Girolamo Starace-Franchis e Katmer: differenze tra le pagine

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{{Gastronomia
{{Bio
| Nomenome = GirolamoKatmer
|immagine = Turkish katmer.jpg
| Cognome = Starace-Franchis
|didascalia= Katmer di Sivas
| Sesso = M
|IPA =
| LuogoNascita = Napoli
|altri nomi = Katlama, Kattama
| AnnoNascita = 1730 Ca.
|paese = Turchia
| LuogoMorte = Napoli
|paese2 = Kazakistan
| AnnoMorte = 1794
|paese3 = Uzbekistan
| Attività = pittore
|paese4 = Tagikistan
| Epoca = 1700
|paese5 = Kirghizistan
| Nazionalità = italiano
|paese6 = Turkmenistan
|regione =
|zona =
|categoria = dolce
|riconoscimento =
|ingredienti =
|varianti =
}}
[[File:Katmer (sweet).jpg|thumb|Katmer come dessert in [[Turchia]], con [[kaymak]] (dentro) e [[pistacchio|pistacchi]] (sopra).]]
 
Il '''Katmer'''<ref name="Isin2013">{{cita libro|autore=Mary Isin|titolo=Sherbet and Spice: The Complete Story of Turkish Sweets and Desserts|url= http://books.google.com/books?id=YHj-Mdv432UC&pg=PA181|data= 8 Gennaio 2013| editore=I.B.Tauris|isbn=978-1-84885-898-5|p=181|lingua=Inglese}}</ref><ref>http://www.nisanyansozluk.com/?k=katmer&x=0&y=0</ref> o '''Katlama'''<ref name="Isin2013"/> (che significa piegare o piegato in turco<ref>http://www.tdk.gov.tr/index.php?option=com_gts&kelime=KATLAMA</ref>) è un pane piatto nella [[cucina turca]] e nelle cucine dei paesi dell'[[Asia centrale]].<ref name="KingNoble1996">{{Cita libro|autore=John S. King|autore2=John Noble|autore3=Andrew Humphreys|titolo=Central Asia.: Kasachstan, Usbekistan, Turkmenien, Kirgisien, Tadschikistan.|url= http://books.google.com/books?id=8csuAQAAIAAJ|anno=1996| editore=Lonely Planet Publications|isbn=978-0-86442-358-0|lingua=Inglese}}</ref> In Kirghizistan si chiama Kattama.<ref name="Stewart2002">{{Cita libro|autore=Rowan Stewart|titolo=Kyrgyzstan: Tian Shan: Heartland of Central Asia|url= http://books.google.com/books?id=E6nn6ccbUHEC|anno=2002| editore=Airphoto International/Odyssey|isbn=978-962-217-675-1|lingua=Inglese}}</ref><ref name="Hanks2005">{{Cita libro|autore=Reuel R. Hanks|titolo=Central Asia: A Global Studies Handbook|url= http://books.google.com/books?id=7qEgs9ZL7LgC&pg=PT439|data= 1 Gennaio 2005| editore=ABC-CLIO|isbn=978-1-85109-656-5|p=439|lingua=Inglese}}</ref> In Turchia, il katmer è più comune ad [[Afyon]]<ref name="Friedland2008">{{Cita libro|autore=Susan R. Friedland|titolo=Food and Morality: Proceedings of the Oxford Symposium on Food and Cookery 2007|url= http://books.google.com/books?id=xYpRi5gLZHIC&pg=PT283|anno=2008| editore=Oxford Symposium|isbn=978-1-903018-59-0|p=283|lingua=Inglese}}</ref> (città famosa per il suo [[kaymak]]), [[Gaziantep]]<ref name="Isin2013"/> e [[Sivas]].<ref name="Üçer2006">{{Cita libro|autore=Müjgân Üçer|titolo=Anamın aşı tandırın başı: Sivas mutfağ̮ı : il merkezi ve ilçe yemekleri : gelenek, görenek, inançlar ve sözlü kültür|url= http://books.google.com/books?id=DMLfAAAAMAAJ|anno=2006| editore=Kitabevi|lingua=Turco}}</ref> A [[Urfa]], la parola ''katmer'' è usata per indicare il [[baklava]].<ref name="Isin2013"/> È un pane che si presenta a strati (''kat'').<ref name="Isin2013"/> È anche preparato in versione dolce.
== Biografia ==
[[File:Ceiling of Honour Grand Staircase in the Palace of Caserta.jpg|miniatura|253x253px|
''La reggia di Apollo'' e le ''Allegorie delle quattro stagioni'', volta ellittica [[Reggia di Caserta]]
]]
Pittore attivo a [[Napoli]] nella seconda metà del [[XVIII secolo]], fu tra i maggiori decoratori negli anni del regno di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Borbone]]. La sua carriera ebbe inizio a [[Roma]] dove, grazie all’appoggio di [[Luigi Vanvitelli]], si trasferì nel [[1756]] in qualità di pensionato presso [[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]]. Qui realizzò alcune copie da [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] e da [[Annibale Carracci]], ma soprattutto entrò in contatto con i pittori locali che in quegli anni andavano elaborando nuove soluzioni di indirizzo classicista, quali [[Pompeo Batoni]] e [[Anton Raphael Mengs|Antonio Raffaello Mengs]]. Tutta la sua produzione sarà caratterizzata da una sostanziale adesione ai modi classicisti di derivazione romana che si erano venuti diffondendo a Napoli soprattutto attraverso le recenti rielaborazioni di [[Giuseppe Bonito]].
 
Tornato a Napoli nel [[1762]] collaborò ai lavori condotti nella [[Manifattura di San Carlo alle Mortelle|Real Fabbrica degli Arazzi:]] suo è il modello pittorico per l’arazzo de ''Il ratto di Proserpina'' relativo all’allegoria del Fuoco, facente parte di una serie di arazzi con le allegorie degli Elementi, di cui comparve il bozzetto preparatorio a Londra presso l’antiquario Hazlitt.<ref>{{Cita libro|titolo=Vanvitelli Segreto. I suoi pittori tra Conca e Giaquinto, la “Cathedra Petri”|editore=Gangemi|p=|pp=30-31}}</ref>
 
Negli anni successivi venne chiamato dal [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]] per lavorare alla [[Reggia di Caserta]]. Qui realizzò nel [[1769]] il grande affresco della volta ellittica che sovrasta lo Scalone d’onore della Reggia, che raffigura ''La reggia di Apollo: ai piedi del'' dio, seduto su una nuvola tra Mercurio, Minerva e le muse si vedono le personificazioni allegoriche delle arti, mentre accanto a loro una gloria alata caccia via il tempo con le falci; l’affresco principale è contornato da quattro tondi raffiguranti le ''Allegorie delle quattro Stagioni.''<ref>{{Cita web|url=http://caserta.arte.it/guida-arte/caserta/da-vedere/opera/affresco-5209|titolo=Guida Arte Caserta}}</ref>
 
Successivamente sempre per la Reggia realizzò un’allegoria con ''La Gloria dei Farnese'' e le ''dodici Province del Regno di Napoli'', nella volta del Salone delle Guardie, e in altre sale, alcune sovrapporte e sovraspecchi.
 
== Opere ==
Oltre a quelle più famose presenti alla [[Reggia di Caserta]] altre sue opere sono presenti: a Napoli, nella [[chiesa dei Santi Marcellino e Festo]] (''Cristo e la Maddalena'', firmato, 1764), nella Real Casa Santa dell’Annunziata (il ''Battesimo di Cristo'' e l’''Immacolata Concezione'', 1770 ca.), in [[Basilica di San Paolo Maggiore|San Paolo Maggiore]] (affreschi con ''Allegorie di Virtù''), in [[Chiesa di San Giuseppe dei Nudi|San Giuseppe dei Nudi]] (l' '' Adorazione dei pastori'') . A Caserta, nella chiesa di San Sebastiano (una ''Madonna del Rosario''). A Marcianise, nella chiesa dell’Ave Gratia Plena (la ''Coronazione di spine'', la ''Caduta sotto la croce,'' una Deposizione, un’''Annunciazione'' e nella volta l’affresco con l’''Elemosina di Santa Lucia'').
 
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Nicola Spinosa, Pittori napoletani del secondo Settecento: Gerolamo Starace, in "Napoli Nobilissima", 3, XIII, 1974,pp. 81 - 95;
*A cura di Francesco Petrucci e Vega De Martinic ''Vanvitelli Segreto. I suoi pittori tra Conca e Giaquinto, la “Cathedra Petri”,'' Gangemi Editore, Roma, 2014, ISBN 8849228201
* ''Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall’XI al XX secolo'', Giulio Bolaffi Editore, Torino, 1975
* ''La Reggia di Caserta, guida breve storico artistica'', Colonnese Editore, Napoli, 2017, ISBN 9788899716141
* Giuseppe Oreste Graziano, Maria Carmela Masi, ''Le collezioni della Reggia di Caserta. I dipinti, vol. I'', Caserta, 2017, pp.&nbsp;42 – 45, pp.&nbsp;52 – 53;
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Girolamo Starace Franchis}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://caserta.arte.it/guida-arte/caserta/artista/girolamo-starace-franchis-464 Arte.it]
 
[[Categoria:Cucina turca]]
== Note ==
[[Categoria:Pani dolci]]