Antonio Possevino e 'Ndrina Cataldo: differenze tra le pagine

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{{Organizzazione criminale
{{Bio
|nome = Famiglia Cataldo
|Nome = Antonio
|immagine =
|Cognome = Possevino
|Sessodidascalia = M
|nomi alternativi =
|LuogoNascita = Mantova
|area di origine = [[Locri]], [[Calabria]]
|GiornoMeseNascita =
|aree di influenza = [[Locride (Calabria)|Locride]], [[Centro Italia]], [[Nord Italia]], Estero
|AnnoNascita = 1533
|inizio = anni '60
|LuogoMorte = Ferrara
|fine =
|GiornoMeseMorte = 26 febbraio
|boss = '''[[Giuseppe Cataldo (criminale)|Giuseppe Cataldo]]''' , '''[[Antonio Cataldo]]''' ([[1956]]), '''[[Antonio Cataldo]]''' ([[1964]]), Francesco Cataldo
|AnnoMorte = 1611
|sottogruppo1 =
|Epoca = 1500
|sottogruppo2 =
|Attività = gesuita
|sottogruppo3 =
|Attività2 = scrittore
|alleato1 = [['Ndrina De Stefano|De Stefano]], [['Ndrina Mancuso|Mancuso]], [['Ndrina Mazzaferro|Mazzaferro]], [['Ndrina Costa|Costa]], [['Ndrina Ierinò|Ierinò]], Marafioti
|Attività3 = diplomatico
|rivale1 = [['Ndrina Cordì|Cordì]]
|Nazionalità = italiano
|attività1 = [[traffico di droga]], [[riciclaggio di denaro]], [[traffico di armi]], [[estorsione]], [[usura]], [[racket]], [[contrabbando]], [[contraffazione]], [[ricettazione]], [[furto]], [[rapina]], [[frode]], [[truffa]], [[evasione fiscale]], [[appalto pubblico]], [[gioco d'azzardo]], [[gestione dei rifiuti]], [[sequestro di persona]], [[corruzione]], [[omicidio]], infiltrazioni nella [[pubblica amministrazione]]
|PostNazionalità = , al servizio dello [[Stato Pontificio]]
|collaboratore1 =
|Immagine = Antonio Possevino (1533-1611).jpg
|collaboratore2 =
|collaboratore3 =
|collaboratore4 =
|collaboratore5 =
|collaboratore6 =
|collaboratore7 =
|collaboratore8 =
}}
I '''Cataldo''' sono una [['ndrina]] di [[Locri]], alleati dei Marafioti, storici rivali dei [['Ndrina Cordì|Cordì]] con una fortissima presenza anche a [[Portigliola]], [[Gerace]] e [[Antonimina]].
Le attività illecite che conducono, sono traffico di droga e armi, infiltrazione nelle attività pubbliche e negli appalti.
 
I Cataldo hanno proiezioni anche nel resto d'[[Italia]].
== Biografia ==
A sedici anni si recò a Roma a studiare, familiarizzò con le molte lingue e divenne segretario del cardinale [[Ercole Gonzaga]]. Nel 1559 entrò nella Compagnia di Gesù e nel 1560 fu mandato a predicare contro l'eresia in [[Savoia (regione storica)|Savoia]]. Passato in [[Francia]], fu ordinato sacerdote nel 1561 e predicò a [[Parigi]], [[Bayonne]], [[Rouen]] e altrove, convertendo molti [[Calvinismo|calvinisti]]. Nominato [[Rettore (università)|rettore]] dei collegi di [[Avignone]] e [[Lione]], nel 1573 divenne segretario del [[Preposito generale della Compagnia di Gesù]], [[Everardo Mercuriano]]. Quando [[Giovanni III di Svezia]] espresse il desiderio di convertirsi al cattolicesimo, il papa, nel 1577, nominò Possevino [[Legato pontificio|legato]] speciale presso la corte svedese. Possevino negoziò anche con le corti di Baviera e [[Boemia]] per assicurare il sostegno a Giovanni in caso di complicazioni politiche. L'inviato gesuita, vestito da secolare, fu ricevuto con grande onore in Svezia, e il re fece la sua professione di fede cattolica.
 
== Storia ==
Molte difficoltà sorsero quando furono discusse le clausole per il ristabilimento del cattolicesimo in Svezia. Possevino tornò a Roma con proposte, alcune delle quali furono giudicate inammissibili. Grazie ai suoi costanti sforzi, diversi collegi (il [[Collegio Germanico-Ungarico|Collegio Germanico]] di Roma, quelli di [[Braunsberg]], [[Fulda]], [[Olomouc|Olmütz]], [[Praga]] e altri) ammisero giovani studenti svedesi, con l'obiettivo di formare un clero cattolico nazionale. Alla fine del 1578 tornò in Svezia come [[Nunzio apostolico|nunzio]] e [[Vicariato apostolico|vicario apostolico]] in [[Scandinavia]]. Lungo il viaggio, visitò di nuovo il [[Duca di Baviera]], il [[Sovrani di Polonia|re di Polonia]] e l'[[Imperatore del Sacro Romano Impero|imperatore]]. Sconcertato dal rifiuto di Roma di accettare i termini posti dal re, e ostacolato dai protestanti, che erano superiori in numero e influenza, Possevino non poté far altro che confortare e incoraggiare i pochi cattolici rimasti in Svezia. Mostrò la più grande pietà in occasione di un'[[epidemia]], quando i malati furono abbandonati dai ministri protestanti.
=== Anni '60 - '90 ===
{{vedi anche| Faida di Locri}}
Fin dal [[1967]] nacquero dispute tra le due [['ndrine]] di [[Locri]] i Cataldo e i [['Ndrina Cordì|Cordì]], allora dominavano i Cataldo e i Marafioti loro alleati.
Dopo la morte di [[Antonio Macrì]] nel [[1975]], il boss [[Giuseppe Cataldo (criminale)|Giuseppe Cataldo]] si allea con [[Paolo De Stefano]] e partecipa alla costruzione del [[porto di Gioia Tauro]] e allo sfruttamento della cava di [[Limbadi]] dei [[Mancuso ('ndrina)|Mancuso]].
Dal [[1993]] rincomincia la faida con i [['Ndrina Cordì|Cordì]], giacché questi tentarono di uccidere in quell'estate [[Giuseppe Cataldo (criminale)|Giuseppe Cataldo]] con una bomba a mano.
Alla fine degli anni '90 i Floccari si staccano dai Cataldo formando una [['ndrina]] a sé.
Negli anni '90 viene riconosciuto come mandante dell'omicidio di [[Antonio Macrì]], [[Giuseppe Cataldo (criminale)|Giuseppe Cataldo]].
Nel [[2005]] vengono arrestati i capibastone [[Giuseppe Cataldo (criminale)|Giuseppe]] e [[Antonio Cataldo]].<ref>''[[Fratelli di sangue (saggio)|Fratelli di sangue]]'' di [[Nicola Gratteri]] e Antonio Nicaso, p131</ref>
 
=== Anni 2000 ===
[[File:Jan Matejko-Batory pod Pskowem.jpg|thumb|left|upright=1.2|L'armistizio di Jam Zapolski tra polacco-lituani e Russia. Al centro il p. Antonio Possevino]]
*Il 14 febbraio del [[2005]] viene ucciso Giuseppe Cataldo per mano dei [['Ndrina Cordì|Cordì]].
Nel 1580 si trasferì a Roma. Nel frattempo lo zar [[Ivan IV di Russia|Ivan IV]] cercò la mediazione del papa per concludere la pace con [[Stefano I Báthory]], re di Polonia. Possevino fu inviato come legato pontificio (1581) per negoziare la riunione della [[Chiesa ortodossa russa]] con Roma. Le trattative con gli ambasciatori russi in Polonia si rivelarono vane, poiché il re di Polonia insisteva nel trarre profitto dai suoi successi militari, e Possevino andò in Russia per trattare direttamente con lo zar. Stabilì saggiamente come condizioni preliminari di pace con la Polonia la [[Libertà religiosa|libertà di culto]] per i cattolici stranieri in Russia e il libero passaggio per i legati pontifici. 15 gennaio 1582 lo Zar, costretto dalle vittorie polacche, firmò il [[Armistizio di Jam Zapolski|trattato di Jam Zapolski]] con i polacco-lituani. Possevino lasciò [[Mosca (Russia)|Mosca]] carico di onori ma non si illuse sul successo dei suoi sforzi: Ivan il Terribile aveva negoziato con il papa solo per ingannare sia Roma che la Polonia. Ritornato a Roma, Possevino fu immediatamente rimandato in Polonia come nunzio, per indurre il re a combattere l'[[eresia]] in [[Livonia]] e in [[Transilvania]]. Possevino visitò di persona queste regioni, predicando e dibattendo con gli eretici.
*Il 31 maggio [[2005]] viene ucciso per vendetta da uomini dei Cataldo il boss [[Salvatore Cordì]].<ref name="repubblica.it"/>
* Il 20 dicembre [[2005]] vengono arrestate dalla [[polizia]] 6 persone presunte affiliate ai Cataldo, di cui due responsabili dell'omicidio del 31 maggio [[2005]] di [[Salvatore Cordì]].<ref name="ReferenceB">[http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/cronaca/ndrangheta2/ndrangheta2/ndrangheta2.html 'Ndrangheta, preso Cataldo.il capo del clan di Locri]</ref>
*Il 27 dicembre [[2005]] la polizia nell'operazione ''Progressivo 659 Dead'' arresta il capobastone Francesco Cataldo detto ''U professuri'' già sfuggito alla cattura il 20 dicembre accusato per due volte di associazione mafiosa.<ref name="ReferenceB"/>
*Il 20 maggio [[2008]] vengono eseguite 48 ordinanze di custodia cautelare ad affiliati alle [['ndrine]] dei Cataldo, [['Ndrina Marando|Marando]] e [['Ndrina Sergi|Sergi]] che gestivano un traffico di droga. I [['Ndrina Sergi|Sergi]] e i [['Ndrina Marando|Marando]] importavano cocaina, marijuana e eroina dal [[Marocco]] e dalla [[Colombia]] mentre i Cataldo la immettevano nei mercati di [[Lombardia]], [[Piemonte]], [[Veneto]] ed [[Emilia-Romagna]].<ref>[http://www.ammazzatecitutti.org/ultime/ndrangheta-traffico-droga-arresti-in-varie-regioni.php NDRANGHETA: TRAFFICO DROGA, ARRESTI IN VARIE REGIONI, Ammazzateci tutti] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081121051952/http://www.ammazzatecitutti.org/ultime/ndrangheta-traffico-droga-arresti-in-varie-regioni.php |data=21 novembre 2008 }}</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[https://calabriaindipendente.wordpress.com/2008/05/20/maxi-operazione-anti-ndrangheta-%E2%80%93-48-provvedimenti-restrittivi-nei-confronti-della-ndrina-dei-cataldo-e-degli-esponenti-della-famiglia-sergi-marando/ MAXI OPERAZIONE ANTI-NDRANGHETA – 48 PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI NEI CONFRONTI DELLA NDRINA DEI CATALDO E DEGLI ESPONENTI DELLA FAMIGLIA SERGI-MARANDO] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, Calabria indipendente</ref>
*Il 7 dicembre [[2008]] viene arrestato il boss ''Antonio Cataldo''.<ref name="ReferenceA"/>
*Il 26 giugno [[2009]] nell'operazione vengono arrestate 50 persone presunte componenti di un traffico internazionale di droga, tra cui i [['Ndrina Commisso|Commisso]] e i Cataldo e vengono sequestrati più di una tonnellata di sostanze stupefacenti, in collaborazione vi era anche il clan [[Camorra|camorristico]] dei [[Clan Baratto|Baratto]]<ref>{{cita news|url=http://www.nuovacosenza.com/cs/09/giugno/interdroga.html |titolo= Traffico internazionale di droga |pubblicazione=Nuova Cosenza}}</ref>. Il presunto capo sarebbe Salvatore Femia, tra gli arresti c'è anche ''Giuseppe Zucco'', vicino al capobastone ''Giuseppe Cataldo''<ref>{{cita news|url=https://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE55P00Q20090626 |titolo= 'Ndrangheta, 50 arresti per traffico internazionale di droga |pubblicazione=Reuters Italia}}</ref>.
 
=== Oggi ===
Nel 1583 Possevino partecipò alla gran Dieta di Varsavia e aiutato dal [[Jerzy Radziwiłł (1556-1600)|Cardinale Radziwiłł]], dall'Arcivescovo primate Gnesen e dal [[Jan Zamoyski|Cancelliere Zamoski]], fece prendere alla Dieta risoluzioni favorevoli alla Fede Cattolica. I suoi sforzi furono inefficaci nei trattati tra la Polonia e l'imperatore, per i quali andò due volte alla Corte di [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]]. Rimase ancora nel [[Europa settentrionale|Nord Europa]], predicando in Livonia, [[Sassonia]], Boemia e Transilvania, scrivendo trattati contro i novatori e distribuendo libri sulla dottrina cattolica. Fece molti sforzi per la riconciliazione con i [[Rutenia|ruteni]] ed ebbe un ruolo determinante nella fondazione del collegio dei gesuiti a [[Vilnius|Vilna]]. Scrisse trattati contro i nemici della riunione. Grazie ai suoi sforzi il Collegium Hosianum di [[Braunsberg]] fu ampliato per accogliere studenti svedesi e ruteni; a Olmütz e [[Cluj-Napoca]], in Transilvania, furono creati collegi con scopi simili. Nel 1587 fu invitato a insegnare [[Teologia cristiana|teologia]] a Padova, dove rimase per quattro anni. Tra i suoi discepoli c'era [[Francesco di Sales|San Francesco di Sales]]. Ritornato a Roma, si dedicò agli studi teologici, [[Storiografia|storici]] e [[Filosofia|filosofici]]. Avendo avuto un ruolo importante nel riconoscimento di [[Enrico IV di Francia]], fu espulso da Roma dal partito spagnolo. Si dedicò allora a lunghi viaggi di studio, visitò le biblioteche d'Italia alla ricerca di libri, come aveva fatto in precedenti occasioni, ottenendo il generoso aiuto di [[Papa Paolo V|Palo V]].
 
*Nel [[2010]] dopo ben oltre quarant'anni dall'omicidio di Domenico Cordì nel [[1967]] sembra si sia siglata una pace con i Cataldo<ref>Seconda relazione semestrale del 2010 della DIA, p161</ref>.
Antonio Possevino rappresenta il modello del letterato e diplomatico gesuita, capace di svolgere importanti missioni politiche, fondare scuole di scienze e lettere e di applicarsi con uguale assiduità a protocolli diplomatici e autori classici. Se non avesse incontrato difficoltà insormontabili in Svezia e in Russia e nel negoziare i trattati tra la Polonia e l'impero, avrebbe lasciato una traccia ancora più profonda nella storia politica della Chiesa e dell'[[Europa]]. I suoi scritti includono ''Moscovia'' (Vilna, 1586), un'importante saggio sulla storia russa; ''Del sacrificio della Messa'' seguita da un'appendice ''Riposta a P. Vireto'' (Lione, 1563); ''Il soldato cristiano'' (Roma, 1569); ''Notæ verbi Dei et Apostolicæ Ecclesiæ'' (Posen, 1586). I suoi lavori più celebri sono l'''Apparatus sacer ad Scripturum veteris et Novi Test.'' (Venezia, 1603-06), dove registra e analizza più di 8000 libri che trattano la [[Bibbia|Sacra Scrittura]]; e la ''Bibliotheca Selecta'' (Roma, 1593), trattato sul metodo di studio, insegnamento e uso pratico delle varie scienze; la seconda parte contiene una [[bibliografia]] critica di varie scienze. (Diversi capitoli di questo libro sono stati pubblicati separatamente). Parti delle sue lettere furono pubblicate da A. M. Graziano Borgo in ''De scriptis ab Ant. Possevino ad Aloysium fratrem litteris'' (Firenze, 1645-46).
 
*Il 27 giugno [[2018]] si conclude l'operazione '''Arma Cunctis''' della [[Direzione distrettuale antimafia]] che ha portato all'arresto di 38 persone presunte affiliate ai Cataldo e ai [['Ndrina Commisso|Commisso]] accusate a vario titolo di traffico di armi passante da [[Malta]], dalla [[Sicilia]] e dalla [[Francia]]. Il sodalizio riforniva le altre [['ndrine]]<ref>{{cita news| url = https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/26/reggio-calabria-scoperta-larmeria-della-ndrangheta-28-agli-arresti-struttura-parallela-che-riforniva-le-cosche/4452438/ |titolo = Reggio Calabria, scoperta l’armeria della ‘ndrangheta: 28 agli arresti. “Struttura parallela che riforniva le cosche” |pubblicazione = |data = 27 giugno 2018 |accesso = 27 giugno 2018}}</ref>.
== Opere ==
[[File:Bibliotheca selecta 1593.png|thumb|Frontespizio della ''Bibliotheca selecta de ratione studiorum in Historia, In Disciplinis, in salute omnium procuranda''. La ''Bibliotheca selecta'' è una grande opera bibliografica, pubblicata in due volumi [[in folio]] dallo stampatore vaticano [[Domenico Basa]] nel 1593.]]
 
== Esponenti di spicco ==
* ''Apparatus sacer ad scriptores Veteris et Novi Testamenti'', anche semplicemente chiamato ''Apparatus sacer'', è una delle opere più celebri di Antonio Possevino (l'altra è ''Bibliotheca selecta''). Si impose durante il suo secolo, come una delle iniziative bibliografiche di maggiore spicco d'Italia. L'opera è divisa in 3 tomi, contiene circa ottomila autori, 30.000 opere e venne pubblicata nel 1606 a [[Venezia]];
 
*''Del sacrificio dell'altare'' (Lione, 1563);
*'''[[Giuseppe Cataldo ('ndranghetista)|Giuseppe Cataldo]]''' ([[1938]] - [[2011]]), capobastone, l'attentato alla sua persona nel [[1993]] riapre la [[faida di Locri]], muore di morte naturale.
*''Risposta a Pietro Vireto, a [[Niccolò Balbani|Nicolò Balbani]] et a due altri heretici'' (Avignone, 1566);
*'''Antonio Cataldo''' ([[1956]]), capobastone in carcere. È accusato di essere il mandante dell'omicidio del boss Salvatore Cordì.<ref name="repubblica.it">[http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/ndrangheta-arresto/arresti-locri/arresti-locri.html 'Ndrangheta, arrestati quattro boss accusati dell'omicidio Cordì, Repubblica.it]</ref>
*''Il soldato cristiano'' (Roma, 1569);
*'''Antonio Cataldo''' ([[1964]]), capobastone arrestato. Fin da giovane fu responsabile di vari reati tra cui il danneggiamento, il porto illegale d'armi e l'estorsione. Fu arrestato nel [[1991]] nell''''operazione Angelo''' e nel [[1993]] nell<nowiki>'</nowiki>'''operazione Zagara'''. Condannato al processo Greed a 30 anni di carcere per traffico di droga e associazione a delinquere. Dal 31 ottobre [[2008]] si diede alla latitanza. È stato ripreso il 7 dicembre dello [[2008|stesso anno]].<ref name="ReferenceA">Catturato il boss Cataldo di Lucio Musolno, [[Calabria Ora]] del 7 dicembre 2008</ref>
*''Notæ verbi Dei et Apostolicæ Ecclesiæ'' (Poznań, 1586);
*Domenico Cataldo ([[1935]] - [[1998]]) ucciso nella [[faida di Locri]].<ref name="Badolati2009">{{Cita |Badolati 2009|pagine = 90-94}}.</ref>
*''[https://books.google.it/books?id=z805AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=fr#v=onepage&q&f=false Moscovia]'' (Vilnius, 1586);
*Vincenzo Cataldo ([[1946]] - [[1998]]) ucciso nella [[faida di Locri]].<ref name="Badolati2009"/>
*''[https://books.google.it/books?id=QNI7AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Iudicium de Nuae, Iohannis Bodini, Philippe-Mornaei et Machiavelli scriptis]'' (Roma, 1592); (Lione, 1593);
*Giuseppe Cataldo ([[1970]] - [[2005]]), nipote dell'omonimo [[Giuseppe Cataldo (criminale)|Giuseppe Cataldo]], ucciso nella [[faida di Locri]].<ref name="Badolati2009"/>
*''[[Bibliotheca selecta]]'' (Roma, 1593)([https://books.google.it/books?id=H8h6SUORc8IC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false]);
*Francesco Cataldo
*''[https://books.google.it/books?id=YsM5AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Apparatus ad omnium gentium historiam]'' (Venezia, 1597);
 
*Con lo pseudonimo di "Giovanni Filoteo di Asti", ''[http://books.google.it/books?id=ubhIAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Nuova risposta di giovanni Filoteo di Asti alla lettera di un theologo incognito scritta ad un sacerdote suo amico sopra le censure, et interdetto di Papa Paolo V. contro la Signoria di Venezia]'', Stamperia archiepiscopale, Bologna 1606;
==Note==
*''Risposta del Sig. Paolo Anafesto'' (Bologna, 1607).
<references/>
 
== Bibliografia ==
* ''[[Calabria Ora]]'' del 24 settembre [[2007]]
* [[Alberto Castaldini]] (ed): ''Antonio Possevino; i gesuiti e la loro eredita culturale in Transilvania'', Roma, IHSI, 2009, 188pp.
* {{Cita libro| | autore=[[Arcangelo Badolati]] |autore2= [[Antonello Lupis]] |titolo= Faide | anno=2009 | editore=Klipper |isbn= 9788888223780| città=Cosenza|cid=Badolati, 2009}}
* Antonio Possevino, ''Antonii Posseuini Societatis Iesu Bibliotheca selecta qua agitur de ratione studiorum in historia, in disciplinis, in salute omnium procurando'', Romae, ex typographia Apostolica Vaticana, 1593.
* Antonio Possevino: ''Apparatus sacer ad scriptores veteris, & noui Testamenti. Eorum interpretes. Synodos, & patres Latinos, ac Graecos ... Poetas sacros. Libros pios, quocumque idiomate conscriptos'', Venetiis, apud Societatem Venetam, 1603.
* [[Luigi Balsamo]], ''Antonio Possevino S. I. bibliografo della Controriforma e diffusione della sua opera in area anglicana'', Firenze, Olschki, 2006.
* [[Albano Biondi]], ''La «Bibliotheca Selecta» di Antonio Possevino. Un progetto di egemonia culturale'', in ''La «Ratio studiorum». Modelli culturali e pratiche educative dei Gesuiti in Italia tra Cinque e Seicento'', a cura di Gian Paolo Brizzi, Roma, Bulzoni, 1981, pp.&nbsp;43–75.
* Antonio Secondo Tessari, ''Antonio Possevino e l'architettura'', in ''AHSI'', vol. LII (1983), p.&nbsp;247.
 
== Voci correlate ==
* [[Conrad Gessner'Ndrangheta]]
* [[Riforma'Ndrina protestanteCordì|Cordì]]
* [[Compagnia di Gesù]]
* [[Controriforma]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{'Ndrine}}
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{catholic encyclopedia|Antonius Possevinus}}
 
[[Categoria:'Ndrine|Cataldo]]
{{Controllo di autorità}}
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{{Portale|Biografie|Cattolicesimo}}