Sant'Agata sul Santerno e Utente:Ninaaaa11/Sandbox: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
|Nome=Sant'Agata sul Santerno
|Panorama= Piazza Umberto I Sant'Agata sul Santerno.jpg
|Didascalia= Scorcio della Piazza Umberto I
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Sant'Agata sul Santerno-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2=Ravenna
|Amministratore locale=Enea Emiliani
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=26/05/2014
|Data istituzione=
|Superficie=9.37
|Note superficie=
|Abitanti=2873
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
|Aggiornamento abitanti=30-11-2016
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Lugo (Italia)|Lugo]], [[Massa Lombarda]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=santagatesi
|Patrono=[[sant'Agata]]
|Festivo=5 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Sant'Agata sul Santerno (province of Ravenna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Sant'Agata sul Santerno nella provincia di Ravenna
}}
 
Il '''design sostenibile''' (chiamato anche ''eco design'' o ''design ecologico'') è la [[progettazione]] di un [[prodotto]] di un sistema, sociale o economico, nel rispetto dell'ambiente.
'''Sant'Agata sul Santerno''' (''Sant'Êgta'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]) è un comune di 2.873 abitanti della [[provincia di Ravenna]].
È il terzo comune più piccolo della provincia per popolazione (dopo [[Casola Valsenio]] e [[Bagnara di Romagna]]) e il più piccolo quanto a superficie.
 
== Design sostenibile ==
==Geografia fisica==
Con il tempo la sostenibilità è diventata un pre-requisito del design, ed è quindi necessario cercare di integrare sempre più la definizione di design sostenibile in quella di design.
===Territorio===
Sant'Agata è attraversata da un'importante via di comunicazione, la [[Strada statale 253 San Vitale|strada San Vitale]], che collega [[Bologna]] con [[Ravenna]]. Il paese sorge nel punto in cui questa attraversa il fiume [[Santerno]].
 
L'intento del design sostenibile è quella di "eliminare completamente l'impatto negativo sull'ambiente attraverso un design intelligente e sensibile".
==Storia==
La progettazione sostenibile richiede riduzione, riuso e riciclo, montaggio/smontaggio/autocostruzione, uso di energie pulite e rinnovabili, riduzione delle emissioni nocive, scelta dei materiali, analisi, certificazione e dematerializzazione del prodotto-servizio. <ref name="uno"> {{Cita web|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/design-sostenibile_%28XXI-Secolo%29/|titolo = Design sostenibile|autore= Paolo Tamborrini e [[Giorgio Tartaro]]|sito = Treccani|}}</ref>.
===Dalla fondazione all'Unità d'Italia===
[[File:Mappa di Sant'Agata Ferrarese 1896.png|thumb|Mappa di Sant'Agata Ferrarese (1896).]]
L'abitato sorse probabilmente in [[epoca bizantina]]. Per difendersi dalle continue incursioni [[Longobardi|longobarde]], i bizantini eressero tra VII e [[VIII secolo]] una linea difensiva che andava da [[Ferrara]] (città di fondazione bizantina) alla [[via Emilia]]. La linea era punteggiata da piccoli ''castra'', cioè presidi militari<ref>Norino Cani, ''Santi, guerrieri e contadini'', Il Ponte Vecchio, Cesena 2017, pag. 48.</ref>. Dall'esame cartografico e dal confronto con le foto satellitari si evince che l'abitato di Sant'Agata aveva le tipiche dimensioni (circa 160 x 160 metri) di un villaggio protetto da un fossato con argine<ref>Norino Cani, ''op.cit.'', pag. 53.</ref>.
 
=== Evoluzione della sostenibilità nel design ===
Contemporanea al presidio è la [[pieve]], edificata come d'uso fuori le mura. Fu dedicata a Sant'Agata probabilmente in segno di buon augurio, poiché i bizantini avevano intitolato alla santa orientale la città di [[Catania]], la prima ad essere riconquistata all'inizio della loro campagna d'Italia<ref name="Cani, 2012">Norino Cani, ''Lugo e la Bassa Romagna tra Ostrogoti, Bizantini e Longobardi (V-VIII secolo)'', Lugo, 2012.</ref>. La pieve fu edificata a nord del ''castrum''.<ref>La sua costruzione viene fatta risalire al 740.</ref> Come negli altri centri del [[Nord Italia]] dell'epoca, ebbe una funzione sia religiosa sia civile. Dal nome della pieve trae origine il nome del centro abitato.<br/>
La prima questione a cui teorici e studiosi si sono interessati è la scelta di risorse a basso impatto ambientale; sia per quanto riguarda materiali che fonti energetiche.
<!--Il suo nome passò poi ad indicare il villaggio altomedievale. -->
Quando la pieve fu costruita il clima stava attraversando una fase di "ottimo". Ma a partire dal [[XIII secolo]] il clima cambiò nuovamente ed iniziò una [[Periodo caldo medievale|stagione calda]]. Gli effetti sul territorio furono disastrosi: il [[Santerno]] esondò ed allagò più volte il territorio circostante. La pieve di Sant'Agata, dopo essere stata allagata ripetute volte, venne abbandonata, tanto che a partire dal 1300 di essa non si ha più notizia. Fu sostituita dalla chiesa parrocchiale, situata dentro le mura<ref>Armanda Capucci, ''Storie di antiche Pievi, fra donazioni e debiti'', in «Giornale di massa», marzo 2018, p. 13. Si ritiene che la pieve sorgesse 1&nbsp;km a Nord dell'attuale piazza centrale del paese, nei pressi dell'attuale via Angiolina.</ref>.
 
Negli anni ’90 diventano chiari quali sono gli effetti ambientali attribuibili a un prodotto, di conseguenza l'attenzione si sposta sulla progettazione di prodotti a basso impatto ambientale. Inoltre viene introdotto il concetto di ciclo di vita che serve per poter considerare i prodotti lungo il loro intero percorso, dalla pre-produzione sino alle ultime fasi, come [[smaltimento]] e dismissione finale. <ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 2}}</ref>
Fin dai secoli [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo|XIII]] la pieve di S. Agata fece parte della [[Diocesi di Faenza]], cui appartiene tuttora. In quel periodo il territorio circostante era occupato prevalentemente da boschi: la ''Magnum forestum'' delle cronache medievali<ref>Tale area boschiva si estendeva dal [[Sillaro]] al [[Lamone (fiume)|Lamone]].</ref>.
 
Con la nascita di questo concetto si afferma la metodologia del Life Cycle Assessment ([[LCA]]) che ha il compito di valutare gli effetti ambientali di tutti i processi di tutte le fasi del ciclo di vita in relazione alla prestazione del prodotto. Con la nascita della LCA il prodotto viene progettato tendendo conto di tutte le fasi del ciclo di vita; questo implica una visione più estesa di quella tradizionalmente adottata per la progettazione.
Tra il XIII e il [[XIV secolo]] Sant'Agata fu disputata dai signori locali, trovandosi, suo malgrado, al centro di scontri tra truppe avversarie. Tale periodo turbolento ebbe termine nel [[1440]], una delle date più significative della storia del paese. Il 23 settembre di quell'anno [[Papa Eugenio IV]] cedette in feudo alcune terre della Bassa Romagna, tra cui Sant'Agata, agli [[Estensi]] di [[Ferrara]] per 11.000 ducati d'oro. Il paese assunse quindi il nome di S. Agata Ferrarese, che conservò fino all'Unità d'Italia. Nel [[1487]] gli abitanti ottennero dagli Este lo Statuto, ovvero leggi scritte di autogoverno della città. L'abitato aveva una pianta ridotta; l'accesso al castello avveniva attraverso un'unica Porta; la fortificazione era circondata da un grande fossato, chiamato dagli abitanti "la Fossa" (dell'antico castello non rimane che uno dei due torrioni, l'attuale torre dell'orologio)<ref>{{cita web|url=http://www.romagnadeste.it/it/12-sant-agata-sul-santerno/i2257-torre-civica.htm|titolo=Torre Civica|accesso=19/04/2015}}</ref>. Nel recinto del castello fu edificata la chiesa arcipretale. In epoca successiva il fossato venne prosciugato (ciò accadde anche nei centri abitati circostanti, come [[Lugo (Italia)|Lugo]] e [[Bagnara di Romagna|Bagnara]]). La porzione dell'ex fossato antistante la porta cittadina divenne la piazza centrale del paese<ref>Armanda Capucci, ''Dalla "fossa" a piazza Umberto I'', Giornale di massa, aprile 2015.</ref>.
<ref>{{Cita libro|titolo = Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design.
|autore =E.Manzini e P.Bertola|anno = 2004| p= 106-107}}</ref>
 
Evidente è quindi un passaggio dalla progettazione del prodotto alla progettazione dell’intero sistema-prodotto consentendo di individuare anche quelle fasi che inizialmente non venivano considerate nella progettazione. <ref>{{Cita libro|titolo = Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design.
Dopo l'estinzione della dinastia estense, nel [[1598]], Sant'Agata, insieme ad altri territori nella Bassa Romagna, fu devoluta allo [[Stato Pontificio]], che la inserì nella neonata [[Legazione di Ferrara (1598-1796)|Legazione di Ferrara]].<br />
|autore =E.Manzini e P.Bertola|anno = 2004| p= 108}}</ref>
Seguirono: la sottomissione all'esercito napoleonico nel [[1796]] e il ritorno sotto lo Stato Pontificio nel [[1815]]. <br />
Con l'annessione delle Legazioni pontificie al [[Regno di Sardegna]] (1859), il comune di Sant'Agata fu incluso nella [[Provincia di Ravenna]] (annessione sancita con i [[Plebisciti risorgimentali#Plebisciti_del_1860|plebisciti del 1860]]).
 
Successivamente l’interesse si sposta sul design per l’innovazione del sistema rispetto a quella del singolo prodotto, secondo un idea di sostenibilità sostenitrice di cambiamenti radicali nei modelli di produzione e consumo.
===Dal 1861 ad oggi===
Nel [[1863]], per Regio Decreto, il paese assunse l'attuale denominazione di Sant'Agata sul [[Santerno]]. Nel gonfalone del Comune compaiono: Sant'Agata, la torre civica e l'aquila degli Estensi.
 
Più tardi ancora, il ruolo del design si è sviluppato rispetto alla dimensione socioetica della sostenibilità; ovvero su diverse questioni a partire dal principio dell’[[equità]] nella disponibilità e distribuzione delle risorse.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 2}}</ref>
Nel [[1866]] fu costruito il nuovo ponte di legno sul [[Santerno]]. Ai tempi dell'Unità d'Italia il fiume Santerno a sud del paese era caratterizzato da lunghe ed ampie anse, che rallentavano il corso dell'acqua. Nel giro di poco più di tre km, il fiume ne formava sei. In caso di piogge il livello del fiume poteva elevarsi fino ad [[esondazione|esondare]], con grave pericolo per la popolazione. Le anse a sud del paese furono eliminate tra il [[1885]] e il [[1888]], con la realizzazione del cosiddetto "drizzagno" (un raddrizzamento di circa 2,5 chilometri), insieme all'innalzamento degli argini su tutto il fiume<ref>L'alveo del ''Santerno Morto'', all'interno delle anse, costituisce oggi un serbatoio per le acque in eccesso del [[Canale dei molini di Imola]].</ref>. I lavori furono eseguiti dal Genio Civile della Provincia di Ravenna.
 
=== Design per equità e coesione sociale ===
Alla fine dell'Ottocento la superficie agraria era coltivata solo in minima parte. Lo studioso [[Emilio Rosetti]], nella sua opera ''La Romagna. Geografia e storia'' (1894), aveva diviso il territorio agrario romagnolo in sei aree<ref>Le sei aree sono: Zona litoranea; Zona boschiva o del Pineto; Zona valliva; Zona risicola; Zona arativa nuda o delle Larghe; Zona arativa alberata.</ref>. Sant'Agata fu classificata, come Conselice, nella "Zona risicola", poiché la coltura prevalente era quella del [[Oryza sativa|riso]].
[[File:CalifAcadamyOfSciAug28-2008img0640.JPG|thumb|290px|The [[California Academy of Sciences]], Edificio sostenibile a San Francisco, progettato da Renzo piano e inaugurato il 27 settembre 2008.]]
 
É noto quanto i consumi vadano oltre le capacità della terra di accogliere scarti ed emissioni e di fornire risorse, nonostante un enorme progresso da parte del mondo industriale nell'ultimo decennio.
All'inizio del [[XX secolo]] la popolazione viveva in condizioni modeste. Delle circa 400 famiglie che abitavano nel territorio del comune, pochissime erano definibili ricche.
 
Per questo motivo si tiene conto del principio di equità per cui ogni persona ha diritto alla stessa disponibilità di [[risorse naturali]] globali in uno schema di equa redistribuzione delle risorse.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 6}}</ref>
Quanto al tipo di lavoro, la fetta più grossa della popolazione era dedita all'agricoltura. I piccoli proprietari, in tutto qualche decina di famiglie, possedevano in media dai 3 ai 4 ettari di terra. Nonostante la loro vita faticosa, erano considerati benestanti: infatti non dovevano dividere con nessun altro il frutto del loro lavoro, come invece accadeva ai coloni [[mezzadria|mezzadri]] e agli affittuari (che alla fine dell'anno dovevano corrispondere al proprietario del terreno una quota fissa). A Sant'Agata, come del resto in tutta la Bassa Romagna, mezzadri e affittuari rappresentavano la stragrande maggioranza dei lavoratori.
 
La cultura del design in Italia, già alla fine degli anni 60', ha avuto un ruolo precursore di una critica sulle modalità del consumo;
La categoria più disagiata era senza dubbio quella degli operai e dei braccianti: lavoravano solo d'estate, nella [[mietitura]], nella [[trebbiatura]] e nella [[vendemmia]], e rimanevano disoccupati in inverno; molti di essi, inoltre, non erano nemmeno proprietari della casa in cui vivevano.
infatti esponenti della cultura del design spostarono la loro attenzione sulle problematiche legate alle responsabilità del progettista riguardo appunto il tema dei consumi.
Come la critica avanzata dal progettista [[Tomas Maldonado]] nel saggio "La speranza progettuale" dove supporta il proprio discorso critico riguardo la società dei consumi con l'idea che si sia persa appunto in una "speranza progettuale" che lui stesso intende recuperare.
 
La questione che fu riproposta agli inizi degli anni ’70, anche se mai risolta nelle sue conseguenze riguardanti la pratica progettuale.
Alcune tappe dello sviluppo civico di Sant'Agata sono scandite dagli avvenimenti che seguono: - [[1901]] viene fondata la Cassa Rurale da 14 soci, tra cui don Antonio Randi; - [[1905]] viene inaugurato il nuovo ponte sul Santerno; - [[1924]] viene aperta la prima agenzia della Cassa di Risparmio di Ravenna; - [[1925]] giunge in paese la [[luce elettrica]]. La [[Ferrovia Lavezzola-Lugo|linea ferroviaria]] esisteva invece fin dal [[1888]]; - [[1926]] (il 16 giugno) viene inaugurato l'asilo infantile fondato da Giovanna Azzaroli; - [[1929]] vengono costruite le attuali Scuole elementari, inaugurate due anni dopo.
 
La discussione sul ruolo del design in relazione alla socioetica della sostenibilità si è riaperto negli ultimi anni. É evidente il fatto che quando il tema dei consumi sostenibili si lega alla sostenibilità socioetica il ruolo del design si estende a diverse questioni, che sono:
Le due guerre mondiali portarono lutti e privazioni anche ai Santagatesi: nella guerra [[Prima guerra mondiale|1915-1918]] si contarono 16 caduti in battaglia, 19 deceduti per malattie contratte al fronte e 5 dispersi. I danni causati dal [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] furono ancora più gravi: il paese venne quasi completamente distrutto dai bombardamenti (terribile l'ultimo del 9 aprile [[1945]]) e si ebbero 77 civili deceduti per fatti di guerra e 6 militari morti o dispersi sui vari fronti. Sant'Agata fu liberata il 10 aprile [[1945]]; i primi ad entrare furono i soldati inglesi e neozelandesi.
 
*I principi e le regole della democrazia, dei diritti umani e della libertà,
Al referendum istituzionale del 1946 la Repubblica ottenne 1.169 voti, la monarchia 108.{{citazione necessaria|}}
*Il raggiungimento della pace e della sicurezza,
*Il miglioramento delle informazioni, della formazione e dell’occupazione,
*I principi di equità mondiale nella disponibilità delle risorse,
*Il Rispetto delle diversità culturale, delle identità regionali e delle biodiversità naturale.
 
Un esempio è quello dell’innovazione sociale sostenibile che genera soluzioni a basso impatto ambientale, nascendo da una partecipazione sociale attiva.<ref> {{Cita articolo|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata |autore = Carlo Vezzoli|anno = 2005| p= 7}}</ref>
Alle elezioni politiche del [[1948]], ottennero voti per il Senato: Fronte Popolare 604, [[Democrazia Cristiana]] 277, [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] 239. Per la Camera: Fronte Popolare 674, Democrazia Cristiana 425, P.R.I. 259.{{citazione necessaria|}}
 
== Dibattito storico ==
Il 5 dicembre [[1959]] il fiume Santerno ruppe l'argine in due punti e l'acqua invase il paese. Questa è stata, comunque, l'ultima alluvione registrata.
I primi ad aver posto critiche riguardo il [[degrado ambientale]], aprendo una significativa discussione dovuta all’espansione dell’attività industriale, sono i membri del movimento [[arts and crafts]] (1859-1900). Un esempio è [[William Morris]] (1834-1896), che si dedicò ad una serie di attività e pratiche per raggiungere una migliore qualità della vita, degli oggetti e dell’ambiente.
 
Le questioni teoriche iniziano ad avere un peso concreto sui progetti e sulle produzioni industriali di oggetti d’uso quotidiano quarant'anni dopo l'inizio del dibattito, che si aprì già tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta dove si riscontrano le prime prese di posizione nei confronti dei problemi ambientali;
Nel [[1960]] Primo Mazzari fondò l'omonima distilleria, che rimane ancora oggi la fabbrica più conosciuta di Sant'Agata. Il secondo marchio più conosciuto, il Mobilificio Pirazzoli, sorse nel [[1966]]. L'edificio, a tre piani, spicca in un paese di tutte case basse. Per la sua altezza e la grande insegna luminosa posta sul tetto, lo si nota anche a qualche chilometro di distanza percorrendo la San Vitale, soprattutto perché svetta più in alto del ponte sul Santerno.
 
Mentre per quanto riguarda la propagazione delle tematiche su tecnologie per l’avvio di studi in materia, gli anni Ottanta furono un periodo determinante;
Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta si assistette in Italia ad una straordinaria trasformazione degli stili di vita, che coinvolse anche i piccoli centri abitati, tra cui Sant'Agata. Tra i mezzi di trasporto, la bicicletta finì in secondo piano. Si passò ai ciclomotori ([[Piaggio Vespa|Vespa]] su tutti) e poi alle automobili ([[Fiat 600]] e [[Fiat Nuova 500|500]]).
Nonostante a livello progettuale e industriale non si verifichino significativi cambiamenti verso una nuova estetica sostenibile.
 
Successivamente si ha un grande cambiamento grazie alla strategia per un vivere sostenibile "Caring for the Earth. A strategy for sustainable living strategia" (1991) realizzata dalla ''World Conservation Union'' ([[IUCN]], sigla del vecchio nome dell’organizzazione, ''International Union for Conservation of Nature''), dall’''United Nations Environment Programme'' ([[UNEP]]) e dal ''World Wildlife Fund'' ([[WWF]]), che fornisce un ulteriore definizione di [[sviluppo sostenibile]], ovvero il miglioramento della qualità della vita umana, in modo da offrire oltre 130 proposte operative da effettuare ad ogni livello: locale, comunitario, regionale, nazionale, internazionale.
Nel [[1967]] venne costruito il primo acquedotto cittadino. Nello stesso periodo fu completata l'illuminazione pubblica di vie e piazze. Al censimento del [[1971]] i santagatesi risultarono occupati come segue: il 27,2% nell'agricoltura; il 32,5% nell'industria ed il 40,3% nel terziario. Si poté notare un progressivo inurbamento della popolazione: tra il 1951 e il 1971 la quota degli abitanti residenti nel centro urbano passò dalla metà ai due terzi. Al [[referendum sul divorzio]] del [[1974]], il fronte del no vinse con 1.024 voti contro 462 sì.
 
Inoltre negli anni Novanta lo studio si è concentrato sul miglioramento della qualità della vita a livello mondiale attraverso una riduzione della materia e dell’energia necessaria all’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, ma anche, in alternativa, la produzione di oggetti dal ciclo di vita breve, altamente riciclabili, e la strategia del ‘fare e disfare’, dove le singole parti dei prodotti possono essere valorizzate all’interno di nuovi cicli produttivi.
Il 10 giugno [[2003]] è stato inaugurato il nuovo ponte sul Santerno, dotato di piste ciclabili e posto più in alto rispetto al precedente.
Queste strategie vengono applicate nella mostra ''Il giardino delle cose'', curata da Ezio Manzini e presentata alla [[Triennale di Milano]] del 1992, proponendo la metafora di un mondo possibile in quanto sostenibile.
 
Sul piano internazionale [[Gunter Pauli]] e Heitor Gurgulino de Souza propongono un metodo che incorpora il rispetto per l’ambiente con le tecniche usate dalla natura stessa, facendo del processo produttivo parte di un ecosistema.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
Essi costruirono nel 1994 l’istituto di ricerca ''Zero Emission Research and Initiatives'' ([[ZERI]]).
*La '''chiesa arcipretale'''. L'edificio attuale è stato costruito su una chiesa precedente. La chiesa fu edificata nel [[1881]] per volere di monsignor Ercole Rambelli, arciprete dal 1874 al 1916. Il progetto fu affidato all'architetto [[Vincenzo Pritelli]] di [[Faenza]] che si ispirò, per la realizzazione dell'opera, allo stile [[neoclassico]], in voga nel XIX secolo. La pianta è a croce latina, con abside semicircolare. La facciata, in pietra a vista, si sviluppa in verticale, terminando con un frontone triangolare. L'interno è a navata unica con nicchie laterali. Nella chiesa vi sono sette altari; il maggiore è dedicato a Sant'Agata Vergine e Martire, raffigurata nella [[pala d'altare]] opera del pittore massese [[Orfeo Orfei]] (fine XIX secolo). Nel [[1892]] fu ultimato il campanile, ancora su progetto del Pritelli. Nel [[1944]] il pittore [[Umberto Folli]], anch'egli di [[Massa Lombarda]], dipinse la volta del presbiterio.
[[File:Torre dell'orologio di Sant'Agata sul Santerno.jpg|thumb|upright=0.6|La torre civica]]
*La '''torre civica''', detta anche Torre dell'orologio, fu costruita sull'antica porta di accesso al castello medievale. Il castello sorse nei primi secoli dopo il Mille. La costruzione era cinta da solide mura che formavano un quadrilatero circondato da un grande fossato. La chiesa arcipretale venne costruita nel recinto del castello. Lo spazio circondato dall'antica Fossa costituisce oggi la piazza principale del paese, Piazza Umberto I. Sovrasta la torre, fin da tempi remoti, la ''campana dell'orologio''. Certamente era già stata costruita prima del [[1487]], data a cui risale il primo Statuto cittadino. La campana, detta ''della ragione'', serviva per chiamare a raccolta i cittadini che governavano il paese e si è conservata fino ai giorni nostri. Si narra che l'attraversare il grande arco della Torre "sorridente" durante i rintocchi della campana porti felicità.
*Il '''municipio''' si trova in piazza Garibaldi, un tempo piazza Maggiore, entro la cerchia delle mura. In origine faceva parte del fabbricato del castello: i muri perimetrali recano ancora tracce dei suoi contrafforti obliqui. L'edificio ha sempre avuto un prevalente utilizzo pubblico. Presso il municipio sono conservati gli Statuti: due antichi e preziosi codici, uno dei quali in pergamena con pregevoli miniature; contengono in 4 libri le leggi che il duca di Ferrara [[Ercole II]] emanò per S. Agata nel [[1487]].
 
È evidente percui un passaggio dal termine ecosviluppo, coniato a Stoccolma nel 1972 in occasione della conferenza dell’ONU sull’ambiente umano, all’espressione [[sviluppo sostenibile]], dichiarando in questo modo lo spostamento dal piano locale a quello globale, poiché i problemi ambientali causati allo sviluppo hanno conseguenze sull'intero pianeta e non solo sul territorio considerato.<ref name="uno"/>
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Sant'Agata sul Santerno}}
----
===Popolazione===
Variazione della popolazione residente a Sant'Agata sul Santerno dal 2007 al 2011.
{| class="wikitable"
|- bgcolor=lightblue
! Data
! Abitanti
! Variazione
! Italiani
! Variazione
! Stranieri
! Variazione
|-
| 31/12/2007
| 2.570
|
| 2.342
|
| 228 (8,9%)
|
|-
| 31/12/2011
| 2.861
| + 11,3%
| 2.533
| + 8,15%
| 328 (11,46%)
| + 43,85%
|}
Fonte: Servizi Demografici Unione Comuni della Bassa Romagna.
 
== Principi del design sostenibile ==
===Etnie e minoranze straniere===
Principi generali che caratterizzano questo concetto:
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 313 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* ''Materiali sostenibili'': materiali riciclati o riciclabili, realizzati secondo processi produttivi che utilizzano energie alternative.
*[[Marocco]] 85 3,04%
* ''[[Risparmio energetico]]'': utilizzo di processi produttivi o prodotti per ridurre i consumi energetici.
*[[Romania]] 80 2,86%
* ''Qualità e durabilità'': maggiore resistenza all'usura ed un funzionamento ottimale che garantisce una riduzione dell'impatto dei rifiuti prodotti.
*[[Pakistan]] 28 1,00%
* ''Design e [[riciclo]]'': progetto che prevede un secondo utilizzo per l'oggetto prodotto sia come materiale sia come funzione.
* ''Minimizzare diversità materiali'': eliminare al minimo la diversità dei materiali all'interno dei prodotti multicomponenti per promuovere lo smontaggio. <ref>[https://pubs.acs.org/doi/pdf/10.1021/es032373g Anastas, P. L. and Zimmerman, J. B. (2003). "Through the 12 principles of green engineering". Environmental Science and Technology.] </ref>
* ''Risorse rinnovabili'': materiali provenienti da fonti rinnovabili locali o bioregionali gestite in modo sostenibile, con la possibilità di compostarle quando non sono più utili.
 
'''
===Religione===
=== Hannover principles ===
Nel comune di S. Agata sul Santerno è presente una [[parrocchia]] facente parte della [[Diocesi di Faenza]]. Si ritiene che il suo culto provenga da Bisanzio. [[Sant'Agata|Agata]] è infatti una santa di origine orientale: si diffuse in Italia (a partire da [[Catania]]) proprio nel periodo bizantino<ref name="Cani, 2012"/>.<br/>
'''
La Santa diede il nome alla [[pieve]], che passò ad indicare il centro abitato già in epoca altomedievale.
L'Hannover principle è un modello di principi di progettazione necessari per la sostenibilità, chiamato anche ''Bill of Rights for the Planet'', sviluppato durante l'EXPO 2000 ad [[Hannover]], [[Germania]], dall'architetto William McDonough. <ref>{{Cita libro|titolo = The Hannover Principles. Design for Sustainability
|autore = William McDonough|anno = 2000}}</ref>
 
''Hannover principles'':
==Cultura==
===Eventi e ricorrenze===
* 5 febbraio: Festa della Patrona [[Sant'Agata]]
* Quarta domenica dopo Pasqua: Festa del Compatrono [[San Vincenzo Ferreri]]
 
1. Insistere sui diritti dell'umanità e della natura per coesistere in modo sano, solidale, diversificato e in una condizione sostenibile.
==Infrastrutture e trasporti==
[[File:Tra Sillaro e Santerno con la Bastia.png|thumb|Mappa del territorio tra Sillaro e Santerno con l'indicazione della «Bastia» come toponimo (1830).]]
La «Bastia» e la «San Vitale» sono le due strade storiche che si incrociano a Sant'Agata.<br />
La '''Via Bastia''' è una delle strade più antiche della Bassa Romagna. Le sue origini affondano nel Medioevo. La strada parte dal centro abitato e procede verso nord costeggiando il fiume Santerno fino alla sua immissione nel [[Reno]]. Nel [[1395]], quando il Santerno spagliava ancora nelle valli, i soldati di [[Nicolò III d'Este]] avevano costruito una ''bastiglia'', cioè un baluardo difensivo, nel punto di confluenza tra Reno (all'epoca [[Po di Primaro]]) ed il canale artificiale Zaniolo, ad ovest del Santerno<ref>Secondo Lucio Donati, invece, il nome deriverebbe da una struttura difensiva o di presidio edificata a Ca' di Lugo, cioè nel tratto iniziale della strada. Cfr. Lucio Donati, ''Origine di Massa Lombarda e del suo territorio'', opuscolo, Faenza 2010.</ref>. Sede di un ''rastellum'' dai consistenti pedaggi, finì sotto il controllo degli Estensi verso il 1433<ref>{{cita web|url=http://filese.blogspot.it/2008/04/romagna-romagnola-e-confine.html|titolo=L'irôla de' «Filés»|accesso=20 agosto 2017}}</ref>. Nel [[1460]] i ferraresi deviarono il Santerno fino a condurlo nel Po di Primaro e la Via Bastia assunse l'attuale importanza, data dal fatto che si trovò a fiancheggiare il fiume per tutto il suo corso.<br />
La '''Via San Vitale'''<ref>Gli storici hanno ormai abbandonato l'ipotesi di un'origine antica della San Vitale e respingono anche l'idea che esistesse nel Medioevo una "Via Salaria" che da Ravenna giungesse a Bologna.</ref> è l'asse principale di collegamento terrestre tra [[Ravenna]] e [[Bologna]]. Fino a tutto il [[XVIII secolo]], la direttrice preferita per i collegamenti Ravenna-Bologna era stata la via fluviale, in quanto Ravenna era ben inserita nel sistema fluviale [[Reno (Italia)|Reno]]-[[Po di Primaro]].<br />
Ancora nel 1801 sul fiume Santerno non esisteva il ponte: infatti, localmente, la strada era denominata "Via Pubblica che va al passo della Barca". La san Vitale emerse come importante via di collegamento nel corso del [[XIX secolo]], quando le opere di bonifica resero più stabili i collegamenti via terra.
 
2. Riconoscere l'interdipendenza. Gli elementi del design umano interagiscono e dipendono dal mondo naturale, con implicazioni ampie e diverse ad ogni scala. Espandere le considerazioni progettuali per riconoscere anche effetti distanti.
Una moderna [[pista ciclabile]] collega il paese con la vicina [[Lugo (Italia)|Lugo]], distante 4&nbsp;km. Nel [[2016]] è stata aperta un'altra pista ciclabile in direzione [[Massa Lombarda]]<ref>{{cita web|url=http://www.romagnagazzette.com/2016/01/06/santagata-sul-santerno-lavori-pubblici-terminata-la-pista-ciclabile-sulla-san-vitale-lato-nord/|titolo=Sant'Agata sul Santerno. Lavori pubblici. Terminata la pista ciclabile sulla San Vitale lato nord|accesso=20/01/2016}}</ref>.
 
3. Rispettare le relazioni tra spirito e materia. Considerare tutti gli aspetti dell'insediamento umano, inclusi comunità, abitazioni, industria e commercio in termini di connessioni esistenti ed in evoluzione tra la coscienza spirituale e quella materiale.
== Amministrazione ==
I Comuni di Sant'Agata sul Santerno, [[Alfonsine]], [[Bagnacavallo]], [[Bagnara di Romagna]], [[Conselice]], [[Cotignola]], [[Fusignano]], [[Lugo (Italia)|Lugo]] e [[Massa Lombarda]] formano insieme l'[[Unione dei comuni della Bassa Romagna]].
 
4. Accettare la responsabilità delle conseguenze riguardo le decisioni di progettazione sul benessere umano, sulla fattibilità dei sistemi naturali e sul loro diritto di coesistere.
===Sindaci precedenti===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|1864<ref>Sindaco nominato dal re.</ref>
|1873
| Carlo Gieri
|
|[[Sindaco]]
| dimissionario (1873)
}}
{{ComuniAmminPrec
|1873
|1875
| Aderito Farina
|
|[[Sindaco]]
|facente funzioni
}}
{{ComuniAmminPrec
|1875
|1879
| Ugo Gieri
|
|[[Sindaco]]
|dimissionario (1879)
}}
{{ComuniAmminPrec
|1879
|
|Costante Scardovi
|
|[[Sindaco]]
|Facente funzioni
}}
{{ComuniAmminPrec
|1879
| 1882
|Francesco Farina
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1882
| 1884
|Ugo Gieri
|
|[[Sindaco]]
|(secondo mandato)
}}
{{ComuniAmminPrec
|1884
| 1885
|Carlo Ricci
|
|[[Sindaco]]
|dimissionario (1885)
}}
{{ComuniAmminPrec
|1885
| 1890
|Francesco Farina
|
|[[Sindaco]]
|Facente funzioni
}}
{{ComuniAmminPrec
|1890<ref>Elezione del sindaco da parte del consiglio comunale (legge 30/12/1888, n. 5865).</ref>
| 1894
|Francesco Farina
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1894
| 1895
|Casimiro Dalle Vacche
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1895
|
|Angelo Tampieri
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1895
| 1902
|Domenico Scardovi
|moderati
|[[Sindaco]]
|confermato (nel 1900?)
}}
{{ComuniAmminPrec
|1902
| 1905
|Demetrio Gieri
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1905
| 1914
|Remigio Ricci Bitti
|repubblicani e socialisti
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1914
| 1920
|Luigi Azzaroli
|moderati
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1920
| 1922
|Luigi Bordini
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1923
| 1924
|Luigi Scardovi
|
|[[Sindaco]]
|dimissionario (1924)
}}
{{ComuniAmminPrec
|1924
|
|Antonio Vernocchi
|
|[[Sindaco]]
|Facente funzioni
}}
{{ComuniAmminPrec
|1925<ref>Podestà nominato dal re.</ref>
| 1932
|Luigi Scardovi
|
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1932
| 1936
|Angelo Giuseppe Avveduti
|
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1936
| 1943
|Tomaso Marzetti
|
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1944
|
|Antonio Vernocchi
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|aprile 1945
| ottobre 1945
|Adriano Venturini
|
|[[Sindaco]]<ref>Nominato dal prefetto su indicazione del [[Comitato di Liberazione Nazionale]].</ref>
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|ottobre 1945
| marzo 1946
|Achille Brunetti
|
|[[Sindaco]]<ref>Nominato dal prefetto su indicazione del [[Comitato di Liberazione Nazionale]].</ref>
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1946<ref>Elezione del sindaco da parte del consiglio comunale. Normativa ufficializzata con il d.p.r. 16/5/1960, n. 570.</ref>
| 1950
|Tomaso Penazzi
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1951
| 1954
|Giacomo Drei
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]] e [[Partito Socialista Italiano|PSI]]<ref>Riuniti nell'Alleanza Democratica Popolare.</ref>
|[[Sindaco]]
|dimissionario (1954)
}}
{{ComuniAmminPrec
|23/04/1954
| 1956
|Egidio Mazzini
|PCI
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1956
| 1964
|Dino Landi
|
|[[Sindaco]]
|confermato nel 1960
}}
{{ComuniAmminPrec
|1964
|1970
| Egidio Mazzini
|PCI-[[PSIUP]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1970
| 1977
| Raffaele Biondi
| [[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco]]
|<small>Confermato nel 1975.<br />Dimissionario nel 1977.</small>
}}
{{ComuniAmminPrec
|15/04/1977
|1980
| Amalio Ricci Garotti
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|Vicesindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 1980
| 1985
| Amalio Ricci Garotti
|PCI-PSI
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1985
|1989
|Romano Ricci Mingani
|PCI
|[[Sindaco]]
|<small>dimissionario (1989)</small>
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 marzo 1989
|6 maggio 1990
| Maria Landa Biondi
|[[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]]
|Vicesindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 7 maggio [[1990]]
|25 aprile [[1995]]
| Maria Landa Biondi
|[[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]]
|[[Sindaco]]
|<small>Confermata il 7 maggio 1990.</small>
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 aprile [[1995]]<ref>Elezione del sindaco a suffragio diretto (legge 25/3/1993, n. 81)</ref>
|14 giugno [[2004]]
| Luigi Antonio Amadei
|Insieme per Sant'Agata <br />([[lista civica]])
|[[Sindaco]]
|<small>Confermato il 22 giugno 1999.</small>
}}
{{ComuniAmminPrec
|15 giugno [[2004]]
|7 giugno [[2009]]
| Franca Proni
|Insieme per Sant'Agata <br />([[lista civica]])
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno [[2009]]
|25 maggio [[2014]]
| Luigi Antonio Amadei
|Insieme per Sant'Agata <br />([[lista civica]])
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
5. Creare oggetti sicuri di valore a lungo termine. Non sovraccaricare le generazioni future con i requisiti per la manutenzione o la gestione vigile di potenziali pericoli dovuti alla creazione imprudente di prodotti, processi o standard.
Dal [[1995]] Sant'Agata sul Santerno non è più amministrata dal centro-sinistra: è l'unico comune della [[Provincia di Ravenna]] insieme a [[Bagnara di Romagna|Bagnara]].
 
6. Eliminare il concetto di rifiuto. Valutare e ottimizzare l'intero ciclo di vita di prodotti e processi, per avvicinarsi allo stato dei sistemi naturali nel quale non ci sono sprechi.
===Gemellaggi===
* {{Gemellaggio|Francia|Eybouleuf}}
* {{Gemellaggio|Francia|La Geneytouse}}
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Denis-des-Murs}}
* {{Gemellaggio|Francia|Royères}}
(I quattro comuni fanno parte della comunità di comuni di Noblat, nell'[[Alta Vienne]])
 
7. Fare affidamento sui flussi di energia naturale. I progetti umani dovrebbero, come il mondo vivente, trarre le loro forze creative dal reddito solare perpetuo. Incorporare questa energia in modo efficiente e sicuro per un uso responsabile.
==Sport==
;Calcio
Fino all'annata 2012/13 la società calcistica locale, la S. C. Santagatese<ref>Fu fondata il 25 luglio 1964.</ref> (affiliata alla società imolese [[Enrico Ravaglia|ASD Chicco Ravaglia]]), ha disputato il campionato di [[Eccellenza Emilia-Romagna]].
 
8. Comprendere i limiti del design. Nessuna creazione umana dura per sempre e il design non risolve tutti i problemi. Chi crea e progetta deve praticare l'umiltà di fronte alla natura. Considerare la natura come un modello e un mentore, non un disagio da eludere o controllare.
==Note==
 
9. Ricercare un miglioramento costante attraverso la condivisione della conoscenza. Incoraggiare la comunicazione diretta e aperta tra colleghi, clienti, produttori e utenti per collegare considerazioni sostenibili a lungo termine con la responsabilità etica e ristabilire la relazione integrale tra i processi naturali e attività umane.
'''
 
== Applicazioni ==
Dalla progettazione di piccoli oggetti di utilizzo quotidiano alla realizzazioni di aree urbane, il design sostenibile trova applicazioni in numerosi settori: architettura, [[architettura del paesaggio]], design urbano, progettazione urbanistica, [[ingegneria]], [[graphic design]], [[industrial design]], [[interior design]] e [[fashion design]].
 
=== Architettura sostenibile ===
 
L’architettura sostenibile progetta edifici sostenibili con l'obbiettivo di ridurre gli impatti ambientali durante la produzione di componenti per l’[[edilizia]], durante la costruzione e il ciclo di vita dell’edificio.
 
Una questione di primaria importanza nell’architettura sostenibile è l’ubicazione, poiché se quest’ultima non dovesse essere appropriata, causerebbe molti danni di inquinamento a causa del viaggio che le persone sarebbero costrette a fare.
 
Un altro aspetto importante è l’aggiornamento della struttura, piuttosto che l’abbattimento. Come nel caso di [[Abu Dhabi]] che ha subito un retrofitting, ovvero un aggiornamento retroattivo allo scopo di soddisfare nuove esigenze, per ridurre il consumo di energia e acqua, anziché la demolizione e ricostruzione di una nuova struttura.
 
Infatti l'autorità per l'acqua e l'elettricità di Abu Dhabi (Adwea), con il Dipartimento per lo sviluppo economico dell'emirato (DED) e il Ministero dell'Economia, ha registrato le società di servizi energetici per adeguare gli edifici a un raffreddamento ed illuminazione più efficienti; con lo scopo di ridurre il consumo di acqua ed elettricità del 20% entro il 2030.
 
=== Ingegneria sostenibile ===
[[File:Ombrière SUDI - Sustainable Urban Design & Innovation.jpg|thumb|300px|Innovazioni urbane sostenibili: L'ombrellone fotovoltaico "SUDI" è una stazione autonoma e mobile che rifornisce i veicoli elettrici utilizzando l'energia solare.]]
 
Per ingegneria sostenibile si intende integrare sostenibilità e le principali applicazioni ingegneristiche che riguardano l’approvvigionamento idrico, la produzione, i servizi igienico-sanitari, la pulizia dei siti di rifiuto, il ripristino degli habitat naturali ecc. in modo da non compromettere l’ambiente naturale.
 
=== Interior design sostenibile ===
 
L'[[interior design]] si occupa di creare un ambiente sano ed estetico, per questo motivo incorpora adeguatamente la funzionalità assieme all’estetica in materiali ecocompatibili. Il design degli interni ha la capacità di sfruttare il vero potere dell'architettura sostenibile. <ref> {{Cite web|url=https://www.eco.ca/career-profiles/sustainable-interior-designer/|title=Sustainable Interior Designer|website=ECO Canada|language=en}}</ref>
 
La figura dell’interior designer deve considerare aspetti come i tipi di vernici, adesivi e altro durante la fase di produzione; ma non solo, poiché anche prima di iniziare il processo di costruzione si deve tenere conto di aspetti che potrebbero danneggiare l’ambiente; per esempio, è necessario l’acquisto di prodotti in aziende locali sostenibili, l’acquisto di materiali riciclati e altro ancora.
 
=== Pianificazione urbana ===
Modificando le aree urbane e i quartieri in spazi più sani ed efficienti la pianificazione sostenibile può migliorare la qualità di vita di una città.
 
Per progettazione sostenibile delle città si intende progettare e pianificare gli spazi delle città in modo che rispettino determinati aspetti come:
*Bassa impronta di carbonio,
*Migliore qualità dell’aria,
*Fonti di energia sostenibili,
*Relazione sana con l’ambiente.
 
Inoltre, sono stati sviluppati approcci innovativi per l’uso del suolo, che possono includere edifici e abitazioni verdi, greenways, spazi aperti, risorse di energia alternative ecc.
<ref>What Is Sustainable Urban Planning?[https://academicpartnerships.uta.edu/articles/public-administration/what-is-sustainable-urban-planning.aspx What Is Sustainable Urban Planning?]</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|autore = Carlo Vezzoli|titolo = Design per la sostenibilità: una disciplina (sempre più) articolata|anno = 2005}}
* Statuto della terra di Sant'Agata, Libri IV, 1487, traduzione a cura di Armanda Capucci;
* {{Cita libro|autore = Daniel E. Williams|titolo = Sustainable Design: Ecology, Architecture and Planning|anno = 2007}}
* Giovanni Baldini, Armanda Capucci, ''Ti racconto il Novecento'', Walberti, Lugo, 2005;
* {{Cita libro|autore = Paolo Tamborrini|titolo = "Design sostenibile. oggetti, sistemi e comportamenti"|marchio = Electa|anno = 2009}}
* Armanda Capucci, Antonio Taglioni, ''Nello specchio dei ricordi'', Comune di S. Agata s/S, 1995
* {{Cita libro|autore = Roberto Marcatti|titolo = "H2O nuovi scenari per la sopravvivenza."|Editore = H2O Edizioni Milano|anno = 2009}}
* Armanda Capucci, Antonio Taglioni, ''Un ponte fra passato e futuro'', Walberti, Lugo, 2004;
* {{Cita libro|autore = Riccardo Dalisi|titolo = "ACQUA dueO"|Editore = H2O Edizioni Milano|anno = 2012}}
* (a cura della Comunità parrocchiale), ''Un prete e la sua gente. Mons. Giovanni Ceroni'', Walberti, Lugo, 1991;
* {{Cita libro|autore = P.Bertola, E.Manzini|titolo = "Design multidiverso. Appunti di fenomenologia del design"|Editore = POLI.design|anno = 2004}}
* "Arte e fede nelle icone della Pieve di S. Agata sul Santerno" (opuscolo), 2006
* {{Cita pubblicazione|autore = W. McDonough Architects|titolo= "The Hannover Principles: Design for Sustainability : Prepared for EXPO 2000, the World's Fair, Hannover, Germany"| anno = 1992}}
* {{Cita pubblicazione|autore = Paul T. Anastas, Julie B. Zimmerman|titolo = "Through the 12 principles of green engineering"|anno = 2003}}
 
== Voci correlate ==
{{colonne}}
* [[Sostenibilità]]
* [[Interior design]]
* [[Architettura sostenibile]]
* [[Bioarchitettura]]
* [[Architettura del paesaggio]]
* [[Ingegneria]]
* [[Industrial design]]
{{Colonne spezza}}
* [[Urbanistica]]
* [[Designer]]
* [[Progettista]]
* [[Progetto]]
* [[Progettazione]]
* [[Prodotto]]
* [[Ecosistema]]
{{Colonne fine}}
 
== Collegamenti esterni ==
==Voci correlate==
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=R5pJ57EOseQ|titolo=Tutorial sul design sostenibile a cura del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, Padova 2013}}
* [[Romagna d'Este]]
* {{cita web|http://www.desainer.it/eco-design/|Idee e soluzioni di Ecodesign}}
* [[Diocesi di Faenza-Modigliana]]
* {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/design-sostenibile_%28XXI-Secolo%29/}}
* [[Sant'Agata]]
* {{cita web|https://design.repubblica.it/2009/04/30/intervista-a-paolo-tamborrini/}}
* [[Santerno]]
* {{cita web| https://design.repubblica.it/2009/05/04/di-cosa-parliamo-quando-parliamo-di-design-sostenibile/}}
* ex [[Strada statale 253 San Vitale]]
* {{cita web|https://www.eco.ca/career-profiles/sustainable-interior-designer/}}
* [[Stazione di Sant'Agata sul Santerno]]
* {{cita web|https://academicpartnerships.uta.edu/articles/public-administration/what-is-sustainable-urban-planning.aspx}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Strategia Rifiuti Zero}}
{{Comuni della provincia di Ravenna}}
{{portale|Romagnaarchitettura|Design|ecologia e ambiente}}
 
[[Categoria:Sant'Agata sul Santerno| Design]]
[[Categoria:Ecologia]]