Steven Perry e Massimo Campigli: differenze tra le pagine

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{{F|pittori italiani|aprile 2019}}
{{Citazione|C'è sempre una forma ad otto che mi vien fatta: può diventare un busto a clessidra o anche una testa sopra una scollatura. (citato in Carlo Giacomazzi, ''Amava il numero 8'', ''La Fiera Letteraria'', n. 17, aprile 1973)}}
 
{{Bio
|Nome = Steven Massimo
|Cognome = PerryCampigli
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di '''Max Ihlenfeldt'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Berlino
|GiornoMeseNascita = 4 luglio
|LuogoNascitaLink =
|AnnoNascita = 1895
|GiornoMeseNascita = 7 luglio
|LuogoMorte = Saint-Tropez
|AnnoNascita = 1952
|GiornoMeseMorte = 31 maggio
|LuogoMorte =
|AnnoMorte = 1971
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorteEpoca = 1900
|Attività = attorepittore
|Nazionalità = statunitenseitaliano
|Immagine = Massimo Campigli 1967.jpg
|PostNazionalità = , primo [[attore bambino]] afro-americano cui siano affidati ruoli drammatici non-stereotipati al cinema e alla televisione americani tra gli [[anni 1950|anni Cinquanta]] e gli [[anni 1960|anni Sessanta]]
|Didascalia = Massimo Campigli nel 1967
| Immagine = Ivan Dixon Steven Perry Kim Hamilton Twilight Zone 1960.JPG
| Didascalia = Il piccolo Steven Parry con [[Ivan Dixon]] e [[Kim Hamilton]] nell'episodio ''[[#Il desiderio dei desideri|Il desiderio dei desideri]]'' (1960) della serie televisiva ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]''
}}
 
== Biografia ==
 
Steven Perry nasce negli Stati Uniti nel 1952.
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6361508.jpg|thumb|Massimo Campigli fotografato da [[Paolo Monti]] (Fondo Paolo Monti, [[BEIC]])]]
 
Max Ihlenfeldt (poi Massimo Campigli) nasce a [[Berlino]] il 4 luglio [[1895]] da Anna Paolina Luisa Ihlenfeldt, ragazza madre appena diciottenne di origine alto borghese. Viene allevato dalla nonna materna a [[Settignano]], presso [[Firenze]], dove le due donne si sono trasferite. Agli occhi del mondo Anna Paolina risulta essere una sua zia.
 
Il 10 febbraio, Anna Paolina sposa Giuseppe Bennet, cittadino [[Inghilterra|britannico]], rappresentante di una ditta di colori inglese. Si trasferiscono in [[piazza Beccaria]] a [[Firenze]], dove vanno a vivere portando con loro il piccolo Max sempre sotto mentite spoglie. La famiglia si trasferisce prima in via Cittadella, poi, nel [[1909]] a [[Milano]], in via Guerrazzi. Solo nel [[1910]] Max apprende di essere il figlio naturale di "zia" Anna.
 
Nel [[1911]] muore Giuseppe Bennet, la madre rimane sola con Max e le due figlie avute dal suo matrimonio con Bennet.
 
===Gli esordi===
Max viene assunto nel [[1914]] al [[Corriere della Sera]] come segretario particolare di [[Renato Simoni]]. Max in quel periodo si avvicina alla [[corrente futurista]] milanese e con lo [[pseudonimo]] di Massimo Campigli pubblica sulla rivista [[Lacerba]] un saggio, "Parole in libertà", che lui stesso definirà anni dopo, nel manoscritto "Scrupoli", essere stato uno "sciocchezzaio futurista".
 
===L'esperienza bellica===
All'ingresso in [[prima guerra mondiale|guerra]] dell'[[Italia]] contro gli "[[Imperi Centrali]]", Campigli si arruola volontario avendo prima fatto la domanda per ottenere la [[cittadinanza (diritto)|cittadinanza]] italiana. Inviato prima presso il 54º Fanteria ad [[Ivrea]], combatte con il grado di sottotenente col 133º Fanteria sull'[[Isonzo]] e sul [[Carso]].
 
Nell'agosto del [[1916]] viene fatto prigioniero e rinchiuso nella fortezza di "Sigmundsherberg", a nord di [[Vienna]]. Riesce a fuggire dalla prigionia e raggiunge [[Mosca (Russia)|Mosca]] nel giugno [[1917]], dopo aver attraversato l'[[Ungheria]], la [[Moldavia]] e l'[[Ucraina]]. Da [[Mosca (Russia)|Mosca]], allo scoppio della "[[Rivoluzione d'Ottobre]]", si trasferisce a [[Murmansk]] da cui raggiungerà in ottobre [[Londra]].
 
===Il primo impiego===
Tornato a [[Milano]], gli viene concessa la cittadinanza italiana per valor militare e viene riassunto dal [[Corriere della Sera]].
Nel mese di giugno del [[1919]] viene inviato dal [[Corriere della Sera]] a [[Parigi]] e in qualità di corrispondente si appoggia alla redazione del "Matin". Il giornale gli passava uno stipendio decoroso, ma per poter vivere la sua vita da giornalista la notte e da [[pittore]] di giorno ed aiutare anche la famiglia a [[Firenze]], è costretto ad abitare prima in uno squallido studio in Rue Daguere e poi in Rue d'Alesia.
Abitando a Montparnasse, frequenta il ''Cafè "Dôme"'', ritrovo di artisti.
 
===La carriera artistica===
[[Immagine:Builders by Massimo Campigli.JPG|thumb|Palais des Nations, Ginevra]]
Nel [[1921]] partecipa al ''Salon d'Automne'' con il dipinto "L'arrotino". Nel [[1922]] vende alcune sue opere al noto mercante d'arte parigino Leonce Rosenberg.
 
Nel gennaio del [[1923]] per la prima volta espone a [[Roma]], con una prefazione di [[Emilio Cecchi]], alla "Casa d'aste Bragaglia". Partecipa a Parigi al "Salon d'Automne" del 1923.
 
Nel 1925 sarà presente al "Salon des Indèpendants", al "Salon des Tuileries", e al" Salon d'Automne ". Nel [[1926]] espone a [[Milano]] alla "Prima Mostra del Novecento".
 
Nel mese di dicembre si sposa con la prima moglie, la pittrice [[romania|rumena]] Magdalena Radulesco detta: "Dutza".
 
Nel [[1927]] ormai può vivere della sua [[pittura]]; lascia l'incarico che aveva al "[[Corriere della Sera]]" ed espone a [[Parigi]], [[Zurigo]], [[Dresda]], [[Amburgo]] e [[Amsterdam]].
 
Nel mese di agosto fa un viaggio con la moglie Dutza in Italia per visitare i parenti a [[Firenze]]. Sempre in estate si reca a Roma e visitando il [[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia]] sarà sconvolto dall'[[arte etrusca]], tanto da fargli rinnegare le opere dipinte negli anni precedenti, che lui stesso definirà "tentativi contraddittori".
 
Trascorre poi la fine dell'estate in [[Romania]]. Espone a: [[Lipsia]], [[Parigi]], [[Madrid]] e a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Il suo dipinto del [[1925]] "Le cucitrici" viene acquistato ed esposto a [[Mosca (Russia)|Mosca]] al "Museo d'Arte Occidentale", sarà quindi esposto a partire dal [[1948]] al Museo "[[Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo]]".
 
Campigli nel [[1936]] a [[Milano]] sposa, in seconde nozze, la [[scultura|scultrice]] Giuditta Scalini. In gennaio espone a [[New York]] alla "Julian Levy Gallery" e il successo ottenuto gli procura una serie di ritratti da parte dei suoi collezionisti americani.
 
Nel mese di marzo, inizia la decorazione del padiglione italiano dell'"Esposizione Universale". Durante l'estate rientra da [[New York]] con il transatlantico "Vulcania", per eseguire a Milano un grande affresco al Palazzo di Giustizia.
 
Campigli, aiutato da Giuditta, lavora per più di cinque mesi a [[Padova]] per decorare l'atrio del "[[Palazzo Liviano|Liviano]]" con un [[affresco]] di trecento metri quadrati. L'artista scriverà nel [[1940]]:
 
{{Citazione|... Ho preferito trattare l'[[archeologia]] come fonte di conoscenze storiche, artistiche e di pensiero politico. Il mio [[affresco]] rappresenta infatti una idealizzazione del sottosuolo d'Italia, materiato di cose antiche, opere d'arte monumenti e anche di combattenti accatastati. Gli archeologi scavano trovano oggetti e libri, nell'[[affresco]] del Liviano io rinuncio ad ogni partito preso formale polemico e ciò perché mi rendo conto della funzione sociale della pittura monumentale...}}
 
Campigli e Giuditta aspettano un figlio. Per sottrarsi ai bombardamenti di [[Milano]] si recano a [[Venezia]] ospiti del poeta [[Diego Valeri]].
 
A [[Venezia]] Giuditta darà alla luce il 23 gennaio [[1943]] il figlio Nicola. Ritornati a [[Milano]] Campigli si dedica molto alla [[litografia]]. Illustra le "Poesie" di [[Paul Verlaine]] per le edizioni della "Conchiglia". Prepara la personale alla "Galleria del Cavallino" a [[Venezia]]. Partecipa all'"Esposizione d'Arte Contemporanea" alla "Galleria d'Arte Moderna" di [[Roma]].
 
===Il secondo periodo parigino===
Nel mese di giugno [[1949]] lascerà [[Milano]] per trasferirsi con tutta la famiglia a [[Parigi]] in Rue Delambre, nel cuore di Montparnasse. Nel mese di maggio espone per la prima volta alla "Galerie de France". A [[New York]] in giugno espone al "[[Museum of Modern Art di New York]]" sei importanti dipinti e compare accanto ai nomi più prestigiosi dell'arte italiana nella rassegna: ''"Twenty-century Italian Art"''.<ref>{{Cita web|url=http://www.moma.org/d/c/checklists/W1siZiIsIjMyNTY2OCJdXQ.pdf?sha=fb710b1f993b19fe |titolo=Twentieth-Century Italian Art |autore=James THRALL SODY and Alfred H. DAUR, JR. |sito=moma.org |data= |lingua=En |accesso=5 marzo 2017}}</ref>
 
Nel periodo [[1949]]-[[1950]], accetta di partecipare alla formazione dell'importante [[collezione Verzocchi]] sul tema del lavoro, e realizza, insieme ad un autoritratto, ''L'architrave''. La [[collezione Verzocchi]] è conservata oggi alla [[Pinacoteca Civica di Forlì]].
 
La mostra più importante del [[1963]] sarà una grande Antologica a [[Venezia]] nelle sale dell'"Ala Napoleonica" in [[Piazza San Marco]]. Nel mese di giugno [[1958]] alcune opere saranno visibili prima a [[Copenaghen]] e poi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di [[Roma]].
Ormai Campigli frequenta sempre più lo studio di [[Saint-Tropez]].
 
===I riconoscimenti===
Nel mese di ottobre viene nominato dal Presidente della Repubblica [[Giovanni Gronchi]] "Commendatore al Merito della Repubblica".
Nel mese di maggio [[1961]] a [[Parigi]] esce la monografia di A. Chastel intitolata "Les Idoles de Campigli" e Marcel Arland espone le ultime litografie alla "Galerie La Hune". La rassegna biennale "France - Italie" dedica a Campigli il posto d'onore con una grande antologica. Dopo le personali di [[Monaco di Baviera]], di [[Melbourne]], di [[Sydney]] e di [[Parigi]] prepara con entusiasmo l'Antologica che [[Milano]] gli dedicherà al "Palazzo Reale".
Già da tempo Accademico della "Reale Accademia del Belgio", gli viene conferita a [[Roma]] nel [[1965]] la nomina di: "Accademico di San Luca".
 
Il [[1966]] è un anno molto difficile per Campigli: Giuditta muore, in luglio, a Saint-Tropez, dopo una lunga malattia. Il successo è ormai cosa acquisita, mostre personali a: [[Tokyo]], [[Osaka]], [[Parigi]], [[Roma]] e [[Milano]]. Le sue opere sono esposte nelle principali rassegne internazionali. Dal [[1967]] Campigli divide la sua vita tra lo studio di Saint-Tropez e quello di [[Roma]], mentre [[Parigi]] viene sempre più abbandonata.
 
La sera del 31 maggio [[1971]] è stroncato da [[infarto|attacco cardiaco]] a Saint-Tropez.
 
== Massimo Campigli nei musei ==
 
=== Musei in Italia ===
==== Emilia-Romagna ====
* [[Galleria d'arte moderna Ricci Oddi]] di [[Piacenza]], 1 opera
* [[Palazzo Romagnoli (Forlì)|Palazzo Romagnoli]] di [[Forlì]], 1 opera
 
==== Friuli Venezia Giulia ====
Per lungo tempo, a causa dei pregiudizi e della segregazione razziale, agli attori e attrici afroamericani il cinema di Hollywood offriva solo ruoli fortemente stereotipati. Questo valeva anche per gli [[attori bambini]], impiegati esclusivamente come servetti o in intermezzi comici. Solo nel contesto molto particolare della serie delle ''[[Simpatiche canaglie]]'', tra il 1922 e il 1944, alcuni [[attori bambini]] afroamericani ([[Ernest Morrison]], [[Eugene Jackson]], [[Allen Hoskins]], [[Matthew Beard (attore statunitense)|Matthew Beard]] e [[Billie Thomas]]) erano potuti emergere almeno con dignità di coprotagonisti.<ref>Donald Bogle, ''Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films'', New York: Continuum, 1973 rev. 2001).</ref>
* [[Museo di Arte Moderna e Contemporanea]] di [[Udine]]
 
==== Lazio ====
Nel nuovo clima seguito alla fine della [[seconda guerra mondiale]] la comunità afroamericana comincia a ribellarsi apertamente contro tale visione stereotipata. Il primo film della [[Disney]] a coinvolgere un [[attore bambino]] afroamericano (il piccolo [[Glenn Leedy]] in ''[[Song of the South]]'', 1946) è oggetto di aspre polemiche per voler promuovere un'immagine edulcorata e paternalistica delle relazioni interraziali.<ref>Robin Bernstein, ''Racial Innocence: Performing American Childhood from Slavery to Civil Rights'', NYU Press, 2011.</ref> Nel 1948 il regista [[Sidney Meyers]] mostra che una strada diversa è possibile, chiamando un [[attore bambino]] non-professionista, [[Donald Thompson]], ad interpretare il ruolo drammatico di un bambino di [[Harlem]] in ''[[The Quiet One]]'', un film-documentario di ispirazione neo-realista. Lentamente tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, sulla spinta delle lotte per i diritti civili, la situazione comincia a cambiare, grazie all'impegno di alcuni registi e produttori coraggiosi e al talento di [[Sidney Poitier]], che nel 1964 diverrà il primo attore afroamericano a ricevere l'[[Oscar al miglior attore]]. Ma ancora nessuna parte di rilievo si offre ad attori bambini afroamericani fino a quando nel 1958 ad un giovanissimo [[Billy Preston]], già talentuoso musicista, si affida il ruolo del piccolo [[W.C. Handy]] nel film biografico ''[[St. Louis Blues (film 1958)|St. Louis Blues]]''.<ref>Larry Richards, ''African American Films Through 1959'', Jefferson, NC: McFarland, 1998.</ref>
* [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]] di [[Roma]]
 
==== Lombardia ====
Steven Perry (variamente accreditato anche come Steve, Stevie, o Stephen) è il primo [[attore bambino]] afroamericano professionista chiamato a ricoprire con continuità ruoli seri, drammatici, a cominciare dalla parte di un piccolo orfano di guerra nel teledramma ''Auf Wiedersehen'' al fianco di [[Sammy Davis Jr.]], trasmesso il 5 ottobre 1958. Ancora alla televisione americana, l'8 aprile 1960, Perry è coprotagonista con [[Ivan Dixon]] di un episodio (''[[#Il desiderio dei desideri|Il desiderio dei desideri]]'') della serie ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]''. È il primo episodio della serie, e in assoluto uno dei primi programma televisivi americani, con protagonisti afroamericani. Per questa produzione, l'autore e direttore della serie [[Rod Serling]] riceve nel 1961 l'''Unity Award for Outstanding Contributions to Better Race Relations''.<ref>[http://twilightzonevortex.blogspot.com/2012/04/big-tall-wish.html The Twilight Zone Vortex].</ref>
* [[Museo del Novecento]] di [[Milano]], 2 opere
* [[Pinacoteca di Brera]] di [[Milano]]
* [[Casa-museo Boschi Di Stefano]] di [[Milano]], 4 opere
* [[Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (Bergamo)|Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea]] di [[Bergamo]]
 
==== Liguria ====
Negli stessi anni Perry lavora attivamente anche al cinema. Data buona prova di sé in ruoli di comprimario in alcune importanti produzioni cinematografiche, a Perry fu affidata la parte del figlio di [[Sidney Poitier]] nel celebre film ''[[Un grappolo di sole]]'' (''A Raisin in the Sun'', 1961), uno dei primi film di Hollywood ad affrontare apertamente le problematiche del pregiudizio razziale che un'ordinaria famiglia afroamericana si trovava quotidianamente ad affrontare. Il ruolo era stato lanciato con grande successo in teatro a [[Broadway]] nel 1959-60 da un altro [[attore bambino]] afroamericano [[Glynn Turman]] sempre al fianco di [[Sidney Poitier]],<ref>[https://www.ibdb.com/broadway-production/a-raisin-in-the-sun-2083 Internet Broadway Database].</ref> ma Turman era ora troppo grande per riprendere la parte nella versione cinematografica. Vista la sua esperienza in ruoli drammatici, Perry apparve la scelta naturale per sostituirlo. Del cast faceva parte anche [[Ivan Dixon]], ad un anno dalla loro collaborazione televisiva in ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]''.
 
* [[Museo d'arte di Palazzo Gavotti]] di [[Savona]]
Perry torna attivo nel 1965-66 partecipando come ospite alla televisione in ''[[Merv Griffin|The Merv Griffin Show]]'' e in alcune altre serie televisive.
 
==== Sicilia ====
La strada aperta da Perry sarà seguita con successo dalla fine degli [[anni 1960|anni Sessanta]] da altri [[attori bambini]] afroamericani come [[Marc Copage]], [[George Spell]], [[Kevin Hooks]] e [[Erin Blunt]]. La carriera di Perry come giovane attore però non decolla. A piccole parti nel film ''[[Ragazzo la tua pelle scotta]]'' (1969) e in alcuni telefilm, segue una pausa di una decina di anni, prima di ritrovarlo ancora occasionalmente alla televisione con piccoli ruoli di poliziotto in serie come ''[[Magnum, P.I.]]'' (1983-1987) e ''[[Due come noi (serie televisiva)|Due come noi]]'' (''Jake and the Fatman'', 1989-90).
* [[Galleria d’arte moderna]] di [[Palermo]]
 
====Toscana====
Alla fine degli anni Novanta Perry si ritira definitivamente dalle scene, dedicandosi alla gestione di un ristorante di sua proprietà in California.<ref>[http://www.answers.com/Q/Where_is_Stephen_Perry_the_young_actor_in_the_1961_movie_Raisin_in_The_Son?#slide=1 Answers.com].</ref>
* [[Galleria d'arte moderna (Firenze)|Galleria d'arte moderna]] di [[Firenze]]
* [[Museo Novecento]] di [[Firenze]], 1 opera
* [[Collezione Roberto Casamonti]] di [[Firenze]], 1 opera
* [[Palazzo delle Muse|GAMC]] di [[Viareggio]], 1 opera
 
==== Trentino-Alto Adige ====
==Filmografia==
* [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Museo d'arte moderna e contemporanea]] di [[Trento]] e di [[Rovereto]]
 
===Cinema= Veneto ====
* [[Peggy Guggenheim Collection|Galleria Peggy Guggenheim]] di [[Venezia]]
* [[Ca' Pesaro|Ca' Pesaro]] di [[Venezia]], 6 opere
* [[Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda|Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda]] di [[Feltre]], 3 opere
 
* ''[[L'urlo e la furia]]'' (''The Sound and the Fury''), regia di [[Martin Ritt]] (1959)
* ''[[Imputazione omicidio]]'' (''The Man in the Net''), regia di [[Michael Curtiz]] (1959)
* ''[[Asfalto selvaggio]]'' (''This Rebel Breed''), regia di [[Richard L. Bare]] e [[William Rowland]] (1960)
* ''[[Un grappolo di sole]]'' (''A Raisin in the Sun''), regia di [[Daniel Petrie]] (1961)
* ''[[Ragazzo la tua pelle scotta]]'' (''The Learning Tree''), regia di [[Gordon Parks]] (1969)
 
===Televisione Musei all'estero ===
==== Europa ====
* Musei del Vaticano, Città del Vaticano
* Museo de Bellas Artes, Bilbao, Spagna
* Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi, Francia
* Musée National d'Art Moderne, Centre Pompidou, Parigi, Francia
* Kunsthaus Zurich, Zurigo, Svizzera
* Von der Heydt-Museum, Wuppertal, Germania
* Kröller-Müller Museum, Oterlo, Paesi Bassi
* Stedelijk Museum, Amsterdam, Paesi Bassi
* Estorick Collection of Modern Italian Art, Londra, Regno Unito
* Moderna Museet, Stoccolma, Svezia
* Finnish National Gallery, Ateneum Art Museum, Helsinki, Finlandia
* Narodna Galerija, Moderna Galerija, Lubiana, Slovenia
* [[Museo Nazionale (Varsavia)|Museo Nazionale]], Varsavia, Polonia
* Museo dell'Eremitage, San Pietroburgo, Russia
* Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv, Israele
 
==== Resto del mondo ====
*''Auf Wiedersehen'', episodio della serie TV "[[General Electric Theater]]'' (1958)
* Boca Raton Museum of Art, Boca Raton, USA
*''[[#Il desiderio dei desideri|Il desiderio dei desideri]]'' (''The Big Tall Wish''), episodio della serie TV ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]'' (1960)
* Philadelphia Museum of Art, Philadelphia, USA
*''Lethal Weapons'', episodio della serie TV ''[[The Law and Mr. Jones]]'' (1961)
* The University of Michigan Museum of Art, Michigan, USA
*''A Marriage of Convenience'', episodio della serie TV ''[[Dr. Kildare]]'' (1965)
* The City Art Museum, St. Louis, USA
*''[[The Merv Griffin Show]]'', serie TV (1965-66) - 6 episodi
* Virginia Museum of Fine Art (The Catesby Jones Collection), Richmond, USA
*''On the Flip Side'', episodio della serie TV ''[[ABC Stage 67]]'' (1966)
* MOMA (Museum of Modern Art), New York, USA
*''Keep the Faith, Baby'', episodio della serie TV ''[[Mod Squad]]'' (1969)
* MAC USP (Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo), São Paulo, Brasile
*''The Sanctuary'', episodio della serie TV ''[[The F.B.I.]]'' (1969)
* Ikeda Museum of 20th Century Art, Shizuoka, Giappone
*''How Many Candles?'', episodio della serie TV ''[[Nanny and the Professor]]'' (1971)
*''[[Magnum, P.I.]]'', serie TV (1983-87) - 3 episodi
*''[[Parent Trap: Hawaiian Honeymoon]]'', film TV, regia di [[Mollie Miller]] (1989)
*''[[Jake and the Fatman]]'', serie TV (1989-90) - 5 episodi
*'''Til Death Do Us Part'', episodio della serie TV ''[[One West Waikiki]]'' (1994)
*''[[Escape from Atlantis]]'', film TV, regia di [[Strathford Hamilton]] (1997)
 
== Note ==
<references />
 
==BibliografiaAltri progetti==
{{interprogetto|q}}
* David Dye, ''Child and Youth Actors: Filmography of Their Entire Careers, 1914-1985''. Jefferson, NC: McFarland & Co., 1988, p.&nbsp;187.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.campigli.org/ | 2 = Sito ufficiale | accesso = 2 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120913063817/http://www.campigli.org/ | dataarchivio = 13 settembre 2012 | urlmorto = sì }}
*{{Imdb}}
* {{cita web | 1 = http://campigli.org/scrupoli-book.lit | 2 = "Scrupoli" di Massimo Campigli E_Book | accesso = 6 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110725132908/http://campigli.org/scrupoli-book.lit | dataarchivio = 25 luglio 2011 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://video.google.com/videoplay?docid=9151925208434599324#|titolo=(Video Massimo Campigli il grande solitario, prodotto dalla 3M Italia a cura di Nicola Campigli)}}
* {{cita web|url=http://www.campigli.org/cgi-bin/news_frontend.cgi?operation=nadji&find_=./|titolo=news e curiosità|accesso=21 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309180714/http://www.campigli.org/cgi-bin/news_frontend.cgi?operation=nadji&find_=.%2F|dataarchivio=9 marzo 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.hermitagemuseum.org/fcgi-bin/db2www/descrPage.mac/descrPage?selLang=English&indexClass=PICTURE_EN&PID=GJ-9138&numView=1&ID_NUM=1&thumbFile=%2Ftmplobs%2FDT8IVFMUNTTP9G8Y6.jpg&embViewVer=last&comeFrom=quick&sorting=no&thumbId=6&numResults=2&tmCond=campigli&searchIndex=TAGFILEN&author=Campigli%2C%26%2332%3BMassimo|titolo=The State Hermitage Museum|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.mart.tn.it/gallery.jsp?area=42&ID_LINK=96&page=68|titolo=Museo d'Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110810035039/http://www.mart.tn.it/gallery.jsp?area=42&ID_LINK=96&page=68|dataarchivio=10 agosto 2011}}
* {{cita web|url=http://legislature.camera.it/frameset.asp?content=%2Faltre_sezionism%2F8180%2F8187%2F8239%2F8551%2Falbum_nuovo.asp%3F|titolo=Camera dei deputati Roma}}
* {{cita web|http://www.xseven.it/artisti/campigli/index.php|Xseven Art}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema}}
{{Portale|biografie|pittura}}
 
[[Categoria:AttoriLitografi bambini statunitensiitaliani]]
[[Categoria:Attori afroamericani]]