|
== Collegamenti esterni modificati ==
{{Infobox nave
|Nome=Classe Spica
|Immagine=Spica.jpg
||Didascalia= La capoclasse ''Spica''
|Bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg
|Bandiera2=Naval Ensign of Sweden.svg
|Tipo=[[torpediniera]]
|Classe=
|Numero_unità=32
|Cantiere=
|Identificazione=
|Ordine=
|Impostazione=
|Varo=1934-37
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=
|Proprietario=
|Radiazione=
|Destino_finale=
|Dislocamento= 630
|Stazza_lorda=901
|Lunghezza=80,3
|Larghezza=8,2
|Altezza=
|Pescaggio=2,82
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=
|Propulsione=2 caldaie<br />2 Gruppi di turbine a vapore<br />2 [[elica|eliche]]<br />'''Potenza''': 19.000[[Cavallo vapore britannico|hp]]
|Velocità=34
|Autonomia_distanza=1728
|Autonomia_velocità=16
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=6 ufficiali<br />99 sottufficiali e comuni
|Passeggeri=
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Artiglieria=
* 3 [[cannone|cannoni]] da [[100/47|100/47 OTO Mod. 1931]]
* 8 [[mitragliera|mitragliere]] [[Breda Mod. 31]] da 13,2 mm
|Siluri=4 tubi lanciasiluri da 450mm
|Altro_armamento= mine e cariche di profondità
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
|Soprannome=
|Note=Le caratteristiche si riferiscono alle prime unità
}}
Le [[torpediniera|torpediniere]] '''classe Spica''' sono state delle torpediniere veloci e di successo, realizzate per la [[Regia Marina]], ma anche per l'esportazione in [[Svezia]]. Queste navi sono state costruite in un numero cospicuo di unità in conseguenza del [[Trattato navale di Washington]] che permetteva la fabbricazione di un numero illimitato di unità per le imbarcazioni aventi un [[dislocamento]] inferiore a 600 [[tonnellata|tonnellate]].
Gentili utenti,
Il progetto della classe Spica, con nomi di costellazioni, nacque per dare un degno sostituto a molte vecchie navi classificate come [[cacciatorpediniere]], residue del conflitto precedente e ancora in servizio, ma essenzialmente con compiti di seconda linea.
ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Storia della Trentino Volley]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=92270162 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
Il progetto, che seguì dopo più di vent'anni l'ordinazione della prima serie di torpediniere tipo “PN”, era molto ispirato da quello del miglior modello di cacciatorpediniere dell'epoca della Regia Marina, ovvero la [[Classe Maestrale (cacciatorpediniere)|Classe Maestrale]]. La nave aveva un solo locale macchine e quindi un fumaiolo più piccolo di quello delle più grandi 'sorelle'.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090113120453/http://www.legavolley.it/DettaglioAtleta.asp?IdAtleta=KAZ-MAT-83 per http://www.legavolley.it/DettaglioAtleta.asp?IdAtleta=KAZ-MAT-83
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
Lo scafo sembrava assai robusto e aggressivo, in verità era piuttosto ridotta la tenuta al mare, come anche l'autonomia.
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 04:09, 30 ott 2017 (CET)
L'armamento principale era costituito da 3 [[cannone|cannoni]] da [[Odero-Terni-Orlando|OTO]] [[100/47|100/47 Mod. 1931]] in impianti singoli da 16 [[Chilometro|km]] di gittata, ma con una cadenza di soli 8 colpi al minuto, con un alzo di 45° che non consentiva un uso contraereo efficace ed erano predisposti uno a prua e due a poppa.
== Collegamenti esterni modificati ==
L'[[Arma contraerea|armamento antiaereo]] era costituito da otto [[mitragliera|mitragliere]] da 13,2mm in quattro impianti binati [[Breda Mod. 31]], sostituite parzialmente poi con mitragliere da [[Breda 20/65 Mod. 1935]] binate durante lavori di ammodernamento svolti tra il 1939 e il 1941 durante i normali cicli di manutenzione. Tra il 1942 ed il 1943 sulle unità superstiti l'ultimo impianto binato da 13,2 mm venne sostituito con quattro impianti singoli [[Scotti-Isotta-Fraschini 20/70]].
Gentili utenti,
I [[siluro|siluri]], almeno sulle prime unità, non avevano la possibilità di essere usati tutti contro lo stesso bersaglio e come se non bastasse, erano da 450mm, calibro ridotto per testata (110 [[Chilogrammo|kg]]) e portata.
ho appena modificato 3 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Storia della Trentino Volley]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=94153761 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
Vi erano lanciabombe e tramogge per [[bomba di profondità|bombe di profondità]], con due lanciabombe laterali e due tramogge a poppa, nonché predisposizione per 20 mine. Non vi erano però [[sonar]] e [[radar]].
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090228210955/http://www.gruppoitas.it/index.php?action=notizie&idcat=89&modvis=-1&chsez=8 per http://www.gruppoitas.it/index.php?action=notizie&idcat=89&modvis=-1&chsez=8
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.sport.it/news/index.php?nid=2049285
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20080512002318/http://www.sportrentino.it/portale/novitast/notizie2.asp?s=2 per http://www.sportrentino.it/portale/novitast/notizie2.asp?s=2&s2=2&n=20595
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20080920122137/http://trentinocorrierealpi.repubblica.it/dettaglio/LItas-chiude-il-cerchio-il-tris-bulgaro-e-servito/1314006 per http://trentinocorrierealpi.repubblica.it/dettaglio/LItas-chiude-il-cerchio-il-tris-bulgaro-e-servito/1314006
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.volleyball.it/redazione/index.php?action=viewArticle&articleId=35083
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.volleyball.it/redazione/index.php?action=viewArticle&articleId=34891
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.volleyball.it/redazione/index.php?action=viewArticle&articleId=35349
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/dettaglio/Vlado-Nikolov-addio-ecco-lItas-che-verra/1457068
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
Dopo lo scoppio del conflitto i 2 lanciabombe originali vennero sostituito con 2/4 lanciabombe pirici tedeschi dotati di una celerità di tiro molto maggiore e molte unità furono anche dotate di [[ecogoniometro]] di fabbricazione tedesca o italiana; le modifiche appesantirono però le unità e questo fatto unito all'usura, dovuta ad un impiego pressoché continuo, portò ad un calo della velocità massima, con alcune unità che nel 1943 raggiungevano a fatica la velocità di 26 [[Nodo (unità di misura)|nodi]].
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 09:17, 27 gen 2018 (CET)
Il principale problema di queste unità era il poco spazio disponibile per l'equipaggio, acuito nelle lunghe missioni di scorta, in luogo delle brevi missioni di pattugliamento notturno per cui erano state inizialmente progettate.
== Collegamenti esterni modificati ==
== Costruzione ==
Le unità costruite per la [[Regia Marina]] furono trentadue, delle quali le prime due, costruite negli stabilimenti [[Bacini & Scali Napoletani]], vennero cedute alla [[Svezia]], assieme a due vecchi [[Classe Sella (cacciatorpediniere)|cacciatorpediniere della Classe Sella]].
Gentili utenti,
Le unità cedute alla [[Svezia]] nel [[1940]] furono la capoclasse ''[[Spica (torpediniera)|Spica]]'' e la ''[[Astore (torpediniera)|Astore]]'', riclassificate dalla [[Svenska marinen|Marina svedese]] come [[cacciatorpediniere]] e ribattezzate rispettivamente ''Romulus'' (distintivo ottico 27) e ''Remus'' (distintivo ottico 28) prestando servizio fino al [[1958]]. Le due unità erano state costruite a [[Napoli]] ed erano entrate in servizio nella [[Regia Marina]] il 30 maggio [[1935]].
ho appena modificato 2 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Storia della Trentino Volley]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=96222069 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
Dopo la costruzione delle prime due unità poi cedute alla [[Svezia]] le altre trenta vennero costruite in tre serie che differivano per delle minime variazioni delle dimensioni, del [[dislocamento]] e dell'armamento antiaereo e antisommergibile, così suddivise:
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.vitatrentina.it/rivista/2007/anno_82_-_n_37/pag_22_sport/benvenuto_kaziyski!
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.volleyballmag.eu/archivio-news/news-generali/33-generali/3169-lega-maschile-di-serie-a-vs-fipav-coni.html
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.corrieredellosport.it/Notizie/AltriSport/38056/Trento,+arriva+Vissotto
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090131042915/http://www.volleyball.it/redazione/layoutReader.php?action=viewArticle&articleId=42330 per http://www.volleyball.it/redazione/layoutReader.php?action=viewArticle&articleId=42330
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090131043138/http://www.volleyball.it/redazione/layoutReader.php?action=viewArticle&articleId=42370 per http://www.volleyball.it/redazione/layoutReader.php?action=viewArticle&articleId=42370
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
* 16 tipo "Alcione"
* 6 tipo "Climene"
* 8 tipo "Perseo"
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 09:02, 12 apr 2018 (CEST)
La principale differenza tra le varie serie fu la disposizione dei quattro tubi [[lanciasiluri]]; le prime due unità, poi cedute alla Svezia, che erano anche lunghe un metro in meno delle altre, ebbero un impianto binato sull'asse di simmetria e due impianti singoli disposti uno per lato. Le prime due unità per mantenere il dislocamento nei limiti del Trattato di Washington, che consentiva un numero illimitato di unità di dislocamento uguale o inferiore a 600 tonnellate dovettero eliminare un impianto da 100/47 per poter rientrare nei limiti del dislocamento. Ne conseguì che si decise di far costruire i due primi esemplari senza che la limitazione del dislocamento fosse troppo vincolante ed infatti, a costruzione ultimata, il dislocamento delle due “Spica” risultò di circa 630 tonnellate, facendo rientrare queste torpediniere fra le unità sottoposte numericamente a limitazione. Per le successive costruzioni, che vennero ordinate in vari cantieri con ritmo annuale, la limitazione al dislocamento fu abolita sia per le piccole migliorie che si ritenne di dover apportare ai prototipi, sia per la tendenza allora in atto, all'inosservanza delle clausole limitative del trattato di Londra e poi alla sua denunzia da parte tedesca e giapponese. Il dislocamento delle serie di unità derivate dalla Spica si aggirò dapprima sulle 650 tonnellate delle serie “Climene” e “Perseo” per poi raggiungere le 680 della serie “Alcione” dalla quale si sviluppò, in un tempo successivo, il progetto della “torpediniera di attacco” della [[classe Ariete]].
== Collegamenti esterni modificati ==
Le Spica erano navi ben gradite dalla Regia Marina e dagli equipaggi. La nave era veloce, efficiente, ma la velocità pratica era ridotta rispetto a quella delle prove e inferiore a quella dei [[cacciatorpediniere]] veri e propri. La carriera di queste navi è stata intensissima.
Non furono unità fortunate, in quanto su 30 ben 23 andarono perse in guerra o in conseguenza delle vicende [[Armistizio di Cassibile|armistiziali]].
Gentili utenti,
Nell'ottobre [[1940]] le torpediniere ''[[Airone (torpediniera 1938)|Airone]]'' e ''[[Ariel (torpediniera)|Ariel]]'' vennero affondate dall'[[incrociatore]] britannico [[Her Majesty's Ship|HMS]] ''[[HMS Ajax (22)|Ajax]]'' nella [[Battaglia di Capo Passero (1940)|battaglia di Capo Passero]]. Nell'ottobre 1941 le torpediniere Aldebaran e Altair vennero affondate da mine posate dal sommergibile britannico [[HMS Rorqual (N74)|HMS ''Rorqual'']].
ho appena modificato 17 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Storia della Trentino Volley]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=97284248 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
Altre navi furono più fortunate, come la ''Lupo'' che al comando di [[Francesco Mimbelli|Mimbelli]], fu protagonista di molte scorte ai convogli. In generale, però, le capacità delle Spica, leggere e veloci, capaci di operare come navi d'attacco a medio raggio, {{citazione necessaria|si dimostrarono fallimentari contro la flotta inglese, che piuttosto aveva l'iniziativa di notte grazie anche al fatto che le loro unità erano dotate di radar}}.
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090926143336/http://www.trentinovolley.it/societa/la-societa.html per http://www.trentinovolley.it/societa/la-societa.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20140421052549/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/3557.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/3557.html
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5880.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150610225737/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5936.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5936.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160924213518/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5937.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5937.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20110722060051/http://www.trentinovolley.it/news/rassegna-stampa/archivio/2008/maggio/3012-giovedi-8-maggio-2008/download.html per http://www.trentinovolley.it/news/rassegna-stampa/archivio/2008/maggio/3012-giovedi-8-maggio-2008/download.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160304191121/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5085.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5085.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20110108024923/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5593.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5593.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20110108024934/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5763.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5763.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20091104064031/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6153-doha-club-world-cup-2009-3-oltre-trenta-tifosi-a-salutare-la-squadra-in-partenza-per-il-qatar.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6153-doha-club-world-cup-2009-3-oltre-trenta-tifosi-a-salutare-la-squadra-in-partenza-per-il-qatar.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20091104064053/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6154-doha-club-world-cup-2009-2-trentino-betclic-in-qatar.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6154-doha-club-world-cup-2009-2-trentino-betclic-in-qatar.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20091106111307/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6164-il-mondiale-per-club-inizia-col-piede-giusto-la-trentino-betclic-supera-3-1-lo-zamalek.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6164-il-mondiale-per-club-inizia-col-piede-giusto-la-trentino-betclic-supera-3-1-lo-zamalek.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20091108095047/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6184-trentino-betclic-plataneros-corozal-3-0-gialloblu-primi-nella-pool-a.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6184-trentino-betclic-plataneros-corozal-3-0-gialloblu-primi-nella-pool-a.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150402160631/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6181-live-trentino-betclic-plataneros-corozal.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6181-live-trentino-betclic-plataneros-corozal.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20091110075545/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6197-trentino-betclic-paykan-teheran-3-0-gialloblu-in-finale-del-mondiale-per-club.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6197-trentino-betclic-paykan-teheran-3-0-gialloblu-in-finale-del-mondiale-per-club.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20091111111403/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6207-belchatow-piegato-3-0-trentino-betclic-campione-del-mondo.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6207-belchatow-piegato-3-0-trentino-betclic-campione-del-mondo.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20091113121842/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6216-grande-festa-in-piazza-duomo-per-la-trentino-betclic-versione-qarab-arakuq.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6216-grande-festa-in-piazza-duomo-per-la-trentino-betclic-versione-qarab-arakuq.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20100201020232/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6518-coppa-italia-tim-cup-a1-2010-3-oltre-600-tifosi-gialloblu-pronti-a-raggiungere-montecatini-nel-weekend.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/6518-coppa-italia-tim-cup-a1-2010-3-oltre-600-tifosi-gialloblu-pronti-a-raggiungere-montecatini-nel-weekend.html
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
{{citazione necessaria|Si rifecero in parte con la posa di campi minati e la scorta antisommergibile, ma nell'insieme esse erano mezzi concepiti in maniera assai obsoleta e superati dagli eventi.}} Durante il conflitto le torpediniere classe Spica furono principalmente impiegate nella scorta dei convogli tra l'Italia e l'Africa Settentrionale.
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 02:49, 20 mag 2018 (CEST)
== Tipo Alcione ==
{{Infobox nave
|Nome=Classe Spica - Tipo Alcione
|Immagine=Airone.jpg
||Didascalia='''Nave Airone'''
|Bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg
|Bandiera2=Flag of Italy.svg
|Bandiera3=Naval Ensign of Italy.svg
|Tipo=[[torpediniera]]
|Classe=
|Numero_unità=16
|Cantiere=
|Identificazione=
|Ordine=
|Impostazione=
|Varo=
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=
|Proprietario=
|Radiazione=
|Destino_finale=
|Dislocamento=
|Stazza_lorda=1050
|Lunghezza=81,4
|Larghezza=7,9
|Altezza=
|Pescaggio=3
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=
|Propulsione=[[Motore a vapore|Vapore]]:
* 2 [[caldaia a tubi d'acqua|caldaie]]
* 2 Gruppi [[turbina a vapore|turboriduttori]]
* 2 [[elica|eliche]]
* '''Potenza''': 19.000 [[Cavallo vapore britannico|hp]]
|Velocità=34
|Autonomia=1910 [[miglio nautico|miglia]] a 15 [[nodo (unità di misura)|nodi]]
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=6 ufficiali<br />99 sottufficiali e comuni
|Passeggeri=
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Artiglieria=[[artiglieria]]:
* 3 [[cannone|cannoni]] da [[100/47|100/47 OTO Mod. 1937]]
* 6 - 10 [[mitragliera|mitragliere]] [[Breda 20/65 Mod. 1935]] (3-5 impianti binati)
[[Siluro|siluri]]:
* 4 tubi lanciasiluri in 2 impianti da 450mm
* 20 [[mina navale|mine]] e cariche di profondità
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
|Soprannome=
|Note=
}}
Le [[torpediniera|torpediniere]] della '''classe Alcione''' hanno costituito la clase più numerosa delle sottoclassi della classe Spica. La serie Alcione era costituita da ben sedici unità, quattro delle quali nel dopoguerra prestarono servizio nella [[Marina Militare]] classificate come [[Fregata (nave)|fregata]].
== Collegamenti esterni modificati ==
Le unità di questa sottoclasse vennero costruite otto negli stabilimenti [[Ansaldo]] di [[Cantiere navale di Sestri Ponente|Genova]], quattro nei [[Cantieri navali del Quarnaro|Cantieri del Quarnaro]] di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] e quattro negli stabilimenti [[Bacini & Scali Napoletani|Bacini & Scali Partenopei]] di [[Napoli]].
Gentili utenti,
Le unità della serie Alcione, eccetto le quattro costruite a [[Cantiere navale di Fiume|Fiume]], ebbero i lanciasiluri disposti in due impianti binati sull'asse di simmetria della nave.
ho appena modificato 5 {{plural:5|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Storia della Trentino Volley. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=104753690 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
Le torpediniere ''Airone'', ''Ariel'', ''Alcione'' e ''Aretusa'' vennero inquadrate nella [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#II flottiglia torpediniere|I squadriglia della II Flottiglia Torpediniere]] di base a [[Messina]]. Alla stessa base, nell'ambito della [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#I flottiglia torpediniere|I Flottiglia Torpediniere]], vennero assegnate ''Circe'' ''Clio'', ''Calliope'' e ''Calipso'', inquadrate nella [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#I flottiglia torpediniere|XIII Squadriglia]] e le torpediniere ''Pallade'', ''Partenope'', ''Pleiadi'' e ''Polluce'' assegnate alla [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#I flottiglia torpediniere|XIV Squadriglia Torpediniere]].
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.trentinovolley.it/news/rassegna-stampa/archivio/2007/giugno/2645-mercoledi-20-giugno-2007/download.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20100505203737/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/4419.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/4419.html
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.trentinovolley.it/news/rassegna-stampa/archivio/2007/agosto/2417-mercoledi-1-agosto-2007/download.html
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.trentinovolley.it/news/rassegna-stampa/archivio/2007/settembre/2790-giovedi-6-settembre-2007/download.html
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://www.trentinovolley.it/news/rassegna-stampa/archivio/2007/agosto/2418-venerdi-31-agosto-2007/download.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150724121235/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5880.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5880.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160304113833/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/4773.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/4773.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20101218094126/http://www.trentinovolley.it/archivio/stagione-2008-2009/la-squadra.html per http://www.trentinovolley.it/archivio/stagione-2008-2009/la-squadra.html
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160305022103/http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5587.html per http://www.trentinovolley.it/news/notizie/5587.html
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Le altre quattro unità delle classe, le torpediniere ''Lince'', ''Libra'', ''Lira'' e ''Lupo'' operarono presso il Comando navale Mar Egeo nella VIII Squadriglia torpediniere di base a [[Rodi]]. ''Lupo'' e ''Libra'', silurarono la grossa [[petroliera]] [[Regno Unito|britannica]] ''Desmoulea'' il 31 gennaio [[1941]], rendendola inutilizzabile per il resto della guerra.<ref>{{cita libro|autore= Francesco Mattesini |wkautore= Francesco Mattesini |titolo= L'operazione Gaudo e lo scontro notturno di Matapan|editore= Ufficio Storico della Marina Militare|anno= 1998|isbn= 978-88-98485-33-8 |p=25}}</ref><ref>[http://www.regiamarinaitaliana.it/Offensiva.html#prof www.regiamarinaitaliana.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722051056/http://www.regiamarinaitaliana.it/Offensiva.html |data=22 luglio 2011 }}</ref> La torpediniera ''Lupo'' si distinse nella notte tra il 21 e il 22 maggio 1941 durante la [[azione delle torpediniere italiane nella battaglia di Creta|battaglia di Creta]], quando affrontando tre [[incrociatore|incrociatori]] e cinque [[cacciatorpediniere]] della [[Royal Navy]] riuscì a resistere salvando metà di un convoglio di piccole imbarcazioni di soldati [[Germania nazista|tedeschi]]. Per questa azione il suo comandante, il [[capitano di fregata]] [[Francesco Mimbelli]]<ref>[http://www.marina.difesa.it/storia/MOVM/Parte06/bio06/MOVM6087b.asp Biografia di '''Francesco Mimbelli''' sul sito della Marina Militare Italiana]</ref>, venne decorato di [[Medaglia d'oro al valor militare]],<ref>[http://www.marina.difesa.it/storia/movm/parte06/movm6087.htm ''La motivazione della Medaglia d'oro al valor militare a '''Francesco Mimbelli''' sul sito della Marina Militare Italiana'']</ref> mentre la bandiera di combattimento dell'unità venne insignita di [[Ricompense al valor militare|Medaglia d'argento al valor militare]]. Successivamente l'unità venne affondata il 2 dicembre [[1942]] dai cacciatorpediniere HMS ''Jervis'', HMS ''Javelin'', HMS ''Janus'' e HMS ''Kelvin'' mentre soccorreva i sopravvissuti di un cargo diretto a [[Tripoli]].
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[[File:Lupo4.jpg|thumb|La torpediniera ''Lupo'' rientra a Taranto dopo gli scontri sostenuti attorno Creta: visibili due fori di proiettili a prua]]
== Collegamenti esterni modificati ==
Le prime unità ad andare perdute furono l<nowiki>'</nowiki>''Airone'' e l<nowiki>'</nowiki>''Ariel'' che affondarono nella notte dell'11-12 ottobre 1940 presso [[Capo Passero]] sotto i colpi dell'[[incrociatore]] inglese {{nave|HMS|Ajax|22|6}}, vera bestia nera per le unità della Regia Marina; nello stesso [[Battaglia di Capo Passero (1940)|scontro]] venne colpito anche il cacciatorpediniere [[Artigliere (cacciatorpediniere 1937)|Artigliere]], che la mattina seguente venne finito da un attacco dell'[[incrociatore leggero|incrociatore]] {{nave|HMS|York|90|2}} e di [[aerosilurante|aerosiluranti]] inglesi, con il suo comandante [[Carlo Margottini]] perito nell'affondamento della sua nave insieme al suo aiutante di squadriglia Corrado Del Greco.
Gentili utenti,
La torpediniera ''Circe'' il 16 giugno [[1940]] affondò il sommergibile inglesi HMS ''Grampus'' che stava depositando [[mina navale|mine]] presso [[Augusta (Italia)|Augusta]] e il 13 febbraio [[1942]], nel [[golfo di Taranto]], il sommergibile inglese [[Classe T (sommergibile Regno Unito)|HMS ''Tempest'']]; tra il 21 e il 33 dello stesso mese scorto con successo da [[Corfù]] a [[Tripoli]], nell'operazione K7, un convoglio formato dalle motonavi ''Lerici'', ''[[Navi corsare italiane|Monginevro]]'' e dalla nave cisterna ''Giordani'', affondando nel corso della stessa missione in collaborazione con il [[cacciatorpediniere]] {{nave||Antoniotto Usodimare|cacciatorpediniere|2}}, il sommergibile inglese [[Classe U (sommergibile)#Gruppo 3|HMS ''P 38'']]. Il 2 novembre dello stesso anno soccorse inutilmente la motonave ''Zara'' colpita da [[aerosilurante|aerosiluranti]] inglesi, salvandone però i naufraghi<ref>[http://www.prevato.it/gionau1/25.htm Motonave Zara]</ref> e il 27 dello stesso mese affondò presso [[Castellammare del Golfo]] in seguito ad una collisione con il piroscafo italiano ''Città di Tunisi''.
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[[File:RN Pleiadi.jpg|thumb|left|Nave ''Pleiadi'' in fiamme rimorchiata nell'avamporto]]
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*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20140421050904/http://www.legavolley.it/NewsLeggi.asp?tipo=3&ID=4163 per http://www.legavolley.it/NewsLeggi.asp?tipo=3&ID=4163
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La torpediniera ''Clio'' affondò il sommergibile inglesi HMS ''Grampus'' in collaborazione con la gemella Circe e il 18 dicembre dello stesso anno il sommergibile [[Classe T (sommergibile Regno Unito)|HMS ''Triton'']] nel [[Canale d'Otranto]].
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 20:15, 22 giu 2019 (CEST)
La torpediniera ''Pleiadi'', mentre era ormeggiata a Tripoli, il 31 maggio [[1941]] venne colpita da un [[idrovolante]] [[CANT Z.501]] che, a causa di un'errata manovra, andò ad infrangersi sulla sua poppa della nave, causando un'esplosione, che devastò le strutture della nave, e un violento incendio. La nave venne rimorchiata fuori del porto per evitare che un'eventuale esplosione dei suoi depositi munizioni potesse causare danni ad altre navi. Trasferita nell'avamporto, nonostante tutti gli sforzi per salvarla, la nave affondò poche ore dopo emergendo con le sole sovrastrutture centro-prodiere; dopo che ne venne deciso il recupero, ad operazioni ormai avanzate, la nave venne colpita da una bomba nel corso di un'incursione aerea il 13 ottobre successivo e in seguito ad una forte mareggiata, che nei giorni successivi ha aggravato ulteriormente la situazione, la nave venne definitivamente abbandonata dopo aver asportato tutto quanto poteva essere ancora utilizzato.<ref>{{cita|Bagnasco|p. 176}}</ref>
== Collegamenti esterni modificati ==
''Partenope'' e ''Lira'' andarono perdute in seguito alle vicende che seguirono l'[[armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre]].
Gentili utenti,
La torpediniera ''Partenope'' venne catturata dai tedeschi mentre era in bacino a [[Napoli]] l'11 settembre [[1943]] e venne trovata arenata e semidistrutta a [[Castellammare di Stabia]] dopo la [[Quattro giornate di Napoli|liberazione di Napoli]].
ho appena modificato 2 {{plural:2|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Storia della Trentino Volley. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=106935125 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
La torpediniera ''Lira'' dopo essere stata autoaffondata il 9 settembre, venne recuperata dai tedeschi, incorporata nelle [[Torpedoboote Ausland]] con la sigla [[Torpedoboote Ausland#TA 49|TA 49]] ma non venne riparata e venne poi affondata durante un bombardamento aereo il 4 novembre [[1944]].
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20140421050743/http://www.legavolley.it/TabellinoGaraA2.asp?IdGara=8758 per http://www.legavolley.it/TabellinoGaraA2.asp?IdGara=8758
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160421200212/http://www.legavolley.it/TabellinoGaraA2.asp?IdGara=8826 per http://www.legavolley.it/TabellinoGaraA2.asp?IdGara=8826
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Le torpediniere ''Calliope'', ''Clio'', ''Libra'' e ''Aretusa'' nel dopoguerra entrarono a far parte della Marina Militare operando come unità di scorta antisommergibile.
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=== Unità tipo Alcione ===
{| class="wikitable"
|-
!colspan="6" style="background:#ffdead;" | {{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}} - [[Classe Spica (torpediniera)#Tipo Alcione|Classe Spica serie Alcione]]
|-
! Nave
! Sigla
! Cantiere
! Varo
! Entrata in servizio
! Destino finale
|-
| ''[[Airone (torpediniera 1938)|Airone]]''
| AI (poi AO)
| rowspan = 8|[[Cantiere navale di Sestri Ponente|Ansaldo]] [[Genova]]
| 23 gennaio [[1938]]
| 10 maggio [[1938]]
| Affondato il 12 ottobre [[1940]] dall'[[incrociatore]] [[Royal Navy|inglese]] [[HMS Ajax (22)|HMS ''Ajax'']]
|-
| ''[[Alcione (torpediniera)|Alcione]]''
| AC
| 23 dicembre [[1937]]
| 10 maggio [[1938]]
| Affondato l'11 dicembre [[1941]] dal sommergibile [[Royal Navy|inglese]] HMS ''Truant''
|-
|''[[Aretusa (torpediniera)|Aretusa]]''
| AU
| 6 febbraio [[1938]]
|1º luglio [[1938]]
|Nel dopoguerra ha prestato servizio nella {{Insegna navale|ITA|icona}}. Radiato il 1º agosto [[1958]]
|-
|''[[Ariel (torpediniera)|Ariel]]''
| AE
| 14 marzo [[1938]]
|1º luglio [[1938]]
|Affondato il 12 ottobre [[1940]] dall'[[incrociatore]] [[Royal Navy|inglese]] HMS ''Ajax''
|-
|''[[Calipso (torpediniera)|Calipso]]''
| CI
| 12 giugno [[1938]]
|16 novembre [[1938]]
|affondato il 5 dicembre [[1940]], da una [[mina navale|mina]] ad est di [[Tripoli]]
|-
|''[[Calliope (torpediniera)|Calliope]]''
| CP
| 16 aprile [[1938]]
|28 ottobre [[1938]]
| Nel dopoguerra ha prestato servizio nella {{Insegna navale|ITA|icona}}. Radiato il 1º agosto [[1958]]
|-
|''[[Circe (torpediniera)|Circe]]''
| CC
| 29 giugno [[1938]]
|4 ottobre [[1938]]
|Affondò a causa di una collisione il 27 novembre [[1942]]
|-
|''[[Clio (torpediniera)|Clio]]''
| CL
| 3 aprile [[1938]]
|2 ottobre [[1938]]
|Nel dopoguerra ha prestato servizio nella {{Insegna navale|ITA|icona}}. Radiato nel [[1959]]
|-
|''[[Libra (torpediniera)|Libra]]''
| LB
| rowspan = 4|[[Cantieri navali del Quarnaro|Quarnaro]] [[Fiume (Croazia)|Fiume]]
| 3 ottobre [[1937]]
|19 gennaio [[1938]]
| Nel dopoguerra ha prestato servizio nella {{Insegna navale|ITA|icona}}. Radiato nel [[1959]]
|-
|''[[Lince (torpediniera)|Lince]]''
| LC
| 15 gennaio [[1938]]
|1º aprile [[1938]]
|Affondato il 28 agosto [[1943]] dal sommergibile inglese '''HMS ''Ultor''''' a [[Punta Alice]] vicino [[Cirò Marina]]
|-
|''[[Lira (torpediniera)|Lira]]''
| LR
| 12 settembre [[1937]]
| 1º gennaio [[1938]]
|Perduta in seguito alle vicende armistiziali il 9 settembre [[1943]]
|-
|''[[Lupo (torpediniera)|Lupo]]''
| LP (poi LU)
| 7 novembre [[1938]]
|28 febbraio [[1938]]
|Affondato il 2 dicembre [[1942]]
|-
|''[[Pallade (torpediniera)|Pallade]]''
| PD
| rowspan = 4| [[Bacini & Scali Napoletani|B & S]] [[Napoli]]
| 19 dicembre [[1938]]
| 5 ottobre [[1938]]
|affondato il 5 agosto [[1942]] durante un bombardamento aereo a Napoli
|-
|''[[Partenope (torpediniera)|Partenope]]''
| PN
| 27 febbraio [[1938]]
|26 novembre [[1938]]
| Autoaffondato in seguito alle vicende armistiziali l'11 settembre [[1943]]
|-
|''[[Pleiadi (torpediniera)|Pleiadi]]''
| PL
| 5 settembre [[1937]]
|4 luglio [[1938]]
|Affondato il 14 ottobre [[1941]] durante un bombardamento aereo nel porto di Tripoli
|-
|''[[Polluce (torpediniera 1938)|Polluce]]''
| PC
| 24 dicembre [[1937]]
| 8 agosto [[1938]]
|Affondato da un [[siluro]] il 4 settembre [[1942]]
|}
== Tipo Climene ==
{{Infobox nave
|Nome=Classe Spica serie Climene
|Immagine=RN climene.jpg
||Didascalia='''La torpediniera ''Climene'''''
|Bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg
|Bandiera2=Flag of Italy.svg
|Bandiera3=Naval Ensign of Italy.svg
|Tipo=[[torpediniera]]
|Classe=
|Numero_unità=6
|Cantiere=
|Identificazione=
|Ordine=
|Impostazione=
|Varo=
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=
|Proprietario=
|Radiazione=
|Destino_finale=
|Dislocamento=
|Stazza_lorda=1010
|Lunghezza=81,4
|Larghezza=8,2
|Altezza=
|Pescaggio=3
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=
|Propulsione=
|Velocità=34
|Autonomia=
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=
|Passeggeri=
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Artiglieria=[[artiglieria]]:
* 3 [[cannone|cannoni]] da 100/47mm
* 8 [[mitragliera|mitragliere]] da 13.2mm
[[Siluro|siluri]]:
* 4 tubi lanciasiluri da 450mm
* mine e cariche di profondità
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
|Soprannome=
|Note= Altre caratteristiche comuni alle prime due unità
}}
Il tipo '''Climene''' era costituito da sei unità di cui solo una, la torpediniera ''Cassiopea'' sopravvisse al [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] entrando a far parte della Marina Militare.
[[File:Climene mimetica.jpg|thumb|left|upright=1.4|La torpediniera ''Climene'' con la livrea mimetica]]
Le sei unità vennero costruite nei [[cantiere navale|cantieri]] di [[Riva Trigoso]] e [[Ancona]].
Le torpediniere ''Canopo'' e ''Cassiopea'' vennero costruite negli stabilimenti dei [[Cantieri Navali del Tirreno]] di [[Cantiere navale di Riva Trigoso|Riva Trigoso]], le altre quattro unità negli stabilimenti dei [[Cantieri Navali Riuniti]] di [[Cantiere navale di Ancona|Ancona]].
Le navi di questa sottoclasse, come quelle della serie "Perseo", ebbero i lanciasiluri disposti in quattro impianti singoli, che ne riducevano la capacità di salva a soli due siluri per lato.
Nel corso del conflitto mondiale ''Cassiopea'' e ''Canopo'' vennero inquadrati nella IX Squadriglia torpediniere di base a [[La Maddalena]], mentre ''Climene'', ''Castore'', ''Cigno'' e ''Centauro'' vennero assegnati al Comando navale della [[Libia]] alla XI Squadriglia Torpediniera|XI Squadriglia torpediniera di base a [[Tripoli]].
La prima unità della classe andata perduta fu il ''Canopo'', affondato il 3 maggio [[1941]] durante un bombardamento del porto di Tripoli.
Il ''Centauro'' venne affondato il 4 novembre [[1942]] durante un bombardamento del porto di [[Bengasi]].
Il ''Cigno'' venne affondato il 16 aprile [[1943]] a [[sud]]-[[est]] dell'isola di [[Marettimo]] dai [[cacciatorpediniere]] [[Royal Navy|inglesi]] HMS ''Paladin'' e HMS ''Pakenham'' che nel corso del combattimento venne a sua volta affondato dal ''Cassiopea''.
Il ''Castore'' venne affondato il 2 giugno [[1943]] dal cacciatorpediniere inglese HMS ''Jervis'' e dal cacciatorpediniere [[Grecia|greco]] ''Vasilissa Olga''.
Il ''Climene'' venne affondato il 28 aprile [[1943]], dal [[sommergibile]] britannico [[Classe U (sommergibile)#Gruppo 3|HMS ''Unshaken'']] a ovest dell'[[isola di Marettimo]].
L'unica unità sopravvissuta, la torpediniera ''[[Cassiopea (torpediniera)|Cassiopea]]'' nel dopoguerra entrò a far parte della [[Marina Militare]], prestando servizio come fregata, andando in disarmo nel [[1959]].
I nomi ''Canopo'', ''Castore'', ''Centauro'' e ''Cigno'' nel dopoguerra sarebbero stati ereditati dalle quattro fregate della [[Classe Centauro (fregata)|Classe Centauro]]; queste unità costruite all'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]] hanno prestato servizio fino all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]].
Attualmente un [[pattugliatore]] di nome ''[[Classe Cassiopea|Cassiopea]]'' (distintivo ottico P 401) è attualmente in servizio nella base di [[Arsenale Militare Marittimo di Augusta|Augusta]], inquadrato nel [[Flotta della Marina Militare#COMSQUAPAT2|COMSQUAPAT2]] del [[Flotta della Marina Militare#COMFORPAT|COMFORPAT]], il Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera.
=== Unità tipo Climene ===
{| class="wikitable"
|-
!colspan="5" style="background:#ffdead;" | {{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}} - tipo" Climene"
|-
! Nave
! Sigla
! Cantiere
! Entrata in servizio
! Destino finale
|-
|''[[Canopo (torpediniera 1937)|Canopo]]''
|CA
|rowspan = 2| [[Cantiere navale di Riva Trigoso|CNT]] [[Riva Trigoso]]
|31 marzo [[1937]]
|Affondato il 3 maggio [[1941]]
|-
|''[[Cassiopea (torpediniera 1937)|Cassiopea]]''
|CS
|26 aprile [[1937]]
|Nel dopoguerra prestò servizio nella {{Insegna navale|ITA|icona}} andando in disarmo nel [[1959]]
|-
|''[[Castore (torpediniera 1937)|Castore]]''
|CT
|rowspan = 4| [[Cantiere navale di Ancona|CNR]] [[Ancona]]
|16 gennaio [[1937]]
|Affondato il 2 giugno [[1943]]
|-
|''[[Centauro (torpediniera)|Centauro]]''
|CO
|16 giugno [[1936]]
|affondato il 4 novembre [[1942]]
|-
|''[[Cigno (torpediniera)|Cigno]]''
|CG
|15 marzo [[1937]]
|Affondato il 16 aprile [[1943]]
|-
|''[[Climene (torpediniera)|Climene]]''
|CE
|24 aprile [[1936]]
|Affondato il 28 aprile [[1943]]
|}
== Tipo Perseo ==
{{Infobox nave
|Nome=Classe Spica - Tipo ''Perseo
|Immagine=RN perseo.jpg
||Didascalia='''La torpediniera ''Perseo'''''
|Bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg
|Bandiera2=Flag of Italy.svg
|Bandiera3=Naval Ensign of Italy.svg
|Tipo=[[torpediniera]]
|Classe=
|Numero_unità=8
|Cantiere=
|Identificazione=
|Ordine=
|Impostazione=
|Varo=
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=
|Proprietario=
|Radiazione=
|Destino_finale=
|Dislocamento=
|Stazza_lorda=1020
|Lunghezza=81,9
|Larghezza=8,2
|Altezza=
|Pescaggio=3
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=
|Propulsione=
|Velocità=34
|Autonomia=1892 [[miglio nautico|miglia]] a 15 [[nodo (unità di misura)|nodi]]
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=
|Passeggeri=
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Artiglieria=[[artiglieria]]:
* 3 [[cannone|cannoni]] da [[100/47|100/37 OTO Mod. 1931]]
* 8 [[mitragliera|mitragliere]] da 13,2mm [[Breda Mod. 31]] (4 complessi binati)
[[Siluro|siluri]]:
* 4 tubi lanciasiluri in 2 impianti da 450mm
* mine e cariche di profondità
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
|Soprannome=
|Note=
}}
La sottoclasse tipo '''Perseo''' era costituito da otto unità di cui quattro costruite a [[Genova]] e quattro a [[Cantiere navale di Fiume#I Cantieri del Quarnaro|Fiume]].
[[File:Tp-Sagittario.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il ''Sagittario'' con la sigla identificativa]]
Le navi di questa sottoclasse, come quelle della serie [[Classe Spica (torpediniera)#Tipo Climene|Climene]], ebbero i lanciasiluri disposti in quattro impianti singoli.
''Altair'', ''Antares'', ''Aldebran'' e ''Andromeda'' vennero inquadrati nella [[Ordine di battaglia della Regia Marina all'entrata in guerra nel secondo conflitto mondiale#XII Squadriglia Torpediniere|XII Squadriglia]] della [[Ordine di battaglia della Regia Marina all'entrata in guerra nel secondo conflitto mondiale#II flottiglia torpediniere|II Flottiglia Torpediniere]] di base a [[Messina]], mentre ''Vega'', ''Sagittario'', ''Perseo'' e ''Sirio'' vennero inquadrati nella [[Ordine di battaglia della Regia Marina all'entrata in guerra nel secondo conflitto mondiale#X squadriglia torpediniere|X Squadriglia Torpediniere]] di base alla [[La Spezia|Spezia]].
La più famosa di queste unità è sicuramente il ''[[Sagittario (torpediniera)|Sagittario]]'' che nel dopoguerra fece parte della [[Marina Militare Italiana]] prestando servizio fino al [[1964]]. Il ''Sagittario'' nel corso della [[seconda guerra mondiale]] si distinse durante la [[azione delle torpediniere italiane nella battaglia di Creta|battaglia di Creta]], quando riuscì a proteggere un convoglio di soldati tedeschi dall'attacco di una formazione inglese composta da tre [[incrociatore|incrociatori]] e quattro [[cacciatorpediniere]] affondando l'incrociatore ''[[HMS Gloucester (62)|Gloucester]]''<ref>Roberti (voce citata)</ref> e danneggiando il cacciatorpediniere ''Kingston''. Il comandante dell'unità, [[Tenente di Vascello]] [[Giuseppe Cigala Fulgosi]] venne decorato di [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]].
Successivamente l'unità il 19 ottobre [[1942]] impegnata in una missione di scorta in cui il cacciatorpediniere ''[[Giovanni Da Verrazzano (cacciatorpediniere)|Da Verrazzano]]'', impiegato nella stessa missione venne silurato dal sommergibile [[Royal Navy|britannico]] ''Unbending'', affondando, dopo un infruttuoso tentativo di traino, in posizione 35°12' N e 12°05' E,<ref>[http://www.historisches-marinearchiv.de/projekte/asa/ausgabe.php?where_value=2452 Historisches Marinearchiv - ASA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ne recuperò l'equipaggio<ref name="trentoincina"/> e dopo essere stata colpita il 10 aprile 1943, nel corso di un [[bombardamento aereo|attacco aereo]] durante una missione di scorta convogli, con alcuni morti tra l'equipaggio,<ref name="trentoincina">[http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Sagittario Trentoincina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> il 27 aprile successivo, durante una scorta di un piroscafo a [[Biserta]]<ref name="Rocca">Gianni Rocca, ''Fucilate gli ammiragli. La tragedia della Marina italiana nella seconda guerra mondiale'', pp. 147-277</ref><ref name="Giorgerini">Giorgio Giorgerini, ''La guerra italiana sul mare. La Marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943'', pp. 231-455-544-556</ref> venne prima attaccata e mitragliata da 25 [[cacciabombardiere|cacciabombardieri]], subendo la perdita di tre uomini e il ferimento di altri venti uomini dell'equipaggio<ref name="Rocca"/>. Poco dopo il convoglio venne attaccato dalle [[Motosilurante|motosiluranti]] inglesi ''MTB 633'', ''MTB 637'' e ''MTB 639'' che nell'attacco incendiarono ed affondarono il piccolo [[dragamine]] ausiliario ''R 32 Impero'': il ''Sagittario'' aprì il fuoco distruggendo la ''MTB 639'', mettendo in fuga le altre due dopo averne danneggiata una<ref name="Rocca"/><ref name="Giorgerini"/><ref>[http://www.wlb-stuttgart.de/seekrieg/43-04.htm Seekrieg 1943, April<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e dopo una serie di attacchi aerei, manovrando alla massima velocità, riuscì ad evitare danni<ref name="Rocca"/> giungendo in porto pressoché indenne<ref name="Rocca"/>.
[[File:Fotosagittario.jpg|thumb|left|upright=1.4|Nave ''Sagittario'' con la [[pennant number|matricola]] della [[Marina Militare]]]]
All'annuncio dell'[[armistizio di Cassibile|armistizio]] l'unità si trovava a [[Pola]],<ref name="8 set-cesare">[http://www.dalvolturnoacassino.it/asp/doc.asp?id=112 Dal Volturno A Cassino - Armando Balestrino - Battaglione "Bafile"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, da dove il 9 settembre [[1943]] insieme alla corvetta ''[[Classe Gabbiano (corvetta)#Serie Artemide|Urania]]'' e alla [[Nave da battaglia|corazzata]] ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'' levò gli ormeggi per dirigersi verso [[Malta]]<ref name= StoriaMilitare >{{cita pubblicazione| cognome = Botti| nome = F.| linkautore = Ferruccio Botti| data = | anno = 1993| mese = dicembre| titolo = L'8 settembre sulla corazzata Giulio Cesare| rivista = Storia Militare | numero = 3| pp = 7 - 14}}</ref> Poco fuori dall'imboccatura del porto di Pola un [[U-Boot]] tedesco si era posto in agguato per silurare la ''corazzata'': il ''Sagittario'', avvistato il sommergibile, manovrò per speronarlo ed impedì quindi la corretta esecuzione del lancio del siluro, che mancò la corazzata ed esplose contro gli [[scoglio|scogli]] a riva<ref name="8 set-cesare"/>. Le navi, dopo avere subito e sventato altri attacchi tedeschi, giunsero poi indenni l'11 settembre a Taranto<ref name="trentoincina"/> da dove partirono il giorno successivo per giungere a Malta il 13 settembre.
Sempre nel settembre 1943 il ''Sagittario'' partecipò a missioni di evacuazione delle truppe italiane da [[Corfù]], assediata dai tedeschi<ref name="trentoincina"/>.
La torpediniera ''Sirio'' nel gennaio [[1945]] attese nei pressi di [[Algeri]] il gruppo di navi che aveva soccorso i naufraghi sopravvissuti all'[[Roma (nave da battaglia 1940)#L'affondamento|affondamento]] della [[corazzata]] ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'' trasportandone i feriti alle [[Baleari]] dove le navi italiane erano state internate dalle autorità [[Spagna|spagnole]]; il gruppo formato dall'[[incrociatore leggero]] ''[[Attilio Regolo (incrociatore)|Attilio Regolo]]'', dalla torpediniera ''[[Orsa (torpediniera)|Orsa]]'' e dai [[cacciatorpediniere]] ''[[Carabiniere (cacciatorpediniere 1938)|Carabiniere]]'', ''[[Mitragliere (cacciatorpediniere)|Mitragliere]]'' e ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'' giunto nell'[[arcipelago]] spagnolo il 10 settembre [[1943]] venne autorizzato a ripartire per l'Italia dopo lunghe trattative diplomatiche il 15 gennaio 1945, rientrando a [[Taranto]] il 23 gennaio.
Delle unità di questa sottoclasse ''[[Vega (torpediniera 1936)|Vega]]'', ''[[Andromeda (torpediniera 1936)|Andromeda]]'', ''[[Aldebaran (torpediniera 1936)|Aldebaran]]'' e ''[[Altair (torpediniera)|Altair]]'' andarono perdute nel [[1941]], la prima affondata in combattimento con [[cacciatorpediniere]] [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|britannici]], la seconda da un [[aerosilurante]] [[Fairey Swordfish|Swordfish]] [[Royal Air Force|inglese]] e le ultime due da [[mina navale|mine]] rilasciate da [[sommergibile|sommergibili]] [[Royal Navy|inglesi]].
[[Perseo (torpediniera 1936)|Nave ''Perseo'']] andò perduta nel [[1943]] affondata in combattimento con [[cacciatorpediniere]] inglesi.
Le due unità superstiti della classe, ''[[Sirio (torpediniera)|Sirio]]'' e ''[[Sagittario (torpediniera)|Sagittario]]'', dopo la guerra entrarono a far parte della [[Marina Militare]], con la prima che prestò servizio fino al [[1959]] e la seconda fino al [[1964]].
=== Unità tipo Perseo ===
{| class="wikitable"
|-
!colspan="6" style="background:#ffdead;" | {{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}} - [[Classe Spica (torpediniera)#Tipo Perseo|Classe Spica serie Perseo]]
|-
! Nave
! Sigla
! Cantiere
! Varo
! Entrata in servizio
! Destino finale
|-
|''[[Aldebaran (torpediniera)|Aldebaran]]''
|AL
|rowspan=4|[[Cantiere navale di Sestri Ponente|Ansaldo]] [[Genova]]
|14 giugno [[1936]]
|6 dicembre [[1936]]
|Affondato il 20 ottobre [[1941]] da [[mina navale|mine]] rilasciate dal sommergibile inglese HMS ''Rorqual''
|-
|''[[Altair (torpediniera)|Altair]]''
|AT
|26 luglio [[1936]]
|23 dicembre [[1936]]
| Affondato il 20 ottobre [[1941]] da [[mina navale|mine]] rilasciate dal sommergibile inglese '''HMS ''Rorqual'''''
|-
|''[[Andromeda (torpediniera)|Andromeda]]''
|AD
|28 giugno [[1936]]
|6 dicembre [[1936]]
|Affondato il 17 marzo [[1941]]
|-
|''[[Antares (torpediniera)|Antares]]''
|AN
|29 luglio [[1936]]
|23 dicembre [[1936]]
|Venne affondato il 28 marzo [[1943]]. Nel corso del [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], affondò il sommergibile [[Grecia|greco]] ''Proteus'' il 29 dicembre [[1940]]
|-
|''[[Perseo (torpediniera)|Perseo]]''
|PS
|rowspan=4|[[Cantieri navali del Quarnaro S.A.|Quarnaro]] [[Fiume (Croazia)|Fiume]]
|9 ottobre [[1935]]
|1º febbraio [[1936]]
|Affondato il 4 maggio [[1943]] dai cacciatorpediniere inglesi HMS ''Nubian'', HMS ''Petard'' e HMS ''Paladin''
|-
|''[[Sagittario (torpediniera)|Sagittario]]''
|SG
|21 giugno [[1936]]
|8 ottobre [[1936]]
|Nel dopoguerra entrò a far parte della {{Insegna navale|ITA|icona}} prestando servizio fino al [[1964]]
|-
|''[[Sirio (torpediniera)|Sirio]]''
|SI
|14 novembre [[1935]]
|1º marzo [[1936]]
|Nel dopoguerra entrò a far parte della {{Insegna navale|ITA|icona}} prestando servizio fino al [[1959]]
|-
|''[[Vega (torpediniera)|Vega]]''
|VG
|28 giugno [[1936]]
|12 ottobre [[1936]]
|Affondato dal cacciatorpediniere inglese HMS ''Hereward'' il 10 gennaio [[1941]]
|}
== Le torpediniere classe Spica nella Marina Militare ==
{{Infobox nave
|Nome=Classe Spica
|Immagine=Aretusa (F 556).jpg
||Didascalia='''Nave Aretusa'''
|Bandiera=Naval Ensign of Italy.svg
|Tipo=[[corvetta]]
|Classe=
|Numero_unità=7
|Cantiere=
|Identificazione=
|Ordine=
|Impostazione=
|Varo=[[1936]]-[[1938|38]]
|Completamento=rimodernate e riconvertite in [[corvetta|corvette]] antisommergibile tra il [[1951]]-[[1953|53]]
|Entrata_in_servizio=
|Proprietario=
|Radiazione=
|Destino_finale=
|Dislocamento=a pieno carico 1030
|Stazza_lorda=
|Lunghezza=81,4
|Larghezza=8,2
|Altezza=
|Pescaggio=3,5
|Profondità_operativa=
|Ponte_di_volo=
|Propulsione=2 caldaie<br />2 Gruppi di turbine a vapore<br />2 [[elica|eliche]]<br />'''Potenza''': 19.000[[Cavallo vapore britannico|hp]]
|Velocità=26
|Autonomia=1728 [[miglio nautico|miglia]] a 16 [[nodo (unità di misura)|nodi]]
|Capacità_di_carico=
|Equipaggio=6 ufficiali<br />99 sottufficiali e comuni
|Passeggeri=
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Artiglieria=[[artiglieria]]:
* 1 [[cannone|cannoni]] da 100/47mm<br />nessuno sulla Sagittario
* 4 [[cannone|cannoni]] da 40/56mm<br />6 sulla Sagittario
* 1 [[Porcospino (arma)|Porcospino]]
* 2 lanciabombe antisom
* 2 scaricabombe antisom
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=
|Motto=
|Soprannome=
|Note=
}}
Le sette unità superstiti furono lasciate all'[[Italia]] e vennero rimodernate tra il [[1950]] e il [[1953]] e riclassificate [[corvetta|corvette]]. Queste unità furono: ''Aretusa'', ''Calliope'', ''Cassiopea'', ''Clio'', ''Sirio'', ''Libra'' e ''Sagittario''.
[[File:Nave calliope.jpg|upright=1.4|thumb|left|Nave ''Calliope'' in uscita dal canale di [[Taranto]] ]]
La più famosa di queste unità, la torpediniera ''Sagittario'', fu la prima unità della classe ad essere riammodernata nel [[1949]].
L'armamento vide la sostituzione del cannone da 100/47mm con un complesso binato antiaereo da 40/56[[millimetro|mm]] in aggiunta ad altri quattro [[cannone|cannoni]] da 40/56[[millimetro|mm]] singoli, portando così a sei le armi di questo calibro.
L'armamento antisommergibile vide l'installazione del [[Porcospino (arma)|porcospino]], di due lanciabombe e due scaricabombe.
Il ''Sagittario'' fu anche l'ultima unità della classe ad andare in disarmo, nel [[1964]].
Le altre unità, diversamente dal ''Sagittario'', mantennero il cannone da 100/47[[millimetro|mm]] al posto del complesso binato da 40/56[[millimetro|mm]], mentre per il resto ebbero lo stesso armamento.
Oltre al ''Sagittario'' anche altre unità della classe, tra quelle entrate a far parte della [[Marina Militare]] si erano distinte durante la [[seconda guerra mondiale]]: la torpediniera ''Clio'' aveva affondato i sommergibili inglesi HMS ''Grampus'' e HMS ''Triton'', mentre la torpediniera ''Cassiopea'' aveva affondato il [[cacciatorpediniere]] [[Royal Navy|britannico]] HMS ''Pakenham'' a sud-est dell'isola di [[Marettimo]] il 16 aprile [[1943]].
''Cassiopea'' e ''Libra'' furono tra le navi che presenziarono nel [[1954]] al ritorno di Trieste all'[[Italia]].
Attualmente nella Marina Militare è in servizio con il nome ''[[Aretusa (A 5304)|Aretusa]]'' una nave idrografica della [[classe Ninfe]], mentre i nomi ''Lupo'', ''Orsa'', ''Perseo'' e ''Sagittario'' sono stati ripresi per le fregate della [[Classe Lupo]], ora in disarmo e cedute alla [[Marina de Guerra del Perú|Marina Peruviana]].
== Unità navali ==
{| class="wikitable"
|-
!colspan="4" style="background:#ffdead;" | {{Insegna navale|ITA|icona}} - [[Classe Spica (corvetta)|Classe Spica]]
|-
! Nave
! Sigla
! [[pennant number|matricola]]
! Destino finale
|-
|''Calliope''
|CP
|F 551
| Radiata il 1º agosto [[1958]]
|-
|''Libra''
|LB
|F 552
| Radiata nel [[1959]]
|-
|''Cassiopea''
|CS
|F 553
|Radiata nel [[1959]]
|-
|''Sirio''
|SI
|F 554
|Radiata nel [[1959]]
|-
|''Clio''
|CL
|F 555
| Radiata nel [[1959]]
|-
|''Aretusa''
|AU
|F 556
| Radiata il 1º agosto [[1958]]
|-
|''Sagittario''
|SG
|F 557
|Radiata nel [[1964]]
|}
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Roberti |nome=Vero |titolo= Con la pelle appesa a un chiodo. La guerra sul mare: 1940-1943 |editore= Mursia |città=Milano |anno= 1966}}
* {{cita libro|cognome=Roberti |nome=Vero |titolo= Uno contro sei. Il contributo della Marina italiana alla conquista di Creta |editore= Mursia |città=Milano |anno= 1977}}
* {{cita libro|cognome=Bagnasco |nome=Erminio |titolo= In Guerra sul Mare. Navi e marinai italiani nel secondo conflitto mondiale |editore= Ermanno Albertelli Editore|città=Parma |anno= 2005|isbn=88-87372-50-0 |cid=Bagnasco}}
== Altri progetti ==
{{Commonscat|Spica class torpedo boat (1934)}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |1=http://www.regiamarinaitaliana.it/Tp%20classe%20Spica.html |2=Torpediniere Classe Spica |accesso=18 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120218011609/http://www.regiamarinaitaliana.it/Tp%20classe%20Spica.html |dataarchivio=18 febbraio 2012 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.regiamarina.net/arsenals/ships_it/torp/torp_it.htm|Le torpediniere italiane}}
* [http://www.marina.difesa.it/palazzo/percorso/lupo.asp L'azione della torpediniera Lupo nelle acque di Creta sul sito della Marina Militare] - Percorso storico
* {{cita web|http://www.regiamarinaitaliana.it/Creta1.html|La notte del Lupo}}
* {{cita web|http://www.regiamarina.net/engagements/lupo/lupo_it.htm|L'azione della torpediniera Lupo}}
* {{cita web |1=http://www.regiamarinaitaliana.it/Creta2.html |2=La giornata del Sagittario |accesso=29 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080519141752/http://www.regiamarinaitaliana.it/Creta2.html |dataarchivio=19 maggio 2008 |urlmorto=sì }}
{{Classe Spica}}
{{Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale}}
{{Navi di superficie Marina Militare Italiana post-1945}}
{{Classi di navi da guerra svedesi 1900-1950}}
{{portale|guerra|marina}}
[[Categoria:Classi di torpediniere|Spica]]
[[Categoria:Imbarcazioni militari della seconda guerra mondiale|Spica]]
[[Categoria:Classi di torpediniere della Regia Marina|Spica]]
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