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{{F|palazzi d'Italia|luglio 2017}}
{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo Fondi
|immagine = Via Medina 2.JPG
|didascalia = Il palazzo
|paese = ITA
|indirizzo =
|città = Napoli
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è disambigua -->
|stato =
|periodo costruzione = [[XVIII secolo]]
|inaugurazione =
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|appaltatore =
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}}
[[File:PalazzoFondicortile.jpg|thumb|Cortile]]
Il '''Palazzo Fondi''' (già '''palazzo Genzano''') è un edificio monumentale di [[Napoli]], ubicato in [[via Medina]].
 
==Storia==
Il primo palazzo fu eretto nel [[XVIII secolo]] su commissione del [[marchese]] di Genzano [[Gian Giacomo De Marinis]] che affidò le decorazioni a [[Giacomo del Pò]] e a [[Paolo De Matteis]]; lo stesso marchese, alla metà del secolo, incaricò del restauro [[Luigi Vanvitelli]], del quale restano il portale con la balaustra del balcone.
 
{{Benvenuto}} [[Utente:Lemure Saltante|<span style="color:green;font-weight:bold">Lemure</span><span style="color:dark orange;font-weight:bold"> Saltante </span>]] [[Discussioni utente:Lemure Saltante|<small> <b> sentiamo un po' </b> </small>]] 10:09, 30 lug 2019 (CEST)
Il palazzo fu ulteriormente rimaneggiato nel [[1799]] e nel [[1824]], assumendo pertanto l'aspetto attuale grazie al restauro voluto da Maria Costanza De Marinis e dal marito [[Giuseppe Sansevero di Sangro]], principe di [[Fondi]]. I principi di Fondi conservarono all'interno del palazzo una ricca collezione di quadri appartenuti ai {{Chiarire|[[De Marinis]]}}, ai [[Gaetani]] e ai [[Sansevero]].
 
Oggi l'edificio ospita mostre di arte contemporanea e produzioni televisive. Dal [[2021]] è destinato a diventare la sede dell'[[Autorità per le garanzie nelle comunicazioni|AGCOM]]<ref>{{Cita pubblicazione |url = http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/03/13/news/a_napoli_riapre_palazzo_fondi_arte_e_poi_sede_agcom-191167991/ |titolo = A Napoli riapre Palazzo Fondi |pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data = 13 marzo 2018 |accesso = 30 ottobre 2018}}</ref>.
 
==Descrizione==
L'immobile ha una semplice [[facciata]] ornata da un basamento con [[mezzanino (architettura)|mezzanino]] in bugnato liscio, mentre il corpo superiore presenta due ordini di finestre semplicemente decorate.
Le finestre del [[piano nobile]] possegono balconi pronunciati da mensole e sono sormontate da una decorazione a [[Timpano (architettura)|timpano]] retto da [[Lesena|semilesene]] con metà capitello [[Ordine ionico|ionico]] poste in maniera speculare; al piano superiore invece hanno un semplice contorno in stucco con balconcini lievemente sporgenti,
Notevole è la balaustra del balconcino centrale in marmo.
Il prospetto termina con un possente cornicione scandito da mensole, sul quale spunta una maestosa balaustra che percorre tutta la lunghezza della facciata.
 
Nel cortile c'è una scala settecentesca del Vanvitelli che porta ai piani superiori, affrescati nel [[XVIII secolo]]; nell'androne c'è lo stemma dei De Marinis, mentre la struttura del cortile è articolata mediante il tema della serliana.
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
*[[Palazzi di Napoli]]
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Palazzo Fondi (Napoli)}}
 
{{Palazzi di Napoli del XVIII secolo}}
{{Portale|architettura|Napoli}}
 
[[Categoria:Palazzi di Napoli|Fondi Palazzo]]