce dell'ingiustizia sociale imposta dai latifondisti e dai militari filoamericani si fondava su un anti-liberismo del tutto conforme al Magistero Sociale Cattolico. Non riuscì a ottenere l'appoggio del nuovo [[papa Giovanni Paolo II]], che tenne conto delle sue notevoli capacità pastorali e della sua fedeltà al [[Vangelo]], ma fu molto cauto per il timore di una sua eventuale compromissione con ideologie politiche, in realtà infondata nel caso di Romero che era decisamente ortodosso, creando ostacoli tra l'America Latina e la Santa Sede.
 
{{Citazione necessaria|Secondo una corrente storiografica [[revisionismo del Risorgimento|revisionista del Risorgimento]] anche il cosiddetto ''[[brigantaggio postunitario]]'', avvenuto in Italia a partire dal [[1860]], può essere inquadrato come un episodio di lotta partigiana. Tale corrente storiografica infatti ha rivalutato tale fenomeno, inquadrandolo come resistenza armata al processo di unificazione nazionale guidato dai [[Casa Savoia|Savoia]], mentre in altre correnti storiografiche, come nell'interpretazione risorgimentale [[Antonio Gramsci|gramsciana]], le cause vengono principalmente ricondotte al malessere economico e sociale. Bande armate di ex soldati borbonici, legittimisti o semplici contadini (i cosiddetti [[briganti]]), fronteggiarono, talvolta finanziate dal sovrano [[Francesco II delle Due Sicilie]] in esilio a [[Roma]], le truppe regolari del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], riuscendo, talvolta, a prendere il controllo di interi territori. In particolare in alcune [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie|province napoletane]] la guerriglia a sfondo politico durò fino al [[1865]], causando un numero imprecisato di vittime, rimanendo presente, infine, come fenomeno di banditismo.}}
Il 2 febbraio 1980, a [[Lovanio]], in [[Belgio]], ricevette la laurea ''[[honoris causa]]'' per il suo impegno come difensore dei poveri.
 
Nel frattempo il partigiano trova un suo spazio specifico in [[Russia]] e in [[Cina]]. In Russia, dopo la sua comparsa nella campagna napoleonica del [[1812]] e in [[Guerra e pace]], [[Lenin]] ne farà uno strumento del Partito. In Cina, [[Mao Tse-tung|Mao]] guiderà la lotta partigiana contro il [[Giappone]] e contro [[Chiang Kai-Shek]], costruendo attorno ad esse il [[Partito Comunista]], che poneva al centro la figura del partigiano. [[Lenin]] ne fece uno strumento del Partito (con una propensione verso l'esterno), Mao partì da esso per costruire il Partito (connotazione maggiormente tellurica).
=== La morte ===
Il 23 marzo [[1980]] l'arcivescovo invitò apertamente gli ufficiali e tutte le forze armate a non eseguire gli ordini, se questi erano contrari alla morale cristiana. Disse: «Io vorrei fare un appello particolare agli uomini dell'Esercito e in concreto alla base della Guardia Nazionale, della Polizia, delle caserme: Fratelli, appartenete al nostro stesso popolo, uccidete i vostri stessi fratelli contadini; ma rispetto a un ordine di uccidere dato da un uomo deve prevalere la legge di Dio che dice "Non uccidere". Nessun soldato è tenuto ad obbedire ad un ordine contrario alla Legge di Dio. Vi supplico, vi chiedo, vi ordino in nome di Dio: "Cessi la repressione!"»<ref name="Dicembrino"/>.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], parallelamente alla [[Resistenza italiana]] vi sono state analoghe forma di lotta nel mondo ed in Europa, come ad esempio l'[[Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia]], la [[Resistenza sovietica]] svoltasi al di là delle linee tedesche, la [[Resistenza tedesca]] (la [[Rosa Bianca]] e la [[Rote Kapelle]]) e la [[Resistenza francese]], detta [[Maquis]].
"''Vi supplico, vi prego, vi ordino in nome di Dio: cessi la repressione!''": questo invito all'esercito e alla polizia<ref>[http://www.osservatoreromano.va/it/news/lo-sconcerto-e-il-coraggio Una testimonianza sulla morte di monsignor Romero]</ref> fu evento scatenante di una reazione del ceto dirigente. Come risposta immediata gli organi di stampa fedeli al regime pubblicarono una immagine di [[papa Giovanni Paolo II]] accompagnata da una frase del pontefice da intendere come monito: "''Guai ai sacerdoti che fanno politica nella chiesa perché la Chiesa è di tutti''"<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/14/padre-romero-e-le-scelte-della-chiesa36.html] Padre Romero e le scelte della Chiesa</ref>.
 
In Italia, nel [[secondo dopoguerra]], il termine "partigiano" fu genericamente utilizzato per definire tutti i combattenti della [[Resistenza italiana|Resistenza]], ma nel corso del conflitto venivano indicati con tale termine coloro che avevano scelto di darsi alla macchia unendosi a formazioni armate, mentre coloro che operavano clandestinamente nelle città venivano chiamati "patrioti".<ref>Fredmano Spairani, ''Etica e management'', [[FrancoAngeli]], [[Milano]], [[2001]], pag.32</ref>
Il giorno dopo (24 marzo), mentre stava celebrando la [[messa]] nella cappella dell'ospedale della Divina Provvidenza, fu ucciso da un sicario su mandato di Roberto D'Aubuisson, leader del partito nazionalista conservatore ARENA (''[[Alleanza Repubblicana Nazionalista|Alianza Republicana Nacionalista]]''). Nell'[[omelia]] aveva ribadito la sua denuncia contro il governo di El Salvador, che aggiornava quotidianamente le mappe dei campi minati mandando avanti bambini che restavano squarciati dalle esplosioni. L'assassino sparò un solo colpo, che recise la [[vena giugulare]] mentre Romero elevava l'ostia nella consacrazione. Morì alle 18:26 di lunedì 24 marzo 1980<ref name="Dicembrino"/>.
 
== Caratteristiche peculiari ==
{{Citazione|'''In memoria del vescovo Romero'''<br />In nome di Dio vi prego, vi scongiuro, / vi ordino: non uccidete! / Soldati, gettate le armi... / Chi ti ricorda ancora, / fratello Romero?<br />Ucciso infinite volte / dal loro piombo e dal nostro silenzio. / Ucciso per tutti gli uccisi; / neppure uomo / sacerdozio che tutte le vittime / riassumi e consacri.<br />Ucciso perché fatto popolo: / ucciso perché facevi / cascare le braccia / ai poveri armati, / più poveri degli stessi uccisi: / per questo ancora e sempre ucciso.<br />Romero, tu sarai sempre ucciso, / e mai ci sarà un Etiope / che supplichi qualcuno / ad avere pietà. / Non ci sarà un potente, mai, / che abbia pietà / di queste turbe, Signore? / nessuno che non venga ucciso? / Sarà sempre così, Signore?|[[David Maria Turoldo]]}}
* Partecipazione volontaria alla lotta armata (non c'è leva obbligatoria)
* Mancato utilizzo di uniformi o altri segni di riconoscimento ({{citazione necessaria|attualmente la convenzione di Ginevra estende la definizione di militare o omologato tale a qualsiasi elemento in armi}}, mentre versioni precedenti obbligavano all'impiego di elementi di riconoscimento)
* Organizzazione in bande armate ([[Brigata partigiana]])
* Utilizzo di soprannomi per non farsi riconoscere
* Collegamento a organizzazione politica.
 
== Regolamento dell'Aia del 1907 ==
Giovanni Paolo II non presenziò al funerale, ma delegò a presiedere la celebrazione [[Ernesto Corripio y Ahumada]], arcivescovo di [[arcidiocesi di Città del Messico|Città del Messico]]. Durante le esequie l'esercito aprì il fuoco sui fedeli, compiendo un massacro<ref name="Dicembrino" />. Il 6 marzo [[1983]] Giovanni Paolo II rese omaggio a Romero, venerato già come un [[santo]] dal suo popolo, sulla sua tomba, nonostante le pressioni del governo salvadoregno.
Il [[Regolamento sulla Guerra Terrestre]] del[[l'Aia]] del 13 ottobre [[1907]] concernente le leggi e gli usi di guerra del [[1907]] riconosceva lo status di combattente, nel corso della [[II Guerra Mondiale]], secondo le seguenti condizioni (Art. 1 del Regolamento):
 
* ''avere alla loro testa una persona responsabile dei propri subordinati;''
==Culto==
* ''avere un segno distintivo fisso e riconoscibile a distanza;''
[[File:London UK Sculptures-at-Westminister-Abbey-Westgate-Romero-01.jpg|thumb|Statua di monsignor Oscar Romero sulla facciata esterna dell'[[Abbazia di Westminster]].]]
* ''portare le armi apertamente;''
La [[Chiesa cattolica]] aprì nel [[1997]] la causa di [[beatificazione]] e gli attribuì il titolo di [[servo di Dio]]; {{chiarire|come postulatore della causa fu nominato il [[vescovo]] [[Vincenzo Paglia]], presidente del [[Pontificio consiglio per la famiglia]]|Paglia diventa vescovo solo nel 2000.}}.
* ''conformarsi nelle loro operazioni alle leggi e agli usi della guerra.''
 
affermando inoltre che (Art. 2 del Regolamento): "''La popolazione di un territorio non occupato che, all'avvicinarsi del nemico, prende spontaneamente le armi per combattere le truppe d'invasione senza aver avuto il tempo di organizzarsi in conformità dell'articolo 1, sarà considerata come belligerante se essa porta le armi apertamente e se rispetta le leggi e gli usi della guerra.''"
Giovanni Paolo II, in occasione del [[Giubileo del 2000]], citò Romero nel testo della "celebrazione dei Nuovi Martiri", riprendendo quasi integralmente quanto aveva scritto il giorno della sua morte alla Conferenza Episcopale salvadoregna:
{{Citazione|Il servizio sacerdotale della Chiesa di Óscar Romero ha avuto il sigillo immolando la sua vita, mentre offriva la vittima eucaristica.}}
 
A causa di questi vincoli, della mancata adozione di una uniforme (''segno distintivo fisso'' in questo caso, significa non facilmente rimovibile da parte del combattente) e delle tecniche di combattimento vicine alla [[guerriglia]] e comunque atipiche, vi sono stati forti dibattiti sulla definizione di partigiano, essendo questa figura in taluni casi sovrapponibile con quella del [[Terrorismo|terrorista]], anche se tipicamente l'ambito di azione di quest'ultimo ha per oggetto i civili e non le forze militari.
La sua causa di beatificazione, rimasta ferma per anni, fu sbloccata dall'intervento di [[papa Benedetto XVI]] il 20 dicembre [[2012]]<ref>{{Cita web|autore=Gianni Valente|url=http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/romeroromeroromero-26757/|titolo=Sulla beatificazione di Romero finiti gli esami “dottrinali”|accesso=4 febbraio 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.missionline.org/index.php?l=it&art=5590|titolo=«Già Benedetto sbloccò la causa di Romero»|accesso=4 febbraio 2015}}</ref>, e in seguito proseguita da [[papa Francesco]], che ne desiderava una rapida conclusione, in quanto sulla base della testimonianza del capitano di polizia Alvaro Rafel Saravia - l'unica persona condannata per il suo omicidio - Romero era stato assassinato [[In odium fidei|in odio alla fede]]; questa decisione fu comunicata personalmente dal papa al postulante della causa, che in un incontro privato aveva auspicato la contemporanea beatificazione di Romero e di [[Pino Puglisi]], il presbitero ucciso da [[Cosa Nostra]], e da questi resa pubblica il 22 aprile [[2013]]<ref>[http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/22/news/papa_francesco_sblocca_causa_beatificazione_monsignor_romero-57242663/ "Subito la beatificazione di monsignor Romero" Papa Francesco sblocca la causa - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.agi.it/cronaca/notizie/201304221953-cro-rt10301-presto_beato_romero_arcivescovo_trucidato_mentre_celebrava_messa http://www.agi.it/cronaca/notizie/201304221953-cro-rt10301-presto_beato_romero_arcivescovo_trucidato_mentre_celebrava_messa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130426013001/http://www.agi.it/cronaca/notizie/201304221953-cro-rt10301-presto_beato_romero_arcivescovo_trucidato_mentre_celebrava_messa |data=26 aprile 2013 }} Presto beato Romero, arcivescovo trucidato mentre celebrava messa</ref>.
 
== Terminologia in Italia ==
Papa Francesco, con proprio decreto del 3 febbraio [[2015]]<ref>{{Cita web|autore = Bollettino Sala Stampa Santa Sede|url = http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/02/03/0089/00190.html|titolo = Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi|accesso = |editore = |data = }}</ref>, ha infine riconosciuto il [[Martirio (Cristianesimo)|martirio]] ''[[in odium fidei]]'' di monsignor Romero, che è stato elevato alla gloria degli altari, come [[beato]], in una solenne celebrazione in San Salvador, il 23 maggio 2015<ref>{{Cita web|autore = The Vatican|url = https://www.youtube.com/watch?v=4cNL4zoXYU4|titolo = Briefing on the Beatification of Mons. Romero - 2015.02.04|accesso = |editore = |data = }}</ref>. La sua [[Festa (liturgia)|festa]] è stata fissata al 24 marzo, giorno della sua uccisione<ref>[http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/lettera-papa-francesco-beatificazione-romero.aspx Romero è beato, festa il 24 marzo]</ref><ref>[http://www.ansa.it/sito/photogallery/primopiano/2015/05/23/romero-messa-di-beatificazione-a-san-salvador-_1353a441-d1d6-4f44-93b1-0b172f2ca5a5.html Romero proclamato beato a San Salvador]</ref>; la stessa giornata è stata proclamata dalle [[Nazioni Unite]] giornata internazionale per il diritto alla verità sulle gravi violazioni dei diritti umani e per la dignità delle vittime<ref>[http://www.osservatoreromano.va/it/news/il-difensore-dei-poveri#sthash.23TMkUQD.dpuf Difensore dei poveri - La beatificazione dell'arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, Osservatore Romano 22 maggio 2015]</ref>.
{{L|storia|aprile 2018}}
{{C|Siamo sicuri che riprodurre per intero il testo dei decreti sia enciclopedico? Andrebbe fatto un riassunto ed i riferimenti ai decreti legislativi messi in nota a pie' pagina.|storia|aprile 2018}}
In [[Italia]] il termine e la qualifica di ''partigiano'', e prima ancora di ''[[patriottismo|patriota]]'', sono stati normati per qualificare i combattenti che presero parte alla [[Guerra di liberazione italiana|Guerra di liberazione]] del [[1943]]-[[1945]], qui di seguito un sunto delle terminologie ufficiali delle qualifiche e dei requisiti per ottenerle:
 
* Art. n° 9 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 158 del 05.04.1945 "Assistenza ai patrioti dell’Italia liberata" (GU Serie Generale n° 53 del 02.05.1945)<ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=9&art.versione=1&art.codiceRedazionale=045U0158&art.dataPubblicazioneGazzetta=1945-05-02&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 9 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 158 del 05.04.1945 "Assistenza ai patrioti dell’Italia liberata" (GU Serie Generale n° 53 del 02.05.1945)]</ref>:
Dal 14 ottobre 2018 è iscritto nell'Albo dei santi.
::a) PATRIOTA COMBATTENTE: “gli organizzatori e i componenti stabili od attivi di bande, le quali abbiano effettivamente partecipato ad azioni di combattimento o di sabotaggio; coloro che abbiano compiuto in qualunque modo atti di eccezionale ardimento nella lotta di liberazione”;
::b) CADUTO PER LA LOTTA DI LIBERAZIONE: “tutti coloro che, quali combattenti o prigionieri politici, ovvero quali ostaggi o vittime di rappresaglie, siano stati assassinati da nazisti o dai fascisti”;
::c) MUTILATO O INVALIDO PER LA LOTTA DI LIBERAZIONE: “tutti coloro che, trovandosi nelle condizioni di cui alla lettera b), abbiano riportato mutilazioni o invalidità”;
::d) BENEMERITI DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE: “coloro che, pur non avendo i requisiti di patriota combattente, hanno tuttavia svolto con proprio rischio rilevante attività nella lotta di liberazione o collaborato con le bande attive”.
 
* Artt. nn° 1 e 3 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 421 del 20.06.1945 "Concessione di premi di solidarietà nazionale ai patrioti combattenti e alle loro famiglie" (GU Serie Generale n° 93 del 04.08.1945)<ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=1&art.versione=1&art.codiceRedazionale=045U0421&art.dataPubblicazioneGazzetta=1945-08-04&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 1 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 421 del 20.06.1945 "Concessione di premi di solidarietà nazionale ai patrioti combattenti e alle loro famiglie" (GU Serie Generale n° 93 del 04.08.1945)]</ref><ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=3&art.versione=1&art.codiceRedazionale=045U0421&art.dataPubblicazioneGazzetta=1945-08-04&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 3 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 421/1945]</ref>:
Óscar Romero ha le seguenti caratteristiche: è il primo salvadoregno ad essere elevato agli altari; il primo martire arcivescovo d'America, il primo ad essere dichiarato martire dopo il [[Concilio Vaticano II]];<ref>[https://elfaro.net/es/201810/el_salvador/22575/Y-El-Vaticano-dio-la-raz%EF%BF%BDn-a-quienes-veneran-a-San-%EF%BF%BDscar-Romero.htm Y el Vaticano dio la razón a quienes veneran a san Óscar Romero]</ref> il primo santo nativo di [[Centroamerica]],<ref>[https://www.laprensa.hn/mundo/1224085-410/monsenor-oscar-romero-santo-historia-canonizacion-homilia-el-salvador-iglesia-catolica La historia de Monseñor Romero; el primer santo centroamericano]</ref> perché, sebbene sia vero che il santo [[Pedro de San José de Betancur]] ha fatto tutto il suo lavoro per il quale è stato canonizzato nella città di [[Santiago de los Caballeros]] di [[Guatemala]] ed è, quindi, anche un santo centroamericano, le sue origini si trovano in [[Tenerife]], [[Spagna]],<ref>[https://fraymartindeporres.wordpress.com/2013/04/24/festividad-de-san-pedro-de-san-jose-betancur-hermano-pedro-primer-santo-canario-2/ Festividad de San Pedro de San José Betancur (Hermano Pedro), primer santo canario]</ref> inoltre, la santificazione da parte della Chiesa cattolica non è la prima che Romero ha ricevuto, dal momento che la [[Chiesa anglicana]] lo aveva già incluso nella sua santità ufficiale,<ref>[https://evangelizadorasdelosapostoles.wordpress.com/2015/03/03/un-santo-para-la-iglesia-anglicana/ Un santo para la iglesia anglicana]</ref> proprio come la [[Chiesa luterana]] l'aveva già inclusa nel suo calendario liturgico.<ref>[https://americalatinacaribe.lutheranworld.org/es/content/arzobispo-cat%C3%B3lico-salvadore%C3%B1o-romero-amigo-y-un-gran-ecumenista-4 Arzobispo Católico Salvadoreño Romero: Amigo y un gran ecumenista]</ref>
::a) PATRIOTI COMBATTENTI, che abbiano partecipato alla guerra di liberazione (Premio di solidarietà nazionale ₤ 5.000);
::b) PATRIOTI, LA CUI PARTECIPAZIONE ALLA GUERRA DI LIBERAZIONE IN FORMAZIONI ARMATE ABBIA AVUTO UNA DURATA DI ALMENO TRE MESI anche non continuativi; nel computo dei tre mesi si comprenderanno anche i periodi trascorsi, successivamente all’inizio dell’attività di patriota combattente in prigionia o internamento o in degenza in luoghi di cura o in licenza di convalescenza per causa di servizio di guerra (Premio di solidarietà nazionale ₤ 10.000);
::c) PATRIOTI COMBATTENTI, che abbiano riportato nella lotta di liberazione FERITE GRAVI, INVALIDITÀ O MUTILAZIONI, PATRIOTI DISPERSI O CADUTI IN COMBATTIMENTO O CADUTI PER RAPPRESAGLIE O DECEDUTI IN SEGUITO A FERITE O MALATTIE CONTRATTE IN SERVIZIO (Premio di solidarietà nazionale ₤ 20.000).
 
* Artt. nn° 7, 8, 9 e 10 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 518 del 21.08.1945 "Disposizioni concernenti il riconoscimento delle qualifiche dei partigiani e l’esame delle proposte di ricompensa" (GU Serie Generale n° 109 dell’11.09.1945)<ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=7&art.versione=1&art.codiceRedazionale=045U0518&art.dataPubblicazioneGazzetta=1945-09-11&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 7 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 518 del 21.08.1945 "Disposizioni concernenti il riconoscimento delle qualifiche dei partigiani e l’esame delle proposte di ricompensa" (GU Serie Generale n° 109 dell’11.09.1945)]</ref><ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=8&art.versione=1&art.codiceRedazionale=045U0518&art.dataPubblicazioneGazzetta=1945-09-11&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 8 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 518/1945]</ref><ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=9&art.versione=1&art.codiceRedazionale=045U0518&art.dataPubblicazioneGazzetta=1945-09-11&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 9 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 518/1945]</ref><ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=10&art.versione=1&art.codiceRedazionale=045U0518&art.dataPubblicazioneGazzetta=1945-09-11&art.idGruppo=0&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. n° 10 del Decreto Legislativo Luogotenenziale n° 518/1945]</ref>:
== Eventi ==
::a) PARTIGIANO COMBATTENTE:
Nel luglio 1998 è stata inaugurata una statua dedicata a Romero, collocata in una nicchia sull'entrata occidentale dell'[[abbazia di Westminster]]<ref>[https://www.westminster-abbey.org/abbey-commemorations/commemorations/blessed-oscar-romero/ ''Blessed Oscar Romero''].</ref>, con una cerimonia condotta dall'[[arcivescovo di Canterbury]] alla presenza della regina [[Elisabetta II]]<ref>Emily Wade Will, ''Archbishop Oscar Romero: The Making of a Martyr'', Wipf and Stock Publishers, 2016, p. 191.</ref>.
:::1) i decorati al valore per attività, partigiana;
:::2) coloro che sono stati feriti dal nemico in combattimento o feriti in dipendenza della loro attività, partigiana;
:::3a) coloro che a nord della [[Linea Gotica]], hanno militato per almeno tre mesi in una formazione armata partigiana o gappista regolarmente inquadrata nelle forze riconosciute e dipendenti dal [[Corpo volontari della libertà|C.V.L.]] e che abbiano partecipato ad almeno tre azioni di guerra a di sabotaggio;
:::3b) coloro che a sud della [[Linea Gotica]] hanno militato per almeno tre mesi in una formazione armata partigiana o gappista regolarmente inquadrata nelle forze riconosciute e dipendenti dal [[Comitato di Liberazione Nazionale|C.L.N.]] e che abbiano partecipato a tre azioni di guerra o di sabotaggio;
:::4a) gli appartenenti alle formazioni [[Squadre di azione patriottica|S.A.P.]] che, a nord della [[Linea Gotica]], abbiano un periodo minino di appartenenza di sei mesi e possano dimostrate di aver partecipato almeno a tre azioni di guerra o di sabotaggio;
:::4b) gli appartenenti, a sud della [[Linea Gotica]], alle formazioni armate cittadine riconosciute dal [[Comitato di Liberazione Nazionale|C.L.N.]] che abbiano un periodo minimo di appartenenza di tre mesi e possono dimostrare di aver partecipato almeno a tre azioni di guerra o di sabotaggio;
:::4c) coloro che, a sud della [[Linea Gotica]], pur non avendo fatto parte di formazioni inquadrate dal [[Comitato di Liberazione Nazionale|C.L.N.]], hanno militato per un periodo di tre mesi in formazioni partigiane o squadre cittadine indipendenti e che possono documentare di aver partecipato ad almeno tre azioni di guerra o di sabotaggio;
:::5a) coloro che hanno fatto parte, a nord della [[Linea Gotica]], per un periodo di sei mesi di un comando o di un servizio di comando (informazioni, avio-lanci, intendenza, ecc.) inquadrati nell’attività del [[Corpo volontari della libertà|C.V.L.]];
:::5b) coloro che hanno fatto parte, a sud della [[Linea Gotica]], per un periodo di tre mesi di un comando di un servizio di comando (informazioni, avio-lanci, intendenza, ecc.) inquadrati nell’attività del [[Comitato di Liberazione Nazionale|C.L.N.]];
:::5c) coloro che, a sud della [[Linea Gotica]], pur non avendo fatto parte di formazioni inquadrate nel [[Comitato di Liberazione Nazionale|C.L.N.]], possono documentare di avere appartenuto per un periodo di tre mesi ad un comando o ad un servizio di comando (in formazioni, avio-lanci, intendenza, ecc.) di formazioni partigiane o squadre cittadine indipendenti;
:::6) coloro che sono rimasti in carcere, al confino od in campo di concentramento per oltre tre mesi in seguito a cattura da parte di nazi-fascisti per attività partigiana;
:::7) coloro che, a nord o a sud della [[Linea Gotica]] hanno svolto attività ed azioni di particolare importanza a giudizio delle Commissioni.
::b) CADUTO PER LA LOTTA DI LIBERAZIONE:
:::1) i caduti in azioni partigiane, o per ferite contratte in azioni partigiane, o per malattia contratta in servizio partigiano;
:::2) gli assassinati dai nazi-fascisti perché prigionieri politici, o quali ostaggi, o per rappresaglia;
:::3) i prigionieri politici morti per i maltrattamenti subiti in carcere od in campo di concentramento.
::c) MUTILATO O INVALIDO PER LA LOTTA DI LIBERAZIONE:
:::1) tutti coloro che, nei casi di cui all’articolo precedente, abbiano riportato mutilazioni od invalidità.
::d) PATRIOTA:
:::1) tutti coloro che, non rientrando nelle categorie di cui ai precedenti articoli, hanno tuttavia collaborato o contribuito attivamente alla lotta di liberazione, sia militando nelle formazioni partigiane per un periodo minore di quello previsto, sia prestando costante e notevole aiuto alle formazioni partigiane.
 
== Film ==
A [[Roma]], dal 22 al 29 marzo [[2009]], si sono tenute le ''Celebrazioni Romane'' in onore di Romero, cominciate al Convento di Santa Sabina con una conferenza di Dom [[Tomás Balduíno]] [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] dal titolo ''Oscar Romero, il coraggio della parola'' e terminate con una processione e concelebrazione solenne nella [[chiesa di Santa Maria della Luce]] a [[Trastevere]].
Tra i film aventi come tema il partigiano, ricordiamo:
* ''[[Roma città aperta]]'' di [[Roberto Rossellini]] ([[1945]])
* ''[[Achtung! Banditi!]]'' di [[Carlo Lizzani]] ([[1951]])
* ''[[L'agguato (film 1957)|L'agguato]]'' di [[Michael Powell]] e [[Emeric Pressburger]] (1957)
* ''[[Le quattro giornate di Napoli]]'' di [[Nanni Loy]] ([[1962]])
* ''[[La ragazza di Bube (film)|La ragazza di Bube]]'' di [[Luigi Comencini]] ([[1963]])
* ''[[Il treno (film 1964)|Il treno]]'' di [[John Frankenheimer]] ([[1964]])
* ''[[Corbari]]'' di [[Valentino Orsini]] ([[1970]])
* ''[[L'Agnese va a morire (film)|L'Agnese va a morire]]'' di [[Giuliano Montaldo]] ([[1976]])
* ''[[Nemici d'infanzia]]'' di [[Luigi Magni]] ([[1995]])
* ''[[I piccoli maestri (film)|I piccoli maestri]]'' di [[Daniele Luchetti]] ([[1998]])
* ''[[Il partigiano Johnny (film)|Il partigiano Johnny]]'' di [[Guido Chiesa]] ([[2000]])
* ''[[Graffio di tigre]]'' di [[Alfredo Peyretti]] ([[2001]])
* ''[[Defiance - I giorni del coraggio]]'' di [[Edward Zwick]] ([[2008]])
* ''[[L'uomo che verrà]]'' di [[Giorgio Diritti]] ([[2009]])
 
== LibriDocumentari ==
* [[Nome di Battaglia Donna]] di [[Daniele Segre]] ([[2016]])
* ''Diario'', La Meridiana, Molfetta (BA) (1991)
* ''Dio ha la sua ora'' (testi scelti), [[Edizioni Borla]], Roma (1994)
* ''La violenza dell'amore'' (testi scelti), Città Nuova, Roma 2005
* Oscar Romero,Jon Sobrino, [[Ignacio Ellacuria]],''Iglesias de los pobres y organizaciones populares'',UCA Editores,San Salvador,1978.
 
== [[Genealogia episcopale]] ==
* [[Cardinale]] [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santorio]]
* Cardinale [[Girolamo Bernerio]], O.P.
* [[Arcivescovo]] [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
* Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
* Cardinale [[Luigi Caetani]]
* Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
* Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
* [[Papa Benedetto XIII]]
* [[Papa Benedetto XIV]]
* [[Papa Clemente XIII]]
* Cardinale [[Marcantonio Colonna (cardinale del XVIII secolo)|Marcantonio Colonna]]
* Cardinale [[Hyacinthe Sigismond Gerdil]]
* Cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]]
* Cardinale [[Carlo Odescalchi]], S.J.
* Cardinale [[Costantino Patrizi Naro]]
* Cardinale [[Lucido Maria Parocchi]]
* [[Papa Pio X]]
* Cardinale [[Gaetano De Lai]]
* Cardinale [[Raffaele Carlo Rossi]], O.C.D.
* Cardinale [[Amleto Giovanni Cicognani]]
* Arcivescovo [[Girolamo Prigione]]
* Arcivescovo Óscar Arnulfo Romero y Galdámez
 
== Nella cultura di massa ==
=== Cinema ===
* ''[[Salvador (film)|Salvador]]'', regia di [[Oliver Stone]] ([[1986]]). Il protagonista, il reporter Richard Boyle (interpretato da [[James Woods]]), è testimone della tragica scomparsa dell'arcivescovo
* ''Romero'', regia di John Duigan ([[1989]]). L'arcivescovo è interpretato da [[Raúl Juliá]]
* ''Romero, Voce dei senza Voce'', regia di [[Maite Carpio]] ([[2010]]). Il documentario, esauriente biografia di Romero, fu trasmesso su [[Raitre]] il 3 gennaio [[2011]] nel corso della trasmissione ''[[La grande storia]]'' e poi presentato al bif&st 2011 di [[Bari]]
=== Teatro ===
* ''Romero. The musical'' ([[2009]]). Scritto da Liam Bauress e George Daly, con gli arrangiamenti di Richard Benbow e le coreografie di Lynette Driver, il film è portato in scena dalla compagnia ''Click Theatre'' al Jerwood Vanbrugh Theatre, uno dei teatri della [[Royal Academy of Dramatic Art]], in Malet Street, a [[Londra]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Roberta Mira - Simona Salustri, ''Partigiani, popolazione e guerra sull'Appennino. L'VIII brigata Garibaldi Romagna'', Il Ponte Vecchio, Cesena (FC) 2011.
* AA.VV., ''Il vescovo Romero, martire per la sua fede per il suo popolo'', Bologna, Ed. EMI, 1980
* Carl Schmitt, ''[[Teoria del partigiano]]'', trad. it. Adelphi, Milano, 2005.
* AA.VV., ''Romero... y lo mataron'', Roma, A.V.E., 1980
* [[Luigi Longo]], ''Un popolo alla macchia. Il diario, le memorie del grande combattente partigiano'', Mondadori, Milano 1947, (altra edizione: Res Gestae, 2013, ISBN 978-88-669-7035-4)
* Abramo Levi, ''Oscar Arnulfo Romero. Un vescovo fatto popolo'', Brescia, Ed. Morcelliana, 1981
* James R. Brockman, ''Oscar Romero, fedele alla parola'', Assisi, Cittadella, 1984
* Pietro Radius, ''Mons. Romero una voce libera e coraggiosa'', Cinisello Balsamo, Edizioni Paoline, 1993
* [[Ettore Masina]], ''L'Arcivescovo deve morire'', Torino, Edizioni Gruppo Abele, 1996
* Maria Lopez Vigil, ''Oscar Romero. Un mosaico di luci'', Bologna, EMI, 1997
* Luigi Schirinzi, ''Rinascerò nel popolo. Recital per mons. Oscar Romero'', Terlizzi, Edizioni Insieme, 1999
* Roberto Morozzo della Rocca, ''Primero Dios. Vita di Oscar Romero'', Milano, Mondadori, 2005
* Maria Lopez Vigil, ''Oscar Romero. Frammenti per un ritratto'', Milano, NdA Press, 2006
* Jean Meyer, ''Oscar Romero e l'America Centrale del suo tempo'', Roma, [[Edizioni Studium]], 2006
* Massimo De Giuseppe, ''Oscar Romero. Tra storia, memoria e attualità'', Bologna, EMI, 2006
* Albero Vitali, ''Oscar A. Romero. Pastore di agnelli e lupi'', Milano, Edizioni Paoline, 2010
* Anselmo Palini, ''Oscar Romero. "Ho udito il grido del mio popolo"'', Roma, AVE, 2010
* AVVENIRE, 22 aprile 2013
* Yves Carrier, ''Oscar Romero. Il popolo del Salvador e il destino di un uomo'', Milano, Jaca Book, 2014
* Roberto Morozzo della Rocca, ''[[Oscar Romero. Un vescovo tra guerra fredda e rivoluzione]]'', Milano, [[Edizioni San Paolo|Periodici San Paolo srl]], 2014, ISBN 978-88-215-9001-6
* Jon Sobrino, "Romero martire di Cristo e degli oppressi, Bologna, emi, 2015, ISBN 978-88-307-2252-1
* Leonardo Sapienza, ''Paolo VI e mons. Romero'', edizioni Viverein, 2018.
 
== Voci correlate ==
* [[Associazione Nazionale Partigiani d'Italia]]
* [[El Salvador]]
* [[TeologiaBrevetto della liberazioneAlexander]]
* [[EnriqueMovimento Angelelli(sociologia)]]
* [[MarianellaPrigioniero Garcíadi Villasguerra]]
* [[Resistenza (politica)]]
*''[[Oscar Romero. Un vescovo tra guerra fredda e rivoluzione]]''
* ''[[Teoria del Partigiano]]''
* [[Paramilitare]]
* [[Storia delle donne nella Resistenza italiana]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=partigiano|q|q_preposizione=sul}}
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* Mariasole Garacci, L'omicidio di Romero in un quadro di Caravaggio http://temi.repubblica.it/micromega-online/in-memoria-di-mons-romero/
* {{es}} [http://www.cervantesvirtual.com/bib_autor/romero/vida.shtml Appunto biografico su Óscar Romero], Biblioteca Virtual "Miguel de Cervantes"
* {{cita web|url=http://www.giovaniemissione.it/index.php?option=content&blog=on&task=view&id=374&Itemid=117|titolo=Oscar Romero: un vescovo fatto popolo|data=28 aprile 2005|sito = Giovaniemissione|accesso=19 gennaio 2016}}
* {{cita web|http://www.sicsal.it/articoli/romero-testi.htm|Brani scelti, dalle ultime omelie e carteggi|accesso=19 gennaio 2016}}
* {{cita web|http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/monsignor-romero/764/default.aspx|Monsignor Romero. Una morte annunciata|sito = La Storia siamo noi|accesso=19 gennaio 2016}}
* [https://www.livestream.com/dtbchannel3/video?clipId=flv_00de665f-6b4e-47f0-b7b9-54c90a32e31c In ricordo di Óscar Romero], a cura di [http://www.dontoninobello.it DTB Channel & www.dontoninobello.it]
* [http://wwwd.cinematografo.glauco.it/bancadati/consultazione/schedafilm.jsp?codice=26782 Scheda sul film ''Romero''] su cinematografo.it
* {{Imdb|tt0098219}}
* [http://www.db.acec.it/pls/acec/datafilm_consulta_gp_relII.film?c_doc=1714&origine=0&from_acec=1 Scheda sul film ''Romero''] su acec.it
* {{cita web|http://www.avvenire.it/Spettacoli/musical+romero_200909211007521930000.htm|Il musical celebra Romero, vescovo martire del Salvador}}
* [https://www.assisiofm.it/news-eucaristia-la-forma-di-vita-adeguata-per-i-nostri-giorni.html Eucaristia, la forma di vita adeguata per i nostri giorni. Dalla gratitudine per la Vita ricevuta alla gratuità della propria vita offerta].
 
{{box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Tambee|Vescovo titolare di Tambee]]
|periodo=25 aprile [[1970]] - 15 ottobre [[1974]]
|precedente=[[Francisco Raval Cruces]]
|successivo=[[Angélico Sândalo Bernardino]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Segretariato episcopale dell'America Centrale e Panama|Segretario generale del Segretariato Episcopale dell'America Centrale e Panama]]
|periodo=[[1971]] - [[1972]]
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}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Santiago de María|Vescovo di Santiago de María]]
|periodo=15 ottobre [[1974]] - 3 febbraio [[1977]]
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|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Arcidiocesi di San Salvador|Arcivescovo metropolita di San Salvador]]
|periodo=3 febbraio [[1977]] - 24 marzo [[1980]]
|precedente=[[Luis Chávez y González]]
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|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografieguerra|cattolicesimostoria}}
 
[[Categoria:Attivisti per i diritti umaniAntifascismo]]
[[Categoria:MartiriPartigiani| cattolici*]]
[[Categoria:Santi salvadoregni]]
[[Categoria:Vittime di dittature]]
[[Categoria:Assassinati con arma da fuoco]]
[[Categoria:Santi canonizzati da Francesco]]