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{{Artista musicale
|nome = Walter Valdi
|nazione = ITA
|genere = musica leggera
|genere2 = Cantautore
|anno inizio attività = 1965
|anno fine attività = 2003
|note periodo attività =
|etichetta = [[Dischi Ricordi]], [[Tay (casa discografica)|Tay]], [[Carosello (casa discografica)|Carosello]], [[Polygram]]
|tipo artista = cantautore
|immagine = Valdi.jpg
|didascalia = Walter Valdi durante un'esibizione
|url =
|strumento =
|numero totale album pubblicati = 3
|numero album studio = 3
|numero album live =
|numero raccolte =
}}
{{Citazione|Lavoravo in quel di Baggio / in catena di montaggio / e giravo una ranella / sempre una sempre quella, / ed un giorno fu così / che mi venne fuori un tic|Walter Valdi, ''Il tic''}}
{{Bio
|Nome = Walter
|Cognome = Valdi
|PostCognomeVirgola = pseudonimo di '''Walter Giovanni Nicola Pinnetti'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cavenago di Brianza
|GiornoMeseNascita = 20 agosto
|AnnoNascita = 1930
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 9 ottobre
|AnnoMorte = 2003
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = artista
|Attività2 = cantautore
|Attività3 = attore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , autore di ''pièces'' teatrali e musicali in [[Dialetto milanese|dialetto meneghino]]
}}
 
Il '''design sostenibile''' (chiamato anche ''eco design'' o ''design ecologico'') è la [[progettazione]] di un [[prodotto]] di un sistema, sociale o economico, nel rispetto dell'ambiente.
==Biografia==
Walter Valdi nacque il 20 agosto del [[1930]] a [[Cavenago di Brianza]], in [[provincia di Milano]] (oggi [[provincia di Monza e della Brianza]]), nel palazzo seicentesco che oggi ospita il municipio, palazzo Rasini. Ancora in tenera età si trasferì con la famiglia nel [[Milano|capoluogo lombardo]], dove risiedette a lungo in [[viale Monza]].
 
== Design sostenibile ==
Il padre era un noto [[avvocato]], fatto questo che spinse lui e le due sorelle Egle e Lia ad intraprendere gli studi giuridici e, in seguito, la professione forense. Valdi aprì uno studio in via Podgora, poi chiuso per dedicarsi a tempo pieno alla professione d'artista.
Con il tempo la sostenibilità è diventata un pre-requisito del design, ed è quindi necessario cercare di integrare sempre più la definizione di design sostenibile in quella di design.
 
L'intento del design sostenibile è quella di "eliminare completamente l'impatto negativo sull'ambiente attraverso un design intelligente e sensibile".
Si sposò con Gabriella Falcetti ed ebbe un figlio, Antonio Amadeus, così battezzato in onore di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], il suo compositore preferito.
La progettazione sostenibile richiede riduzione, riuso e riciclo, montaggio/smontaggio/autocostruzione, uso di energie pulite e rinnovabili, riduzione delle emissioni nocive, scelta dei materiali, analisi, certificazione e dematerializzazione del prodotto-servizio. <ref name="uno"> {{Cita web|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/design-sostenibile_%28XXI-Secolo%29/|titolo = Design sostenibile|autore= Paolo Tamborrini e [[Giorgio Tartaro]]|sito = Treccani|}}</ref>.
 
=== Evoluzione della sostenibilità nel design ===
A lungo sofferente di cuore, morì il 9 ottobre del [[2003]], all'età di settantatré anni, dopo un ricovero all'[[ospedale Niguarda]].
La prima questione a cui teorici e studiosi si sono interessati è la scelta di risorse a basso impatto ambientale; sia per quanto riguarda materiali che fonti energetiche.
 
Negli anni ’90 diventano chiari quali sono gli effetti ambientali attribuibili a un prodotto, di conseguenza l'attenzione si sposta sulla progettazione di prodotti a basso impatto ambientale. Inoltre viene introdotto il concetto di ciclo di vita che serve per poter considerare i prodotti lungo il loro intero percorso, dalla pre-produzione sino alle ultime fasi, come [[smaltimento]] e dismissione finale. <ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 2}}</ref>
==Gli inizi==
Fin da giovanissimo Valdi fu un appassionato di [[teatro]] e ''[[cabaret]]'', nonché della cultura dialettale appresa nell'ambito familiare. Negli anni dell'università si iscrisse alla scuola di [[mimo]] del [[Piccolo Teatro di Milano]], diretta all'epoca da [[Marise Flach]].
 
Con la nascita di questo concetto si afferma la metodologia del Life Cycle Assessment ([[LCA]]) che ha il compito di valutare gli effetti ambientali di tutti i processi di tutte le fasi del ciclo di vita in relazione alla prestazione del prodotto. Con la nascita della LCA il prodotto viene progettato tendendo conto di tutte le fasi del ciclo di vita; questo implica una visione più estesa di quella tradizionalmente adottata per la progettazione.
Tuttavia – erano gli [[anni 1950|anni cinquanta]] – la serietà della sua professione "ufficiale", l'avvocato, ed il "buon nome" della famiglia da difendere gli imposero di prendere parte alle prime riviste goliardiche sotto falso nome: fu così che nacque lo pseudonimo, Walter Valdi, appunto, con cui fu noto anche in seguito.
<ref>{{Cita libro|titolo = Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design.
|autore =E.Manzini e P.Bertola|anno = 2004| p= 106-107}}</ref>
 
Evidente è quindi un passaggio dalla progettazione del prodotto alla progettazione dell’intero sistema-prodotto consentendo di individuare anche quelle fasi che inizialmente non venivano considerate nella progettazione. <ref>{{Cita libro|titolo = Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design.
Il primo ruolo importante lo ebbe interpretando il sagrestano in una versione della ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' allestita nella stagione lirica veronese. In seguito il regista [[Giorgio Strehler]] lo scritturò per il ruolo (muto) dell'oste in una versione del [[Falstaff (Verdi)|Falstaff]].
|autore =E.Manzini e P.Bertola|anno = 2004| p= 108}}</ref>
 
Successivamente l’interesse si sposta sul design per l’innovazione del sistema rispetto a quella del singolo prodotto, secondo un idea di sostenibilità sostenitrice di cambiamenti radicali nei modelli di produzione e consumo.
==Il successo==
Il suo momento di maggiore notorietà iniziò nel [[1963]], quando fu scritturato come mimo a ''[[La fiera dei sogni]]'', trasmissione televisiva condotta da [[Mike Bongiorno]]. Da lì iniziò un momento felice della sua carriera: grazie all'imbeccata di un musicista conosciuto in RAI<ref>Mario Luzzatto Fegiz. ''L'ultima intervista: «Derby, ci ho passato un quarto di secolo»''. «Corriere della Sera», 10 ottobre 2003</ref> Valdi entrò in contatto col [[Derby Club]], il vero e proprio sacrario del ''cabaret'' milanese, il proscenio da cui erano o sarebbero passati tutti i nomi più importanti della comicità lombarda, da [[Dario Fo]], ai [[I Gufi|Gufi]], da [[Cochi Ponzoni|Cochi]] e [[Renato Pozzetto|Renato]] fino a [[Teo Teocoli]]. A fianco di quest'ultimo apparve anche in [[televisione]] nello [[sceneggiato televisivo]] del [[1978]] ''[[Il balordo (miniserie televisiva)|Il balordo]]'', tratto dal [[il balordo (romanzo)|romanzo omonimo]] del [[1967]] di [[Piero Chiara]]. Ebbe un ruolo anche in ''Quello della porta accanto'', [[Situation comedy|sit-com]] televisiva serale, di produzione RAI, con [[Ric e Gian]], a metà degli anni settanta del secolo scorso.
 
Più tardi ancora, il ruolo del design si è sviluppato rispetto alla dimensione socioetica della sostenibilità; ovvero su diverse questioni a partire dal principio dell’[[equità]] nella disponibilità e distribuzione delle risorse.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 2}}</ref>
In venticinque anni fu maestro di stile e di comicità per molti di questi: [[Enzo Jannacci]], [[Paolo Villaggio]], Renato Pozzetto. Realizzò con il maestro [[Giovanni D'Anzi]] uno spettacolo a due che riscosse i favori di pubblico e critica: ''Lassa pur ch'el mond el disa''.
 
=== Design per equità e coesione sociale ===
Nel corso degli anni Valdi divenne l'autore di brani musicali che fecero epoca, che spesso vennero reinterpretati da altri artisti, da ''Il palo della banda dell'Ortica'', reso famoso dalla stralunata esecuzione di Jannacci (che ne cambiò la musica e la intitolò ''Faceva il palo''), a [[Coccodì coccodà]] (su musica di [[Armando Celso]]), reincisa tra gli altri da [[i Gufi]] e da [[Bruno Lauzi]], da ''Il tic'', reso celebre da [[Giorgio Gaber]], a ''Cocco e Drilli'', vero e proprio tormentone di un'edizione dello [[Zecchino d'Oro]] nella versione del [[Piccolo coro dell'Antoniano]].
[[File:CalifAcadamyOfSciAug28-2008img0640.JPG|thumb|290px|The [[California Academy of Sciences]], Edificio sostenibile a San Francisco, progettato da Renzo piano e inaugurato il 27 settembre 2008.]]
Nel 1981 ha vinto come autore l'Ambrogino d'Oro - rassegna canora milanese per bambini - con la canzone "Ma che Cavolo", cantata da una bambina di 4 anni, Laura Pergolesi.
 
É noto quanto i consumi vadano oltre le capacità della terra di accogliere scarti ed emissioni e di fornire risorse, nonostante un enorme progresso da parte del mondo industriale nell'ultimo decennio.
Tra gli altri successi si può citare la commedia ''Ciappa el tram balorda'' scritta a quattro mani con Carlo Colombo, gratificata da centinaia di repliche<ref>Mario Luzzatto Fegiz. ''Addio a Walter Valdi, padre del cabaret milanese''. «Corriere della Sera», 10 ottobre 2003</ref>.
 
Per questo motivo si tiene conto del principio di equità per cui ogni persona ha diritto alla stessa disponibilità di [[risorse naturali]] globali in uno schema di equa redistribuzione delle risorse.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 6}}</ref>
Nel [[1992]] prese parte alla terza edizione del [[Festival di Sanscemo]] con la canzone surreale ''Le strisce''. Nel [[1997]] recitò con [[Raimondo Vianello]] e [[Sandra Mondaini]] nell'episodio ''Quattro assi per una rapina'' della serie TV [[I misteri di Cascina Vianello]].
 
La cultura del design in Italia, già alla fine degli anni 60', ha avuto un ruolo precursore di una critica sulle modalità del consumo;
Valdi lavorò anche come attore cinematografico: ''[[Un certo giorno]]'' di [[Ermanno Olmi]], dove interpreta magistralmente il ruolo, manco a dirlo, dell'avvocato del protagonista, ''[[Storie di vita e malavita]]'' di [[Carlo Lizzani]], ''[[Ho fatto splash]]'' e ''[[Domani si balla!]]'' di [[Maurizio Nichetti]].
infatti esponenti della cultura del design spostarono la loro attenzione sulle problematiche legate alle responsabilità del progettista riguardo appunto il tema dei consumi.
Come la critica avanzata dal progettista [[Tomas Maldonado]] nel saggio "La speranza progettuale" dove supporta il proprio discorso critico riguardo la società dei consumi con l'idea che si sia persa appunto in una "speranza progettuale" che lui stesso intende recuperare.
 
La questione che fu riproposta agli inizi degli anni ’70, anche se mai risolta nelle sue conseguenze riguardanti la pratica progettuale.
==Lo stile==
Le ambientazioni preferite da Valdi erano quelle della Milano popolare, dei cortili di ringhiera e della periferia, spesso elogiata e paragonata, per contrasto, alla [[cafone]]ria dei [[nuovi ricchi]], che negli anni del ''[[Miracolo economico italiano|boom economico]]'' non mancavano, oppure ai nuovi modelli sociali (dagli immigrati agli affaristi, dai burocrati ai politici) nei quali diventava difficile riconoscersi per chi condivideva la sua cultura e il suo ambiente d'origine.
 
La discussione sul ruolo del design in relazione alla socioetica della sostenibilità si è riaperto negli ultimi anni. É evidente il fatto che quando il tema dei consumi sostenibili si lega alla sostenibilità socioetica il ruolo del design si estende a diverse questioni, che sono:
La città che Valdi conosce e descrive è la Milano umile e lavoratrice oppure, al limite, quella scapestrata dei poveracci che tirano a campare o dei malavitosi da due lire; insomma quelli le cui peripezie si concludono immancabilmente ''in quel di Filangieri al nùmer dù'', cioè al notissimo indirizzo del [[carcere di San Vittore]].
 
*I principi e le regole della democrazia, dei diritti umani e della libertà,
I suoi personaggi sono dei meravigliosi perdenti che, pur sconfitti dalle circostanze avverse (oppure da chi è più furbo ed opportunista di loro), magari prima di suicidarsi gettandosi nel Naviglio, si fanno una risata e pensano che sulla drastica decisione possono riflettere ancora un po'.
*Il raggiungimento della pace e della sicurezza,
*Il miglioramento delle informazioni, della formazione e dell’occupazione,
*I principi di equità mondiale nella disponibilità delle risorse,
*Il Rispetto delle diversità culturale, delle identità regionali e delle biodiversità naturale.
 
Un esempio è quello dell’innovazione sociale sostenibile che genera soluzioni a basso impatto ambientale, nascendo da una partecipazione sociale attiva.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 7}}</ref>
Il suo umorismo è cinico e spesso surreale: Valdi non fa mai ricorso ai proclami ma predilige sempre la cifra dell'ironia e dello sguardo disincantato di chi non si fa illusioni, ma non per questo intende smettere di lottare.
 
== Dibattito storico ==
Lo stile di Valdi, nel suo complesso può essere per qualche verso assimilabile a quello di alcuni ''chansonniers'' d'oltralpe coevi, come [[Boris Vian]] e [[Georges Brassens]], cinici, spietati ed al tempo stesso teneri ed umani come lui, ricchi di comprensione per i personaggi e le storie che descrivono.
I primi ad aver posto critiche riguardo il [[degrado ambientale]], aprendo una significativa discussione dovuta all’espansione dell’attività industriale, sono i membri del movimento [[arts and crafts]] (1859-1900). Un esempio è [[William Morris]] (1834-1896), che si dedicò ad una serie di attività e pratiche per raggiungere una migliore qualità della vita, degli oggetti e dell’ambiente.
 
Le questioni teoriche iniziano ad avere un peso concreto sui progetti e sulle produzioni industriali di oggetti d’uso quotidiano quarant'anni dopo l'inizio del dibattito, che si aprì già tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta dove si riscontrano le prime prese di posizione nei confronti dei problemi ambientali;
'''Il palo della banda dell'Ortica''' è un valido riassunto di quanto esposto sin qui. La canzone narra la storia di una banda di ladri in perfetto stile ''[[I soliti ignoti]]'' (l'"Ortica" è un quartiere popolare di Milano). La banda lascia un suo membro a fare da "palo", a curare cioè che non arrivi nessuno a disturbare il colpo; ma il palo ci vede assai poco, e ci sente anche meno.
{{Citazione|Lui era fisso che scrutava nella notte/ ha visto nulla, ma in compens l'ha sentì nient/ perché a vederci, non vedeva un'autobotte/ però a sentirci, ghe sentiva un accident!|W. Valdi. Il palo della banda dell'Ortica}}
Puntualmente i malviventi vengono tutti catturati dalle forze dell'ordine; tutti tranne il palo, che, ignaro dell'arresto dei compari, rimane fisso nella postazione a lui assegnata. L'indomani i passanti lo scambiano per un mendicante e gli danno l'elemosina. Lui, pensando che si tratti dei complici che gli portano il bottino a dieci lire per volta (diventate poi cento nelle successive versioni), "circospetto, guarda in giro e mette via", ma s'indispettisce per la lentezza del lavoro e si ripromette di mettersi in proprio.
 
Mentre per quanto riguarda la propagazione delle tematiche su tecnologie per l’avvio di studi in materia, gli anni Ottanta furono un periodo determinante;
Ancora, un famoso monologo parla dei ''Gemelli belli'' che, a passeggio per strada, vengono travolti da un'auto [[fuoriserie]]. I passanti che si fermano ammirano quest'ultima piuttosto che le povere vittime.
Nonostante a livello progettuale e industriale non si verifichino significativi cambiamenti verso una nuova estetica sostenibile.
 
Successivamente si ha un grande cambiamento grazie alla strategia per un vivere sostenibile "Caring for the Earth. A strategy for sustainable living strategia" (1991) realizzata dalla ''World Conservation Union'' ([[IUCN]], sigla del vecchio nome dell’organizzazione, ''International Union for Conservation of Nature''), dall’''United Nations Environment Programme'' ([[UNEP]]) e dal ''World Wildlife Fund'' ([[WWF]]), che fornisce un ulteriore definizione di [[sviluppo sostenibile]], ovvero il miglioramento della qualità della vita umana, in modo da offrire oltre 130 proposte operative da effettuare ad ogni livello: locale, comunitario, regionale, nazionale, internazionale.
Tante altre sono le canzoni milanesi che recano la firma della sua particolarissima cifra umoristica:
*''La büsa növa'' (cioè la "buca nuova" in milanese) che&nbsp;– facendo il verso al ritmo della ''[[bossa nova]]'', imitata anche nel titolo&nbsp;– denuncia i vizi della burocrazia narrando le sventure di un cittadino che si reca in municipio a protestare per le condizioni delle strade
*''Quand Milan l'era Milan''
*''Quand s'eri giovina''
*''Oh Signur'' la storia di un uomo pieno di difetti che è contento di essere al mondo
*''La macchina'' (divertente rappresentazione di un macchinario incomprensibile, simbolo delle nuove tecnologie e del nuovo benessere dell'Italia del ''boom'')
*''La Gh'ha Ona Faccia'' canzone dedicata ad una donna non proprio bella
*''Il difetto''
*''Eppur Mi Disi'' una poesia musicata che racconta lo stile di vita milanese
*''Ringhera'', sulle vecchie case e i cortili di Milano
*''Un milanese a Milano'' canzone che ironizza sull'immigrazione meridionale e straniera a Milano
*''VacaPutanga'' La sua canzone più memorabile, un testo allegro e scanzonato che al giorno d'oggi suonerebbe assai poco ''politically correct''.
 
Inoltre negli anni Novanta lo studio si è concentrato sul miglioramento della qualità della vita a livello mondiale attraverso una riduzione della materia e dell’energia necessaria all’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, ma anche, in alternativa, la produzione di oggetti dal ciclo di vita breve, altamente riciclabili, e la strategia del ‘fare e disfare’, dove le singole parti dei prodotti possono essere valorizzate all’interno di nuovi cicli produttivi.
Valdi fu anche autore di canzoni per bambini: nel 1974 pubblica un [[33 giri]] - ''[[Così per sport]]'' - a loro destinato. Tra i brani contenuti in questo LP, oltre a ''[[Cocco e Drilli (brano musicale)|Cocco e Drilli]]'' e ai già citati ''[[Coccodì coccodà]]'' e ''[[Il palo della banda dell'Ortica]]'', figurano anche altre canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana per ragazzi come ''[[La tartaruga sprint]]'' e ''[[Il michelasso]]''.
Queste strategie vengono applicate nella mostra ''Il giardino delle cose'', curata da Ezio Manzini e presentata alla [[Triennale di Milano]] del 1992, proponendo la metafora di un mondo possibile in quanto sostenibile.
 
Sul piano internazionale [[Gunter Pauli]] e Heitor Gurgulino de Souza propongono un metodo che incorpora il rispetto per l’ambiente con le tecniche usate dalla natura stessa, facendo del processo produttivo parte di un ecosistema.
In un articolo scritto in occasione della sua morte, il critico musicale del [[Corriere della Sera|Corriere]], [[Mario Luzzatto Fegiz]], volle ricordare Valdi con una delle battute del repertorio dell'autore milanese, cinica e fulminante come nel suo stile: "Del giornale leggo sempre i necrologi e i cinema. Se è morto qualcuno che conosco, vado al funerale. Se no vado al cinema".
Essi costruirono nel 1994 l’istituto di ricerca ''Zero Emission Research and Initiatives'' ([[ZERI]]).
 
È evidente percui un passaggio dal termine ecosviluppo, coniato a Stoccolma nel 1972 in occasione della conferenza dell’ONU sull’ambiente umano, all’espressione [[sviluppo sostenibile]], dichiarando in questo modo lo spostamento dal piano locale a quello globale, poiché i problemi ambientali causati allo sviluppo hanno conseguenze sull'intero pianeta e non solo sul territorio considerato.<ref name="uno"/>
==La memoria==
Nel corso degli anni immediatamente successivi alla sua scomparsa, Milano non ha dimenticato Walter Valdi. Numerose sono state le iniziative legate alla memoria dell'avvocato cantautore: tra queste si segnalano il "Festival di Valdi", in cartellone nel novembre 2006 al teatro Nazionale, con l'intervento dell'amico [[Nanni Svampa]], [[Enzo Iacchetti]], [[Giorgio Faletti]] e tanti altri, e l'istituzione del "premio Walter Valdi", riservato a compositori e cantautori emergenti selezionati da una giuria di giornalisti e professionisti del settore in base al valore delle loro composizioni e alla loro "manifesta milanesità".<ref>Paolo Scarpellini. ''L'orgoglio meneghino non dimentica Valdi''. «Il giorno» 19 novembre 2006.</ref>
 
== Principi del design sostenibile ==
== Discografia parziale ==
Principi generali che caratterizzano questo concetto:
=== 33 giri ===
* ''Materiali sostenibili'': materiali riciclati o riciclabili, realizzati secondo processi produttivi che utilizzano energie alternative.
*1965 - ''Una città'' ([[Tay (casa discografica)|Tay]], LPTY 70003)
* ''[[Risparmio energetico]]'': utilizzo di processi produttivi o prodotti per ridurre i consumi energetici.
*1974 - ''La mia città. Storie di vita, d'amore e di malavita'' ([[Carosello (casa discografica)|Carosello]], CLN 25035)
* ''Qualità e durabilità'': maggiore resistenza all'usura ed un funzionamento ottimale che garantisce una riduzione dell'impatto dei rifiuti prodotti.
*1974 - ''W L'A-More. Storie di vita, d'amore e di malavita'' (Carosello, CLN 25036)
* ''Design e [[riciclo]]'': progetto che prevede un secondo utilizzo per l'oggetto prodotto sia come materiale sia come funzione.
*1974 - ''Facce da galera. Storie di vita, d'amore e di malavita'' (Carosello, CLN 25046)
* ''Minimizzare diversità materiali'': eliminare al minimo la diversità dei materiali all'interno dei prodotti multicomponenti per promuovere lo smontaggio. <ref>[https://pubs.acs.org/doi/pdf/10.1021/es032373g Anastas, P. L. and Zimmerman, J. B. (2003). "Through the 12 principles of green engineering". Environmental Science and Technology.] </ref>
*1974 - ''Così per sport'' (Carosello)
* ''Risorse rinnovabili'': materiali provenienti da fonti rinnovabili locali o bioregionali gestite in modo sostenibile, con la possibilità di compostarle quando non sono più utili.
 
'''
=== 45 giri ===
=== Hannover principles ===
*[[1965]] - ''[[La Busa Noeva/Pot Pot-Gut Gut-Pot Pot]]'' ([[Dischi Ricordi]], SRL 10.368)
'''
*[[1967]] - ''[[Faceva il palo nella banda dell'ortiga/El Baloss]]'' ([[Columbia (casa discografica)|Columbia]], scmq 7033)
L'Hannover principle è un modello di principi di progettazione necessari per la sostenibilità, chiamato anche ''Bill of Rights for the Planet'', sviluppato durante l'EXPO 2000 ad [[Hannover]], [[Germania]], dall'architetto William McDonough. <ref>{{Cita libro|titolo = The Hannover Principles. Design for Sustainability
*[[1970]] - ''[[I Wahha Put-Hanga/.../E nascerà l'amor]]'' ([[Tay (casa discografica)|Tay]], 24010; con [[Armando Celso]] e [[Gianni Magni]])
|autore = William McDonough|anno = 2000}}</ref>
*[[1970]] - ''[[Coccodì e coccodà/Ma va a scopare il mare]]'' ([[Tay (casa discografica)|Tay]], 24015)
*[[1974]] - ''[[Ma poi.../E nascerà l'amor]]'' ([[Carosello (casa discografica)|Carosello]], Cl 20376)
 
''Hannover principles'':
=== Compilation ===
* [[1980]] - ''Cabaret'' (K-Tel, 2xLP), con il brano ''Il palo della banda dell'Ortica''
* [[1992]] - ''[[Festival di Sanremo 1992]]'' ([[Polygram]], 512&nbsp;396-2), con il brano ''Le strisce''
 
1. Insistere sui diritti dell'umanità e della natura per coesistere in modo sano, solidale, diversificato e in una condizione sostenibile.
== Filmografia ==
=== Cinema ===
* ''[[Un certo giorno]]'', regia di [[Ermanno Olmi]] (1968)
* ''[[Io, Emmanuelle]]'', regia di [[Cesare Canevari]] (1969)
* ''[[Delitto d'amore]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (1974)
* ''[[Storie di vita e malavita]]'', regia di [[Carlo Lizzani]] (1975)
* ''[[Il padrone e l'operaio]]'', regia di [[Steno]] (1975)
* ''[[La principessa nuda]]'', regia di Cesare Canevari (1976)
* ''[[Frou-frou del tabarin]]'', regia di [[Giovanni Grimaldi]] (1976)
* ''[[San Babila ore 20: un delitto inutile]]'', regia di Carlo Lizzani (1976)
* ''[[Ecco noi per esempio...]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1977)
* ''[[L'Italia in pigiama]]'', regia di [[Guido Guerrasio]] (1977)
* ''[[Io tigro, tu tigri, egli tigra]]'', regia di [[Giorgio Capitani]] (1978)
* ''[[Belli e brutti ridono tutti]]'', regia di [[Domenico Paolella]] (1979)
* ''[[Mani di velluto]]'', regia di [[Castellano e Pipolo]] (1979)
* ''[[La ripetente fa l'occhietto al preside]]'', regia di [[Mariano Laurenti]] (1980)
* ''[[Ho fatto splash]]'', regia di [[Maurizio Nichetti]] (1980)
* ''[[Prestami tua moglie]]'', regia di [[Giuliano Carnimeo]] (1980)
* ''[[Matlosa]]'', regia di [[Villi Hermann]] (1981)
* ''[[Domani si balla!]]'', regia di Maurizio Nichetti (1982)
 
2. Riconoscere l'interdipendenza. Gli elementi del design umano interagiscono e dipendono dal mondo naturale, con implicazioni ampie e diverse ad ogni scala. Espandere le considerazioni progettuali per riconoscere anche effetti distanti.
=== Televisione ===
* ''[[Camilla (miniserie televisiva)|Camilla]]'', regia di [[Sandro Bolchi]] (1976)
* ''[[Occhio di falco]]'', regia di [[Vittorio De Sisti]]
* ''[[I misteri di Cascina Vianello]]'', regia di [[Gianfrancesco Lazotti]] (1997)
 
3. Rispettare le relazioni tra spirito e materia. Considerare tutti gli aspetti dell'insediamento umano, inclusi comunità, abitazioni, industria e commercio in termini di connessioni esistenti ed in evoluzione tra la coscienza spirituale e quella materiale.
==Note==
 
4. Accettare la responsabilità delle conseguenze riguardo le decisioni di progettazione sul benessere umano, sulla fattibilità dei sistemi naturali e sul loro diritto di coesistere.
 
5. Creare oggetti sicuri di valore a lungo termine. Non sovraccaricare le generazioni future con i requisiti per la manutenzione o la gestione vigile di potenziali pericoli dovuti alla creazione imprudente di prodotti, processi o standard.
 
6. Eliminare il concetto di rifiuto. Valutare e ottimizzare l'intero ciclo di vita di prodotti e processi, per avvicinarsi allo stato dei sistemi naturali nel quale non ci sono sprechi.
 
7. Fare affidamento sui flussi di energia naturale. I progetti umani dovrebbero, come il mondo vivente, trarre le loro forze creative dal reddito solare perpetuo. Incorporare questa energia in modo efficiente e sicuro per un uso responsabile.
 
8. Comprendere i limiti del design. Nessuna creazione umana dura per sempre e il design non risolve tutti i problemi. Chi crea e progetta deve praticare l'umiltà di fronte alla natura. Considerare la natura come un modello e un mentore, non un disagio da eludere o controllare.
 
9. Ricercare un miglioramento costante attraverso la condivisione della conoscenza. Incoraggiare la comunicazione diretta e aperta tra colleghi, clienti, produttori e utenti per collegare considerazioni sostenibili a lungo termine con la responsabilità etica e ristabilire la relazione integrale tra i processi naturali e attività umane.
'''
 
== Applicazioni ==
Dalla progettazione di piccoli oggetti di utilizzo quotidiano alla realizzazioni di aree urbane, il design sostenibile trova applicazioni in numerosi settori: architettura, [[architettura del paesaggio]], design urbano, progettazione urbanistica, [[ingegneria]], [[graphic design]], [[industrial design]], [[interior design]] e [[fashion design]].
 
=== Architettura sostenibile ===
 
L’architettura sostenibile progetta edifici sostenibili con l'obbiettivo di ridurre gli impatti ambientali durante la produzione di componenti per l’[[edilizia]], durante la costruzione e il ciclo di vita dell’edificio.
 
Una questione di primaria importanza nell’architettura sostenibile è l’ubicazione, poiché se quest’ultima non dovesse essere appropriata, causerebbe molti danni di inquinamento a causa del viaggio che le persone sarebbero costrette a fare.
 
Un altro aspetto importante è l’aggiornamento della struttura, piuttosto che l’abbattimento. Come nel caso di [[Abu Dhabi]] che ha subito un retrofitting, ovvero un aggiornamento retroattivo allo scopo di soddisfare nuove esigenze, per ridurre il consumo di energia e acqua, anziché la demolizione e ricostruzione di una nuova struttura.
 
Infatti l'autorità per l'acqua e l'elettricità di Abu Dhabi (Adwea), con il Dipartimento per lo sviluppo economico dell'emirato (DED) e il Ministero dell'Economia, ha registrato le società di servizi energetici per adeguare gli edifici a un raffreddamento ed illuminazione più efficienti; con lo scopo di ridurre il consumo di acqua ed elettricità del 20% entro il 2030.
 
=== Ingegneria sostenibile ===
[[File:Ombrière SUDI - Sustainable Urban Design & Innovation.jpg|thumb|300px|Innovazioni urbane sostenibili: L'ombrellone fotovoltaico "SUDI" è una stazione autonoma e mobile che rifornisce i veicoli elettrici utilizzando l'energia solare.]]
 
Per ingegneria sostenibile si intende integrare sostenibilità e le principali applicazioni ingegneristiche che riguardano l’approvvigionamento idrico, la produzione, i servizi igienico-sanitari, la pulizia dei siti di rifiuto, il ripristino degli habitat naturali ecc. in modo da non compromettere l’ambiente naturale.
 
=== Interior design sostenibile ===
 
L'[[interior design]] si occupa di creare un ambiente sano ed estetico, per questo motivo incorpora adeguatamente la funzionalità assieme all’estetica in materiali ecocompatibili. Il design degli interni ha la capacità di sfruttare il vero potere dell'architettura sostenibile. <ref> {{Cite web|url=https://www.eco.ca/career-profiles/sustainable-interior-designer/|title=Sustainable Interior Designer|website=ECO Canada|language=en}}</ref>
 
La figura dell’interior designer deve considerare aspetti come i tipi di vernici, adesivi e altro durante la fase di produzione; ma non solo, poiché anche prima di iniziare il processo di costruzione si deve tenere conto di aspetti che potrebbero danneggiare l’ambiente; per esempio, è necessario l’acquisto di prodotti in aziende locali sostenibili, l’acquisto di materiali riciclati e altro ancora.
 
=== Pianificazione urbana ===
Modificando le aree urbane e i quartieri in spazi più sani ed efficienti la pianificazione sostenibile può migliorare la qualità di vita di una città.
 
Per progettazione sostenibile delle città si intende progettare e pianificare gli spazi delle città in modo che rispettino determinati aspetti come:
*Bassa impronta di carbonio,
*Migliore qualità dell’aria,
*Fonti di energia sostenibili,
*Relazione sana con l’ambiente.
 
Inoltre, sono stati sviluppati approcci innovativi per l’uso del suolo, che possono includere edifici e abitazioni verdi, greenways, spazi aperti, risorse di energia alternative ecc.
<ref>What Is Sustainable Urban Planning?[https://academicpartnerships.uta.edu/articles/public-administration/what-is-sustainable-urban-planning.aspx What Is Sustainable Urban Planning?]</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progettiBibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|autore = Carlo Vezzoli|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata|anno = 2005}}
{{interprogetto|q}}
* {{Cita libro|autore = Daniel E. Williams|titolo = Sustainable Design: Ecology, Architecture and Planning|anno = 2007}}
* {{Cita libro|autore = Paolo Tamborrini|titolo = "Design sostenibile. oggetti, sistemi e comportamenti"|marchio = Electa|anno = 2009}}
* {{Cita libro|autore = Roberto Marcatti|titolo = "H2O nuovi scenari per la sopravvivenza."|Editore = H2O Edizioni Milano|anno = 2009}}
* {{Cita libro|autore = Riccardo Dalisi|titolo = "ACQUA dueO"|Editore = H2O Edizioni Milano|anno = 2012}}
* {{Cita libro|autore = P.Bertola, E.Manzini|titolo = "Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design"|Editore = POLI.design|anno = 2004}}
* {{Cita pubblicazione|autore = W. McDonough Architects|titolo= "The Hannover Principles: Design for Sustainability : Prepared for EXPO 2000, the World's Fair, Hannover, Germany"| anno = 1992}}
* {{Cita pubblicazione|autore = Paul T. Anastas, Julie B. Zimmerman|titolo = "Through the 12 principles of green engineering"|anno = 2003}}
 
== Voci correlate ==
{{colonne}}
* [[Sostenibilità]]
* [[Interior design]]
* [[Architettura sostenibile]]
* [[Bioarchitettura]]
* [[Architettura del paesaggio]]
* [[Ingegneria]]
* [[Industrial design]]
{{Colonne spezza}}
* [[Urbanistica]]
* [[Designer]]
* [[Progettista]]
* [[Progetto]]
* [[Progettazione]]
* [[Prodotto]]
* [[Ecosistema]]
{{Colonne fine}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=R5pJ57EOseQ|titolo=Tutorial sul design sostenibile a cura del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, Padova 2013}}
* {{cita web|http://www.desainer.it/eco-design/|Idee e soluzioni di Ecodesign}}
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/design-sostenibile_%28XXI-Secolo%29/}}
* {{cita web|https://design.repubblica.it/2009/04/30/intervista-a-paolo-tamborrini/}}
* {{cita web| https://design.repubblica.it/2009/05/04/di-cosa-parliamo-quando-parliamo-di-design-sostenibile/}}
* {{cita web|https://www.eco.ca/career-profiles/sustainable-interior-designer/}}
* {{cita web|https://academicpartnerships.uta.edu/articles/public-administration/what-is-sustainable-urban-planning.aspx}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Strategia Rifiuti Zero}}
{{portale|biografie|cinema|musica|teatro|televisione}}
{{portale|architettura|Design|ecologia e ambiente}}
 
[[Categoria:Cantautori italianiDesign]]
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[[Categoria:Sepolti nel Cimitero Monumentale di Milano]]