Valerio Castello e Stadio Alvear e Tagle: differenze tra le pagine

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{{Impianto sportivo
[[File:Valerio castello, sacra famiglia con san giovannino, 1646 ca. 01.JPG|thumb|''Sacra famiglia con san Giovannino'', 1646 ca, Accademia Ligustica di Belle Arti]]
|nomestadio = Estadio Alvear y Tagle
{{Bio
|soprannome =
| Nome = Valerio
|immagine = Estadio Alvear y Tagle.jpg
| Cognome = Castello
|ubicazione = [[Buenos Aires]]
| Sesso = M
|nazione = ARG
| LuogoNascita = Genova
|uso = Calcio
| GiornoMeseNascita =
|usoLink = Calcio (sport)
| AnnoNascita = 1624
|annofondazione = [[1921]]
| LuogoMorte = Genova
|annoapertura = [[1923]]
| GiornoMeseMorte = 17 febbraio
|annochiusura= [[1937]]
| AnnoMorte = 1659
|annodemolizione= [[1938]]
| Epoca = 1600
|ristrutturazione=
| Attività = pittore
|usufruttuario = {{Calcio River Plate}}
| Nazionalità = italiano
|disciplina usufruttuario = [[calcio (sport)|Calcio]]
| PostNazionalità = , principale esponente del [[barocco genovese]]
|materiale superficie = Erba
|dimensioni terreno = {{Val|102|x|85|ul=m}}<ref>{{Cita|AFA 1927|p. 98}}.</ref>
|costo =
|progetto = Bernardo Messina, Juan Vaggo<ref name=estadios>{{Cita web|lingua=es|url=http://www.sitioriverplatense.com.ar/estadios-ant.htm|titolo=El cuarto estadio|editore=sitioriverplatense.com.ar|accesso=6 dicembre 2011}}</ref>
|struttura = rettangolare
|copertura = Nessuna
|proprietario= Ferrocarril Pacífico
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Estadio Alvear y Tagle''' è stadio uno [[stadio]] calcistico di [[Buenos Aires]], in [[Argentina]]; aveva una capacità massima di 40.000 persone.<ref name=cs29>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.rsssf.com/tables/29safull.html|titolo=Southamerican Championship 1929|editore=[[RSSSF]]|accesso=6 dicembre 2011}}</ref>
 
== Biografia Storia==
Il terreno fu affittato al River dalla Ferrocarril Pacífico nel [[1922]], inizialmente con un contratto quinquennale da 500 [[peso argentino|pesos]] al mese.<ref name=estadios /> Lo stadio fu edificato a [[La Recoleta]] dal [[1921]] al [[1923]], anno della sua apertura al pubblico: l'inaugurazione si tenne il 20 maggio 1923.<ref name=estadios /> In precedenza, il River giocava i suoi incontri a La Boca, che fu il suo stadio di casa tra il [[1915]] e il [[1923]];<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.rsssf.com/tablesr/riverplate.html|titolo=Club Atlético River Plate|autore=Osvaldo Gorgazzi|editore=[[RSSSF]]|accesso=6 dicembre 2011}}</ref> all'epoca l'Alvear y Tagle era considerato uno stadio tra i più prestigiosi del Paese.<ref>{{Cita web|lingua=es|url=http://www.buenosaires.gov.ar/areas/deportes/clubes/detalle.php?id=41|titolo=Institución: Club Atlético River Plate|editore=buenosaires.gov.ar|accesso=6 dicembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120203020903/http://www.buenosaires.gov.ar/areas/deportes/clubes/detalle.php?id=41|dataarchivio=3 febbraio 2012}}</ref> Nel [[1928]] al complesso fu aggiunta una piscina, e vi si tennero anche incontri di [[pugilato]].<ref name=estadios /> Nel [[1929]] lo stadio fu teatro del [[Campeonato Sudamericano de Football]], e ospitò la gara d'apertura del torneo tra {{NazNB|CA|PRY}} e {{NazNB|CA|URY}}.<ref name=cs29 /> Insieme all'[[Estadio Gasómetro]], casa del [[Club Atlético San Lorenzo de Almagro|San Lorenzo]], e allo stadio dell'Independiente, fu tra le sedi degli incontri: l'unica altra gara disputata all'Alvear y Tagle fu Uruguay-{{NazNB|CA|PER}} dell'11 novembre.<ref name=cs29 /> Lo stadio fu demolito in seguito all'inaugurazione del [[Stadio monumentale Antonio Vespucio Liberti|Monumental]].<ref name=estadios />
 
==Note==
=== La formazione ===
<references />
Fu l'ultimo figlio del celebre pittore [[Bernardo Castello]], che tuttavia morì quando Valerio aveva appena 6 anni.
Restato sotto la condotta del fratello maggiore Torquato, che tentò d'instradarlo nello studio delle lettere, si distinse in giovine età per una propensione verso la pittura, rafforzata dalle osservazioni delle opere di [[Perin del Vaga]] nella [[Villa del Principe]] a Genova<ref>Raffaello Soprani, [https://books.google.com/books?id=oFcGAAAAQAAJ Vite de Pittori, Scultori ed Architetti Genovesi]; seconda edizione, volume I: rivisto da Carlo Giuseppe Ratti, Stamperia Casamara, dalle Cinque Lampadi, Genova, 1768. Pagine 339-350.</ref>.
 
Ebbe un apprendistato, tuttavia ininfluente, presso [[Domenico Fiasella]] e [[Giovanni Andrea De Ferrari]], seguito da un viaggio di formazione a Milano e Parma<ref>E. Gavazza, in ''La pittura a Genova e in Liguria'', Genova 1971, pp. 193-208</ref>, dove poté studiare in particolare le opere di [[Giulio Cesare Procaccini]], di [[Correggio (pittore)|Correggio]], di [[Parmigianino]] e di [[Van Dyck]] dai quali prese spunto per incanalare il suo temperamento poetico in una sensualità languida, basti pensare al ''Ratto delle Sabine'' o al ''Ratto di Proserpina''. Dalle opere di [[Rubens]] trasse l'insegnamento della composizione in movimento, spesso diagonale; non trascurabili furono gli accostamenti con il [[Paolo Veronese|Veronese]] sia per la struttura sia per l'equlibrio tra luce, colore, movimento e forma.<ref name="M">"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.III, pag.146</ref>
 
=== Gli esordi ===
[[File:Palazzo Balbi Senarega (Genova) 03.jpg|thumb|''Carro del Tempo'', Palazzo Balbi Senarega (Genova)]]
Ebbe presto diverse commesse, sia relative a quadri che ad affreschi. Molto scarse sono tuttavia le notizie documentarie certe. Fra i suoi primi capolavori sono i due dipinti la ''Vocazione'' e il ''Battesimo di san Giacomo'' dell'[[oratorio di San Giacomo della Marina]] a Genova, mentre il suo primo importante ciclo di affreschi è conservato nella [[Chiesa di San Martino d'Albaro]], dove nell'<nowiki/>''Assunta'' si notano già il dinamismo e la grandiosità di Rubens<ref>CASTELLO, Valerio di Giuliana Biavati - Treccani, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 21 (1978)</ref>. Nel 1648 firma nella [[Chiesa di San Siro (Santa Margherita Ligure)|chiesa di San Siro]] a Santa Margherita Ligure ''San Sebastiano tra i santi Lorenzo e Rocco'', cui seguono la ''Conversione di san Paolo'', ([[Galleria nazionale di palazzo Spinola]]), il ''Martirio di san Lorenzo '' di Palazzo Bianco e tre episodi della vita di san Francesco Saverio nella [[Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea|chiesa del Gesù]]. Le altre commissioni religiose di rilievo sono la volta della [[Chiesa di Santa Marta (Genova)|chiesa di Santa Marta]] con l'''Annunciazione'', e gli affreschi della chiesa di S. Maria in Passione, di cui sopravvivono lacerti nel [[Museo di Sant'Agostino di Genova|Museo di Sant'Agostino]]. Nella ''Pietà '' della
Pinacoteca civica di Savona, tema replicato anche nella tela conservata al Musée des Beaux‐Arts di Nancy, l’esasperato allungamento delle membra del corpo di Cristo rimanda alle influenze emiliane di Parmigianino e Procaccini, mentre nel ''Il ratto delle Sabine '' e ne ''La strage degli innocenti'' ([[Kunsthistorisches Museum]], Vienna) la vorticosa composizione trae ispirazione da Rubens<ref>''Valerio Castello 1624-1659. Genio moderno'', L. Leoncini, D. Sanguineti, M. Cataldi Gallo, Skira, 2008</ref>.
 
=== Gli affreschi per i palazzi dei Balbi ===
I due grandi cicli di affreschi profani cui lavora sono invece la decorazione dei palazzi di Giovanni Battista Balbi e Francesco Maria Balbi. Nella primavera del 1654 affresca la volta del ''Salotto della Fama'', all'interno delle quadrature dell’ascolano Giovanni Maria Mariani ([[Palazzo Reale (Genova)|Palazzo Reale]]). Il suo capolavoro, realizzato tra il 1655 e il 1659, sono le volte delle sale di [[Palazzo Balbi-Senarega|Palazzo Balbi Senarega]]. Qui realizza la ''Galleria del Ratto di Persefone'', ove una moltitudine di divinità sono ritratte a vivaci colori e con audaci scorci prospettici che sembrano farle precipitare dalle finte architetture del bolognese [[Andrea Seghizzi]]. Nel salone maggiore, la celebrazione dei fasti della famiglia Balbi è affidata all'allegoria mitologica del ''Carro del Tempo''. L'entusiasmo con cui i committenti accolgono queste opere porterà ad affidargli anche la ''Sala della Pace'' e la ''Sala di Leda''.<ref>{{Cita web|url=https://www.finestresullarte.info/565n_valerio-castello-affreschi-palazzo-balbi-senarega.php|titolo=Il ciclo barocco di Valerio Castello in Palazzo Balbi-Senarega a Genova, di Federico Giannini, scritto il 07/10/2016}}</ref>
 
Sposatosi con Paola Maria De Ferrari nel 1657, morì improvvisamente due anni dopo e fu tumulato nella cappella di famiglia in san Martino d'Albaro.
 
Nei pochi anni di vita riuscì ad esercitare un'enorme influenza nella pittura genovese, contribuendo alla formazione di pittori quali [[Domenico Piola]], con il quale affrescò la chiesa di Santa Maria in Passione a Genova, che ne ereditò le commissioni alla morte, ed ebbe come discepoli [[Bartolomeo Biscaino]], [[Giovanni Paolo Cervetto]], [[Stefano Magnasco]] e [[Giovanni Battista Merano]]. Fu il primo a collaborare con i quadraturisti [[Bologna|bolognesi]] giunti a Genova intorno alla metà del secolo, Sighizzi, Mariani, e Brozzi.
<gallery>
File:Valerio Castello - The Miracle of the Roses - WGA4538.jpg|Il Miracolo delle rose, Museo dell'Hermitage, Sanpietroburgo
File:Santa Marta (Genova) 05.jpg|Annunciazione, Santa Marta (Genova)
File:Valerio Castello - Moses striking Water from the Rock.jpg|Mosè fa scaturire l'acqua dalle rocce
File:Valerio castello, decollazione del battista, 1645 ca.JPG|Decollazione del battista, 1645 ca, Pinacoteca del Castello Sforzesco
File:Valerio Castello - The Legend of Saint Genevieve of Brabant.jpg|''Leggenda di santa Genoveffa'', 1652 ca, Hartford, Wadsworth Atheneum Museum of Art
</gallery>
 
== Opere ==
[[File:Strasbourg MBA août 2014 (08).JPG|thumb|''Adorazione dei Magi'', Strasburgo]]
*''La Fama'', [[affresco]], [[1651]], [[Palazzo Reale (Genova)|Palazzo Reale]], [[Genova]]
*''Carro del Tempo'', [[affresco]], [[Palazzo Balbi-Senarega]], [[Genova]]
*''La strage degli innocenti'', [[Museo dell'Ermitage]], [[San Pietroburgo]]
*''Il ratto delle Sabine'', [[Galleria degli Uffizi]], [[Firenze]]
*''Adorazione dei Magi'', circa 1650, olio su tela 122 × 148 cm, [[Strasburgo]], [[Musée des Beaux-Arts de Strasbourg|Musée des Beaux-Arts]]
*''Vergine e Bambino con san Giovanni Battista'', [[National Gallery (Londra)|National Gallery]], [[Londra]]
*''Il Battesimo di San Giacomo'', ''Vocazione di San Giacomo,'' Oratorio di San Giacomo alla Marina, [[Genova]]
*''Cappella del Rosario. Madonna col Bambino fra i santi Domenico e Rosa'', [[Chiesa di San Martino d'Albaro]], [[Genova]]
*''Sacra Famiglia con santa Elisabetta'', The Burghley House Collection, [[Stamford (Regno Unito)|Stamford]]
*''Morte di Lucrezia'' Olio su tela, cm. 209 x 246, [[Asti]], [[Palazzo Mazzetti]]
*''Ratto di Elena (o Ecuba)'' Olio su tela, cm. 209 x 249, [[Asti]], [[Palazzo Mazzetti]]
*''Ester e Assuero'', collezione privata
*''La Dama'', collezione privata
*Sacra Famiglia con San Giovannino, collezione privata
*''Ritrovamento di Mosè'', [[New York]]
*''Madonna con Gesù Bambino e sant'Antonio da Padova'', Chiesa Sant'Antonio da Padova, [[Novi Ligure]]
*''Decollazione di san Giovanni Battista'', Civica Pinacoteca del [[Castello Sforzesco]], [[Milano]]
*''Santi Marco Evangelista, Giovanni Battista, Cecilia, Martino e Lorenzo'' pala d'altare nella [[Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Bono|Chiesa di San Giovanni Battista]], [[Recco]]
*''Cristo fra i dottori del Tempio'', olio su tela, [[Palazzo Rosso (Genova)|Palazzo Rosso]], [[Genova]]
* [[XVII secolo]], "''Resurrezione''", attribuzione, dipinto custodito nell'[[Oratorio del Rosario di San Domenico]] di [[Palermo]].
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|url=http://biblioteca.afa.org.ar/libros/libro_30/|titolo=Planillas de afiliación 1927|città=Buenos Aires|anno=1928|autore=[[Asociación del Fútbol Argentino]]|editore=|cid=AFA 1927|lingua=es}}
*[[Camillo Manzitti]], ''Valerio Castello'', Torino, 2004. Seconda edizione 2008.
*[[Camillo Manzitti]], ''Valerio Castello'', Genova, 1972.
* {{DBI
|nomeurl =
|nome = CASTELLO, Valerio
|autore = Giuliana Biavati
|volume = 21
|anno = 1978}}
*''Valerio Castello 1624-1659 Genio Moderno'', catalogo della mostra a cura di Marzia Cataldi Gallo, Luca Leoncini, [[Camillo Manzitti]], Daniele Sanguinetti, Ginevra-Milano, 2008 (Isbn: 8861306646).
*Raffaele Soprani, ''Le Vite de Pittori, Scoltori et Architetti Genovesi'', Giuseppe Bottaro e Gio Battista Tiboldi Compagni, con licenza de superiori, Genova, 1674. Pagine 231-236
*Raffaello Soprani, Carlo Giuseppe Ratti (a cura di), ''[http://books.google.com/books?id=oFcGAAAAQAAJ&pg=PA339#v=onepage&q=&f=false, Vite de Pittori, Scultori ed Architetti Genovesi; In questa seconda Edizione rivedute, accresciute ed arricchite di note da Carlo Giuseppe Ratti Tomo Primo]'', Stamperia Casamara, dalle Cinque Lampadi, con licenza de superiori, Genova, 1768. Pagine 339-350.
*Anna Orlando, ''Stefano Magnasco e la cerchia di Valerio Castello'', Milano, 2001.
*Giuseppe Ginori, [http://books.google.com/books?id=ClcGAAAAQAAJ&pg=RA1-PA65-IA2&lpg=RA1-PA65-IA2&dq=valerio+castello+genova+torquato&source=web&ots=P9Okc8pIgZ&sig=kATAIwNdZ3UXuIsE6i9SYwGkHkw#PRA1-PA65-IA1,M1 Serie degli uomini i più illustri nella pittura, scultura, e architettura...], 1773 (digitalizzato da Google)
 
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== Collegamenti esterni ==
*Video - [https://www.youtube.com/watch?v=J-vEwpDuOk8 ''Valerio Castello 1624 - 1659. Genio moderno''] da YouTube
*[https://web.archive.org/web/20130118014633/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/index.php?it%2F22%2Feventi%2F48%2Fvalerio-castello-1624-1659-genio-moderno Mostra ''Valerio Castello 1624 - 1659. Genio moderno''] dal sito della [https://web.archive.org/web/20071201191807/http://www.sbapge.liguria.beniculturali.it/ Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria]
*[http://www.palazzoducale.genova.it/valerio-castello-1624-1659/ Mostra ''Valerio Castello 1624 - 1659. Genio moderno''] dal sito di Palazzo Ducale di Genova
 
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