Cadecoppi e Sella Nevea: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
|Nome =Cadecoppi Sella Nevea
|Nome ufficiale =
|Panorama=View from the Levee - Near Caselle, Crevalcore (BO) Italy - March 19, 2013 - panoramio (1).jpg
|Immagine = Sella Nevea.jpg
|Didascalia=Argine destro del Panaro in territorio bolognese, nelle vicinanze di Cadecoppi
|Didascalia =
|Bandiera=
|Stemma =
|Voce bandiera=
|Stato = ITA
|Stemma=
|Grado amministrativo = 4
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Friuli-Venezia Giulia
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = no
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 13 =Emilia-Romagna Chiusaforte
|Altitudine = 1190
|Divisione amm grado 2=Modena
|Superficie =
|Divisione amm grado 3=Camposanto
|Note superficie =
|Amministratore locale=
|Abitanti =
|Partito=
|Note abitanti =
|Data elezione=
|Aggiornamento abitanti =
|Data istituzione=
|Codice catastale =
|Altitudine=
|Nome abitanti =
|Abitanti=60
|Patrono =
|Note abitanti=
|Festivo =
|Aggiornamento abitanti=
|Nome abitanti=cadecoppesi
 
|Sottodivisioni=
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Patrono=[[San Girolamo]]
|Festivo=30 settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
}}
'''Sella Nevea''' (''Nevee'' in [[Lingua friulana|friulano]]<ref>[http://www.arlef.it/it/documenti/#/toponomastica Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130927084456/http://www.arlef.it/it/documenti/#/toponomastica |date=27 settembre 2013 }}.</ref>, ''Na Žlebeh'' in [[Lingua slovena|sloveno]], ''Neveasattel'' in [[Lingua tedesca|tedesco]]) è la principale [[frazione (geografia)|frazione]] del [[comune italiano]] di [[Chiusaforte]], in [[Friuli Venezia Giulia]], distante 80 km da [[Udine]] e 22 km da [[Tarvisio]].
'''Cadecoppi''' (in [[dialetto modenese]]: ''La Cà di Cóp'')<ref>{{cita web|titolo= I nómm di sît - Toponomastica|lingua=eml,it|url=https://www.bulgnais.com/topprov.html}}</ref> é una frazione del comune di [[Camposanto]], in [[provincia di Modena]].<ref>{{cita pubblicazione|url=http://incomune.interno.it/statuti/statuti/camposanto.pdf|titolo=Statuto del Comune di Camposanto}}</ref>
 
Sorge a 1.190&nbsp;m [[s.l.m.]], lungo le [[Alpi Giulie]] al confine con la [[Slovenia]], nella conca tra il [[monte Canin]] a sud e lo [[Jôf di Montasio]] a nord ed è una nota [[stazione sciistica|località]] di [[turismo]] invernale ed estivo. Dal monte Canin si snodano infatti diversi chilometri di [[pista da sci|piste da sci]] e relativi [[impianti di risalita]], che dall'inverno 2009 sono collegati con gli impianti d'oltreconfine di [[Plezzo]] (Bovec), sul versante sud-orientale del Canin.
 
== Storia ==
=== Gli inizi ===
Forte di un [[neve|innevamento]] naturale abbondante, indotto dalla favorevole esposizione del territorio alla [[stau]] (ove i venti umidi da sud quali [[libeccio]] e [[scirocco]] sono forieri di forti precipitazioni), Sella Nevea iniziò ad affermarsi come [[stazione sciistica|località sciistica]] già negli [[anni 1930|anni trenta]] del [[XX secolo]]: al tempo il territorio era essenzialmente utilizzato come [[alpeggio]] e meta di sporadici sciatori.
 
Durante la [[prima guerra mondiale]], precisamente durante la [[rotta di Caporetto]], la sella fu teatro di aspre battaglie di sfondamento da parte dell'esercito austro-tedesco e di strenue difese (alla Sella Buia e alla Sella Prevala) da parte dell'esercito italiano in ritirata.<ref>Andrea Bavecchi (a cura di), ''È stato un autunno freddo. La battaglia di Sella Prevala raccontata dagli alpini Candido Fiocchi e Luigi Malaguti dai soldati e ufficiali austriaci dell'IR Erzherzog Rainer'', Udine, Saisera Edizioni, 2009</ref><ref>Andrea Bavecchi (a cura di), ''Il dovere o la ragione, diario di un cecchino a Sella Nevea'', Udine, Saisera Edizioni, 2006</ref>
 
Il decisivo impulso allo sviluppo di Sella Nevea giunse tuttavia a partire dal [[1965]], anno nel quale, dopo una lunga trattativa tra le amministrazioni di [[Chiusaforte]] e Isa Nevea, l'architetto [[Giacomo Della Mea]] presentò in [[consiglio comunale]] un piano di sviluppo edilizio territoriale, da attuarsi attraverso la costruzione di villini isolati. Tuttavia la repentina morte di Della Mea (nel [[1968]]) e il contestuale compimento del [[miracolo economico italiano]] modificò il progetto, che venne riorientato sulla costruzione di unità abitative più massicce e capienti.
 
Questo allontanamento dai piani originari viene ritenuto {{chiarire|da alcuni|chi sono?}} un tentativo di [[speculazione edilizia]]: si levarono pertanto voci critiche contro l'[[architettura]] delle costruzioni, giudicata incapace di valorizzare il contesto paesaggistico in cui andavano a inserirsi.
 
Lo sviluppo fu anche infrastrutturale: nel [[1967]] vennero approvati i progetti di costruzione della [[funivia]] del [[Canin]], della [[sciovia]] "rossa" del Poviz e dell'hotel Canin; due anni dopo, nel [[1969]], venne potenzia la [[linea elettrica]] a servizio dell'abitato. A seguire, il 12 dicembre [[1970]], a fronte di un investimento di oltre mezzo miliardo di [[lire italiane|lire]], le suddette opere vennero attivate.
 
Tra fine [[anni 1970|anni settanta]] e inizio [[anni 1980|anni ottanta]] Sella Nevea aveva ormai assunto il proprio aspetto contemporaneo.
 
=== Le vicissitudini ===
Il 18 e 19 marzo [[1975]]<ref>[http://www.aineva.it/pubblica/neve46/cannoni2.html A.I.Ne.Va. Neve e Valanghe n°46] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140910195510/http://www.aineva.it/pubblica/neve46/cannoni2.html |data=10 settembre 2014 }}.</ref>, dopo eccezionali nevicate, alcune [[valanghe]] riescono a raggiungere la località, distruggendo una sciovia e danneggiando un [[albergo]], Sella Nevea verrà considerata a rischio valanghe fino al [[2001]], quando il completamento del piano in messa in sicurezza garantirà la completa protezione dell'abitato.
 
Una decina di anni dopo, nel [[1985]], la società Sella Nevea SpA, avente in carico la gestione degli impianti di risalita, dichiarò fallimento. Ciò sancì l'inizio di un periodo di difficoltà, ove al summenzionato rischio di valanghe si sommò lo stallo degli investimenti sulla località.
 
Due anni dopo, nel [[1987]], nasce Promotur, società pararegionale istituita per favorire lo sviluppo dei principali poli sciistici del [[Friuli-Venezia Giulia]]; Promotur si occupa anche della gestione di Sella Nevea, che tuttavia non esce dallo stato di fallimento. Solo nel [[2004]] Promotur acquista formalmente gli impianti e, in concomitanza, con il completamento della messa in sicurezza, può pensare ad una pianificazione per la stazione sciistica.
 
Nel [[2003]] Sella Nevea viene completamente esclusa dalle [[Universiadi]], che hanno come centro la vicina [[Tarvisio]]; tre anni dopo, nel [[2006]], viene confermato da Promotur un piano di investimento di 34 milioni di [[Euro]] per realizzare la sostituzione della storica funivia del Canin e la realizzazione del collegamento sciistico con [[Bovec]], località invernale [[Slovenia|slovena]] posta sul versante sud del Canin. Il collegamento funiviario è attivo dall'inverno 2009/2010 e passa per Sella Prevala, già raggiunta da un impianto esistente nel versante sloveno.
 
Nel gennaio [[2013]], il crollo<ref>{{Cita web|autore = Rino Galeno|url = http://www.neveitalia.it/ski/sellanevea/news/bovec-kanin-il-crollo-di-due-telecabine-mette-a-rischio-il-futuro-di-sella-nevea|titolo = Bovec-Kanin, il crollo di due telecabine mette a rischio il futuro di Sella Nevea?|accesso = |data = 29 gennaio 2013}}</ref> di due cabine dell'ovovia [[Plezzo]]-Prevala causa un grave colpo al polo transfrontaliero. L'impossibilità di una riparazione immediata e le difficoltà economiche dei gestori sloveni, culminate con il fallimento della Atc Kanin nel mese di giugno<ref>{{Cita web|autore = |url = http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2013/10/26/news/falliti-gli-impianti-sciistici-di-bovec-mazzata-per-sella-nevea-1.7995617|titolo = Falliti gli impianti sciistici di Bovec, mazzata per Sella Nevea|accesso = |data = 26 ottobre 2013}}</ref>, hanno reso vani parte degli investimenti effettuati da Promotur negli anni precedenti. Il ripristino degli impianti di risalita di [[Plezzo]] (Slovenia) viene completato nell'estate del 2016 e l'inaugurazione avviene nel settembre dello stesso anno.
 
== La località ==
Situata lungo la strada provinciale 2 "via Panaria", sulla riva sinistra del fiume [[Panaro]], ha una popolazione di 60 abitanti.
Sella Nevea ha assunto la vocazione di località dedicata agli [[sport invernale|sport invernali]]: vi si praticano infatti [[sci|sci da discesa]], [[sci di fondo]], [[snowboard]], [[pattinaggio su ghiaccio]], [[trekking]] e [[sci alpinismo]].
 
Il demanio stabile comprende oltre 35 km di piste per lo sci alpino: le più lunghe sono la ''Canin'' e la ''Bila Pec'', entrambe sviluppate su circa 2,5 [[Chilometro|km]]. La pista ''Bila Pec'' è sede di gare di [[Coppa Europa di sci alpino|Coppa Europa]] e viene spesso utilizzata come sede di [[gara FIS|gare internazionali]] e come pista di allenamento per discipline veloci ([[supergigante]] e [[discesa libera]]).
==Storia==
[[File:Avviso pagamento dazi transito Finale Emilia Cadecoppi Panaro Modena 1770.jpg|thumb|Avviso per il pagamento del dazio nella villa della Cadecoppi (1770)]]
Nel [[1227]] il Comune di Modena fece costruire una torre di guardia lungo la riva del fiume Naviglio (oggi chiamato [[Panaro]]), nella zona chiamata Volta del Torrione (o della Torre), vicina all'odierna chiesa parrocchiale.<ref>{{cita web|titolo=Comune di Camposanto, Età Medievale e Moderna: CS 1. Cadecoppi, alveo del fiume Panaro|sito=SISTEMONET - Portale geografico del territorio modenese|url=http://www.sistemonet.it/incoming/viewArchaeology-action.do?id=1327&currentPage=1&popup=no}}</ref> La località segnò il confine tra i territori di [[Modena]] e [[Bologna]] fino all'[[unità d'Italia]].
 
Il flusso turistico è comunque consistente anche in [[estate]], ove le attività si concentrano su [[escursionismo]], [[alpinismo]] e [[speleologia]] nelle gole carsiche dell'altipiano del [[Canin]].
Tra il [[1485]] e il [[1490]], per volontà della contessa Violante Martinengo Rangoni, venne edificata la chiesa parrocchiale di [[San Girolamo|San Girolamo dottore]], appartenente alla [[diocesi di Modena]]. L'edificio, ricostruito nel [[1708]] dal capomastro modenese Giacomo Lucenti con murature in mattone, presenta una facciata a capanna, con portale architravato e sovrastante finestrone rettangolare. L'interno della chiesa presenta volte a tutto sesto e unghiate, mentre lateralmente sono presenti quattro cappelle con soffitto a botte, separate da lesene ioniche; sul fondo vi è un coro semicircolare e il presbiterio. Nella chiesa sono esposti una pala d'altare di [[Adeodato Malatesta]] raffigurante San Girolamo e un dipinto di [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]] realizzata da [[Luigi Manzini]].<ref>{{cita web|titolo=Camposanto|sito=Modena è - Portale del turismo della Provincia di Modena|editore=Provincia di Modena|url=http://www.portaleturismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=305&IDSezione=6402&ID=69242|accesso=2019-02-05}}</ref> A lato della chiesa si trova un campanile tripartito, munito di cella campanaria a quattro aperture e con tetto a cuspide piramidale in lamiera, e la sagrestia risalente alla metà del [[XIX secolo]]. Nel [[1912]] venne rifatto il selciato del presbiterio, mentre risale al [[1927]] la distruzione delle antiche tombe sotterranee a seguito del rinnovamento del pavimento della chiesa. A seguito del [[Concilio Vaticano II]], nel [[1968]] venne rifatto l'altare, eliminata la balaustra marmorea, sostituite le vetrate e sistemato il battistero.<ref>{{cita web|titolo=Chiesa di San Girolamo Dottore (Cadecoppi, Camposanto)|sito=Le chiese delle diocesi italiane|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=56392|accesso=2019-02-05}}</ref>
 
Nei dintorni di Sella Nevea si trovano località quali l'[[Altopiano del Montasio]] (luogo di produzione del [[Montasio|formaggio omonimo]]), il [[Lago del Predil]] (ove si praticano canoa, windsurf e kitesurf), le stazioni sciistiche [[Slovenia|slovene]] di [[Kranjska Gora]] e [[Bovec]], il [[Passo di Pramollo|Passo Pramollo]] (che dà accesso alla stazione sciistica [[austria]]ca di [[Nassfeld Ski Arena]]).
Il 21 novembre [[1524]] è registrata un'inondazione dovuta alla rottura dell'argine del Panaro a Cadecoppi.<ref>{{cita libro|titolo=Varie schede meteorologiche, dal 397 avanti Cristo sino alla fine del secolo XVIII dell'era volgare|autore=Luigi Francesco Valdrighi|opera=Grasulphus de Grasuphis: tavolette, memoriali, e registri un di un cronografo modenese| editore=Tipografia di P. Toschi|città=Modena|anno=1876|mese=6|numero=3|p=24|url=https://books.google.it/books?id=mIlMAQAAMAAJ&pg=RA2-PA24}}</ref>
 
==Galleria d'immagini==
Nel [[1788]] era presente una popolazione residente di 410 persone,<ref>{{cita libro|autore=Lodovico Ricci|titolo=Corografia dei territori di Modena, Reggio, e degli altri stati già appartenenti alla casa d'Este|editore=Per gli Eredi di Bartolomeo Soliani|città=Modena|anno=1788|p=24|url=https://books.google.it/books?id=1HhfYblNreoC&pg=PA24}}</ref> mentre nel [[1847]] vi erano 1328 abitanti.<ref>{{cita libro|autore=Carlo Roncaglia|titolo=Statistica generale degli Stati Estensi|editore=Tipografia di Carlo Vincenzi|città=Modena|anno=1849|p=83|url=https://books.google.it/books?id=_8NdAAAAcAAJ&pg=PA83}}</ref>
<gallery>
Image:Sella_Nevea_dal_Monte_Canin.jpg|Sella Nevea dal Mt Canin
Image:Montasio_dal_canin.jpg|L’altipiano del Montasio e la cima viste dal Canin
File:Predil_15.jpg|[[Lago del Predil]]
</gallery>
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto|voy}}
*{{cita pubblicazione|autore=Mauro Calzolari|titolo=Fabbriche ecclesiali: Cadecoppi (Camposanto), vicende e documenti dal 1485 al 1999|opera=Quaderni della Bassa Modenese, storia, tradizione, ambiente|volume=73|anno=2018|numero=1|città=San Felice sul Panaro|editore=Gruppo studi bassa Modenese|sbn=IT\ICCU\MOD\1690019}}
*{{cita libro|autore=Ireneo Remondi|titolo=Cadecoppi: memorie notizie curiosità|editore=Banca popolare di San Felice sul Panaro|anno=1986|sbn=IT\ICCU\CFI\0062669}}
*{{cita libro|autore=Ireneo Remondi|titolo=Documenti sulla fondazione della parrocchia di Cadecoppi|città=San Felice sul Panaro|anno=1987|sbn=IT\ICCU\MOD\1630429}}
*{{cita libro|titolo=5º Centenario della chiesa: 21 luglio 1985|editore=Parrocchia di Cadecoppi di Camposanto (Modena)|città=Camposanto|anno=1985|sbn=IT\ICCU\MOD\0048663}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{portale|Emilia}}
* {{cita web|http://www.sellanevea.net|Sito web ufficiale}}
 
[[Categoria:CamposantoFrazioni di Chiusaforte]]
[[Categoria:FrazioniStazioni dellae provinciacomprensori disciistici Modenadel Friuli-Venezia Giulia]]