Questioni socio-economiche in India e Utente:Ninaaaa11/Sandbox: differenze tra le pagine

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[[File:Beggar India.jpg|thumb|Povertà in India.]]
A partire dal momento in cui l'[[India]] ha raggiunto l'indipendenza nel 1947, il maggior paese dell'[[Asia meridionale]] ha dovuto affrontare varie ed impegnative problematiche sociali ed economiche ciao.
 
Il '''design sostenibile''' (chiamato anche ''eco design'' o ''design ecologico'') è la [[progettazione]] di un [[prodotto]] di un sistema, sociale o economico, nel rispetto dell'ambiente.
== Sovrappopolazione ==
Il [[subcontinente indiano]] soffre da decenni di un problema di [[sovrappopolazione]]; attualmente il numero di abitanti è stimato esser attestato in circa un miliardo e 270 milioni di persone: anche se si trova al 2º posto come popolazione (dietro la [[Repubblica popolare cinese]]) tra tutte le nazioni del pianeta, grazie all'immensità del suo territorio si classifica solo 33° come [[densità]] complessiva<ref>{{Cita web|url=http://serendip.brynmawr.edu/local/scisoc/environment/seniorsem03/Overpopulation_in_India.pdf |titolo=Overpopulation in India |editore=Serendip.brynmawr.edu |accesso=24 agosto 2013}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://geocities.com/soc2504groupproject/overpopulation_in_india_and_chin.htm |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091027071002/http://geocities.com/soc2504groupproject/overpopulation_in_india_and_chin.htm |dataarchivio=27 ottobre 2009 |titolo=Overpopulation in India and China |editore=Web.archive.org |data=27 ottobre 2009 |accesso=17 agosto 2013 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.guardian.co.uk/world/2000/may/11/population |pubblicazione=The Guardian |città=London |titolo=Over-population warning as India's billionth baby is born |data=11 maggio 2000 |accesso=23 maggio 2010}}</ref>.
 
== Design sostenibile ==
Nei primi anni '70 l'allora primo ministro [[Indira Gandhi]] aveva tentato di far attuare un programma di [[Sterilizzazione (medicina)|sterilizzazione]] forzata, ma senza riuscirvi: ufficialmente la sterilizzazione veniva richiesta agli uomini con già almeno due o più figli, ma in realtà vennero colpiti anche giovani oppositori politici, analfabeti e poveri. Il risultato finale è stato un'avversione pubblica generalizzata contro ogni forma di [[pianificazione familiare]], il che ha ostacolato tutti i programmi governativi dei decenni seguenti<ref>{{Cita web|url=http://www.sscnet.ucla.edu/southasia/History/Independent/Indira.html |titolo=Manas: History and Politics, Indira Gandhi |editore=Sscnet.ucla.edu |data= |accesso=17 agosto 2013}}</ref>.
Con il tempo la sostenibilità è diventata un pre-requisito del design, ed è quindi necessario cercare di integrare sempre più la definizione di design sostenibile in quella di design.
 
L'intento del design sostenibile è quella di "eliminare completamente l'impatto negativo sull'ambiente attraverso un design intelligente e sensibile".
== Questioni economiche ==
La progettazione sostenibile richiede riduzione, riuso e riciclo, montaggio/smontaggio/autocostruzione, uso di energie pulite e rinnovabili, riduzione delle emissioni nocive, scelta dei materiali, analisi, certificazione e dematerializzazione del prodotto-servizio. <ref name="uno"> {{Cita web|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/design-sostenibile_%28XXI-Secolo%29/|titolo = Design sostenibile|autore= Paolo Tamborrini e [[Giorgio Tartaro]]|sito = Treccani|}}</ref>.
[[File:People of slum.jpg|thumb|left|Abitanti di uno [[slum]].]]
=== Povertà ===
In India almeno un terzo dell'intera popolazione indiana (più o meno equivalente a tutti gli abitanti degli [[Stati Uniti]]), vive a tutt'oggi al di sotto della soglia minima di [[povertà]]; secondo alcune stime effettuate dalla [[Banca Mondiale]] e che si basano su dati del 2005, l'India aveva 456 milioni di persone (più del 40% del totale) che continuava a vivere al di sotto della quota minima di sopravvivenza stabilita in 1,25 dollari al giorno, con il 33% di tutti i poveri del pianeta che risiedono all'interno del paese. Complessivamente quasi il 75% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno, rispetto alla media del 72,2% dell'intera [[Africa subsahariana]]<ref>{{Cita news|url=http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2008-08-27/india/27893090_1_poverty-rate-power-parity-decline |pubblicazione=The Times Of India |titolo=One-third of world's poor in India: Survey |data=27 agosto 2008}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.hindu.com/2008/08/28/stories/2008082856061300.htm |città=Chennai, India |pubblicazione=The Hindu |titolo=World Bank's new poverty norms find larger number of poor in India |data=28 agosto 2008}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://economictimes.indiatimes.com/Editorials/Define_poverty_anew/articleshow/3423435.cms |pubblicazione=The Times Of India |titolo=Opinion |data=30 agosto 2008}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/7583719.stm |pubblicazione=BBC News |titolo=World poverty 'more widespread' |data=27 agosto 2008 |accesso=23 maggio 2010 |nome=Steve |cognome=Schifferes}}</ref>.
 
=== Evoluzione della sostenibilità nel design ===
Anche se le classi sociali più elevate hanno guadagnato in tenore di vita dei recenti sviluppi economici positivi, l'India soffre di una sostanziale e generalizzata condizione di povertà; la distribuzione della ricchezza è piuttosto irregolare, col 10% delle persone che guadagnano il 33% dell'intero reddito nazionale<ref name=incomedist>[http://www.indiatogether.org/photo/2003/class.htm "In Pictures&nbsp;– Middle Class, or Upper Class? "] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140723080711/http://indiatogether.org/photo/2003/class.htm |data=23 luglio 2014 }}. ''India Together''. Civil Society Information Exchange. August 2003</ref>. Nonostante i significativi progressi economici compiuti negli ultimi decenni, un quarto della popolazione guadagna meno di 40 centesimi di dollaro al giorno: i dati ufficiali del 2004-05 stimano che il 27,5%<ref>Questo dato è estremamente sensibile alla metodologia d'indagine utilizzata. Ad esempio l'"Uniform Recall Period" (URP) dà il 27.5%, mentre il "Mixed Recall Period" (MRP) offre una percentuale del 21.8%</ref>. degli indiani sopravvivono in miseria quasi assoluta<ref name="PlanningComm">[http://www.planningcommission.gov.in/news/prmar07.pdf Planning commission of India. Poverty estimates for 2004–2005]</ref>.
La prima questione a cui teorici e studiosi si sono interessati è la scelta di risorse a basso impatto ambientale; sia per quanto riguarda materiali che fonti energetiche.
 
Negli anni ’90 diventano chiari quali sono gli effetti ambientali attribuibili a un prodotto, di conseguenza l'attenzione si sposta sulla progettazione di prodotti a basso impatto ambientale. Inoltre viene introdotto il concetto di ciclo di vita che serve per poter considerare i prodotti lungo il loro intero percorso, dalla pre-produzione sino alle ultime fasi, come [[smaltimento]] e dismissione finale. <ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 2}}</ref>
Un rapporto del 2007 da parte della Commissione nazionale gestita dallo stato per le imprese del settore non organizzato (NCEUS) rilevò che il 25% degli indiani (236 milioni di persone) viveva ancora con meno di 50 centesimi di dollaro quotidiani, con la maggioranza degli impiegati in ambito lavorativo nei settori informali privi di qualsiasi forma di [[previdenza sociale]] e protezione legislativa<ref name="Reuters-1">{{Cita pubblicazione|titolo=Nearly 80 Percent of India Lives On Half Dollar A Day |data= 10 agosto 2007 |editore=Reuters |url=http://www.reuters.com/article/latestCrisis/idUSDEL218894|accesso=15 August 2007}}</ref>
[[File:Madurai Dalit village.jpg|thumb|Bambini di un villaggio [[dalit]] a [[Madurai]].]]
 
Con la nascita di questo concetto si afferma la metodologia del Life Cycle Assessment ([[LCA]]) che ha il compito di valutare gli effetti ambientali di tutti i processi di tutte le fasi del ciclo di vita in relazione alla prestazione del prodotto. Con la nascita della LCA il prodotto viene progettato tendendo conto di tutte le fasi del ciclo di vita; questo implica una visione più estesa di quella tradizionalmente adottata per la progettazione.
=== Sanità ===
<ref>{{Cita libro|titolo = Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design.
La mancanza di servizi igienici adeguati è una delle più grandi preoccupazioni sanitarie del paese; le statistiche condotte dall'[[UNICEF]] nel 2008 hanno dimostrato che solamente il 31% della popolazione indiana è in grado di utilizzare strutture sanitarie adeguate<ref name="unicef-stats">{{Cita web|titolo=India: Health Statistics|url=http://www.unicef.org/infobycountry/india_statistics.html#75|sito=UNICEF Statistics|accesso=13 settembre 2011}}</ref>, con una morte su 10 in India legata alla carenza di igiene. La [[diarrea]] cronica è causa di mortalità di una persona su 20<ref name="unicef-stats" />;solo nell'anno 2006 circa 450mila decessi sono stati dovute a cause correlate a [[dissenteria]], di cui l'88% erano bambini al di sotto dei 5 anni<ref name="unicef-stats" />. Studi approfonditi dell'UNICEF hanno infine anche dimostrato che le malattie derivanti dai cattivi servizi igienico-sanitari colpiscono i bambini nel loro sviluppo cognitivo<ref>{{Cita web|titolo=10 Facts on Sanitation: 2|url=http://www.who.int/features/factfiles/sanitation/facts/en/index2.html|sito=World Health Organization Fact Fille|accesso=27 ottobre 2014 - Link non funzionante|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111007195322/http://www.who.int/features/factfiles/sanitation/facts/en/index2.html|dataarchivio=7 ottobre 2011}}</ref>.
|autore =E.Manzini e P.Bertola|anno = 2004| p= 106-107}}</ref>
 
Evidente è quindi un passaggio dalla progettazione del prodotto alla progettazione dell’intero sistema-prodotto consentendo di individuare anche quelle fasi che inizialmente non venivano considerate nella progettazione. <ref>{{Cita libro|titolo = Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design.
Le persone che non hanno accesso a strutture sanitarie adeguate si ritrovano costrette a defecare in pubblico o nei corsi d'acqua, ed un grammo di [[feci]] può potenzialmente contenere 10 milioni di virus, 1 milione di batteri, 1000 cisti parassitarie e 100 uova di vermi<ref name="who-facts-3">{{Cita web|titolo=10 Facts on Sanitation: 3|url=http://www.who.int/features/factfiles/sanitation/facts/en/index1.html|sito=World Health Organization Fact File|accesso=12 settembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111007203008/http://www.who.int/features/factfiles/sanitation/facts/en/index1.html|dataarchivio=7 ottobre 2011}}</ref>. Il fiume [[Gange]] porta più d un milione di litri di liquami fognari in dismissione al minuto<ref name="who-facts-3" />; l'altissimo livello di contaminazione del fiume dai rifiuti umani organici promuove facilmente la diffusione di malattie contagiose quali il [[colera]], causando morti soprattutto negli strati di popolazione più sensibile, soprattutto bambini<ref>{{Cita web|titolo=Enhanced Quality of Life through Sustained Sanitation|url=http://ddws.nic.in/popups/India%20Country%20Paper%202011.pdf|sito=India Country Paper|editore=Government of India|accesso=12 settembre 2011|p=14|urlmorto=sì}}</ref>-
|autore =E.Manzini e P.Bertola|anno = 2004| p= 108}}</ref>
 
Successivamente l’interesse si sposta sul design per l’innovazione del sistema rispetto a quella del singolo prodotto, secondo un idea di sostenibilità sostenitrice di cambiamenti radicali nei modelli di produzione e consumo.
La mancanza di servizi igienici e acqua pulita porta anche a notevoli perdite economiche, pari al 6,4% del [[PIL]] nazionale (questo nel 2006, equivalente a 53,8 milioni di dollari)<ref>{{Cita web|titolo=The Economic Impacts of Inadequate Sanitation in India|url=http://www.wsp.org/wsp/sites/wsp.org/files/publications/wsp-esi-india.pdf|sito=Water and Sanitation Program Publications|accesso=12 settembre 2011|p=2}}</ref>; inoltre il 20% delle famiglie più povere che vivono nelle aree urbane porta su di sé il più alto impatto economico pro-capite derivante dalla mancanza di strutture sanitarie<ref>{{Cita web|titolo=The Economic Impacts of Inadequate Sanitation in India|url=http://www.wsp.org/wsp/sites/wsp.org/files/publications/wsp-esi-india.pdf|sito=Water and Sanitation Program Publications|accesso=12 settembre 2011|p=6}}</ref>.
 
Più tardi ancora, il ruolo del design si è sviluppato rispetto alla dimensione socioetica della sostenibilità; ovvero su diverse questioni a partire dal principio dell’[[equità]] nella disponibilità e distribuzione delle risorse.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 2}}</ref>
=== Corruzione ===
{{...}}
 
=== Design per equità e coesione sociale ===
== Educazione ==
[[File:CalifAcadamyOfSciAug28-2008img0640.JPG|thumb|290px|The [[California Academy of Sciences]], Edificio sostenibile a San Francisco, progettato da Renzo piano e inaugurato il 27 settembre 2008.]]
Vi è un legame diretto tra l'educazione e la crescita economica, ciò è stato osservato da Theodore W. Schultz<ref>{{Cita web|url=http://www.nndb.com/people/632/000160152/ |titolo=Theodore W. Schultz |urlmorto=no |accesso=29 luglio 2012}}</ref>; qui l'accesso al lavoro retribuito gioca un ruolo molto importante<ref>{{Cita web|titolo=returns to education|url=http://chronicle.uchicago.edu/980305/schultz.shtml}}</ref>.
 
É noto quanto i consumi vadano oltre le capacità della terra di accogliere scarti ed emissioni e di fornire risorse, nonostante un enorme progresso da parte del mondo industriale nell'ultimo decennio.
== Violenza ==
[[File:Girl sufferedwithburnwounds.jpg|thumb|left|Bambina cristiana ferita durante l'esplosione di violenza religiosa scoppiata in [[Orissa]] nel 2008.]]
=== Violenza di tipo religioso fondamentalista ===
Costituzionalmente l'India è uno stato laico<ref name=cons>{{Cita web|url=http://lawmin.nic.in/coi/coiason29july08.pdf|titolo=Constitution of India as of 29 July 2008|accesso=13 aprile 2011|sito=The Constitution Of India|editore=Ministry of Law & Justice|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140909230437/http://lawmin.nic.in/coi/coiason29july08.pdf|dataarchivio=9 settembre 2014}}</ref>, ma periodicamente si verificano all'interno del paese esplosioni di violenza su larga scala a matrice religiosa.
 
Per questo motivo si tiene conto del principio di equità per cui ogni persona ha diritto alla stessa disponibilità di [[risorse naturali]] globali in uno schema di equa redistribuzione delle risorse.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 6}}</ref>
Negli ultimi anni ci è stato anche un forte aumento di violenti attacchi contro i cristiani indiani, spesso perpetrati da nazionalisti indù<ref name="HRW">{{Cita pubblicazione|titolo=Anti-Christian Violence on the Rise in India|url=http://hrw.org/english/docs/1999/09/30/india1626.htm}}</ref>
 
La cultura del design in Italia, già alla fine degli anni 60', ha avuto un ruolo precursore di una critica sulle modalità del consumo;
=== Terrorismo ===
infatti esponenti della cultura del design spostarono la loro attenzione sulle problematiche legate alle responsabilità del progettista riguardo appunto il tema dei consumi.
Come la critica avanzata dal progettista [[Tomas Maldonado]] nel saggio "La speranza progettuale" dove supporta il proprio discorso critico riguardo la società dei consumi con l'idea che si sia persa appunto in una "speranza progettuale" che lui stesso intende recuperare.
 
La questione che fu riproposta agli inizi degli anni ’70, anche se mai risolta nelle sue conseguenze riguardanti la pratica progettuale.
[[File:India Para.jpg|thumb|Forze speciali anti-terrorismo indiane.]]
 
La discussione sul ruolo del design in relazione alla socioetica della sostenibilità si è riaperto negli ultimi anni. É evidente il fatto che quando il tema dei consumi sostenibili si lega alla sostenibilità socioetica il ruolo del design si estende a diverse questioni, che sono:
=== Naxalismo ===
 
[[Naxaliti]] è il nome informale ai gruppi [[comunisti]] d'ispirazione [[maoista]] presenti in India. Inizialmente il movimento ha avuto il proprio centro direttivo nel [[Bengala occidentale]]; negli ultimi anni però si sono sempre più diffusi in tutte le aree meno sviluppate delle zone rurali dell'India centrale ed orientale come [[Chhattisgarh]] e [[Andhra Pradesh]]<ref>{{Cita pubblicazione
*I principi e le regole della democrazia, dei diritti umani e della libertà,
|cognome = Ramakrishnan
*Il raggiungimento della pace e della sicurezza,
|nome = Venkitesh
*Il miglioramento delle informazioni, della formazione e dell’occupazione,
|titolo = The Naxalite Challenge
*I principi di equità mondiale nella disponibilità delle risorse,
|editore = Frontline Magazine ([[The Hindu]])
*Il Rispetto delle diversità culturale, delle identità regionali e delle biodiversità naturale.
|data = 21 settembre 2005
 
|url = http://www.flonnet.com/fl2221/stories/20051021006700400.htm
Un esempio è quello dell’innovazione sociale sostenibile che genera soluzioni a basso impatto ambientale, nascendo da una partecipazione sociale attiva.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 7}}</ref>
|accesso = 15 marzo 2007
 
|urlmorto = sì
== Dibattito storico ==
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061017003538/http://www.flonnet.com/fl2221/stories/20051021006700400.htm
I primi ad aver posto critiche riguardo il [[degrado ambientale]], aprendo una significativa discussione dovuta all’espansione dell’attività industriale, sono i membri del movimento [[arts and crafts]] (1859-1900). Un esempio è [[William Morris]] (1834-1896), che si dedicò ad una serie di attività e pratiche per raggiungere una migliore qualità della vita, degli oggetti e dell’ambiente.
|dataarchivio = 17 ottobre 2006
 
}}</ref>. Vari governi locali e regionali li considerano organizzazioni terroristiche<ref name="rediff">{{Cita pubblicazione|cognome= Diwanji
Le questioni teoriche iniziano ad avere un peso concreto sui progetti e sulle produzioni industriali di oggetti d’uso quotidiano quarant'anni dopo l'inizio del dibattito, che si aprì già tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta dove si riscontrano le prime prese di posizione nei confronti dei problemi ambientali;
|nome= A. K.
 
|titolo= Primer: Who are the Naxalites?
Mentre per quanto riguarda la propagazione delle tematiche su tecnologie per l’avvio di studi in materia, gli anni Ottanta furono un periodo determinante;
|editore= [[Rediff.com]]
Nonostante a livello progettuale e industriale non si verifichino significativi cambiamenti verso una nuova estetica sostenibile.
|data= 2 ottobre 2003
 
|url= http://us.rediff.com/news/2003/oct/02spec.htm
Successivamente si ha un grande cambiamento grazie alla strategia per un vivere sostenibile "Caring for the Earth. A strategy for sustainable living strategia" (1991) realizzata dalla ''World Conservation Union'' ([[IUCN]], sigla del vecchio nome dell’organizzazione, ''International Union for Conservation of Nature''), dall’''United Nations Environment Programme'' ([[UNEP]]) e dal ''World Wildlife Fund'' ([[WWF]]), che fornisce un ulteriore definizione di [[sviluppo sostenibile]], ovvero il miglioramento della qualità della vita umana, in modo da offrire oltre 130 proposte operative da effettuare ad ogni livello: locale, comunitario, regionale, nazionale, internazionale.
|accesso= 15 marzo 2007 }}</ref>
 
{{clear}}
Inoltre negli anni Novanta lo studio si è concentrato sul miglioramento della qualità della vita a livello mondiale attraverso una riduzione della materia e dell’energia necessaria all’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, ma anche, in alternativa, la produzione di oggetti dal ciclo di vita breve, altamente riciclabili, e la strategia del ‘fare e disfare’, dove le singole parti dei prodotti possono essere valorizzate all’interno di nuovi cicli produttivi.
Queste strategie vengono applicate nella mostra ''Il giardino delle cose'', curata da Ezio Manzini e presentata alla [[Triennale di Milano]] del 1992, proponendo la metafora di un mondo possibile in quanto sostenibile.
 
Sul piano internazionale [[Gunter Pauli]] e Heitor Gurgulino de Souza propongono un metodo che incorpora il rispetto per l’ambiente con le tecniche usate dalla natura stessa, facendo del processo produttivo parte di un ecosistema.
Essi costruirono nel 1994 l’istituto di ricerca ''Zero Emission Research and Initiatives'' ([[ZERI]]).
 
È evidente percui un passaggio dal termine ecosviluppo, coniato a Stoccolma nel 1972 in occasione della conferenza dell’ONU sull’ambiente umano, all’espressione [[sviluppo sostenibile]], dichiarando in questo modo lo spostamento dal piano locale a quello globale, poiché i problemi ambientali causati allo sviluppo hanno conseguenze sull'intero pianeta e non solo sul territorio considerato.<ref name="uno"/>
 
== Principi del design sostenibile ==
Principi generali che caratterizzano questo concetto:
* ''Materiali sostenibili'': materiali riciclati o riciclabili, realizzati secondo processi produttivi che utilizzano energie alternative.
* ''[[Risparmio energetico]]'': utilizzo di processi produttivi o prodotti per ridurre i consumi energetici.
* ''Qualità e durabilità'': maggiore resistenza all'usura ed un funzionamento ottimale che garantisce una riduzione dell'impatto dei rifiuti prodotti.
* ''Design e [[riciclo]]'': progetto che prevede un secondo utilizzo per l'oggetto prodotto sia come materiale sia come funzione.
* ''Minimizzare diversità materiali'': eliminare al minimo la diversità dei materiali all'interno dei prodotti multicomponenti per promuovere lo smontaggio. <ref>[https://pubs.acs.org/doi/pdf/10.1021/es032373g Anastas, P. L. and Zimmerman, J. B. (2003). "Through the 12 principles of green engineering". Environmental Science and Technology.] </ref>
* ''Risorse rinnovabili'': materiali provenienti da fonti rinnovabili locali o bioregionali gestite in modo sostenibile, con la possibilità di compostarle quando non sono più utili.
 
'''
=== Hannover principles ===
'''
L'Hannover principle è un modello di principi di progettazione necessari per la sostenibilità, chiamato anche ''Bill of Rights for the Planet'', sviluppato durante l'EXPO 2000 ad [[Hannover]], [[Germania]], dall'architetto William McDonough. <ref>{{Cita libro|titolo = The Hannover Principles. Design for Sustainability
|autore = William McDonough|anno = 2000}}</ref>
 
''Hannover principles'':
 
1. Insistere sui diritti dell'umanità e della natura per coesistere in modo sano, solidale, diversificato e in una condizione sostenibile.
 
2. Riconoscere l'interdipendenza. Gli elementi del design umano interagiscono e dipendono dal mondo naturale, con implicazioni ampie e diverse ad ogni scala. Espandere le considerazioni progettuali per riconoscere anche effetti distanti.
 
3. Rispettare le relazioni tra spirito e materia. Considerare tutti gli aspetti dell'insediamento umano, inclusi comunità, abitazioni, industria e commercio in termini di connessioni esistenti ed in evoluzione tra la coscienza spirituale e quella materiale.
 
4. Accettare la responsabilità delle conseguenze riguardo le decisioni di progettazione sul benessere umano, sulla fattibilità dei sistemi naturali e sul loro diritto di coesistere.
 
5. Creare oggetti sicuri di valore a lungo termine. Non sovraccaricare le generazioni future con i requisiti per la manutenzione o la gestione vigile di potenziali pericoli dovuti alla creazione imprudente di prodotti, processi o standard.
 
6. Eliminare il concetto di rifiuto. Valutare e ottimizzare l'intero ciclo di vita di prodotti e processi, per avvicinarsi allo stato dei sistemi naturali nel quale non ci sono sprechi.
 
7. Fare affidamento sui flussi di energia naturale. I progetti umani dovrebbero, come il mondo vivente, trarre le loro forze creative dal reddito solare perpetuo. Incorporare questa energia in modo efficiente e sicuro per un uso responsabile.
 
8. Comprendere i limiti del design. Nessuna creazione umana dura per sempre e il design non risolve tutti i problemi. Chi crea e progetta deve praticare l'umiltà di fronte alla natura. Considerare la natura come un modello e un mentore, non un disagio da eludere o controllare.
 
9. Ricercare un miglioramento costante attraverso la condivisione della conoscenza. Incoraggiare la comunicazione diretta e aperta tra colleghi, clienti, produttori e utenti per collegare considerazioni sostenibili a lungo termine con la responsabilità etica e ristabilire la relazione integrale tra i processi naturali e attività umane.
'''
 
== Applicazioni ==
Dalla progettazione di piccoli oggetti di utilizzo quotidiano alla realizzazioni di aree urbane, il design sostenibile trova applicazioni in numerosi settori: architettura, [[architettura del paesaggio]], design urbano, progettazione urbanistica, [[ingegneria]], [[graphic design]], [[industrial design]], [[interior design]] e [[fashion design]].
 
=== Architettura sostenibile ===
 
L’architettura sostenibile progetta edifici sostenibili con l'obbiettivo di ridurre gli impatti ambientali durante la produzione di componenti per l’[[edilizia]], durante la costruzione e il ciclo di vita dell’edificio.
 
Una questione di primaria importanza nell’architettura sostenibile è l’ubicazione, poiché se quest’ultima non dovesse essere appropriata, causerebbe molti danni di inquinamento a causa del viaggio che le persone sarebbero costrette a fare.
 
Un altro aspetto importante è l’aggiornamento della struttura, piuttosto che l’abbattimento. Come nel caso di [[Abu Dhabi]] che ha subito un retrofitting, ovvero un aggiornamento retroattivo allo scopo di soddisfare nuove esigenze, per ridurre il consumo di energia e acqua, anziché la demolizione e ricostruzione di una nuova struttura.
 
Infatti l'autorità per l'acqua e l'elettricità di Abu Dhabi (Adwea), con il Dipartimento per lo sviluppo economico dell'emirato (DED) e il Ministero dell'Economia, ha registrato le società di servizi energetici per adeguare gli edifici a un raffreddamento ed illuminazione più efficienti; con lo scopo di ridurre il consumo di acqua ed elettricità del 20% entro il 2030.
 
=== Ingegneria sostenibile ===
[[File:Ombrière SUDI - Sustainable Urban Design & Innovation.jpg|thumb|300px|Innovazioni urbane sostenibili: L'ombrellone fotovoltaico "SUDI" è una stazione autonoma e mobile che rifornisce i veicoli elettrici utilizzando l'energia solare.]]
 
Per ingegneria sostenibile si intende integrare sostenibilità e le principali applicazioni ingegneristiche che riguardano l’approvvigionamento idrico, la produzione, i servizi igienico-sanitari, la pulizia dei siti di rifiuto, il ripristino degli habitat naturali ecc. in modo da non compromettere l’ambiente naturale.
 
=== Interior design sostenibile ===
 
L'[[interior design]] si occupa di creare un ambiente sano ed estetico, per questo motivo incorpora adeguatamente la funzionalità assieme all’estetica in materiali ecocompatibili. Il design degli interni ha la capacità di sfruttare il vero potere dell'architettura sostenibile. <ref> {{Cite web|url=https://www.eco.ca/career-profiles/sustainable-interior-designer/|title=Sustainable Interior Designer|website=ECO Canada|language=en}}</ref>
 
La figura dell’interior designer deve considerare aspetti come i tipi di vernici, adesivi e altro durante la fase di produzione; ma non solo, poiché anche prima di iniziare il processo di costruzione si deve tenere conto di aspetti che potrebbero danneggiare l’ambiente; per esempio, è necessario l’acquisto di prodotti in aziende locali sostenibili, l’acquisto di materiali riciclati e altro ancora.
 
=== Pianificazione urbana ===
Modificando le aree urbane e i quartieri in spazi più sani ed efficienti la pianificazione sostenibile può migliorare la qualità di vita di una città.
 
Per progettazione sostenibile delle città si intende progettare e pianificare gli spazi delle città in modo che rispettino determinati aspetti come:
*Bassa impronta di carbonio,
*Migliore qualità dell’aria,
*Fonti di energia sostenibili,
*Relazione sana con l’ambiente.
 
Inoltre, sono stati sviluppati approcci innovativi per l’uso del suolo, che possono includere edifici e abitazioni verdi, greenways, spazi aperti, risorse di energia alternative ecc.
<ref>What Is Sustainable Urban Planning?[https://academicpartnerships.uta.edu/articles/public-administration/what-is-sustainable-urban-planning.aspx What Is Sustainable Urban Planning?]</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{interprogetto|commons=Category:Social problems of India}}
* {{Cita pubblicazione|autore = Carlo Vezzoli|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata|anno = 2005}}
* {{Cita libro|autore = Daniel E. Williams|titolo = Sustainable Design: Ecology, Architecture and Planning|anno = 2007}}
* {{Cita libro|autore = Paolo Tamborrini|titolo = "Design sostenibile. oggetti, sistemi e comportamenti"|marchio = Electa|anno = 2009}}
* {{Cita libro|autore = Roberto Marcatti|titolo = "H2O nuovi scenari per la sopravvivenza."|Editore = H2O Edizioni Milano|anno = 2009}}
* {{Cita libro|autore = Riccardo Dalisi|titolo = "ACQUA dueO"|Editore = H2O Edizioni Milano|anno = 2012}}
* {{Cita libro|autore = P.Bertola, E.Manzini|titolo = "Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design"|Editore = POLI.design|anno = 2004}}
* {{Cita pubblicazione|autore = W. McDonough Architects|titolo= "The Hannover Principles: Design for Sustainability : Prepared for EXPO 2000, the World's Fair, Hannover, Germany"| anno = 1992}}
* {{Cita pubblicazione|autore = Paul T. Anastas, Julie B. Zimmerman|titolo = "Through the 12 principles of green engineering"|anno = 2003}}
 
== Voci correlate ==
{{colonne}}
* [[Sostenibilità]]
* [[Interior design]]
* [[Architettura sostenibile]]
* [[Bioarchitettura]]
* [[Architettura del paesaggio]]
* [[Ingegneria]]
* [[Industrial design]]
{{Colonne spezza}}
* [[Urbanistica]]
* [[Designer]]
* [[Progettista]]
* [[Progetto]]
* [[Progettazione]]
* [[Prodotto]]
* [[Ecosistema]]
{{Colonne fine}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=R5pJ57EOseQ|titolo=Tutorial sul design sostenibile a cura del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, Padova 2013}}
* {{cita web|http://www.desainer.it/eco-design/|Idee e soluzioni di Ecodesign}}
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/design-sostenibile_%28XXI-Secolo%29/}}
* {{cita web|https://design.repubblica.it/2009/04/30/intervista-a-paolo-tamborrini/}}
* {{cita web| https://design.repubblica.it/2009/05/04/di-cosa-parliamo-quando-parliamo-di-design-sostenibile/}}
* {{cita web|https://www.eco.ca/career-profiles/sustainable-interior-designer/}}
* {{cita web|https://academicpartnerships.uta.edu/articles/public-administration/what-is-sustainable-urban-planning.aspx}}
 
 
{{Strategia Rifiuti Zero}}
{{portale|India}}
{{portale|architettura|Design|ecologia e ambiente}}
 
[[Categoria:Economia dell'IndiaDesign]]
[[Categoria:Ecologia]]