Gap generazionale e Massimo Campigli: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Europa: ordinati i musei in base alla dislocazione geografica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
Riga 1:
{{F|pittori italiani|aprile 2019}}
{{nota disambigua|nelle politiche dei redditi|conflitto intergenerazionale}}
{{Citazione|C'è sempre una forma ad otto che mi vien fatta: può diventare un busto a clessidra o anche una testa sopra una scollatura. (citato in Carlo Giacomazzi, ''Amava il numero 8'', ''La Fiera Letteraria'', n. 17, aprile 1973)}}
{{C|Voce priva dei requisiti minimi e di tono bambinesco; da rifare a partire dallo svolgimento|sociologia|maggio 2009}}
{{F|sociologia|maggio 2009}}
 
{{Bio
'''Conflitto generazionale''' o '''gap generazionale''' o '''divario generazionale''' indicano il divario di idee, norme culturali e di opportunità che separa una [[generazione]] più giovane dalle precedenti.
|Nome = Massimo
|Cognome = Campigli
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di '''Max Ihlenfeldt'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Berlino
|GiornoMeseNascita = 4 luglio
|AnnoNascita = 1895
|LuogoMorte = Saint-Tropez
|GiornoMeseMorte = 31 maggio
|AnnoMorte = 1971
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Massimo Campigli 1967.jpg
|Didascalia = Massimo Campigli nel 1967
}}
 
== Biografia ==
Nell'accezione del divario di idee e norme culturali, può essere definito come ciò che avviene "quando le persone più anziane non comprendono le più giovani, e viceversa, a causa delle loro differenti esperienze, opinioni, abitudini e [[comportamento|comportamenti]]". Nell'accezione di divario di opportunità fa riferimento agli ostacoli che si frappongono alla crescita individuale e professionale delle nuove generazioni.
 
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6361508.jpg|thumb|Massimo Campigli fotografato da [[Paolo Monti]] (Fondo Paolo Monti, [[BEIC]])]]
==Storia==
Il termine fu utilizzato per la prima volta nei [[Civiltà occidentale|paesi occidentali]] durante gli [[Anni 1960|anni sessanta]] per descrivere le forti differenze [[cultura]]li che si erano create fra la generazione dei [[Baby Boomers]] e quella dei loro genitori. Anche se alcune di queste differenze generazionali sono sempre esistite, durante questo periodo le differenze fra le due generazioni conseguenti crebbero in modo significativo rispetto al passato, in particolare su argomenti come i [[musica|gusti musicali]], la [[moda]], l'uso di [[droga|droghe]] e la [[politica]]. Il gap fu più sentito probabilmente anche perché la generazione dei Baby Boomers ebbe dimensioni senza precedenti (dopo la [[seconda guerra mondiale]] ci fu un forte incremento delle [[Nascita|nascite]]): il numero diede loro il potere, l'influenza e la potenzialità di ribellarsi contro le [[Norma (scienze sociali)|norme sociali]].
 
Max Ihlenfeldt (poi Massimo Campigli) nasce a [[Berlino]] il 4 luglio [[1895]] da Anna Paolina Luisa Ihlenfeldt, ragazza madre appena diciottenne di origine alto borghese. Viene allevato dalla nonna materna a [[Settignano]], presso [[Firenze]], dove le due donne si sono trasferite. Agli occhi del mondo Anna Paolina risulta essere una sua zia.
=== Anni Venti ===
 
Il 10 febbraio, Anna Paolina sposa Giuseppe Bennet, cittadino [[Inghilterra|britannico]], rappresentante di una ditta di colori inglese. Si trasferiscono in [[piazza Beccaria]] a [[Firenze]], dove vanno a vivere portando con loro il piccolo Max sempre sotto mentite spoglie. La famiglia si trasferisce prima in via Cittadella, poi, nel [[1909]] a [[Milano]], in via Guerrazzi. Solo nel [[1910]] Max apprende di essere il figlio naturale di "zia" Anna.
Durante quelli che furono chiamati "Gli anni ruggenti" un ampio gap generazionale si verificò in quanto la vecchia generazione, che aveva combattuto in guerra, trovava inappropriato che i giovani andassero nelle sale da ballo e ad ascoltare [[jazz]].
 
Nel [[1911]] muore Giuseppe Bennet, la madre rimane sola con Max e le due figlie avute dal suo matrimonio con Bennet.
=== Anni Cinquanta ===
 
===Gli esordi===
Gli [[anni 1950|anni cinquanta]] furono il periodo in cui nacquero i Baby Boomers, figli dei veterani della [[seconda guerra mondiale]]. Furono chiamati "boomers" perché fra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta ci fu un boom demografico dovuto agli sviluppi della [[medicina]], all'introduzione di trattamenti specifici per malattie ad ampio raggio di diffusione, al ritorno a casa dei soldati che poterono così metter su famiglia. I Baby Boomers iniziarono le grandi proteste degli anni Sessanta, nonostante fossero molto biasimati dalla generazione precedente, la quale pensava che volessero oltrepassare ogni convenzione sociale. Questi furono gli anni in cui comparve la musica [[Rock and roll|rock]].
Max viene assunto nel [[1914]] al [[Corriere della Sera]] come segretario particolare di [[Renato Simoni]]. Max in quel periodo si avvicina alla [[corrente futurista]] milanese e con lo [[pseudonimo]] di Massimo Campigli pubblica sulla rivista [[Lacerba]] un saggio, "Parole in libertà", che lui stesso definirà anni dopo, nel manoscritto "Scrupoli", essere stato uno "sciocchezzaio futurista".
 
===L'esperienza Anni Ottanta bellica===
All'ingresso in [[prima guerra mondiale|guerra]] dell'[[Italia]] contro gli "[[Imperi Centrali]]", Campigli si arruola volontario avendo prima fatto la domanda per ottenere la [[cittadinanza (diritto)|cittadinanza]] italiana. Inviato prima presso il 54º Fanteria ad [[Ivrea]], combatte con il grado di sottotenente col 133º Fanteria sull'[[Isonzo]] e sul [[Carso]].
 
Nell'agosto del [[1916]] viene fatto prigioniero e rinchiuso nella fortezza di "Sigmundsherberg", a nord di [[Vienna]]. Riesce a fuggire dalla prigionia e raggiunge [[Mosca (Russia)|Mosca]] nel giugno [[1917]], dopo aver attraversato l'[[Ungheria]], la [[Moldavia]] e l'[[Ucraina]]. Da [[Mosca (Russia)|Mosca]], allo scoppio della "[[Rivoluzione d'Ottobre]]", si trasferisce a [[Murmansk]] da cui raggiungerà in ottobre [[Londra]].
Quella che fu chiamata la "Generazione [[MTV]]" può essere considerata una generazione di passaggio fra la Generazione X degli ultimi anni Settanta e la Generazione Y dei primi anni Novanta. Culturalmente, una delle differenze più importanti che creò il Gap fra la Generazione X e la Y fu la promozione della tv via cavo che propose una [[Cultura underground|cultura alternativa]] a quella degli anni Settanta e, in seguito, l'avvento dell'era [[telematica]].
 
=== Il gap generazionale attualeprimo impiego===
Tornato a [[Milano]], gli viene concessa la cittadinanza italiana per valor militare e viene riassunto dal [[Corriere della Sera]].
Nel mese di giugno del [[1919]] viene inviato dal [[Corriere della Sera]] a [[Parigi]] e in qualità di corrispondente si appoggia alla redazione del "Matin". Il giornale gli passava uno stipendio decoroso, ma per poter vivere la sua vita da giornalista la notte e da [[pittore]] di giorno ed aiutare anche la famiglia a [[Firenze]], è costretto ad abitare prima in uno squallido studio in Rue Daguere e poi in Rue d'Alesia.
Abitando a Montparnasse, frequenta il ''Cafè "Dôme"'', ritrovo di artisti.
 
===La carriera artistica===
Le cause di quest'ultimo gap generazionale si devono cercare e nell'introduzione dei nuovi media e nel disimpegno continuo da parte di genitori e figli di giungere ad un dialogo.
[[Immagine:Builders by Massimo Campigli.JPG|thumb|Palais des Nations, Ginevra]]
La generazione degli over-40, secondo le statistiche, è in forte ritardo tecnologico rispetto ai figli: questo profondo divario di conoscenze è causa, a suo modo, di un distacco sempre più netto tra le parti. I [[nuovi media]] offrono la possibilità di comunicazioni ''uno a molti'' (one-to-many), ''uno a uno'' (one-to-one) e ''molti a molti'' (many-to-many): la comunicazione digitale permette una simultaneità intercognitiva delle esperienze collettive che, attualmente, è riservata perlopiù ai giovani.
Nel [[1921]] partecipa al ''Salon d'Automne'' con il dipinto "L'arrotino". Nel [[1922]] vende alcune sue opere al noto mercante d'arte parigino Leonce Rosenberg.
 
Nel gennaio del [[1923]] per la prima volta espone a [[Roma]], con una prefazione di [[Emilio Cecchi]], alla "Casa d'aste Bragaglia". Partecipa a Parigi al "Salon d'Automne" del 1923.
==Bibliografia==
*[[Daniele Checchi]] (a cura di), ''Diseguaglianze diverse'', [[il Mulino]], 2012 ISBN 9788815237491
*Luciano Monti (a cura di), ''Divario generazionale. Il senso della dismisura'', Alter Ego, 2015, ISBN 9788898045761
 
Nel 1925 sarà presente al "Salon des Indèpendants", al "Salon des Tuileries", e al" Salon d'Automne ". Nel [[1926]] espone a [[Milano]] alla "Prima Mostra del Novecento".
[[Categoria:Cultura giovanile]]
 
[[Categoria:Età adulta]]
Nel mese di dicembre si sposa con la prima moglie, la pittrice [[romania|rumena]] Magdalena Radulesco detta: "Dutza".
 
Nel [[1927]] ormai può vivere della sua [[pittura]]; lascia l'incarico che aveva al "[[Corriere della Sera]]" ed espone a [[Parigi]], [[Zurigo]], [[Dresda]], [[Amburgo]] e [[Amsterdam]].
 
Nel mese di agosto fa un viaggio con la moglie Dutza in Italia per visitare i parenti a [[Firenze]]. Sempre in estate si reca a Roma e visitando il [[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia]] sarà sconvolto dall'[[arte etrusca]], tanto da fargli rinnegare le opere dipinte negli anni precedenti, che lui stesso definirà "tentativi contraddittori".
 
Trascorre poi la fine dell'estate in [[Romania]]. Espone a: [[Lipsia]], [[Parigi]], [[Madrid]] e a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Il suo dipinto del [[1925]] "Le cucitrici" viene acquistato ed esposto a [[Mosca (Russia)|Mosca]] al "Museo d'Arte Occidentale", sarà quindi esposto a partire dal [[1948]] al Museo "[[Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo]]".
 
Campigli nel [[1936]] a [[Milano]] sposa, in seconde nozze, la [[scultura|scultrice]] Giuditta Scalini. In gennaio espone a [[New York]] alla "Julian Levy Gallery" e il successo ottenuto gli procura una serie di ritratti da parte dei suoi collezionisti americani.
 
Nel mese di marzo, inizia la decorazione del padiglione italiano dell'"Esposizione Universale". Durante l'estate rientra da [[New York]] con il transatlantico "Vulcania", per eseguire a Milano un grande affresco al Palazzo di Giustizia.
 
Campigli, aiutato da Giuditta, lavora per più di cinque mesi a [[Padova]] per decorare l'atrio del "[[Palazzo Liviano|Liviano]]" con un [[affresco]] di trecento metri quadrati. L'artista scriverà nel [[1940]]:
 
{{Citazione|... Ho preferito trattare l'[[archeologia]] come fonte di conoscenze storiche, artistiche e di pensiero politico. Il mio [[affresco]] rappresenta infatti una idealizzazione del sottosuolo d'Italia, materiato di cose antiche, opere d'arte monumenti e anche di combattenti accatastati. Gli archeologi scavano trovano oggetti e libri, nell'[[affresco]] del Liviano io rinuncio ad ogni partito preso formale polemico e ciò perché mi rendo conto della funzione sociale della pittura monumentale...}}
 
Campigli e Giuditta aspettano un figlio. Per sottrarsi ai bombardamenti di [[Milano]] si recano a [[Venezia]] ospiti del poeta [[Diego Valeri]].
 
A [[Venezia]] Giuditta darà alla luce il 23 gennaio [[1943]] il figlio Nicola. Ritornati a [[Milano]] Campigli si dedica molto alla [[litografia]]. Illustra le "Poesie" di [[Paul Verlaine]] per le edizioni della "Conchiglia". Prepara la personale alla "Galleria del Cavallino" a [[Venezia]]. Partecipa all'"Esposizione d'Arte Contemporanea" alla "Galleria d'Arte Moderna" di [[Roma]].
 
===Il secondo periodo parigino===
Nel mese di giugno [[1949]] lascerà [[Milano]] per trasferirsi con tutta la famiglia a [[Parigi]] in Rue Delambre, nel cuore di Montparnasse. Nel mese di maggio espone per la prima volta alla "Galerie de France". A [[New York]] in giugno espone al "[[Museum of Modern Art di New York]]" sei importanti dipinti e compare accanto ai nomi più prestigiosi dell'arte italiana nella rassegna: ''"Twenty-century Italian Art"''.<ref>{{Cita web|url=http://www.moma.org/d/c/checklists/W1siZiIsIjMyNTY2OCJdXQ.pdf?sha=fb710b1f993b19fe |titolo=Twentieth-Century Italian Art |autore=James THRALL SODY and Alfred H. DAUR, JR. |sito=moma.org |data= |lingua=En |accesso=5 marzo 2017}}</ref>
 
Nel periodo [[1949]]-[[1950]], accetta di partecipare alla formazione dell'importante [[collezione Verzocchi]] sul tema del lavoro, e realizza, insieme ad un autoritratto, ''L'architrave''. La [[collezione Verzocchi]] è conservata oggi alla [[Pinacoteca Civica di Forlì]].
 
La mostra più importante del [[1963]] sarà una grande Antologica a [[Venezia]] nelle sale dell'"Ala Napoleonica" in [[Piazza San Marco]]. Nel mese di giugno [[1958]] alcune opere saranno visibili prima a [[Copenaghen]] e poi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di [[Roma]].
Ormai Campigli frequenta sempre più lo studio di [[Saint-Tropez]].
 
===I riconoscimenti===
Nel mese di ottobre viene nominato dal Presidente della Repubblica [[Giovanni Gronchi]] "Commendatore al Merito della Repubblica".
Nel mese di maggio [[1961]] a [[Parigi]] esce la monografia di A. Chastel intitolata "Les Idoles de Campigli" e Marcel Arland espone le ultime litografie alla "Galerie La Hune". La rassegna biennale "France - Italie" dedica a Campigli il posto d'onore con una grande antologica. Dopo le personali di [[Monaco di Baviera]], di [[Melbourne]], di [[Sydney]] e di [[Parigi]] prepara con entusiasmo l'Antologica che [[Milano]] gli dedicherà al "Palazzo Reale".
Già da tempo Accademico della "Reale Accademia del Belgio", gli viene conferita a [[Roma]] nel [[1965]] la nomina di: "Accademico di San Luca".
 
Il [[1966]] è un anno molto difficile per Campigli: Giuditta muore, in luglio, a Saint-Tropez, dopo una lunga malattia. Il successo è ormai cosa acquisita, mostre personali a: [[Tokyo]], [[Osaka]], [[Parigi]], [[Roma]] e [[Milano]]. Le sue opere sono esposte nelle principali rassegne internazionali. Dal [[1967]] Campigli divide la sua vita tra lo studio di Saint-Tropez e quello di [[Roma]], mentre [[Parigi]] viene sempre più abbandonata.
 
La sera del 31 maggio [[1971]] è stroncato da [[infarto|attacco cardiaco]] a Saint-Tropez.
 
== Massimo Campigli nei musei ==
 
=== Musei in Italia ===
==== Emilia-Romagna ====
* [[Galleria d'arte moderna Ricci Oddi]] di [[Piacenza]], 1 opera
* [[Palazzo Romagnoli (Forlì)|Palazzo Romagnoli]] di [[Forlì]], 1 opera
 
==== Friuli Venezia Giulia ====
* [[Museo di Arte Moderna e Contemporanea]] di [[Udine]]
 
==== Lazio ====
* [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]] di [[Roma]]
 
==== Lombardia ====
* [[Museo del Novecento]] di [[Milano]], 2 opere
* [[Pinacoteca di Brera]] di [[Milano]]
* [[Casa-museo Boschi Di Stefano]] di [[Milano]], 4 opere
* [[Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (Bergamo)|Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea]] di [[Bergamo]]
 
==== Liguria ====
 
* [[Museo d'arte di Palazzo Gavotti]] di [[Savona]]
 
==== Sicilia ====
* [[Galleria d’arte moderna]] di [[Palermo]]
 
====Toscana====
* [[Galleria d'arte moderna (Firenze)|Galleria d'arte moderna]] di [[Firenze]]
* [[Museo Novecento]] di [[Firenze]], 1 opera
* [[Collezione Roberto Casamonti]] di [[Firenze]], 1 opera
* [[Palazzo delle Muse|GAMC]] di [[Viareggio]], 1 opera
 
==== Trentino-Alto Adige ====
* [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|Museo d'arte moderna e contemporanea]] di [[Trento]] e di [[Rovereto]]
 
==== Veneto ====
* [[Peggy Guggenheim Collection|Galleria Peggy Guggenheim]] di [[Venezia]]
* [[Ca' Pesaro|Ca' Pesaro]] di [[Venezia]], 6 opere
* [[Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda|Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda]] di [[Feltre]], 3 opere
 
 
=== Musei all'estero ===
==== Europa ====
* Musei del Vaticano, Città del Vaticano
* Museo de Bellas Artes, Bilbao, Spagna
* Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi, Francia
* Musée National d'Art Moderne, Centre Pompidou, Parigi, Francia
* Kunsthaus Zurich, Zurigo, Svizzera
* Von der Heydt-Museum, Wuppertal, Germania
* Kröller-Müller Museum, Oterlo, Paesi Bassi
* Stedelijk Museum, Amsterdam, Paesi Bassi
* Estorick Collection of Modern Italian Art, Londra, Regno Unito
* Moderna Museet, Stoccolma, Svezia
* Finnish National Gallery, Ateneum Art Museum, Helsinki, Finlandia
* Narodna Galerija, Moderna Galerija, Lubiana, Slovenia
* [[Museo Nazionale (Varsavia)|Museo Nazionale]], Varsavia, Polonia
* Museo dell'Eremitage, San Pietroburgo, Russia
* Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv, Israele
 
==== Resto del mondo ====
* Boca Raton Museum of Art, Boca Raton, USA
* Philadelphia Museum of Art, Philadelphia, USA
* The University of Michigan Museum of Art, Michigan, USA
* The City Art Museum, St. Louis, USA
* Virginia Museum of Fine Art (The Catesby Jones Collection), Richmond, USA
* MOMA (Museum of Modern Art), New York, USA
* MAC USP (Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo), São Paulo, Brasile
* Ikeda Museum of 20th Century Art, Shizuoka, Giappone
 
== Note ==
<references />
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.campigli.org/ | 2 = Sito ufficiale | accesso = 2 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120913063817/http://www.campigli.org/ | dataarchivio = 13 settembre 2012 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://campigli.org/scrupoli-book.lit | 2 = "Scrupoli" di Massimo Campigli E_Book | accesso = 6 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110725132908/http://campigli.org/scrupoli-book.lit | dataarchivio = 25 luglio 2011 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://video.google.com/videoplay?docid=9151925208434599324#|titolo=(Video Massimo Campigli il grande solitario, prodotto dalla 3M Italia a cura di Nicola Campigli)}}
* {{cita web|url=http://www.campigli.org/cgi-bin/news_frontend.cgi?operation=nadji&find_=./|titolo=news e curiosità|accesso=21 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309180714/http://www.campigli.org/cgi-bin/news_frontend.cgi?operation=nadji&find_=.%2F|dataarchivio=9 marzo 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.hermitagemuseum.org/fcgi-bin/db2www/descrPage.mac/descrPage?selLang=English&indexClass=PICTURE_EN&PID=GJ-9138&numView=1&ID_NUM=1&thumbFile=%2Ftmplobs%2FDT8IVFMUNTTP9G8Y6.jpg&embViewVer=last&comeFrom=quick&sorting=no&thumbId=6&numResults=2&tmCond=campigli&searchIndex=TAGFILEN&author=Campigli%2C%26%2332%3BMassimo|titolo=The State Hermitage Museum|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.mart.tn.it/gallery.jsp?area=42&ID_LINK=96&page=68|titolo=Museo d'Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110810035039/http://www.mart.tn.it/gallery.jsp?area=42&ID_LINK=96&page=68|dataarchivio=10 agosto 2011}}
* {{cita web|url=http://legislature.camera.it/frameset.asp?content=%2Faltre_sezionism%2F8180%2F8187%2F8239%2F8551%2Falbum_nuovo.asp%3F|titolo=Camera dei deputati Roma}}
* {{cita web|http://www.xseven.it/artisti/campigli/index.php|Xseven Art}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}
 
[[Categoria:Litografi italiani]]