Jacques Villeneuve e Gioco: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|l'omonimo zio e pilota di Formula 1|Jacques Villeneuve Sr.}}
{{C|Voce , parziale, sconclusionata, ricca di passaggi arbitrari e/o oscuri; completamente inadeguata per fonti, sviluppo e forma all'importante tema trattato|voci comuni|novembre 2011|arg2=giochi}}
{{Sportivo
[[File:Blind mans bluff 1803.PNG|thumb|Una partita di [[mosca cieca]]]]
|Nome = Jacques Villeneuve
|Immagine = Jacques_Villeneuve_at_Mont-Tremblant_2010_01.jpg
|Didascalia =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{CAN}}
|Altezza = 168<ref name="Quattroruote 2001" />
|Peso = 67<ref name="Quattroruote 2001" />
|Disciplina = Automobilismo
|Specialità =
|Categoria = [[Champ Car]], [[Formula 1]], [[24 Ore di Le Mans]], [[NASCAR]], [[Rallycross]], [[Campionato Italiano Gran Turismo]]
|TermineCarriera =
|RigaVuota = {{Sport_motoristici
|categoria = Champ Car
|data =
|anni = [[1994]]-[[1995]]
|scuderie = [[Andretti Green Racing|Team Green]]
|mondiali = '''1''' ([[1995]])
|migliore =
|disputati = 33
|vinti = 5
|podi = 10
|puntiottenuti = 266
|pole = 5
|giriveloci = 2
|note =
}}
{{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
|data =
|anni = [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]]
|scuderie = {{Automobilismo Williams|G}} 1996-1998<br />{{Automobilismo BAR|G}} 1999-2003<br />{{Automobilismo Renault|G}} 2004<br />{{Automobilismo Sauber|G}} 2005<br />{{Automobilismo BMW Sauber|G}} 2006
|mondiali = '''1''' ([[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]])
|migliore =
|disputati = 164 (163 partenze)
|vinti = 11
|podi = 23
|puntiottenuti = 235
|pole = 13
|giriveloci = 9
|note =
}}
{{Sport_motoristici
|categoria = 24 Ore di Le Mans
|data =
|anni = [[24 Ore di Le Mans 2007|2007]]-[[24 Ore di Le Mans 2008|2008]]
|scuderie = [[Peugeot 908 HDi FAP]]
|mondiali =
|migliore = 2°
|disputati = 2
|note =
}}
|Vittorie =
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Jacques Joseph Charles
|Cognome = Villeneuve
|PreData = [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ʒak vilˈnœv]}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Saint-Jean-sur-Richelieu
|GiornoMeseNascita = 9 aprile
|AnnoNascita = 1971
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = pilota automobilistico
|Nazionalità = canadese
|PostNazionalità = , campione del mondo di [[Formula 1]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]] e vincitore della [[500 Miglia di Indianapolis]] e del [[Champ Car|Campionato CART]] nel 1995
}}
 
Per '''gioco''', in [[etologia]], [[psicologia]], e altre [[scienze del comportamento]], si intende un'attività (per lo più divertente) di intrattenimento volontaria e intrinsecamente motivata, svolta da adulti, bambini, o animali, a scopo ricreativo<ref>{{cita libro|autore=Catherine Garvey|anno=1990|titolo=Play|lingua=en|editore=[[Harvard University Press]]|città=[[Cambridge (Massachusetts)|Cambridge]]|pp=198|ISBN=978-0-67-467365-6}}</ref>. Nella [[lingua italiana]], la parola "gioco" viene anche impiegata in modo più specifico, riferendosi ad attività ricreative di tipo competitivo, e caratterizzate da obiettivi e regole rigorosamente definite (come nel caso dei [[gioco di società|giochi di società]] o dei [[gioco da tavolo|giochi da tavolo]]).
Nella massima serie dimostrò indubbie capacità velocistiche e grande abilità nei duelli ravvicinati<ref name="F1 Magic 98">{{Cita|Amaduzzi, Schittone|p. 42.|cidAma}}</ref><ref name="F1 official web">{{Cita web|lingua=en|autore=Gerald Donaldson|url=http://www.formula1.com/content/fom-website/en/championship/drivers/hall-of-fame/Jacques_Villeneuve.html|titolo=Jacques Villeneuve|accesso=6 febbraio 2015|editore=Formula 1.com}}</ref>, tanto che [[Frank Williams]] lo accostò al campione australiano [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]] per la sua durezza in pista e per la mancanza di timori reverenziali nei confronti degli avversari<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/26/Schumacher_Villeneuve_duello_finale_co_0_9710261558.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150204205256/http://archiviostorico.corriere.it/1997/ottobre/26/Schumacher_Villeneuve_duello_finale_co_0_9710261558.shtml|titolo=Schumacher e Villeneuve al duello finale|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 ottobre 1997|accesso=8 marzo 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=4 febbraio 2015}}</ref>. La sua personalità anticonformista e il suo atteggiamento schietto ebbero un forte impatto nella Formula 1 della seconda metà degli anni novanta<ref name="F1 official web"/>.
<!--
Titolo fuori luogo, il pochissimo salvabile del paragrafo non tratta veramente nessuno dei due temi, li cita solo
== Origine e tipologia ==
-->
<!-- Affermazione generica, banale, scritta malissimo
Nel corso dell'intera [[storia]] [[uomo|umana]] l'attività ludica ha sempre rivestito un'enorme importanza. Fino alla preistoria esistevano infatti varie forme di Gioco,i romani lo chiamavano, dal latino, "ludus".-->
<!-- Idem
Esiste una grande varietà di giochi ed i ludologi ne riconoscono a grandi linee diverse tipologie base.-->
<!-- Impreciso, vago, mal scritto (di fatto manca un verbo), e parla solo di gioco nel senso di "game"
I giochi, derivanti dalla cultura popolare o da inventori (non sempre identificabili), benché il loro scopo sia di fornire intrattenimento e divertimento, spesso riescono a raggiungere anche notevoli risultati educativi. Nella prima [[età]] con i giochi basati su forme, lettere e colori, nei periodi successivi con l'esercizio della memoria (es. [[giochi con le carte]] e di [[quiz]]), con l'invito al ragionamento (es. [[scacchi]], [[gioco di strategia|giochi di strategia]]) e l'apprendimento di alcune realtà (es. [[giochi di simulazione|programmi di simulazione]]), oltre alla presa di coscienza che il gioco è divertente solo se le regole sono rispettate.-->
<!-- Impreciso, vago, mal scritto
Come elemento base del gioco va menzionata la fortuna, il caso, l'[[alea (diritto)|alea]], che diventa determinante in molti giochi d'azzardo o di percorso.
-->
== Gioco infantile ==
[[File:Our Community Place Sandbox.jpg|thumb|Bambini in fase di gioco in una [[sabbionaia]]]]
Il concetto di gioco si è nel corso dei secoli trasformato. In ambito pedagogico è divenuto importante e fondamentale oggetto di studio. Il gioco è diventato lo strumento principale che accompagna la crescita e lo sviluppo del bambino. Il normale sviluppo delle capacità umane, così come la normale crescita degli animali superiori, è strettamente collegato alla quantità e alla qualità dei giochi che questi hanno la possibilità di attuare durante il loro sviluppo. Per tale motivo l'essere umano, che si trova sul più alto gradino della scala evolutiva, gioca molto anche da adulto, giacché anche l'adulto ha bisogno di momenti di evasione, rilassamento, scambio, confronto, arricchimento.
 
Durante l'età evolutiva il gioco svolge svariate funzioni di tipo motorio, intellettivo, sociale, emotivo, affettivo. In particolare il gioco permette al bambino di allenare la mente e il corpo, sviluppare la fantasia, controllare l'emotività. Giocando s'impara a socializzare e comunicare in maniera efficace e adeguata sia con i coetanei, sia con gli adulti. Il gioco permette, inoltre, lo scambio immediato di cultura, informazioni e strategie tra le vecchie generazioni e le nuove. Non sono da trascurare. Infine gli effetti terapeutici del gioco nelle tante occasioni nelle quali il bambino per motivi vari presenta disturbi psicologici più o meno gravi.
Dopo aver terminato la carriera nella classe regina a metà della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]], ha preso parte a due edizioni della prestigiosa [[24 Ore di Le Mans]], ottenendo come miglior risultato il secondo posto. Villeneuve ha quindi sfiorato la [[Triple Crown (automobilismo)|Triple Crown]] ([[Campionato mondiale di Formula 1]], [[500 Miglia di Indianapolis|500 miglia di Indianapolis]] e [[24 Ore di Le Mans]]), affermandosi come uno tra i piloti più versatili nel panorama automobilistico moderno. Nella [[European Le Mans Series|Le Mans Series]] ha vinto la [[1000 km di Spa]]. Successivamente ha partecipato ad alcune gare della serie Americana [[NASCAR#Nationwide|Nascar Nationwide Series]], ottenendo discrete prestazioni. Nel 2013 ha iniziato l'attività di commentatore per il campionato mondiale di Formula 1, lavorando per [[Sky Sport]] [[Italia]] e [[Canal+]].
 
Gli strumenti del gioco sono tanto più efficaci quanto più sono semplici e scarsamente strutturati. Pertanto oggetti semplici come matite e fogli di carta, ma anche oggetti e sostanze naturali come mattoncini, pezzi di legno, pietre, sabbia, fango, acqua, sono notevolmente più adeguati e utili nel costruire dei giochi e, quindi, nell'aiutare lo sviluppo del bambino, rispetto a strumenti complessi e sofisticati.
Suo padre [[Gilles Villeneuve|Gilles]], che fu uno dei più amati piloti della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], morì tragicamente durante le qualifiche del [[Gran Premio del Belgio 1982]], quando Jacques aveva undici anni. Uno zio, anche lui di nome [[Jacques Villeneuve Sr.|Jacques]], è stato a sua volta pilota automobilistico professionista.
 
=== I vari tipi di giochi infantili ===
== Carriera ==
=== Gli inizi ===
{{Citazione|In quel momento ho sentito che avrei dovuto gestire da solo la mia vita. Questo mi ha dato una grande determinazione che mi ha fatto crescere e mi ha dato la forza di superare i tanti ostacoli di una carriera difficile.|Jacques Villeneuve riferendosi alla tragica morte del padre Gilles<ref name=sape>{{cita web|autore=Antonio Ghini|titolo=Gilles e Jacques. Quello che non si sapeva|url=http://magazine.ferrari.com/it/2012/05/gilles-jaques-quello-che-si-sapeva//|editore=Magazineferrari.com|data=8 maggio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121116040656/http://magazine.ferrari.com/it/2012/05/gilles-jaques-quello-che-si-sapeva/|dataarchivio=16 novembre 2012}}</ref>}}
[[File:Autodromo di Magione, Jacques Villeneuve, test inverno '89.jpg|left|thumb|Un esordiente Villeneuve a [[Autodromo dell'Umbria|Magione]] nel [[1989]], per dei test a bordo di una monoposto di [[Formula 3]].]]
Appena due anni dopo la morte del padre, il tredicenne figlio di [[Gilles Villeneuve|Gilles]] decise di seguirne le orme, ma la sua volontà si scontrò presto con quella della protettiva madre Joann. Secondo un curioso aneddoto, per scoraggiare il figlio, Joann gli promise che lo avrebbe accompagnato in una pista per [[Karting|kart]] solo se fosse riuscito a conseguire ottimi risultati in matematica, materia in cui il ragazzo aveva gravi lacune. Il giovanissimo e caparbio Villeneuve, contrariamente alle aspettative materne, riuscì a mantenere la sua parola e Joann fu così costretta a rispettare l'accordo<ref name="VilleneuveMate">{{cita web|titolo=Jacques Villeneuve e l'importanza dello studio della matematica|url=http://www.formulapassion.it/2013/05/jacques-villeneuve-e-limportanza-dello-studio-della-matematica/|editore=formulapassion.it|data=7 maggio 2013|accesso=14 maggio 2013}}</ref>.
 
Il bambino, quando presenta un normale sviluppo psico-affettivo e quando è a lui offerta questa possibilità, utilizza quotidianamente un gran numero di giochi:
Il battesimo in pista avvenne a Imola dove i proprietari del tracciato rimasero impressionati nel vedere Villeneuve passare con disinvoltura dal Kart 100 al 135, fino alla Formula 4. Una volta tornato in [[Canada]], il giovane fu iscritto da [[Jacques Villeneuve Sr.|suo zio]] alla prestigiosa scuola di pilotaggio "Jim Russell". A fine corso, l'istruttore dichiarò che Villeneuve era il pilota migliore che avesse mai avuto<ref name="VilleneuveMate"/>. Dopo ottimi esordi con l'Alfa 33, cominciò a correre nella [[F3 italiana|Formula 3 italiana]] nel [[1989]] e vi rimase fino [[1991]], con alterne fortune, per poi passare alla [[Formula Nippon]] nel [[1992]], dove vinse tre gare e arrivò secondo in campionato.
 
* ''Giochi senso-motori o giochi–esercizio'': mirano a sviluppare le capacità motorie e sensoriali del bambino. Sono attuati già nelle prime settimane di vita da entrambi i genitori. Successivamente continuano a essere utilizzati in maniera autonoma, con la compagnia dei coetanei o con l'aiuto di adulti.
Nel [[1993]] si trasferì in [[Stati Uniti d'America|America]] per competere in [[Champ Car Atlantic Championship|Formula Atlantic]], alla guida di una delle vetture del team minore di Barry Green (il team maggiore correva invece in [[Champ Car|Formula Cart]])<ref name="Gazzetta Speciale F1 1998">{{Cita pubblicazione|autore=Andrea Cremonesi|titolo=Jacques Villeneuve, "due o tre cose che dicono su di lui"|rivista=La Gazzetta dello Sport Magazine 1998|volume=Supplemento "Gazzetta dello Sport"|numero=10}}</ref>. Nella categoria ottenne cinque successi e sette [[pole position]], conquistando il terzo posto generale.
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File:Swinging good time.JPG
File:Keeping the ball in their court, Marine coaches teach kids sports, values 121103-M-OB827-050.jpg
File:In balance with nature (23553741943).jpg
File:Inside a storeroom.jpg
File:Kids balance bike (Kinderlaufrad).jpg
</gallery>
 
* ''Giochi di costruzione'': in questi giochi il bambino è stimolato a costruire degli oggetti che hanno delle particolari funzioni: un treno, un aereo, una barchetta, una casetta, un fucile, una spada e così via.
=== Formula CART e 500 Miglia di Indianapolis ===
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File:KCpainting edit.jpg
File:Snowfall in Ardabil (13961025001015636516397873390152 30526).jpg
File:Child playing with large Mega Bloks.jpg
File:Home made play dough.jpg
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* ''Giochi di abilità'': durante questi giochi i bambini mettono a confronto la propria forza muscolare, l'abilità motoria, le capacità linguistiche, culturali o di memoria, la tenuta della loro attenzione, con quelle degli altri coetanei.
[[File:Villeneuve 500.jpg|thumb|La [[Reynard]] [[Cosworth]]-[[Ford]] del [[Andretti Green Racing|Team Green]] con cui Jacques Villeneuve vinse la [[500 Miglia di Indianapolis]] e la [[Champ Car|Formula Cart]]]]
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File:Toddler hopscotch.jpg
File:Ajedrez Infantil.jpg
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* ''Giochi imitativi'': in questi giochi i bambini imitano i genitori, gli adulti o i compagni più grandi imitando le loro attività come lavare, stirare, spolverare, cucinare, accudire a un bambino piccolo ma anche insegnare, costruire, guidare, aggiustare ecc.
I buoni risultati ottenuti indussero Barry Green a offrigli un volante per disputare il [[Champ Car|Campionato CART]] nel [[1994]]. Il team manager rimase molto colpito dall'esplosione agonistica di Villeneuve in [[Formula Atlantic]], dove aveva mostrato rapidità di adattamento, velocità e maturità, oltre a buone doti di "calcolatore" e decise quindi di puntare su di lui<ref name=" Gazzetta Speciale F1 1998"/>. Villeneuve non deluse le aspettative e, dopo alcune corse di apprendistato, grazie alla sua motivazione e concentrazione riuscì a ripagare la fiducia del patron<ref name=" Gazzetta Speciale F1 1998"/>; il canadese infatti si impose come ''Rookie of the Year'' (miglior esordiente), ottenendo anche la sua prima vittoria nel Campionato Cart nella gara di [[Road America|Elkhart Lake]] e il secondo posto nella [[500 Miglia di Indianapolis]].
 
* ''Giochi rappresentativi'': in questi i bambini cercano di rappresentare, da soli o con l'aiuto di qualche coetaneo, quanto hanno visto nella loro quotidiana vita di ogni giorno. I bambini possono giocare a rappresentare la scena di un film, un personaggio televisivo o dei fumetti, ma anche il comportamento e l'atteggiamento dei genitori e degli insegnanti.
Nel [[1995]], forte dell'esperienza accumulata l'anno precedente, vinse la 500 Miglia di Indianapolis in una delle sue edizioni più avvincenti e spettacolari. Infatti al trentottesimo giro, Villeneuve, che dopo il caos dei pit stop si era ritrovato in prima posizione, non si accorse di aver sorpassato la ''pace car'' e quest'infrazione venne punita con due giri di penalità. Il pilota canadese si ritrovò così da primo a ventisettesimo. Tuttavia, riuscì con intelligenza e aggressività a recuperare entrambi i giri di svantaggio e quando in testa alla gara il pilota [[Scott Goodyear]] sorpassò anch'egli irregolarmente la ''pace car'', si ritrovò nuovamente in prima posizione, con ampio margine sugli altri concorrenti; così, nello stupore generale, vinse una delle corse più importanti del mondo<ref>{{cita web|url=http://motorsportrants.com/indycar-2/indy-500-classics-1995-jacques-villeneuve-entra-nel-mito-recupera-due-giri-e-vince/|titolo=Indy 500 Classics, 1995: Jacques Villeneuve entra nel mito, recupera due giri e vince|editore=Motorsport Rants|data=8 maggio 2013|accesso=14 maggio 2013}}</ref>. Nel corso dell'anno conquistò altre tre vittorie, diventando campione di Formula CART, categoria che all'epoca presentava tra le sue fila vetture potenti come le Formula 1 ed era riconosciuta, a livello mondiale, come la seconda competizione motoristica per vetture con ruote scoperte<ref>Jacques Villeneuve "L'anticonformista" VHS, novembre 1997</ref>.
 
* ''Giochi compensativi'': questi sono molto utili per affrontare e risolvere problematiche psicologiche legate alle proprie fragilità o alla scarsa autostima.
Curiosamente Jacques Villeneuve vinse l'Indy 500 e la Formula Cart con il numero 27, lo stesso che aveva utilizzato il padre sulla sua [[Ferrari]], in Formula 1, quattordici anni prima. Quell'anno ricevette anche il [[Trofeo Lou Marsh]] come miglior sportivo canadese dell'anno. Le ottime prestazioni ottenute attirarono l'interesse di [[Frank Williams]], che gli offrì l'opportunità di girare a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]], su una [[Williams FW17]], per tre giorni di prove nell'agosto [[1995]].<ref>{{Cita news|autore = Giancarlo Falletti|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/agosto/03/Villeneuve_Williams_dopo_amore_voci_co_0_9508037693.shtml|titolo=Villeneuve 2 Williams:dopo l'amore, voci di matrimonio|accesso=9 febbraio 2015|pubblicazione=Corriere della Sera|data=3 agosto 1995}}</ref> I test furono talmente positivi da indurre la scuderia britannica ad offrire a Villeneuve un contratto di due anni con opzione per il terzo.<ref name="Villeneuve Test">{{Cita news|autore=Giancarlo Falletti|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/09/Villeneuve_nostalgia_Indy_co_0_9705094764.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150209154228/http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/09/Villeneuve_nostalgia_Indy_co_0_9705094764.shtml|titolo=Villeneuve 2 Williams:dopo l'amore, voci di matrimonio|accesso=9 febbraio 2015|pubblicazione=Corriere della Sera|data=3 agosto 1995|urlmorto=sì|dataarchivio=9 febbraio 2015}}</ref> L'aggressivo e irriverente campione della Formula Cart e della Indy 500, avrebbe così affiancato [[Damon Hill]] per la stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]], prendendo il posto di [[David Coulthard]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gianluca Gasparini|titolo=Graham e Damon Hill|rivista=La Gazzetta dello Sport|volume=I miti della F1 ai raggi x|numero=21}}</ref>
 
* ''Giochi funzionali'': mediante questi giochi il bambino riesce ad affrontare e poi a liberarsi di esperienze traumatiche, penose o inquietanti, rappresentandole in una situazione ben controllata.
=== Formula 1 ===
==== 1996-1998: Gli esordi con la Williams ed il successo contro Schumacher ====
;1996
[[File:Jacques Villeneuve 1996.jpg|left|thumb|Villeneuve su [[Williams F1|Williams]]-[[Renault]] [[Williams FW18|FW18]] nel [[Gran Premio del Canada 1996]]]]
 
* ''Giochi immaginativi'': utilizzando questi giochi il bambino costruisce con la propria fantasia ma anche con l'aiuto delle idee dei compagni con i quali s'intrattiene, un mondo nel quale può liberamente dar sfogo ai suoi desideri, ai sogni e ai bisogni più profondi: di conforto, aiuto, sostegno. Mediante i giochi immaginativi può, inoltre, esprimere liberamente i suoi pensieri e i bisogni aggressivi e distruttivi.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1996|1996]] Villeneuve, dopo essersi misurato in lunghi test invernali nei quali percorse circa 10.000 chilometri<ref name="Villeneuve Test"/>, organizzati affinché potesse rapidamente entrare in sintonia con le monoposto europee e alcuni tracciati<ref name="Villeneuve Test"/>, esordì in [[Formula 1]] alla guida di una [[Williams F1|Williams]]-[[Renault F1|Renault]]. Il pilota canadese si fece notare già al debutto, sul nuovo [[Circuito Albert Park]] a [[Melbourne]], ottenendo [[pole position]] e [[giro più veloce]] in gara e rimanendo in testa per la maggior parte della corsa, fin quando fu costretto a cedere la vittoria al compagno di squadra [[Damon Hill|Hill]] a causa di una perdita d'olio, dovendosi accontentare del secondo posto<ref name=" I miti della F1"/>. La prima vittoria non tardò molto ad arrivare, grazie anche alla competitività della sua vettura: nella quarta gara della stagione, il [[Gran Premio d'Europa 1996|Gran Premio d'Europa]], vinse in volata davanti alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] di [[Michael Schumacher]]. Nel prosieguo della stagione il canadese ottenne altre tre vittorie, in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1996|Gran Bretagna]], [[Gran Premio d'Ungheria 1996|Ungheria]] e in [[Gran Premio del Portogallo 1996|Portogallo]], dove, nell'ultima curva precedente il traguardo, effettuò un difficile sorpasso all'esterno su Schumacher<ref name=" I miti della F1"/>.
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File:Boy in suitcase.jpg
File:First Rain (228226305).jpg
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* ''Giochi di acquisizione'': mediante questi giochi il bambino ha la possibilità di imparare nuovi e sconosciuti elementi culturali.
Nella parte centrale della stagione, inoltre, riuscì a salire sul podio per ben sette volte consecutive, dimostrando oltre alle doti velocistiche anche una buona costanza. Nella seconda parte del campionato, poi, Villeneuve cominciò a competere apertamente con Damon Hill, arrivando all'ultima gara, in [[Gran Premio del Giappone 1996|Giappone]], con ancora la possibilità matematica di vincere il titolo; il canadese avrebbe, però, dovuto assolutamente vincere, sperando che il suo compagno di squadra, in testa alla classifica con nove punti di vantaggio, non marcasse punti. Villeneuve ottenne la pole position, ma una brutta partenza lo costrinse a una lunga rimonta, che si arrestò comunque al 37º giro per il distacco di una ruota. Tuttavia, nella stagione di debutto collezionò quattro vittorie, tre pole position, 78 punti e il titolo di vice campione del mondo. In seguito alla mancata conferma di Hill da parte della Williams, si ritrovò a essere prima guida della scuderia britannica per la [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|stagione 1997]].
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File:Giant keyboard.jpg
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Nel giro di pochi minuti i bambini possono passare da un tipo di gioco a un altro, in base ai loro bisogni del momento. Questo meraviglia e stupisce gli adulti i quali, invece, tendono a utilizzare lo stesso gioco per un tempo molto superiore.
;1997
{{Citazione|Michael era convinto che gli altri non potessero sorpassarlo, si sentiva il più forte. Dovetti agire d'astuzia: dopo il pit-stop avevo le gomme più fresche di lui perché ero entrato dopo. Sapevo che quello sarebbe stato il solo momento per passarlo. Allora l'ho tratto in inganno: non gli sono stato troppo vicino perché non si insospettisse. Sapevo dove avrei potuto attaccarlo e ho fatto la curva precedente tanto forte da rischiare di uscire. Quando gli sono arrivato addosso lui non se lo aspettava. Sono passato.|Jacques Villeneuve riferendosi al [[Gran Premio d'Europa 1997]], quando vinse il mondiale<ref name=sape/>}}
[[File:Williams FW19 Autosport.jpg|thumb|La Williams-Renault [[Williams FW19|FW19]], monoposto con cui Villeneuve conquistò il mondiale di Formula 1 nella stagione {{F1|1997}}]]
 
I giochi possono essere:
Il campionato [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]] si dimostrò più difficile del previsto a causa della grande crescita prestazionale della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], che, con [[Michael Schumacher]], contese fino all'ultimo il titolo al pilota canadese. Inoltre nel novembre del 1996 si registrò l'interruzione dello sviluppo della [[Williams FW19]], in quanto il progettista [[Adrian Newey]] sarebbe passato alla [[McLaren]]<ref name="Newey">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.f1technical.net/f1db/cars/805/williams-fw19?sid=203de1bc68eea487c72916c008166ac9|titolo=Williams FW19 Renault|accesso=9 febbraio 2015|editore=f1techincal.net}}</ref>; ciò comportò un ritardo dei lavori di un paio di settimane e l'impossibilità di valersi delle innovazioni aerodinamiche dell'ingegnere inglese durante il corso del campionato<ref name="Williams97">{{cita pubblicazione|autore=|titolo=Williams|rivista=Quattroruote|volume=Speciale F1 1997|numero=8|p=46}}</ref>. A fine anno, inoltre, la [[Renault F1|Renault]] avrebbe abbandonato la [[Formula 1]], spezzando il binomio con la Williams, che aveva dominato gli anni novanta. La casa inglese, fin da inizio stagione, si ritrovò a gestire una pressione molto elevata<ref name="Williams97"/>, visto che si sarebbe avviata verso alcuni anni di transizione che la avrebbero esclusa dalla lotta al titolo mondiale.
* ''Solitari'': sono attuati senza la compagnia di un altro. Questo non significa però che il bambino nel gioco solitario sia solo. In realtà, molto spesso egli, mediante la sua fantasia e la sua creatività, ha davanti o accanto a sé uno o più amici ma anche persone, animali e altre realtà immaginarie, le quali svolgono svariate funzioni. A volte queste persone o animali immaginari hanno lo scopo di aiutare e collaborare con il piccolo, altre volte gli permettano di portare avanti un dialogo intenso, in alcuni casi aggredendo, contrastando o limitando il bambino gli permettono di manifestare la sua rabbia, la sua aggressività e i suoi bisogni di difesa della propria personalità e della propria autonomia. I giochi solitari possono essere indice di qualche patologia solo se il bambino tende a utilizzarli in maniera eccessiva, senza che siano alternati a dei giochi liberi effettuati con i coetanei.
* ''Guidati'': sono quelli più amati e più valorizzati dagli adulti, anche se obbiettivamente non sono i più utili. In questi giochi uno o più adulti: genitori, insegnanti, educatori o altri, secondo degli obiettivi specifici, preparano, organizzano e poi propongono e attuano uno o più giochi che essi ritengono importanti per lo sviluppo intellettivo, morale o sociale del bambino. Il limite di questi giochi è che non sempre l'adulto riesce a comprendere i bisogni più profondi e veri di un minore in un determinato momento. Pertanto vi è il rischio di proporre attività poco utili o addirittura controproducenti, rispetto alle necessità del piccolo in quel periodo della sua vita o in quella determinata situazione emotiva.
* ''Liberi'': In questi i bambini sono completamente liberi di organizzare e condurre il gioco o i giochi desiderati in quel momento senza alcuna interferenza da parte degli adulti. Pertanto sono essi che scelgono il compagno o gli amici con i quali giocare, il tipo di gioco, gli strumenti da utilizzare. I bambini, inoltre, sono liberi di stabilire loro stessi le regole dei giochi ma anche quando e come terminarli. In questo caso gli adulti hanno solo la funzione di dare ai bambini il tempo e gli spazi necessari per organizzare e condurre i giochi. La libertà di scelta è però condizionata dai bisogni reciproci, per cui il bambino impara ad accettare, rispettare e a tenere nella giusta considerazione le idee, le proposte e i bisogni dei compagnetti e ciò è fondamentale per lo sviluppo delle capacità sociali.
:Purtroppo la possibilità di effettuare questo tipo di giochi, soprattutto nelle grandi città, è oggi molto scarsa, a causa di molte condizioni negative: mancanza di spazi idonei, aumento delle ansie e paure genitoriali, eccessiva valenza data allo studio e alla scuola, calo delle nascite, uso eccessivo degli strumenti elettronici, scarsa presenza dei genitori in casa e nella vita quotidiana dei figli e così via.
:Dice A. Oliverio Ferraris[1]:
{{Citazione|Quale piacere perdono, per se stessi e per i loro figli, quei genitori che lasciano passare inosservata quest’appassionata urgenza di costruire e di fare, e che, invece di provvedere al materiale e allo spazio necessario, cercano di comprimere questa energia costringendo i bambini a “stare seduti tranquilli” o a tenere “puliti i vestiti”|A. O. Ferraris<ref>{{Cita pubblicazione|autore=A.O. Ferraris|anno=2006|titolo=Il ricatto della pappa|pubblicazione=Mente e cervello|numero=19|data=gennaio – febbraio|p=45}}</ref>}}
:Questo tipo di giochi è prezioso e augurabile per i bambini normali o con lievi turbe psicologiche ma non è possibile per i bambini i quali presentano problematiche psicologiche di una certa rilevanza. In questi casi questi bambini particolari, non riuscendo a modellarsi sui bisogni e le necessità dei coetanei rischiano di subire continue frustrazioni, che, a loro volta, fanno peggiorare la loro condizione psicologica.
 
* ''Liberi e autogestiti'': questi giochi sono completamente gestiti dal bambino che può, di volta in volta, scegliere il tipo di gioco, la sua durata, i giocattoli o gli strumenti da utilizzare, il luogo nel quale condurre l'attività, le parole o il silenzio con i quali accompagnare il gioco ecc. L'adulto che gli è vicino, il quale può essere un terapeuta, un genitore, un insegnante o un altro educatore, ha però un'importante funzione, che è quella di offrire una presenza amichevole, calda, affettuosa, vicina, accogliente, così da essere di aiuto, sostegno e supporto al bambino durante lo svolgimento della sua attività, qualunque essa sia. L’adulto eviterà pertanto di criticare quanto effettuato dal minore, anche se l’attività svolta da questi potrà a lui apparire ripetitiva, inutile, sciocca, poco costruttiva o anche scarsamente educativa, come quando, ad esempio, il bambino ha bisogno di manifestare la sua aggressività verso taluni oggetti come le bambole e gli animali mordendoli o maltrattandoli pesantemente. Pertanto gli interventi dell’adulto dovranno essere limitati a evitare soltanto che si faccia veramente male o che faccia del male agli altri. Il vero leader del gioco resta sempre il bambino. In questo tipo di gioco terapeutico l’adulto eviterà anche di parlare o di gesticolare eccessivamente in modo tale da non guidare e indirizzare il bambino mediante le sue parole e i suoi gesti, lasciando a questi il più ampio spazio possibile nella comunicazione. Questi giochi si è visto essere molto utili nel caso di bambini affetti da disturbo autistico o che presentano importanti problematiche psicologiche con conseguenti gravi conseguenze sul piano dell’attenzione, dell'integrazione e della socializzazione<ref>{{Cita libro|autore=E. Tribulato E.|anno=2013|titolo=Autismo e gioco libero autogestito|città=Milano|editore=Franco Angeli|pp=110-111}}</ref>Questi giochi, in definitiva, permettono a questi bambini di migliorare il rapporto che essi hanno con i genitori e gli adulti in genere e questo permette loro di acquisire una maggiore sicurezza, serenità e fiducia in se stessi, nelle persone a loro care e negli altri..
In [[Gran Premio d'Australia 1997|Australia]] Villeneuve centrò la [[pole position]] nelle qualifiche, ma alla partenza scattò lentamente e fu coinvolto in un incidente innescato dalla Ferrari di [[Eddie Irvine]]. L'episodio causò varie polemiche, soprattutto da parte del canadese, che si sarebbero trascinate fino a fine stagione<ref>{{Cita news|autore=Alessandro Tommasi|titolo=Quanta rabbia Jacques 'Irvine, pericoloso idiota'.|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/26/quanta-rabbia-jacques-irvine-pericoloso-idiota.html|pubblicazione=La Repubblica|data=26 ottobre 1997|pagina=3|accesso=15 febbraio 2010}}</ref>. Riuscì comunque ad affermarsi sia in [[Gran Premio del Brasile 1997|Brasile]] sia in [[Gran Premio d'Argentina 1997|Argentina]] con relativa facilità, balzando in testa alla classifica mondiale. A [[Gran Premio di San Marino 1997|Imola]], dopo aver conquistato la quarta pole consecutiva, fu però costretto al ritiro per problemi al [[cambio (meccanica)|cambio]], mentre in un bagnato [[Gran Premio di Monaco 1997|Gran Premio di Monaco]], Villeneuve e [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]] pagarono la sbagliata strategia della Williams che li fece partire con le gomme e l'assetto d'asciutto<ref>{{Cita news|autore=Carlo Marincovich|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/05/12/magia-montecarlo-il-team-azzecca-tutto.html?rss|titolo=MAGIA MONTECARLO IL TEAM AZZECCA TUTTO|accesso=12 febbraio 2015|pubblicazione=La Repubblica|data=12 maggio 1997}}</ref>.
 
Per quanto riguarda l'età, i giochi possono essere eseguiti con il gruppo dei pari o con bambini che hanno un'età maggiore o minore. Mentre il bambino normale preferisce giocare con i coetanei i bambini con disturbi psicologici a causa dei loro limiti preferiscono giocare con i bambini di età maggiore o minore, poiché i più grandi, quando riescono a instaurare un atteggiamento paterno o materno, sono più accettanti e comprensivi. Per il bambino disturbato è più facile giocare con i bambini più piccoli giacché questi, proprio perché più piccoli, hanno minori pretese e sono meno giudicanti.<ref>{{Cita libro|autore=S. Isaacs|anno=1995|titolo=La psicologia del bambino dalla nascita ai sei anni|capitolo=Figli e genitori|città=Roma|editore=Newton|p=104}}</ref>
Riuscì poi a imporsi in [[Gran Premio di Spagna 1997|Spagna]], ma a questa vittoria seguirono due risultati negativi: in [[Gran Premio del Canada 1997|Canada]] Villeneuve andò a muro per un errore quando occupava la seconda posizione e in [[Gran Premio di Francia 1997|Francia]] giunse quarto subendo la vittoria di Schumacher; il pilota canadese, in quest'ultima occasione, criticò non poco la Williams per aver nuovamente sbagliato la messa a punto delle monoposto, visto che la scuderia optò per un assetto da bagnato su una pista che andava progressivamente asciugandosi<ref>{{Cita news|autore=Andrea Cremonesi|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/30/Williams_hai_sbagliato_tutto__ga_0_9706305762.shtml|titolo="Williams, hai sbagliato tutto"|accesso=12 febbraio 2015|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=30 giugno 1997}}</ref>. A questo punto il tedesco della Ferrari comandava la classifica con quattordici punti di vantaggio. Nella seconda parte della stagione Villeneuve ridusse progressivamente il distacco e vinse altri quattro Gran Premi: in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1997|Inghilterra]] (dove diede la centesima vittoria alla [[Williams F1|Williams]]), [[Gran Premio d'Ungheria 1997|Ungheria]], [[Gran Premio d'Austria 1997|Austria]] e al [[Gran Premio del Lussemburgo 1997|Nürburgring]]; questi risultati lo proiettarono in vetta alla classifica mondiale e avrebbe potuto laurearsi campione già in [[Gran Premio del Giappone 1997|Giappone]], ma una squalifica rimediata per non aver rispettato una bandiera gialla nelle prove libere del sabato mattina, dovuta al fatto che il pilota fosse recidivo a questa infrazione, portò i due contendenti al titolo a decidere il mondiale al [[Gran Premio d'Europa 1997|Gran Premio d'Europa]], con il pilota della Ferrari in vantaggio di un punto su Villeneuve.
[[File:GP San Marino 1997 - Jacques Villeneuve (Williams) e Michael Schumacher (Ferrari).jpg|thumb|left|Villeneuve precede il rivale al titolo [[Michael Schumacher]] durante una fase del [[Gran Premio di San Marino 1997]]]]
 
== Filosofia ==
Nelle qualifiche, ben tre piloti (Villeneuve, [[Heinz Harald Frentzen|Frentzen]] e Schumacher) ottennero lo stesso tempo, ma il pilota canadese partì dalla pole position, avendo ottenuto il proprio tempo prima dei due tedeschi. Tuttavia, alla partenza scattò male e Schumacher prese il comando; Villeneuve così cominciò il suo inseguimento alla Ferrari e dopo il primo pit stop iniziò a rimontare nettamente, fino a raggiungere il rivale qualche tornata dopo la seconda sosta. Al 47º giro, alla curva "Dry Sac", si decise la stagione<ref name=" I miti della F1">{{Cita pubblicazione|autore = Paolo Ianieri|titolo = Gilles e Jacques Villeneuve|rivista = La Gazzetta dello Sport|volume = "I miti della f1 ai raggi x"|numero = 7}}</ref>. Il pilota canadese attaccò e infilò la Ferrari con una mossa sorprendente al punto da costringere Schumacher alla scorrettezza<ref>{{Cita web|autore=Giorgio Terruzzi|url=https://www.redbull.com/it/it/motorsports/f1/stories/1331681003704/giorgio-terruzzi-racconta-jacques-villeneuve|titolo = Giorgio Terruzzi racconta: Jacques Villeneuve|accesso= 5 febbraio 2015|editore=Red Bull .it|data=25 settembre 2014}}</ref>. Infatti il pilota tedesco, che non si aspettava la manovra del rivale, entrò piuttosto largo in curva e non potendo più difendersi, fu costretto ad abdicare. Nel tentativo estremo di resistere al sorpasso di Villeneuve, Schumacher tentò di speronare la Williams cercando l'incidente, ma fu il pilota tedesco ad avere la peggio, insabbiandosi<ref name="F1 Passion">{{Cita web|autore = Mauro Coppini|url = http://www.formulapassion.it/2013/02/f1-il-brivido-di-un-ricordo-jerez-e-un-villeneuve-capottato/|titolo = <nowiki>F1 | “Il brivido di un ricordo”: Jerez e un Villeneuve cappottato</nowiki>|accesso=6 febbraio 2015|editore = Formula Passion . it|data = 7 febbraio 2013}}</ref>.
{{Vedi anche|Gioco (filosofia)}}
Nell'antichità<ref>"La storia della filosofia" di [[Nicola Abbagnano]], Utet, Torino, 1994 (alla pag.432,433 - voce "Gioco")</ref>, [[Aristotele]] accostò il gioco alla [[Gioia (emozione)|gioia]] e alla [[virtù]], distinguendolo dalle attività praticate per necessità.<br />
[[Immanuel Kant]] definì il gioco un'attività che produce [[piacere]], classificabile in gioco di fortuna, gioco di arte e musicale, gioco di pensieri.<br />
Nemmeno la natura è priva di manifestazioni di giochi, quali le sovrabbondanze, le superfluità; [[Friedrich Schiller]] riconobbe in questo fenomeno la manifestazione del gioco [[estetica|estetico]]. Inoltre affidò al gioco la funzione di tramite per raggiungere la [[libertà]] e l'espressione della [[Immaginazione|fantasia]].<ref>{{Cita|Coppola 1999|p.&nbsp;214}}.</ref>
 
Nell'opera ''Homo ludens'' ([[1938]]) il filosofo olandese [[Johan Huizinga]] concentra la sua attenzione sul gioco come complesso sistema culturale: « [...] ciò non significa che il gioco muta o si converte in cultura, ma piuttosto che la cultura, nelle sue fasi originarie, porta il carattere di un gioco; viene rappresentata in forme e stati d'animo ludici: in tale "dualità-unità" di cultura e gioco, gioco è il fatto primario, oggettivo, percepibile, determinabile concretamente; mentre la cultura non è che la qualifica applicata dal nostro giudizio storico dato al caso.»<ref>[[Johan Huizinga|J. Huizinga]], ''Homo ludens'', Einaudi, 1946</ref>
Il ventiseienne canadese rimase sul tracciato e, giungendo terzo al traguardo, si assicurò l'iride mondiale che il paese della foglia d'acero non aveva mai visto<ref name="F1 Passion"/>. Due settimane più tardi, Schumacher venne squalificato ed eliminato dalla classifica generale. Jacques Villeneuve vinse così il campionato del mondo, conquistando 7 vittorie, 10 pole position e 81 punti complessivi, facendo meglio del padre in [[Formula 1]]<ref name=" I miti della F1"/>. Verso la fine del campionato, Villeneuve prese duramente posizione contro [[Max Mosley]] (presidente della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]]) e l'introduzione delle nuove regole per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]], norme che avrebbero reso le vetture e i circuiti più sicuri, ma che, a giudizio del campione del mondo, avrebbero quasi inibito il fattore rischio, penalizzando i piloti capaci di calcolarlo e sfidarlo, appiattendo così la [[Formula 1]] e rendendola meno attraente<ref>{{cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/05/24/Sport/FORMULA-1-VILLENEUVE-CRITICA-RIVALI-E-NUOVO-REGOLAMENTO_152600.php|titolo=Villeneuve critica rivali e nuovo regolamento|editore=adnkronos.com|data=24 maggio 1997|accesso=26 agosto 2012}}</ref>. Nel dicembre [[1997]] Villeneuve venne votato per la seconda volta come miglior sportivo canadese dell'anno.
 
[[Gregory Bateson]], invece, individua l'essenza del gioco nel suo essere [[metalinguaggio]]: dato che i giochi sono qualcosa che "non è quello che sembra", perché un'attività ludica sia veramente tale ogni giocatore deve poter affermare: "Questo è un gioco", cioè ci deve essere la consapevolezza che l'azione è fittizia e che "meta-comunica" questa sua finzione. La [[metacomunicazione]], quindi, per Bateson serve per rivelare la natura del "come se" del gioco, e la sua creazione di un mondo irreale in cui azioni fittizie simulano azioni reali.<ref>G. Bateson, ''Questo è un gioco'', 1996, Cortina Edizioni</ref>
;1998
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1998|1998]] una serie di cambiamenti fecero cessare l'enorme competitività della [[Williams F1|Williams]]: la [[Renault F1|Renault]] lasciò la [[Formula 1]], cosicché la squadra inglese passò ai poco potenti motori [[Mecachrome]], in realtà propulsori conformi in tutto al motore campione del mondo in carica dell'anno precedente, ma con delle modifiche nella testata aggiornata, nel peso e nella compattezza<ref name="Analisi Tecnica 98">{{cita|Piola|p. 98|cidPio98|titolo=Formula 1 '98. Analisi tecnica}}.</ref>. Il propulsore risultò essere subito affidabile, ma nel corso del tempo avrebbe pagato in sviluppi e potenza, arrivando ad avere addirittura 50 cavalli in meno del Mercedes montato dalla McLaren<ref name="Analisi Tecnica 98"/>. Inoltre la [[Williams FW20|FW20]] fu la prima vettura, dopo molti anni, a essere realizzata senza il fantasioso apporto di [[Adrian Newey]], passato alla [[McLaren]] all'inizio del [[Campionato mondiale di Formula 1 1997|1997]]<ref name="Analisi Tecnica 98"/>; la progettazione della vettura, evoluzione della FW19, ebbe come responsabili [[Patrick Head]] e Gavin Fisher e si basò su soluzioni troppo conservative per puntare sull'affidabilità; scelte evidentemente errate, vista la stagione che fu all'insegna delle rivoluzioni tecniche<ref name="Analisi Tecnica 98"/>. Tutto questo contribuì a realizzare una monoposto che non riuscì più a essere competitiva per la vittoria e Villeneuve non poté mai seriamente difendere il proprio titolo.
 
== Psicologia ==
Il canadese cominciò la stagione con un quinto posto in [[Gran Premio d'Australia 1998|Australia]], anche se venne penalizzato dal surriscaldamento degli pneumatici<ref>{{Cita|Amaduzzi, Schittone|p. 20.|cidAma}}</ref>. In [[Gran Premio del Brasile 1998|Brasile]] fu protagonista di un brutto incidente nelle qualifiche e corse in condizioni fisiche precarie<ref>{{Cita|Amaduzzi, Schittone|p. 24.|cidAma}}</ref>, non riuscendo a entrare in zona punti. Anche in [[Gran Premio d'Argentina 1998|Argentina]] non riuscì a conseguire alcun risultato, essendo stato costretto al ritiro dopo un incidente con [[David Coulthard]]. Al [[Gran Premio di San Marino 1998|Gran Premio di San Marino]] il campione del mondo mostrò pienamente le sue doti, terminando la gara in quarta posizione alle spalle di [[Eddie Irvine|Irvine]], ma perse un potenziale podio perché rallentato, nell'imminenza della sua prima sosta, dal doppiaggio del lentissimo [[Ricardo Rosset|Rosset]]<ref>{{Cita|Amaduzzi, Schittone|p. 38.|cidAma}}</ref> e, successivamente, perché costretto a una lunghissima seconda fermata ai box per problemi allo sportellino del serbatoio. Villeneuve andò a punti anche in [[Gran Premio di Spagna 1998|Spagna]] e a [[Gran Premio di Monaco 1998|Monaco]], mentre in [[Gran Premio del Canada 1998|Canada]], dopo aver condotto un'ottima prima parte di gara, compromise la sua corsa arrivando lungo a una curva in seguito a un tentativo di sorpasso sul momentaneo leader [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]].
La [[psicologia]] ha visto nel gioco il protagonista dello sviluppo psicologico e soprattutto della [[personalità]] del [[bambino]].
[[File:Jacques Villeneuve 1998 Italy.jpg|thumb|Villeneuve su [[Williams F1|Williams]]-[[Mecachrome]] [[Williams FW20|FW20]] nel {{F1|1998}}]]
 
Il primo ad occuparsene fu [[Sigmund Freud]], che rintracciò nei giochi del maschio, il tentativo di imitare il padre e ricoprirne il suo ruolo, mentre con i suoi giochi la femmina cerca di attuare quell'autorità che le viene negata. Freud segnalerà l'attivazione, durante i giochi dei bambini, del processo di [[identificazione]]. Il gioco è in grado di aiutare i bambini a superare le loro paure, perché gli consente di trasferire l'oggetto del timore su un altro oggetto, familiare e quindi non pericoloso.<ref>{{Cita|Coppola 1999|pp. 214,215}}.</ref>
Villeneuve tornò a punti in [[Gran Premio di Francia 1998|Francia]] con un quarto posto, mentre in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1998|Inghilterra]], partito terzo con un assetto rigido (per condizioni di pista asciutta), scivolò fuori dai primi sei, apparendo poco a suo agio sulla pista bagnata<ref>{{Cita|Amaduzzi, Schittone|p. 111.|cidAma}}</ref>. Colse punti anche in [[Gran Premio d'Austria 1998|Austria]], in cui finì sesto, e in [[Gran Premio di Germania 1998|Germania]], dove impressionò per la sua combattività, in quanto fu l'unico pilota in grado di tenere il passo delle [[McLaren]]; nella parte finale della gara [[Mika Häkkinen|Häkkinen]] fu costretto a rallentare in seguito ad alcuni problemi tecnici e anche Coulthard, che in ottica mondiale non doveva togliere punti preziosi al compagno di scuderia, alzò il piede dall'acceleratore. Villeneuve avrebbe potuto vincere, ma incredibilmente anch'egli fu costretto a rallentare a causa di un problema al [[Differenziale (meccanica)|differenziale]], terminando al terzo posto<ref>{{cita|Boccafogli|p. 199.|cidBocca}}</ref>, risultato che replicò anche in [[Gran Premio d'Ungheria 1998|Ungheria]]. Dopo un ritiro in [[Gran Premio del Belgio 1998|Belgio]] dovuto all'[[Aquaplaning|acquaplaning]], nelle qualifiche del [[Gran Premio d'Italia 1998|Gran Premio d'Italia]], il campione canadese, con un assetto notevolmente scarico, riuscì a conquistare sorprendentemente la seconda posizione in griglia alle spalle di [[Michael Schumacher]]<ref>{{Cita|Amaduzzi, Schittone|p. 162.|cidAma}}</ref>; durante la gara però la vettura soffrì di seri problemi all'impianto frenante che andò del tutto in avaria al trentasettesimo giro, causando l'uscita di pista di Villeneuve con un violento testacoda alla seconda curva di Lesmo; il pilota della Williams perse così un potenziale podio<ref>Autosprint n°38, 15-21 settembre, 1998, p. 24.</ref>. Dopo una gara negativa al [[Gran Premio del Lussemburgo 1998|Nürburgring]], in cui venne penalizzato da un errore dei meccanici durante il pit-stop che vanificò la sua strategia, in [[Gran Premio del Giappone 1998|Giappone]] raccolse il suo ultimo punto in Williams con un sesto posto.
 
Per molto tempo si sono contrapposte sull'argomento due teorie praticamente opposte: quella del "post-esercizio" di [[Edward H. Carr]], per cui l'attività ludica servirebbe a ottimizzare una nuova dinamica comportamentale, e quella del "pre-esercizio" di [[Karl Groos]], che vede il gioco come momento propedeutico alla vita adulta.
Nella classifica finale si piazzò al quinto posto con 21 punti complessivi, preceduto dai piloti di McLaren e [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]. Il pilota canadese dimostrò di essere degno del titolo conquistato l'anno precedente<ref name="F1 Magic 98"/>, vinse per il secondo anno consecutivo il confronto interno con il veloce compagno di scuderia [[Heinz Harald Frentzen]] e senza il suo accanimento per la ricerca del risultato, la stagione della Williams, classificatasi terza nel mondiale costruttori, sarebbe stata ancora più deludente<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Jacques Villeneuve|pubblicazione=Quattroruote Speciale Formula 1 1999|data = marzo 1999|p = 93}}</ref>. Risultò essere inoltre il pilota più consistente in gara, avendo completato 937 giri totali, 16 in più di Michael Schumacher e addirittura 81 in più del campione del mondo Mika Häkkinen (856 giri totali), dimostrando non soltanto la discreta affidabilità della FW20, ma anche ottima intelligenza tattica e scarsa propensione all'errore<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://home.online.no/~terjekj/trs/jv/151198.html|titolo=The most consistent driver of the 1998 season|autore=Terje Kjensli|accesso=8 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150205210534/http://home.online.no/~terjekj/trs/jv/151198.html|dataarchivio=5 febbraio 2015}}</ref>. Per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1999|1999]] Villeneuve, nonostante la volontà della Williams di proseguire nel rapporto lavorativo<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://home.online.no/~terjekj/trs/jv/141198.html|titolo=Jacques Villeneuve sent Montoya to CART|editore="The Edge"|accesso=8 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140418234131/http://home.online.no/~terjekj/trs/jv/141198.html|dataarchivio=18 aprile 2014}}</ref>, scelse di trasferirsi nella nuova scuderia [[British American Racing|BAR]] diretta dal suo manager e amico [[Craig Pollock]].
 
Queste due teorie sono state armonizzate da [[Jean Piaget]], che riconosce al gioco una funzione centrale nello sviluppo di una sfera cognitiva personale e della [[personalità]].
==== 1999-2003: BAR ====
;1999
[[File:Jacques Villeneuve 1999 Canada.jpg|thumb|left|Villeneuve sulla debuttante [[British American Racing|BAR]]-[[Supertec]] [[BAR 01|01]]]]
 
Un ulteriore affinamento dell'interpretazione dell'attività ludica viene dallo psicologo russo [[Lev Vygotskij]], che considera il gioco anche come forza attiva per l'evoluzione affettiva ed umana del ragazzo, non solo cognitiva come in Piaget.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1999|1999]] Villeneuve, sorprendendo addetti ai lavori, stampa e tifosi, invece di cercare un volante in una scuderia vincente decise di trasferirsi al team esordiente [[British American Racing|BAR]] (che aveva rilevato la [[Tyrrell]])<ref name=" I miti della F1"/>, con cui firmò un contratto biennale<ref>{{Cita news|autore=Paolo Ianieri|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/luglio/25/Villeneuve_mia_scommessa_con_Bar_ga_0_9807251050.shtml|titolo=Villeneuve: "la mia scommessa con la Bar"|accesso=9 febbraio 2015|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=25 luglio 1998}}</ref> di 25 miliardi di lire<ref name="Ambizioni"/>. La BAR era in parte proprietà del suo manager personale [[Craig Pollock]] e in parte della [[British American Tobacco|BAT]], multinazionale del tabacco, anche se probabilmente lo stesso pilota possedeva segretamente delle azioni del team<ref>{{Cita news|autore= Andrea Cremonesi|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/dicembre/15/Villeneuve_scopre_nuova_Bar_ga_0_9812155452.shtml|titolo = Villeneuve scopre la nuova Bar|accesso=9 febbraio 2015|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=15 dicembre 1998}}</ref>. La vettura sarebbe stata motorizzata dalla [[Supertec]], mentre il telaio fu fornito dalla [[Reynard]], costruttore con cui Villeneuve e Pollock avevano già trionfato in [[Champ Car|Formula Cart]] nel 1995; come compagno di squadra, avrebbe avuto il debuttante brasiliano [[Ricardo Zonta]].
 
Vygotskji critica anche le visioni del gioco come attività non finalistica e non produttiva, in quanto, seppur atto totalmente gratuito, costituisce un eccezionale elemento di crescita e di definizione della [[struttura di personalità]] in tutti i suoi aspetti.
Le aspettative erano molto alte, visto anche che la BAR godette alla nascita di un budget di circa 180 miliardi di lire<ref name="Ambizioni"/>, e Craig Pollock dichiarò di voler vincere almeno una gara nell'arco della stagione<ref name="Ambizioni">{{Cita pubblicazione|autore=Mauro Coppini|titolo=BAR, Obiettivo:subito vincenti|rivista=Quattroruote|volume=Speciale F1 1999|numero=15, Marzo 1999}}</ref>, ma le ambizioni si scontrarono con la realtà: la scuderia infatti pagava l'inesperienza nella massima formula e in particolare la vettura non si rivelava mai all'altezza soprattutto dal punto di vista dell'affidabilità<ref>{{cita|Piola|p. 111|cidPio|titolo=Formula 1 '99. Analisi tecnica}}.</ref>; infatti, nonostante le buone prestazioni in qualifica, come un quinto posto al [[Gran Premio di San Marino 1999|Gran Premio di San Marino]] e un sesto in [[Gran Premio di Spagna 1999|Spagna]], in gara le cose andarono sempre al peggio. Proprio in Spagna Villeneuve riuscì a mostrare la sua abilità: inseritosi al terzo posto dopo un'ottima partenza, fu in grado di precedere i piloti [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] per lungo tempo e perse la posizione solo a causa di una sosta ai box più lenta rispetto a quella degli avversari. Mentre occupava la quinta piazza, però, fu costretto nuovamente al ritiro.
 
== Sociologia ==
Il calvario proseguì per tutta la stagione: si registrarono undici ritiri consecutivi e Villeneuve giunse per la prima volta al traguardo al [[Gran Premio del Belgio 1999|Gran Premio del Belgio]], ottenendo un quindicesimo posto a cui seguì un ottavo posto in [[Gran Premio d'Italia 1999|Italia]], miglior risultato annuale. La stagione finì quindi senza punti e con più ritiri che arrivi al traguardo, una vera delusione per l'ex campione del mondo che aveva scelto la BAR per tornare a vincere<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Jacques Villeneuve|rivista=Quattroruote Speciale F1|data=marzo 2000|pagina=49}}</ref>.
Per quanto riguarda la prospettiva sociologica, [[Roger Caillois]]<ref>R. Caillois, ''I giochi e gli uomini'', Bompiani, 1981</ref> definisce l'attività del gioco come:
 
* Libera: il giocatore non può essere obbligato a partecipare;
;2000
* Separata: entro limiti di spazio e di tempo;
[[File:Jacques Villeneuve 2000 Belgium.jpg|thumb|Villleneuve su [[British American Racing|BAR]]-[[Honda]] [[BAR 002|002]] nel {{F1|2000}}]]
* Incerta: lo svolgimento e il risultato non possono essere decisi a priori;
* Improduttiva: non crea né beni, né ricchezze, né altri elementi di novità;
* Regolata: con regole che sospendono le leggi ordinarie;
* Fittizia: consapevole della sua irrealtà.
 
Sempre Caillois propone una classificazione dei giochi in base a quattro categorie:
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]] la [[British American Racing|BAR]] cambiò motorizzazione, passando alla casa giapponese [[Honda Racing F1 Team|Honda]]; il nuovo propulsore e una migliorata affidabilità risollevarono le prestazioni del team<ref name=" I miti della F1"/>. La stagione risultò subito migliore della precedente, infatti, dopo un anno di attesa, nella [[Gran Premio d'Australia 2000|prima gara del campionato]] Villeneuve rivide la zona punti giungendo al quarto posto. Emulò tale risultato in altre tre occasioni ([[Gran Premio di Francia 2000|Francia]], [[Gran Premio d'Austria 2000|Austria]] e [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2000|Stati Uniti]]) e sfiorò il podio a [[Gran Premio d'Italia 2000|Monza]] dove fu costretto al ritiro per problemi al propulsore e in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti, dove intraprese una lunga lotta con [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]], che riuscì infine a precederlo. In totale raccolse punti in sette differenti occasioni, che gli permisero di classificarsi a fine stagione al settimo posto in classifica mondiale con 17 punti totali. Il bilancio complessivo fu quasi sorprendente se comparato con quello dell'anno precedente e il team registrò un deciso balzo in avanti giungendo quinto nel mondiale costruttori<ref name="BARsogno">{{Cita web|autore=Alessandro Bucci|url=http://www.f1race.it/2013/02/23/british-american-racing-il-sogno-infranto-di-jacques-villeneuve/|titolo=British American Racing, il sogno infranto di Jacques Villeneuve|accesso=5 febbraio 2015|editore=F1 Race|data=23 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20130702153312/http://www.f1race.it/2013/02/23/british-american-racing-il-sogno-infranto-di-jacques-villeneuve/#selection-573.0-573.64|dataarchivio=2 luglio 2013}}</ref>.
* Giochi di competizione (''agon''): in genere, tutte le competizioni, sia sportive che mentali
* Giochi di azzardo (''alea''): tutti i giochi dove il fattore primario è la fortuna
* Giochi di simulacro (''mimicry''): i cosiddetti "giochi di ruolo" dove si diventa "altro"
* Giochi di vertigine (''ilinx''): tutti quei giochi in cui si gioca a provocare noi stessi
 
Sulla base di queste classificazioni, Caillois costruisce una sociologia che parte dai giochi in quanto "segni" profondamente connotati, sintesi dalle caratteristiche delle diverse concezioni del mondo delle società in cui sono in uso.
Con la speranza che la squadra stesse finalmente intraprendendo la strada giusta per lanciare la sfida mondiale a [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] e [[McLaren]], Villeneuve, nonostante la corte di altri team più importanti<ref>{{cita web |url=http://digilander.libero.it/villy4ever/Articoli/articolo18.html|titolo=Ribelle con giudizio...|editore=F1 Racing n° 19 settembre 2000 |accesso=8 marzo 2013 }}</ref>, decise di restare fedele al suo manager [[Craig Pollock]] e all'idea di vincere insieme alla BAR. L'ex campione del mondo firmò quindi un nuovo contratto triennale da 25 miliardi di lire all'anno, con l'opzione di liberarsi eventualmente dalla BAR a fine 2001 se la stagione non fosse stata soddisfacente<ref name="Secondo Contratto BAR">{{Cita news|url = http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/luglio/25/Villeneuve_sulla_Bar_altri_anni_ga_0_0007257205.shtml|titolo=Villeneuve sulla Bar altri 3 anni Benetton: Button con Fisichella|accesso =9 febbraio 2015|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=25 luglio 2000}}</ref>. Il canadese rifiutò infatti anche un'offerta economicamente importante della [[Renault F1|Renault]], dopo che per diverse settimane si trovò in trattative con [[Flavio Briatore|Briatore]]<ref name="Secondo Contratto BAR" />; tuttavia subentrarono troppe complicazioni, tanto da avvalorare la tesi che Villeneuve fosse in realtà coinvolto in qualche modo con la società che gestiva la stessa BAR<ref name="Secondo Contratto BAR"/>.
 
== Diffusione ==
;2001
=== In Italia ===
[[File:Jacques Villeneuve 2001 Canada 2.jpg|thumb|left|Villeneuve su [[British American Racing|BAR]]-Honda [[BAR 003|003]] al [[Gran Premio del Canada 2001]]]]
Nei primi anni duemila alcuni studi misurarono sperimentalmente il fenomeno dell'interruzione della trasmissione orale dei giochi tradizionali, a favore di nuove forme di socializzazione nell'infanzia<ref name="repubblica,18Lug1999">{{cita web | autore = Daniela D'Antonio | autore2 = Cecilia Gatto Trocchi | url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/07/18/addio-vecchio-girotondo-per-strada-non-si.html?ref=search | titolo = Addio vecchio girotondo per strada non si gioca più | data = 18 Luglio 1999 | sito = ricerca.repubblica.it | urlarchivio = https://archive.today/20190212101034/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/07/18/addio-vecchio-girotondo-per-strada-non-si.html?ref=search | dataarchivio = 12 febbraio 2019 | urlmorto = no | accesso = 12 febbraio 2019 }}</ref>.
 
L'assenza di adeguati spazi pubblici nelle metropoli, il rischio della droga e dell'adescamento da parte dei pedofili, la difficoltà per le madri lavoratrici di esercitare un controllo diretto soddisfacente sul tempo libero dei loro figli, sono fattori che hanno indotto ad abbandonare il gioco nelle strade e nelle piazze, a cercare ambienti domestici chiusi e protetti, limitati a persone fidate, spesso ricorrendo a figure specializzate come animatori, [[pedagogista|pedagogisti]] e [[assistente sociale#descrizione e caratteristiche|assistenti sociali]]<ref name="repubblica,18Lug1999" />.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]] non vi furono sostanziali cambiamenti rispetto al 2000: la [[BAR 003]] risultò essere meno veloce della vettura precedente, ma grazie a una maggiore affidabilità, Villeneuve fu capace di salire sul podio in [[Gran Premio di Spagna 2001|Spagna]] e in [[Gran Premio di Germania 2001|Germania]]<ref name="BARsogno" />. Oltre a questi due acuti, la stagione però non si rivelò all'altezza delle aspettative: Villeneuve e la BAR speravano di potersi distinguere come terza forza del mondiale<ref name="Quattroruote 2001" >{{Cita pubblicazione|autore =|titolo=BAR: Vuole arrivare al terzo posto!|rivista=Quattroruote|volume=Speciale Formula 1 2001|numero=20|data=marzo 2001|pp=64-65}}</ref>, ma il team si ritrovò ben lontano dalle posizioni di vertice. Nella gara di apertura a [[Gran Premio d'Australia 2001|Melbourne]], durante un tentativo di sorpasso su [[Ralf Schumacher]], il canadese fu risucchiato dalle turbolenze del pilota tedesco, lo tamponò e la sua vettura volò andando a sbattere violentemente contro un muro; durante l'impatto una ruota si staccò e colpì un commissario uccidendolo<ref name="BARsogno" />.
 
== Tipi di giochi ==
Inoltre, nelle prime gare stagionali successive all'incidente, il nuovo compagno di squadra [[Olivier Panis]] risultò essere leggermente più veloce di Villeneuve che, dopo il botto australiano, subì lo spostamento di una vertebra<ref name="ReferenceA">{{Cita pubblicazione|autore= Roberto Gurian|titolo=Un Compagno per nemico|rivista=Autosprint|numero=25|data=19-25 giugno 2001|pagina=35}}</ref>. Dal [[Gran Premio di Spagna 2001|Gran Premio di Spagna]], però, il canadese, ormai recuperata la condizione fisica, tornò a essere più competitivo, conquistando poi nel corso della stagione punti molto importanti per la [[British American Racing|BAR]] e battendo nettamente nel confronto diretto Panis. In [[Gran Premio del Canada 2001|Canada]], nelle prove libere del venerdi, Villeneuve e [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] vennero a contatto, con il colombiano che tamponò il canadese; successivamente, nella consueta riunione dei piloti del venerdì, i due ebbero un violento litigio e dopo un duro scambio di accuse arrivarono alle mani<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Riccardo Romani|titolo = Tutti contro Montoya|rivista = Autosprint|numero = 24|data=12-18 giugno 2001|pagina=46}}</ref>.
{{Div col|cols=2}}
 
* [[Gioco astratto]]
Nell'arco della stagione, l'ex campione del mondo ottenne, oltre ai due terzi posti in Spagna e in Germania, anche un ottimo quarto posto a [[Gran Premio di Monaco 2001|Monaco]], dove giunse a un secondo e mezzo dal terzo classificato [[Eddie Irvine]], e un sesto posto al [[Gran Premio d'Italia 2001|Gran Premio d'Italia]]. Nonostante i saltuari piazzamenti a punti e con la maggior parte delle gare conclusasi tra il settimo e il nono posto, Villeneuve conquistò nuovamente la settima posizione finale nel campionato davanti ai piloti [[Jordan Grand Prix|Jordan]], [[Benetton Formula|Benetton]] e [[Sauber]] e alle spalle dei soli piloti appartenenti ai tre top team ([[Scuderia Ferrari|Ferrari]], [[McLaren]] e Williams). La BAR-Honda, quindi, grazie in particolare alla spinta di Villeneuve che fu capace di totalizzare 12 punti finali rispetto ai 5 ottenuti da Panis<ref name="BARsogno" />, riuscì a classificarsi sesta nel mondiale costruttori, un risultato di per sé discreto, ma modesto se paragonato alle ambizioni di Villeneuve e della multinazionale [[British American Tobacco|BAT]]. Villeneuve decise, comunque, in estate di proseguire il rapporto con la BAR e di non svincolarsi, dando ancora credito al progetto dell'amico e manager Craig Pollock, nonostante un interessamento della [[Jaguar Racing|Jaguar]]<ref>{{Cita news|autore=Andrea Cremonesi|url = http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/agosto/02/cambia_volto_ga_0_010802281.shtml|titolo = La F.1 cambia volto|accesso=9 febbraio 2015|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=2 agosto 2001}}</ref>.
* [[Gioco d'azzardo]]
 
* [[Gioco di carte]]
;2002
* [[Gioco di costruzione]]
[[File:Jacques Villeneuve 2002.jpg|thumb|Villeneuve nel {{F1|2002}}]]
* [[Gioco di logica]]
 
* [[Gioco da tavolo]]
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|2002]], il "progetto" BAR ebbe un brusco cambiamento, infatti [[Craig Pollock]] venne clamorosamente estromesso dalla squadra a inizio anno e sostituito dal manager inglese [[David Richards (automobilismo)|David Richards]], che sin dall'inizio cominciò a ridisegnare i vertici della scuderia di cui Villeneuve, probabilmente, possedeva ancora delle azioni<ref name="Il grande dubbio"/>. La nuova vettura fu comunque disastrosa e il canadese raccolse solo quattro punti, mentre [[Olivier Panis|Panis]] non andò oltre i tre. Solo nel [[Gran Premio d'Austria 2002|Gran Premio d'Austria]] risultò competitivo, adottando una strategia di gara estremamente aggressiva che, sorpasso dopo sorpasso, gli consentì di raggiungere la terza posizione prima di essere costretto al ritiro per la rottura del motore.
* [[Gioco di ruolo]]
 
* [[Gioco di comitato]]
Villeneuve, a fine 2002, si trovò davanti a un bivio della sua carriera: infatti David Richards, già durante l'anno, gli aveva comunicato a più riprese che il suo ingaggio (18 milioni di dollari) avrebbe potuto rappresentare un ostacolo per le finanze destinate allo sviluppo del team e che quindi, in futuro, non sarebbe stato più contemplato<ref name="Il grande dubbio">{{cita pubblicazione|titolo=Jacques Villeneuve il grande dubbio : F1 o USA?|pubblicazione=F1 Racing|numero=43|data=19-25 settembre 2002|pp=36-40}}</ref>. Secondo molte voci attendibili, il patron, per liberarsi dall'oneroso contratto di Villeneuve, gli offrì un sedile in [[Champ Car|Formula Indy]]; in questo modo, il canadese avrebbe potuto prendersi un anno sabbatico dalla Formula 1, per attendere che, eventualmente, si liberasse un sedile in un team di vertice per il 2004, ma il pilota declinò l'offerta<ref name="Il grande dubbio"/>. Così, non trovando offerte migliori, non ebbe altra opportunità che continuare in [[British American Racing|BAR]], nonostante i rapporti tutt'altro che sereni, usufruendo dell'ultimo anno di contratto con il multimilionario ingaggio.
* [[Gioco di ruolo dal vivo]]
 
* [[Gioco di realtà interattiva]]
;2003
* [[Gioco di simulazione storica]]
[[File:Villeneuve BAR USGP 2003.jpg|thumb|left|Villeneuve sulla [[British American Racing|BAR]]-Honda [[BAR 005|005]], al suo ultimo anno nel team]]
* [[Gioco di strategia]]
 
* [[Gioco linguistico]]
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 2003|2003]], però, cominciò malissimo ancora prima del via: infatti gli attriti tra Villeneuve e [[David Richards (automobilismo)|Richards]] continuarono sulla scia del finale di stagione precedente<ref name="BARsogno" />; il pilota, a inizio anno, dichiarò che se la stagione non fosse stata positiva, avrebbe preso in considerazione il ritiro dalla massima categoria<ref>{{Cita news|url = http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/dicembre/17/Villeneuve_ritiro_2003_male_faranno_ga_0_0212175319.shtml|titolo=Villeneuve: "mi ritiro se il 2003 va male"|accesso=12 febbraio 2015|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data = 17 dicembre 2002}}</ref>. Villeneuve visse un'annata sportiva negativa e perse il confronto interno con il giovane e consistente [[Jenson Button]], che diventò quasi subito l'uomo di punta del team. Il pilota inglese fu anche evidentemente avvantaggiato dal rapporto burrascoso che intercorse tra la scuderia e il compagno di squadra, giunto ormai a fine contratto e con un divorzio certo. Inoltre Villeneuve, al contrario del regolarista Button, parve mal adattarsi ai cambi di regolamento, che per il 2003 prevedevano l'introduzione del singolo giro in qualifica, l'abolizione del warm-up e l'ampliamento della zona punti fino all'ottava posizione<ref name="BARsogno" />.
* [[Enigmistica]]
 
* [[Gioco motorio]]
Alla fine del 2003 i rapporti tra il canadese e David Richards si incrinarono a tal punto che il pilota non disputò l'ultima gara della stagione in programma a [[Gran Premio del Giappone 2003|Suzuka]], venendo così sostituito dal collaudatore [[Takuma Satō]], sostenuto dalla [[Honda Racing F1 Team|Honda]] e che sarebbe poi divenuto pilota titolare la [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|stagione seguente]]. Richards proseguì così nel cambiamento ai vertici della scuderia, che avrebbe di lì a poco consentito l'acquisizione della [[British American Racing|BAR]] da parte della Honda. Villeneuve lasciò quindi la BAR, squadra che probabilmente doveva proprio a lui la nascita. I suoi migliori risultati restarono i due terzi posti del campionato [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]].
* [[Giochi scolastici]]
 
* [[Gioco per bambini]]
==== 2004: La breve esperienza in Renault ====
* [[Rompicapo]]
Rimasto senza un volante per il [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]], Villeneuve fu inattivo per gran parte della stagione. A fine giugno tornò a pilotare una vettura di [[Formula 1]] per la prima volta dopo otto mesi, partecipando al Festival di Goodwood alla guida della [[Ferrari 312 T4]] utilizzata dal padre nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|1979]]<ref name="vill2004">{{cita pubblicazione|autore=Cesare Maria Mannucci|titolo=Era mio padre|rivista=Autosprint|numero=26|data=29 giugno-5 luglio 2004|pp=21-24}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Andrea Cremonesi|url=https://www.gazzetta.it/primi_piani/motori/2004/pp_1.0.422830766.shtml|titolo=Villeneuve sulla Ferrari di papà|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=27 giugno 2004|accesso=5 ottobre 2018}}</ref>. Nel frattempo cercò di mantenere la forma fisica praticando vari sport, quali il calcio e l'hockey<ref name="vill2004"/>. A settembre venne reso ufficiale il suo rientro nella massima serie: dopo il licenziamento di [[Jarno Trulli]] dalla [[Renault F1|Renault]], [[Flavio Briatore|Briatore]] contattò il canadese offrendogli la possibilità di disputare gli ultimi tre Gran Premi dell'anno. Contemporaneamente la [[Sauber]] diffuse un comunicato in cui rese noto il suo ingaggio con un contratto biennale a partire da novembre<ref name="VillRientro">{{cita news|autore=Filippo Falsaperla|titolo=Villeneuve ritorna. Renault poi Sauber|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/16/Villeneuve_ritorna_Renault_poi_Sauber_ga_10_0409165480.shtml|pubblicazione=Gazzetta dello sport|data=16 settembre 2004|accesso=20 febbraio 2015}}</ref>. Dopo aver svolto alcuni test a [[Circuito di Silverstone|Silverstone]]<ref name="VillRientro"/>, Villeneuve fece il proprio esordio stagionale in [[Gran Premio di Cina 2004|Cina]], ma non ottenne buoni risultati anche a causa di una condizione fisica non ottimale e di difficoltà di adattamento alla vettura<ref>{{Cita web|url=http://www.gpupdate.net/it/notizie-f1/67755/|titolo=Renault soddisfatta del risultato 2004|accesso=12 febbraio 2015|editore=gpupdate.net|data=25 ottobre 2004}}</ref>.
* [[Sport]]
 
* [[Flipper]]
==== 2005-2006: L'ultimo biennio con Sauber e BMW Sauber ====
* [[Videogioco]]
;2005
* [[Wargame]]
[[File:Jacques Villeneuve 2005 Canada.jpg|thumb|Villeneuve rientra a tempo pieno in [[Formula 1]] nella stagione {{F1|2005}} con la [[Sauber C24]]]]
{{Div col end}}
 
A partire dal [[Campionato mondiale di Formula 1 2005|2005]] si accordò con il team [[Sauber]], ma la squadra svizzera non fu all'altezza degli anni passati e, inoltre, Villeneuve faticò a rientrare nel ritmo della gara: infatti nella prima metà di stagione fu spesse volte superato in prestazioni dal veloce e giovane compagno di squadra [[Felipe Massa]] e, per questo motivo, venne poi messo in discussione dalla critica. Villeneuve però si riprese e riuscì a totalizzare 9 punti complessivi e, nonostante le difficoltà incontrate nella prima metà del campionato, il pilota canadese stette davanti a Massa nella classifica piloti fino all'ultima gara, dove venne sorpassato dal compagno di squadra per soli due punti. Comunque, le prestazioni di Villeneuve nella seconda metà dell'anno risultarono essere equivalenti a quelle del compagno di scuderia destinato alla [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]<ref name=" I miti della F1"/>. Il risultato migliore ottenuto durante l'anno fu un quarto posto a [[Gran Premio di San Marino 2005|Imola]]. Il contratto di Villeneuve era biennale, quindi continuò nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2006|2006]], quando la squadra prese il nome di BMW Sauber dopo l'acquisto da parte del costruttore [[BMW]].
 
;2006
[[File:Jacques Villeneuve Canada 2006.jpg|thumb|left|Villeneuve su [[BMW]] Sauber [[BMW Sauber F1.06|F1.06]], al suo ultimo anno in massima Formula]]
 
Con la [[BMW Sauber]] ebbe un inizio di campionato discreto e portò alla scuderia i primi punti in Formula 1, giungendo settimo in [[Gran Premio della Malesia 2006|Malesia]]. Nelle successive quattro gare riuscì a giungere tra i primi otto in tre occasioni, marcando come miglior risultato un sesto posto al [[Gran Premio d'Australia 2006|Gran Premio d'Australia]]. Villeneuve, però, pagò anche alcuni ritiri che gli tolsero punti importanti: in [[Gran Premio del Canada 2006|Canada]], occupava l'ottava posizione a nove giri dal termine, ma durante il doppiaggio di [[Ralf Schumacher]], a causa delle turbolenze generate dalla [[Toyota Racing|Toyota]], si ritrovò improvvisamente senza carico sull'anteriore e questo lo fece andare largo, costringendolo a un impatto contro le barriere<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Keith Collantine|url=http://www.f1fanatic.co.uk/2006/06/25/canadian-grand-prix-2006-review/|titolo = Canadian Grand Prix 2006 Review|accesso=12 febbraio 2015|editore=f1fanatic.co.uk|data=25 giugno 2006}}</ref>.
 
Il canadese fu costretto al ritiro anche in [[Gran Premio degli Stati Uniti 2006|America]] per il cedimento del suo propulsore, quando si trovava in settima piazza e aveva un ritmo gara tale da permettergli di guadagnare altre posizioni<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.gpupdate.net/it/notizie-f1/123137/saracinesche-abbassate-in-casa-sauber/|titolo = Saracinesche abbassate in casa Sauber|accesso = 12 febbraio 2015|editore = gpupdate.net|data = 3 luglio 2006}}</ref> inoltre il suo comportamento in qualifica si stava rivelando migliore di quello del compagno di squadra [[Nick Heidfeld|Heidfeld]]. A metà stagione il pilota Canadese ebbe un serio incidente all'[[Hockenheimring]] durante il [[Gran Premio di Germania 2006|Gran Premio di Germania]]. Venne quindi sostituito per problemi fisici nel [[Gran Premio d'Ungheria 2006|Gran Premio d'Ungheria]] dal giovane collaudatore [[Robert Kubica]], che si dimostrò ben presto competitivo e con un futuro assicurato nella scuderia bavarese; poco dopo, infatti, i vertici BMW proposero al convalescente Villeneuve di confrontarsi in test privati con il polacco per stabilire chi tra i due sotto contratto fosse più idoneo per il prosieguo della stagione. A quel punto, dopo aver compreso di non rientrare nei progetti futuri del team, decise per la separazione con effetto immediato, sostenendo di aver già superato prove importanti nella sua carriera e di non avere più niente da dimostrare<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.tsn.ca/auto_racing/news_story/?ID=176694&hubname=auto_racing|titolo="Villeneuve: The real reason I left F1"|accesso=5 febbraio 2015|editore=The Sports Network|data=5 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070926214048/http://www.tsn.ca/auto_racing/news_story/?ID=176694&hubname=auto_racing|dataarchivio=26 settembre 2007}}</ref>.
 
Jacques Villeneuve, ormai demotivato, decise quindi di ritirarsi dalla [[Formula 1]], dopo una carriera di alto profilo culminata con la conquista dell'iride mondiale del 1997.
 
=== Risultati completi in Formula 1 ===
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=1996|Scuderia=[[Williams F1|Williams]]|Vettura=[[Williams FW18|FW18]]
|1R='''''2'''''|2R=Rit|3R=2|4R=1|5R=11|6R=Rit|7R=3|8R=''2''|9R=''2''|10R=''1''|11R=3|12R=1|13R='''2'''|14R=7|15R=''1''|16R='''''Rit'''''|Punti=78|Pos=2}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=1997|Scuderia=[[Williams F1|Williams]]|Vettura=[[Williams FW19|FW19]]
|1R='''Rit'''|2R='''''1'''''|3R='''1'''|4R='''Rit'''|5R=Rit|6R='''1'''|7R=Rit|8R=4|9R='''1'''|10R=Rit|11R=1|12R='''''5'''''|13R=5|14R='''''1'''''|15R=1|16R=SQ|G16=PP|17R='''3'''|Punti=81|Pos=1}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=1998|Scuderia=[[Williams F1|Williams]]|Vettura=[[Williams FW20|FW20]]
|1R=5|2R=7|3R=Rit|4R=4|5R=6|6R=5|7R=10|8R=4|9R=7|10R=6|11R=3|12R=3|13R=Rit|14R=Rit|15R=8|16R=6|Punti=21|Pos=5}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=1999|Scuderia=[[British American Racing|BAR]]|Vettura=[[BAR 01|01]]
|1R=Rit|2R=Rit|3R=Rit|4R=Rit|5R=Rit|6R=Rit|7R=Rit|8R=Rit|9R=Rit|10R=Rit|11R=Rit|12R=15|13R=8|14R=10|15R=Rit|16R=9|Punti=0|Pos=21}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=2000|Scuderia=[[British American Racing|BAR]]|Vettura=[[BAR 002|002]]
|1R=4|2R=Rit|3R=5|4R=16|5R=Rit|6R=Rit|7R=7|8R=15|9R=4|10R=4|11R=8|12R=12|13R=7|14R=Rit|15R=4|16R=6|17R=5|Punti=17|Pos=7}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=2001|Scuderia=[[British American Racing|BAR]]|Vettura=[[BAR 003|003]]
|1R=Rit|2R=Rit|3R=7|4R=Rit|5R=3|6R=8|7R=4|8R=Rit|9R=9|10R=Rit|11R=8|12R=3|13R=9|14R=8|15R=6|16R=Rit|17R=10|Punti=12|Pos=7}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=2002|Scuderia=[[British American Racing|BAR]]|Vettura=[[BAR 004|004]]
|1R=Rit|2R=8|3R=10|4R=7|5R=7|6R=10|7R=Rit|8R=Rit|9R=12|10R=4|11R=Rit|12R=Rit|13R=Rit|14R=8|15R=9|16R=6|17R=Rit|Punti=4|Pos=12}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=2003|Scuderia=[[British American Racing|BAR]]|Vettura=[[BAR 005|005]]
|1R=9|2R=Rit|3R=6|4R=Rit|5R=Rit|6R=12|7R=Rit|8R=Rit|9R=Rit|10R=9|11R=10|12R=9|13R=Rit|14R=6|15R=Rit|Punti=6|Pos=16}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=2004|Scuderia=[[Renault F1|Renault]]|Vettura=[[Renault R24|R24]]
|16R=11|17R=10|18R=10|Punti=0}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=2005|Scuderia=Sauber|Vettura=[[Sauber C24|C24]]
|1R=13|2R=Rit|3R=11|4R=4|5R=Rit|6R=11|7R=13|8R=9|9R=NP|10R=8|11R=14|12R=15|13R=Rit|14R=11|15R=11|16R=6|17R=12|18R=12|19R=10|Punti=9|Pos=14}}
{{RisF1|Ritiro=2006|Anno=2006|Scuderia=[[Sauber|BMW Sauber]]|Vettura=[[BMW Sauber F1.06|F1.06]]
|1R=Rit|2R=7|3R=6|4R=12|5R=8|6R=12|7R=14|8R=8|9R=Rit|10R=Rit|11R=11|12R=Rit|Punti=7|Pos=15|LEG=1}}
 
=== Le Mans ===
[[File:Jacques Villeneuve P908 24hmanstest01.JPG|thumb|Jacques Villeneuve alla [[24 ore di Le Mans]] 2007]]
 
;2007
Il 16 e il 17 giugno [[2007]], Jacques Villeneuve ha partecipato alla [[24 ore di Le Mans]] alla guida della [[Peugeot 908 HDi FAP|Peugeot 908]] in equipaggio con i piloti [[Marc Gené]] e [[Nicolas Minassian]]. I tre piloti si trovavano in seconda posizione quando, a due ore dalla fine, la loro auto manifestò problemi meccanici che li condussero al definitivo ritiro.
 
;2008
Il 14 e 15 giugno [[2008]] Jacques Villeneuve ha partecipato nuovamente alla [[24 ore di Le Mans]], sempre alla guida della [[Peugeot 908 HDi FAP|Peugeot 908]] e sempre in equipaggio con [[Marc Gené]] e [[Nicolas Minassian]]. Dopo aver dominato per ben più di metà corsa, il team di Villeneuve perse la prima posizione all'alba (ore 5:17); la vettura fu costretta a una lunga sosta ai box per il surriscaldamento del motore, anche se giocò un ruolo fondamentale l'incapacità della scuderia ad adeguarsi alla pioggia costante che si era abbattuta nottetempo sul circuito francese. Al contrario della Peugeot, l'[[Audi R10]] guidata da [[Tom Kristensen]], [[Rinaldo Capello]] e [[Allan McNish]] aveva un assetto adatto anche per il bagnato e, pur essendo meno veloce, poteva fare affidamento su consumi inferiori e quindi in definitiva disponeva della possibilità di effettuare meno soste ai box rispetto ai rivali<ref>{{cita web |url=http://www.omniauto.it/magazine/5532/24-ore-di-le-mans-2008-vittoria-per-audi|titolo = 24 Ore di Le Mans 2008: è vittoria per Audi|editore=omniauto.it|data=16 giugno 2008|accesso=14 maggio 2013}}</ref>.
 
Così Villeneuve e i suoi compagni, nonostante un progressivo riavvicinamento all'Audi, durante le ore della mattina (con pista meno bagnata) si classificarono al secondo posto assoluto, riuscendo comunque a concludere la gara a meno di un giro dal vincitore. In questo modo, Jacques Villeneuve ha perso l'occasione di eguagliare il britannico [[Graham Hill]] quale unico pilota ad aver vinto la [[500 miglia di Indianapolis]], il [[Campionato Mondiale di Formula 1]] e la 24 Ore di Le Mans. Villeneuve poteva anche in qualche modo superare Hill perché vincitore del Campionato CART del 1995 e vantare così un record unico al mondo, solo sfiorato anche da [[Mario Andretti]], cui - a parità di successi col canadese come vincitore della Indy 500, del Mondiale di F1 e della massima serie americana a ruote scoperte - è mancata proprio l'affermazione a Le Mans. Comunque, Jacques Villeneuve ha vinto nel 2008 la prestigiosa [[1000 km di Spa]] una delle corse più importanti nell'[[Endurance (automobilismo)|endurance]] e nella [[Le Mans Series]]; si è trattato della sua prima vittoria dal [[1997]].
 
=== Apparizioni in NASCAR ===
[[File:Nationwide 22 Jacques Villeneuve 2011 Road America Bucyrus 200.jpg|thumb|left|Jacques Villeneuve nella serie [[Nascar]] (2011)]]
 
Nel [[2007]] Villeneuve partecipò ad alcune gare della serie americana [[NASCAR]], sia con i [[Truck]] che con le [[Stock car]], con delle vetture [[Toyota]] ottenendo discreti risultati in qualifica. Nel [[2008]] doveva correre l'intera stagione con il team [[Bill Davis Racing]] nella [[Sprint Cup Series]], ma dopo aver perso la sponsorizzazione [[Unicef]] e aver fallito la qualificazione alla [[Daytona 500]] l'accordo con il team saltò<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Norris McDonald|url=http://www.thestar.com/sports/2008/02/16/villeneuve_loses_nascar_ride.html|titolo=Villeneuve loses NASCAR ride|accesso=12 febbraio 2015|editore=thestar.com|data = 16 febbraio 2006}}</ref>. Nel [[2010]] prese parte alle due gare di [[Montréal]] e [[Road America]] nella serie [[NASCAR#Nationwide|NASCAR Nationwide]]. A Road America, si è qualificato secondo ed è rimasto in seconda posizione per gran parte della gara, venendo però costretto al ritiro per la rottura dell'[[alternatore]] nel giro finale.
 
Nel [[2011]] Villeneuve accettò di prendere in consegna, per le medesime due corse dell'anno precedente, la vettura di [[Brad Keselowski]] del [[Penske Racing]], sempre nella Nationwide. A Road America, dopo essersi qualificato terzo, mantenne la posizione anche in gara, mentre sul circuito titolato a [[Gilles Villeneuve]] siglò la [[pole position]] e condusse per gran parte della gara prima di commettere un errore e concludere al 27º posto. Nel [[2012]], sempre con la medesima scuderia, Villeneuve giunse sesto a Road America dopo un discusso contatto con [[Danica Patrick]]<ref name="NASCAR">{{cita news|lingua=en|titolo=Justin Allgaier wins at Montreal|url=http://espn.go.com/racing/nascar/nationwide/story/_/id/8280874/justin-allgaier-passes-jacques-villeneuve-win-montreal|pubblicazione=espn.go.com|data=18 agosto 2012|accesso=28 febbraio 2015}}</ref>, mentre a Montreal, partito terzo, dopo aver condotto più di metà gara al comando, vide sfumare la prima vittoria in NASCAR all'ultimo giro a causa di un lieve ma discusso tamponamento operato da [[Justin Allgaier]] poi vincitore della corsa<ref name="NASCAR"/>; Villeneuve chiuse comunque al terzo posto.
 
=== Campionato mondiale di rallycross e ritorno a Indianapolis ===
 
Per il 2014 venne annunciata la partecipazione di Villeneuve al nuovo [[campionato mondiale di rallycross FIA]] con la [[Peugeot 208]] del Team Albatec Racing. Le gare avrebbero avuto luogo su dodici tracciati contraddistinti dall'alternanza tra asfalto e sterrato. L'esordio del canadese nella categoria era circondato da grandi aspettative, anche da parte del pilota stesso, ma di fatto i risultati furono molto inferiori alle attese<ref name="rallycross">{{cita news|autore=Giovanni Cortinovis|titolo=Villeneuve non ingrana: "Un esito deludente"|url=http://www.gazzetta.it/Auto/11-08-2014/rallycross-villeneuve-non-ingrana-un-esito-deludente-90108319882.shtml|data=11 luglio 2014|pubblicazione=gazzetta.it|accesso=28 febbraio 2015}}</ref>. Solo in occasione della gara nella terra natia mostrò una discreta competitività, ma venne penalizzato dal distacco del [[serbatoio]] a seguito di un salto molto violento, vedendo sfumare un probabile piazzamento tra i primi sei<ref name="rallycross"/>. I suoi migliori risultati rimangono due quindicesimi posti e un totale di otto punti ottenuti.
 
Nel febbraio dello stesso anno Villeneuve annunciò, a 19 anni di distanza dalla vittoria che gli aprì le porte della [[Formula 1]], che avrebbe preso parte alla [[500 Miglia di Indianapolis]], guidando la terza vettura del team Schmidt Motorsport<ref>{{cita web|titolo=Villeneuve tornerà alla 500 Miglia di Indy!|url=http://autosprint.corrieredellosport.it/2014/02/25/villeneuve-tornera-alla-500-miglia-di-indy/13349/|editore=autosprint.corrieredellosport.it|data=25 febbraio 2014|accesso=26 febbraio 2015|urlmorto=sì}}</ref>. Dopo aver superato la prova necessaria per essere ammessi alla competizione<ref>{{cita web|autore=Sergio Remondino|titolo=Villeneuve ha superato il test Indy|url=http://autosprint.corrieredellosport.it/2014/04/30/villeneuve-superato-test-indy/15063/|editore=autosprint.corrieredellosport.it|data=30 aprile 2014|accesso=26 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150405060149/http://autosprint.corrieredellosport.it/2014/04/30/villeneuve-superato-test-indy/15063/|dataarchivio=5 aprile 2015}}</ref>, riuscì a qualificarsi ventisettesimo e al termine di una gara accorta si classificò al quattordicesimo posto, nello stesso giro del vincitore; un buon ritorno visto che il canadese non guidava una monoposto dal 2006, giungendo all'appuntamento dell'Indiana, praticamente senza aver mai potuto guidare con continuità per otto anni.
=== Formula E ===
[[File:2015 Punta del Este ePrix - Qualifying - 07 (cropped).JPG|thumb|Villeneuve impegnato nelle qualifiche dell'[[EPrix di Punta del Este 2015|EPrix di Punta del Este]].]]
Nel mese di agosto 2015, dopo aver eseguito alcuni test sul [[circuito Paul Ricard]] venne annunciata la partecipazione di Villeneuve al mondiale di [[Formula E]] con il [[Venturi Grand Prix|Team Venturi]].<ref>{{cita web|autore=Eleonora Ottonello|titolo=Jacques Villeneuve torno in pista. Correrà in Formula E|url=http://f1grandprix.motorionline.com/jacques-villeneuve-torna-in-pista-correra-in-formula-e/}}</ref> Nonostante l'iniziale entusiasmo del pilota canadese la sua carriera nella categoria durò appena tre gare: ottenne come miglior risultato un undicesimo posto e in [[Uruguay]] non riuscì nemmeno a prendere il via a seguito di un incidente durante le qualifiche. Poche settimane dopo annunciò di aver rescisso consensualmente il contratto con il Team Venturi adducendo contrasti riguardanti il futuro della squadra.<ref>{{cita news|autore=Stefano Ollanu|titolo=Formula E: Villeneuve lascia il team Venturi. Al suo posto Conway|url=http://www.formulapassion.it/2016/01/formula-e-villeneuve-lascia-il-team-venturi-al-suo-posto-conway-2/|pubblicazione=formulapassion.it|data=22 gennaio 2016|accesso=23 gennaio 2016}}</ref>
 
====Risultati completi====
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:90%"
! Anno
! Squadra
! Vettura
! 1
! 2
! 3
! 4
! 5
! 6
! 7
! 8
! 9
! 10
! Punti
! Posizione
|-
| [[Campionato di Formula E 2015-2016|2015-16]]
! [[Venturi Grand Prix]]
! [[Spark-Venturi VM200-FE-01]]
|bgcolor="#cfcfff"|[[EPrix di Pechino 2015|PEC]]<br /><small>14</small>
|bgcolor="#cfcfff"|[[EPrix di Putrajaya 2015|PUT]]<br /><small>11</small>
|bgcolor="#ffcfcf"|[[EPrix di Punta del Este 2015|PDE]]<br /><small>NQ</small>
|[[EPrix di Buenos Aires 2016|BNA]]
|[[EPrix di Città del Messico 2016|MEX]]
|[[EPrix di Long Beach 2016|LHB]]
|[[EPrix di Parigi 2016|PAR]]
|[[EPrix di Berlino 2016|BER]]
|[[EPrix di Londra 2016|LON]]
|[[EPrix di Londra 2016|LON]]
! 0
! 20°
|}
 
== Vita privata ==
Jacques Villeneuve è figlio di [[Gilles Villeneuve|Gilles]] e di Joann Barthe e nacque a [[Saint-Jean-sur-Richelieu]] il 9 aprile 1971. Ha anche una sorella, Melanie, e una sorellastra, Jessica, nata sul finire degli anni ottanta dal secondo matrimonio della madre. Durante la giovinezza spesso seguiva il padre nei fine settimana di gara, giacché questi aveva preso l'abitudine di portare con sé la famiglia durante le corse, vivendo in un [[motorhome]]<ref>{{cita|Donaldson|pp. 50-51, 114|cidDona}}.</ref>. Dopo la tragica scomparsa del padre, avvenuta quando aveva 11 anni, la famiglia Villeneuve fu ospitata, per un certo periodo di tempo, da [[Patrick Tambay]] nella sua casa in Svizzera; questi fece anche da mentore al ragazzo, di cui è anche padrino e con cui ha conservato negli anni un ottimo rapporto<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://motorposts.com/patrick-tambay-the-phoenix-part-2/|titolo = Patrick Tambay: The Phoenix - Part 2|accesso = 11 maggio 2015|sito = MotorPosts|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150518103821/http://motorposts.com/patrick-tambay-the-phoenix-part-2/|dataarchivio = 18 maggio 2015}}</ref>.
 
Successivamente Villeneuve fu iscritto al Collegio Svizzero di Beusoleil, all'indirizzo scientifico, dove si dimostrò brillante scolaro e iniziò a incanalare la sua passione per la velocità sugli sci, sport che ha praticato anche a livello agonistico<ref name="Gazzetta Speciale F1 1998"/>; proprio al collegio conobbe colui che sarebbe diventato il suo futuro manager, il maestro di sci [[Craig Pollock]], con cui strinse una forte amicizia. Quando poi a 18 anni il mondo delle corse entrò prepotentemente nella vita del giovane canadese, il divorzio con gli studi diventò inevitabile per via delle sue molteplici assenze; fu infatti costretto a continuare la sua istruzione per corrispondenza a causa dei suoi numerosi impegni sportivi<ref name="Gazzetta Speciale F1 1998"/>.
 
Dopo essere stato fidanzato con la pop star australiana [[Dannii Minogue]] negli anni novanta, ha sposato Johanna Martinez nel [[2006]], che gli ha dato due figli: Jules (14 novembre [[2006]]) e Joakim (23 dicembre [[2007]]); la famiglia si è trasferita nella famosa località sciistica di [[Villars-sur-Ollon]] nel [[Canton Vaud]] in [[Svizzera]]. La coppia ha poi divorziato nel luglio [[2009]]. Villeneuve si è risposato nel [[2012]] con la modella brasiliana [[Camila Lopez]], dalla quale ha avuto altri due figli , Benjamin ed Henri . Risiede nel [[Principato di Andorra]].
 
Persona di vivace intelligenza e cultura, parla correntemente tre lingue (inglese, francese, italiano). Nell'ambiente della [[Formula 1]], ma anche all'esterno del paddock, è sempre stato noto per essere un personaggio molto carismatico, dall'atteggiamento estremamente schietto con opinioni su tutto<ref name="F1 Magic 98"/>. Nel corso degli anni si è dimostrato personaggio razionale e profondo, ma ugualmente istintivo nel seguire i suoi princìpi di vita, non piegandosi davanti a nessuno e creandosi, talvolta, più nemici di quanti non ne avesse in realtà<ref name=" I miti della F1"/>.
 
Anche il suo personalissimo look cambiò nel corso degli anni: ai tempi dell'esordio in [[Formula 1]] amava utilizzare tinture per capelli, celebre quella biondo platino del biennio [[1997]]/[[1998]], utilizzata successivamente anche da [[Valentino Rossi]], all'epoca suo fan<ref>{{Cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/moto/199711/05/3460d14b04260/|titolo=Esordio rinviato|accesso=7 febbraio 2015|editore=Rai Sport|data=5 novembre 1997}}</ref>, per poi cambiare lasciando i capelli al loro stato naturale e facendosi crescere la barba in stile disimpegnato negli [[anni 2000|anni duemila]]<ref name="ReferenceA"/>. Indossava un abbigliamento casual e la sua tuta da gara era più grande almeno di una taglia rispetto a quella reale: al riguardo, sosteneva di volersi sentire comodo al volante come con una sorta di pigiama<ref>{{Cita web|url=http://www.webstart-up.it/rootF1/piloti/10/startpilot.htm|titolo=Jacques Villeneuve|accesso=8 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150205212210/http://www.webstart-up.it/rootF1/piloti/10/startpilot.htm|dataarchivio=5 febbraio 2015}}</ref>.
 
Nel giugno [[2006]] Villeneuve ha iniziato la distribuzione del suo primo disco<ref>{{Cita web|lingua=en|url= http://www.grandprix.com/ns/ns16984.html "Private Paradise"|titolo=Jacques Villeneuve - singer/songwriter|accesso=20 giugno 2006|editore = grandprix.com}}</ref> da [[cantautore]], ''Private Paradise'', cantato in [[Francese canadese|lingua francese canadese]]. Il pilota ha scritto la maggior parte delle canzoni e delle melodie, suonando anche la [[chitarra folk]] e il pianoforte. In questo album vi è anche una canzone cantata in collaborazione con la sorella, intitolata "Father", dedicata al padre. È stato anche proprietario di un noto ristorante a [[Montréal]] chiamato NewTown (traduzione inglese del suo cognome), ma la struttura è stata venduta nel [[2009]].
 
[[File:Jacques Villeneuve helmet.jpg|thumb|Casco utilizzato da Jacques Villeneuve nel 1997]]
 
Jacques Villeneuve è stato inserito nella [[Celebrità della Canada's Walk of Fame|Canada's Walk of Fame]] nel [[1998]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url = http://www.canadaswalkoffame.com/|titolo = Canada's Walk of Fame|accesso = 11 maggio 2015|sito = www.canadaswalkoffame.com}}</ref> e ha vinto due volte il [[Trofeo Lou Marsh|Lou Marsh Trophy]] come miglior sportivo canadese dell'anno (1995 e 1997); inoltre è stato insignito come [[Ordine nazionale del Québec|Ufficiale dell'Ordine Nazionale del Quebec]] (1998).
 
Nel celebre videogioco per PS1, ''Formula One 97'', viene chiamato, da Andrea De Adamich, "Il canadese" e "Numero 1 della Williams".
 
== Casco ==
A partire dai 18 anni, Jacques Villeneuve ha sempre utilizzato un casco multicolore a base gialla, con la parte superiore blu e varie linee di color rosa, verde e rosso presenti nel resto della superficie. Disse di averlo progettato scarabocchiando su un foglio; la linea rosa forma una «V» su entrambi i lati, ma l'effetto non fu intenzionale<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Jacques Villeneuve|url=http://www.funtrivia.com/en/Sports/Jacques-Villeneuve-19208.html|editore=funtrivia.com|accesso=24 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150224222950/http://www.funtrivia.com/en/Sports/Jacques-Villeneuve-19208.html|dataarchivio=24 febbraio 2015}}</ref>. Alcuni credono che i colori fossero ispirati a un maglione della madre Joann<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Auto Sport|url=https://uk.eurosport.yahoo.com/news/formula-1-top-10-iconic-f1-helmet-designs-121320165--f1.html|titolo=Formula 1 - Top 10 iconic F1 helmet designs|accesso=28 febbraio 2015|editore=eurosport.com|data=18 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402161306/https://uk.eurosport.yahoo.com/news/formula-1-top-10-iconic-f1-helmet-designs-121320165--f1.html|dataarchivio=2 aprile 2015}}</ref>.
 
Villeneuve stesso affermò di non aver mai modificato il disegno del proprio casco ritenendo che esso rappresenti lo spirito del pilota che lo indossa e che quindi vada conservato per tutta la carriera<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Thanks Jacques Villeneuve!|url=http://www.f1technical.net/news/3954|editore=f1technical.net|data=11 settembre 2006|accesso=24 febbraio 2015}}</ref>.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=National Order Quebec ribbon bar.svg
|nome_onorificenza=Ufficiale dell'Ordine nazionale del Québec
|collegamento_onorificenza=Ordine nazionale del Québec
|motivazione=
|luogo=[[1998]]<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.ordre-national.gouv.qc.ca/membres/membre.asp?id=162|titolo=Jacques Villeneuve|editore=ordre-national.gouv.qc.ca|accesso=26 febbraio 2015}}</ref>
}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Citacita libro | autore=RobertoArnold Boccafogli,Arnold Paolo D'Alessio, Bryn Williams| titolo=F1I '98.giochi Ladei primabambini volta| dieditore=Mondadori Hakkinen|editore città=SEPMilano Editrice| anno=19981981 |isbn edizione=88-87110-03-42 |cid annooriginale=cidBocca1972 }}
* Stefano Bartezzaghi, ''La ludoteca di Babele'', Utet, 2016 ISBN 978-88-5113858-5
* {{Cita libro|autore=Daniele Amaduzzi, Guido Schittone|titolo=F1 magic '98|anno=1998|editore=L'artiere|isbn=88-87569-02-9|cid=cidAma}}
* {{Citacita libro | autore=GiorgioRoger Caillois Piola| wkautore=Roger Caillois | titolo=FormulaI 1giochi '98.e Analisigli uomini tecnica| editore=GiorgioBompiani Nada| città=Milano Editore| anno=19982000 | edizione=2 | annooriginale=1961 | ISBN=88-7911452-2004693-7|cid=cidPio980 }}
* {{Citacita libro | autore=GiorgioGiampaolo Dossena Piola|titolo wkautore=FormulaGiampaolo 1Dossena '99.| Analisititolo=Enciclopedia dei giochi tecnica| editore=GiorgioUTET Nada| città=Torino Editore| anno=1999 |ISBN=88-791102-21805462-X|cid=cidPio2}}
* {{cita libro |cognome autore=Donaldson|nome=GeraldDiagram Group | titolo=GillesGiochi Villeneuve:da thetutto lifeil ofmondo the| Legendaryeditore=Fabbri Racing| Driver|anno=2003|città=LondraMilano |editore=Virgin|isbn=0-7535-0747-1|cid=cidDona|lingua anno=en1976}}
* {{cita libro |cognome autore=CollingsGiuseppe Meroni |nome autore2=TimothyAldo Spinelli | wkautore2=Aldo Spinelli (artista) | titolo=TheIl Newgrande Villeneuve:manuale Adei Lifegiochi ofda Jacquestavolo Villeneuve| editore=Xenia | città=Milano | anno=19971996 |lingua ISBN=en88-7273-163-1}}
* {{cita libro |cognome autore=Hilton|nome=ChristopherJohan Huizinga | titolo=Jacques[[Homo Villeneuve:Ludens]] In| His Owneditore=Eindaudi Right|editore città=Torino | anno=19962002 |lingua annooriginale=1938 | ISBN=en978-88-06-16287-0}}
* [[Marcel Jousse]]. Du mimisme à la musique chez l'enfant, Geuthner, Paris, 1935. Mémoire
 
* {{Cita libro|titolo=Psicologia dello sviluppo ed educazione|autore=Orsola Coppola|editore=Ediz. Simone|città=Napoli|anno=1999|voce=Il gioco|cid=Coppola 1999}}
== Voci correlate ==
* [[British American Racing]]
* [[Craig Pollock]]
* [[Gilles Villeneuve]]
* [[Jacques Villeneuve Sr.]]
* [[Williams F1]]
* [[Celebrità della Canada's Walk of Fame]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q=Gioco|preposizione=sul|wikt|b=Ripiano:Giochi|v=Corso:Giochi}}
{{Interprogetto|commons=Category:Jacques Villeneuve|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|lingua=en, fr|url=http://jv-world.com/|titolo=Sito ufficiale|accesso=23 agosto 2005}}
* {{cita web|lingua=en|url=http://grandprix.com/gpe/drv-viljac.html|titolo=Profilo su grandprix.com|accesso=12 maggio 2015}}
 
{{Scuderia Williams F1}}
{{Renault F1}}
{{Sauber}}
{{BMW Sauber}}
{{Piloti campioni del mondo di F1}}
{{Vincitori del campionato CART/Champ Car}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|automobilismopsicologia|biografie|Formula 1sociologia}}
{{Voce di qualità|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Jacques Villeneuve|arg=sport|arg2=biografie|giorno=22|mese=giugno|anno=2015}}
 
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