Putsch di Monaco e Sella Nevea: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Infobox conflitto
|Nome = Sella Nevea
|Tipo=Colpo di Stato
|Nome delufficiale conflitto=Putsch di Monaco
|Immagine = Sella Nevea.jpg
|Parte_di=
|Didascalia =
|Immagine=Bundesarchiv Bild 146-1978-004-12A, NSDAP-Versammlung im Bürgerbräukeller, München.jpg
|Stemma =
|Didascalia=1923: riunione del partito nazionalsocialista nella birreria luogo del fallito colpo di stato
|Stato = ITA
|Data=[[8 Novembre|8]]-[[9 Novembre]] [[1923]]
|Grado amministrativo = 4
|Luogo=[[Monaco di Baviera]]
|Divisione amm grado 1 = Friuli-Venezia Giulia
|Esito=Fallimento del Putsch e arresto dei leader nazisti
|Divisione amm grado 2 = no
|Schieramento1={{simbolo|Nazi Swastika.svg|22}} [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|NSDAP]]<br />{{simbolo|SA-Logo.svg|22}} [[Sturmabteilung|SA]]
|Divisione amm grado 3 = Chiusaforte
|Schieramento2={{Bandiera|DEU 1918-1933}} [[Repubblica di Weimar]]:
|Altitudine = 1190
* {{simbolo|Flag of Weimar Republic (war).svg|22}} [[Reichswehr]]
|Superficie =
* {{simbolo|Flag of Bavaria (lozengy).svg|22}} [[Landespolizei (Germania)|Polizia statale della Baviera]]
|Note superficie =
|Comandante1=[[Adolf Hitler]]<br />[[Ernst Röhm]]<br />[[Erich Ludendorff]]<br />[[Max Erwin von Scheubner-Richter|von Scheubner-Richter]] †
|Abitanti =
|Comandante2=[[Otto von Lossow]]<br />[[Hans von Seisser]]<br />[[Eugen von Knilling]]<br />[[Gustav von Kahr]]
|Note abitanti =
|Effettivi1=3000 [[nazisti]]
|Aggiornamento abitanti =
|Effettivi2=100 poliziotti di Stato
|Codice catastale =
|Perdite1=16 morti
|Nome abitanti =
|Perdite2=4 morti
|Patrono =
|Festivo =
}}
'''Sella Nevea''' (''Nevee'' in [[Lingua friulana|friulano]]<ref>[http://www.arlef.it/it/documenti/#/toponomastica Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130927084456/http://www.arlef.it/it/documenti/#/toponomastica |date=27 settembre 2013 }}.</ref>, ''Na Žlebeh'' in [[Lingua slovena|sloveno]], ''Neveasattel'' in [[Lingua tedesca|tedesco]]) è la principale [[frazione (geografia)|frazione]] del [[comune italiano]] di [[Chiusaforte]], in [[Friuli Venezia Giulia]], distante 80 km da [[Udine]] e 22 km da [[Tarvisio]].
 
Sorge a 1.190&nbsp;m [[s.l.m.]], lungo le [[Alpi Giulie]] al confine con la [[Slovenia]], nella conca tra il [[monte Canin]] a sud e lo [[Jôf di Montasio]] a nord ed è una nota [[stazione sciistica|località]] di [[turismo]] invernale ed estivo. Dal monte Canin si snodano infatti diversi chilometri di [[pista da sci|piste da sci]] e relativi [[impianti di risalita]], che dall'inverno 2009 sono collegati con gli impianti d'oltreconfine di [[Plezzo]] (Bovec), sul versante sud-orientale del Canin.
Il '''Putsch di Monaco''' (noto anche come "Putsch della birreria", in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Bürgerbräu-Putsch'') fu un tentativo fallito di [[colpo di Stato]] (''Putsch'' è l'equivalente tedesco di questa locuzione) organizzato e attuato da [[Adolf Hitler]] tra l'8 novembre e il 9 novembre del [[1923]], assieme ad altri leader del [[Kampfbund]], tra cui [[Erich Ludendorff]].
 
== PremesseStoria ==
=== Gli inizi ===
Il "Putsch di Monaco" non fu un'operazione studiata e organizzata, ma una vera e propria improvvisazione<ref>Michael Sayers e Albert E. Kahnn,, ''The Plot Against the Peace'', Dial Press, 1945</ref>: Hitler, scartati i due piani precedentemente ideati, ne improvvisò uno all'ultimo momento. L'occasione fu data dal comizio organizzato da [[Gustav von Kahr]], investito di poteri dittatoriali in [[Baviera]], presso la [[Bürgerbräukeller]], una grande birreria di [[Monaco di Baviera|Monaco]] di proprietà della [[Löwenbräu]], oggi non più esistente essendo stata demolita nel 1979 per lasciare spazio a un nuovo edificio.
Forte di un [[neve|innevamento]] naturale abbondante, indotto dalla favorevole esposizione del territorio alla [[stau]] (ove i venti umidi da sud quali [[libeccio]] e [[scirocco]] sono forieri di forti precipitazioni), Sella Nevea iniziò ad affermarsi come [[stazione sciistica|località sciistica]] già negli [[anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo]]: al tempo il territorio era essenzialmente utilizzato come [[alpeggio]] e meta di sporadici sciatori.
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2007-0003, Soldaten bei der Verhaftung von Stadträten.jpg|thumb|sinistra|Membri delle SA arrestano i politici socialisti di Monaco]]
Era l'occasione per mettere in crisi l'intero triumvirato che governava all'epoca il ''[[Stati federati della Germania|Land]]'' bavarese. Assieme a [[Gustav von Kahr|von Kahr]], infatti, sarebbero stati presenti anche [[Otto von Lossow]] (comandante della [[Reichswehr]] in Baviera) e [[Hans von Seisser]] (capo della polizia di Stato)<ref>[[Ian Kershaw]], ''Hitler: A Biography'', New York, W. W. Norton & Company, 2008, pagg. 125-126, ISBN 0-393-06757-2</ref>. L'obiettivo di Hitler era di costringerli, all'occorrenza anche con la forza, a fare un colpo di Stato insieme con i nazisti<ref name="ian">Ian Kershaw, ''op. cit.'', pag. 129</ref>.
 
Durante la [[prima guerra mondiale]], precisamente durante la [[rotta di Caporetto]], la sella fu teatro di aspre battaglie di sfondamento da parte dell'esercito austro-tedesco e di strenue difese (alla Sella Buia e alla Sella Prevala) da parte dell'esercito italiano in ritirata.<ref>Andrea Bavecchi (a cura di), ''È stato un autunno freddo. La battaglia di Sella Prevala raccontata dagli alpini Candido Fiocchi e Luigi Malaguti dai soldati e ufficiali austriaci dell'IR Erzherzog Rainer'', Udine, Saisera Edizioni, 2009</ref><ref>Andrea Bavecchi (a cura di), ''Il dovere o la ragione, diario di un cecchino a Sella Nevea'', Udine, Saisera Edizioni, 2006</ref>
== Svolgimento ==
La sera dell'8 novembre [[1923]], nella grande birreria bavarese, [[Gustav von Kahr|Kahr]] stava già parlando da circa mezz'ora dinanzi a quasi tremila persone<ref>Harold J. Gordon Jr., ''Hitler and the Beer Hall Putsch'', p. 282.</ref>. [[Adolf Hitler|Hitler]] irruppe nella sala, assieme alle [[Sturmabteilung|SA]] di [[Ernst Röhm]], in maniera teatrale, sparando con la sua pistola un colpo in aria<ref>Non è però certo che Hitler fosse l'autore del colpo di pistola, che potrebbe essere stato sparato da un membro del suo seguito</ref>. Kahr interruppe immediatamente il suo discorso e la folla prestò attenzione a quel personaggio che nel frattempo era andato verso il palco. Con enorme stupore degli astanti, Hitler comunicò che la "rivoluzione nazionale" era scoppiata e che la [[Reichswehr]] e la polizia bavarese stavano marciando sotto la bandiera della [[svastica]]<ref>Joachim Fest, ''Hitler. Jeunesse et conquête du pouvoir'', Paris, Gallimard, 1973, p. 218.</ref>. Intanto le truppe d'assalto, le SA, avevano assediato la sala all'interno e all'esterno.
 
Il decisivo impulso allo sviluppo di Sella Nevea giunse tuttavia a partire dal [[1965]], anno nel quale, dopo una lunga trattativa tra le amministrazioni di [[Chiusaforte]] e Isa Nevea, l'architetto [[Giacomo Della Mea]] presentò in [[consiglio comunale]] un piano di sviluppo edilizio territoriale, da attuarsi attraverso la costruzione di villini isolati. Tuttavia la repentina morte di Della Mea (nel [[1968]]) e il contestuale compimento del [[miracolo economico italiano]] modificò il progetto, che venne riorientato sulla costruzione di unità abitative più massicce e capienti.
Tra lo sconcerto generale per la notizia appena data, [[Adolf Hitler|Hitler]] invitò il triumvirato a seguirlo in una stanza vicina. In quella stanza cercò di costringerli ad accettare il suo programma<ref>Harold J. Gordon Jr., ''Hitler and the Beer Hall Putsch'', p. 286.</ref>. Non ottenendo risposta (nonostante l'utilizzo delle minacce), corse di nuovo in sala dove, bluffando, annunciò la destituzione del ministero bavarese e la costituzione di un nuovo governo nazionale. A quel punto comparve [[Erich Ludendorff]], che era stato precedentemente mandato a chiamare. Dopo aver saputo le intenzioni di Hitler di sostituirsi a lui nel condurre la campagna controrivoluzionaria, Ludendorff andò su tutte le furie, ma nonostante tutto lo appoggiò. Fu a quel punto che, influenzati dalla decisione di Ludendorff, i tre uomini accettarono di scendere a patti con Hitler. Tornati in sala esposero una breve relazione, nella quale giurarono fedeltà ai compagni e al nuovo regime. La folla, dopo un iniziale smarrimento per quel repentino mutamento dei fatti, avendo appreso che i rappresentanti politici che essi sostenevano si erano uniti a Hitler, cambiò immediatamente atteggiamento e salutò esultante il nuovo governo. Hitler era raggiante: si illudeva che la vittoria fosse oramai in mano sua<ref name=ian/>.
 
Questo allontanamento dai piani originari viene ritenuto {{chiarire|da alcuni|chi sono?}} un tentativo di [[speculazione edilizia]]: si levarono pertanto voci critiche contro l'[[architettura]] delle costruzioni, giudicata incapace di valorizzare il contesto paesaggistico in cui andavano a inserirsi.
Questo eccesso di sicurezza gli fece commettere un errore che, alla fine, risultò essere fatale: dopo lo scioglimento della riunione, Hitler si allontanò momentaneamente dalla birreria, lasciandola sotto il controllo di Ludendorff<ref name=ian/>. Al suo ritorno, invece di trovare i suoi collaboratori alle prese con gli impegni dettati dal nuovo regime e dai loro nuovi incarichi politici, poté solo constatare che i tre uomini erano fuggiti. Il vecchio generale prussiano li aveva lasciati andare, contando sulla loro parola. Lasciati nuovamente liberi di agire, Kahr e i suoi collaboratori comunicarono alla polizia e al [[Reichswehr]] la loro estraneità ai fatti della [[Bürgerbräukeller]] e li esortarono a contrastare i putschisti.
[[File:Bundesarchiv Bild 102-00344A, München, nach Hitler-Ludendorff Prozess.jpg|upright=1.2|thumb|Foto raffigurante i principali congiurati: si riconoscono Hitler, Ludendorff e Röhm]]
Un altro contrattempo giunse dai distaccamenti delle truppe d'assalto, le quali avrebbero dovuto colpire la città in alcuni dei suoi punti vitali. Solo [[Ernst Röhm]], a capo di uno dei distaccamenti, era riuscito a introdursi in uno di questi punti nevralgici, il quartier generale del Ministero della Guerra, senza poterlo, però, conquistare del tutto. Hitler, dopo aver scoperto il doppio gioco di Kahr, rimase fermo nella sua intenzione di non cedere, pur rendendosi conto delle scarse possibilità di successo<ref>John Dornberg, ''Der Hitlerputsch. 9 November 1923'', Langen Müller, 1998, pag. 111.</ref>. Era oramai venuta meno quella base che, come più volte aveva asserito, era indispensabile per il successo di ogni rivoluzione politica, ovvero l'appoggio di istituzioni come la Reichswehr, la polizia, e il gruppo politico al potere<ref>[[William Shirer]], ''The Rise and Fall of the Third Reich'', New York, Simon & Schuster, 1960, pagg. 73-74, ISBN 978-0-671-62420-0</ref>.
 
Lo sviluppo fu anche infrastrutturale: nel [[1967]] vennero approvati i progetti di costruzione della [[funivia]] del [[Canin]], della [[sciovia]] "rossa" del Poviz e dell'hotel Canin; due anni dopo, nel [[1969]], venne potenzia la [[linea elettrica]] a servizio dell'abitato. A seguire, il 12 dicembre [[1970]], a fronte di un investimento di oltre mezzo miliardo di [[lire italiane|lire]], le suddette opere vennero attivate.
A quel punto, Ludendorff propose un piano che avrebbe potuto portare, secondo lui, al successo senza spargimenti di sangue: Hitler e Ludendorff, seguiti dai loro sostenitori, avrebbero marciato sul centro della città al fine di impadronirsene<ref>Harold J. Gordon, ''Hitler and the Beer Hall Putsch'', Princeton, Princeton University Press, 1972, pag. 461, ISBN 978-0-691-05189-5</ref>. La Reichswehr e la polizia, composti fondamentalmente da ex-combattenti, non avrebbero mai osato aprire il fuoco su di un generale che li aveva guidati durante la guerra, anzi avrebbero preferito unirsi a lui e combattere ai suoi ordini. Hitler era alquanto scettico, ma la situazione era oramai così disperata che decise di accettare la proposta<ref>Hubert Renfro Knickerbocker, ''Is Tomorrow Hitler's? 200 Questions on the Battle of Mankind'', Reynal & Hitchcock, 1941, pag. 12.</ref>.
 
Tra fine [[anni 1970|anni settanta]] e inizio [[anni 1980|anni ottanta]] Sella Nevea aveva ormai assunto il proprio aspetto contemporaneo.
== Epilogo ==
La mattina del 9 novembre, anniversario della proclamazione della [[Repubblica di Weimar]], [[Adolf Hitler]] ed [[Erich Ludendorff]] marciarono alla testa di una colonna di circa tremila uomini<ref>[[Piers Brendon]], ''The Dark Valley: A Panorama of the 1930s'', pag. 36, ISBN 0-375-40881-9</ref>. Poco dopo mezzogiorno il corteo si avvicinò al suo obiettivo: il Ministero della guerra, dove [[Ernst Röhm]] era ancora asserragliato insieme con i suoi uomini. Il corteo fu bloccato da un distaccamento di un centinaio di poliziotti armati di fucili. Uno degli uomini di Hitler intimò loro di abbassare le armi, poiché era lì presente il generale Ludendorff<ref>[http://stevenlehrer.com/beerhall_putsch.htm Beer Hall Putsch]</ref>. La richiesta non sortì l'effetto sperato: davanti alla [[Feldherrnhalle]] fu aperto il fuoco ed i nazisti contarono quattordici morti e alcuni feriti<ref>[[Dan Moorhouse]], ed. ''The Munich Putsch'', schoolshistory.org.uk, ultimo accesso 31 maggio 2008</ref>. Il generale fu arrestato sul posto e il [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]] fu messo fuori legge<ref>Adolf Hitler (1924), ''Der Hitler-Prozeß vor dem Volksgericht in München'', Munich: Knorr & Hirth. OCLC 638670803.</ref>.
 
=== Le vicissitudini ===
Nel [[1935]] le salme dei fedeli di [[Hitler]], caduti nello scontro dinnanzi la [[Feldherrnhalle]], vennero trasferite negli [[Ehrentempel]] (templi degli eroi), presso la [[Königsplatz]] di [[Monaco di Baviera]].
Il 18 e 19 marzo [[1975]]<ref>[http://www.aineva.it/pubblica/neve46/cannoni2.html A.I.Ne.Va. Neve e Valanghe n°46] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140910195510/http://www.aineva.it/pubblica/neve46/cannoni2.html |data=10 settembre 2014 }}.</ref>, dopo eccezionali nevicate, alcune [[valanghe]] riescono a raggiungere la località, distruggendo una sciovia e danneggiando un [[albergo]], Sella Nevea verrà considerata a rischio valanghe fino al [[2001]], quando il completamento del piano in messa in sicurezza garantirà la completa protezione dell'abitato.
 
Una decina di anni dopo, nel [[1985]], la società Sella Nevea SpA, avente in carico la gestione degli impianti di risalita, dichiarò fallimento. Ciò sancì l'inizio di un periodo di difficoltà, ove al summenzionato rischio di valanghe si sommò lo stallo degli investimenti sulla località.
== Caduti ==
 
Due anni dopo, nel [[1987]], nasce Promotur, società pararegionale istituita per favorire lo sviluppo dei principali poli sciistici del [[Friuli-Venezia Giulia]]; Promotur si occupa anche della gestione di Sella Nevea, che tuttavia non esce dallo stato di fallimento. Solo nel [[2004]] Promotur acquista formalmente gli impianti e, in concomitanza, con il completamento della messa in sicurezza, può pensare ad una pianificazione per la stazione sciistica.
=== Nazionalsocialisti ===
 
Nel [[2003]] Sella Nevea viene completamente esclusa dalle [[Universiadi]], che hanno come centro la vicina [[Tarvisio]]; tre anni dopo, nel [[2006]], viene confermato da Promotur un piano di investimento di 34 milioni di [[Euro]] per realizzare la sostituzione della storica funivia del Canin e la realizzazione del collegamento sciistico con [[Bovec]], località invernale [[Slovenia|slovena]] posta sul versante sud del Canin. Il collegamento funiviario è attivo dall'inverno 2009/2010 e passa per Sella Prevala, già raggiunta da un impianto esistente nel versante sloveno.
* Felix Allfarth, commerciante, nato il [[5 luglio]] [[1901]] a [[Lipsia]]. Alfarth aveva studiato merchandising presso la Siemens-Schuckert Works e si era trasferito a [[Monaco di Baviera|Monaco]] nel [[1923]] per iniziare la sua carriera.
* Andreas Bauriedl, cappellaio, nato il [[4 maggio]] [[1879]] ad Aschaffenburg . Bauriedl fu colpito all'addome, uccidendolo e facendolo cadere sulla bandiera nazista, che era caduta a terra quando il suo portabandiera, Heinrich Trambauer, fu gravemente ferito. Il sangue di Bauriedl impregnò la bandiera, che in seguito divenne la reliquia nazista nota come ''Blutfahne'' .
* Theodor Casella, impiegato di banca, nato l'[[8 agosto]] [[1900]].
* Wilhelm Ehrlich, impiegato di banca, nato l'[[8 agosto]] [[1894]].
* Martin Faust, impiegato di banca, nato il [[4 gennaio]] [[1901]].
* Anton Hechenberger, fabbro, nato il [[28 settembre]] [[1902]].
* Oskar Körner, uomo d'affari, nato il [[4 gennaio]] [[1875]] a [[Ober-Peilau]].
* Karl Kuhn, capo cameriere in un ristorante, nato il [[7 luglio]] [[1875]].
* Karl Laforce, studente di ingegneria, nato il [[28 ottobre]] [[1904]]; il più giovane a morire nel putsch.
* Kurt Neubauer, cameriere, nato il [[27 marzo]] [[1899]] a [[Hopfengarten]].
* Klaus von Pape, uomo d'affari, nato il [[16 agosto]] [[1904]] a [[Oschatz]].
* Theodor von der Pfordten, giudice della Corte suprema tedesca presso la Corte suprema bavarese, che aveva combattuto nella [[Prima Guerra Mondiale]]; nato il [[14 maggio]] [[1873]] a [[Bayreuth]]; il primo caduto nel putsch.
* Johann Rickmers, capitano di cavalleria in pensione che aveva combattuto nella [[Prima Guerra Mondiale]]; nato il [[7 maggio]] [[1881]] a [[Brema]].
* Max Erwin von Scheubner-Richter , leader nazista, nato il [[21 gennaio]] [[1884]] a [[Riga]].
* Lorenz Ritter von Stransky-Griffenfeld, ingegnere, nato il [[14 marzo]] [[1889]].
* Wilhelm Wolf, uomo d'affari, nato il [[19 ottobre]] [[1898]].
 
Nel gennaio [[2013]], il crollo<ref>{{Cita web|autore = Rino Galeno|url = http://www.neveitalia.it/ski/sellanevea/news/bovec-kanin-il-crollo-di-due-telecabine-mette-a-rischio-il-futuro-di-sella-nevea|titolo = Bovec-Kanin, il crollo di due telecabine mette a rischio il futuro di Sella Nevea?|accesso = |data = 29 gennaio 2013}}</ref> di due cabine dell'ovovia [[Plezzo]]-Prevala causa un grave colpo al polo transfrontaliero. L'impossibilità di una riparazione immediata e le difficoltà economiche dei gestori sloveni, culminate con il fallimento della Atc Kanin nel mese di giugno<ref>{{Cita web|autore = |url = http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2013/10/26/news/falliti-gli-impianti-sciistici-di-bovec-mazzata-per-sella-nevea-1.7995617|titolo = Falliti gli impianti sciistici di Bovec, mazzata per Sella Nevea|accesso = |data = 26 ottobre 2013}}</ref>, hanno reso vani parte degli investimenti effettuati da Promotur negli anni precedenti. Il ripristino degli impianti di risalita di [[Plezzo]] (Slovenia) viene completato nell'estate del 2016 e l'inaugurazione avviene nel settembre dello stesso anno.
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia La località ==
Sella Nevea ha assunto la vocazione di località dedicata agli [[sport invernale|sport invernali]]: vi si praticano infatti [[sci|sci da discesa]], [[sci di fondo]], [[snowboard]], [[pattinaggio su ghiaccio]], [[trekking]] e [[sci alpinismo]].
* John Dornberg, ''Der Hitlerputsch. 9 November 1923'', Langen Müller, 1998.
* Harold J. Gordon, ''Hitler and the Beer Hall Putsch'', Princeton, Princeton University Press, 1972, 666 p. (ISBN 978-0-691-05189-5)
* Georg Franz-Willing, ''Putsch und Verbotszeit der Hitlerbewegung'', November 1923 - Februar 1925, Preußisch Oldendorf: Schütz, 1977
* Dornberg, John. (1982), ''Munich 1923, The Story of Hitler's First Grab for Power'', New York: Harper & Row.
* [[Giorgio Galli]], ''Il "Mein Kampf" di Adolf Hitler - Le radici della barbarie nazista'', Milano, Caos Edizioni, 2002. ISBN 88-7953-113-1
 
Il demanio stabile comprende oltre 35 km di piste per lo sci alpino: le più lunghe sono la ''Canin'' e la ''Bila Pec'', entrambe sviluppate su circa 2,5 [[Chilometro|km]]. La pista ''Bila Pec'' è sede di gare di [[Coppa Europa di sci alpino|Coppa Europa]] e viene spesso utilizzata come sede di [[gara FIS|gare internazionali]] e come pista di allenamento per discipline veloci ([[supergigante]] e [[discesa libera]]).
==Voci correlate==
 
* [[Mein Kampf]]
Il flusso turistico è comunque consistente anche in [[estate]], ove le attività si concentrano su [[escursionismo]], [[alpinismo]] e [[speleologia]] nelle gole carsiche dell'altipiano del [[Canin]].
 
Nei dintorni di Sella Nevea si trovano località quali l'[[Altopiano del Montasio]] (luogo di produzione del [[Montasio|formaggio omonimo]]), il [[Lago del Predil]] (ove si praticano canoa, windsurf e kitesurf), le stazioni sciistiche [[Slovenia|slovene]] di [[Kranjska Gora]] e [[Bovec]], il [[Passo di Pramollo|Passo Pramollo]] (che dà accesso alla stazione sciistica [[austria]]ca di [[Nassfeld Ski Arena]]).
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
Image:Sella_Nevea_dal_Monte_Canin.jpg|Sella Nevea dal Mt Canin
Image:Montasio_dal_canin.jpg|L’altipiano del Montasio e la cima viste dal Canin
File:Predil_15.jpg|[[Lago del Predil]]
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.sellanevea.net|Sito web ufficiale}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|nazismo}}
 
[[Categoria:RepubblicaFrazioni di WeimarChiusaforte]]
[[Categoria:Stazioni e comprensori sciistici del Friuli-Venezia Giulia]]
[[Categoria:Nazismo]]
[[Categoria:Colpi di Stato falliti]]