Federigo Zuccari (astronomo) e Infermiere (Italia): differenze tra le pagine

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{{Bio
L{{'}}'''infermiere''', in Italia, è un [[professionista sanitario]], la cui formazione è demandata per legge alle [[Università in Italia|università]].<ref>[http://www.ipasvi.it/universita/laurea-in-infermieristica.htm IPASVI - Laurea triennale]</ref>
|Nome = Federico
|Cognome = Zuccari
|Sesso = M
|LuogoNascita = Isola del Liri
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1784
|LuogoMorte = Barra
|LuogoMorteLink = Barra (Napoli)
|GiornoMeseMorte = 15 dicembre
|AnnoMorte = 1817
|Attività = astronomo
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
==Cenni biograficiStoria ==
=== Le scuole profesisonali ===
Nacque ad Isola del Liri, allora in provincia di [[Terra di Lavoro]], da famiglia benestante,da Carlo Zuccari e da Anna Maria Colli dalla quale discenderà un altro celebre astronomo, cioè [[Ernesto Capocci]]. Federico Zuccari discendeva dai celebri pittori di Sant'Angelo in Vado, Taddeo e Federico.
La figura ha cominciato ad essere disciplinata, nello stato italiano, solo dall'inizio del [[XX secolo]]: infatti il Regio Decreto-Legge 15 agosto 1925 n. 1832 prevedeva che le [[facoltà universitaria|facoltà universitarie]], ma anche i comuni e le istituzioni di pubblica beneficenza e assistenza sociale potessero istituire apposite scuole professionali<ref>Art. 1 comma 1 R.D.L. 15 agosto 1925 n. 1832</ref> ove, al termine della frequentazione di un corso biennale teorico-pratico con relativo tirocinio, si conseguiva un diploma di Stato per l'esercizio della professione di infermiere<ref>Art. 8 comma 1 R.D.L. 15 agosto 1925 n. 1832</ref> che però costituiva titolo di preferenza per l'assunzione a servizio di negli ospedali dei comuni delle istituzioni pubbliche di beneficenza e di altri enti morali.<ref>Art. 8 comma 3 R.D.L. 15 agosto 1925 n. 1832</ref> Successivamente le norme per l'esercizio della professione di infermiere furono raccolte nel Regio Decreto 27 luglio 1934 n. 1265.
 
=== Il secondo dopoguerra e il collegio profesisonale ===
Studiò a Napoli prima e a Roma poi. Nel [[1809]], tornato nella [[Napoli|città partenopea]], insegnò geografia matematica al Collegio Militare della [[Nunziatella]]. Tuttavia, dovette lasciare presto l'insegnamento per recarsi, su richiesta del [[gabinetto]] di [[Murat]], che l'aveva prescelto come futuro direttore dell'[[Osservatorio astronomico di Capodimonte|Osservatorio di San Gaudioso]], a specializzarsi in [[astronomia]], presso la [[Osservatorio astronomico di Brera|Specola di Brera]], sotto la guida di [[Barnaba Oriani]].
Nel [[secondo dopoguerra]], con la legge 29 ottobre 1954, n. 1049 viene creato il ''Collegio Infermiere Professionali, Assistenti Sanitari e Visitatrici e Vigilatrici di Infanzia'' ([[IPASVI]]). Al fine di responsabilizzare e guidare gli infermieri durante le proprie attività operative quotidiane, nel 1959 all'interno del Comitato centrale della Federazione [[Ipasvi]] si aprì un dibattito circa la necessità di mettere a punto un [[codice deontologico]] infermieristico, che indichi le coordinate etiche in relazione alle quali operassero gli esercenti della professione.<ref name=":8" /> Il primo [[codice deontologico]] delle infermiere italiane viene emanato nel 1960, rappresentando un importante passo avanti verso la costruzione dell'identità professionale. La legge 25 febbraio 1971, n. 124 abolì l'internato obbligatorio, aprendo la frequentazione dei corsi anche agli individui di sesso maschile,<ref>[https://www.normattiva.it/do/atto/caricaRiferimentiURN?art.dataPubblicazioneGazzetta=1971-04-03&art.codiceRedazionale=071U0124&art.flagTipoArticolo=0&art.idArticolo=1&art.idSottoArticolo=1&art.idSottoArticolo1=10&art.progressivo=0&art.versione=1&art.idGruppo=0&atto.tipoProvvedimento=LEGGE Art. 1 comma 1 legge 25 febbraio 1971, n. 124]</ref> mentre due anni dopo le scuole per infermieri professionali diventano triennali in accordo con le indicazioni europee stabilite dall'accordo europeo di Strasburgo su l'istruzione e la formazione delle infermiere del 25 ottobre 1967, ratificato dall'Italia con la legge 15 novembre 1973 n. 795. Il D.P.R. 13 ottobre 1975, n. 867 modificò poi l'ordinamento delle scuole professionali per gli infermieri, ed il D.P.R 14 marzo 1974, n. 225 ne specificò le mansioni, subordinandone la responsabilità al personale medico.
 
=== Gli anni 1990 e la formazione universitaria ===
Rientrò da Milano nel [[1812]], ebbe la cattedra di astronomia all'[[Università di Napoli Federico II|Università di Napoli]] e andò a dirigere, come previsto, la [[Osservatorio astronomico di Capodimonte|Specola di San Gaudioso]], dotandola delle più moderne strumentazioni. Zuccari si accorse, però, che il sito astronomico non era adeguato alle osservazioni, per cui progettò e fece approvare dal Governo la realizzazione di un nuovo Osservatorio, quello di [[Osservatorio astronomico di Capodimonte|Capodimonte]], i cui lavori furono diretti dall'architetto [[Stefano Gasse]]. Sempre nel 1812, ravvisando la necessità di libri specialistici, ottenne da [[Giuseppe Zurlo]] un apposito fondo per l'istituzione della biblioteca astronomica, che lo stesso scienziato [[Isola del Liri|isolano]] curò.
La legge 19 novembre 1990, n. 341 introdusse la possibilità di attivare un [[corso di laurea]]; il d.lgs 30 dicembre 1992, n. 502 si stabilì l'obbligo, entro il primo gennaio 1996, per le regioni di stipulare convenzioni con le [[università in Italia]] per l'attuazione dei corsi di laurea previsti dalla legge 341/1990. Il decreto inoltre stabilì l'obbligo del conseguimento di [[Esame di maturità (Italia)|diploma di maturità]] quinquennale per l'ammissione ai corsi per il consguimento del [[diploma universitario]], nonché al fine di superare il regime delle scuole venne affermato che in via transitoria i diplomi e gli attestati conseguiti con il precedente ordinamento (le scuole infermieristiche antecedenti al decreto), fossero equipollenti al diploma universitario.<ref>[https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=6&art.versione=1&art.codiceRedazionale=094A0049&art.dataPubblicazioneGazzetta=1994-01-07&art.idGruppo=1&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=1&art.flagTipoArticolo=0#art Art. 6 comma 3 d.lgs 30 dicembre 1992, n. 502]</ref>
 
Il decreto del [[Ministero della Salute|Ministero della Sanità]] 14 settembre 1994, n. 739<ref>Pubblicato nella [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] 9 gennaio 1995 n. 6</ref> dettò le prime disposizioni specifiche in tema relative alla figura ed al profilo professionale,<ref>Art. 1 comma 1 D.M. 14 settembre 1994 n. 73</ref> con la la legge 26 febbraio 1999, n. 42 vengono poi specificati i titoli equipollenti, e abrogato il DPR del 1974 ad esclusione del 6° articolo che specifica le mansioni dell’infermiere generico,<ref>[https://www.dimensioneinfermiere.it/legge-4299-abrogazione-del-mansionario-degli-infermieri/ Legge 42/99: Abrogazione del Mansionario degli Infermieri | Dimensione Infermiere]</ref> delineato un esercizio professionale senza [[mansioni]] predeterminate non più subordinata ai medici, anche dal punto divista della [[responsabilità penale]], come successivamente ribadito dalla legge 10 agosto 2000, n. 251.<ref>[http://www.salvisjuribus.it/lautonomia-infermieristica-fonte-di-nuove-responsabilita-penali/ L'autonomia infermieristica fonte di nuove responsabilità penali | Salvis Juribus]</ref>
Zuccari fu socio della Reale Accademia delle Scienze e Belle Lettere di Napoli, così come della prestigiosa [[Accademia Pontaniana]]. Poco prima che la morte lo cogliesse prematuramente, nel [[1817]], aveva annunciato l'imminente uscita di alcuni suoi scritti, rimasti dunque inediti, fra i quali le osservazioni astronomiche fatte nella Specola di S. Gaudioso, le memorie astronomiche e la descrizione dell'[[Osservatorio astronomico di Capodimonte|Osservatorio di Capodimonte]] e dei suoi strumenti<ref>Cfr. F. Zuccari, ''Breve cenno su gli Osservatorj di Pisa e di Napoli'', in «Giornale Enciclopedico di Napoli», XI (1817), t. 1, p. 113.</ref>.
 
== Requisiti e formazione ==
Fu tumulato nella chiesa di San Domenico nel quartiere [[Barra (Napoli)|Barra]] di Napoli.
Prima dell'emanazione del d.lgs 502/1992 si poteva diventare infermiere, dopo aver assolto l'[[obbligo scolastico]], tramite un corso presso una [[scuola professionale]] per ottenere il diploma di infermiere generico, oppure un corso di 3 anni per conseguire quello di infermiere professionale.<ref>[https://sites.google.com/site/nursemaxideas/contributi/l-infermiere-e-professionale l'Infermiere è professionale?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141224143234/https://sites.google.com/site/nursemaxideas/contributi/l-infermiere-e-professionale |data=24 dicembre 2014 }}</ref> Dopo l'emanazione del D.M. 509/1999 che ha disciplinato le [[professioni sanitarie]] la figura dell'infermiere viene unificata e quindi eliminata la suddivisione in infermiere generico e professionale.
 
Il titolo abilitante di dottore in ''infermieristica'' viene rilasciato mediante conseguimento della [[laurea triennale]]; può dopodiché conseguire una [[laurea magistrale]] al termine di un ulteriore corso di studi della durata di 2 anni. Per accedere al corso di studi è necessario il superamento di un test di ingresso a numero chiuso, i cui risultati determinano l'assegnazione dei posti disponibili. Il numero dei posti è definito sulla base della programmazione ministerisle e della disponibilità di strutture didattiche e personale docente. Il corso è suddiviso in una formazione teorica (discipline dei corsi integrati previsti dal piano degli studi) e pratica (tirocinio o apprendimento in ambito clinico), e comprende attività didattiche opzionali (ADO) e lo studio individuale.
==Articoli principali==
*''Metodo facile ed uniforme di descrivere orologi a sole su qualunque superficie piana'', in «Giornale Enciclopedico di Napoli», VIII (1814), t. 3, pp.&nbsp;129-140.
 
Una volta conseguita la [[laurea triennale]], che costituisce titolo abilitante ed essersi iscritto all'[[Ordine professionale]] tenuto presso la federazione [[IPASVI|Fnopi]] (Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche) presente come OPI in ogni [[provincia]], può svolgere la sua attività sia come [[lavoratore dipendente]], sia come [[libero professionista]] presso strutture pubbliche e private, nell'ambito dell'[[assistenza domiciliare integrata]]<ref>[http://www.infermieriperlasalute.it/infermiere.htm ''Chi è l'infermiere'' da infermieriperlasalute.it]</ref><ref>[http://www.ipasvi.laspezia.net/index.php/libera-professione/11-per-chi-cerca-un-infermiere-privato ''Per chi cerca un infermiere privato'' da ipasvi.laspezia.net, 7 gennaio 2015]</ref>. Qualora decida di svolgere la sua attività in regime libero professionale, l'attuale normativa prevede l'obbligo di conseguimento di [[laurea magistrale]] nonché l'acquisizione del numero di [[partita IVA]], la comunicazione di inizio attività al Collegio [[IPASVI]], la stipula di un contratto per la copertura assicurativa professionale e l'iscrizione all'ENPAPI ([[Enti previdenziali#Amministrazioni che gestiscono forme di previdenza sociale obbligatoria|Ente di Previdenza e Assistenza degli Infermieri]]).<ref>[http://www.nursingproject.it/professione-adempimenti/ infermieri libera professione adempimenti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
*''Considerazioni sulle costruzioni delle carte geografiche, e particolarmente sul metodo proposto dal Cav. Anton-Mario Lorgna ne' suoi «Principi di Geografia Astronomico-Geometrica»'', in «Giornale Enciclopedico di Napoli», IX (1815), t. 1, pp.&nbsp;47-70.
 
Il decreto interministeriale 2 aprile 2001 afferma che le università garantiscono la conclusionedei corsi di diploma universitario e il rilascio dei relativi titoli, l'accesso al cosro di laurea magistrale avviene sulla base dei crediti acquisiti nella formazione di base, come ribadito dal decreto del [[MIUR]] 22 ottobre 2004, n. 270. Ulteriori disposizioni circa il profilo professionale sono state poi introdotte dalla legge 10 agosto 2000, n. 251. Per poter lavorare presso enti pubblici è necessario superare apposito concorso, tuttavia il decreto-legge 12 novembre 2001 n. 402 - convertito in legge 8 gennaio 2002 n. 1 - introdusse la possibilità che, relativamente all'assunzione di infermieri in strutture pubbliche, in particolari ipotesi di necessità si potesse provvede all'assunzione di infermieri anche senza superamento di un [[concorso]] pubblico, in particolari ipotesi tassativamente indicate dalla predetta norma.<ref>[http://www.altalex.com/index.php?idnot=3942 Decreto-legge 12 novembre 2001 n. 402, coordinato con la legge di conversione 8 gennaio 2002, n. 1 ("''Misure urgenti contro la carenza di personale infermieristico''").]</ref>
*''Sul grado di esattezza di alcune formole, che servono a trovare il tempo vero dato il tempo decorso fra gli appulsi di due Stelle di posizione conosciuta al medesimo'', in «Giornale Enciclopedico di Napoli», IX (1815), t. 3, pp.&nbsp;5-31.
 
Riguardo la formazione, ai sensi del D.M. 14 settembre 1994, n. 739 essa è intesa a fornire agli infermieri le necessarie competenze per svolgere la loro attività in aree suddivise in:<ref>Art. 1 comma 5 D.M. 14 settembre 1994, n. 7</ref>
*''Breve cenno su gli Osservatorj di Pisa e di Napoli'', in «Giornale Enciclopedico di Napoli», XI (1817), t. 1, pp.&nbsp;104-114.
 
* a) sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica;
==Note==
* b) pediatria: [[infermiere pediatrico]];
* c) salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico;
* d) geriatria: infermiere geriatrico;
* e) area critica: infermiere di area critica.
 
Il decreto ribadì che il percorso formativo, definito con decreto del [[Ministri della sanità della Repubblica Italiana|Ministro della sanità]]:
 
{{citazione|si conclude con il rilascio di un attestato di formazione specialistica che costituisce titolo preferenziale per l'esercizio delle funzioni specifiche nelle di verse aree, dopo il superamento di apposite prove valutative. La natura preferenziale del titolo è strettamente legata alla sussistenza di obiettive necessità del servizio e recede in presenza di mutate condizioni di fatto.<ref>Art. 1 comma 7 D.M. 14 settembre 199, n. 7</ref>}}
 
L'obbligo della formazione universitaria è stato comunque successivamente ribadito dalla legge 1º febbraio 2006 n. 43, che all'art. 2 dispone:
 
{{Quote|l'esercizio delle [[professioni sanitarie]] […] è subordinato al conseguimento del titolo universitario rilasciato a seguito di esame finale con valore abilitante all'esercizio della professione [[...]] l'esame di [[laurea]] ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione [[...]] l'iscrizione all'[[albo professionale]] è obbligatoria anche per i pubblici dipendenti ed è subordinata al conseguimento del titolo universitario abilitante"}}
 
È previsto anche il conseguimento di [[dottorato di ricerca]] in ''scienze infermieristiche'' quale percorso di formazione universitaria triennale successivo alla [[laurea magistrale]], che mira a fornire ai professionisti competenze avanzate e strumenti metodologici necessari per esercitare attività di ricerca e di alta qualificazione presso le [[università in Italia]], enti pubblici e privati. È finalizzato all'approfondimento dello studio della disciplina e dalla ricerca applicata alle Scienze infermieristiche."<ref name=autogenerato1>[http://www.ipasvi.it/universita/dottorato-di-ricerca.htm Dottorato - UNIVERSITÀ - Federazione IPASVI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il mancato possesso di uno dei requisiti previsti dalla normativa vigente, rientra nella fattispecie del [[delitto]] disciplinato dall'art. 348 del [[codice penale italiano]] ovvero [[Abusivo esercizio di una professione|''esercizio abusivo della professione'']] sanitaria.
 
== Ruolo e funzione ==
Egli è responsabile della pianificazione e gestione dell'[[assistenza infermieristica]] generale, ossia, l'attività [[Terapia|terapeutica]], [[Cure palliative|palliativa]], riabilitativa, [[Educazione|educativa]] e [[Prevenzione (medicina)|preventiva]] rivolta [[Individuo|all'individuo]], alla [[comunità]] o alla [[popolazione]], svolta su soggetti [[Salute|sani]] o [[Malattia|malati]], al fine di recuperare uno stato di [[salute]] adeguato e prevenendo l'insorgenza di alterazioni morfo-funzionali dell'individuo o della comunità.
 
L'infermiere contribuisce inoltre alla formazione del personale di supporto non sanitario ([[Operatore socio-sanitario|O.S.S]]) e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale.
 
Ai sensi dell'art. 2 del [[codice deontologico degli infermieri]]<ref>[http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/il-codice-deontologico.htm Codice Deontologico dell'infermiere (anno 2009)]</ref> ''"l'[[assistenza infermieristica]] è servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa".''
 
Secondo l'art. 1 comma 2 del profilo professionale dell'infermiere (D.M. 739/1994) le funzioni di assistenza infermieristica sono ''"prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria"''.
Nell'art. 1 comma 3 vengono descritte le principali funzioni dell'infermiere:
 
* ''"Partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;" ''
* ''"Identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi;"''
* ''"Pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico;" ''
* ''"Garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche;" ''
* ''"Agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali;" ''
* ''"Per l'espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell'opera del personale di supporto;" ''
* ''"Svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale." ''
 
''"Le competenze dei laureati specialisti ''(coloro che posseggono la [[Laurea magistrale]]) ''nella classe comprendono":''<ref name=":17">{{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Ministeriale | anno=2 aprile 2001 | editore= | città= }}</ref>
 
# "''Rilevare e valutare criticamente l'evoluzione dei bisogni dell'assistenza pertinenti alla specifica figura professionale, anche nelle connotazioni legate al genere […];''
# ''Progettare e intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi; ''
# ''Programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); ''
# ''Supervisionare l'assistenza pertinente alla specifica figura professionale e svolgere azioni di consulenza professionale; ''
# ''Applicare e valutare l'impatto di differenti modelli teorici nell'operatività dell'assistenza; ''
# ''Progettare, realizzare e valutare interventi formativi; ''
# ''Sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell'ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare, permanente; ''
# ''Utilizzare i metodi e gli strumenti della ricerca, pertinenti alla figura professionale, nelle aree clinico-assistenziali, nell'organizzazione e nella formazione; ''
# ''Analizzare criticamente gli aspetti etici correlati all'assistenza e a problemi multiprofessionali e multiculturali." ''
 
Gli infermieri possono essere chiamati a svolgere funzioni diverse in relazione alla loro formazione ed esperienza:<ref name=":15">{{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Legge n. 43 | anno=1º febbraio 2006 | editore= | città= }}</ref>
 
# Professionisti infermieri: "''in possesso della laurea o del titolo universitario conseguito anteriormente all'attivazione dei corsi di laurea o di diploma ad esso equipollente […] "''
# Professionisti coordinatori: "''in possesso del [[Master universitario|master]] di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento rilasciato dall'[[università]] […] "''
# Professionisti specialisti: "''in possesso del [[Master universitario|master]] di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall'[[università]] […] "''
# Professionisti dirigenti: "''in possesso della [[Laurea magistrale|laurea specialistica]] […] e che abbiano esercitato l'attività professionale con rapporto di lavoro dipendente per almeno cinque anni […] " ''
 
L'infermiere con [[laurea]] di primo livello o titolo equipollente: ''"partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e collettività e formula i relativi obiettivi; pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico; garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; agisce sia individualmente che in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto. ''
''L'infermiere svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale; contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo allo specifico profilo professionale e alla ricerca."''<ref name=":14">{{cita web|http://www.ipasvi.it/universita/laurea-in-infermieristica.htm|Laurea triennale|2 ottobre 2013}}</ref>
 
L'infermiere con [[laurea magistrale]]: ''"La continua evoluzione del [[Servizio sanitario nazionale]] e i cambiamenti nei contenuti delle cure rendono molto ampia la gamma di posizioni (e competenze) dell'infermiere con [[Laurea magistrale|laurea specialistica]]: dalla direzione del Servizio aziendale di [[assistenza infermieristica]], al coordinamento di un dipartimento o unità complessa, o di una équipe, al case management, al coordinamento dell'aggiornamento del personale e della formazione permanente, al ruolo di formatore, di docente e di tutor." ''<ref name=":10">{{cita web|http://www.ipasvi.it/universita/laurea-magistrale.htm|Laurea magistrale|2 ottobre 2013}}</ref>
 
== La deontologia ==
{{vedi anche|Codice deontologico degli infermieri}}
Nel 1996 viene elaborato il "patto" tra l'infermiere e il cittadino, che è ''"uno strumento del tutto innovativo che dà spazio all'esigenza crescente di protagonismo autonomo della professione, rivolgendosi al naturale interlocutore della propria attività."'' In realtà, il "patto" tra l'infermiere e il cittadino non è altro che un preambolo ad una vera e propria riscrittura del [[Codice deontologico]] infermieristico presentato in occasione della Giornata internazionale dell'infermiere il 12 maggio del 1999. L'obiettivo del nuovo Codice è'' "indicare le caratteristiche della mission infermieristica in modo da dare spazio alle esigenze di autonomia professionale e fornendo una traccia di riflessione per il quotidiano confronto tra i professionisti e i ritardi della cultura e delle strutture in cui operano."''
 
L'infermiere non è più definito come "semplice operatore sanitario" dotato di un diploma abilitante, ma "il [[Professioni sanitarie in Italia|professionista sanitario]] responsabile dell'[[assistenza infermieristica]]". Un professionista che, in quanto tale e anche nella sua individualità, assiste la persona e la collettività attraverso l'atto infermieristico inteso come il complesso dei saperi, delle prerogative, delle attività, delle competenze e delle responsabilità dell'infermiere in tutti gli ambiti professionali e nelle diverse situazioni assistenziali."<ref name=":8">{{cita web|http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/nota-storica.htm|Nota storica|18 settembre 2013}}</ref>
 
Nel febbraio 2009 e viene presentato il nuovo [[codice deontologico]] degli infermieri italiani, in sostituzione di precedenti. ''"Il nuovo [[codice deontologico]] fissa le norme dell'agire professionale e definisce i principi guida che strutturano il sistema etico in cui si svolge la relazione con la persona/assistito. Relazione che si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa." ''<ref name=":9">{{cita web|http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/commentario.htm|Commentario al Codice 2009|18 settembre 2013}}</ref>
 
Nel [[codice deontologico]] vengono definite in modo preciso ed univoco le attività, le competenze, principi etici e morali quali l'infermiere è tenuto ad attenersi. Viene definito in modo specifico cos'è l'assistenza infermieristica e viene individuato come unico responsabile di quest'ultima l'infermiere; il quale viene riconosciuto come un [[Professioni sanitarie in Italia|professionista sanitario]]. Il [[codice deontologico]] è quindi la normativa più importante a cui l'infermiere deve far riferimento nelle scelte professionali quotidiane.
 
Dopo dieci anni dall'ultima revisione, il [[Codice deontologico degli infermieri|codice deontologico]] dell'infermiere viene aggiornato e approvato definitivamente, dal consiglio nazionale [[Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche|FNOPI]] il 13 aprile 2019<ref>{{Cita web|url=http://www.fnopi.it/attualita/il-consiglio-nazionale-fnopi-approva-il-nuovo-codice-deontologico-degli-infermieri-id2629.htm|titolo=Il Consiglio nazionale FNOPI approva il nuovo Codice deontologico degli infermieri|sito=FNOPI|accesso=2019-04-17}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto del Presidente della Repubblica n. 225| anno=14 marzo 1974 | editore= | città= }}
*[[Stefano Delle Chiaie (naturalista)|S. Delle Chiaie]], ''cav. Federico Zuccari'', in «Atti del Real Istituto d'Incoraggiamento alle Scienze naturali di Napoli», t. III, Napoli 1822, pp.&nbsp;369-374.
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Codice Deontologico dell'Infermiere | anno=1999 | editore= | città= }}
*''Elogio di F. Zuccari'', in «Atti della Società Pontaniana di Napoli», vol. III, Napoli 1819, pp.&nbsp;74-76.
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Codice Deontologico dell'Infermiere | anno=2009 | editore= | città= }}
*S. Casiello, ''Architettura neoclassica a Napoli. L'Osservatorio astronomico'', in «[[Napoli nobilissima]]», 1982, fasc. V-VI, pp.&nbsp;157-167.
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Legislativo n. 502 | anno=1992 | editore= | città= }}
* D. Vaccolini, ''Federico Zuccari'', in E. De Tipaldo (a cura di), ''Biografia degli Italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti'', vol. I, Venezia 1834, pp.&nbsp;324-325.
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Ministeriale n. 739 | anno=14 settembre 1994 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Legge n. 42 | anno=26 febbraio 1999 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Ministeriale n. 509 | anno=3 novembre 1999 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Legge n. 251 | anno=10 agosto 2000 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Ministeriale | anno=2 aprile 2001 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Interministeriale | anno=2 aprile 2001 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Decreto Ministeriale n. 270 | anno=22 ottobre 2004 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Legge n.43 | anno=1º febbraio 2006 | editore= | città= }}
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo=Codice Civile Art. 2229 "Esercizio delle professioni intellettuali"| anno= | editore= | città=|url=http://www.altalex.com/index.php?idnot=36499 }}
 
== Voci correlate ==
==Collegamenti esterni==
* [[Assistenza infermieristica]]
*[http://www.na.astro.it/museo/specola/zuccari.htm Biografia di Zuccari con ritratto dal sito ufficiale dell'Osservatorio]
* [[Cartella infermieristica]]
*[http://www.culturacampania.rai.it/site/it-IT/Patrimonio_Culturale/Biblioteche/Scheda/biblioteca_osservatorio_astronomico_di_capodimonte_.html Scheda sulla Biblioteca dell'Osservatorio voluta da Zuccari]
* [[Codice deontologico degli infermieri]]
* [[Consulenza infermieristica]]
* [[Infermiere militare]]
* [[Infermiere pediatrico]]
* [[IPASVI]]
* [[Professioni sanitarie in Italia]]
 
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