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{{P|Voce con toni troppo enfatici.|giornalismo|ottobre 2009}}
<!-- inizio template di benvenuto -->
{{Testata giornalistica
|nome = The New York Times
|logo = NewYorkTimes.svg
|larghezza logo =
|prezzo =
|paese = {{USA}}
|codlingua = en
|periodicità = quotidiano
|genere =
|formato = [[Broadsheet]]
|diffusione = 731.395<ref name="tiratura e diffusione">{{Cita news | lingua = en | url = http://auditedmedia.com/news/research-and-data/top-25-us-newspapers-for-march-2013.aspx | titolo = Average Circulation at the Top 25 U.S. Daily Newspapers | accesso = 10 novembre 2014 | pubblicazione = Top 25 U.S. Newspapers for March 2013 | editore = Alliance for Audited Media | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141111011525/http://auditedmedia.com/news/research-and-data/top-25-us-newspapers-for-march-2013.aspx | dataarchivio = 11 novembre 2014 }}</ref>
|data-diff = Marzo 2013
|diffusione digitale = 1.133.923
|data-diff-digitale = Marzo 2013
|record-vendite =
|evento-record =
|fondatore = [[Henry Jarvis Raymond]]<br />[[George Jones (giornalista)|George Jones]]
|fondazione = 1851
|inserti-allegati =
|sede = [[New York Times Building|N.Y. Times Building]]<br />620 Eighth Avenue<br />[[New York]], [[New York (stato)|N.Y.]]
|proprietà = [[The New York Times Company]]
|capitale sociale =
|direttore = A.G. Sulzberger
|condirettore =
|vicedirettore =
|redattore capo =
|ISSN = 0362-4331
}}
 
Il '''''New York Times''''' – spesso abbreviato in '''''N.Y. Times''''' – è un [[quotidiano]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] fondato a [[New York]] il 18 settembre 1851 da [[Henry Jarvis Raymond]] e George Jones durante la [[presidenza di Millard Fillmore]].
{| style="width:100%; background:transparent; font-size:90%"
Il suo editore è la [[The New York Times Company|New York Times Company]], che pubblica anche il ''[[The Boston Globe|Boston Globe]]'' e l'edizione internazionale del ''Times'', l’''[[International New York Times]]'' - in precedenza ''International Herald Tribune'' - edito a [[Parigi]], in [[Francia]]; presidente della casa editrice è Arthur Ochs Sulzberger, Jr., erede di una famiglia che detiene il possesso del quotidiano dal 1896.
| style="background:#e0f0ff; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topleft:12px; -webkit-border-top-left-radius:12px; border-top-left-radius:12px; width:20%; height:30px" | &nbsp;&nbsp; [[File:Help-browser.svg|18px|link=Aiuto:Benvenuto]] [[Aiuto:Benvenuto|Benvenuto]]
| style="background:#6495ed; color:white; padding:0.5em 0.5em 0.5em 1em; font-size:140%; border:1px solid silver; -moz-border-radius-topright:12px; -webkit-border-top-right-radius:12px; border-top-right-radius:12px; width:80%" | '''Benvenuto/a su Wikipedia, <span style="color:white"><nowiki></nowiki>Goggo98</span>!'''
|-
| style="background:#e0e6ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps ksig-vector.svg|18px|link=Aiuto:Guida essenziale]] [[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]
| rowspan="8" style="background:#fffff0; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomright:12px; -webkit-border-bottom-right-radius:12px; border-bottom-right-radius:12px; padding:0.5em 1em;" |<div style="font-size:105%">Con i tuoi interessi e le tue conoscenze puoi far crescere il [[Wikipedia:LIBERA|sapere libero]] e l'enciclopedia. Scrivi nuove voci o amplia quelle già esistenti: '''il tuo contributo è prezioso'''!<br />
<p style="font-size:105%">Wikipedia ha solo alcune regole inderogabili, <span style="white-space:nowrap">i [[Wikipedia:Cinque pilastri|'''cinque pilastri''']]</span>. Per un primo orientamento, puoi guardare la '''[[:File:Wikipedia_ridotto.ogv|WikiGuida]]''', leggere la '''[[Aiuto:Guida essenziale|Guida essenziale]]''' o consultare la pagina di '''[[Aiuto:Aiuto|aiuto]]'''.</p></div>
 
Il ''N.Y. Times'' è il primo quotidiano [[New York|newyorkese]] i cui uffici si insediarono in uno [[edificio|stabile]] all'uopo costruito. Nel 1904, infatti, la testata si trasferì in un edificio di proprietà ubicato in un'area all'epoca chiamata Long Acre Square e oggi [[Times Square]], una delle piazze più celebri di New York. Dal 2007 la sede è altresì nella Ottava Strada, sempre a [[Manhattan]].
Se '''contribuisci a Wikipedia su commissione''' si applicano '''[[Wikipedia:Avvertenze sulla contribuzione su commissione#Le nostre condizioni d'uso|condizioni d'uso particolari]]'''.
 
Il motto del ''New York Times'' è ''All the News That's Fit to Print'' (traducibile in ''Tutte le notizie che valga la pena stampare'')<ref name="Blodget">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.businessinsider.com/2007/10/nyt-all-the-new | pubblicazione = Business Insider | autore = Henry Blodget | data = 1º ottobre 2007 | accesso = 10 novembre 2014 <!-- | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140302022357/http://www.businessinsider.com/2007/10/nyt-all-the-new | dataarchivio = 2 marzo 2014 | --> | titolo = NYT: “All The News That's Fit to Click” Won't Save Paper }}</ref>, riadattato in ''All The News That's Fit to Click'' (''Tutte le notizie su cui valga la pena cliccare'')<ref name="Blodget" /> per l'edizione digitale. La sua diffusione cartacea giornaliera è, a marzo 2013, di 731&nbsp;395 copie<ref name="tiratura e diffusione" />, cui se ne aggiungono 1&nbsp;133&nbsp;923 digitali<ref name="tiratura e diffusione" /> per una diffusione complessiva di 1&nbsp;865&nbsp;318.
Ricorda di '''non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché <u>NON è consentito inserire materiale protetto da [[Wikipedia:Copyright|copyright]]</u>''' (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire [[Wikipedia:Copyright#Se concedi l'uso del materiale presente sul tuo sito o su altre fonti|l'apposita procedura]]), e di scrivere seguendo un '''[[Wikipedia:Punto di vista neutrale|punto di vista neutrale]]''', citando le '''[[WP:FONTI|fonti]]''' utilizzate.
 
Il New York Times viene spesso chiamato in modo affettivo dagli acquirenti e no, con il soprannome di: "'''Vecchia signora in grigio'''" (in [[Lingua inglese|inglese]]: ''Old gray lady'').
<div align="center" style="font-size:130%">Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!</div>
 
== Storia ==
<div style="margin:0; padding:0; font-size:105%">
=== Dalla fondazione al 2000 ===
{{Cassetto inizio
Il ''New York Times'' è stato fondato come ''New-York Daily Times'' il 18 settembre [[1851]] dal giornalista e uomo politico [[Henry Jarvis Raymond]] (1820-1869) e dall'ex banchiere George Jones. Il nome della testata fu accorciato in ''The New-York Times'' nel [[1857]]. Nel [[1896]] il giornale fu acquistato da Adolph S. Ochs. Da allora non ha più cambiato proprietà. Nel [[1940]] il giornale ha esteso la sua ampiezza e la portata. Un [[Parole crociate|cruciverba]] ha cominciato a comparire regolarmente nel 1942; una sezione interna dedicata alla [[moda]] nel 1946.
|titolo = Altre informazioni
 
}}
=== Dal 2000 a oggi ===
[[File:Firma e data.png|thumb|Apponi la firma nei tuoi interventi]]
[[File:Nytimes hq.jpg|thumb|right|Il [[New York Times Building]], nuova sede del ''The New York Times'' dal [[2007]], disegnato da [[Renzo Piano]]]]
*[[Portale:Progetti|Visualizza l'elenco]] dei '''[[Wikipedia:Progetto|progetti collaborativi]]''' riguardanti specifiche aree tematiche dell'enciclopedia: puoi partecipare liberamente a quelli di tuo interesse o chiedere suggerimenti.
Nel corso del 2007 la sede del ''Times'' è stata trasferita dallo storico edificio sulla 43ª strada al nuovo [[grattacielo]] di 52 piani sull'ottava avenue disegnato da [[Renzo Piano]] e del quale il giornale possiede circa il 58%. Un anno dopo il trasferimento, la proprietà ha clamorosamente annunciato di avervi messo un'[[ipoteca]] di 225 milioni di dollari.
*Identificati nelle [[Aiuto:Pagina di discussione|pagine di discussione]]: '''[[Aiuto:Firma|firma]] i tuoi interventi''' con il tasto che vedi nell'immagine.
 
*Una volta consultata la Guida essenziale, prova ad ampliare le tue conoscenze sul funzionamento di Wikipedia con il '''[[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]'''.
Alcune modifiche hanno interessato nello stesso periodo anche il giornale: il formato è stato ridotto, alcune sezioni sono state riorganizzate e soprattutto si è cominciato a preparare la risposta all'attacco lanciato nel [[2008]] dal nuovo ''[[The Wall Street Journal|Wall Street Journal]]'' di [[Rupert Murdoch]] con lo scopo di spodestare il NYT dalla posizione di quotidiano principale degli Stati Uniti.
*Hai già un altro account oppure qualcun altro contribuisce dal tuo stesso computer? Leggi [[Wikipedia:Utenze multiple]].
Il confronto NYT e WSJ ''online'' vede il primo raggiungere, nel mondo, 31 milioni di utenti unici al mese contro i 12 milioni del secondo.<ref>Fonte: Google.</ref>
{{-}}
 
{{Cassetto fine}}
Per conservare e migliorare il proprio primato, il Times ha affidato la direzione della ''Book Review'' ("Rivista dei libri") e dell'inserto culturale della domenica al conservatore Sam Tanenhaus e ha assunto l'editorialista [[William Kristol|Bill Kristol]], di idee «[[Neoconservatorismo|neocon]]». Con Kristol gli editorialisti conservatori nel Times sono diventati due (il primo è stato [[David Brooks]]).
{{Cassetto inizio
 
|titolo = Serve aiuto?
Oggi il grattacielo sede del NYT è al centro di una grossa operazione finanziaria, che ha l'obiettivo di reperire la liquidità necessaria soprattutto per azzerare l'indebitamento a lungo termine della casa editrice del quotidiano. Ventuno dei 52 piani dello stabile verrebbero acquistati per 225 milioni di [[Dollaro|dollari]] dal gruppo finanziario WP Carey. Trascorsi 10 anni, il ''Times'' potrà riacquistare parte dell'immobile alla stessa cifra incassata per il primo passaggio di proprietà. Nel frattempo pagherà un canone annuo variabile che, per il primo anno, ammonterà a 24 milioni.<ref>''Giornalisti'', rivista dell'ODG dell'Emilia-Romagna, gennaio-marzo 2009, pag. 24.</ref>
}}
 
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo [[Aiuto:Sportello informazioni|sportello informazioni]] (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto ''continuativo'', puoi [[Progetto:Coordinamento/Accoglienza/Nuovi_arrivati|richiedere di farti affidare un "tutor"]].
Il 5 gennaio [[2009]] il NYT ha per la prima volta venduto uno spazio pubblicitario sulla prima pagina, da sempre considerata lo spazio informativo più importante del giornale.<ref>Pubblicità sul Times - Articolo di La Repubblica http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/nyt-pubblicita/nyt-pubblicita/nyt-pubblicita.html</ref> Si tratta di una striscia a colori di 6&nbsp;cm, ceduta alla rete televisiva [[CBS]]. Nel [[2012]] è stata nominata per la prima volta una donna alla guida del quotidiano, [[Jill Abramson]], che ha mantenuto la guida del giornale fino al maggio [[2014]]. Attualmente il direttore è Dean Baquet.
<inputbox>
 
type=commenttitle
Il 15 gennaio [[2015]] il maggiore azionista diventa [[Carlos Slim Helú|Carlos Slim]], miliardario messicano, considerato il secondo uomo più ricco al mondo, investitore in telecomunicazioni, istituzioni bancarie e assicurative. Il controllo della società editrice rimane comunque alla famiglia Sulzberger.<ref>{{cita news|autore=Fabio Savelli|url=http://www.corriere.it/economia/15_gennaio_15/magnate-slim-primo-azionista-new-york-times-b72ec4c4-9cc2-11e4-8bf6-694fc7ea2d25.shtml|titolo=Il magnate Slim primo azionista del New York Times|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=15 gennaio 2015|accesso=21/01/2015}}</ref> Nell'ottobre 2015 il giornale annuncia di aver superato il milione di abbonati alla versione digitale. È la prima [[testata giornalistica]] al mondo a raggiungere questo obiettivo<ref>{{cita web|url=http://www.primaonline.it/2015/10/06/215510|titolo=Il New York Times supera il traguardo del milione di abbonati alla sola versione digitale.|accesso=8/10/2015}}</ref>. Sempre nel 2015 il New York Times ha lanciato un'[[applicazione mobile]] che consente di vedere immagini in ambienti immersivi ([[realtà virtuale]])<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/newsgraphics/2015/nytvr/|titolo=NYT VR|accesso=25 aprile 2016}}</ref>.
bgcolor=white
 
preload=
== Linea politica ==
editintro=
Il giornale appartiene all'area ''[[Liberalismo negli Stati Uniti d'America|liberal]]'', termine della tradizione politica americana che indica un liberalismo progressista molto attento alle questioni sociali, ma nel contempo geloso custode del rispetto dei diritti individuali, della libertà del mercato e della concorrenza.<ref>''[[Liberal (quotidiano)|Liberal]]'', 1º novembre 2008.</ref>
hidden=yes
 
page=Aiuto:Sportello_informazioni
Com'è consuetudine nella tradizione giornalistica americana, anche il ''New York Times'' dichiara pubblicamente il proprio sostegno a un candidato alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America|Elezioni presidenziali degli Stati Uniti]]:
default=
* Nel [[1860]] il quotidiano indicò agli elettori il candidato repubblicano, [[Abraham Lincoln|Abramo Lincoln]], dato per sfavorito, che invece vinse.
break=no
* Nel [[1940]] il NYT appoggiò il candidato repubblicano W. L. Willikie, che perse contro [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]].
buttonlabel=Domanda allo Sportello informazioni
* Nel [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|2004]] il sostegno del quotidiano andò a [[John Kerry]], che venne sconfitto da [[George W. Bush]].<ref>Marco Contini, «La carica dei quotidiani per Obama», ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', 25 ottobre 2008, pagg. 16-17.</ref>
</inputbox>
* Nel [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2008|2008]] il sostegno del quotidiano andò a [[Barack Obama]], che vinse contro [[John McCain]].<ref>Marcello del Bono, «Il New York Times: Obama è la scelta giusta», {{cita web |url=http://blog.delbono.eu/new-york-times-obama/ |titolo=Copia archiviata |accesso=8 dicembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130522031755/http://blog.delbono.eu/new-york-times-obama/ |dataarchivio=22 maggio 2013 }}</ref>
{{Cassetto fine}}
* Nel [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2012|2012]] il sostegno del quotidiano andò a [[Barack Obama]], che vinse contro [[Mitt Romney]].<ref>Brennan, Allison (October 27, 2012). "The New York Times endorses Obama again". CNN. Retrieved October 27, 2012. http://politicalticker.blogs.cnn.com/2012/10/27/the-new-york-times-endorses-obama-again/</ref>
</div>
* Nel [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|2016]] il sostegno del quotidiano andò alla democratica [[Hillary Clinton]], che tuttavia perse contro il repubblicano [[Donald Trump]].<ref>“Hillary for president”, il New York Times appoggia la Clinton, http://www.lastampa.it/2016/09/24/esteri/hillary-for-president-il-new-york-times-appoggia-la-clinton-9Rd7nQFgk3ZvsIDoCSoOaO/pagina.html</ref>
<div style="border-bottom:1px solid #eee; padding-top:0.17em; padding-bottom:0.5em"></div>
 
<div style="font-size:95%">[[file:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] Hello and welcome to the Italian Wikipedia! We appreciate your contributions. If your Italian skills are not good enough, that’s no problem. We have an [[Wikipedia:Ambasciata|embassy]] where you can inquire for further information in your native language or you can contact directly [[Wikipedia:Babel/It-0|a user in your language]]. We hope you enjoy your time here!</div>
== Tiratura ==
|-
Nel [[2004]] la tiratura media<ref>{{en}} [http://www.nytco.com/company-properties-times.html#nyt Dati] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050405203148/http://www.nytco.com/company-properties-times.html |data=5 aprile 2005 }} forniti dalla New York Times Company</ref> era di:
| style="background:#e5e0ff; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ktip.svg|18px|link=Aiuto:Tour guidato]] [[Aiuto:Tour guidato|Tour guidato]]
 
|-
* 1.124.700 copie nei giorni lavorativi
| style="background:#ffe0f1; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Accessories-text-editor.svg|18px|link=Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida]] [[Wikipedia:Raccomandazioni e linee guida|Raccomandazioni e linee guida]]
* 1.669.700 copie la domenica.
|-
 
| style="background:#ffe5e0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Copyright-problem.svg|18px|link=Wikipedia:Copyright]] [[Wikipedia:Copyright|Copyright]]
== Edizione Web ==
|-
Il New York Times ha una presenza significativa sul [[World Wide Web|Web]] fin dal [[1995]]. Oggi il [[sito web]] del ''N.Y. Times'' è uno dei siti di notizie più visitati ed è il primo quotidiano ''online'' con sede negli USA (31 milioni di utenti al mese censiti a marzo 2009).<ref>Fonte: Google Ad Planner.</ref> Dal 14 settembre [[2007]] il [[sito web]] e l'immenso archivio sono stati resi accessibili integralmente<ref>The New York Times, ''Times to Stop Charging for Parts of Its Web Site'', https://www.nytimes.com/2007/09/18/business/media/18times.html</ref>; gli archivi sono consultabili sin dall'anno di fondazione.
| style="background:#ffefe0; border:1px solid silver; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Crystal Clear app ksirtet.svg|18px|link=Portale:Progetti]] [[Portale:Progetti|Progetti tematici]]
 
|-
Tra le novità introdotte nel [[2008]] vi è la collaborazione con [[NBC Universal TV Networks Distribution|CNBC]] per la condivisione di contenuti nelle aree "economia" e "tecnologia", l'applicazione per [[iPhone]], uscita nel luglio 2008, la partecipazione con [[LinkedIn]] e il lancio (in versione beta) della [[rete sociale]] ''TimesPeople''.<ref>The New York Times Company, "New York Times Timeline " {{cita web |url=http://www.nytco.com/company/milestones/timeline.html |titolo=Copia archiviata |accesso=9 ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131009080119/http://www.nytco.com/company/milestones/timeline.html |dataarchivio=9 ottobre 2013 }}</ref> Nel marzo del [[2009]] i siti web di nytimes.com e iht.com (''[[International New York Times|International Herald Tribune]]'') si sono fusi in un'unica piattaforma digitale accessibile da entrambe le ''home page''. Il nuovo sito, contenente le edizioni online di entrambi i quotidiani, è il primo al mondo nel numero di consultazioni online fra tutti i quotidiani in lingua inglese. Nel corso del 2009 i visitatori unici al sito web hanno superato il numero di abbonati alla versione cartacea (1,5 milioni contro 1,1 milioni).
| style="background:#fff8dc; border:1px solid silver; -moz-border-radius-bottomleft:12px; -webkit-border-bottom-left-radius:12px; border-bottom-left-radius:12px; height:30px; padding-left:1em" | [[File:Nuvola apps bookcase.svg|18px|link=Aiuto:Glossario]] [[Aiuto:Glossario|Glossario]]
 
|}Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi. [[Utente:Vale93b|<span style="color:green">'''Vale'''</span><span style="background:darkgreen"><span style="color:gold">'''93b'''</span></span>]] [[Discussioni utente:Vale93b|<span style="color:blue"><sup>'''Fatti sentire!'''</sup></span>]] 00:01, 9 gen 2019 (CET)
Dal 28 marzo [[2011]] la versione ''online'' del quotidiano non è più totalmente gratuita. I visitatori possono fruirne gratuitamente solo fino a 10 articoli ogni mese; per consultazioni più frequenti il servizio è disponibile solo su abbonamento.<ref name=NYT20110317>{{Cita news |titolo=A Letter to Our Readers About Digital Subscriptions |cognome=Sulzberger|nome=Arther Ochs, Jr. |url=https://www.nytimes.com/2011/03/18/opinion/l18times.html |data=17 marzo 2011 |pubblicazione=The New York Times |accesso=17 marzo 2011}}</ref> Nel tempo questa linea ha pagato: nel 2017 gli abbonati all'edizione online sono stati più di 2,6 milioni e hanno garantito il 60% dei ricavi del giornale<ref>{{cita web|url=https://www.primaonline.it/2018/06/18/273591/|titolo=Primaonline|accesso=26 giugno 2018}}</ref>.
<!-- fine template di benvenuto -->
 
== Premi e riconoscimenti ==
Il quotidiano ha vinto più [[Premio Pulitzer|premi Pulitzer]] di qualsiasi altro giornale. Tra gli altri:
* nel [[2006]] il riconoscimento è stato attribuito a Nicholas D. Kristof per gli articoli che hanno portato all'attenzione del mondo il [[genocidio]] in atto nel [[Conflitto del Darfur]].
* nel [[2007]] lo ha vinto Andrea Elliott per gli scritti sull'[[immigrazione]] negli USA.
* nel [[2008]] il ''Times'' ne ha vinti due, assegnati rispettivamente a Walt Bogdanich e Jake Hooker, per l'inchiesta sulla filiera farmaceutica (''Toxic Pipeline Series''), che ha svelato come ingredienti farmaceutici pericolosi siano entrati nel mercato globale a partire dalla [[Cina]], e Amy Harmon per la serie "L'età del [[DNA]]" (''The DNA Age''), che ha spiegato l'impatto delle tecnologie genetiche sulla vita delle società occidentali.
* nel [[2009]] ne ha vinti cinque, superando quota 100 (ne ha vinti 101 dal 1917 a oggi).<ref>{{cita web|lingua=en|accesso=20 aprile 2009|url=https://www.nytimes.com/2009/04/21/business/media/21pulitzer.html?hp|titolo= The Times Wins 5 Pulitzer Prizes|editore=The New York Times Company}}</ref>
 
==Firme==
[[Paul Krugman]], [[editorialista]] per l'[[economia]] ([[premio Nobel per l'economia]] nel [[2008]]).
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Steve LeVine]], [[giornalista]].
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.nytco.com/company/milestones/timeline.html|Storia del New York Times|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.primaonline.it/2015/10/07/215665|''I luoghi da dove scrivono i giornalisti del NYT''}}
{{PresidenzaFillmore}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|editoria}}
 
[[Categoria:Quotidiani statunitensi|New York Times, The]]
[[Categoria:Periodici statunitensi in lingua inglese|New York Times, The]]