Edmondo De Amicis e Schwerstedt (Weimarer Land): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Citazione|L'educazione d'un popolo si giudica dal contegno ch'egli tien per la strada.|da ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]''}}
|Bandiera =
{{Bio
|NomeStemma = Edmondo
|Stato = DEU
|Cognome = De Amicis
|Grado amministrativo = 5
|Sesso = M
|Divisione amm grado 1 = Turingia
|LuogoNascita = Oneglia
|Divisione amm grado 2 = no
|GiornoMeseNascita = 21 ottobre
|Divisione amm grado 3 = Weimarer Land
|AnnoNascita = 1846
|Divisione amm grado 4 = Am Ettersberg
|NoteNascita = <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/edmondo-de-amicis_(Dizionario_Biografico)/ Dizionario biografico Treccani]</ref>
|Amministratore locale =
|LuogoMorte = Bordighera
|Partito =
|GiornoMeseMorte = 11 marzo
|Data elezione =
|AnnoMorte = 1908
|EpocaAbitanti = 1800329
|Note abitanti =
|Attività = scrittore
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2017
|Attività2 = insegnante
|Sottodivisioni =
|Nazionalità = italiano
|Divisioni confinanti =
|Immagine = Edmondo De Amicis.jpg
|Nome abitanti =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Schwerstedt''' è una frazione della [[Città della Germania|città tedesca]] di [[Am Ettersberg]], nel ''[[Stati federati della Germania|Land]]'' della [[Turingia]].
 
== Storia ==
È conosciuto per essere l'autore del [[romanzo]] ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]'', uno dei testi più popolari della letteratura mondiale per ragazzi.
Il 1º gennaio [[2019]] il comune di Schwerstedt venne fuso con la città di [[Buttelstedt]] e con i comuni di [[Berlstedt]], [[Großobringen]], [[Heichelheim]], [[Kleinobringen]], [[Krautheim (Turingia)|Krautheim]], [[Ramsla]], [[Sachsenhausen (Am Ettersberg)|Sachsenhausen]], [[Vippachedelhausen]] e [[Wohlsborn]], formando la nuova città di [[Am Ettersberg]].<ref>{{cita web |url = http://www.parldok.thueringen.de/ParlDok/dokument/69487/gesetz_und_verordungsblatt_nr_14_2018.pdf |titolo = Thüringer Gesetz zur freiwilligen Neugliederung kreisangehöriger Gemeinden im Jahr 2019 vom 18. Dezember 2018, § 16, Abs. 2 }}</ref>
 
== Biografia ==
Nacque in Piazza [[Vittorio Emanuele I]], ora titolata a suo nome, presso [[Oneglia]], prima che fosse accorpata a [[Porto Maurizio]] ed altri 9 comuni nell'unica città di [[Imperia]] 77 anni dopo, nel [[1923]].<br />
Con Edmondo ancora duenne però, la sua famiglia si trasferì in [[Piemonte]], dapprima a [[Cuneo]], dove il piccolo Edmondo studiò alle scuole primarie, quindi a [[Torino]], dove frequentò il collegio ''Candellero,'' per prepararsi agli esami che gli avrebbero permesso di entrare nell'Accademia Militare di Modena. Di famiglia benestante, il padre Francesco (1791-1863), d'origine genovese, copriva mansioni di regio banchiere di sali e tabacchi. La madre, Teresa Busseti, faceva parte dell'alta borghesia. Sia la sua casa ligure (oggi biblioteca) che quella di [[Cuneo]] (oggi caserma militare "Carlo Emanuele" dei bastioni di Stura, con vista [[Monviso]]) furono ampie ed eleganti.
 
=== Da soldato a giornalista ===
A sedici anni entrò al Collegio Militare ''Candellero'' di [[Torino]]<ref>[http://www.monarchia.it/archivio07.html U.M.I. - Unione Monarchica Italiana - Archivio News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, per preparare gli esami di ammissione all'[[Accademia militare di Modena]], che frequentò fino all'estate del 1865, licenziandosi con il grado di [[sottotenente]]. Nel [[1866]] poi, partecipò alla [[battaglia di Custoza (1866)|battaglia di Custoza]], assistendo alla sconfitta italiana.
 
Divenne quindi giornalista militare, trasferendosi a [[Firenze]] per assumere la direzione de ''L'Italia militare'', organo ufficiale del [[Ministero della difesa|ministero di guerra]]. Su questo giornale avviò la pubblicazione dei bozzetti militari<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Cepparrone|titolo=Patria e questione sociale nel primo De Amicis|volume=in Aspettando il Risorgimento, Cesati, Firenze, 2010, pp. 109-132}}</ref>, poi editi anche in altri giornali e infine raccolti in volume sotto il titolo ''La vita militare'' ([[1868]]). In una edizione successiva, dell'anno seguente, vi aggiunse il bozzetto-reportage ''L'esercito italiano durante il [[colera]] del 1867'' che molti interpretarono come documento autobiografico, frutto di un'esperienza direttamente vissuta. Tuttavia, De Amicis {{chiarire|non fece per nulla parte della spedizione in Sicilia|quale?}}, né affrontò alcuna epidemia di [[colera]], come riportano erroneamente molti testi di letteratura e dizionari biografici. Si recò in [[Sicilia]] soltanto nel [[1865]], quando fece la sua prima guarnigione militare a [[Messina]], ripartendo col suo reggimento nell'aprile del [[1866]] per partecipare alla guerra contro l'[[Austria]]. Sull'isola poi, tornerà soltanto nel [[1906]], su invito del poeta [[Mario Rapisardi]]. Il viaggio del De Amicis in Sicilia durante il colera fu smentito in maniera chiara e incontrovertibile da Piero Meli nel suo articolo ''Edmondo De Amicis e i fantasmi letterari del colera in Sicilia'' [in "La Sicilia", 22 dicembre 2012].
 
Come giornalista De Amicis collaborò col giornale ''[[la Nazione]]'' di Firenze<ref>[http://www.lanazione.it/firenze/2009/01/18/145189-giornale_ragazzini_grandi_firme.shtml Notizia tratta da La Nazione del 18/01/2009]</ref> e raccontò la storica [[presa di Roma]] del [[1870]]. Successivamente, abbandonato l'esercito, viaggiò e scrisse vari libri-diari di viaggio: ''Spagna'' ([[1872]]), ''Ricordi di Londra'' ([[1873]]), ''Olanda'' ([[1874]]), ''Marocco'' ([[1876]]), ''[[Costantinopoli (romanzo)|Costantinopoli]]'' ([[1878]]/[[1879]]), ''Ricordi di Parigi'' ([[1879]]). Significativo il viaggio in Argentina, raccontato nel romanzo ''Sull'Oceano'' e in una serie di bozzetti dedicati agli emigranti italiani, poi raccolti nel volume ''In America''<ref>{{Cita libro|autore=Cfr. Luigi Cepparrone|titolo=Gli scritti americani di Edmondo De Amicis|anno=2012|editore=Rubbettino|città=Soveria Mannelli}}</ref>.
 
=== Pinerolo ===
Dal 1871 De Amicis si stabilì definitivamente a Torino. Passò regolarmente le sue vacanze a [[Pinerolo]], presso l'elegante villa D'Aquiland, chiamata successivamente villa Accusani e oggi denominata ''La Graziosa'' (sul Viale Gabotto, in quartiere San Maurizio). Qui scrisse ''[[Alle porte d'Italia]]'', dedicato alla città e ai territori [[Valli Valdesi|valligiani]] circostanti (un esempio per tutti, il capitolo de ''Le [[termopili]] [[valdesi]]'', ambientato in zona ''Gheisa 'dla tana'' di [[Angrogna]]). Nel [[1884]], la stessa [[Pinerolo]] gli conferì la [[cittadinanza onoraria]], con tanto di [[diploma]] datato 4 aprile.
 
=== Cuore ===
{{Vedi anche|Cuore (romanzo)}}
[[File:Cuore - front matter.jpg|thumb|''Cuore'', copertina di un'edizione Garzanti]]
Dal [[1879]], ma più permanentemente dal [[1885]], lo scrittore prese alloggio a [[Torino]] presso il palazzo ''Perini'' in Piazza S. Martino, 1 - ora [[Piazza XVIII Dicembre (Torino)|Piazza XVIII Dicembre]] - davanti alla vecchia stazione ferroviaria di [[Stazione di Torino Porta Susa (1856)|Porta Susa]], dove oggi una targa lo ricorda. Qui, De Amicis terminò (ispirato dalla vita scolastica dei suoi figli Ugo e Furio) quella che fu considerata la sua più grande opera.
 
Pubblicato infatti per la prima volta il 17 ottobre [[1886]] (il primo giorno di scuola di quell'anno) come libro per ragazzi, la casa editrice milanese [[Fratelli Treves|Treves]] fece uscire ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]'', una raccolta di episodi ambientati tra dei compagni di una classe elementare di [[Torino]], provenienti da regioni diverse, e costruito come finzione letteraria di un diario di un ipotetico ragazzo, l'io narrante ''Enrico Bottini''. Il ''[[Cuore (romanzo)|romanzo]]'' ebbe subito grande successo, tanto che in pochi mesi si superarono quaranta diversi tipi di edizioni e decine di traduzioni in lingue straniere.
 
Il libro fu (e lo è tuttora) di forte carattere educativo-pedagogico (insieme al successo italiano di soli tre anni prima, ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino|Le avventure di Pinocchio]]'' di [[Carlo Collodi]]) e fu molto apprezzato anche perché ricco di spunti morali attorno ai miti affettivi (da cui il titolo) e patriottici del recente [[Risorgimento]]. Tuttavia, fu ampiamente criticato dai cattolici per l'assenza totale di tradizioni religiose (i bambini di ''Cuore'' non festeggiano nemmeno il [[Natale]]), specchio politico delle aspre controversie tra il [[Regno d'Italia]] e [[Papa Pio IX]] dopo la [[presa di Roma]] del [[1870]].
 
Nel [[1889]] De Amicis si avvicinò poi al [[socialismo]], fino ad aderirvi totalmente nel [[1896]]. Questo mutamento d'indirizzo è visibile nelle sue opere successive, in cui presta molta attenzione alle difficili condizioni delle fasce sociali più povere e vengono completamente superate le idee [[nazionalismo|nazionalistiche]] che avevano animato ''Cuore''. Amico di [[Filippo Turati]], collaborò a giornali legati al [[Partito Socialista Italiano|partito socialista]] come la ''[[Critica sociale]]'' e ''La lotta di classe''.
 
La sua iniziazione in [[massoneria]] non è considerata certa da alcuni autori, ma altri lo danno come iniziato nella [[Loggia massonica|Loggia]] ''Concordia'' di [[Montevideo]], presieduta da D. Triani, presumibilmente all'Obbedienza della Gran Loggia dell'[[Uruguay]]<ref>Vittorio Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori. Brevi biografie di Massoni famosi'', Roma-Milano, Erasmo Edizioni-Mimesis, 2005, p. 93.</ref>. Nel 1895 fu proprio De Amicis a pronunciare il saluto al massone torinese [[Giovanni Bovio]], in occasione della rappresentazione teatrale del dramma ''San Paolo'', che era interpretato da un altro massone, l'attore [[Giovanni Emanuel]]. Molti critici letterari sostengono che [[Cuore]] sia un libro di forte ispirazione massonica, dove si sostituiscono la religione cattolica degli italiani con la religione laicista della Patria, la Chiesa con lo Stato, il fedele col cittadino, i Comandamenti coi Codici, il Vangelo con lo Statuto, i martiri con gli eroi.<ref>Rosario F. Esposito, ''La Massoneria e l'Italia. Dal 1860 ai nostri giorni'', Edizioni Paoline, Roma, 1979, p. 244 n.</ref>
 
Dopo il successo di Cuore, seguirono altri libri come ''Sull'oceano'' ([[1889]]), sulle condizione dei poverissimi emigranti italiani e poi ''[[Il romanzo di un maestro (romanzo)|Il romanzo di un maestro]]'' (1890, da cui è stato tratto nel [[1959]] lo [[Il romanzo di un maestro|sceneggiato televisivo omonimo]]), ''Amore e ginnastica'' ([[1892]]), da cui è stato tratto il [[Amore e ginnastica (film)|film omonimo]]), ''La maestrina degli operai'' ([[1895]]) e ''La carrozza di tutti'' ([[1899]]), ritratto della città di Torino vista da un [[tram]]. Inoltre scrisse per ''Il grido del popolo'' di Torino numerosi articoli d'ispirazione socialista, che furono poi raccolti nel libro ''Questione sociale'' ([[1894]]).
[[File:Ricordi d'un viaggio in Sicilia.jpg|thumb|Ricordi d'un viaggio in Sicilia - 1908 - collezione di [[Francesco Paolo Frontini]].]]
 
=== Ultimi anni ===
Gli ultimi anni furono rattristati sia dalla morte della madre Teresa, alla quale era molto legato, sia dai continui screzi con sua moglie Teresa Boassi, che aveva sposato nel [[1875]]. Si scatenavano spesso tra i due delle accese litigate<ref>[http://www.simonel.com/santini/saggi32.html Saggi&Saggi di Maria Santini - L'Istrice - 03/19/2005 - Libri e eBook<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che contribuirono probabilmente al [[suicidio]] del figlio maggiore Furio. Questi, si sparò nel [[1898]] con un colpo di pistola presso una panchina del [[parco del Valentino]]. L'altro figlio Ugo, si ritirò nella solitudine delle passeggiate in montagna. Non solo questi eventi funesti portarono lo scrittore a cambiar casa, trasferendosi da Piazza San Martino in un piccolo studiolo dell'appena terminata [[Via Pietro Micca|Via Micca]] (al numero 10) ma, qualche anno dopo, ad allontanarsi definitivamente da [[Torino]].<br />
Nel [[1903]], in occasione della sua elezione a socio dell'[[Accademia della Crusca]]<ref>Cfr. la [http://213.225.214.179/fabitaliano2/globale/accademico.asp?_method=trovaaccademico&pcount=1&p0=chiave%20=%20660 scheda su Edmondo de Amicis del sito dell'Accademia della Crusca] URL consultato il 7 giugno 2009.</ref>, soggiornò brevemente nella sua città della giovinezza, [[Firenze]]. Nel [[1906]] quindi, tornò a [[Catania]], a trovare il suo collega scrittore ed ex commilitone [[Mario Rapisardi]], immaginando l'incontro come quello di: {{Citazione|due vecchi soldati coperti di cicatrici, dopo una lunga guerra combattuta sotto la stessa bandiera. |Edmondo De Amicis}}
Il Ministro [[Vittorio Emanuele Orlando]] lo chiamò (insieme a [[Antonio Fogazzaro|Fogazzaro]]) a far parte del Consiglio Superiore dell'Istruzione. Le ultime sue opere furono ''L'idioma gentile'' ([[1905]]), quindi ''Ricordi d'un viaggio in [[Sicilia]]'' e ''Nuovi ritratti letterari e artistici'' (questi ultimi due poco prima di morire).
{{Citazione|''(Catania)'' A Edmondo De Amicis che in questa casa alloggiò nel 5 novembre del [[1906]], al cittadino, allo scrittore, al maestro la cui opera fu tutta un'armonia di bontà di bellezza di amore, gli studenti delle scuole elementari pongono questo ricordo come segno del monumento perenne che gli consacra il cuore del popolo da lui confortato con la parola, con gli scritti, con l'esempio alle fulgide ascensioni dell'Ideale.| ''Epigrafe di [[Mario Rapisardi]]''}}
Nel 1908, durante un soggiorno a Bordighera, fu colpito da un'emorragia cerebrale e morì in una camera dell'hotel Regina, albergo scelto dallo scrittore perché vi abitò pochi anni prima il poeta [[George MacDonald]], che proprio lì fondò il centro culturale letterario ''[[Casa Coraggio]]''; l'edificio si trova nell'attuale via [[Vittorio Veneto]], 34<ref>[http://www.bordighera.it/storia/approfondimenti/via_vittorio_veneto Comune di Bordighera Approfondimenti, Via Vittorio Veneto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, dove due targhe commemorative li ricordano entrambi. Dalle sue ultime volontà, il suo corpo fu immediatamente traslato e tumulato<ref>[http://www.emerotecaitaliana.it/quotidiani/quotidiani-2475.view?pages=4&testata_id=145&type=quotidiano& Emeroteca Italiana - Quotidiani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> presso la tomba di famiglia, nel [[Cimitero monumentale di Torino]].
 
L'unico figlio rimasto, Ugo, divenne avvocato e anche un modesto romanziere<ref>[http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF19418/ugo-de-amicis/ De Amicis Ugo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Si sposò con Vittoria Bonifetti, ma non ebbero figli; morì nel [[1962]], mentre Vittoria nel [[1971]]. La cospicua eredità dei De Amicis (più di due miliardi di lire), che doveva essere destinata sia al Comune di Torino che a borse di studio per studenti poveri, sparì misteriosamente dai conti correnti sul finire degli [[anni 1960|anni sessanta]]<ref>[http://www.corriere.it/cultura/speciali/2010/visioni-d-italia/notizie/02-scuola-de-amicis-rizzo-stella-tesoro-cuore_97182f10-cfbf-11df-8a5d-00144f02aabe.shtml E con il tesoro di «Cuore» sparì un po' di patria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/06/sparito-il-tesoro-di-edmondo-de.html È SPARITO IL TESORO DI EDMONDO DE AMICIS DOVE SONO I 2 MILIARDI? - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, scatenando delle cause legali<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/10/quanti-pretendenti-per-quell-eredita.html Quanti Pretendenti Per Quell' Eredità - La Repubblica.It<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/01/per-eredita-contesa-di-de-amicis.html Per L'Eredità Contesa Di De Amicis Ieri La Prima Udienza A Lugano - La Repubblica.It<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/22/ecco-il-tesoro-di-de-amicis-83.html ECCO IL 'TESORO' DI DE AMICIS 83 STERLINE D'ORO - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Da qualche anno l'opera di De Amicis viene nuovamente rivalutata, a partire dallo studio delle opere che erano state oscurate dal successo di ''Cuore''. Dopo che Italo Calvino ripubblicò il racconto ''Amore e ginnastica'', vari studi critici hanno esplorato gli scritti di quello che è stato chiamato "l'altro De Amicis"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Cepparrone|titolo=La ginnastica in condominio. Su «Amore e ginnastica» di De Amicis|rivista=«Studi e problemi di critica testuale», n. 80, aprile 2010, pp. 181-214.}}</ref>.
 
== Opere ==
* ''L'esercito italiano durante il colera del 1868 '', Milano, Bernardoni, 1869.
* ''La vita militare. Bozzetti'', Milano, Treves, 1868.
* ''Racconti militari. Libro di lettura ad uso delle scuole dell'esercito'', Firenze, Le Monnier, 1869.
* ''Impressioni di Roma'', Firenze, Faverio, 1870.
* ''Spagna'', Milano, Cerveteri, 1871; Firenze, Barbera, 1873.
* ''Pagine sparse'', Milano, Tipografia editrice lombarda, 1874; 1876.
* ''Novelle'', Firenze, Le Monnier, 1872; Milano, Treves, 1878.
* ''Ricordi del 1870-71'', Firenze, Barbera, 1872.
* ''Ricordi di Londra'', Milano, Treves, 1874.
* ''Olanda'', Firenze, Barbera, 1874.
* ''Marocco'', Milano, Treves, 1876.
* ''[[Costantinopoli (romanzo)|Costantinopoli]]'', Milano, Treves, 1877.
* ''Ricordi di Parigi'', Milano, Treves, 1879.
* ''Gli effetti psicologici del vino'', Torino, Loescher, 1881.
* ''Ritratti letterari'', Milano, Treves, 1881.
* ''Poesie'', Milano, Treves, 1881.
* ''Gli amici'', Milano, Treves, 1883.
* ''Alle porte d'Italia'', Roma, Sommaruga, 1884.
* ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]. Libro per i ragazzi'', Milano, Treves, 1886.
* ''Sull'oceano'', Milano, Treves, 1889.
* ''[[Il romanzo di un maestro (romanzo)|Il romanzo d'un maestro]]'', Milano, Treves, 1890.
* ''Il vino'', Milano, Treves, 1890.
* ''Osservazioni sulla questione sociale. Conferenza detta la sera di giovedì 11 febbraio 1892 all'Associazione universitaria torinese'', Torino, Roux, 1892.
* ''Amore e ginnastica'', 1892.
* ''Fra scuola e casa. Bozzetti e racconti'', Milano, Treves, 1892.
* ''Coraggio e costanza. Il viaggiatore Carlo Piaggia'', Torino, Paravia, 1895 (1878).
* ''Ai fanciulli irredenti. Padri e figli'', Milano, Morosini, 1895.
* ''Ai ragazzi. Discorsi'', Milano, Treves, 1895.
* ''La maestrina degli operai'', Milano, Treves, 1895.
* ''La lettera anonima'', Milano, Treves, 1896.
* ''Il 1º maggio. Discorso tenuto all'Associazione generale degli operai la sera del 1º maggio 1896'', Torino, Libreria editrice socialista del Grido del popolo, 1896.
* ''Ai nemici del socialismo'', Novara, Repetto, 1896.
* ''Collaboratori del socialismo''; ''Compagno'', Milano, Morosoni, 1896.
* ''Nel campo nemico. Lettera a un giovane operaio Socialista'', Firenze, Tip. Cooperativa, 1896.
* ''Pensieri e sentimenti di un socialista'', Pavia, Tipografia e legatoria cooperativa, 1896.
* ''Socialismo e patria'', Milano, Monti, 1896.
* ''Per l'idea. Bozzetti'', Novara, Repetto, 1897.
* ''Gli azzurri e i rossi'', Torino, Casanova, 1897.
* ''Il socialismo e l'eguaglianza'', Diano Marina, Tip. artistica, 1897.
* ''Il socialismo in famiglia. La causa dei disperati'', Milano, Ramperti, 1897.
* ''In America'', Roma, Voghera, 1897.
* ''Le tre capitali. Torino, Firenze, Roma'', Catania, Giannotta, 1898<ref>[http://eng.calameo.com/read/000523647da6eeb0f1c83 La trilogia, arricchita dalle illustrazioni di [[Simone Massi]], è stata ristampata fra il 2011 e il 2012 dalla casa editrice [[Ecra - Edizioni del Credito Cooperativo|Ecra]]]</ref>.
* ''La carrozza di tutti'', Milano, Treves, 1899.
* ''Lotte civili'', Firenze, Nerbini, 1899.
* ''Consigli e moniti'', Firenze, Nerbini, 1900.
* ''Memorie'', Milano, Treves, 1900.
* ''Il mio ultimo amico'', Palermo, Biondo, 1900.
* ''Speranze e glorie. Discorsi'', Catania, Giannotta, 1900.
* ''A una signora. Lettera aperta'', Firenze, Nerbini, 1902.
* ''Capo d'anno. Pagine parlate'', Milano, Treves, 1902.
* ''Nel giardino della follia'', Livorno, Belforte, 1902.
* ''Un salotto fiorentino del secolo scorso'', Firenze, Barbera, 1902.
* ''Una tempesta in famiglia. Frammento'', Valenza, Battezzati, 1904.
* ''Nel regno del Cervino. Nuovi bozzetti e racconti'', Milano, Treves, 1905.
* ''L'idioma gentile'', Milano, Treves, 1905.
* ''Pagine allegre'', Milano, Treves, 1906.
* ''Nel regno dell'amore'', Milano, Treves, 1907.
* ''Compagnina. Scenette scritte per essere recitate dai bimbi'', Torino, Tip. Cooperativa, 1907.
* ''Per la bellezza di un ideale'', Iesi, Tip. Flori, 1907.
* ''Ricordi d'un viaggio in Sicilia'', Catania, Giannotta, 1908.
* ''Ultime pagine di Edmondo De Amicis''
:I, ''Nuovi ritratti letterari e artistici'', Milano, Treves, 1908.
:II, ''Nuovi racconti e bozzetti'', Milano, Treves, 1908.
:III, ''Cinematografo cerebrale. Bozzetti umoristici e letterari'', Milano, Treves, 1909.
* ''Primo Maggio'', Milano, Garzanti, 1980.
 
== Curiosità ==
* Nel 2011 Alitalia gli ha dedicato uno dei suoi Airbus A320-216 (EI-DSD).
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Piero Meli, ''De Amicis e Rapisardi. Fratelli d'arte'', in "La Sicilia", sezione Terza Pagina, Cultura Società Spettacolo, sabato 6 maggio 1995.
* Antonio Carrannante, ''De Amicis nella storia della scuola italiana'', in: "Rivista di studi italiani", giugno 2007, pp.&nbsp;49–68.
* Piero Meli, ''Edmondo De Amicis e i fantasmi letterari del colera in Sicilia'', in "La Sicilia", sezione Terza Pagina, Cultura, sabato 22 dicembre 2012, p.&nbsp;31.
* Roberto Ubbidiente, ''L'Officina del poeta. Studi su Edmondo De Amicis, ''(Sanssouci - Forschungen zur Romanistik, vol. 4). Berlino, Frank & Timme, 2013.
* Luigi Cepparrone, ''Patria e questione sociale nel primo De Amicis'', in ''Aspettando il Risorgimento. Atti del convegno (Siena, 20-21 novembre 2009)'', a cura di S. Teucci, Cesati, Firenze, 2010, pp. 109-132, ISBN 978-88-7667-404-4;
* Luigi Cepparrone, ''La ginnastica in condominio. Su «Amore e ginnastica» di De Amicis'', in «Studi e problemi di critica testuale», n. 80, aprile 2010, pp. 181-214, ISSN 0049-2361;
* Luigi Cepparrone, ''Gli scritti americani di Edmondo De Amicis'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2012, ISBN 978-88-498-3658-5;
 
== Voci correlate ==
* [[Giovanni Pascoli]]
* [[Franco Fortini]]
* [[Venturino Camaiti]]
* [[Scrittori veristi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogettoInterprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.intratext.com/Catalogo/Autori/AUT133.HTM Edmondo De Amicis]: testi con concordanze e liste di frequenza
* [http://rapiasrdi.altervista.org/de_amicis_e_rapisardi.htm Edmondo De Amicis e Mario Rapisardi]: tratto da "Ricordi d'un viaggio in Sicilia" di Edmondo De Amicis - Catania 1908
* [http://www.scribd.com/doc/8524059/Edmondo-De-Amicis-e-Guido-Rey-ai-piedi-del-Cervino-di-Emanuele-Damilano Emanuele Damilano, ''Edmondo De Amicis e Guido Rey ai piedi del Cervino'']: tratto da ''Alpidoc'' nº67, Costarossa Edizioni, settembre 2008.
* Lucia Strappini, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/edmondo-de-amicis_(Dizionario_Biografico)/ DE AMICIS, Edmondo]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 33, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1987
* Umberto Bosco, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/edmondo-de-amicis_(Enciclopedia-Italiana)/ DE AMICIS, Edmondo]» la voce nella ''Enciclopedia Italiana'', Volume 12, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931
* [http://www.ilnarratore.org/show.php?type=author&language=it&aid=161&tpl=/ita/autore.tpl.html da "Cuore" ascolta il racconto "Il naufragio"]: in audio MP3 gratuito
* {{cita web|url=http://issuu.com/diabasisedizioni/docs/oceano?mode=window&backgroundColor#222222|titolo=da "Sull'Oceano" (1889), anteprima del capitolo "Signori e signore".}}
 
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