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{{F|palazzi|febbraio 2011}}
[[File:Palacio de Comunicaciones - 07.jpg|upright=1.4|thumb|Il ''Palacio de Cibeles'' di Madrid.]]
[[File:Plaza de Cibeles (Madrid) 13.jpg|upright=1.4|thumb|Vista notturna]]
Il '''Palacio de Cibeles''' di [[Madrid]] è un emblematico edificio della città, oggi sede del Comune. Situato nella [[Plaza de Cibeles]], fu progettato da [[Antonio Palacios]] e [[Joaquín Otamendi]] come sede per la ''Sociedad de Correos y Telégrafos'' della [[Spagna]].
== Storia e architettura ==
Il Palacio de Comunicaciones fu l'ultimo dei quattro edifici del contorno della piazza ad essere costruito. Può essere considerato come quello che meglio identifica la piazza, disponendosi incurvato sull'angolo sudorientale e propiziando la definizione circolare della stessa. Inoltre, il suo aspetto istituzionale e la sua considerevole altezza massima (la torre centrale è alta più di 60 m) rinforzano la sensazione di chiusura dell'ampio spiazzo nel quale confluiscono la ''[[calle de Alcalá]]'' e i viali di [[Paseo de Recoletos|Recoletos]] e del [[Paseo del Prado|Prado]].
Il palazzo, che occupa una superficie totale di 12.207 m², venne costruito nel luogo in cui sorgevano i [[Giardini del Buon Ritiro|Jardines del Buen Retiro]]. Cominciò ad essere edificato nell'anno [[1904]], a partire da un progetto degli architetti Antonio Palacios e Julián Otamendi e dell'ingegnere Ángel Chueca. Il costo totale giunse ai 10.311.860 [[peseta]]s. I lavori ebbero termine tre anni dopo, nel [[1907]].
L'edificio presenta uno stile molto personale dei due architetti, che in seguito svilupperanno nell'[[Hospital de Maudes]], figlio di diverse correnti che si integrano in un complesso coerente: il neogotico, specialmente l'opera di [[Eugène Viollet-le-Duc|Viollet-le-Duc]], la scoperta di sincerità strutturale e dei materiali da parte di architetti e ingegneri come [[Gustave Eiffel]] e [[Otto Wagner]], e la passione di Palacios per gli stili regionali spagnoli, in particolar modo il tardo gotico e i lavori di [[Rodrigo Gil de Hontañón]]. La monumentalità dei suoi volumi emula i modelli architettonici statunitensi vigenti all'epoca e le sue composizioni volumetriche denotano un certo tocco francese. Riguardo agli elementi decorativi esterni, questi rimandano all'architettura medievale spagnola, presente anche nella lavorazione della pietre.
Uno degli aneddoti più famosi riguardanti questo edificio racconta della visita di [[Lev Trockij|Trotsky]], che visitò Madrid negli [[Anni 1930|anni '30]], al principio del suo esilio, ed era una figura molto rispettata. Lo portarono a passeggio per il centro di [[Madrid]] e al vedere l'edificio in questione rimase tanto sorpreso dalla sua monumentalità che lo chiamò ''Nuestra Señora de las Comunicaciones''.
[[File:Tejado - Palacio de Comunicaciones.jpg|thumb|Parte superiore]]
L'edificio fu progettato come un'"Opera d'arte totale" (in tedesco, ''Gesamtkunstwerk'') nella quale il minimo dettaglio, dalle luminarie fino ai banchi della ''Sala de operaciones'' o al sistema di ventilazione, formano un complesso artistico unitario al servizio della sua funzione come ''Casa de Correos''. È stato oggetto di una riforma architettonica per adattarlo alla nuova sede del Comune di Madrid.
== Cronologia ==
*9 giugno [[1904]]: Le Corti approvano il progetto di un futuro edificio delle poste nel solar de Alcalá all'angolo con il Salón del Prado.
*Novembre [[1904]]: Chiuso il concorso al quale si presentano tre progetti: Felipe María López Blanco-Luis Montesinos, Carrasco-Saldaña e Palacios-Otamendi.
*9 settembre [[1907]]: Inizio dei lavori del progetto vincitore di Palacios e Otamendi.
*23 novembre [[1909]]: Inaugurazione ufficiale dell'edificio alla presenza dei Sovrani.
*5 novembre [[2007]]: Diventa la sede del Comune di Madrid
== Altri progetti ==
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{{portale|architettura|Spagna}}
[[Categoria:Architetture eclettiche di Madrid]]
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[[Categoria:Municipi della Spagna|Madrid]]
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